CaorleMare Natale 2017

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Supplemento n. 1 a CAORLEMARE Magazine n. 8/2017 anno XXVI - Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 - Iscr. Reg. Naz. Stampa n. 06170 - R.O.C. n. 5276 - Sped. in abbonamento postale 70% - DCB Venezia - Una copia Euro 2,00.



in questo numero:

____________________________________________________ Le Parrocchie in Missione Popolare tra la gente 4 ____________________________________________________ I Mercatini Natalizi Caorlotti di Michele Ineschi 5 ____________________________________________________ EVENTI - di Natale e Capodanno di Veronica Marchesan 6 ____________________________________________________ Un Agente a 4 zampe per la P.M. di Veronica Marchesan 8 ____________________________________________________ Nicole Vioto: futuro da professionista 9 ____________________________________________________ TURISMO - Proiettati all’estate 2018 di ImDe 10 ____________________________________________________ Aquafollie vince ancora - Parksmania Awards 2017 14 ____________________________________________________ Turismo di...Crozza. Domandati perché? di Flavio Ineschi 15 ____________________________________________________ Il Viale Santa Margherita che verrà di Michele Ineschi 16 ____________________________________________________ PESCA - Perdurante stato di crisi di Riccardo Coppo 18 ____________________________________________________ PESCA - Due banchi al dettaglio 19 ____________________________________________________ Restyling in Piazzetta Mariuccia David di Riccardo Coppo 22 ____________________________________________________ Anagrafe - I dati per la statistica civile 23 ____________________________________________________ GUIDO GUSSO. Nell’Umiltà, la Grandezza di Flavio Ineschi 25 ____________________________________________________ «Il Santo che ha cambiato la mia vita» di Michele Ineschi 27 ____________________________________________________ Il 2017 e il Quarto di Secolo di CaorleMare Magazine 30 ____________________________________________________ Elogio ai nostri “Diogene” caorlotti di Flavio Ineschi 32 ____________________________________________________ “Premio G. Mazzarotto” a CaorleFilm 34 ____________________________________________________ SPORT - Campioni in Accademia dello Sport 37 ____________________________________________________ I 350 giovani del BVO Basket Caorle 38 ____________________________________________________ Torna la «Spetame che rivo» 39 ____________________________________________________ Serve la “Manifestazione d’interesse” di Riccardo Coppo 40 ____________________________________________________ TAI - Il monile di “Mandi Mandi” per il bere responsabile 41 ____________________________________________________ Millennials (e non solo) a rischio nei social 42 ____________________________________________________ Caorle Film Festival 44 ____________________________________________________ Due giorni di “Caorle in Gioco” 45 ____________________________________________________ Università Popolare al XXII Anno accademico 46 ____________________________________________________ I.C. “Andrea Palladio”: scuola d’eccellenza 47 ____________________________________________________ e a pag. 50 AUGURI CITTÀ DI CAORLE

di Isidoro Silvestrini

in copertina: foto di Pierluigi Marchesan Photographer / Pro Studio

Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 Direttore Responsabile: Flavio Ineschi Redazione: CAORLE - Via della Triglia, 10 Stampa: PERUZZO INDUSTRIE GRAFICHE S.p.A. Via Marco Polo, 10 - Mestrino (Pd)

In un libro la storia delle venti “Prese” caorlotte

lla ri-scoperta della storia del nostro territorio. Un Acompetenza percorso scientifico storiografico già tracciato con e circostanziata documentazione dall’arch. Paolo Francesco Gusso in questi anni. Dopo aver abbondantemente ricercato sulle testimonianze geo-topografiche che documentano nei secoli l’evoluzione morfologica del “Territorio Caprulano”, dopo aver approfondito i tesori architettonici ed artistici della “Caorle Sacra”, dopo aver raccolto testimonianze legate al mondo della Laguna e degli arcaici Casoni, dopo aver documentato la Caorle Napoleonica e Austriaca, e quella della Prima Guerra Mondiale (a cui seguirà una riedizione nel 2018 in occasione del centenario della Vittoria), adesso Paolo Gusso ha dato alle stampe - e presentato lo scorso 25 novembre - una testimonianza sulla ripartizione in “Prese” del territorio a seguito delle grandi bonifiche. Il tema di questa nuova fatica storiografico letteraria viene spiegato dallo stesso Autore nella Premessa al libro “LE VENTI PRESE DELLA LAGUNA DI CAORLE”. «L'intera laguna di Caorle, che si estendeva per oltre quindicimila ettari, dall’antico corso del fiume Livenza fino quasi al fiume Tagliamento, nel 1691 venne frazionata in venti Prese (lotti), diciassette delle quali furono cedute all’asta nel corso del XVIII secolo: sette nel 1717 a Domenico e Nicolò Cottoni, due nel 1756 ad Alvise Contarini e Angelo Basadonna, otto nel 1781 a Filippo e Francesco di Prampero; la prima e la seconda Presa furono ritirate dalla vendita, dato che erano già da tempo in mano a privati; la Sedicesima Presa, invece, nel 1742 fu assegnata dal Senato Veneto in proprietà agli abitanti di Caorle, come risarcimento per la perdita dei loro diritti esclusivi di pesca su tutta la Laguna, sanciti dalla Ducale Foscari nel 1439. A distanza di tre secoli, delle Prese, che tanta parte ebbero nella storia e nella vita degli abitanti di Caorle, si è persa la memoria. Quasi nessuno sa più cosa fossero o dove si trovasse ciascuna delle antiche terre lagunari, trasformate in fertili distese agricole. Nel mio lavoro, dopo aver analizzato le più significative vicende storiche riguardanti la nostra laguna e i diritti di pesca, ho ricostruito il perimetro e la consistenza di ogni Presa nel 1691, nel 1891 ed oggi, per dare agevole cognizione dei mutamenti avvenuti e dei principali passaggi di proprietà fondiaria dal 1700 al 1900, anche in aggiornamento ed integrazione di quanto già da me pubblicato in “La metamorfosi del territorio lagunare caprulano” edito nel 2002. 25 novembre 2017 Paolo Francesco Gusso »


«Se tu conoscessi il dono di Dio! » Le parrocchie del Vicariato scendono in piazza

In Missione Popolare tra la gente

Dal 3 al 17 dicembre, iniziative di proposta cristiana nelle chiese e nei luoghi pubblici

L

e comunità Parrocchiali di Caorle, Santa Margherita e Porto Santa MargheritaBrian si preparano a vivere un tempo di Missione popolare dal 3 al 17 dicembre 2017. Questa la presentazione: “Aiutate dalla preziosa esperienza di alcuni sacerdoti passionisti, le nostre comunità parrocchiali e i vari gruppi e realtà che le compongono si muoveranno per due settimane di gesti ed iniziative che avranno lo scopo di far conoscere ancora una volta a tutti gli uomini e donne che incontreranno la bellezza del messaggio cristiano. È questo infatti lo scopo della missione, ovvero che tutti coloro che abitano il nostro territorio possano accorgersi che i cristiani ci sono e che custodiscono ancora la buona notizia dell’amore di Dio; notizia sempre viva, sempre vera, capace di riempire di senso la vita ! Il titolo della Missione sarà: “Se tu conoscessi il dono di Dio!”. Sono le parole che Gesù disse alla donna Samaritana incontrata presso un pozzo (Gv 4), e che durante la missione popolare riecheggeranno nelle chiese, per le strade, nelle case, nei luoghi di lavoro. Lunedì 6 novembre alle ore 20.30 nella sala cinema del patronato di S. Stefano è stato ufficialmente presentato ai parrocchiani delle nostre tre comunità il programma e della Missione Popolare. La Missione comincia ufficialmente domenica 3 dicembre alle 10.30 in Duomo con la solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Luigi Negri, Vescovo emerito di Ferrara - Comacchio; la conclusione sarà celebrata solennemente con la liturgia dei Vespri in Duomo domenica 17 dicembre alle ore 17.00.” A destra, in sintesi, è possibile leggere il calendario che contiene i momenti più significativi dell’intero programma previsto dalla Missione Popolare, le mostre e altre attività.

Caorle 2017

IL PROGRAMMA

Sabato 2 Dicembre “50 anni di straordinaria convivenza con Don Giussani” - Comunione e Liberazione presenta la testimonianza di mons. Luigi Negri, Vescovo emerito di FerraraComacchio, ore 17 Patronato S. Stefano. Domenica 3 Dicembre I Domenica di Avvento S. Messa solenne di apertura della Missione Popolare presieduta da mons. Luigi Negri. Ore 10.30 in Duomo S. Stefano. Venerdì 8 Dicembre Immacolata Concezione di Maria Processione Mariana. Dopo la messa delle 9.30, si svolgerà la processione mariana dal Duomo alla Statua dell’Immacolata al porto. Ore 10.30 - “La Bellezza del Canto Sacro” La Corale S. Stefano di Caorle presenta l’ascolto guidato di alcuni brani della liturgia. Centro Civico, ore 20.45 Sabato 9 Dicembre “Un genio dell’informatica in cielo” La straordinaria storia del giovane Servo di Dio Carlo Acutis raccontata dal suo padrino di Cresima, Sidi Perin. Patronato S. Stefano, ore 20.45 Domenica 10 Dicembre II Domenica di Avvento S. Messa con rinnovo delle promesse matrimoniali. - Il Gruppo Famiglie propone a tutte le coppie di sposi di rinnovare le promesse scambiate il giorno del proprio matrimonio. Parrocchia S. Margherita, ore 11.00 Venerdì 15 Dicembre In cammino con la Croce. Momenti di preghiera, testimonianza e annuncio nei luoghi di lavoro e di vita di Caorle. Ecco le tappe: Porto S. Margherita (Corso Genova), ore 9.45; Via dell’Artigiano, ore 10.45, Supermercato Penny, ore 11.30; Osteria Vecia, ore 14.30; Rio Terrà (Degani), ore 15.00; Supermercato Famila, ore 16.00; Cimitero, ore 16.30

- “Inverno demografico o politiche per la vita?” Tavola rotonda sui temi legati alla famiglia e alla vita. Intervengono il prof. Massimo Gandolfini, il prof. Gian Carlo Blangiardo, l’on. Domenica Menorello, l’on. Mario Sberna e il sen. Maurizio Sacconi. Patronato S. Stefano, ore 20.45. Sabato 16 Dicembre Festa di Natale I bambini della Scuola Materna S. Giuseppe presentano i loro auguri di Natale. Nell’occasione vivremo le famiglie e i loro bambini un gesto legato alla Missione Popolare. Duomo S. Stefano, ore 14.00

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Domenica 17 Dicembre III Domenica di Avvento Vespri solenni per la chiusura della Missione Popolare. Duomo S. Stefano, ore 17.00 MOSTRE - “L’arte in Missione. Se tu conoscessi il Dono di Dio!” Mostra degli artisti di Caorle sulla Missione Popolare presso il Centro Civico. Venerdì 8 dicembre presentazione con la dott.sa Maria Teresa Aliprandi. Ore 16.30 Orari apertura mostra: •dal 5 al 7, e il 9 dalle 15.00 alle 18.00; •venerdì 8 e domenica 10 dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 Pellegrinaggio delle opere presso i locali pubblici dal 15 al 17 dicembre: Good Cafè (Caffetteria Via Roma) e Pizzeria da Roberto (Via Luigi dal Moro). - “L’Eucaristia: la mia autostrada verso il Cielo” Mostra sui Miracoli Eucaristici nel mondo preparata dal Servo di Dio Carlo Acutis ed allestita dai giovani delle nostre Parrocchie. I pannelli saranno esposti nelle chiese di S. Stefano, S. Margherita e Brian durante le due settimane della Missione Popolare. Il gruppo giovani propone alcune visite al termine di alcune delle S. Messe festive. - “Dalla mia vita alla vostra” Comunione e Liberazione presenta la mostra sulla vita e il carisma di don Giussani. Esposizione nel porticato di Piazza Vescovado, dal 2 al 3 e dall’8 al 10 dicembre, con visite guidate ore 10/12 e 14/18. - “I tesori del Duomo e del suo Museo” La Parrocchia S. Stefano propone nei giorni festivi durante le settimane della Missione Popolare delle visite guidate catechetiche al Duomo e al suo Museo. INOLTRE… - Adorazione Eucaristica Tutti i giovedì dalle 15.00 alle 7.00 di venerdì, nella Cappellina del Sacro Cuore della Chiesa di S. Margherita sarà possibile sostare in adorazione davanti all’ Eucaristia. - La tenda della Misericordia Il gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo propone adorazione eucaristica, canti e testimonianze nella Chiesetta della Madonna di Pompei; dal 7 al 10 e dal 15 al 16 dicembre, dalle 14.30 alle 19.00. - Le Comunità Neocatecumenali di Porto S. Margherita propongono catechesi, testimonianze e canti per raccontare la bellezza della vita cristiana, le domeniche 3, 10 e 17, ore 15/17, in Piazza Vescovado. - Il gruppo Caritas allestisce un gazebo con testimonianze di chi lavora per sostenere chi è in difficoltà. Sabato 9 e sabato 16 dicembre, dalle 15.00 alle 18.00. - I sabati 9 e 16 dicembre i ragazzi del catechismo vivranno l’esperienza della missione con attività preparate con catechisti. - Durante la missione sarà possibile trovare nelle Parrocchie sacerdoti disponibili per Confessioni o semplici colloqui prolungati. - Visite nelle case degli ammalati e qualche momento d’incontro in Casa di Riposo.


I mercatini natalizi “Caorlotti”

Molte manifestazioni per bambini e adulti fino a tutto gennaio

A

nche quest’anno sarà riproposto il “CaorlèNatale”, programma natalizio che prevede una serie di manifestazioni per adulti e bambini, l’installazione della pista di pattinaggio in Piazza Giovanni XXIII, musica e le casette natalizie, che trasformeranno l’intero Rio Terà in un vero e proprio mercatino di Natale. Ma perché un turista dovrebbe preferire Caorle, località di mare, alle più tradizionali città

nistrazione del pesce fresco e piatti tipici caorlotti. Ma molte altre saranno le proposte: in campo Pio X sarà allestito il “Villaggio dei Bambini”, un’area coperta interamente dedicata ai più piccoli, con giochi di neve (sparata da due cannoni durante la notte) e molto altro ancora. Sabato 9 dicembre saranno accese le luci del grande Albero di Natale in Rio Terà, per l’inaugurazione ufficiale del “CaorlèNa-

montanare di Bolzano, Trento, Innsbruck ecc. per una visita domenicale nel periodo invernale? Solo a Caorle sarà possibile degustare il buon pesce nostrano, non solo nei ristoranti, ma in un’ambientazione peculiare nel centro storico: sarà infatti allestito un piccolo “Villaggio dei Pescatori”, dove sarà eretto un esemplare di casón didattico, aperto ai visitatori che vorranno conoscere le tradizioni antiche di Caorle, e un’area per la sommi-

Per i bambini la neve sarà in riva al mare... U

na delle novità di quest’anno è il “Villaggio dei Bambini”. Tra le iniziative predisposte in tutto il Campo Pio X, coperto da un tendone, anche un angolo con la neve vera

e propria, artificiale, sparata da due cannoni di quelli che vediamo sulle piste da sci delle nostre montagne. Durante la notte verrà infatti prodotta la neve che si potrà trovare l’indomani per giocare e costruire pu-

pazzi di neve, proprio come in montagna. Inoltre, grazie alla collaborazione con i Carichi Sospesi, l’organizzazione che si occupa del teatro in strada “La Luna nel Pozzo”, ci saranno molti momenti di animazione al Villaggio dei Bambini, con laboratori ludici, giocolerie, musica e spettacoli. E martedì 26 dicembre alle 16, arriverà Babbo Natale in slitta proprio al Villaggio. Da sottolineare per la peculiarità è la “Christmas Street Band”, che vedrà l’esibizione di percussionisti di samba e trampolieri per le vie del centro storico sempre martedì 26 dicembre. Ma ci sarà spazio anche per i giovani perché, grazie alla collaborazione con Radio Bellla&Monella e Radio PiterPan, saranno organizzati tre “Party People” domenica 10 e 17, e venerdì 22 dicembre in Campo Castello dalle 16 alle 19, con musica e intrattenimento per i più grandi.

