Supplemento n. 1 a CAORLEMARE Magazine n. 8/2018 anno XXVI - Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 - Iscr. Reg. Naz. Stampa n. 06170 - R.O.C. n. 5276 - Sped. in abbonamento postale 70% - DCB Venezia - Una copia Euro 2,00.
in questo numero:
____________________________________________________ Mercatini di Natale: Caorle è Wonderland di Ester C. Nardo 4 ____________________________________________________ Capodanno: aspettando il 2019 5 ____________________________________________________ EVENTI - da Natale a Febbraio di Veronica Marchesan 6 ____________________________________________________ AAA: Cercasi 10 milioni per aprire un “Caorle Hotel” a NY 9 ____________________________________________________ Ma alla fine, com’è andata la stagione? di Flavio Ineschi 10 ____________________________________________________ Il Museo del Mare di Riccardo Coppo 12 ____________________________________________________ Piasentin è Giudice 13 ____________________________________________________ Individuati i ladri del furto alla Madonnina 14 ____________________________________________________ Mons. Danilo Barlese è il nuovo Parroco di Riccardo Coppo 16 ____________________________________________________ Con la caorlina alla Madonna dei Fagòti di Flavio Ineschi 17 ____________________________________________________ Il Premio “G. Mazzarotto” a Dì Berg 19 ____________________________________________________ FALCONERA - Case e casoni in balia dello Stato 23 ____________________________________________________ Suor Bianca Benatelli: un ricordo 24 ____________________________________________________ Anagrafe: quanti siamo? di Ester C. Nardo 25 ____________________________________________________ Con i Morbinosi il teatro è... a cena ! di Michele Ineschi 26 ____________________________________________________ Youth Cup: sui tatami il karate internazionale 29 ____________________________________________________ AVIS premia i donatori 30 ____________________________________________________ Il 2018 con le prime pagine di CaorleMare Magazine 31 ____________________________________________________ Trent’Anni dell’annuario natalizio di Caorle 32 ____________________________________________________ Do ciàcoe con Gianni Bozzato 34 ____________________________________________________ MONDO CAORLOTTO - ‘El burascon di Rita Gusso 35 ____________________________________________________ 40-41 EMAC 2019 con migliaia di atleti - BVO Basket Caorle ____________________________________________________ Un secolo fa finì la Grande Guerra di Flavio Ineschi 42 ____________________________________________________ USA ed Europa in motocicletta 44 ____________________________________________________ L’anno musicale della Banda cittadina “Marafa Marafon” 45 ____________________________________________________ Paura e danni per l’ondata di maltempo di Riccardo Coppo 46 ____________________________________________________ Raccolta “porta a porta”: bilancio positivo di Michele Ineschi 48 ____________________________________________________ Defibrillatori per le Forze dell’Ordine 49 ____________________________________________________ e a pag. 50 AUGURI CITTÀ DI CAORLE
in copertina: Caorle Wonderland.
Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 Direttore Responsabile: Flavio Ineschi Redazione: CAORLE - Via della Triglia, 10 Stampa: PERUZZO INDUSTRIE GRAFICHE S.p.A. Via Marco Polo, 10 - Mestrino (Pd)
di Isidoro Silvestrini
Ricordando i Caduti e mille Soldati caorlotti olge al termine l’anno celebrativo della fine della Vconvegno Grande Guerra 1915-18. E ci piace segnalare il che il prossimo 15 dicembre nella Sala Parrocchiale “Giovanni XXIII” terrà l’arch. Paolo F. Gusso, autore del corposo lavoro di ricerca raccolto nel libro che testimonia del sacrificio di 174 Caduti al fronte, in prigionia, a causa delle ferite mortali, immolati nell’immane carneficina: la “inutile strage”. La gran parte degli oltre mille caorlotti che nei tre anni sono stati Soldati inviati al fronte, hanno fatto ritorno alle loro case, trovando devastazione e famiglie disgregate, profughe nel Sud Italia. Ricordare per non commettere gli stessi drammatici errori. Ma anche onorare persone che la memoria tende a rimuovere, così come sono state rimosse e distrutte le lapidi che ne riportavano i nomi nel sacello Monumento ai Caduti all’ingresso dell’ex Asilo (oggi Piazzetta Matteotti) prospiciente la Scuola Bafile. Il nuovo “monumentino” eretto pochi mesi fa in Via delle Cape nemmeno li annovera tutti. Solo la ricerca di Paolo Gusso ha reso onore ai loro nomi, al loro sacrificio. E, sempre in tema di eventi bellici - ma stavolta riferiti al secondo conflitto mondiale - è annunciata per metà gennaio la terza opera storiografica di V. Emanuele Dalla Bella dedicata ai sommergibili italiani. Il titolo sarà “Inferno di sale” e narra la vicenda del Regio Sommergibile Archimede, battello che andò perduto a causa di un bombardamento il 15 aprile del 1943 mentre stava compiendo una missione che lo aveva portato a ridosso delle coste del Brasile. Il lavoro conclude una trilogia imperniata sulla seconda guerra mondiale riguardante la partecipazione dei sommergibili italiani che operarono in Oceano Atlantico dall'agosto 1940 all'8 settembre 1943, che comprende “Sommergibile Da Vinci-Missione Finale” e “Il Portasigarette d'Argento”. Caorle ricorda, affinché la Memoria non sia solo uno sterile esercizio scolastico, ma un vissuto che permane nel comune sentire.
Buon Natale 3
Mercatini di Natale: Caorle è Wonderland
Casette in legno, giochi e attrazioni per adulti e bambini. Il programma fino al 6 gennaio
Si accende l’atmosfera natalizia in Rio Terrà di ESTER C. NARDO
embrerà banale la frase “un Natale così a Caorle non si era mai visto”, ma quest’anno i preparativi per le festività natalizie nella nostra cittadina sembrano davvero destinati a farsi ricordare. Il progetto “Caorle Wonderland 2018”, con ingresso presso la Piazza Papa Giovanni XXIII, ideato dallo stesso team dello Street Food and Sound Festival e patrocinato dal Comune di Caorle, fa del nostro paese un punto di riferimento per tutte quelle famiglie, bambini e ragazzi, che durante le vacanze natalizie desiderino passare momenti di spensiera-
S
tezza. Il Villaggio è stato inaugurato venerdì 7 dicembre dopo il taglio del nastro, quando sono state accese le luci dell’albero di Natale, sito all’entrata del centro storico. Assieme alle luci, si è accesa quell’atmosfera natalizia che pervaderà Caorle fino al prossimo 6 gennaio. I giorni precisi di apertura del villaggio, con ingresso gratuito per permettere a tutti di godere di tale iniziativa, sono i seguenti: il secondo e terzo weekend di dicembre (sabato 8 e domenica 9, sabato 15 e domenica 16 dicembre,) e poi ogni giorno dal 21 Dicembre al 7 Gennaio 2019 (nei giorni feriali dalle 14:00 alle 22:00 e nei giorni festivi dalle 10:00
Natale e Capodanno
Divertimento per tutti... * * *
VENERDÌ 7 DICEMBRE Ore 17 Inaugurazione, accensione dell’albero di Natale SABATO 8 DICEMBRE Ore 17 Discesa Pazza 2018 Vestiti e truccati come Babbo Natale e scendi dallo scivolo. VENERDI 14 DICEMBRE Ore 21 in Duomo - Concerto di Carlotta Melchiori SABATO 15 DICEMBRE ore 17 Colpisci Babbo Natale e fai centro! Gara di tiro al bersaglio con il pallone. GIOVEDI 20 DICEMBRE Ore 21 in Duomo - Concerto Banda “Marafa Marafon” VENERDÌ 21 DICEMBRE Ore 10 Apertura Museo Nazionale di archeologia del mare con Visite guidate Ore 14 Giochi sotto l’albero al Palazzetto dello sport SABATO 22 DICEMBRE Ore 21 in Duomo - Concerto Cori del Territorio DOMENICA 23 DICEMBRE Ore 9 “Spètame che rivo” Ore 21 Santa Margherita Concerto Cori LUNEDÌ 24 DICEMBRE Ore 18.30 A cena con Babbo Natale. Ore 01.30 Finita la S. Messa cioccolata e Brulè
4
MARTEDÌ 25 DICEMBRE Ore 14 Arriva Babbo Natale con la slitta MERCOLEDÌ 26 DICEMBRE Ore 15 Bolle di sapone di Natale per bambini GIOVEDÌ 27 DICEMBRE Ore 15 Crazy Mountain Parade 2018 nello scivolo. VENERDÌ 28 DICEMBRE Ore 15 Gara di tiro al bersaglio con il pallone. SABATO 29 DICEMBRE Ore 15 Salta Salta e non farti prendere. Gioco bambini DOMENICA 30 DICEMBRE Ore 15 Olimpiadi di Topolino. Gara sullo scivolo del ghiaccio e sulla pista del ghiaccio LUNEDÌ 31 DICEMBRE Ore 22.30 Live show di Capodanno. Ore 23.45 Countdown Benvenuto 2019 in piazza MARTEDÌ 1 GENNAIO Ore 16 I bambini scendono dal Crazy Mountain. Ore 19 Spettacolo Pirotecnico. MERCOLEDÌ 2 GENNAIO Ore 16 Frittella contro tutti. GIOVEDÌ 3 GENNAIO Ore 16 Crazy Mountain. DOMENICA 6 GENNAIO Ore 15 Dolce Befanina porta caramelle. Ore 19 Chiusura “Giocando sotto l’albero”.
alle 22:00). Durante i 23 giorni di evento più di 30 artisti di strada e 12 ospiti nazionali porteranno a Caorle concerti, spettacoli, musica, tantissimi laboratori per i più piccoli, giochi in piazza e proiezioni. E in questo tripudio di colori e festeggiamenti, spiccano delle vere e proprie attrazioni permanenti che fanno di Caorle una specie di parco divertimenti (e non solo per i più piccoli!): un luna park con tante giostre distribuite in tutto il centro, lo scivolo di ghiaccio “Crazy Mountain” dal quale scendere con i gommoni, e la consueta pista di pattinaggio sul ghiaccio, che quest’anno è collocata in Rio Terrà zona Bafile. E per la prima volta in assoluto a Caorle è arrivata una vera e propria ruota panoramica: queste ed altre innumerevoli attrazioni possono essere
raggiunte con l’apposito trenino gratuito. Ma il vero e proprio fulcro della manifestazione è rappresentato dal Mercatino di Natale con le consuete casette di legno addobbate a festa, che quest’anno, dal punto di vista gastronomico assumeranno un carattere internazionale grazie allo “Street Food di Natale”, più di 25 truck dove verrà servito il miglior cibo di strada da tutto il mondo, oltre naturalmente alle nostre specialità locali. Per tutte le famiglie con bambini, sono state poi pensate delle cene a tema al Ristorante Gatto Nero, con dei menù ispirati ai più famosi personaggi dei cartoni. E come ogni anno, si svolgerà il 23 dicembre la maratona non competitiva “Spètame che rivo”, dedicata a chi desidera mettersi in gioco con una sana corsa all’aperto.
Dopo i cenoni dei ristoranti, l’appuntamento è in Rio Terrà con il Live Show Lo spettacolo pirotecnico in Spiaggia di Levante alle 19:00 dell’1.01
CAPODANNO : aspettando il 2019
di ESTER C. NARDO
er coronare un Natale così ricco di aspettative, il Capodanno non poteva di certo essere da meno. A Caorle, la notte più lunga dell’anno si vive in piazza: dopo i consueti cenoni organizzati dai vari ristoranti, infatti, il
P
punto di ritrovo sarà il centro storico, quest’anno ancora più ricco di attrazioni. A differenza di questi ultimi anni, saranno previsti diversi punti di intrattenimento, dislocati lungo Rio Terrà, dove verranno organizzati concerti con musica live e animazione di vario genere per mantenere viva tutta l’area e offrire pro-
Auguri per un proficuo Nuovo Anno 2019 N
ell’approssimarsi delle Festività di fine anno intendo anzitutto, anche a nome del Consiglio Direttivo, rivolgere i più sinceri AUGURI per le Festività Natalizie e per un Buon Anno Nuovo 2019 Cosa ci porterà questo nuovo anno? Il bilancio del 2018 che si conclude è già noto: una stagione soddisfacente, pur con luci ed ombre dovute alla congiuntura economica italiana ed internazionale ancora difficile, ed al riaprirsi di mete turistiche “competitors” che fino all’anno precedente vivevano una situazione di instabilità. Sotto l’aspetto economico, auspichiamo per il 2019 il ripetersi del trend positivo. Sotto l’aspetto associativo, auspichiamo l’attesa riunificazione con l’accordo che la categoria aspetta da diversi anni e che porterà benefici a vari livelli. Speriamo soprattutto di raggiungere una stabilizzazione delle dinamiche economico-finanziarie sia in Italia che in Europa, di modo che questo consenta un rilancio ancora maggiore al turismo in Italia, in Veneto e in Caorle. Siamo anche attenti alle decisioni che prenderà il Governo italiano sia in materia di turismo, sia nell’evoluzione della Direttiva Bolkestein. Contiamo che quanto programmato per il sostegno del
poste che incontrino i gusti di tutti. Alle 22:30 è programmato il Live Show di Capodanno, che vedrà la partecipazione di vari gruppi musicali e djs del panorama locale che si alterneranno intrattenendo la folla fino alle 23:45 quando inizierà il Countdown di Benvenuto 2019. Allo scoccare del nuovo anno e dopo i brindisi augurali, la musica, i concerti e la festa continueranno presso il villaggio di Natale, che per l’occasione rimarrà aperto anche dopo la mezzanotte. Nella giornata del Primo gennaio, sono due gli appuntamenti principali: il Cimento (primo tuffo in mare dell’anno), alle ore 10:00 presso la Spiaggia di Ponente, per i
più temerari che decideranno di sfidare il gelo e, per accogliere l’arrivo del nuovo anno, non potranno mancare i fuochi d’artificio alle ore 19:00 in Spiaggia di Levante.
turismo venga attuato. Riteniamo che il fondo di questa crisi internazionale sia stato toccato e non resti che risalire; una risalita molto lenta, ma timidi segnali ci sono, obiettivamente più concreti per quanto riguarda l’economia del turismo. Noi ci dobbiamo credere, in generale su questa economia e sulla nostra località, e in particolare sulle nostre stesse aziende; questo comporta il fare investimenti, sia a livello strutturale, sia a livello di servizi, perché dobbiamo crescere in tutti e due gli aspetti. E ciò perché, tra l’altro, grazie alla stabilità internazionale sono tornate in auge destinazioni nostri competitors, e non dobbiamo certo illuderci del fatto che le ultime due stagioni si siano concluse con il segno positivo. L’imprenditore non deve mai sentirsi “arrivato” e sedersi sugli allori, ma anzi continuare a sviluppare la propria azienda e creare ricchezza, per sé e per la collettività, creare futuro. La stagione 2019 si presenta con un calendario che ancora una volta richiama la necessità di investire nell’allungamento della stagione, nei mesi chi aprono e chiudono la stagione balneare vera e propria. Tutti ne siamo consapevoli: non basta più lavorare da Giugno a Settembre. Dobbiamo tutti assieme pensare ad un allungamento di questa benedetta stagione, e il momento favorevole deve essere sfruttato per investire - tutti insieme, dall’imprenditoria privata alle amministrazioni pubbliche nazionali, regionali e locali - in questa direzione. Rinnovo quindi gli Auguri a tutti i nostri Soci e alle loro famiglie, e in particolare alle nostre due signore dell’Associazione Albergatori di Caorle, Anna e Loretta, per il lavoro sin qui svolto. Il Presidente - Gianpiero Zanolin
appuntamenti 5
mercoledì dicembre
Il calendario completo
CONFERENZA CULTURALE. “La Storia dei cognomi caorlotti”. Il Sindaco di Caorle Luciano Striuli presenta un affascinante cammino attraverso la nostra storia da percorrere grazie al cognome, simbolo di ogni famiglia. Centro Civico sala inferiore, ore 16:00.
6
domenica dicembre
SALOTTO D’ARTE. LARA BORTOLUSSO: “LA SCUOLA DI SAN ROCCO”. Un favoloso luogo di ricchezze artistiche e paesaggistiche. Centro Civico sala inferiore, ore 16:00.
9
domenica dicembre
BOSCHI A NATALE. Regione Veneto e Pro Loco del Veneto propongono visite guidate con desgustazione di prodotti tipici. Punto di ritrovo Via Traghete - ore 10:00 e ore 14:00.
13
mercoledì dicembre
SPAZIO MAMME con workshop creativo per bambini. Psicologa Dott.ssa Petra Visentin. Micronido Oasi Felice, Strada Sansonessa, ore 17:00.
5
IN BIBLIOTECA
mercoledì dicembre
13
giovedì dicembre
BIBLIOSTORIE. “Oh Oh Oh è Natale!!!” con Arianna Capiotto. Biblioteca Civica di Caorle - Primo turno ore 14:45, secondo turno ore 16:15.
BIBLIOSTORIE. “Oh Oh Oh è Natale!!!” con Nicoletta Parigini. San Giorgio di Livenza - ore 15:00.
Parigini. Biblioteca Civica di Caorle - Primo turno ore 14:45, secondo turno ore 16:15.
dalle 10:30.
15 STORIE PICCINE. “È Na12 BIBLIOSTORIE. “Oh Oh tale!!!” Con Nicoletta ParigiOh è Natale!!!” con Nicoletta ni. Biblioteca Civica di Caorle mercoledì dicembre
sabato sabato
*BIBLIOSTORIE: Laboratori per bambini dai 6 agli 11 anni *STORIE PICCINE: Laboratori per bambini dai 3 ai 5 anni
13
mercoledì dicembre
GALÀ AIDO CAORLE. “Tu puoi dare la vita” (info a pag 37)
21
venerdì dicembre
INCONTRO CON L’AUTORE Massimo Baviera: presentazione del libro “Sonatina”: due famiglie tra Dolomiti, Bologna e Normandia. La magia di luoghi bellissimi a far da sfondo ad un’interessante storia familiare. Centro Civico sala inferiore, ore 16:00.
21
venerdì dicembre
Concerto dell’Orchestra Liceo XXV Aprile, a cura del Rotary Club di Caorle. Duomo di S. Stefano, ore 16:00.
22
sabato e domenica 23 dicembre
Concerto Cori parrocchiali di Caorle, chiesa di S. Giorgio di Livenza, Piazza Indipendenza, ore 20:30.
