Caorlemare Natale 2016

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Supplemento n. 1 a CAORLEMARE Magazine n. 8/2016 anno XXV - Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 - Iscr. Reg. Naz. Stampa n. 06170 - R.O.C. n. 5276 - Sped. in abbonamento postale 70% - DCB Venezia - Una copia Euro 2,00.



in questo numero:

____________________________________________________ «...Va’ vànti Caorle !...» - La caorlina alla Regata Storica 4 ____________________________________________________ I primi vent’anni della Caorlina grande di Flavio Ineschi 5 ____________________________________________________ A Child is Born - Tutti ai Mercatini e Capodanno - Eventi 6 ____________________________________________________ Turismo ‘fai da te’? E’ ora di far da soli di Flavio Ineschi 8 ____________________________________________________ Taverna è Ambasciatore di Caorle di Riccardo Coppo 9 ____________________________________________________ Ue - «Bolkestein, un mostro da domare» di Riccardo Coppo 10 ____________________________________________________ Viaggi - Dopo Fidel... sarà Cuba Libre ? di Flavio Ineschi 14 ____________________________________________________ Anagrafe: Le Famiglie caorlotte più numerose 14 ____________________________________________________ LAGUNA: L’òcio de Santa Lucia di Vinicio Donà 16 ____________________________________________________ LAGUNA: Prima le cavane e poi i casoni di Riccardo Coppo 17 ____________________________________________________ Caorle aspetta ancora la Bafile di Riccardo Coppo 18 ____________________________________________________ Scuola Alberghiera: Pranzo di Natale per i Nonni 20 ____________________________________________________ 40 anni fa il terremoto del Friuli 21 ____________________________________________________ La “Commissaria” David per i giovani. Un lascito del 1704 22 ____________________________________________________ ‘Metodo Hudolin’ per i problemi alcologici e la dipendenza 24 ____________________________________________________ Hotel Sanremo : Grande festa a cason 25 ____________________________________________________ Il 2016 con le prime pagine di CaorleMare Magazine 30 ____________________________________________________ Come eravamo... 50 anni fa la grande alluvione 33 ____________________________________________________ “Premio G. Mazzarotto - Lions Club” a don Gino Zuccon 34 ____________________________________________________ Sport - Venice Cup di karate per 2250 atleti 37 ____________________________________________________ Basket - Sempre obiettivo play-off di Ruggero Toffoletto 38 ____________________________________________________ La Brussa passerà alla Diocesi di Pordenone ? di Paolo F. Gusso 40 ____________________________________________________ La perduta Caorle di Pier Paolo Pasolini di Milena Romagnoli 42 ____________________________________________________ Le Orme: storia di un mito di Elisa Tedesco 44 ____________________________________________________ ... E c’era Radio Onda Blu 45 ____________________________________________________ Bilancio di Coerenza di Banca San Biagio di Michele Ineschi 47 ____________________________________________________ #Scuola di Caorle - Si studierà anche ‘robotica’ 50 ____________________________________________________ e a pag. 50 AUGURI CITTÀ DI CAORLE

in copertina: foto di Mirco Grandin / Publiphoto

Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 Direttore Responsabile: Flavio Ineschi Redazione: CAORLE - Via della Triglia, 10 Stampa: PERUZZO INDUSTRIE GRAFICHE S.p.A. Via Marco Polo, 10 - Mestrino (Pd)

di Isidoro Silvestrini

Il primo Quarto di Secolo

di CaorleMare Magazine 25 !! Sono già 25 anni di CaorleMare Magazine (e ESono 29 di questa rivista annuale, nata nel 1988). pochi sulla misura di una persona, ma sono

davvero tanti sul parametro di iniziative editoriali di questo genere, molte delle quali nascono e muoiono nel volgere di qualche annata. Le ragioni di questo modesto ma significativo successo? Onestà e Passione. Sono i tratti che hanno contraddistinto questa rivista fin dalla sua nascita: onestà intellettuale da parte di chi la redige, unita all’amore per la nostra comunità e per i suoi ospiti; e con una non meno significativa competenza culturale e professionale data da tutti i suoi artefici. Soprattutto la passione, che è stata fin da subito percepita dai lettori (i tantissimi Caorlotti, ma anche numerosi turisti, italiani e stranieri) i quali ne sono diventati i veri sostenitori, trasmettendo entusiasmo e voglia di andare avanti a tutta la nostra Redazione, che in questi anni si è avvalsa della disponibilità di decine e decine di Collaboratori, soprattutto sinceri amici. Lo stesso merito hanno tutti gli Sponsor commerciali, aziende che trovano nel nostro giornale un prezioso strumento di comunicazione pubblicitaria, permettendogli di rimanere free-press. CaorleMare Magazine è nato nel 1992 e in questo quarto di secolo ha visto l’evoluzione della nostra città, in senso turistico ma prima di tutto nella sua evoluzione socio economica e culturale. Pensiamo di aver contribuito a questa evoluzione, esaltando le eccellenze caorlotte, e le grandi potenzialità storico architettoniche, paesaggistiche e culturali. Sempre con la proiezione sulla dimensione turistica, che in mezzo ha secolo ha trasformato Caorle da un povero paese di pescatori in una delle località più affermate nel mondo turistico internazionale e con un livello di benessere formidabile, che nemmeno la pesante crisi dell’ultimo decennio ha più di tanto intaccato. Grazie ai nostri Lettori per l’affetto e la stima sin qui dimostratici, e pronti con grande slancio per il nostro prossimo quarto di secolo. Flavio Ineschi

BUON ANNO NUOVO


La Caorlina ritorna a sfilare in Canal Grande per la Regata Storica di Venezia

«... Va’ vànti Caorle !...»

cazioni e ordini spesso contraddittori, da metà percorso in poi, quasi in risposta al sempre più stizzito richiamo che proveniva dal barchino degli organizzatori, ma soprattutto rispondendo alle enfatiche richieste che provenivano dalle rive da parte di un popolo veneziano competente ed entusiasta alla vista della nostra barca (peraltro costruita proprio a Venezia ai Cantieri della Giudecca), così come dalle migliaia di turisti, il nostro comandante Luigino Marchesan rispondeva con un solenne «Ferma i remi, pronti, alzaremi !!!», sollevando la convinta ovazione di tutto il grande pubblico in festa. In ogni caso è stata proprio una grande giornata anche per Caorle, applaudita in ogni circostanza,

ché evidentemente la caorlina vanti Caorleee, va’ vànti !... “Città di Caorle” oscurava gli al...Ma non fatevi inganna- tri figuranti e attirava l'attenziore, non era esattamente ne di molti spettatori. Dopo aver questa l'esortazione di orgoglio pazientemente sopportato indigiunta da ogni dove, dalle rive assiepate di veneziani e turisti festanti che ammiravano la nostra Caorlina “Città di Caorle” al ritorno, dopo 6 anni di assenza, in Canal Grande, autentica regina tra le barche della Serenissima. Era invece il grido degli organizzatori (sempre gli stessi ormai da decenni) stridulo e isterico, di fronte alla nostra Città di Caorle grande caorlina. Invitati fortemente dal sindaco di Venezia e della Città metropolitana Luigi Brugnaro, la nostra caorlina ha fatto la speta caorlina tacolare figura di sempre grande avrà nella sfilata storica in copresto il suo ricostume in Canal Grande, vero e un nuovo suscitando ancora una comitato di gevolta l'invidia della pletostione. ra e del codazzo degli orLo ha annunganizzatori i quali più di ciato il Sindaco, convocando tutti i vogadori, portatori una volta hanno cercato e rappresentanti del comitato per la Processione della di imbarazzare i nostri Madonna dell’Angelo. vogatori e l’equipaggio Premettendo di non aver condiviso - e quindi ritirato che portava sul pulpito di - la precedente convenzione determinata dalla Comprua il sindaco di Caorle missario Piera Bumma, Striuli ha informato che la GiunLuciano Striuli, l'assessota ha messo a disposizione ben 65mila euro per la core Rocco Marchesan il struzione del ricovero fisso (che dovrebbe essere comconsigliere Giacomo Capletato per gennaio/febbraio) e il carrello di trasporto piotto e il rappresentante per le operazioni di alaggio e varo annuali. del comitato parrocchiale Inoltre ha chiesto la formazione di un Comitato comGiovanni Padovese. posto da tre vogadori, tre portatori e tre rappresentanEsortavano a lasciare ti della Parrocchia, per poter concertare e stabilire le spazio ad altre piccole necessità logistiche, manutenzioni, il calendario degli imbarcazioni, insignifieventi religiosi e di rappresentanza civica. canti al confronto, per-

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Un Comitato per la gestione congiunta

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che ha potuto ripresentare la caorlina grande al suo ruolo di fasto e rappresentanza della Città di Caorle in un contesto storico e internazionale prestigioso. Per la cronaca, la giornata era cominciata con un pranzo al Ristorante dei fratelli Trevisan “Antica Dogana” di Treporti, dove poi al ritorno c’è stato lo specialissimo incontro con uno dei più grandi personaggi del mondo NBA: Earvin "Magic" Johnson, il grande campione dei Los Angeles Lakers negli anni ‘80/’90.


I primi vent’anni della Caorlina grande La più grande barca a remi costruita a Venezia nel secolo scorso. L’orgoglio di Caorle

ono passati esattamente 20 anni dalla costruzione della Scaorlina grande “Città di Caorle”.

Vogliamo riproporre l’articolo pubblicato in prima pagina del nostro giornale nell’agosto 1996.

* * * «E festa è stata ! Festa grande, perché adesso Caorle ha la sua maestosa caorlina. In soli 10 mesi è stata portata a termine un’opera di cui tutta la città si sente orgogliosa. Un’opera del lavoro di mani esperte, quelle dei maestri d’ascia veneziani, un’opera con la quale tutta la città ha voluto reagire per il proprio orgoglio ferito. Un’opera che tuttavia ricuce e cancella la ferita morale subita lo scorso anno, quando Venezia negò a Caorle la bissona per la processione quinquennale

I promotori e il finanziamento L’

annuncio che la nostra comunità avrebbe fatto costruire una grande barca per la processione della Madonna dell’Angelo, il nostro giornale lo aveva già dato un anno prima con l’edizione di Natale «Caorle ‘95». Questi alcuni stralci dell’articolo: «E’ partita l’operazione “Caorlina”... domenica 26 novembre [1995] in centro civico dove il Comitato Caorlina, presieduto da Angelo Rossi, ha siglato il contratto con Gianfranco Vianello “Crea”, anticipando 10 milioni di lire. “Sarà una caorlina di venti metri, larga circa tre e mezzo, con venti rematori [in realtà i posti voga al trasto sono 24] con intarsi e una polena a prua che andremmo a commissionare ad alcuni intarsiatori della Val Gardena - ha detto Angelo Rossi. “Il costo è molto alto, si aggira sui 110 milioni solo per lo scafo, pensiamo che tutte le realtà economiche e sociali contribuiranno in modo sentito e ricorreremo anche ai privati; sono allo studio delle manifestazioni da programmare durante la stagione estiva per reperire ulteriori fondi. Pensiamo che per il 15 agosto, data in cui ci verrà consegnata la barca a Caorle, faremo una grande festa della quale si parlerà parecchio”. Il patrocinio all’iniziativa è dato anzitutto dal Comune di Caorle.

I contributi da parte della popolazione sono stati aperti dallo “sanstinese” Gigi Negretto, che ha offerto brevi manu 250.000 lire». Va aggiunto che complessivamente l’opera è costata intorno ai 300 milioni di lire, e che hanno contribuito anche il Comune, la Provincia e l’Apt, ma soprattutto singoli cittadini, imprenditori e associazioni; si poteva “comprare” una fòrcoa o un remo, in cambio di una targhetta, tutt’ora ben visibile, che ne ricorda il finanziatore. Anche Torre di Mosto ha partecipato finanziando una forcoa e un remo, ottenendo la possibilità di avere la caorlina presente sulla Livenza per la festa annuale, nel mese di marzo, dedicata alla Madonna del Fiume. Il Comitato, di cui facevano parte anche Mario Benatelli, Mario Rossetti “Musigna”, Luigino Marchesan, ha poi avuto il compito di formare anche l’equipaggio dei Vogadori, che in questi 20 anni sono stati un centinaio.

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della Madonna dell’Angelo. Peggiore offesa non poteva esserci per i pescatori caorlotti, da sempre fedeli a Venezia, ma ben di più alla loro Protettrice. Uno smacco che si tradusse in un’immediata reazione popolare: «avremo la nostra barca: una caorlina, la più grande e bella che si sia mai vista!». Una barca che sappia rappresentare la storia, le tradizioni, l’amore di Caorle per il mare. Per costruirla, il novembre dell’anno scorso, fu chiesto l’intervento dei più bravi, i più nobili veneziani: gli squeraioli gondolieri, guidati da Gianfranco Vianello “Crea”, il pluridecorato campione della regata

Storica e maestro d’ascia dei cantieri della Giudecca. E proprio il grande campione in un tempo record, ha costruito una barca mai vista prima: la più grande barca a remi costruita nel nostro secolo a Venezia, la caorlina Città di Caorle, lunga 20 metri, con 24 rematori e una grande vela al terzo che i pescatori di Caorle hanno cucito e decorato. Sabato 10 agosto a Venezia il commovente varo, con il battesimo dell’acqua da parte del più anziano pescatore di Caorle, Giovanni Marchesan “Dardanel” classe 1903, poi la prova di voga degli stessi costruttori davanti alle Remiere veneziane e a oltre 300 persone, metà delle quali giunte da Caorle per assistere alla storica consegna. Quindi il tragitto verso Caorle dove, domenica 18 agosto, dopo un rinvio di una settimana a causa del maltempo, si è svolta la grande festa di presentazione alla Città della sua caorlina, completata dall’altro elemento che la impreziosisce: la statua dell’Angelo Michele, primo protettore di Caorle, opera dello scultore friulano Franco Maschio. E la sera, festa di popolo per questo gioiello che da oggi appartiene alla Città di Caorle». Nelle parole di don Paolo Socal, parroco di Sant’Eufemia ed esperto vogatore, la benedizione invocata «su questo simbolo della fede di un popolo che continua a lodare il Signore e Maria attraverso il mare». Flavio Ineschi

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A CHILD IS BORN

Torna per Natale il music show di Maria Dal Rovere

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Spettacolo al PalaMare venerdì 16 Dicembre ore 21.00 nche questo Natale vivrà la gioia della musica e del grande spettacolo grazie a Maria Dal Rovere, cantante e direttrice del coro Arcobaleno, ideatrice della manifestazione “A Child is Born”, giunto alla 9ª edizione. Scopo principale di tale iniziativa, anzitutto, è la raccolta fondi da devolvere all’Associazione onlus “ABC” Associazione Bambini Chirurgici dell’ospedale Burlo Garofolo di Trieste.

Tema dello spettacolo saranno le più belle canzoni di Natale, che si intrecceranno in un coinvolgente ed emozionante

racconto accompagnato da numeri di attrazione acrobatiche e multimediali, con la partecipazione di ospiti di livello internazionale. Sul palco allestito al PalaMare di Caorle, venerdì 16 dicembre dalle ore 21:00, potremo ammirare, direttamente dal format televisivo “Tu si que vales”, l’Uomo sulla Luna, il teatro di Sabbia, Danzatrici nel Vuoto; e poi il Coro Arcobaleno, il laboratorio Musica e Danza, Michele Turchetto dei BaccoXBacco, l’Ensemble Portogruaro, il Coro ANA di Vittorio Veneto, l’Asilo Peter Pan, la cantante jazz Enrica Bacchia, la ginnasta Stefanie Savian, la cantante Stefy Evita, l’attrice Katiuscia Bonato e l’attore Nicola Perin, assieme ad altri ospiti cantanti e ballerini. Lo spettacolo sarà accompagnato dalla Live Orchestra di Maria Dal Rovere, diretta dal M° Daniele Labelli. Ad intermezzo dello spettacolo vi sarà l’intervento del Presidente dell’Ass. onlus “ABC” e del Primario del Reparto Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale Burlo

di Trieste, che esporranno le varie iniziative promosse e realizzate dall’Associazione stessa a sostegno delle famiglie dei Bambini Chirurgici e dell’ospedale Burlo Garofolo di Trieste. Insomma, la gioia del Natale, unita alla gioia di aiutare nella solidarietà chi aiuta i bambini dell’ospedale pediatrico triestino. Info prenotazioni e prevendita: +39 338 6681030 amministrazione@marcomazzon.com.

Tutti ai Mercatini e Capodanno - Per un Natale Caorlotto uest’anno l’Amministrazione comunale ha fatto le cose per bene. I Mercatini di Natale finalmente danno un segno di bellezza, di festa, di organizzazione. Tutto è migliorabile. E sicuramente erano migliorabili gli allestimenti delle precedenti edizioni; così è stato fatto: per esempio, gli abeti addobbati non sono più attorniati da quelle squallide (e pericolose, in caso di contatto elettrico) transenne me-

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talliche, ma aiuole e giardinetti attorniano le composizioni arboree in Rio Terrà e in Piazza Matteotti. In Campo Pio X un mercatino vero e proprio con casette gestite dai negozianti ed esercenti, con una utile tendostruttura trasparente quale protezione per il pubblico in caso di pioggia. Altre casette (e nei prossimi anni potrebbero essere anche molte di più) costellano il Rio Terrà e altri campielli. La pista di pattinaggio anche quest’anno è stata allestita in Piazza Papa Giovanni XXIII, con apertura dall’8 dicembre. E poi ci sono tutte le manifestazioni di corollario, con musiche, spettacoli per grandi e piccoli, animazione, sport e tanto altro, per giungere alla grande notte del veglione di San Silvestro e Capodanno, che avrà ancora i fuochi d’artificio di buon augurio per il Nuovo Anno 2017.

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foto Alberto Ruzza

Insomma, stavolta possiamo andare soddisfatti. E se le premesse sono queste, siamo sicuri che l’Amministrazione comunale vorrà fin da ora definire - anche solo a grandi linee - la programmazione per il Natale 2017, permettendo così di annunciarne fin da oggi l’organizzazione, consentendo agli operatori e albergatori di programmare e pubblicizzare ai turisti una iniziativa che davvero può diventare di grande richiamo turistico.


appuntamenti

Natale 2016

a cura di Veronica Marchesan veronica.marchesan@gmail.com

FESTEGGIARE L’ARRIVO DEL 2017

Un’idea per trascorrere la veglia di Capodanno?

Pensando al Centro Storico, si possono gustare le specialità di pesce prenotando il cenone di San Silvestro al Ristorante Petronia.

