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Sergio Marini - PRIMO PIANO

NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA

Anno III - N째11 - GENNAIO

IL PRESIDENTE MARINI

Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma

TUTELARE I MARCHI NAZIONALI

ANNO II - N째10 - Novembre - Dicembre

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Sergio Marini - PRIMO PIANO

Bklkds dqsd qw djjd qwj dsdqdd qdq sssss Primo piano - del Presidente Marini

Presidente: Sergio Marini

Direttore Generale: Toni De Amicis

Coordinatori regionali: Valle D'aosta Erik Verraz, Piemonte Paolo Marengo, Lombardia Valeria Sonvico, Veneto Luca Motta, Trentino A.A. Ezio D'andrea, Friuli V. G. Rita Nassimbeni, Liguria Giovanni Bottino, Emilia Romagna Ivo Zama, Toscana Paola Saviotti, Umbria Luca Epifani,

Marche Michela Fabiano, Lazio Roberto Santopietro, Abruzzo David Falcinelli, Molise Carla Porfilio, Campania Rita Gaviglia, Basilicata Lino Sivolella, Puglia Teresa Depetro, Calabria Ester Perri, Sicilia Calogero Fasulo, Sardegna Giuseppe Casu

Contatti:

Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma

Editore e proprietario:

SOMMARIO 3

Paolo Falcioni

Coordinamento editoriale: Massimiliano Paoloni, Sara Paraluppi

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Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste Tel +39.040362525 www.swg.it Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – Roma Impaginazione: MB

Il presente notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica.

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Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano:

FONDAZIONE FONDAZIONE Catering di alto livello, di stagione, con prodotti locali e biologici: si può?

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IL MERCATO DEL MESE Campagna Amica: Sardegna a Sassari la prima giornata dei mercati

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LE NOVITÀ DELLA RETE MIlano, Siracusa, Cosenza, Tessera

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FONDAZIONE - di Daniele Taffon Apre l'enoteca di campagna amica al mercato del circo massimo

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FONDAZIONE - di Alessandra Gioggi Pordenone, dopo il mercato ecco la bottega di Campagna Amica

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FONDAZIONE Arriva l'Imu stangata da un miliardo per terreni e fabbricati rurali

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FONDAZIONE - di E. Coppola Domande frequenti, risposte precise. ecco come rispondere ai consumatori

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FONDAZIONE - di Domenico Buono Dall’agriturismo alla vendita diretta un vademecum al giusto… fisco

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FONDAZIONE - di Rolando Manfredini Le nuove regole per le etichette più trasparenza verso i consumatori

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ITINERARI DEL GUSTO - di Fabio Cagnetti Il bergamotto, oro della calabria l'agrume star anche in pasticceria

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LETTO PER VOI - di Stefano Masini Strategie e processo partecipativo per le comunità dell’energia

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FILIERA COLTA - di Toni De Amicis

È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte Prima di gettare questo notiziario nella carta, passatela a un amico interessato a conoscerci.

FONDAZIONE

La campagna è amica anche nel piatto è nata la rete dei ristoranti a marchio

Hanno collaborato:

Silvia Bosco, Domenico Buono, Carlo Hausmann, Daniele Taffon, Rolando Manfredini, Stefano Masini, Carmelo Troccoli

PRIMO PIANO - di Sergio Marini

Fondazione Campagna Amica e Casa Artusi un patto per la qualità a tavola

Redazione:

Fabio Cagnetti, Raffaella Cantagalli, Alessandra Gioggi, Pietro Haussmann

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La tutela dei marchi nazionali deve essere una priorità per il paese

Fondazione Campagna Amica

Direttore Responsabile:

FILIERA COLTA

PRIMO PIANO - Sergio Marini

MARINI: LA TUTELA DEI MARCHI NAZIONALI DEVE ESSERE UNA PRIORITÀ PER IL PAESE A Verona il presidente della Coldiretti ha lanciato l’allarme sulle acquisizioni da parte degli stranieri che continuano a interessare nomi storici dell’agroalimentare italiano

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ono passati in mani straniere marchi storici dell’agroalimentare italiano per un fatturato di oltre 5 miliardi di euro nell’ultimo anno, anche per effetto della crisi che ha reso piu’ facili le operazioni di acquisizione nel nostro Paese. E’ l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini in occasione dell’inaugurazione della Fieragricola di Verona, dove è stato allestito “lo scaffale del Made in Italy che non c’è più”. Ad essere presi di mira sono sopratutto i prodotti simbolo dell’Italia e della dieta mediterranea, dall’olio al vino fino alle conserve di pomodoro. “Nello spazio di dodici mesi - sottolinea Marini - sono stati ceduti all’estero tre pezzi importanti del Made in Italy alimentare che sta diventando un appetibile terra di conquista per gli stranieri con la tutela dei marchi nazionali che è diventata una priorità per il Paese, da attuare anche con una apposita task force. Si è iniziato con l’importare materie prime dall’estero per produrre prodotti tricolori. Poi si è passati ad acquisire direttamente marchi storici e il prossimo passo rischia di essere la chiusura degli stabilimenti italiani per trasferirli all’estero. Un processo - continua il presidente di Coldiretti - favorito dalla crisi di fronte al quale occorre accelerare nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana che veda direttamente protagonisti gli agricoltori per garantire quel legame con il territorio che ha consentito ai grandi marchi di

Occhio ai “consigli per le vendite” un utile vademecum per i produttori ANNO III - N°11 - GENNAIO

L’intervento del presidente Marini all’apertura di Fieragricola

raggiungere traguardi prestigiosi”. Ed è per questo che all’interno della Fieragricola la Coldiretti ha aperto la Bottega di Campagna Amica che si affianca alla grande distribuzione e ai negozi di prossimità e che va ad integrare la rete già attiva delle oltre cinquemila aziende agricole trasformate in punti vendita e dei mille mercati degli agricoltori già presenti su tutto il territorio nazionale. Si tratta della prima catena di vendita diretta organizzata degli agricoltori italiani che offre esclusivamente Made in Italy garantito dalla Fondazione Campagna Amica. L’ultimo “pezzo da novanta” del Made in Italy a tavola a passare in mani straniere è stata la Ar Pelati, acquisita dalla società Princes controllata dalla Giapponese Mitsubishi. Poche settimane prima era toccato alla Gancia, casa storica per la produzione di spumante, essere acquistata dall'oligarca Rustam Tariko, proprietario della banca e della vokda Russki Standard. La francese Lactalis è stata, invece protagonista dell’operazione che

ha portato la Parmalat finire sotto controllo transalpino. Ma andando indietro negli anni non mancano altri casi importanti, dalla Bertolli, acquisita nel 2008 dal gruppo spagnolo SOS, alla Galbani, anche questa entrata in orbita Lactalis, nel 2006. Lo stesso anno gli spagnoli hanno messo le mani pure sulla Carapelli, dopo aver incamerato anche la Sasso appena dodici mesi prima. Nel 2005 la francese Andros aveva acquisito le Fattorie Scaldasole, che in realtà parlavano straniero già dal 1985, con la vendita alla Heinz. Nel 2003 hanno cambiato bandiera anche la birra Peroni, passata all'azienda sudafricana SABMiller, e Invernizzi, di proprietà da vent’ani della Kraft e ora finita alla Lactalis. Negli anni Novanta erano state Locatelli e San Pellegrino ad entrare nel gruppo Nestlè, anche se poi la prima era stata “girata” alla solita Lactalis (1998). La stessa Nestlè possedeva già dal 1995 il marchio Antica gelateria del corso e addirittura dal 1988 la Buitoni e la Perugina.

