CaorleMare Magazine Maggio 2020

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n. 3 - maggio 2020

IN PRIMO PIANO

PROPOSTA IN 18 PUNTI DI UNIONMARE VENETO PER RIAPRIRE LE SPIAGGE TUTELANDO TURISTI E OPERATORI

Il G20 delle Spiagge più turistiche d’Italia chiedono al Governo di indicare la data certa per l’apertura

Riaprire presto alberghi e spiagge iuseppe Conte, G nella improvvida e non necessaria con-

ferenza stampa di domenica 26 aprile, ha commesso un grave errore di strategia comunicativa politica. In politica, la comunicazione è più che mai sostanza: una frase sbagliata e i circuiti finanziari possono far crollare un sistema economico (vedi i mercati azionari e spread, ma anche le relazioni internazionali). Citando en-passant il settore del turismo che produce il 14% del PIL nazionale (ma in realtà molto di più, se si considerano segmenti del settore primario - agricoltura e soprattutto pesca - e della produzione nell’indotto e nei servizi, che senza turismo non esisterebbero) Conte non ha fatto menzione delle strategie che il Governo intende adottare per la riapertura. E questo è grave. Il settore ha drammatico bisogno di certezze, non di generica considerazione. Conte avrebbe fatto bene, quantomeno, a dire che assieme alle associazioni delle categorie del turismo si stanno cercando di mettere a punto le condizioni necessarie alla pronta riapertura, sempre nel rispetto delle misure di protezione sanitaria. Punto. Non lo ha detto. E il mondo del turismo si è indignato. E invece, ha detto un’altra cosa assurda: ristoranti e bar riapriranno il 1° giugno. Perché quel giorno? Forse si prevede che il virus sarà debellato? Ma se, ovviamente, persisterà come oggi, allora sarebbe stato meglio parlare di una progressiva e rapida riapertura, sempre nel rispetto delle misure di prevenzione di cui sopra. Ed ecco che anche da questo settore la delusione è stata cocente e la protesta vibrante. I Sindaci del G20 Spiagge, di cui fa parte Caorle, dopo diverse lettere inviate al Governo con richieste di interventi urgenti e di incontri diret-

Tutti pronti a ricominciare in sicurezza dal 1° giugno

di FLAVIO INESCHI

ti, il 4 maggio nella videocall con la Sottosegretario con delega al Turismo, Lorenza Bonaccorsi, hanno presentato le istanze più urgenti: data di apertura delle spiagge, protocollo sanitario per lavorare in sicurezza, interventi a sostegno di imprese e lavoratori della filiera turistica e promozione. I Sindaci chiedono al Governo un impegno preciso quantomeno sulla data; per arrivare con un minimo di sevizi pronti per cercare di salvare la stagione, garantendo sul livello della sicurezza che possono mettere in campo nei loro territori: “Non abbiamo altre chance. Abbiamo solo l’estate! Noi il 1° giugno saremo pronti”.

I 18 PUNTI DEI BALNEARI Unionmare Veneto, dal canto suo, ha elencato i 18 punti necessari per ritornare in spiaggia e al mare, riaprendo le spiagge in sicurezza per i turisti ma anche per i lavoratori. Si tratta, in pratica, di costruire un percorso del cliente dal momento dell’arrivo allo stabilimento balneare, passando per la biglietteria e fino all’ombrellone. E questo attraverso la possibilità di prenotazione on line, distanziamento tra operatori e clienti, servizi igienici presidiati e sanificati mediante erogatori disinfettanti. Punti di assistenza di Pronto Soccorso (Caorle li ha installati nuovi l’anno scorso), postazioni informative, cabine spogliatoio, organizzazione della raccolta rifiuti. In

particolare il divieto di stazionamento, già previsto dall’ordinanza comunale applicata lo scorso anno. Gli ombrelloni, quindi, saranno disposti secondo il previsto distanziamento sociale, e rispetto delle distanze durante la distribuzione di alimenti e bevande negli spazi comuni (tipo nei chioschi), ma anche servizio al posto ombrellone. Anche il servizio di animazione e giochi in spiaggia sarà riorganizzato, così come le aree fumo e docce all’aperto. Sarà vietata ogni attività di commercio ambulante se non espressamente autorizzata. Ovviamente, la richiesta da parte degli operatori è di poter avviare l’apertura al più presto, anche per consentire al personale di affinare le nuove modalità di organizzazione.

ALBERGHI Gli alberghi non sono mai stati obbligati a chiudere, ma va da sé che senza clienti... Le disdette delle prenotazioni sono state copiose e sono già saltati i due mesi di Aprile e Maggio, con perdite significative. Riorganizzare l’accoglienza dell’ospite sarà complesso, stanti le norme di distanziamento sociale: percorsi di entrata e uscita distanziati, servizio di colazione e ristorazione tutto ancora da decifrare, reclutamento e formazione del personale ancora tutto in alto mare... ma soprattutto l’interrogativo principale: i turisti vorranno venire in vacanza ? L’interrogativo è la inevitabile conseguenza dell’incertezza suscitata dai vari DPCM che nulla dicono nel merito.

La preoccupazione maggiore, sulla quale il Governo e il sistema sanitario nazionale e locale deve dare assolute garanzie all’albergatore, è legato al caso di clienti che potessero ammalarsi di Covid-19 in albergo. Come verrebbe affrontata questa situazione? Da chi? E con quali conseguenze?

IL TURISMO ITALIANO E VENETO NON BASTA: A CAORLE SERVE IL TURISTA TEDESCO E AUSTRIACO E i turisti verranno ? Come ben sappiamo (e un preciso dato statistico lo pubblichiamo a pag. 12) i turisti Veneti a Caorle costituiscono poco più di metà della clientela italiana, che complessivamente vale il 32%. Mentre il 68% è costituito da turisti stranieri, con forte prevalenza di Tedeschi, Austriaci e Ceki. Il Veneto da solo non basta. Va da sé che se le frontiere non saranno presto riaperte, i numeri saranno drammaticamente deficitari.

TEDESCHI IN CROAZIA Anche perché, già si rincorrono le voci di accordi tra Germania e Croazia per attivare corridoi di facilitazione per i turisti sulle coste slave. L’Italia deve rispondere al più presto e con efficacia. Ma non avendo un ministero dedicato al turismo, purtroppo prevediamo una debolezza internazionale del nostro Paese anche su questo fronte. E non si può certo pensare che uno straniero che voglia entrare in Italia - come accade oggi - debba prima farsi 14 giorni di quarantena... semplicemente assurdo! Tutto il mondo si chiede quando l’Italia sarà pronta ad accogliere turisti stranieri. Speriamo la risposta sia pronta e precisa.


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Attesa anche per Aquafollie n. 3 - maggio 2020

Appello al Governo e alle istituzioni regionali e locali per salvare i family-park

turismo

Ancora nessuna misura in favore del settore e grande incertezza sulla data di riapertura quafollie, il parco a teA ma acquatico più importante di Caorle, a poco

più di un mese dall’apertura della stagione 2020 attende ancora di conoscere il suo destino. “Preso atto che la Fase 2 dell’emergenza coronavirus non riguarda ancora i Parchi Divertimento, facciamo un appello alle autorità a tutti i livelli perché sia riconosciuto il valore turistico della no-

stra attività - chiede con forza la direzione di Aquafollie - e ci sia comunicata una data certa per la riapertura.” Il parco necessita di adeguate attività di manutenzione e preparazione, per le quali impiega sia proprio personale specializzato che collaboratori e artigiani del luogo. Con circa 30 posizioni aperte ogni anno, Aquafollie rappresenta per molti ragazzi del territorio un primo approccio al mondo del lavoro. Una mancata apertura avrà quindi un impatto negativo anche sul tessuto sociale locale. Proprio in questi giorni, venivano solitamente svolte le selezioni del personale per la stagione estiva, ma anche questa attività è momentaneamente sospesa. “La selezione e la formazione del personale sono attività indispensabili per garantire la qualità che caratterizza l’offerta Aquafollie - segnala la proprietà del parco -. Quest’anno, oltre alla formazione ordinaria si dovrà aggiungere anche quella per il Covid19 e questo allungherà ulteriormente i tempi”. Il settore dei Parchi di divertimento in Italia impiega circa 25mila persone tra dipendenti fissi e stagionali.

Oltre a 60mila persone che lavorano nell’indotto. Anche per questo, tutto il settore attende con ansia indicazioni da parte del Governo. Pur nell’incertezza della situazione, Aquafollie non vuole farsi trovare impreparata e ha lavorato a un Protocollo condiviso per garantire la sicurezza degli ospiti e dei dipendenti. Coordinandosi con gli altri Parchi Acquatici aderenti all’associazione Parchi Permanenti Italiani (PPI) ha presentato sia alla Regione Veneto che all’Azienda ULSS di competenza il protocollo con le linee guida per la riapertura, sostenuto anche da Confindustria-Federturismo. PPI è l’associazione che raggruppa oltre 230 tra parchi acquatici, tematici e faunistici presenti in Italia. Affiliata ad AGIS, Associazione Generale Italia dello Spettacolo, aderisce a Confindustria-Federturismo. Aperto da 30 stagioni, Aquafollie è un parco a gestione familiare, frequentato ogni anno da circa 100 mila visitatori dell’entroterra del Veneto Orientale e della Bassa Friulana, ma rivolge la sua offerta anche al turismo proveniente dalle altre regioni Italiane e dall’estero, soprattutto Austria, Germania, Olanda, Repubblica Ceca, Slovacchia. Il Parco offre intrattenimento per famiglie con bambini piccoli e vuole giocare un ruolo importante nella ripresa post-Covid dal punto di vista dello svago e del divertimento, grazie alla continua evoluzione e innovazione dell’offerta. Da anni è considerato ai vertici tra i Parchi Acquatici Italiani da parte degli addetti al settore, tanto che nel 2017 è stato nominato tra i primi tre parchi in Italia. Aquafollie grazie alla sua longevità è senza dubbio uno dei più importanti player turistici e costituisce un luogo di interesse economico per il territorio di Caorle. Infatti, assieme all’adiacente Luna Park estivo, è l’unico intrattenimento di tipo ludico e ricreativo continuativo, offerto dalla cittadina balneare ai suoi ospiti nell’arco della stagione estiva, costituendo di fatto il più importante polo turistico della città di Caorle.


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n. 3 - maggio 2020

di RICCARDO COPPO

a pandemia L non ha solamente sconvolto la nostra

quotidianità, ma ha anche scompaginato il calendario delle scadenze elettorali. Nel 2020 i cittadini veneti avrebbero dovuto recarsi ai seggi in almeno due occasioni: la prima per votare il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari e la seconda per le elezioni regionali.

politica

Rinviato anche il referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari a Roma

Elezioni regionali in autunno Si svolgeranno tra settembre e novembre, salvo ulteriori proroghe

ni successivi a tale termine o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori. Facendo due conti, la scadenza degli organi regionali è stata prorogata dal 31 maggio al 31 agosto, mentre REFERENDUM Palazzo Balbi, Venezia - sede Regione Veneto le elezioni saranno indette La data del referendum costituzionale era dum costituzionale non sarà dai presidenti regionali al stata inizialmente fissata previsto quorum, per cui la più presto per domenica 6 per il 29 marzo scorso: gli modifica costituzionale sarà settembre o, al più tardi, italiani avrebbero dovuto approvata con qualsiasi af- per domenica 8 novembre. In questo caso i veneti votare per l’approvazione fluenza se i consensi superedovranno scegliere tra del testo della legge costitu- ranno i voti sfavorevoli. confermare al timone delzionale concernente “Modila regione l’attuale presifiche agli articoli 56, 57 e 59 REGIONALI Il Veneto, inoltre, così co- dente Luca Zaia (Lega) o della Costituzione in materia di riduzione del numero me Campania, Liguria, Pu- dare la fiducia ai candidati dei parlamentari”, ovvero glia, Toscana e Marche, del Partito democratico sulla riforma che riduce sen- avrebbe dovuto votare tra la Arturo Lorenzoni, vicesinsibilmente il numero dei de- fine di maggio e l’inizio di daco di Padova, o del Moputati, da 630 a 400, e dei giugno per l’elezione dei Go- vimento 5 Stelle Enrico senatori, da 315 a 200. Lo vernatori regionali ed il rin- Cappelletti, uscito vincitoscorso 5 marzo, però, la con- novo dei consigli regionali. re dalle primarie pentasultazione referendaria è Anche qui il Covid-19 ha pe- stellate. stata rinviata a data da de- rò costretto il Consiglio dei stinarsi dal Governo Conte a Ministri a varare il decreto AMMINISTRATIVE Caorle, invece, non ancausa della pandemia da Co- legge 26 del 20 aprile 2020 che ha stabilito, tra l’altro, drà al voto nel 2020 per le vid-19. Quando le condizioni sa- che gli organi elettivi regio- elezioni amministrative. nitarie lo permetteranno, gli nali a statuto ordinario il cui La scadenza del mandato italiani potranno tornare a rinnovo è previsto entro il 2 dell’attuale Amministravotare per approvare o boc- agosto 2020 durino in carica zione comunale è prevista, ciare la riforma costituzio- 5 anni e 3 mesi e che le ele- infatti, per la primavera nale: trattandosi di referen- zioni si svolgano nei 60 gior- del 2021: il sindaco Lucia-

no Striuli è stato eletto nel 2016 (secondo mandato). In questo momento ancora nessuna forza politica o coalizione civica ha ufficializzato i propri candidati. Diversi nomi sono circolati co-

me voci di corridoio ma più che altro al solo fine di “nascondere” le trattative che porteranno, nell’arco di qualche altro mese, a svelare i veri candidati alla carica di primo cittadino.


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lavori pubblici

VIALE S. MARGHERITA - Posa dell’asfalto e alberature

Ultimato il primo tratto di MICHELE INESCHI

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ono avviati verso la conclusione i lavori per il rifacimento di Viale Santa Margherita. L’asse principale di Caorle, che collega il centro a Ponente, si presenta oggi con un volto completamente nuovo. Per ora, solo nella prima metà, vale a dire fino all’altezza di Via Manzoni; dopo l’e- VIALE SANTA MARGHERITA - Il volto completamente nuovo del state è in programma la ri- viale. (foto sotto tratta da FB: Pizzeria AE Do RODE) presa dei lavori nella seconda metà del viale, ossia fino a Via Gozzi. ma certamente neanche Dopo un mese di intanto “monumentali”. terruzione forzata dei cantieri, come previsto LAVORI IN CONCLUSIONE dal decreto ministeriaAlla ripresa dei lavori è le al fine di arginare la stata completata la posa del pandemia virologica, verde mancante, le piccole gli operai hanno ripreaiuole ai piedi delle alberaso il lavoro lasciato in ture. sospeso. Come aveva Dopodiché sono state poannunciato il Vicesinsizionate le ultime piastrelle daco e Assessore ai Lae installati i nuovi lampioni. vori pubblici Giovanni Martedì 28 aprile, dunComisso, al compique, è arrivato l’asfalto, e si mento della prima parè proceduto alla stesura delte - il cui termine era la strada (che ricordiamo inizialmente fissato diventa a senso unico verso per Pasqua domenica Ponente, mentre Viale Mar12 aprile - rimaneva coni in direzione centro stosolamente un 20%. rico). E in maggio la pista ciclabile, l’arredo urbano con COSA MANCAVA ? posato tutte le alberature nuove panchine e cestini. Al termine dei lavori, quin- nuove. Si tratta di due file di Verrà quindi installata la di, gli operai avevano già diverse tipologie, tra cui lecci, segnaletica verticale e la vercompletato i marciapiedi, la querce, aceri, carpini, non in- niciatura per la segnaletica cuspide per la pista ciclabile, vasivi come i pini domestici, orizzontale.


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n. 3 - maggio 2020

di MICHELE INESCHI

iprendono la loro attività i cantieri pubblici e R privati, che lo scorso mese

sono rimasti bloccati giocoforza. Per quanto riguarda i cantieri pubblici avviati dall’Amministrazione comunale o dalla Città metropolitana, erano diversi i cantieri che avevano subito lo stop forzato e che ora hanno ripreso l’attività celermente.

PONTE NEGRELLI Chiuso al traffico il Cavalcavia Negrelli. Uno tra i più importanti è sicuramente la messa in sicurezza e consolidamento strutturale del principale accesso al paese, ad opera della Città Metropolitana di Venezia. Il Ponte Saetta, nel frattempo, era già stato rinforzato con assi in legno, per consentire il passaggio di mezzi pesanti in queste settimane di chiusura totale del Ponte Negrelli. Dopo aver eseguito un allacciamento by-passante la linea del gas, poiché quella sottostante il cavalcavia rimane temporaneamente interrottai, sono cominciati in strada i lavori che prevedono il risanamento delle travi ammalorate e dei calcestruzzi. La temporanea chiusura totale prevista è necessaria per eseguire il sollevamento del tratto centrale del cavalcavia, ed assestamento alla carreggiata. Inoltre si provvederà all’adeguamento sismico della

RISANAMENTO DELLE TRAVI, ADEGUAMENTO SISMICO, E SOLLEVAMENTO DEL TRATTO CENTRALE struttura, all’installazione di nuovi giunti di dilatazione e al rifacimento della rete di scarico delle acque meteoriche. Infine sarà rifatto il manto stradale e la segnaletica orizzontale e verticale. La spesa messa a disposizione ammonta a circa 1.060.000 euro.