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tale”. Tutte le casette 34 quest’anno, circa il doppio rispetto all’anno scorso - saranno poste lungo Rio Terà fino alla consueta pista di pattinaggio sul ghiaccio, collocata in Piazza Giovanni XXIII. Altra novità di quest’anno è la partnership con le Radio Bellla& Monella e Radio PiterPan che proporranno delle iniziative musicali pomeridiane, e si occuperanno dell’organizzazione del Capodanno, con il concerto del 31 dicembre in piazza Matteotti, a cui parteciperanno come ospiti El-

ya Zambolin, Leave the Memories e la Band Starlight, e proseguirà fino alle 4 di notte. L’1 gennaio alle ore 10 ci sarà il cimento del primo tuffo in mare dell’anno, presso la spiaggia di Ponente (altezza Don Pablo); alle 16:30 avrà luogo il concerto “A Child is Born” in Piazza Matteotti con il Coro Arcobaleno, curato da Maria dal Rovere, e successivamente, alle ore 19, lo spettacolo pirotecnico in spiaggia di Levante, per l’augurio di un buon 2018. Il programma delle festività natalizie è davvero ricco di iniziative, che termineranno il 7 gennaio, mentre la pista di pattinaggio resterà aperta fino al 28 gennaio. Le casette di Natale saranno aperte tutti i pomeriggi dalle ore 15 alle 19, mentre il sabato e la domenica anche la mattina dalle ore 10 alle 12:30 (orari soggetti a variazioni), mentre resteranno chiuse il 25 dicembre per consentire a tutti di festeggiare il Natale. Infine si ricorda che i parcheggi nei pressi del centro storico saranno tutti gratuiti nel periodo delle festività. Di motivi per andare a fare almeno una visita ai mercatini natalizi di Caorle, dunque, ce ne sono in abbondanza. Nelle pagine successive è possibile consultare il programma completo con tutti gli appuntamenti previsti. MICHELE INESCHI

Caorle 2017


appuntamenti 3

domenica dicembre

Il calendario completo

Domenica Porte Aperte - Mercatini di Natale a S. Giorgio di Livenza. Corso Risorgimento, dalle 10 alle 19

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venerdì dicembre

Apertura pista di pattinaggio. Piazza Papa Giovanni XXIII, ore 15

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sabato dicembre

Accensione Grande Albero di Natale con Esibizione del Coro Arcobaleno. Rio Terrà delle Botteghe, ore 17

16

sabato dicembre 20:30

Concerto Banda Marafa Marafon. Chiesa di S. Margherita, ore

17

domenica dicembre

Party People di Radio Piterpan. Campo Castello dalle 16 alle 19

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giovedì dicembre

Concerto dell’Orchestra Liceo XXV Aprile, a cura del Rotary Club di Caorle. Duomo di S. Stefano, ore 17

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venerdì e sabato 23 dicembre

“Una fiaba sotto la neve”. Villaggio dei Bambini ore 16:00

23

sabato dicembre

“Aladdin” spettacolo di Natale di ginnastica ritmica ed artistica, a cura dell’Associazione Novagym. PalaMare, ore 20:30

Concerto Cori parrocchiali di Caorle, chiesa di S. Giorgio di Livenza, Piazza Indipendenza, ore 20:30

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domenica dicembre

“Natale sul Mare” Processione sul Lungomare con il Gruppo Sommozzatori e celebrazione della Santa Messa in Duomo. Ore 23.30

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lunedì dicembre 18.30

Auguri Natalizi con i musicisti di One Voice. P. Matteotti. ore

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martedì dicembre

Il centro storico si anima di trampolieri, percussionisti e artisti del teatro di strada: “Christmas Street Band” e “Claudio e Consuelo”. Ore 18:00

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domenica dicembre

Festa di CAPODANNO con Radio Bellla&Monella. Dalle 22.00 alle 4.00

Edizione speciale con due date per i

runners, torna la corsa podistica

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sabato dicembre

Aspettando la “Spetame che Rivo”. Allenamento libero di gruppo su parte del percorso della corsa (8,5 Km). Piazzale Olimpia. Ore 19

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domenica dicembre

“Spetame che Rivo”. Tre percorsi: 6,5/10/21 Km. Iscrizioni dalle ore 8.00. Partenza alle ore 9:30

Caorle 2017

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veronica.marchesan@gmail.com

appuntamenti

a cura di Veronica Marchesan

Tutti gli eventi fino a Carnevale

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lunedì gennaio

“Cimento”. Primo tuffo in mare spiaggia di Ponente. Ore 10

Spettacolo “A Child is Born”. Piazza Matteotti ore 16:30

Spettacolo pirotecnico. Spiaggia di Levante ore 19

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venerdì gennaio

Tradizionale Casera in Sansonessa. Ore 18

Vigilia dell’Epifania

con musica e animazione dei Djs di Radio PiterPan. Piazza Matteotti, dalle ore 20:30 alle ore 23:30

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martedì grasso febbraio

Corso base di Pizzaiolo

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da lunedì gennaio a venerdì 19 gennaio

Il Corso Base per “diventare Pizzaiolo” di Scuola Italiana Pizzaioli è riservato:

coloro che vogliono imparare a fare il - apizzaiolo in maniera professionale ai professionisti del settore e ai titolari di -prendere attività di ristorazione che intendono aped approfondire concetti teorici ed

esperienza pratica necessari per poter operare con successo nel settore della pizza. Info 0421.83.148

Il mercatino dei

“Creatori del proprio ingegno”

Sfilata Carri allegorici per le vie del centro storico.

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da domenica febbraio a mercoledì 21 febbraio

Tutte le date per lo shopping

8-9-10-23-24

Fiera dell’Alto Adriatico.

Spettacoli teatrali itineranti in Centro Storico

dicembre

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venerdì dicembre

in Piazza Matteotti dalle 10 alle 19

“Silence Teatro” e “Creme & Brulè”. Ore 16.30

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martedì dicembre

Degustare l’inverno

Arrivo di Babbo Natale in slitta, a cura del Teatro dei Pazzi. Villaggio dei bambini, ore 16.00

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sabato dicembre Blues&Meat. Cena a base di Carne

"Il Carretto di Natale"- spettacolo itinerante di e con Claudio e Consuelo. Due personaggi venuti da un luogo indefinito, forse la Lapponia o forse qualche altro luogo fantastico, percorrono le vie del paese, interagendo con le persone che passano,con il loro carretto che diffonde musica natalizia carico di sorprese musicali e volanti.

(Carneficina Menegaldo). Ristorante pizzeria “Postier”, ore 16.30

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mercoledì dicembre Galà AIDO Caorle. Cena di pesce e Live Music. Scuola Alberghiera Lepido Rocco. Info Marco 338 5951882

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sabato dicembre Le Bollicine Franciacorta.

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sabato dicembre

Capodanno dei bambini con il Coro Arcobaleno e l’Associazione Circo e dintorni. Villaggio dei bambini, ore 16.00

Degustazione di Natale a base di pesce. Ristorante Antico Petronia, ore 20:30

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domenica dicembre Cenone di San Silvestro. Ristorante

7

domenica gennaio

Animazione natalizia con Baby dance e laboratori ludici. A cura del Teatro dei Pazzi. Villaggio dei bambini, ore 15.30

Antico Petronia, ore 20:30

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Caorle 2017


Lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti

Un agente a 4 zampe per la Polizia Municipale

Intervista al Com. del Corpo di P.M. Armando Stefanutto

Gelateria Sottozero

Viale Santa Margherita 49/A

Info & prenotazioni: tel 3405412615

Arrivano le feste e torna anche la piccola pasticceria firmata Gelateria Sottozero, arrivata al terzo inverno e che anche quest’anno avrà in serbo per voi golose novità. L’ anno scorso ci ha deliziato con mignon e tronchetti di design, senza dimenticare il tradizionale arrotolato ricoperto di cioccolato. Chissà quale sarà la novità di quest’anno? Non vi resta che scoprirlo: per tutto il mese di dicembre saremo aperti dal lunedì alla domenica per consigliarvi il dolce perfetto per i pranzi e le cene del periodo natalizio

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a cura di Veronica Marchesan & Michele Ineschi

dgar al primo sguardo sembra un adorabile cucciolo di Labrador dal manto nero come tanti, ma pochi sanno che invece è diplomato nelle ricerca di sostanze stupefacenti ed esperto nella ricerca su persona. Ma andiamo a conoscere meglio il suo conduttore Mariafrancesca Mior, oltre che il Comandante della Polizia Municipale di Caorle Armando Stefanutto che ci ha rilasciato l’intervista.

Cominciamo parlando del recente Workshop dedicato alla polizia locale e alle Unità Cinofile impegnate nella ricerca stupefacenti, ha raggiunto i risultati attesi?

Caorle 2017

Quella del 26 ottobre è stata la prima iniziativa a livello nazionale. Abbiamo pensato di organizzare questo evento formativo soprattutto per far conoscere fra di loro persone che fanno lo stesso mestiere, più che una giornata di formazione vera e propria in aula, a noi interessava che ci fosse uno scambio di esperienze fra gli operatori, perché fanno sì la stessa attività, ma siccome la svolgono in contesti diversi era importante appunto acquisire da questi le loro esperienze sul campo. Ci siamo inventati questa iniziativa e devo dire che è stato un successo oltre le nostre aspettative, abbiamo avuto 32 unità cinofile presenti, 6 regioni rappresentate, 56 comuni, in più c’erano delle rappresentanze della Polizia di Stato di Venezia, dell’Arma dei Carabinieri e soprattutto della polizia penitenziaria di Padova e Verona, la cui esperienza è stata davvero utilissima: i loro cani sono preparatissimi nella ricerca sulle persone che fanno visita alle carceri. La ricerca su persone è qualcosa di molto complesso e non tutti gli animali sono portati a farla.

ma anche per la protezione civile comunale, tant’è vero che Eddy nella sua prima parte di addestramento ha fatto ricerca di persone e su questo ha lavorato in un paio di casi (...). Poi è iniziata l’attività di addestramento come cane per la ricerca stupefacenti. Ci siamo avvalsi del Dott. Brega che è un nostro collega che presta servizio presso la P.L. di Cittadella ed è un esperto cinofilo di alto rilievo. L’addestramento che ha fatto Edgar è basato sulle molecole, per cui è in grado di fiutare e riconoscere tutte le parti che compongono la sostanza, perciò a chiunque gli si pone di fronte consigliamo di non sfidarlo, visto che per Eddy, trovare qualche residuo di droga è davvero un gioco: grazie al suo addestramento, potrebbe trovare un grammo di sostanza in un campo da calcio! A Novembre 2016 il cane si è diplomato e ha ottenuto il brevetto secondo il metodo SOKKS. Ora Eddy fa addestramento di ricerca stupefacenti tutti i giorni: è costante ed è un cane che ha dato fin da subito degli ottimi risultati, anche secondo i suoi istruttori.

Quanti sono gli interventi in cui il supporto del cane è stato decisivo? Ha operato sia con noi in diverse attività, dal controllo nel corso di manifestazioni estive nelle spiagge in cui c’era parecchia presenza di gente e la possibilità che in quel contesto ci fosse consumo e spaccio di droga, è stato impiegato in attività di ordine pubblico, negli accertamenti

Da quanto tempo Edgar è parte del comando e come mai c’è stata la necessità di assumere un agente a quattro zampe a Caorle? Eravamo nella primavera del 2015 quando sulla stampa locale, ma non solo, sono comparsi una serie di articoli che disegnavano su Caorle un problema relativo allo spaccio di stupefacenti molto importante. Ci siamo guardati negli occhi (il Comm. Stefanutto e l’Ist. Dir. di Vig. Mior Mariafrancesca, n.d.r.) e ci siamo chiesti quale potesse essere il nostro contributo. Così è nata l’idea di creare l’unità cinofila, abbinata alla passione per gli animali di Francesca. L’amministrazione dell’epoca ha sposato in toto la nostra iniziativa e nell’ottobre del 2015 con il Comm. Dott.ssa Inquadra qui Bumma, grazie alla delibera n. per vedere 15 abbiamo istituito ufficiall’intervista integrale mente l’Unità Cinofila (...) Scarica l’app Layar non solo per la Polizia Locale,

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nei controlli di appartamenti per il commercio abusivo ed è stato impiegato in supporto all’Arma dei Carabinieri (...) su perquisizioni domiciliari e veicolari. Queste operazioni si sono concluse con il ritrovamento di sostanze stupefacenti, e in 5 casi c’è stato anche l’arresto del detentore.


Nicole Vioto: futuro da professionista

Ha già cantato su celebri palcoscenici tra cui l’Ariston di Sanremo e “Ti lascio una Canzone”

on ha ancora 14 anni, N ma ha già calcato importanti palcoscenici del mondo

musicale, grazie alla sua voce straordinaria. Si parla di Nicole Vioto, cantante caorlotta, con un grande futuro davanti a sé. Nicole ha iniziato a cantare a soli 4 anni nel Coro Arcobaleno di Caorle, guidata da Maria Dal Rovere, e sempre sostenuta dai genitori Monica e Fabrizio. Ora, oltre a frequentare il Liceo musicale “XXV Aprile” di Portogruaro, è seguita dalla soprano Carlotta Melchiori. Sono già innumerevoli i concorsi, regionali e nazionali, a cui Nicole ha partecipato, ottenendo diversi primi posti. Due anni fa, a soli 11 anni, è

stata anche invitata come ospite alla finale di “Miss Italia Veneto” a Jesolo. Inoltre, dopo aver superato due provini nel 2015, è stata chiamata dagli autori di “Ti lascio una Canzone” per partecipare all’8ª edizione del programma in onda su Rai Uno condotto da Antonella Clerici. L’anno successivo, dal 4 al 6 marzo 2016, Nicole ha partecipato alle fasi finali di Sanremo Junior al Teatro Ariston, dopo aver superato le selezioni a Milano. E a giugno dello stesso anno ha conquistato il primo premio di categoria al “Talent Show” di Saonara (PD). Dal compimento dei 14 anni, tra pochi giorni, potrà essere scritturata dalle case disco-

La programmazione triennale della DMO nella collaborazione tra pubblico e privato

L’

ospitalità della nostra Destinazione nell’estate trascorsa e in quella che verrà. Anche se non abbiamo dati numerici per un’analisi precisa, ci sono degli indici oggettivi piuttosto incoraggianti. Guardando proprio all’interno della nostra città, vediamo che sono state fatte e si stanno facendo delle ristrutturazioni e interventi importanti alle strutture ricettive alberghiere. C’è quindi, a partire dai privati, un riammodernamento delle strutture che prospetta un miglioramento e un innalzamento dell’offerta sul mercato. A questo si affianca finalmente la governance della destinazione, con il nuovo Destination Manager che avrà un portafoglio importante per fare notevoli interventi sia di commercializzazione che di pianificazione per far emergere l’identità di Caorle. Questi sono due parametri che possiamo osservare con uno sguardo positivo, di fiducia e ottimismo, perché si nota l’impegno sia da parte del privato che da parte del pubblico, con una visione che si sta costruendo in questo momento perché possa svilupparsi nel giro di tre anni. Quindi non una cosa estemporanea che lascia il tempo che trova, ma una programmazione strutturata.

grafiche, e pare che già alcune siano interessate a lei. Insomma, sebbene il curriculum artistico di Nicole sia già corposo, avrà sicuramente un futuro brillante nel mondo della musica professionista negli anni a venire.

Foto: Gianluca Busolo

(M.I.)

In questa prima fase, c’è la volontà di far visualizzare Caorle nei mercati consolidati e in quelli più giovani. Parallelamente, c’è un’attenzione verso le nostre peculiarità più celebrate: le spiagge, il centro storico, la laguna, i casoni, le tradizioni pescherecce... e come trait d’union l’enogastronomia. Questo è un tratto distintivo molto importante, innanzitutto perché abbiamo una storia enogastronomica che ci appartiene, e poi perché abbiamo materie d’eccellenza. Il nostro pesce viene venduto a Milano, come in numerosi altri mercati del Nordest, unico con cartellino con scritto “Pesce di Caorle”, ed è un’importante valorizzazione del prodotto, cosa non scontata. L’enogastronomia caorlotta, dunque, non prevede solamente calamari da passeggio o pret-a-porter, ma è un segmento che ha un suo forte valore, economico e culturale. Se solo pensassimo di far assaggiare ai nostri ospiti le specie di pesce più autoctone, con determinate cotture, spiegando la storia della conservazione nelle barche, in casa, come il saòr, il broeto caorlotto, ecc., ossia “trasferire dal palato agli altri sensi” degli ospiti le nostre tradizioni, ciò sarebbe funzionale e attinente alla nostra identità, e ci distinguerebbe dagli altri competitors. È però necessario che questa programmazione triennale sia costruita e articolata nella collaborazione tra pubblico e privato.

A tutti rivolgiamo in più sinceri AUGURI per le imminenti Festività Natalizie e per un Buon Anno Nuovo

Il Presidente - Eugenio Padovese


Versatilità della richiesta nel circuito turistico e concorrenza sulla rete informatica

TURISMO - Già proiettati all’estate 2018

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di ImDe

STATE 2017 - La stagione turistica balneare da poco conclusa sarà ricordata sia per il clima torrido dei tre mesi centrali, fatto che ha favorito una buona continuità di presenze da giugno ad agosto, ma anche per un maggio con un basso flusso turistico, essendo state le festività religiose concentrate in giugno, e per un settembre rovinato dal maltempo. Peccato, perché si sarebbe potuto annoverare l’estate 2017 come la migliore dell’ultimo decennio. Non solo il bel tempo, ma la persistente situazione di insicurezza nell’area del Mediterraneo, dalla Tunisia all’Egitto e su fino alla Turchia, hanno certamente favorito un aumento della domanda per le spiagge del Nord Adriatico, evidenziando ancora di più che i mass media (previsioni meteo, eventi catastrofici naturali, atten-

tati etcetera) sono diventati fattori primari di sensibilizzazione ed influenzatori dell’opinione pubblica. La velocità con cui i mezzi informatici rendono possibile la conoscenza e la conseguente decisione rapida per prenotare online dimostrano che le previsioni dei

tecnòfili erano più che fondate e la celerità ed il diffondersi dell’uso di internet lo attestano. Alla versatilità della richiesta turistica occorre pertanto rispondere con prontez-

NO ad aumenti sconsiderati nell’offerta turistica NO al raddoppio della tassa di soggiorno

za per non restare esclusi dal circuito turistico. La concorrenza infatti è sulla rete informatica. Occorre anche essere consapevoli che tale evoluzione tecnologica, diventata il mezzo principe di informazione, nella sua molteplicità di strumenti e di fruizioni; se da una parte mette in luce pregi e peculiarità positive, dall’altra consente all’utente scontento di pubblicare i difetti con l’uso di recensioni, che di fatto rendono più difficile l’affitto dell’appartamento oggetto di giudizi negativi. Ci si può difendere solo mantenendo buona la qualità dell’unità abitativa sia nella struttura che negli arredi e migliorando sempre più i servizi e quindi monitorando continuamente lo stato e l’idoneità della stessa.

Nuovo comparto e chiosco anche a Ponente 8P

ulla spiaggia di Ponente è prossima la realizzazione di un progetto per la gestione del comparto 8P gestito dal Consorzio degli Arenili di Caorle. Sono previste numerose aree con utilizzi che offriranno nuove e diverse mo-

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dalità di trascorrere le giornate al mare. Oltre al chiosco e il blocco bagni/docce, che saranno un'evoluzione di quanto già realizzato l'anno scorso a Levante, ci sarà infatti una zona riservata agli spettacoli in spiaggia a disposizione anche delle associazioni cittadine, una zona relax-fitness dotata di piscina e piccola palestra, oltre ad un'area baby-sitting, campi per beach-volley e bocce. Non mancherà chiaramente la tradizionale area riservata agli om-

brelloni, con postazioni dedicate espressamente alle persone con difficoltà motoria, e gazebo fronte mare per offrire un servizio più esclusivo oltre ad una porzione di spiaggia riservata a chi vorrà stare al mare con il proprio cane, in sicurezza. Augurando a tutti Buone Feste, rinnoviamo un arrivederci alla prossima estate! - Arch. Francesco Perissinotto

Ufficio Tecnico Consorzio Arenili Caorle


“Rileva Caorle” Indice di “gradimento” della nostra spiaggia onsorzio Arenili e AmminiC strazione comunale presentano, il 14 dicembre, agli operatori di settore l’indagine “Rileva Caorle”, condotta l’estate appena trascorsa con questionario a campione sul grado di soddisfazione dei nostri ospiti in vacanza a Caorle. I dati raccolti dai rilevatori incaricati nelle spiagge di Levante e Ponente nei mesi di luglio e agosto interrogando un campione casuale a oltre mille turisti, con tutte le rispettive analisi, riguardano il gradimento ma anche il livello di fidelizzazione alla nostra località, considerando le tipologie più diffuse, sia per nucleo famigliare, sia per provenienza italiana e straniera, per fasce d’età, ecc. Importante sarà la risposta in merito agli indicatori quali eventi e manifestazioni, servizi in spiaggia e nelle strutture ricettive, sicurezza e offerta commerciale, ristorazione, tempo libero, ecc.