3dicembre

Caorle, Piazza Matteotti, ore 16.00 - Dopo l’APERTURA MERCATINO NATALIZIO, prevista per le ore 15:00, ci sarà l’ACCENSIONE ALBERO DI NATALE CON IL CORO ARCOBALENO - MUSICAL “IL RE LEONE” presentato da La Compagnia delle Favole Caorle, Palestra E. Fermi, ore 21.00

4dicembre 6dicembre 8dicembre 9dicembre

MERCATINO NATALIZIO STABILE

Tra piazze e calli del Centro Storico, aperto tutti i weekend dalle 15 alle 19, domeniche e festivi dalle 10 alle 19

INAUGURAZIONE VILLAGGIO NATALIZIO DEI BAMBINI con SPETTACOLO E MAGIA - Caorle, Piazza Matteotti, a partire dalle 15:30

“TU PUOI DARE LA VITA” incontro annuale organizzato dal Gruppo Aido di Caorle - Caorle, sala parrocchiale Giovanni XXIII, ore 20.30 INAUGURAZIONE PISTA DI PATTINAGGIO Caorle, Piazza Papa Giovanni, ore 15.00

APERITIVO CON OSPITI A SORPRESA Caorle, Centro Storico, ore 17.30 CONCERTO DEL SOPRANO CARLOTTA MELCHIORI Caorle, Duomo di Santo Stefano, ore 20.30

10dicembre 11dicembre 16dicembre 18dicembre

Esibizione del Maestro ALESSANDRO TAVERNA Caorle, Municipio in Via Roma, ore 18.30

PORTE APERTE Intrattenimento lungo le vie del centro - San Giorgio di Livenza, dalle 10.00 SFILATA DI MODA - Caorle, Piazza Mercato, ore 14.00

PRESEPE IN SFILATA PER IL CENTRO STORICO Caorle, Centro storico, ore 16.00 - CONCERTO BANDA CITTADINA - Caorle, Centro storico, ore 17.30

“SPETAME CHE RIVO”gara podistica non competitiva - Caorle, Piazza Matteotti – ore 9.30 APERTURA STRAORDINARIA BIBLIOTECA CIVICA Piazza Matteotti, dalle ore 15.00 alle ore 18.00 CONCERTO PJ CHOIR LAB - Piazza Matteotti, ore 17.30

20dicembre 21dicembre 24dicembre

INAUGURAZIONE MOSTRA DEI PRESEPI Caorle, Centro civico, piano terra, ore 16.00 CONCERTO DI NATALE: rassegna di cori - San Giorgio di Livenza, Chiesa Parrocchiale, ore 20.30

ARRIVA BABBO NATALE - Villaggio Natalizio dei bambini - Caorle, Piazza Matteotti, ore 16.00 NATALE SUL MARE con Processione e Santa Messa Caorle, Scogliera antistante Piazza Vescovado, ore 23.30

26dicembre

Torna la colorata e deliziosa pasticceria della Gelateria Sottozero

Dopo il successo dello scorso anno, Francesco, titolare della gelateria Sottozero situata in Viale Santa Margherita, ha deciso di riproporre anche per questo inverno la sua pasticceria artigianale in collaborazione con la pasticceria Roggio di Jesolo, trasformandosi quindi in vera e propria pasticceria artigianale con semifreddi e mignon, in grado di soddisfare ogni palato. Inoltre durante questo periodo natalizio sarà possibile trovare e ordinare i classici dolci per le feste dal Panettone farcito al Tronchetto di Natale. Grazie all' esperienza nel settore da ormai 14 anni la gelateria Sottozero quest'anno si è classificata al diciassettesimo posto nel contest ideato da Gastronauta. Quest'inverno vale davvero la pena esser più dolci, approfittando della speciale iniziativa COUPON 10: con un minimo di spesa di 15€ verrà fornito un coupon con il 10% di sconto da utilizzare nei negozi aderenti alla promozione. Un consiglio? Provate la tartelletta al tiramisù con crema al caffè e mascarpone!

SPETTACOLO TEATRALE - Villaggio Natalizio dei bambini - Caorle, Piazza Matteotti, ore 16.00 CONCERTO MUSICALE - Rio Terrà, fronte ex scuola Bafile, ore 18.00

1gennaio

“MI CIMENTO” il tuffo in mare per festeggiare il nuovo anno - Spiaggia di Ponente (Don Pablo) - ore 11.00 FESTA DI CAPODANNO Rio Terrà, fronte ex scuola Bafile, ore 18.00 SPETTACOLO PIROTECNICO Spiaggia di Levante - ore 19.15

5gennaio

ore 18.00

TRADIZIONALE CASERA Sansonessa e altre località,

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Turismo ‘fai da te’? E’ ora di far da soli Regione Veneto e Città Metropolitana grandi assenti. Il Comune deve arrangiarsi

La nuova Amministrazione dovrà investire in progetti, strutture operative e di promozione

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di Flavio Ineschi

rete del turismo che ancora non c’è», titolavamo due anni fa, rilevando che «E’ necessario implementare l’organizzazione con personale qualificato e operativo». Due anni dopo siamo punto e a capo.

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Non era difficile immaginare che la primaria economia del Veneto (ben 40 milioni di presenze - vedi tavola elaborata

dal Corriere della Sera su dati Agenzia Nazionale del Turismo, Enit, Hotel Price Index - Hotel. com: La mappa delle regioni e delle località preferite dai turisti stranieri nel 2012. Sono stati quasi 49 milioni gli arrivi per un totale

di 180 milioni di presenze sarebbe giornaliere.)

stata abbandonata a se stessa, causa l’impreparazione e l’incompetenza dei vertici della Regione Veneto e della neo costituita Città Metropolitana di Venezia. Regione Veneto che aveva appena emanato la Legge reg. 14 giugno 2013 n. 11 “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto”, [quella che riconosce il concetto di destinazione turistica (il marchiolocalità), prevedendo in tal senso la dotazione degli ambiti territoriali individuati di un organismo di gestione turistica (OGD) come strumento di presidio funzionale alla creazione di sinergie e forme di cooperazione tra soggetti pubblici e privati, allo sviluppo dei prodotti turistici per il rafforzamento del sistema di offerta, e alla gestione unitaria delle funzioni di informazione, accoglienza turistica, promozione e commercializzazione dei prodotti turistici della località stessa], ha poi bellamente tagliato tutte le sue Aziende di Promozione Turistica (gestite dalle defunte Province), azzerando strutture, uffici e personale. E così tocca ai Comuni - o meglio, alle Destinazioni - far da sé. E in questo, una logica anche ci sarebbe: avete la tassa di soggiorno? usate i soldi che da quella vi derivano (il Comune di Caorle introita ogni estate all’incirca 1 milione e 400 mila euro). E’ altresì vero che il Comune (la Destinazione con tutti i suoi

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operatori della ricettività e servizi turistici) conosce con precisione le peculiarità e strategie turistiche, cosa necessita per sostenerle e pro-

turale e sportivo. Bene: a quanto pare è tornato di moda il vecchio turismo “fai da te”. E allora, cosa dobbiamo fare ?

muoverle in un mercato globale. E’ vero che l’immagine di territorio regionale multipolare veneto, con il mare, la montagna, i laghi e i prodotti enogastronomici, le città d’arte è un inestimabile valore aggiunto, ma non si può riassumere tutto questo in un unico misero stand alla BIT: meglio lasciare che Caorle faccia da sé, così come fanno Jesolo e Bibione o Cortina e Verona o il Garda. Se l’offerta turistica di Caorle intende rivolgersi al turismo per famiglie di mare e spiaggia, ambiente e cultura popolare, enogastronomia e arte religiosa, è ben diversa da quella di Jesolo che si incentra sul moderno concetto di City Beach di grattacieli, discoteche e vita mondana, o quella di Bibione che si rivolge al turismo del relax termale o na-

L’ODG-DMO Caorle, la quale - ricordiamo per norma di legge ha come presidente e segretario il Sindaco e l’Amministrazione comunale, è nata un anno fa, in tempi di commissariamento prefettizio (un’ovvia necessità, perché l’economia turistica non può certo attendere i tempi elettorali della politica, e in un contesto di crisi internazionale, chi prima si muove, meglio lavora e più frutti ottiene). E’ stata però una falsa partenza, perché a nemmeno un anno dalla nascita e nonostante l’approvazione del Destination Plan, la neo eletta Amministrazione comunale ha disconosciuto quanto fin qui fatto. E allora tocca alla nuova Giunta dare corso al suo ruolo, ricostruendo al più presto questo indispensabile strumento operativo.


Taverna è Ambasciatore di caorle Insignito del titolo di Cittadino Benemerito dall’Amministrazione comunale

Alessandro Taverna il primo cittadino di Caorle ad entrare ènell’albo d’oro dei titolari di bene-

merenze concesse dall’amministrazione comunale. Lo scorso 14 novembre, in apertura della seduta del consiglio comunale, sono stati conferiti al pianista trentatreenne i titoli di “Ambasciatore di Caorle nel mondo” e di “Cittadino benemerito di Caorle”. “Attraverso i successi ottenuti ad alti livelli in campo musicale, sta contribuendo significativamente all'elevazione del prestigio della Città”: questa la motivazione rivolta all’illustre concittadino che proprio da Caorle ha mosso i primi passi della sua prestigiosa carriera. E’ sotto l’ala della sua prima insegnante di pianoforte, Cinzia Francescato, che il maestro Ta-

verna ha cominciato ad amare la musica e il suo strumento musicale e proprio in occasione della consegna delle benemerenze, Taverna ha ringraziato con affetto l’insegnante caorlotta, seduta tra il pubblico presente in centro civico. Dopo i primi corsi e la formazione presso la Fondazione musicale Santa Cecilia di Portogruaro, è arrivato il diploma a diciassette anni con Laura Candiago Ferrari, con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Dopo il perfezionamento, il pianista caorlotto, grazie al suo indiscutibile talento, si è esibito nelle più importanti sale e stagioni musicali di tutto il mondo: tra queste vale la pena di ricordare il

IL BOOKING DEGLI ALBERGATORI DI CAORLE RAGGIUNGE 600.000 VISITATORI L’ANNO

Forte sviluppo anche dei social E una nuova campagna su Google AL quarto anno di vita il booking dell'Associazione Albergatori sviluppato assieme al portale Caorle.it, mantiene ottime performance di prenotazioni, più di 600 mila visitatori anno e oltre 2 milioni di pagine visualizzate, confermano che il web non è il futuro ma il presente delle prenotazioni alberghiere. Il problema principale è confrontarsi con i portali internazionali, che con grossi investimenti pubblicitari sono sempre più prevalenti nelle economie locali. Disintermediare o almeno equilibrare le prenotazioni tra vari canali sarebbe il punto di arrivo di una buona gestione

Teatro alla Scala di Milano, il Musikverein di Vienna, il Royal Festival Hall di Londra, la Konzerthaus di Berlino, la Musashino Hall di Tokyo, l’Ottawa Chamber Festival e la Preston Bradley Hall di Chicago. Come solista ha collaborato con prestigiose orchestre tra cui la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, la Scottish Chamber Orchestra, la Münchner Philharmoniker ed altre ancora.

La sua carriera ha ricevuto continue conferme grazie a prestigiosi concorsi pianistici internazionali e ad una serie di premi tra cui il “Premio Sinopoli”, conferitogli dall’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Il nostro concittadino Alessandro Taverna – ha dichiarato il sindaco di Caorle, Luciano Striuli - è un giovane artista la cui carriera musicale è in costante sviluppo: continua a guadagnare i favori della critica internazionale e ad aggiudicarsi prestigiosi concorsi pianistici che lo stanno consacrando come uno tra gli artisti più importanti di tutto il panorama musicale internazionale, successore naturale del suo grande connazionale Arturo Benedetti Michelangeli. È un onore per tutti noi essere suoi concittadini”. _________ Riccardo Coppo

alberghiera. Nel 2016 con uno sforzo importante abbiamo rinnovato completamente il sistema di prenotazione rendendolo sempre più elastico ed adattabile alle diverse esigenze di ogni struttura, con una grafica più accattivante e miglior esperienza dell'utente. Anche i social sono sempre più importanti per noi che attraverso sia le pagine dedicate ai nostri associati per le informazioni dedicate, che quelle del portale Caorle.it, raggiungiamo sempre più turisti e appassionati di Caorle, solo la pagina di Facebook ha superato i 75.000 like, mantenendo una frequenza di aggiornamenti costanti, con interessanti notizie locali e proposte di ospitalità importanti. Ci siamo impegnati anche nello sviluppo, proponendo corsi di webmarketing e gestione dei siti, oltre ad essere stati presenti nei più importanti summit del web e del turismo, come il websummit di Lisbona e il BTO di Firenze. Per le vacanze di Natale, periodo in cui iniziano le prenotazioni delle vacanze estive, partirà una campagna su Google, per cui invitiamo in nostri associati ad usufruire del nostro servizio di booking, inserendo disponibilità fin da adesso. A tutti rivolgiamo in più sinceri AUGURI per le imminenti Festività Natalizie e per un Buon Anno Nuovo Il Presidente Eugenio Padovese


TURISMO - Crescono le preoccupazioni per il futuro delle spiagge italiane

Ue - « Bolkestein, un mostro da domare»

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di Riccardo Coppo

olkestein: a che punto siamo? La direttiva comunitaria del 2006 che prende il nome dall’ex commissario per la Concorrenza ed il Mercato Interno, l’olandese Frits Bolkestein, si occupa del libero mercato dei servizi. Nello specifico, per quanto riguarda Caorle e più in generale tutte le spiagge italiane, la Bolkestein impone che le concessioni demaniali vengano affidate con un bando ad evidenza pubblica. Stop, quindi, agli affidamenti senza bandi degli “stabilimenti balneari”. Il Parlamento italiano ha sinora consentito la proroga generalizzata di questi affidamenti: nello scorso mese di luglio, tutta-

via, la Corte di Giustizia Europea, con una sentenza dal contenuto prevedibile, ha dichiarato illegittima la proroga “automatica e generalizzata” delle concessioni demaniali fino al 2020. La stessa sentenza va però letta con un occhio più attento rispetto a quello riservatole da gran parte della stampa nazionale: Publiphoto ©

vrà valutare nel concreto quando risulterà necessario indire i bandi di gara che dovranno comunque tenere in considerazione alcuni principi fondamentali: in primis, la disponibilità di altre spiagge da sottoporre a concessione demaniale, in secundis la salvaguardia degli investimenti che i concessionari hanno attuato per migliorare lo

Publiphoto ©

se la Corte ha in effetti bocciato la proroga indiscriminata, ha comunque lasciato all'Italia ampio margine di manovra per legiferare in materia. Ed in effetti, la sentenza spiega che si do-

stabilimento balneare ed, infine, l'interesse transfrontaliero ad investire in Italia. Il Governo Renzi, in ogni caso, è corso ai “ripari” per tranquillizzare i titolari degli stabilimenti balneari italiani, pur rischian-

Caorlespiaggia.it 2017 nuovi giochi e il Chiosco 5L

resentiamo in questo numero natalizio, alcune novità previste per la prossima stagione 2017. Il Consorzio installerà infatti altri quattro giochi, simili al “Giocone”, un po' più piccoli nelle dimensioni, tre nella spiaggia di Ponente ed uno a Levante. Questo a motivo del notevole successo riscontrato e considerato che anche in questo periodo invernale molte famiglie s'incontrano passeggiando sulla spiaggia per il diletto dei figli e per socializza-

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re tra loro. Inaugureremo il nuovo Chiosco nel comparto 5L con una gestione, anche se non diretta, che garantirà il totale controllo da parte del Consorzio sia dello stabile che di tutte le infrastrutture presenti nel comparto 5L. Tutti i servizi garantiti sinora (pulizia degli arenili, salvataggio, aree gioco, wc, docce, percorsi vigilanza, etc.., in ogni comparto in concessione e anche nelle zone libere) verranno riproposti aumentandone la qualità ed il numero; in particolar modo il servizio di informazione turistica offerto dai nostri stewards sarà ancora più incisivo visto il

gradimento riscontrato dai nostri ospiti. A coronare l'anno 2017 ormai alle porte, sarà un avvenimento storico, il quarantennale della nostra Società che, oggi più che mai, tende a perseguire obiettivi legati alla qualità, alla sicurezza, al rispetto per l'ambiente che sono alla base dell'offerta turistica. Augurando a tutti Buone Feste, rinnoviamo un arrivederci alla prossima estate! - Ivan Carli

Ufficio Tecnico Consorzio Arenili Caorle


valuterà la ricaduta de ll’inve stime nto per la riforma costituzionale sull’intera comunità locale”. Al seminario era presente anche Vania Aventi Diritto 9.097, Votanti 6.639 Prataviera, presidenpari al 72.98% (nulli 27, bianchi 13) te di Bibione Spiaggia Risultato: SI: 2.071 (31,38 %) NO: 4.528 (68,62 %) s.r.l., che ha raccontato il lavoro svolto proCostituzione della Repubblica Italiana prio dalla località per Principi Fondamentali “anticipare i tempi” Art. 1 - L'Italia è una Repubblica democratica, ed ottenere da parte fondata sul lavoro. del Comune di San La sovranità appartiene al popolo, che la eserMichele al Tagliacita nelle forme e nei limiti della Costituzione. mento il rinnovo ventennale delle concesdo potenziali sanzioni da parte del- sioni demaniali. Rinnovo che l'Ue: la legge 160 del 7 agosto del è però attualmente oggetto di 2016, che ha convertito in legge il sindacato da parte della giudecreto legge 113/2016, ha aggiunto stizia amministrativa. all'art. 24 il comma 3-septies che Per quanto riguarda Caorprevede come, nelle more della revi- le, abbiamo parlato con Riccardo sione della materia in conformità ai Rothmüller, presidente di Caorleprincipi della Bolkestein, vengano spiaggia.it (Consorzio Arenili di prorogate tutte le concessioni già Caorle): “Bibione ha voluto anticipendenti sino al 2020. pare di quattro anni un lavoro che si C'è ancora tempo, dunque, ma potrà svolgere entro il 2020. In ogni prima o poi, come spiegato nel corso caso, se si legge con attenzione la del convegno «Bolkestein un mostro sentenza della corte europea, si da domare» che si è tenuto lo scorso comprende come ai comuni sia con15 ottobre nel centro civico di Caor- sentito emanare dei bandi che tenle, si dovrà fare i conti con le dispo- gano conto delle peculiarità locali, sizioni di questa direttiva. valorizzando, entro i limiti normatiDurante l'incontro, il deputato di vi, il legame con il territorio ed evi“Fare!” Emanuele Prataviera, ha tando quindi possibili speculazioni. spiegato che è in dirittura d'arrivo Come consorzio, una volta che saun disegno di legge che dovrebbe ranno emanati questi bandi, concorandare al voto del Parlamento (an- reremo al meglio delle nostre possiche se tutta l'attività politica è rima- bilità per aggiudicarci i rinnovi. Vesta paralizzata a causa del referen- dremo se qualcun altro sarà effettidum costituzionale) che “conterrà vamente in grado di concorrere”. della linee guida importanti consiIl sindaco Luciano Striuli ha, infiderato, in prima battuta, che espri- ne, precisato che la giunta studierà il me la volontà di uguagliare i canoni lavoro fatto da Bibione, valutandone demaniali e di vigilare maggiormen- eventuali criticità (che potrebbero te su come e dove vengano realmen- essere rilevate dalle sentenze ammite versati. nistrative), al fine di poter proporre Il disegno di legge suggerisce an- anche a Caorle rinnovi a lungo terche quali criteri contemplare nel mine. bando di gara per l’assegnazione “Entro il 2018 vorremmo revisiodelle concessionarie. Si parla di pro- nare il piano arenili ed essere pronti fessionalità, di continuità nel rinno- con i bandi. Il nostro obiettivo è dare vo dei contratti di lavoro, di investi- ai concessionari una stabilità temmenti sulle singole aree e di clausola porale che possa giustificare investisociale, ovvero di quell’indice che menti seri e di qualità”.