PORTO S. MARGHERITA A Porto Santa Margherita è in corso da mesi il potenziamento della rete idraulica, che prevede la sostituzione della condotta di raccolta acque meteoriche che passa al di sotto dell’incrocio con la strada provinciale 54 “San Donà - Caorle”. Dopo lo stop ripartono celermente i lavori che, secondo l’Amministrazione comunale, verranno presumi-

lavori pubblici

Al via i lavori sul Ponte Negrelli

Il principale accesso a Caorle chiuso al traffico per il sollevamento del tratto centrale

Ripartono anche gli altri cantieri

bilmente terminati alla fine del mese di maggio. Alla luce dell’evoluzione dell’emergenza in essere sarà valutato se proseguire con gli ultimi lavori di completamento nel mese di giugno (15/20 giorni) o posticiparli dopo l’estate. Sempre a Porto S. Margherita sono ripartite le manutenzioni stradali di Via Grimani e Via Vivaldi, che dovrebbero terminare entro la fine del mese di maggio. I lavori prevedono il rifacimento dei marciapiedi, nuova illuminazione e rifacimento del manto stradale. Inoltre, sono stati abbattuti gli alberi per far posto a nuove essenze arboree.

DUNA VERDE Terminati i lavori a Porto S. Margherita dovrebbero iniziare i lavori di sistemazione di Via Alberoni a Duna Verde. Tuttavia, l’Amministrazione comunale si riserverà in seguito di valutare se aprire immediatamente il cantiere e finirlo in tempi adeguati oppure di rimandare i lavori a fine settembre, a stagione conclusa, per evitare di avere un cantiere aperto nel corso del mese di giugno. S. GIORGIO DI LIVENZA Sono in corso i lavori di sistemazione e rifacimen-

to del fondo stradale nel tratto di Strada San Giorgio compreso tra l’intersezione

con via Antico Livenza e la Strada provinciale 54. La fine dei lavori è prevista per metà giugno, con la riapertura della strada al traffico entro la fine del me-

se stesso. L’intervento prevede il rifacimento dell’intera sede stradale attraverso un importante stabilizzazione del fondo.



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attualità

Alla Don Moschetta nessun contagio da Covid-19 n. 3 - maggio 2020

RSA - Protezioni, misurazione della temperatura e niente visite di familiari

tura prima dell’ingresso nella struttura, oltre alla comunicazione di entre in tutta eventuali sintomi Italia si sta coninfluenzali. È poi sumando il dramma stato adottato un delle residenze per protocollo per la anziani, dove si sono vestizione che preregistrati centinaia di vede che all’intercontagi da Covid-19 no della casa di rie di decessi, fino ad poso venga indosoggi la casa di riposo sato vestiario che “Don Moschetta” è non ha avuto constata risparmiata da tatti con l’esterno. questo “flagello”. “Sin da subito Ovviamente il riabbiamo dotato schio per potenziali tutto il nostro percontagi in futuro non sonale di presidi può dirsi azzerato, sanitari come mama l’Azienda Specia- Operatori dell’Ulss4 sottopongono personale e scherine e guanti le che gestisce la ospiti della Rsa alla prova sierologica. aggiunge il Direttostruttura ha sin dalre - ed abbiamo l’inizio di marzo re Giacopello - ma abbiamo ri- creato dei percorsi differenadottato misure straordinarie tenuto che ci fossero troppi ri- ziati per chi ha contatti con per garantire la sicurezza degli schi e quindi non sono state l’esterno e chi con i pazienti. ospiti. Ora ai dipendenti delle cuci“Non siamo usciti dalla fase ne è imposto di rimanere di emergenza - spiega il Diretsempre all’interno di queste, Superati con mentre per il personale amtore della Casa di riposo Paolo Giacopello - quindi non posministrativo si è da subito successo siamo fare previsioni per il fuadottato lo smart working”. due controlli turo. Sin dall’inizio della crisi, All’interno della casa di riabbiamo adottato un protoposo è stata creata anche dei Nas. collo quadro di gestione del riun’area di isolamento dove schio all’interno del quale abvengono ricoverati i pazienti Giudicate biamo definito una ventina di che presentano un qualunprocedure che hanno normato corrette le misure que sintomo influenzale e gli soprattutto l’attività del persoospiti che rientrano nella d’emergenza nale dipendente che, avendo struttura dopo un periodo di ancora contatti con l’esterno, adottate ricovero ospedaliero. può rappresentare il principa“Abbiamo 76 ospiti in quele veicolo per eventuali contasto momento nella casa di rigi”. poso che frequentemente concesse deroghe. necessitano di cure ospedaPer garantire i contatti liere” conclude Giacopello. tra gli ospiti ed i familia- “Quando questi rientrano in ri abbiamo dotato la struttura dopo un ricovero in struttura di tablet per ospedale, li trasferiamo impermettere le video- mediatamente nel reparto di chiamate. Il personale isolamento per un periodo di assicura l’assistenza agli 14 giorni. I dipendenti che laanziani durante le chia- vorano in questa area sono mate, ma devo dire che dotati di tutti i dispositivi saper i nostri ospiti è or- nitari in uso nei reparti Covid mai diventata una prassi ospedalieri. acquisita. Finora non abbiamo avuto I nostri uffici, inoltre, casi di coronavirus, ma quaogni settimana contatta- lora dovesse capitare sareno le famiglie per verifi- mo pronti ad affrontare l’ecare eventuali ulteriori mergenza. Le misure adottaesigenze. te alla Don Moschetta hanno Stiamo valutando per già subito due controlli, da il futuro di adattare un parte dell’azienda sanitaria e ambulatorio per con- dei Nas, e sono state giudicasentire ai familiari di ve- te corrette”. dere gli ospiti rimanenDa segnalare, infine, che Dal 5 di marzo, infatti, la ca- do all’esterno della struttura l’azienda Don Moschetta sa di riposo è stata interdetta attraverso una barriera in ple- continua ad assicurare il serai familiari ed a tutti i fornitori xiglass, ma dobbiamo attende- vizio di assistenza domiciliadi alimenti e materiale ai quali re il via libera da parte del- re: in questo caso il personaè stato imposto lo scarico della l’Ulss4”. le entra nelle case con protemerce all’esterno della strutQuanto alle procedure inter- zione totale (camice, calzari, tura. ne adottate per ridurre il ri- mascherina, guanti, masche“Ai direttori della Rsa è stata schio di contagi, la Don Mo- ra per gli occhi) ed esegue data la facoltà di consentire, in schetta già dall’inizio di marzo sempre misurazioni della casi eccezionali, gli accessi ai ha imposto a tutti gli operatori temperatura sia al paziente familiari - prosegue il diretto- la misurazione della tempera- che ai suoi familiari. di RICCARDO COPPO

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eventi

n. 3 - maggio 2020

Sbagliato annullare tutti gli eventi

Necessarie le manifestazioni per dare un senso di “normalità turistica”

hiaramente, la gran parte C degli eventi di risonanza e richiamo turistico programmati

CAORLESTATEATRO

nche la rassegna teatrale amatoriale in A lingua veneta “CaorlEstaTeatro” è sub judice.

Ci sarà la programmazione estiva ?

Il regista e referente del Gruppo Teatrale Caorlotto, Narciso Gusso, che promuove l’allestimento, non è oggi in grado di darci rassicurazioni in merito. «L’inizio della rassegna, come ogni estate - ci informa Gusso - sarebbe previsto per il 13 giugno. Come per tutte le forme di evento artistico, anche allestire una rappresentazione teatrale per il pubblico prevede una organizzazione particolare con il distanziamento delle persone. Ad oggi l’Assessorato alla cultura non ci ha ancora dato indicazioni. Noi comunque la rassegna la abbiamo già pronta, ma aspettiamo l’ok del Comune”. La rassegna prevederebbe 11 rappresentazioni da svolgersi ogni sabato dal 13 Giugno a fine agosto. Auspichiamo che almeno alcune date del cartellone possano essere effettuate.

Gruppo Teatrale Caorlotto in “Matrimonio uguàe, rebaltòn coniugàe”.

per questa prima parte della stagione estiva, vengono cancellati oppure, ove possibile, rinviati ad altro periodo. È inevitabile, alla luce dell’emergenza sanitaria da coronavirus che ha colpito il nostro Paese, con il decreto governativo che prevede il lockdown non solo delle attività commerciali e pubblici esercizi, ma soprattutto degli eventi con richiamo di pubblico (artistici, culturali, di intrattenimento) e stringenti restrizioni alla mobilità delle persone alle quali, per ora, sono precluse le aggregazioni di qualsiasi natura. Ma ben sappiamo che l’economia turistica deve necessariamente ripartire. E ciò avverrà inizialmente con restrizioni significative che regolano il cosiddetto “distanziamento sociale”, ma che nel prosieguo sono destinate ad allentarsi, fino alla normalizzazione della vita quotidiana. Dopo aver cancellato tutti gli eventi programmati per il mese di Maggio, il Comune di Caorle - che realizza la gran parte delle manifestazioni di richiamo turistico - ha cancellato tutti gli eventi previsti per il mese di Giugno. Nel sito ufficiale www.caorle.eu alla pagina News e Eventi,

il primo appuntamento è per l’1 Luglio, con la rassegna “CaorleOltreMare”, che prevede l’incontro con l’autore Francesco Pinto, in Piazza Vescovado alle 21.00. Segue un Concerto di Musica sacra, venerdì 3 luglio, nel Duomo di Caorle con inizio alle 21.00. Speriamo sia possibile effettuarli. Ma che a Giugno sia già stata oscurata dal calendario ogni manifestazione, offre un brutto segnale. Il simposio di scultura Scogliera Viva - per carità, forse non strategico per il richiamo turistico - probabilmente sarebbe possibile effettuarlo. Lasciare visibili in cartellone e comunicare pubblicamente le manifestazioni anche di Giugno (che ovviamente potrebbero essere cancellate in extremis, ai sensi delle normative di quel momento) avrebbe l’effetto di dare positività e ottimismo non soltanto agli ospiti ma anche agli operatori del turismo di Caorle.


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n. 3 - maggio 2020

Nasce “Caorle International Web Radio”

Musica dal vivo in streaming by Ciko Dj

ai diamanti non na«D sce niente, dal letame nascono i fior» cantava il grande Fabrizio De Andrè. E allora dal lockdown per l’emergenza pandemica, nasce finalmente un progetto covato da tempo.

Mercoledì 6 maggio prende vita “Caorle International Web Radio”, sul sito ufficiale www.caorleinternational.eu L’idea è di Enrico Gnan, in arte Ciko DJ, già protagonista oltre che della scena della disco, anche delle radio libere di Caorle, da Radio Onda Blu a Radio Caorle International, a Radio Caorle 99.9. E la passione non può morire, ma anzi, in questo confuso momento, torna ad emergere prepotente, dan-

do vita a questo progetto che maturava ormai da un paio d’anni. Ecco allora che nasce una radio amatoriale, senza scopo di lucro, dove ci saranno molti spazi a disposizione per tutti. Con la speranza che fra un anno possa diventare anche commerciale. “La radio nasce da un desiderio nel cassetto” - ci racconta Ciko. “Con questa quarantena... ho simulato la radio locale su Facebook con un programma dal nome RADIO DEDICA.. COME ’NA VOLTA… scritto proprio così in dialetto…ed è stato un vero successo tornare indietro nel tempo e rivivere la radio come una volta: dediche, richieste e la possibilità di passare qualcuno in diretta. Da mercoledì 6 maggio sarò presente in diretta streaming tutte le mercoledì mattine alle luglio 11.00 con BuonCaorle Oltremare - incontro con l’autogiorno Caorle, e re Francesco Pinto. Regista e dirigente tealle 18.00 con levisivo della Rai, ha diretto Rai 3 dal 1998 l’aperitivo”. al 2000, presentando programmi come “SfiLa radio parte de” e “Alle Falde del Kilimangiaro”, che con una grossa hanno contribuito a incrementare lo share qualità audio e della rete fino al 10%. La sua ultima opera musica presente letteraria, pubblicata a inizio 2020, si intisul fronte anni tola “L’uomo che salvò la bellezza”. ‘70-80-90, disco, Piazza Vescovado | ore 21:00 italiano e house dalle 22.00. venerdì Una proposta luglio assolutamente Concerto di musica sacra. Con il coro da seguire e so- dell’Uppingham School (Inghilterra). stenere. Duomo S. Stefano | ore 21:00

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da sabato luglio

Torneo nazionale di Tennis maschile e femminile (3ª categoria). Presso i campi del Tennis Club Porto Santa Margherita di Via dei Greci per tutto il mese di luglio. Porto S. Margherita | dalle ore 9:00

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da sabato luglio

Concerto tributo a Vasco Rossi. P. S. Margherita, Piazzale Darsena | 21:00

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sabato e domenica luglio

Prosecco’s Cup: regata velica. Presso la Base a Mare del Circolo Nautico Porto Santa Margherita in Spiaggia di Levante a Caorle si terrà la XXII edizione della Prosecco’s Cup, regata dedicata alle classi 420 e 470 e manifestazione per derive e multiscafi. Spiaggia della Sachéta | ore 14:00

11-12

sabato e domenica luglio

Nuotiamo Insieme 19ª edizione. Gara di nuoto in acque libere promossa dal comitato regionale FIN Veneto in collaborazione con il Comune di Caorle, radunerà sul litorale caorlotto atleti agonisti di ogni categoria e master. Spiaggia della Sachéta | Dalle ore 9:00

11-12

sabato e domenica luglio

Processione e incendio del campanile. La statua della Madonna dell’Angelo viene portata in processione verso il Duomo di Caorle. Al suo arrivo in Piazza Vescovado il Campanile sarà “incendiato”. Il giorno successivo il percorso è inverso, e la Madonna tornerà nella sua dimora. Piazza Vescovado | ore 21:30

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da lunedì a domenica 26 luglio

Premio Papa Hemingway. Caorle rende omaggio al suo artista più amato: Ernest Hemingway. Giornate alla scoperta del giornalista e scrittore statunitense ospite per lunghi anni del barone Raimondo Nanuk Franchetti nella laguna di Caorle, un paradiso da lui descritto nel libro “Di là del fiume e tra gli alberi”. Molte sono le personalità del mondo giornalistico, accademico e della letteratura che sono state ospitate negli anni. Convegni, mostre, workshop ed uscite nei luoghi amati dallo scrittore.

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venerdì luglio

Omaggio a Maria Callas. Evento organizzato dalla Filarmonia Udine. Piazza Vescovado | ore 21:00

ATTENZIONE: Il presente calendario può subire variazioni.


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turismo

n. 3 - maggio 2020

TURISMO - Un bilancio a pareggio con il 2018, ma sarà impossibile il confronto con la stagione di quest’anno

Dati 2019: Presenze cresciute dello 0,7% P

otrà sembrare incongruente, in questo momento di profonda incertezza sulla stagione turistica di quest’anno, ma dobbiamo render conto di dati analitici sull’andamento della stagione turistica 2019. Come più volte abbiamo sottolineato, i dati su arrivi e presenze nelle località turistiche del Veneto sono ormai da alcuni anni screditati e disistimati e non vengono elaborati se non per le finalità di legge, ovvero per essere affidati alla P.S. e all’Istat. Il Sistar, Ufficio di Statistica della Regione Veneto ha di recente reso pubblici nel sito http://statistica.regione.veneto.it/banche_dati_economia_t urismo.jsp quelli che sono i movimenti turistici nel Veneto, per province, comprensori e singoli comuni, per quel che concerne il turismo e la cultura. Si apprende che in tutto il Veneto, nel 2019, sono arrivati 20,2 milioni di turisti, totalizzando

71,2 milioni di presenze . Una netta crescita rispetto al 2018, quando gli arrivi furono 19,5 milioni e le presenze 69,2 milioni. (*- Ricordiamo - sempre a beneficio dei non addetti ai lavori - che 1 persona che soggiorna per 7 notti, è computata 1 arrivo e 7 presenze). Per quanto riguarda la Destinazione STL Caorle, sono stati registrati 648.272 arrivi e 4.319.483 presenze (vedi tabella a lato), che corrispondono rispettivamente a -0,4% e +0,7% rispetto al 2018, quando gli arrivi erano stati 650.588 e le presenze 4.290.230. Numeri comunque positivi, se solo si pensa all’intero mese di Maggio flagellato dal maltempo, così come due interi weekend di Settembre. A bilanciare i numeri sono state certamente le manifestazioni di richiamo, in primis i Giochi Europei Master di Atletica leggera EMAC e le manifestazioni natalizie, che hanno dato parecchio impulso al comparto alberghiero, oltre che alla ristorazione.

