Anno II #01 novembre 2010
Giornalino scolastico dell’ISISS Carlo Anti Villafranca di Verona
La Scuola per Noi
Giornalino scolastico dell’ISISS Carlo Anti
Villafranca di Verona
Anno II #01 novembre 2010
Dopo la pausa delle vacanze estive, un ricordo ormai lontano, riprende anche quest’anno l’attività di redazione del nostro giornale d’istituto, LOFT. La nostra redazione, un team di circa 10 studenti, coordinata dai Prof.ri Adami Alessandra, Buonocore Maria e De Giorgi Piero, si riunisce periodicamente per progettare e realizzare il giornale della scuola, portavoce delle attività, dei progetti, delle uscite didattiche, degli interessi e delle curiosità degli studenti del “Carlo Anti”. Il nostro è un vero e proprio lavoro di squadra: in un primo momento si discutono gli argomenti da trattare negli articoli, le interviste da fare, le fotografie da scattare, le attività della scuola più interessanti su cui puntare l’attenzione. Poi ad ogni componente del gruppo vengono assegnati dei compiti, degli incarichi da portare a termine entro una data stabilita che, a dir la verità, non sempre viene rispettata perché noi alunni siamo sempre molto indaffarati e impegnati con i compiti, le verifiche, le interrogazioni… sì, insomma, questa è la scusa ufficiale, in realtà ce ne dimentichiamo proprio!!! Per fortuna le Prof.sse Adami e Buonocore sono sempre in allerta e pronte a richiamarci all’ordine! Nulla sfugge alla loro supervisione.
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Hanno partecipato alla realizzazione di questo numero gli alunni: Mario Ciccarino, Nicolò Perfranceschi, Matteo Bresaola, Giorgia Leva, Maria Chiara Cappellozza, Xhesika Tamizi, Giulia Da Campo, Marco De Vecchi ed i ragazzi della 5ATG che hanno ideato la copertina e l’impaginazione di Loft. 2
La veste grafica del nostro giornale è invece curata dal Prof. De Giorgi con i suoi alunni di quarta e di quinta dell’indirizzo graficopubblicitario, dei veri e propri maestri del colore e dell’immagine; spesso sono loro a realizzare le foto che accompagnano gli articoli e a inventare le copertine sempre diverse dei vari numeri. Nel rinnovare l’invito a tutti a partecipare alla redazione di LOFT, vi auguriamo un buon anno scolastico ma, prima di lasciarvi, vi presentiamo i componenti della redazione di quest’anno: Mario Ciccarino, Nicolò Perfranceschi, Matteo Bresaola, Giorgia Leva, Maria Chiara Cappellozza, Xhesika Tamizi, Giulia Da Campo. La redazione
SO
M M A R I O
A tu per tu con il nostro preside Perché ho scelto il Carlo Anti Nasce in casa Più Scienza più Tecnologia Superare ogni limite Internship Project I LOVE England Musica nel sangue I nostri rappresentanti d’Istituto La 5CTG ha le mani in pasta Un amore di scuola Giochi & Fun
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La direzione del giornalino è di Alessandra Adami e Maria Buonocore. Hanno collaborato gli insegnanti: Chiara Tacconi, Ismaele Chignola, Susanna Arvati e Stefania Zaffani. 3
ATU PERTU
CON IL NOSTRO PRESIDE Di Matteo Bresaola e Nicolò Perfranceschi 3BLS
“Non ho mai infranto le regole...” 1) Lei, nell’ambito scolastico, ha mai infranto le regole? Se si, ci può raccontare qualche aneddoto curioso? Non ho mai infranto le regole in senso vero, però ho partecipato a delle agitazioni studentesche, in cui abbiamo anche fatto delle scritte su un muro di natura politica contro il Preside nottetempo. Direi che forse questa è la storia più curiosa. Per il resto ricordo di non avere fatto neanche un giorno di assenza o di ritardo nei cinque anni di liceo. 2) Tutti noi sappiamo della Sua passione per la musica e della Sua azienda familiare. Da dove nasce questa passione? Attualmente, pensa che la musica sia ancora uno strumento valido per esprimere emozioni? Credo che, come la maggior parte delle cose, ci sia una necessità di un contesto, questo nell’arte vale di sicuro maggiormente. Quando fin da piccolo cresci in un ambiente che vive determinate esperienze ( mio nonno era un accordatore famoso di strumenti musicali che girava tutta l’Italia col calesse), hai più facilità nel vivere determinate emozioni. Sarà per questo che, in ambito scolastico, ho cercato di promuovere sempre tutte quelle serie di attività extrascolastiche che normalmente 4
i ragazzi non hanno la possibilità di intraprendere e che possono far scoprire una nuova passione o un nuovo talento. 3)La Sua adolescenza, passata tra libri e divertimento: quali sono le 5 parole che descrivono al meglio questo periodo della Sua vita? Una domanda impegnativa questa. Alla quale è difficile dare una risposta. Ho provato ad usare il sistema dei cloud. Utilizzando a livello mentale questo sistema, ho provato a mettere 5 parole: meraviglia, impegno, partecipazione, amore e fantasia. 4) Riuscirebbe a dare una spiegazione per ciascuna di queste parole? Io non darei una spiegazione, perché sono tutte riferite a degli stati d’animo e a delle azioni; piuttosto mi riferirei a come ho scelto queste parole, cioè in base alla quantità di volte in cui si sono manifestate. 5) Si può dire che Lei abbia vissuto la scuola due volte, in età adolescenziale come studente e ora come Preside. Saprebbe trovare analogie e differenze tra la scuola di allora e quella attuale? La scuola che ho fatto io è una scuola nella quale almeno nei primi tem-
pi non ci si poneva il problema di cosa fosse e si andava avanti senza mettere in discussione quello che c’era e quello che non c’era. Oggi invece c’è una critica ,maggiore e una consapevolezza diversa e ci si chiede che cosa si fa, quali sono le materie, le attività e le prospettive future. E’ un atteggiamento che c’è da parte degli studenti. Il lato positivo è quello della scelta da parte del ragazzo di una scuola piuttosto che un’altra, mentre quello negativo è il fenomeno delle passerelle, infatti ci si occupa sempre di più dell’orientamento, mentre una volta la scuola aperta non esisteva. L’organizzazione, nonostante tutti i cambiamenti, è rimasta quella. Vedo invece tanti ragazzi con difficoltà non scolastiche, fondamentalmente di tipo esistenziale, che una volta non emergevano e in ogni caso la scuola non se ne faceva carico. Sicuramente adesso c’è una scuola più partecipata. 6) Quest’anno la scuola si rinnova. Qual è il suo parere sulla settima ora? Proprio nessun parere, è stata una scelta che abbiamo fatto e che forse non ripeteremo. Questo sistema però ci ha permesso di far suonare la campanella in egual modo per tutte le classi cosa che non sarebbe
successa se avessimo mantenuto le ore da 60 minuti nelle classi prime toccate dalla Riforma. 7) Cosa pensa del blocco delle uscite e dei viaggi di istruzione? Il mio parere su questo, dichiarato più volte, non è solamente un problema sul taglio alle assicurazioni. Il fatto è che la gita in questo contesto sociale, economico e altro, non ha più la sua necessità e la dimostrazione è stata data in questi ultimi anni da episodi spiacevoli. Il più delle volte le uscite vengono interpretate come il lascia passare per bravate soprattutto notturne.Però abbiamo avute anche esperienze di studenti che sono andati fuori per un scopo ben definito e che hanno vissuto queste uscite in modo tranquillo e proficuo. 8) Siamo certi che di problemi la scuola quest’anno ne abbia tanti e chele li viva in prima linea. Qual è il suo parere sulla riforma scolastica? La riforma ha toccato alcuni punti importanti che stiamo dibattendo da tanti anni soprattutto parlando di apprendimento e adeguamento agli standard richiesti dall’ Unione Europea in modo da avere una certificazione. Purtroppo questa riforma è avvenuta in un momento caratterizzato da una sentita crisi economica, che hanno quindi compreso dei tagli di personale, fondi e via dicendo sempre per questioni economiche. Per esprimere quindi un giudizio globale bisogna vedere se passato questo momento un po buio ci sarà la possibilità di avere investimenti sulla scuola pubblica.