Referendum

Anche a Caorle vince il NO

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Dopo Fidel... sarà Cuba Libre?

Οδύσσεια - I grandi viaggi dei Caorlotti - La Habana, noviembre de 2016 Pochi giorni prima della morte del Líder Máximo

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di Flavio Ineschi

a morte di Fidel Castro, l’amato e odiato Líder Máximo, riporta Cuba ai riflettori dell’attualità, in un’epoca di grandi contrasti e aspettative. Interessa Caorle? Beh, diciamo proprio di sì. Quanti, negli ultimi 20/25 anni, non hanno fatto un viaggio a Cuba? Numerosi caorlotti hanno instaurato un profondo legame con la civiltà e la popolazione della grande isola caraibica. Inoltre, si tratta di una delle mete turistiche più famose e frequentate al mondo, non solo per le bellezze offerte dalla natura tropicale del Mar dei Caraibi, ma ancor più per l’attrazione esercitata dalla civiltà afrocubana con i suoi suoni e sapori, contrasti stridenti e storia geopolitica. Partiamo dal mito. Con la dipartita di Fidel, si completa l’empireo dei Padri della Revolución cubana, che già conta Josè

Martì, Camilo Cienfuegos, Juan Almeida, Ernesto “Che” Guevara. “Hasta la victoria siempre” dalla Sierra Maestra a La Habana, la lotta contro il sistema capitalista corrotto del dittatore Batista, iniziata a luglio 1953 e completata il 1° gennaio 1959. La fotografia di quegli anni è rimasta la stessa: stesse condizioni di vita per il popolo; stesse abitazioni, che tanto nelle periferie della capitale quanto nelle

aree rurali non sono quasi mai state restaurate e sono degradate fino a diventare invivibili tuguri; stesse auto americane (sarebbero più di 75 mila): Chevrolet, Cadillac, Oldsmobile, Ford,

Le Famiglie caorlotte più numerose

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gni tanto, nei discorsi di piazza, ci si domanda se a Caorle siano più i Gusso o i Marchesan, i Dorigo o i Biancon, e via di seguito. Questa “graduatoria” sul numero di componenti delle Famiglie, più o meno storiche (ma su questo bisognerà fare delle indagini negli archivi parrocchiali), ci ha incuriosito e abbiamo chiesto l’aiuto dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Caorle, che ci ha fornito i numeri delle prime dieci:

- Gusso: 271 - Brichese: 165 - Benatelli: 157 - Marchesan: 155 - Rossi: 119 - Dorigo: 112 - Buoso: 107 - Biancon: 106 - Catto: 104 - Gnan: 89

A cosa possa servire questa classifica proprio non riusciamo ad comprenderlo... ma tant’è.

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ANAGRAFE DI CAORLE - I dati per la statistica civile

Ma quanti sono i Caorlotti ?

l numero di residenti nella nostra cittadina, secondo i dati Istat, si attesta intorno agli 11.600. Un numero stabile negli ultimi 15 anni, perché si va dagli 11.355 del 2001 agli 11.672 (5.628 M e 6.044 F) registrati al 31 dicembre 2015, con un picco massimo di 12.032 nel 2010. Le famiglie sono 5.155, con una media di 2,24 componenti. L’Ufficio Anagrafe, al 30 novembre 2016, registra precisamente 11.657 residenti, di cui 5.633 maschi e 6.024 femmine; in questi 11 mesi del 2016 abbiamo avuto 65 nascite e 110 decessi. LE FASCE D’ETÀ - Sempre su dati Istat al 1° gennaio di quest’anno, sono così ripartite: 1.020 (8,7%) fra 40-44 anni, 1.003 (8,6%) fra 45-49, 940 (8,1%) fra 50-54, 846 fra 55-59, 786 fra 65-69, 763 fra 60-64, 631 fra 70-74, 605 fra 75-79, 457 fra 80-84, e ben 413 di età fra 85-99, e addirittura 7 oltre i 100 anni. Nelle fasce giovani, 756 (6,5%) fra 35-39, 558 fra 30-34, 540 fra 25-29, 450 fra 20-24, 484 fra 1519,512 fra 10-14,503 fra 5-9 e 398 fra 0-4.

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L’età media è passata dai 41,9 anni del 2002 ai 46,5 anni, con una componente costante appena superiore al 12% nella fascia giovanissima tra 0-14 anni, un aumento della fascia anziana oltre i 65 anni, passata dal 18% del 2002 all’attuale 25%, e conseguente diminuzione della fascia intermedia tra 15 e 64 anni, che nel 2002 era il 70% della popolazione e adesso è il 63%. STRANIERI - In crescita progressivamente costante il numero di persone di cittadinanza non italiana residenti nel nostro comune (8,9% dell’intera popolazione), passato dai 496 del 2004 ai 1.030 del 2011 e stabilizzato sui 1.045 (472 maschi e 573 femmine) registrati al 30.11.2016. La loro provenienza è per il 2,6% da paesi africani, 3,8% dalle americhe, 13,6% da paesi asiatici e per l’80% da paesi europei. In particolare, il 24,2% proviene dalla Romania, 17,1% da Albania, 7,4% da Macedonia, il 5,9% da Cina, 5,3% da Bangladesh, 4,3% da Ucraina, 4,1% da Bosnia-Erzegovina, 3,3% da Germania, 3,2% da Polonia, 3% da Austria, 3% Moldavia, quindi tutti gli altri Paesi. SCUOLA - I giovani in età scolastica sono ripartiti in 283 nella scuola dell’infanzia, 501 nella primaria, 304 alle medie, 506 frequentano le superiori. Non abbiamo purtroppo il dato degli iscritti ad un corso di laurea universitario, né dei laureati per ogni anno.


Chrysler, Dodge, Plymouth e Buick, rattoppate alla meno peggio e usate come taxi collettivo per i cubani o taxi di lusso per i turisti. In mezzo secolo la Cuba della classe media non è cambiata. E questo ne fa una ragione di curiosità per chi abbia vissuto o sentito parlarne in termini mitico-ideologici. Ma chi non cresce, in pratica regredisce, e così le condizioni di vita, stante anche un idiotissimo e vergognoso embargo imposto in questi anni da Usa e Europa, sono andate via via degradando. Oggi a L’Havana il carovita è altissimo, e metà popolazione vive di un “impiego” statale con stipendio mensile che si aggira sui 30 dollari. L’altra metà si arrangia con attività varie, soprattutto collaterali al turismo. Sì la scuola (ma si studia solo quello che il regime stabilisce), sì la sanità (ma a parte qualche ospedale con competenze avan-

Chi resta si distrae con il baseball, lo sport nazionale, e con la speranza che l’embargo cessi al più presto, sperando sull’opera di persuasione di tre papi (Giovanni Paolo II nel gennaio 1998, Benedetto XVI nel marzo 2012 e Francesco I nel settembre 2015, che hanno a suo tempo incontrato Fidel, il Presidente Raul e i dirigenti governativi) ed adesso anche dell’Onu che sta operando per l’abolizione del “bloquèo”. L’elezione di Donald Trump a presidente degli Usa contribuirà certamente a cambiare questi scenari. In meglio o in peggio ? Tra i tantissimi giovani che vivono a l’Havana e nelle altre città, la vera revolución è musicale: il passaggio generazionale dalla salsa e rumba dei Buona Vista Social Club agli ethno-ritmi elettronici che trasformano il latinoamericano d’antàn in un mondo rap dirompente che sta dilagando ovunque. «Solo gli attempati e i turisti

studenti universitari provenienti da tutta l’Isola, per 3 giorni ininterrotti di musica fusion, rap, rock e l’ elettronica. Insomma, a Cuba i cubani sopravvivono anche alle ideologie della Revolución. Se la passano invece benissimo i turisti.

QUE LINDA ES CUBA

zate, nel resto del paese si cura con poco o niente, e anche le disponibilità farmaceutiche più basilari scarseggiano), sì l’agricoltura (ma non sviluppata in modo diffuso tale da riuscire a soddisfare i bisogni della popolazione). L’elenco sarebbe lungo. Lo testimoniano i cubani che scappano da quest’isola paradiso/inferno (dove la polizia di regime controlla tutto e tutti, in modo molto rigido e capillare). Chi può, cerca di andarsene: Florida anzitutto, ma anche Canada, Spagna, Italia.

più ingenui possono pensare che lo spirito alcolico dell'Avana sopravviva al Floridita e alla Bodeguita del Medio, i santuari consacrati da Hemingway e benedetti dalla revolución castrista. Mentre nostalgici e neofiti si attardano lungo le pendici sempre più scivolose del mito ripetendo lo stantio mantra hemingwaiano “My mojito in La Bodeguita, my daiquiri in El Floridita”, il presente e il futuro ballano, bevono e dragano altrove» dice il giornalista Diego Hermoso. “La miglior fiesta de Cuba” è il Festival dell’Estate di Jibacoa, organizzato con la collaborazione del Ministero di Cultura e l’Istituto Cubano della Musica. Gruppi popolari e noti DJ cubani, si esibiscono davanti a più di 20.000 persone, soprattutto

Per chi atterra a L’Havana, o direttamente a Varadero, la più famosa e frequentata località balneare di Cuba, o ancor più all’immacolata Cayo Largo, la vacanza è stupenda e indimenticabile. Un clima tropicale tutto l’anno, spiagge bianche e mare caraibico cristallino, frutta esotica squisitissima. Ma il vero valore in più sono loro, i cubani: uomini e donne, cordialissimi, amichevoli, sorridenti a prescindere, sempre pronti a fare musica e ballare per il proprio piacere

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(studiano ballo e musica a scuola, fin dalle elementari) e per i turisti, che sembrano non chiedere di meglio. Purtroppo il turismo sessuale presenta anche qui scene di profondo squallore e disagio. Ma resta il sole e il caldo, i luoghi di Hemingway, la musica e un buon sigaro Cohiba o Montecristo, da assaporare nei vicolo o in piazza Habana Vieja, tra gruppi di musicisti che suonano giorno e notte. E in spiaggia ti portano il cocco-rum con abbondanti sorsate di Havana Club.... e anche qui musica a tutte le ore. Dopo Fidel e con la fine del bloquèo, si svilupperà anche il turismo, nelle migliaia di isole e spiagge incontaminate ? Arriveranno gli investitori americani a sfruttare questo ultimo Eden ? Intanto beviamoci un buon Cuba Libre ! Per il resto... si vedrà.

Nuestra Señora de la Caridad del Cobre

La Madonna dei pescatori che protegge Cuba

e San Cristóbal è il patrono de La Habana, l’isola di Cuba ha per santa patrona Nuestra Señora de la Caridad del Cobre, attributo della Vergine Maria. E’ Patrona di Cuba per solenne nomina proclamata da Papa Benedetto XV nell’anno 1916. L’immagine si venera nella Basilica Santuario Nacional de Nuestra Señora de la Caridad del Cobre a Santiago di Cuba. Nella “santería Orisha” è identificata con Oshun.

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PARCO DELLA LAGUNA - Un mollusco di antica storia e leggenda

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L’ Òcio de Santa Lucia

di Vinicio Donà

gni anno, il 13 dicembre si celebra Santa Lucia da Siracusa (il cui corpo riposa a Venezia nella chiesa di San Geremia a Cannaregio) e anche a Caorle in Via Santa Lucia, si festeggia la santa con una Messa presso il capitello votivo, addobbi e rinfresco per i residenti. Questo ci dà l’occasione per parlare di un particolare mollusco, anzi di una sua parte, che fin dall’antichità dai pescatori di Caorle - così come in tutta Italia - è chiamato “L’òcio de Santa Lucia”. Lorenzo Biancon, per molti anni pescatore da strascico, ci racconta che quando era ragazzo spesso dalla sua barca venivano catturati questi molluschi (Astrea rugosa, simile ai garùsi) di nessun valore commestibile, ma molto apprezzati per la loro caratteristica di avere uno strato corneo dal vivace color

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arancione e madreperlaceo che ne richiude l’apertura, che le donne di Caorle apprezzavano per farne monili come fosse un cammeo. Oggi, ci dice ancora Lorenzo, solo pochissimi esemplari vengono catturati e siamo praticamente sull’orlo dell’estinzione. Questo mollusco infatti si cattura per le 6/7 miglia, in profondità oltre i 6 passi (da 10 e 15 metri), in fondali duri e protetti (stùra), oggi frequentati dalle poche barche a ramponi

rimaste, e barche da fasolari. Gli “òci de Santa Lucia” venivano affidati agli orefici del paese per incastonarli in collanine, anelli, fermagli, e non di meno venivano venduti ai turisti come souvenir assieme a composizioni di conchiglie e stelle marine, pa’òstreghe e cavallucci marini, che si catturavano in abbondanza nel nostro mare. “L’òcio de Santa Lucia” poteva essere anche un gradito oggetto di regalo tra persone, benché un valore monetario non lo abbia mai avuto. Lucia è la santa che protegge la vista e gli occhi. La leggenda narra che la giovane siracusana avesse fatto innamorare un ragazzo il quale,

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abbagliato dalla bellezza dei suoi occhi, glieli chiese in regalo. Lucia acconsente al regalo, ma gli occhi miracolosamente le ricrescono e ancora più belli di prima. Il ragazzo chiede in regalo anche questi, ma la giovane rifiuta, così viene da lui uccisa. In tutto il Mediterraneo l’Occhio di Santa Lucia è uno degli amuleti più popolari contro il malocchio (mal’occhio); gli si attribuisce il potere di “occhio buono” e protettivo ossia capace di bloccare ogni altro “occhio malevolo”, con benefico potere contro le malattie degli occhi, in particolare la cataratta.


L’Amministrazione comunale predisporrà due regolamenti per riqualificare Falconera e la Laguna

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Prima le cavane e poi i casoni rima di cominciare i lavori del “Piano casoni” l’amministrazione comunale vuole chiudere l’iter del piano degli specchi acquei. Sono queste le “coordinate” dell’azione politica della giunta comunale per quanto concerne la disciplina normativa dell’area lagunare. L’anno scorso, da queste pagine, vi ave-

Viale Santa Margherita Un concorso di IDEE per la riqualificazione generale È stato pubblicato pochi giorni fa, martedì 29 novembre, il bando per il concorso di idee inerente la riqualificazione e valorizzazione urbanistica, ambientale, paesaggistica ed architettonica di viale Santa Margherita, da piazza Sant'Antonio a piazza Piave. Le proposte dovranno essere presentate entro il 31 marzo 2017 e verranno poi valutate da una commissione di esperti che individuerà il progetto vincitore, ossia la miglior soluzione in termini di funzionalità viabilistica, di aspetti architettonici e di arredo urbano. Tra le finalità che i progetti dovranno prevedere ci sono: l'abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di un percorso ciclabile, la razionalizzazione dei parcheggi, una soluzione degli incroci ed un sistema di gestione dei flussi di traffico che garantisca la scorrevolezza e la flessibilità organizzativa degli spazi pubblici. Dovranno naturalmente essere previsti degli spazi verdi, vari collegamenti viari con gli accessi al mare e strutture architettoniche con alte prestazioni energetiche, in grado di garantire anche un'adeguata sostenibilità ambientale. Dunque l’Amministrazione comunale ha finalmente deciso di ri-procedere alla riqualificazione di viale Santa Margherita (un doppio progetto in effetti era già stato presentato più di 15 anni fa) e non lo fa con studi urbanistico-architettonici calati dell’alto, bensì con il sistema del concorso di idee che individuerà il progetto vincitore, ossia la miglior soluzione in termini di funzionalità e di fattibilità. Discorso diverso sarà poi trovare i soldi per realizzare l’opera. Auspichiamo comunque il coinvolgimento dell’intera popolazione, e in particolare degli operatori e residenti del Viale più grande e strategico di Caorle, rimettendo in discussione anche la vituperata Isola Pedonale Serale estiva.

vamo raccontato del lungo iter che sta affrontando il Piano comunale degli specchi acquei, documento che dovrebbe consentire, previa emanazione di bandi “ad hoc”, di assegnare ai futuri legittimi concessionari cavane, pontili e posti barca all’interno della Laguna di Caorle e, più in generale, in Publiphoto © tutti gli specchi acquei di competenza del Comune. Attualmente il piano, dopo l’adozione nel marzo 2016 da parte della commissaria Piera Bumma e dopo la presentazione delle osservazioni, è stato trasmesso alla Regione Veneto per ottenere la Vas, Valutazione ambientale strategica. Una volta ottenuto il disco verde dall’ente sovracomunale, alla giunta non rimarrà che sottoporre l’elaborato all’approvazione definitiva da parte del consiglio comunale. Secondo una previsione attendibile, si dovrà attendere i primi mesi del 2017 per il via libera da parte dell’assise. Una volta che questo capitolo sarà chiuso, comincerà il lavoro sul Piano casoni che non partirà da zero, bensì dall’analisi già effettuata dalla Regione Veneto tra 2008 e 2009. Questa indagine, che già contiene un “censimento” dei casoni esistenti, dovrebbe consentire agli uffici comunali di risparmiare almeno un anno di tempo, passando direttamente alla redazione della nuova normativa che interesserà i casoni. Le linee guida sono quelle di preservare la tipologia costruttiva tradizionale, consentendo quindi l’utilizzo di materiali propri della laguna (legno, canna palustre), di consentire l’edificazione di nuovi casoni e di rendere più agevole l’eliminazione di tutti gli abusi e delle strutture che non saranno adeguate ai nuovi canoni. Questa nuova pianificazione territoriale, ovviamente, dovrà fare i conti con il carattere demaniale di gran parte dell’area lagunare: chi si assicurerà (tramite appositi bandi) la possibi-

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lità di edificare un casone, dovrà garantirsi la concessione demaniale per poter occupare legittimamente l’area con il manufatto. Il piano casoni conterrà, infine, una sezione dedicata all’utilizzo “turistico” dei casoni, in connessione, in particolare, al segmento della “pescaturismo”. Non è semplice, allo stato, fare una previsione in merito alla definizione del documento che, sicuramente, non arriverà prima del 2018. Riccardo Coppo

Caorle 2016


LAVORI PUBBLICI - Spesi finora oltre 8 milioni di euro

Caorle aspetta ancora la Bafile Serviranno altri 2 milioni per completare l’auditorium