15
sabato dicembre
Aspettando la “Spetame che Rivo”. Allenamento libero di gruppo su parte del percorso della corsa (8,5 Km). Piazzale Olimpia. Ore 19:00
23
domenica dicembre
“Spetame che Rivo”. Nuovo percorso zona casoni. Partenza alle ore 9:30 zona Bafile.
6
24
lunedì dicembre
“Natale in Mare” Processione dal Lungomare Petronia al Duomo con il Gruppo Sommozzatori e celebrazione della S. Messa. Ore 23.30.
31
domenica dicembre Cenone di San Silvestro nei Ristoranti.
(Il calendario segue a pagina 8)
veronica.marchesan@gmail.com
appuntamenti
Tutti gli eventi fino a febbraio
1
martedì gennaio
“Cimento”. Primo tuffo in mare, spiaggia di Ponente. Ore 10:00
Spettacolo pirotecnico Spiaggia di Levante ore 19:00
5
sabato gennaio
Tradizionale Casera Loc. Sansonessa. Ore 18:00
5
sabato gennaio
Tradizionale Casera Loc. Porto Santa Margherita. Ore 18:00
15
martedì gennaio
MINDFUL EATING E BAMBINI. Consigli per piccoli mangiatori consapevoli. Psicologa Dott.ssa Petra Visentin. Micronido Oasi Felice - ore 20:30.
17
giovedì gennaio
GUIDA ALL’ASCOLTO “Grandi voci bianche e nere”. conferenza con Francesco Fontana. Centro Civico sala inferiore - ore 16:00
18
venerdì gennaio
WORKSHOP CON LA GINNASTA ALEXANDRA AGIURGIUCULESE, medaglia di bronzo ai mondiali di Sofia 2018. Palamare Vicentini - dalle ore 9:00
8
a cura di Veronica Marchesan
23
mercoledì gennaio
NEOPLASIA AL SENO: DOPO LA CURA I CONTROLLI. COME E PERCHÉ. Conferenza con Micaela Stefani. Centro Civico sala inferiore - ore 16:00
30
mercoledì gennaio
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “INCONTRI IN VIAGGIO”. Rosy Buiani con Francesco Fontana. Centro Civico sala inferiore ore 16:00
7
venerdì febbraio
EDUCARE UN BAMBINO SICURO DI SÈ. Pedagogista Dott.ssa Rossella Botter. Micronido Oasi Felice - ore 20:30.
17
da domenica febbraio a mercoledì 20 febbraio Fiera dell’Alto Adriatico.
Il Natale non è solo dei bambini
Dal 7 dicembre la Nave dei Giochi si trasforma in una vera e propria Fabbrica degli Elfi e propone letture animate e laboratori didattici per bambini. Inoltre durante le vacanze natalizie è disponibile il servizio di baby parking tutti i giorni, ma... attenzione mamme e papà sabato 15 e sabato 29 dicembre il servizio sarà prolungato fino alle 23: 30.
Suggestiva proposta di imprenditoria turistica e investimento promozionale negli USA
AAA: cercasi 10 milioni di dollari
Per aprire un “Caorle Hotel” a New York P
di FLAVIO INESCHI
iù che Grande Mela, New York è universalmente riconosciuta come Ombelico del Mondo. Da ogni angolo del pianeta, da ogni nazione o popolo, tutti ritengono che visitare New York sia un “must do”. Non perché sia la più bella, ci manchereb-
be..., il confronto con la nostra Venezia non è nemmeno proponibile. Ma NY è il melting pot di genti e razze, culture e arti, tecnologie e business. E noi? Stiamo a guardare? Noi, figli dei mercanti veneziani che hanno esplorato e portato cultura nel Mediterraneo e fino in Asia, come possiamo stare fuori da questa opportunità nel terzo millennio?
Ecco allora la suggestiva proposta che proviene da un caorlotto il quale a Manhattan ci vive e lavora da vent’anni: Walter Momentè. «Potremmo mettere insieme un finanziamento intorno ai 10 milioni di dollari (più o meno l’equivalente in euro) per comprare, riqualificare e gestire un albergo a Manhattan, nel cuore
di New York!» Walter sa bene quel che dice: lui ha già due avviatissime e famose paninoteche Italian Style nella Grande Mela ed è in procinto di aprirne una terza in zona Wall Street. Un albergo per fare business, ovviamente (e con tutti i milioni di turisti che ogni anno visitano NY, sarebbe un bel giro d’affari) ma soprattutto per
pubblicizzare Caorle. Infatti, dovrebbe chiamarsi proprio così: “Hotel Caorle NY”. La cifra non è stratosferica; a Caorle un grande albergo ha più o meno lo stesso valore patrimoniale (senza pensare che qualcuno giocando a Superenalotto l’anno scorso ne ha vinti addirittura 77 di milioni), ma vuoi mettere negli USA...! E se a Caorle per un albergo
significa lavorare massimo 5 mesi estivi, a New York si lavorerebbe 12 mesi all’anno. Sul piano architettonico, potrebbe essere dotato anche di una arcade di negozi e decorazioni in puro stile caorlotto-lagunare-peschereccio, ristorante di pesce e cucina caorlotta. Il personale tutto o in parte caorlotto qualificato, anche con possibilità di stage di interscambio semestrale per gli studenti della nostra scuola alberghiera “Giovanni XXIII”. E ovviamente, promozione diffusa della nostra Caorle, con happenings e work-shop turistici di viaggio incoming/outgoing (e sai quanti caorlotti ogni anno andrebbero volentieri in vacanza all’Hotel Caorle NY...!!). La direzione, almeno nelle fasi di avviamento, potrebbe essere svolta proprio da lui, Walter Momentè. A qualcuno può interessare?
9
Ma alla fine, com’è andata la stagione ?
Dati turistici - Una confusione che rende impossibile l’analisi della nostra maggiore economia
di FLAVIO INESCHI
S
aremo anche pedanti (PEDANTE: detto di perso-
na che rivela un'insistente e noiosa meticolosità nella professione o nell'insegnamento di una disciplina) e ripetitivi, ma
la questione dei dati statistici del turismo ancora non la riusciamo a tollerare. Lo andiamo dicendo da anni e anni, che un’economia così complessa e strategica per il benessere non solo di Caorle ma in generale dell’intera Italia, non possa poggiare su strumenti di analisi statistica primaria e proiettiva, ci sembra davvero allucinante. I dati servono non solo per il bilancio consuntivo a stagione conclusa, ma soprattutto in progressione per le politiche di marketing nel breve e medio termine. Sui numeri si basano le strategie e le fortune o insuccessi non solo del singolo imprenditore, ma di una intera Destinazione. Ebbene, la Regione Veneto, che tanto si incensa leader del
CAORLE
P ER C ATE GOR I A
alberghi òòòò alberghi òòò alberghi òò alberghi ò RTA res. tur. alb. TOT. ALBERGHI
fonte: Ufficio Statistica Regione Veneto su dati Istat - Movimento Turistico nel Veneto
VILLAGGI e campeggi ALLOGGI agroturistici e altri esercizi APPARTAMENTI TOT. COMPLESSIVO
P ER NA ZI ONAL I TÀ
Germania Austria Olanda Rep. Ceska Danimarca Svizzera Polonia Francia Ungheria Belgio Svezia Regno Unito Slovacchia Russia ... STRANIERI ITALIANI TOT. COMPLESSIVO
ARRIVI
>
2017
43.027 193.470
46.919
283.416
222.600
PRESENZE
>
15.382
2017
180.361 891.158
205.847
1.277.366
1.743.585 93.328
storico presenze
2004
2008
2012
2014
2015
>
2016
32.588 102.050 122.993 115.594 113.131 145.219 622.316 736.702 715.379 715.773 749.033 907.353 183.197 143.973 157.616 134.135 129.848 183.915 144.947 90.161 76.925 76.747 212.675 18.379 67.046 84.740 72.647 77.884 1.040.395 1.194.718 1.170.889 1.115.074 1.146.643 1.265.247 1.326.755 1.728.030 1.699.159 1.696.239 1.722.449 1.676.055 111.423
115.285
112.868
111.850
112.492
125.506
166.177
1.419.284
1.006.810 1.340.574 1.469.007 1.339.962 1.290.798 1.271.948
143.814 128.292 12.315 45.515 13.303 16.216 17.947 5.079 11.414 3.289 3.217 3.643 7.070 1.926 ... 426.491 233.118 659.609
1.211.291 655.424 141.605 315.173 125.803 128.912 139.256 41.595 71.798 30.085 22.060 27.784 47.861 16.120 ... 3.046.910 1.422.991 4.469.901
733.533 950.650 1.145.421 1.132.430 540.335 561.659 621.962 621.142 162.397 256.072 208.098 140.858 169.091 238.273 308.785 317.666 90.285 157.111 146.893 126.287 106.724 112.620 116.839 126.374 20.340 77.300 93.424 108.501 25.642 53.906 42.860 39.720 36.814 52.131 39.055 52.353 29.235 49.511 35.432 33.069 56.713 42.302 29.060 23.926 41.876 40.262 23.898 25.996 16.098 26.997 34.135 35.455 ... ... 13.195 20.933 ... ... ... ... 2.064.986 2.698.476 2.916.213 2.870.955 1.420.397 1.680.131 1.535.710 1.392.170 3.485.383 4.378.607 4.451.923 4.263.125
687.575
4.533.563
3.485.383 4.378.607 4.451.923 4.263.125 4.272.382 4.338.756 1.106.964 617.515 141.605 299.822 107.963 126.989 118.793 44.917 53.257 31.781 21.605 28.109 38.975 13.029 ... 2.817.177 1.455.205 4.272.382
1.110.082 648.012 140.508 275.468 123.785 130.695 127.692 41.164 60.831 32.385 28.964 28.179 44.658 11.643 ... 2.886.065 1.398.314 4.284.379
Le conseguenze della mareggiata e la solidarietà
la mattina del 26 novemÈ bre quando la Polizia Municipale ci contatta per un aiuto:
serve trasporto di sabbia da mettere su sacchi a difesa di argini e porto peschereccio. Ed è la conferma di ciò che le previsioni meteo avevano anticipato: fortissimo vento di scirocco, conseguenti mareggiate, violenti fiumi in piena carichi di detriti. Sarà così nei giorni successivi, vissuti dalla comunità di Caorle
come da molti altri comuni in una condizione mista di timore, stupore ed euforia: il paesaggio cambia all’improvviso, un dato di incertezza tiene il fiato sospeso, la sospensione dell’attività scolastica dà un connotato di straordinarietà all’evento. Ma alla fine tutto è superato: si tira un sospiro di sollievo e ci si rimbocca le maniche per iniziare l’opera di ripristino e messa in sicurezza. Per l’arenile, i danni più evidenti sono stati la straordinaria quantità di materiale spiaggiato, e la forte erosione di sabbia, prevalentemente nei primi comparti di ponente. La raccolta dello spiaggiato ha richiesto particolare attenzione, dai cavilli burocratici alle azioni pratiche di raccolta
meccanica, previa differenziazione dei detriti: un’azione concertata con gli uffici comunali e le squadre operative, che ha reso fluida l’organizzazione, con gli effetti che si sono potuti apprezzare da subito. Il fenomeno dell’erosione, poi, pur nella serietà del danno che possiamo quantificare già solo per la Spiaggia di Ponente in circa 22.000mc di sabbia rimossa, ci dà un segnale positivo. Infatti i ripascimenti graduali di questi anni, si sono dimostrati efficaci, avendo limitato i danni di erosione e avanzamento del mare, che solo in alcuni punti ha raggiunto la passeggiata. Dunque, organizzazione e gioco di squadra si sono rivelati ancora l’arma vincente, non solo
nel lavoro dedicato alla nostra realtà, ma anche verso chi, più o meno vicino a noi, ha subìto devastazioni. Penso all’iniziativa promossa dal Lions Club di Caorle a favore del comune di Rocca Pietore, cui il Consorzio Arenili ha aderito devolvendo un contributo di 500€: un piccolo gesto, ma un grande significato, quello cioè della Solidarietà.
- Francesco Perissinotto
Presidente Consorzio Arenili Caorle
ITALIANI
2017 Principali regioni ARRIVI PRESENZE
VENETO 133.488 829.145 LOMBARDIA 44.742 279.833 TRENTINO-A.A. 23.823 140.063 FRIULI-V.G. 11.929 68.616 PIEMONTE 7.544 51.789
turismo nazionale, non ha dati, se non quelli che di riflesso derivano dall’Istat. E nemmeno precisi, se come si verifica nella banca dati del sito istituzionale (http://statistica.regione. veneto.it/banche_dati_economia_turismo.j sp), per il 2017 si presenta una discrasia nel conteggio delle presenze per struttura ricettiva (4.533.563) con quello dei paesi di provenienza (4.469.901) - vedi la tabella a sinistra - con una differenza di ben 63.662 presenze. Come mai? Comunque rileviamo che nel 2017 Caorle ha toccato la soglia di 4 milioni e mezzo di presenze, con una progressiva crescita rispetto al 2016. Ma per il 2018, cosa sappiamo? Certo è stata una stagione lunghissima, iniziata già a Pasquetta (2 aprile) e proseguita fino all’autunno. Ciò nonostante, la percezione è di una stagione modesta, con presenze ridotte nei mesi di Giugno, Luglio e fino al 10 agosto (e qui meriterebbe un approfondimento sui primi dieci giorni di agosto, che ormai da una decina d’anni presentano il “buco”), salvata grazie ad un Settembre strepitoso, di bel tempo e manifestazioni di richiamo, che si sono riverberate fino ad Ottobre inoltrato. Ma quando potremo sapere se le politiche di promozione della città (per le quali Caorle ha investito ben 800 mila euro) hanno avuto riscontro favorevole o meno ? Quando potremo sapere se dalla Germania e Austria sono venuti di più o meno ospiti (magari dirottati in altre mete “germanofile” come la Gracia e la Turchia?, quando potremo sapere se gli alberghi hanno registrato un incremento di pernottamenti ? ...Tra altri 3 mesi? Insomma, dateci i dati, così da poter pianificare politiche adeguate ad un turismo che evolve sensibilmente e diventa sempre più “microvacanza”. La statistica è una scienza economica strategica. Gli strumenti applicativi informatici ci sono eccome: Regione Veneto, Conferenza dei Comuni del Litorale, lo stesso Comune di Caorle (che ha
anche a disposizione la mole di dati derivanti dalle registrazioni per la tassa di soggiorno) dovrebbero attivarsi, urgentemente, per stare al passo con le mete del turismo internazionale che da quest’anno hanno rialzato la testa grazie alla sensibile riduzione del terrorismo e dei flussi migratori. E questo va integrato con un’analisi fattoriale su indicatori strategici: fasce d’età, ceto sociale, composizione famigliare, orientamenti nei consumi, ecc. Si sono interrogate sull’andamento della stagione anche le Confcommercio di Caorle e Bibione, che hanno condotto la consueta indagine interna tra i loro associati. La stagione appena conclusa è stata giudicata buona dall’80% degli intervistati, pur ammettendo una flessione nelle presenze rispetto al 2017. A quanto pare, sono mancati i turisti provenienti dal Nord Europa. Preoccupante, però, la flessione della spesa media della clientela, anche se per un 20% di commercianti è aumentata.
TASSA DI SOGGIORNO: + 3% negli “Arrivi”
Per quanto concerne il Comune di Caorle, la stagione turistica si chiude in positivo, registrando un + 3% negli “Arrivi”. Il dato è stato ricavato dall’introito dell’imposta di soggiorno che, dopo la modifica del regolamento effettuata lo scorso anno, per l’anno corrente ammonta a 2.400.000 euro (rispetto i 1.500.000 euro del 2017). Con le novità introdotte nel regolamento – ha spiegato l’Assessore al Turismo Alessandra Zusso - è stato dato un nuovo impulso al regolare introito dell’imposta. Da questi dati, per quanto riguarda gli arrivi, si conta un aumento di tre punti percentuali rispetto l’annata già d’oro del 2017. Al momento non è possibile ricavare, invece, il dato relativo alle presenze, in quanto le tariffe vengono applicate fino al settimo giorno consecutivo, senza contare le gratuità. Si dovranno attendere, quindi, i dati della Regione Veneto.
11
Campagne mirate per aumentare i visitatori
Fondamenta e pozzi risalenti al XVIII secolo
IL MUSEO DEL MARE Scoperti nuovi di RICCARDO COPPO
ampagne informative mirate e nuove forme di collaborazione con l’Amministrazione comunale, con le associazioni di categoria e le scuole del territorio.
C
Sono queste le azioni che il Polo Museale del Veneto ha in mente per incrementare il numero di visitatori del Museo Nazionale di Archeologia del Mare di Caorle. Il Museo ha aperto i battenti alla fine di luglio ed al 31 ottobre ha totalizzato 771 visitatori. Il team che cura le aperture e i servizi del museo di Caorle ci ha raccontato a grandi linee come il Polo museale intende aumentare l’interesse per l’esposizione. La prima azione è una collaborazione con l’Amministrazione comunale che - nel brevissimo
12
termine - si tradurrà nell’inserimento di attività nel programma natalizio “Caorle Wonderland” e sarà anche messo a disposizione un trenino per raggiungere il Museo. In vista dell’estate, invece, i responsabili del Museo incontreranno i rappresentanti delle associazioni di categoria turistica per valutare la possibilità di creare dei voucher a prezzo agevolato. “Stiamo cercando di progettare - hanno spiegato i responsabili alla gestione del Museo campagne ed eventi mirati per particolari tipologie di turisti che raggiungono Caorle, dagli anziani agli amanti del turismo in bici”. Il Museo deve però entrare anche nel cuore dei residenti e, per questo motivo, il Polo Museale punta su docenti e alunni delle scuole del territorio. Ad oggi già 37 docenti hanno visitato, come modalità di formazione e aggiornamento ed in coordinazione con la direzione didattica di Caorle, la struttura ed altri 42 stanno per farlo. Infine, il Museo di Caorle rimarrà aperto sempre per tre giorni alla settimana, dal venerdì alla domenica.
reperti archeologici
ome testimoniato da numerose campagne di scavo (Ex Bafile, Piazza Vescovado, l’ex parcheggio di Via Roma) il sottosuolo della città di Caorle è ricchissimo di reperti archeologici. L’ultimo rinvenimento risale all’autunno di quest’anno: durante l’intervento di ristrutturazione dell’ex cinema San Marco (al suo posto sorgerà un complesso ad uso commerciale), sono emersi i resti di una serie di edifici e due pozzi posti a breve distanza l’uno dall’altro. Il ritrovamento è stato effettuato in uno strato di non elevata profondità: circostanza, questa, che induce i tecnici della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Venezia a datare i reperti in un periodo compreso tra il XVIII ed il XIX secolo. La vicinanza tra i due pozzi, invece, fa pensare ad un edificio produttivo-artigianale oppure a due abitazioni, dotate di pozzi per l’acqua nei rispettivi scoperti.
