Caorlemare natale 2013

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Supplemento n. 1 a CAORLEMARE Magazine n. 8/2013 anno XXII - Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 - Iscr. Reg. Naz. Stampa n. 06170 - R.O.C. n. 5276 - Sped. in abbonamento postale 70% - DCB Venezia - Una copia Euro 2,00.

Italia-Iran Under20 al “Chiggiato” Crisi politica nell’Amministrazione comunale TURISMO - Tassa di soggiorno anno primo Vita e opere di Trino Bottani (1785-1823) Alla ricerca dei parenti in “Mèrica” L’Indiàn de Caorle Il 2013 con le PRIME PAGINE di CaorleMare Magazine



in questo numero:

____________________________________________________ 4 L’Italia Under20 in campo a Caorle ____________________________________________________ 5 Un’altra crisi nell’Amministrazione di Flavio Ineschi ____________________________________________________ 6 La prima Giunta del Dopoguerra di Giovanni Carrer ____________________________________________________ 7 Finalmente una Regola per Falconera ____________________________________________________ 9 Pesca: Il Mercato Comunale funziona ____________________________________________________ 10 TURISMO: Tassa di Soggiorno anno primo di Flavio Ineschi ____________________________________________________ 12 Vita e opere di Trino Bottani di Paolo Francesco Gusso ____________________________________________________ 17 A Dio, caro Toni. E’ morto l’ex Sacrestano ____________________________________________________ 18 Dopo sette secoli tornano i Templari ____________________________________________________ 23 A Porto manca perfino il bancomat di Donatella Brentel ____________________________________________________ 25 50 anni dell’Associazione Marinai ____________________________________________________ 26 In mostra a Villa O’Hara le opere di Katia Doretto ____________________________________________________ 29 Musicando... anche a Scuola di Daniele Canta ____________________________________________________ 30 Il 2013 con le Prime Pagine di CaorleMare Magazine ____________________________________________________ 33 Il viaggio immaginario del conte Cottoni di Federico Bergo ____________________________________________________ 35 Voga Caorle: Le nostre Donne ai remi ____________________________________________________ 36 Basket: Una squadra sempre più caorlotta di Massimo Corbetta ____________________________________________________ 37 Pattinaggio: Division vince il Mondiale di Andrea Ruzza ____________________________________________________ 39 I nostri Sapori a Gusto e Host di Donatella Brentel ____________________________________________________ 40 Alla ricerca dei parenti in “Mèrica” di Ennio Zecchin ____________________________________________________ 42 Prof e studenti per l’integrazione ____________________________________________________ 44 Se l’alcol diventa malattia ____________________________________________________ 45 Ludopatia di Stato ! ____________________________________________________ 46 Taverna a Monaco e Vienna ____________________________________________________ 47 PSM Confidential di Riccardo Coppo ____________________________________________________ 48 L’Indiàn de Caorle ____________________________________________________ 49 In un libro tutti i Catto di Caorle ____________________________________________________ 50 Auguri Città di Caorle...con la Casèra di Isidoro Silvestrini ____________________________________________________

e a pag. 50 la VIGNETTA DI NATALE di Lele Buranel

Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 Direttore Responsabile: Flavio Ineschi Redazione: CAORLE - Via della Triglia, 10 Stampa: PERUZZO INDUSTRIE GRAFICHE S.p.A. Via Marco Polo, 10 - Mestrino (Pd)

Un anno di scelte decisive

ne esce da questa crisi?... La domanda è retoriSe ca... Certo che se ne esce. Non può essere altrimenti. La storia dell’umanità è passata attraverso

crisi di ogni sorta e ben più gravi di quella economico-finanziaria che stiamo vivendo. Basti solo pensare alle guerre che il nostro continente ha sopportato per oltre 2mila anni. Eppure... Eppure ce l’abbiamo sempre fatta, siamo sempre riusciti a rialzarci con più forza di prima e nuovo entusiasmo. Questo non è, evidentemente, il classico discorsetto del buonismo natalizio. Nasce invece dalla convinzione che ci siano le risorse e gli strumenti per un rinnovo della società italiana così come, in piccolo, della nostra città. Le vicende politiche nazionali e locali sembrano unite dallo stesso filo conduttore: chi non ha capito i segnali di pericolo che l’economia internazionale e locale da anni lanciavano, chi non ha compreso e non ha saputo adottare strategie per difendere e ben governare i suo popolo e i suoi cittadini, ha solo una possibilità: farsi da parte. Deve andare a casa, e lasciare che subentrino altre persone, con altre idee, con altre e migliori competenze e capacità. Stiamo ancora una volta vivendo un momento di transizione e allo stesso tempo storico. Vogliamo, in questo angolo di mondo, citare un pensiero esemplare di Nelson Mandela, espresso in una normale conversazione nel 1993: “Umuntu ngumuntu ngabantu – it means you must serve your fellow man. You see? You must respect and serve your fellow man faithfully. That’s what, because without their support you can never progress. That’s what it means”. - Significa che devi servire i tuoi simili. Vedi? Tu devi rispettare e servire i tuoi simili fedelmente. Questo è quanto, perché senza il loro sostegno tu non puoi progredire. Ecco cosa significa”. Ebbene, sono sempre più convinto che la gestione della cosa pubblica sia non un potere da esercitare, ma un servizio da compiere. Le ruberie di una classe politica italiana corrotta e parassita, di viscidi personaggi che hanno sottratto risorse e denaro alla collettività per squallidi scopi personali, siano evidenti a tutti quei cittadini, imprenditori e lavoratori dipendenti, che sono ogni giorni vessati da un sistema fiscale che succhia le risorse buone di un Paese oramai allo stremo. Se l’amministrazione della Res Publica non ritrova al più presto la sua funzione di servizio per i cittadini, saranno i cittadini stessi a chiederne conto. E i segnali sono fin troppo evidenti: un malcontento che cresce di giorno in giorno, che si traduce in una diserzione alle urne elettorali e una nuova ondata di emigrazione, soprattutto giovanile, delle forze su cui dovrebbe fondarsi la società e l’economia italiana del futuro. Anche per Caorle, che si sta sempre più spopolando, con le aziende che chiudono perchè strangolate da tasse e burocrazia, con i suoi migliori giovani che scelgono di cercare opportunità all’estero, questo 2014 sarà un anno di scelte decisive. Flavio Ineschi

da CaorleMare Magazine

BUON ANNO NUOVO


Festa di sport internazionale. Lo stadio comunale ha ospitato l’amichevole con l’Iran

L’Italia Under20 in campo a Caorle È simo del calcio nazionale, guidati da un autentico campione del grande Milan: Alberigo Evani, che nei giorni precedenti ha incontrato numerosi tifosi rossoneri di Caorle, tra i quali Giuseppe Bellinazzi che con lui giocò nelle giovanili del Milan. E non è ancora tutto: partner è stata la nazionale pari età dell’I-

Fotoreporter Vinicio Scortegagna

l’evento sportivo più importante mai ospitato dalla nostra città. L’incontro amichevole tra Italia e Iran per formazioni nazionali Under20 tenutosi mercoledì 20 novembre allo stadio comunale “G. Chiggiato” ha segnato un momento sportivamente memorabile. Certo negli anni ‘8090 il “Chiggiato” ha

ti ospitati a Caorle per tre giorni, alloggiati insieme all’International Beach Hotel; hanno sostenuto allenamenti nei campi di Eraclea, San Donà e Torre di

Fotoreporter Vinicio Scortegagna

L’Italia è scesa in campo con: 1 Pigliacelli (Pescara) 2 De Col (V. Lanciano) - 3 Dell’Orco (Feralpi Salò) - 4 Faragò (Novara) - 5 Goldaniga (Pisa) - 6 Chiosa, cap. (Bari) - 7 Ricci (Grosseto) - 8 Cataldi (Crotone) - 9 (Gomez (Pro Vercelli) - 10 Bernardeschi (Crotone) - 11 Garritano (Cesena) - 12 Provedel (Pisa) - 13 Pecorini (Cittadella) - 14 Biraschi (Grosseto) - 15 Camigliano (Brescia) - 16 Verre (Palermo) - 17 Sampietro (Pisa) - 18 Frediani (L’Aquila) - 19 Belloni (Modena) - 20 Forte (Varese) - 21 Rossetti (Siena) - 22 Di Gennaro (Cittadella) 23 Padovan (Pescara).

ospitato una serie di meetings internazionali di atletica, e in questi anni recenti numerose Nazionali azzurre giovanili di pallacanestro trovano a Caorle una sede ideale per la preparazione preagonistica. Ma un incontro ufficiale della Nazionale di calcio non ha precedenti, né eguali. Al Chiggiato si sono visti i giovani che costituiscono il futuro pros-

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ran, Paese dalle molteplici sfaccettature politiche, che in Italia sta conducendo un tour autunnale, attraverso il quale viene proposto un importante messaggio di pace, unito, in questo frangente, alla solidarietà per le vittime del ciclone abbattutosi sulla Sardegna, ricordato con il lutto al braccio dei nostri Azzurri. Italia e Iran sono sta-

Mosto, in condizioni molto precarie per una forte perturbazione da scirocco che faceva temere per l’intera manifestazione. Ma proprio il giorno della partita, uno spiraglio di sole ha accolto i giocatori ed il numeroso pubblico, giunto da tutto il territorio, assiepato sulla tribuna come non si vedeva da decenni, per

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Ricci. Nella ripresa la squadra di Evani ha dilagato, segnando altre quattro reti, con doppietta di Padofoto: Maurizio Grandin van, quindi assistere ad una Forte e Rossetti, per il gara interessante, 5-0 finale. trasmessa in diretLa possibilità per ta da RaiSport. Caorle di ospitare una La formazione gui- gara della nazionale data da Alberigo Evani Under20 è nata dall’insi è presentata con al- teressamento di Luciacuni giovani di sicuro no Savian, ex calciatore futuro, già tesserati per professionista e conole principali squadre di scitore del calcio nazioserie A ma mandati a nale, che già negli anni passati aveva favorito l’effettuazione al “Chiggiato” del match Udinese-Treviso nel 2004 e del triangolare Bari Portogruaro - Cittadella nel 2010. ©-

fare esperienza in serie B e Lega Pro. L’Iran, imperniato sui giovani delle cinque squadre della capitale Teheran e di Isfehan e Shiraz, ha retto bene nel primo tempo, con gli azzurri andati a segno solo con un gol di

Arch. Mir Fakhraei Abdolreza, coordinatore del tour dell’Iran U20 in Italia, con Luciano Savian.


Anche la Giunta guidata da Striuli entra in crisi con le dimissioni di tre assessori Nel febbraio 2011 era stato l’ex sindaco Sarto a dare le dimissioni (poi ritirate)

Un’altra crisi nell’Amministrazione

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di Flavio Ineschi

hi di PAT colpisce, di PAT perisce...” verrebbe quasi da dire. Inteso in senso politico-amministrativo, ovviamente. Ed è molto strano che uno strumento di programmazione urbanistica divida, ormai da alcuni anni, chi si era alleato per governare la nostra città. Ed è altrettanto deplorevole che in questo decennio siano stati trascurati gli aspetti fondamentali dell’amministrazione generale (nessuna politica di sviluppo per il turismo, per la cultura, per la pesca e l’agricoltura, per il commercio e l’artigianato...) ma tutto l’interesse dei politici locali si sia incentrato sullo sviluppo edilizio. E purtroppo, visioni e veti incrociati e contrapposti hanno portato ad una incredibile litigiosità non solo nella giunta guidata dall’ex sindaco Sarto (che vantava il 51% degli elettori), ma anche della maggioranza guidata dall’attuale sindaco Luciano Striuli a seguito delle elezioni del maggio 2012, che si è spaccata esattamente in due tronconi. Lunedì 11 novembre, infatti, non appena in Provincia di Venezia è stato approvato in via definitiva il PAT, i tre assessori Sabrina Teso (Vicesindaco), Matteo Dorigo e Luca Antelmo hanno dato le dimissioni, restituendo al Sindaco le deleghe rispettivamente ai Lavori pubblici, Sport, Cultura e Servizi sociali; dimissioni anche del capogruppo di maggioranza Fabrizio Tonon. Insomma, un caos totale e inedito per l’amministrazione di Caorle. Giova ricordare che questa (oramai ex) maggioranza, ha prevalso alle elezioni con il 29% dei voti, e che trova davanti a sé, sui banchi dell’opposizione, i rappresentanti di tre liste che messe insieme formano quasi il 60% dell’eletto-

rato caorlotto. Proprio a questi consiglieri si è rivolto, in via consultiva, l’appello del sindaco Striuli, per cercare un’intesa (larghissima) che consenta di continuare l’amministrazione in essere ed evitare nuove elezioni (previo commissariamento del Comune, fino a nuova tornata elettorale). Ad oggi non conosciamo quali sviluppi ci riserverà questa consultazione, se davvero si avrà un rimpasto di Giunta (ad esempio, con l’assegnazione dei tre assessorati ai tre capigruppo di minoranza), che consenta di proseguire il governo cittadino per altri 3 anni e mezzo, oppure se ci sarà un rientro dei sei consiglieri in dissenso, o se infine si avrà la caduta dell’Amministrazione e commissariamento, per andare a nuove elezioni già la prossima primavera. l’abbiamo definito nella presentazione pubblica nel 2009-2010. Il P.A.T. - Piano di assetto del territorio è l’equivalente del vecchio PRG, piano regolatore generale, risalente al 1985 ed entrato in vigore nel 1990. Diversamente dal Prg, però, il Pat non avrà un effetto immediatamente operativo, in quanto ogni specifico intervento edificatorio dovrà essere autorizzato dal conseguente Piano degli Interventi (il cosiddetto Piano del Sindaco) che avrà effettivo potere di governo del territorio, su approvazione del Consiglio comunale. Ad una lettura approfondita, il nuovo PAT contiene certamente risposte a problemi infrastrutturali che molti cittadini e imprenditori attendono ormai da troppi anni, ma anche autentici strafalcioni specialmente nella parte dedicata alle darsene - che sollevano dubbi e preoccupazioni. Stralciata, ma solo in parte, la previsione di realizzare un maxi campeggio a Brussa, della capienza di 6 mila posti, il vulnus più vistoso è la realizzazione di darsene nelle aree di Ca’ Corniani e Sesta Presa (ATO n. 8 Terra d’acqua del Livenza, di carattere “agropolitano”...) per 4.000 posti barca. Le darsene di Sesta Presa dovrebbero essere collegate tramite nuove vie acquee non alla Laguna ma alla Livenza; per fare questo, però, si prevede una connessione tra Fiume Livenza ELLO E IMPOSSIBILE»

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Lo strumento di pianificazione urbanistica del territorio

Cos’è il P.A.T.

e Canale Saetta “con un tunnel sotto l’attuale SP 59” - (...un tunnel acqueo...?) “per rendere accessibile alle imbarcazioni da diporto l’ambito territoriale posto a monte della Litoranea Veneta, in sinistra Livenza, senza interferire con il Canale Nicesolo e l’ambito della Laguna di Caorle”. Fantastico !!... Grandi interventi sono previsti anche in destra Livenza, da Porto Santa Margherita ad Altanea 2. Altro punto critico è il problema dello spopolamento del centro storico e lo sviluppo di residenza nelle frazioni (che di questo passo avranno bisogno di nuove infrastrutture e servizi in loco). Il vigente Prg ha ancora una previsione edificatoria di circa 1 milione e mezzo di metri cubi, che il nuovo Pat consentirà di spalmare in aree diverse grazie al credito edilizio. Ossia, chi attualmente ha titolo edificatorio in un’area, può chiedere di spostare questa possibilità in altre aree a ciò deputate. Le previsioni di sviluppo residenziale sono però in prevalenza concentrate nelle frazioni di Ottava Presa e San Giorgio di Livenza. In questo senso, si teme che il Pat si limiti a prendere atto dello spopolamento del capoluogo, senza prevedere significative misure correttive per incentivare la residenza convenzionata a prezzi calmierati a favore dei caorlotti, lasciando tutto lo sviluppo futuro in mano al solo mercato immobiliare. Oltre ad una serie di indicazioni per la realizzazione di boschi, aree dedicate ad impianti sportivi, musica, ecc. il Pat prevede anche nuove strade di penetrazione a Caorle e alle zone turistiche da Falconera a Porto Santa Margherita, bypassando Ottava Presa, con nuove rotatorie, 4 nuovi ponti e almeno 2 sottopassi. E’ anche riconfermato il tunnel sotto il Canale Orologio tra Sansonessa e Via del Leone, indicato nel Prg 25 anni fa.

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La prima Giunta del Dopoguerra

STORIA - Eletta dal CLN, amministrò Caorle per un anno tra il 1945 e il 1946 Giovanni Polo il primo Sindaco, nomina riconfermata anche dopo le libere elezioni del 1946

È

di Giovanni Carrer

questa la cronistoria della formazione della prima Giunta , nominata dal C.L.N. - Comitato Liberazione Nazionale, che amministrò il Comune di Caorle nelle cruente giornate alla fine della seconda guerra mondiale. Il 28 Aprile 1945 veniva firmato dal podestà Gusso Stefano la delibera podestarile n° 237, pubblicata il 29 Aprile all'albo pretorio; terminava così anche a Caorle l'era fascista. In data 5 Maggio 1945 con la delibera riguardante le spese di viaggio del Segretario comunale, appare la dicitura: il Sindaco.

ti a farne parte: Penso Romildo di anni 38 esercente, Battiston Giovanni fu Luigi di anni 35 falegname, Ceccotto Egidio fu Tommaso di anni 33 meccanico, Teso Francesco fu Francesco di anni 46 spazzino, Marchesan Don Felice fu Isidoro di anni 40 sacerdote, Carrer Archimede di Daniele di anni 33 operaio, Gnan Raffaele di Giobatta di anni 34 impiegato, Longo Livia di Giuseppe di anni 43 ostetrica, Gusso Pietro fu Domenico di anni 61 commerciante. La pubblicazione sull'albo pretorio del Comune di Caorle fu fatta il giorno 9/12/1945 (domenica). Con la n° 304 del 7/12/1945, la Giunta convocata dal Sindaco alle ore 14 nella sala delle udienze, con la presenza di:

mazione della lista di sinistra (con simbolo una spiga all'interno di un cerchio) sulla lista moderata di destra (con simbolo un elmetto militare). Il nuovo Consiglio comunale è forma-

Elenco dei Consiglieri eletti il 30 Marzo 1946

Polo Giovanni, Montagner Alessandro Maffione dott. Francesco, Vio Antonio Lionello Stefano, Martin Severino Marsicano Valerio, Miorin Narciso Vendrame Davide, Bisconcin Elia Brichese Angelo, Valente Giorgio Vincoletto Pietro, Carrer Gontrano Carnieletto Sante, Culos Riccardo Zoppelletto Primo, Lollo Angelo Gusso Pietro, Marafon dott. Modesto Salvadego Ugo, Ghirardini Gaetano Savian Tommaso, Casonato Olindo Grandin Stefano, Poletto Gino Meneghello Giuseppe, Amadio Irma Frisotti Mario, Turchetto Domenico

Componenti la Giunta sindaco - Polo Giovanni assessori effettivi:

Miorin Narciso (assessore anziano) Savian Tommaso Martin Severino Carrer Gontrano

Nella pagina 36 del registro delle delibere, la n. 277, appare il resoconto di spesa con la dicitura: il sindaco Polo Giovanni ed il vicesindaco Marchesan Luigi. Il Polo rimane in carica come Sindaco fino alla fine di settembre, ai primi di ottobre gli subentra Marchesan Luigi. Tra i più importanti provvedimenti adottati dalla nuova giunta, ci sono: - con la n° 295 del 02/11/1945 si delibera di riscuotere le imposte non più con una agenzia ma in proprio (confortati ed incoraggiati dal parere favorevole del locale comitato C.L.N., visti gli art. di legge ad unanimità di voti delibera; - assumere con il 1° gennaio 1946 la gestione diretta delle imposte di consumo di riservarsi di approvare lo speciale regolamento. Con la delibera n° 296 l'allargamento degli accessi sul ponte di Ca’ Corniani lungo la strada consorziale Caorle-Portogruaro. Altra deliberazione importante la n° 300, con la quale nomina il Comitato assistenza comunale (ECA). Sono chiama-

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sindaco Marchesan Luigi, assessori Tiepolo Italo, Marafon Clito, Gusso Pietro, Tiepolo Vincenzo, Meneghello Giuseppe, Marafon Jhon, assiste il segretario capo Bortoluzzi Giacomo, si delibera sui vari argomenti posti all'ordine del giorno. Il 31/12/1945 alle ore 14 si è riunita la Giunta con la presenza del sindaco Marchesan Luigi, assessori Tiepolo Italo, Gusso Pietro, Marafon Jhon, Tiepolo Vincenzo, Meneghello Giuseppe e assiste il segretario capo Giacomo Bortoluzzi, delibera n° 311 : nuovi miglioramenti al personale dipendente e gratifica natalizia al personale dipendente. Con la delibera n° 316 del 26/3/1946 termina la sua azione la giunta provvisoria, espressione del C.L.N. Sono presenti il sindaco Marchesan Luigi, gli assessori Tiepolo Italo, Gusso Pietro, Marafon Jhon, Tessarin Erminio e Meneghello Giuseppe. Con le elezioni del 30 Marzo 1946 a suffragio universale, viene eletto il nuovo Consiglio comunale, che vede l'affer-

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assessori supplenti: Brichese Angelo Culos Riccardo

to da 24 consiglieri della lista di sinistra e 6 della lista di centrodestra. Per capire, a mio avviso, una tale affermazione della sinistra, bisogna ricordare che Caorle, già prima del fascismo, aveva una giunta di sinistra con sindaco il socialista Tiepolo Vincenzo e le nostre terre erano state interessate da grandi movimenti sociali e politici riguardanti il periodo 1919/1922 (vedi il libro “L'altro Secolo” di Imelde Rosa Pellegrini, che a pag. 217 cita il giornale fascista Italia Nostra, nel quale la zona di Ca’ Cottoni, Ca’ Corniani e San Gaetano veniva definita la “Mosca” del Veneto). Non dimentichiamo che durante il ventennio fascista 14 cittadini di Caorle furono posti al confino politico o biografati o sottoposti alla giurisdizione ordinaria. Uno di questi fu processato e confinato dal tribunale speciale (vedi libro “L'altro Secolo” da pag. 566 a pag. 575).