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di Riccardo Coppo

olo culturale “Bafile”: per completare il teatro serviranno da 1,8 a 3

milioni di euro. Non sarà facile per la comunità di Caorle veder completato il complesso ricavato dalla riqualificazione dell'ex scuola elementare “Bafile”. Quell'intervento, che ha per sempre mutato l'aspetto di un'importante area del centro storico e che ancora oggi fa discutere per le imponenti dimensioni, non è infatti stato completato. Tutta l'area “auditorium” che dovrebbe essere adibita a cinema-teatro in grado di ospitare 336 persone è ancora “al grezzo”: i vincoli normativi che gravano sul bilancio comunale (e della Caorle Patrimonio ormai in via di liquidazione) tale web del Comune, infine, le spese non hanno finora consentito di investire per il trasferimento della biblioteca e le somme necessarie per ultimare l'oSosta gratuita nei parcheggi con linea blu pera. Fino ad oggi, comunque, la comunità di Caorle non Comune di Caorle ha stabiha certamente invelito una serie di agevolazioni stito poco per queper dare impulso alle attività st'opera: sul sito del nel periodo natalizio e ai relatiComune di Caorle vi festeggiamenti. si può leggere che Agli operatori che hanno per l'intervento di aderito alle attività in programedificazione della ma con il Mercatino Natalizio Bafile sono stati in centro storico, viene concessa gratuitamente l'occupazione del spesi 7.488.625 eusuolo pubblico, mentre ai pubblici esercizi di somministrazione ro, ai quali si agalimenti e bevande, che ne abbiano fatta richiesta, viene concesgiungono 640.000 sa l'installazione, all'interno dell'area in concessione o in proprieeuro per la pavità, di una struttura temporanea per la protezione di tavoli e sedie. mentazione dell'aGratuita, per tutto il periodo Natalizio, la sosta degli autoveicorea pedonale sino li nelle aree attualmente destinate a pagamento (zone blu), con lo all'intersezione con scopo di incentivare ed agevolare la presenza di cittadini e turisti Via Roma. Non sonel centro storico di Caorle in occasione delle festività natalizie. no elencate nel por-

CaorlèNatale: diverse agevolazioni

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per l'adeguamento dei relativi spazi che, da informazioni assunte presso gli uffici comunali, ammontano a circa 40mila euro. Per dare, però, un senso a questo considerevole investimento, la struttura deve al più presto e senza alcuna esitazione dotarsi anche del cinema-teatro. Investendo “solamente” 1,8 milioni di euro, Caorle si assicurerebbe un teatro, ma non il cinema. Se, invece, si volesse effettivamente dotare l'auditorium del cinema, di servizi ulteriori e di finiture di


pregio serviranno fino a 3 milioni. L'amministrazione comunale spera di reperire questa somma partecipando ad un bando comunitario o statale. Già nel biennio 2013-2014, la prima giunta Striuli aveva tentato questa strada che purtroppo non fu fortunata: il progetto del teatro di Caorle fu infatti il primo tra i non ammessi ad un importante bando nazionale. Nel 2015 e nel 2016 non sono state presentate domande di accesso a bandi, si punta a trovare una possibile fonte di finanziamento nel 2017/2018. Un'alternativa a questa soluzione potrebbe derivare dagli accordi pubblico-privato: lo scorso 14 novembre il consiglio comunale ha votato i valori di perequazione di questi accordi prevedendo, in sostanza, che in caso di riqualificazioni urbanistiche, aumenti di cubatura, ecc., all'amministrazione comunale debba derivare un determinato controvalore, a titolo di beneficio pubblico, in opere o somme di denaro. Queste somme potrebbero essere impiegate, per stralci, per il completamento del teatro. E' evidente, però, che per raggiungere gli importi necessari a realizzare il cinema-teatro servirebbero accordi pubblico-privato di particolare rilevanza. La terza via per finanziare il

completamento della Bafile, che però lo stesso sindaco Luciano Striuli ha indicato come residuale, è quella dell'utilizzo di fondi propri del Comune, reso leggermente più agevole dalle modifiche al patto di stabilità: per il prossimo anno, però, gran parte delle risorse disponibili sarà impiegata in lavori di manutenzione stradale (Via Adige, Via Gozzi ed altre strade). Se, dunque, non sono nell'aria buone notizie per quanto riguarda il teatro, ci sono invece novità in arrivo per la biblioteca civica: a partire dal 16 gennaio, infatti, verrà modificato l'orario di apertura garantendo l'accesso agli utenti anche il venerdì pomeriggio. Di conseguenza la biblioteca che finora rimaneva aperta lunedì e venerdì solo la mattina (dalle 9.30 alle 13.30), martedì, mercoledì e giovedì con orario continuato dalle 9.30 alle 18, e sabato la mattina con orario ridotto (9.30-13), vedrà attuare anche per il venerdì l'orario continuato. L'amministrazione comunale ha, inoltre, intenzione di intervenire all'interno della biblioteca per separare le sale di lettura dalle aree adibite alle attività collaterali, al fine di garantire maggiore tranquillità per l'utenza.


NEWS - Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII”

PRANZO DI NATALE CON I NONNI DI CAORLE

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Scuola Alberghiera dedicherà la giornata di sabato 17 dicembre ai Nonni della Casa di Riposo “Don Moschetta” di Caorle. E lo farà anzitutto preparando il Pranzo di Natale per gli oltre 70 ospiti e i familiari che li accompagnano, e le autorità cittadine, quindi per ben oltre le 200 persone. Ma non solo: gli studenti avranno anche modo di preparare momenti di festa e intrattenimento con canti natalizi e altre attività ricreative. Il menù sarà ovviamente adeguato alle esigenze degli anziani ospiti; ma è soprattutto l’aspetto relazionale che

merita di essere sottolineato. Infatti, non è la prima volta che studenti, docenti ed educatori della Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII” incontrano i nostri Nonni. “Questa è una attività che oltre a dare occasione di apprendimento didattico, dato l’elevato numero di convitati - spiega la direttrice, prof.ssa Valentina Bellacima - soprattutto genera consapevolezza relazionale per i nostri studenti, che nel condividere la condizione dell’anziano traggono sicuramente un insegnamento prezioso. Pensiamo, oltre alla parte didattica

di cucina, di sala e aperitivi/bar, coordinata dai nostri professori, di preparare anche canti tradizionali e in lingua inglese eseguiti con le chitarre dagli allievi del convitto, preparati degli educatori, ed anche momenti di intrattenimento con giochi popolari e scambio di regali.

Non solo, anche nei prossimi mesi primaverili abbiamo già in programma altre iniziative di reciproca condivisione attraverso attività ludiche quali il gioco delle bocce o delle carte, finalizzate a trasmettere le preziose conoscenze, tradizioni e memorie dei nostri anziani agli allievi, che a loro volta possono contribuire a vitalizzare le giornate che i nostri Nonni vivono nell’istituto “Don Moschetta”. L’incontro tra generazioni è particolarmente bello e proficuo per entrambi”. A tutti gli Allievi e alle loro Famiglie un sincero augurio di Buon lavoro e Buone Feste da parte della Direzione e del Corpo docente e Non docente della Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII”

Formazione Iniziale, Primi, Secondi e Terzi anni: approvazione con DGR 875 e 876 del 13/07/2015 DDR 1578/1579 del 07/09/2015

SCUOLA ALBERGHIERA “Giovanni XXIII” Via del Passarin, 15 30021 CAORLE (VE) tel e fax 0421.299269 e-mail:capalg@tin.it Caorle 2016

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Il sisma del 6 maggio 1976 (6,5 Richter) che colpì il Friuli Ulteriori scosse l'11 e 15 settembre. Quasi mille i morti

40 anni fa il terremoto

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trascorsi 40 anni sono stati segnati da diversi devastanti terremoti nel nostro paese. Questa estate il sisma ha colpito prima Amatrice, provocando 299 morti, e poi diverse altre località del centro Italia. Prima ancora c’erano stati i terremoti dell’Aquila, in Puglia, in Emilia-Romagna. Ma il più terribile rimane quello a noi vicino, e ancora nel nostro immaginario collettivo, che colpì il Friuli e in particolare la Carnia quella sera del 6 maggio 1976. Erano da poco passate le 21, la terra tremò e in pochi secondi un mondo, un modo di vivere, una cultura, un'intera comunità vennero spazzate via. Ma sul momento non si capì. Qualcuno pensava a un bombardamento, altri a scoppi di depositi di qualche polveriera della zona. Insomma non era chiaro. A Caorle si rimase tutti attoniti. Addirittura coloro che al Cinema Massimo stavano assistendo alla proiezione di “Profondo Rosso”, il film di Dario Argento, pensarono ad uno scherzo, e di pessimo gusto. Sulle prime, nemmeno si pensò a mettersi al riparo. Ma poi la botta grossa terrorizzò tutti. Si cominciò a fuggire verso le spiagge, il luogo più sicuro, dove si allestirono tende da campeggio e vi confluivano le prime informazioni, grazie ai radioamatori

locali dotati di ricetrasmittente CB. Infatti le comunicazioni si erano interrotte, le linee erano sovraccariche. «Qui è tutto un polverone, si sentono grida in lontananza... non capiamo, forse c'è stato un terremoto». Queste furono le primissime dichiarazioni degli autotrasportatori che passavano nelle zone di Venzone, Gemona, Osoppo. Si era risvegliato l'orcolàt, la terrificante creatura che nella tradizione popolare e nei racconti degli anziani impersona il terremoto. Fu un sisma di magnitudo 6,5 Richter, che la sera del 6 maggio 1976, e poi con ulteriori scosse l'11 e 15 settembre, si portò via

foto Corriere della Sera.

990 friulani. Più di 100.000 furono sfollati nelle località di mare poiché 18.000 case erano distrutte, 75.000 danneggiate, con danni per 4.500 miliardi di lire (oltre 18,5 miliardi di euro stimati). Tutta Italia aiutò il Friuli, nacque qui la Protezione Civile, ma furono soprattutto le braccia dei friulani a far ricominciare la vita.

Lions Club Caorle - 5.500 euro per Amatrice Fin dai giorni successivi alla scossa del 24 agosto scorso, la macchina della solidarietà si è messa in moto anche a Caorle, dove sono stati raccolti viveri e generi di prima neces-

sità, avviati alle popolazioni di Amatrice, Accumoli e le altre località del Centro Italia. Poi si sono mossi i Lions, che hanno dato vita ad una raccolta di fondi prima con l’iniziativa “Un’amatriciana per Amatrice” e in seguito con la “Cena della Solidarietà”, grazie al sostegno del personale dell’Hotel Adria, della Scuola Alberghiera di Caorle e di Seal Zaino di Montegrotto T. (Pd). Complessivamente sono stati raccolti 5.500 euro, che verranno destinati a interventi concertati con l’omologo Lions Club delle zone interessate dal sisma.

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La “Commissaria David ”per i giovani

Il lascito testamentario del Sacerdote Domenico David del 1704, un secolo dopo conteso tra Comune e Diocesi

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mergono altre notizie interessanti dai documenti dell’Archivio comunale che Giovanni Carrer, presidente dell’Auser-Università Popolare e della Casa di Riposo, sta visionando al fine di realizzarne una pubblicazione. Nell’anno 1879 è stata promanata la Delibera n. 9, che verbalizza la Convocazione in II Sessione ordinaria di Primavera, presenti il Sindaco Rossi Luigi e i Consiglieri Bronzini Federico, Chinaglia Giuseppe, Penso Giuseppe, Vio Francesco, Gusso Giovanni, Michelin Antonio, Smergo Antonio, Bergo Antonio (e 6 assenti), intorno ad un lascito testamentario (definito “Commissaria”) che il canonico Domenico David in punto di morte aveva destinato all’istruzione dei poveri giovani caorlotti, e che ci racconta della disputa, 180 anni più tardi, con il Seminario Patriarcale di Venezia che se l’era in qualche modo trattenuta. La deliberazione recitava: « Il giorno 11 di Maggio 1879 vennero convocati li Signori Consiglieri nelle forme di Legge per una seduta, essendo aperta la sessione ordinaria di Primavera. Sulla avocazione al Comune della Commissaria David.

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Riconosciuta legale l’adunanza il Presidente dichiara aperta la seduta, invitando il Consiglio a deliberare sulla seguente proposta. Questo Consiglio Comunale viene in oggi invitato a discutere sopra un argomento nuovo per esso, quantunque di antica data ed a cognizione di varie persone e quantunque esistano negli archivi d’ufficio vari documenti, ne l’ufficio comunale abbia perduto di vista. L’oggetto viene definito Commissaria David che consiste in un lascito fatto dal Sacerdote Domenico David con testamento 21 Maggio 1704 a favore della istruzione dei giovani di Caorle, la cui sostanza, dopo la cessazione della sede Vescovile in Caorle, venne amministrata dalla Curia Patriarcale di Venezia. Finché durò in Italia la dominazione straniera, l’autorità civile comunale veniva appena consultata sulla disposizione dei capitali e degli interessi, e sui provvedimenti in applicazioni dei medesimi a favore della istruzione, dappoiché quasi tutto veniva rimaneggiato dalla Amministrazio-

ne del Seminario Patriarcale, sempre favorito dalle Autorità d’allora, e la Deputazione Comunale teneva appena subbordinato carteggio, contenta almeno di non perderne il filo e conservare la memoria.

Acquisita dal Comune di Caorle dopo la cessazione dell’antica Diocesi vescovile e una forte polemica contro il Seminario Patriarcale di Venezia Cessava infatti la dominazione straniera e l’Italia nel 1866 risorgeva a vita novella pubblicando ed emanando le proprie leggi, quelle leggi cioè consentite dai tempi e dall’indole della propria Nazionalità, e fra queste la Legge 15 Agosto 1867 n. 3848 sulla sospensione dell’asse Ecclesiastico, in virtù della quale la Rª Direzione del Demanio in Venezia pretendeva che la Commissaria David fosse un legato pio soggetto a soppressione. Fu allora che il tappo venne obbligato ad uscir dal nido o rimanere affogato dall’acqua che teneva a sommergerlo, e quindi l’Amministrazione del Seminario Patriarcale si indirizzava al Sindaco di Caorle invitandolo a sostenere i propri diritti e sostenendo che la Commissaria in parola

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non era che una fondazione civile per l’educazione di giovanetti di Caorle senza nessuna prescrizione di tentare allo stato ecclesiastico, e quindi non soggetta a sospensione o conversione e liquidazione. Ed il Sindaco di Caorle respirava di un affettuoso sorriso per vedere finalmente rivendicati i propri diritti e con tutto il calore sostenne contro le pretese del Demanio che dovette desistere dalla agitata conversione. Se non che il sorriso del Sindaco ebbe corta durata perché appena rivendicati i diritti contro le pretese del Demanio, l’Amministrazione del Seminario Patriarcale prese un contegno diverso da quello addimostrato colla sua lettera 8 Ottobre 1869 n. 8321, con la quale riconosceva nel Comune di Caorle l’unico possessore civile, ma all’invece continuò come in precedenza ad esercitare con dispotico arbitrio la padronanza della sostanza del legato David e a disporre a proprio piacimento delle rendite senza dipendere ne punto ne poco da questo ufficio Municipale, ne al medesimo offrendo alcun resoconto della gestione quantunque le più volte richiesta. Questo inqualificabile contegno dell’Amministrazione del Seminario Patriarcale non poteva essere sofferto da questo Municipio perché venivano così malamente invasi i propri diritti e pregiudicati gl’interessi dei propri amministrati, e fu allora che fu ritenuto opportuno appoggiare l’avvertenza al Rº Ispettore Scolastico di Circondario in Portogruaro, lorché venne apurato colla nota di questo ufficio 24 Febbraio 1876 n. 114/2. Il predetto Ispettore, Onorevole Cav. Bonò, si accinse


allora a sostenere calorosamente i diritti di questo Comune contro le illegali pretese del Seminario Patriarcale, e dopo lunghi studi, rivango di atti e reiterati carteggi, spediva al chiarissimo Rº Provveditore agli Studi in Venezia la sua relazione 22 Novembre 1876 n. 422, colla quale, in appoggio di vari documenti allegati, che tutti assieme con essa vengono offerti per l’esame in questa Consigliare adunanza, promuoveva il rilascio della sostanza suddetta a favore del Comune perché il medesimo potesse disporne a vantaggio della istruzione nel miglior modo stabilito dal testatore David. Nell’atto che il Presidente porta a conoscenza del Consiglio soggetto sopracitato ed offre al medesimo informazioni precise dell’operato della Giunta in sino a questo punto, deve invitare il Consiglio stesso a pronunciarsi sulle pratiche incaminate e sul merito della Commissaria suddetta dichiarando se intenda promuovere la vocazione a se stesso della detta Commissaria, ovvero se creda limitarsi ad

esigere che il Seminario debba cedere una parte delle rendite per lo scopo dell’istruzione primaria, come avverte la Rª Prefettura di Venezia con la riverita sua 26 Febbraio 1879 n. 13836 Direzione prima all’Ispettore di Circondario di Portogruaro, che in copia va unita al presente verbale. Seguendo però il tenore esternato dal Rº Ispettore Cav. Bonò, nella riverita sua 2 Marzo 1879 n. 100, e considerate le targiversazioni in sino a qui usate dal Seminario Patriarcale, non sarebbe consigliabile di lasciare in mano dell’Amministrazione del detto Seminario il lascito suddetto, avendo in sin

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qui avuta ben triste caparre. Perciò tanto il Presidente propone = Il Consiglio, approvando tutto quanto venne fin qui operato dalla Giunta Municipale pel rispetto del Lascito David a favore della gioventù di Caorle, e sempre grato alle premure e allo zelo dell’Onorevole Ispettore Scolastico di Circondario Cav. Bonò, delibera = Di promuovere la vocazione a se stesso della Commissaria David, con facoltà al Sindaco di diffidare nelle vie ordinarie legali, amministrative o giudiziali, l’Amministrazione del Seminario Patriarcale di Venezia al rilascio della sostanza tutta inerente alla Commis-

saria suddetta cogli interessi e resoconti relativi. Passata ai voti la proposta per alzata e seduta, si ebbe il seguente risultato = voti favorevoli n.9 - voti contrari nessuno - per cui venne approvata la proposta stessa ad unanimità_ Datasi lettura all’adunanza del presente verbale, venne da essa approvato e quindi firmato a senso di Legge_ » Rimane a questo punto la curiosità riguardo all’entità della cifra lasciata in testamento dal Sacerdote Domenico David... Forse scartabellando altre delibere dell’epoca, verremo a sapere anche questo. -©

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SALUTE - A Caorle un Corso di sensibilizzazione all’approccio Ecologico-sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi

IL “METODO HUDOLIN” U na settimana intensa di riflessioni, emozioni e confronto quella svoltasi a Caorle presso il Centro Civico dal 24 al 29 ottobre, che vedeva protagoniste le A.C.A.T. “Portogruarese” e “BassoPiave” (associazione dei club Alcologici Territoriali), in collaborazione con il Comune di Caorle , il serD (servizio dipendenze) dell'ULSS10 V.O. Il corso, diretto dal dott. Pier Maria Pili e condirettrice dott.ssa Nicoletta Regonati, ha registrato 44 frequentanti, tra questi c'erano medici, psicologi, assistenti socia-

VACCINAZIONI CAMPAGNA “SOCIAL” PER INVITARE LA POPOLAZIONE A VACCINARSI ULSS 10 V.O. - . Ci sono i primari ospedalieri, medici, infermieri, personale sanitario e amministrativo, ma anche i sindaci del territorio che hanno accettato di aderire all’iniziativa con un vero e proprio video-appello rivolto alla popolazione. Da qualche giorno l’azienda Ulss10 ha lanciato una campagna di comunicazione sui social network (Facebook e Twitter) allo scopo di sensibilizzare le fasce di popolazione più giovani, o comunque più tecnologiche, sull’importanza del vaccinarsi: in primis contro l’influenza dato che novembre e dicembre sono i mesi più consigliati per immunizzarsi, ma non vengono tralasciate le vaccinazioni pediatriche. Tra i testimonial ci sono i medici in prima linea su questo fronte, primari ospedalieri, i medici di famiglia.

li, educatori, pensionati, genitori, volontari, cittadini, particolarmente interessati a conoscere ed approfondire le tematiche affrontate, in particolare presentando il cosiddetto “Metodo Hudolin” - dal nome dello psichiatra croato - che già dagli anni ‘80 è applicato in Italia e in particolare nel Nordest. L'obiettivo della settimana di informazione/formazione era di sensibilizzare e mettere in discussione convinzioni e comportamenti sociali relativi ai problemi legati all’uso di sostanze legali e illegali e al gioco d'azzardo. In realtà in questo corso si è di fatto sviluppato un senso di comunità e un approccio alle problematiche generali della collettività non più come spettatori ma come interpreti di una responsabilità civile e morale. Se una società fatica e non riesce ad assolvere dei compiti che le spettano, sicuramente ogni singola comunità può assolutamente reagire e dar vita ad una rete di persone, energie, volontà tanto forte da incrinare un sistema a volte inadeguato. Vissuta da tutti i partecipanti innanzi tutto come un vero e proprio confronto con se stessi, il corso ha dato oltre che strumenti chiari per riflessioni quotidiane, anche concretezza che noi stessi possiamo incidere sul tessuto familiare e sociale. Ai partecipanti è rimasto che la solidarietà deve divenire uno stile di vita, che mettersi nei panni delle

persone (empatia) è fondamentale se vogliamo cambiare prospettiva, non solo verso gli altri ma per il bene-essere di noi stessi. Definire questa settimana un corso di sensibilizzazione ai problemi alcolcorrelati e complessi è riduttivo perché, anche se è vero che si parla di gioco d’azzardo, alcol e altre sostanze psicotrope, è altrettanto vero che si è cercato di sensibilizzare le persone ad una comprensione più chiara sul tema della responsabilità o corresponsabilità e la ricerca della felicità nella comunità. Emozionante per tutti i corsisti è stato partecipare in via esclusiva (e solo per questa circostanza) a una serata di CLUB dove famiglie che vivono sofferenze legate al consumo di bevande alcoliche, sostanze o gioco d’azzardo si ritrovano una volta a settimana per un’ora e mezza. Qui i corsisti hanno potuto appieno capire che l’empatia, la condivisione, la comprensione e l’ascolto possano essere la via di un nuovo inizio per queste famiglie. L’ A.C.A.T., associazione di volontariato, crede fermamente che nessuno debba essere lasciato indietro, cercando di supportare con i CLUB molte sofferenze e di creare reti comunitarie di protezione e di promozione della salute. La visita nei vari club del territorio per la maggior parte dei corsisti, ha fatto comprendere che, diventare “da problema a risorsa” è la soluzione del problema stesso. Per chi fosse interessato nel territorio di Caorle esistono due CLUB quello di Caorle e di San Giorgio di Livenza. - A.C.A.T. Portogruarese (associazione dei club Alcologici Territoriali); per informazioni cell: 339 13 33 886. Gionatah Di Maio

AVIS Caorle

Inaugurata la nuova sede in Via dell’Astese

operativa dallo scorso marzo, è stata inaugurata sabato 15 ottobre sede dell'Avis Caorle in via dell'Astese (ex Biblioteca). GDopolaià nuova i lavori realizzati a fine 2015, che hanno permesso l'adattamento dei

locali alle esigenze medico-logistiche dell'associazione, nel marzo 2016 sono iniziate le attività di prelievo. Presenti alla cerimonia l'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Caorle Riccardo Barbaro, il Presidente Ernesto Pedrina e tutto il direttivo della sezione Avis di Caorle, il Vicepresidente della sezione provinciale di Venezia ed i componenti del direttivo provinciale, i rappresentanti delle altre sezioni locali dell'Avis e molti volontari e donatori. Il calendario per l’anno 2017 prevede la ripresa delle donazioni mensili già da domenica 8 Gennaio (e poi 5 febbraio, 12 marzo, 9 aprile, 7 maggio, 11 giugno, 9 luglio, 20 agosto, 10 settembre, 8 ottobre, 5 novembre e 10 dicembre). A febbraio 2017 è invece prevista l’assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche sociali.

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Grande Festa al casòn IL

22 AGOSTO 2016 grande festa di compleanno al cason del papà Toni Ferro, con tutti gli amici della “Compagnia dei 72/92 anni” e del complesso “I Bi-Folk”.

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a cura di Debora FERRO

In questa importante giornata, Argia Bozza e Antonio Ferro festeggiano le loro NOZZE d’AVORIO e, contemporaneamente, anche l’ 86° Compleanno di Toni Ferro. Giornata entusiasmante, con musiche e canti in allegria. Ai graditi invitati e ospiti, è stato presentato un succulento menù di pesce in umido, cucinato dalla Sig.ra ESTER dell’ HOTEL SANREMO, mentre il pesce arrosto è stato preparato alla griglia dall’ amico-cuoco ANGELO GERETTO. Il tutto accompagnato da vini bianchi, rossi e spumante. Argia Bozza e Antonio Ferro festeggiano le Nozze d'Avorio e l'86° Compleanno di TONI FERRO, con i Figli Valter e Vanni. Viotto Ferruccio, Brichese Paolo, Brichese Aquino, Moro Bruno, Brichese Ugo, Gnan Candido, Baradel Bepi, Vio Candido, Gusso Guido, Dorigo Giancarlo, Brichese Gino, Gallina Danilo (Ponte S.Pietro / BG), Toni Ferro, Tallon Vittorio, Silvestrini Isidoro “Enos”.

Catto Giampaolo e moglie Marchesin Vanda di La Salute di Livenza, ospitano gli Amici di Caorle.

Toni Ferro, Isidoro Silvestrini “Enos”, Viotto Ferruccio, Tallon Vittorio, Catto Giampaolo, Gallina Danilo (BG) e Gusso Guido. Damiani Romualdo, Brichese Paolino, Gnan Candido, Moro Bruno, Valvason Enzo, Brichese Aquino, Dorigo Giancarlo.


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menù:

Gusso Guido maggiordomo di camera del PAPA Giovanni XXIII°, Dorigo Giancarlo, Brichese Gino, Gallina Danilo (BG), Toni Ferro, Isidoro Silvestrini, Tallon Vittorio, Catto Giampaolo.

- Ossocollo fornito dall’ amico Vittorio Talon, - Pennette con sugo di pesce, - Orate alla griglia, - Broetto di seppie, - Formaggi misti, - Tiramisu’, - una rinfrescante Anguria, tagliata con maestria da Vanni Ferro Damiani Romualdo, Brichese Paolino, Zio Gnan Candido, Moro Bruno, Valvason Enzo, Brichese Aquino, Dorigo Giancarlo.

Aquino Brichese, Viotto Ferruccio, Gnan Candido, Baradel Bepi, Brichese Ugo e Brichese Gino.

Ferro Vanni, Bortoluzzo Carla, Ugo Brichese, Viotto Ferruccio, Elena, Elia, Francescato Napoleone, Boatto Luigino.

- e infine Caffe’ in caldiera con Grappa, Brandy, Sambuca.

* * * Moro Bruno, Zio Gnan Candido, Bortoluzzo Carla moglie di Viotto, Ferro Vanni, Brichese Gino, TONI, Francescato Napoleone.


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Isidoro Elena e Silvestrini “Enos�, Vanni Tallon Vittorio, Ferro Catto Giampaolo, con il Brichese Gino, cuoco Dorigo Giancarlo, Geretto Brichese Aquino, Angelo. Valvason Enzo, Damiani Romualdo, Moro Bruno, Vio Candido, Gusso Guido, Gallina Danilo (BG), Bortoluzzo Carla. Viotto Ferruccio, Candido Gnan, Ferro Valter, Baradel Bepi, Ferro Vanni, Brichese Paolino.

Viotto Ferruccio, Brichese Ugo, Bortoluzzo Carla moglie di Viotto, Elena, Elia, Francescato Napoleone, Brichese Luigi, Boatto Luigino. Vanni Ferro e Angelo Geretto. Vio Candido, Gusso Guido, Gallina Danilo, TONI, Isidoro Silvestrini, Tallon Vittorio, Catto Giampaolo.

Zio Gnan Candido.

Candido Vio, Romualdo Damiani, Gusso Guido, Dorigo Giancarlo. TONI FERRO e la nipote Elena.


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On. Cesare CAMPA e Moglie con il Sig. Toni FERRO e il Cav. Isidoro Silvestrini “ENOS”.

Argia e Toni FERRO festeggiano anche con gli Amici TOPPAN Carlo e moglie Carla.

Vanni, Brichese Aquino, Toni, Enzo Valvason, Isidoro Silvestrini, Tallon Vittorio, Catto Giampaolo, Valter, Gusso Guido, Francescato Napoleone, Vio Candido.

Baradel Beppi, Ferro Valter, Brichese Aquino, Brichese Gino, Gusso Guido.

Stagione Balneare 1968 - CAORLE LA

Squadra dei Marinai di Salvataggio, bagnini di Caorle, nella stagione balneare del 1968 , dipendenti dell’associative Concessionari Arenili Ast.C.A. costituita nel 1962. Presidenti FRANCESCO SERENA, BRUNO CARLOTTO e ANTONIO MINGOZZI, Consigliere delegato per i lavori di spiaggia ANTONIO FERRO, Segretario ENZO VALVASON.

Nella foto, in piedi da sinistra : BENATELLI FIORINDO TURCHETTO PIETRO GNAN IVANO GUSSO LUIGI

GALLO GIOVANNI BENATELLI GIANNINO BENATELLI FERDINANDO BIANCON EVARISTO DORETTO GISBERTO DORIGO LUIGI GUSSO VITTORINO GUSSO GIOVANNI BENATELLI VALENTINO BENATELLI ERNESTO TURCHETTO ORESTE VALVASON ENZO In ginocchio da sinistra: ALTERIO PASQUALE BONETTO ANGELO DALLA BELLA PRECISO coordinatore del gruppo Bagnini MARTIN LEONE DALLA BELLA COSTANTINO DALLA BELLA DANIELE GNAN EMANUELE GUSSO BERTO.



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con le PRIME PAGINE di

GRANCARNEVALE “Caorle in Maschera” promossa dal Gruppo Bakà ha raggiunto la decima edizione confermando passione e partecipazione popolare

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nizia un nuovo anno turistico. Una nuova stagione estiva è oramai alle porte, anche se la Pasqua così anticipata obbliga a rimandare di qualche settimana l’apertura delle attività balneari. Le attese e le aspettative per questa stagione 2016 sono contraddistinte da un cauto ottimismo. Nel fervore della Fiera alberghiera si è visto l’orgoglio di una imprenditoria dell’ospitalità su cui si fonda la nostra principale economia e di riflesso il benessere garantito alle nostre comunità. Per Caorle si approssima anche un periodo di interesse elettorale per il rinnovo anticipato del Consiglio comunale e la nomina del Sindaco. Ma intanto, anche quest’anno, abbiamo iniziato trascorrendo un piacevole Carnevale grazie all’entusiasmo del Gruppo Bakà, che da un decennio porta alla nostra città la gioia e la spensieratezza per grandi e piccoli (servizio alle pagg. 18-19). E con la Pasqua che giunge, auguriamo a tutti i nostri lettori di vivere con serenità e felicità questi tempi così tumultuosi e pieni di speranza.

Riscoprire per tutelare, difendere, migliorare, valorizzare questo patrimonio che ci è stato lasciato in dote dai nostri antenati e progenitori. Avrebbero potuto devastarlo, costruendo, inquinando, sfruttando la terra e l’acqua... e invece ce l’hanno lasciato intonso, ancestrale, selvaggio e misterioso, affascinante. Tocca a noi, ai nostri figli, conservarlo quale luogo di cultura, di storia, di bios. Il futuro sta nella Natura.

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RISVEGLIO DI PRIMAVERA

Nel patrimonio ambientale, assieme alla cultura alle strutture ricettive e alle dotazioni di spiaggia sta la vocazione di Caorle istoriare la Natura. Riscoprire i valori dell’ambiente che fa di Caorle una perla, un luogo speciale e ammirato, desiderato da tutti.

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MAGGIO È LA FESTA

Per Ascensione e Pentecoste già arrivati numerosi turisti La città e le spiagge pronte per la stagione balneare

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a stagione è aperta. Le prime belle giornate di sole e la festa dell’Ascensione, da giovedì 5 maggio, hanno portato in città numerosi turisti stranieri per il primo dei ponti festivi di Maggio, appunto la Festa della “Sènsa”, che da secoli a Venezia sancisce lo “Sposalizio” della Serenissima con il Mare. Come d’incanto, come ad un tacito appuntamento collettivo, le spiagge si sono riempite di turisti pronti a godere la carezza del sole caldo, dell’aria buona, del mare che genera vigore. E Caorle si anima, si accende di colori e di profumi, di suoni e sorrisi. E adesso, da giovedì 12 a lunedì 16, arriva la Festa di Pentecoste, “Pfingsten” per le popolazioni cattoliche Austriache e Tedesche, che tradizionalmente godono dei primi periodi di vacanza balneare. Poi sarà la Trinità, domenica 22 e la grande celebrazione del Corpus Domini domenica 29. Un mese di solenni festività.

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simbolo del percorso spirituale di cambiamento e conversione che ogni persona è invitata a compiere. Il gesto di attraversare la Porta Santa riveste una forte carica simbolica e rappresenta un particolare onore attribuito al Santuario della Madonna dell’Angelo, fino al 4 settembre, che permette a ciascuno di partecipare alla vita religiosa di Caorle, alla sua dimensione spirituale come corpo della stessa comunità.

UNA NUOVA ALBA

Caorle ha una nuova Amministrazione comunale o Inizia una stagione n g turistica che porterà nuova linfa vitale Giu

LA NOTTE DEI FUOCHI

nizia una nuova fase nell’amministrazione della nostra città. Le elezioni di domenica 5 giugno hanno dato un responso alle aspettative della cittadinanza. Ora si guarda avanti, ad una ripartenza che serve alla nostra città come l’acqua ai campi. Una nuova fiducia, soprattutto verso la stagione turistica che ricomincia, dopo varie false partenze dovute al meteo, nell’auspicio che il sole finalmente splenda limpido e riscaldi questo clima e i cuori. Caorle non ha mai deluso le aspettative. I suoi figli hanno sempre riavuto frutto dal proprio lavoro, i suoi ospiti hanno sempre ricevuto accoglienza cordiale e sincera. Si riprende il cammino, su una strada lunga secoli di lavoro e civiltà. La nostra.

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Le manifestazioni di Ferragosto con la musica, lo spettacolo lo sport e tanto divertimento nelle spiagge di Caorle fuochi d’artificio illumineranno la notte della vigilia di Ferragosto sullo scenario naturale della Sachéta. E’ la celebrazione del rito popolare della vacanza, della “Feriæ Augusti ” istituita oltre duemila anni fa dall’imperatore Ottaviano Augusto: il riposo, nel mese a lui dedicato, dalle battaglie e dalle attività lavorative svolte nell’arco del-

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LA FESTA DI LUGLIO

Apertura della Porta Santa alla Madonna dell’Angelo e Festa annuale dell’Incoronazione con “incendio del campanile”

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l pellegrinaggio che si compie in occasione dell'apertura di una Porta Santa e l'attraversamento della stessa rappresentano un

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l’anno, con festeggiamenti ludici e banchetti sontuosi. Oggi il rito si ripete e Caorle è pronta a dare il meglio di sé alle migliaia di ospiti che la considerano meta perfetta per trascorrere la tanto attesa vacanza. A tutti l’Augurio di una felice Estate.

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con le PRIME PAGINE di

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EVVIVA IL TEATRO

Torna “La Luna nel Pozzo”, il festival internazionale che da oltre vent’anni accende la fantasia di piccoli e grandi a Luna nel Pozzo”, l’appuntamento sempre tanto atteso da grandi e piccoli, cittadini e turisti, con un programma che vede oltre 90 eventi tra performance e spettacoli acrobatici, comici, teatrali, proposti da 28 tra artisti professionisti e compagnie provenienti da ogni parte del mondo: Italia, Francia, Spagna, Belgio, Germania, Argentina e Uruguay. Ad accendere ancora una volta di luci, magia, musica e colori le piazze, le calli e i campielli della nostra affascinante cittadina veneziana saranno l’acrobatica, il circo teatro e il teatro di figura, le clownerie e la pantomima, e ogni forma di teatro in strada.

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... E QUATTRO !!

Le nazionali Under18 di Italia e Olanda hanno dato vita ad un bel match davanti al pubblico entusiasta. Caorle vince ancora

uattro è la cifra dell’Italia Azzurra a Caorle. Quattro le volte consecutive che una Nazionale Azzurra giovanile ha scelto la nostra città e lo stadio comunale “G. Chiggiato” per le sue gare, amichevoli o ufficiali. Quattro sono anche le reti segnate nella partita del 7 ottobre tra Italia e Olanda U18. E poi va aggiunta la cifra F di Fortuna. Lo avevamo detto gli anni scorsi e ripetuto anche questa volta per i ragazzi di Nicolato, che hanno acciuffato il pareggio proprio in extremis contro i temibili olandesi, quando ormai tutto sembrava perduto. Caorle, che ha avuto anche il palcoscenico della diretta RaiUno Sport, ha risposto come meglio non si poteva.

