Leggo con Te - Lettura ludiforme e creativa insieme a Distrabella

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Un progetto didattico di Claudia Gattella, con illustrazioni di Michela Pollutri

Leggo con Te Lettura Ludiforme e Creativa insieme a Distrabella


Indice

- Introduzione, pag. 3 - Distrabella. Perché?, pag.7 - La formazione degli adulti: Animare Libri e Lettura, pag. 9 - Obiettivi di apprendimento per il livello scolastico, pag. 12 - Dalle teorie alla prassi con i bambini, 13 - Proposte didattiche per la scuola dell’infanzia, pag. 14 - Proposte didattiche per la Scuola Primaria, pag. 25 - Conclusioni, 34

“Leggo con Te. Lettura Ludiforme e Creativa insieme a Distrabella” di Claudia Gattella con illustrazioni di Michela Pollutri Copyright © 2017 Caravaggio Editore Vasto (CH) - Italy www.caravaggioeditore.it info@caravaggioeditore.it Tutti i diritti di riproduzione, traduzione e adattamento sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere usata, riprodotta o diffusa senza autorizzazione scritta da parte dell’editore. Collana Editoriale E-Book Prima Edizione Ottobre 2017 ISBN 978-88-95437-71-2 Progetto grafico a cura di AgenziaLetteraria.Net


Introduzione L’autrice, scrittrice e insegnante Claudia Gattella propone il seguente progetto per le scuole dell’infanzia e le prime classi della scuola primaria. Il percorso è fruibile dai docenti senza la presenza dell’autrice, con un responsabile di progetto, oppure, se ve n’è la necessità, si può predisporre un incontro e/o presentazione con adulti e bambini in presenza dell’autrice. S’intende partire dal racconto Distrabella e il draghetto Rossello, ma si può proseguire con qualsivoglia racconto, fiaba, favola.

La lettura orienta l’individuo nel mondo e nella realtà. Per stimolare il bambino a leggere bisogna caricare il libro di un significato affettivo, inserirlo nella comunicazione quotidiana tra figli e genitori, associare l’apprendimento al gioco, scegliere i libri adatti all’età e allo sviluppo del bambino, rispettandone i gusti e gli interessi. L’esperienza di lettura andrebbe avviata fin dalla nascita, al nido e dall’inizio della scuola dell’infanzia e andrebbe condivisa dal contesto familiare, perché il piacere di leggere nasce se gli adulti favoriscono l’incontro precoce con ogni tipo di libro, se leggono ai bambini e se offrono essi stessi un modello adeguato. Tale esperienza è fondamentale perché l’avvicinamento al libro induce nel bambino l’accrescimento della creatività, della fantasia e delle competenze logiche. Il presente progetto lettura è stato ideato per facilitare il compito delle docenti e dei genitori (o di altri adulti educanti) nel lavoro prezioso che ogni giorno compiono favorendo nei bambini l’amore per la lettura, la scoperta del piacere di toccare, sfogliare, guardare e, infine, leggere un libro. 3


Inoltre, attraverso il racconto Distrabella e il draghetto Rossello, si può far confluire nel percorso anche un progetto legato all’integrazione e all’inclusione, grazie agli specifici contenuti del libro (ampiamente riconosciuti anche dall’UNICEF), attento alle diversità e all’unicità di ciascuno, Affinché la lettura diventi patrimonio culturale, occorre che si tratti di un’attività piacevole e coltivata fin dall’infanzia. Certamente il piacere di leggere non si può insegnare, ma si possono creare le condizioni affinché esso nasca e si sviluppi. L’educazione alla lettura, o meglio, alla relazione attraverso i libri, la voce e la narrazione, costituisce un’alternativa e, al tempo stesso, un’integrazione ai messaggi televisivi e multimediali, dominati dall’immagine, che costituiscono e caratterizzano l’universo informativo in cui il bambino cresce e si sviluppa. Tramite le attività didattiche proposte si vuole spingere il bambino a:

• Riflettere; • Pensare; • Immaginare; • Porsi e porre domande; • Rilassarsi; • Sviluppare e percepire l’Empatia; • Manifestare verbalmente la propria Curiosità; • Esprimere la propria Creatività, posto che il testo da leggere non è un fatto chiuso e compiuto ma può essere reso oggetto di giochi, invenzioni, costruzioni e nuove narrazioni (pensiamo alle carte di Propp).