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STATE 2018 - La stagione prossima dal punto di vista del calendario sarà caratterizzata dal reingresso delle festività religiose (Ascensione, Pentecoste e Corpus Domini) in maggio e quindi

con il pericolo che, in ipotesi di maltempo nei weekend religiosi e con le prime due settimane di giugno scevre da quelle festività, si determini una tardiva partenza della stagione turistica e cioè da metà giugno. Normalmente dopo una stagione fortunata per buon tempo ed andamento come abbiamo ben recepito esser stato il 2017, andrebbero mantenute e non modificate le condizioni che hanno consentito quell’esito positivo in omaggio al detto “chi si accontenta gode”. E mentre per il tempo... occorre rimettersi alla speranza, non dipendendo questo dalla volontà umana, sul resto molto possono gli operatori e chi ha responsabilità di incidere. Non aumenti sconsiderati, ma al più in sintonia col costo della vita e ritmati sull’aumento dei costi fiscali. Siamo pertanto assolutamente contrari ad aumenti esagerati a doppia cifra o addirittura raddoppi funesti della tassa di soggiorno, che sarebbero incompresi da molti turisti tanto da disertare reattivamente il nostro lido, e per l’elevato aumento, e per non essere stati comunicati per tempo agli operatori turistici, che hanno già stampato cataloghi e listini. La comunicazione tardiva e circoscritta di questi aumenti avrebbe un effetto detonante e negativo. Naturalmente ed unitamente agli operatori turistici esteri, che ci esortano a moderazione, auspichiamo una revisione degli aumenti ventilati ed una politica moderata e lungimirante.

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Aquafollie vince ancora

Il Parco a tema acquatico di Caorle è fra i tre migliori in Italia al Parks Mania Awards 2017

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quafollie, il parco a tema acquatico di Caorle, è tra i primi tre parchi acquatici italiani migliori per attrazioni, esperienze e servizi al cliente. Il parco è entrato in nomination come Miglior Parco acquatico dell’anno insieme ad altre realtà nazionali contraddistinguendosi grazie all’importante investimento in scenografie e strutture inaugurato a giugno 2017. La nomination è arrivata ai Parks Mania Awards 2017, annuale evento riconosciuto a livello internazionale ed organizzato dalla testata giornalistica Parksmania.it. Il premio viene conferito ai parchi che, durante l’anno, si sono contraddistinti per iniziative di valore e merito. Aquafollie, con il suo Fisherman’s Bay e il rinnovamento completo dell’area interna è stata ampiamente riconosciuta per qualità, creatività e valore esperienziale turistico. La targa è stata consegnata durante l’annuale ed importantissimo evento per gli addetti del settore. Aquafollie si conferma, così, un parco a tema acquatico a misura di famiglie in fortissima crescita verso uno sviluppo ancora più accattivante. Caorle può contare su un’attrazione turistica di livello, che si posiziona nel panorama italiano come opportunità garantita di qualità e divertimento. La direzione Aquafollie al completo ringrazia sentitamente tutte le maestranze che hanno lavorato con abnegazione e costanza al progetto Fisherman’s Bay e Baby Lagoon. Auspica altresì la continuazione della collaborazione con l’amministrazione comunale: alla luce di questo importante riconoscimento nazionale del valore e del pregio del parco, Aquafollie conta e si aspetta un

Caorle 2017

INFO

proseguo positivo nel sostegno ai progetti di ampliamento e crescita già posti in essere. L’indirizzo è chiaro: sviluppare il potenziale del parco incrementando il pregio di Caorle stessa. La parola che contraddistingue questa vo-

lontà è collaborazione a 360°. La Direzione ringrazia anche le associazioni di categoria e tutti i professionisti che, ad ogni livello, hanno contribuito al raggiungimento di questo importatissimo risultato. “Siamo davvero contenti e orgogliosi - ci ha dichiarato Iglif Spini - di questo prestigioso riconoscimento, che premia gli sforzi davvero notevoli compiuti dalla proprietà, che ha sempre creduto nell’importanza di qualificare sempre più questo parco, che appartiene alla città di Caorle. Quindi il riconoscimento giunge a noi, ma di riflesso anche a tutta la città, che può andare fiera di questa struttura. Auspichiamo che da parte dell’Amministrazione pubblica ci sia la volontà di condividere i nostri progetti

futuri di ampliamento e miglioramento, per far sì che Aquafollie possa mantenere questo standard di qualità nel panorama dei parchi nazionali e collocarsi tra le strutture più blasonate del settore.”

Medaglia d’oro ANESV per i 40 anni di fedeltà

Premiato Fioravante Spini

ioravante Spini, titolare e fondatore del Parco acquatico Aquafollie, ha ricevuto un premio straordinario e ha avuto l'onore di incontrare il Santo Padre nella Città Eterna. Il 14 e 15 settembre si è svolta a Roma la manifestazione per la consegna delle medaglie per la fedeltà all’ANESV (Ass. Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti e Parchi). Fioravante Spini è stato premiato con la medaglia d’oro, che viene conferita a chi è socio da almeno 40 anni. È stato, in questi anni, portatore di novità assolute per il divertimento e tempo libero dei turisti di Caorle: Gommamagica come prima assoluta per il Veneto, i Trenini turistici per trasporto persone, oltre che la conosciutissima “Antica Giostra a Cavalli”.

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«Napoli dopo Caòrle, Jesolo, Cavallino-Treporti...»

Turismo di...Crozza Domandati perché ?

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di Flavio Ineschi

a fatto scalpore, a fine maggio, una battuta (ingenua) del sempre graffiante comico genovese Maurizio Crozza nel corso della sua trasmissione “Fratelli

di Crozza” in onda sulla Nove, quando si è riferito al turismo. Il bravo comico, salace fustigatore dei costumi e personaggi politici nazionali, ha dimostrato purtroppo di non essere così competente in tale materia. Si è sorpreso che Caòrle (sic!) venga prima di Napoli nella classifica delle mete turistiche più popolate in ambito italiano. Altrettanto sorpreso che Jesolo e Cavallino-Treporti siano prima della città alla quale Pino Daniele ha dedicato una struggente canzone quale “Napule è mille culure...” (Ma la canzone spiega molto, quando dice che Napule è nu sole amaro, Napule è addore e' mare, Napule è na' carta sporca E nisciuno se ne importa E ognuno aspetta a' sciorta…). Il genovese Crozza forse non sa che geograficamente, sia Cavallino-Treporti, sia Jesolo, e Càorle (Maurizio, si dice Caorle con l’accento sulla a e non sulla o, come pronunciano i tedeschi e i romani) rientrano nelle spiagge di Venezia, città (con tutto rispetto) ben più famosa al mondo di quanto sia Napoli. E non sa che il numero di presenze è dato da una parte significativa di Italiani (provenienti dal Nord e in particolare da Veneto e Lombardia, non certo dal Meridione), e

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soprattutto da stranieri, che da decenni frequentano le nostre spiagge, perché noi veneziani abbiamo non solo i valori dell’ospitalità e accoglienza, ma in particolare dell’imprenditorialità, del lavoro e del cosiddetto “rimboccarsi le maniche”, cromosoma genetico che i nostri avi ci hanno trasmesso in secula seculorum. Che un Genovese si stupisca di questo successo… beh, può solo far sorridere. E pensare che le spiagge della Liguria hanno avuto per anni il fascino d’antàn tra il Casinò di Sanremo e il Muretto di Alassio... Simpatico Maurizio, se ti capita, d’estate fatti un giretto dalle nostre parti (nostro ospite…anche se i Genovesi non sono mai stati molto graditi a Venezia, fin dai tempi dei Doria) e potrai capire perché Venezia ha per mille anni dominato nei mari del Mediterraneo, e ancora adesso con il turismo artistico e culturale e le spiagge delle vacanze balneari.

Caorle 2017


Sindaco Striuli: “Già dal prossimo anno sarà avviata la progettazione del nuovo Viale”

Il Viale Santa Margherita che verrà P

di Michele Ineschi

resentata al pubblico nel Centro culturale Bafile, lo scorso giovedì 9 novembre, l’esposizione dei progetti pervenuti all’Amministrazione comunale nell’ambito del concorso di idee per la riqualificazione urbana ed architettonica di Viale Santa Margherita. Mostra che rimarrà aperta fino all’8 gennaio 2018 (ingresso gratuito). Come già avevamo anticipato nel numero di Ottobre 2017 di CMM (pagg. 2 e 3), una commissione giudicante composta dagli architetti Anna Buzzacchi di Venezia e Piero Zucchi di Udine, assieme con l’ingegner Enzo Lazzarin, dirigente del settore tecnico comunale, ha avuto il compito di valutare le proposte architettoniche pervenute all’Amministrazione (termine ultimo lo scorso 31 marzo

Caorle 2017

2017). Va precisato che non obbligatoriamente saranno seguite per intero le linee di riqualificazione del progetto vincitore, ma il concorso dà le idee all’Amministrazione, la quale si riserva la possibilità di adottare soluzioni anche da più progetti. “L’Amministrazione - ha detto il Sindaco Luciano Striuli alla presentazione - ha intenzione

per il prossimo anno di iniziare con la progettazione, che sarà inserita nel bilancio triennale 2018-2020, e durante questo periodo ci saranno tutti gli stralci necessari per poi dare avvio ai lavori. Come fonte di finanziamento, l’Amministrazione è orientata a vendere dei beni pubblici ritenuti non indispensabili per l’attività amministrativa, per

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un valore sufficiente alla realizzazione di quello che sarà il progetto”. Al primo posto del concorso, con un punteggio di 93/100, si è classificato il team capeggiato dall’arch. Matteo Battistini, dell’Ordine degli architetti di Forlì-Cesena, e formato dagli architetti Davide Agostini, Francesco Ceccarelli, Federico Conti ed Alessandro Liverani. Il loro progetto prevede l’introduzione di un senso unico di marcia (da Via Gozzi verso Piazza Sant’Antonio), una pista ciclabile “didattica” e un marciapiede di una superficie più del triplo maggiore dell’attuale. Ciò comporterebbe la suddivisione del pesante traffico estivo tra Viale Marconi e Viale Santa Margherita. Inoltre, il verde lungo il Viale, con la melia quale essenza arborea, verrebbe raddoppiato e portato ai due lati della strada. “Siamo molto orgogliosi di aver vinto questo concorso - ha spiegato l’arch. Francesco Ceccarelli - anzitutto perché rispettiamo


molto questa zona per efficienza e professionalità, ma anche perché crediamo che la formula del concorso di idee possa portare alla realizzazione di progetti ben ponderati e di alta qualità. Analizzando il territorio, abbiamo diviso Viale Santa Margherita in due tratti: ovest ed est; il primo ha già tanto verde all’interno, mentre il secondo è molto più compatto, con mag-

giore densità di alberghi ed esercizi commerciali, e lì abbiamo previsto l’introduzione di un senso unico di marcia verso il centro storico, gestito da due rotonde in Via Gozzi e Piazza Sant’Antonio per smaltire il traffico ed allargare la strada a pedoni e ciclisti. Tra le zone pedonali e le zone

Concorso di idee: Tutti i progetti in mostra alla Bafile fino all’8 gennaio.

a traffico, inoltre, abbiamo posizionato una fascia di filtro con fontane, playground, sedute, che vanno a dare il connotato di piazza. Infine, ci è molto caro il tema della pista ciclabile con segnaletica orizzontale “didattica”, ovvero con grafiche a terra che siano efficienti per correre in strada, naturalmente, ma che diventino anche un vero e proprio racconto della città.” Classificati al secondo posto, con 79/100, il team capeggiato dall’arch. Federico Zuanier, dell’Ordine degli architetti di Venezia, a cui è stata riconosciuta la valorizzazione delle connessioni esistenti del Viale con il contesto urbano e l’ambiente marino. In particolare, emerge in questo progetto l’elegante disegno di Piazza Sant’Antonio con una nuova pavimentazione, vegetazione e illuminazione, e

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l’accesso al mare di Piazza Alcide De Gasperi, che darebbero molta qualità e valore. Questo progetto prevede, inoltre, il mantenimento dei pini marittimi al centro della strada, con la risoluzione del problema delle radici affioranti. Al terzo posto, con 67/100, si classifica il team con capogruppo l’arch. Elena Antoniolli dell’Ordine di Treviso, che prevede la realizzazione di un luogo visivamente stimolante e vivibile, lavorando soprattutto sulla pavimentazione in materiale lapi-

deo, in modo da dare l’idea di luogo urbano e pubblico, non più come semplice asse viario, ma come vera e propria pro-

menade, di riflesso anche per l’isola pedonale serale nei mesi estivi. L’uso della vegetazione è studiato per cambiare durante le stagioni, con delle aiuole che propongono una colorazione variabile durante tutto l’anno. Infine, è stata fatta una menzione particolare al progetto con capogruppo l’architetto Marco Pasian dell’Ordine di Venezia per l’uso del colore e per il riconoscimento della specifica identità dei luoghi e degli elementi architettonici, nonché al progetto dell’architetto Stefano Santambrogio di Lecco per la qualità della soluzione proposta attraverso la creazione di due polarità, con il disegno di piazza Sant’Antonio e Largo dei Venti.

Caorle 2017


Dal 2000 la flotta peschereccia è diminuita di 85 barche

PESCA: Perdurante stato di crisi La

Diaspora dal Mercato ittico comunale verso grossisti terzi di Riccardo Coppo

marineria caorlotta ha radici storiche più che profonde. Attività tipica dell'antico borgo, la pesca ha sostenuto la popolazione di Caorle fino all'avvento della “rivoluzione turistica” della seconda metà del secolo scorso. Da quel momento, la pesca è stata relegata ad un ruolo secondario, seppur importante per la località e per la stessa immagine turistica. Nel corso degli anni però, i numeri legati al mondo della pesca hanno subito una rilevante contrazione ben messa in luce dai dati raccolti dall'Osservatorio Socio Economico della Pesca e dell'Acquacoltura nel 2015. Questa indagine sulla marineria di Caorle ha preso in esame i numeri della marineria e del pescato dal 2000 al 2014. Il primo dato a balzare all'occhio è la sensibile riduzione della flotta, passata dalle 243 barche del 2000 alle 158 unità del 2014 (oggi il numero è ancora inferiore). Nel solo 2014 il calo annuo è stato pari al -4,2%, (7 imbarcazioni in meno): se il confronto viene però fatto con il dato della flotta attiva nel 2000 la diminuzione può considerarsi significativa (-35,0%). Passando ai dati strutturali, vale la pe-

na evidenziare la curva decrescente della stazza totale della flotta caorlotta definita dal cosiddetto “gross tonnage” (GT). Il picco in quel caso si è raggiunto nel 2002 con 1.663 GT, che si sono ridotte nel 2014 a 1.157 GT per un calo complessivo del 29,1%. Quanto alla vetustà della flotta, nel 2014 essa era in linea con quella delle altre marinerie nord adriatiche: le barche che presentavano un’età media più elevata erano quelle che impiegavano le reti da strascico (32,7 anni), seguite da quelle che operavano con le reti da circuizione (31,9 anni), mentre quelle più giovani (26,3 anni) risultavano essere quelle dotate di palangari fissi. L'Osservatorio delle Pesca e dell'Acquacoltura non ha analizzato solamente i dati della flotta peschereccia, ma ha anche verificato i dati forniti dal Mercato Ittico fino a fine 2014. Tra questi assume una particolare rilevanza quello relativo al pescato. Dopo aver raggiunto nel 2007 una quota di 707,2 tonnellate, la quantità di pescato conferito si è ridotta fino alle 206,9 tonnellate del 2014. Questo dato va letto però in concomitanza con un'altra circostanza: nel corso degli anni diverse imprese di pesca che prima conferivano il proprio prodotto al Mercato Ittico si sono poi rivolte ad altri

Ca’ Musigna: il ricovero per la Caorlina grande Inaugurata il 25 novembre, nell’area adiacente il Bacino comunale

21 anni dal varo, finalmente la Caorlina grande “Città di Caorle” ha la sua casa: Ca’ Musigna. Così è stato intitolato il grande ricovero allestito nell’area del BaciA no Comunale di alaggio e varo, a memoria di due suoi promotori, i fratelli Mario e Giovanni Rossetti, che tanto hanno operato e lavorato per questa imbarcazione che rappresenta l’orgoglio della nostra città e delle sue tradizioni marinare. All’inaugurazione, sabato 25 novembre, hanno partecipato i rappresentanti del “Comitato Caorlina”, le autorità comunali, religiose e militari, numerosi amici e familiari di Mario “Musigna” Rossetti e tutti i vogadori in uniforme solenne da parata.

Caorle 2017

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grossisti. Tra le cause di questa “diaspora”, l'Osservatorio della Pesca aveva individuato anche il temporaneo spostamento del mercato ittico nella zona di Sansonessa. Concordemente con i livelli quantitativi anche i valori realizzati dalla produzione locale del Mercato ittico si sono negli anni ridotti. Dopo il picco di oltre 3 milioni di euro realizzato nel 2007, vi è stato un calo d'incassi del 65% nel 2014, anno che aveva comunque fatto registrare un aumento del 31,3% degli incassi (1,07 milioni di euro) rispetto all'anno precedente. Nei prossimi numeri di CaorleMare Magazine continueremo l'indagine sulla marineria e sui dati relativi all'attività del mercato ittico dal suo spostamento in Riva delle Caorline ad oggi.