SALVIAMO LA LAGUNA DI CAORLE - Abbattuti pontili abusivi. Ora le concessioni

Finalmente una Regola per Falconera D opo anni di appropriamento selvaggio e abusivo degli specchi lagunari, e immobilismo della pubblica amministrazione, finalmente qualcosa sempre andare nella direzione di una Regola per la Laguna di Caorle. Abbiamo da queste pagine invocato con forza l’adozione del Piano di tutela paesaggistica e ambientale che il Comune di Caorle anni fa ha commissionato, ma che ancora langue nei cassetti per motivi reconditi. Ebbene, diamo atto che l’azione intrapresa dall’Amministrazione comunale di cui si è data informazione lo scorso 22 novembre - va nella giusta direzione, non solo per le demolizioni di manufatti abusivi, ma soprattutto per la parte in cui si afferma l’intenzione di acquisire dal Genio Regionale la concessione di tutti gli specchi acquei al fine di darli in concessione ai cittadini che ne faranno richiesta. Ecco il testo del comunicato stampa: «È iniziata mercoledì e si concluderà nel giro di pochi giorni la demolizione dei pontili abusivi nell’area di Falconera. Le opere oggetto della demolizione consistono in una serie di pontili di legno e vari pali asserviti ad attracco di natanti che si trovano in prossimità della foce del canale Nicesolo, lato ovest. Si tratta di strutture fatiscenti ed in pre-

carie condizioni che rappresentano un significativo elemento di rischio per l’incolumità pubblica e privata. Negativo è anche il riflesso ambientale poiché la zona, di grande pregio naturale e sociale, ricade in area di interesse SIC (Siti di Importanza Comunitaria, che sono riconosciuti dall’Unione Europea per la tutela degli ambienti naturali e delle specie di flora e fauna di maggiore vulnerabilità e rilevanza a livello continentale). Tali opere, realizzate senza alcuna autorizzazione, e quindi in assenza di una concessione demaniale marittima, vennero messe sotto sequestro a seguito di un sopralluogo della Capitaneria di Porto nell’agosto 2011 e solo oggi abbattute, grazie allo stanziamento di un fondo ad hoc da parte dell’Amministrazione comunale. “La mia Giunta è sempre stata sensibile ai temi dell’ambiente e della protezione del paesaggio, deplorando le offese arrecate da certe costruzioni abusive realizzate in anni in cui tutto era permesso. Perciò, nonostante il momento di difficoltà economica che stiamo attraversando – dichiara il Sindaco Luciano Striuli – siamo riusciti nell’intento di destinare una somma economica consistente (circa 20.000 euro) per la

bonifica della zona di Porto Falconera, area di rilevante interesse ambientale, per riportarla alla sua originale bellezza e renderla fruibile a tutti, cittadini e turisti, in piena e totale sicurezza”. Finalizzata a questo scopo, l’attuale Giunta lo scorso anno, a pochi mesi dall’insediamento, ha presentato regolare domanda al Genio Civile (competente sul territorio) per ottenere la diretta concessione dell’area. “Una volta ottenuto il documento ufficiale, ed è questione ormai di pochi giorni – conclude Luciano Striuli – concederemo gli spazi acquei ai cittadini attraverso degli appositi bandi che sono già allo studio. Tra le altre cose, ad esempio, pensiamo che il concessionario si debba costruire la struttura, seguendo determinate normative, ed accollandosi l’onere finanziario che verrebbe dedotto dal canone periodico”. »



Nonostante il maltempo e le poche giornate di pesca, il bilancio è incoraggiante

Pesca: Il Mercato Comunale funziona T imidi segnali di rilancio per il Mercato Ittico Comunale sono venuti a seguito dell’incontro, l’8 novembre scorso, fra l'Amministrazione Comunale e gli operatori della pesca, nel corso della quale sono stati comunicati i dati emersi dal primo mese di gestione diretta comunale del mercato ittico e le valutazioni conseguenti. Il Comune di Caorle ha assunto, infatti, dal’1 ottobre, la gestione diretta del Mercato Ittico di Sansonessa per un periodo sperimentale di tre mesi. Nonostante le limitazioni alle giornate di pesca e molti giorni di maltempo, nel corso di questo primo periodo i risultati sono stati positivi, considerato che vi è

stato un importante incremento nell'utilizzo della struttura, sia da parte dei pescatori (con conseguente aumento del conferimento del pescato), sia da parte dei commercianti. La Giunta Comunale, confidando che ulteriori pescatori e commercianti provvedano all'utilizzo del mercato, ha pertanto deciso di prorogare il periodo di sperimentazione fino al giorno in cui sarà avviata la gestione comunale del mercato presso la nuova struttura, in corso di ultimazione, di Riva delle Caorline. E’ altresì vero che dal punto di vista dei pescatori, la crisi commerciale e la mancanza di prodotto in mare si è ancor più acuita. Le imminenti rottamazioni (ta-

RIFLESSIONI AMARE DI UN PRESIDENTE

iunto ormai quasi al termine del mio mandato, mi viene sponG taneo ripercorrere a ritroso questo triennio, esaminandone i momenti salienti, culminati nel corso dell’estate nell’applicazione

della tassa di soggiorno. Purtroppo, l’entusiasmo iniziale è andato scemando rapidamente, logorato dalle continue delusioni quotidiane. In uno quadro economico davvero poco entusiasmante e molto complesso per quanti operano nel settore, mi sono trovato a condividere la difficoltà di raggiungere convergenze o, quanto meno, una semplice identità di vedute con i miei stessi colleghi. La necessità di fare squadra, è oggi un elemento imprescindibile: gli imprenditori non possono coltivare in solitudine il proprio orticello. Pur nella naturale e doverosa libertà delle scelte che ciascun imprenditore si trova ad operare nella gestione della propria attività, resta la necessità di una condivisione con i colleghi, al fine di trovare le giuste sinergie, in relazione alle valutazioni strategiche per la categoria di appartenenza. Purtroppo ho dovuto fare i conti e, talvolta, anche scontrarmi con i personalismi e con la scarsa collaborazione dei miei stessi colleghi, che troppe volte mi hanno dato dimostrazione di una visione, oserei dire paesana, senza dar prova della lungimiranza necessaria all’attività imprenditoriale. D’altro canto, lo scenario è reso ancor più complesso dalla scarsa progettualità dei nostri politici a livello nazionale, cui si aggiunge l’ulteriore limite rappresentato dall’attività degli amministratori locali, celato il più delle volte da un offuscato senso di responsabilità, ed ancor più, dall’incapacità di disegnare un futuro e di programmare scelte coerenti per il nostro territorio. Così le riflessioni si fanno amare. In quanto imprenditore, il senso di responsabilità è per me un aspetto di fondamentale importanza: se agisco, se opero delle scel-

glio) dei pescherecci non basteranno a dare ossigeno ad un settore che necessita di provvedimenti strutturali, primo fra tutti il ripristino di aree riservate al ripopolamento del pesce, e parimenti a strategie di marketing per rendere più sostenibile in reddito prodotto.

te, valutazioni squisitamente personali, nella gestione della mia azienda, ne pago direttamente le conseguenze: di esse rispondo nel bene e nel male, a me stesso, ai miei collaboratori, alla mia famiglia e, non da ultimi, ai miei clienti. Oggi mi chiedo: il politico a chi dà conto delle sue scelte, più o meno lungimiranti, più o meno ortodosse, della sua insipienza, dell’incapacità di guardare al futuro con approfondite valutazioni di merito? Mi accorgo che spesso si applica la più facile politica di comodo, delle “non scelte”, per evitare lo scontro, la contrapposizione con l’una o l’altra parte, alla quale si somma il paravento delle numerose normative farraginose che si prestano, quasi ad arte, a rendere più complessa la vita dei cittadini. Non voglio apparire come un disfattista, come un pessimista tout court. Sono amareggiato, deluso, ma pur sempre un imprenditore e, come molti colleghi, per motivi quasi genetici, ho maturato la forza ed il dovere dell’ottimismo, necessari al mio lavoro quotidiano, strumenti fondamentali per accogliere ogni giorno i miei clienti con il sorriso. Credo che questa piccola dose di ottimismo, di voglia di fare, di mettersi ancora in gioco, costituisca oggi quel filo tenace che sorregge il nostro Paese. Tuttavia la domanda che mi sorge spontanea, l’interrogativo che pongo oggi a me stesso e a chi mi legge è: per quanto potrà bastare ancora questa buona volontà, questa spinta positiva, questo impegno che appartiene di certo a molti, ma che non trova il contributo reale e l’effettiva comprensione dei problemi da parte di tutti ? Per quanto ancora sarà sufficiente questa forza propulsiva, ormai ridotta al lumicino, a mantenere alto il morale, spesso senza ricevere supporto, o risposta alcuna dalle istituzioni ? Perché il nostro Paese, che reputo pieno di risorse umane, naturali e artistiche, non riesce mai a trovare la giusta via che gli consenta di uscire dall’impasse in cui pare dibattersi atavicamente ? La speranza resta, la forza d’animo non mi abbandona e, come accade a me, anche a molti altri colleghi. Tuttavia sono convinto che sia giunto il momento di fare fronte comune, di avviare un dialogo che sia davvero costruttivo, di aprirsi propositivamente al futuro, prima di giungere al punto di non ritorno.

Il Presidente - Gianpiero Zanolin


TURISMO - Come saranno impiegati gli introiti del nuovo balzello ? I dati sulle presenze 2013

Tassa di Soggiorno anno primo Alla Mostra Internazionale del Gelato la Scuola Alberghiera di Caorle vince il concorso nazionale

1° Premio alla MIG di Longarone

Ha vinto Caorle! E si portano a casa (anzi: a scuola) una macchina da 10mila euro. Martina Pintonello ed Eva Bottosso, allieve del secondo e terzo anno della Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII” di Caorle, presentando il piatto “Oro Rosso” con il prodotto IGP la Ciliegia di Marostica, sono arrivate prime al 20° Concorso Nazionale “Festival d’Autore” di Longarone, dove si svolge ogni anno la Mostra Internazionale del Gelato. I concorrenti potevano presentare alla giuria un solo piatto di gelato, che facesse risaltare “Le eccellenze del territorio”.

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aro amico Giampietro Berardo colgo l'occasione dell'opportunità che mi è consentita da questo spazio per esprimere sottoforma anche di confidenza al lettore Caorlotto, al quale vorrei far condividere un sentito ringraziamento, oltre che mio di tutto il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Arenili di Caorle, per i risultati della tua lunga e fruttuosa Presidenza; da poco hai lasciato questa incombenza al sottoscritto e spero di poter onorare degnamente questo ruolo non certo facile, non sempre si è capito fino in fondo l'impegno e l'abnegazione che tu Piero hai sempre dedicato nel condurre questa importante azienda e dei risultati raggiunti. Vorrei ricordare al lettore che oggi il

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di Flavio Ineschi

alla molto contestata introduzione nel comune di Caorle della tassa di soggiorno, con vicende giudiziarie di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato (che ne hanno sancito la legittimità formale), ci troviamo a fine stagione a fare i bilanci di una stagione molto problematica. Anzitutto, i dati su arrivi e presenze, che pur non disegnando il quadro sostanziale dell’andamento della principale economia di Caorle (i volumi di

fatturato hanno subito cali percentuali a due cifre) testimoniano di un calo anche nei numeri generali, chiudendo con una diminuzione di presenze del 3% nella ricettività alberghiera (35.269 soggiorni in meno) e addirittura dell’8,8% negli appartamenti. In numeri teorici, significa una perdita monetaria di 1 milione e mezzo di euro. In termini reali, la perdita può considerarsi almeno 4 volte tanto. Ma dati oggettivi (fatturati reali) non ce ne sono, quindi, il calcolo rimane astratto ed ogni sin-

gola azienda conosce i propri bilanci. Ma le chiusure nel settore commerciale sono lì a testimoniare una sofferenza gravissima, che si ripercuote non solo sull’impresa ma anche sull’occupazione. Intanto, il Comune di Caorle informa che gli introiti dalla tassa di soggiorno hanno portato un gettito di 1.342.000 Euro (alla data del 21.10.2013, per il periodo giugno-settembre). Una cifra ragguardevole, che però non si sa come verrà impiegata. Le riunioni della Consulta per il turi-

GRAZIE PRESIDENTE Consorzio Arenili di Caorle vanta una gestione esemplare e un profilo economico solido nonostante le contingenti difficoltà effetto della crisi globale con cui tutti ci confrontiamo quotidianamente. Anche in tema di servizio offerto all'utente abbiamo ricevuto attestazioni di merito sancite in modo inequivocabile anche dalle due certificazioni di qualità conseguite ossia ISO9001 e ISO14001 che per i non addetti ai lavori sono quelle relative alla sicurezza ed alla gestione ambientale. Sono questi risultati che non avremmo mai raggiunto se la tua dirigenza non fosse stata di rango; pertanto oltre alla mia evidente e personale opinione credo di essere in dovere, anche per il ruolo che ora rappresento, a nome dei consiglieri dei so-

ci e dei dipendenti del Consorzio Arenili di Caorle di esprimerti un sentito e profondo ringraziamento per il decennio che hai dedicato alla Presidenza di questa azienda e che hai saputo onorare con risultati universalmente riconosciuti. Con Stima Riccardo Rothmuller Presidente Consorzio Arenili Caorle


smo, infatti, finora non hanno partorito programmi condivisi, salvo quelli in opere pubbliche e servizi che per l'Amministrazione comunale hanno valenza turistica (spiaggia, decoro urbano, trasporto pubblico estivo, sicurezza ed altri servizi). Per quanto riguarda le manifestazioni culturali, turistiche e sportive e la promozione turistica, nulla si sa, se non una generica riconferma delle manifestazioni già ospitate quest’anno. Dagli operatori è giunta la preoccupata previsione per la sta-

CAORLE

PER CATEGORIA

TOT. GENERALE

PER NAZIONALITA’

Germania Austria Olanda Rep. Ceska Danimarca Svizzera Polonia Francia Ungheria Belgio Svezia Regno Unito Slovacchia Russia ... Stranieri Italiani TOT. GENERALE

ITALIANI

VENETO LOMBARDIA BOLZANO TRENTO FRIULI-V.G. PIEMONTE

ARRIVI 2013 2012

23.322 156.414 28.381 15.371 10.862 234.350

21.910 157.701 29.962 17.483 12.294 239.350

12.740 148.222

12.559 160.134

204.105

sità per il 2014 di concentrare le maggiori risorse promozionali per attivare manifestazioni ed eventi di richiamo proprio nei mesi di Aprile e Maggio, Settembre e Ottobre, e non nei tre mesi di Giugno, Luglio e Agosto, che necessitano tuttalpiù di eventi di mero intrattenimento. Principali regioni

gennaio/settembre 2013

alberghi alberghi alberghi alberghi RTA res. tur. alb. TOT. ALBERGHI campeggi e villaggi turistici colonie e case per ferie appartamenti

gione balneare 2014, che vedrà una notevole contrazione del periodo di piena attività, in quanto la Pasqua cade alta, il 20 Aprile, e le grandi feste delle vacanze si avranno tutte in Giugno (a partire dall’Ascensione, domenica 1 giugno). Pertanto, nel mese di Maggio si teme un vuoto di presenze. Ecco quindi, la neces-

203.119

599.417

615.162

126.759 113.473 17.190 43.645 14.302 14.870 13.982 4.604 7.251 4.111 4.399 3.208 5.574 1 2.353 ...... 386.581 212.836 599.417

133.995 117.504 19.582 43.365 15.765 14.245 11.701 4.953 6.116 3.818 4.206 2.899 4.848 1.728 ... 393.901 221.261 615.162

%

+6,44 -0,82 -5,28 -12,08 -11,65 -2,09 +0,49

+1,44 -7,44

-2,56

-5,40 -3,43 -12,22 +0,65 -9,28 +4,39 +19,49 -7,05 +18,56 +7,67 +4,59 +10,66 +14,98 +36,17 ... -1,86 -3,81 -2,56

PRESENZE 2013 2012

%

122.993 715.379 157.616 90.161 84.740 1.170.889

-0,14 +0,11 -7,68 -12,93 -14,72 -3,01

114.239 1.339.483

112.868 1.469.007

+1,21 -8,82

1.145.421 621.962 208.098 308.785 146.893 116.839 93.424 42.860 39.055 35.432 29.060 23.898 34.135 13.195 ... 2.916.213 1.535.710 4.451.923

1.699.159

4.290.352

4.451.923

1.078.994 596.425 187.541 306.316 135.327 123.297 112.792 39.431 45.482 38.955 31.153 26.957 39.015 20.016 ...... 2.849.832 1.404.520 4.290.352

11

123.676 38.622 12.298 11.313 10.748 7.326

A Graz il Gast per l’Alpe Adria Fiera Alberghiera dal 9 al 12 marzo Sono state annunciate le date della prossima Fiera dell’Alto Adriatico, che si terrà al Palaexpomar di Caorle dal 9 al 12 marzo 2014. La prima manifestazione fieristica del 2014 è invece “Gast-Expo” che si terrà a Graz (Austria) in concomitanza della fiera Alpe Adria, dal 29 gennaio all’1 febbraio. ARRIVI 2012 Diff.% 129.688 -4,64 40.780 -5,29 12.435 -1,10 11.592 -2,41 11.356 -5,35 6.932 +5,68

PRESENZE 2013 2012 Diff.%

835.302 272.835 96.373 64.112 70.421 56.601

908.921 -8,10 287.701 -5,17 99.571 -3,21 67.901 -5,58 72.431 -2,78 54.221 +4,39

fonte: A.P.T. Caorle

123.171 716.176 145.508 178.501 72.264 1.135.620 1.701.010

2013

L e p r i m e F ie r e d e l t u r i s m o n e l 2 0 1 4

2002

presenze

2004

2006

2008

2010

108.702 32.588 61.656 102.050 727.141 622.316 699.549 736.702 150.280 183.197 140.513 143.973 129.074 183.915 169.310 144.947 68.718 18.379 62.265 67.046 1.127.116 1.040.395 1.133.293 1.194.718 1.183.915 38.045 597.676 260.438 230.957

2011

114.171 729.413 142.046 127.464 75.902 1.188.996

+0,11

1.433.685 1.326.755 1.571.682 1.728.030 1.706.635 1.718.678

-3,63

3.635.207 3.485.383 3.937.708 4.378.607 4.366.504 4.473.263

-5,80 -4,11 -9,88 -0,80 -7,87 +5,53 +20,73 -8,00 +16,46 +9,94 +7,20 +12,80 +14,30 +51,69 ... -2,28 -6,20 -3,63

975.590 1.121.929 783.387 733.533 848.676 950.650 620.020 622.713 594.271 540.335 565.110 561.659 217.884 223.453 127.462 162.397 196.796 256.072 292.880 273.432 177.206 169.091 171.926 238.273 121.202 139.722 67.585 90.285 126.085 157.111 114.029 117.880 119.228 106.724 121.609 112.620 91.146 84.566 33.391 20.340 36.900 77.300 46.871 52.204 25.215 25.642 38.429 53.906 44.080 47.681 46.754 52.131 36.814 29.385 43.225 46.534 21.767 29.235 38.049 49.511 28.623 30.508 30.051 56.713 39.797 42.302 16.974 27.252 36.366 41.876 49.981 40.262 34.609 28.232 16.098 18.084 26.997 26.964 10.904 ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... 2.103.711 2.064.986 2.359.766 2.698.476 2.740.020 2.857.108 1.531.496 1.420.397 1.577.942 1.680.131 1.626.484 1.616.155 3.635.207 3.485.383 3.937.708 4.378.607 4.366.504 4.473.263

113.872 121.710 124.430 111.423 118.854 115.285 949.976 1.006.810 1.113.879 1.340.574 1.354.244 1.451.717

Caorle 2013


Medico epizoologo, storiografo, massimo rappresentante della nobiltà caorlotta dell’800

Vita e opere di TRINO BOTTANI (1785-1823)

Q

Ricordi conservati in un vecchio baule sparito nel 1919, dopo la prima guerra mondiale

di Paolo Francesco Gusso

uando ero bambino, ascoltavo rapito i racconti di gioventù delle vecchie zie Luigia (classe 1886) e Vittoria (classe 1888), che spesso ricordavano i loro giochi nella soffitta della nostra casa e quel grande baule di legno, contenente libri, documenti, lettere di Trino Bottani e oggetto della loro curiosità. Durante la prima guerra mondiale, dopo la disfatta di Caporetto e l’occupazione di Caorle da parte degli austriaci, anche i miei erano andati profughi a Potenza, fino ai primi mesi del 1919. Al loro ritorno avevano trovato la casa vuota: naturalmente, anche il baule era sparito con tutto il suo prezioso contenuto cartaceo, probabilmente utilizzato da qualche soldato austriaco o profugo del Piave per riscaldarsi nell’inverno! Negli anni, mi sono spesso chiesto come mai l’ “archivio” di Trino Bottani si trovasse proprio nella casa dei miei avi e solo recentemente ho avuto la risposta grazie ai registri parrocchiali, dai quali è risultato che la sorella di Trino, Bernardina Bottani in Negroni, era la bisnonna materna di mio nonno e delle zie Luigia e Vittoria. Dopo la morte prematura del fratello, Bernardina aveva amorevolmente riposto tutti i ricordi e le carte di Trino in quel baule, conservandoli nella soffitta della sua abitazione dove erano rimasti per quasi cent’anni.