C
Per il momento si tratta comunque di mere ipotesi che dovranno essere attentamente vagliate dopo ulteriori accertamenti in loco da parte dei tecnici (che hanno anche dovuto attendere il prosciugamento del sito dopo il maltempo prima di riprendere con la campagna di scavo) e dopo il completamento delle ricerche negli archivi storici che alcuni specialisti stanno ancora eseguendo. Non si tratta, dunque, di un ritrovamento “sensazionale”, come capitato in altre occasioni, ma rappresenta comunque un’importante testimonianza della vitalità, nel corso della storia, della comunità di Caor- R. C. le.
La caorlotta Cristina Piasentin ha vinto il concorso in Magistratura con ruolo presso il Tribunale di Milano
Piasentin è Giudice rande soddisfaG zione per il prestigioso traguardo
conseguito da Cristina Piasentin, che a 31 anni ha vinto il concorso per la funzione di Magistrato ed entrerà nel ruolo presso il Tribunale di Milano dal prossimo marzo 2019.
Cristina Piasentin a Roma davanti al Ministero della Giustizia, sede del Concorso.
Dieci anni di duro sacrificio sui tomi della complessa legislazione italiana: dopo la laurea in giurisprudenza all’università di Trieste nel marzo 2012 con tesi in diritto dell’esecuzione penale, con 110 e lode, ha frequentato la scuola biennale di specializzazione per le professioni legali presso l’università degli studi di Pavia e l’università Bocconi di Milano. Quindi, nel settembre 2015, l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato. In seguito, si è dedicata al diritto penale, continuando a studiare a tempo pieno per il superamento del concorso per diventare magistrato, lo scorso mese di novembre 2018. Inizierà ad esercitare la funzione di Giudice presso il Tribunale di Milano nel marzo 2019. Oltre che per i famigliari, questo traguardo gratifica anche la comunità di Caorle. Compimenti anche da parte di CaorleMare Magazine.
13
Individuati i ladri !
Autori del furto sacrilego alla Madonna dell’Angelo
a notizia risale a qualche mese addietro, ma solo di recente è stata divulgata: sono stati individuati i ladri del furto sacrilego compiuto il 15 dicembre 2016 al santuario della Madonna dell’Angelo (vedi articolo in CMM n. 1 marzo 2017 a pag. 32). I quotidiani ne hanno dato informazione ai primi di ottobre scorso. Si tratterebbe di tre malviventi stranieri (di nazionalità romena, secondo La Nuova Venezia) che si erano resi autori di altri furti sacrileghi in santuari del Vene-
L
14
to: Motta di Livenza, Lendinara, Peschiera del Garda e appunto Caorle. A distanza di quasi due anni, dunque, è arrivata la svolta alle indagini: a individuarli e denunciarli a piede libero per furto pluriaggravato in concorso sono stati i carabinieri di Lendinara (Rovigo), che dopo i tre colpi nel santuario del Pilastrello, dov’è custodita la statua lignea della Madonna Nera, oggetto di particolare venerazione ben oltre i confini del Polesine, due colpi falliti e uno andato a segno il 12 dicembre 2015, hanno potuto intrecciare tabulati telefonici e immagini delle telecamere. La visione di tutti i filmati delle videocamere della zona ha permesso di individuare la Bmw con la quale i ladri si sono mossi e di risalire poi alla loro identità, trovando anche le connessioni con gli altri furti messi a segno nelle basiliche, di Caorle, Motta di Livenza e Peschiera del Garda. I tre sono formalmente residenti a Pisa, ma al momento risultano irreperibili. Altri furtarelli alle cassette delle elemosine si sono poi succeduti in questi ultimi tempi, tanto da indurre la Parrocchia Santo Stefano a dotarsi di un nuovo e sofisticato sistema di video sorveglianza e allarme installato negli ambiti non solo del Santuario e del Duomo, ma anche dell’adiacente centro patronato “Giovanni XXIII”.
Mons. Danilo Barlese è il nuovo Parroco Nella “Collaborazione pastorale” di Caorle, Santa Margherita, Porto SM e Ca’ Corniani/Ca’ Cottoni
Messa di insediamento lo scorso 14 ottobre alla presenza del Patriarca di Venezia Moraglia di RICCARDO COPPO
n nuovo parroco per quattro parrocchie. Lo scorso 14 ottobre, monsignor Danilo Barlese si è insediato nelle parrocchie che compongono la collaborazione pastorale di Caorle: Santo Stefano, Santa Margherita, Croce Gloriosa di Porto Santa Margherita e Brian, e San Giovanni Battista di Ca’ Corniani e Ca’ Cottoni. A salutare l’ingresso del neo parroco c’erano diverse centinaia di fedeli, in particolare nel duomo e nel sagrato dove era stato posizionato un maxischermo per permettere a tutti di assistere alla prima messa del sacerdote. Alla celebrazione ha partecipato anche il Patriarca di Venezia, Fran-
U
16
cesco Moraglia, che ha ricordato l’importanza dell’esperienza della collaborazione pastorale di Caorle che dovrebbe diventare un modello di gestione da esportare in tutte le parrocchie
della diocesi. La crisi delle vocazioni ha portato alla riduzione del numero di sacerdoti: per l’Amministrazione degli Affari Parrocchiali, quindi, diventerà sempre più necessaria questa nuova forma di unione tra le parrocchie. Si tratta certamente di una “prova” per le co-
munità parrocchiali e per gli stessi sacerdoti che dovranno imparare a vivere un’esperienza di fraternità allargata.
“Seguire quattro comunità che da un lato hanno una loro precisa identità e dall’altro devono trovare il ritmo giusto per compiere passi comuni - ci ha detto monsignor Barlese - è una sfida impegnativa ma allo stesso tempo entusiasmante. La possibilità di celebrare la messa in diverse parrocchie lo considero un arricchimento perché mi permette di conoscere ed approfondire realtà con esigenze umane e spirituali diverse”. C’è insomma tanto lavoro da fare per far funzionare la collaborazione pastorale. Lavoro che devono svolgere i sacerdoti, cer-
cando di favorire l’integrazione tra le parrocchie e le comunità, ma anche i laici “che devono cominciare a guardare non solamente al proprio campanile, ma in un’ottica diversa, prendendo a cuore anche le sorti delle altre realtà che compongono la collaborazione pastorale”. La collaborazione chiederà proprio ai laici una nuova forma di impegno, perché i sacerdoti da soli non possono più affrontare gli impegni legati al loro ministero e quelli ammini-
strativi e logistici. Proprio per questo e proprio grazie all’impegno di alcuni parrocchiani delle diverse comunità, è nata una segreteria centrale della collaborazione pastorale negli uffici della canonica di Santo Stefano, alla quale si stanno aggiungendo le sedi periferiche nelle altre parrocchie. Con la nascita della collaborazione pastorale, anche dal punto di vista pastorale il ruolo dei laici assume un rinnovato valore: “Sulle pastorali che richiedono un lavoro comune, come quella dedicata agli sposi, alla formazione dei catechisti, all’organizzazione di un Grest attento alla famiglia ed alla cura spirituale, mai come oggi l’impegno dei laici diventa un fondamentale supporto per i sacerdoti”.
Rievocata all’isoletta di Canal Lovi la festa che per tradizione dava inizio alla fraìma
Con la caorlina alla Madonna dei Fagòti A
di FLAVIO INESCHI
beneficio dei molti giovani caorlotti che non conoscono il significato e la sostanza del termine “fraìma”, spieghiamo che si tratta del periodo di pesca che si estende dall’8 settembre e va fino al 24 dicembre. Ma la fraìma non si riduce ad un mero arco temporale, anzi. I pescatori di Caorle, che fino ai primi del Novecento praticavano esclusivamente la pesca in laguna - con barche a chiglia piatta, in primis batée e bragossi, in quanto i primi pescherecci con chiglia carenata vennero realizzati dall’allora Consorzio Peschereccio intorno al 1910 - quasi tutti possedevano un cason o gruppi di casoni di famiglia e “compagnie di pesca”, dislocati ovunque nella laguna estesa nel quadrilatero tra Falconera e Punta Tagliamento, e tra le Valli fino a Sindacale e il Prati Nuovi. Un centinaio e più di casoni (benissimo elencati nel libro edito dall’arch. Paolo F. Gusso “I casoni della laguna di Caorle”) erano il ricovero/abitazione dei pescatori lungo tutto l’anno, per le pratiche di pesca stagionali, e la loro conformazione prevedeva non solo l’abitabilità ma anche la funzione lavorativa, con l’ormeg-
gio delle barche nella cavana e la bùsa per l’allevamento degli avannotti catturati durante la vèrta primaverile, stagione del pesce novello, e la maròta per crescere i bisati catturati fino alla vendita in pescaria. Questi tre mesi di fraìma si-
gnificavano il trasferimento dell’intera famiglia nel cason, portando seco stramassi e cussini, coverte e nissioi, tovàie, guciàri, piròni e cortei, vettovaglie e quant’altro necessario alla permanenza nel cason. Insomma, si faceva fagotto! Il giorno del ritorno, la Vigilia di Natale, segnava la festa granda, con la cena di pesce in tutte le case del centro; nei campi e calli si arrostiva il pesce e si celebrava non solo il Natale con la solenne messa di mezzanotte, ma l’intera comunità dei pescatori. La fraìma, dunque, aveva un valore straordinario e il suo inizio, l’8 settembre, giorno della Madonna delle Grazie, ovvero la natività di Maria. Tutti i pe-
scatori pronti per la partenza dal Rio verso il rispettivo cason, con i famigliari e l’umile fagotto ben stivato nella batéa, ricevevano dal Monsignor la benedizione e partivano tutti assieme: una speciale processione per i canali interni, o sottoriva, invocando la benevolenza della “Madonna dei Fagòti”. La tradizione della fraìma è perdurata fino al secondo dopoguerra, quando la pesca in mare si è sostituita a quella in laguna, e il motore marino ha sostituito i remi. Negli anni recentissimi, è nata l’idea, nella Pro Loco di Caorle, di rinnovare questa tradizione, proponendo alla Parrocchia della Brussa e Caorle (oggi Cesarolo perché questo tratto di laguna è passato sotto la giurisdizione della Diocesi di Pordenone) di celebrare una messa davanti alla statuetta della Madonnina collocata all’isoletta del Canale dei Lovi, prospiciente i casoni dei Dalla Bella e dei Dorigo Ustro (quest’ultimi divenuti un esclusivo resort turistico). A questa celebrazione partecipa ogni anno la Caorlina Grande, a testimonianza dell’indissolubile legame con le antiche tradizioni caorlotte. Dopo la messa, l’equipaggio viene accolto da Giovanni Dalla Bella nel cason adibito ad ittiturismo, per un conviviale che celebra l’antica cultura della Compagnia da Pesca.
17
La tua cantina per Natale
INFO - DI.AL Bevande propone Calici d’aMare
I.AL. Bevande sta dedicando sempre maggiore attenzione alla proposta e alla distribuzione legata al vino confezionato, segmento dei consumi fuori casa che riserva numeri di crescita interessanti. Dai ristoranti agli alberghi, dai bar tradizionali ai pub per arrivare ovviamente ai Wine bar; etichette blasonate, prodotti territoriali o internazionali stanno riscuotendo interesse sia nella proposta del gestore che nella richiesta del cliente che
D
costruzioni ristrutturazioni isolamenti a cappotto risanamenti dipinture
sempre più negli ultimi anni preferisce la qualità alla quantità. Per questi motivi, DI.AL. Bevande si appresta a presentare la sua nuova Carta dei Vini 2019 che per il quarto anno presenterà novità importanti e sicuramente di tendenza, grazie alla accurata ricerca di nuovi prodotti. Dallo scorso anno DI.AL. Bevande ha creato il proprio evento Calici d’aMare in occasione del primo fuorifiera della Fiera dell’Alto Adriatico. Serate di degustazione, tasting, cene di abbinamento, incon-
tri con il produttore, aperitivi informali e quanto altro il gestore necessiti per la proposta dei prodotti della nostra Carta dei Vini, sono tra le attività di promozione e sviluppo a sostegno dei nostri clienti. Calici d’aMare cresce al fianco dei clienti condividendo idee, proposte, consigli e soluzioni utili al business dei nostri clienti! Il prodotto giusto al momento giusto…Calici d’aMare !!
EDILIZIA & COSTRUZIONI ***** 10 ANNI ***** di garanzia e assistenza nei lavori da noi eseguiti
di BASSO VALTER, RENZO e FRANCESCO sede: Via dello Storione, 4 - 30021 Caorle (VE) tel. 348.7840051 - mail:info@valterbasso.it www.valterbasso.it L’ impresa edile Ediluno S.n.c. rappresentata da Basso Valter, Basso Renzo e Basso Francesco offre una garanzia professionale basata sull’esperienza quarantennale dei propri rappresentanti. Essa si è sempre contraddistinta per competenza, professionalità, serietà e garanzia nel tempo delle opere eseguite, nonché per l’utilizzo dei migliori materiali e di tecniche
di applicazione d’avanguardia con particolare attenzione al risparmio energetico. Tutto ciò ha permesso all’impresa Ediluno di poter operare in tutti i campi delle costruzioni, da quelle civili e storiche di pregio a quelle industriali.
sotex ioni I a m Siste e costruz tico rge uov per n armio ene a risp
Caorle - Centro storico 18
L’impresa Ediluno è specializzata in: • nuove costruzioni • ristrutturazioni • intonaci tradizionali, premiscelati e gesso • isolamenti a cappotto • risanamento intonaci • rivestimenti murali • dipinture • impianti di fognatura
Ex Magazzino Vini - Trieste
Il Premio “G. Mazzarotto” a Dì Berg
LIONS CLUB CAORLE - Sabato 15 dicembre in Centro civico la cerimonia
S
abato 16 dicembre alle ore 11.00 nella sala superiore del Centro civico di Caorle si terrà la tradizionale cerimonia di assegnazione del “Premio Giovanni Mazzarotto – Lions Club Caorle”. Istituito nel 2010, il Premio intende ricordare l’operato dell’imprenditore di Portogruaro che in oltre mezzo secolo ha caratterizzato edilizia e turismo del Veneto orientale, e prevede il conferimento di una somma ad una persona o associazione che rappresenti i principi enunciati dall’art. 1 del
regolamento, ossia persone, imprese, associazioni ed enti che hanno contribuito in modo significativo alla crescita dell’economia, dell’immagine e del prestigio del territorio di Caorle,
rispecchiando con la propria intraprendenza, creatività, ingegno, impegno e dedizione al lavoro quei valori che hanno caratterizzato la
vita di Giovanni Mazzarotto. Insignito del riconoscimento, quest’anno, il giovane artista Renato Bergantin, in arte Dì Berg. Nato a Caorle nel 1978, la sua tecnica è caratterizzata da un mix di vetro di Murano e pittura, che creano un’opera di volta in volta unica, capace di incantare chi la guarda: grandi e intense tele di meravigliose donne dagli occhi ammalianti, un uso della luce magica che viene riflessa dal vetro, con cui sono adornati i particolari delle sue opere. Dì Berg ha esposto a Venezia, San Pietroburgo, Dubai, Parigi, Milano, Austria e nell’intero Nordest.
L’estate scorsa, una personale dal titolo “Omaggio a Caorle” è stata ospitata nelle sale del centro culturale A. Bafile, con questa dedica:
“Porto la mia vita, la mia Arte, le mie Emozioni qui, dove le radici sono profonde, il terreno fertile e l’Amore ovunque”.
“Cuore Lions per il cuore di tutti” news - “WE SERVE”. Le attività del Lions Club Caorle
U
n service davvero speciale quello che si è concretizzato nella serata di giovedì 22 Novembre, intitolato “Il Cuore Lions per il cuore di tutti”. Anzi, tre services in uno. Una cena presso la nostra
sede dell’Hotel International attraverso la quale, grazie alla generosità dei partecipanti e degli sponsor (Fam. Molena, Pregis Spa, Ortofrutta Smeazzetto, Cantina Le Carline, Di.Al. Bevande), sono stati
raccolti ben 2.800 euro destinati all’acquisto di 4 defibrillatori di ultima generazione (la spesa complessiva sarà di ben 5.700 euro) consegnati alla Tenenza della Guardia di Finanza, alla Squadriglia Navale della stessa GDF, all’Ufficio
Circondariale Marittimo della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera e al Gruppo Volontari dei Vigili del Fuoco di Caorle (vedi anche l’articolo a pag. 49). Altresì sono stati donati 40 libri di testo dal titolo "La Sto-
ria è Servita - dal Novecento ad oggi" per gli studenti del IV Anno della Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII – Fondazione Lepido Rocco” che ha contribuito con studenti e docenti alla realizzazione della serata.