PESCA - Innovazione per il Mercato Ittico Comunale

Due banchi al dettaglio

Tutti i giorni dal Lunedì al Sabato, dalle 7.30 alle 10.30

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na nuova “vita” per il mercato ittico comunale: dallo scorso 16 ottobre è partita la vendita al dettaglio del pescato. Il nuovo mercato, realizzato nell'ambito del Piruea “Ex Consorzio Peschereccio” siglato quando a guidare il Comune vi era ancora la giunta Sarto, non ospita più solamente le operazioni di vendita all'ingrosso del pescato catturato dai pescherecci della marineria caorlotta. Ogni mattina, dal lunedì al sabato,

dalle ore 7.30 alle 10.30, sono infatti a disposizione dei consumatori, caorlotti e turisti, tre postazioni di vendita al minuto del pescato. Va precisato, poiché si tratta di vendita di prodotto fresco, che la cessione al dettaglio è condizionata dalla situazione meteorologica: se i pescherecci non prendono il mare, non ci può essere pesce nei banchi per la vendita. Attualmente delle tre postazioni di vendita al dettaglio assegnate dall'Amministrazione comunale rispetto alle sette messe inizialmente a bando dalla Giunta Striuli, solamente due sono attive. Una è gestita dalla Val-

nova Srl, società di vendita di prodotto ittico fresco che propone il pescato catturato in una valle tradizionale da pesca (quindi pescato in uno spazio acqueo delimitato all'interno della laguna): l'offerta è composta da branzini, orate, volpine, anguille, boseghe, otragani o cefalo dorato, cefalo cavastello e anche sogliole. Il secondo banco per la vendita al dettaglio se l'è aggiudicato la Cooperativa ittica Livenza che propone ai consumatori prodotto fresco da cattura in mare tra cui orate, sogliole, calamari, calamaretti, “canocie” (canocchie), triglie, moscardini, moli, lucerne, “cagnoli” (palombo), pesce azzurro ed altre specie ancora. Poiché tra i soci della cooperativa Livenza vi è un operatore che pesca in acque interne, anche in questi banchi i caorlotti potrebbero trovare specialità ittiche prettamente lagunari. Il terzo banco per la vendita al dettaglio al momento non è ancora attivo: l'assegnatario non ha ancora consegnato tutta la documentazione necessaria richiesta dall'Amministrazione comunale per l'avvio dell'attività commerciale al minuto. A fronte di una precisa indicazione nei bandi di assegnazione delle postazioni, derivante da prescrizioni sanitarie, nei banchi per la vendita al dettaglio non potranno essere proposti molluschi bivalvi, echinodermi, tunicati e gasteropodi. ____________ di Riccardo Coppo


NEWS - Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII”

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO

Scuola alberghiera di vani nel mondo lavorativo sarà un Caorle sta aprendo un meccanismo interessantissimo, nuovo progetto sull’alter- che - come per tutte le cose - se nanza scuola/lavoro. verrà usato con cognizione e seSi tratta di un progetto pilota - rietà, diventerà una risorsa. Mendi cui tanto si parla, ma che anco- tre invece, se si pensa di usarlo cora nessuno ha realizzato in con- me sfruttamento del lavoro giovacreto - che prevede un contratto di nile si trasformerà in una deluapprendistato. dente distorsione. Una novità importantissima, La bravura, quindi, starà nel che se ci sarà un’intuizione da cercare, da parte delle scuole e parte delle realtà aziendali caor- delle aziende, di trovare un dialolotte, costituirebbe una svolta im- go tale da consentire di far svilupportante, perché con l’alternanza pare la risorsa umana nell’ottica scuola/lavoro si possono pro- della crescita professionale. grammare tre giorni a scuola e tre giorni nelle aziende. Ciò darebbe un supporto lavorativo alle stesse aziende di Caorle, in particolare nei fine settimana, quando maggiormente serve. Si potrebbe quindi stipulare il contratto di apprendistato che dura tutto l’anno scoIn adesione alla Giornata nazionale contro lastico. la violenza sulle donne, sabato 25 novemSe dalla Regione bre alcuni allievi della nostra Scuola, vestiti Veneto saranno ridi nero e con il braccialetto rosso identificaspettati i tempi di attivo, hanno partecipato all’iniziativa “Actuazione, il prossimo cendi la voce” promossa in Centro civico, anno la programmamediante la lettura di alcuni brani e poesie. zione sarà: lunedì martedì e mercoledì a scuola, giovedì, venerdì e sabato E’ previsto un monitoraggio in azienda. molto dettagliato che registra Per ora questo progetto è rivol- puntualità, accoglienza, tutte le to alle classi quarte, ma a seguire, competenze compresa la formaandrà in vigore dal secondo anno zione alla sicurezza sul luogo di lascolastico. voro, ecc. Anche se se ne parla ormai da A tutti gli Allievi e alle loro due anni, la legge sull’alternanza Famiglie un sincero augurio di scuola/lavoro è stata promulgata Buon lavoro e Buone Feste quest’anno, e per ora la stanno sperimentando pochissimi, per- da parte della Direzione e del Corpo ché è una novità che spaventa, ma docente e Non docente della Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII” questo per l’introduzione dei gio-

La

Formazione Iniziale, Primi, Secondi e Terzi anni: approvazione con DGR 679 e 698 del 17/05/2016, DDR 92 e 93 del 02/08/2016.

SCUOLA ALBERGHIERA “Giovanni XXIII” Via del Passarin, 15 30021 CAORLE (VE) tel e fax 0421.299269 e-mail:capalg@tin.it 20


Nel 2018 a Caorle la finale della 1ª Youth Cup

Fijlkam: 26ª Venice Cup

S

i è svolta gli scorsi 17, 18 e 19 novembre la 26esima edizione della Venice Cup di Fijlkam, con la straordinaria partecipazione di più di 1700 atleti provenienti da diverse nazioni, tra cui, oltre all’Italia, anche Romania, Austria, Inghilterra e addirittura Giappone. Questa edizione, l’ottava svolta a Caorle, è stata considerata l’edizione zero del nuovo format di Venice Cup 2.0, con il compito di fissare gli standard organizzativi delle future edizioni della Youth Lea-

gue. Nel 2016 Venice Cup, dopo un quarto di secolo di storia, ha festeggiato l’entrata ufficiale del Karate alle Olimpiadi vedendo così realizzato il proprio progetto iniziale del Maestro Vladi Vardiero, patron della manifestazione. La WKF, Federazione mondiale di karate, grazie anche alla proposta del comitato organizzatore della Venice Cup, ha avviato il progetto Karate 1ª Youth League 2018, che prevede 4 gare internazionali giovanili che si svolgeranno a Cancún (Messico), ad Umag (Croazia), a Sofia

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(Bulgaria) e la gara finale si disputerà proprio a Caorle con la Venice Youth Cup in programma per i prossimi 14, 15 e 16 dicembre 2018.

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Caorle 2017


Restyling in Piazzetta Mariuccia David

Una nuova pavimentazione per lo spiazzo tra Patronato e Duomo. I lavori inizieranno a breve

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ovità in arrivo per la centralissima piazzetta Mariuccia David. Quel piccolo fazzoletto di “terra” che separa il patronato Giovanni XXIII dal duomo di Caorle sarà presto oggetto di un importante intervento di “restyling”.

La parrocchia Santo Stefano, proprietaria dell'area, ha deciso infatti di posare una nuova pavimentazione e di sistemare l'area verde posta a ridosso della chiesa. Nello specifico, il progetto, a firma dell'ingegner Giovanni

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Padovese, prevede la posa di una pavimentazione in pietra che sostituirà l'attuale “mix” di cemento ed asfalto, poco adatto ad un'area di tale prestigio architettonico e storico. La tipologia di pietra che verrà impiegata non sarà identica (pur essendo sempre trachite) a quella della vicina piazza Vescovado. Vi è una precisa scelta progettuale alla base della decisione di impiegare una diversa “tessitura” nella posa: vi è infatti la volontà di ricordare che piazzetta Mariuccia David non ha mai fatto parte di piazza Vescovado. Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, infatti, dove oggi si trova lo scalino che separa le due piazze, vi era il muro che cingeva la corte interna del patronato, al tempo utilizzato quale abitazione delle suore. Per quanto riguarda, invece, l'area verde posta a ridosso della parete esterna del Duomo, essa verrà rialzata in modo da favorire il drenaggio

dell'acqua piovana, riducendo così il rischio di infiltrazioni all'interno della chiesa. In fase iniziale il progetto prevedeva la rimozione dei due pini domestici posti a ridosso del Duomo: dietro precisa richiesta della Sovrintendenza, i due alberi verranno però “salvati”. Per evitare che le loro radici distruggano la pavimentazione, l'area verde arriverà fino ai due alberi. In questo modo sarà inevitabilmente ridotto l'accesso carraio a piazzetta Mariuccia David: già ora, comunque, la parrocchia sta cercando di adottare una nuova politica di gestione dell'area, consentendo solamente il carico/scarico per esigenze parrocchiali e della Caritas e la sosta di poche auto autorizzate. Attualmente il progetto di

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rifacimento della piazza è ancora in fase di valutazione (la seconda) da parte della Sovrintendenza: prima della fine dell'anno dovrebbero comunque arrivare tutte le autorizzazioni burocratiche che, salvo imprevisti, dovrebbero consentire di inaugurare il cantiere con il nuovo anno. Il costo dell'opera, che graverà sulle casse della parrocchia Santo Stefano, è rilevante perché supererà i 50mila euro. È previsto, comunque, un contributo di qualche migliaio di euro da parte dell'Amministrazione comunale. - RICCARDO COPPO


ANAGRAFE DI CAORLE - I dati per la statistica civile

11.635 residenti, 58 nuovi nati 11.635 i residenti nel Comune di Caorle. SÈono questa la cifra che risulta

all’Ufficio Anagrafe alla data del 22 novembre 2017. Si tratta di un dato che si mantiene sostanzialmente stabile dall’inizio del nuovo millennio, anche grazie alla presenza di cittadini stranieri, comunitari ed extracomunitari. Tra questi 11.635 residenti, si registrano 5624 maschi e 6011 femmine. Per quanto riguarda le fasce d’età, la più rappresentata è quella dei quarantenni (su range dei dieci anni: 4049) che sono 1.990 pari al 17,10% della popolazione, seguita dai cinquantenni (1.859) pari al 15,98% del totale, e a seguire i sessantenni (1.513 ovvero il 13%). Tra le fasce di popolazione più giovane, tra i 10 ed i 19 anni sono 1.027 (8,82%), tra i 20 ed i 29 anni sono 953 (8,19%). Gli ottuagenari sono 754,

mentre i cittadini che superano i 90 anni sono ben 162, di cui 7 sono ultracentenari. Balza subito all’occhio, come in tutta Italia, l’invecchiamento unito al calo demografico: il numero di nuovi nati, 58 (31 maschi e 27 femmine), risulta inferiore a quello dei decessi 119 (56 maschi e 63 femmine). Degli 11.635 residenti di Caorle, 1.053 sono stranieri (470 maschi, 583 femmine) di cui 424 cittadini dell'Unione Europea e 629 cittadini extracomunitari; sul totale dei residenti, gli stranieri sono il 9,05%. La comunità rumena è la più numerosa (248, 105 maschi e 143 femmine), seguita da quella albanese (158, 95 maschi e 63 femmine). Discreta anche la presenza di cittadini dal resto dell'Est Europa e dall'Ex Jugoslavia (Macedonia 76, Ucraina 45, Bosnia 40, Moldova 37, Polonia 28, Croazia 20, Bulgaria 9, Ungheria 9, Russia 9). Tra i residenti vi

sono anche 40 cittadini tedeschi e 31 austriaci. In crescita anche la comunità del Bangladesh con 79 persone (61 maschi e 18 femmine). I cittadini cinesi sono invece 70 (32 maschi, 70 femmine). Undici gli indiani. Dall'America del sud provengono 14 cittadini brasiliani, 4 argentini, 5 venezuelani e 5 colombiani. Per quanto riguarda i cittadini africani vi sono, tra gli altri, 14 marocchini, 7 senegalesi, 4 nigeriani e 2 tunisini. Curiosità di quest'anno: i matrimoni sono stati in totale 60, di cui 31 civili celebrati nel municipio e 29 celebrati in chiesa - (R.C.)

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I TESORI DI CAORLE

Il celebre caorlotto familiare di Angelo Giuseppe Roncalli, Patriarca di Venezia e Papa Giovanni XXIII

Guido Gusso. Nell’Umiltà, la Grandezza

“Sono stato servitore di un Santo. Ora vorrei dare vita ad una Confraternita dei Santamore Servitori della Croce”

di Flavio Ineschi

... E cco’i qua i me caorlotti !... Antonia, vién, che xe rivà altri dó amìsi da Caorle”. Guido Gusso ci accoglie con speciale affabilità nella sua casa di Roma, un appartamento al quinto piano tra i grandi palazzi che attorniano le Mura del Vaticano e il Colonnato del Bernini. Ci introduce nella sua abitazione che trasuda di cimeli e oggetti d’arte, tutti o quasi incentrati sulla figura del suo amato Santo Roncalli, dal patriarcato veneziano al papato romano. Versa, per Michele e me, un bitter dissetante... Ci sentiamo privilegiati ed emozionati a vederlo servire proprio noi, umili caorlotti, con le mani che sono state per decenni al servizio dei Papi. “Mi son Marin, ma son più Santamore de Guido - ci saluta calorosamente Antonia - e géro in Cooperativa assieme a tó ma-

ma Adèe, prima che a sposasse tó papà Gino.” ...Ricordi che affiorano dirompenti, e per me commoventi, a distanza di ben 60 e più anni... Siamo solo gli ultimi, in ordine temporale, tra le centinaia di caorlotti che negli anni, nei decenni, sono stati accolti a Roma da Guido, accompagnati in Vaticano per l’udienza con il Papa Buono, o con Wojtyla, ed anche nei Giardini dove ha trascorso

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giorni e anni così decisivi per la storia della Chiesa durante il Concilio Vaticano II indetto da Roncalli. “Ogni volta che venivano a trovarmi da Caorle - narra Guido, quello che oramai è diventato un aneddoto - suggerivo loro di portare in omaggio al Papa

una cesta di buon pesce fresco, perché il Santo Padre amava Venezia e anche Caorle. Ringraziando e sorridendo, Roncalli diceva: « I pesci piccoli salgono in alto, al Papa, i pesci grossi rimangono giù, da Guido...». Le origini caorlotte di Guido Gusso balzano agli occhi quando ci accompagna al suo piano attico, con ampia veduta sui tetti della Città Eterna. Lui stesso, che ha sempre praticato con passione la pittura e la scultura, ma sa usare bene anche gli attrezzi del muratore e falegname, ha affrescato quasi tutte le pareti con i temi della laguna di

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Caorle, delle case del centro storico, il campanile, il duomo, il santuario della Madonna dell’Angelo, e anche scorci di Venezia e San Marco, dove iniziò la sua nuova vita. Nato nel febbraio del 1931, la sua infanzia, come quella dei compaesani, fin da bambino fu indirizzata alla pesca in laguna. Più tardi lavorò anche nel forno di famiglia. A 22 anni fu beneficato dal fratello Cornelio, impiegato all’ufficio del lavoro di Venezia, che gli suggerì di cercare fortuna bussando alla porta del Patriarcato; fortuna - lo leggiamo da suo libro autobiografico - che ebbe le sembianze del compaesano Enrico Soncin, sacrista a San Marco, il quale lo introdusse alle personalità della Curia veneziana dove si necessitava di un semplice autista e cameriere. Così, pur con momenti di difficoltà pratiche, ma con inesauribile passione e dedizione, comincia l’avventura di Guido Gusso al fianco del Cardinal Patriarca Angelo Giuseppe Roncalli. Le vicende veneziane di Roncalli - a noi caorlotti così care, dato che in soli 5 anni, fra il marzo

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don Loris Capovilla. «Guido non aveva nessuna intenzione di andare a Roma - leggiamo nel suo libro - neanche per pochi giorni. Poi, come sempre, rendendosi conto della situazione e dei disagi che avrebbe creato un suo rifiuto, si preparò, tranquillo, alla trasferta. Tutto sommato, pensava, sarebbe stato per poco tempo... Mai avrebbe potuto, nemmeno lontanamente, immaginare che, anche lui, non sarebbe mai più riuscito ad allontanarsi dall’orizzonte degli eventi della Santa Sede... e ciò neanche dopo la meritata pensione.» “La grandezza ha origine nell’umiltà”. Guido fu accanto discosto solo di pochi metri - da Roncalli quando salì al soglio di Pietro e indirizzò alla folla di fedeli il Discorso della Luna, o quando li esortò a portare ai bam-

Nella sua Caorle

simi livelli internazionali) e i buoni uffici che Guido in molti decenni ha sempre benevolmente elargito tanto a privati cittadini compaesani, quanto a svariate istituzioni caorlotte. “Curriculum Vitæ” D’altra parte, i suoi titoli parlano da sé. Nel 1953 assunto alla Segreteria del neo eletto Patriarca di Venezia Angelo Giuseppe Roncalli. Ha sempre seguito il Patriarca in tutti i suoi viaggi partecipando, infine, anche al conclave che vedrà il cardinale di Venezia uscire dalla Sistina come Pontefice con il nome di Papa Giovanni XXIII. Nell’ottobre 1958 Giovanni XXIII lo nomina ufficialmente come suo Aiutante di Camera. Nel novembre 1961 Giovanni XXIII, in occasione del suo 80° genetliaco, gli attribuisce un nuovo ed ulteriore incarico con la nomina a Vice Decano Aggiunto della Sala Pontificia (ossia vice responsabile dei Sediari pontifici, coloro che hanno il privilegio e responsabilità di portare a spalla il Papa sulla sedia gesta-

Guido Gusso in Campo Cadorna, davanti alla sua casa di Caorle, dove fa ritorno ogni anno nei mesi estivi.

1953 e l’ottobre del 1958, il prelato molto operò per il sostegno della nostra comunità parrocchiale, per il Centro sociale, e con particolare ammirazione e devozione per la Madonna dell’Angelo - sono state solo in preludio di quello che sarebbe accaduto con la nomina a Papa del nostro amato Patriarca, che per Guido si rivelava una vita trascorsa a “servire un Santo”. Roncalli oramai era così legato al suo giovane Aiutante, che lo portò con sé anche nel Conclave, accanto al segretario personale

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toria). Nel gennaio 1964 il Pontefice Papa Paolo VI gli conferisce il titolo di Sotto Decano della Sala Pontificia. Nel luglio 1979 Sua Santità Papa Giovanni Paolo II lo promuove a Decano della Sala Pontificia, carica che ha ricoperto fino alla data di quiescenza avvenuta nel 1996; ma il Prefetto della Casa Pontificia, Sua Eminenza cardinal Dino Monduzzi, lo confermerà in via straordinaria e per altri due anni, nell’incarico. Nel corso dei tantissimi anni trascorsi nello Stato della Città del Vaticano, ed in particolare, per il ruolo di rilevanza occupato durante le Udienze pubbliche e private dei Pontefici, Guido Gusso ha avuto modo d’incontrare innumerevoli personalità provenienti da tutto il mondo. In breve, ha conosciuto gran parte dei regnanti e politici europei e di tantissimi altri paesi, oltre alle massime autorità del mondo della cultura, dello spettacolo ed in

generale della vita pubblica. Con particolare affetto ricorda la sincera amicizia che lo legava al grande maestro scultore Giacomo Manzù, artista che volle dedicare alla cittadinanza di Caorle una sua celebre medaglia. Guido Gusso ha ricevuto innumerevoli decorazioni e riconoscimenti da molti paesi e stati sovrani. Tra questi vuole ricordare: - Commendatore ordine al Merito della Repubblica Italiana su proposta della Presidenza Consiglio dei Ministri (1986); - Dallo Stato della Città del Vaticano riceve nel 1963 il Cavalie-

bini la carezza del Papa, ma anche quando nelle stanze vaticane si trepidava per la Guerra Fredda e la crisi di Cuba tra Usa e Urss, sull’orlo della terza guerra mondiale, o quando riceveva le più alte autorità mondiali. Guido Gusso non ha certo bisogno di un riconoscimento di benemerenza da parte del suo modesto paese natio. È, viceversa, Caorle che avrebbe tutto da guadagnare nell’attribuirgli il riconoscimento di Cittadino Benemerito, e questo per il prestigio (e le relazioni ai mas-

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I TESORI DI CAORLE

Il libro che racconta le memorie di vita dell’illustre concittadino Guido Gusso

«Il Santo che ha cambiato la mia vita» Aiutante di Camera di San Giovanni XXIII di MICHELE INESCHI