CAORLE

fonte: Sistema Statistico Regionale -

http://statistica.regione.veneto.it/jsp/turismo_comune.jsp?anno=2018&p rovenienza=0&x1=5&regione=27005++Caorle&B1=Visualizza+in+Html

PE R CA TEG OR I A

alberghi òòòò alberghi òòò alberghi òò alberghi ò TOT. ALBERGHI

}

VILLAGGI e campeggi ALLOGGI agroturistici ALTRI esercizi (B&B) APPARTAMENTI

ARRIVI

2019

62.034 187.825 41.755

291.614

220.461

4.083 14.784 144.852

PRESENZE 2019

240.794 792.797 176.241

1.209.832

1.672.343

17.125 95.300 1.388.764

TOT. COMPLESSIVO

648.272

4.319.483

Germania Austria Paesi Bassi Rep. Ceska Danimarca Svizzera Polonia Francia Ungheria Belgio Svezia Regno Unito Slovacchia Russia ... STRANIERI ITALIANI TOT. COMPLESSIVO

134.316 130.828 10.316 43.123 9.901 15.370 20.119 4.798 14.350 2.321 2.111 4.271 7.875 1.817 ... 417.658 230.614 648.272

1.141.616 633.737 101.793 314.840 89.706 117.839 159.711 37.839 91.841 20.562 17.507 33.985 59.623 16.247 ... 2.940.847 1.378.636 4.319.483

PE R N A Z IO N A L IT À

2019

2019

Vanno però fatte delle valutazioni più approfondite. Anzitutto bisogna dire che siamo ancora al di sotto del livello raggiunto nel 2017 (4.469.901 presenze). Poi, si notano aumenti significativi di turisti provenienti di Ungheria (+18,1%), Polonia (+14,3%), Slovacchia (+17,8%) e Regno Unito (+13,1%), ma molto importante è la crescita della Germania (+3,7%), dato che i Tedeschi costituiscono di gran lunga la componente più cospicua del turismo straniero di Caorle. I cali riguardano invece Austria (-4,7%), Repubblica Ceka (-0,3%), Paesi Bassi (13,5%), Danimarca (-14,7%), Svizzera (2,4%), Belgio (-25,2%), e dei nostri connazionali Italiani (-0,2%). Va analizzato inoltre, il tipo di soggiorno. Gli alberghi, rispetto al 2018, registrano un calo complessivo del -0,7%, ma con una crescita di +14,3% negli alberghi a 4 stelle. Dati in crescita anche per l’extraalberghiero, con un +8,2% per gli appartamenti, ma in aumento anche agriturismi e B&B. Come si noterà, il turismo straniero rappresenta il 68%, quindi su tre turisti ospiti di Caorle, due sono stranieri e uno è Italiano. Sarà un rebus interpretare la stagione 2020, che potrà finalmente iniziare solo con la fine del lockdown in Italia e in Europa.

EMAC - European Masters of Athletics Championship dal 5 al 15 settembre 2019.



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I

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benefici che il mare offre alle persone sono ben noti. Tanto più in un’epoca come l’attuale, caratterizzata dall’emergenza da virus che causa sindrome respiratoria acuta (Sars). Ed anche dalla conseguente reclusione in casa per una prolungata quarantena che dura ormai da due mesi.

turismo

IPerbenefici del mare combattere il coronavirus servono spazi

Gli effetti terapeutici di una vacanza in riva al mare di Caorle

ampi e ben arieggiati, quale è la spiaggia A dare un segnale in questo senso è, tra gli al-

tri, il virologo napoletano Giulio Tarro, secondo il quale mare e spiaggia possono ben contrastare il Covid-19. «Il virus per diffondersi ha bisogno di spazi chiusi, scarsa ventilazione o sistemi di aria condizionata, temperature basse o umide. Il mare e la spiaggia sono l’esatto contrario» afferma Tarro.

I BENEFICI DEL MARE Empiricamente, tutti conosciamo le virtù benefiche di una vacanza in riva al mare, riassunte in questi elementi: Il sole ci permette di sintetizzare la vitamina D, una sostanza molto importante per il nostro organismo (è essenziale per la salute delle ossa, aiuta ad avere una pelle sana e può anche migliorare le funzioni mentali). La sabbia bagnata agisce come un esfoliante naturale e rimuove le cellule morte dai piedi lasciando la pelle morbida, sana e ringiovanita. Inoltre l’acqua di mare contribuisce a migliorare l’elasticità della pelle, grazie ai minerali dal potere anti-age.

Il mare e il sole sono potenti antidepressivi naturali. Trascorrere qualche giorno a contatto con la natura permette di migliorare il tono dell’umore e scacciare via la depressione. Sabbia e mare sono ottimi strumenti per staccare la spina dalla quotidianità e diminuire così i livelli di stress che ogni giorno accumuliamo. Anche il rumore del mare è molto benefico per il nostro sistema nervoso. Ascoltare le onde che si infrangono sulla riva può effettivamente calmare l’ansia e cullarci in uno stato rilassato che permette il rilascio di dopamina e serotonina. Una passeggiata quotidiana sulla sabbia o dentro l’acqua di mare, nuotare, correre, giocare a beach volley, praticare surf o altro, consente di mantenerci meglio in forma evitando la sedentarietà e l’accumulo di peso. Camminare sulla sabbia è tra l’altro un ottimo esercizio per i muscoli dei piedi alcuni dei quali non si usano quando indossiamo le scarpe.

Tutto questo aiuta a dimagrire e a combattere la ritenzione idrica. La luce solare ci permette di sintetizzare la vitamina D, sostanza che aiuta a prevenire le malattie autoimmuni e quindi a stimolare il sistema immunitario. Inoltre, l’acqua marina contiene diversi minerali e altri composti che aiutano anch’essi a rafforzare il sistema immunitario e a liberare il corpo dalle tossine, aiutando a guarire più velocemente tagli e ferite. Anche la presenza di iodio nell’aria di mare dà sostegno alle difese naturali del nostro corpo. L’aria di mare è quindi preziosa per i suoi effetti benefici sul sistema respiratorio. Grazie alla grande quantità di sali minerali che contiene, aiuta la buona salute di bronchi e polmoni e stura il naso fluidificando eventuale muco presente. Migliora così nel complesso la respirazione. Insomma, dopo la quarantena forzata, niente di meglio di una bella vacanza in riva al mare di Caorle.

Pronti per l’allestimento delle spiagge ome abbiamo già spiegato nel numero scorso, l’impegno rituale che da più di quarant'anni occupa il Consorzio degli Arenili in prossimità della stagione estiva è stato per la prima volta ostacolato dal nemico invisibile che tutto il mondo oramai conosce. Il Turismo balneare sarà uno dei settori più penalizzati, poiché gioca il suo ruolo in tempi molto ridotti, con il rischio che questi coincidano con lo stato di emergenza. All'uscita del Decreto più stringente del 12 Marzo, l'allestimento della spiaggia era a buon punto rispetto al virtuoso cronoprogramma che ci siamo dati: la scelta del Consiglio di Amministrazione è stata però di sospendere le attività nel rispetto della legge e per la tutela della salute dei dipendenti e delle loro famiglie. A quel punto il lavoro degli am-

C

ministratori si è concentrato da un lato su un'analisi attenta del quadro economico, mirato soprattutto allo sviluppo previsionale di scenari

cautelativamente drastici; dall'altro ad un aggiornamento costante del cronoprogramma di allestimento rispetto al passare dei giorni e al-

l'incertezza sulla data di possibile ripresa. Ad oggi il quadro è ben poco cambiato. In questo contesto di permanente incertezza e preoccupazione, punto focale è stato sempre l'allestimento della Spiaggia di Caorle, ragionato in un'ottica di flessibilità economica e funzionale, coscienti che l'offerta di questo prodotto turistico è uno dei motivi irrinunciabili che rende e renderà ancora la nostra località una meta ambita. Se storicamente le crisi hanno rappresentato opportunità per rinascere, in questo contesto vogliamo ragionare e ripartire.

- Francesco Perissinotto Presidente Consorzio Arenili Caorle


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web&social

“Webinar”: ora si comunica in digitale n. 3 - maggio 2020

SMART WORKING - Seminari online per gli operatori del turismo

videochiamate e videochiamate di gruppo. Un altro esempio lo troviamo nei personaggi famosi che quotidianamente “seguiamo” sui nostri social network, i quali si sono di MICHELE INESCHI dovuti reinventare proponendo contenuti di intrattenimento girati all’interno della prolockdown forzato a cui pria abitazione. Hanno avuto siamo sottoposti da ormai un grande incremento anche le due mesi ha aperto a nuove dirette, specialmente su Instafrontiere della comunicazione gram. Chiacchierate tra personaggi della tv o del web, tra atdigitale. Questo processo di digitaliz- tori o calciatori, esibizioni in lizazione presenta ad esempio ve di cantanti, ma anche la traun notevole incremento delle smissione delle messe celebrate da Papa Francesco in San Pietro, ad esempio. Inoltre, sono ora digitali le lezioni scolastiche, che ben presto sono state “trasferite” sulle piattaforme online in modo da far partecipare e inteRISCUOTE SUCCESSO L’INIZIATIVA ragire gli studenti da casa attraverso il pc. Anche le aziende, nauccesso al di là di ogni più roturalmente quelle che sea aspettativa per l’iniziativa possono permetterselo “Voucher per gli Angeli”, il buono in base alla loro attività, vacanza pensato per il personale hanno trasferito il loro sanitario e per tutti gli operatori lavoro da casa: lo smart (forze dell’ordine, volontari della working. E per attuare il Protezione Civile) che in questo lavoro intelligente dal momento stanno lottando in prima proprio domicilio è stalinea contro il Covid-19. to necessario sviluppare Sono oltre 1300 le richieste giunincontri in videoconfete al portale web www.caorle.it che sta collaborando assieme a Federenza su piattaforme ralberghi Caorle e Confcommercio online. Caorle, curando inoltre la parte tecnica di questa iniziativa ideata per SEMINARI ONLINE: ringraziare gli “angeli” una volta WEBINAR superata la fase di emergenza. Proprio su questa scia “Siamo davvero felici di vedere che è stato sviluppato il “wecosì tanti operatori sanitari, medici, binar”, letteralmente infermieri, forze dell’ordine, operaweb-seminar, seminario tori della croce rossa ci hanno conche si svolge sul web. tattati per poter partecipare alla Una sessione educativa nostra iniziativa con la quale gli o formativa che coinvoloperatori del turismo di Caorle hange un gran numero di no voluto dimostrare la propria vicipartecipanti, attivi e nanza e solidarietà a chi sta metpassivi. tendo a rischio la propria incolumità per salvare la vita dei malati” ha detto il presidente di Federalberghi Caorle, Loris Brugnerotto. Gli albergatori e gli altri operatori del ricettivo caorlotto hanno infatti messo a disposizione le proprie strutture per poter offrire dei voucher che danno diritto ad una vacanza per due persone completamente gratuita in un albergo (per tre notti) o in un appartamento (per sette notti). Altri voucher permettono inoltre di gustare una cena per due in uno dei tanti e prestigiosi ristoranti di Caorle aderenti all’iniziativa.

IL

Vacanza gratis per gli Angeli del Covid

S

(Uff. Stampa Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle)

E in particolare nei giorni scorsi Federalberghi Spiagge Venete e Associazione Jesolana Albergatori hanno organizzato dei seminari online denominati “Turismo, the day after”, dedicati principalmente agli operatori del settore, ma aperti alla partecipazione anche a tutti gli interessati, per un numero massimo di 500 presenze a conferenza. Seminari online sul futuro prossimo del turismo balneare, che in queste settimane sta vivendo dei momenti difficili. “Abbiamo voluto organizzare queste video conferenze per affrontare il “day after”, ovvero il “dopo”, quando ci saremo tolti questo incubo e si potrà ripartire” - spiega Alberto Maschio, presidente dell’AJA. “C’è la necessità di avere una visione su quello che sarà il turismo per così dire il giorno dopo, perché è chiaro che sarà un turismo diverso e che dovrà necessariamente tenere conto dell’aspetto sanitario. Una delle domande che più ci vengono poste è: mi conviene aprire oppure no? Questa è una risposta che ognuno deve ricercare al proprio interno, perché non esiste una risposta valida per tutti; auspichiamo che possa essere un sì. Ma andrà fatta sulla base dei numeri e dei dati riferiti alla propria azienda. Non nego una certa preoccupazione, che mi auguro venga presto smentita. In ogni caso noi dovremo farci trovare pronti per l’inizio della stagione.”


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SPORT

Sport & alimentazione in post-quarantena

Dopo due mesi in casa, riprendiamo l’attività con attenta gradualità

di FRANCO VICENTINI

potremo Sì, raccontarlo ai nipo-

tini, passeremo tristemente alla storia come quelli che hanno attraversato un periodo terribile da molti punti di vista. Adesso cerchiamo di lasciarcelo alle spalle con tutte le conseguenze che ha portato e che porterà per ancora molto tempo. Abbiamo fretta di ricostruire la nostra rete sociale, le relazioni economiche, quelle lavorative e pure quelle abitudini psicofisiche tristemente dimenticate. Sì, lo sappiamo, ci facciamo schifo, i muscoli (??) sono scomparsi, abbiamo peli che neanche M49, siamo trascurati, abbiamo indossato il pi-

NAUTICA - Si può tornare in mare. Regate veliche rinviate a Venezia le imbarcazioni sono Asto dalnche tornate a navigare. Questo è previnuovo DPCM che consente anche

la cantieristica, la navigazione in barca e perfino il canottaggio (ma solo per pratica individuale).

Tuttavia la stagione agonistica sembra ancora lontana dall’avere il via libera, e quindi appare compromessa. Il Circolo Nautico di Porto Santa Margherita ha già preannunciato che le regate “La Duecento” e “La Cinquecento” sono

PIXABAY

giama 35 ore al giorno, siamo grassi e unti, perfino i capelli ci fanno schifo (cit. Mattarella). In questi due mesi lieviti e farine erano più introvabili del Sacro Graal e l’unica cosa che abbondava al supermercato erano le penne lisce, ormai viste come una bestem-

sospese. L’1 maggio non è scesa in acqua La Duecento, e La Cinquecento non potrà essere al via il 31 maggio. La volontà del Comitato Organizzatore, in accordo con FIV e Uvai, è quella di attendere una ragionevole finestra in cui regatare sarà possibile e consentito, per riprogrammare le manifestazioni nel corso dell’estate o in autunno.

mia alimentare. Avendo più tempo a disposizione avete anche clamorosamente ceduto alle lusinghe di frigoriferi, dispense e cantine e ci avete dato dentro con la mascella, attualmente l’unico muscolo che vi ritrovate ipertrofizzato. Avete pure più o meno consapevolmente sostituito l’evocativo “andrà tutto bene” con il meno dignitoso “andrà tutto stretto”. Bravi, fatto bene. Certo, qualcuno di voi qualcosina in casa l’ha fatto: vi siete guardati i tutorial su Youtube, avete fatto le faccende domestiche a ritmo di salsa, scalini che “Marmolada spostati”,


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vi siete collegati con i workout in diretta delle varie istruttrici (grazie Sara e Lisa) che vi hanno garantito gratuitamente un minimo sindacale di tonificazione e forma fisica. Vi siete armati di materassino, bottiglie d’acqua, bidoni dell’umido, elastici, rulli e attrezzi vari inventati al momento, avete sollevato di tutto, bambini e cani compresi per sopperire alla mancanza della palestra, delle ciclabili o dell’aria aperta. Ovviamente, niente di paragonabile con l’attività strutturata che facevate prima, ma avete fatto di necessità virtù. Bene, adesso si tratta di interpretare correttamente le fasi 2, 3, 14, 46 del nostro “ritorno alla normalità”. Riprendendo gradualmente le nostre attività sociali e lavorative (?!) ci si riappropria di una alimentazione più cadenzata e forse più regolare in termini di assunzione di calorie. Ci si ritaglia il tempo per mantenere sana la nostra macchina e ci si organizza distribuendo con più regolarità le attività giornaliere. Tutti noi, non vediamo l’ora di sfogarci li-

beri per le strade, campi e palestre varie, ma... niente fretta ragazzi. Tokyo 2020 è diventata “obtorto collo” Tokyo 2021 (forse 22), quindi per le Olimpiadi, abbiamo tempo. E soprattutto, la parola d’ordine che non dovrete dimenticare è: G-R-A-D-U-A-L-I-T-À. Facciamo un esempio. Prima del virus eravate abituati a correre 3-4 volte alla settimana per un’oretta circa (seeee, come no?!). Le strutture e i tessuti implicati nella corsa erano biologicamente idonee a sopportare urti, balzi, vibrazioni, impatti sul terreno, tensioni muscolari e tendinee. Bene, partendo dal presupposto costruttivo del nostro corpo più volte da me ricordato in base a cui “LA-FUNZIONEFA-L’ORGANO”, in questi due mesi il vostro corpo si è ri-adattato ad una funzione alquanto misera, cioè a sopportare il sisifeo sforzo costituito dal tragitto divano-cucina-bagno-camera, al massimo una rampa di scale per scendere in garage che devo prendere un cacciavite. E non è proprio la stessa cosa. In due mesi il vostro corpo è cambiato e le vostre strutture mio-osteo-articolari non sono più abituate a sopportare cari-