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COME ERAVAMO... 50 ANNI FA

La grande alluvione del novembre 1966

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on una mostra fotografica allestita durante l’estate nel portico di San Rocco in Piazza Vescovado, attraverso le immagini della collezione personale del socio Luciano Faccini, e con un convegno/mostra in Centro civico sabato 26 novembre scorso, il Fotocineclub “El Bragozzo” ha ricordato il mezzo secolo da quell’evento catastrofico che ha segnato la memoria di tutti i caorlotti nella seconda metà del Novecento. Esattamente 50 anni fa, nella notte tra il 3 e il 4 novembre 1966, Caorle fu

Collezione personale Luciano Faccini.

sconvolta da quella grande alluvione, che in Italia colpì anche Venezia e Firenze. Le memorie sono ancora vivide. Ne ricordiamo alcuni tratti in una descrizione di Isidoro Silvestrini “Enos”, da noi pubblicata pochi anni fa. «L’alluvione del 3 e 4 novembre 1966 è stata una delle calamità più gravi per Caorle e il suo territorio. Ricordo che per salvare le case e i negozi del centro storico, per tutta la notte dovemmo portare sacchetti pieni di sabbia per fermare l’acqua che straripando dal Rio entrava in tutto il centro storico. La ditta Acco Umberto da Portogruaro aveva tempestivamente portato a Caorle camion di sabbia in piazza Sant’Antonio, davanti al Bar Roma, e tutti i Caorlotti si dotarono

di sacchetti, che però non furono sufficienti a salvare le nostre abitazioni e negozi al pian terreno, invasi da acqua e melma per giorni. La furia del mare aveva rotto un tratto delle diga antistante il Municipio, e spingeva anche nella Sachéta, con le ondate che arrivavano sul lungomare. A Porto Santa Margherita l’acqua aveva superato la spiaggia e invaso la vecchia valle Altanea. Nelle

Collezione personale Luciano Faccini.

località dell’entroterra, da Ca’ Corniani a San Giorgio, fino a San Stino e Portogruaro, i fiumi Livenza e Lemene erano esondati in più punti. Tanta paura, prima di tutto per l’incolumità delle persone, e poi per la devastazione dei nostri beni. Le acque penetravano dal Rio, dalla scogliera dove il mare spingeva da giorni, dai canali delle campagne... si temeva un disastro apocalittico. Ma per fortuna la violenza del maltempo si arrestò. Tutta

Caorle rimaneva sotto acqua, in centro storico oltre un metro, nelle parti più basse anche due metri, con intere famiglie evacuate e trasferite nei paesi dell’entroterra, chi da parenti, chi in strutture messe a disposizione dalla Prefettura di Venezia. Le mareggiate di questi ultimi autunni hanno creato preoccupazione, ma non certo paragonabile al ‘66. Le difese a mare costruite in questi decenni (come la lunga gradonata in destra Livenza) e il rinforzo della scogliera e della muretta del Rio, ci fanno dormire sonni più tranquilli, anche se la tutela dell’ambiente e del nostro territorio non deve mai essere trascurata.»

Collezione personale Luciano Faccini.

FOTOCINECLUB “EL BRAGOSSO” Lo storico Fotocineclub di Caorle, benemerito Fiaf, con ben 43 anni di attività, recentemente ha proceduto al rinnovo delle cariche sociali. Sono stati nominati presidente Luigi Biancon, vicepresidente Ermenegildo Vio, segretario Alfredo Caleo, consiglieri

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Rinnovo cariche sociali Sergio Cal e Felice Giordano. Tra le attività più significative svolte quest’anno, la stampa del fotolibro inerente le festività della “Beata Vergine dell’Angelo”.

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LIONS CLUB CAORLE - Sabato 17 dicembre in Centro civico la cerimonia di consegna

Premio “G. Mazzarotto” a don Gino Zuccon

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abato 17 dicembre alle ore 11.00 nella sala superiore del Centro civico di Caorle si rinnova l’appuntamento con il “Premio Giovanni Mazzarotto – Lions Club Caorle” in collaborazione con la Famiglia Mazzarotto e del quale il Comune di Caorle è figura patrocinante. Istituito nel marzo del 2010 (nella foto l’edizione 2015), il Premio intende ricordare l’operato dell’imprenditore di Portogruaro che in oltre mezzo secolo ha caratterizzato edilizia e turismo del Veneto orientale ed è rivolto a persone che abbiano operato nei settori del lavoro, del sociale, della comunità sviluppando condivisi valori etici. Il protocollo prevede il conferimento di una somma ad una persona o associazio-

ne che rappresenti i principi enunciati dall’art. 1 del regolamento, ossia persone, imprese, associazioni ed enti che hanno contribuito in modo significativo alla crescita dell’economia, dell’immagine e del prestigio del territorio di Caorle, rispecchiando con la propria intraprendenza, creatività, ingegno, impegno e dedizione al lavoro quei valori che hanno caratterizzato la vita di Giovanni Mazzarotto. Le candidature devono pervenire entro il 31 ottobre di ogni anno e il premio vie-

ne assegnato da una commissione di valutazione composta da cinque membri: un rappresentante della famiglia Mazzarotto, quattro soci del Lions Club di Caorle responsabili del service. La commissione esamina le proposte presentate e designa con votazione unanime il vincitore. Quest’anno sarà premiato il Parroco di Santa Margherita don Gino Zuccon. Nato a Venezia nel 1936, ordinato sacerdote nel 1964, il 18 luglio 1966 ricevette l’in-

carico di seguire la Parrocchia di Santa Margherita, dove tuttora è ancora presente. Allora la chiesa era un’umile baracca, ma in questi 50 anni di guida pastorale, con la sua tenacia e capacità di coinvolgere i laici nella vita della comunità, ha contribuito in modo significativo alla sua crescita sia in senso spirituale che materiale. Di questo ne sono testimonianza non solo la nuova chiesa in muratura inaugurata nel 1986 ma soprattutto le molteplici iniziative promosse per il benessere sociale e morale dei residenti e degli ospiti che durante l’estate vi soggiornano. Alla cerimonia parteciperà anche una rappresentanza dei cori che don Gino ha contribuito a fondare a Santa Margherita.

Natale con le iniziative Lions news - “WE SERVE”. Le attività del Lions Club Caorle

A

nche quest’anno il Natale di Caorle vede il Lions Club protagonista su molti fronti. Prima di concludere l’anno con l’assegnazione del prestigioso Premio “Giovanni Mazzarotto – Lions Club Caorle” edizione 2016 (vedi articolo in questa pagina), una significativa iniziativa è stata la donazione alla Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII di Caorle - Lepido Rocco, di 5 tablet molto utili per l’attività didattica dei giovani studenti. Come ha

spiegato la direttrice della scuola, dott.ssa Valentina Bellacima, lo scorso 11 Novembre per la consegna ufficiale (nelle foto), si tratta di strumenti particolarmente necessari per stu-

denti che rivelino bisogni educativi speciali, quali deficit cognitivi legati alla dislessia o alla discalculia; grazie a questi dispositivi informatici, implementati con app specifiche, gli studenti , seguiti da educatori ed insegnanti di supporto, potranno meglio esercitare la lettura sia in italiano che in lingua straniera e lo studio della storia attraverso mappe concettuali, così come l’uso dei numeri nei calcoli con convertitore di pesi e misure.

Intervento a favore delle “Nuove Povertà”: Su segnalazione degli Uffici comunali che fanno riferimento ai Servizi Sociali, verranno

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distribuite 30 confezioni contenenti diversi prodotti di prima necessità, preparate dal

Lions Club di Caorle nel programma “Cassetto della Solidarietà” con il quale si cerca di dare una risposta a necessità primarie di famiglie di Caorle in difficoltà economica. Entro la vigilia di Natale giungeranno in questo modo ad alcune famiglie gli auguri del Lions Club Caorle e di tutta la Comunità cittadina.



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SPORT

Karate per 2250 atleti 25ª VENICE CUP - 330 clubs da 32 Nazioni 250 atleti si sono sfidati a Caorle, 2. in occasione della Venice Cup Karate, che si è tenuta da venerdì 4 a do-

menica 6 novembre presso il Palazzetto dello Sport ed il Palaexpomar. Giunta alla sua 25ª edizione, la manifestazione è diventata ormai un punto di riferimento, sia nazionale che internazionale, per gli appassionati di Karate: vi hanno partecipato ben 330 club provenienti da tutti e 5 i continenti in rappresentanza di ben 32 nazioni! I numeri parlano chiaro e rendono la Venice Cup la manifestazione di Karate più grande in Europa e nel mondo: è ben difficile andare oltre a questi numeri! Novità assoluta di quest'edizione è stata l'introduzione della categoria Kata per atleti con disabilità, le cui gare si

sono disputate nella giornata di domenica 6. Sabato sera si è tenuto, invece, un importante momento di spettacolo: le finali delle principali categorie si sono alternate ad esibizioni ad hoc pensate per richiamare l'attenzione sul fatto che il karate è diventato disciplina olimpica. “Da qui al 2020 si apre una bella sfida, per arrivare a Tokyo preparati - ha affermato il presidente della Venice Cup 2016 Vladi Vardiero - Per noi è un grande orgoglio: si tratta del coronamento di un percorso iniziato 25 anni fa, un progetto nato proprio con lo scopo di contribuire a rendere il Karate disciplina olimpica, oltre a fare in modo che il Veneto possa ospitare grandi manifestazioni mondiali”. Ha voluto essere presente alla manifestazione anche il Presidente spagnolo della Federazione Karate Mondiale WKF Antonio Espinos che è rimasto colpito dall'eccezionale contributo che la manifestazione ha dato, e continua a dare, allo sport del Karate e dal sistema informatico di review, proposto durante le competizioni, che permette di rivedere determinate azioni (sistema che il Presidente Espinos ha addirittura deciso di presentare alla WFK questo venerdì in Svezia). “Essere scelti per ospitare la Venice Cup è per noi un onore ed una conferma - ha dichiarato il Sindaco avv. Luciano Striuli - Un onore perché le manifestazioni legate allo sport saranno qui a Caorle sempre le benvenute, in quanto portatrici di sani valori nei quali anche l'Amministrazione Comunale crede fortemente. Una conferma perché ospitare un evento così importante e con questi numeri sicuramente non è alla portata di tutte le località: Caorle, invece, si presta in modo ottimale sia grazie ad i suoi impianti sportivi di ottima qualità sia grazie alle strutture ricettive ed all'ospitalità che ci contraddistingue. Ringrazio tutti coloro i quali hanno lavorato per rendere la manifestazione un successo”. (Uff. stampa Comune di Caorle)

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Caorle 2016


SPORT

SME BASKET CAORLE - Molti i giovani in squadra

Sempre obiettivo play-off D opo otto giornate di serie C Gold lo Sme Basket Caorle si trova in quarta posizione con 10 punti, frutto di 5 vittorie e 4 sconfitte, distanziato di 6 lunghezze dalla vetta tenuta da Oderzo e 2 da Arzignano che occupa il terzo posto. “Un avvio di campionato diverso da quello che ci si aspettava - spiega coach Ferraboschi - e non tanto per i risultati quanto per il tesseramento di Damian Buscaino (legato all'iter burocratico per il passaporto italiano); per quanto ci riguarda abbiamo perso due partite all'ultimo tiro contro squadre che hanno dimostrato di avere le carte in regola per finire bene la stagione". Permane centrale nel gioco del Caorle il lungo sloveno Blaz Cresnar "un giocatore che non cambierei con nessuno; abbiamo la fortuna di averlo qui a Caorle e rimane un riferimento per la squadra" continua il coach. Ci sono poi le ottime performance dei nuovi, Miljan Markovic e Marko Dalovic: "Markovic sta dimostrando di essere uno dei migliori stranieri della C Gold". Per il proseguo della stagione "affrontiamo par-

tita dopo partita, senza fare calcoli ma rispettando gli avversari" conclude il coach. Unanime il giudizio sull'andamento della squadra per il presidente Corbetta: "La squadra è costruita in maniera equilibrata e c'è soddisfazione per l'inserimento di giovani che hanno potuto giocare minuti in campionato, con il vantaggio di poter maturare e crescere. Gli obiettivi vanno nella direzione che ci siamo prefissi,

ovvero il raggiungimento dei play-off. Lo spogliatoio è unito e i ragazzi sono in gamba, c'è unità d'intenti, lavoriamo con serenità e agonismo" . ________ Ruggero Toffoletto


SPORT

Bene il Caorle Futsal-F

Stagione da protagoniste nella TuttoCampo Cup

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Le ragazze guidate da Zorzetto sono tra le più forti bbene, abbiamo finora visto giu-

sto. Quando proponemmo alla neocostituita dirigenza del Caorle Team Futsal, in primis alla presidente Eddy Gnan, di sostenere la giovane formazione rossoblù con la nostra testata CaorleMare Magazine sulla maglia di gara (main sponsor è Agenzia Luna Rossa), avevamo la fondata aspettativa che si sarebbero dimostrate protagoniste in campo e ci avrebbero dato soddisfazioni. E così è stato: le ragazze allenate da Ferdinando Zorzetto, vice Marco Bertoncello, hanno fin da subi-

to espresso qualità tecnica, ottima impostazione tattica, ma soprattutto tanta passione agonistica. Una passione che ha contagiato il pubblico, sempre più numeroso alle gare interne nella palestra “E. Fermi” e ora anche in trasferta. Va messa in preventivo anche una ovvia inesperienza, che ha portato prima ad un pareggio con la matricola Cellina (ma alle nostre mancavano due giocatrici su otto), e a due inopinate sconfitte di misura, in casa della capolista White

Angels di Pianzano /Conegliano (con un 4-2 che ha numerose attenuanti, tra cui un gol annullatoci per svista arbitrale), e a San Polo di Piave /Tv contro il Team 3° Tempo (4-3). Ma il resto è stato un bel filotto di vittorie, in partico-

lare quella in casa contro l’allora seconda Black Mamba (41), che hanno proiettato le nostre ragazze al secondo posto in classifica con 10 punti dopo sei giornate. Se il buon giorno si vede dal mattino, per il giovanissimo Caorle Team il futuro si prospetta decisamente positivo. Le giocatrici attualmente in forza sono: Benatelli Chiara (portiere), Braida Maddalena, Canta Giorgia (capitano), Gnan Eddy, Ineschi Aurora, Ineschi Lara, Oprea Alexia e Rorato Ludovica, con altre atlete che si stanno aggregando. La partecipazione infatti è aperta a tutte le ragazze appassionate di calcio (x info vedi pagina FB). ________ Michele Ineschi

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L’Isoa dea Madoneta (in Canal Lovi) è diventata proprietà privata della parrocchia di Cesarolo

La Brussa passerà alla diocesi di Pordenone ?

Caorle (religiosa) perde un altro pezzo di territorio di Paolo Francesco Gusso

Si comincia sempre così! Prendo spunto dall’articolo “La fraìma con la Madonna dei Fagòti” (CaorleMare n° 7 settembre 2016) per commentare il fatto che l’isoa dea Madoneta (detta anche isoa poèsene) sul canale dei Lovi è divenuta proprietà privata della parrocchia di Cesarolo e che in seguito tutto il vasto territorio in comune di Caorle, dal canale Nicesolo al canale dei Lovi e da Lugugnana al mare (parrocchia di san Bartolomeo della Brussa), è passato dal patriarcato di Venezia alla diocesi di Concordia-Pordenone nell’indifferenza generale dei caorlotti, i più interessati dei quali si sono limitati a prenderne atto. Certo, anche questo è un segnale che i caorlotti hanno perso completamente ogni relazione verso quel territorio al quale per secoli sono stati strettamente legati con la pesca in laguna, loro principale fonte economica, ma io, che da anni studio la storia e la geografia di Caorle e cerco di divulgarla, sento il bisogno di fare in proposito alcune considerazioni e precisazioni, almeno per far sapere ai miei concittadini come stanno le cose. Dal 1468, quando la Repubblica di Venezia vendette ai Vendramin di Latisana il territorio ad occidente del fiume Tagliamento, il canale di Lugugnana divenne il confine orientale della giurisdizione amministrativa caprulana e tale rimase fino al

Caorle 2016

Canal Lovi

1929 quando, con Regio Decreto n° 408 del 7 marzo, il confine fu spostato al canale dei Lovi perché tutta l’area intermedia di 2.563 ettari, comprendente le località di Pradis, Pratinuovi e Baseleghe, passò dal comune di Caorle al Comune di S. Michele al Tagliamento. Questo dal punto di vista civile, ma non da quello religioso poiché il confine orientale della antica diocesi di Chiesa parrocchiale S. Bartolomeo. Poèsene. Caorle, soppressa con L’8 ottobre 2008 Carodecreto napoleonico lina Zamparo di Latisana, dell’11 maggio 1807 e Silvia Battel di Fossalta di integrata al patriarcato Portogruaro e Tiziano Midi Venezia con Bolla gliorini di Veronella, per papale di Pio VII “De conto della società Porto salute Dominici greBaseleghe s.r.l. (che nel gis” del 1 maggio 1819, 1963 aveva acquistato l’arimase, e a mio avviso rea dalla società La Golerimane tuttora, il canana, che a sua volta l’aveva le di Lugugnana e non acquisita dalla società Boil canale dei Lovi. nifiche Venete), hanno Non mi risulta infatdonato i 1.260 metri quati che il passaggio amdri dell’isoletta alla parministrativo di un terrocchia di San Nicolò e ritorio da un Comune Sacro Cuore di Gesù di ad un altro comporti automaticamente an- Cesarolo (parroco don Sergio Moretto), ma che il passaggio da una diocesi all’altra, a non è chiaro come quell’area chiaramente meno che non vi sia stato poi un demaniale, posta in mezzo al canale dei Loatto formale anche in tal senso, vi, sia divenuta proprietà privata della Sodi cui però nei miei studi non ho cietà Bonifiche Venete! mai trovato traccia ed ignoro Fatto sta che dopo il passaggio di prol’esistenza. prietà e la sistemazione del fondo (la cui Pertanto, se è vero che l’at- estensione è stata più che raddoppiata), si è tuale confine amministrativo di fatto formalizzato il trasferimento dell’itra i due comuni è nella mezze- solotto alla diocesi di Concordia-Pordenoria del canale dei Lovi (resta pe- ne, con il bonario avallo di mons. Giuseppe rò ancora tutto da definire la li- Manzato arciprete di S. Stefano di Caorle, e nea di confine presso il porto di della Pro Loco di Caorle, che hanno parteBaseleghe!) e quindi l’isolotto cipato alla cerimonia ufficiale senza nulla (poèsene) in questione, che si obbiettare. trova ad oriente della mezzeria, In seguito, per mancanza di preti, il parientra amministrativamente triarcato di Venezia, in accordo con la Fonel comune di S. Michele al Ta- rania di Caorle, ha concordato di trasferire gliamento, non per questo rien- “temporaneamente” sotto la diocesi di tra nella diocesi di Concordia- Concordia-Pordenone anche tutto il terriPordenone anziché nel patriar- torio compreso tra il canale dei Lovi, il cacato di Venezia! nale Alberoni e il canale del Morto, cioè da La storia di quell’isolotto in Lugugnana fino al mare. Ed anche su ciò sintesi è questa: nel 1943, men- non ci sono state obbiezioni o commenti tre infuriava la guerra, i pesca- contrari! tori caorlotti della zona (i CiosòMi è stato detto che si tratta di un provti, i Cavàl e gli Ustro) con don vedimento gestionale temporaneo e che la Eugenio, parroco di Terzo Bacì- parrocchia di S. Bartolomeo della Brussa no, vi eressero sopra una picco- rimane sotto il patriarcato di Venezia. Ma la statua della Madonna con sappiamo bene che tutto inizia così e poi, Bambino detta Madonèta del tra qualche tempo, la temporaneità diverrà