I

l libro autobiografico che racconta le memorie di una vita, quella di Guido Gusso, nostro concittadino caorlotto, Aiutante di Camera di Angelo Giuseppe Roncalli - prima Patriarca di Venezia e poi Papa Giovanni XXIII, canonizzato da Papa Francesco il 27 aprile 2014 - è una vera e propria fortuna letteraria e culturale. Il racconto analizza da un punto di vista assolutamente inedito la vita assieme a Papa Roncalli, ed è proprio questa caratteristica che conferisce unicità alla narrazione. Guido, infatti, ha vissuto in prima persona tutto ciò che racconta, avendo trascorso giorni e notti al fianco di un Santo. In queste trecento pagine viene raccontato il servizio di lavoro di Guido come Aiutante di Camera e, grazie a questa rara testimonianza, si può riuscire a capire chi veramente fosse Papa Giovanni XXIII, il suo carattere, le sue abitudini, le usanze, le mansioni quotidiane. E chi meglio di lui avrebbe potuto testimoniare la vita del “Papa Buono”? A chi ancora oggi è emozionato dal genuino ricordo di Angelo Roncalli, a chi necessita per studio o approfondimento storico di conoscere i particolari della vita in Vaticano al tempo, a chi semplicemente vuole documentarsi sulle curiose - e a tratti simpatiche - vicende di Papa Giovanni... insomma, questo libro è quello adatto. E allora, preparate i fazzoletti, perché vi commuoverete. Il racconto comincia in una Caorle ai tempi della seconda guerra mondiale, con la miseria e il terrore degli aerei militari che sorvolavano paese e laguna, ma allo stesso tempo dei giochi spensierati di un bambino - Guido - proveniente da umile famiglia di pescatori (il padre Giuseppe in seguito divenne il fornaio del paese). Sono gli anni della giovinezza, i momenti che restano indelebili nella mente di ciascuno a distanza di anni. Finita la guerra, Guido era un adolescente e praticò diverse mansioni. Ma di lì a poco, all’età di 22 anni, avrebbe visto la sua vita stravolgersi. Su suggerimento dell’amico caorlotto Enrico Soncin, sacrista a San Marco, e del

fratello Cornelio (e non, quindi, dello zio mons. Felice Marchesan, come molti a Caorle hanno sempre creduto) presentò domanda di assunzione in Curia a Venezia, dove fu presentato al neo Patriarca Roncalli, giunto in Laguna dopo dieci anni trascorsi a Parigi quale nunzio apostolico. Con qualche titubanza iniziale da parte della Curia, alla fine fu deciso di assumerlo definitivamente. Il Patriarca Roncalli fin da subito prese a cuore Guido ed ebbe sempre con lui un rapporto puro e sincero. Lungo tutto il racconto si capisce il sentimento d’affetto che Roncalli aveva per la gente di Caorle. La storia prosegue con la vita a Venezia, gli albori del suo lavoro, i primi incontri ufficiali, i viaggi assieme al Patriarca. Nel 1958, con la morte di Eugenio Pacelli, Papa Pio XII, si arriva al fatidico giorno del Conclave per l’elezione del Papa, e da lì in poi, né Roncalli né Guido avrebbero più fatto ritorno a Venezia. Con l’elezione al soglio pontificio, Papa Giovanni XXIII decise infatti di tenere con sé in Vaticano Guido, che in seguito fu raggiunto dalla moglie Antonia Marin, e ai primi del 1959 anche dal fratello Paolo, per coadiuvarlo nel lavoro quotidiano. Prosegue il racconto con la nuova vita in Città del Vaticano, le passeggiate nei giardini interni alle possenti mura, gli incontri con le maggiori cariche internazionali, ma anche le simpatiche fughe del Papa a insaputa delle guardie. Ai fratelli Gusso venne assegnato anche il ruolo di autisti ufficiali del Papa. Racconta Guido che un giorno il Papa gli chiese di uscire in segreto dal Vaticano, a insaputa della Gendarmeria, perché voleva semplicemente fare qualcosa di diverso. Allora, mentre percorrevano le strade fuori dalle mura, si accorsero che dietro di loro cominciava a formarsi una coda di auto in festa, di persone che ave-

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vano riconosciuto il Santo Padre, e Roncalli era felice di quanto stava accadendo. Arrivati in un paesino, e con la coda di macchine sempre più lunga alle loro spalle e la gente in festa, arrivò un poliziotto che li scortò fino a Castel Gandolfo. La felicità di Roncalli fu grande, soprattutto per averlo “fatto in barba” a Guardie Svizzere e Gendarmi, ma da quel momento la Polizia italiana decise di rinforzare il controllo durante le passeggiate del Papa, per evitare situazioni simili. Insomma, le avventure sono state innumerevoli, una vita piena di soddisfazioni. In conclusione si giunge alla morte di Papa Giovanni XXIII, Guido racconta la sofferenza che ha dovuto sopportare il

santo uomo durante la malattia, ma la totale serenità per aver vissuto appieno una vita pura e limpida, non a caso da tutti viene ricordato come il “Papa Buono”, quello del “Discorso alla luna”, della visita ai carcerati, dell’enciclica Pacem in Terris contro la Guerra Fredda tra Usa e Urss. Guido, mentre il Papa moriva, racconta commovente che tra le lacrime gli stringeva forte la mano. “Papa Giovanni XXIII è stato veramente un uomo dal cuore grande: Consolatore degli afflitti, Visitatore degli ultimi, Conforto dei malati, Pastore misericordioso. Era capace di punire se stesso per cause altrui. Calpestava il proprio io pur di valorizzare le persone, anche le più modeste, come il sottoscritto.” Un sincero ringraziamento, allora, va rivolto a Guido Gusso per aver voluto condividere le sue memorie di una vita e pubblicato questa narrazione, un’autentica perla storica che mai nessuno prima d’ora aveva avuto la fortuna di poter conoscere: la vera storia di Guido e di Papa Giovanni XXIII, un Santo che davvero ha cambiato la vita, e non solo a lui, ma al mondo intero !

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I TESORI DI CAORLE

rato di San Gregorio, per arrivare alla Commenda di San Gregorio nel 1994. Dal 1969 è anche Croce al merito dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme mentre, nel 1998, riceve attestato dalla Pontificia Accademia Cultorum martyrum del Pontificio Consiglio della Cultura; - Dal Sovrano Ordine Militare di Malta riceve Croce di Ufficiale nel 1984 e Croce di Commendatore nel 1989; - Ordine al merito della Repubblica Austriaca – Gran Commendatore di Seconda Classe (1990); - Ordine al merito di Germania con Croce di Prima Classe (1982); - Ordine dell’infante Dom Henrique del Portogallo - Commenda con Placca (1986); - Dal Principato di Monaco nel 1960 viene nominato Cavaliere di San Carlo; mentre nel 1961 riceve, direttamente dal Re Baldovino del Belgio, riconoscimento di Stato con medaglia d’oro; - Ordine al Merito civile di Spagna con Croce di Ufficiale; Ordine del Sole del Perù del 1962; Onorificenza Civile del Libano del 1961. - Riconoscimenti ed attestazioni internazionali ricevuti da Stati Uniti e Lussemburgo, e nazionali da molteplici istituzioni ed Enti del Turismo.

Ad perpetuam rei memoriam, a futura memoria di noi caorlotti, la vita di un uomo nato in tempi di grande privazione e indigenza, premiato dal vivere non solo nel luogo, Caput Mundi, più antico e potente al mondo, ma soprattutto a fianco di un Santo. - ©

Una Confraternita dei Santamore - Baraboi Servi della Santa Croce La storia dei “Santamore” di Caorle, ramo della grande famiglia dei Gusso, risale almeno al XVI secolo. La tradizione dei “Baraboi”, importata dal Sud Italia, risale invece alla Prima guerra mondiale, quando molti caorlotti, proprio a causa dello scenario bellico che ricomprendeva tutto il Nordest dal Carso al Piave, dalle cime dolomitiche alle lagune, sfollarono andando profughi in diverse località più sicure. A guerra conclusa, da Ferrandina (Basilicata) ritornò anche la famiglia di Francesco Gusso Santamore, con il voto di portare in Processione del Venerdì Santo la Santa Croce di Gesù, con cinque pescatori Santamore scalzi e celati in cappe nere. Da quasi un secolo, quindi, quella dei Baraboi è una tradizione che si è consolidata sull’alveo della devozione confessionale di confratelli, che a Caorle nei secoli ha avuto espressione istituzionale nelle diverse Confraternite che si sono stabilite e ancora oggi - nonostante il decreto napoleonico di scioglimento perdurano: la Confraternita del Santissimo Sacramento, del Sacro Cuore di Gesù, dello Spirito Santo, la Confraternita della Beata Vergine delle Grazie, quella della Madonna dell’Angelo e di Sant’Andrea dei Pescatori. Confraternite, insomma, con la propria “mariegola” (cioè la regola di appartenenza e servizi da svolgere) ce ne sono sempre state e di nuove ne verranno. L’idea, nata proprio durante l’incontro con la famiglia di Guido Gusso, è di dare vita ad una “Confraternita Dei Santamore Servitori della Santissima Croce - Baraboi”. La “mariegola” dovrebbe altresì prevedere le figure operative (anche fem-

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minili), come il Priore ed uno o due Priori Vicari ed altri incarichi che, per dare più efficacia alla loro operatività, esclusivamente legata al territorio, dovranno avere la residenza in Caorle o comuni limitrofi; mentre, per i non residenti, si potrebbero prevedere delle cariche “emerite” non operative. Si potrebbe prevedere anche un periodo di adesione come noviziato e, solo per chi ha partecipato a portare la Croce del Venerdì Santo, almeno una volta, potersi definire con il termine Barabol - Servo della Santissima Croce. Comunque, proposte ed osservazioni, possono essere rivolte direttamente a Guido Gusso, utilizzando il sito internet www. guidogusso.altervista.org alla sezione Santamore. Altra interessante idea, potrebbe essere la raccolta e pubblicazione di testimonianze e storie dei vari Santamore e poi metterle, a futura memoria, nel sito dedicato.



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con le PRIME PAGINE

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Un Quarto di Secolo con CAORLEMARE MAGAZINE capillare distribuzione - senza i quali non esisterebbe il nostro giornale. Poi, gli Sponsor, ossia le decine di aziende che considerano CaorleMare Magazine lo strumento idoneo a veicolare i loro messaggi di marketing e in questo modo ne permettono la natura di “free-press”. Infine la Redazione e i Collaboratori. In 25 anni, decine e decine di Amici prima ancora che professionisti o appassionati, si sono affiancati per un breve o lungo periodo. Insieme abbiamo lavorato con passione, intelligenza, sacrificio, anche commettendo qualche umano errore, ma sempre con l’onestà intellettuale ed etica che sta alla base del nostro impegno. Citare tutti, impossibile. Qualcuno ci ha lasciato, e forse ci guarda dall’alto con un piccolo sorriso. Altri sono stati sempre con noi, fin dalla prima ora. Loro sì vanno citati e ringraziati: Milena Romagnoli e Isidoro Silvestrini, splendide colonne portanti di CaorleMare Magazine.

E

così, CaorleMare Magazine ha girato il Quarto di Secolo !! I nostri 25 anni di vita sono stati raggiunti a conclusione dell’annata terminata con il numero di Ottobre scorso. Non ci sembra essere passato così tanto tempo, da quando nel 1992 (anche se la Testata giornalistica era stata legalmente registrata il 18.4.1988) Renzo Trevisan (direttore responsabile) e Flavio Ineschi (redattore e impaginatore) davano alle stampe presso la Tipografia Capiotto il primo numero di una rivista, che per differenziarsi dal predecessore Caorle Spiaggia, ma anche per ricollegarsi idealmente nella stessa linea editoriale, venne registrata al Tribunale di Venezia col titolo ta presso Industrie Grafiche Peruzzo a Me“Doge Stampa - CaorleMare Magazine”. Il format era più o meno quello del ta- strino (Pd). GRAZIE A TUTTI VOI ! Ma soprattutto intraprese un percorso bloid e la stampa monocolore (dovendo anFlavio Ineschi che fare i conti con le possibilità tipografi- giornalisticamente più impegnato, fino al che dell’epoca: si stampava ancora con la li- punto di diventare il giornale notype a caratteri di piombo fuso... e la di attualità, cronaca, dibattito e informazione generale che computer grafica era solo agli albori). La linea editoriale è sempre rimasta la oggi riscuote popolarità sia fra stessa: gli argomenti di attualità, del turi- i Caorlotti, sia fra i turisti che smo, cultura, sport locale, eventi e manife- amano la nostra città e d’estate cercano la rivista e addiritstazioni. Il lettore cui CaorleMare Magazine si ri- tura la collezionano, quasi covolgeva fin da subito, voleva essere il turista me “annales”. Tre le componenti fondache frequenta e ama le nostre spiagge e la nostra città, per il quale sono sempre stati mentali per questo successo: dedicati anche articoli in lingua straniera: in primis i Lettori, sia Caorlotti che turisti - inclusi gli albertedesco e adesso anche inglese. Ma in realtà, i Caorlotti per primi si sono ghi che contribuiscono alla affezionati a questo giornale che, negli anni, è sempre più percepito come uno strumento di informazione prezioso e affidabile. «Scusi, mi può dare una copia di Caorle Spiaggia ?» I progressi editoriali sono Questa domanda che ancora non di rado ci viene rivolta quando stati costanti e significativi. La d’estate provvediamo alla distribuzione di CaorleMare Magazine periodicità ha subìto diverse (gratuita, trattandosi di un free-press), è certo incongrua e inatcalibrazioni, passando da usci- tuale, ma sottende un accostamento ideale della nostra rivista te esclusivamente estive a ca- con quella che per 18 anni l’ha preceduta, appunto “Caorle rattere quindicinale, ad una Spiaggia”. Nel festeggiare i nostri 25 anni di vita, ci piace - e sempre lo fapresenza più continua nell’arco dell’anno, con l’attuale cadenza remo - ricordare chi ci ha “aperto la strada”: Caorle Spiaggia, apmensile di 8 numeri da Marzo punto. Erano i tempi pionieristici del turismo sulle spiagge dell’Alto a Ottobre, più la tradizionale pubblicazione natalizia (questa Adriatico, e nel 1971 il giornalista di Udine Sebastiano De Zorzi che avete tra le mani), che si diede vita, registrando al Tribunale di Udine in data 22 luglio pubblica già dal 1988, e quindi 1970 n. 258 nel registro della stampa, la testata “Caorle Spiaggia”, che si univa alle analoghe per Lignano e Bibione. Quindi tre tocca ormai i 30 anni di vita. Crescendo, CaorleMare si af- riviste, a carattere estivo con periodicità settimanale, in bianco fidò anche alla stampa in rota- e nero (solo negli ultimi anni fu stampata in bicolore), con contetiva presso la Edigraf di Trieste nuti dedicati ai turisti che già affollavano le tre spiagge tra Friuli e Veneto. e, dopo un altro lungo periodo La sede di Redazione era a Udine, così come la stampa, effettuata presso Grafiche Missio a Plaino con il colore offset della Tipo- (Ud). Antesignano dei cosiddetti free-press, ovvero giornali che si distribuiscono gratuitamente pergrafia Capiotto, oggi è stampa- ché sostenuti solo dalla pubblicità, Caorle Spiaggia aveva comunque un costo di copertina di Lire 900.

E una volta c’era “ Caorle Spiaggia”

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COME ERAVAMO... (e, forse, come saremo...) Elogio ai nostri “Diogene” caorlotti

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ra i grandi pensatori della Grecia Antica, coloro che svilupparono a beneficio dell’intera umanità l’amore per il pensiero ontologico (lo studio dell'essere in quanto tale) ed epistemologico (teoria e metodo della conoscenza scientifica, logico-matematica ed empirica) ovvero la Filosofia, viene ricordato Diogene di Sinope (nell’affresco di Raffaello “La Scuola di Atene” conservato nei Musei Vaticani, è quello sdraiato sulla scalinata del tempio assieme ai grandi Socrate e Platone, Aristotele, Talete). Costui visse quasi novant’anni, tra il 412 e il 323 a.C., tra Corinto e Atene, e si racconta che, nella parte matura della propria vita, vivesse in stato di indigenza assoluta, seminudo e riparato in una giara di terracotta. Per questo fu poi definito “cinico” poiché professava la conduzione di una vita scevra da ogni bisogno e condizionamento materiale, come quella di un cane (da cui, appunto, “cinico”), ma anche sempre pronto alla critica pungente delle “inutili” ricchezze e agi dei potenti della sua epoca. Una volta Diogene fu visto, in pieno giorno, andare per le vie di Atene con una lanterna accesa. A chi, deridendolo, chiedeva cosa intendesse fare, ri-

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spose: “Cerco l’Uomo”, significando l’essenza vitale ed eroica dell’essere umano, che si emancipa ed eleva dalla misera condizione materiale terrena. Ecco (secondo la biografia di Diogene Laerzio - Vite dei filosofi, Vita di Diogene il Cinico, VI 60) come ragionava: «Tutto appartene agli Dei; i sapienti sono amici degli Dei; i beni degli amici sono comuni. Perciò i sapienti posseggono ogni cosa.» Una volta aveva ordinato ad un tale di procurargli una casetta; poiché quello indugiava, egli si scelse come abitazione una botte. E d’estate si rotolava sulla sabbia ardente, d’inverno abbracciava le statue coperte di neve, volendo in ogni modo temprarsi alle difficoltà. La fama di questo strano filosofo fu così grande da richiamare e ispirare discepoli da tutta la Grecia in quella che viene ricordata come la Scuola Cinica poi sviluppata nelle Scuole Scettica e Stoica. Insomma, Diogene cercava qualcuno che avesse le qualità che ci si aspetterebbe di trovare nell'uomo naturale e puro: cercava l'uomo che vive secondo la sua più autentica natura, l'uomo che, aldilà di tutte le esteriorità, le convenzioni o le regole imposte dalla società e aldilà dello stesso capriccio della sorte e della fortuna, ritrova la sua genuina natura, vive conformemente a essa e così è felice. Nel 336 a.C. il giovanissimo Alessandro - figlio di Filippo II Macedone, che con la battaglia di Cheronea nel 338 a.C. conquistò la Grecia - fu inviato dal padre a governare il paese oramai avviato al declino. Il suo famoso tutore, Aristotele, gli suggerì di raggiungere Corinto e

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incontrare Diogene Cinico. Alessandro - racconta ancora Laerzio - « Si fece appresso a Diogene, andandosi a mettere tra lui e il sole. "Io sono Alessandro, il gran re", disse. E a sua volta Diogene: "Ed io sono Diogene, il cane". Alessandro rimase stupito e chiese perché si dicesse cane. Diogene gli rispose: "Faccio le feste a chi mi dà qualcosa, abbaio contro chi non dà niente e mordo i ribaldi.” Alessandro disse: “Chiedimi quello che vuoi” e Diogene di rimando: “Lasciami il mio sole”. Alessandro il Macedone, che morì a soli 33 anni, dopo aver conquistato tutto il mondo conosciuto dal Mediterraneo all’Asia e all’Egitto, e per questo fu appellato Magno, parlò ed ascoltò a lungo quel matto che tutti rispettavano, e alla fine si dichiarò pronto a fare qualsiasi cosa, con il suo grande potere, che Diogene gli avesse chiesto. Ma il filosofo semplicemente gli chiese di spostarsi dalla luce del sole, perché gli faceva ombra ! Riferisce Plutarco, che il giovane monarca, colpito ed ammirato da un tale sprezzo delle cose materiali, arrivò ad affermare: «Davvero, se non fossi Alessandro vorrei essere Diogene.» Questa storia ci dice di come la sapienza sia un bene più grande rispetto a quelli materiali, e che dietro l’umile condizione anche “cinica” di ciascuna persona, possa celarsi uno spirito sublime che guida e ispira la conoscenza e le genti. E allora, quanti Diogene riconosciamo tra i nostri Caorlotti ? Molti certamente, in ogni epoca e generazione. Sono tanti i Diogene di Caorle... e sono considerati e protetti... Ecco, il nostro elogio è per tutti loro, e per il più Diogene di tutti, Mario Onto. Flavio Ineschi



Assegnato a CaorleFilm il Premio “G. Mazzarotto”

LIONS CLUB CAORLE - Sabato 16 dicembre in Centro civico la cerimonia di consegna

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i rinnova l’appuntamento con il “Premio Giovanni Mazzarotto – Lions Club Caorle”. Sabato 16 dicembre alle ore 11.00 nella sala superiore del Centro civico di Caorle si svolgerà la cerimonia di assegnazione del prestigioso riconoscimento, che quest’anno viene attribuito all’Associazione “CaorleFilm” nella persona del suo presidente, Alessandro Malpighi. Istituito nel 2010, il Premio intende ricordare l’operato dell’imprenditore di Portogruaro che in oltre mezzo secolo ha caratterizzato edilizia e turismo del Veneto orientale ed è rivolto a persone che abbiano operato nei settori del lavoro, del sociale, della comunità sviluppando condivisi valori etici.