alla propria meta. Questo anche mediante lo studio (io mi sono laureato a 23 anni in matematica, cercando di fare il prima possibile perché avevo in mente di andare a lavorare). Bisogna quindi avere sempre un obiettivo e cercare, in un modo o nell’altro, di arrivare a quello. 10) Ci può dare qualche anteprima sui nuovi progetti che partiranno quest’anno nella nostra scuola? Io credo che di questo si potrà trattare in un intervista futura poiché devo ancora ricevere delle indicazioni a livello ministeriale 11) Se lei dovesse intervistare noi alunni, quale sarebbe la prima domanda che ci chiederebbe? Io la prima domanda che faccio sempre è “come stai?”, “come ti trovi”, o addirittura… “hai dei problemi?”
9) In ambito politico (nazionale/ internazionale), secondo lei, c’è un fututo per noi giovani? Io credo che il futuro ci sia sempre e che sono i giovani che se lo devono costruire. Ricordo che ai miei tempi noi avevamo un’idea e voglia di futuro , però ci siamo anche impegnati tutti in una direzione per arrivare 5
Perché ho scelto il Carlo Anti Intervista agli alunni della 1BLA del latino è passato in secondo piano! Dalla scuola mi aspetto tanto! Spero che ci fornisca tutto il materiale e la disponibilità di cui noi del liceo abbiamo bisogno! (laboratori ecc) Dagli insegnanti mi aspetto il meglio! Sopratutto sul piano umano, che riescano a trasmetterci la passione per la loro disciplina. Dai compagni mi aspetto che mi facciano divertire tutti i giorni dell’anno sei ore su sei! Spero di formare una grande squadra insieme a loro! L’unico miglioramento che segnalo riguarda l’ambiente: mi piacerebbe molto migliorare i banchi e le aule; aggiungere qualche cartellone didattico per rendere l’insegnamento meno pesante e più coinvolgente!
Federica Vallicella Io ho scelto il Carlo Anti e soprattutto il Liceo scientifico delle scienze applicate perché rispetto al Liceo scientifico tradizionale non c’è il latino; ci sono diversi laboratori a differnza del Medi (dove i miei amici mi dicono che fino ad ora hanno fatto sola teoria). Sebbene ci siano più ore rispetto ad un liceo scientifico tradizionale, secondo me ciò che conta sono i risultati. Anche perché al Carlo Anti ci sono dei bravi professori (almeno nel mio indirizzo) e i laboratori hanno tutto l’occorrente per comprendere le lezioni. I professori sono molto validi, spiegano bene e pretendono abbastanza, ma è giusto che sia così se noi ragazzi vogliamo imparare. Per il miglioramento della scuola non mi sembra che ci sia niente da dire; sono contenta della mia scelta di frequentare il Liceo scientifico delle scienze applicate e ne vado fiera. Gianluca Gaburro Ho scelto il liceo Scientifico delle scienze applicate perchè mi piace molto la chimica e la biologia, oltre alla fisica e alle scienze naturali che adoro! Il fatto 6
Tommaso Tabarelli Io ho scelto il liceo scientifico tecnologico soprattutto perché mi piace molto, ma anche perché, a differenza del liceo scientifico tradizionale, non c’è la lingua latina, che i miei amici hanno detto essere molto difficile. Da quest’anno scolastico mi aspetto di apprendere molte cose nuove e di fare esperienze molto interessanti come, per esempio, esperienze di fisica, di chimica, di scienze, ecc. Finora non ho trovato grandi difetti in questa scuola, e spero che ce ne siano ben pochi nel corso dei cinque anni in cui io studierò qui. Mattia Tibaldi Io ho scelto questa scuola perchè al contrario di molte altre mantiene i laboratori di fisica, chimica, cad e matematica. Questa scuola secondo me può offrire molto e portarti avanti nell’istruzione non solo culturale, insegnando regole comportamentali, di convivenza con gli altri e nel lavoro di squadra. Io mi aspetto che questa scuola riesca a farmi usare tutte le mie potenzialità. Dai compagni mi aspetto un rispetto reciproco e di convivenza all’interno dell’istituto. Io cercherei di migliorare innanzi tutto, la nostra aula, con un armadio nuovo e se possibile anche una classe più grande; mentre al di fuori della classe cercherei un accordo con il Bolisani in modo da impedire durante la ricreazione di fumare nel cortile, perchè c’è un’aria irrespirabile.
Tamizi Xhessika 1BLA
Simone Pasqualin Ho scelto questa scuola perchè mi piacciono le materie scientifiche spero di andare d’accordo con i professori e i compagni. Moreno Pasquali Ho scelto questa scuola perché trovo molto interessanti e stimolanti le materie scientifiche, inoltre penso che il liceo delle scienze applicate (ex tecnologico) dell’istituto Carlo Anti sia una buona scuola. Confido nel rispetto e nella collaborazione dei miei compagni; dai professori, invece, mi aspetto pazienza e dedizione per trascorrere il nostro primo anno delle scuole superiori con serenità. Come miglioramento preferirei un’aula più ampia e che gli alunni della classe vicina non percuotano il muro di cartongesso che ci divide. Matteo Luise Io ho scelto questa scuola perché ero molto interessato alle materie proposte e ai progetti di laboratorio. Da questa scuola mi aspetto di riuscire a capire, apprendere, studiare e affrontare tanti nuovi argomenti. Dai professori mi aspetto che spieghino bene e che portino pazienza se non capissimo qualcosa. Dai compagni invece non mi aspetto nulla. Io chiederei se fosse possibile fare qualcosa per i banchi e le sedie difettosi e per i muri che spesso “Ballano”. Alice Turina Io ho scelto questa scuola perché pro-
sono perfino delle bestemmie!)capisco che la spesa è abbastanza alta, ma almeno i più rovinati si potrebbero cambiare.
vengo dal liceo scientifico P.N.I. e non mi sono trovata per niente bene per il latino. Di questa scuola mi hanno parlato molto bene e ho scelto il liceo delle scienze applicate perché non c’è latino e molte materie scientifiche, che spero mi preparerà bene per il mio sogno. Dalla scuola, dai professori mi aspetto grandi risultati e grande bravura. Dai compagni mi aspetto comprensione, rispetto e grande lealtà. Per ora non ho proposte perché è ancora presto, vedremo col tempo. Imane Nordine Ho scelto questa scuola perché secondo me dà una preparazione generale per l’università, qualunque facoltà si scelga di fare. A differenza del Medi penso che affronti meglio le materie di laboratorio molto utili al mio futuro. Dai professori mi aspetto che siano disposti ad aiutarmi nel caso rimanessi indietro per non aver capito, e mi incoraggino facendomi capire in cosa ho sbagliato. Dai compagni mi aspetto solo il rispetto necessario. Per quanto riguarda il miglioramento suggerirei di aggiustare la campana.