una delle località colpite dal maltempo che lo scorso 29 ottobre ha devastato le montagne del Nordest. Nei prossimi giorni si realizzerà anche l’annuale service nel programma “Cassetto della Solidarietà” con il quale si cerca di dare un aiuto a famiglie di Caorle in difficoltà economica. Su segnalazione degli Uffici comunali dei Servizi Sociali, saranno consegnate 30 E ancora, grazie al Consor- confezioni contenenti diversi zio Arenili di Caorle che ha prodotti di prima necessità. aggiunto una ulteriore donaA tutti giungano gli Auguri zione di 500 euro, è stato deciso un contributo di 1.500 euro, del Lions Club Caorle per un Natale di felicità e di un consegnato nelle mani del sinprospero Nuovo Anno 2019 daco di Rocca Pietore (BL), 19
NEWS - Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII”
CORSO MED GARDENS E IN ALTA VAL BADIA
continuità con il progetto MEDGARDENS iniziato l’anno scorso in collaborazione con la Slovenia, il cui obiettivo è valorizzare i prodotti locali degli orti del nostro territorio abbinati alle peculiarità gastonomiche delle località di mare, è stato organizzato un corso che ha l’obiettivo di divulgare la cultura della stagionalità, di valorizzare i prodotti territoriali. Il corso - tenuto dal prof. Michele Donè - è teso soprattutto a fare in modo che questa specificità venga proposta al turista, affinché abbia una memoria non solamente legata alle bellezze architettoniche e del paesaggio mare e spiaggia, ma anche le-
In
gate alla sensorialità costituita dai sapori delle nostre località. I due orti realizzati nel progetto, uno a Mira e uno a Cividale, contengono erbe, frutti e ortaggi autoctoni e antichi - tra l’altro a rischio di estinzione - che hanno ispirato l’abbinamento al pesce caorlotto. In particolare sono utilizzati il “Fagiolo meraviglia di Ve-
nezia”, “Asparago verde Montine”, il “Carciofo violetto di Sant’Erasmo”, “Radicchio rosso tardivo di Treviso”, “Broccolo fiolaro di Creazzo”, “Salicornia veneta”, “Bieta selvatica del litorale”, “Finocchio di mare”, “Erba stella”, “Melograno” (simbolo del progetto MED GARDENS), “Susine”, “Amarene”, “Sambuco”, ecc. Un analogo corso si terrà la prossima primavera, utilizzando le erbe spontanee degli orti e degli ambiti lagunari di stagione, che sarà aperto a quanti più operatori possibili, nel litorale che va da Venezia fino all’isola di Cherso. Prossima tappa della Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII” sarà la presenza a La Villa, in Alta Val Badia, i prossimi 15, 16 e 17 dicembre in occasione della Coppa del Mondo di Sci, ai piedi della pista “Gran Risa”, dove venti allievi e i professori di un’intera classe, saranno impegnati a fianco dell’organizzazione - vestiti in abiti tradizionali ladini - curando il service in due “chalets” che ospitano l’alimentazione tipica “Nos Ladins - Noi Ladini”. A tutti gli Allievi e alle loro Famiglie un sincero augurio di Buon lavoro e Buone Feste da parte della Direzione e del Corpo docente e Non docente della Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII”
Formazione Iniziale CLASSI PRIME (1ªA-B: DDR n. 809 del 13/08/2018 - DGR n. 824 del 08 Giugno 2018) CLASSI SECONDE (2ªA-B-C: DDR n. 793 del 07/08/2018 - DGR n. 753 del 28 Maggio 2018) CLASSI TERZE (3ªA-B: DDR n. 792 del 07/08/2018 - DGR n. 752 del 28 Maggio 2018) CLASSE QUARTA (4ª R DUALE: DDR n. 734 del 19/07/2018 - DGR n. 509 del 17 Aprile 2018)
SCUOLA ALBERGHIERA “Giovanni XXIII” Via del Passarin, 15 30021 CAORLE (VE) tel e fax 0421.299269 e-mail:capalg@tin.it
PARCO
della Laguna
Case e casoni in balia dello Stato
A Falconera ancora sequestri e procedimenti giudiziari
A
di FLAVIO INESCHI
vremmo voluto continuare, in questo numero, la disamina del “Caso Falconera” proponendo la lettera con la quale nel 2007 l’Agenzia del Demanio accoglieva la richiesta del Comune di Caorle di acquisto dell’intera area di Falconera e ne quantificava il valore in 1 milione e 850 mila euro circa. Acquisto mai avvenuto. Ma ci sono fatti nuovi, emersi proprio pochi giorni fa, che fanno propendere per uno sviluppo imminente della situazione. Come si scriveva esattamente un anno fa, il Comune di Caorle ha richiesto all’Agenzia
D
FALCONERA
Avv. FRANCESCO MAZZOLENI
opo anni di processi e di riflessioni, è forse arrivato il momento di dire chi è ‘il padrone di casa’ dei casoni? La domanda sembra essere ancora di attualità, nonostante tutto e tutti. Dopo aver sentito i legali che seguono le vicende, cerchiamo di spiegare le ragioni. Ripercorrendo nel tempo le vicissitudini delle più tipiche e storiche abitazioni da pesca della nostra zona, sino agli anni ’80 lo Stato non ha reclamato la titolarità dell’area. I caorlotti hanno curato e manutenuto i casoni, senz’altro con vantaggi ma anche con oneri: in caso di mareggiate, l’immediato intervento di pulitura e ripristino degli stessi è sempre stata la prima cosa da fare. E vedere un cason in degrado, era cosa più unica che rara. A partire da fine anni ’80 la mano pubblica si è mossa e le cose hanno iniziato a cambiare: un po’ perché, in diversi casi, chi si era preso cura dei casoni si era anche fatto prendere dalle comodità, inserendo vicino ai casoni costruzioni in pietra o ferro non molto in linea con la loro storia. Ma soprattutto perché lo Stato ha iniziato a dirsi proprietario dell’intera zona. Di qui la prima ondata di processi a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 nell’allora Pretura di Portogruaro, che hanno visto quasi tutti gli imputati assolti perché non erano consapevoli che l’area di Falconera in foce Nicesolo era pubblica. Col senno di oggi si potrebbe forse dubitare che queste prime sentenze fossero state emesse a seguito di una indagine adeguatamente approfondita anche sotto il profilo storico. La seconda volta che si mosse la giustizia è stata nel 2004, quando a seguito di una lunga indagine il Tribunale processò in un unico momento gli oltre 50 occupanti dei casoni, accusati di occupare suolo pubblico e - in taluni casi – di aver realizzato opere abusive nei pressi delle singole costruzioni storiche. In questo processo emerse tutta la storia della zona, partendo da quando questo territorio venne venduto dallo Stato ai primi
del Demanio di ottenere la concessione dell’intera area, per poi frazionarla e darla in subconcessione al residenti e casonanti. Questa prospettiva pare essere inficiata (così è stato detto in Consiglio comunale discutendo una interpellanza) dal sussistere di manufatti (ossia abitazioni) che non hanno ancora avuto il condono edilizio, condizione imprescindibile per procedere ad una sclassificazione dell’area e affido in concessione. Sembra un cavillo davvero pretestuoso e insignificante, se si tiene conto della “storia burocratica” di Falconera (per la quale già nel 1998 e nel 2004, come abbiamo raccontato, erano state presentate in Parlamento due proposte di legge per la sdemanializza-
privati nel 1909. Nel 2011 il Tribunale di Portogruaro assolse tutti gli occupanti, ancora una volta - ma questa volta con dovizia di argomenti - perché non si sapeva che l’area era pubblica. La sentenza fu contestata da alcuni imputati, convinti (forse non a torto?) che l’area era privata. Si arrivò dapprima alla Corte di Appello di Venezia, che confermò la sentenza di Portogruaro. Poi addirittura in Cassazione, dove la sentenza di Venezia fu annullata con rinvio delle carte di nuovo alla Corte di Appello per un nuovo giudizio: lo scorso anno i Giudici di Venezia hanno stabilito che l’area dei casoni in zona Foce Nicesolo è dello Stato. Nessuno ha voluto contestare la sentenza, che è quindi diventata irrevocabile. Nel frattempo la Regione, il Comune e molti degli occupanti dei casoni hanno cercato di fare la loro parte: diversi casonanti - preso atto della verità emersa dai processi - hanno chiesto e ottenuto dalla Regione i titoli per occupare le rispettive aree; per altri la Regione si starebbe accingendo a rilasciare le concessioni. Da parte sua, il Comune sta cercando di regolamentare la situazione. Sappiamo di essere in Italia: si tratta di cose lunghe, si deve attendere. Intanto, chi non sta ad aspettare questo faticoso lavoro è il tempo: per chi ha a che fare coi casoni, mareggiate, pioggia e vento sono una costante che richiede una immediata e continua manutenzione, per evitare che la canna palustre, il legno e l’argilla si disgreghino nel giro di qualche mese. Ma vi è un’altra prospettiva che sembra essere all’orizzonte: a partire dalla scorsa estate parrebbe esserci una nuova indagine, questa volta non più da Venezia ma dai Magistrati di Pordenone, divenuti competenti anche sul territorio di Caorle dopo la chiusura del Tribunale di Portogruaro. Sembra che la Procura della Repubblica della città friulana abbia avviato nuovi accertamenti
zione). Pretestuosa anche ai fini dell’Art. 35 del Codice della Navigazione - Esclusione di zone dal demanio marittimo. - secondo il quale «le zone demaniali che dal capo del compartimento non siano ritenute utilizzabili per pubblici usi del mare sono escluse dal demanio marittimo con decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione di concerto con quello per le finanze.» Ebbene, un incontro in Municipio tra Amministrazione comunale, Agenzia del Demanio e l’on. Arianna Spessotto, componente della Commissione Trasporti (di riferimento al Ministero che gestisce anche Porti e Demanio pubblico), tenutosi il 5 dicembre scorso, potrebbe portare nuovi sviluppi. Staremo a vedere.
sulla legittima occupazione attuale dei casoni; indagine che riguarderebbe non più la sola zona interessata dal precedente processo del 2004, ma anche altre zone di Falconera, site più a monte e più a valle, nelle quali si trovano dei casoni e delle abitazioni di cittadini del posto. La cosa è (giustamente) ancora avvolta nel mistero e nella riservatezza, anche se proprio questa estate la stampa ha dato notizia di un sequestro di immobili da parte della Procura della Repubblica, ma anche del suo successivo annullamento da parte del Tribunale di Pordenone. Che sia di nuovo in discussione la proprietà dei casoni ? Sembra proprio il caso di dire: ai posteri l’ardua sentenza.
Ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare le donne e i carcerati nella sua missione in Sudan
Suor Bianca Benatelli: un ricordo
nche suor Bianca Benatelli è tornata alla Casa del Padre. A quasi 80 anni, lo scorso aprile è deceduta nella sua residenza presso l’ospedale di Khartoum, la capitale del Sudan, dove ha operato per 50 anni. I familiari ci porgono una memoria della loro congiunta. Bianca nasce a Caorle il 26 settembre 1938. Entra tra le Missionarie Comboniane nel 1958 e viene inviata a Londra per il Noviziato; qui frequenta il corso di infer-
A
24
miera che conclude nel 1965 e parte per il Sudan a Khartoum iniziando ad esercitare il suo ministero di infermiera. Nel 1978 sempre a Khartoum si specializza in ostetricia e continua con passione e generosità il suo servizio. Nel 2002 la troviamo a Wau fino al 2016 quando per la sua precaria salute viene fermata in Italia, nella comunità di Cesiolo (Vr), dove spira il 26 aprile 2018. Pensare a Suor Bianca è ricordare la Carità che il Comboni voleva dalle sue suore. Questa è stata la vita di Suor Bianca
a Khartoum al St. Mary’s Maternity e a Wau. Musulmane e cristiane, nordiste e sudiste, suore, fratelli, preti, vescovi, chiunque fosse nel bisogno, poteva con grande confidenza avvicinarla e chiedere il suo aiuto. Essendo una ostetrica, le donne fuggite dalla guerra arrivavano da lei smarrite appena in tempo per partorire. Sr. Maria Martinelli, Superiora Provinciale del Sud Sudan, ha inviato la sua testimonianza. Essa scrive: «Ho conosciuto Suor Bianca nel 2008, quando sono arrivata a Wau, in Sudd Sudan per iniziare assieme ad altre religiose la scuola di formazione per infermieri/e e ostetriche/i. Mi aveva colpito subito la sua energia e la sua predilezione per i poveri, che era una vera passione, e la sua preghiera alla quale lei era fedelissima.
Il dispensario che lei gestiva a Wau in alcuni degli ambienti della scuola, abbandonata negli anni della guerra, era sempre pieno di gente e certamente ciechi, anziani, storpi non se ne andavano via senza avere ricevuto, assieme alla medicina di cui avevano bisogno, anche un po’ di cibo o una coperta. E i bambini una caramella… Al sabato, senza mancarne uno, Suor Bianca si recava alle prigioni e anche lì portava una parola buona, un incoraggiamento e qualche piccolo aiuto per chi ne aveva bisogno. Era orgogliosa di ripetere che aveva passato 36 anni alla Maternità di Khartoum ed era felice di avere aiutato tante mamme e di aver lavorato con tante sorelle e ostetriche locali, molte delle quali formate sul campo. Dopo tanti anni passati ad aiutare le mamme sudiste fuggite al
Nord, Bianca ha chiesto di venire al Sudd dove è rimasta 12 anni nella missione di Wau. Quando le forze poi si sono esaurite, e considerando la situazione difficile, di guerra, che stavamo vivendo in quel periodo, ho preferito non esaudire il suo desiderio di morire a Wau e l’ho riaccompagnata in Italia, a Cesiolo, dove è stata accolta, curata e aiutata nell’ultima missione della sua vita: quella di prepararsi ad incontrare il Signore. »
Anagrafe: quanti siamo?
I numeri della popolazione e i cognomi più diffusi
on un totale di 5.589 maschi e C 5.957 femmine, la popolazione di Caorle, sulla base dei dati forniti di ESTER C. NARDO
dall’Ufficio Anagrafe, conta 11.546 persone al 31 ottobre 2018. Si nota un leggero calo rispetto all’anno precedente, quando la popolazione registrava 11.653 persone, 107 in più rispetto al 2018. Di questi 11.546, la fascia d’età più numerosa è rappresentata da quella dei quarantenni (fascia 40-49 anni), con 1.937 persone, seguita dai cinquantenni (50-59 anni), che sono 1.880. Analizzando i dati delle nascite e dei decessi registrati al 31 dicembre 2017 è evidente come anche a Caorle, così come in tutta Italia, le nascite siano nettamente inferiori rispetto ai decessi: i nuovi nati risultano 64 ( 33 maschi e 31 femmine) e rappresentano meno della metà dei decessi registrati, ovvero 132 persone (61 maschi e 71 femmine). Queste cifre vengono poi affiancate a quelle delle migrazioni: 267
persone, rispettivamente 132 maschi e 135 femmine, risultano essere gli emigrati da Caorle a fine 2017. Il fenomeno del calo demografico viene comunque compensato dalla presenza di stranieri residenti nel territorio di Caorle, i cui dati aggiornati al 31 ottobre 2018 risultano essere i seguenti: 1.073 persone, divisi in 477 maschi e 596 femmine. Dal punto di vista della nazionalità degli stranieri, come si evince dal grafico, la percentuale più alta viene registrata dalla Romania, seguita da Albania, Bangladesh, Macedonia e Cina. Analizzando i dati della popolazione di Caorle, un aspetto che sicuramente può suscitare curiosità è legato alla diffusione dei cognomi nel nostro territorio. Sempre sulla base dei dati forniti dall’Anagrafe, siamo risaliti alla seguente graduatoria: Gusso (263), Brichese (156), Benatelli (153), Marchesan (152), Rossi (113), Dorigo (109), Buoso (107), Biancon (101), Catto (98), Gnan (90).
Dalla trisnonna Maria Brussolo al neonato Liam Furlanetto
Caorlotti di 5 generazioni
ra la Caorle degli anni ‘20. Una Caorle poveE ra, paludosa, creata con poco, ma già ricca di umiltà e persone uniche. Il 26.12.1923 qui nasce Maria Brussolo, il 27.12.1923, il giorno dopo, nasce Preciso Dalla Bella, due persone fantastiche che il destino ha voluto mettere a dura prova molte volte, ma unendoli sempre più. Il loro amore venne premiato dando inizio così alle loro vite insieme; con molti sacrifici sono nati 8 figli, 4 maschi e 4 femmine, cresciuti con passione, dedizione, sana
educazione. La figlia Luciana Dalla Bella si è coniugata con Vittorino Gusso e la loro figlia Morena Gusso con Stefano Furlanetto, dai quali nasce Nadir Furlanetto, la cui moglie Nathalia Montagner, lo scorso 23.11.2018 ha dato alla luce Liam Furlanetto. Insomma, 5 generazioni di caorlotti che si incontrano in questa stupenda foto di famiglia Oggi, con noi, a 94 anni, c’è la trisnonna Maria, e il piccolo Liam, di soli pochi giorni. Un traguardo stupendo da raggiungere, e di grande felicità.
25
Grande successo per la commedia “Sempre lóri in Càe Longa” rappresentata al Postier
Con i Morbinosi il teatro è... a cena ! di MICHELE INESCHI
ena e rappresentazione teatrale: una nuova formula sperimentata lo scorso 23 novembre dalla compagnia “I Morbinosi” diretti da Milena Romagnoli, che in collaborazione con il Ristorante “Al Postier” di Porto Santa Margherita, hanno proposto la commedia “Sempre lóri in Càe Longa” nella sala principale del ristorante, durante la cena che ha registrato il tutto esaurito. Spazi un po’ stretti, visibilità in alcuni punti ridotta, e qualche fruscìo di sotto-
C
fondo non hanno comunque impedito la riuscita di un esperimento che si è rivelato positivo sia per il gruppo teatrale, che per il ristorante. Sicuramente si potrà pensare di riproporlo in futuro. «Una grande soddisfazione - dichiara Milena Romagnoli, creatrice e regista della commedia, assistita in aiuto regia da Stefania Rossetti nonostante qualche incertezza fino all’ultimo minuto, sia per la logistica che per il cast. Un particolare ringraziamento lo vorrei rivolgere a Enzo Valvason (alla sua prima esperienza tra l’altro) che all’ultimo minuto si è reso disponibile per rimpiazzare un’assenza. Ma sono stati tutti formidabili, dall’inizio alla fine tutti gli attori hanno fatto divertire il numeroso pubblico. La trama, che racconta di uno spezzone di vita quotidiana degli anni ‘50 in centro a Caorle, con recitazione in dialetto caorlotto, ha sicuramente coinvolto e reso partecipe il pubblico, con scene di pettegolezzi, scherzi e trame amorose. Infine ci tengo a dire che le offerte ricavate durante la se-
rata sono state devolute in beneficenza alla Casa di Riposo “Don Moschetta”.» Ecco di seguito l’elenco degli attori nei rispettivi ruoli: Gina Bragatto (Gina), Mario Battistutta (Bortolo), Sandro Martinelli (Felice), Maria Rosa Ricesso (Beppa), Cesira Benatelli (Jole), Lisa Biancon (Assunta), Luisa Rossi (Maria), Gino Vianello (Menego), Enzo Valvason (Monsignor), Federico Moro (Battistel), Nives Bozzato (Cesira la Parrucchiera), Davide Patriarca (Pescatore), Lorenza Vanzan e Roberta Cardazzo (Tedesche).