Caorle 2013

1915 Via Maggiore (Rio Terrà) Era già stato interrato l’antico Canale, ricoperto di terra battuta.

Questa breve biografia di Trino Bottani vuole essere un omaggio - ricordo per un mio lontano avo che, con la sua opera ha contribuito a farci meglio conoscere la storia della nostra Città. Trino Giovanni Bottani nacque a Caorle il 22 maggio 1785, da Francesco Bottani e Bernardina Tone-

gazzo, terzogenito di nove figli (1); il suo atto di nascita, oltre al nome riporta il titolo di “Vitalizio”, cioè appartenente a vita al Maggior Consiglio di Caorle (2). Il padre Francesco, vedovo nel 1798, sposò in seconde nozze Antonia Brun di Cordovado, dalla quale ebbe due figlie: Bernardina Giusta e Aloi-

sia Teresa. Nei registri della Cattedrale di Santo Stefano il cognome Bottani compare dal 1725 (con l’atto di nascita di Francesca Bottani, zia di Francesco) al 1807, con la nascita dell’ultima figlia di Francesco, Aloisia Teresa. Si tratta quindi di una breve presenza a Caorle rispetto ad altre fa-

(1) - Stefano Basilio (19.12.1781), Angela Rachele (8.3.1783), Trino Giovanni (22.5.1785), Anna Maria (5.9.1787), Micaela Arcangela (20.11.1789), Alvise Antonio (2.3.1791), Antonia (19.7.1793), Antonia (18.11.1795), Ogniben Antonio (31.5.1798). (2) - E’ lo stesso Trino Bottani a spiegare il significato di Vitalizio: “L’Orionda nobiltà passava dall’eletto ne suoi discendenti. La Vitalizia al solo eletto si limitava. Nel 1754, ridotti essendo i nobili a pochissimo numero, che appena bastava per formar i Consigli, giacché come altrove […] abbiamo osservato, la comunità a soli dieci individui è stata ristretta, il zelante cittadino Stefano Brunelli vedendo che andava ad annullarsi arringò nel Consiglio, facendo conoscere la prossima decadenza della Nobiltà, e proponendo i mezzi per sostenerla, cioè quello di eleggere Oriondi alcuni attuali Vitalizj, e l’altro di nominare degli altri Vitalizj scelti fra i benestanti della patria, e poi anche questi aggregarli Oriondi, acciocché maggiormente s’interessassero pel miglior essere della stessa. Si approvò la di lui proposizione, la nobiltà antichissima di Caorle si conservò sin all’anno 1805, e l’ultima seduta del Consiglio accadde il 26 decembre dell’anno predetto”. (3) - Quando il 12 maggio 1797 cessò di esistere la Repubblica di Venezia, Francesco Bottani non fece parte della Municipalità Provvisoria istituita dai francesi, composta da Stefano David, Nicolò Mantoani, Antonio Mantoani, don Giovanni Marini, Nicolò Pacchiaffo, Pietro Smergo, Natale Scarpa, Marco Valentinis, Antonio Zotti, Francesco Appolonio (segretario). Dal gennaio 1798, pochi mesi dopo il trattato di Campoformido (17 ottobre 1797) con il quale Napoleone aveva ceduto il Veneto all’Austria, fu ripristinata la vecchia Comunità di Caorle e Francesco Bottani tornò a farne parte come Giudice Anziano, insieme a Nicolò Pacchiaffo (Giudice), Giovanni Gusso e Domenico Regeni (Deputati), Lorenzo Tomba e Giacomo Gallo (Sindaci), Angelo Rossi e Andrea Zusberti (Camerari), Bernardino Marchesan e Lorenzo Gaffarello (Giustizieri), Giovanni Gaffarello (Masser al Sale), Pietro Coppo e Angelo Gusso (Misuradori al Sale), Vincenzo Negroni (Cancelliere). Dopo la pace di Presburgo del 26 dicembre 1805, in seguito alla grande vittoria napoleonica di Austerliz del 2 dicembre 1805, il Veneto passò nuovamente ai Francesi (Regno d’Italia) che vi rimasero stabilmente fino al 1815. Ripristinata la Municipalità fu nominato sindaco Giovanni Nardelli, al quale poi subentrarono Antonio Mantoani nel 1808, Francesco Bottani nel 1809 e Domenico Regeni nel 1810.

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miglie secolarmente radicate e tutt’ora presenti (Gusso, Marin, Marchesan, Gallo, Rossi, Biancon, ecc.), anche se i Bottani sono stati molto importanti nella Caorle di fine ‘700 - inizio ‘800. Infatti, Francesco Bottani, padre di Trino, ricoprì importanti cariche pubbliche (3) sia con la Repubblica di Venezia che con i governi austriaco e francese, e fu sindaco di Caorle nel 1809. Era molto benestante essendo proprietario di 21 edifici (2 case di abitazione di cui una con bottega, 13 case in affitto, 6 magazzini e 1 stalla) (4), e terreni da lui bonificati e trasformati in orti, frutteti e vigneti (5). Francesco Bottani acquistò anche l’oratorio di San Marco (6), un piccolo edificio sacro affacciato al fondo dell’ospedale (attuale Campo S. Marco) e demolito nel corso del 1800. Il nonno materno di Trino, Giovanni Tonegazzo, chimico, dotto in letteratura e poesia, era uomo molto socievole: Trino lo definì “consigliere della patria poiché ognuno correva da lui a chiedere consiglio nelle cose più rilevanti”. La sua unica

figlia Bernardina spo1808-Mappa sò Francesco catastale Bottani, fu napoleonica molto amata dai caorlotti di Caorle con evidenziati per le sue gli edifici grandi quadi proprietà lità umane e di Francesco morì premaBottani. turamente il primo luglio 1798. Compiuti i suoi primi studi scolastici e filosofici a Caorle, sotto la guida del canonico don Giovanni Marini, Trino Bottani si trasferì a Padova dove frequentò il ginnasio e l’università, laureandosi il 26 gennaio 1804, all’età di 18 anni, in filosofia e medicina. Dopo aver superato brillantemente alcuni rigorosi esami teorico-pratici, il 19 aprile 1805 ottenne l’abilitazione all’esercizio della professione medica con il massimo dei voti e la lode. Iniziò nello stesso anno la carriera medica a Venezia, assistente del professore di clinica e proto-medico delle Venete Provincie

(4) - Dati desunti dal Sommarione del Catasto Napoleonico del 1808. (5) - Trino Bottani scrisse del padre Francesco: “si distinse nell’Agricoltura, su di cui possiede molte cognizioni pratiche. Ha il merito di aver ridotto a perfetta coltivazione un buon pezzo di terreno in Caorle, che prima era palude, e fondi di varie case demolite, dove si raccolgono presentemente molte frutta di varia specie, ed erbaggj, che soddisfano in parte a’ bisogni di questa popolazione.” (6) - La chiesetta aveva una sola navata, ed un altare ligneo sul quale c’era una tela raffigurante San Marco, San Giuseppe e San Carlo, aveva una lunghezza di 18 piedi, una larghezza di 15 piedi e un’altezza di 12 piedi (1 piede=34,77 cm.).

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1909 - Il santuario della Madonna dell’Angelo.

Francesco Aglietti, presso l’Ospedale dei Santi Giovanni e Paolo, e del professore Colludrovich, presso l’ospedale degli Incurabili, con attestazioni di ottima condotta e profitto. Divenne poi allievo del prof. Angelo Damiani che ebbe per lui grande stima, incitandolo ad approfondire gli studi di epizoologia (malattie degli animali domestici) di cui Bottani diverrà uno dei maggiori esperti. Durante il periodo uni-

versitario e di apprendistato, egli rimase comunque molto legato alla sua Caorle; fino al 26 dicembre 1805 appartenne al Maggior Consiglio, presieduto dal padre Francesco, e fu membro (insieme a Nicolò Pacchiaffo e Antonio Mantovani) di una speciale Deputazione Civica che si occupava di rapporti fiscali e giuridici con alcuni comuni limitrofi. Grazie alle sue grandi qualità umane e alla sua

Caorle 2013


ottima preparazione medica, nel 1806 la Corte Pontificia lo nominò Cavaliere della Croce e Sperone d’Oro, un importante riconoscimento che gli fu consegnato da monsignor Giuseppe Maria Peruzzi, ultimo vescovo di Caorle (prima di essere trasferito a Chioggia nel dicembre 1807). Del suo Vescovo, Bottani scriverà con riconoscenza: “la sua traslocazione fu molto pesante al cuore de’ Caorlesi, per la perdita che hanno fatto di un sì degno e pio Prelato, da cui i poveri non iscarsi soccorsi ritraevano in istato sia di salute, che di malattia, facendo Egli somministrare le occorrenti medicine, ed altro che abbisognasse; come pure molte coperte nella rigida stagione del verno”. La carriera medica di Trino Bottani fu molto rapida ed apprezzata: dopo alcuni anni di lavoro negli ospedali veneziani assunse l’incarico di responsabile sanitario per i Distretti di Portogruaro e S. Donà fino al novembre del 1811; per i Distretti di Venezia, Mestre e Dolo fino al 1814, e nuovamente per i Distretti di Portogruaro e S. Donà fino al 1816. Durante gli anni di governo napoleonico (18051815) egli fu molto apprezzato dal Ministro della guerra per l’assistenza medica prestata ai soldati dell’esercito francese nell’Alto Adriatico. Tornati gli austriaci dopo la definitiva sconfitta napoleonica di Waterloo (15 giugno 1815), fu per un breve periodo a Caorle, svolgendo anche funzioni di giudice supplente. La nuova amministrazione austriaca, vista la sua competenza, lo richiamò al Dipartimento di Sanità, con la carica di medico della “Casa d’Indu-

stria”(7); all’inizio del 1817, quando scoppiò una grave epidemia di tifo petecchiale, fu nominato Commissario Governativo di Sanità per i Distretti di Ariano, Loreo e Chioggia, maggiormente colpiti dalla malattia. Il 19 aprile 1817 lo troviamo a Venezia, medico straordinario dell’Ospedale Civile e nel 1818 ricoprì nuovamente l’incarico di Commissario Governativo di Sanità per i Distretti di Portogruaro e S. Donà, più vicino a Caorle e alla sua famiglia. Tutti questi gravosi servizi pubblici gli valsero il 5 febbraio 1820 uno speciale premio dell’imperatore Francesco I e la nomina a responsabile medico della Imperiale Regia Delegazione di Sanità della Provincia di Venezia. La vita del dottor Trino Bottani fu però troncata da prematura morte il 3 luglio 1823, all’età di 38 anni. Non risulta che egli si fosse sposato e che avesse figli. Trino Bottani, durante la sua breve ma intensa esistenza si cimentò anche come scrittore, pubblicando due importanti opere: un trattato storico “Saggio di Storia della Città di Caorle”, stampato a sue spese dalla tipografia di Pietro Bernardi di Venezia il 20 aprile 1811; e un trattato medico di grande rilevanza scientifica intitolato: “Delle epizoozie ossia delle epidemie contagiose e non contagiose che influirono negli animali domestici, utili principalmente all’agricoltura del Veneto Dominio in Italia”, stampato a Venezia dalla tipografia Picciotti nel 1819. Da una sua lettera del 2 novembre 1811 abbiamo notizia del suo progetto per un saggio storico su Grado, che però riuscì solo ad abbozzare.

(7) - La “Casa d’Industria” aperta a Venezia il 2 gennaio 1812 nei locali dell'ex convento di San Lorenzo, e rimasta attiva fino al 1875, era un’istituzione destinata ad accogliere i poveri e i senza lavoro; nel 1817 fu aggregato ad essa un “Reclusorio femminile” ed un reparto di scabbiosi dell'Ospedale; dal 1818 divenne luogo di lavoro forzato e casa di correzione, dove venivano internati “oziosi, vagabondi, scostumati, questuanti, ragazzi abbandonati ed indocili”. Le attività (industrie) funzionanti erano: panificazione, lavanderia, fabbricazione di stuoie, tappeti, tele e cesti di vimini, ecc.; Dal 1834 la Casa d’Industria si occupò anche della pulizia stradale e dal 1837 dell’illuminazione pubblica ad olio.

Caorle 2013

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zione di “somma decadenza” in cui era ridotto il paese ai suoi tempi, e non perde l’occasione per mettere in risalto tutte le vicende “sofferte sotto il governo de’ Veneziani” definendo Napoleone Bonaparte …“il GENIO (9) che fortunatamente ci governa”. Inoltre, in netto contrasto con chi considerava un grande privilegio la concessione fatta dal doge Francesco Foscari nel 1439 alla fedele Comunità di Caorle del diritto esclusivo di pesca e di

samente frapporvi tali e tanti ostacoli da rendere senza effetto un simile tentativo”, cosa che invece non avevano saputo fare i caprulani, “gittandoli nello squallore e nella miseria.”(10) Forse Bottani esagera con queste dure valutazioni, tuttavia bisogna riconoscere che nelle sue parole c’è un fondamento di verità, perché il 12 luglio 1468, appena qualche anno dopo la morte del doge Foscari e contravvenendo al dettato dell’atto ducale, fu

caccia nel territorio lagunare compreso fra i fiumi Livenza e Tagliamento (Privilegio delle Acque), Trino Bottani lo ritiene un vero e proprio abuso perpetrato da alcuni nobili confinanti “fra le cui mani caddero poi gli acquisti” della laguna di Caorle. Un atto di “poco giusta misura” equivalente ad una confisca dei beni comunali (canali, paludi e lagune proprie di Caorle) ereditati dagli antenati, e goduti fino al 1439 senza che “alcuno turbasse il suo antico pacifico possesso.” Egli si rammarica perché il provvedimento di esproprio era stato applicato solo a Caorle e non a Grado, come previsto dalla sentenza del Piovego del 4 novem(8) - La carta è dall’ing. Antonio Barbon del Corpo Reale Acque e Strade, incisa bre 1439, poiché, a a Venezia da Pietro Zuliani. suo parere, “quelli (9) - In maiuscolo nel testo originale. di Grado seppero de(10) - Trino Bottani. Saggio di Storia della Città di Caorle. 1811. Pagg 102-126. stramente e rispetto-

venduta ai nobili Vendramin (feudatari di La Tisana) una porzione lagunare posta in località “Pradis”, valutata in 300 campi arativi e prativi che sarebbe dovuta invece rimanere di pubblica ragione e soggetta all’uso esclusivo della Comunità di Caorle! Lo spirito antiveneziano che aleggia nell’opera del Bottani, deriva soprattutto dalla consapevolezza delle gravi ingiustizie subite dalla sua gente anche nel corso del 1700 con la vendita delle Prese lagunari fatta dalla Serenissima ai nobili Cottoni, Contarini, Basadonna e Di Prampero, poiché “i Caorlotti furono astretti ad una convenzione che soddisfece per allora le viste di Venezia, alla quale bastava di farsi conoscere civilmente per padrona”. Egli però non si astiene dal criticare i suoi concitta-

“Saggio di Storia della Città di Caorle” (1811)

E’ il primo che si conosca, in cui sono analizzate

le vicende civili, politiche e religiose di Caorle dalle origini alla caduta della Repubblica di Venezia. Al libro sono allegate due tavole: la prima contiene una carta topografica dell’intero territorio comunale di Caorle con i confini antichi e quelli del 1811 (8), e due mappe della Città all’inizio del 1800 e in epoca antica (il Bottani ipotizza la conformazione urbana, la consistenza edilizia ed il tracciato murario della città medioevale). L’altra tavola riporta alcune epigrafi decifrate e trascritte dai bassorilievi e sarcofaghi presenti nella cattedrale di Santo Stefano. L’opera è dedicata …“agli abitanti della città di Caorle, per antichità, per industria, per osservanza alla legge, commendevoli, questo saggio di storia della comune patria”. Il libro si articola in 8 capitoli, per un totale di 240 pagine; nella breve prefazione l’autore afferma di “seguire la nitida verità, so-

la scorta dello storico ingenuo e preciso […] sostenuto dall’amore di Patria”; nel primo capitolo descrive i luoghi (lagune, lidi, porti e fiumi); nel secondo la topografia, l’etimologia, l’antica città; nel terzo la storia politica di Caorle fino alla decadenza della Repubblica di Venezia; nel quarto le vicende dal 1797 al 1811; nel quinto le antiche giurisdizioni di Caorle, la sua estensione comunale

Ristampa anastatica del 1999 di Atesa Editrice Bologna, per conto di PubbliCaorle Edizioni.

(con alcune sue proposte di miglioramento della città); nel sesto la nobiltà; nel settimo il culto (Vescovado, Canonici, Cattedrale); nell’ottavo le arti e lettere. Probabilmente di orientamento illuminista e favorevole alle nuove idee rivoluzionarie francesi, come molti intellettuali italiani di inizio Ottocento, Bottani vedeva in Napoleone l’uomo che avrebbe potuto cambiare il mondo e restituire ai popoli dignità e giustizia. Ed infatti, in quest’opera è molto critico nei confronti della nobiltà veneziana e di Caorle, alla quale attribuisce tutte le responsabilità della distruzione del territorio lagunare caprulano e della situa-

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dini attribuendo alla loro profonda divisione interna la colpa principale della perdita dei beni lagunari: “Ma i dissapori tra li nobili, ed il popolo presero radice, dimodoché una continua disunione vi fu tra questi due partiti, che si odiarono per cento dieci anni, benché fossero fra loro consanguinei, e prima anche amici. Questa mala intelligenza cagionò al complesso de’ cittadini non poche amarezze, ed infiniti discapiti, ed uno degli essenziali fu quello della confisca delle loro lacune, ad impedire la quale certamente sarebbero riusciti, se l’armonia fra loro avesse in quel tempo regnato, come vi riuscirono quelli di Grado, che le proprie acque conservarono.” “Delle epizoozie, ossia delle epidemie contagiose e non contagiose che influirono negli animali domestici, utili principalmente all’agricoltura del veneto dominio in Italia.”

L’opera è divisa in 6 volumi e in 12 sezioni: - La I sezione tratta i confini del Dominio Veneto e fornisce indicazioni statistiche sulla popolazione, sui pascoli, sui foraggi e sugli animali domestici; - La II sezione riguarda il Magistrato di Sanità di Venezia;

Lettera autografa di Trino Bottani del 2 novembre 1811 per la pubblicazione di un saggio storico su Grado.

- La III sezione parla della scuola di veterinaria e del collegio zooiatrico di Padova e dello stato della veterinaria nel territorio del Dominio Veneto; - La IV sezione parla della scuola di veterinaria di Milano, della sua fondazione e dei suoi regolamenti e discipline; - La V sezione riguarda le epizoozie in generale; - Le sezioni VI-VII-VIII trattano delle epizoozie nel territorio del Veneto dal 1514, indicando i regolamenti ed i decreti sulla materia;

- La IX sezione riguarda i decreti e i regolamenti emanati durante il Regno d’Italia dalle autorità francesi in occasione di epizoozie; La X sezione tratta delle istituzioni, appositamente tradotte in lingua italiana, in vigore nel territorio austriaco in materia di epizoozia. - L’XI sezione contiene la bibliografia sull’argomento degli autori italiani e stranieri; - La XII e ultima sezione tratta i mezzi da adottare per prevenire o affrontare le epizoozie. © - P.F.G.