come edificio ma per i professori e per i ragazzi che mi sono sembrati diligenti e soddisfatti. La scuola offre molte opportunità che mi aspettavo come il giornalino, le attività sportive o la biblioteca ecc… I professori e le professoresse sono anche troppo amichevoli rispetto a come li hanno descritti alle medie. Infine non speravo in un così alto numero di ragazze; in effetti, mi aspettavo una classe più turbolenta ma per me è meglio così. Penso che diverse cose debbano essere migliorate ad esempio: - La fermata degli autobus dovrebbe essere migliorata, potrebbero per lo meno asfaltarla (quando piove ci sono delle pozzanghere enormi) - Certi bagni sono sprovvisti di specchi (non credosia una spesa eccessiva) - Molti banchi sono rotti o imbrattati (ci
Stefano Tacconi Ho scelto questa scuola perché mi sono sempre piaciute le materie scientifiche. Inoltre la scuola era a me gia conosciuta perché mio fratello l’ha frequentata. Nei primi giorni non conoscevo nessuno, ma già dopo due o tre giorni mi sono inserito bene nella classe. I professori sono molto bravi, spiegano molto bene, però, questo lo sapevo gia, visto che molti professori li aveva anche mio fratello. L’unica proposta che avrei è di cambiare i banchi ma in ogni caso sarebbero rovinati subito. Simone Bauce Io ho scelto il liceo delle scienze applicate per le molte ore di scienze, mia materia prediletta. Dalla scuola, professori e compagni mi aspetto il reciproco rispetto dei ruoli e delle regole di convivenza. Per ora io non ho idee per miglioramenti, mi sembra tutto adatto a questo luogo. Andrea Facchinello Ho scelto questa scuola perchè mi piacciono le materie scientifiche e ho visto che si fanno più ore di queste materie rispetto al liceo scientifico normale... dalla scuola e dai professori mi aspetto programmi interessanti e rispetto reciproco... non ho proposte per la scuola, mi sembra tutto a posto.
Marco Tosoni Ho scelto questa scuola, il liceo scientifico tecnologico perché sono presenti molte ore di laboratorio e molte di materie scientifiche. Da questa scuola mi aspetto di trovarmi bene e con i compagni sono sicuro che ci riuscirò. Spero di trovarmi bene anche con i professori. Migliorerei sicuramente le aule perché, per esempio, la nostra è minuscola, non abbiamo un armadio e i banchi sono distrutti. Wilma Valentino Ho scelto il Carlo Anti perché penso che sia la scuola più adatta a me, ho conosciuto l’Anti l’anno scorso al Job & Orienta e subito mi è piaciuto, non
Gli alunni della 1BLA
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Elia Vicentini Quando dovevo scegliere su quale indirizzo orientarmi dopo le scuole medie avevo molti dubbi. Infatti temevo di fare una scelta affrettata, e volevo essere molto sicuro della mia decisione. Un’amica di mia sorella sapendo della mia indecisione, e conoscendomi molto bene, mi ha consigliato di visitare la scuola che lei aveva frequentato: il “Carlo Anti”. Così assieme ai miei genitori abbiamo partecipato ad una presentazione del programma scolastico del Carlo Anti. Il preside ci ha illustrato i vari indirizzi e alla fine della presentazione c’era la possibilità per noi, di visitare i laboratori della scuola. Quella sera ho preso la decisione che quella sarebbe stata la “mia” scuola. Adesso che l’anno scolastico è iniziato mi aspetto dai compagni la voglia di conoscenza e la collaborazione. Dai professori mi aspetto l’incoraggiamento e la comprensione quando ci saranno da superare difficoltà. Da parte mia mi impegnerò e cercherò di dare il meglio delle mie capacità. Proporrei di migliorare, se possibile, gli orari delle lezioni Ismael Masih Io ho scelto questa scuola perché quando ero venuto a vederla mi era molto piaciuta e anche perchè c’era mia sorella più grande. Da questi miei nuovi compagni mi aspetto un rispetto sincero: non voglio sia fatta nessuna distinzione tra me e loro perché sono di colore e la stessa cosa mi aspetto dagli insegnanti e anche io li rispetterò. Secondo me prima bisognerebbe cambiare i banchi della nostra aula e anche la classe perché e troppo piccola e ci troviamo molto stretti quando dobbiamo fare le verifiche. Andrea Ciresola Ho scelto questa scuola perché mi piacciono molto le materie scientifiche e so8
prattutto i laboratori di fisica e chimica. Dalla scuola e dai professori mi aspetto che mi insegnino cose di cui ho bisogno per il mio futuro; dai professori e dai miei compagni vorrei soltanto una cosa: il rispetto, cosa che, logicamente ricambio. Se non mi trovassi bene, cambierei indirizzo scolastico oppure cercherei di mettercela tutta per migliorare. Nicola Marchi Ho scelto questa scuola perché è un liceo, senza latino e ha molte ore di fisica in laboratorio e anche chimica nei prossimi anni. Dalla scuola mi aspetto molto studio: è un liceo; dai professori molta comprensione se per una volta l’anno non portiamo i compiti. Dai miei compagni mi aspetto che nasca un’amicizia, per mia fortuna ho trovato una classe molto tranquilla. Per ora non ho proposte di miglioramento. Xhesika Tamizi Gia da tempo avevo in mente di scegliere questa scuola, ma continuavo ad avere dubbi sulle mie capacità e competenze, anche se nell’ultimo anno sono riuscita a distinguermi in alcune materie in cui riuscivo ad applicarmi con grande volontà; tra queste, scienze, matematica e tecnologia. Così ho preso la mia decisione e mi sono iscritta al liceo delle scienze applicate. Dato che mia sorella frequenta questa scuola, sulla base delle sue descrizioni, credo di essermi gia fatta una buona idea dell’indirizzo, ma come ogni alunno, dai professori, mi aspetto che riescano ad esporre gli argomenti in modo chiaro, che abbiano pazienta e grande rispetto. Per ora non ho proposte di miglioramento, però vorrei solo aggiungere che alcune classi debbano avere rispetto per quelle che le affiancano e per i muri che li separano, come avviene tra la nostra classe ed altre.
Stefano Gianstefani Io ho scelto il liceo scientifico opzione scienze applicate perché ero e sono tuttora molto più attratto dalle materie scientifiche rispetto a quelle di genere umanistico. Poi, oltre al fatto dell’interesse personale, penso che una volta usciti da un liceo scientifico si possano frequentare indirizzi universitari più utili per i lavori richiesti al giorno d’oggi, con più facilità (economia, informatica, medicina, ingegneria, ecc), con una preparazione di tipo umanistico (liceo classico ad esempio) si riuscirebbe piuttosto bene a superare facoltà come lettere, dove però una volta laureati si potrebbe quasi solamente insegnare (cosa che a me non ispira). Ho preferito l’opzione scienze applicate perché così non c’è il latino e ci sono molte più ore di laboratorio (per quanto mi riguarda, preferisco fisica e chimica). Mi aspetto che gli insegnanti ci portino spesso in laboratorio, perché mettendo in pratica ciò che c’è scritto sul libro è più facile e più divertente capire i concetti. Spero che la scuola tenga in ordine i laboratori con regolarità in quanto sono molto importanti per apprendere bene e in modo approfondito ciò che si studia. In questo primo mese di scuola mi sembra che l’istituto sia piuttosto ben tenuto, i bagni sono abbastanza ordinati, i distributori delle merendine funzionano ed il personale A.T.A. è disponibile. Il problema maggiore secondo me è rappresentato dal fatto che, anche all’aperto ma ancora dentro la scuola, si possa fumare: si tratta comunque di un Istituto di ISTRUZIONE e a me non pare molto istruttivo fumare. Ma in generale mi ritengo piuttosto soddisfatto della mia scelta e spero di continuare ad esserlo durante questi cinque anni.
L’INTERVISTA AGLI ALTRI ALUNNI
Perché ho scelto il Carlo Anti
Riccardo Poiani 1BIT
Ho scelto il Carlo Anti, indirizzo informatico , perchè (chiaramente mi piace lavorare al computer) quando ero venuto in visita alla scuola mi sembrava organizzata bene e piena di laboratori di tutti i tipi. Per ora mi sembra di avere scelto la scuola giusta. Il mio unico timore era che non si andasse spesso in laboratorio invece è tutt’altro.