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FONDAZIONE

FONDAZIONE

FONDAZIONE CAMPAGNA AMICA E CASA ARTUSI UN PATTO PER LA QUALITÀ A TAVOLA

LA CAMPAGNA È AMICA ANCHE NEL PIATTO È NATA LA RETE DEI RISTORANTI A MARCHIO

Firmato un accordo di collaborazione per iniziative di valorizzazione del made in Italy L’obiettivo è divulgare la conoscenza del prodotto agricolo italiano ai cittadini consumatori

Nella loro carta i locali propongono cibi preparati con prodotti agricoli italiani La novità è stata presentata al mercato del Circo Massimo a Roma

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Il famoso centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana si trova a Forlimpopoli

I Un menù di Casa Artusi e, sotto, il padre della cucina italiana

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l progetto di Campagna Amica, legato alla promozione della qualità dei prodotti agroalimentari italiani, delle tradizioni produttive e culturali e delle peculiarità storico paesaggistiche, ha trovato un nuovo partner in Casa Artusi, il famoso centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana. Casa Artusi si trova a Forlimpopoli, il piccolo comune posto lungo la Via Emilia in cui nel 1928 nacque Pellegrino Artusi, scrittore e gastronomo, riconosciuto come il padre della cucina italiana. Gli ampi spazi di Casa Artusi, risalenti agli inizi del medioevo e successivamente rinnovati ed ampliati nel rispetto delle sue salde radici storiche, rappresentano un continuum ideale e materiale, attraverso un percorso coerente legato al cibo: la Biblioteca P. Artusi, nata in virtù di una clausola del suo testamento, che ospita tra l’altro la Collezione Artusiana e la Raccolta di gastronomia italiana, il Ristorante Casa Artusi, che con buon gusto porta in tavola la cucina domestica, la Scuola di Cucina, tenuta da cuochi esperti ed aperta a tutti gli appassionati di cucina che vogliono migliorare la conoscenza pratica

e la manualità, lo Spazio Eventi che ospita incontri, seminari e mostre legati alla cultura del cibo e della cucina italiana.In sostanza tutte le attività di Casa Artusi sono finalizzate alla valorizzazione e alla promozione del Made in Italy e ciò è perfettamente in linea con gli obiettivi che anche Campagna Amica si pone.Concretamente questa collaborazione permetterà di realizzare iniziative promozionali e comunicazionali volte a: - valorizzare il territorio italiano, tutelare e divulgare le sue identità, - divulgare la conoscenza del prodotto agricolo italiano ai cittadini consumatori, - tutelare la tipicità delle produzioni alimentari di origine italiana, - promuovere gli stili di vita compatibili con le esigenze della società, - approfondire studi su tematiche relative la sicurezza alimentare, le culture locali. La sinergia tra i due partner avrà certamente effetti positivi sul migliore esito degli eventi e porterà ad un proficuo interscambio di esperienze valevoli per le iniziative volte a promuovere il sistema imprenditoriale anche nell’ambito di scenari internazionali.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

angiare e bere agricolo e italiano? Ora si può. È stato dato il via ufficiale alla rete dei Ristoranti “Campagna Amica nel piatto” che, a partire da Roma e dal Lazio, raccoglie gli esercizi che nella loro carta propongono cibi preparati con prodotti agricoli italiani. Già da qualche tempo sono tanti i ristoratori Capitolini che seguono la filosofia del Km zero, comprando prodotti agricoli direttamente dai produttori. Ora questo fenomeno sarà riconoscibile dal logo di “Campagna Amica nel piatto”. La novità, dal titolo “Campagna Amica nel piatto”, è stata presentata al mercato di Campagna Amica del Circo Massimo a Roma, alla presenza, tra gli altri, del vicepresidente nazionale di Coldiretti, Massimo Gargano, del direttore generale di Fondazione Campagna Amica, Toni De Amicis, e dal direttore di Coldiretti Lazio, Aldo Mattia, dell’assessore regionale alle politiche agricole della Regione Lazio, Angela Birindelli, del presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio, Francesco Battistoni e del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Secondo una ricerca Censis-Coldiretti sulle abitudini alimentari degli italiani, oltre l’80% dei cittadini mangia almeno una volta a settimana fuori casa, presso un esercizio pubblico, e a farlo in misura maggiore sono gli uomini, i giovani (il 93%) e i residenti al Nord-Est (88,3%). Riguardo alle motivazioni della scelta di mangiare fuori casa emerge, oltre a quelle ormai classiche come le esigenze lavorative e quelle ludiche, di convivialità, una

ANNO III - N°11 - GENNAIO

nuova ragione, piuttosto originale, in cui la scelta di mangiare fuori diventa l’occasione per l’esercizio di una libertà rispetto a quei canoni salutisti che ormai incombono come riferimenti importanti nel determinare la dieta delle persone; infatti, nella scelta di cosa mangiare quando si pranza o cena al ristorante o in altro locale pubblico la considerazione dei valori nutrizionali pesa in misura nettamente minore rispetto a quando si mangia in casa (il 29,7% in casa, il 14,9% fuori casa). Il lancio di Campagna Amica ne piatto potrà quindi contribuire a coniugare il gusto per i prodotti sani e di stagione con questa nuova tendenza. La spesa fuori casa rappresenta oggi 1/3 della spesa alimentare complessiva degli italiani con gli acquisti di alimentari e bevande che ammontano complessivamente a 215 miliardi di euro all'anno, dei quali 144 a casa e 71 per mangiare fuori.

Sono tanti i ristoratori capitolini che seguono la filosofia del km zero acquistando direttamente dai produttori

Un momento della presentazione e, in alto, il logo

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FONDAZIONE

FONDAZIONE

CATERING DI ALTO LIVELLO, DI STAGIONE, CON PRODOTTI LOCALI E BIOLOGICI: SI PUÒ?