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Il vero lettore non è solo una persona in grado di decifrare i segni della scrittura e comprenderne il significato, ma è soprattutto colui che nel libro vede un vero e proprio oggetto di piacere, capace di coinvolgerlo emotivamente e cognitivamente. Il presente progetto è stato ideato sulla base delle idee appena esposte ed è incentrato su alcuni punti-chiave:

1. La formazione dei docenti, dei genitori e degli altri adulti educanti; 2. L’importanza dello spazio destinato alle attività di lettura e della capacità di gestirlo (creazione di un’aula di lettura o di una vera e propria biblioteca); 3. L’importanza dell’ascolto-lettura, con varie modalità espressive; 4. L’importanza del momento di produzione grazie al quale si può creare nuovo materiale che diventa, a sua volta, oggetto di fruizione; 5. La gioia di trovare nella lettura un conduttore di relazioni.

Tali punti-chiave attraversano tutto l’arco della scuola dell’infanzia e della scuola primaria rispettando, naturalmente, l’iter evolutivo del bambino, le sue esperienze e le sue abilità. Saper leggere è un insieme di abilità e un atteggiamento che supera gli ambiti dell’educazione linguistica e degli alfabeti, e che riguarda tutte le discipline in quanto obiettivo di formazione della persona. È principalmente un problema di curiosità e motivazione. È, in sostanza, il passaggio da una concezione della lettura come “dovere scolastico” a una lettura come attività libera e capace di porre il bambino in relazione con se stesso e con gli altri. Si intende quindi attivare un processo continuo, tendente alla formazione di un lettore autonomo e consapevole, anche in rispetto delle normative vigenti che pongono in evidenza:

1. La valenza affettivo-relazionale e sociale della lettura; 2. La motivazione come condizione essenziale per attivare e consolidare un comportamento costante e intelligente di lettura;

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Il progetto prevede la realizzazione, per e con i bambini, di un laboratorio di lettura: si può creare uno spazio in un angolo dell’aula o, se possibile, in una stanza apposita da attrezzare con mensole o scaffali per libri a misura di bambino, piani di appoggio, sedioline, tappeti, cuscini, ecc. Lo scopo è quello di creare uno spazio che abbia un’identità ben precisa, un luogo riconosciuto dai bambini come proprio e, soprattutto, come speciale in quanto fa da sfondo ad attività piacevoli e coinvolgenti. Un luogo intimo e rassicurante. Lo spazio dovrebbe essere sempre fruibile dai bambini, o quanto meno, non si può decidere in modo impositivo il totale delle ore settimanali da dedicare al presente progetto, ma si ritiene opportuno sottolineare che l’attività di lettura non deve essere un riempitivo dei tempi morti: essa va adeguatamente pensata, programmata, presentata ai bambini con cui si lavora. L’utilizzo del laboratorio deve diventare un momento magico, in cui tutti possano trovare uno spazio personale di espressione. È importante, dunque:

• Lasciare liberi i bambini di scegliere la posizione che più piace loro (cuscino, tappeto, sedia, seduti, sdraiati, ecc.); • Inventare insieme un personaggio fantastico (es. topo di biblioteca), dargli un nome, realizzarlo con la cartapesta, fare in modo che sia presente al momento della lettura di gruppo; • - Inventare insieme ai bambini uno slogan o una canzoncina o una filastrocca che dia il via al momento della lettura di gruppo (es. Vieni, ascolta…Vieni, ascolta… Comincia la storia. C’era una volta… Volta di qua, volta di là, in questa storia chi ci sarà?); • Guardare, annusare, cercare, trovare un libro; • Incontrare un Autore/Autrice.

Fin dai primi momenti della scuola dell’infanzia si vogliono porre le basi affinché il momento della lettura diventi gradualmente una vera e propria esigenza degli stessi bambini.

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