SPORT

IN DUE MESI SENZA ATTIVITÀ IL NOSTRO CORPO E LA STRUTTURA MUSCOLARE SONO CAMBIATI

chi periodici importanti. Articolazioni, cartilagini e ossa devono ripristinare il loro potere autolubrificante e la capacità di assorbire tutte quelle micro-vibrazioni tipiche della corsa. I muscoli devono recuperare quegli schemi motori tipici, come un’oscillazione corretta delle braccia, un assetto bilanciato del busto e una efficace rullata tallone-pianta-punta del piede. Quindi, riprendete pure a correre ma con gradualità. Se

prima correvate un’ora, adesso, almeno per un paio di settimane, accontentatevi di cominciare con 20-25 minuti e crescere il minutaggio seduta dopo seduta. Analogamente, se prima frequentavo la palestra per 3-4 allenamenti settimanali e alzavo 110 kg in squat, mi accontenterò di recuperare con molta calma le prestazioni che avevo in Gennaio, usando all’inizio movimenti a corpo libero per recuperare la coordinazione neuromotoria e solo dopo gradual-

mente introdurre sovraccarichi. Stesso principio di progressività per tutte le altre attività motorie come bici, nuoto e fitness in generale. Come si diceva prima, superata la “fase masterscièf” di isolamento casalingo, dovrete riequilibrare la vostra alimentazione. A dir la verità, dovreste farlo sempre, a prescindere, ma l’imposta clausura vi ha portato a svoltare derapando al reparto gastronomia con buona pace delle vostre analisi del sangue. Andiamo verso la stagione calda e quindi aumentate la vostra quota di frutta e verdura, possibilmente di stagione perché non subisce i danni della conservazione e anche perché la memoria stagionale del nostro corpo la richiede. Diminuire progressivamente le proteine animali vi aiuterà a rendere più “pulita” la macchina e ad essere meno impattanti sull’ambiente (e a nkn ucciedere animali, ndVic). Distribuire meglio i vostri pasti riequilibrerà il vostro organismo dandogli stabilità ed efficacia nell’elaborazione digestiva. Tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) con proteine, carboidrati, vitamine, grassi e fibra, più due merende leggere di frutta in mezzo et voilà, les jeux sont faits. In questo doloroso frangente abbiamo imparato a servirci meno della grande distribuzione e più del negozio sotto casa con i conseguenti benefici sociali e di qualità degli alimenti. Abbiamo imparato a coltivare di più le comunicazioni col nostro vicinato, abbiamo alimentato la cultura della prossimità e della solidarietà, e pur distanti ci siamo stretti in abbracci virtuali, abbiamo cantato e ballato sui balconi e insieme ai nostri beniamini in rete. Continuiamo così, non disperdiamo questo piccolo grande patrimonio di abitudini positive che avete giocoforza dovuto inserire nel vostro comportamento. Anzi, appena possiamo convertiamolo in abbracci, canti e balli reali, vivi. Forse è questo il vero FITNESS. A disposizione e al prossimo vero abbraccio. Prof. Franco Vicentini disponibile per ogni chiarimento all’email: kinesiscaorle@gmail. com


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Silvio Marchesan ci ha lasciato n. 3 - maggio 2020

Grande perdita per la comunità, ma soprattutto per la cultura e l’arte di Caorle

di FLAVIO INESCHI

e n’è andato in silenzio, senza S clamore, senza l’abbraccio della sua comunità e del mondo artistico

culturale di Caorle. Solo gli stretti famigliari hanno potuto stringersi a lui nel momento estremo. Silvio Marchesan, il più importante e ammirato pittore della nostra città, si era ritirato da alcuni anni nella Casa di riposo di Torre di Mosto, dove Lunedì Santo 6 Aprile è spirato. Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 28 Maggio. Nel suo piccolo atelier di Calle Falconera si rinchiudeva con le tele, pennelli, tempere e olii per immaginare la bellezza, la luce, i tratti poveri ma genuini e incantati della sua Caorle piena di colore, della sua laguna, dei suoi casoni. Paesaggi che campeggiano dappertutto, nelle case e in tante città d’Europa. E tante insegne e decorazioni murali che caratterizzano l’intera città. Un quadro del pittore Marchesan era ed è tuttora un’opera di prestigio, per decorare sale d’albergo o di ristoranti, uffici e negozi, un regalo di nozze o un irrinunciabile ricordo per chi andava emigrante. Il più grande e acclamato pittore espresso da Caorle nel secondo Novecento. Ma più ancora un compaesano affabile e narratore, sempre pronto a raccontare, con la semplicità e riservatezza che lo ha contraddistinto. Gli stilemi dell’Artista sono e re-

Il ricordo di Guido Gusso

GRANDI AMICI FIN DALL’INFANZIA

stano un marchio indelebile per Caorle. Lo dice bene Renzo Bonollo nella presentazione del catalogo: « ... C’è nella pittura di Silvio Marchesan una stretta compenetrazione tra forma e colore... Il mondo che appare nelle sue tele è serenamente composto, fissato nelle sue pacate proporzioni, immobile in ogni suo punto; le vedute, le prospettive, gli scorci si ordinano in sistemi equilibrati, armoniosi, immediatamente comprensibili. ... Tuttavia questo mondo appare quasi sospeso fra osservazione e contemplazione della realtà, pervaso da una sottile malinconia come se, ap-

Ha dipinto la sua Caorle con l’amore e la passione di un giovane nato e cresciuto tra i casoni della laguna

pena dipinto, fosse subito perduto... Più che di realismo... si può, allora, parlare di trasfigurazione lirica della realtà e, precisamente, di quella realtà oggettiva che è Caorle. ... È verso di

È DECEDUTO LO SCORSO 6 APRILE ALLA CASA DI RIPOSO DI TORRE DI MOSTO, DOVE RISIEDEVA DA QUALCHE ANNO

essa che è protesa la sensibilità dell’artista, rivolta non tanto a riprodurla meccanicamente ma a riviverla dall’interno in ispirito di piena adesione e con la consapevolezza che lì sono le radici dell’uomo, prima che del pittore.» Dieci anni fa, per il “Caorle 2010” natalizio, chiedemmo ad uno dei suoi amici più cari e grande estimatore, Gaetano Bandolin, all’epoca Direttore dell’Azienda di Promozione Turistica, di tracciare per noi non tanto una biografia (che si trova peraltro nel catalogo dell’Artista) ma un ritratto umano dell’uomo, dell’amico, del celebre Caorlotto. Non possiamo che riproporlo oggi, con sincera gratitudine e tanta nostalgia.

« A mio cugino Silvio »

aro Silvio, non è facile scrivere di te sapendo che non ci C sei più. In questo momento già ti vedo, silenzioso, il tuo sguardo ironico come sempre mentre mi guardi arrampicare tra questi fogli bianchi. Alla fine scuoti la testa e ridi benevolo. Certo, tu conosci bene il mio sforzo, a scuola eravamo anche compagni di classe e, sinceramente, non siamo mai stati delle cime letterarie, ma è meglio non farlo sapere in giro… Una cosa è certa, noi non eravamo solo cugini ma eravamo, maggiormente, anche grandi amici. Mi ricordo nel 1937 quando l’allora parroco di Caorle don Mezzaroba ci nominò entrambi chierichetti del Duomo. Con noi c’erano Toni Dorigo, Gelindo Gusso, il mio futuro cognato Angelo Marin e mi sembra anche Sergio Gallo detto “Foffoetto”. Andare a scuola con te era una gioia. La povera maestra Olivotto non sapeva più come fare per tenerci a bada. Ricordo che una volta decise di chiamare il prof. Donadoni il quale, con piglio severo e tutto impettito, mandò a casa tutta la classe per-

cultura

ché ridevano troppo e, certamente, per colpa nostra. Alla fine trattenne 5 ragazzini, i più scalmanati, noi, ovviamente, eravamo tra questi. Dopo la solita ramanzina pensò bene di trattenerci maggiormente in castigo. Ci chiuse a chiave in classe, dovevamo restare in punizione con la peggior condanna di quei tempi… saltare il pranzo! Le famiglie a quei tempi erano numerose e se qualcuno faceva tardi, quando arrivava a casa non trovava più nulla da mangiare. Una volta rimasti soli in classe abbiamo forzato, evitando di romperla, la serratura dell’armadio dove la maestra custodiva i nostri quaderni e, senza esagerare, abbiamo provveduto ad arrotondare in meglio i sempre miseri voti che l’insegnante ci riservava. Pochi minuti dopo, Silvio, rovistando nell’armadio, trovò i ges-

setti. Gli si illuminarono gli occhi e non seppe resistere dandoci subito un saggio della sua bravura artistica. In pochi minuti fece alla lavagna una spassosa caricatura della nostra maestra ed anche del temutissimo prof. Donadoni. Era riuscito a mettere in evidenza i vari caratteri somatici evidenziandone, in maniera veramente buffa, tutti i peggiori difetti. Nel frattempo, il nostro compagno di punizione Toni Rossi, si era calato dalla finestra utilizzando la grondaia ed era andato a casa. Beato lui pensavamo, ma ecco che dopo poco lo vediamo ritornare, sempre utilizzando la grondaia… ci aveva portato dei panini al formaggio. Grande Toni! Quella è stata una delle prime volte che ho visto Silvio disegnare così, a mano libera. Da allora ho iniziato ad

apprezzarne l’innata bravura artistica che, negli anni a venire, ha reso mio cugino uno dei migliori pittori di Caorle. Le sue opere sono ormai in giro per il mondo e, nella sua pittura, quasi sempre è racchiusa l’anima delle nostre lagune. Tanti altri sono i ricordi che ci legavano. Come si possono dimenticare gli anni della guerra, specialmente quando, dopo un bombardamento alleato a Caorle, partimmo sfollati presso Valle Zignago e dove Silvio aveva precedentemente trovato lavoro come garzone. Quando sbarcammo, lo vidi venirmi incontro sorridente, da quel momento mi dimenticai della paura dei giorni precedenti e, immediatamente, divenne la mia guida e maestro di valle. Con lui ho imparato a remare alla veneta, testa alta mi diceva, guarda verso prua e scruta sempre l’orizzonte! In quel periodo la nostra quotidianità era immersa nella natura tra cielo e acqua, panorami mozzafiato, odori e colori che ti venivano incontro, un ambiente incontaminato, in apparenza ancora selvaggio, ma dopo poco amichevole e rassicurante. Fuori, intanto, il delirio della II Guerra Mondiale. Ancora oggi, grazie alla lun-


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Nelle sue tele la poesia del colore con un grande amore per la pittura e per la sua città

Caorle mi dà sempre più esperienze e conoscenze. Parlare di lui, della sua umanità e le emozioni che dona non è semplice. Prima di tutto sono un ammiratore del Silvio pittore ed artista e le sue opere sono sicuramente l’espressione più comunicativa della nostra città che lui ama con fervore. Spesso ci troviamo e ogni volta da lui apprendo qualcosa di nuovo, è come una “anagrafe” per la conoscenza delle famiglie e di ogni momento che Caorle ha avuto dalla grande e dignitosa povertà prima della guerra agli anni attuali nei quali i valori, come lui dice, stanno sempre più scomparendo dimenticando cosa eravamo ed i sacrifici del passato. A me, proveniente dalla “campagna”, non sempre è facile comprendere le difficoltà del vivere dei suoi tempi perché a casa mia la “gallina” ed il “maiale” non erano un privilegio e l’orto era sempre ben fornito, mentre per lui bambino, con un padre morto giovane ed una famiglia numerosa, quello che per me era una normalità, per il suo vivere era un lusso che non sempre poteva permettersi e come lui molte famiglie che vivevano di pesca. (continua a pag. 20)

Il pittore di Caorle

di Gaetano Bandolin

uando il direttore di questa rivista, Flavio Ineschi, mi ha chiesto di esprimere un pensiero su Silvio Marchesan, perché mi ritiene un suo amico, mi sono sentito onorato, infatti Silvio ogni giorno con la sua saggezza e “la sua banca memoria” della storia e delle tradizioni di

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gimiranza dei nostri figli e nipoti, eredi di quel Veneto orientale forte e gentile, abbiamo saggiamente saputo resistere alle incoscienti spinte di cementificazione di quei luoghi per noi sacri. E così siamo riusciti a conservare e mantenere, magari anche solo parzialmente, le nostre lagune. Un atto di civiltà verso le generazioni future che, altrimenti, non potranno mai conoscere e capire la nostra storia. Maggiormente, un atto di riconoscenza verso le generazioni passate, specialmente per tutti quelli che, come il nostro caro Silvio, hanno saputo e voluto dedicare anche gran parte della propria vocazione artistica alla rappresentazione della bellezza dei nostri luoghi. Nel periodo bellico con Silvio andavamo tra i canneti a cercare uova di anatre, mentre, verso l’imbrunire ci recavamo a piedi verso gli argini estremi della valle per barattare, con la famiglia dei Valeri, pesce con del latte fresco che era importantissimo per la mia sorellina Virginia, allora di pochi mesi. Infatti la nostra mamma Carlotta, rimasta gravemente ferita nel bombardamento di Caorle, era ricoverata e non poteva di certo allattarla.

Quante avventure insieme! Noi eravamo sempre pronti, anche quando precipitò verso l’estremità nord della valle una ‘fortezza volante’ alleata che, volando in formazione con tante altre, forse per un vuoto d’aria, urtò e venne giù come una foglia morta. Morirono in molti quel giorno e restammo impietriti quando ci dissero che nel bombardiere c’erano anche delle donne aviatrici. Eravamo insieme pure quella sera d’inverno quando, nella casa dove fummo benevolmente e generosamente accolti dalla famiglia dei conti Marzotto, fece irruzione una formazione di improbabili partigiani conosciuta in seguito con l’appellativo della “Banda del Tigre” con l’unico scopo di razziare quel poco che c’era. In quel periodo di guerra in valle erano presenti più di cinquanta persone sfollate ma non c’erano chiese e, pertanto, santificare le feste non era cosa semplice. Ricordo che mio zio mons. Felice Marchesan, per circa 40 anni parroco arciprete del duomo di Caorle, in occasione del Natale decise di inviarci un sacerdote per la celebrazione della notte Santa. Il giorno stabilito il prete doveva trovarsi al confine

estremo della valle e a mio cugino era stato dato l’incarico di andare a prenderlo in barca. Ovviamente io andai con lui. Era inverno e il freddo pungeva, partimmo con largo anticipo rispetto all’orario previsto. Silvio vogava a poppa come timoniere, io a prua. La barca sembrava volare sull’acqua e, continuando così, abbiamo pensato che saremmo arrivati troppo presto all’appuntamento. Ci allontanammo. Purtroppo non avevamo considerato né il beffardo gioco delle correnti né quello del vento, così, quando abbiamo virato per andare al nostro appuntamento la barca non navigava più. Molti minuti dopo lo vedemmo apparire in lontananza che si sbracciava e gridava. Quando arrivammo ci accorgemmo che era un frate cappuccino ed era certamente imbronciato per il nostro clamoroso ritardo. Non accampammo scuse, in fretta lo facemmo salire a bordo mentre, a scendere, era solamente la temperatura. Vogammo in silenzio. L’imbarcazione, questa volta grazie alla corrente favorevole, aveva iniziato ad andare nuovamente veloce sull’acqua gelida. (continua a pag. 20)


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Quando mi racconta la sua storia di “garzone di valle”, di pescatore, di vigile e poi di commerciante, sempre con un grande Amore per la pittura e per la sua città, mi sorprende perché, come da grande “capo di tribù”, anche da lui puoi ricavare insegnamenti per il futuro. (segue da pag. 19)

Silvio Marchesan

Non è mai vanitoso e quando qualcuno lo chiama Maestro ironizza e ti sorprende con uno schivo sorriso. Con lui ho scoperto il gusto di osservare un luogo e scoprire i particolari e le bellezze che ogni luogo ti dona. Il cason, la grea, il broeto, il fogher, il fuoco e gli amici veri sono momenti indimen-

ticabili di un personaggio che ti avvolge con la sua simpatia ed umorismo. Annovera tra i suoi amici grandi artisti che continuano a far epoca con le loro opere esposte nelle più importanti gallerie al mondo. Voglio così sottolineare anche il Silvio pittore che con i suoi quadri dai colori brillanti, esposti in diversi Paesi (per quanto io so, nell’ufficio del Segretario delle Nazioni Unite a Ginevra e nella casa reale della regina Paola di Liegi in Bel-

gio), fornisce una testimonianza indiscutibile di Caorle con i suoi colori e le sue suggestioni.» - G.B. ©