Youth Cup: sui tatami il karate internazionale Nuova attività di Romina e Tiziana Dalla Bella a due passi da San Marco IL Parrucchiere a Venezia Dal 14 al 16 dicembre: 5.000 sportivi da tutto il mondo al PalaMare. C’è anche la Venice Cup
karate interazionale farà tappa a Caorle. Si svolgerà da venerdì 14 a domenica 16 dicembre l’ultima fase della Youth Cup 2018 e, dopo Sofia (Bulgaria), Umago (Croazia) e Cancùn (Messico), arriveranno nella nostra città più di duemila atleti giovanili, divisi nelle categorie under 14 (12 e 13 anni), cadetti (14 e 15 anni) e junior (16-17 anni), maschile e femminile. Da tutto il mondo giungerà il meglio dei campioncini di karate del futuro, e si sfideranno pro-
prio al Palamare di Caorle. I giovani atleti avranno così la possibilità di fare esperienza e confrontarsi con i pari età prove-
nienti da diverse nazioni (più di 60). Nello stesso contesto si svolgerà anche la 27esima edizione della Venice Cup, sempre di karate, sabato 15 e domenica 16 dicembre, e saranno quasi mille gli atleti senior e under21, provenienti sia dall’Italia che dall’estero. E tra atleti e allenatori, in totale, si sfiorerà il numero delle 5mila presenze: un grande successo. Inoltre, la concomitanza con i mercatini di Natale “Caorle Wonderland”, donerà una spettacolare cornice al nostro paese.
Saranno tre giorni intensi, inizio gare alle 9 di mattina, ad ingresso gratuito. - Michele Ineschi
Parrucchiere a Venezia a notizia che due caorlotte F aprano un’attività
a Venezia. Ed è subito una festa. Un centinaio di familiari e amici sono intervenuti all’inaugurazione del “Salone Dalla Bella”, attività di Parrucchiera artigianale che le cugine Romina e Tiziana Dalla Bella hanno aperto lo scorso 2 dicembre in Calle de la Malvasia n. 5493 - tra San Marco e Rialto, sul Rio de san Zulian - festeggiando le due intraprendenti cugine, che a tutti hanno offerto un ricco buffet e la gioiosa musica dei caorlotti “Gipsy Trio” nel prospiciente Ristorante Canaletto. “Un’idea nata lo scorso agosto, dopo trent’anni di professione a Caorle” - ci ha spiegato Tiziana.
Romina e Tiziana aspettano tutti: veneziani, caorlotti e turisti, per un taglio di capelli, una messa in piega, una regolata a barba e baffi, dalle 9.00 alle 18.00 tutti i giorni, già durante le festività natalizie.
AVIS premia i donatori
“Giornata del Dono di Sangue”. 73 i diplomi con spille
di MICHELE INESCHI
i è svolta domenica 28 ottobre la “Giornata del Dono del Sangue” organizzata dall’AVIS di Caorle (sede in Via dell’Astese 1), e per l’occasione sono stati premiati le Donatrici e foto: Bruno Moro i Donatori, con in totale 73 riconoscimenti. Dopo la Messa in Duomo, il gruppo si è spostato in Centro Civico, dove il Presidente dell’Avis Caorle Nerio Corazza, dopo aver salutato il Sindaco Luciano Striuli e la rappresentanza AVIS provinciale e di San Giorgio-La Salute, ha tenuto a ringraziare di cuore tutti, perché con questo nobile gesto di altruismo si Federico Zanetti contribuisce a salvare vite umane. Prima del tradizionale pranzo sociale, tenutosi presso il Ristorante “Da Tituta”, si è proceduto con le premiazioni dei 73 Benemeriti. Questo l’elenco dei premiati. DIPLOMA CON SPILLA VERDE: Dorigo Valentina (5 donazioni), Macovei Tatiana (5), Montagner Paola (6), Leggio Barbara (6), Rossi Barbara (7), Dorigo Elisa (7), Gusso Giorgio (8), Martin Maria (8), TomLorenzo Biancon masi Massimiliano (8), Tonetto Anastasia (8), Dorigo Veronica (8), Zentil Massimo (45), Xausa Cristian Biancon Giorgia (9), Papais Riccardo (45), Zarattin Graziella (46), Di (10), Izmailov Rinat (10), Perniconi Biaggio Mauro (47), Rech Andrea Mauro (11), Bortolussi Fabio (11), (47), Dorigo Dario (47), Catto Carlo Pascutto Simone (11), Gnan Enrico (49), Bellinazzi Enrico (49), Favaro (13), Caovilla Mirco (13), Battiston Marco (50), Facchina Gabriele (54). Francesco (14), Lunghi Luigi (15), DIPLOMA CON SPILLA RUBINO: Tondello Stefano (15), Barbaro Lori Xausa Beniamino (72), Gusso Rocco Mirka (18). (72), Sartorello Franco (72), ToninaDIPLOMA CON SPILLA ARGENTO to Cristiano (73), Montagner MicheBLU: Cadamuro Loredana (12), le (79). Campagner Ofelia (13), Grasso CarDIPLOMA CON SPILLA ORO SMEmela (14), Pinel Federica (14), Poli- RALDO: Biancon Lorenzo (95), Zato Chiara (14), Furlanetto Gabriella netti Federico (96). (14), Bellinazzi Federica (16), Scelsi Vincenzo (16), Cestaro Claudio (17), Stefanutto Andrea (17), Brichese Giacomo (18), Rossi Luigi (18), De Mattia Giorgio (18), Tondi Giuseppe (19), Penso Pier Luigi (19), Per gli altri : Baradel Daniele Gianni (20), Donare il sangue può davvero salvare una o adZanin Stefano (21), Gusso dirittura più vite. Se nessuno lo facesse, molti Giovanni (22). malati di leucemia non potrebbero soDIPLOMA CON SPILLA AR- bambini pravvivere, così come le persone in gravi condizioGENTO DORATO ROSSA: Batni dopo un incidente. Inoltre il sangue offerto può tiston Lorella (20), Rossi San- servire ai pazienti che subiscono un’operazione dra (20), Valente Laura (20), chirurgica. Liberale Aurelio (22), Marchesan Andrea (22), Vioto Ivan (23), Montagner Luca (24), Per te stesso : Miollo Gilberto (25), Benatelli sangue periodicamente garantisce a Mauro (26), Valente Mekena noi,Donare donatori potenziali, un controllo costante del (27), Zabotto Lodovico (27), nostro stato di salute, attraverso visite sanitarie e Marchesan Luca (27), Carrer accurati esami di laboratorio. Abbiamo così la Renata (32), Gusso Emanuele possibilità di conoscere il nostro organismo, sa(36), Rossi Giovanni (37). pendo che una buona diagnosi precoce eviterà DIPLOMA CON SPILLA l’aggravarsi di disturbi latenti. ORO: Dazzan Ernise (45),
S
Perché donare sangue?
30
Il
2018
con le PRIME PAGINE Una rinnovata grafica di copertina ha caratterizzato CaorleMare Magazine in questa stagione appena conclusa. Per il resto, tutto rimane come in passato, in questi oltre 25 anni di pubblicazione: i temi del turismo, l’attualità, le opere pubbliche, la cultura e l’arte, l’enogastronomia, lo sport, le azioni di volontariato e solidarietà, la difesa dello splendido patrimonio ambientale. Insomma l’informazione della nostra città rivolta a tutti gli ospiti, curata con passione e professionalità dalla Redazione che cresce nel numero e qualità dei suoi Collaboratori. Soprattutto a loro, il grazie per l’impegno profuso in questi mesi e anni.
zo ar M
ile r Ap
A tutti i nostri Lettori Arrivederci al 2019
io g ag M
no g Giu
to s o Ag
e br m te t Se
lio g Lu
re b to Ot
31
Trent’Anni !!!
Dell’annuario natalizio di Caorle E
se l’anno scorso abbiamo festeggiato i 25 anni di vita della rivista mensile CaorleMare Magazine, quest’anno tocca ai 30 anni dell’annuario “Caorle”, che dal 1988 pubblichiamo in occasione del Natale.
32
Da tempo questa rivista è entrata nella considerazione e nelle case di moltissimi concittadini. Allora ci piace ricordare, in questa speciale occasione, i commenti espressi nei due precedenti anniversari decennali. 1998: «Non soltanto uno strumento di informazione culturale, ma anche una piccola testimonianza negli ultimi 10 anni della storia di Caorle, in questa collezione di annuari che l’Associazione Culturale Doge Stampa pubblica in prossimità delle feste natalizie. Questo decennio che chiude un secolo e addirittura un millennio, ha significato per la nostra storia un momento particolare. Assistiamo in questi anni alla trasformazione urbana, con una crescita che rende sempre più città, ma anche con i problemi ad essa legati. Si consolida l’economia a vocazione turistica, mentre la pesca reclama un futuro più certo. Abbiamo acquisito nuova consapevolezza culturale grazie alla passione che muove sempre più persone nello studio delle nostre radici storiche. E dunque guardiamo con ottimismo al sopraggiungere del
Terzo Millennio, che sarà aperto da l’Anno Giubilare 2000. Con noi sono testimoni anche i tanti studenti delle scuole dell’obbligo ai quali la rivista viene ogni anno regalata come ideale e esortazione a sentirsi cittadini protagonisti di questa crescita. Infine, il sincero ringraziamento ai preziosi collaboratori di questa rivista, a tutti coloro - e sono veramente molti - che con il loro contributo ne hanno consentito la nascita e la continuazione.»
2008: «La storia di una comunità grande o piccola, si fa anche raccontandola. Nel 1988 nasceva, su suggerimento di Isidoro Silvestrini accolto dai giornalisti Renzo Trevisan e Flavio Ineschi, all’epoca corrispondenti de Il Gazzettino, la prima edizione dell’annuario “Caorle” che portava l’anno ‘88, per i tipi delle Grafiche 3. Fu subito accolto con favore dalla città grazie anche al taglio grafico e alle immagini, ma soprattutto per gli approfondimenti su notizie che in quel momento tenevano col fiato sospeso l’economia locale: le mucillagini che avevano invaso il mare e causato un tracollo di presenze turistiche. Ampio spazio veniva dato anche gli aspetti politici, sociali e culturali di una città che da quegli anni in poi avrebbe percorso con successo la strada dello sviluppo vedendo crescere di anno in anno la sua fama nel contesto prima regionale e poi nazionale. Sono nate poi sviluppate strutture di rilievo come il Centro vacanze Pra’ delle Torri con il campo da golf, Lido Altanea, la Piscina comunale; numerose aree agricole sono state riconvertite all’edilizia turistica ma anche residenziale. Poi abbiamo registrato il fallimento dell’antico Consorzio Peschereccio, ma abbiamo testimoniato anche le quinquennali processioni della Madonna dell’Angelo, il furto dei suoi ori, la costruzione della Caorlina grande, il ritrovamento di una nave romana del II secolo a.C. e di reperti medievali in tutto il centro storico, le imprese che hanno visto protagonisti i Caorlotti. Insieme abbiamo attraversato il varco che ci porta nel Terzo Millennio. Abbiamo purtroppo anche perso amici e collaboratori: fra tutti ricordiamo sempre col cuore Giovanni Cappiotto. È stato in seguito deciso di fare dono di questa rivista gli studenti delle scuole elementari e medie, o almeno ai più grandi, perché possano portarla casa e leggerla con le loro famiglie. Numerosi sono coloro che la collezionano, e questo è il segno più bello che ricompensa la
piacevole fatica che ogni anno la nostra redazione - assieme a tutte le persone che fino ad oggi hanno offerto il proprio contributo giornalistico o storiografico e culturale - compie per essere presente nei giorni che precedono il Natale con quest’omaggio alla nostra amata Città. » 2018: In questa terza decade, abbiamo continuato a raccontare la città nella sua evoluzione, dando rilievo alla crescita dell’organizzazione scolastica, alla storia dall’Unità d’Italia alla fine della Grande Guerra, al recupero delle feste di Carnevale e dei Mercatini di Natale, all’assetto idrogeologico della nostra laguna e delle spiagge, sovente colpite da forti mareggiate, l’esibizione delle Frecce Tricolori nel nostro cielo, lo sport mondiale e le gare delle Nazionali giovanili di calcio al Chiggiato. Di più, non ci siamo esentati dal riferire e commentare temi di respiro politico sociale nazionale ed internazionale, quali la grave
crisi economico-finanziaria, i flussi di immigrazione irregolare e la altrettanto notevole migrazione professionale di giovani italiani in paesi stranieri, rilevando anche il fenomeno dei viaggi di vacanza in mete esotiche e lontane compiuti dai Caorlotti nei cinque continenti. Insomma, sempre affermando il principio “glocal”: globale locale, del nostro percepire Caorle nella sua intima comunità, ma amplificata in ogni angolo del mondo. Cos’altro aggiungere: guardiamo sempre avanti ! Flavio Ineschi
Ad maiora semper
33
Incontro con l’autore biologo e glottologo
Do ciàcoe con Gianni Bozzato di F. I.
reve passaggio a Caorle per Gianni Bozzato, il biologo già B docente alla nostra scuola media
e - in particolare - autore della prima opera letteraria dedicata al dialetto caorlotto. Da vent’anni manca da Caorle, e dopo un periodo trascorso in Australia, oggi vive a Taiwan, assistendo i figli Fabrizio e Silvia esperti delle scienze politiche asiatiche, specificamente nei rapporti diplomatici tra Cina e Vaticano e all’Unesco. Bozzato oggi è rivolto alla bioetica, interesse suscitato tempo fa dall’incontro in Australia con il teologo mons. Norman Ford del seminario salesiano - come ci ha raccontato nel breve incontro con lui avuto lo scorso mese di settembre presso l’hotel Fabrizio dove ha soggiornato. “I miei studi di bioetica - dopo un master alla Pontificia Università Lateranense di Roma - mi conducono al dibattito sui temi dell’embrione umano, delle cellule staminali, la pillola del giorno dopo, ecc., con pubblicazione di
34
articoli scientifici e partecipazione a convegni in tutto il mondo”. Varrebbe veramente la pena di approfondire la cifra scientifica di Gianni Bozzato, alla luce dei sui contributi in campo internazionale. E tra i suoi interessi scientifici, anche una catalogazione di conchiglie del nostro mare, che saranno a disposizione per eventuali futuri studi comparativi. Ma a noi, inevitabilmente, interessa ricordare il suo impegno letterario glottologico sul dialetto caorlotto, primo e finora unico in tempi recenti.
Testo-vocabolario del 1994
L’antica lingua dei Caorlòti
tùti quei che gà tegnùo duro» è dedicato il la«A voro edito nel 1994 “El parlàr
Caorlòto”, edito in mille copie numerate da ‘Giani Bossato’, con una chiara accezione glottologica e quindi antropologica. Gianni Bozzato scrive nella trama di sovraccoperta: «Per il caorlòto, nato e vissuto a Caorle, la “stanza” della sua mente è il suo paese. (.) È questa, in definitiva, la motivazione che ha spinto l’Autore a compiere il suo personale studio linguistico; ricercare, nel-
la “lingua dei caorlòti”, le sue radici culturali, per riscoprire
un elemento di continuità tra passato e futuro. “El parlar caorlòto” rappresenta, infatti, un valore che viene offerto alle giovani generazioni; è un valore capace di sostituire tanti vuoti simboli del benessere, che ingombrano la “stanza” e la mente di ciascuno, e di arricchire, veramente e soprattutto, molta gente caorlòta.» Nel contenuto, il libro richiama in ordine alfabetico un gran numeri di vocaboli della lingua caorlotta, con spiegazioni per i termini più desueti, ma anche frasi popolari e proverbi, «Modi di dire che solo il caorlòto sa correttamente interpretare» arcaici ma che si usano ancor oggi. E una necessaria declinazione dei verbi avere ed essere (gàstu, vùstu, sìstu... !). Infine, anche una dozzina di tavole colorate con disegni di bragozzi e vele al terzo tradizionali delle famiglie di pescatori, con richiamo del nome stesso dell’imbarcazione e della famiglia, con relativo soprannome, alla quale l’imbarcazione è appartenuta. Un libro da tempo esaurito, che meriterebbe una integrazione e ristampa.
“ Mondo Caorlotto ” ‘El burascon
“R
ivava refoàe de vento forte, el sarà ‘ndà sirca a novanta... sento nodi, el rivava da tera e da mar, ‘e onde contrarie ‘e bateva da un fianco e da quealtro, no’gavevo mai visto in vita mia un burascon del genere, el caicio ne strassinava via, gavemo dovùo bandonarlo, ma gera ‘o stesso difissie governar el bragosso, se ris’ciava de cascar in aqua e se tegnevino duro come podevino. Inbarcavino aqua. Come par miracoeo a matina el peso gera passà e se gavemo trovà fora S’ciosa, ‘bastansa sacagnai, ma tutti salvi”. Angin Boton el sta sito un atimo: “A so facia….’a so facia… te gavarissi dovùo vederla!” No’l riusciva a parlar, el se gaveva ingropà. El saveva che no’l gaveva più tanto tenpo so questa tera e el voèva portar ‘a testimoniansa de ‘na storia ch’el no’l gaveva mai contà. Quea facia de so pare, a ghe gera restada cussì inpressa che no’l riusciva a descriverla. ‘Na emossion ch’el se portava dentro da tuta ‘a vita ‘a gera ancora dentro come un gropo da discoar. ‘Medeo Boton, el conosseva i ris’ci che so fioi stava corendo, quel povero omo disperà el gaveva passà tuta ‘a note a vardar el mar co’l patema de no’ veder tornar a Santa Maria: dentro quei quatro tochi de toa el gaveva tuti i so fioi. ‘A nèssa a gaveva conossùo nono ‘Medeo tramite ‘e storie contae da so pare, un tipo
che ghe piaseva schersar, el ciapava ‘a vita reativisando ogni roba, un modo de esser che se traspirava in fameja. Anca so pare el gera cussì, uno che schersava e ghe piaseva farghe dispetti. Dee volte, a toa, la distraviava par sconderghe el piato o ghe ficava a facia sol caco che ‘a stava gustandose, fasendoa rabiar. Se sa, i pescadori i xe cussì, ae volte i schersi i ‘ndava anca un fià massa in ‘eà, ma questa gera ‘a aria che tirava tra de ‘ori, ‘na ironia che dee volte ‘a se sfogava in goliardia e da quealtra parte el caratere che no’ tendeva a massa smoiesse. ‘A pesca xe un mestier duro, in balìa dea natura, dei caprici del mar. A quei tenpi i pescava anca de note, i ‘ndava a vea e soeo da poco i gaveva messo el motor. Ae volte i stava in mar par zorni e zorni. A quaranta ani i pescadori i gera za veci. A pee rigrinsia, avìssia dae intenperie, el sol li rinsechiva, el salso li frùava. Quando, da picinina, a gaveva visto a fotografia de so nono, ghe gaveva fato ‘na certa inpression, co’ quei bafoni in su el ghe pareva ‘a fotografia de re Vitorio ‘Manuele ghe ‘a gaveva visto nei libri de scùoa, el ghe meteva ‘na certa sogession, col quel portamento trinco el ghe senbrava ‘na figura severa. Un omo nato aea fine del XIX secoeo, co’a regia divisa. No’l senbrava par ninte quel nono cussì famijare dee storie contae in fameja. Quel nono analfabeta, (al contrario de so mujer che co’a tersa elementare ‘a insegnava in casa ai putei), el faseva finta de leser el giornal roverso e se qualchedun faseva qual-
pensieri de RITA GUSSO
che comento el ghe diseva che “tuti i xe boni a leser par drito!” Dee volte el ’ndava in giro co’a cassa dea aqua ingansada al taschin. ‘A ghe gera cascada quando ch’el gera ‘ndà sul secer a bever e lu continuava a tegnersea ‘eà. I gera tanti i anedoti sul nono che girava in fameja. Come, quando el cusiva e vee in cae vestio da festa e tuti quei che passava ghe domandava parchè. Lu co’ passiensa ghe spiegava tuta ‘a storia: dee vee più picoe, parchè i gaveva messo su el motor e no’ serviva più e vee grandi e ancora, ch’el gera vestio da festa parchè se sposava so fio. Par ognun che passava ghe gera ‘na tiritera che no’ finiva più e ghe pareva inpossibie che uno si’a mocasse via sensa domandarghe ninte, cussì el ghe gera corso drio fermàndoeo par spiegarghe tuta a storia: “come ti no’ te me domandi ninte?” ‘A nevodeta no’ lo gaveva mai conossùo el gera morto nel mese de magio del ‘53 prima che ea ‘a nassesse. El stesso mese che so fio Angin el gavaria dovùo sposarse. Angìn parlava senpre ben de so pare, co’ un senso de nostalgia profondo, aea nevodeta ghe pareva ch’el fosse ancora ‘eà con ‘ori, tanto el ghe gera diventà famijare quea figura schersosa e un poco birbante che lo gaveva fato diventar un mito in fameja. El se ciapava cussì poco sul serio e cussì anca ‘a so vita. El schersava su tuto e su quel che sucedeva in paese e el toèva bonariamente in giro tuti. Del resto come ch’el fa a ciapar sul serio ‘a vita un omo fio del Risorgimento ch’ el ga visto a fine dea monarchia, do guere e in ‘na note el ga ris’cià de perder tuti i so fioi? Che facia gavarissio podùo aver un omo che li ga visti tornar sani e salvi? Ai nostri antenai no’ restava che l’ironia e noialtri nati a metà del XX secoeo forse ghe dovemo qualcossa.