CAMPAGNA AMICA CONQUISTA LA SARDEGNA A SASSARI LA PRIMA GIORNATA DEI MERCATI

Intervista alla titolare della PDP Catering che ha aderito all’iniziativa Campagna Amica nel Piatto "In molti si servono di ricette “esotiche” per mascherare la non genuinità delle materie prime"

In piazza Italia è andato in scena il meglio delle produzioni agroalimentari isolane Spazio anche ai bambini con le iniziativa promosse dalle fattorie didattiche e dagli agriturismi

Cibo, catering e ambiente, che legame e che importanza vi da? È un legame molto importante e, purtroppo, spesso sottovalutato. Mi spiego meglio: per offrire un catering di alto livello, occorre disporre di materie di prima qualità e ciò può essere ottenuto solo utilizzando prodotti derivati da un’agricoltura biologica quindi, rispettosa dell’ ambiente. Molti miei colleghi per una mera questione economica si affidano a figure che antepongono il guadagno alla qualità.

Ma un catering chic è quello con cibi esotici e lontani o può puntare anche ai prodotti vicini e stagionali? Purtroppo in molti si servono di ricette “esotiche” per mascherare, con sapori a cui non siamo abituati, la non genuinità e la non necessaria qualità delle materie prime utilizzate, confondendo il palato delle persone non esperte. Ma per me, un catering di qualità è quello che usa solo prodotti stagionali e, possibilmente, a km zero, per una semplicissima ragione: sono sinonimo di freschezza e genuinità, quindi di qualità. Che valore dà al rapporto tra cibo e salute? Un valore altissimo: solo cibo genuino, fresco, controllato e non trattato con prodotti chimici, garantisce integrità, genuinità, freschezza, qualità e, di conseguenza, il giusto apporto nutrizionale al nostro organismo. Per questo motivo, ribadisco, nel mio catering, per la preparazione delle pietanze, si usano solo materie prime di stagione, possibilmente a km zero e ottenute da

coltivazioni biologiche o da piccoli agricoltori fidati che trattano le piante nel rispetto della natura. Ci può dedicare una ricetta “di stagione” per l’autunno-inverno? I rigatoni alla carbonara, che racchiudono i concetti appena espressi di semplicità genuinità e bontà, ed anche per rendere omaggio alla mia città natale (Roma, ndr).

RIGATONI ALLA CARBONARA Ingredienti per 4 persone: 400 gr di rigatoni, 2 fette di guanciale da 100 gr l’una, Pecorino romano grattugiato q.b., 1 uovo, 1 tuorlo, Pepe nero macinato. Tagliare il guanciale a listarelle non troppo sottili, farlo dorare bene, in una padella che possa contenere anche la pasta, con poco olio. Con una frusta, montare l’uovo ed il tuorlo con il pecorino, fino ad ottenere una crema soffice. Cuocere la pasta in acqua salata e, quando è al dente, scolarla, lasciandola leggermente umida, dentro la padella del guanciale. Mantecare a fuoco vivace la pasta per 2 min, spengere il fuoco, aggiungere immediatamente il composto di uova e mescolare bene per un altro minuto. Impiattare e spolverare i rigatoni con abbondante pecorino e pepe.

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’agricoltura della Sardegna si è data appuntamento in Piazza d’Italia, nel pieno centro cittadino, per una giornata speciale organizzata in occasione dell’annuale Giornata Regionale del Ringraziamento. L’iniziativa è stata promossa dalla Coldiretti di Sassari con la collaborazione dell’amministrazione comunale, sulla scia del grande successo che riscuote il mercato settimanale del sabato di fronte all’Emiciclo Garibaldi, all’interno dei giardini pubblici. L’evento è stato anche l’occasione per realizzare la prima Giornata Regionale dei Mercati di Campagna Amica che si stanno sempre più diffondendo in tutta l’isola come appuntamenti stabili. Gli stand delle aziende provenienti da tutta l'Isola, trenta del Sassarese, hanno calamitato l’attenzione di tanti clienti, attirati dall'ampia possibilità di scelta di prodotti tipici a "km zero". L’iniziativa ha visto an-

che la presenza spazi attrezzati rivolti ai bambini per la realizzazione di laboratori e attività varie a cura di Fattorie Didattiche a agriturismi sul tema "I ragazzi delle scuole a contatto con la campagna", nonché un'area dedicata ai florovivaisti del nord Sardegna dal titolo "I giardini del Mediterraneo". Infine è stato possibile ammirare una piccola mostra di mezzi e attrezzi agricoli d'epoca. La piazza è stata allestita in modo da poter offrire anche un gustoso pranzo a base di prodotti locali, grazie alla collaborazione dell'Istituto Alberghiero di Sassari, e veloci aperitivi con degustazione di vini novelli provenienti da tutta l'isola. Il tradizionale momento di bilancio della stagione agricola appena compiuta è stato così l’occasione ideale per festeggiare l’agricoltura, i risultati raggiunti nell’ambito del progetto di Campagna Amica e per darsi nuovi obiettivi per la realizzazione della filiera agricola tutta italiana.

La festa ha coinciso con la tradizionale festa annuale del Ringraziamento

Va avanti il progetto filiera agricola

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atering di alto livello, di stagione, con prodotti locali e biologici: si può? Cibo, qualità e rispetto dell’ambiente: per saperne di più abbiamo intervistato Patrizia De Pretto, titolare della PDP Catering che ha aderito all’iniziativa Campagna Amica nel Piatto. Come si conciliano cibo, qualità e rispetto dell’ambiente? Per saperne di più abbiamo intervistato Patrizia De Pretto, titolare della PDP Catering, catering romano che basa il proprio successo sui prodotti a km zero, stagionali e bio.

IL CONTA PUNTI I Farmers Market, le Aziende agricole, gli Agriturismi e le Cooperative in vendita diretta che al Mese di Gennaio hanno aderito alla rete nazionale delle imprese a marchio “PUNTO CAMPAGNA AMICA” sono:

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Un allestimento di catering a km zero

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

ANNO III - N°11 - GENNAIO

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PRIMO PIANO - Sergio Marini

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LE NOVITÀ DELLA RETE

APRE L'ENOTECA DI CAMPAGNA AMICA AL MERCATO DEL CIRCO MASSIMO

SCELTE FRA LE TANTE APERTE NELL’ULTIMO MESE

È stato inaugurato a Roma uno spazio esclusivo dedicato ai vini migliori del Lazio e dello Stivale La novità si inserisce nel progetto di Coldiretti delle Botteghe di Campagna Amica

tivo disponibile, dalle arance di Lentini, alle mandorle di Avola, al miele, alla patata di Siracusa, tutti prodotti di alta qualità e con i vantaggi del Km zero

Le patate ‘mpacchiuse di Campagna Amica l ristorante tipico “a Cannarutia” di Cosenza ha aderito all’iniziativa Campagna Amica nel Piatto proponendo ai suoi clienti le “patate ‘mpacchiuse”, piatto tipico che si prepara con pochi e semplici ingredienti provenienti dal-

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poste degli agriturismi di Terranostra Lombardia. E per i clienti un regalo utile per ridurre sprechi e rifiuti: robuste borse in materiale riciclabile riutilizzabili più volte per trasportare la spesa.