(segue da pag. 19) l frate ci incuteva un certo timore, era un ...I omone alto e grosso, gli occhi neri e un volto severo, reso ancora più serio da una lunga e folta barba. Rimasi molto meravigliato del fatto che fosse, in pieno inverno e con un freddo polare, sprovvisto di scarpe. Indossava solamente un paio di sandali di cuoio aperti e senza calze. Arrivati quasi a destinazione Silvio iniziò la manovra per attraccare l’imbarcazione ad un rudimentale molo di tavole. L’austero frate, certamente poco pratico di barche, si alzò molto prima dell’ormeggio e della messa in sicurezza del mezzo che, a sua volta, iniziò a ondeggiare pericolosamente. Silvio non ebbe il coraggio d’invitare il nostro ospite a sedersi nuovamente e, così, passarono dei secondi fatali. In quei pochi attimi la barca accostò piuttosto bruscamente e, mentre il frate impaziente di toccare la terraferma aveva già alzato il saio allungando audacemente la gamba verso il pontile, ecco che l’imbarcazione, rimbalzando sulla bricola d’ormeggio, si allontanò inesorabilmente riprendendo il largo. Il resto è una cosa ovvia, ricordo un grosso SPLASH! In laguna i canali sono immediatamente profondi e lui per di più non sapeva neanche stare a galla. In un primo momento la cosa ci sembrò talmente buffa che ci venne da ridere, come

Carnevale 1954. quando capitava ad uno di noi; immediatamente però, anche se ragazzini, capimmo che c’era ben poco da ridere e iniziammo a gridare. In un attimo la situazione si era trasformata in un qualcosa di molto pericoloso. Con Silvio provammo a issare il povero frate a bordo ma era pesantissimo e non ci riuscivamo, mentre la barca, senza timoniere, continuava ad allontanarsi dalla riva. Fortunatamente arrivò lo zio Gioacchino che si tuffò e ci venne in soccorso mettendo in salvo il frate. Giunsero anche altre persone che portarono il religioso davanti al fuoco del grande camino centrale dove, immediatamente, gli vennero dati degli abiti asciutti anche se un tantino consumati. Il suo grande saio venne invece appeso ad asciugare e, visto da lontano, sembrava un gigantesco spaventapasseri. Scampato il pericolo, l’accaduto divenne per tutti noi ragazzini motivo di leggendari raccon-

ti, sempre divertenti e che continuarono per diversi mesi. I decenni successivi al conflitto furono decisivi per lo sviluppo delle nostre zone e, con il lento passare degli anni, Silvio intraprese sempre con successo diverse attività imprenditoriali ma è all’artista che, maggiormente, vorrei dedicare il mio devoto saluto ed ossequio. Lui ci ha lasciato un grande patrimonio, non solo delle nostre lagune ma anche di molti scorci inediti della nostra bella cittadina. Conosceva a memoria tutti i campielli e le calli, visuali inedite, prospettive, colori che, magicamente, riusciva a far vivere sulle sue tele. Oggi piango per la scomparsa di un amico, ma sono altrettanto certo che la nostra comunità andrà fiera anche lei di aver avuto, tra i suoi diletti figli, il suo Vincent van Gogh. Grazie Silvio! Tuo cugino Guido


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n. 3 - maggio 2020

di FLAVIO INESCHI

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I TESORI DEL DUOMO

I Baraboi esistevano già 400 anni fa

a suscitato dispiacere lo scorso Venerdì Santo non poter effettuare la Processione Via Crucis notturna per le strade del centro storico. Un fatto doloroso che rimane nella storia popolana di Caorle, il non partecipare al corteo con l’esposizione del Preziosissimo Sangue di Gesù contenuto nel reliquiario gotico del XIV secolo, e le insegne processionali delle storiche Confraternite, con il settecentesco astile con la Pietà lignea portato dalla famiglia Dalla Bella, e la Croce dei Baraboi. Abbiamo ricordato l’evento con un post nella nostra pagina di Facebook - che ha ricevuto moltissime condivisioni e raggiunto oltre 12mila visualizzazioni - nel quale, per sommi capi, abbiamo raccontato la storia di questa tradizione, che

La confraternita dei penitenti dello Spirito Santo fu fondata nel 1618 dal Vescovo Benedetti

risale a 100 anni fa secondo le testimonianze dirette della famiglia Gusso “Santamore”, vocata alla partecipazione nella Via Crucis. Nel post veniva ricordato che: «Durante la prima guerra mondiale vi fu un esodo di massa dai territori veneziani occupati dall’impero Austro-Ungarico. Molte famiglie trovarono rifugio lontano dalle zone di guerra: una scelta dolorosa, con la speranza di una salvezza per sé e i propri famigliari. Così fece anche Francesco Gusso “Santamore”

che trovò rifugio e ospitalità in Basilicata, a Ferrandina, un paesino allora della provincia di Potenza (oggi sotto Matera). Durante i lunghi mesi di permanenza, un solo pensiero fisso: “Sperémo che ‘sta guerra finissa presto e che podémo tornar a Caorle”, perché la lontananza dal proprio paese, dalla propria casa, dai parenti e dagli amici procurava dolore e tanta nostalgia. A Ferrandina, come del resto in molte località del Sud, tra le varie tradizioni religiose ce n’era una che colpì in modo particolare Francesco. Durante la Processione del Venerdì Santo, per provare, almeno in parte, le sofferenze patite da Gesù durante la salita al Calvario, alcuni uomini incappucciati e con i piedi scalzi, parteci-

pavano al corteo portando un Crocifisso e quattro grandi ceri. La sofferenza era ben visibile. Fu fatto un voto: se fosse tornato a Caorle sano e salvo, avrebbe portato quella tradizione nel nostro paese di pescatori, per ringraziare Dio della grazia ricevuta. La guerra finì. Nel 1919 la famiglia “Santamore” tornò alla sua casa di Caorle. Francesco si presentò all’allora parroco don Silvio Ferretti al quale, dopo avergli comunicato l’intenzione di tener fede al voto fatto, chiese il permesso di istituire questo gesto, durante la processione del Venerdì Santo. La cosa fu così sentita e apprezzata dai caorlotti che l’anno successivo don Ferretti suggerì a Francesco di ripeterla. Fu così che nacque la tradizione dei cosiddetti “Barabòi”, nei quali si riconosce l’intento di esprimere penitenza e condividere la sofferenza della Passione patita da Gesù sulla via Dolorosa del Calvario.» L’etimo arcaico “Baraboi” sembrerebbe associato alla figura di Barabba, la cui sorte di peccatore fu salvata dal sacrificio di Gesù sulla Croce. Ebbene, oltre agli apprezzamenti per aver raccontato questo tratto della storia di Caorle, abbiamo ricevuto anche una segnalazione molto preziosa, che dà nuova luce a questa tradizione. In realtà, come già riportato dallo storico caorlotto Paolo F. Gusso nel suo monumentale testo “Caorle Sacra”, redatto con Renata Candiago, nella parte inerente i Vescovi che si sono succeduti nella Cattedra di Santo Stefano di Caorle e sulle Confraternite (Vescovado e Confraternite sono stati entrambi soppressi con la dominazione napoleonica ai primi dell’800), vi è uno specifico riferimento alla Confraternita dello Spirito Santo, fondata ai primi del ‘600, ma della quale origine e ‘mariegola’ (dal latino "matricula", o Regola Madre, nelle Scuole di Venezia era lo statuto dei diritti e dei doveri degli aggregati) non sono note, e tutte le attività religiose si svolgevano secondo consuetudini tramandate oralmente. «Era riconosciuta particolare devozione al Crocefisso della Confraternita perché veniva portato in solenne processione la sera del Venerdì Santo, privilegio accordato dal Vescovo Benedetto Benedetti il 3 Maggio 1618.» (“Caorle Sacra” pag. 58). La stessa asserzione è contenuta in “Storia di Caorle” di Giovanni Musolino (pagg. 270 e 290). Secondo la documentazione conservata negli archivi vescovili di Venezia, Paolo Gusso ritiene che fin da allora si sia svolta la consuetudine di partecipare alla Processione della Via Crucis con non cinque bensì 12 incappucciati penitenti vestiti di nero, portando la Croce. E questo sarebbe perdurato almeno fino alla soppressione delle Confraternite, avvenuta con decreto napoleonico nel 1811, per poi riprendere dopo il 1820, a seguito della Restaurazione imposta con il Congresso di Vienna. Quindi, tra alterni momenti storici e vicende belliche che portarono ad una falcidie del-

la popolazione di Caorle, si arriva al 1920, anno in cui la famiglia di pescatori Gusso “Santamore” (e anche questo soprannome di famiglia suggerisce un’assonanza con la Santa Croce e lo Spirito Santo), anno in cui si ripristina la tradizione della Confraternita. Un secolo dopo, una nuova dolorosa interruzione.


22 n. 3 - maggio 2020 PARCO della Laguna

LAGUNA DI CAORLE

“Urge l’escavo dei canali lagunari ”

L’eccessivo imbonimento della Laguna di Caorle rischia di pregiudicarne la navigabilità e il contesto naturalistico. Interviene il Sindaco di San Michele al Tagliamento Codognotto Dobbiamo decidere se vogliamo garantire il futuro della Laguna o rassegnarci al suo inesorabile declino

di RICCARDO COPPO

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rischio imbonimento i canali della Laguna di Caorle. Nel corso degli ultimi anni è diventato sempre più evidente il fenomeno dell’innalzamento dei fondali dei canali lagunari: sempre più materiale limoso si è sedimentato nell’alveo dei canali, rendendo difficoltosa la navigabilità ed andando a pregiudicare il riciclo delle acque. Il sindaco di San Michele al Tagliamento Pasqualino Codognotto è stato sicuramente tra i più attivi nel segnalare questo problema, in particolare in occasione delle trattative che hanno portato alla sottoscrizione del contratto di area umida del sistema della Laguna di Caorle. “Il rischio imbonimento è sempre più grave - ha detto il primo cittadino di San Michele - e riguarda non solo i

Le foto satellitari dimostrano chiaramente come non sia soggetta a imbonimento solamente la Sachéta, bensì anche la laguna.

canali, ma anche lo sbocco in mare delle acque. Il fiume Tagliamento, attraverso il canale Cavrato, sta trasferendo in laguna notevoli quantità di sabbie e limi che si depositano nel canale dei Lovi e poi nel resto della Laguna. Se non si porrà rimedio a questa situazione vedremo la Laguna atrofizzarsi in tempi relativamente brevi. Non avremo più una Laguna, ma solamente un’area umida, certamente importante dal punto di vista naturalistico, ma che non avrà più le caratteristiche proprie di una zona lagunare”. Codognotto ha ribadito che il fenomeno dell’imbonimento sta interessando in generale tutta la laguna, a partire dal Canale dei Lovi, dalla litoranea veneta e fino ad arrivare allo sbocco di Porto Baseleghe. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni meteorologici eccezionali che hanno comportato lo sversamento in laguna di quantità eccezionali di materiale trasportato dalle piene. Il fiume Tagliamento, in particolare, si sta riempiendo di sabbia e limi e la sua capacità idraulica sta diminuendo, così come quella dei canali in cui il fiume scarica parzialmente le proprie acque”. Un altro elemento che potrebbe comportare l’ulteriore interramento della Laguna è rappresentato dal nuovo “molo” di Falconera: come abbiamo spiegato nell’ultimo numero di Caorlemare Magazine, il Ge-

nio Civile Regionale sta procedendo alla copertura con massi della vecchia palancolata realizzata per prolungare l’immissione a mare delle acque dei fiumi che scaricano nella gronda lagunare, ma che di fatto ha accentuato la costituzione di una lunghissima barra sommersa dalla “punta Mea” del lembo occidentale della spiaggia Brussa e fino a quasi raggiungere il Santuario della Madonna dell’Angelo. Barra che non può essere superata dalle placide acque lagunari che continuano, quindi, a depositare limi che rendono sempre Publiphoto © più precario il delicato scambio tra mare e laguna. Secondo il sindaco di San Michele l’unica soluzione per poter salvare la Laguna di Caorle e Bibione è quello di procedere con una seria opera di escavo dei fondali, da eseguire successivamente ad una accurata fase di studio, anche in relazione allo sversamento dei fanghi recuperati. “Dobbiamo decidere se vogliamo garantire il futuro della Laguna - ha concluso Codognotto - o se ci vogliamo rassegnare a questo inesorabile declino. Non si tratta solamente di salvarne la navigabilità, ma di preservare dal punto vista naturalistico il contesto lagunare e per fare questo non si può prescindere da una attività di dragaggio che dovrà essere svolta dagli enti competenti, dopo un’attenta fase di studio, al fine di rispettare l’ambiente”.


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attualità

n. 3 - maggio 2020

Bibliografia Caorlotta

a cura di Michele Ineschi

Alla scoperta degli autori che hanno raccontato storie e documenti della nostra città

Nel 1967 Giovanni Musolino scrive la “Storia di Caorle” C ontinuiamo il nostro viaggio alla ricerca delle documentazioni che narrano Caorle nella storia. Le antiche origini, gli usi e i costumi, la cultura tramandata nei secoli. Nello scorso numero di CMM, in questa rubrica denominata “Bibliografia Caorlotta” abbiamo presentato la “Storia della Città di Caorle” scritta dal medico e storico Trino Bottani nel lontano 1811. Avevamo analizzato la toponomastica: Caprulæ, Insula Capriæ, Sylva Caprulana, Petronia. I vecchi porti per il commercio del pesce, il rapporto con la Repubblica di Venezia, le orde barbariche nelle vicine Concordia, Opitergium (Oderzo) e Aquileja. Infine la Cattedrale di Caorle che fu sede vescovile per un millennio, fino al 1807. In questa seconda uscita presentiamo, invece, la “Storia di Caorle” scritta da mons. Giovanni Musolino nel 1967. Il volume rappresenta una

delle più approfondite ricerche sulla città di Caorle. Un ricordo di come si presentava negli anni ‘60.

Caorle durante la Prima guerra mondiale... L’occupazione austriaca e la liberazione

uando l’Italia entrò in guerra nel primo conflitto mondiale, anche per la popolazione di Caorle furono anni difficili e bui. Dopo la pesante disfatta italiana a Caporetto nel 1917, l’esercito austriaco si spinse fino alle zone del

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Dall’Ab Urbe Condita di Tito Livio al Naturalis Historia di Plinio

Autori di volumi storici

Se

la prima storia di Caorle è stata scritta nel 1811, documenti e notizie sulla nascita e lo sviluppo della nostra città si trovano in autori fin dalla tarda età romana. Segnaliamo i seguenti testi e studiosi più importanti: - Ab Urbe Condita - Tito Livio - Padova 27 a.C. - Geografia - Strabone 14-23 d.C. - Naturalis Historia - Plinio il Vecchio - 77 d.C. - Origo Civitatum Italiæ Seu Venetiarum (Chronicon Gradense et Chronicon Altinate) - sec VII-VIII - Cronache Veneziane antichissime - Diacono Giovanni (XI sec.) - Historia Langobardorum - Diacono Paolo - 789 - Patto di Lotario (810 d.C.) - in Documenti relativi alla storia di Venezia anteriori al Mille - R. Cessi - Roma 1942 - Chronica per extensum descripta aa. 46-1280 d.C. - Andrea Dandolo - Le vite dei Dogi - M. Sanudo - Venezia 1423-1474 - Dell’Historia Vinitiana - M. Sabellico - Venezia 1487 - Italia Sacra sive de Episcopis Italiæ et Insularum Adiacientium F. Ughelli - Roma 1642 - Memorie storiche de’ Veneti Primi e Secondi - J. Filiasi - Padova 1811 - Storia della Città di Caorle - T. Bottani - 1811

Piave ed occupò anche Caorle. I tesori preziosi della Cattedrale furono collocati in cinque casse ed inviati a Roma a Palazzo Venezia. Pochi giorni dopo la popolazione di anziani, donne e bambini vennero sfollati alla volta della Campania, Basilicata e Calabria. Per un intero anno ci furono battaglie e diverse peripezie. Nella seconda metà del 1918 oltre il Piave stava maturando la vittoria dell’Italia. Il fiume, poi definito Sacro alla Patria, fu bagnato dal sangue di innumerevoli soldati. Negli scontri, un battaglione del Reggimento San Marco si fregiava del nome “Caorle”. I marinai dei battaglioni “Caorle” e “Bafile” avanzarono verso sud alla conquista delle terre occupate. Tra raffiche di mitragliatrici e bombe a mano i battaglioni raggiunsero Brian, Ca’ Corniani e Salute. La gioia della popolazione fu commovente. A Caorle venne issato il tricolore sul campanile. La sera del 31 ottobre una pattuglia del Raggruppamento Marina prendeva possesso di Caorle, successivamente Falconera e le zone del Tagliamento. A guerra finita tornarono nel 1919 gli sfollati dalle terre del Sud. I profughi erano circa 1700 e ciò che gli si presentò davanti agli occhi era un panorama desolato: molte case danneggiate, diverse distrutte, tra cui municipio e scuole, mobili asportati, e campagne ancora allagate. Furono costruite baracche; la Croce Rossa Americana aiutò la popolazione con vestiario e alimenti. Lentamente la vita tornava normale.