N A T A L E E C APO DANN O CON “ NON SOLO PANE”

NEWS NEWS -

Arrivano le feste di Natale e Capodanno. “Lo staff di NON SOLO PANE - spiega Nicoletta, la titolare del negozio a gestione familiare, condotto con l’aiuto della figlia Alice - come sempre accogliere la Clientela locale che ogni giorno ci sceglie per la qualità del nostro pane e per fare la spesa, con suggerimenti anche per i pranzi e le cene delle Festività”. In NON SOLO PANE è ben instaurato quel vecchio rapporto che c’era una volta nei negozi locali, ascoltando ogni giorno le varie esigenze della Clientela e, se

possibile, accontentandola, consigliando ogni giorno i prodotti migliori. “Nel nostro negozio infatti - sottolinea Nicoletta - oltre al pane fresco tutti i giorni della settimana, compresa la domenica e i festivi, si possono trovare formaggi e salumi di prima qualità, prodotti tipici come le mozzarelle di bufala, frutta fresca di stagione, ma soprattutto

una gustosa gastronomia preparata giornalmente, assieme ai polli e galletti allo spiedo. Prenotando al mattino, riusciamo a preparare tutto quello che avete voglia di mangiare. Inoltre, ogni giorno, cercando sempre di variare, potete trovare gnocchi freschi e dolci vari di nostra produzione. Per le Festività, su ordinazione, confezioniamo ceste e pacchi natalizi di varie dimensioni”.

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F e lic e e S e r e n o N a t a le


É morto l’ex sacrestano Antonio Dorigo

A Dio, caro Toni

questa pagina era IvoNcapitolo previsto un nuode “I teso-

ri del Duomo di Caorle”, rubrica che l’ex sacrestano Antonio Dorigo aveva iniziato a scrivere per CaorleMare Magazine dalla scorsa primavera. E invece, con sofferenza e profonda tristezza, siamo a dire della sua scomparsa, prematura e dolorosa, che lascia un vuoto in tutta la comunità di Caorle. Facciamo nostre le parole che mons. Giuseppe Manzato ha espresso nell’omelia del rito funebre, nel Duomo strapieno di amici e familiari che lo scorso sabato 16 novembre hanno accompagnato il nostro caro Toni alla Casa del Padre.

«Antonio Dorigo è nato il 7 novembre 1950. 28 anni di Sacrestano. E’ lutto! E’ strappo! E’ lutto, grande, per te Paola, per te, Gloria, per te, mamma Angelina e per tutti voi parenti. Ma è lutto anche per la parrocchia e in parte anche per la Città di Caorle. I due poli, la sua famiglia con la madre, e la parrocchia, la casa e il Duomo con la Madonna dell’Angelo e Pompei, sono luoghi del lavoro e anche degli affetti e della passione personale di Toni. Questi luoghi continuamente parlano di lui, delle sue mani abilissime nel risanare, custodire e costruire. Una delle sue creature più apprezzate è sicuramente il presepio da lui ideato e costruito. Presepio che desidero venga ricomposto, tale e quale, a memoria della cura e della dedizione con le quali l’ha abbellito di anno in anno. Mani sicure anche nel dipingere. Ricordo le sue tele ricche di colore, di luce, di gusto nel proporre i particolari. E’ lutto! Per tutti. La vostra presenza, così numerosa e qualificata, lo dice apertamente. E’ tutto qua? E’ possibile uno sguardo più penetrante, alla ricerca di una Presenza che illumini sul senso del nostro vivere e morire? Che cosa spingeva Toni a tenere unita la sua famiglia, a curarsi del papà e della mamma, a preservare Gloria da molti pericoli che minacciano gravemente i ragazzi oggi? Perché tanta passione per il Duomo e le altre chiese? Perché tanto dolore, fino alle lacrime, per l’oltraggio alla Madonna dell’Angelo nel 2007? A questi interrogativi risponde il testo poetico della lettura tratta dal Libro della Sapienza. L’autore rilegge l’u-

scita del Popolo di Dio dall’Egitto come un intervento dell’Onnipotente; la Parola calàtasi rapidamente come un guerriero implacabile sulla terra di sterminio: “Toccava il cielo e aveva i piedi sulla terra”. Noi non guardiamo la morte di Toni solo orizzontalmente, ma, come credenti, anche verticalmente, così da toccare il cielo e tenere i piedi in terra. E’ questo lo sguardo con cui l’autore del testo biblico interpreta la morte in mare degli Egiziani e la liberazione degli Israeliti. Il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli e i flutti violenti divennero una pianura rigogliosa. Anche il racconto della Trasfigurazione, letto al Vangelo, è legato all’Esodo: anticipazione dell’uscita di Gesù da questo mondo attraverso la sofferenza, la prova, la morte. La preghiera di poco fa aggiungeva: la Pasqua di Gesù, sulla scia di quella degli Ebrei, si è resa presente anche nel carissimo Toni. E’ passato attraverso un terribile male, una malattia implacabile... E’ passato, da gennaio, appena andato in pensione, attraverso un calvario incredibile. L’ultimo periodo non era fatto che di terapie, medicazioni, viaggi di speranza e attese spesso deludenti, ma per lui, capaci di ridargli fiducia. La cosa che più l’ha sostenuto è la presenza e le medicazioni prestategli da Gloria. Con lei vicino si sentiva più sicuro. Anche perché, proprio in questo periodo, all’acuirsi del male, lei è diventata Dottore in Infermieristica. Ha cercato in tutti i modi di reagire al male, anche continuando a rendersi utile nei lavori di casa e confezionando le bomboniere per festeggiare la figlia; poche settimane prima ha voluto far preparare la lapide ricordi dei Sacrestani, collocata nella Cappella di Sant’Andrea. Ha affrontato il male fino all’ultimo. Martedì, quando con don Francesco e Annabella l’abbiamo visitato, era riuscito appena a scrivere due parole, perché non riusciva più a parlare. Ha preso dell’acqua ed ha pregato l’Ave Maria assieme. E mentre lo salutavamo per ritornare, tutti sconvolti, ci ha stretto la mano, ha abbozzato un sorriso con un gesto che sembrava dirci: “A Dio”, ci troveremo lassù. Toni, dunque, ha attraversato il suo Mar Rosso, ha portato la sua Croce; è passato attraverso una faticosissima prova ed è approdato alla Casa del Padre. La fede ci assicura la Vittoria sul male. Dov’è, o morte, il tuo pungiglione? Dov’è, o morte, la tua vittoria? No, la morte è stata ingoiata dalla Vita. Cristo ha vinto per noi! Carissimi, vi ho scritto e letto questi appunti; essi dicono solo parzialmente fatti e sentimenti che ci portiamo dentro. Altri diranno altre cose in aggiunta. »

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Nel Duomo di Caorle una cerimonia solenne del Priorato LombardoVeneto

Dopo sette secoli tornano i Templari G ianluigi Benatelli ha portato a compimento la sua missione di Cavaliere Templare. Dopo lunghi e intensi preparativi, è riuscito a portare a Caorle, nell’antico Duomo Cattedrale, il mantello e la croce simbolo del Sepolcro di Cristo Settecento anni dopo la sicura presenza nelle nostre regioni dei confratelli monaci guerrieri che Bernardo di Chiaravalle ai tempi delle Crociate in Terrasanta volle difensori del Tempio di Gerusalemme ma poi disciolti e soppressi nel 1312 dalla bolla papale di Clemente V e dall’esercito del re di Francia Filippo IV, i prosecutori del loro nobile ideale - oggi uomini e donne che appartengono alla società civile - si sono ritrovati sabato 7 dicembre a Caorle per una messa celebrata da mons. Giuseppe Manzato, ospite il sindaco di Caorle Luciano Striuli. “Questa cerimonia di Caorle ci ha detto il Priore del LombardoVeneto Marco Pirillo, con sede a Padova - è un incontro prenatalizio, a cui partecipa anche il Gran Priore d’Italia Paola Leda Tonon. Un mese fa, a Bovolone e a Perugia, si è svolta la cerimonia di investitura dei nuovi Cavalieri, provenienti da tutte le regioni d’Italia, decisi a intra-

prendere la nostra missione, che si svolge su due piani: uno teorico, che consiste nel mantenere e tramandare i valori originali e lo spirito Templare di fratellanza, pace, aiuto per i più deboli, conoscenza con convegni e studi, ed uno pratico che si estrinseca nelle iniziative di solidarietà e volontariato per la Chiesa, per le associazioni e persone che necessitano di concreto sostegno”. Il Gran Priorato d’Italia dell’Ordine Templare, rientra nel Capitolo internazionale Ordo

Supremus Militaris Templi Hierosolymitani (vedi al sito www.osmth-it.org), retto in Portogallo dal Gran Maestro Fernando Pereira de Sousa Fontes. “Per noi oggi, il concetto di spade, di crociate, di luoghi santi da salvare - afferma Paola Leda Tonon - ha un valore simbolico, (anche se attualmente questi luoghi sono dilaniati da lotte terribili), ma mantiene intatto il suo valore ideale: combattere sempre in difesa del diritto calpestato per il trionfo della veri-

tà; è per noi testimonianza di giustizia e di fede”. Nell’area del Nordest italiano, un luogo di incontro e conoscenza è l’Abbazia di Follina (Tv), a cui potrebbe aggiungersi la stessa Caorle, secondo gli auspici di Gianluigi Benatelli.


«Il mio Cammino di Santiago»

L’esperienza di pellegrinaggio da Ponferrada a Compostela

è il mio Cammino PonferQ uesto rada-Santiago di Compostela.

di Mauro Benatelli

Mi sono convinto verso fine settembre di fare qualcosa di diverso, allontanarmi per un po' da una vita frenetica e materiale che non mi aveva dato finora le risposte che cercavo. Mi sono informato e sono partito, da solo, verso questa nuova esperienza, il Cammino di Santiago, ho percorso in

una settimana 210km attraverso paesaggi naturali spettacolari, ho conosciuto molta gente da tutto il mondo, tutte persone buone e vere, ho imparato a dare valore alle piccole cose, di tutti i giorni, a dare una mano prima di chiedere. Avere un unico e uguale obiettivo ogni giorno e riuscire a portarlo a termine a fine giornata, ti riempie di gioia e soddisfazione, e l'arrivo davanti alla cattedrale, meta ultima del mio Cammino è stato davvero commovente. Ne sono uscito felice, rafforzato, sono riuscito ad ordinare le priorità nella mia mente, e lo consiglio a tutti come viaggio più mentale che fisico. Lascio un recapito per tutti coloro che intendessero intraprendere il cammino e servissero informazioni: 3490536394. Ciao! Y Buen camino!

Un’Associazione per ricordare Michela Dorigo

“La Vita è Gioia di Vivere” 2 dicembre scorso, ad un anno IunLincidente dalla sua scomparsa, causata da stradale, è stata indetta la seconda Fiaccolata per Michela Dorigo. Nel suo nome è nata l’Associazione Culturale e di Volontariato “La Vita è Gioia di Vivere”. Questa Associazione ha per obiettivo principale la raccolta di fondi da destinare alla ricerca contro il diabete, in collaborazione con la dott.ssa Zanon, che ha seguito Michela fino al giorno della suo tragico incidente, a soli 29 anni e con una promettente carriera da architetto. Nell’ambito culturale promuoverà attività di ricerca e di studio legate all’architettura, alla pittura, alla poesia e alla musica e tutte le forme che contribuiscono alla crescita culturale della persona e del territorio. Ed anche a To-

ronto (Canada), dove risiedono alcuni famigliari, si proporrà una raccolta fondi intitolata “Smile for a Cure”.

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PORTE APERTE A SCUOLA E FESTA PER 80 EX ALLIEVI NE WS - Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII”

Da

15 anni ormai l’ASSOCIAZIONE EX ALLIEVI della Lepido Rocco si ritrova in un clima di festa e di convivialità per scambiarsi gli auguri di Natale e per ritrovarsi assieme alle proprie famiglie e ricordare i vecchi tempi di scuola. Tra i partecipanti oramai sempre più numerosi, le professioni e le carriere lavorative sono tra le più svariate. Molti di loro, qualificati ormai da 30/40 anni fa, hanno dato vita alle piccole e medie imprese che hanno caratterizzato il tessuto economico del nord est operoso e imprenditoriale. La serata si è svolta nella sede della Scuola Alberghiera di Caorle dove 80 persone, circa, hanno fatto il brin-

disi per gli auguri di un Natale ormai alle porte. Ciò che ha caratterizzato la serata è stato sicuramente uno dei sentimenti più nobili che l’uomo possa avere: L’AMICIZIA. Indipendentemente dai percorsi di vita che ognuno ha poi sviluppato, nella Scuola è nato quel sentimento che dura e resiste nel tempo e che a tutti auguriamo di trovare e riscoprire.

Un ringraziamento particolare al Presidente dell’Associazione Sig. Calzavara Stefano, alla Direttrice della Scuola di Caorle ed ai suoi Insegnanti, agli Allievi e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere quest’evento così piacevole. Un altro appuntamento da non perdere sono invece le giornate di SCUOLA APERTA: 30 NOVEMBRE 2013 14 DICEMBRE 2013 18 GENNAIO 2014 1 FEBBRAIO 2014 Dalle ore 14.00 alle ore 18.00 la Scuola rimarrà aperta per le famiglie e gli allievi delle scuole medie che dovranno fare la scelta degli studi da intraprendere il prossimo anno. Una Scuola, quella di Caorle, che si può visitare, conoscere e anche “assaggiare” attraverso l’accoglienza degli insegnanti esperti che si occupano di accompagnare i visitatori nelle aule, nei laboratori ed infine nella sala dove si possono degustare piccole preparazioni, dolci e salate, cucinate direttamente dagli allievi del secondo e terzo anno.

Buon lavoro e Buone Feste a tutti gli Allievi e alle loro Famiglie da parte della Direzione e del Corpo docente e Non docente della Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII”.

Formazione Iniziale Primi e Secondi anni: approvazione con DDR 796 del 05/08/2013 Terzi anni: approvazione con DDR 797 del 05/08/2013

SCUOLA ALBERGHIERA “Giovanni XXIII” Via del Passarin, 15 30021 CAORLE (VE) tel e fax 0421.299269 e-mail:capalg@tin.it

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Criticità dei nuovi interventi infrastrutturali: scogliera e parcheggio

Le nuove opere pubbliche ra gli interventi in Tpubbliche materia di opere di questi ul-

timi tempi, si segnalano per criticità e commenti di diversa natura i lavori alla scogliera e del parcheggio di Sansonessa. L’intervento per la messa in sicurezza della scogliera di Lungomare Petronia è sostanzialmente applaudito, poiché la posa di nuova massicciata in linea obliqua rispetto alle onde del mare permette di smorzarne la violenta forza d’urto. Manca però il completamento nei due tratti estremi, sia alla Madonnina (ma si potrebbe anche lasciare così com’è ora) e soprattutto al congiungimento con la spiaggia di Ponente, dove permane un divieto di accesso ai bagnanti. Quello dei divieti di ac-

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cesso alla scogliera è però la cosa più criticata: non si può accedere alla scogliera perché ora risulta scivolosa, ma non si sono pensate vie di accesso al

mare per i bagnanti (tra l’altro in area priva di servizio di salvataggio). Inoltre, i numerosi cartelli di divieto, oltre ad essere genericamente formulati e privi di “firma” di una qualche autorità, sono collocati uno ogni 50 mt. proprio sul lato della scogliera scolpita... un obbrobrio culturale (e informativo!) che degrada un’area a vocazione artistica di grande richiamo. Altro intervento che suscita perplessità riguarda il park di Sansonessa, che prevede anche la rettifica dell’incrocio sulla strada provinciale ai piedi del cavalcavia con una preziosa rotatoria. Ma il parcheggio si teme resterà per lo più inutilizzato. Molto più utile, invece, se fosse stato adibito - almeno in parte - ad area attrezzata per la sosta dei camper.

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IMMAGINI DEL DEGRADO


A Porto manca perfino il bancomat

Porto Santa Margherita ha festeggiato i 50 anni di vita. Ma è rimasta ferma a quegli anni...

Il Comitato e Associazione Proprietari continuano la battaglia per fermare il declino

N

di Donatella Brentel

on può essere che a Porto Santa Margherita è chiuso perfino lo sportello bancomat! Ancora una volta il Comitato Porto Santa Margherita e l'Associazione Proprietari Destra Livenza, si fanno portavoce per l'intera comunità di Porto. C'è un ennesimo motivo di indignazione nel vedere che un altro strumento utile ai cittadini e ai turisti, come è uno sportello

chi commercianti ed esercenti che tengono aperta l'attività nel periodo invernale; solamente questo dovrebbe essere un motivo per cui un servizio Banca dovrebbe esserci. Sono proprio le associazioni esistenti, impegnate a mantenere in vita l'impegno sociale della comunità di Porto S. Margherita, a chiedere che venga reso pubblico il sentore negativo che aleggia fra gli abitanti. Possibile che un anziano, un giovane, un turista, una qualsiasi persona costretta ad un prelievo contante sia veda ob-

giori entrate per le casse del Comune di Caorle in termini di proventi da imposte (prima l’Ici, poi l’Imu, ora le nuove imposte sui servizi, compreso l’asporto rifiuti...). Non si dovrebbe quindi guardare con occhio di riguardo una località che necessita di urgente rilancio sociale prima ancora che economico? Lo scorso Settembre è stato celebrato il 50° anniversario della fondazione di Porto Santa Margherita in un sito che

Hotel ZANIN

prima era valle lagunare bonificata. In pochi anni la località è diventata un fiore all’occhiello per il turismo di Caorle e del Veneto. Mezzo secolo dopo... tutto sembra rimasto fermo a quegli anni.

NE WS

Festeggiati due Anniversari di Matrimonio anno festeggiato a Caorle, ospiti dell’Hotel Zanin di Via Brenta 3, il loro Anniversario di Matrimonio. I coniugi Gragl Roswitha e Kurt, e i coniugi Zinzer Renate e Hans, tutti e quattro

H bancomat, venga chiuso. Ancora non è stata digerita la totale chiusura del servizio banca, durante il periodo estivo, che ha creato disagio all'esigenza di ogni singola persona o famiglia di passaggio, agli operatori economici, residenti e turisti di Porto Santa Margherita. Ancora una volta la località viene penalizzata. Non è stato nemmeno considerato il fattore che proprietari di seconda casa e proprietari di natanti presso la Darsena Marina4, si ritrovano spesso a frequentare la località nei fine settimana. E nulla cambia per quanto riguarda i servizi base che un normale centro abitato dovrebbe fornire. Chapeau a quei po-

bligata a raggiungere Caorle? Non si riesce, per esempio, a collocare un bancomat all’interno di un’attività commerciale operativa tutto l’anno a Porto, come appunto si vede nei centri commerciali dell’entroterra? E, più in generale, che dire dei progetti di rilancio della località, che vengono affossati dagli esosi oneri di urbanizzazione. E che dire del fatto che proprio da Porto Santa Margherita provengono le mag-

boniere. Addobbi floreali e decorativi nella sala dell’albergo e una colonna sonora con la marcia nuziale, per rinnovare, davanti anche agli altri ospiti dell’albergo, il fatidico SÌ. Collegato dall’Inghilterra via internet, in video chat, Paolino, austriaci residenti a Graz, hanno scelto la nostra città per rinnovare con una festa la promessa di matrimonio. La festa è stata organizzata dal personale dell’Hotel Zanin: wedding-planner Graziella, assistita dalla chef Daniela, Nadia, Shakil, che hanno preparato per una giornata speciale, un autentico pranzo nuziale, con il banchetto composto da aperitivo, antipasti, portate di primi e secondi, contorni, e dessert con la grande torta nuziale, preparata dalla pasticcera Nadia, e poi ancora confetti e bom-

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figlio dei coniugi Gragl, in stage di tre anni presso l'Università di Londra. Da 5 anni i coniugi Gragl e Zinzer tra loro molto amici, ogni estate, sono ospiti dell’Hotel Zanin e qui hanno subito trovato un’accoglienza piacevole e un ambiente famigliare.