Giulia Benassuti 1BBC
Ho scelto questa scuola perché sono rimasta molto colpita dalla presentazione dell’istituto a inizio anno a anche perché volevo studiare turismo ed economia ma non trovavo un posto adatto a me. Sinceramente a me piace questa scuola anche se apporterei qualche variazione perché a parer mio alcuni professori sono spesso poco severi con gli alunni indisciplinati e spesso e volentieri spiegano in modo incomprensibile. Alcune aule dell’ultimo piano sarebbero da risistemare dal punto di vista strutturale. Nel complesso la scuola mi piace anche perché ho trovato una classe bella unita.
Emissah Mattie 1BIT
Ho scelto questo indirizzo perché l’informatico mi interessava. Da questa scuola mi aspetto che i professori siano giusti e i compagni socievoli e amichevoli. Vorrei che fossero ridotte le ore in classe e che aumentassero quelle in laboratorio di chimica e di fisica. Per migliorare questa scuola bisognerebbe ristrutturare il nostro soffitto, cambiare le luci, pulire bene i bagni ed avere più registratori.
Massimiliano Renso 1BIT Scegliere la scuola è stato abbastanza facile. Io ho sempre avuto una passione per i computer e per come sono fatti; è per questo che ho scelto questa scuola. Da questa scuola mi aspetto di uscire con un diploma che mi permetta di lavorare. Dagli insegnanti, invece, mi aspetto che sappiano insegnare come si deve, e che mi insegnino tutto quello che c’è da sapere. Dai compagni fondamentalmente non mi aspetto niente. Sicuramente cambierei alcuni professori che ormai sono diventati (o lo sono sempre stati) incompetenti e vecchi. Come seconda cosa sistemerei le aule, i bagni e i laboratori, ormai vecchi e malfunzionanti (come i professori di prima). Per ultimo sistemerei la gestione generale della scuola, l’organizzazione per intenderci, come le assemblee d’istituto e tutta l’organizzazione scolastica.
Davide Zamboni Mi sono iscritto a questa scuola per due motivi fondamentali. Il primo è che mi piacciono più le materie scientifiche dell’italiano. Il secondo è perché a me non piace il latino. Finora non saprei cosa cambiare della scuola o della classe perché dovrei starci più tempo per capire i problemi della scuola e migliorarla. 9
LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA
del CARLO ANTI
NASCE INCASA. Prof. Ismaele Chignola
Anche quest’anno la pubblicità del “Carlo Anti” è stata gestita dall’Indirizzo Grafico, una preziosa risorsa interna che consente di allestire una comunicazione mirata e costantemente aggiornata rispetto alle incessanti novità del mondo formativo. Quest’anno, per fronteggiare le ultime evoluzioni della scuola superiore, l’attività di comunicazione è stata supportata da un comitato ristretto di docenti provenienti dai vari indirizzi dell’istituto, al fine di valorizzare al meglio le opportunità che la scuola è in grado di offrire. Il comitato – composto dai docenti Elvio Campi, Susanna Arvati, Maurizio Taioli, Nadia Benato, Riccardo Tecchio, Nadia Paiarolli, Ismaele Chignola, Daniele Tambalo, Stefano Cornella, Fioravante Losco, dal preside Claudio Pardini e dalla vicaria Lauretta Zoccatelli – ha elaborato una strategia di comunicazione incentrata sul plus tecnologico che da anni contraddistingue l’offerta formativa del “Carlo Anti”. Il tema è stato rielaborato all’interno di un articolato brainstorming coordinato da chi scrive in collaborazione con la classe 5BTG dell’Indirizzo Grafico. Gli studenti hanno saputo interpretare con
brillantezza il compito assegnato, sia nella determinazione dei concetti che dei visual che andavano a connotare i vari indirizzi. Sono state formulate proposte fantasiose, e talora divertenti, che hanno centrato gli obiettivi di comunicazione prefissati. Le immagini, create con sofisticate tecniche di collage digitale, vogliono esprimere la contiguità tra i saperi tradizionali (espressi da simboli “analogici” quali il mappamondo, la pergamena, il pennello,...) e le nuove frontiere della tecnologia digitale, interpretate dai nuovi mezzi di comunicazione. Nelle prossime pagine di questo numero di “Loft” potete apprezzare le cinque varianti di campagna, una per ciascun indirizzo, che sono emerse dalla valutazione finale del lavoro. A corredo di questo articolo pubblichiamo alcune interessanti proposte intermedie che non hanno superato le ultime fasi di selezione. Ai ragazzi della 5BTG i complimenti per aver saputo interpretare il brief con un approccio professionale.
Ecco solo alcune tra le interessanti proposte intermedie che non hanno superato le ultime fasi di selezione. Complimenti ai ragazzi della 5BTG 10
In queste pagine le cinque varianti della campagna che presenta le novità nell’offerta formativa del Carlo Anti; ne è stata pensata una per ciascun indirizzo, e sono state realizzate dai bravissimi ragazzi della 5BTG, coordinati dal prof. I. Chignola
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Più Scienza Più Tecnologia Intervista alla Professoressa Arvati Tamizi Xhessika 1BLA
H
o frequentato il liceo scientifico tradizionale perché a quei tempi non c’era possibilità di scelta e infine all’università, ho conseguito una facoltà scientifica dove ha studiato fisica. Premetto che un liceo ti permette di frequentare l’università in maniera proficua, ti prepara in maniera adeguata dandoti il metodo di studio e la versatilità nell’affrontare delle materie che non hai affrontato direttamente alla scuola superiore.