...E nel secondo conflitto Mine e bombardamenti

nche durante la Seconda guerra mondiale Caorle venne occupata, questa volta dai tedeschi, e la popolazione patì nuove sofferenze.

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Un libro per raccontare la storia e la cultura della nostra Città

CAORLE perla dell’Adriatico - guida per conoscere la città, la sua storia, le tradizioni - con testi e foto di Flavio Ineschi

Pubblicato in italiano e tedesco, un testo che registra l’identità popolare di Caorle, con un centinaio di immagini storiche e attuali, che ne restituiscano i vivaci colori del centro storico, delle spiagge e della laguna.

Numerosi abitanti abbandonarono le case e trovarono rifugio nelle campagne vicine. Il Comando tedesco si aspettava lo sbarco degli Alleati nell’Alto Adriatico e fortificò la fascia costiera con fortini, due file di mine, mentre fu allagata parte della campagna. «Le incursioni aeree sparsero il terrore e la morte anche a Caorle. Alcune bombe sganciate in prossimità del santuario non causarono danno alcuno, ma una notte Caorle dovette piangere dodici morti e il 31 ottobre 1944 mentre durante una incursione il popolo aveva trovato rifugio nella cattedrale ci furono tre vittime e quarantatre feriti». Il 29 aprile 1945 veniva liberata Venezia. Il giorno seguente i tedeschi lasciavano Caorle dopo aver distrutto ponti e postazioni belliche, ma furono bloccati dai partigiani e rimasero sotto il loro controllo per otto giorni, negli stessi luoghi che fino al giorno precedente avevano occupato.

Opere di bonifica delle paludi Il prodigio della terra rinata

aorle, in antichità, era un’isola circondata da lagune e ambienti paludosi. Negli anni vennero eseguite diverse bonifiche, in tutto il territorio dell’entroterra, per evitare la stagnazione delle acque morte che diffondono malattie quali la malaria. Le più antiche notizie riguardanti la sistemazione idraulica nelle lagune risalgono già al XV sec. quando la Repubblica Serenissima iniziò un piano per la deviazione dei corsi d’acqua, elevazione di argini e difesa del litorale dalle alte maree. Nel 1804, durante la dominazione napoleonica, fu redatta la “Legge Italica sulle acque”, ma non si pensò di bonificare le lagune caprulane. Solo dopo il 1882 ebbe inizio la lotta contro le “acque morte”. Da qui cominciano le prime bonifiche a opera di consorzi privati, come il Consorzio idraulico, che comportano i primi veri benefici del territorio caprulano. Dopo la seconda guerra mondiale, quasi 500 ettari di campi vennero prosciugati, e riprese con fervore l’attività agricola che durante il confitto si era sensibilmente ridotta.

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gni tanto vien fora a storia de come che se ciamémo noaltri abitanti de Caorle. Se ciamémo Caorlesi o Caorlotti ? Dixemo subito che xe molto difissie dar ‘na risposta sicura. Tuto nasse da’a storia del nostro paese, che risàe almanco all’età de Nostro Signor, quando che i Romani i ne gaveva co’onixà faxendone diventar a X Regio Venetia et Histria, ossia ai tempi dell’imperator Ottaviano Cesare Augusto, co’e grandi sità de Aquileia, Julia Concordia, Opitergium, Altinum, Padua. A nostra isoéta, a quel tempo a se trovava in mexo al mar, co’ da drio tutta a laguna e ‘e paùdi. E ghe gera anca tanti boschi, dove che i dixe ghe fusse e cavaréte. Sta ìsoea a

mondo caorlotto

“Se dixe Caorlesi, Caorloti o Caorlotti ?” quei tempi a gèra ciamada Caprulæ, in latin, o anca Sylva Caprulana. De conseguensa, a gente gera ciamada Caprulani. Da no sconfoderse co’i Caprisani, che saria stai quei de Capodistria. Col pasàr dei ani, gera vignuo fora anca altri nomi, come Petronia, Porto Romatino, o anca Càule, ma col tempo i xe stai dismentegai. E alora, come xe che se ciamemo? Bisognaria ‘ndar a vardar su’i antichi documenti de’i archivi storici, parché sicuramente là se trova el termine uficiale... ma de che ani? Parché el pasagio dal latin al venesian xe sta un fià longo e complicà. Alora, saria da ‘ndar a veder nei libri... El Nobil Homo Trino Bottani, che

termine “Caorlensi” (cussì come “Concordiesi” e “Portogruaresi”). Monsignor Giovanni Musolino, che ga scrito “Storia di Caorle” nel 1967, ne nomina “Caprulani” e “Caprulensi” par a parte che riguarda l’antica storia, e “Caorlesi” per i tempi moderni. Ma alora, parché adesso tuti voemo ciamarse “Caorlotti”? Ni’o spiega n’altro prete, Mario Cat-

ga scrito “La Storia della Città di Caorle” nel 1811, in lingua italiana, ga usà più che altro el termine “popolazione di Caorle”, e soeo un pèr de volte el

tapan, che nel 1979 ga scrito ‘a guida storica “Caorle”, e lu ne ciama “Caorloti”, come usava anca ‘a Deputazion Civica nei atti publici e verbài del 1800. E Cattapan spiega che “Caorloto”

xe un epiteto che deriva dal classico greco-veneto (come Cioxoto, Ciprioto, Candioto, Pellestrinoto, Sanpieroto, Arsenaloto, ecc.) de origine bixantina. Cattapan né dixe anca che el Monsignor Feìce Marchesan no’l gradiva sto termine, parché el ghe pareva massa volgar. Ma, par puro esempio, no ciamaressimo mai “Chioggese” o “Chioggiano” uno che vien da Ciòxa... Questa xe a storia, e no se pol farghe nìnte. Insoma, podemo ciamarse “Caorlesi” o “Caorloti”, mentre invense el termine “Caorlotti”, co’ do T el sarià più ‘na italianixasiòn. Sensa massa sticàr, siccome che i tempi cambia, ciamemose come che voémo, ...basta capirse !!


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Lo Stato deve ancora rimborsare il contributo Fermo Pesca del 2019

Pesca in crisi profonda L

a crisi della ristorazione causata dal lockdown si ripercuote pesantemente sulla filiera della pesca. Come dire che se i ristoranti non lavorano, non possono comprare il prodotto pescato dalla flotta di Caorle, e quindi si riducono di un buon 70-80% le richieste di acquisto e di vendita. Sì, perché neanche i grossisti hanno più compratori se non qualche pescheria di commercio al dettaglio o supermercato. Pertanto, la chiusura dei ristoranti causa ripercussioni a cascata su tutta la catena alimentare. Una crisi gravissima, che capita in uno dei periodi più floridi della stagione di pesca: infatti storicamente la nostra marineria di questa stagione è impegnata nella pesca delle seppie, moscardini, cagnòi, e tutto il pesce azzurro. Tutto

se presentiamo troppo prodotto, il prezzo all’ingrosso si abbatterebbe in modo drastico. E comunque anche i nostri mercantini non hanno a chi vendere, quindi tanto vale lasciare il pesce in mare”. Le modeste riaperture di alcuni ristoranti che effettuano consegne a domicilio ed ora anche l’asporto (vedi anche articolo a pag. 26) non bastano certo a creare una domanda sufficiente. E nemmeno la possibilità di stoccare il prodotto congelato in magazzini frigo in attesa di tempi migliori, può essere una soluzione, anche perché così viene a perdersi la primaria qualità organolettica del famoso e pregiato “Pesce di Caorle”. Insomma, la crisi comincerà a passare solo con la riapertura dei ristoranti, sempre che siano poi frequentati dalla clientela che fino a due mesi fa era così assidua e affezionata.

andare a pescare, se sono rimasti in Rio è perché non c'erano acquirenti e quindi c'era meno concorrenza per la contemporanea chiusura della ristorazione e conseguente crollo dei prezzi. Da vario tempo il pescato è crollato e questo può dipendere sia dalla rottamazione di alcuni pescherecci e sia dalla nuova tipologia di pesca: non più pesca sotto le tre miglia dalla costa (eccetto chi opera con le reti da posta) e uso della maglia della rete più larga. Per quanto riguarda la pesca in laguna, questa è sempre più povera! Le cause? Il coronavirus ha imposto alcune restrizioni alla libertà a bordo del peschereccio, e anche all'interno del Mercato Ittico ci sono state delle limitazioni: presenza di disinfettanti per le mani, distanziamento di un metro tra i vari operatori, uso di guanti e mascherina obbligatorio, offerta per l'asta non più ad orecchio ma scritta su un foglietto con il nome del commerciante e consegna del foglietto all'astatore che conferisce il prodotto al miglior offerente; ovviamente gli operatori non devono avere la T° corporea sopra i 37,5°C e non devono ave-

Perdite anche al Mercato ittico di Chioggia

I DATI DI VENETO AGRICOLTURA REGISTRANO UN CALO DI FATTURATO DEL 60% prime elaborazioni effettuate da Veneto attraverso il suo “Osservatorio LSocioeAgricoltura Economico della Pesca” fanno emergere,

la diminuzione è stata del -49%. Del -40% è il decremento anche dei transiti dall’estero, sia in valore che in quantità, mencon chiarezza, la grave situazione di crisi che tre quelli nazionali segnano un -56% circa. sta affrontando la pesca regionale a causa del- La chiusura del canale HORECA (hotel, ristol’emergenza Covid-19. razione e catering) ha provocato una forte dePer il mercato ittico di Chioggia, sicuramente pressione della domanda di prodotti ittici, tanrappresentativo della situazione regionale e to che in Veneto alcuni mercati lavorano a non solo, i dati produttivi del mese di marzo giorni alterni e molte imprese sono ricorse al 2020 evidenziano una contrazione, rispetto a fermo pesca facoltativo. Per alcuni comparti itmarzo 2019, del valore della produzione locale tici del Veneto, l’HORECA arriva a rappresendi quasi il -61%, mentre in termini di quantità tare fino all’80% degli sbocchi commerciali.

pesce che si cattura in grossi quantitativi e tradizionalmente ha una buona rendita di mercato, con un prezzo di vendita soddisfacente e tale da permettere il guadagno più consistente di tutto l’anno (che poi in buona parte serve a pagare le spese accumulate). Ma quest’anno la storia è diversa. “Siamo obbligati a pescare poco, due massimo tre giorni alla settimana - ci spiegano i pescatori di Caorle perché la richiesta è crollata e

Intanto nei primi 4 mesi, rispetto allo scorso anno, il prodotto conferito al Mercato Ittico Comunale è diminuito parecchio, passando da 40.705 ton. per un controvalore di 239.902 € del 2019 alle 36.498 ton. per un fatturato di 210.551 € di questo disgraziato 2020. “Non c'è mai stato fermo pesca per il coronavirus - ci conferma Rocco Marchesan, delegato comunale alla Pesca - per cui tutti i pescherecci potevano

re sintomi similinfluenzali altrimenti non sono ammessi alla sala vendita. Si spera che con l'apertura della ristorazione si possa avere una vendita più concorrenziale e quindi con ricavi più cospicui. Si spera anche che, vista la mancanza di liquidità anche nel mondo della pesca, il Governo si decida a pagare il fermo pesca del 2019, e a qualcuno anche quello del 2018, che non è stato ancora pagato”.

pesca


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n. 3 - maggio 2020

SAPORI del Mare e della Terra

enogastronomia

I Ristoranti chiedono di riaprire

Gravissima crisi per il mondo della ristorazione e dei bar, chiusi ormai da due mesi

Insufficienti e inadeguate le misure per le consegne a domicilio, cibo da asporto e distanziamento sociale un generale grido di dolore quello che proÈ viene dal mondo della ristorazione e dei pubblici esercizi. Anzi, è un urlo di rabbia, che sorge

da tutta Italia, e non di meno da Caorle. Sono state organizzate manifestazioni di protesta, flash mob, lettere pubbliche e comunicati da parte delle rappresentanze di categoria. Di questo passo, la ristorazione rischia di assere affossata. E stiamo parlando di uno dei settori socio-economici più importanti del Bel Paese: quell’enogastronomia che ci rende famosi nel mondo e di cui andiamo giustamente orgogliosi, legata alla filiera

dell’agroalimentare di straordinaria qualità e capace di creare un’economia fondamentale. E, come detto, Caorle non è da meno, anzi; la ristorazione sia d’albergo sia dei pubblici esercizi in questi ultimi anni si è fortemente sviluppata, diventando un autentico fiore all’occhiello per la proposta turistica generale della nostra città. Alcuni ristoranti locali, in linea con le direttive dei vari DPCM, si sono organizzati prima per la consegna a domicilio di menù tradizionali, soprattutto in occasione delle festività di Pasqua e Pasquetta e poi del 25 Aprile San Marco, quindi per il weekend del Primo Maggio, mentre ora, col DPCM del 26 aprile, possono provare anche con il menù da asporto. Ma non può durare ! Potrebbe anche rivelarsi una nuova forma di somministrazione di cibi e bevande, ma non ha nulla a che vedere con la ristorazione che tanto apprezzamento ha avuto fino a due

mesi fa, sia sul piano economico, sia su quello turistico culturale italiano, sia per gli aspetti relazionali sociali. E’ stata preannunciata dal Governo una possibile apertura di ristoranti e pubblici esercizi - pur con stringenti limiti di distanziamento sociale dal 1° Giugno, mentre la FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) chiede a gran voce l’apertura dal 18 Maggio. Se non sarà già troppo tardi...

Cibi da asporto: la nuova norma AI SENSI DEL DPCM DEL 26 APRILE, E FINO A NUOVE DISPOSIZIONI

DPCM del 26 aprile, fino a nuova disposi- l’eventuale locale interno, la presenza di un Iasporto. L zione, consente la vendita di cibo per cliente alla volta, con mascherina e guanti o garantendo l’igiene delle mani con idoneo prodot«La vendita per asporto sarà effettuata previa ordinazione on-line o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano dilazionati nel tempo e comunque, negli spazi esterni anche di attesa, nel rispetto del distanziamento di un metro tra avventori e con uso da parte degli stessi di mascherina e guanti o garantendo l’igiene delle mani con idoneo prodotto igienizzante, e consentendo, nel-

to igienizzante, e stazionamento per il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce; gestore ed addetti devono essere muniti di mascherina e guanti; rimane sospesa ogni forma di consumo sul posto ed è confermata la possibilità di consegna a domicilio; è comunque ammesso l’acquisto di cibo, rimanendo all’interno del veicolo, presso le strutture dedicate, senza uscita di passeggeri.»

I numeri del gelato artigianale in Italia Accordo tra Longarone Fiere e CGIA di Mestre per un’indagine analitica onostante il gelato artigianale N sia uno dei prodotti più amati, sinonimo di genuinità, tradizione e

prodotto di punta del nostro Made in Italy, è assai difficile cogliere con precisione le dimensioni e la consistenza del settore. Mentre vi sono dati sufficientemente attendibili sulla produzione industriale di gelati, per quanto riguarda il gelato artigianale, all’inizio di ogni stagione si leggono cifre a volte contrastanti, dal numero di gelaterie artigianali al numero di addetti, fino al fatturato. Le principali difficoltà nel reperire questi numeri con precisione sono legate al fatto che gli attuali codici (ATECO) con i quali l’attività viene inquadrata a livello di Camere di Commercio si riferiscono sia ai laboratori di gelateria sia di pasticceria, senza distinzione. Inoltre si tratta di un settore trasversale in quanto il laboratorio di gelateria può anche rappresentare un’attività secondaria all’interno di un diverso esercizio di somministrazione di alimenti o bevande (bar, pa-

sticcerie, ristoranti, ecc.). Per far luce a questo riguardo, Longarone Fiere, organizzatrice della MIG – Mostra Internazionale del Gelato Artigianale, ha deciso di rivolgersi al Centro Studi della CGIA di Mestre - autorevole struttura, certamente una delle più qualificate in Italia, nota per le attente analisi che periodicamente diffonde sugli scenari sociali ed economici del nostro Paese - affinché sia realizzata una indagine approfondita. “Come Mostra Internazionale del Gelato Artigianale di Longarone – sottolinea il Presidente di Longarone Fiere, Gian Angelo Bellati – abbiamo rilevato spesso la mancanza di numeri attendibili sul gelato artigianale e riteniamo che avere un dato definito sulla consistenza del comparto in Italia sia uno degli aspetti indispensabili per coloro i quali intendono intraprendere consapevolmente un’attività economica in questo settore e vogliano elaborare un piano di impresa. Riteniamo

È necessario conoscere i numeri per affrontare l’emergenza del lockdown

che questo studio sarà inoltre estremamente utile anche per una valutazione delle ripercussioni sul settore a seguito della grave crisi dovuta a Covid -19”. I principali contenuti della ricerca vengono evidenziati da Renato Mason, Segretario della CGIA di Mestre: “Con questo lavoro ci poniamo l’obbiettivo di cogliere le dimensioni in Italia del comparto rappresentato dai laboratori artigianali di gelato, mettendo in ordine le informazioni attualmente disponibili. Si partirà dalla raccolta dei dati ufficiali per poi passare a delle elaborazioni che consentano di avere un quadro attendibile riguardo al numero di laboratori artigiani e dei relativi addetti, così come il numero del potenziali punti vendita di gelato artigianale e le stime economiche volte alla quantificazione del relativo fatturato”. Con l’occasione sia la MIG di Longarone che la CGIA di Mestre si augurano che le gelaterie, superato l’attuale difficile momento, possano riprendere quanto prima la loro attività. (Ufficio stampa - Longarone Fiere Dolomiti)



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100 anni del Calcio Caorle

Calciatori ‘razza Caorle’ anni ‘70

n. 3 - maggio 2020

di FLAVIO INESCHI

1920-2020 - Cento anni di storia del Calcio Caorle. Le vicende e i protagonisti

Roberto Bellinazzi, Gianni Inferrera e Luciano Savian

ontinua il nostro racconto, in ocC casione del Centenario della fondazione del Calcio Caorle.