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Celebrazione dei Marinai in congedo

Al Centro Commerciale Adriatico2 di Portogruaro atmosfera del Natale è L’ speciale al Centro Commerciale Adriatico2: una ven-

50 anni dell’A.N.M.I. Vivi un Grande Natale elebra il mezzo secolo dalla fondazione il Gruppo “A. CBozzato” A.N.M.I. di Caorle,

Festa alla “Spècoa”, la storica sede sorto nel 1963, nella storica sede della “Spècola” in Lungomare Petronia. L’Associazione marinai in congedo, che si apre anche ai sostenitori che hanno militato

in altri corpi delle forze armate italiane, ha organizzato una tre giorni di festeggiamenti, il 6, 7 e 8 dicembre, che prevede una mostra fotografica dedicata a “Salvatore Todaro”, presso i locali dell’ex “Maria Ida” in Via Roma, la proiezione in Centro civico di un filmato che ricorda i vecchi soci

A.N.M.I. di Caorle e la consegna di riconoscimenti a tutti i presidenti del gruppo che si sono alternati negli anni, non-

ché ai Soci con maggiore anzianità. Domenica 8, festa di Santa Barbara, l’alzabandiera in Campo S. Pio X, messa solenne in Duomo, posa di una corona d’alloro presso il monumento ai Caduti del Mare nei giardini di Piazza Veneto, e presso il Monumento all’Artigliere in Via Traghete, nonché lancio in mare della corona d’alloro, per poi concludere con il “rancio” dei convenuti presso la Taverna Caorlina.

tata di calore, sorpresa e sogno accompagna i visitatori tra lo shopping natalizio. I mercatini con le casette addobbate a festa sono presenti fino a gennaio con la lavanda di Venzone, i migliori prodotti dell’apicoltura, i liquori tipici della costiera amalfitana , il cioccolato, le mandorle e i torroni artigianali. Anche quest’anno, dal 6 dicembre, ci saranno le straordinarie creazioni di Les Automats, installazioni artistiche animate ad alto valore emotivo che con la loro atmosfera incantano i passanti. Quest’anno l’installazione avrà come tema “Il camino degli orsi”, e sarà, come sempre, tutta da scoprire e guardare. Il 22 dicembre ci sarà l’esibizione della Corale Universitaria “Lorenzo Valla” di Pavia,

fondata nel 1987, uno dei gruppi Gospel più rinomati in Italia, diretta dal Maestro Francesco Mocchi. Infine nei pomeriggi del 23 e 24 dicembre, Babbo Natale con la sua squadra di elfi, farà visita al Centro Commerciale per scattare fotografie e ricevere le letterine dei più piccoli. Un Natale che farà sognare e divertire tutti i clienti, per una festa che si rinnova di anno in anno. Gli orari di apertura del Centro Commerciale Adriatico2 nel mese di Dicembre saranno i seguenti: Ipermercato - Da lunedì a domenica 9.00 – 21.00. Galleria Da lunedì a venerdì 9.30 - 21.00; Sabato e domenica 9.00 - 21.00; L’area ristorazione - è aperta tutti i giorni fino alle ore 22.00.


Una pittrice che si ispira al Manierismo e al Guardi, nella grande cornice della 5ª “Fiera degli Sposi”

In mostra a Villa O’Hara le opere di Katia Doretto ella splendida e suggestiva ambientazione di Villa O’Hara a Torre di Mosto, sono in esposizione le opere di Katia Doretto. La migliore occasione per poterle osservare e ammirare è stata la recente “Festa degli Sposi”, giunta alla 6ª edizione, tenutasi sabato 16 e domenica 17 novembre. Una duegiorni in cui i principali protagonisti della cerimonia di matrimonio si sono proposti alle coppie che si accingono a preparare e vivere il loro giorno più bello. La Festa degli Sposi, infatti, ha proposto tutti i servizi di prestigiosa qualità legati alla celebrazione delle nozze: dall’abito per gli sposi, testimoni e damigelle, al servizio fotografico e video, dalle bomboniere e biglietti invito ai mezzi per il tragitto verso la chiesa e il ristorante (dalla limousine alla pittoresca moto d’epoca con sidecar) dal banchetto nuziale ai viaggi per la luna di miele...insomma, tutto ciò che fa brillare gli occhi per lo splendore di un giorno indimenticabile. E non poteva essere luogo più adatto Villa O’Hara,

Foto: Rudi Gobbato

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della Famiglia Bortolussi - Ristorante Duilio e Hotel Diplomatic, curata con grande passione da Fiorella, Fernando e i figli. Nel volgere di pochi anni, Villa O’Hara è diventata la spettacolare location per il banchetto nuziale, in due grandi saloni, ma anche il relais per

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trascorrere la prima notte di nozze nella principesca camera matrimoniale, dove viene fornito anche il servizio spa con massaggi olistici e aromatici. Come in un film!

E in questa ambientazione, trovano una collocazione di prestigio le opere pittoriche di Katia Doretto. L’artista di Caorle ha una particolare fisionomia pittorica incentrata sulla ricerca storica dei grandi manieristi, da Tiziano a Veronese, e in particolare al Guardi, le cui

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vedute di Venezia contrastano con l’edulcorato e variopinto Canaletto, ma restituiscono un panorama popolano e in chiaroscuro. “Ho sempre avuto dimestichezza con il tratto e il disegno spiega Katia - ma mi mancava la tecnica del colore. Ho avuto come maestro Egidio Zoccarato, al quale va tutta la mia riconoscenza per aver avuto tantissima pazienza nell’introdurmi in un mondo davvero complesso e affascinante. Poi ho condotto mie ricerche sui materiali impiegati dai grandi pittori nella produzione di quei colori che hanno reso celebre l’arte veneziana nei secoli XVI e XVII”.


Raccolti fondi per “Gruppo Shalom” e “Gioia di Vivere”

Juve Club per la Solidarietà ncora una volta, lo scorso sabaAun decennio, to 7 dicembre, come ormai da si è rinnovato l’affetto

e la partecipazione alla cena di Natale dello Juventus Club di Caorle. Otre 250 partecipanti, nel salone del Ristorante Duilio, con una impeccabile organizzazione, hanno dato vita alla serata che da sempre ha il carattere della festa per i beniamini bianconeri - presenti anche i rappresentanti del Nucleo Curva Sud - e non di meno per la solidarietà. Infatti, sono state raccolte offerte che il CJC devolverà al Gruppo Shalom, la cui atti-

vità consiste nel trasporto e assistenza di malati verso le sedi ospedaliere del Triveneto, e alla neo costituita Associazione “La Vita: La

Gioia di Vivere di Michela Dorigo” la quale promuove e sostiene l’attività di prevenzione del diabete giovanile. La commovente presentazione di questa associazione è stata fatta dal papà Marco Dorigo, pochi giorni

dopo la fiaccolata commemorativa. “In un momento così difficile per tutti - ha sottolineato il presidente del CJC Nicola Soncin - rivolgo un sentito ringraziamento a nome di tutto il Direttivo alle centinaia di tifosi caorlotti che con il loro affetto e partecipazione rendono possibile questa magica serata, dove l'amicizia e la solidarietà sono il miglior augurio per il Natale e il Nuovo Anno”.

“Amatori” in trasferta

CALCIO - Gara e Festa della Birra a Murau (Austria) esperienza da rifare. Questo Un’ è stato il pensiero degli Amatori Calcio Caorle dopo la “trasferta”

in terra austriaca. Tutto nasce lo scorso maggio, quando un gruppo di ragazzotti austriaci, con la passione per il calcio e innamorati della nostra splendida cittadina, ha chiesto di sfidare amichevolmente, al comunale “Chiggiato”, la nostra squadra di pari categoria. Al termine della partita e dopo la condivisione di un aperitivo insie-

me, nasce l’idea di giocare il “ritorno” nella bella cittadina di Murau. Murau è un comune situato nella Stiria austriaca, conosciuto per le piste da sci e famoso per essere la località di produzione della “Birra Murauer”. Proprio in occasione della locale Festa della Birra, i nostri calciatori sono stati invitati a partecipare al Torneo calcistico e ai festeggiamenti che tutto il paese aspetta e vive con molto trasporto. Naturalmente i nostri atleti non hanno sfigurato, né dentro il rettangolo verde, né durante i festeggiamenti, cementando così un rapporto destinato a durare a lungo all’insegna di calcio, birra e amicizia. Ci rivediamo a maggio 2014 per la terza sfida… Marco Bertoncello

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fotografo Pierluigi Marchesan www.pierluigimarchesan.it tel. 333.9059429 info@pierluigimarchesan.it Corso Risorgimento, 43 San Giorgio di Livenza-Caorle/Ve tel/fax 0421.290024



Musicando... anche a Scuola Corsi musicali alla Primaria a cura della Banda cittadina

ella storia della Banda musicale N cittadina “Marafa Marafon” ci sono molti eventi che hanno carat-

terizzato questa presenza nel tessuto sociale del paese, dai concerti per il nuovo anno, alle classiche sfilate nei giorni che scandiscono la storia di Caorle; ma quest’ anno c’è un evento nuovo che vogliamo ricordare e sottolineare: l’ avvio di una serie di corsi musicali dedicati agli allievi delle Scuole elementari. Il tutto parte dalla considerazione che la musica è un linguaggio comune, comune a tutte le genti, delle diverse lingue e delle diverse religioni. Accomuna modi diversi di sentire e radici culturali spesso lontane. Una lingua che supera le barriere e fa comunicare tutti verso tutti. Strumento per superare i confini,

sioni. Dopo la presentazione del corso, il 22 Novembre, si è proceduto con l’insegnamento degli strumenti a piccoli gruppi di allievi, per finire con il classico concerto di inizio anno quando i bambini avranno l’opportunità di suonare insieme ai bandisti, seduti accanto a loro, davanti ad un pubblico vero, fatto dai cittadini di Caorle, dalle maestre, dai genitori e dai loro piccoli compagni di scuola. Il primo giorno di corso i ragazzi si sono trovati davanti ventitre trombe nuove fiammanti ed una cinquantina di percussioni. E’ stato emozionante vedere i bambini portare a casa la propria tromba, con l’impegno di custodirla e imparare a trarne i suoni sperati.

...E alla Secondaria, chitarra e gita a Vienna Se alla Primaria si studia tromba e percussioni, alla Secondaria “E. Fermi“ si impara chitarra grazie ai corsi proposti dalla Scuola Paul Jeffrey-Trinity College London che ha sede a Caorle. Il corso prevede lezioni gratuite, tenute da maestri diplomati in chitarra, che si svolgeranno nel 2014 in orario scolastico da martedì 14 gennaio a sabato 31 maggio.

ma anche per riempire i momenti di vuoto quando non addirittura di solitudine. Per questo il consiglio direttivo dell’ AMAB, associazione che da oltre vent’ anni gestisce la banda cittadina di Caorle, ha organizzato un corso di avvicinamento alla musica destinato ai bambini delle scuole elementari. 2013 e 2014 vengono dedicati all’ insegnamento della tromba e delle percus-

E per gli studenti delle classi terze, anche la speciale opportunità di un viaggio a Vienna della durata di ben quattro giorni, dal 9 al 12 dicembre, che consentirà loro di approfondire le discipline storico artistiche e scientifiche nella capitale austriaca, già addobbata a festa per il Natale, ma anche di conoscere e confrontarsi con un popolo a noi tradizionalmente molto vicino.

Il corso ha avuto l’approvazione della Preside, dr.ssa Antonella Berardo, della Vicaria maestra Annamaria Ciardo, del Consiglio di Istituto, personale del Sindaco avv. Luciano Striuli e dei genitori. Il miracolo è che il corso è del tutto gratuito, compresi gli strumenti che rimarranno a disposizione degli allievi. Daniele Canta

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con le PRIME PAGINE di

PESCATURISMO NEL FUTURO DI CAORLE

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Le prime autorizzazioni ad esercitare attività di pesca unita all’ospitalità, per vivere una giornata assieme ai pescatori envenuti a bordo! Dal 1/05/2013 al 30/10/2013 vi offriamo un nuovo servizio nel litorale veneto, il porto di riferimento è Caorle: la pesca turismo!! Siete amanti del mare? Vi interessa conoscere una tradizione di nicchia? Vi offriamo la possibilità di avvicinarvi e partecipare alla tradizionale pesca con reti da posta, vivere a 360° un'esperienza del tutto unica. La giornata potrebbe essere strutturata nel seguente modo: partenza dal porto di Caorle alla volta del largo mare per salpare le reti, osservazione del lavoro dei pescatori, possibilità di mangiare a bordo, ancorati al largo, con il pescato, rientro nel porto di Caorle. Prenotazioni per max 12 adulti oppure 10 adulti + 2 bambini (minori di 14 anni). Per qualsiasi informazione potete contattarci a: Isaccopescaturismo@gmail.com. E’ questo l’annuncio che da qualche settimana sta girando in Facebook al profilo Pesca Turismo MP Isacco. “Abbiamo ottenuto la licenza di pesca-turismo - ci spiega Andrea Crosera, 23 anni, capobarca del motopeschereccio Isacco, che col padre Lorenzo svolge l’attività - con una certa fatica per le varie complicazioni dovute ad una normativa sulle autorizzazioni non ancora chiara, soprattutto in materia di sicurezza. Rimane ancora da risolvere il nodo fiscale, ma finalmente la licenza (di 6 mesi ma estendibile tutto l’anno) è arrivata e ci attiveremo subito informando anche gli albergatori e le agenzie turistiche per dare visibilità a questa opportunità per i turisti che amano Caorle e il mondo dei pescatori. Il turista starà a bordo con noi (2 o 3 persone di equipaggio abilitate), per l’intera giornata e vedrà come si pesca, parteciperà alla cattura del pesce, e imparerà a riconoscere le specie, le loro caratteristiche e ricette della cucina tipica caorlotta, potrà conoscere le tegnùe e i fondali da pesca, la collocazione e i benefici ambientali dell’Oasi marina... insomma la cultura e le tradizioni dei pescatori di Caorle”. E con questa sono già 2 o 3 le attività di pescaturismo a Caorle, e molte di più dovranno nascere, sviluppando anche l’ittiturismo (che aggiunge la possibilità di ospitare i turisti nelle case o nei casoni dei pescatori). Forse il futuro della pesca e del turismo tutto l’anno troverà rilancio proprio grazie a questa nuova opportunità.

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Calo di personale, via il sito web, e-mail e telefoni. Così lo IAT, ufficio di informazioni e assistenza al turista, diventerà un anonimo call-center

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ARRIVANO LE FESTE DEL TURISMO Dopo una Pasqua fredda e piovosa, dal 25 Aprile è iniziata la stagione 2013 che concentra nel solo mese di maggio Ascensione e Pentecoste

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iniziata sotto buoni auspici la stagione turistica balneare 2013. Se la Pasqua bassa non ha dato esiti significativi, a parte i giovani atleti stranieri che come ogni anno utilizzano gli impianti sportivi cittadini, le prime belle domeniche di sole in aprile hanno subito richiamato in città e sulle spiagge migliaia di turisti pendolari italiani, che hanno replicato nel lungo ponte delle festività tra San Marco e Primo Maggio. In gran parte italiani, dimostrando così che i nostri connazionali, pur restando condizionati da un esiguo budget dovuto alla pesante crisi economica, dovranno magari rinunciare a costose vacanze all’estero, ma sono sempre propensi a godere di un soggiorno nelle spiagge sotto casa. E adesso arrivano le grandi festività del turismo straniero, tutte concentrate nel mese di Maggio. Segnatevi le date: Ascensione dal 6 al 9, Pentecoste domenica 19 e lunedì 20, Ss. Trinità il 26, e il Corpus Domini domenica 30. Giugno, come da previsione, dovrebbe segnare un calo, per le diffi-

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EUTANASIA DI UNA APT uò un albergo, un centro vacanze, un qualsiasi complesso turistico, fare a meno della reception? Certamente no. E nemmeno può trascurare la “porta d’ingresso” alla sua ricettività turistica, sottodotandola e marginalizzandola, soprattutto in quest’epoca di comunicazioni veloci e via web. Anzi, l’intenzione di ogni im-

prenditore del turismo privato, serio e preparato, è quella di dotarsi di una importante gestione dell’accoglienza, organizzazione, informazione, promozione e prenotazione (appunto il ruolo di una reception) il più possibile efficiente. Ebbene, la Provincia di Venezia (che preghiamo Iddio venga al più presto abolita!!!, viste le condizioni disastrose in cui lascia le strade di sua competenza nel Veneto Orientale) ritiene che Caorle non debba avere una sua reception, e sta progressivamente portando le sue funzioni verso un non meglio individuabile call-center. I dati - denunciati anche dal Sindaco di Caorle in un convegno alla Fiera dell’Alto Adriatico - sono questi: drastico calo di personale e chiusura delle sedi stagionali di Porto Santa Margherita e Duna Verde; contrazione degli orari di apertura dello Iat di Caorle, che d’inverno è aperto solo la domenica, mentre diventa “presidio amministrativo” dal lunedì al venerdì, ma rimane chiuso al sabato (... proprio al sabato!); riduzione del personale nell’ufficio statistica e conseguente elaborazione dei dati su arrivi e presenze (dati strategici per qualsiasi normale azienda) con ritardi che li rendono di fatto inutilizzabili; cataloghi cartacei inesistenti dal 2010; piantine topografiche a pagamento (seppur realizzate da ditte private che lucrano sulle inserzioni pubblicitarie). E questo è ancora niente: nell’era di internet, il sito della nostra Apt www.caorleturismo.it è oscurato e chi vi entra viene reindirizzato nel sito generalista provinciale www.turismovenezia.it, e da qui si entra nella pagina “BibioneCaorle” (per quale motivo siamo ancora unificati a Bibione?). E che fine fanno le mail inviate al consueto indirizzo info@caorleturismo.it? C’è addirittura la previsione che anche le linee telefoniche siano accorpate in un unico call-center centralizzato a Venezia. Insomma, facendo morire l’APT, si vuole affossare il turismo di Caorle?

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coltà del turismo domestico, le cui vacanze scolastiche inizieranno solo a metà mese. Insomma, comincia la stagione e c'è da augurarsi che il meteo sia ancora una volta favorevole.

AL VIA IL NUOVO o POLO NAUTICO

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Sarà realizzato dalla Società Villaggio dell’Orologio nell’area di Sansonessa e servirà il diportismo di tutto l’Alto Adriatico

ono passati cinque anni, da quando in queste pagine, nell’agosto 2007, fu presentato il progetto di nuovo Polo Nautico promosso dalla Società Villaggio dell’Orologio, con la Valutazione ambientale e lo studio idraulico eseguito all’Università di Trento dai proff. Bertola e Tubino. Lo scorso 24 maggio, con un simposio presso il ristorante Sporting (dove tutt’ora sono visibili i pannelli illustrativi) presenti le autorità di rango regionale e i sindaci di Caorle e Portogruaro, l’arch. Guido Impallomeni ha ufficializzato l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie e l’imminente via ai lavori. I numeri di questo futuro centro di riferimento per la cantieristica da diporto del Veneto e dell’intero Alto Adriatico sono significativi: il Polo Nautico, che si aggiunge al già operativo Cantiere Navale, interesserà una superficie di 140.000 mq, di cui 50.000 di bacino acqueo collegato al mare con una “porta vinciana” che si apre direttamente sul Livenza. E poi 1.600 mt. di banchine e 500 mt. di pontili galleggianti, ai quali potranno ormeggiare 400 imbarcazioni, anche di notevoli dimensioni e pescaggio, che attualmente non trovano posto nelle darsene. Qui saranno ubicati i cantieri per la costruzione, la manutenzione delle imbarcazioni e le attività complementari alla nautica. E si avranno anche spazi per esposizioni, eventi e incontri tecnici e culturali. Una location estremamente favorevole, lungo la Via Litoranea Veneta che collega Venezia a Trieste per canali interni, ma soprattutto sulla foce del Livenza, ottimamente protetta dai due lunghi pennelli di imbocco che servono tanto il diportismo quanto i moto-pescherecci della locale marineria. Insomma, il futuro di Caorle guarda al passato, alla sua storia marinara nel cuore dell’Adriatico.

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FESTA PER I 975 ANNI DELLA CATTEDRALE A fine agosto le celebrazioni con un grande concerto del Leeds Festival Chorus, visite guidate e presentazione del libro “Caorle Sacra” 30 agosto prossimo ricorre il 975° anniversario della dedicazione del duomo cattedrale di Caorle, eretto nell’anno 1038. Attorno a questa data la Parrocchia S. Stefano ha pensato di organizzare una serie di eventi celebrativi che si svolgeranno durante gli ultimi giorni di agosto, in particolare nella settimana dal 23 al 30, con la collaborazione del Comune di Caorle e del Lions Club. L'apertura sarà affidata ad un concerto che presenta i tratti

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dell'eccezionalità per l'autorevolezza e la qualità della compagine corale protagonista: il Leeds Festival Chorus, una delle formazioni corali inglesi più conosciute e celebrate, costituito da circa un centinaio di elementi diretti da Simon Wright. Oltre agli eventi strettamente religiosi, alcuni ancora in fase di definizione e che culmineranno proprio nella messa celebrata il 30 agosto, vi saranno appuntamenti certamente rivolti agli ospiti ma pensati in primis per coinvolgere la stessa cittadinanza, in modo da far conoscere il patrimonio storico/artistico della nostra città che ha il fulcro proprio nella Cattedrale. Sarà posto un accento particolare alle visite guidate al duomo, al campanile e al museo e verrà inoltre presentato nella suggestiva cornice del giardino della canonica il libro "Caorle sacra" da parte degli autori Paolo Francesco Gusso e Renata Gandolfo. Non mancherà la partecipazione organizzativa e artistica di Alessandro Taverna, della Corale Santo Stefano, diretta da Roberto Taverna, e di tutte le componenti capitolari del Duomo. Intanto, sabato 13 e domenica 14 luglio, si svolgerà la festa annuale della Madonna dell’Angelo, con processione e il folkloristico “incendio” del campanile.