Il protocollo prevede il conferimento di una somma ad una persona o associazione che rappresenti i principi enunciati dall’art. 1 del regolamento, ossia persone, imprese, associazioni ed enti che hanno contribuito in modo significativo alla crescita dell’economia, dell’immagine e del prestigio del territorio di Caorle, rispecchiando con la propria intraprendenza, creatività, ingegno, impegno e dedizione al lavoro quei valori che hanno caratterizzato la vita di Giovanni Mazzarotto.

Le candidature devono pervenire entro il 31 ottobre di ogni anno e il premio viene assegnato da una commissione di valutazione composta da cinque membri: un rappresentante della famiglia Mazzarotto, quattro soci del Lions Club di Caorle responsabili del service. Per quest’anno, è stato unanimemente indicata l’Associazione CaorleFilm, composta dai fratelli Andrea e Alessandro Malpighi, che da

oltre 10 anni operano con passione nel settore della cinematografia, e nel 2018 daranno vita al Primo Caorle Film Festival internazionale, dedicato al cinema indipendente. Tra i lavori che hanno reso famosa prima la Pighi Brothers Production ed in seguito CaorleFilm, va citata la pluripremiata web-serie “Inferno”, e prima ancora “PSM Confidential”, che nel 2014 ebbe ben 6 nominations al Rome Web Award e al Los Angeles Web Fest conseguì il premio per la miglior regia. CaorleFilm ha sempre coinvolto nelle sue produzioni video molti giovani caorlotti, nei vari set allestiti sempre nella nostra città.

Bilancio di un anno Lions

news - “WE SERVE”. Le attività del Lions Club Caorle

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nche se l’anno ufficiale lionistico inizia il 1° luglio e si conclude il successivo 30 giugno, il periodo delle Festività Natalizie è sempre occasione di un bilancio su quanto è stato fatto in termini di services e attività di solidarietà alla comunità, nello spirito più genuino del motto «We serve». E ancora una volta - come ormai da 22 anni - il Lions Club Caorle si è impegnato su molti fronti. Nella recente riunione del Direttivo, è stato approvato il bilancio con l’elencazione di

quanto realizzato - anche in termini di impegno economico - nei mesi di questo 2017. Attività estremamente importanti: in primis il progetto "Spreco alimentare, tra recupero e consapevolezza", che per i prossimi due anni verrà sviluppato assieme a tutti i Lions Clubs del Distretto 108 Ta3, che ricomprende buona parte dei territori provinciali di Padova, Venezia, Treviso e Rovigo. Non meno significativo il service “Un Poster per la Pace” che oltre alla partecipazione di quattro scuole medie del

territorio, ha visto premiato proprio un nostro studente a livello distrettuale. Interessanti visite culturali, quest’anno, sono state effettuate a Mantova e a Illegio (Pn) per approfondire le vestigia della cultura italiana e ammirare mostre d’arte. In collaborazione con i Clubs di Sacile, Brugnera-Pasiano-Prata, Motta di Livenza, S. Stino di Livenza, verrà riproposto il “Premio Livenza”, iniziativa a carattere culturale che segna la contiguità delle comunità bagnate dal fiume, dalle sorgenti del Gorgazzo al-

la foce nel mare di Caorle. Su segnalazione degli Uffici comunali che fanno riferimento ai Servizi Sociali, verranno distribuite 30 confezioni contenenti diversi prodotti di prima necessità, preparate dal Lions Club di Caorle nel programma “Cassetto della Solidarietà” con il quale si cerca di dare un aiuto a famiglie di Caorle in difficoltà economica. A tutti, giungano gli Auguri del Lions Club Caorle per un sereno Natale e prospero Nuovo Anno 2018.

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SPORT

Campioni in Accademia

Diventerà “Palestra sicura” riconosciuta dall’Asl4

al 2010 a Caorle il punto di riferimento per gli sportivi e per chi necessita riabilitazione fisiatriD ca è l’Accademia dello Sport, centro fitness.

Responsabili sono Franco Vicentini ed Helene Fonte, più una serie di collaboratori, i titolari dei corsi, personale specializzato. La palestra centro fitness attrezzato, sito in Via Traghete fianco ipermercato Famila, ogni giorno, estate e inverno, accoglie decine e decine di atleti di ogni età, per praticare percorsi di preparazione atletica specifica per tipo di disciplina, ginnastica posturale, attività di muscolazione, attività aerobica in genere, e una miriade di corsi differenziati personalizzati e collettivi, quali pilates, zumba, fitcombat, pancafit, tai chi, step basic/coreo, ecc. Percorsi individualizzati sono dedicati anche al recupero post traumatico e post operatorio, con perso-

nal trainer. Fornitissima l’area attrezzi: sala muscolazione dotata di macchine isotoniche, reparto cardio con vari tipi di macchine da usare per allenare la parte aerobica, tappeto per attività a corpo libero e stretching, ginnastica posturale; un reparto propriocettivo dove si allena l’equilibrio, la stabilità delle gambe e la propriocezione. Ed anche la sauna finlandese, suggerita dopo l’attività con lo scopo del rilassamento dei tessuti. Poi ci sono attività accessorie, come la naturopatia, che comprende la corretta alimentazione, guidata da una nutrizionista laureata. È in ultimazione il percorso per classificare l’Accademia dello Sport come “palestra sicura” (da parte del servizio sanitario ASL4 della Regione Veneto) in base al progetto AFA-Attività fisica adattata, e riconosciuta da ogni medico di base come luogo sicuro dove svolgere attività per sindromi metaboliche, problemi cardiocircolatori, ecc. Numerosi grandi atleti hanno già frequentato e usufruito dell’Accademia dello Sport, in quanto è in essere una convenzione con la Fondazione Caorle Città dello Sport, che prevede un sistema di collaborazione tra le due entità, permettendo a tutti gli atleti che vengono a Caorle a fare eventi e manifestazioni, ma anche a svernare, o trascorrere periodi di preparazione atletica, di praticare in Accademia dello Sport, in convenzione gratuita, la specifica preparazione atletica. E quindi, in questi anni, ne hanno usufruito in particolare le nazionali italiane giovanili di basket femminile, la nazionale australiana basket femminile, l’Olympiakos e altre due squadre russe di basket, Benetton basket, Reyer Venezia, insomma tutto il mondo del basket transitato per Caorle ha fruito dell’Accademia. E ancora Verena Stuffer nazionale di sci discesa libera, Loris Manià giocatore di pallavolo di serie A, Guillaume Samica nazionale francese pallavolo, Simone Fontana nazionale italiana di bob a 4, il caorlotto Ruggero Trevisan ex nazionale di rugby. Infine, due società partecipanti al recentissimo Karate Venice Cup di fine novembre, e numerosi atleti che si dedicano al triathlon e alle maratone.

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SPORT

BASKET CAORLE - Ottime prospettive per il futuro

I 350 giovani del BVO S e la prima squadra, guidata da Nicola Ostan, si sta ottimamente comportando nella regular season di serie C Gold, non meno positiva è l’organizzazione del Pool BVO, che assieme a S. Stino di Livenza ed Annone Veneto - pur con la defezione di Portogruaro - conta oltre 350 giovani cestisti, e sempre sotto la supervisione tecnica del coach Ostan. Le formazioni giovanili - mai così tante iscritte ai campionati Silver e Gold - sono due Under13, poi Under14, Under15, Under16, Under18, Under20. Complessivamente circa 150 giovani atleti, che però vengono impegnati non solo in una, ma anche in due squadre, dando così loro la possibilità di crescere tecnicamente e confrontarsi con compagni e avversari di livello superiore. Questo rientra nella logica già della prima squadra, che attinge dai giovani Under20 sia in allenamento, sia in gara, dando loro minutaggio che aiuta alla crescita agonistica. E in questa logica rientra anche l’aver iscritto più squadre nei campionati Gold (ex Élite), che portano

ad affrontare le giovanili di squadre blasonate in ambito interregionale. Questa è la filosofia, tesa a garantire futuro ricambio alla prima squadra, chiesta al responsabile tecnico Nicola Ostan, coadiuvato dagli istruttori Marco Rinaldin, Alberto Zorzi, Matteo Rubin, Stefano Misuraca, Marco Momentè, ai quali si aggiungono Umberto Visentin e Sergio Corbetta, avviati grazie al BVO alla formazione di allenatore, così da garantire la continuità tecnica.

E sono oltre 200 i piccoli avviati al Minibasket, con responsabili Eva Rossignoli, Nacio Pezzini, Marco Rinaldin e Marinella Falcomer.


SPORT

Torna la corsa podistica Agriturismo Coda di Gatto U “Spètame che rivo” A L’anno scorso oltre mille partecipanti: un record

nche quest’anno Olimpicaorle organizza la tradizionale maratona prenatalizia “Spètame che rivo”, che giunge all’ottava edizione, confermandosi un evento non competitivo di richiamo non solo per caorlotti, ma anche per sportivi e appassionati da tutto il Triveneto.

La corsa è in programma per domenica 17 dicembre, con partenza alle ore 9:30 da Rio Terrà (zona Bafile). Le iscrizioni avranno luogo nei pressi della partenza a partire dalle ore 8:00 e fino a 10 minuti prima dell’inizio della corsa. Inoltre sarà possibile iscriversi online (anche per i gruppi) fino al 10 dicembre, compilando il modulo d’iscrizione al sito

www.olimpicaorle.it L’anno scorso, nonostante le condizioni climatiche di nebbia e gelo, si è segnato il record nelle adesioni: 1.283 partecipanti, che hanno formato una scenografica macchia rossa, in quanto è stato regalato a tutti un cappello da Babbo Natale. Tre le possibilità di percorso con diversa lunghezza: 6.5 - 10 - 21 km, che si snodano attraverso tutto il paese, dal centro storico fino al faro di Santa Margherita, dalla Madonnina fino ai casoni e ritorno verso il centro storico. Non mancherà lo spuntino a metà percorso per permettere anche ai meno allenati di “ricaricare le pile” con pandoro, thè caldo e quant’altro. Un altro è previsto anche a fine gara. “Spètame che rivo” si afferma evento sportivo di grande richiamo, che si contraddistingue per il clima positivo di unità e allegria che va a creare.

na nuova esperienza per la famiglia Faraon Luisa e Luca, proprietari del Ristorante Il Carro di Duna Verde. Dopo alcuni anni dall’acquisto di un meraviglioso casale nella campagna che da Eraclea va a San Donà, affacciandosi sul fiume Piave, si sono ultimati i lavori ed è nato l’Agriturismo “Coda di Gatto”. Il taglio del nastro è avvenuto lo scorso 5 novembre alla presenza dell’assessore Angelo Cattelan e di tantissimi amici che i coniugi Faraon hanno raccolto strada facendo, in tanti anni di attività. Un luogo accogliente arredato con la massima cura dei dettagli, toni delicati che lasciano la traccia del rustico con disposizioni moderne

e romantiche. Le stanze confortevoli saranno occasione di un “buen retiro” nella pace del luogo. Le colazioni e i pasti saranno deliziati dalla varietà dei prodotti coltivati direttamente sul posto, delizie che Luca propone come chef e pasticcere. In un secondo tempo sarà ultimata la piscina e il piano wellness aperti a tutti, senza dimenticare la passione per i cavalli di Luca e le figlie Chandani e Anna, le escursioni a cavallo saranno esperienze affascinanti. Donatella Brentel

Foto: Paolo Montagner

CIMENTO: TUFFO IN MARE A CAPODANNO

In spiaggia di Ponente la prima mattina del 2018 Si terrà alle ore 10:00 del 1 gennaio 2018 il cimento del primo tuffo in mare dell’anno in Spiaggia di Ponente, all’altezza del Don Pablo. Lo scorso anno ben 35 temerari hanno sfidato il gelo delle acque (temperatura esterna di 8° e dell'acqua di 12°). Un’impresa per duri di cuore.

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POSTI BARCA Nelle acque lagunari e specchi acquei di Caorle

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di Riccardo Coppo

na “manifestazione d'interesse” anticiperà i bandi per l'assegnazione dei posti barca e delle cavane individuati dall'amministrazione comunale con il piano degli spazi acquei. Un tassello alla volta si sta, dunque, delineando la procedura che dovrebbe portare all'attribuzione dei circa 1.500 posti barca lungo le acque interne del Comune di Caorle che sono stati decisi dopo una lunga opera di rilievi e ricerche che ha portato l'Amministrazione comunale ad approvare il Piano degli spazi acquei ed il successivo Regolamento attuativo. Per cominciare la procedura di assegnazione manca solamente un ultimo passaggio formale, ovvero la sottoscrizione dell'accordo tra Comune, Consorzio di Bonifica e Regione Veneto che nelle scorse settimane hanno già approvato e vagliato il Piano. Il Comune di Caorle ha più volte sollecitato gli altri due enti a concludere anche quest'ultima formalità e si spera che al più presto si possa finalmente procedere con l'avvio dei bandi per le assegnazioni delle cavane. Per rendere più chiara la procedura di assegnazione, il Comune, prima di emanare i bandi, pubblicherà una “mani-

Serve la “Manifestazione di interesse” possibilità di scegliere se partecipare o meno all'assegnazione per quella determinata area o se attendere la messa a bando dei posti barca in altre zone del Comune. Chi parteciperà al bando ma non si vedrà assegnato un ormeggio, avrà la possibilità di ripresentare la propria candidatura ai bandi che l'amministrazione comu-

nale emanerà nei mesi seguenti. Vi è una ragione alla base della scelta di consentire la presentazione di una singola domanda per un singolo ormeg@Publiphoto gio: evitare un “commercio” dei festazione d'interesse” alla quaposti barca da parte di potenle chiunque risulterà intenzioziali assegnatari di più ormeggi. nato ai posti barca potrà liberaCome abbiamo anticipato nei mente partecipare. numeri precedenti di CaorleUna volta raccolte la manifeMare Magazine, la giunta guistazioni d'interesse di caorlotti, data da Luciano Striuli ha indipescatori professionisti di laguviduato una serie di criteri di precedenza che serviranno a formare le graduatorie di assegnazione dei posti barca messi di volta in volta a bando: al primo posto vi sono i pescatori professionisti (che possono chiedere due ormeggi nel caso in cui le loro imbarcazioni fossero di dimensioni superiori al posto na ed operatori barca standard) ed a sedella nautica, guire operatori profesl'Amministraziosionali nel settore della ne comunale decinautica, residenti di derà da quale zoCaorle con l’abitazione na partire per la prospiciente all’area domessa a bando di ve viene richiesta l’asseormeggi e cavane. gnazione dell'ormeggio, In questo modo gli altri residenti nel Cogli interessati, che mune di Caorle, i possespotranno presensori di un cason ed i titotare un'unica dolari di una concessione manda (salvo i peidraulica rilasciata dal scatori che ne poGenio Civile, dall’Ispettranno presentare Tavole prospettica con l’indicazione degli ormeggi previsti lungo il torato di Porto o dal due), avranno la fiume Livenza e i canali Varrogio e Saetta della Via Litoranea Interna. Consorzio di Bonifica.

Gita in laguna per i nostri anziani

All’Ittiturismo Gaya di Giovanni Dalla Bella

i primi di ottobre è stata organizzata una gita in laguna, con pranzo a Casòn all’Ittiturismo Gaya di Giovanni Dalla Bella. Vi hanno partecipato una quindicina di signore e signori che abitano lungo Via delle Orate e altri amici. La giornata è iniziata in una mattinata di foschia, presso l’attracco di Piazzale Olimpia, dove ad aspettare la comitiva c’era il bragozzo Pianedo, pronto per partire verso la laguna di Caorle. Lungo la visita, Giovanni ha raccontato al gruppo le peculiarità e le caratteristiche del luogo; dopodiché, a metà del giro lagunare, è stato fatto anche uno spuntino a

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bordo. Verso ora di pranzo sono arrivati al Casòn, locato in Terzo Bacino, ed hanno assaporato le prelibatezze nostrane, con broetto caorlotto, seppioline, fritto.

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Al termine del pranzo tutti sono stati contenti e soddisfatti, pronti per il ritorno a casa. È stata una giornata all’insegna dell’allegria e dell’amicizia, che ha coinvolto un bel gruppo di persone, grazie alla grande disponibilità di Giovanni e della moglie Tecla. E per l’anno prossimo, sarà riproposta la stessa pregevole iniziativa.


TAI - Il monile del bere responsabile Marco Milano “Mandi Mandi” lancia una nuova iniziativa, dedicata al vino e ai giovani

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n monile dedicato al vino e al bere consapevole. E’ la recentissima iniziativa di Marco Milano “Mandi Mandi”, ideata per queste festività natalizie, e rivolta a tutto il mondo della produzione vinicola (soprattutto friulano), ma con una speciale attenzione ai giovani e all’importanza dello stile di vita sano e responsabile.