Le nostre parole chiave sono Più scienza più tecnologia
Ha mai lavorato in un liceo scientifico tradizionale? Se si, il suo metodo d’insegnamento è cambiato rispetto a questa scuola? “Ho insegnato un anno in un liceo scientifico tradizionale e direi che l’apprendimento è più cartaceo e la mia didattica è cambiata, perché il taglio che si dà quando si ha la possibilità di frequentare il laboratorio e di poter fare alcune esperienze certamente è diverso. Secondo me è migliorato anche l’apprendimento da parte degli studenti perciò l’apprendimento migliora se c’è la possibilità di vedere le cose. Io dopo tanti anni che insegno non mi sono ancora stufata di meravigliarmi delle cose, e secondo me la natura, il mondo e i fenomeni hanno sempre il potere di divertirmi e di stupirmi e stimolano ad interrogarmi continuamente cercando sempre nuove strategie”. 14
Che cosa differenzia il liceo delle scienze applicate da un liceo tradizionale? “La differenza sostanziale tra lo scientifico tradizionale e delle scienze applicate è che nel liceo tradizionale continuano a studiare latino mentre in quello delle scienze applicate si studia informatica e si potenziano le materie scientifiche, quindi ha un’impostazione più moderna e più adatta a rispondere in maniera coerente alle esigenze della vita moderna. Allo stesso tempo noi abbiamo la possibilità di frequentare il laboratorio. Una delle cose più importanti del liceo delle scienze applicate che noi applichiamo è l’apprendimento laboratoriale (dove abbiamo a disposizione un laboratorio e anche un personale dedicato) e questo ci permette di frequentare in maniera proficua il laboratorio di fisica, chimica ed informatica. Cerchiamo anche di applicarlo non soltanto nelle materie scientifiche ma anche nelle materie formative perché questa tecnica è la più produttiva. Un’altra cosa che ci contraddistingue e che secondo me è molto importante è che noi abbiamo anche tanto materiale rispetto alle altre scuole che vantano di avere il laboratorio, ma che alla fine ci vanno solo poche volte all’anno perché il materiale non è sufficiente. Quindi noi cerchiamo di applicare quello che veramente dovrebbe fare un insegnante di scienze in generale; cioè vedere direttamente sul campo e non avere un’acquisizione dogmatica delle conoscenze perché noi vogliamo vedere se le cose che studiamo sono vere. Questa è anche una raccomandazione nelle linee guida della
nuova riforma che raccomandano al liceo delle scienze applicate la frequenza al laboratorio e noi siamo molto orgogliosi di poterlo fare e di avere questa opportunità. Abbiamo avuto anche un potenziamento d’orario potendo sfruttare il personale a disposizione della scuola, quindi rispetto agli altri licei noi riusciamo a fare qualche ora in più. Direi che è un insegnamento e un apprendimento diverso delle materie scientifiche. Penso che se una persona sia indirizzata ad una passione verso le materie scientifiche, il liceo delle scienze applicate è impareggiabile perché ti dà una preparazione dettagliata e approfondita nelle materie scientifiche. Nello stesso tempo, non ti lascia sguarnito di competenze se decidessi di rivolgerti all’area umanistica, perché ti ha consegnato un metodo di studio. Le nostre parole chiave sono –Più scienza più tecnologia-” Quali modifiche ha portato la nuova riforma della Gelmini? “Rispetto al liceo tecnologico il liceo delle scienze applicate ha perso le ore di diritto, ma nello stesso tempo sono state aumentate, anche nel triennio, le ore di italiano e storia in modo tale da poter affiancare anche un insegnamento delle competenze di cittadinanza, che non saranno fatte come materia assestante ma che comunque vengono affrontate nello studio della storia e nei progetti che vengono sempre fatti e portati avanti dagli insegnanti di lettere come l’educazione alla legalità, alla costituzione ed ecc…”
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TEAT
I
l gruppo teatrale della nostra scuola ha partecipato alla rassegna teatrale“Premio Nazionale Giorgio Gaber per le Nuove Generazioni” 1a edizione anno 2009/2010 “Libertà è Partecipazione” a Grosseto nello scorso mese di maggio, e ha ottenuto ottimi risultati, classificandosi al primo posto fra le scuole superiori. Il gruppo è formato da 14 ragazzi dell’istituto di diverse età, molto uniti e in sintonia. Noi, Serena e Noemi, due teatranti, una alle prime armi e l’altra ormai provetta, abbiamo intervistato altri componenti del nostro fantastico gruppo per farvi capire quanto sia unico, emozionante, divertente far parte del gruppo teatrale dell’Anti. In cosa consiste il gruppo teatrale? Durante la settimana ci ritroviamo a trascorrere due ore dedicate al teatro, o meglio, per noi sono ore di svago e divertimento, ma anche un modo per confrontarci. Ognuno è libero di proporre le sue idee che vengono ascoltate e commentate insieme e dalle quali si prende spunto per la scrittura del copione. Si fanno esercizi per imparare ad usare il proprio corpo all’interno dello spazio teatrale, per modulare la nostra voce ed avere più fiducia negli altri. E’ possibile entrare a far parte del vostro gruppo? Certamente, qualsiasi alunno può partecipare, più siamo e più ci divertiamo. Speriamo di ingaggiare nuove reclute anche quest’anno. Quali capacità devono possedere i ragazzi che vogliono partecipare? Il nostro slogan è: “ Sai ballare, sai recitare, sai cantare, non sai fare nulla ma hai voglia di metterti in gioco? Allora, ti 16
Il gruppo è formato da 14 ragazzi dell’istituto di diverse età, molto uniti e in sintonia aspettiamo al laboratorio teatrale!” Come funzionano le rassegne? Durante l’anno scolastico noi ragazzi, con l’aiuto delle insegnanti, lavoriamo per l’ideazione di un copione e la sua rappresentazione; quest’ ultima viene portata alle rassegne, ossia competizioni teatrali tra istituti diversi, che vengono organizzate in tutta Italia. Infatti il nostro gruppo teatrale è stato negli anni passati a Siracusa, Catignola (Emilia Romagna) e lo scorso anno a Grosseto. Raccontateci della Rassegna a Grosseto. E’ stata un’esperienza davvero interessante, gli organizzatori sono sempre stati molto gentili e disponibili nei no-
stri confronti, ma oltre a questo i tre giorni trascorsi sono stati ricchi di nuove scoperte, come i tantissimi ragazzi incontrati e con i quali siamo rimasti in contatto (L’Aquila e Bari), oppure gli spettacoli appassionanti ai quali abbiamo assistito, ma anche le ore di laboratorio con i collaboratori, che ci hanno dato spunti per esercizi che riprenderemo anche nelle nostre ore di teatro. Questa è stata un’indimenticabile avventura, che ci ha fatto provare tantissime emozioni. Vorremo ringraziare le professoresse Vicenzoni Carla e Zaffani Stefania che hanno reso possibile tutto questo. L’esperienza teatrale in una parola… Matteo: tutti per uno e uno per tutti; Sara: aggregazione; Maristella: gruppo; Chiara: trovare se stessi; Francesco: coralità; Leonardo: sinergia; Alessandro: sano esibizionismo; Daniela P. : mettersi in gioco; Daniela M. : condivisione; Andrea: divertimento; Luca: crescere.
superare ogni
ATRO
limite
Vi regaliamo una riflessione di Grotowski che riassume il significato che ha per noi il teatro.
Non è il teatro che è necessario ma assolutamente qualcos’altro. Superare le frontiere tra me e te arrivare ad incontrarti non perderti più tra la folla, né tra le parole, né tra le dichiarazioni, né tra le idee graziosamente precisate... rinunciare alla paura e alla vergogna alle quali mi costringono i tuoi occhi. Non nascondermi più, essere quello che sono. Almeno qualche minuto, dieci minuti, venti minuti, un’ora. Trovare un luogo dove tale essere in comune sia possibile...
Noemi Pezzini, Serena Bonfante, Maristella Civale, Chiara Bucolo, Francesco Quiri, Matteo Rudella, Cristiano Galli, Leonardo Cordioli, Alessandro Pratti, Daniela Pasqualon, Daniela Modenese, Sara e i tecnici, Luca Amico e Andrea Volpato.
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I
l progetto InterNship è attivato presso il nostro Istituto da cinque anni e consiste in un’esperienza di studio e di stage lavorativo all’estero. La Camera di Commercio di Verona cofinanzia l’iniziativa permettendo agli alunni del triennio di recarsi in un paese straniero per un breve periodo a tariffe decisamente contenute: i partecipanti, selezionati in base al criterio redditomerito, godono infatti di un rimborso fino al 50% del totale delle spese sostenute all’estero.