Siracusa, è il momento delle arance Dal mese di dicembre ogni venerdì mattina 18 stand di imprenditori agricoli locali animano con i loro prodotti il piazzale adiacente la parrocchia in Viale Santa Panagia. Ampio il ventaglio produt-

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nno nuovo, vita nuova. Questo detto si traduce in realtà nel mercato di Campagna Amica del Circo Massimo di Roma, dove il 21 Dicembre è stata inaugurata la prima Enoteca di Campagna Amica d’Italia. Si tratta di uno spazio dedicato ai vini migliori del Lazio e del nostro paese inserito nel progetto più generale delle Botteghe di Campagna Amica. Anche per i vini quindi nasce un nuovo modello di acquisto: la Vendita Diretta Organizzata che fa da contraltare alla grande distribuzione dalle aziende accreditate e aderenti al Consorzio Produttori di Campagna Amica, altro soggetto impegnato nella realizzazione della Filiera Agricola tutta Italiana. La cura per i processi produttivi e la commercializzazione del prodotto, l’eleganza delle bottiglie, la riscoperta dei vitigni antichi ed in via d’estinzione, la cura per l’ambiente sono alcuni aspetti che hanno orientano le scelte dei vini proposti. Tutti i prodotti in vendita risultano così rigorosamente selezionati, di alta qualità e provenienti da produttori delle campagne italiane. Inoltre, l’allestimento dell’enoteca è completamente ecocompatibile e rispettoso della legalità in quanto è realizzato con il legno certificato dei greenpallet, fornito da PALM spa. Quello dei pallet è infatti un comparto sotto le mire di organizzazioni malavitose: attraverso la vendita di pallet non certificati o trafugati in mercati, supermercati e negozi queste organizzazioni guadagnano centinaia di milioni di euro ogni

Milano, al farmers si pensa in… verde In occasione delle ultime festività il Mercato di Via Ripamonti ha proposto idee regalo davvero originali: pacchetti vacanza per tutti i gusti (benessere, enogastronomia, cultura, famiglia e soggiorni attivi) e di prezzo variabile pro-

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Daniele Taffon - FONDAZIONE

le imprese agricole del territorio: patate della Sila tagliate a fettine, fritte in olio extravergine di Rossano e condite con sale. Per essere realmente "mpacchiuse" le patate devono attaccarsi l'un con l'altra.

In laguna nasce un orto urbano A Tessera, in provincia di Venezia, nasce un orto dal nome decisamente evocativo: “Pensionati tra gli orti di città”. Il progetto, realizzato da Coldiretti ed Epaca Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia, utilizza un terreno di mezzo

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ettaro suddiviso in appezzamenti di circa cinquanta metri quadri. I pensionati avranno a disposizione gli attrezzi necessari, l'acqua, i fertilizzanti e un personal trainer di Campagna Amica che insegnerà ai meno esperti come si coltiva un orto.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

ANNO III - N°11 - GENNAIO

anno, mettendo in giro materiali pericolosi, costruiti spesso con legnami pregiati di specie di alberi in via di estinzione. A fine dicembre lo spazio ha avuto un successo fuori dalle aspettative ricevendo tantissime visite di curiosi e clienti. I tre giovani gestori dell’Enoteca sono sempre pronti a soddisfare le richieste e le domande dei visitatori offrendo qualche assaggio e consiglio. Naturalmente ora parte la scommessa del nuovo anno e, date le premesse, ci aspettiamo di mantenere ed accrescere il gradimento ottenuto nei primi mesi di apertura.

Gli arredi realizzati in materiali econocompatibili

Brindisi in serie alla prima Enoteca di Campagna Amica

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FONDAZIONE - Alessandra Gioggi

FONDAZIONE

PORDENONE, DOPO IL MERCATO ECCO LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA

ARRIVA L’IMU, STANGATA DA UN MILIARDO PER TERRENI E FABBRICATI RURALI

La nuova struttura è stata inaugurata in via della Motta, nella parte storica della città La gestione affidata alla Cooperativa Prodotti Nostrani, formata da alcuni produttori agricoli locali

Coldiretti fa il conto degli effetti del decreto Salva Italia per le imprese agricole Il presidente Marini: “La manovra così non va, serve un confronto vero"

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Pordenone lo shopping natalizio è partito con i prodotti della filiera agricola italiana, quelli che arrivano senza intermediazioni dal produttore al consumatore e rappresentano al meglio le tipicità del nostro territorio. E’ stata infatti inaugurata la prima Bottega di Campagna amica della provincia: si trova in Via della Motta e contribuirà sicuramente a portare movimento in questa parte storica della città. La Bottega di Campagna Amica rappresenta una nuova importante realtà complementare al mercato trisettimanale presente a Borgo Sant’Antonio e si inserisce anch’essa nel progetto della filiera agricola italiana, finalizzato ad avvicinare sempre di più il consumatore al produttore agricolo, restituendo dignità ai produttori agricoli e creando così i presupposti per recuperare valore aggiunto e reddito per le imprese. I mercati hanno aperto le porte alla vendita diretta e continueranno ad avere il loro radicamento sul territorio. Ora, con l’apertura delle botteghe si potrà proporre un paniere di prodotti più assortito sempre rigorosamente Made in Italy perché provenienti da aziende agricole del territorio nazionale che hanno aderito al Consorzio Nazionale dei Produttori di Campagna Amica. I clienti della nuova bottega hanno infatti potuto trovare, oltre all’ortofrutta locale, anche le arance della Calabria, la trota salmonata di Sesto al Reghena, il cacioricotta del Mezzogiorno con le stesse garanzie di freschezza , qualità e giusto prezzo. A gestire la Bottega di Pordenone

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è la Cooperativa Prodotti Nostrani, formata da alcuni produttori agricoli locali che con tale attività intendono avvicinare i consumatori a chi produce e promuovere i prodotti locali per dare la possibilità alle imprese di restare sul mercato. Il riscontro positivo raccolto dalle Botteghe di Campagna Amica nel resto d’Italia dà ai gestori della neonata realtà la fiducia che la proposta sarà apprezzata anche a Pordenone.