Stimata insegnante di scuola elementare alla “A. Bafile” nella seconda metà del Novecento
Ricordando la Maestra Medi Maffione di AMEDEO PIVA
rano anni molto difficili quelli del dopo guerra, quando nel 1949 una giovane insegnante arrivò a Caorle e presto diventò per molti la maestra Medi. Una maestra speciale che per più di quarant’anni ha insegnato e vissuto intensamente nella sua amata città di Caorle dando tanto a tutti, in particolare ai suoi numerosi allievi. Ha saputo essere un’insegnante gentile e sorridente anche con le persone più umili e semplici ed è riuscita a tessere con intelli-
E
genza molte relazioni, contribuendo alla crescita di questa comunità. Si è sempre adope-
rata per insegnare non solo a leggere e a far di conto, ma soprattutto per fare della scuola
una palestra di vita, dove trasmettere a tutti, con l’esempio, i valori della correttezza, della lealtà e della onestà. Alcuni ex alunni della maestra Medi, per esprimerle gratitudine e affetto per averli seguiti negli anni della scuola elementare, qualche anno fa hanno voluto rivivere i momenti della loro esperienza scolastica simulando una simpatica rimpatriata nei banchi di scuola, indossando i vecchi grembiuli ovviamente adattati alle nuove taglie di questi diversamente giovani allievi. Grazie maestra Medi, resterai sempre nei nostri cuori.
35
ULSS4 e 14 Comuni attivano l’anagrafe “Donatori”
#IOMIDONO
AIDO promuove la donazione di organi e tessuti
ome ogni anno, il C gruppo Aido di Caorle organizza il 13
dicembre, Santa Lucia, il consueto incontro sul tema della donazione, post-mortem o inter-viventis, di organi e tessuti ai fini del trapianto a beneficio di persone che si trovino in questa necessità terapeutica medico chirurgica. Anche quest'anno sarà organizzata una cena a base di pesce presso e in collaborazione con la Scuola Alberghiera Lepido Rocco. "Anche la scuola spiega il presidente di Aido sez. Caorle, Marco Gusso - condivide un evento con la nostra associazione, un connubio che fa incontrare due importanti realtà: la crescita dei ragazzi con l’impegno sociale". Intanto, nelle settimane scorse, in occasione della “Giornata Nazionale del Dono”, l’Ulss4 Veneto Orientale, in collaborazione con i commercianti dell’area sandonatese e portogruarese e alle Amministrazioni Co-
munali, ha dato vita alla campagna di sensibilizzazione #IOMIDONO, invitando la popolazione a compiere il grande gesto di generosità, comunicando la propria volontà all’anagrafe del proprio Comune o al Coordinamento trapianti dell’Ulss4. La campagna di sensibilizzazione #IOMIDONO, nata nel 2017 con il coinvolgimento dei sindaci del Veneto Orientale, a distanza di 12 mesi ha registrato il primo grande risultato: l’avvio della raccolta di volontà per la donazione di organi e tessuti in 14 Comuni, che si aggiungono ai 5 già attivi nel 2017. L’iniziativa dell Ulss4, assieme al Coordinamento Regionale Trapianti, alle Fondazioni Banca degli Occhi e Banca dei Tessuti, e all’AIDO, ha poi permesso di tracciare un quadro attuale sulle donazioni, dal quale emerge che il Veneto ancora una volta riveste un ruolo di primo piano in Italia. Nella nostra regione negli ultimi anni le donazioni di organi sono infatti triplicate e le raccolte delle volontà nelle anagrafi comunali registrano l’86% di persone che hanno fornito l’assenso contro una media nazionale del’80%. Riguardo ai trapianti di cornee, 3.000 in Italia (su
un totale di circa 7.000 l’anno) sono stati eseguiti grazie a cornee donate in Veneto e in Friuli Venezia Giulia, mentre 190 donatori multi tessuto registrati nel 2017, equivalenti a una media annua di 6.000 tessuti donati, pone il Veneto in vetta alle regioni italiane per numero di tessuti donati. Nell’ambito del Veneto orientale, le persone che hanno ricevuto organi o tessuti sono 336. Dall’inizio del 2018 il Coordinamento Locale Trapianti, diretto dalla dottoressa Elena Momesso, ha registrato un aumento delle donazioni di tessuti da vivente: 35 tra testa femore, safene e placenta; 2 donazioni multi tessuto; una donazione di organi (1 fegato e 2 reni) e 154 donazioni tessuti oculari. L’Ulss4 è una delle poche in Veneto ad aver attivato la donazione di placenta in corso di taglio cesareo.
SPORT
Elena, campionessa italiana
1° posto ai Campionati giovanili di ginnastica ritmica
poco più di una bambina, ha un È fisico esile e due ocdi ESTER C. NARDO
chi azzurri dai quali traspare il suo amore per la ginnastica ritmica: Elena Tiepolo, classe 2004, ha conquistato il primo posto con la specialità fune nella categoria junior al Campionato nazionale di specialità GR che si è tenuto ad Aci Castello (Catania) il 7 e l’8 aprile 2018, laureandosi campionessa italiana. Una soddisfazione immensa per Elena, per la sua famiglia e per l’ASD Novagym di Caorle, che da anni - con dedizione e disciplina - si pone come obiettivo quello di accrescere nelle piccole ginnaste l’amore per uno sport unico nel suo genere, che unisce la tecnica della ginnastica all’eleganza della danza. Elena ha iniziato da piccola, ad appena cinque anni, e dopo aver superato le fasi regionali e interregionali ed essersi classificata seconda a Biella, è riuscita a coronare il suo sogno, che rappresenta però solo il punto di partenza di una carriera ormai avviata: la sua ricompensa per aver vissuto un’infanzia un po’ diversa dalle sue coetanee, fatta di piccole e grandi rinunce e di continui compromessi. Ed è con l’altruismo e il rispetto
che sta alla base della ginnastica ritmica, che Elena ha condiviso la sua vittoria e la sua gioia con le compagne di squadra: Beatrice Rossi, Zaira Bergo e Alessia De Osti, le agoniste della squadra settore Gold ASD Novagym, che a loro volta si sono aggiudicate diversi premi nel corso di questi anni: delle piccole grandi donne, destinate a portare alto il nome di Caorle nel panorama della ginnastica ritmica italiana. Elena e le sue compagne di squadra danno l’appuntamento per sabato 22 dicembre presso il PalaMare alle ore 17.30, dove si svolgerà il saggio di Natale di ginnastica ritmica Novagym.
Le rossoblu protagoniste nel calcio a 5 -F Caorle Team Futsal nel campionato amatoriale TuttoCampo Cup - Venezia
rocede il campionato di TuttoCampo Cup Girone C-Venezia per il Caorle Team Futsal -F, una realtà ormai consolidata per le giovani atlete allenate da mister Ferdinando Zorzetto. Un avvio da protagoniste ha caratterizzato la prima parte di campionato della squadra, con due vittorie nette, tre pareggi e una sconfitta. Attualmente il CTF si trova a metà classifica, ma tutto è pronto per un girone di ritorno di grande intensità, con la maggior parte delle gare che
P
ta del piccolo Edoardo Bertoncello, dato alla luce lo scorso 30 ottobre da mamma Chiara (portiere) e papà Marco (vice allenatore). La rosa della squadra: Benatelli Chiara, Bortoluzzo Camilla, Foto: Giampietro Carli Caminotto Miriam, Comisso Veronica, Costantini Jennifer, Doriguzzi Sartor Vanessa, Ferrari Daniela, Ferrari Jessica, Gnan Eddy, Ineschi Aurora, Oliveira Valneide Cardoso, Padovan Camilla, Rorato Ludovica, Striuli Diana. Allenatori: Zorzetto Ferdinando, Bertoncello Marco, Ineschi Michele.
saranno giocate tra le mura amiche della palestra “E. Fermi”, ed un pubblico caloroso sempre pronto a sostenerle. Ma la notizia più bella è la nasci-
39
SPORT
Migliaia di atleti da tutta Europa S EMAC 2019 - Dal 5 al 15 settembre i Campionati Masters
aranno 20mila le persone previste - tra atleti, familiari e accompagnatori - che giungeranno da tutta Europa nel litorale veneziano per partecipare agli EMAC, Campionati Europei Masters di atletica leggera, che si svolgeranno dal 5 al 15 settembre 2019 a Caorle, Jesolo ed Eraclea. Una occasione di grande visibilità per la nostra città, grazie anche alla vicinanza con Venezia, Foto: Pierluigi Marchesan - Master atletica 2004 nonché una possibilità di considerevole tornaconto per albergatori, ri- già diverse. Durante i dieci giorni di sport sono storatori, esercenti. Agli albergatori di Caorle è suggeri- previste gare su strada, tra cui marata l’iscrizione al portale booking caor- tone e corse campestri, e gare “stale.eu, direttamente collegato con il dia”, ossia all’interno degli stadi. A ragion di ciò, l’Amministrazione Col Venice (Comitato organizzatore dell’evento), poiché garantirà una vi- comunale ha stanziato 1 milione sibilità diretta ai tanti atleti che pre- 200mila euro per la ristrutturazione noteranno il soggiorno durante i dello Stadio Comunale G. Chiggiato. I lavori - il cui svolgimento è fissato Campionati. Inoltre, chi prenoterà per l’evento sportivo riceverà delle fa- per la prima metà del 2019 - prevedocilitazioni, ad esempio il servizio di no la sostituzione dell’attuale pista di trasporto urbano gratuito, conven- atletica a sei corsie con una a otto, e in zioni per visite guidate, o cene in di- più l’installazione di nuove piste per le diverse specialità, dal salto in lunversi ristoranti e altro ancora. Naturalmente, più sono le struttu- go, al lancio del martello. Per maggiori informazioni è possire disponibili, più atleti soggiorneranno a Caorle, e le agenzie dall’este- bile consultare il nuovo sito internet ro che chiamano per prenotare sono www.emac-venice2019.com. - M. I.
SPORT
BVO-SME Basket Caorle punta ai play-off di C Gold
Nonostante un avvio incerto, le prospettive sono solide
È
iniziata con risultati altalenanti la stagione agonistica del Basket Caorle - Gruppo SME nel campionato C Gold nazionale.
I gialloblu si sono dovuti subito scontrare con i limiti imposti dalla giovane età e un roster ancora da amalgamare al meglio. In 11 gare, dopo aver incontrato le capofila Mestre, Monfalcone, Jadran Trieste, la classifica vede i nostri portacolori in 10ª posizione, appena sotto la zona play-off, che però non sarà un problema raggiungere nel prosieguo del campionato. Intanto bisogna confrontarsi con altri top teams quali la vicecapolista Corno di Rosazzo (al PalaMare domenica 16 dicembre ore 18.00), Oderzo (in
trasferta il 22 dicembre ore 20.45) e l’Unione Padova, ancora al PalaMare, nell’ultima di andata sabato 12 gennaio ore 20.30. Da queste gare si potrà capire l’effettiva qualità di questo Caorle che guarda comunque con ottimismo al futuro imperniato sui giovani e la valorizzazione del sempre più ampio settore giovanile del Pool BVO, in collaborazione con la Reyer Venezia. Ricordiamo il roster di quest’anno: n. 3 Emir Ajdinoski (play), n. 4 Luca Bovolenta (play), n. 7 Sandro Paolo Listwon (centro), n. 8 Damian Buscaino (ala forte), n. 9 Alberto Ingrosso (ala piccola), n. 10 Mirko Rinaldin (guardia), n. 11 Matteo Vidal (play/guardia), n. 12 Daniele Masocco (play/guardia), n. 13 Francesco Rizzetto (ala), n. 14 Giovanni Infanti (guardia), n. 17 Luca Pauletto (guardia), n. 19 Giuseppe Rascazzo (centro), n. 20 Simone Trevisan (ala forte), n. 21 Mihajlo Jerkovich (ala forte), n. 24 Edoardo Battiston (play).
La maratona non competitiva il prossimo 23 dicembre
Di corsa con la “Spètame che rivo” i svolgerà anche quest’anno all’interno del Centro culturale, S la tradizionale corsa podi- dalle ore 8:00 e fino a 10 minuti stica non competitiva “Spètame prima dell’inizio della corsa. che rivo”, organizzata da Olimpicaorle e prevista per domenica 23 dicembre alle ore 9:30. Tre possibilità di percorso: 7 km, 10,5 km e 21 km, con partenza da Rio Terrà (zona Bafile) dove sarà possibile iscriversi,
È possibile iscriversi, per singoli o gruppi di persone, anche al sito internet www.olimpicaorle.it. Lo scorso anno sono state registrate oltre 1000 presenze: un record!
Via dell’Artigiano, 10 CAORLE (Venezia) Tel. 0421.210112
www.tamaiequipment.com
info@tamaiequipment.com www.cutlerydryer.com
ATTREZZATURE PER LA RISTORAZIONE ARREDAMENTI E REFRIGERAZIONE
Augura
ai Clienti, Operatori Turistici e Amici Sportivi
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
16 milioni di morti. 174 erano soldati Caorlotti. Tre anni di combattimenti e la devastazione
Un secolo fa terminò la Grande Guerra di FLAVIO INESCHI
...
SOLDATI
1918 celebrazione del Corpus Domini.
SI STA COME D'AUTUNNO
Foto dall’archivio storico Luciano Faccini
SUGLI ALBERI
S
LE FOGLIE
Giuseppe Ungaretti
olo le drammaticamente liriche parole del poeta-soldato Giuseppe Ungaretti possono raccontare l’orrore della guerra. La fine della Grande Guerra valica fatalmente l’epico anniversario del secolo. Ora si possono finalmente lasciare dormire nei loro sacrari tutti quei giovani soldati, Italiani, Europei e di tutto il mondo, che immolarono la giovane vita sotto i bombardamenti: carne da cannone (cit. Chateaubriand) al pari delle popolazioni civili inermi. 16 milioni di morti e più di 20 milioni di feriti e mutilati, sia militari che civili, l’assurdo olocausto della "Grande Guerra", uno dei più sanguinosi conflitti della storia umana: l’inutile strage definita da Papa Benedetto XV. Basta passeggiare tra le alture del Carso a Redipuglia per udire ancora oggi l’urlo drammatico di disperazione riecheggiare tra i cippi, le trincee, i sacelli, i cipressi...