Professoressa Chiara Tacconi
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PROJECT Quest’anno sono stati selezionati dieci studenti attualmente frequentanti le classi quarta e quinta degli indirizzi grafico, turistico ed economico aziendale: Barbara, Maddalena, Marta, Giulia B., Marco, Nicolò, Giorgia, Maria Chiara, Giulia D. e Roberta. Gli alunni si sono recati a Brighton&Hove, in Inghilterra, dal 19 settembre al 2 ottobre e, durante l’intero periodo di permanenza all’estero, hanno svolto un corso di lingua inglese al mattino ed un’esperienza lavorativa presso alcuni charity shops nel pomeriggio. Proprio lo stage lavorativo, che costituisce l’aspetto caratterizzante del progetto, ha permesso ai ragazzi di esprimere al meglio le loro capacità, come dimostrano i giudizi va-
lutativi molto positivi di alcuni dei loro datori di lavoro: Roberta has been such a pleasure to work with. She is fast learning and very motivated. I have had customers tell me how polite and helpful she is. I believe that she will go very far in life. If she were ever to visit England again, I would gladly re-employ her. (J.S.M., titolare di Scope di Brighton) Marco is a very lovely young man who fitted into the team at the BHS with ease. He worked extremely hard and helped to make a huge contribution to the success of the shop over the last two weeks. Marco will be missed as he
quickly became a valid member of our team. Good luck to Marco in all that he does in the future. (M.A., responsabile di BHS di Hove)
Giorgia is very committed to do a good job on everything she does. She is of a friendly, helpful disposition. Her English is very good, too. Giorgia also has a brilliant ability for fitting in with the team, being happy and enthusiastic. A real pleasure to work with. If Giorgia needs any other reference from me, I will be happy to provide it. (L.O., titolare di Age UK di Hove)
Il valore aggiunto di un’esperienza di alternanza scuola lavoro all’estero risiede nella possibilità di acquisire competenze spendibili in una futura dimensione professionale oggi sempre più orientata all’internazionalità. Grazie all’esperienza vissuta in Inghilterra, tutti hanno avuto occasione di conoscere nuovi contesti educativi e professionali, di sviluppare le proprie competenze linguistiche in modo efficace e significativo, di maturare consapevolezza rispetto ai propri talenti ed attitudini, in un contesto che superava il loro ambito quotidiano di vita. Si sono
misurati con abitudini diverse dalle proprie ed hanno ampliato le loro conoscenze grazie anche al programma di visite culturali offerto nel fine settimana ed affrontato sempre da tutti con grande entusiasmo. Lo spirito di adattamento di ciascuno è stato testato ulteriormente grazie all’alloggio presso famiglie inglesi: tutti hanno saputo adattarsi molto bene alle varie situazioni. Ma passiamo ora la parola proprio ai protagonisti.
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ieci studenti dei VARI indirizzi, Barbara, Maddalena, Marta, Giulia B., Marco, Nicolò, Giorgia, Maria Chiara, Giulia D. e Roberta, si sono recati a Brighton&Hove, in Inghilterra, dal 19 settembre al 2 ottobre per il progetto intership 2010. 19
I ENGLAND Giorgia Leva e Maria Chiara Cappellozza 4ATT
Internship Project
2010
“Tutti i passeggeri del volo BA-2597 diretto a London Gatwick delle ore 13.05 sono pregati di recarsi presso il Gate 8 per l’imbarco”. 20
Eccitazione generale. Come un colpo sparato in aria dà il via ad una corsa, furono quelle parole a dare inizio alla nostra piccola grande avventura. Bus-navetta, aereo, taxi e finalmente eccoci giunti sulla soglia delle rispettive case ospitanti. Il tragitto dall’aeroporto di Londra a Brighton&Hove durò 40 minuti circa. Fuori dal finestrino a piccoli agglomerati urbani si alternavano sconfinate distese verdi che rendevano il paesaggio armonioso e il viaggio piacevole. Difficile non essere colpiti dallo stile architettonico degli edifici, così simili tra loro nello stesso quartiere, ma così differenti da zona a zona. “Nel quartiere in cui abitavo – a parlare è Maria Chiara - era im-
pressionante quanto le case e i paesaggi dessero la sensazione di trovarsi in uno dei film di Harry Potter, davvero emozionante!”. Per quanto riguarda il clima, nessuno fu stupito di dover indossare giacche a vento, sciarpe e cappelli. Brighton&Hove si trova sulla costa meridionale dell’Inghilterra e perciò è una località particolarmente ventilata, l’umidità dell’aria marina inoltre influiva sulle già basse temperature. Non è stato di certo il freddo però, ad impedirci di correre in spiaggia e di bagnare almeno le dita delle mani nelle acque infinite dell’Oceano Atlantico. “Ciò che più mi ha colpito – dice Giorgia – è il carattere aperto e tollerante degli abitanti: tra turisti e studenti, gli stranieri erano numerosissimi! Que-
sto però non sembrava interessare gli abitanti della cittadina che accoglievano chiunque calorosamente”. Come previsto e anticipato dalla professoressa, la cucina inglese si è rivelata differente da quella italiana e in molti aspetti meno salutare, ma provvisti di spirito di adattamento abbiamo affrontato anche le cene più piccanti e meno invitanti. Di primo acchito niente pareva avere difetti, a partire dall’organizzazione del servizio di trasporti. Autobus su uno o due piani percorrevano a dieci minuti di distanza uno dall’altro le vie affollate della cittadina, permettendo così di raggiungere in poco tempo ogni punto di Brighton&Hove. Maddalena non ri-
esce a trattenere un apprezzamento: ”Mai visto un sistema di trasporti così efficiente, gli autobus erano puntuali e frequenti. Anche le tabelle degli orari alle fermate erano esaustive ed illustravano in modo chiaro il tragitto di ogni linea.”“Sono rimasto a bocca aperta vedendo i tabelloni elettronici che si aggiornavano in modo sincronizzato con gli autobus, e non sbagliavano di un secondo!” aggiunge Marco in merito. Le giornate procedevano a ritmo incalzante e con orari ben stabiliti. Le ore mattutine erano dedicate allo studio e alle lezioni presso il Regency College, un istituto creato appositamente e riservato agli stu-
denti stranieri, che offre l’occasione di migliorare il proprio livello di lingua inglese. Le tre ore di lezione erano interrotte da un break di 20 minuti, durante il quale si poteva usufruire dalla sala computer con accesso libero ad internet, rilassarsi nel salottino destinato agli studenti e provvisto di dispenser di bevande calde oppure uscire dal College, in piena autonomia e libertà. Le lezioni finivano alle 12.20 e questo ci concedeva giusto il tempo di un pranzo veloce prima di cominciare il pomeriggio lavorativo. In coppie eravamo assegnati a negozi differenti dislocati in diversi luoghi della cittadina. Ciò che accomunava i vari posti di lavoro era 21
il fine ultimo della beneficenza. “In queste due settimane ho avuto l’occasione di constatare quanto sia differente la mentalità e il fattore di giudizio degli abitanti di Brighton in particolare, in confronto al nostro. Ammetto di aver visto persone davvero molto strane: anziani dai capelli multicolore, con insoliti piercing e uno stravagante modo di vestire, eppure mi sono resa conto di come nessun altro, a parte la sottoscritta, ci prestasse attenzione” commenta Barbara ironizzando.
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In coppie eravamo assegnati a negozi differenti dislocati in diversi luoghi della cittadina. Ciò che accomunava i vari posti di lavoro era il fine ultimo della beneficenza
La cena il più delle volte si consumava a casa con la famiglia ospitante e successivamente il ritrovo con il resto del gruppo era a Churchill Square, la piazza più importante di Brighton, adiacente all’omonimo centro commerciale. Brighton Pier, il famoso molo-LunaPark, fece da sfondo alla maggior parte delle nostre serate in compagnia creando un’atmosfera magica e surreale. Locali, pub e caffè di certo non mancavano, ve ne erano di tutti i tipi e target, dai più chic e lussuosi ai più semplici, giovanili e alla mano.
“Era impressionante quanto le case e i paesaggi dessero la sensazione di trovarsi in uno dei film di Harry Potter, davvero emozionante!�
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Le foto degli articoli inerenti l’internship Project sono state realizzate da Marco De Vecchi della 5BTG
Le ore mattutine erano dedicate allo studio e alle lezioni presso il Regency College, un istituto creato appositamente e riservato agli studenti stranieri.