Alle tipicità del posto si aggiungono arance calabresi, trota salmonata, cacio, ricotta e altre tipicità dello Stivale

La vasta offerta delle nostre Botteghe

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

n miliardo di euro. E' una vera e propria stangata quella prevista dalla manovra a carico degli agricoltori italiani, secondo il conto fatto dalla Coldiretti. L'Imu colpirà pesantemente terreni agricoli e fabbricati rurali, dalle stalle ai fienili fino alle cascine e ai capannoni necessari per proteggere trattori e attrezzi. In questo modo il decreto Salva-Italia andrà di fatto a tassare quelli che sono a tutti gli effetti mezzi di produzione per le imprese agricole. “La terra coltivata da una impresa agricola, deve avere un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a chi la compra per fini speculativi o hobbistici - ha sottolineato il presidente della Coldiretti Sergio Marini -. Per senso di responsabilità abbiamo scelto di non manifestare in piazza ma la manovra riserva una forte iniquità al settore primario che devono essere corrette. Occorre differenziare la tassazione tra chi di agricoltura ci vive e chi la fa a tempo perso. E questo vale sia sul piano fiscale sia su quello delle politiche comunitarie come previsto nel documento condiviso da tutta la filiera agricola italiana e della Istituzioni regionali e nazionali”. Ecco alcuni esempi dell’impatto dell’Imu sulle aziende agricole, a cura dell’Ufficio Fiscale Coldiretti. Per una stalla di 480 metri quadrati, con rendita di euro 3.800, si pagheranno ex novo 479 euro. Un terreno agricolo con rendita catastale pari a 1.000 euro comportava sino ieri una tassa di 1.009 euro. Con l’Imu l’imposta sarà di 1.140

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euro, 131 euro in più. Una casa di abitazione principale “rurale” con rendita catastale di euro 680 porterà, infine, una tassa di 456,96 euro, a cui vanno sottratti i 200 euro di riduzione per le abitazioni principali, per un esborso di 256,96 euro. Peraltro è grave, secondo Coldiretti, l’esclusione delle imprese agricole dalle misure di sostegno alle piccole e media imprese, mentre verranno rideterminate le aliquote contributive di coltivatori diretti, mezzadri e coloni, con ulteriori oneri. “Nessuno come noi agricoltori sa bene cosa siano i sacrifici e come il contributo al bene del Paese rappresenti un dovere per tutti - ha ricordato ancora Marini -. Noi non ci tiriamo indietro, ma misure di equità e per la crescita devono riguardare anche il nostro settore, e queste misure nella manovra non ci sono”.

Si andrà di fatto a tassare quelli che sono a tutti gli effetti mezzi di produzione per le imprese agricole Esclusi anche dalle misure di sostegno

La nuova tassa avrà un impatto pesante sull’agricoltura

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FONDAZIONE - E.Coppola

Domenico Buono - FONDAZIONE

DOMANDE FREQUENTI, RISPOSTE PRECISE. ECCO COME RISPONDERE AI CONSUMATORI

DALL’AGRITURISMO ALLA VENDITA DIRETTA UN VADEMECUM AL GIUSTO… FISCO

La possibilità di interagire direttamente coi clienti impone chiarezza e trasparenza Il caso dello scontrino fiscale: ecco i casi in cui va rilasciato e quando, invece, no

Con la crescita della rete di vendita diretta aumentano i quesiti sui vari aspetti fiscali Ecco alcuni chiarimenti su aspetti importanti per lo sviluppo delle attività agricole

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a presenza dei produttori è uno dei valori aggiunti dei Mercati di Campagna Amica che, rispetto ai supermercati, danno la possibilità ai consumatori di rivolgersi a loro direttamente per chiedere informazioni. I consumatori che frequentano i Mercati di Campagna Amica manifestano la loro simpatia e la loro preferenza per questo tipo di vendita, ma a volte pongono anche domande alle quali è importante dare risposte che chiariscano ogni dubbio per mantenere così un rapporto sempre aperto e trasparente.

vuol dire che i produttori agricoli non paghino le tasse, ma che le pagano secondo una normativa specifica, che tiene conto delle peculiarità dell'attività agricola, che come è noto ha difficoltà e svantaggi diversi da quelli di altre categorie economiche, riconosciute dalla legge stessa. Si tratta di difficoltà che sono testimoniate anche da una serie di studi economici che giustificano un diverso trattamento fiscale:

nell’"Indagine conoscitiva sulla distribuzione agroalimentare (IC/28), condotto dall'Istat e dalla stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ad esempio, si afferma che "mentre gli agricoltori continuano a praticare prezzi contenuti, nonostante l’aumento dei costi sia stato considerevole, quello che appare più evidente è il rafforzamento dei margini di cui beneficiano gli intermediari commerciali".

Perché i produttori del Mercati di Campagna Amica a volte non rilasciano lo scontrino fiscale?

Crescono le esperienze di vendita diretta Domanda:

I produttori agricoli che intendono vendere presso i mercati di campagna amica devono comunicare all'Agenzia delle Entrate il luogo di esercizio della vendita?

Macrotipologia

Normativa

Tipologia

Legge

Materia fiscale:

Iva

Risposta:

Si ritiene che, a norma dell’articolo 35 del DPR n. 633 del 1972, debba essere presentato il modello di variazione (AA9/10 o AA7/10) con l’indicazione dei diversi luoghi di svolgimento dell’attività, ricordandosi di cancellare quelli non più “attivi”. La tipologia di “sede” sarà la voce residuale “A – Altre”.

Agriturismo – Piscina per idromassaggi

Il mancato rilascio della ricevuta da parte di alcuni produttori dei Mercati di Campagna Amica dipende dal fatto che gli adempimenti fiscali sono differenziati a seconda che il produttore agricolo adotti il regime speciale IVA o il regime normale. Nel primo caso, il produttore è esonerato dall'obbligo di certificazione degli incassi (eccetto per la vendita dei prodotti di terzi) ed il suo reddito imponibile si determina in base al reddito agrario (a costi e ricavi per l'eventuale vendita dei prodotti di terzi).

Domanda:

Un agriturista negli spazi aperti dell’azienda agricola ha costruito una piscina dove intende eseguire degli “idromassaggi” agli ospiti, con la presenza di una persona qualificata iscritta al relativo ordine (la figlia dell’imprenditore agricolo coadiuvante dell’impresa agricola). L’ufficio attività produttive del comune non ha nessun difficoltà a rilasciare l’autorizzazione amministrativa qualora vi sia la presenza di una persona qualificata per eseguire gli idromassaggi. Si chiede come debba essere inquadrata una tale attività esercitata in modo continuativo. Può essere considerata un’attività ricreativa nella logica dell’attività agrituristica?