IN DUOMO IL LEEDS FESTIVAL CHORUS Eccezionale concerto per celebrare il 975° anniversario della edificazione del duomo cattedrale di Caorle. Con la partecipazione di Alessandro Taverna enticinque anni sono un segmento insignificante nel computo della storia. Sono invece un lasso temporale molto significativo nell’esperienza dell’uomo: equivalgono ad una generazione e in questo arco temporale accadono episodi di estremo significato per ciascuno di noi. Nascite, morti, esperienze che formano in un senso o in un altro. Per inciso - scusando l’autorefenzialità - 25 anni fa questa rivista ancora non esisteva. E quindi un venticinquennio è metro di misura molto significativo per una comunità, che si accinge a mettere una pietra miliare lungo la sua storia. E questa storia è quella del suo antico duomo cattedrale, dedicato al protomartire Stefano, che agli albori della cristianità fu Padre delle comunità. In questo antico duomo, che è stato cattedra vescovile per oltre mille anni, sono passati ed hanno pregato il Dio della Cristianità tutti i Caorlotti, di ogni epoca successiva al 1038, anno al quale fa data l’edificazione e dedicazione al Santo patrono. Epoche legate all’epopea della Serenissima fino alla sua caduta, ma, in secoli più recenti, anche alle drammatiche giornate delle guerre mondiali. E come nel 1988 fu celebrato il giubileo dei 950 anni, oggi gli stessi Caorlotti ne rinnovano l’augurio con un evento di grande significato culturale, reso possibile da uno dei più nobili figli Caorle, Alessandro Taverna, che ha invitato, grazie alla sua fama artistica mondiale, nientemeno che il Leeds Festival Chorus, una delle più grandi e famose corali d’Inghilterra. Come si legge nel sito ufficiale, il Chorus sta per intraprendere un importante viaggio a Venezia, per la fine di Agosto. La proposta di questo viaggio fu lanciata proprio da Taverna ben quattro anni fa, quando nel 2009 partecipò al Leeds International Pianoforte Competition. I cento cantori britannici, diretti da Simon Wright, saliranno gli antichi gradini del presbiterio fin sull’altare e da lì daranno vita ad un concerto - tra cui il celeberrimo Messiah di G.F. Händel - che rimarrà nella storia della nostra città.

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con le PRIME PAGINE di

I 50 ANNI DI PORTO SANTA MARGHERITA In piazzale Darsena una settimana di eventi rievocativi per festeggiare l’anniversario di una “località gioiello” del nostro turismo Anni ‘60

L’ABUSIVISMO SIA DEBELLATO

e br Con i proventi della tassa di soggiorno siano arruolati em t “ausiliari di spiaggia” per contrastare il commercio illet gale e il quotidiano continuo disturbo ai turisti sotto Se l’ombrellone re b contro la tassa di to t soggiorno. Lo abbiamo S iamo O

orto Santa Margherita, anticamente “Lido delle Donzelle”, trae le sue origini da un fatto storico accaduto nell’anno 932, ovvero il “Ratto delle Donzelle”, che a Venezia ancor oggi si conosce col nome “Festa delle Marie”. Nei secoli successivi, le valli lagunari e paludose non videro eventi significativi, se non il quotidiano ritmo dei vallesani pescatori e cacciatori. Solo nel 1963 l'allora proprietario Giorgio Romiati decise di affidarsi a degli imprenditori friulani, programmando l'insediamento urbanistico dell'attuale Porto Santa Margherita. Il progetto prevede un centro urbano che si snoda intorno alla grande darsena: un esteso bacino artificiale, allora considerato tra i più grandi d'Europa, capace di ospitare 450 imbarcazioni in acqua e 80 ormeggi. A questo si aggiungono anche i terra-mare. Concepita con criteri moderni, collegata velocemente alle arterie principali, raggiungibile anche per via fluviale attraverso la Litoranea Veneta. Unita caratteristicamente a Caorle mediante un traghetto che attraversa le foci del fiume Livenza . Le sue strutture ricettive sono alberghi, foresterie, villette terra-mare, piscina olimpica, campi da tennis, vasto arenile e grande spiaggia interna. La località ha subito un rapido sviluppo, favorito dalla crescita economica italiana ed europea di quegli anni. Infatti tantissimi stranieri, soprattutto tedeschi e austriaci, scelgono Porto Santa Margherita per investire e trascorrere qui le proprie vacanze. Oggi, dopo aver attraversato un periodo di declino, è auspicata la sua rivalutazione ambientale e turistica. Per festeggiare il mezzo secolo di vita, il locale Comitato, e in particolare Celeste Bortoluzzo, ha proposto una serie di eventi, dall’1 al 7 settembre, il cui fulcro sarà una grande tendostruttura posta in Piazzale Darsena. Il programma prevede una mostra fotografica, letture dedicate, musica e teatro, infine uno spettacolo pirotecnico, alle 23.00 di domenica 7, per rinnovare l’affetto che ancora molti nutrono per Porto Santa Margherita.

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sempre detto e spiegato, e per quanto ci riguarda la toglieremmo subito, cercando di pareggiare il bilancio comunale con tagli alla spesa (opere inutili, spesa corrente, ecc.) e aumento delle entrate (migliorando campeggio comunale e sistema parcheggi a pagamento). Ma poiché c'è, e quest’estate ha introitato più di 750 mila euro, sosteniamo la richiesta che l'Associazione Albergatori di Caorle ha rivolto al Comune, ossia di destinarne una parte ad un vero servizio al turista: il contrasto all'abusivismo commerciale, sia nel centro urbano sia e soprattutto in spiaggia. E’ questo un servizio che dovrebbe essere svolto dagli organi dello Stato per le rispettive competenze, perché i reati che si consumano quotidianamente sono l’occupazione demaniale abusiva, commercio illegale ed evasione fiscale, criminalità organizzata e occasionali borseggi, nonché l’ordine pubblico in aree altamente affollate come sono d’estate le nostre spiagge. Ma quel che è peggio, è il costante disturbo arrecato ai turisti sotto l’ombrellone, vessati mattina e pomeriggio da decine di personaggi che propongono improbabili mercanzie o inigienici massaggi. I clienti si lamentano sempre più, di tanto disagio. Nelle spiagge della Croazia l’abusivismo non è mai esistito, semplicemente perché è vietato e lì le leggi vengono fatte rispettare. Nella repressione del fenomeno sarebbe utile istituire un’intelligence che coordini azioni di prevenzione. A Rimini quest’estate, in accordo con le Forze dell’ordine e la Prefettura, Comune e Camera di Commercio hanno istituito la vigilanza in spiaggia. E siccome questo servizio interessa più i turisti che i cittadini residenti, a Caorle si potrebbe destinare una parte della tassa di soggiorno per istituire gli “ausiliari di spiaggia”, appunto con compiti di controllo e vigilanza a servizio di quegli stessi turisti che hanno pagato la tassa. In altre parole, sarebbero essi stessi a pagarsi un servizio indispensabile. Anche - e soprattutto - questo è fare e investire nel turismo.

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CON GLI OCCHI DEGLI ALTRI...

Il viaggio immaginario del conte Cottoni

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di Federico Bergo

Il viaggio in carrozza è stato abbastanza faticoso e queste ultime ore di buio sono state gravate da una sorta di senso di angoscia. Non deve essere molto che mi sono svegliato, ma già mi pare di scorgere un’impronta diversa nel mio paese. Costeggiando l'argine, mi sembra che nuove case e nuove strade siano state costruite, tuttavia non vedo anima viva. Le due strade parallele che dividono il paese a metà - al mattino solitamente piene di gente intenta ad andare nei campi - sono deserte. Nemmeno nella piazzuola su cui svetta la statua del leone di San Marco, simbolo della nostra sacra Patria, nella quale, dalle due discese, confluisce tutta la vita del paese, scorgo il minimo segno di vita. Nella mia mente non appare limpido il ricordo di come giunsi qui, rimembro solo di essermi recato alla chiesa di Ca’ Cottoni per visionare i lavori di ristrutturazione. Io, conte Giorgio Cottoni, di illustre famiglia veneziana, vi avrei posto una lapide commemorativa, perché - devo ammetterlo - è stato fatto un ottimo lavoro. Queste terre che, al mio arrivo da Venezia, mi sembravano solo paludose e abbandonate da Dio, stanno ora rivelando l’impronta della civiltà. Nella chiesetta sulle sponde del Livenza sono state spianate le vistose irregolarità del pavimento, causa, in passato, di molte cadute per il frate, al quale, ora, sono riuscito a far tornare il sorriso. Una splendida pala raffigurante la Sacra Famiglia, da me commissionata all’illustre pittore veneziano Giambattista Tiepolo, è stata alzata al centro dell’abside, entro una sontuosa cornice di legno dorato - ora ricordo sono caduto da un’impalcatura, mentre sorvegliavo che la tela non subisse danni... La strada tante volte percorsa per recarmi in villa oggi si è trasformata in un’insidia: il calesse è allo sbando lungo una delle discese; invoco a gran voce l’intervento del cocchiere, ma, nessuna risposta, il carro continua nella sua fol“Resurrezione” - 1720 - di Gregorio Lazzari- le corsa,scatenanni (1655-1730, maestro di G.B. Tiepolo), ap- do in ogni dimora partenente alla chiesa di Ca’ Cottoni e con- il latrato dei cani e servata al Museo di Sant’Apollonia a Venezia.

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il frenetico svolazzare delle galline. Che scena infernale! Quel pazzo Fetonte del cocchiere ha perso del tutto il controllo! Ma ecco, scorgo una balla di fieno al limite della strada: sia reso grazie a Dio, la nostra salvezza! L’impatto non è violento, ma molto rumoroso, vedo già della gente che accorre. Scendo dalla carrozza e mi reco immediatamente dal cocchiere, che vedo fuggire urlante, in preda al terrore; dietro al mezzo rovesciato, sentivo come il ruggito di un leone, pronto a balzarci addosso da un momento all’altro. Mi volto e subito comprendo che non si tratta di una belva feroce: è un ammasso di latta con due occhi abbaglianti che si muove su grandi ruote nere. Vi scende immadiatamente una persona, vestita in modo alquanto strano: “Non siete di qui, vero?”, mi disse guardandomi stupito. “Non sono di qui ?!?”, risposi io stizzito, “Io sono il conte Cottoni, di nobile famiglia veneziana, proprietario di tutti questi territori”. Gli chiesi:”Cos’è la diavoleria dalla quale è sceso? Ma in che secolo stiamo vivendo?”, e lui a me: “Questa è un’automobile! Un mezzo di trasporto molto comodo”. E ancora: “Stiamo vivendo un secolo difficile, il XXI, nonostante le comodità!”. Sbalordito e angosciato da quelle risposte e con il sole che ormai reclama alla notte il suo riposo, mi reco verso il cimitero, lungo il viale alberato che - non so più in quale tempo - percorrevo per meditare e riflettere. Ca’ Cottoni è cambiata anzi è stata stravolta, ma questo luogo dove ho passato molto tempo della mia vita è pieno di ricordi indelebili: questo luogo, per me, rimarrà sempre la mia casa, per quanto le generazioni lo alterino, per quanto il tempo lo consumi, per quanto la memoria collettiva possa cancellarlo. » F e d e r i c o B er g o , r e s i d e n t e a C a ’ C o t t o n i , s t u d e n t e 1 7 e n n e i n c l a s s e I V d e ll ’ I S I S “ L . D a V i n c i ” d i P o r t o gr u a r o , l ’ a n n o s c o r s o h a c o n s e g u i t o il 3 ° p r e m i o d e l c o n c o r s o i s t i t u i t o d a l l a S o c i e t à D a n te A l i g h i e r i - C o m i t a t o d i V e n e z i a c o n i l t e m a “ I l l u o g o d e l l a R e g i o n e V e n e t o c h e m i è p a r t i c o l ar m e n t e c ar o : q u a l e e p e r c h é ” d e d i c at o a l l ’ i m m a g i n a r i o v i a g g i o d e l c o n t e G i o r g i o C o t t o n i , l a c u i f a m i g l i a n e l X V I I I s e c o l o a c q u i s ì d al l a S e r e n i s s i m a l e v al l i e p a l u d i c h e i n s e g u i t o f u r o n o b o n i f i c a t e e o g g i c o s t i t u i s c o n o l a fr a z i o n e ru r a l e di C a ’ C o t t o n i . I l P re mi o è s t a t o c o n f e r i t o a Ve n e z i a n e l c o r s o d e ll a c e r i m o n i a “ G i o r n a t a d e l l a D a n t e ” t e n u t a s i a ll ’ A t e n e o V e n e t o l o s c o r s o 2 3 m a g g i o .

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SPORT

Le nostre Donne ai remi VOGA CAORLE - Claudia Ramasco, vincitrice in Storica nel 1992, insegna la voga al femminile urante il corteo acqueo svoltosi D nell’ambito dei festeggiamenti in onore della Madonna dell’Apparizione

sia nel settembre 2005 che nel 2010, ha destato curiosità ed interesse la comparsa di una pesante caorlina vogata da sei donne. Nonostante lo spettacolo risultasse insolito per un abituale frequentatore delle rive dei canali caorlotti, bisogna sottolineare come la voga veneta femminile sia ampiamente diffusa nelle acque della laguna di Venezia, dove il settore agonistico (in particolare la Regata Storica femminile su mascarete) è seguito dagli appassionati del remo con un accanimento ed una costanza pari a quelli dedicati alla regata dei campioni su gondolini. La voga alla veneta è uno sport in cui la forza fisica non è l'unico ingrediente necessario all'atleta: la tecnica, la sin-

cronia della vogata tra i membri dell'equipaggio e la resistenza aerobica sono elementi che permettono di far correre barche anche pesanti per più miglia, rendendolo così uno sport divertente e di soddisfazione per ragazze e donne. Per questi motivi e grazie alla possibilità di “assaggiare” la voga alla veneta presso l’Associazione Voga Caorle, patrimonio della città e baluardo dell’arte remiera, la partecipazione femminile negli ultimi anni è andata sempre più aumentando, grazie soprattutto all’insegnamento di Claudia Ramasco, vincitrice nel 1992 della Regata Storica (in coppia con Raffaella Memo) ed oggi punto di forza della nostra tradizione remiera.

Gusso voga in “Storica” per la Voga Caorle è stato ricco di soddisfazioni. Ma un atIletaL in2013 particolare ricorderà quest'an-

Con l’armo di Treporti nella gara delle Caorline

ta delle Caorline, partecipando alla finale più suggestiva, seconda solo alla regata dei gondolini. no per essere riuscito ad entrare nelDopo una stagione vissuta da prol'olimpo della Voga alla veneta con la tagonista, con la partecipazione alla partecipazione alla regata delle rega- regata di San Giovanni e Paolo su te, la più importante della stagione gondole ad un remo ed a svariate reremiera: la Regata Storica. Davide gate comunali (considerate la serie A Gusso a soli 20 anni, lo scorso set- della voga) con il suo compagno Rudy tembre si è confrontato con i più Gregolin della canottieri Treporti, grandi campioni del remo nella rega- Davide ha raggiunto l'obiettivo che sognava da tempo gareggiando sulla Caorlina bianca di Treporti, giunta alla fine in sesta posizione. “E' stata un'emozione grandissima poter confrontarsi con i campioni del remo in Canal Grande, dove senti il boato del pubblico che ti incita - ha detto Davide. Farò tesoro di questa esperienza”. REGATA STORICA 2013 - Gara delle Caorline - ph Silvia Camata Al e s s a n d r o M a l p i g h i

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EUROMOBIL BASKET CAORLE - In continua crescita il settore giovanile

Una squadra sempre più “caorlotta”

ono quasi tutti di Caorle, San to di categoria giovanile dalStino e Portogruaro i giocatori l'Under 13 all'Under 19 iscritte dell'Euromobil BVO Caorle nel comitato Veneto e Friuli Veche disputano il campionato di senezia Giulia, e ciò permette ai rie C regionale 2013-2014. nostri ragazzi di crescere in In pieno accordo con lo spirito gruppi omogenei e competitivi del progetto, i nostri giovani del come mai era accaduto in preBVO stanno affrontando da protacedenza. Tecnici e allenatori di gonisti la nuova stagione agli ordiprimo livello hanno portato le ni del nuovo coach Simone Lentinostre squadre a primeggiare ni. nei rispettivi tornei ed i nostri Quarto posto in classifica provragazzi a svolgere con entusiavisoria di un campionato difficile La squadra del BVO Caorle vincitrice del Trofeo della Provincia di smo e determinazione la loro ed equilibrato, con molti giocatori Venezia 2012/2013. attività, con sacrificio e dediziodi categoria superiore a formare ne dovendo a volte spostarsi vere e proprie corazzate come Vicenza e me il Favaro targato Reyer U19. anche di 30 km per svolgere l'allenamento, La formula del campionato prevede due ma soddisfatti di far parte del GRUPPO. Verona, scesi in c2 a causa della crisi economica, e squadre giovani e dinamiche co- promozioni, una diretta per la prima clasPer il BVO obiettivo finalmente raggiunsificata nella regular season, to. massimo.corbetta@bvo-caorle.it. ed una per la vincente della finale play off che si svolgerà in primavera ed alla quale sicuramente l'Euromobil Caorle parteciperà da prota- La corsa podistica di Natale gonista. E' invece ormai una realtà “Spetame che rivo 2013”, la corsa podistica nel consolidata il progetto gio- centro storico di Caorle, si terrà il 22 dicembre vani del BVO, con 11 squa- prossimo, con inizio alle ore 10.00. dre al via nei campionati Due i percorsi previsti per i partecipanti: il corgiovanili targate CaorleSan- to di 6,5 km, e il lungo di 12 km. stino e Portogruaro-Chions. Informazioni ed iscrizioni si possono effettuare Il BVO si presenta con 2 al sito www.olimpicaorle.it o tramite e-mail squadre per ogni campiona- scrivendo a spetamecherivo@olimpicaorle.it

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Caorle 2013

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Division vince il Mondiale Pattinaggio a rotelle - Le Portogruaresi superstar opo Friburgo 2009, ecco Taipei D 2013. Ai Mondiali cinesi di pattinaggio artistico su rotelle, riservati

ai Gruppi Spettacolo, le ragazze del Piccolo Gruppo del Division Portogruaro sono salite per la seconda volta sul tetto del mondo. In Cina, le portogruaresi erano atterrate con il chiaro obiettivo di riscattare la medaglia d’argento dell’ultima edizione neozelandese. In questo senso, il titolo dell’esibizione offerta davanti alla giuria iridata, “La Rivincita”, incentrata sul cartone animato Beep Beep ed il Coyote, è parsa quasi tutto un programma. Margherita Battistella, Lisa Biasioli, Laura Biasotto, Silvia Fusidati, Sara Lunanova, Ilenia Martini, Michela Nogarotto, Genchi Rebecca, hanno offerto una prestazione al limite della perfezione, capace di entusiasmare l’intero palasport. E’ stata un’edizione di alti contenuti tecnici. Sul podio hanno preceduto Iazury (Argentina) e Blanes (Spagna), protagoniste di altrettante grandi esibizioni. “Assieme all’allenatrice Benedetta Martini abbiamo curato ogni

particolare – ha sottolineato il direttore tecnico Roberto Callegher – la marcia di avvicinamento è stata caratterizzata da una tournee nei palazzetti del Triveneto, ove abbiamo affinato ulteriormente la performance. Le ragazze sono arrivate cariche e convinte delle proprie possibilità. Vincere regala sempre grandi emozioni e, dopo quest’ultimo decennio, che per il Pattinaggio Portogruaro è stato foriero di grandi risultati, non vi è alcun pericolo di poter soffrire d’assuefazione”. Una trasferta cinese che, in parte, è stata garantita dalla generosità dei supporters più affezionati, i quali hanno risposto positivamente all’appello lanciato dalle otto atlete che, altrimenti, non potendo contare in alcun contributo da parte della federazione, avrebbero dovuto accollarsi dei costi a dir poco proibitivi. “E’ stata una grande prova d’affetto – ha spiegato Callegher – ci ha fatto capire quanto questa nostra realtà sportiva sia sentita. Il che è oltremodo gratificante per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni”. Andrea Ruzza

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GASTRONOMIA - Luca Faraon premiato nei concorsi a Venezia e Milano

I nostri Sapori a Gusto e Host è tenuta a Venezia dal 26 Si al 29 ottobre la rassegna gastronomica legata alla cultu-

ra della gastronomia italiana e alla valorizzazione dell'antica storia gastronomica di una delle città più meravigliose del mondo.