Si è spesso detto che a Caorle nascono ottimi giocatori di calcio. Questo almeno un tempo. Il motivo è dato dalla molta disponibilità di giovani che trascorrevano il tempo giocando al pallone in molti campetti estemporanei, ricavati in ogni dove, ma soprattutto in “campo del prete” - che fino ad un decennio fa era aperto ogni giorno nel pomeriggio - e soprattutto in spiaggia. Giocare a calcio in spiaggia - in particolare in Sacheta - oggi attività vietata, dava una notevole proprietà di palleggio e controllo palla, equilibrio e resistenza muscolare. Un aneddoto attribuito al grande campione, l’olandese Johan Cruijff, recita che “Per giocare a calcio bisogna saper fare due cose: passare bene la palla, e ricevere bene la palla”. Semplice, no ?... E in spiaggia, o in campo del prete, da fondo del terreno sempre disastrato, pieno di buche e sassi com’era un tempo, si imparava proprio questo. Così sono cresciuti dei giovani campioni, che hanno poi segnato un’epoca. Nel numero di marzo abbiamo parlato di Lino Inferrera; questa volta parliamo del fratello Gianni Inferrera, di Roberto Bellinazzi, punta di diamante di una dinastia familiare di ottimi calciatori, originari di Ca’ Corniani, come anche Luciano Savian.

Partiamo da una foto storica che ci ha messo a disposizione Vinicio Donà, calciatore simbolo del Caorle. Si tratta di una partita di campionato di Serie C tra Venezia e Belluno, che prende il via con la stretta di mano dei due capitani, rispettivamente Bellinazzi per il Venezia, e Inferrera per il Belluno. L’apice della carriera in Neroverde Roberto Bellinazzi “Baffo-Gol”, nel ruolo di centravanti, lo raggiunge nel campionato 1967/68 in Serie B con il Venezia, autore di 3 reti in 37 presenze. Oltre a Venezia, alcune stagioni a Rimini, Ternana, Como, Modena, Pistoiese, Cremonese e Sassuolo. Gianni Inferrera, anche lui punta centrale, veste invece le maglie dell’Udinese, del Belluno e di altre squadre minori. Esordio a soli 18 anni in BiancoNero con l’Udinese in Serie B nel campionato 1962/63, l’anno successivo totalizza 14 presenze e 2 reti. Poi è trasferito per tre stagioni al Savoia in Serie C, quindi nel ‘67/68 passa al Mestre e poi al Venezia, al San Donà, nel 1975/76 in Serie C al Belluno, e poi Ponziana, Chioggia e infine

I due capitani Bellinazzi (Venezia) e Inferrera (Belluno) nella gara disputata allo Stadio Sant’Elena di Venezia. (foto per gentile concessione di Vinicio Donà)

Conegliano, fino al ritiro nel 1980. Un altro che ha avuto la figurina dell’album Panini per diversi anni, è Luciano Savian, anche lui nativo di Ca’ Corniani. Centrocampista di regia, a 15 anni arriva allo Jesolo via Sangiorgese e poi direttamente in Serie C nella stagione 1969-1970 con il Monfalcone. L'anno successivo passa

al Palermo in Serie B. Ancora in C con il Siracusa e per tre anni con il Pisa - dove avrà per compagno di reparto tale Marco Tardelli prima di risalire in Serie B disputando due stagioni con la Reggiana nei campionati 1974-1975 e 1975-1976, per un totale di 64 presenze e due reti. Disputa infine gli ultimi anni della carriera in Serie C1 con la Lucchese e in Serie C2 con il Conegliano. Grazie alle sue ottime relazioni, ha convinto la dirigenza Figc a portare al Chiggiato di Caorle quattro gare delle Nazionali giovanili Azzurre (Italia-Iran Under20 nel 2013, Italia-Inghilterra U18 nel 2014, Italia-Polonia U20 nel 2015 e Italia-Olanda U18 nel 2016). - ©

In piedi da sinistra: Savian e Tardelli.


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Spray-for-life in edifici pubblici

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Colonna scanner temperatura e sanificazione

l Comune di Caorle testerà, in maniera compleItivotamente gratuita, SprayForLife 1.0, un innovastrumento dalle molteplici funzioni: misurazione della temperatura corporea, sanificazione scarpe e mani, rilevazione della presenza o meno della mascherina protettiva. ✅ Il sistema verrà posizionato all’ingresso dei principali edifici pubblici e luoghi pubblici (non agli ingressi della spiaggia e non nelle aree pedonali). A proporre la colonnina scanner, è una ditta di Caorle che ha brevettato il sistema, mettendolo subito a disposizione gratuita del Comune di Caorle.

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Fusione dei Comuni del Piave _____________________________________________________________

Proposta di Confcommercio San Donà

na singolare proposta di fusione dei Comuni U del Basso Piave viene da Ascom Confcommercio di San Donà. La fusione tra Comuni è già prevista dalla Costituzione (articolo 133). I vantaggi dei trasferimenti previsti dall’erario in caso di fusione tra i comuni di San Donà di Piave (42mila abitanti), Musile (11.500), Noventa (7mila) e Fossalta di Piave (4200). A livello statale si otterrebbe la soglia massima di contributo che è pari a 2 milioni di euro all’anno per 10 anni, per un totale di 20 milioni di euro. A questo consistente contributo si aggiungerebbe quello regionale (più modesto), ma anche in questo caso si otterrebbe la soglia massima, che è pari a 350 mila euro per il primo anno, 245 mila euro per il secondo anno e 175 mila euro

per il terzo anno, per un totale di 770 mila euro. Ipotizzando la sola fusione tra San Donà e Musile, si avrebbe l’eliminazione di una giunta e di un consiglio comunale (-90mila euro); ufficio unico di segreteria (-160mila euro); accorpamento delle varie unità operative, come servizi sociali, anagrafe e ragioneria (-320mila euro); unico comandante Polizia locale (-70mila); unici, poi, diventerebbero, ad esempio, magazzino comunale, protezione civile, Polizia locale; verrebbero meno partecipazioni a società, salterebbero molti posti (e relativi gettoni) nei vari consigli di amministrazione. Una proposta decisamente interessante.

_________ ATVO: biglietto con QR code

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Sarà presente in tutte le fermate dell’autobus

er la fase2 dell’emergenza covid-19, ATVO P dispone il QR CODE in tutte le fermate per acquistare i ticket con lo smartphone ed evitare di andare nelle biglietterie. L’idea è di mettere a disposizione dei nostri utenti uno strumento agile e veloce per acquistare, in piena autonomia e direttamente alla fermata di partenza, il titolo di viaggio. In ogni singola fermata della rete Atvo sarà presente un qrcode; l’utente dovrà semplicemente scansionare il qrcode con il proprio smartphone. A quel punto il sistema riconoscerà automaticamente la posizione di partenza e l’utente dovrà semplicemente selezionare la fermata di destinazione e acquistare, attraverso il pagamento elettronico, il relativo titolo di viaggio. Il biglietto sarà così disponibile direttamente nel telefono dell’utente che potrà comodamente attivarlo prima di salire a bordo e, sempre e solo con l’utilizzo del proprio device, esibirlo al conducente e al personale preposto al controllo. Il biglietto permetterà di effettuare la tratta selezionata e scadrà automaticamente.

Azioni istituzionali in videomeeting news - “WE SERVE”. Le iniziative del Lions Club Caorle

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Non si ferma l’attività nei giorni dell’emergenza

a sospensione dei services calendarizzati in questa primavera, con l’inevitabile slittamento all’autunno prossimo, a causa del lockdown per l’emergenza covid-19, non ferma certo le azioni del Lions Club Caorle, né in ordine agli interventi di solidarietà, né in ordine alle attività istituzionali proprie. La tecnologia webinar, infatti, ha consentito l’effettuazione di vari momenti istituzionali interni che sono l’annuale Visita del Governatore, il Congresso elettivo distrettuale, le riunioni del Consiglio Direttivo, e la celebrazione della Charter Night, ovverosia il “compleanno” della fondazione del Lions Club di Caorle, avvenuta esattamente un quarto di secolo fa. La 25a Charter Night del Lions

Club di Caorle, ricorrenza che si celebra ogni anno il 24 Aprile, è stata una singolare festa di compleanno in videomeeting, che sebbene abbia impedito il contatto fisico e l'evento conviviale, ha comunque permesso l'incontro tra amici Lions a livello distrettuale. Sulla piattaforma Gotomeeting si sono incontrate le autorità lionistiche quali il Governatore Antonio Conz, il primo Vicegovernatore Terenzio Zanini, i past Governatori Giancarlo Buscato e Mario Marsul-

lo, la presidente della Zona D Marina Tezza, i presidenti di Jesolo Lido Osvaldo Pasqual e di S. Stino Liquentia Riccardo Marchesin, nonché il soci di Caorle, con la presidente Maresca Drigo, la quale ha introdotto l'incontro con una disamina dei services in corso rapportati alla situazione attuale. Primo fra tutti l'impegno a sostenere il Cassetto della Solidarietà con la realizzazione di Buoni-Spesa alimentare, per un importo di 2.500 euro, affidati ai Servizi Sociali del Comune di Caorle per la

distribuzione alle persone e famiglie che vivono una condizione di difficoltà. A questi vanno aggiunti anche i 1.500 euro sommati alla raccolta distrettuale di dispositivi medico sanitari, ventilatori, mascherine e tute protettive per il personale medico degli ospedali con una donazione complessiva di oltre 200 mila ero da parte dei 51 Clubs dell'intero Distretto 198 Ta3. Particolarmente gradito l'intervento videoregistrato da parte del pianista e socio Lions Alessandro Taverna, che ha dedicato al 25° anniversario del Club un saluto ed un brano musicale suonato al pianoforte. Il Lions Club Caorle, ripercorrendo le tappe di questi 25 anni di attività, coniugate nei services svolti, ha così segnato il proprio operato interpretando in modo etico lo spirito lionistico più intrinseco: "We Serve".

DONA il 5 ‰ alla FONDAZIONE LIONS 108 Ta3 indicando il codice fiscale: 03539020275


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Für unsere deutschsprachigen Gäste

Bewahrung der Anzahlung

“ES LEBE DER FUCHS IN VALLEVECCHIA” - Proteste gegen die Kautionsparen - Initiative von Federalberghi und Caorle.it

#VIVA VOLPE VALLEVECCHIA

Genehmigung zum Abschuss der Füchse und deren Welpen in der Lagune

ir verlangen die sofortige «W Aufhebung der Genehmigung zum Abschuss der Füchse (Vul-

heit in der Umwelt muss als verbessernd angesehen werden in einem fragilen natürlichen Gleichgewicht. pus vulpes) im Öffentlichen Produk- Sein Jagdgebiet kann 50 qkm erreitionszentrum der Wildfauna in Valle chen, wie das eigene Studien beweiVecchia (Caorle-VE).» sen, der Einschnitt seiner Beute ist weDiese Forderung haben Umweltve- sentlich geringer als der der Jagd seireine, die vom Kotens des Menmitee für Verteidischen. Der Fuchs gung des Umfelds ernährt sich von Caorle auf eine Nagetieren, NuAnzeige des Natria, kaum von turfotografen Luca Wildvögeln und Benatelli, an die er ist ein wichtiger Region Veneto, Aasfresser: dies das Umweltminibedeutet, dass er sterium, die EU potentiell das VerKommission Ge- Foto von Luca Benatelli - Dieses Foto breiten von Kranneraldirektion für wurde vor einigen Jahren von Natiokheiten einschUmwelt sowie an nal Geographic unter den Gewinnern ränkt. Seine Andie Bürgermeister der On-line-Zeitschrift veröffentlicht. wesenheit in den von Caorle, Convon ihm bewohncordia Sagittaria, S.Michele al Taglia- ten Gebieten ist deshalb als ein Plumento und auch an den Consorzio di swert anzusehen. Bonifica gerichtet. Valle Vecchia ist ein delikates und Die Fuchsbauhöhlen werden oft wertvolles Umfeld, ein von allen auch vom Dachs (Meles meles) als anerkanntes Biotop von hohem natuSchutzraum aufgesucht; man nimmt ralistischem Wert wegen seiner reian, dass es in der Lagunenzone von chen Biodiversität, eine Gegend, die Caorle zwei oder drei Dachsfamilien von Radfahrern, Naturliebhabern, Fogibt; das Auftauchen dieser Art be- tografen, Schulklassen und Familien deutet ein wichtiger Wert der Biodi- besucht wird, da es ein Naturheiligversität dieses Umfeldes. Die Meute tum ist und deshalb seit Jahrzehnten der aufgehetzten Hunde unterschei- von der Jagd ausgeschlossen ist. Eine den die Arten nicht und es wird ein Jagd wäre mit den Objektiven der Erundiskriminiertes Töten dieser Tiere haltung der Natur, wie dies von den riskiert. Der Fuchs ist ein kleines europäischen Anweisungen und anRaubtier und von grossem Naturwert deren Arten der Umweltnutzung vorin der Biodiversität. Seine Anwesen- gesehen ist, nicht zu vereinbaren.

«W

er will einen Sommerurlaub in Caorle buchen und ist unsicher wegen der augenblicklichen Lage? Kein Problem - es gibt das Projekt “Kautionsparen”.»

zahlte Betrag wird vom Hotelier in einen “Voucher” verwandelt, der in derselben Struktur innerhalb des Jahres verwendet werden kann.

Voucher für die “Engel” Covid-19

Gratisurlaub und Abendessen

U

Um der schwierigen Lage des Tourismus entgegenzukommen, hat Caorle.it und Federalberghi Caorle eine Initiative erdacht, die Touristen erlaubt einen Aufenthalt in den Hotelstrukturen in Caorle sicher zu buchen. Wenn unsere Touristen in diesen Tagen den Sommerurlaub in einem der Hotels buchen wollen, die beim Projekt “Kautionsparen” mitmachen, kann direkt oder durch das System Booking bei Caorle.it buchen, ohne befürchten zu müssen, eine eventuelle Anzahlung zu verlieren, falls in letzter Minute abgesagt werden muss. Der ange-

m all diesen “Engeln” zu danken, wenn Covid-19 nur eine böse Erinnerung sein wird, haben die Unternehmer im Hotel- und Restaurantsektor einen “Voucher” geschaffen, der einen Gratisurlaub garantiert für zwei Personen und einen Restaurantbesuch für zwei in einer der vielen Strukturen in Caorle, die an dieser Initiative teilnehmen. Das bedeutet, dass Ärzte und Krankenpfleger, Angehörige der Ordnungskräfte sowie italienische Freiwillige des Zivilschutzes, die im Einsatz gegen die Verbreitung des Coronavirus stehen, die Internetseite www.caorle.it/angeli konsultieren und dort den Voucher anfordern können, welcher ihnen das Recht auf einen Gratisurlaub für 2 Personen im Hotel (drei Nächte) oder in einer Ferienwohnung (7 Nächte) gibt, sowie einen Restaurantbesuch für zwei.