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“Purtroppo non ci era permesso entrare nella maggior parte dei pub perché siamo minorenni, credo sia stata l’unica nota negativa” critica a malincuore Nicolò. Di sera la città cambiava completamente aspetto e venivano proposti ogni giorno eventi diversi per i più giovani. “Ciò che mi ha colpito di più è stato il tempo che gli inglesi dedicano alla musica – ora è Marco ad esprimere il suo punto di vista sulla vita serale di
Brighton - tutte le sere nei pub, una band o un singolo musicista poteva prenotarsi e intrattenere il pubblico con i propri brani, cosa che nel nostro paese si vede molto di rado o addirittura mai”. Nel weekend abbiamo avuto l’occasione di visitare posti molto interessanti e affascinanti come Oxford, Windsor, Eton e l’irrinunciabile Londra. Il giro della capitale seppur fret-
toloso e sommario ci ha permesso di fotografare ed ammirare edifici e luoghi caratteristici, come Buckingham Palace, Green Park, il Big Ben e il palazzo del governo, Piccadilly Circus e il rinomato museo delle cere. Inoltre grazie ad una mini-crociera lungo il Tamigi abbiamo potuto ammirare un altro lato della caotica città, il London Eye e il magnifico Tower Bridge.
al personale del Regency College fino alla Camera di Commercio che ha cofinanziato queste due settimane, senza però dimenticare il nostro punto di riferimento, nonché professoressa di inglese del nostro istituto Chiara Tacconi.
Secondo l’opinione collettiva Internship Project 2010 è stata un’esperienza straordinaria, un’opportunità imperdibile per noi ragazzi per migliorare il nostro inglese, grazie alla quale abbiamo potuto conoscere persone di diverse nazionalità, conversare con madrelingua e camminare, toccare, assaporare... insomma vivere quei luoghi visti prima solo nelle fotografie dei libri di scuola. Ringraziamo così tutte quelle persone che hanno reso possibile questa vacanza studio: dai collaboratori dell’istituto Carlo Anti,
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MUSICA NEL Giulia Da Campo 4BTT
G
razie alla passione per la musica del nostro Dirigente Scolastico, che si diletta nel suonare il pianoforte, la musica nel nostro istituto è sempre la benvenuta. Al “Carlo Anti” abbiamo un’aula di musica predisposta di batteria, tastiere, strumenti a corde, percussioni e l’impianto necessario per l’ amplificazione con amplificatori, casse spia, microfoni radio e panoramici, mixer... insomma una sala ben attrezzata. All’ inizio di ogni anno si formano i gruppi musicali, ai quali partecipano gli studenti più originali e stravaganti della scuola. Provate a scendere nell’aula di musica durante una delle prove, mettetevi nell’ottica del musicista e potrete incontrare il 26
SANGUE
batterista che spara rullate su tutti i tom (come avesse il drumset di Portnoy), il chitarrista egocentrico, chiamatevi fortunati se ne trovate solo uno, il tastierista e il bassista in disparte e infine i cantanti impazziti... capite bene che c’è bisogno di qualcuno che coordini il tutto con maestria, fermezza e conoscenze musicali. Ecco che entrano in gioco i professori Fronteddu Gianfranco e Mazzi Chiara che, nonostante i leggeri riff, le improvvisazioni, i blues e gli attacchi di anarchia collettiva, riescono a farci lavorare bene. L’attività musicale, oltre a un divertimento, è un’opportunità per mettersi in gioco, un’occasione per lo scambio di conoscenze musicali e, perché no, anche per formare gruppi che potrebbero continuare a suona-
Al “Carlo Anti” abbiamo un’ aula di musica predisposta di batteria, tastiere, strumenti a corde, percussioni e l’impianto necessario per l’amplificazione con amplificatori, casse spia, microfoni radio e panoramici, mixer... insomma una sala ben attrezzata
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re anche fuori dal contesto scolastico. Quest’anno abbiamo formato tre gruppi che lavorano su tre temi diversi. C’è un gruppo che lavora sul passato e che riproporrà le bands più rappresentative dagli anni 70’ del rock n’roll come i Rolling Stones, i Beatles, l’hard rock degli ACDC al progressive italiano della nostra PFM. Un altro gruppo lavora sul presente: i ragazzi dovranno scovare nell’ intricata e vasta produzione musicale d’oggi testi che rappresentino al meglio la realtà dei nostri tempi. Il terzo gruppo infine lavora sul futuro e dovrà esporre le proprie idee con testi e arrangiamenti originali. Quali sono i nostri progetti di quest’anno? Parteciperemo al concorso “Musica nel sangue” promosso da Avis, Fidas e Abvs che permette ai gruppi di farsi conoscere ed entrare in gara caricando covers o brani originali tramite il sito www.myspace. com/lamusicanelsangue. I gruppi inoltre suoneranno in occasione delle feste natalizie e alla festa di fine anno scolastico per intrattenere i genitori e gli studenti. Keep on music.
Nella pagina a fianco i componenti di uno dei gruppi. VOCE: Nicolò Bonato CHITARRA SOLISTA: Stefano Cozzi SECONDA VOCE & TASTIERA: Gianluca Chiarelli CHITARRA RITMICA: Fabio Tommasi BASSO: Nicolò Bedin BATTERIA: Simone Bertellini
www.musicanelsangue.it MUSICA NEL SANGUE SCHOOL CONTEST 3° EDIZIONE. Dopo il successo delle prime due edizioni di Musica nel Sangue, quest’anno le associazioni di donatori di sangue AVIS, FIDAS, ABVS, con il Patrocinio della Regione Veneto, propongono a tutti gli istituti superiori della Regione il progetto Musica nel Sangue School Contest. Musica nel Sangue School Contest è un’attività formativa rivolta a tutte le classi delle scuole superiori del Veneto: una gara tra musicisti e gruppi scolastici che creerà forti momenti di sensibilizzazione sul tema della donazione e della solidarietà 29
I Nostri
RAPPRESENTANTI D’ISTITUTO Quattro domande poste ai nuovi rappresentanti di Istituto che si presentano e anticipano alcune proposte per la scuola
Giorgia Leva e Maria Chiara Cappellozza 4ATT
NICOLÒ BONATO 4BTG
1. Come vi siete conosciuti e da cosa è nata l’idea di fare i rappresentanti? Ho conosciuto Francesco e Mattia due anni fa in consulta studentesca mentre Mircea lo conoscevo già dalla Scuola Secondaria di Primo Grado. 2. Quale il fine principale della tua decisione? Sono spinto dal desiderio di fare sempre meglio, cercando di superare me stesso e gli altri.
Sì, ho cercato di farmi conoscere meglio e la popolarità di Facebook mi ha aiutato. 4. Quando sarà la prima assemblea? E avete intenzione di modificarne lo svolgimento? Spero in un’assemblea di novembre, ma purtroppo questo non dipende da noi. Le assemblee saranno sempre divise in due momenti: visione di un film e successivo dibattito; purtroppo nuove idee non vengono accettate facilmente.
MIRCEA COSTEA 4BTE
macchinari didattici.
1. Come vi siete conosciuti e da cosa è nata l’idea di fare i rappresentanti?
No, non me ne sono interessato.
Ho conosciuto Francesco e Mattia due anni fa in consulta studentesca mentre conoscevo già Nicolò.
4. Quando sarà la prima assemblea? E avete intenzione di modificarne lo svolgimento?
2. Quale il fine principale della tua decisione?
Spero in novembre, ma questo è ancora da decidere. Per lo svolgimento dell’assemblea mi piacerebbe proporre nuove idee, per esempio uscite didattiche in cinema e teatri, oppure di contare di più sull’interveneto di ospiti esterni alla scuola per rappresentazioni o dibattiti.
Miro a portare nell’Istituto nuove proposte, nuove idee. Essendo dell’indirizzo elettronico, mi sta molto a cuore la questione dei laboratori che non dispongono di efficienti strumenti e 30
3. Hai fatto propaganda elettorale?
3. Hai fatto propaganda elettorale?
E
CCOLI QUA: MIRCEA COSTEA, NICOLÒ BONATO, FRANCESCO QUIRI, MATTIA ZABBERONI: LA VOCE DEGLI STUDENTI DEL CARLO ANTI.