Macrotipologia

Normativa

Tipologia

Legge

Materia fiscale:

Disposizioni varie

Inoltre, l'art. 3 comma 2 del Decreto 20 Novembre 2007 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali precisa che alla vendita diretta dei produttori nei mercati destinati agli agricoltori non si applicano le disposizioni relative alla disciplina del commercio: naturalmente, questo non

Risposta:

In base alla legge n. 96 del 2006 (Disciplina dell’agriturismo), all’articolo 2, lettera d), sono elencate le attività che possono essere esercitate, oltre all’ospitalità ed alla somministrazione di pasti: attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, escursionismo, ippoturismo. Eventuali prestazioni particolari come quella descritta, che si può definire di “estetica” o comunque “diversa”, si ritiene che non possano essere comprese tra le attività di tipo agrituristico

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Crescono le esperienze di vendita diretta

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

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Rolando Manfredini - FONDAZIONE

LE NUOVE REGOLE PER LE ETICHETTE PIÙ TRASPARENZA VERSO I CONSUMATORI Pubblicate in Gazzetta Ufficiale Ue le disposizioni sulle informazioni nei prodotti alimentari Passa l’obbligo dell’indicazione dell'origine anche per le carni suine, avicole e ovine

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lla fine di Novembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il nuovo regolamento sull'etichettatura alimentare varato lo scorso luglio dal Parlamento europeo. Il campo di applicazione riguarda tutti i prodotti confezionati, o somministrati dagli operatori alimentari ad ogni livello della filiera alimentare, laddove vi sono alimenti da fornire al consumatore finale, inclusi alimenti di ristorazione e catering e mense. In caso di alimenti sfusi, gli operatori di filiera intermedi dovranno passare tutte le informazioni- quando rilevanti- per garantire la corretta applicazione del regolamento, e lo stesso dicasi nel caso di alimenti preconfezionati (art. 8, p. 6-7). Ma nel caso della vendita di prodotti non preconfezionati, gli obblighi di informazione al consumatore finale/etichettatura decadono, ad eccezione però degli allergeni (art. 9, art. 44). Il carattere delle etichette dovrà essere uniformato: almeno 1,2 millimetri per ogni indicazione, in modo da favorire la leggibilità (salvo in confezioni particolarmente piccole, sulle quali può essere ridotto il carattere); poi l’etichettatura dovrà includere aspetti nutrizionali critici (per 100 gr/ml, e su base volontaria, per porzione) per il mantenimento di un buono stato di salute, come contenuto energetico, grassi, grassi saturi, carboidrati, di cui zuccheri, proteine, sale. Nel caso di confezioni con superficie inferiore a 10 cm2, andranno indicati solo elementi essenziali. Allergeni All’articolo 21 si specifica che gli allergeni dovranno essere messi in

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particolare rilievo entro il campo visivo. Etichettatura nutrizionale Diventerà obbligatoria l’indicazione dei 7 elementi sopra indicati. In aggiunta, si potranno indicare in etichetta altri nutrienti, su base volontaria, che sembrano particolarmente promettenti per la salute umana: grassi monoinsaturi, grassi polinsaturi, polialcoli, amidi, fibra, minerali e vitamine se contenuti in quantità significative come definite dal punto 2 della parte A dell’Allegato XIII. In ogni caso le informazioni volontarie non dovranno andare a detrimento dello spazio assegnato alle informazioni obbligatorie (art. 36). Nel caso di indicazioni nutrizionali sulle porzioni, la Commissione potrà decidere, tramite atti delegati, se descrivere l'entità delle porzioni rispetto alle diverse categorie alimentari in modo da garantire una più trasparente informazione ed una maggiore tutela del consumatore. OrigineL’obbligo di indicazione di origine viene poi introdotto (art. 26) per carni suine, avicole e ovine, inoltre, in caso di un ingrediente principale che abbia una origine diversa rispetto a quella del prodotto finito, l’origine diversa va opportunamente indicata. Inoltre, su alcuni alimenti la Commissione ha tempo 5 anni per decidere come muoversi (carni di altro tipo, latte, latte come ingrediente in latticini, prodotti non trasformati, prodotti monoingrediente, ingredienti alimentari che rappresentano più del 50% del prodotto finale). Gli Stati Membri potranno introdurre ulteriori misure d’obbligo per indicare il paese d’origine o il posto di provenienza di alimenti, una volta provato un le-

game tra certe qualità dell’alimento e la sua origine di provenienza. Alcolici e stimolanti Tutte le bevande che hanno un titolo volumetrico di alcol maggiore dell’1,2% dovranno indicarlo. L’entrata in vigore. Le fasi. Se il testo nel suo insieme entrerà a regime il 13 dicembre 2011, in ragione del periodo transitorio concesso per permettere l’adeguamento delle etichette non si applicherà fino al 13 dicembre del 2014 (3 anni). Vi sono però alcune disposizioni particolari: - I requisiti circa la dichiarazione nutrizionale (Punto 1 articolo 9(1)) si applicheranno tra 5 anni (13 dicembre 2016) - Requisiti particolari per la designazione di carne tritata si applicheranno dal 1 gennaio 2014 (Parte B, Allegato IV) - Circa l’obbligo di indicazione di origine per carne suina, di pollame e ovina, le nuove misure legislative dovrebbero essere adottate dalla Commissione per il 13 dicembre 2013 - Entro il 13 dicembre 2014 poi la Commissione dovrà presentare rapporti circa l’indicazione obbligatoria per: carni di altro tipo, latte, latte come ingrediente in latticini, prodotti non trasformati, prodotti monoingrediente, ingredienti alimentari che rappresentano più del 50% del prodotto finale (art. 26.5) - Entro il 13 dicembre 2013 la Commissione dovrà pubblicare un rapporto per evidenziare come intende gestire l’indicazione obbligatoria dell’origine della carne quando venga usata come ingrediente (art. 25)

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LETTO PER VOI

ITINERARI DEL GUSTO - Fabio Cagnetti

IL BERGAMOTTO, ORO DELLA CALABRIA L'AGRUME STAR ANCHE IN PASTICCERIA

TUTTO IL GUSTO DEL SALENTO RACCHIUSO IN CENTO RICETTE A “KM ZERO”

Nato da un incrocio tra arancio amaro e lime, questo frutto ha una storia antica Se ne ricava un’essenza ancora molto usata non solo nella profumeria ma addirittura in medicina

L’iniziativa è stata presentata all’interno del “Punto Campagna Amica” di Lecce I piatti ideati e firmati da chef e ristoratori con l’intento di valorizzare i prodotti locali pugliesi