Lunedì 28 ottobre sono stati assegnati i Premi città di Venezia per la Gastronomia all'interno della manifestazione “Gusto-biennale dei sapori dei territori”, da parte di una giuria composta da una rosa di giornalisti esperti del settore. E' un premio che si presenta alla prima edizione; il debutto è stato dedicato al grande attore italiano Ugo Tognazzi, proprio per l’amore che ha sempre rivolto all'arte culinaria e che si

è sempre distinto per essere stato anche un buon gastronomo. Come testimonial del gusto fra la crema dei giurati il figlio Gian Marco Tognazzi, nella veste di Presidente onorario. Sono stati premiati 30 grandi chef, considerati punta di diamante del panorama nazionale. Gli chef e lady chef presenti si sono confrontati con ricette semplici e tradizionali portate a va-

lorizzare i prodotti del territorio; ad ognuno un riconoscimento per uno stile unico ed inimitabile che li porta ad essere protagonisti di alto livello nel panorama italiano. Fra questi, a rappresentare il territorio di Caorle, Luca Faraon del Ristorante “Il Carro”.

Sulla targa è scritto: “Riconoscimento allo chef Luca Faraon che ha dimostrato attenzione alla sana alimentazione e messaggero del territorio”. Faraon è anche reduce dall'evento “Orved” che ha organizzato il 1° concorso “Chef in Vuoto”, una selezione nazionale fra 240 chef che si sono sfidati in varie sedi distribuite in tutta Italia. Alle semifinali si sono piazzati in 16, tra i quali ne sono stati selezionati 8 che si sono sfidati alla finale del 21 ottobre a Milano alla “Fiera HOST”. Il tema su disposizioni della giuria doveva trattare l'Autunno. Luca Faraon è arrivato in finale presentandosi con un suo piatto unico “Il Risveglio dei Sensi”: Filetto di pesce Sanpietro in crosta di pane croccante con risotto di finocchio, caviale di zucca e tagliatelle di seppie, aggiudicandosi una importante seconda posizione. Se il nostro territorio viene rappresentato e apprezzato in questo modo, significa proprio che abbiamo un alto potenziale nella qualità gastronomica. Donatella Brentel

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Pizzaiolo&Cuoco da Brian

Emergenti 2014

izzeria Brian impegnata nell'ennesima gara per pizzaioli svoltasi a Torrazza Coste (Pv) durante l'evento “Emergente 2014”, che proclamava il pizzaiolo emergente del nord Italia. Protagonista il pizzaiolo Riccardo Agnolin che, con la collaborazione del cuoco Tommaso Favero di Caorle, ha conquistato con la pizza a base di fagiano, polenta e fagioli, uno degli otto posti della finale. Durante la finale, la coppia pizzaiolo-cuoco ha realizzato la pizza con pioppini, uovo marinato, asiago ed erba cipollina che ha portato alla vittoria. Ora aspettiamo i vincitori del centro e del sud Italia per disputare nel 2014 la finalissima.

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Eddy Rossignoli

Caorle 2013


Alla ricerca dei parenti in “Mèrica” La ricerca di Ennio Zecchin ha ricostruito la storia degli avi Scalon emigrati in Brasile nel 1888

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ppassionato di tutto ciò che tratta le origini e le tradizioni di una comunità, in particolare della sua Ca’ Corniani, Ennio Zecchin ha parallelamente approfondito le radici genealogiche della trisnonna Maria Salute Scalon, promessa fatta alla nonna Antonia Pozzatello nel 1992 il giorno del suo 100° compleanno. Ecco la sua storia. «Sono nato in Casa Marozzole 2, nelle campagne di Ca’Corniani, dove risiedo, da una famiglia contadina da generazioni. Lavoro da 33 anni come operatore socio sanitario nella Casa di riposo Don Moschetta di Caorle. Ho cominciato a pensare ad una ricerca sui miei parenti emigrati in America latina, nel 1992, festeggiando il centesimo compleanno di mia nonna materna Antonia Pozzatello vedova di Giovanni Fiorello Buoso. In quell’occasione mia nonna Antonia Mèrica voleva che telefonassi in “M dove xe el cafè”, per comunicare ai suoi lontani parenti il suo secolo di vita. Da lì mi scattò la volontà di trovarli questi parenti, fino ad allora a me sconosciuti. Il papà di mio nonno Giovanni Fiorello era Giovanni Buoso, mentre sua mamma si chiamava Maria Salute Scalon. Era l’unica della sua famiglia Scalon rimasta a Ca’Corniani, mentre tutti gli altri componenti emigrarono. Sua mamma, Giuseppina Catto, rimase vedova nel 1873: il marito Giovanni Scalon fu ucciso da un colpo di fucile in un incidente di caccia nelle valli di San Gaetano. Giuseppina Catto rimase vedova a 38 anni con 9 figli: la più vecchia era mia bisnonna Maria Salute che aveva 16 anni, il più piccolo era Floriello Luigi, chiamato Fiorello, di soli 15 mesi. Dunque, per fare questa ricerca avevo a disposizione solo due dati: uno approssimativo: “Merica dove xe el cafè”, l’altro certo: “Fiorello Scalon”, ossia il fratello piccolo di Maria Salute.

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In casa Buoso si è sempre raccontato di questi cugini emigrati, ma nel racconto che si tramandava negli anni di sicuro c’era solo la nonna di mio nonno Fiorello Buoso, che partì con il figlio Fiorello (nonna Antonia ci raccontava che quando nel 1893 nacque a Maria Salute, il primo figlio maschio, dopo la partenza della sua fa-

miglia per ‘’A Mèrica’’, lo chiamò Giovanni Fiorello, in onore del suo piccolo fratello). Ci veniva pure raccontato che le due famiglie si tennero in contatto, scrivendosi di tanto in tanto, fino circa la prima guerra mondiale. Poi, piano piano, queste lettere finirono di partire e di arrivare, concludendo così l’unico contatto che fino a quei momenti esisteva ancora. Con questi pochi indizi cominciai la mia ricerca. Per prima cosa mi interessai di trovare i componenti della famiglia Scalon di queste zone; in questo mi aiutò l’amico Odone Rossi, che mi fornì una parte dell’albero genealogico. Nel frattempo, cercando in internet, trovai un sito di genealogia dove si poteva comunicare con tutto il mondo, contattando diverse altre persone che facevano le mie stesse ricerche, con le quali ci siamo scambiati molte informazioni. Qui trovai il giorno che questa famiglia Scalon dei miei parenti,arrivò al porto di Santos, nello Stato di San Paolo, in Brasile, il

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15/4/1888, dopo oltre un mese di navigazione a bordo del Piroscafo a Vapore “Napoli”, salpato dal porto di Genova, che trasportava 34 passeggeri di prima classe e 900 di classe economica. Altri amici trovarono per me il nome e la foto del “vapore” che portò oltre Atlantico in Brasile questa famiglia Scalon, assieme ad un’altra famiglia di Caorle, la famiglia Boro. Dopo anni di ricerche, un giorno ho ricevuto sul sito degli alberi genealogici una e-mail di una certa Claudia Pessoa, la quale mi scriveva che sua mamma era una Scalon che i suoi avi venivano dal Veneto, forse da vicino Venezia , e che si ricordava sua nonna, che una volta parlava di uno “zio Fiorelo”. A quella lettera esultai. In seguito mi indicò le città di residenza dei suoi parenti: Bebedouro, Ibitiuva, Ribeirao Preto, nello Stato di San Paolo. Da quel momento mi misi alla ricerca degli indirizzi. Trovai 26 famiglie con questo cognome; scrissi una lettera con tutti i dati utili per sapere se erano proprio loro i parenti Scalon che cercavo da 20 anni. La mattina del 17 luglio 2012 ho ricevuto una e-mail da Valentim Donizeti Scalon che mi scriveva che erano proprio loro i parenti che stavo cercando. Non vi dico la mia felicità e quella dei miei famigliari. Un giorno ho ricevuto una e-mail dove Joao Domingos Scalon, con la sua compagna Andea, sarebbero venuti a trovarmi. Per me una cosa grandiosa.


Il 19 gennaio 2013, il primo Scalon, discendente di quella famiglia partita per il Brasile nel 1888, dopo 125 anni, arrivò qui nel comune di Caorle, il territorio dei suoi avi. Lo portai a vedere la casa, ad Ottava Presa, dove abitarono, lavorarono e partirono i suoi “nonni” per il Brasile. Ci fu naturalmente una festa dove i parenti caorlotti arrivarono per conoscere i ‘’cugini brasiliani’’. A Joao Domingos, donai alcune cose di questi posti, come il libro della storia di Caorle e del territorio,un dizionario di ‘’italiano–veneto’’, dei cd con le vecchie canzoni di questi

Il 22 ottobre scorso partii da Venezia destinazione San Paolo del Brasile, per giungere poi a Ribeirao Preto. Dopo poco che ero li già mi sentivo parte di questa famiglia tanto erano ospitali. Il 26 ottobre ci fu questa grandiosa festa: c’erano più di 150 persone, tutti parenti arrivati anche da più di 400 km., sia per il compleanno che per conoscere me. Il sabato dopo, altra festa, questa volta in una fazenda di due fratelli Scalon: qui c’erano altri parenti, più di 80 persone.

posti. Ed inoltre, due cose molto più importanti: la prima, una scatoletta di legno con dentro un pugno di terra raccolta davanti alla casa degli avi Scalon; la seconda, un ‘’libro’’, con tutta la storia di questa famiglia, intrecciata con la storia del veneto e dell’Italia a partire da circa il 1640. Tutta la ricerca l’ho fatta tradurre in portoghese da Ozair Poles, un figlio di emigranti italiani che mi ha aiutato nelle ricerche e che poi è diventato un amico. Naturalmente, quando tornò in Brasile, Joao Domingos parlò diffusamente del nostro incontro. Dopo alcuni mesi, mi arrivò una proposta: mi volevano come ospite d’onore alla festa del 80° compleanno di Jayme Scalon. Dato che una figlia di questo Jeyme ha un’agenzia viaggi, mi avevano già organizzato tutto il viaggio.

Gli altri giorni di permanenza in Brasile, li ho trascorsi andando in molte case a conoscere parenti, ed in giro a conoscere le varie città dove questi parenti abitavano. Per le vie delle loro città venivo presentato con orgoglio ai loro amici e conoscenti come il loro ‘’primo italiano” (cugino italiano). Il 6 novembre fu il giorno del ritorno. Dopo i saluti, mi avviai per l’imbarco; da lontano si sentiva Jayme che gridava, in un incerto italiano: “Dai un bacio a tutti i parenti italiani’’. Questa frase mi accompagnò per tutto il viaggio di ritorno. Ho vissuto un’esperienza molto bella e forte, e a volte mi domando se sia stata realtà oppure un gran bel sogno. Ennio Zecchin - »

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Alle Scuole di Caorle il progetto “Comunità Attiva” per oltre 70 giovani

Prof e studenti per l’integrazione

egli ultimi anni l’Istituto N comprensivo di Caorle “A. Palladio” ha rilevato, in maniera

crescente, la presenza di alunni con difficoltà differenti, legate all’apprendimento e alla dispersione scolastica. L’attivo confronto avvenuto all’interno del percorso formativo “Comunità Attiva”, ha portato a riflettere sul fatto che le situazioni a rischio o di disagio scolastico sono spesso il sintomo di difficoltà di comunicazione e comprensione all’interno di uno dei sistemi o tra i sistemi. Pertanto, l’Istituto ha attivato un tavolo di lavoro che prevede la collaborazione tra Amministrazione Comunale, Parrocchie, educatori dell’Ulss 10, le Associazioni, le forze dell’ordine del territorio e i rappresentanti dei genitori, con l’intento di dare vita ad un progetto volto a promuovere nei ragazzi una maggiore autonomia e responsabilità favorendo la formazione per-

sonale e di gruppo. Si è così attivato un “Accompagnamento allo studio” con un affiancamento individualizzato settimanale per gli alunni della scuola secondaria, al fine di supportarli nell’apprendimento delle materie in cui sono più deboli (cercare insieme un metodo di studio) e aiutarli nella comprensione delle loro difficoltà e delle loro risorse, favorendo in questo modo anche un recupero della motivazione allo studio e del piacere di imparare. Questa proposta vede coinvolti 45 alunni di classi prima; successivamente gli incontri saranno rivolti ai ragazzi delle classi seconde e verso primavera, in vista degli esami, ai ragazzi di classe terza. E’ prevista la presenza di docenti di lettere, matematica, inglese e tedesco e di giovani volontari studenti delle superiori e universitari che aiutano i ragazzi a svolgere i compiti.

Quindi, il laboratorio espressivo “Per l’integrazione e l’inclusione”, aperto a tutti i ragazzi, ma dedicato in particolare agli alunni che desiderano una migliore qualità relazionale, che prevede il coinvolgimento degli alunni diversamente abili e di alunni disponibili a partecipare come facilitatori per le buone relazioni, coordinato da professori e giovani volontari studenti delle superiori e universitari. Attività principali: utilizzo della musica e della musicalità in azioni di insieme e per piccoli gruppi. È prevista la realizzazione di alcuni progetti (es.:sonorizzazione-drammatizzazione di piccoli testi, mini-musical, realizzazione di semplici strumenti musicali, burattini, elementi scenografici…). Vi partecipano 25 alunni. Gli incontri sono iniziati venerdì 22 novembre e si tengono presso la scuola media dalle 14.00 alle 16.00.

“Caorle tra passato e futuro”, tesi di Diploma all’ITCS “Alberti” di Cristina Marian

Il nostro Turismo

on la tesina “Caorle tra passato e futuro”, dedicata alla nostra economia turistica, Cristina Marian di San Donà di Piave ha conseguito il Diploma all’ITCS - Erica “L.B. Alberti”. La ricerca, molto ricca e articolata, si incentra sulle dinamiche dell’economia turistica di Caorle, dopo aver introdotto con una presentazione generale, la storia e gli eventi culturali. Infine, numerose interviste agli amministratori e operatori locali del turismo e al direttore del Ciset dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

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NEWS - L’AZIENDA DI DENIS VARRIALE PRESENTA NUOVE TECNOLOGIE PER RIVESTIRE OGNI TIPO DI SUPERFICIE, PAVIMENTI, BAGNI, SCALE, PER ARREDARE E VALORIZZARE GLI SPAZI ABITATIVI CIVILI ED INDUSTRIALI

PRISMART: WORK IN PROGRESS “Work in progress” alla che necessita professionali- frontemare e rePrismart di Denis Varriale, che sta presentando con crescente successo una vasta gamma di materiali adatti per ricoprire e arredare qualunque superficie dall’industriale al civile. « Ormai da dieci anni mi occupo di materiali per la bio-edilizia - si presenta Denis Varriale - avendo frequentato le scuole “Villa Fabris” a Thiene (Vicenza) per apprendere tecniche antiche quali il marmorino tradizionale, stucco marmo e tutti i prodotti naturali a base di calce. Mi sono poi rivolto al mondo delle resine, con 5 anni di studio a Milano presso diverse aziende (Gobetto, Tecnai, Nord Resine, Idealwork, Electa) per imparare ad usare questo tipo di prodotto, molto complesso, laborioso trattandosi di un materiale sintetico

Caorle 2013

tà e competenze avanzate. Ho acquisito la Certificazione ICMQ, e nel nostro territorio ho già eseguito interventi importanti, quali la zona wellness alle Terme di Bibione, con sistemi in resi-

na a pavimento e a parete tipo gel decorato; a Caorle rivestimenti sui banconi bar

ception all’Hotel Delle Nazioni, banco buffet all’Hotel Eden, la reception dell’Hotel Fabris su cartongesso rivestito in resina, e diversi lavori in case private a Caorle e Porto Santa Margherita». La Prismart interviene nelle opere di sabbiatura travi, opere in resina come spatolati colorati in massa, consolidamento pilastri in cemento armato, resinatura travi effetto colata e opere esterne in coccio pesto naturale. Prismart amplia i propri servizi con alcune nuove proposte tra cui la NUOVA SABBIATRICE per la pulitura selettiva mediante micro-aero-abrasione, nei settori: restauro, edilizia leggera, recupero urbano, nautica, industria servizi,

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carrozzerie. Insomma, Prismart si conferma leader su questi innovativi sistemi di rivestimento. Per ulteriori informazioni si può inviare una e-mail a prismartvarriale@gmail.co m oppure chiamare al cell. 340 722 96 82 - o visitare il sito internet www.prismartvarriale.it “.

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società e benessere Per contrastare le dipendenze da alcol, droga, gioco compulsivo

Se l’alcol diventa malattia

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Corso dei club alcologici a Portogruaro con il dott. Pili iro al giornale questa mail, sperando che ci sia qualcuno interessato a questa problematica per la nostra località. Nelle zone limitrofe il problema viene affrontato in maniera sentita; qui a Caorle probabilmente a causa della stagionalità estiva, sembra non essere considerato. E mentre negli altri paesi incontro un sacco di gente che fa attività culturali, qui a Caorle mi sembra prediletta la cultura dello spritz. Loris Brugnerotto

«Subject: corso dei club alcologici a Portogruaro a novembre con il dott. Pili. - Noi dei Club Alcologici auspichiamo la partecipazione di cittadini sensibili e/o curiosi ai problemi sociali. Auspichiamo la partecipazione di genitori, amministratori, educatori/insegnanti, comunicatori (es. giornalisti), appartenenti a gruppi sociali (es. avis, aido) , culturali (es. artisti), ricreativi (es. scout), spirituali (es. catechisti, appartenenti a comunità), sportivi e comunque persone in genere a contatto con giovani. Auspichiamo la partecipazione di professionisti sociosanitari. Auspichiamo la partecipazione di componenti dei Club. Se la partecipazione è suddivisa in 1/3 per ognuna delle su indicate provenienze, l'equilibrio è "perfetto" e la possibilità di lavoro è ottimale. L'approccio ecologico sociale è davvero "rivoluzionario", non pensa ai volontari come a delle persone "buone", ma a delle persone impegnate nella comunità, correttamente formate , non deleganti , contro le etichette, contro le omologazioni, ... libere, solidali e rispettose. Considero ciò altamente "anti-

depressivo", perché costruire insieme ad altri situazioni positive, belle (nei club in termini di riconfigurazione delle persone: da persona con problema a risorsa per sè, per la famiglia e la comunità), ma anche nelle scuole, con i giovani (in termini di promozione della salute) fa bene, sviluppa fiducia e cambiamento. E' vero in primis che è un arricchimento culturale, scientifico e umano». L’A.C.A.T. Portogruarese - Onlus - Via Seminario n° 1/A - Portogruaro, con ACAT Basso Piave di San Donà di Piave, ACAT di Mestre, ACAT di Venezia, ARCAT del Veneto, AICAT; in collaborazione con il Servizio per le Dipendenze dell’ULSS 10 – Veneto Orientale, con le Cooperative “L’ARCO” e “APE”, con il Centro Servizi per il Volontariato di Venezia, il Rotary Club, il Lions Club; con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Venezia, dei Comuni del Veneto Orientale - Organizzano un: CORSO DI SENSIBILIZZAZIONE AI PROBLEMI ALCOL CORRELATI E COMPLESSI (droga-gioco-sofferenza psichica) - Approccio ecologico sociale, Metodo Hudolin - dal’11 al 16 novembre 2013 a Portogruaro (VE) presso Convento Frati Minori. Direttore del corso Pier Maria Pili, condirettrice Ivana Stimamiglio. TEMI CARDINE: ecologia sociale, approccio sistemico, interdipendenza, salute fisica ed esistenziale, incremento qualitativo del capitale sociale, fare rete, problemi alcolcorrelati nella comunità, nei luoghi di lavoro, di svago, nella scuola e nella famiglia, sobrietà, spiritualità antropologica, Club Alcologici Territoriali.

Lettera - Alle infermiere del Distretto

«Grazie angeli azzurri» una cittadina di Ssereono Caorle, molto fiera di es“Caorlotta”.

Ho deciso di inviare questa mia lettera al vostro giornale per un ringraziamento a delle persone veramente speciali. Io, non conoscendo i nomi di tutte, le chiamo gli Angeli Azzurri! Sono le infermiere del Distretto sanitario di Caorle, che ogni mattina si occupano dei prelievi del sangue presso il Distretto per poi, come una squadra di soldati, uscire per

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recarsi, chi da una parte chi dall’altra, presso il domicilio di persone disabili, ammalate e anziane; chi per un prelievo, chi per una medicazione, chi per un controllo. Sempre con grande professionalità, ma soprattutto, e questo le rende speciali, con grande umanità e regalando a tutti un sorriso sincero che, a volte, vale più di una buona medicina. A questi Angeli, con la divisa azzurra: grazie di esserci. Gina Bragatto


Non solo slot-machines, ma soprattutto lotterie, gratta e vinci, scommesse sui siti internet, ecc. ecc.

...Ludopatia di Stato !

sono proprio le newslot o è Ma lo Stato a creare ludopatia (e povertà)?