Un monile, collanina o braccialetto, che richiama, con un divertente gioco di parole, la filosofia orientale del Tao (Ying e Yang, il bene e il male, il bianco e il nero che si abbracciano) e il Tai, vino bianco veneto/friulano (ex Tocai). «Insomma: il “Vin e il Van” come filosofia di...vite ! Il Van - spie-

ga Marco - rappresenta il principio positivo. La prima persona alla quale vorrei regalare il TAI, non perché avesse la nomina di beone, è il grande cronista sportivo, Bruno Pizzul. Ad ogni puntata di “Mai dire Gol”, esordivo dicendo: Bruno…mole il bevi !!! Innanzitutto vorrei precisare che il monile “TAI”, non vuole assolutamente criminalizzare il Vino ed i Wine Lovers come me. Non ho mai pensato di demonizzare un prodotto vanto della cultura e della agricoltura, attraverso il quale si cerca di promuovere e valorizzare l’intero territorio del Nord Est, anche dal punto di vista turistico. Il “TAI”, è un gioco di parole che fa riferimento al bicchiere di vino bianco o nero, inteso come il bere moderato e socializzante. Il Gioiello “TAI”, che non ha nessun target di riferimento e può essere indossato da chiunque, non ha nemmeno la presunzione di voler educare. Ma l’ambizione di far sorridere e riflettere sul bere responsabile… sì!


Dipendenza da internet, perdita di identità sociale, cyberbullismo. Un allarme da non trascurare

Millennials (e non solo) a rischio nei social

“... MILLENNIALS DISAGIO...” C

hanno avuto voti alti non perché se li meritassero, ma resce l’allarme sugli effetti perché gli insegnanti non che l’attività in internet volevano rogne dai genitocausa ai giovani, e non di meno ri. Ad alcuni hanno dato medaglie solo per la parteagli adulti. Avere sempre lo smartphone cipazione, una medaglia tra le mani, prima di andare a per essere arrivato ultimo. Prendiamo questo grupdormire, appena svegliati, durante il pranzo e la cena, quando po di persone: finiscono l’usi viaggia in auto e quando si niversità, trovano un lavocammina, sempre concentrati ro, e sono gettati nel mondo sul display, su messaggi e notifi- reale, e in un istante scoche... sta diventando una specie prono che non sono speciali, che la mamma non gli di droga, una dipendenza. Peccato, perché internet è la può fare avere una promovera rivoluzione del Terzo Mil- zione, che se arrivi ultimo lennio. Ma va usato con intelli- non ti danno niente, e tra l’altro non ottieni qualcosa genza e competenza. I giovani vanno formati a solo perché lo vuoi. E in un scuola, sull’uso benefico delle attimo l’idea che hanno di infinite potenzialità di questo se stessi va in frantumi. L’altro problema che si strumento tecnologico. Non di meno gli adulti, sebbe- somma è che crescono in ne abbiano già un minimo di un mondo di Facebook e Insta“anticorpi”, vanno informati e gram, cioè dove siamo bravi a formati, per se stessi e per i loro mettere filtri alle cose, siamo bravi a mostrare alla gente che figli. Lo denunciava non molto la vita è magnifica, anche se siamo depressi. E quindi tutti fanno i duri e sembra che Simon tutti abbiano capito tutto, Sinek ma la realtà è che pochi sono duri, e la maggior parte non ha capito nulla. Quindi abbiamo un’intera generazione che cresce con livelli di autostima più bassi delle altre. E non per colpa loro, hanno avuto tempo fa l’antropologo culturale sfortuna. Ed ora aggiungiamo la tecnoe marketing consultant inglese, Simon Sinek, studiando i Mil- logia. Sappiamo che grazie all’interazione con i social lennials. Abbiamo selezionato alcuni media e con i cellulari, passaggi di una sua celebre in- viene rilasciata una sostanza chiamata dopamitervista che gira in Facebook. «A quanto pare i Millennials, na. Ecco perché quando che sono un gruppo di persone ricevete un messaggio è nate più o meno dal 1984 in una bella sensazione. È successo un po’ a tutti, ti poi… sono difficili da gestire. Pensano che gli sia tutto do- senti giù, un po’ solo, e alvuto, sono narcisisti ed egoisti, lora mandi 10 messaggi a 10 amici: “Ciao, ciao, dispersivi e pigri. Possiamo suddividere la loro ciao..” perché è una bella sensazione quando ti ricondizione in 4 caratteristiche. La prima sono i genitori, la spondono, no? È per queseconda è la tecnologia, la ter- sto che contiamo i likes, za è l’impazienza e la quarta è che torniamo 10 volte per l’ambiente. Della generazione vedere, e se il mio instache definiamo Millennials, trop- gram cresce poco mi chiepi di loro sono cresciuti sotto do: “Cos’ho fatto di male? l’effetto di strategie fallimentari Non piaccio più?” Pensa che trauma per i di educazione famigliare. È sempre stato detto loro che era- ragazzini quando qualcuno speciali, che potevano avere no gli toglie l’amicizia. ciò che volevano dalla vita, solo Sappiamo che quando arperché lo volevano. Gli è stato riva una notifica c’è una botta di detto che alcuni sono entrati in dopamina che fa star bene, e classi avanzate non perché se lo continuiamo a tornare sui social meritassero, ma perché i genito- perché ci piace. La dopamina è ri si erano lamentati. E alcuni la stessa identica sostanza che ci

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fa stare bene quando fumiamo, quando beviamo, e quando giochiamo d’azzardo. In altre parole, crea molta dipendenza. Abbiamo limiti d’età per fumare, per giocare d’azzardo, per bere alcol, ma niente limiti d’età per i social media e i cellulari, che è come andare allo scaffale dei liquori e dire ai nostri figli adolescenti: “Se ti senti giù per questo tuo essere adolescente, ecco qua” ed è in pratica questo che succede: un’intera generazione che ha accesso ad un intorpidimento che crea dipendenza da sostanze chimiche attraverso i cellulari durante un periodo di alto stress come l’a-

dolescenza. E perché è importante? Quasi tutti gli alcolisti hanno scoperto l’alcol da adolescenti; quando si è molto giovani, l’unica appro-

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vazione che serve è quella dei genitori. Ma durante l’adolescenza c’è questa transizione e passiamo ad aver bisogno dell’approvazione dei nostri pari. Molto frustrante per i nostri genitori, molto importante per noi, perché ci permette di acculturarci fuori dal circolo famigliare e in un contesto più ampio. È un periodo molto stressante e ansioso e dovremmo imparare a fidarci dei nostri amici. Alcuni, per caso, scoprono l’alcol e gli effetti intorpidenti della dopamina, che li aiuta ad affrontare lo stress e l’ansia dell’adolescenza. Purtroppo questo crea un condizionamento nel loro cervello, e per il resto della loro vita quando sono sottoposti a stress non si rivolgeranno ad una persona, ma alla bottiglia. Stress sociale, finanziario, di carriera… sono le principali ragioni per cui un alcolista beve. Ciò che sta succedendo è che lasciando accesso incontrollato a questi dispositivi che producono dopamina, il loro cervello rimane condizionato, ed invecchiando troppi ragazzi non sanno come creare relazioni profonde e significative. In parole loro, non mie, ammettono che molte delle loro amicizie sono superficiali, ammettono che dei loro amici non si fidano. Ci si divertono, ma sanno anche che i loro amici spariranno se arriva qualcosa di meglio. Non ci sono più relazioni profonde perché non allenano le capacità necessarie, e ancora peggio non hanno i meccanismi di difesa dallo stress, quindi quando nelle loro vite sono sottoposti a stress, non si rivolgono a delle persone ma ad un dispositivo, ai social media, a queste cose che offrono un sollievo temporaneo. Sappiamo che, la scienza su questo è chiara, che chi passa più tempo su Facebook soffre di livelli di depressione più alti di chi ci sta meno. Queste cose vanno bilanciate: l’alcol non fa male, troppo alcol fa male; scommettere è divertente, ma scommettere troppo è pericoloso; non c’è niente di male nei social media e cellulari, è lo squilibrio. Se siete a cena con i vostri amici, e state messaggiando con qualcuno che non c’è, è un problema, è una dipendenza. Se siete in riunione con persone


che dovreste ascoltare, con cui interagire, e mettete il telefono sul tavolo, questo manda un messaggio subliminale a tutti nella stanza: «non siete poi così importanti». Ecco cosa succede, e non riesci a metterlo via è perché ne sei dipendente. Se ti svegli e guardi il telefono prima di dire buongiorno alla tua ragazza, ragazzo o compagno di vita, hai una dipendenza. E come tutte le dipendenze col tempo distruggerà relazioni, ti ruberà tempo, soldi e ti peggiorerà la vita. Quindi abbiamo una generazione con poca fiducia in se stessi, e che non ha i mezzi per affrontare lo stress. Adesso ci aggiungiamo un senso di impazienza. Sono cresciuti in un mondo di gratificazioni istantanee: vuoi comprare qualcosa? Vai su Amazon e il giorno dopo ti arriva; vuoi vedere un film? Ti logghi e guardi un film, non vai a vedere gli orari del film; vuoi vedere una serie tv? Binge-watching!, non devi nemmeno aspettare una settimana che esca la puntata successiva. So di gente che salta stagioni solo per potersele vedere tutte insieme alla fine. Gratificazione istantanea. Vuoi un appuntamento? Non devi nemmeno imparare a fare il passo, non devi subire la situazione scomoda in cui non sai se sarai rifiutato, devi solo fare uno swipe e “Bam! Sono uno stallone”. Non hai bisogno di imparare i meccanismi sociali, tutto ciò che vuoi lo puoi avere subito. E allora, cosa perdi? Gratificazione sul lavoro, stabilità di relazioni; per quelle non c’è un’app. Sono processi lenti, oscuri, spiacevoli ed incasinati. Quello che questa generazione deve imparare è la pazienza, che le cose che sono davvero importanti come l’amore, o gratificazione sul lavoro, felicità, amore per la vita, sicurezza in se stessi, le capacità necessarie, per tutte queste cose ci vuole tempo. Lo scenario peggiore lo stiamo già vedendo, ed è l’aumento dei suicidi. In questa generazione, aumento di morti accidentali per overdose di droghe, e sempre più ragazzi che lasciano la scuola o la abbandonano per depressione. Mai successo prima, è una cosa davvero grave. Nella migliore delle ipotesi avremo una popolazione intera che crescerà e vivrà la propria vita senza mai trovare la vera felicità, non raggiungeranno mai una soddisfazione completa nel lavoro o nel-

la vita, vivranno la ROF MBERTO ALIMBERTI loro vita e andrà solo… bene: “Come va con il lavoro? - Bene, uguale «I ragazzi di oggi – che vivono più di notte a ieri. - Come va la tua relazione? - che di giorno – spesso si ubriacano, e poi si Bene dai”. Questa drogano. E cosa sono queste forme? Innanzitutto, perché devo vivere di giorno, è la migliore delle quando nessuno mi “convoca”, nessuno mi ipotesi. Ciò porta al chiama per nome, non rivesto alcuna utilità? Io non voglio provare la mia insignificanza lì, infatti il mio primo libro “Il tramonto dell’ocquarto punto: l’ambiente. Pren- sociale, assaggiarla e assaporarla tutti i giorni, cidente”, avevo già capito come andava la mudiamo questo in- e allora vivo di notte, mi stordisco con l’alcol, sica da queste parti. Einstein, ha scoperto la credibile gruppo nel caso anche con la droga, che per me più che sua formula a 24 anni. Dai 15 ai 30 anni hai il massimo dell’ideaziodi giovani e fanta- fonti di piacere, sono fonti di anestesia: non stici ragazzi che voglio sentire più niente, non voglio avvertire ne; sarà scombinata, non sarà assestata, ma la hanno avuto la la drammaticità della mia condizione, perché società li deve usare questi giovani, perché sosfortuna - non ne non c’è niente di peggio che percepire la pro- no intelligenti, hanno potenza sessuale, hanno hanno colpa - e li pria insignificanza sociale. energia, hanno forza biologica, e allora voi mettiamo in un Uno stereotipo generale prevede che le ra- pensate che una società del genere possa avere ambito aziendale a gazze vogliono fare le veline e i maschi i calcia- futuro? Non ce l’avrà, infatti decadiamo semcui interessa più tori, però cosa fanno percepire? Che l’unica co- pre più, soprattutto a livello culturale. dei numeri che di sa che possono vendere nel mercato è il loro Non pensate che la cultura sia insignificante, questi ragazzi. In- corpo, perché sono biologicamente belli, sani. perché non lo è ! teressano di più i Ho chiesto a un Armeno: “Perché voi che Dai 15 ai 30 anni oltre al massimo della biovantaggi a breve logia, c’è il massimo della potenza sessuale, avete avuto il primo genocidio, non siete fatermine rispetto ma non procreativa, perché la nostra cultura mosi come gli Ebrei?” e lui ha risposto: “Perché alle vite di questi stabilisce che non puoi mettere al mondo un fi- gli Ebrei hanno un Dio serio, noi ne abbiamo giovani esseri glio se prima non hai 30 anni, se non hai un la- uno che sembra un paparino”. Io invece penso umani. Li mettiavoro, una casa, i soldi per un mutuo…non che gli Ebrei sono molto colti, e la cultura li fa mo in ambienti puoi. E infine non dimenticate che dai 15 ai 30 essere egemoni, la cultura paga, ma non in un aziendali che non li aiutano a miglio- anni c’è il massimo della potenza intellettuale, tempo breve, dall’oggi al domani com’è la nostra mentalità economica, politica… ci vuole rare la propria fi- e ideativa; dopo comincia a decadere. Io stesso, nei libri che ho scritto, le idee ful- una visione lunga, dove accadono le cose imducia in sé, che non li aiutano ad minanti che ho avuto, le ho avute in quell’età portanti, e la cultura appartiene a queste.» imparare la capacità di cooperazione, che non li mo entrare in azienda e dobbia- prima cosa che facciamo? Se hai aiuta a superare le sfide di un mo raccogliere noi i cocci. Dob- il telefono ti puoi godere il monmondo digitale e a trovare più biamo impegnarci molto di più do. Ma non è con l’attenzione coequilibrio: non li aiutiamo a im- per capire in che modo costruire parare a superare il bisogno di la loro sicurezza. Moltissimo per stante che ci vengono le idee. Le gratificazione immediata e non capire come insegnar loro le abi- idee arrivano quando la nostra insegnamo loro la gioia e l’im- lità sociali che gli mancano. In mente divaga, vedi qualcosa e… patto della soddisfazione che si riunione non dovrebbero esserci “potrei fare così”: questa è l’inottiene quando si lavora duro su i cellulari, nessuno, zero. E non novazione. Ma ci stiamo privando di tutti qualcosa per un lungo periodo intendo dire che si sta fuori ad di tempo, e non in un mese e aspettare per usarlo. Non è così quei piccoli momenti. Nessuno nemmeno in un anno. Li affidia- che si formano le relazioni. Le di noi dovrebbe caricare il telemo a questi ambienti aziendali e relazioni si formano con la fidu- fono di fianco al letto. Dovremla cosa peggiore è che pensano cia; la fiducia non si forma con mo caricarli in soggiorno, per risia colpa loro. Si danno la colpa, un evento singolo, in un giorno. muovere la tentazione, distoAnche brutti periodi non rovi- gliere il pensiero e dormire libecredono di essere loro che non ce la fanno. E questo peggiora nano la fiducia immediatamen- rando la mente. Invece, ci si sveglia di notte te. È un percorso lento, contitutto, ma non è colpa loro. Sono le aziende, l’ambiente nuo, costante. E dobbiamo crea- perché non si riesce a dormire, e aziendale, la totale mancanza di re dei meccanismi dove permet- si controlla subito il telefono, il una leadership positiva nel tiamo che queste interazioni in- che è peggio. Ma se fosse in soggiorno non ci sarebbe alcun promondo di oggi. È questo che li fa nocue possano succedere. Sono un idealista, ma non so- blema. sentire così. Hanno avuto sfor“Eh, ma il telefono lo uso cono pazzo. tuna. Prendiamo solo un telefono. È me sveglia”. Compratela una Siamo messi così, e vorrei che i genitori e la società avessero come per gli alcolisti: il motivo sveglia, costano 8 dollari! Te ne fatto di meglio, ma no. Li faccia- per il quale togli l’alcol da casa è compro io una. Ok? Il punto è che noi adesso, che perché non possiamo fidarci di noi. ci piaccia o no, non abbiamo Non siamo abba- scelta, abbiamo la grande restanza forti, ma se sponsabilità di riparare questo rimuovi la tenta- danno ed aiutare questa fantazione è tutto più fa- stica generazione ad imparare ad avere fiducia, a conoscere la cile. Quando dicia- pazienza, ad usare le abilità somo: “Non control- ciali, a trovare un equilibrio milare il telefono !” la gliore e vantaggioso tra vita e gente fa proprio tecnologia. Perché francamente è la cosa così e poi si va al bagno, e cos’è la giusta da fare.»

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“Impiegate questi giovani !”