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he la produzione del bergamotto si concentri in Calabria è cosa abbastanza nota, ma lo sono assai meno le proporzioni di questo primato: più del 90% del raccolto mondiale di questo agrume si concentra infatti nelle aree costiere della provincia di Reggio Calabria, da Gioiosa Ionica a Villa San Giovanni; dal 2001, il Bergamotto di Reggio Calabria si fregia della Denominazione di Origine Protetta (DOP). La sua origine non è chiara: si ritiene sia un incrocio tra arancio amaro e lime, ma certamente la sua comparsa in Calabria può essere datata intorno al 1300. Suoi utilizzi in cucina sono documentati da menu di cene papali del Cinquecento, ma la sua fama impennò dopo il 1704, con il brevetto dell’acqua di Colonia, della quale l’essenza di bergamotto è ingrediente fondamentale. Tuttora largamente impiegato in profumeria, anche se non tanto quanto un tempo, la sua produzione è tendenzialmente in leggero calo: gli ettari coltivati sono circa 1.500, da cui si ricavano 20.000 tonnellate di frutti, e per ottenere un litro di essenza di bergamotto ne servono ben duecento chili. Tre le cultivar diffuse, Femminello, Castagnaro e Fantastico, dalla più precoce alla più tardiva; la fioritura, che caratterizza fortemente l’ambiente della costa ionica per via dell’intensissimo profumo diffuso nell’aria, avviene tra marzo e aprile, mentre la raccolta dei frutti, sferici o globoidi e del peso di circa 100 grammi l’uno, avviene da fine ottobre a inizio dicembre. La preziosa es-

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IL bergamotto, frutto pregiato

senza viene estratta per abrasione dagli strati superficiali del frutto, per mezzo di grattugie inserite in macchine dette pelatrici; la cosiddetta “Macchina calabrese”, messa a punto nel 184° dal reggino Nicola Barillà, rimane l’attrezzatura che garantisce la massima qualità dell’essenza raccolta.. A parte gli usi profumieri e medici, in ogni caso preponderanti, il bergamotto –che si può naturalmente consumare fresco, ma è particolarmente amaro e aspro- è diffuso soprattutto in pasticceria, per aromatizzare gelati, torroni e altri dolci, liquori e confetture; è materia prima assai apprezzata nell’alta cucina, per il suo carattere deciso e il suo profumo inconfondibile. Più raramente, il bergamotto diviene protagonista di preparazioni più ardite a base di pesce; un accostamento che ben si inserisce nell’ambito della cucina mediterranea di oggi. Il corredo vitaminico del Bergamotto di Reggio Calabria DOP (Vitamine C, A, E, B1, B2, P) è importante, senza dimenticare le proprietà antisettiche, antiacide e balsamiche dell’essenza.

Oltre a un importante corredo vitaminico, il prodotto vanta diverse proprietà antisettiche, antiacide e balsamiche. Ma c'è chi lo consiglia anche per ricette "ardite"

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

ento ricette a km0. I buoni sapori della campagna, dagli ortaggi alla frutta, le fragranti caciotte e mozzarelle, il pane di grano appena sfornato, la salsa, i sottoli e i sottaceti e soprattutto il vino e l’olio extravergine del Tacco d’Italia diventano gli ingredienti di un menu straordinario. Ricette raccolte in “Salento da gustare”, volume di 120 pagine pubblicato per la collana di “qui Salento”, mensile di cultura, appuntamenti e tradizioni, e nato da una sinergia con Coldiretti Lecce. L’originale iniziativa è stata presentata all’interno del “Punto Campagna Amica” di Lecce, in via Foscarini, ed ha destato da subito l’interesse e la curiosità dei consumatori. Il volume sarà venduto sino alla prossima estate nelle edicole, ideale “strenna natalizia” o souvenir per i tanti turisti che affollano le coste e l’entroterra salentino.Davvero gustose le cento ricette, tutte della tradizione locale, firmate da altrettanti chef e ristoratori e ideate con l’intento di valorizzare i prodotti dei coltivatori diretti. La pasta si sposa con la freschezza e la genuinità della salsa dei pomodori locali, le verdure diventano il punto di partenza per sformati, pizze salate, sughi succulenti. La frutta va ad addolcire dessert da leccarsi i baffi. E poi, il pesce di Gallipoli per primi piatti o arrosti indimenticabili, il Negroamaro ed il Primitivo per brindisi festosi. “Il prodotto a chilometro zero fa la differenza – osserva il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno – soprattutto in un territorio che deve puntare sulle proprie tipicità per distinguersi in un mondo omologato. Se poi agri-

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coltura e cuochi si alleano le prospettive si fanno ancora più rosee, specie in un periodo in cui ci chiedono di comprare il debito pubblico: il chilometro zero è il modo per creare reddito privato e creare ricchezza vera”. Entusiasti anche i ristoratori di Terra d’Otranto, che hanno deciso di aderire numerosi al Disciplinare di Campagna Amica, impegnandosi ad inserire tra le proposte gastronomiche dei propri locali le migliori ricette autoctone. Un esempio di

menu doc? “Sciotta” (zuppa) di peperoni come antipasto, maltagliati ceci e cozze per primo, calamaro ripieno ai sapori del Mediterraneo come secondo, “pan terrone” all’olio d’oliva extravergine come dessert. “Un mondo di sapori davvero straordinari”, sottolinea il direttore di Coldiretti Lecce, Benedetto De Serio, “frutto di una sinergia virtuosa tra i coltivatori diretti e gli chef, per un gemellaggio che apre prospettive di reddito ed occasioni di crescita per l’intero territorio”.

La copertina del libro pubblicato con Coldiretti Lecce

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Toni De Amicis - FILIERA COLTA

LETTO PER VOI - Stefano Masini

STRATEGIE E PROCESSO PARTECIPATIVO PER LE COMUNITÀ DELL’ENERGIA

OCCHIO AI “CONSIGLI PER LE VENDITE” UN UTILE VADEMECUM PER I PRODUTTORI

Il manifesto di De Santoli propone piani fattibili, finanziabili ed efficienti rovesciando l’attuale modello di gestione delle risorse in favore di un maggiore coinvolgimento dei cittadini

Dopo il successo fatto registrare dalla rete di vendita diretta arriva una pubblicazione per far conoscere, riconoscere e presentare la nostra offerta produttiva