Non è forse lo Stato, quello che in questi anni ha sviluppato in maniera esponenziale le possibilità di succhiare denaro ai cittadini con una miriade di giochi d’azzardo (lotterie, lotto, superenalotto, gratta e vinci, bingo ecc. - per un elenco completo dei giochi di Stato, si veda il sito www.aams.gov.it ) e pubblicizzando a caratteri trionfali ogni vincita, provocando così un pernicioso modello imitativo che spinge a giocare sempre di più ? E’ vero che una minima percentuale del lotto è stata riservata ai Beni culturali, ma obiettivo dello Stato è soltanto un disperato bisogno di fare cassa. Quindi, solo una sana educazione e corretta informazione possono aiutare a prevenire l’abuso e le conseguenze patologiche - di comportamenti che sono storicamente intrinseci al nostro vivere umano (fumo, alcool, gioco, sesso a pagamento, ecc.). Di questa problematica ne parla Andrea Lo Massaro, Consigliere nazionale S.A.P.A.R. - Associazione nazionale apparecchi ricreativi. «Da circa un anno, l’opinione pubblica per mezzo di stampa e televisione viene quotidianamente informata - in modo distorto e mendace - sul ”mondo del gioco” eleggendolo al male che ha portato alla crisi economica di molte famiglie italiane. Oggi il gioco viene considerato come la “tassa sul povero”; ma nessuno obbliga nessuno a giocare per forza. Nel 2004 il governo regolamenta i giochi attraverso la sua controllata Agenzia delle Dogane e Monopoli, la quale ha istituito un modello concessorio ove si trovano ad operare diverse figure/soggetti, terzi incaricati.

ONDE.ROAD

Si ricorderà che un tempo si giocava una volta alla settimana al totocalcio, oppure si giocava all’enalotto o al lotto. Ma solo una volta alla settimana. Poi ci si poteva incontrare al bar con gli amici e si giocava a briscola, tressette, scopone, scala quaranta; salvo poi finire la nottata in qualche garage adibito a bisca oppure a bordo di qualche

yacht ove si giocavano appartamenti/ macchine/mogli/ e decine di milioni delle vecchie lire. Oggi invece esiste un gioco legale voluto e governato dallo Stato. Per quanto riguarda gli apparecchi da divertimento e intrattenimento (come le New Slot), l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato è il garante della legalità e della sicurezza, mediante la verifica di conformità alle prescrizioni normative degli apparecchi e delle loro modalità di funzionamento. Questi si dividono in due tipologie: senza vincite in denaro e con vincite in denaro. I primi danno la possibilità di ricevere un oggetto in premio (gru, pesche di abilità, ecc...) e sono soggetti al pagamento dell’imposta ISI + Iva sugli incassi dichiarati (con un imponibile nazionale fissato) a cui si sommano alla formazione del reddito dell’impresa che li gestisce e dell’azienda che li ospita in comodato. I secondi, restituiscono vincite in denaro. Questi apparecchi possono essere gestiti solo da aziende iscritte all’elenco RIES, ove sono previsti vari requisiti morali ed

economici (certificato antimafia di tutti i soci o del titolare dell’azienda, iscrizione Camera di commercio, certificato penale, fornire idonee garanzie per un valore di 1.500 euro ad apparecchio, etc.) oltre ad un contratto sottoscritto con uno dei 13 concessionari scelti dall’ADM con bando ad evidenza pubblica. Lo stesso vale parzialmente anche per i baristi. Gli apparecchi New Slot Awp, da non confondere con i videopoker, sono soggetti al pagamento del preu attualmente fissato al 12,7% delle entrate + canone Aams fissato a 0,8% delle entrate. Il costo della partita è fissato a 1 euro, frazionabile e introduzione limitata a 2 euro, con un tempo medio per partita fissato in 4 sec. Il numero di apparecchi per locale (contingentamento) è stabilito per legge dall’Adm. Assieme alle awp ci sono le vlt (videoterminali collegati ad un sistema di gioco vlt); la normativa prevede la restituzione in vincita di una percentuale minima pari all’85% per ogni sistema di gioco e per ogni gioco sul medesimo installato. Questi apparecchi sono soggetti al pagamento del preu nella misura del 5% sulla raccolta. Il costo partita è variabile da 1 euro a 10 euro per partita; funzionano prevalentemente o esclusivamente con banconote fino al taglio di 500 euro, con limite introduzione se presente di 200 euro. Speranza di jackpot di sala e nazionali ove presenti. Adesso si può capire qualcosa in più di quello che gli altri mezzi di informazione distorcono o omettono di dire, e possiamo parlare di ludopatia. Perché si parla di ludopatia e si collega la stessa solo alle new slot e non al resto dei giochi? Perché si parla di limitare la distanza per l’installazione delle sole new slot da luoghi cosiddetti sensibili? Ma una new slot fa male se è installata in un bar a meno di 250m da un luogo sensibile, mentre non fa male se è installata a più di 250m ? E allora il grattino da 5, 10, 20 euro venduto da un bar o da un tabacchino a pochi passi dall’entrata di un asilo o scuola, non fa male e non crea dipendenza ?

- Per una guida sicura

Inverno & Sicurezza dell’auto stagione invernale s'è aperta e i consigli per verificare la propria auto non si fanno attendere, complice l'attenzione sempre maggiore alla sicurezza, frutto innanzitutto della prevenzione attiva con i dovuti controlli e della nostra guida, in secondo luogo della sicurezza passiva, ovvero la risposta in condizioni estreme del nostro veicolo. Mentre quest'ultima dipende dalla qualità e dalle caratteristiche dell'auto che conduciamo, la prevenzione attiva è determinata dal conducente e ancor prima da come l'auto sia stata preparata alla stagione più ostica dell'anno. Certamente molte volte quest'aspetto viene

La

sottovalutato ma sia agli automobilisti più esperti sia ai neopatentati può capitare una semplicissima frenata, piuttosto che un acquazzone o ancora una situazione di nevischio o ancor peggio ghiaccio sebbene non lontani dalla propria destinazione: ecco che dei semplici controlli all'auto evitano o alquanto meno diminuiscono le probabilità di ritrovarsi in panne con condizioni atmosferiche avverse. Il Team Auto Davanzo con l'autofficina tecnologicamente molto avanzata e con i propri tecnici formati per assistere tutte le marche di

Per non parlare poi del mondo delle sale da gioco e delle scommesse, dove prevale il fenomeno bet-on-line via internet, ampiamente pubblicizzato addirittura dalle squadre di Serie A. Dati certi e storici sulla ludopatia nel nostro Paese non ce sono, ma già tante aziende iscritte a S.a.p.a.r. (Associazione nazionale attrazioni ricreative) hanno sottoscritto ed accettato un codice etico e sono le prime a svolgere sul territorio servizio di informazione ai giocatori. Più che repressione, a mio avviso, ci vuole informazione. Ma questa deve essere fatta prima che le persone siano già in difficoltà. Per fare questo bisogna partire dalle scuole primarie, un po’ come viene fatto per educare i bambini al codice della strada. Chi delle nostre famiglie non possiede una playstation o x-cube o wii? Quante volte dobbiamo richiamare i nostri figli a farne un uso limitato nell’arco della giornata? E gli smartphones?... Si sa che si può giocare a poker on-line ed entrare nei siti di scommesse anche con un semplice cellulare di nuova generazione? E senza controllo alcuno. E poi trovo assurdo quando un telegiornale prima fa la moralista, salvo poi trarne guadagno esso stesso pubblicizzando giochi online o l’apertura di qualche nuova sala slot oppure pubblicizzando la vincita a qualche gioco autorizzato dallo stato (vedi jackpot del super enalotto o ai gratta e vinci). Sarebbe il caso che le istituzioni cominciassero a riflettere con intelligenza, altrimenti questo clima di caccia alle streghe porterà solo al ritorno del gioco illegale, perché ben si sa che la repressione/negazione e il proibizionismo hanno sempre sortito effetti contrari, istigando a un qualcosa sempre trasgressivo da ricercare. E allora, perche’ lo Stato non “restituisce” parte del preu ai comuni, dando così risorse per correggere eventuali comportamenti eccessivi? Perche’ le Usl, con il nostro contributo, non programmano sul territorio degli incontri e seminari aperti a tutti per educare al sano divertimento con dei giochi d’intrattenimento legali e senza rovinarsi con giochi d’azzardo? »

auto, predisponendole per l'inverno, ad esempio: status d'usura delle gomme fornendo le catene o con la sostituzione di quelle termiche, poiché le stesse gomme sono parte fondamentale del veicolo in quanto a contatto con gli insidiosi manti stradali, verifiche delle batterie, per evitare spiacevoli sorprese, controlli ad hoc per i motori diesel per sfuggire ai rischi di congelamento del carburante, verifiche degli strumenti di visibilità, quali spazzole tergicristalli o lampadine per evitare spiacevoli situazioni nel momento del bisogno. Talvolta con piccoli accorgimenti possiamo restare più tranquilli quando i nostri familiari sono in viaggio ma soprattutto siamo tutti noi più sicuri!!!

- Un buon Natale dal Team Auto Davanzo


Taverna a Monaco e Vi enna

Sarà diretto da Lorin Maazel con i Münchner Philharmoniker

alla spettacolaD re esibizione con il Leeds Festival

Chorus per la celebrazione dei 975 anni del Duomo di Caorle, lo scorso 30 agosto, ai grandi teatri di Monaco e Vienna. Alessandro Taverna, da tempo protagonista in importanti sale e teatri di tutto il mondo e in prestigiose stagioni musicali, insignito di premi di valore internazionale, nei primi mesi del 2014 sarà protagonista di assoluto livello. Il leggendario direttore d'orchestra Lorin Maazel lo

ha infatti invitato ad esibirsi con i Münchner Philharmoniker nel Concerto n. 3 di Prokofiev al Gasteig di Monaco e al Musikverein di Vienna il

prossimo Febbraio. Una grande soddisfazione per Alessandro, di immenso orgoglio per l’intera Città di Caorle, ma più ancora per noi suoi concittadini, che abbiamo la speciale opportunità di poterlo ascoltare anche nelle solennità religiose accompagnare all’organo la Corale di Santo Stefano.

Nuova compilation dei BASSO VOLUME in nuova formazione

“Discarica Rock”...celebration iscarica Rock” è il “D titolo del nuovo disco dei Basso Volume, il

numero 5: una raccolta di vecchie canzoni dal 1998 al 2004 risuonate con la nuova formazione, con in più un brano inedito. Il tutto in uscita a dicembre prima di Natale. La rock band caorlotta sta anche lavorando al nuovo disco di canzoni inedite, che uscirà nel 2014, con alla chitarra solista Simone Biancon che ha sostituito Luca Padovese, uscito dal gruppo. Basso Volume si appresta a festeggiare i vent'anni di attività nel 2015. Dai primi mesi del 2014 ripartiranno le esibizioni live per promuovere l'ultimo disco “Discarica Rock”. Nel profilo Facebook “BassoVolume” si possono trovare i tre brani scelti per la promozione del disco, tra cui “Il viaggio”.

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P.S.M. CONFIDENTIAL...webthriller La nuova produzione di Pighi Brothers e CaorleFilm

zione, mistero, assassini feroci ed una vendetta da portare a termine. E' un mix di ingredienti davvero eccezionale quello che compone “Psm Confidential”, la prima webserie girata interamente a Caorle e Porto Santa Margherita. Alle spalle di questo progetto ci sono la “Pighi Brothers Production” e “Caorlefilm” che fanno entrambe riferimento ai fratelli Andrea ed Alessandro Malpighi, regista e direttore artistico della serie. Insieme a loro, un nutrito staff di volontari davvero appassionati ha consentito a “Psm Confidential” di nascere dopo mesi di intenso lavoro. La genesi di “Psm Confidential” parte da lontano: nel 2009, nel corso di un viaggio in Giappone, il regista rimase affascina-

A

to da alcune ambientazioni simili a quelle del film “Blade Runner” e decise di dar vita ad una storia da inserire in un contesto temporale a metà tra gli anni Venti e lo “steampunk”. Le location dove girare sarebbero invece state ricavate in alcuni dei luoghi più caratteristici di Porto Santa Margherita, Caorle e Duna Verde. La trama inizialmente avrebbe dovuto essere di carattere demenziale, ma poi i ragazzi di Caorlefilm (che nel frattempo

CONCERTI

avevano girato un lungometraggio demenziale, “Il Tredicesimo Sfigato”, alcuni video musicali per la band “Bassovolume” ed il cortometraggio “Ritorno alle origini”) hanno deciso di cimentarsi con qualcosa di più impegnativo ed ecco così la nascita di questo giallo in quattro puntate, il cui primo ciak risale al febbraio 2013. Grazie all'impegno degli attori, tutti non professionisti ma intenzionati a dar vita a qualcosa di pregevole, e per merito dell'abilità tecnica dello staff, è nato un prodotto davvero di qualità, come testimoniato dal positivo riscontro che ha ottenuto la pubblicazione dei primi tre episodi sul popolare sito “youtube”. La trama di questo noir ruota attorno alle vicende di due protagonisti, il detective Alexander Vicenzoni, interpretato da Enrico Sarto che è anche coautore della sceneggiatura, e Quinn (“Lupo” in gaelico), ex criminale impersonato da Nicola Comisso. I due si troveranno loro malgrado a dover collaborare per risolvere il mistero di alcune sparizioni ed omicidi e per cercare di sfuggire dalle grinfie di una pericolosa organizzazione criminale. “Psm Confidential” però punta in alto: è stato infatti inserito tra i candidati al “Rome web awards”, concorso riservato alle webseries, e parteciperà ad un altro contest che si tiene ogni anno a Los Angeles. Gli autori, tra l'altro, sono già al lavoro per scrivere la trama di una seconda stagione che dovrebbe spiegare alcuni misteri che rimarranno volutamente oscuri anche al termine di questa prima serie. Riccardo Coppo

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L’Indiàn de Caorle !!

Il sogno di ogni bambino che diventa realtà nell’Isola che non c’è...

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alle calde giornate estive alle brume autunnali, all’alba o al tramonto, appare a volte improvviso lo spirito arcaico di un selvaggio galoppo, un grido breve e inquietante, un’ombra incombente... è l’Indiàn de Caorle ! Un po’ Cavallo Pazzo, un po’ Peter Pan, Nicola Benatelli, di professione operatore ecologico stagionale, alla veneranda età di 47 anni continua a cavalcare il sogno che culla fin da bambino: essere un vero Pellerossa, che vive allo stato brado con il suo mustang, arco e frecce, nel tepee che assomiglia tanto al cason della sua famiglia di pescatori di laguna. “Questa passione - ci narra Nicola - risale a quando ascoltavo i racconti di mio

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nonno materno Nicola Laino, di origini calabresi, che in gioventù durante la seconda guerra mondiale fece conoscenza con una ragazza americana giunta in Italia al seguito delle truppe statunitensi. Mentre lui parlava, io sognavo, come tutti i bambini, e già mi sentivo un po’ Pellerossa, un capo indiano nel mio paese. Così, una ventina d’anni fa, ho cominciato a costruire il personaggio: ho comprato il cavallo Nair, un incrocio arabo/argentino, che mi segue fin da allora; e poi tanti vestiti e gli oggetti, tutti originali, dai mocassini all’arco, dai pantaloni da galoppo al copricapo piumato. Sono oggetti autentici prodotti da varie tribù native americane, che mi sono fatto portare da amici e conoscenti in questi anni”. Nicola cavalca il suo Nair a pelo ma anche con la sella, perché lui, un Peter Pan dell’Isola che non c’è (quella della nostra laguna, dove il papà Mario ha il cason da pesca) a volte si trasforma in cowboy, in Zorro, in soldato confederato del 7° Cavalleria...

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insomma tutti i personaggi che ai bambini (di una volta) piacciono e fanno sognare. “Giro per Caorle perché piace a tutti vedermi apparire all’improvviso - ci dice ma vengo anche chiamato da persone per feste private di compleanno o altri spettacoli, per giri in laguna o intorno ai casoni. Io sono disponibile per tutti, perché questa è la mia filosofia di vita: ce l’ho nel sangue, ed è anche un messaggio di rispetto per la natura, per lo spirito selvaggio che sta in tutte le persone fin da bambini”. _________________________ Flavio Ineschi


In un libro tutti i Catto di Caorle

La prima ricerca ha portato alla catalogazione di oltre 100 persone. Ora si attende la seconda edizione

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ianni Catto, 44 anni, di Caorle, di professione cameriere (con 14 anni di attività all’estero in Germania), ha svolto una ricerca genealogica dedicata alla sua famiglia, ovvero tutti Catto di Caorle, risalendo di generazione in generazione, e ricomprendendo tutti i parenti almeno di 4° o 5° grado. Ne ha trovati più di un centinaio. Non tutti si conoscono tra di loro; molti sono persone emigrate all’estero o trasferite in altri comuni, in particolare a Jesolo, La Salute e San Giorgio di Livenza, S. Stino, Cessalto o Bibione in comune di San Michele al Tagliamento, nel trevigiano e in tutta Italia. Una ricerca meticolosa, con grande dispendio di energie per visionare numerosi archivi, ma che infine ha dato i suoi frutti con la pubblicazione di un libro intitolato “La Famiglia Catto - dall’Anno 1550”, stampato in un centinaio di copie. “La passione per la genealogia - ci racconta Gianni Catto - ce l’ho fin da ragazzo, e ad un certo punto, dopo essere tornato a Caorle dalla Germania, una decina d’anni fa, ho deciso di intraprendere

una ricerca che progressivamente mi ha preso la mano con una passione crescente. Dopo 4 anni di ricerche meticolose nei registri parrocchiali - con le inevitabili difficoltà per la novità che questa ricerca costituisce, ma con la grande disponibili-

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tà di parroci e curatori d’archivio, sono riuscito a dare vita a questa prima edizione, che inevitabilmente si presenta incompleta, con circa un centinaio di nomi. La ricerca inizia dal capostipite: il nobil homo Joannis Marie Cato, patrizio veneziano del 1550. C’è anche un buco temporale per quanto riguarda i territorio di Oderzo e Treviso, perché nell’archivio parrocchiale di Oderzo mancano i documenti di un intero secolo. Una parte dell’opera riguarda invece i Catto emigrati in Brasile agli inizi del ‘900 (ad oggi circa una cinquantina di persone) con una sezione aneddotica che spiega come alcuni si siano ritrovati con il cognome cambiato per errori anagrafici dell’epoca». Ma non finisce certo qua: sullo slancio della passione e delle nuove informazioni acquisite a seguito della stampa del suo libro, Gianni ha già raccolto numerose altre notizie genealogiche, allargando la cerchia ad oltre 200 discendenti che si aggiungono all’albero genealogico dei Catto. E per la seconda edizione del libro, il loro numero potrebbe salire addirittura a un migliaio.

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Con la Casèra Pan e vìn... a pìnsa soto al camìn

DI ISIDORO

SILVESTRINI

tradizione dei falò Lcampagne ’ antica epifanici, nelle nostre è ricordata con la

“Casèra”. Con le legne in eccesso - ramaglie, cespugli, tralci di vite, canne di mais - al termine della stagione agraria, si costruisce una grande catasta, poi adornata con una Croce o con un fantoccio nella sua parte più alta. La sera del 5 gennaio, all’Ave Maria, viene incendiata con solennità e festa tutt’intorno; un po’ per creare cenere buona per i campi, un po’ per cuocer-

vi nelle braci la tradizionale “Pìnsa”, dolce povero fatto con pane, farina di mais e di grano, uva passa, fichi ed altri ingredienti. Ma il significato principale della Casèra è sempre stato quello di trarre auspici per la stagione agraria prossima, a seconda di dove si dirigono il fumo e le faville: al mare o ai monti. Ogni contadino dava la propria interpretazione, in base alla propria esperienza, cosa che oggi è praticamente scomparsa vista la modernità del lavoro che ha raggiunto anche le nostre terre. Fra le tante casère che si fanno anche nel nostro entroterra, in particolare a Sansonessa, San Giorgio, Ottava Presa, San Gaetano, Ca’ Cottoni e Ca’ Corniani, perfino a Porto Santa Margherita, e in tantissimi ca-

solari nelle campagne, vogliamo citare quella che da molti anni si fa alla Casa di Riposo “Don Moschetta” di Caorle. Qui, Marino Corazza, promotore della raccolta di canne di granturco tagliate a Palangon, con l’organizzazione esperta di Gino Brichese e di

con musica, un ottimo bicchiere di vino brulè, e tanti dolci che vengono regalati anche ai bambini dalla Befana della Casa di Riposo. E per un lieto Natale e prospero Nuovo Anno 2014, il nostro brindisi augurale:

Alla Vita !

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Z e e Z e e Z e e Z e e Z e e Z e e Z e e Caorle 2013

molti altri amici, prepara la Casèra per i nonni - soprattutto quelli con origini contadine per ricordare la loro gioventù,

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