«Veglia - Un’intera nottata/buttato vicino/a un compagno/massacrato/con la sua bocca/digrignata/volta al plenilunio/con la congestione/delle sue mani/penetrata/nel mio silenzio/ho scritto /lettere piene d’amore/– /Non sono mai stato/tanto/attaccato alla vita G. UNGARETTI.» E le nostre terre, devastate, eppure eroiche, sorvolate dall’aereo dell’abruzzese Andrea Bafile, il pluridecorato tenente di vascello della Regia Marina, comandante di un treno armato, della torpediniera Ardea, e aviatore insieme a Gabriele
Hemingway: Addio alle Armi (...)Oltrepassammo una lunga colonna di muli carichi, e i conducenti camminavano a fianco dei muli e avevano fez rossi. Erano bersaglieri. Passata la colonna di muli, la strada era sgombra e ci arrampicammo tra le colline e poi scendemmo sul fianco di una lunga collina in una vallata. (...) «Chi attaccherà?» chiese Gavuzzi. «Bersaglieri.» «Tutti bersaglieri?» «Credo di sì.» «Non ci sono abbastanza truppe qui per un vero attacco.» «Forse è per distrarre l’attenzione da dove avverrà l’attacco vero.» «Gli uomini, lo sanno che attaccano?» «Non credo.» «Naturalmente no» disse Manera. «Non attaccherebbero se lo sapessero.» «Sì, che attaccherebbero» disse Passini. «I bersaglieri sono scemi.» «Sono coraggiosi e disciplinati» dissi. (...)Andai fuori veloce, tutto me stesso, e sapevo che ero morto e che era stato un errore pensare che ero morto. Poi galleggiai, e invece di procedere mi sentii scivolare indietro. Respirai ed ero indietro. Il terreno era sconvolto e davanti alla mia testa c’era un trave di legno schiantato. Nello stordimento udii qualcuno gridare. Pensai che qualcuno strillasse. Cercai di muovermi ma non potei. Udii le mitragliatrici e i fucili che sparavano di là del fiume e tutto lungo il fiume. Vi era un gran fango e vidi i traccianti salire ed esplodere e galleggiare bianchi e razzi che salivano e udii le bombe, tutto in un attimo, e poi udii qualcuno vicino a me che diceva:
42
D'Annunzio, che nei primi mesi del 1918 assunse il comando del Reggimento fanteria di marina San Marco. Bafile cadde in combattimento a Cortellazzo (Jesolo) il 12 marzo dello stesso anno, venendo insignito di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria. E come lui anche il padovano Giorgio Romiati, proprietario di Valle Tagli e Valle Altanea, Sindaco di Caorle, arruolato capitano medico, ma la cui conoscenza dell'ambiente della laguna di Caorle e del Basso Piave fu preziosa per la Terza Armata a Mogliano, insignito di due Meda-
«Mamma mia! Oh mamma mia!». Feci forza e mi torsi e finalmente mi liberai le gambe e mi voltai e lo toccai. Era Passini e quando lo toccai urlò. Aveva le gambe rivolte verso di me e vidi negli squarci di luce che erano tutt’e due troncate sopra il ginocchio. (...)Fuori del posto di raccolta molti di noi erano stesi a terra nel buoi. Trasportavano feriti dentro e li riportavano fuori. Vedevo la luce uscire dal posto di medicazione quando la tenda si alzava e portavano qualcuno dentro o fuori. I morti venivano messi da una parte. I medici lavoravano con le maniche rimboccate fino alle spalle ed erano rossi come macellai. Non c’erano abbastanza barelle. Qualche ferito era rumoroso, ma quasi tutti stavano zitti. I portaferiti continuavano a entrare, posare le barelle, scaricarle e andarsene. Appena arrivai al posto di medicazione Manera fece venir fuori un sergente di sanità e lui mi mise delle bende sulle gambe. Disse che nella ferita c’era tanto terriccio da evitare una grande emorragia. Mi avrebbero preso appena possibile. Ritornò dentro. Gordini non poteva guidare, disse Manera. Aveva la spalla sfracellata e la testa ferita. Non si era sentito male ma ora la spalla gli si era irrigidita. Era seduto vicino ad un muretto di mattoni. Manera e Gavuzzi partirono ciascuno con un carico di feriti. Potevano guidare. Gli inglesi erano venuti con tre ambulanze e avevano due uomini su ogni ambulanza. Uno degli chauffeurs venne da me accompagnato da Gordini, che era molto pallido ed esausto. L’inglese si chinò su di me. «È ferito gravemente?» chiese. Era alto e portava occhiali cerchiati d’acciaio. «Alle gambe.» «Niente di serio, spero. Vuole una sigaretta?» «Grazie.» «Mi dicono che le mancano due chauffeurs.» «Sì. Uno morto e quello che vi ha portato.» (...)
glie d’argento al valor militare. E ancora il giovane Ernest Hemingway, volontario della Croce Rossa Internazionale, coinvolto nella ritirata di Caporetto e ferito l’8 luglio 1918 sulla riva del Piave a Fossalta. Ma ogni famiglia italiana, veneta, caorlotta, ha nel proprio album di famiglia la fotografia sgualcita eppure preziosamente custodita, di un progenitore, in divisa da Marinaio o Fante, ritratto pochi giorni prima di essere inviato al fronte; o un sacello in grande ossario, come il Tempio della Pace di Padova o l’altare della Terza Armata a Redipuglia, da visitare e onorare, o soltanto i flutti del mare Meditarraneo, che inghiottirono navi militari con il loro carico umano.
Profughi al Sud Italia Oltre ai 174 giovani caorlotti morti al fronte o in prigionia, a fronte di oltre mille giovani pescatori e contadini mandati a combattere nei tre anni di guerra, un capitolo altrettanto dolente riguarda lo sfollamento della popolazione, ossia il trasferimento di intere famiglie profughe in svariate località del Sud Italia: Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, dove trovarono ospitalità e salvezza. Accadde dopo la disfatta di Caporetto, a fine ottobre 1917, e Caorle, già decimata da malattie endemiche come la malaria, alta mortalità infantile e carenza alimentare, fu pressoché abbandonata a se stessa, in mano alle truppe nemiche. La ritirata degli Italiani si attestò oltre il Piave, e le aree comprese tra le foci del Piave, Livenza e Tagliamento furono devastate con la distruzione di argini e strade, ponti e idrovore. Chi restò nella Caorle invasa dai soldati nemici, si trovò praticamente prigioniero e in costante pericolo. I più ardimentosi, però, cooperarono con le prime linee italiane, in particolare gli arditi del Battaglione Caorle e la Giovane Italia, in missioni di spionaggio e boicottaggio, rischiando quotidianamente la propria vita e quelle dei famigliari soggetti a rappresaglie. Anche il tesoro del Duomo di Caorle, ai primi di novembre 1917, fu raccolto in cinque casse di legno e trasferi-
to prima a Venezia per la tutela della Soprintendenza dai Monumenti, e successivamente a Roma, custodite a Palazzo Venezia, da cui ritornarono a Caorle al cessare delle ostilità. Dopo un anno di sfollamento, a guerra conclusa, ai primi di gennaio 1919, il ritorno a Caorle fu gioioso per tante famiglie, ma anche desolante; bisognava ricostruire tutto ciò che era stato devastato. I Gusso Santamore, con il capofamiglia Francesco, portarono con sé il voto dei penitenti incappucciati - i Barabòi - nella Processione del Venerdì Santo, tradizione appresa in quel di Ferrandina (Basilicata).
Unica consolazione, per 121 dei soldati caorlotti rimasti in vita, fu - ma solo nel 1968 - l’assegnazione dell’onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto (e relativo assegno annuo vitalizio non reversibile). Altri 23 furono insigniti della Medaglia Ricordo della Grande Guerra. Un tempietto Monumento ai Caduti fu eretto il 24 Maggio 1932 quale portale d’accesso al giardino della Scuola Elementare (oggi Piazza Matteotti); conservava incise su quattro lastre marmoree i nomi di tutti i nostri soldati caduti. Fu demolito nel 1969, per far posto ad un parcheggio di auto. Un nuovo monumento fu successivamente eretto nel giardino della Scuola A. Bafile, e poi demolito pure quello. Oggi, a Caorle rimane l’appena inaugurato monumento in Via delle Cape. Imperituro Onore a coloro che hanno immolato la propria vita per la Libertà.
CAORLE 1915-1918 DI PAOLO F. GUSSO
Un libro che documenta i tre anni di guerra a Caorle
dalla PREMESSA «Sono trascorsi cento anni da quel fatidico 24 Maggio del 1915, giorno in cui l’Italia entrò in guerra contro l’impero
austroungarico, affrontò un lungo e drammatico conflitto che costò la vita a 650 mila giovani e si concluse il 4 Novembre 1918 con la definitiva vittoria italiana. Durante la guerra morirono anche 174 soldati di Caorle, e a loro perenne memoria il 24 Maggio 1932 venne inaugurato un Monumento davanti al quale il 4 Novembre di ogni anno, con grande partecipazione, veniva celebrata una toccante cerimonia commemorativa, conclusa dalle commoventi note della “Canzone del Piave”. Purtroppo, nella primavera del 1969, quel piccolo ma dignitoso tempietto sacro fu demolito per lasciare posto ad una strada (Via Matteotti) e andarono perdute anche le quattro lapidi marmoree sulle quali erano incisi i nomi dei caduti, cosicché di quei soldati, fino alle mie ricerche di oggi, era stata dimenticata anche l’identità! Il pensiero che ha fatto nascere questo libro è stato innanzitutto quello di ricordare i nonni e i bisnonni di Caorle che hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale, ed in particolare gli sfortunati che non hanno fatto più ritorno a casa dalle trincee, dai campi di battaglia o dalla dura prigionia: un ricordo grato e riconoscente per quello che hanno fatto
e per il loro sacrificio di cui oggi, forse senza rendercene bene conto, godiamo ancora i vantaggi. Lo scopo non è certo quello di commemorarli con la trionfalistica enfasi retorica del passato che li riteneva tutti eroi, anche perché in realtà molti di essi, se non quasi tutti, avrebbero sicuramente preferito continuare a vivere in pace, anziché essere trasformati in eroici combattenti loro malgrado, a volte costretti perfino dai fucili dei carabinieri o dalla paura di crudeli e spietate “decimazioni” volute dal generalissimo Cadorna. Tanto meno si desidera celebrare una guerra non voluta e non capita dalla maggioranza degli italiani, che sradicò tanti uomini dalle loro famiglie per mandarli al massacro (l’inutile strage di Papa Benedetto XV) sui campi di battaglia del Carso o del Trentino. Oltretutto, fino alla ritirata del Piave, non si era combattuto per difendere i confini d’Italia dall’aggressore austriaco: gli aggressori eravamo noi. Ma quando arrivò l’ora di difendere la terra italiana, violata e invasa dopo la disfatta di Caporetto, i nostri soldati, anche se stremati da due anni di inutili massacri e di trincea, abbrutiti dalle inumane condizioni di vita e accusati di disfattismo, seppero dimostrare tutto il loro valore e abnegazione, riuscendo a capovolgere le sorti del conflitto e ad ottenere una grande, decisiva vittoria sull’esercito austroungarico, questa volta sì, invasore! Attraverso i Fogli Matricolari o gli Stati di Servizio, ho anche voluto approfondire la storia militare, tracciandone il profilo, di alcuni soldati caorlotti, allo scopo di far conoscere le vicissitudini belliche che hanno dovuto attraversare, partendo da quelli a cui sono affettivamente più legato nella memoria: mio nonno paterno Marco Antonio Gusso che quella guerra mi ha impedito di conoscere, perché morto in prigionia a pochi giorni dalla fine del conflitto e sepolto nel cimitero militare italiano di Vienna; Vincenzo Umberto Tiepolo (nonno Berto) con il quale sono vissuto, che nel 1921 sposò mia nonna paterna rimasta vedova di nonno Marco; il prozio Massimiliano Antonio Zago, fratello di mia nonna materna, morto in battaglia ad Oslavia nel 1916, i cui resti sono stati inumati nell’omonimo Sacrario presso Gorizia; Alberico Doretto, cognato di mia nonna materna, deceduto nel 1918 dopo un anno di prigionia, nell’ospedale militare di Padova per febbre “spagnola”. (...) 43
43.000 km in viaggio per l’Europa da un anno e mezzo Ha fatto tappa a Caorle e ci ha raccontato la sua storia
USA ed Europa in moto
Arrivai fino alla Turchia, dove trascorell’ultimo anno e si una bellissima espemezzo ha percorso rienza. Nonostante più di 40mila chilometri uno stupido stereotipo in sella alla sua BMW, giamericano potrebbe rando praticamente tutta suggerire che la Turl’Europa. chia è pericolosa, si riÈ questo il fantastico velò invece tutto il viaggio che sta vivendo contrario. Lì trovai sei Michael Morrisey, 56enmotociclisti con lo ne americano. La scorsa stesso tipo di moto estate ha fatto tappa a (BMW) e ci scamCaorle e se n’è letteralmente innamora- Michael Morrisey. Nel suo navigatore biammo le nostre to. contrassegna tutti i luoghi in cui è stato. esperienze. Chiedendomi dove ero diretto, Giunto nella nostra io rispondevo indecicittà per un weekend so: “forse a sud, o forse di necessario riposo Bulgaria...”, non sapedopo i faticosi chilovo precisamente dove metri macinati a borandare; mi invitarono do della motocicletta, a seguirli e infine mi Michael ha soggiortrovarono anche un nato presso l’Hotel hotel tramite i loro agDa Mario, e lì abbiaganci, insistendo per mo avuto il piacere di pagare anche il mio incontrarlo e ascoltaconto. Poi ci separamre la sua incredibile mo e proseguii il mio avventura. viaggio solitario. «Sono originario di Tra i numerosi moBrooklyn e lavoravo come ingegnere tecnico satellitare tociclisti incontrati lungo la strada, per la CNN a New York. Nei terri- ho trovato gente molto calorosa e bili giorni dell’attentato alle Twin amichevole; ciò mi ha fatto sentire Towers, a “Ground Zero” incontrai parte di una sorta di comunità, unita una giornalista romena. Per qualche dalla passione per le due ruote. Ci sarebbero moltissime storie da anno vivemmo insieme, ma poi lei fu costretta a tornare in Romania raccontare di quello che mi è successo durante il viaggio: era proprio quando suo padre si ammalò. Della mia vita non potevo lamen- questo il mio sogno, la mia ambiziotarmi, avevo un lavoro, tutto era si- ne, una cosa che volevo fare da temstemato, insomma, cosa potevo po. A 56 anni non sarei neanche chiedere di più? Eppure sentivo che troppo anziano per andare in pensione, e quindi potrei ancora guadavolevo qualcosa di diverso. Cinque anni fa decisi di lasciare gnare lavorando. Ma ho vissuto una New York, e mi trasferii ad Eugene vita semplice e redditizia, e di questo in Oregon, in un contesto completa- ne sono soddisfatto. Però la mia ammente diverso da quello frenetico di bizione mi ha portato a viaggiare in giro per il mondo. una metropoli. Preferisco vivere esperienze, piutNell’aprile 2017 cominciò la mia esperienza di viaggio a bordo della tosto che “comprare cose”, non somia BMW, un sogno che covavo da no interessato alla materialità. Mi atcosì tanto tempo. Partii da Eugene traggono le scoperte, i viaggi, le in direzione Vancouver (Canada), esperienze che vivo giorno dopo dove presi il volo - assieme alla mo- giorno, questa è la mia vita. E proseto, caricata in stiva - verso Londra. guirò verso Bucarest, e dove mi porGirai il sud dell’Inghilterra in terà il cuore. Magari un giorno tormezzo a campagne stupende, e mi nerò anche a Caorle» diressi verso Dover per poi attraversare la Manica e sbarcare a Calais in Francia. Da lì cominciai a viaggiare verso l’Est Europa, precisamente la Romania. Ma prima, ho attraversato 27 Paesi percorrendo circa 43 mila chilometri.
N
44
Un anno di “Marafa Marafon” Le manifestazioni che hanno visto protagonista la Banda Cittadina
Concerto di chiusura anno 2018 il 20 dicembre in Duomo e di apertura anno 2019 il 10 marzo al Palazzetto dello Sport
on il tradizionale Concerto di Natale in Duomo di S. Stefano, in programma il prossimo 20 dicembre, si concluderà l’anno musicale 2018 della Banda cittadina “Marafa Marafon”. Sono numerose le manifestazioni che hanno visto la banda protagonista - sotto la direzione del Maestro Mauro Valente - a partire dal Concerto di apertura dell’anno, che si è tenuto lo scorso 3 marzo al PalaMare. Per l’occasione si è esibita anche la SaràBanda Junior Band diretta dal Maestro Valentina Battiston - formata dai giovani allievi che si affacciano per i primi anni nel prodigioso mondo della musica.
C
La SaràBanda è attiva e consolidata ormai da due anni, ed è composta da una ventina di ragazzi. Durante l’anno la Banda musicale cittadina “Marafa Marafon” si è esibita in nove concerti e in una quindicina di sfilate per le varie ricorrenze della città. “A nome di tutti i componenti della banda - dichiara Daniele Canta, presidente dell’Associazione A.M.A.B. Amici della Banda - vorrei ringraziare il Lions Club Caorle per averci messo a disposizione un nuovo banner da usufruire durante i nostri vari
concerti, e il sig. Giorgio Mazzarotto, che ha dimostrato la sua sensibilità nei confronti della Banda Cittadina donandole un nuovo susafono. Tutte queste azioni solidali sono per noi di fondamentale importanza poiché, assieme al sostegno dell’Amministrazione comunale, ci permettono di affrontare con minor difficoltà i programmi della nostra Associazione. Siamo fiduciosi che anche in futuro questi gesti vengano emulati pure da altri sostenitori.” Ma con un anno che si conclude, è già pronto il successivo a sopraggiungere. Nel 2019 la Banda “Marafa Marafon” festeggerà i 70 anni dalla rifondazione, avvenuta nel lontano 1949 dopo i conflitti bellici; tuttavia i primi documenti che testimoniano l’esistenza di una banda risalgono addirittura alla fine del XIX sec. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il nome della banda era “Circolo Filarmonico Giuseppe Verdi”, e per l’occasione sarà organizzato qualcosa di particolare il prossimo anno. Inoltre, da febbraio, sarà riproposto agli alunni di 3ª, 4ª e 5ª della scuola elementare il progetto gratuito “Musicando”, con lo scopo di avvicinare i giovani alla musica. Ecco allora che si rivolge alla cittadinanza l’appuntamento per il tradizionale concerto di apertura dell’anno 2019, che si terrà domenica 10 marzo alle ore 17:00, sempre presso il PalaMare di Via A. Moro. La Banda Musicale Cittadina “Marafa Marafon” augura a tutti un sereno Natale e un melodioso 2019.
__________ Michele Ineschi
45
Paura e danni per l’ondata di maltempo
Il Veneto una tra le regioni più colpite a fine ottobre, con danni stimati per 1 miliardo di euro
Alberi caduti, fiumi esondati, strade allagate, acqua alta a Venezia e in Basilica San Marco di RICCARDO COPPO
L’ autunno 2018 sarà, purtroppo, ri-
cordato per l’eccezionale maltempo che ha colpito tutto il Nordest e per il dolore e la paura che ha causato. Il Triveneto ha pagato un notevole prezzo, in termini di danni economici, ambientali e di vite umane sull’altare del cambiamento climatico: se fenomeni così gravi come quello di quest’anno non capitavano da oltre cinquant’anni (la memoria è inevitabilmente tornata alle alluvioni del 1966), la tendenza dell’ultimo decennio parla di un continuo acuirsi delle ondate di maltempo nel periodo autunnale. Nel solo Veneto, il danno stimato dal Governatore Zaia ha raggiunto la cifra “monstre” di un miliardo di euro.
Ettari di boschi rasi al suolo in montagna
Parlando del Bellunese, provincia che ha subito i danni maggiori, il Direttore del dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli non ha esitato a definire la
situazione come “pesante ed apocalittica”, con oltre 100mila ettari di boschi rasi al suolo nelle Dolomiti patrimonio dell’Unesco, strade devastate e tralicci piegati come se fossero fuscelli. Alcune stime parlano di 1,4 milioni di alberi persi, ma secondo Coldiretti e Federforeste il conto finale arriverà a 14 milioni.
Paurosa esondazione del Piave
Anche la piena del Piave ha fatto paura nelle scorse settimane: il fiume ha esondato a Longarone e, più a valle, in provincia di Treviso a San Biagio di Callalta e Ponte di Piave. Nel Veneto Orientale a Romanziol alcune famiglie sono state sfollate, mentre la golena a San Dona’ di Piave era stata completamente invasa dalle acque.