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a tesi del libro che voglio segnalare, in questa occasione, all’attenzione dei lettori (L. De Santoli, Le comunità dell’energia, ed. Quodlibet, 2011, 191 p., € 16,50) è sostanzialmente questa: quando la società civile risulta capace di farsi parte attiva e di contribuire al bene comune e dove le comunità sono forti e le persone responsabili, allora, risulta evidente la presenza di uno Stato più leggero nelle questioni gestionali e di un mercato meno influente a livello decisionale. Ma come rendere le comunità locali e la società civile strumenti in grado di supportare efficacemente un progetto di sviluppo partecipato? Secondo l’autore uno dei settori dove la decentralizzazione di poteri dallo Stato alla società intesa come gruppi di cittadini legati al proprio contesto e cultura di appartenenza resta più facilmente possibile è quello energetico ed ambientale. Il manifesto energetico propone, sul punto, piani fattibili, finanziabili ed efficienti dal punto di vista del risparmio e del ritorno d’investimento, quali: la creazione di una rete di nodi entro la quale si svolge la produzione, la distribuzione e il consumo di elettricità e calore, etc. Un’idea sovversiva, in quanto mira a rovesciare l’attuale modello autoritario (centralistico-gerarchico) di gestione delle risorse energetiche in nome di un’ampia federalizzazione delle risorse che consente anche una modifica socio-economica del mercato (qui si parla di grid-economy invece di green-economy). L’obiettivo è quello di promuovere una nuova responsabilità

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Livio de Santoli Le comunità dell’energia Editore: Quodlibet, 2011 Pg.191 - 16,50 Euro

civile e la crescita d’una diffusa consapevolezza scientifica circa le conseguenze di scelte che non possono più essere delegate solo a una separatamente a tecnici. Ma i contenuti del libro non si appuntano solo sul tema energetico. Il capitolo iniziale, ad esempio, è dedicato agli orti urbani e, dunque, all’idea di nuova progettazione delle città attraverso una modifica delle modalità di accesso al cibo e di conoscenza delle stagioni e del territorio. Scrive l’autore (pag. 22): “Nell’idea dell’orto viene ribaltato il disegno urbano e viene interpretato in una chiave nuova il senso del paesaggio. L’agricoltura è sempre stata “altro” rispetto alla città, mentre sarebbe ora di importarla nei meccanismi urbani, perché soprattutto nelle città si giocherà gran parte della scommessa ambientale del futuro e si cercherà un rinnovato rapporto con l’agricoltura e, con esso, il desiderio di un nuovo significato di paesaggio che, più che rispettato, dovrà esser valorizzato”.

Proprio la responsabilità di governo dei fenomeni di trasformazione del territorio accompagna, inoltre, lo sviluppo dei successivi capitoli tenendo conto della necessità di affrontare i problemi di riassetto urbanistico in base alla qualità dei contesti di vita. Del resto, alcuni spunti possono essere tratti proprio dalla premessa laddove si fa riferimento al fatto che l’ambiente sia un “affare di tutti” e al rinvio ad “utopie realizzabili” per promuovere lo sviluppo di una società basata sulle conoscenze e non solo sui consumi. Tutto ciò impone coerenza delle azioni e senso di responsabilità. Ecco perché l’attenzione ai temi dell’ambiente e dell’energia può diventare un’occasione di discernimento e di nuova progettualità che investe, prima di tutto, la questione educativa e di partecipazione in seno alle comunità territoriali che “rappresentano il fulcro del cambiamento, perché la loro dimensione è ottimale per un coinvolgimento individuale all’interno di un preciso spazio sociale”, evitando la trappola di una polverizzazione degli interventi: insomma, diversa dallo spontaneismo dei comitati che si limitano a porre delle ragioni di opposizione è la creazione di una rete sociale in quanto connessa direttamente alle potenzialità di un territorio e basata sul dialogo tra ambiente ed economia. A guadagnarci sarà ovviamente l’agricoltura, finora offesa da innumerevoli episodi di localizzazione di opere e infrastrutture senza alcuno studio di impatto con la qualità dei luoghi e i contesti paesaggistici.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

aper vendere è un mestiere molto complesso e piuttosto difficile per tutti, figuriamoci per noi agricoltori che storicamente abbiamo sempre pensato soprattutto a ben produrre, dove la vendita dei nostri prodotti era quasi sempre delegata ad un terzo soggetto. A un intermediario che molto spesso si tratteneva il vero valore aggiunto delle nostre fatiche. Con la vendita diretta, oggi, possiamo dire che siamo diventati noi i principali protagonisti del nostro successo imprenditoriale. Ma con la vendita diretta dobbiamo anche dire che le sorti della nostra impresa sono molto legate anche alla capacità di saper far conoscere, riconoscere e presentare la nostra offerta produttiva: da qui la nascita di questa prima pubblicazione che vuole essere un piccolo raccoglitore di buoni consigli, utili (speriamo), per miglio-

La copertina di Saper vendere

rare le nostre e vostre capacita’ nel saper proporre nel migliore dei modi gli sforzi del nostro lavoro quotidiano, ai consumatori. Quando, cioè, il Signor Mario o la Signora Maria vengono nei nostri punti vendita o nei nostri far-

mer’s market, o quando entrano, nelle mille modalità che i nostri tempi consentono, in contatto direttamente con la nostra bellissima offerta, fatta di sani e genuini prodotti delle nostre aziende agricole. Ed allora abbiamo provato a metterci nei panni di coloro, che tutti i giorni, avendo prodotti agricoli e cibo da vendere, pur facendo il mestiere dell’agricoltore, hanno bisogno di essere “consigliati” per venderli con le giuste modalità. Abbiamo, quindi, concepito questa pubblicazione con il dichiarato intento di abbassare il “tasso di improvvisazione” a cui spesso dobbiamo ricorrere, per aumentare quello della “professionalità!. Con la speranza di passare dal “io speriamo che me la cavo”, al “ me la sono cavata meglio”, ve la presentiamo e vi auguriamo buona lettura e buone vendite.

Produttori si nasce, venditori si diventa

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www.campagnamica.it

È nato un nuovo modo di vendere i tuoi prodotti!

www.coldiretti.it

Oggi esiste un motivo in più per aderire a Fondazione Campagna Amica: puoi diventare fornitore delle Botteghe di Campagna Amica • Sei un’impresa agricola, una cooperativa o un consorzio che produce ortofrutta, carne, salumi, formaggi, vini, oli, miele, confetture e altri prodotti agricoli da offrire al libero mercato? • La rete di Campagna Amica costituita dai mercati e dai punti in vendita diretta, si arricchisce delle botteghe, alle quali potrai proporre le tue produzioni aziendali. • Accreditati a Fondazione Campagna Amica e aderisci al nostro Consorzio Produttori: avrai così diritto a conferire i tuoi prodotti alla prima grande catena di Botteghe a marchio Campagna Amica. Potrai trovare informazioni e moduli di adesione in tutte le sedi Coldiretti, oltre che sul sito www.campagnamica.it


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