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Caorle Film promuove la 1ª edizione del concorso per il cinema indipendente, dal 26 al 28 aprile 2018

Caorle Film Festival prima ediLa zione del Caorle Film Festi-

glior opera assoluta, il miglior film, la miglior regia e la miglior fotografia ed

val, concorso-rassegna dedicato al Cinema Indipendente, organizzato dall’Associazione Culturale Caorle Film, si terrà il 26, 27 e 28 Aprile 2018 a Caorle presso il centro culturale Bafile e in altri ambiti del centro storico. Durante le tre giornate saranno effettuate le proiezioni dei lavori in gara ed organizzati eventi collaterali ad ingresso gratuito. “L’obiettivo princieventuali menzioni pale - spiega il presispeciali promosse dente di Caorle Film, dalla giuria. Alessandro Malpighi Tra tutti gli iscritti - è creare un momenal Festival sarà sorto d’incontro tra gli teggiato un soggiorappassionati di tutto no in una struttura il mondo e contribuialberghiera di Caorre alla promozione le da usufruire dudell’arte del cinema rante le giornate del indipendente, offrenFestival stesso. do Caorle come palL’evento, che è coscenico e premianstato presentato ufdo le opere più merificialmente alla 74ª tevoli”. Mostra InternazioA valutare i lavori nale del Cinema di ci saranno due giurie: Venezia, gode del una tecnica ed una patrocinio del Copopolare. mune di Caorle e La giuria tecnica sadella Regione Venerà formata da Eros to, e viene organizD’Antona, regista e zato in collaboraproduttore che rivezione con la Bibliostirà il ruolo di presiteca Civica di Caordente della giuria, l'atle e ha come media tore Andrea Pergolepartners CaorleMasi, Elisa Canta prore Magazine, Caorduttrice esecutiva e le.it e il Tuscany regista di documentaWeb Fest. ri e spot pubblicitari e Il bando ed il reMauro Gallo esperto golamento sono di animazione. disponibili nel sito La giuria popolare sarà, invece, www.caorlefilmfestival.com. presieduta da Flavio Ineschi, diretAd ora sono già iscritte 30 opere, tore di CaorleMare Magazine, e ne opere provenienti da Messico, Usa, faranno parte persone di diversa Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Spaestrazione culturale. gna, Grecia, Turchia e ovviamente Al Festival sono ammessi film, Italia. cortometraggi, documentari, web series e film d'animazione senza limiti di 26 novembre Caorle Film - Pighi Brothers Production - è stata presente al Roma Web durata temporale, ci si Fest come finalista del Concorso per web serie può iscrivere fino al 31 e cortometraggi più importante in Italia dove, gennaio 2018, con opere la sua serie “Inferno” era in nomination come che siano state realizzate miglior serie fantasy e migliori effetti speciali, non prima del 1 gennaio tra le 129 serie in gara, e in concorso ancora in 2016. altre 10 categorie tra cui miglior regia, fotograIn totale sono previsti fia, e miglior serie italiana. 27 premi, tra cui la mi-

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PROMOSSA DA “I CAVALIERI DELLA TAVOLA GIOCONDA”

Due giorni di Caorle in Gioco

In Piazza Vescovado e Centro civico, 500 giochi per tutti ue giornate intense all'insegna del divertimento per bambini e adulti. Stiamo parlando di “Caorle in Gioco”, l'evento annuale dedicato al gioco intelligente promosso ed organizzato dall'associazione “I Cavalieri della Tavola Gioconda”, che si è tenuto nel fine settimana del 21 e 22 ottobre. Ad ospitare la manifestazione sono stati il centro civico e la vicina piazza Vescovado. Nelle sale del centro civico i “Cavalieri” hanno allestito decine di tavoli che hanno ospitato appassionanti sfide ai più famosi boardgame (giochi da tavolo) del momento, oltre a dimostrazioni per i neofiti. Erano circa 500 i giochi “in ve-

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possibilità di cimentarsi con i “giochi di una volta”, abbandonando per una giornata i passatempi tecnologici. Durante la serata di sabato c'è stato spazio anche per un torneo di “First class”, dedicato ai boardgamers più esperti. La filosofia che sta alla base di “Caorle in Gioco”, così come di tutta l'attività de “I Cavalieri della Tavola Gioconda”, è quella di proporre il gioco intelligente, ed in particolare il gioco da tavolo, come hobby, sfida intellettuale e, soprattutto, come occasione di socializzazione per grandi e piccini. Il gioco intelligente, insomma, come forma di aggregazione e di contrasto a problematiche, come il gioco d'azzardo, che da

trina”: giochi di tessere, dadi, abilità, “german games”, senza dimenticare i quiz ed i test d'intelligenza proposti dall'associazione “Mensa Italia”. In piazza, invece, grazie anche alla collaborazione con il “Ludobus”, i bambini hanno avuto la

tempo affliggono la nostra comunità. “I Cavalieri della Tavola Gioconda” sono nati il 10 ottobre del 2010: in questi sette anni di attività si sono dedicati alla promozione del gioco attraverso manifestazioni come Caorle in Gioco, dimostrazioni di vario genere a Caorle ed in altre località e collaborando attivamente con la Biblioteca civica ed altre associazioni di volontariato del territorio (ad esempio con “Bakà”, organizzatrice del Carnevale caorlotto). Ogni venerdì, infine, i “Cavalieri” aprono la propria sede, situata nei locali dell'ex biblioteca di Via dell'Astese, per pomeriggi e serate ludici, aperti a tutti, appassionati o anche solo per chi voglia trascorrere qualche ora di piacevole divertimento. __________ Riccardo Coppo

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Nell’ex-Biblioteca, dal 3 novembre, sono ripresi i corsi che si protrarranno fino al 31 marzo 2018

“Auser” Università Popolare al XXII A.a. È

già in corso dallo scorso 3 novembre, il 22° Anno accademico dell’Università Popolare “Auser - Sempre Giovani” di Caorle. La prolusione inaugurale si è tenuta appunto venerdì 3 novembre presso la sede dei corsi, ossia la sala conferenze dell’ex biblioteca in Via dell’Astese [a tal proposito, sarebbe ora di attribuire a questo edificio un nuovo appellativo - ndr], dove la neo presidente dell’Auser, Lorenza Vanzan, coadiuvata dal vicepresidente Carlo Franzo e dalla segretaria Maria Gabriela Penso, ha salutato i numerosi partecipanti e illustrato il piano di studio che viene proposto in questi mesi. Tra le novità di quest’anno, il “passaggio” al ruolo di docente dello storico presidente dell’Auser di Caorle, Giovanni Carrer, che dalla cattedra tratterà vari temi della storia contemporanea di Caorle, alla luce delle ricerche compiute nell’archivio storico comunale. Come sempre, le lezioni si tengono nella sede di Via dell’Astese ogni settimana nei giorni di martedì, giovedì e venerdì con orario dalle 15.00 alle 17.00, dal 7 Novembre al 23 Marzo, con sospensione per le festività natalizie tra il 21 Dicembre e il 9 Gennaio. L’Università popolare, da sempre, si avvale della docenza a titolo gratuito di ben 24 dottori e professionisti locali, il cui contributo è motivo di soddisfazione e riconoscenza da parte degli oltre 50 allievi che frequentano le lezioni. Lezioni, peraltro, sempre libere a tutti e da qualsiasi momento si decida di seguirle. La chiusura dell’anno accademico sarà seguita dal tradizionale convivio di tutti i partecipanti. Questo il calendario completo: ALIMENTAZIONE (docente Rocco Marchesan) 7 e 21 Novembre; LETTERATURA INGLESE (docente Silvia Franzoni) 10, 17 e 24 Novembre; CORO (docente Sonia Cristofoli) 10, 17, 24 Novembre, 1 e 19 Dicembre; ARCHEOLOGIA IN ISOLE VENEZIANE (docente Giulio Pozzana) 14 Novembre e 1 Dicembre; FILOSOFIA (docente Gianni Gusso) 16, 23 e 30 Novembre; LETTERATURA (docente Milena Romagnoli) 28 No-

vembre, 14 Dicembre e 16 Marzo; ROMANZE-LIRICA (docente Giovanni Comisso) 5 e 19 Dicembre; IL VIAGGIO COME ESPERIENZA (docente Annalisa Greco) 7 e 21 Dicembre; NASCITA DI PORTO S. MARGHERITA (docente Celestino Bortoluzzo) 7 Dicembre e 2 Febbraio; INFORTUNI DOMESTICI (docente Giangiacomo Marchesan) 12 Di-

Sopra: Inaugurazione del 22° Anno accademico. Sotto: Il nuovo direttivo Auser. Da sx Lorenza Vanzan (presidente), Gabriela Penso (segretaria), Carlo Franzo (vicepresidente).

(docente Renis Ridolfo) 25 Gennaio; TEATRO MEDIEVALE, RINASCIMENTALE E DRAMMATURGHI VENETI (docente Martina Marafon) 2, 9 e 16 Febbraio; GIURISPRUDENZA (docente Luciano Striuli) 6 e 20 Febbraio; SCIENZE BANCARIE (docente Fabio Bravin) 6 e 20 Febbraio; NASCITA DEL TURISMO (docente Mattia Munerotto) 9 e 16 Febbraio; FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE E CAUSE DEL DOLORE TORACICO (docente Leonardo De Ascenzo) 15 Febbraio e 8 Marzo; MAGIA E ILLUSIONISMO (docente Fabio Moro) 23 Gennaio; LETTERATURA SPAGNOLA (docente Gianni Zane) 22 Febbraio, 6 e 13 Marzo; PRESE DELLA LAGUNA DI CAORLE (docente Paolo Francesco Gusso) 23 Febbraio; VIAGGI E TURISMO (docente Flavio Ineschi) 1, 15 e 22 Marzo; STORIA DEL FUMETTO (docente Luca Doretto) 2 e 9 Marzo; RELIGIONE (docente Don Davide Rioda) 20 Marzo; STORIA CONTEMPORANEA DI CAORLE (docente Giovanni Carrer) 23 Marzo. Sono inoltre previsti nel calendario la proiezione di film o operetta, un incontro con Marco Gusso riguardante l’Associazione AIDO per la donazione di organi, e una lezione sul giorno della memoria con Milena Romagnoli l’8 Febbraio.

Scuola media “E. Fermi” Il premio del MICAM

C cembre; GIORNALISMO (docente Giorgia Valente) 14 Dicembre e 9 Gennaio; PSICOLOGIA (docente Enrico Cinganotto) 15 Dicembre, 12 e 26 Gennaio, 1 Febbraio; BENESSERE (docente Elisabetta Pellegrini) 9 Gennaio e 16 Marzo; BRANI SCELTI DI LETTERATURA ITALIANA (docente Mario Dorigo) 11, 18, 30 Gennaio, 27 Febbraio; FISICA E FILOSOFIA; MITO AMERICANO-STORIA RECENTE (docente Francesco Fontana) 16 Gennaio; INTRODUZIONE ORA OLTREMONTANA DOPO LA CADUTA DELLA REPUBBLICA DI VENEZIA (docente Renis Ridolfo) 19 Gennaio; MAGIA E ILLUSIONISMO (docente Fabio Moro) 23 Gennaio; CASE PASSIVE

ome abbiamo dettagliatamente riferito nel numero di Agosto di CMM, la Scuola media di Caorle ha ottenuto una prestigioso riconoscimento, partecipando al 18° Concorso Assocalzaturifici - MIUR “Asia. Tra mito e magia”. Martedì 19 settembre si è svolta a Milano, all'interno della fiera internazionale delle calzature the MICAM, la cerimonia di premiazione . l’Istituto Comprensivo “A. Palladio” di Caorle è risultato

vincitore tra tutti gli Istituti del Primo Ciclo partecipanti! Sono stati premiati alcuni ragazzi caorlotti, in rappresentanza delle classi 3A e 3D della Scuola Secondaria di I Grado “Enrico Fermi”, che hanno presentato le loro creazioni. Complimenti !!!


Riconosciuta dalla Regione l’efficienza dell’Istituto. Importante il progetto psicopedagogico

“A. Palladio”: scuola d’eccellenza ! L’

Istituto comprensivo “Andrea Palladio” è stato riconosciuto dall’Ufficio Scolastico della Regione Veneto come “Scuola innovativa”, dal punto di vista dell’eccellenza organizzativa e didattica. A ragion di ciò, quattro docenti neoassunti nel territorio regionale, avranno la possibilità - nei prossimi mesi - di visitare le scuole innovative (tra cui Caorle, appunto) ed essere guidati al fine di apprendere tematiche che riguardano l’inclusione, il piano digitale, la didattica per competenze, l’educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale e altro. “Particolare importanza e innovazione - afferma la Dirigente scolastico prof. Antonella Berardo - ricopre il progetto “Psicopedagogisti a scuola”, legato ai temi dell’accoglienza, integrazione, capacità di relazione, che opera a scuola e in orario scolastico, assieme ai docenti, per far sì che quello didattico diventi un momento di tipo cooperativo ed inclusivo, dove ogni membro della classe ha un valore, e lo apporta per la riuscita dello star bene insieme, delle proprie scelte e dell’apprendimento, e su questo l’investimento dell’Amministrazione comunale è stato fondamentale poiché ci ha fortemente creduto. Certo - continua Berardo - questo percorso è stato preceduto, durante l’anno scorso, da alcuni incontri serali con le famiglie sull’essere genitori, sul valore educativo tra scuola, genitori e territorio, e a questi incontri l’Amministrazione ha partecipato e il Sindaco a livello personale si è assunto l’incarico di supporto all’azione e sostegno economico, perché avere a scuola uno psicologo clinico, un pedagogista, ed educatori che lavorano con i docenti, significa porre in essere una mediazione intorno al percorso del preadolescente, agli incontri che questi potrebbe avere con sostanze o questioni di relazione non corrette. Quindi la ritengo veramente un’opportunità di riflessione a tutela dei ragazzi. Tutti i docenti e studenti operano in classe con strategie psicologiche e pedagogiche; oltre a questo c’è anche lo sportello ascolto, con la nostra psicologa che ci permette di lavorare all’unisono con l’Asl di San Donà di Piave. Si ricorda che anche le famiglie hanno l’opportunità di prendere appuntamento ed avere un incontro con la psicologa, tutelato dalle norme sulla privacy. Siamo molto soddisfatti - conclu-

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de la Dirigente, che dal settembre 2018 sarà in quiescenza - del percorso sociale intrapreso a favore dei nostri ragazzi; l’importante per loro è che siano affiancati a delle figure adulte significative sulle quali fare affidamento.” L’efficienza dell’Istituto comprensivo Palladio è diventata un orgoglio per l’intera città.



L’ultimo bramito

Fotografia naturalistica d’autore:

Un

L’ incontro con Luca Benatelli

occhio sempre attento alle bellezze della natura e soprattutto dei suoi animali, con quel qualcosa in più che trasforma lo scatto in un’opera d’arte. Stiamo parlando del fotografo Luca Benatelli e della sua passione per la fotografia naturalistica che da una decina d’anni lo ha portato ad esplorare in lungo e in largo la Laguna di Caorle e Vallevecchia, alla ricerca di specie animali da “catturare” con l’obbiettivo. E davvero Vallevecchia è ormai divenuta una seconda casa per questo fotografo che, attraverso le sue immagini, sta “censendo” le specie animali, soprattutto uccelli (dal martin pescato-

re al tarabuso, dall'airone al germano reale) che vivono nell’oasi naturalistica. Dietro ad ogni scatto vi sono ore di preparativi e di studio del comportamento degli animali, a volte vi sono anche settimane di appostamenti visto che alcune specie animali sono particolarmente schive. “In questi anni ho imparato molto sul comportamento animale - ha spiegato Benatelli - ed ho avuto il privilegio di poter vedere centinaia di specie nel loro habitat naturale. Vallevecchia è un tesoro naturalistico unico nel suo genere ed attraverso le mie fotografie spero di riuscire a promuovere la conoscenza di questo territorio e l’im-

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portanza della sua preservazione”. I veri fotografi naturalisti, infatti, (e Benatelli fa certamente parte di questa schiera) hanno nel cuore quella che si potrebbe definire un’ “etica ambientale”: ciò che traspare dalle loro immagini non è solamente la bellezza del paesaggio o dell’animale in libertà, ma anche l’amore incondizionato per ciò che la natura offre a chiunque voglia godere di questo dono. Oltre a Vallevecchia, Benatelli ogni anno si reca anche sul Cansiglio per raccogliere altri scatti, soprattutto di cervi. Alcune tra le sue fotografie sono entrate a far parte dell’Atlante dei mammiferi del Veneto - re-

centemente pubblicato dal Museo di Storia naturale di Venezia e presentato nel capoluogo lagunare ed a San Donà di Piave - e la foto in copertina dell’Atlante proviene proprio dall’archivio del fotografo caorlotto (foto sopra). Tra le sue ulteriori collaborazioni vale la pena di ricordare quella con il portale web Ornito.it, dove Benatelli carica le sue immagini e dove segnala gli avvistamenti di specie rare. Riccardo Coppo

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nell’atmosfera natalizia

Evviva la Pace

iamo nel mezzo delle rievocazioni per il cenS1915/18, tenario della Grande Guerra, quella del che l’anno prossimo si concluderanno DI ISIDORO

SILVESTRINI

con la celebrazione della Vittoria del 4 Novembre. Ma proprio un secolo fa, nell’ottobre 1917, l’esercito italiano subì la ben nota disfatta di Caporetto, che costò migliaia e migliaia di vite di giovani soldati originari di ogni parte d’Italia. Anche noi Veneti, abbiamo dato un contributo di sangue altissimo: i nostri genitori e nonni hanno irrorato di sangue le alture del Carso, le acque dell’Isonzo, i monti delle Dolomiti e degli Altopiani di Asiago, il massiccio del Grappa, le rive del Piave, fiume Sacro alla Patria. Mio papà Umberto Silvestrini combatté in quelle aspre battaglie. Nato nel 1893 a Lison, all’inizio della guerra fu inviato a Giasbana di Gorizia, frazione di San Floriano del Collio, arruolato in fanteria, comandato a combattere in trincea. Una prima ferita alla spalla, per un colpo di arma da fuoco, lo obbligò ad una lunga degenza nell’ospedale militare di Campobasso. Una volta guarito, fu rimandato al fronte, sempre sul Carso, nelle famigerate trincee del Monte Sei Busi, che si trova nei pressi di Redipuglia, dove oggi sorge il maestoso Sacrario. Una nuova ferita, causata da una granata, lo colpì a metà gamba, e fu nuovamente ricoverato in ospedale , stavolta a Napoli, fino alla fine delle ostilità. Un ricordo indelebile fu per lui la pallottola che lo ferì, che i dottori suggerirono di lasciare dentro la spalla fin che non gli avesse provocato dolore. Una cicatrice sempre viva nella sua carne. Dalle alture del Carso, però, papà Umberto portò anche un altro ricordo: un tralcio di vite Malvasia, che poi piantò nei suoi campi di Pramaggiore e diedero vita ad un piccolo vigneto che ancora oggi fornisce una buona uva da vino. Molti anni dopo, assieme al papà, alla mamma Ange-

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la e alla mia morosa Annalisa Vio - che dopo sposati mi diede tre figli e, secondo la tradizione di un tempo, abbiamo chiamato Angela, Umberto e Arianna - andammo a visitare i luoghi dove il papà combatté, fino alla chiesetta di Giasbana e al Monte Sei Busi, dove furono immolati migliaia di soldati per la libertà della nostra Italia. Il sommo poeta soldato Giuseppe Ungaretti, innalzò una immortale ode a questi Soldati: «Si sta come /d'autunno /sugli alberi /le foglie». Ecco, questa era la drammatica situazione in cui un secolo fa sono venuti a trovarsi tanti giovani italiani, austriaci, tedeschi, le loro mogli, i figli, le loro famiglie, così a Caorle come in Europa e in molta parte del mondo... La guerra è sempre una sciagura, soprattutto per il popolo, usato dai potenti e dai generali come “carne da cannone”. Alcuni testimoni di quei giorni sono ancora vivi tra noi, ma erano troppo piccoli per comprendere e ricordare. Restano solo i libri di storia, le lapidi, i canti popolari... Oggi noi a Caorle incontriamo tanti giovani stranieri, le loro famiglie, che da tutta Europa giungono in pace nella nostra città per godere di una vacanza, in amicizia e rispetto. Questo è il bene della Pace. Con questi ricordi, a voi tutti, per un lieto Buon Natale e prospero Nuovo Anno 2018, giunga il nostro brindisi augurale:

Alla Vita !

1918. Truppe austriache schierate in Campo della Chiesa. Immagine tratta da: Paolo F. Gusso “Caorle 1915-1918” - archivio Maffione -Ambrosio.

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