Foto: VeneziaToday
Riprese Vigili del Fuoco da elicottero Drago 118
Riprese Vigili del Fuoco da elicottero Drago 118
In questo disastro non poteva mancare Venezia dove l’acqua alta ha raggiunto livelli record: la marea è arrivata a 156 centimetri, portando l’acqua della laguna
Acqua alta a Venezia
Analisi sullo stato delle opere di difesa idraulica a Caorle
ad invadere la basilica di San Marco. Era la seconda volta che succedeva nel nuovo millennio e la quinta nella storia: sono state allagate diverse decine di metri del pavimento a mosaico di fronte all’altare dalla Madonna Nicopeia; completamente inondati invece il battistero e la cappella Zen. Circa 90 centimetri d’acqua allagavano il pavimento del nartece. Secondo le prime stime, il solo danno alla basilica è stato pari a 2,7 milioni di euro, con una San Marco “invecchiata (ottimisticamente) di almeno 20 anni”, come ha affermato Carlo Tesserin, il primo procuratore della Basilica veneziana. E il Mose, ovviamente, non ha funzionato e non è riuscito a difendere la città lagunare: lo spreco di denaro pubblico che c’è stato su quest’opera continua a gridare vendetta.
Sfiorata l’esondazione del Rio C
ontinuando a concentrare l’attenzione su Caorle, va ricordato lo stato delle opere di difesa idraulica. La scogliera ha retto bene alla forza dell’Adriatico ed è merito dell’intervento eseguito qualche anno fa dal Genio Civile Regionale che ha modificato la disposizione dei massi in modo da creare un piano inclinato per lo scivolamento delle onde. Molta preoccupazione, invece, l’ha destata il muretto di contenimento del Rio Interno lungo il porto peschereccio. La protezione ci-
vile ha dovuto posizionare numerosi sacchi di sabbia a rinforzo della struttura (in particolare in prossimità del mercato ittico comunale) che ha manifestato numerose infiltrazioni sia lungo Strada Nuova che in Riva dei Bragozzi. Urge, senza dubbio, un intervento di messa in sicurezza della struttura per evitare il rischio di crolli e di conseguenti allagamenti del centro storico. Anche gli argini del canale dell’Orologio, in particolare lungo il tratto iniziale, necessitano un’attenta ricognizione che possa scongiurare il rischio di possibili cedimenti. In alcune zone, infatti, si sono verificate in-
La Protezione Civile ha dovuto posizionare grossi sacchi per contenere la muretta del Rio Interno, al fine di evitare cedimenti strutturali.
46
filtrazioni e fontanazzi. Non va, inoltre, dimenticato che sempre lungo il canale dell’Orologio alcune delle lastre di cemento poste lungo gli argini, a causa del moto ondoso, risultano pesantemente fessurate e lesionate: anche questo particolare merita la dovuta attenzione. Fenomeni come quello di quest’anno si spera non ricapitino, ma come anticipato, il trend degli ultimi anni sembra andare sempre più verso il ripetersi delle emergenze alle quali Caorle, così come il resto d’Italia, non dovrebbero, per quanto possibile, farsi trovare impreparate. - R. C.
Tonnellate di rifiuti sulle spiagge
Forti mareggiate nelle località balneari. Crolla il ponte di barche a Cortellazzo
A
nche in Veneto Orientale i danni sono stati assolutamente rilevanti. La piena del Piave ha fatto danni lungo tutto il percorso del fiume: a San Donà di Piave ha sommerso il cinema Cristallo che è stato riaperto dopo diversi giorni di lavoro; a Cortellazzo ha fatto affondare il ponte di barche che collega i comuni di Eraclea e Jesolo tra Revedoli e, per l’appunto Cortellazzo. Anche il Tagliamento ha fatto paura con la piena che ha raggiunto il livello di 8,6 metri. Danni incalcolabili sono stati causati dal-
Una grave moria di vongole A
lla conta dei danni subiti per il maltempo, dovrà aggiungersi anche il gravissimo danno subito dal settore della pesca alle vongole. Le piene dei fiumi hanno scaricato in mare migliaia di metri cubi di fango che hanno sommerso le vongole “pevarasse” (i lupini), facendone strage: i molluschi, non potendosi spostare, sono morti in gran parte per anossia. La moria ha raggiunto livelli assolutamente preoccupanti: le stime parlano di una perdita di almeno l’80 percento della risorsa in tutto l’areale di pesca compreso tra la foce del Tagliamento e quella del Piave. Secondo i rappresentanti del Co.Ge.Vo. di Venezia il solo danno emergente ammonta ad almeno un milione di euro, essendo stati vanificati gli sforzi tesi al ripopolamento delle vongole profusi nell’ultimo decennio. Nel 2008, infatti, una prima moria di vongole fece sparire quasi il 90 percento della popolazione di molluschi. Da quel momento gli operatori del settore si rimboccarono le maniche per garantire il futuro della propria attività attraverso numerose iniziative tra cui periodi di fermo pesca prolungati, la creazione di aree “nursery”, attività di ricerca e studio ed interventi di semina del prodotto, l’ultimo dei quali fu eseguito lo scorso luglio ed interessò l’area biologica posta a tre miglia dal litorale della Brussa. A questa zona, compresa tra Porto Baseleghe e Porto Falconera e priva di una vera urbanizzazione sulla costa, è stato recentemente riconosciuto lo status di area biologica con la conseguenza che anche le vongole ivi raccolte possono fregiarsi dell’ambito riconoscimento “bio” (uniche in tutta Italia). Purtroppo anche quest’area non è stata risparmiata dalla moria causata dal maltempo. La conta dei danni per questo settore della pesca è però inevitabilmente destinato a crescere: con una risorsa così ridotta, le aziende del settore saranno costrette a notevoli sacrifici per poter garantire la ricrescita della popolazione di molluschi in tutto l'areale veneto. Proprio per questo motivo il Co.Ge.Vo. di Venezia e Op Bivalvia Veneto hanno presentato anch’esse alla Regione Veneto la richiesta di riconoscimento dello stato di crisi. - R. C.
le mareggiate a tutte le località costiere. La furia dell’Adriatico ha pesantemente eroso i litorali di Jesolo, Valle Altanea, Porto Santa Margherita, Caorle ed in parte a Bibione. A Jesolo, in particolare, le onde hanno asportato 130mila metri cubi di sabbia, causando un danno che gli operatori della località hanno calcolato in 1,5 milioni di euro. A Porto Santa Margherita, invece, i gestori degli stabilimenti balneari consorziati a “Psm Spiaggia” hanno dovuto constatare che l’Adriatico si è portato via tutta la spiaggia posta ai piedi dei gradoni di cemento che costituiscono l’originaria difesa a mare e che, pertanto, i pennelli installati dal Genio Civile Regionale perpendicolarmente alla spiaggia per difenderla dall’erosione non sono stati in grado di assolvere al loro compito. Per il ripascimento servirebbero investimenti per quasi mezzo milione di euro. A Caorle, invece, l’erosione ha colpito il primo tratto della spiaggia di Ponente (il più vicino alla diga foranea) da dove sono spariti circa 30mila metri cubi di sabbia. Per recuperare tutta questa sabbia, il Consorzio Arenili di Caorle pensa ad un’eccezionale intervento di scavo di materiale
dalla spiaggia di Levante che verrebbe poi trasportato a Ponente.
1 milione di danni. Chiesto lo stato di calamità Le mareggiate non hanno però solamente eroso spiagge, hanno anche depositato centinaia di tonnellate di rifiuti sulle battigie. Solamente a Caorle erano circa 250 le tonnellate di rifiuti (per la maggior parte tronchi e ramaglie, ma non mancavano anche bottiglie di vetro e plastica e rifiuti di altro genere) da smaltire, diverse delle quali rimaste incastrate sulla scogliera del lungomare Petronia. Tra erosione e pulizia dell’arenile (con costi che, per quanto riguarda lo smaltimento, finiscono per impattare sulle tasche dei caorlotti nella tassa della Tari), il Comune di Caorle ha quantificato in circa 1 milione di euro il danno complessivo, riportato nelle stime allegate alla richiesta di stato di crisi presentato alla Regione Veneto, e riassunte nei punti: a) Erosione del litorale con conseguente arretramento della linea di battigia; b) Spostamento dei massi costituenti le opere di difesa a causa della mareggiata, sia nel capoluogo che a Porto S. Margherita; c) Peggioramento delle condizioni di stabilità e contenimento del muretto di difesa del Rio interno nel centro di Caorle. Per quanto riguarda l’erosione del litorale si stima un danno di circa 500mila euro, somma che servirà a ripristinare le condizioni di fruibilità turistica; mentre altri 500mila euro sono stimati per la rimozione dei rifiuti nelle spiagge. - RICCARDO COPPO
I volontari raccolgono detriti spiaggiati
Iniziativa spontanea per ripulire da plastica e vetro giunti dal mare
na raccolta volontaria di rifiuti portati a terra dalla mareggiata di fine ottobre. È questa l’iniziativa solidale promossa dall’Associazione Voga Caorle che ha fatto formale richiesta all’Amministrazione comunale per l’autorizzazione alla raccolta di plastica e vetro lungo la scogliera e gli arenili. Una iniziativa presto sostenuta dal Comune e da ASVO che ha fornito i sacchi e dato indicazioni pratiche per la raccolta del materiale. Domenica 18 novembre, più di una trentina di volontari si sono ritrovati davanti alla Madonna dell’Angelo, av-
U
viandosi, muniti di guanti e sacchi, lungo la Scogliera e Spiaggia di Ponente, fino al faro di Santa Margherita. Non è stato possibile conti-
nuare la raccolta in Spiaggia di Levante date le avverse condizioni meteo con bora forte e gelida. Un fattore che rende ancora più merito ai partecipanti. Sono comunque centinaia le persone che hanno apprezzato e applaudito l’iniziativa, ringraziando i volenterosi per l’azione di solidarietà svolta. Sicuramente se non ci fossero state le difficili condizioni meteo, molta più gente avrebbe partecipato. Va ricordato, infine, che nei giorni precedenti, Consorzio Arenili e Amministrazione Comunale avevano già contribuito ad asportare la maggioranza di rifiuti venuti su dalla mareggiata.
47
Raccolta “porta a porta”: bilancio positivo A un anno dall’introduzione a Ponente, il tasso di differenziazione passa dal 48% al 57%
Dai primi mesi del prossimo anno il servizio di ASVO sarà esteso anche nella zona di Levante all’improvviso non si sono più trovati i cassonetti in strada, ha avuto difficoltà a capire come fare, nonostante l’ampia campagna informativa svolta.”
di MICHELE INESCHI
er anni Caorle è stato uno dei paesi della zona con il tasso più basso di differenziazione dei rifiuti, attorno al 50%, complice anche la numerosa presenza di turisti durante l’estate, che non hanno contribuito a migliorare la raccolta differenziata. A tal proposito, l’Amministrazione comunale e ASVO hanno voluto estendere il servizio di raccolta “Porta a porta” a Ponente, la più grande area del capoluogo, e dove si trovano anche numerose seconde case, ed affittacamere. A un anno dall’introduzione del servizio, nonostante qualche difficoltà durante la stagione estiva, il tasso di differenziazione è passato dal 48% al 57% (dati al 31.10). “È questo il risultato di un grande sforzo - spiega l’Assessore all’Ambiente ed Ecologia Giovanni Comisso - soprattutto da parte di ASVO, e assieme miriamo a raggiungere l’obiet-
P
48
tivo del 65% del differenziato, previsto dalla legge.” Nonostante qualche perplessità nell’opinione pubblica, qualche difficoltà iniziale ad assimilare questo nuovo processo, e alcune criticità per i turisti che alloggiano negli appartamenti o nelle seconde case durante l’estate, la raccolta “Porta a porta” - oltre ad aver dato i suoi frutti positivi - è ormai entrata nella coscienza civile dei caorlotti di Ponente. “Con gli amministratori dei condomini e le agenzie - continua Comisso - abbiamo concordato di mettere i cassonetti condominiali di carta, plastica e secco; questo perché i proprietari delle seconde case, che
“Porta a porta” anche a Levante
La raccolta Porta a porta viene già svolta in altre zone di Caorle, ossia Centro storico e Sansonessa, e nelle frazioni di Ottava Presa, San Giorgio di Livenza, Brussa e Castello. Dal prossimo febbraio / marzo il servizio di raccolta Porta a porta sarà esteso anche alla zona di Levante, con la relativa modulistica d’informazione che sarà spedita nelle abitazioni dei residenti. Spariranno dunque anche dalla zona est i cassonetti stradali di carta, plastica e secco non differenziato. Rimarrà il cassonetto dell’umido (con la chiave) e sarà aggiunto quello del vetro di colore blu.
“Non sarà più possibile conferire alle isole ecologiche che erano rimaste a Levante, perché spariranno anche queste conclude Comisso. Il nostro proposito è quello che tutti inizino a fare una corretta raccolta differenziata, e già molti la svolgono.” Per qualsiasi dubbio basta chiamare il numero verde di ASVO 800-705551 e avere informazioni, o concordare il ritiro a domicilio di rifiuti ingombranti. Oppure ci si può dirigere direttamente all’EcoCentro di Piazzale Olimpia (dietro lo Stadio comunale), che è aperto lunedì, mercoledì e sabato dalle 8:30 alle 12:30. Lasciare i rifiuti abbandonati in strada non è una bella dimostrazione di educazione e senso civico.
“Cuore Lions per il cuore di tutti” - Iniziativa del Lions Club Caorle per una città “cardio-protetta”
Defibrillatori per le Forze dell’Ordine U
di FLAVIO INESCHI
n giorno Caorle sarà città “cardioprotetta”. In sintonia con l’Amministrazione comunale, il Lions Club di Caorle ha continuato il service “Cuore Lions per il cuore di tutti”, che consiste in una donazione di 4 defibrillatori ad altrettanti corpi delle Forze dell’ordine e del volontariato. Va detto, anzitutto, che un’analoga iniziativa era stata già attuata nel gennaio del 2015 con la donazione di 2 defibrillatori alla Fondazione Caorle Città dello Sport, con i quali dotare gli impianti sportivi della città (nel frattempo questa dotazione per le strutture sportive è diventata obbligatoria per legge). Va altresì detto che diventa sempre più preziosa la diffusione di questi strumenti (che sono in dotazione anche al servizio di sicurezza e salvataggio nelle spiagge) mediante i quali si può davvero salvare una vita in caso di arresto cardiaco. Maggiore sarà la diffusione (centri di aggregazione per anziani, scuole, biblioteche, ecc.) più si potrà parlare di città “cardio-protetta”. In questa ultima occasione, il Lions Club Caorle ha messo a disposizione 4 defibrillatori a tecnologia avanzata delle Forze dell’Ordine che operano in mare e a terra: Guardia di Finanzia (Tenenza di Caorle), Ufficio Circondariale Marittimo di Caorle (Guardia Costiera), Guardia di Finanza (Sezione Operativa Navale di Caorle) e Associazione Vigili del Fuoco Volontari di Caorle. La consegna sostanziale è avvenuta presso il Municipio di Caorle lo scorso 21 novembre, alla presenza del Sindaco Luciano Striuli e dei comandanti delle Forze dell’Ordine su elencate, nonché di un incaricato della ditta Cardiac Science Corporation, fornitrice dei defibrillatori di ultima generazione “Powerheart G5”, che ne ha anche illustrato le specifiche tecniche. “Si tratta di un’iniziativa lodevole – ha detto il Sindaco di Caorle Luciano Striuli – in quanto fornisce alla nostra località un importante strumento a disposizione di tutti, per il bene dei cittadini e dei turisti, che ogni anno visitano il nostro borgo. Ringrazio il Lions Club di Caorle ed il Presi-
dente Walter Pezzon per questo dono che, messo a disposizione della Comunità, saprà implemen-
tare il valore turistico della nostra località grazie ad una qualificata offerta sanitaria. Ringrazio naturalmente le Forze dell'Ordine che, sempre in prima linea, rappresentano e garantiscono la sicurezza nel nostro territorio e che da oggi
possono vantare uno strumento in più”. Un secondo momento, per una sensibilizzazione allargata e ulteriore sostegno all’iniziativa, si è avuto la sera successiva con un conviviale presso l’Hotel International di Caorle, nel corso del quale il presidente del LCC ha annunciato che altri defibrillatori saranno donati ad altre Forze dell’ordine e organismi pubblici negli anni prossimi.
49
Ze eZeeZeeZeZeeZeZeeZeZeeZee
Con l’allegra musica di quel vecchio pianoforte...
rano i bei tempi della Caorle che iniziava la sua ENella strada verso il successo turistico. mia “Osteria Enos” era di moda il Bianco e il Rosso, DI ISIDORO
SILVESTRINI
e di fronte ad un bicchiere di questo inebriante spirito “di vino”, a tutti piaceva raccontare storie e cantare in compagnia. Non solo tanti avventori, ma anche i politici della nostra Caorle, durante la settimana e dopo le sedute del Consiglio comunale, venivano volentieri per stare in compagnia. Il pianoforte fu portato in osteria proprio per questa ragione: il “Piccolo Pavarotti” Lillo Striuli, accompagnato da me o da altri amici al pianoforte, si lanciava sovente nella famosa romanza “Vincerò” dalla Turandot. Ma anche Rino Marsicano aveva un suo seguito, grazie al swing jazzato di “Balliamo”, che ci trasportava idealmente nel dorato mondo americano. Lo stesso per il maestro Infanti, che amava il sound di Frank Sinatra degli Anni ‘70. Gino Brichese, invece, proponeva il classico repertorio della canzone popolare veneta e italiana, che tutti sapevano cantare e accompagnare in coro. Poi toccava all’austriaco Vlado, amico di Lillo, che ritornava sulle note melodiche d’Oltreoceano. Federico Pedrina, maestro della Corale e membro della Banda Municipale, si divertiva con pot-pourrì di brani italiani e stranieri, così co-
me il giovane Luciano Striuli, con le hits degli Anni ‘80-90. La cara Annalisa si divertiva con noi, cantando i brani più di moda, ma anche vecchie canzoni d’anteguerra, insegnatele dal papà musicista Francesco Vio. Con questi ricordi, a voi tutti, per un lieto Buon Natale e prospero Nuovo Anno 2019, giunga il nostro brindisi augurale: 50
Alla Vita !
Z e e Z e e Z e e Z e e Z e e Z e e Z Z e e Z e e Z e e Z e e Z e e Z e e