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un fatto permanente! Così, quello che non sono riusciti a fare in decenni di lavoro e proposte di referendum i propositori del passaggio del portogruarese a Pordenone, in un solo colpo è riuscito a farlo la chiesa, senza alcuna lamentela da parte di nessuno! Poveri quei Vescovi di Caorle che hanno dovuto sempre lottare con tutte le loro forze contro le usurpa-

zioni ripetutamente tentate dai vescovi di Concordia sui confini della loro diocesis fere palustris. Immagino che si saranno rigirati nelle loro tombe! Essi si sarebbero sicuramente opposti a tutto ciò come, di sicuro, avrebbe fatto anche mons. Felice Marchesan che per l’attaccamento alla sua città e alla sua gente, può essere considerato l’ultimo vero vescovo di Caorle. - ©

Caorle napoleonica e austriaca

Messa all’Isoa dea Madoneta (foto Marco Dorigo).

dei francesi, il dominio asburgico, la cessione del Veneto e di Venezia ai Savoia nel 1866, e la conseguente annessione nel 1861 al Regno d’Italia, è tutto illustrato in modo chiaro, dettagliato, e abbondantemente documentato, nel libro “Caorle napoleonica e austriaca 1797 - 1866”. Una lettura che consigliamo a tutti i nostri compaesani; è bello e utile conoscere quello che Caorle è stata nella storia e nel passato. Capire quello che è stata una città

er titolo e professione Architetto, Paolo Francesco Gusso è senza dubbio lo storiografo di Caorle per eccellenza. Dopo le significative pubblicazioni dedicate alle mappe topografiche storiche del nostro territorio, attraverso le quali si può comprendere l’evoluzione geomorfologia dell’Isola Caorle nei secoli, dopo gli studi dedicati alla Caorle Sacra, con indagini storico topologiche dell’ambito ecclesiastico, Duomo e Santuario della Madonnina, dopo le ricerche archeo-antropologiche sulla nostra cultura peschereccia, in particolare dei casoni della Laguna, da alcuni anni Paolo F. Gusso si sta dedicando alla storia moderna e contemporanea della nostra comunità, legata alle vicissitudini di Venezia. L’anno scorso ha dato alle stampe una raccolta ampiamente documentale dedicata alla Prima Guerra mondiale “Caorle 1915-1918”, e ora, dopo un accurato e paziente lavoro di ricerca d’archivio, è riuscito a ricostruire un nuovo capitolo del passato di Caorle, quello che va dalla caduta della Repubblica di Venezia e quindi la seguente fine della Serenissi-

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ma nel 1797, alla fine della dominazione austriaca nei nostri territori nel 1866. Quasi settant’anni di occupazione e transizioni culturali nelle nostre terre che hanno inevitabilmente lasciato un segno rintracciabile ovviamente anche nel nostro presente. All’interno del suo nuovo libro, presentato sabato 22 ottobre mattina presso la sala convegni B. Giovanni XXIII, in piazza Vescovado, l’architetto ci spiega il ruolo che ha avuto Caorle nel periodo in cui la Repubblica a Venezia cadeva a pezzi e i conquistatori accorrevano dai diversi fronti per conquistare una città che per 1500 anni, governata da 120 dogi in successione, riuscì a dominare i mari impedendo a chiunque di minacciarla. Caorle, nei secoli porto di mare e primo facile attracco per i conquistatori dell’est, fu inevitabilmente campo di battaglia per molti scontri, in modo particolare quando gli austriaci iniziarono a indietreggiare nella propria azione di conquista ma i francesi riuscirono a prenderli esattamente in Veneto all’altezza di Caorle e zone limitrofe. L’invasione di Napoleone e

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ci aiuta a comprendere il luogo dove viviamo e a valorizzarne il suo presente e futuro. Elisa Tedesco

... Analizzando oggi le vicende storiche dei primi mesi del 1797, sembra incredibile la debolezza di Venezia nei confronti degli eserciti austriaco e francese che avevano invaso il suo territorio neutrale compiendo ovunque razzie e violenze... Si arrivò quindi al 12 maggio 1979, giorno in cui si dimise l’impaurito doge Ludovico Manin “sior spavento” nell’ultima seduta del Maggior Consiglio, che con 512 voti favorevoli, 5 astenuti e 30 contrari, decretò la fine della Repubblica di Venezia. E tre giorni dopo, per la prima volta nella lunga storia di Venezia, truppe straniere armate entrarono in città e ne presero possesso senza alcuna resistenza. ... A Caorle i Francesi giunsero il 17 maggio 1797: subito sequestrarono tutte le armi e istituirono la Municipalità Provvisoria presieduta da Antonio Mantoani. Anche qui, come ampiamente documentato nel testo, confiscarono gli oggetti di valore e persino gli “schiopponi” per la caccia in laguna; requisirono bestiame, farina, pane, vino, fieno, mentre la popolazione era sempre più povera ed affamata. Per fortuna, quella terribile situazione durò solo pochi mesi perché, a seguito del trattato di Campoformido (17 ottobre 1797), il 18 gennaio 1798 arrivarono gli Austriaci che, pur essendo stati sconfitti, riuscirono ad avere da Napoleone il Veneto, l’Istria e la Dalmazia in cambio del Belgio. E dopo aver provato l’occupazione francese, la gente veneta sperò che la cattolicissima Austria sarebbe stata meno dispotica. Il Veneto rimase austriaco fino a quando, dopo Austerlitz (2 dicembre 1805) e il conseguente trattato di Presburgo del 26 dicembre, passò nuovamente alla Francia e venne conglobato nel Regno d’Italia. I Francesi tornarono a Venezia il 19 gennaio 1806 e qualche giorno dopo giunsero anche a Caorle: venne soppressa l’amministrazione comunale presieduta da Francesco Bottani e a luglio 1806 ne fu nominata una nuova con a capo Giovanni Nardelli... Caorle 2016


Il grande scrittore, poeta e regista cresciuto a Casarsa in gioventù frequentò le nostre spiagge

La perduta Caorle di Pier Paolo Pasolini

Memorabile il suo romanzo “Amado Mio” in cui descrive una gita in bicicletta a Valle Altanea e poi in Rio Terrà

di Milena Romagnoli

... CAORLE si trova presso le foci del Livenza, nel punto più settentrionale dell’arco che l’Adriatico disegna da Trieste a Venezia. Le case di Caorle compaiono d’improvviso, dipinte violentemente di blu, di nero, di rosso, di verde, di lilla… In mezzo ad esse scorre un canale zeppo di barche...”. E’ il primo incontro di Pier Paolo Pasolini con Caorle alla fine degli anni ‘ 40. Vi era giunto in bicicletta da Casarsa in compagnia di giovani come lui. Ciò che lo affascinò istantaneamente fu la vita genuina di questo antico paese “... così Desi e gli altri si internarono

quasi miracolosamente tra le baracche e il chiasso fin nel cuore delle calli di Caorle, odorose di pesce, tra gruppi di ragazze dagli orecchini e dagli occhi di perla, che cucivano le reti alle soglie delle case; le porte e le finestre erano aperte, e passando per la strada si intravedevano dei piccoli in-

terni stupendi. Mobili del settecento, fini e fragili, merletti e vetrine; anche le cucine più povere erano piene di questa grazia rustica e squisita.” Pasolini era nato a Bologna il 5 marzo del 1922, ma il lavoro del padre, ufficiale di fanteria, costringeva la famiglia a continui spostamenti da un centro

Il 2 novembre 2005,in occasione del trentennale della morte di Pier Paolo Pasolini, l’Amministrazione comunale di Caorle ha intitolato, qualche anno fa, una piazzetta di Ottava Presa al poeta romanziere, drammaturgo, regista, critico, saggista, opinionista ma soprattutto intellettuale italiano, testimonianza del panorama culturale del secondo Novecento. Un omaggio postumo e di modesto significato per uno scrittore che invece ancora oggi rappresenta un testimone controverso, scomodo provocatore per ogni forma di potere costituito e allo stesso tempo popolare tutore delle diversità socio culturali. Per Caorle PPP ha avuto parole esemplari della sua narrazione. "Amado mio" racconta un pomeriggio estivo di fine anni quaranta che Desiderio, il protagonista, trascorre assieme ai coetanei caorlotti, ricorrendosi tra le calli del centro e guardando il film "Gilda" nel cinema all'aperto del paese. “... A Càorle il cinema estivo ardeva di luce elettrica sotto una notte di carbone, le cui tende infinite si abbassavano dietro alla palizzata di canne, recinto provvisorio della platea. Innumerevoli sedie di legno ancora fresco aspettavano un pubblico che già prima di affluire incuteva in me, villeggiante povero e straniero, certe sue suggestioni più salate e celestiali del mare! Al mio fianco il ragazzo che avevo condotto con me, un indigeno senza parole, si arrotolava una sigaretta, rispondendo a fatica col suo dialetto saettante alle mie non meno faticose domande. (...)”.

I libri, il cinema di PPP

PASOLINI poeta: POESIE A CASARSA (1942) - POESIE (1945) - I PIANTI (1946) - DOV'È LA MIA PATRIA (1949) - TAL CÒUR DI UN FRUT (1953) - DAL DIARIO 1945-47 (1954) - LA MEGLIO GIOVENTÙ (1954) - IL CANTO POPOLARE (1954) - LE CENERI DI GRAMSCI (1957) - L'USIGNOLO DELLA CHIESA CATTOLICA (1958) - ROMA 1950 (1960) - SONETTO PRIMAVERILE (1960) - LA RELIGIONE DEL MIO TEMPO (1961) - POESIA IN FORMA DI ROSA 1961-1964 (1964) - POESIE DIMENTICATE (1965) - TRASUMANAR E ORGANIZZAR (1971) - LA NUOVA GIOVENTÙ. POESIE FRIULANE 1941-1974 (1975) PASOLINI scrittore (di cui numerosi editi postumi): RAGAZZI DI VITA (1955) - UNA VITA VIOLENTA (1959) - L'ODORE DELL'INDIA (1962) - IL SOGNO DI UNA COSA (1962) - ALÌ DAGLI OCCHI AZZURRI (1965) - TEOREMA (1968) - LA DIVINA MIMESIS (1975) - AMADO MIO preceduto da ATTI IMPURI (1982) - PETROLIO (1992) - UN PAESE DI TEMPORALI E DI PRIMULE (1993) ROMÀNS (1994) - STORIE DELLA CITTÀ DI DIO (1995) - ROMANZI E RACCONTI (1998). PASOLINI regista: Inizia nel 1961 con il film ACCATTONE che ambienta nelle borgate romane riprendendo

temi e personaggi del suo romanzo Ragazzi di vita. Nel 1962 produce il lungometraggio MAMMA ROMA e nel 1963 il mediometraggio LA RICOTTA. Nel 1965 Pasolini gira IL VANGELO SECONDO MATTEO. Del 1966 è il film UCCELLACCI E UCCELLINI e nel 1967 viene realizzato EDIPO RE. Nel 1968 esce TEOREMA e nel 1969 PORCILE, seguito da MEDEA. L'opera seguente sarà la cosiddetta "trilogia della vita" composta dal IL DECAMERON del 1971, da I RACCONTI DI CANTERBURY del 1972 e da IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE del 1974. Infine, SALÒ O LE 120 GIORNATE Ninetto Davoli e Totò in Uccellacci e Uccellini, del 1966 con musiche di En- DI SODOMA, uscito postumo nel 1976 e sottoposto a una fortissima censura. nio Morricone.

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Anna Magnani ed Ettore Garofolo in una scena del film Mamma Roma, diretto da Pasolini nel 1962.

provinciale all’altro: Parma, Conegliano, Sacile… Un susseguirsi di ambienti, scuole, amici che provocarono sicuramente traumi di adattamento ma che daranno risalto indelebile ai suoi ricordi d’ infanzia. Dal 1937 i Pasolini tornano definitivamente a Bologna. Qui i due fratelli Pier Paolo e Guido vivono con la madre Susanna (il padre è in Africa Orientale dove sarà fatto prigioniero e da dove tornerà a guerra conclusa ). Bologna è piena di incanto per i due ragazzi che amano lo sport, l’arte, la vita che vi si svolge e la comunanza con tanti amici fraterni. Fra questi Roberto Roversi, poeta e autore fra l’altro di note canzoni di Lucio Dalla. Pier Paolo è uno studente modello tanto che riesce a superare l’esame di maturità un anno prima, studiando solo d’estate. I rapporti fra i genitori però offuscano la serenità di Pier Paolo, i continui litigi fra loro gli creano stati traumatici che si ripercuotono sul suo “masochismo”, come dice lo stesso Pasolini, “da cui poteva salvarlo solo il desiderio di essere ucciso”. I momenti più sereni, per i due ragazzi e la madre sono quelli trascorsi a Casarsa della Delizia ogni estate, in casa dei nonni materni dove il padre li raggiunge raramente. Il legame fra Susanna, la madre, e Pier Paolo è forte ed esclusivo e lo diventerà ancor di più dopo la morte del fratello Guido. La casa di Casarsa rappresenta per Pasolini la sicurezza, la continuità, il rifugio. Qui assimila la lingua friulano-ladina, la sente sua come sente suoi i paesani, i luoghi, il Tagliamento che raggiunge spesso in bicicletta. Pier Paolo è forte, sportivo, attaccato ai simboli di quella terra, le sue poesie sono piene di contenuti autobiografici. I primi lettori dei suoi versi sono gli amici di sempre, quelli del Liceo, con i quali resterà in contatto tutta la vita anche attraverso le lettere. Ad essi racconterà la sofferenza per la morte prematura di Guido partigiano, ucciso da partigiani della brigata Garibaldi passati sotto il comando sloveno. Nel 1949 a causa della sua


omosessualità è costretto a lasciare la scuola in cui insegna a Casarsa perché denunciato per atti osceni e corruzione di minori. Pier Paolo e la madre si traferiscono a Roma, il padre li raggiungerà più tardi. Sono anni difficilissimi perché Pier Paolo è senza lavoro. Finalmente ottiene un posto a Ciampino e la collaborazione in alcuni film come sceneggiatore. Ciò lo fa entrare nell’ambiente cinematografico e alla sua attività di scrittore affianca quella di regista. Nel 1955 esce il suo primo romanzo di successo “Ragazzi di vita”, per il quale è accusato di oscenità. Tutte le sue opere, letterarie o cinematografiche, suscitano scalpore e dividono violentemente il mondo culturale in due. Fra le sue opere ci piace ricordare “La lunga strada di sabbia”, un reportage di viaggio del 1959, dove Pasolini

ritorna a parlare LU S DIVER I CORRENTI POETICHE A CAORLE di Caorle dopo la Si è tenuta da venerdì 26 sua prima visita di a domenica 28 agosto la molti anni prima nona edizione di Flussidivere che si era con- si, il meeting di poeti che per piazza Vescovado i suoi versi: "È veramente un privileclusa al “Cinema tre giorni ha proposto agli "Se il mondo è stato gio per me aver preso parte Massimo”. A di- ospiti ed ai cittadini di Caorle creato per l'uomo e le sue a questa edizione di Flussidistanza di tempo un denso programma di apesigenze, Dio alla fine dei versi - ha dichiarato il poeta Pier Paolo trova la puntamenti: reading e lettutempi premierà le vittime Buffoni - e, soprattutto, escittà cambiata re di vari poeti, tra cui Lello della storia". sere stato scelto come ospite “...Caorle esiste- Voce, hanno allietato la sed'onore. Mia madre va: era la spiag- rata tra lo stupore e la curioamava trascorrere le getta, di Porto- sità del pubblico presente. Il sue vacanze qui a gruaro, San Vito momento più importante Caorle ed ora, vedere e Casarsa... Ades- nella giornata di domenica è incisi i miei versi proso è la spiaggia di stato la premiazione dell'oprio in questo splenVienna, di Mona- spite d'onore, il poeta Frandido lungomare, è co, di Ulma. Era co Buffoni, che ha inciso sul una doppia soddisfauno dei più bei Lungomare adiacente a zione". paesi del mondo: lo giuro. Perduta oltre le bonifiche senza ponti, di e puri: rosso, blu, nero, ver- coralli. La gente, di una bellezcanali e lagune, che si attra- de. Gli interni erano perfetti za corallina, zingaresca, era la versavano su lentissime zatte- come pietre preziose: tutti cri- più rozza e gentile che abbia re, nessuno la conosceva: ed stalli e trine. E fuori, sulle calli, mai conosciuto. Dove sono scomparse le raessa era rimasta nascosta per stupende, bronzee ragazze con secoli, strano, dolce mostro. Le lunghi orecchini, accomodava- gazze con gli orecchini, non di case erano dipinte a colori ver- no le reti o facevano collane di nove secoli, ma di nove anni fa? Squallide, tristi pensioni, in folla per un nuovo lungomare che sa ancora di calce fresca, hanno soffocato l’antico paese, mostro di colorata purezza. Esco per il nuovo lungomare di Caorle ed ho un nodo alla gola...”. All’alba del 2 novembre 1975 P.P.P. viene trovato ucciso in uno spiazzo sabbioso di Ostia. - ©

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Scolpiti i versi di Franco Buffoni

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Il mezzo secolo del rock-progressive italiano

“Le Orme” storia di un mito M ezzo secolo fa a Marghera, nella periferia industriale di Venezia, nascevano Le Orme. Aldo Tagliapietra e Nino Smeraldi in primis, e a seguito con loro Claudio Galieti e Marino Rebeschini, sono i nomi dei fondatori di questo gruppo storico.

per i cantautori e i gruppi progressive, Le Orme interruppero i concerti e si dedicarono allo studio personale degli strumenti classici. Da questo periodo nascerà in

L’origine del nome

Divertente per noi veneziani è sapere che il nome scelto in origine era Le Ombre, ispirato al celebre gruppo The Shadows, cambiato poi per evitare scherzosi fraintendimenti da bar che sarebbero potuti emergere nelle nostre zone. Ben presto Rebeschini abbandonò il gruppo per adempiere agli obblighi di leva, e venne sostituito alla batteria da Michi Dei Rossi. Nel 1968 Le Orme, acquisita una certa fama grazie alle loro esibizioni dal vivo nell'allora rinomato locale Piper di Roma, incisero un nuovo singolo, Senti l'estate che torna, e fu ingaggiato un nuovo musicista, il tastierista Tony Pagliuca. In seguito, il gruppo da quintetto si ridusse a terzetto, ovvero in quella che viene generalmente identificata come la formazione classica: Aldo Tagliapietra al basso, chitarre e voce, Tony Pagliuca alle tastiere e Michi Dei Rossi alla batteria. La carriera

seguito, nel 1979, l’album intitolato Florian, proprio come l’attuale bar in piazza San Marco a Venezia. Non a caso infatti le tracce presentavano tutti pezzi di “musica da camera”, una scelta per niente commerciale. L’album in questione infatti ebbe meno successo dei due precedenti. Nel 1982 per la band inizia la crisi di identità: Pagliuca continua a suonare forzatamente ancora per qualche tempo, ma nel 1992 abbandona definitivamente il gruppo. Alla fine del 2009, al termine di un'importante tournée in Canada, anche Aldo Tagliapietra sospende la sua attività con Michi dei Rossi e con gli altri componenti. Oggi rimane il mito.