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Für unsere deutschsprachigen Gäste

Die Madonnen-Prozession auf dem Piergiorgio Gusso bei den Meer Die Organisation arbeitet bereits seit sechs Monaten Löschflügen in Australien I I Am Sonntag den 13. September die Fünfjahres-Feier

n diesen Tagen wurden an vielen Häusern Fahnen mit dem Madonnenbild ausgehängt. In schweren Zeiten unserer Stadt haben sich deren Einwohner immer an ihre Schirmherrin gewendet. Ausser der Anrufung der heiligen Jungfrau erinnern uns diese Fahnen daran, dass dieses Jahr die alle fünf Jahre stattfindenden Feierlichkeiten zu Ehren der Madonna abgehalten werden. Das Organistationskomitee ist bereits an der Arbeit, schon seit Ende Sommer letzten Jahres. Der Ablauf wird derselbe wie vor fünf Jahren sein. Dem Abschluss am 13. September wird die “Peregrinatio Mariae” vorausgehen, wobei die Madonnenstatue auf Pilgerreise alle Ortsteile von Caorle erreichen wird. Am Mittwoch den 9. September wird die Statue dann in einer Prozession von der Kirche Santa Margherita in den Dom begleitet, wo sie bis zum 13. September bleibt. Man ist dabei, die Beleuchtung und die Ausschmückung von “Rio Terrà” besser zu gestalten,

als Zeichen eines wichtigen Festes. Eine grosse Gruppe von Frauen stellt Dekorationen zur Ausschmückung der Strassen her. Die Gemeinde Caorle hat bereits erklärt, einen bedeutenden finanziellen Zuschuss zu leisten, damit es ein gelungenes Fest wird, auf das alle warten. Viele möchten wissen, wie es um die Unterhaltungs- und Restaurierungsarbeiten bei der Madonnenkirche steht. Es wird gearbeitet – die Aussenwände müssen gestrichen werden. Das Hauptproblem ist jedoch die Feuchtigkeit im Inneren der Kirche. Es wird beraten, was die richtige “Behandlung” wäre, damit die verbreitete Nässe definitiv beseitigt werden kann, die die Bemalung im Inneren ruiniert. Dann müssen die notwendigen Geldmittel gefunden werden, es wird jedoch ein Eingriff sein, der nicht demnächst ausgeführt wird, aber man arbeitet daran. Es bleibt ein Wunsch: dass die aktuelle sanitäre Lage in Italien es erlaubt, dieses Fest zu Ehren unserer Madonna, unserer ewigen Schutzpatronin, zu feiern.

Militär- und Zivilpilot sowie Helikopter Ausbilder

n der Tat handelt es sich jedoch nicht um einen Besten, sondern zwei: die Zwillinge Piergiorgio und Giancarlo Gusso, beide Piloten. Heute sind sie fast sechzig (3. Mai 1960); beide machten die Luftfahrtkarriere, zuerst beim Militär und dann in der zivilen Luftfahrt. In diesem Artikel reden wir von Piergiorgio, der heute in Schweden zu Hause ist und die italienische sowie die amerikanische Staatsbürgerschaft besitzt. In der letzten Zeit nahm er an den Löschoperationen bei den Waldbränden in der Region Victoria, zwischen Sydney und Melbourne im Südosten Australiens teil. Piergiorgio, auch “Yoyo” genannt, machte nach dem Studium als Ingenieur im Luftfahrts-Instituts in Udine eine Ausbildung als Pilot bei der Militär-Luftfahrt in Viterbo. Danach wurde er Helikopter Spezialist ,in Italien und in den Natoländern, insbesondere bei Rettungsaktionen und Löschflügen. Er nahm an zwei Friedenskampagnen im damaligen Jugoslawien sowie im Libanon teil und bekam insgesamt 6 Auszeichnungen, darunter eine Bronzemedaille im Langstreckenflug, zwei von der UNO, zwei der EU und eine für langjährigen Dienst, sowie ei-

nen Lobesbrief von UNHCR. Er selbst erzählt seine unwahrscheinen Erfahrungen: “Von 1984 bis 1996 arbeitete ich bei der Militär-Feuerwehr. Später im Zivildienst mit kleineren und mittleren Hubschraubern bis 2006, dann mit den Erickson schweren Hubschraubern, 10000 Liter Abwurf auf einmal. In Griechenland konnte ich an einem Tag 250.000 Liter Wasser auf einen Brand abwerfen. Ich habe bei Löscharbeiten in USA, Kanada, Mexiko, Griechenland, Italien, Türkei und Australien teilgenommen. In Australien konnte ich viele Menschenleben und Häuser bei verschiedenen Brandstellen retten, auch Känguru’s und Koala. Es ist eine Arbeit die Erfüllung gibt, ausser einem ehrlichen Entgelt. Besondere Geschichten: eines Tages holte ich den Schauspieler Lorenzo Lamas aus einem Flugunglück mit seinem Hubschrauber heraus und brachte ihn gesund zum Flughafen; ich habe Hannes Arch, den Weltmeister von RedBull Airrace 2008 in Hubschrauberflug unterrichtet und den RedBull Stuntman Felix Baumgartner gerettet, der sich aus der Stratosphäre im Freiflug gestürzt hatte.


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Arcobaleno-Chor singt “Danke Helden”

Ein rührendes Lied für alle die an der Front stehen

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in riesiges und ehrliches Dankeschön das allen gewidmet ist, in erster Linie denen im italienischen Gesundheitssystem, die seit Wochen an der Front stehen, um die Krankheit des Covid-19 zu bekämpfen. Leute im medizinischen Bereich, im verantwortungsvollen Dienstleistungsbereich,

voller Humanität und bereit das grösste Opfer zu bringen: das eigene Leben zu riskieren, damit Tausende vom Virus angesteckte Personen gepflegt und geheilt werden können und so dem ganzen Land zu dienen. “Danke den Helden” ist der Titel des Liedes, das in einem Video auf You Tube unter dem Titel “GRAZIE

Für unsere deutschsprachigen Gäste

EROI COROARCOBALENO CAORLE” zu finden ist. Von Stefano Panizzo komponiert und geschrieben und von den Kindern des Arcobaleno-Chors, Dirigentin Maria Dal Rovere, gesungen, ist das Lied denjenigen gewidmet, die an der Front für das Wohl aller kämpfen: #Ärzte #Krankenpfleger #Sanitäter #Reinigungspersonal #Zivilschutz #Polizei #Militär #Rotes Kreuz #Apotheker #Regierungsdienste #Politiker #Arbeitskräfte für alle notwendigen Grundgüter #Medien #denjenigen die Trostworte und Unterstützung im Covid-19 Notfall finden." Im Text steht: ….”Wir erzählen euch diese Geschichte/wer keinen Ruhm will und sucht/wer für das Leben kämpft/das an einem Faden zwischen den Fingern hängt. Wer jeden Morgen aufwacht/ den die Angst nicht bremst/ weil da etwas im Herzen ist/ und ich würde nicht sagen das ist nur Liebe. Sie waren immer da/wir haben es gar nicht bemerkt/es sind viele dieser Helden/deshalb sind wir jetzt an der Reihe! DANKE schreien! Allen an der Front!../Wer seit Tagen im Krankensaal ist und nicht weiss wann es endet/Wer die Hoffnung entzündet weil es eine Zukunft gibt/Niemand wird euch je vergessen. Danke ihr Helden”.

Fischerei – Ein europäisches Projekt

“Itaca” zur Überwachung der Heringsfische in der Oberen Adria

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as Projekt INTERREG ItalienKroatien “ITACA”, an deren Spitze Veneto Agricoltura steht, hat als Objektiv, reale Wirtschafts-, Umweltund Biologische Daten der Fischerei in der Adria sofort zu analysieren und den Fischern damit anzuzeigen, wieviel Heringsfische jeder einzelne Markt der beiden angrenzenden Länder in den verschiedenen Jahreszeiten aufnehmen kann. All dies bedeutet in anderen Worten, dass nur die erforderliche Menge Fisch gefischt wird, was dazu beitragen wird, den Erlös der Fischer zu erhöhen und gleichzeitig das Fischvorkommen in der Adria zu schützen, hauptsächlich

Sardellen und Sardinen. Es ist offensichtlich, dass “ITACA” ein Projekt von grosser wirtschaftlicher und ökologischer Bedeutung darstellt, so wichtig, dass es als einer der wichtigsten Punkte des Programms InterReg Italien – Kroatien der Achse Priorität Blue Innovation angesehen wird. Das Projekt wird in den nächsten Monaten mit weiteren Informationstreffen mit den Fischern fortschreiten, damit dieses Modell bei den verschiedenen Marinen an der Adria praktisch angewendet werden kann. Die insgesamte Finanzierung des Projekts “ITACA” beläuft sich auf etwa 1,8 Millionen Euro, zur Unterstützung dieser Aktivitäten, die im Juni 2021 abgeschlossen werden.

Schiffe im Hafen. Schaden von 80%

Schlimme Krise der Fischerei in Caorle

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lle Fischerschiffe liegen seit Wochen im Hafen. Es ist eine schwere Krise, die diesen Wirtschaftszweig getroffen hat, wie in ganz Italien, aufgrund des nationalen lockdown wegen dem Corona Virus. Wenn die Restaurants geschlossen sind wird der Fisch nicht verkauft. Es ist eine harte Realität, die die Fischerei betrifft, besonders jetzt im Frühling, wo normalerweise gute Fangergebnisse erzielt werden nach den kargen Wintermonaten. Der Fischmarkt Caorle arbeitet

in beschränkten Volumen, es wird von 80% weniger Umsatz im März gesprochen. Dasselbe betrifft auch die Muschelsorten, obwohl diese Sparte einigermassen läuft, dank der Genossenschaft Go.Ge.Vo., die bei Op Bivalvia Veneto in Via Traghete frische Fänge verarbeitet und als Tiefkühlkonfektionen in den Supermärkten verkauft. Wenn nicht bald die normale Fischerei aufgenommen wird, wird es schwere Einbussen für jedes Schiff und die gesamte Fischerei geben.


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For our English-speaking Guests

Protest against the authorization to kill foxes and cubs

#VIVAVOLPEVALLEVECCHIA

e request the immediate revocation of the authorization to kill the fox (Vulpes vulpes) inside the Public Wildlife Production Center of Valle Vecchia (Caorle - VE).» This is the request that the ecological associations, coordinated by the Territorial Defense Committee of Caorle - on a complaint expressed by the photo-naturalist Luca Benatelli - have sent in the last days to the Veneto Region, Ministry of the Environment and to European Commission Directorate-General for the Luca Benatelli Environment, as well as to the Mayors of Caorle, Concordia Sagittaria, S. Michele al Tagliamento. Fox lairs are often used as a badger shelter (Meles meles); it is estimated that in the area of the Lagoon of Caorle, the badger families are perhaps 2 or 3; the reappearance of this species represents a remarkable value for the territorial biodiversity; the packs of dogs, once stirred, they do not distinguish the species, with the risk of an indiscriminate killing of the animals; the fox is a small predator, of great naturalistic value and of biodiversity; its presence in the area is to be considered an improvement, in a natural fragile balance; this territory, according to studies, can reach 50 square km, therefore the incidence of predations by this species is far less than the sampling hunting; it feeds on rodents such as otters, hardly on wild birds, and it is an excellent scavenger: this means that it potentially contributes to limiting the spread of diseases; therefore its presence is to be considered an added value in the settlement areas. It is true that also for the Fox, as for other species, it is necessary to activate a mechanism of compensation for any damage caused (e.g. predation of private poultry farms) e correct information to citizens for a desirable future coexistence. Valle Vecchia is a delicate and precious territory, a universally recognized biotope of high naturalistic value, for its rich biodiversity heritage; an area frequented by cyclists, naturalists, photographers, school groups, families precisely because it represents a sanctuary of Nature, and for this reason for decades excluded from hunting as it incompatible with the nature conservation objectives of the directives community and other ways of using the territory.

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New Federalberghi Caorle initiative with Caorle.it portal

SAVE THE DEPOSIT IN YOUR HOTEL

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o you want to book a holiday in Caorle for the summer and are you worried about the situation? No problem thanks to the "Salvacaparra!" Project. » To respond to the difficult situation of tourism, Caorle.it and Federalberghi Caorle have activated an initiative that will allow guests to book their own serenely stay in one of the hotels in Caorle. If, in fact, our tourists will book these days the summer vacation in one of the hotels that joined "Salvacaparra!" - through the operator's private channels or through the booking system offered by Caorle.it - they will not have to fear losing any deposit paid if at the last minute they were forced to cancel the departure. The amount paid as a deposit will be converted by the hotelier into a "voucher" which it can be spent within the same accommodation facility within the year.

Free holidays and dinner in restaurants in Caorle

VOUCHER FOR THE “ANGELS” OF COVID-19

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o thank the “angels” when Covid19 will be nothing but a bad memory, the operators in the hospitality and catering sector have created a "voucher" that will guarantee a free holiday for two and a dinner for two in one of the many restaurants Caorle structures that have joined the initiative. The initiative is promoted by Confcommercio and Federalberghi in collaboration with Caorle.it. Specifically, doctors and nurses, agents of the various law enforcement agencies and the Italian civil protection volunteers who are carrying out their service in the struggle to the proliferation of coronavirus they will have to connect to the website www. caorle.it/ angels for request the voucher that entitles you to a holiday for two people completely free in a hotel (for 3 nights) or in an apartment (for 7 nights), plus a dinner for two in one of the restaurants participating in the initiative.

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The five-year celebration on Sunday, 13 September

THE GREAT PROCESSION BY SEA OF THE MADONNA DELL’ANGELO

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n recent days, various flags depicting the Madonna of the Angel have been displayed on the houses. In the most difficult moments of our city the caorlotti have always turned to theirs protectress. In addition to being an invocation to the Virgin, the display of flags makes us remember that this year we will live with joy and faith the solemn celebrations in honor of Our Lady of the Angelo, who fall every five years. The organizing committee has already started, as early as the end of summer since last year. The day of Sunday, 13 September will be preceded by two weeks, during which the “Peregrinatio Mariae” will take place. The image of the Madonna will be taken on pilgrimage in all of them the hamlets of Caorle. We will try to enhance the decoration and lighting of the Rio, which must become a important holiday sign. It remains a wish. That the current Italian health conditions allow us to celebrate solemn of our Madonna of the Angel, our perennial guardian.

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A touching song dedicated to frontline doctors

CORO ARCOBALENO SINGS “THANK YOU HEROES”

A

big and sincere “Thank you” to all operators who have been on the front lines for months to tackle the disease caused by Covid-19. People with medical skills, service responsibilities, but even more wealthy humanity, putting their lives at risk, to welcome, cure, see die but also heal the thousands of people infected with the virus, and serve the whole country. “Thanks Heroes” is the title of this song - performed by junior Arcobaleno Choir, whose video is available on YouTube under the title “GRAZIE EROI CORO ARCOBALENO CAORLE”.


(

NUMERI UTILI TELEPHON-NUMMER

112 NUMERO UNICO EMERGENZA CARABINIERI 112 - 0421 81002-83686 POLIZIA DI STATO 113 - 0421 71777 115 - 0421 72222 VIGILI DEL FUOCO POLIZIA STRADALE 0421 275700 VIGILI URBANI 0421 81345 GUARDIA di FINANZA 0421 81069 CAPITANERIA di PORTO 0421 210290 1530 - 0421 210290 SOCCORSO NAVALE MUNICIPIO 0421 219111 TRAGHETTO Caorle-Porto S. Margherita 0421 83887 SOCCORSO STRADALE 803803- 803116 UFFICIO POSTALE 0421 219911 1678 46001 ENEL ACQUEDOTTO 0421 4811 A.T.V.O. stazione autocorriere 0421 383675

✙ EMERGENZA SANITARIA PRONTO SOCCORSO CAORLE

GUARDIA MEDICA OSPEDALE PORTOGRUARO OSPEDALE S. DONA’ POLIAMBULATORIO CAORLESE EMERGENZE ODONTOIATRICHE

118 0421 219829 0421 484500-int.4 0421 7641 0421 227111 0421 210091 371 4155485

FARMACIE: MONTANARI - Caorle, Rio Terrà 35 BORIN - Caorle, Viale S. Margherita 68 SCABBIO - P. S. Margherita - Via Pigafetta 11 ZAGO - S.Giorgio di L., Via Risorgimento 46

iI.A.T. CAORLE

0421 81044 0421 210059 0421 260060 0421 80143

0421 81085-81401 FEDERALBERGHI CAORLE 0421 81712 DARSENA OROLOGIO 0421 84207 DARSENA MARINA 4 0421 260469 CONSORZIO ARENILI 0421 84272 TAXI PUBBLICO 0421 82029 ASCOM 0421 81193 AVIOSUPERFICIE ALICAORLE 0421 81351

AEROPORTO MARCO POLO VENEZIA 041 2606111 AEROPORTO ANTONIO CANOVA TREVISO 0422 315111

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SU AREA PUBBLICA: Caorle - Via Aldo Moro tutti i sabati mattina

Museo del Mare

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Orari di apertura: periodo estivo aperto nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 15.00 alle 23.00. Nel periodo autunno/inverno rimarrà aperto nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 17.00.

Caprulae

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di Braida R. & C.

SERVizi FUnEBRi nAziOnALi ED ESTERi SERVizi CiMiTERiALi Strada Traghete, 128/2B CAORLE/Ve-Tel. 0421/211547 cell. 335.7056879




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