Oggi si omaggiano i 50 anni di carriera e i 45 anni dall’uscita del loro primo album di successo: Collage. Un anno dopo l’album d’esordio, arrivò il _____________________ Elisa Tedesco disco d’oro con la raccolta di brani intitolata Uomo di pezza, il cui pezzo di punta fu Gioco di bambina, una canzone sugli abusi sessuali. Nel giro di un altro anno arrivò il secondo disco d’oro con Felona e Sorona oggi ritenuto dalla critica il loro miglior lavoro compositivo, seguito da Contrappunti. secondo album de Le Orme, noto per esser Ma verso la fine degli anni stato il primo a riscuotere un dirompente ’70, inizio anni ’80, il gusto successo, è Collage, considerato quindi come almusicale del pubblico stava bum d’esordio del genere rock-progressive itamutando a favore dell’e- liano. Correva l’anno 1971 e al suo interno conmergente musica punk, new teneva: Sguardo verso il cielo. Una canzone cupa e drammatica, che parla wave e disco music. Le Ordella forza e della voglia di vivere, anche quanme, allora puntano al pop- do siamo rassegnati alle disgrazie della vita. rock proponendo la chitarra del trevigiano Tolo Marton, «Aspettare il mattino per ricominciare scelgono di registrare a Los La forza di sorridere, la forza di lottare Angeles, componendo La colpa d' esser vivo e non poter cambiare Smogmagica, che include la Come un ramo secco, abbandonato celeberrima Amico di ieri. Che cerca inutilmente di fiorire» Così nella crisi generale

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...E c’era Radio Onda Blu

I SEI ANNI DELLA PRIMA RADIO LIBERA DI CAORLE, DAL 1975 ALL’81 Nata negli anni d’oro di Porto Santa Margherita recente “pizzata” tra vecchi Usionenaamici/colleghi è stata l’occadi rispolverare le immagini ormai ingiallite dei ricordi. Parliamo di Radio Onda Blu: la prima radio libera nata a Caorle. La storia ce la racconta Dino Gnan, artefice e primo coordinatore. «Nel 1975, all’epoca delle famose “Radio pirata”poi riconosciute come “Radio libere” perché non vigeva l’obbligo di assegnazione delle frequenze [la legge del ministro delle Poste Oscar Mammì intervenne a regolamentare la giungla della modulazione di frequenza nell’agosto 1990 ndr], io e un ami-

co C.B. di Ca’ Cottoni, utilizzando attrezzatura radioamatoriale demmo vita a “Radio Laguna International”. All’epoca la modulazione di frequenza o F.M., tra 90 e 108 m.herz era libera e chiunque, con un’attrezzatura radio

amatoriale poteva essere captato dalle radio dotate appunto di F.M. Fu Bruno Meneguzzi, un veneziano titolare del cantiere nautico les Bucaniers in Via Gritti a Porto S. Margherita, che mi convinse di dar vita ad una radio libera con sede in un negozio di Corso Venezia, con responsabile amministrativo e commerciale mio fratello Enzo Gnan, e con lui Diego Stefanutto. Nacque così Radio Onda Blu, che in seguito fu ricollocata in un attico del palazzo di Corso Pisa, dove fu installata l’antenna che diffondeva le trasmissioni in tutta l’area di Caorle e dell’entroterra, con segnale captato anche nel pordenonese e addirittura lungo la costa adriatica. Io sono stato il primo conduttore ufficiale dei programmi di vario genere e molto seguiti dagli ascoltatori, tra cui importanti dirette radiofoniche di carattere sportivo o di informazione d’attualità, intervallata dalla pubblicità. L’impegno non era retribuito se non per le spese logistiche (viaggi, acquisti di dischi e cassette, ecc.) insomma era un’attività di volontariato culturale che facevamo tutti con grande entusiasmo 24 ore su 24, coadiuvato in seguito da numerosissimi giovani appassionati. Credo che si siano alternati non meno di 50 giovani, in quei sei fantastici anni, fino al 1981, quando a causa del crollo dell’antenna sul tetto del condominio, dovemmo giocoforza smantellare e chiudere tutto. Ricordo alcuni come Fedora Pedrina con il programma di lirica, e Marco Lemmini con il programma rock, Flavio Vian con la musica disco; io mi occupavo del revival italiano, cosa che mi ha dato opportunità di incontrare grandi discografici e artisti. E poi Angelo Trevisan, Angelo Marchesan, Pinuccio Martin, Mario Bettin, Patrizia Lemmini, Corrado Piasentin... tanti nomi e soprattutto tanti amici che mi restano nel cuore.» ____________ Flavio Ineschi

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dicità indicati all’art. 7 del D.P.R. 74/2013, di seguito elencati in ordine alla loro disponibilità: 1) Secondo le istruzioni tecniche per l’uso e la manutenzione rese disponibili dall’impresa installatrice. 2) Secondo le prescrizioni indicate dai fabbricanti degli specifici componenti dell’impianto. 3) Secondo le prescrizioni contenute nelle normative UNI e CEI per gli specifici componenti dell’impianto. Gli installatori ed i manutentori devono indicare all’utente in forma scritta, compilando l’apposita scheda del Libretto, quali siano le operazioni di controllo e manutenzione e le loro periodicità per garantire la sicurezza delle persone e delle cose, facendo riferimento alla documentazione tecnica dei componenti dell’impianto. Ogni impianto di climatizzazione deve essere dotato di libretto compilato in tutte le sue parti, aggiornato e registrato in CIRCE dall’installatore (per impianti nuovi) o dal manutentore (per impianti esistenti alla data del 15 ottobre 2014).”

Caorle, 15 Novembre 2016

LINEE GUIDA PER LA MANUTENZIONE E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ED ESTIVA

Gent.mi Sigg.ri allo scopo di far chiarezza in merito alle modalità/scadenza degli interventi di manutenzione e controllo degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, di seguito riportiamo quanto indicato dalla Regione VENETO (è possibile verificare il tutto all'indirizzo: http://www.regione.veneto.it/ web/energia/regole-conduzione-impianti) che detta le linee guida per quanto in oggetto.

“CONTROLLO DELL'EFFICIENZA ENERGETICA DELL'IMPIANTO

Ad ogni intervento di controllo e manutenzione periodica, sugli impianti termici di riscaldamento invernale di potenza termica utile nominale maggiore o uguale a 10 kW e sugli impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale maggiore o uguale a 12 kW, oltre ai particolari casi indicati all’art.8 del D.P.R. 74/2013, va sempre effettuato anche il controllo di efficienza energetica e compilato il relativo rapporto di controllo di efficienza energetica “RCEE”, che va sempre rilasciato al Responsabile di

“CONTROLLO E MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ED ESTIVA

Le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione dell’impianto di climatizzazione invernale ed estiva devono essere eseguite da ditte abilitate ai sensi del D.M. 22 gennaio 2008, n.37 con i criteri di perio-

costruzioni ristrutturazioni isolamenti a cappotto risanamenti dipinture

impianto. Inoltre il RCEE, entro 30 gg. dalla sua emissione, deve essere trasmesso dal manutentore o dall’installatore al catasto regionale degli impianti termici CIRCE, con le cadenze massime individuate nell’Allegato A del D.P.R. 74/2013, in funzione del tipo d’impianto, della potenza utile nominale e del combustibile: ̀e altresì consentito registrare sempre in CIRCE il RCEE emesso, che viene così conservato nel catasto Regionale in allegato al Libretto di impianto.” “ISPEZIONI SUGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ED ESTIVA

Le ispezioni, nella Regione del Veneto, sono delegate alle Province o ai Comuni, a seconda che il numero degli abitanti del comune sia rispettivamente inferiore o superiore a 30.000 abitanti, sono effettuate al fine di verificare il rispetto della norma per il contenimento dei consumi energetici e riguardano esclusivamente impianti termici di climatizzazione invernale con potenza maggiore o uguale a 10 kW e di climatizzazione estiva maggiore o uguale a 12 Kw. Il D.P.R. 74/2013 inoltre precisa che, per gli impianti di climatizzazione invernale tra i 10 kW ed i 100 kW alimentati a GAS, Metano o GPL e per gli impianti di climatizzazione estiva tra 12 e 100 kW, “l’accertamento del rapporto di controllo di efficienza energetica inviato dal manutentore o dal terzo responsabile ̀e ritenuto sostitutivo dell’ispezione”. Sugli impianti con generatori a fiamma le ispezioni sono consentite solamente nel periodo di accensione corrispondente alla pertinente zona climatica: in Zona E dal 15 ottobre al 15 aprile, in Zona F sempre.” Rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento. SYSTEMGAS snc di Carlino L. & C.

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Banca San Biagio presenta le iniziative per il sociale e le annuali Borse di studio

Bilancio di coerenza A

nche quest’anno la Banca di credito cooperativo S. Biagio, una delle primarie realtà tra le “Banche di comunità” a livello nazionale, si è presentata all’associazionismo del Veneto orientale e Friuli occidentale per rendere note le finalità e le azioni a sostegno della società. Si tratta del cosiddetto Bilancio Sociale, che da qualche tempo trova corrispondenza nel termine Bilancio di Coerenza, in relazione a questo impegno che si tramanda ormai da 120 anni, ossia da quando Mons. Zannier, parroco di Fossalta di Portogruaro, fondò la Cassa Rurale assieme ai piccoli imprenditori, agricoltori, lavoratori e giovani di questa area, dedicandola al patrono di Fossalta. Possiamo anzitutto dire che oggi la Banca San Biagio ha superato i 9.713 soci (al 31.12.2015) ed opera con 17 filiali nel veneziano a Bibione, Caorle, Ceggia, Cesarolo Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Jesolo Lido, Lugugnana, Mussetta di San Donà, Portogruaro, San Donà di Piave, Teglio Veneto, nel trevigiano a Cessalto e Motta di Livenza, nell’udinese a Latisana, Lignano Sabbiadoro e Pertegada. Venerdì 2 dicembre il presidente, Luca De Luca, nel corso della serata dedicata anche alla cerimonia di assegnazione delle Borse di studio a 18 studenti più meritevoli soci o figli di soci della Banca, come da tradizione tenutasi al Savoy Beach Hotel di Bibione, ha ricordato i dati principali (peraltro già riferiti all’assemblea generale dei soci lo scorso 7 maggio alla Fiera di Pordenone). L’indice di solidità patrimoniale continua a rafforzarsi (coefficiente del 16,86% a fronte del medio BCC del Veneto di 14,64%), in crescita anche la raccolta diretta che nel 2015 ha superato i 657 milioni di euro, e sono cresciuti anche gli impieghi lordi, positivo indice di sviluppo, con 619 milioni di euro, con una crescita rispetto al 2014, in particolare per sostenere famiglie e piccole imprese. E se l’utile di 2 milioni e mezzo prodotto nel 2015 va nella quasi totalità al fondo di garanzia, una cifra considerevole è però destinata alle attività sociali: ben 398 mila euro. 145 mila a enti religiosi, in buona parte per il restauro della chiesa di San Zenone di Fossalta; 58 mila a scuola e istruzione, 66 mila ad associazioni sportive, 45 mila ad associazioni di assistenza e volontariato, 23 mila a cultura e informazione, 22 mila a istituzioni locali e 21 mila a sanità interventi umanitari. Dopo la relazione di De Luca, è intervenuto il giornalista Edoardo Pittalis, già vicedirettore del Gazzettino,

che ha parlato ai giovani sul valore della testimonianza tra passato e futuro; come una “fortezza” che difende e protegge la comunità, impedendo che la sua storia venga cancellata, perché essa stessa è il territorio. In chiusura, la cerimonia delle borse di studio per i giovani neo diplomati e neo laureati, quindi il conviviale natalizio per i pre-

senti, con gli auguri per un nuovo anno foriero di un futuro migliore per tutti. ______________ Michele Ineschi


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La nuova aula magna informatizzata grazie a 28mila euro di fondi europei

#Scuola di Caorle: si studierà anche “robotica”

La

scuola di Caorle si dota di una nuova aula magna informatizzata. E’ questa la principale novità illustrata al nostro giornale dalla dirigente scolastica prof. Antonella Berardo, che ci ha spiegato come l’Ist. comp. “A. Palladio” sia riuscito ad essere inserito in due progetti europei, ricevendo i fondi strutturali riservati all’istruzione e all’innovazione. Il primo, per 20 mila euro, necessari a dotare l’aula di un proiettore e maxi schermo, microfoni e dispositivi informatici. Serviranno ora un nuovo tavolo con pedana e possibilmente rinnovare le sedie, che al momento sono un po’ vetuste. Il secondo progetto, per circa 8 mila euro, ha consentito invece di implementare la rete informatica lan/wan dei nostri istituti scolastici, che ora possono davvero considerarsi all’avanguardia in questo settore strategico per la didattica e la formazione degli studenti, in linea con gli obiettivi specifici del Piano Nazionale Scuola Digitale. “Ci siamo per così dire inventati questa aula magna - ci spiega la Dirigente - che prima proprio non esisteva; quando avevamo bisogno di incontri collettivi, a parte la palestra, dovevamo radunarci in corridoio. Ora invece abbiamo questa disponibilità che può essere messa a disposizione anche al di fuori dei momenti scolastici, per persone che si possono incontrare, relazionare, ed effettuare attività culturali e di aggregazione”. Ma non è solo questa l’attività di punta nel

settore digitale; il laboratorio informatico, già attivato da tempo, e la biblioteca interna sono strumenti di ausilio efficaci per la didattica moderna, con un progetto estremamente innovativo, curato dal docente di tecnica e informatica, prof. Morassut, dedicato alla “robotica”. Ci saranno ulteriori acquisti di stampanti per poter sperimentare questa disciplina, in una prima fase con una sola classe, per valutarne lo sviluppo e le modalità di apprendimento. “Visti i tempi che corrono - continua Antonella Berardo - il nostro istituto si è altresì mosso per programmare nuovi percorsi e interventi contro il cyberbullismo, a partire dalle classi quarte in poi, con laboratori specifici per ogni classe, affidati ad un operatore esterno esperto che lavora assieme ai ragazzi. E’ questa una tematica molto viva e forte, che coinvolge tutti i giovani e sul quale stiamo lavorando già da diversi anni, viste le implicazioni di carattere socio-educativo”.

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E non basta: ci sono anche le attività di lettura e la realizzazione di murales e manufatti in preparazione del presepe che sarà allestito nel Centro civico, e ancora una serata dedicata alla sicurezza con intervento della Croce Rossa per conoscere le pratiche legate alla respirazione e disostruzione delle vie aeree nei bambini, formando anche 5 docenti all’uso del defibrillatore. Infine, e questo ci fa particolare piacere, anche un angolo emeroteca con tanto di espositore, nel quale spiccano anche le nostre riviste CaorleMare Magazine.

Quando il canto diventa una Storia di Vita

Una caorlotta nei Sanpa Singers o scorso 18 novembre abbiamo visto nuovamente la nostra compaesana Patricia Marchesan in tv. La ventiduenne ha partecipato al talent show “Tu si que vales” insieme al gruppo Sanpa Singers ricevendo ben 4 "Si" dalla giuria e il 98% di voti positivi dal pubblico. Il gruppo gospel nato all'interno della Comunità di San Patrignano, e che ha da poco concluso il tour nei teatri con lo spettacolo "San Francesco", porta esempio e speranza ai

giovani che cadono nelle di-

pendenze quali le sostanze stupefacenti, l'alcool o il gioco d'azzardo. Già a febbraio di quest’anno avevamo visto Patricia sul grande schermo in occasione della campagna promozionale della Comunità, e aveva fatto commuovere anche i ragazzi di "Amici". Cogliamo l'occasione per comunicare che ogni anno nel mese di ottobre è possibile visitare la comunità di Rimini

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grazie a Wefree, un evento organizzato proprio per esaltare la libertà dalle dipendenze, mentre dalla prossima primavera verrà organizzato il pullman per una visita guidata dai ragazzi che sono in percorso. Per info chiamate Mario 328.1284239 o Veronica 348.2386055

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nell’atmosfera natalizia

Le Feste di Classe

orrei anzitutto ricordare due “amici Vla nostra di sempre” che hanno caratterizzato città con la loro professione. DI ISIDORO

SILVESTRINI

L’uno è il pittore Silvio Marchesan, notissimo e apprezzato a Caorle, in Italia e all’estero per le sue opere che ritraggono, con tecnica di particolare suggestione artistica, scorci della nostra splendida cittadina. In alcuni alberghi tanto in Italia, quanto in Austria e in Germania, si possono ammirare sue opere pittoriche che fanno bella mostra alle pareti, e allo stesso tempo pubblicizzano la nostra Caorle nelle sue bellezze più popolane. L’altro amico è Vittorio Brichese, anche lui di animo artistico, appassionato di musica e in particolare del mandolino, per alcuni anni muratore emigrato in Svizzera, quindi dipendente del Comune di Caorle. Ciò che li caratterizza è il fatto di aver compiuto entrambi, negli anni ‘50 e ‘60 la professione di Vigile Urbano nella nostra città. In quell’epoca, Caorle iniziava a rivolgersi al turismo e anche i Vigili rappresentavano con eleganza la nostra comunità, in divisa bianca, scarpe e guanti bianchi, con la bicicletta d’ordinanza, erano il primo biglietto da visita per i vacanzieri che allora cominciavano ad essere sempre più numerosi e affezionati alla nostra località. Entrambi hanno ormai raggiunto la veneranda età degli ottantenni, e questo ci dà l’occasione per ricordare le particolari Feste di Classe che ogni autunno si organizzano per radunare i coscritti intorno ad un conviviale celebrativo. I giovani si dilettano in viaggi e banchetti verso mete vicine e lontane, organizzando anche voli

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aerei o soggiorni di più notti. La mia classe ‘38 (vi appartiene anche Mons. Manzato) Giuseppe quest’anno si è ritrovata in un agriturismo nella zona di Udine. Nella zona del Collio, a Cormons, il 4 ottobre, si è radunata anche la classe ‘36, per festeggiare il raggiungimento degli 80 anni (nella foto). E con una speciale poesia di Tarsillo Marchesan ad essa dedicata. Con questi bei ricordi, a voi tutti, per un lieto Buon Natale e prospero Nuovo Anno 2017, giunga il nostro brindisi augurale:

Alla Vita !

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