Con le elezioni di inizio anno la scuola ha votato i suoi rappresentanti, affascinata dal motto: “Perché?” “Questo interrogativo ha lo scopo di far nascere in noi una miriade di altre domande - spiega Nicolò- di altri perchè, per non accontentarci di una vita piena di domande. Cerchiamo affermazioni e certezze, così combattiamo per le nostre risposte.” Sembrano molte le nuove proposte, tanta la creatività e fresche le idee. I quattro ragazzi sembrano ben determinati a migliorare la quotidianità studentesca. Tra nuove le nuove proposte spicca quella riguardante la festa di fine anno. Ognuno di loro spera nella realizzazione di un evento ben organizzato e che venga accolto con partecipazione da parte degli studenti. Che altro aggiungere? BUONA FORTUNA RAGAZZI, QUEST’ANNO L’ISTITUTO E’ NELLE VOSTRE MANI!
FRANCESCO QUIRI 5ATE 1. Come vi siete conosciuti e da cosa è nata l’idea di fare i rappresentanti? Conosco Mattia fin dall’infanzia, Nicolò e Mircea li ho conosciuti in consulta. 2. Quale il fine principale della tua decisione? Sono stato spinto dalle varie problematiche che si sono presentate all’interno dell’indirizzo elettronico e così sono deciso a voler migliorare nel complesso tutto l’Istituto.
3. Hai fatto propaganda elettorale? No, sapevo che la nostra sarebbe stata l’unica lista candidata. 4. Quando sarà la prima assemblea? E avete intenzione di modificarne lo svolgimento? Ancora non lo sappiamo, dobbiamo aspettare la riunione del Consiglio d’Istituto. Io credo sia molto efficace la visione di un film e di un dibattito a riguardo, ma propongo anche assemblee specifiche in cui vengano trattati i problemi dei vari indirizzi scolastici.
MATTIA ZABBERONI 5ATE
a doverla cambiare, perciò mi sono proposto ben volentieri.
1. Come vi siete conosciuti e da cosa è nata l’idea di fare i rappresentanti?
3. Hai fatto propaganda elettorale?
Sono cresciuto con Francesco, per quanto riguarda Mircea l’ho conosciuto in consulta, invece Nicolò l’ho conosciuto quando è nata l’idea di proporci come rappresentanti.
4. Quando sarà la prima assemblea? E avete intenzione di modificarne lo svolgimento?
2. Quale il fine principale della tua decisione? Credo che, quando qualcosa non ti piace del sistema scolastico, sia tu stesso
No, ci ha pensato Nicolò.
La prima assemblea non so quando si terrà. Anch’io sono dell’idea di mantenere il classico svolgimento, sperando che le proposte di film non vengano tutte bocciate come già accaduto fin troppo spesso. 31
C
LA 5CTG HA LE MANI IN PASTA
ome da tradizione anche quest’anno una classe dell’Indirizzo Grafico, la 5CTG, attiverà una collaborazione con un’azienda operante sul territorio: un’opportunità preziosa per mettere a contatto gli studenti con le richieste reali che il mercato del lavoro pone ai professionisti della comunicazione. L’azienda in questione è la Armando De Angelis di Villafranca, marchio attivo da anni nel settore della pasta fresca dove si sta imponendo per la qualità di produzione e per il dinamismo delle
proposte. La collaborazione ha preso le mosse da un incontro di presentazione del progetto a cura di Armando De Angelis, titolare dell’azienda, presso l’istituto. Durante l’incontro è stata presa in esame la storia dell’azienda, i suoi rapporti con il sistema distributivo, l’interrelazione con le aspettattive dei diversi target a cui l’azienda si rivolge. Si è, poi, entrati nel merito degli aspetti produttivi e dell’immagine di prodotto, tema sul quale la classe viene stimolata ad intervenire. Alla classe viene, infatti, affidato il restyling del packaging base della Armando De Angelis: una linea di
vassoi di pasta all’uovo declinata in varie referenze che ha bisogno di un’immagine più in linea con le nuove tendenze di comunicazione. Sul prossimo numero contiamo di presentare i primi risultati di questo accattivante progetto.
Prof. Ismaele Chignola
“Un’opportunità preziosa per mettere a contatto gli studenti con le richieste reali che il mercato del lavoro pone ai professionisti della comunicazione.” 32
Le conquiste dell’ex studente Sileno Mondin
F
UN AMORE DI SCUOLA
acoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Verona: 1300, ecco il numero di candidati presentatisi al test di ingresso agognanti i pochissimi posti disponibili. Scorrendo velocemente con il dito nomi e cognomi presenti nell’elenco degli ammessi ci soffermiamo sull’undicesimo posto conquistato da Sileno Mondin un nome che al nostro Istituto non è sconosciuto. Il diciannovenne di Sommacampagna ha infatti ultimato il Liceo Scientifico Tecnologico l’anno scolastico 2009/2010 diplomandosi con un meritato 98. L’incontro è avvenuto in tarda mattinata, block notes alla mano e mille domande che affollano la mente. Impossibile non notare come Sileno si trovasse a suo agio tra i corridoi dell’istituto. Sulle prime la conversazione prosegue arida, trattenuta da un velo di imbarazzo. “Amo questa scuola” la voce del ragazzo rompe il silenzio e da li in poi domande e risposte sembrano nascere spontaneamente. Sorprende come il primo approccio con l’istituto Carlo Anti sia avvenuto per pura casualità. “Notato il gran viavai di automobili e persone in via Magenta, la curiosità ci spinse ad interessarci a questa scuola. Ne rimasi subito colpito e così anche i miei genitori, inizialmente propensi ad iscrivermi in qualche istituto professionale. I professori parvero fin da subito gentili e disponibili, l’atmosfera e l’ambiente scolastico accoglienti. Ecco cosa mi spinse verso il Liceo”. Pare ricordare quel giorno come fosse stato ieri, scendendo nei dettagli di ogni descrizione. Numerosi anche gli apprezzamenti nei confronti di professori e di attività svolte durante gli anni trascorsi. “Uno studente modello quindi?” alla domanda reagisce con un istintivo sorriso: “Non mi sono mai ritenuto tale, ma ho sempre cercato di mantenere alta la mia media scolastica, obbiettivo sempre raggiunto grazie all’interesse e al fascino che le materie scientifiche hanno esercitato su di me fin da piccolo. Lo ammetto: ero il “cocco” dei professori”. Impossibile trattenere un sorriso. “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco - interviene con una citazione di Confucio – così mi è stato presentato l’indirizzo di studi che ho frequentato” precisa. Con queste parole sottolinea l’importanza che hanno avuto le ore di laboratorio nella sua formazione e l’idea di come la pratica aiuti e sia quasi fondamentale nell’assimilare la parte teorica di ciascuna materia. “Medicina: da cosa nasce questa decisione?” “Nonostante mia madre sostenga che il pallino della medicina l’abbia avuto fin da piccolo io non ho ricordi ma so di preciso che la determinazione a diventare chirurgo si è affermata al mio terzo anno di liceo. Mi sono così informato sulle università e ho trovato pratica e conveniente quella di Verona. I vantaggi prevalentemente sono due: il breve tragitto e il risparmio sull’affitto di un ipotetico appartamento. Cosa aggiungere?
Leva Giorgia e Maria Chiara Cappellozza 4ATT
Nelle foto Sileno Mondin
Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco.
In quattro e quattr’otto mi sono ritrovato a compilare il test di ammissione alla facoltà e così ..eccoci qua”. Riflettendo sull’undicesimo posto conseguito la domanda sorge spontanea:”Quanti pomeriggi estivi hai dovuto “sacrificare” per lo studio?” Con nostra sorpresa ammette di aver semplicemente letto alcuni capitoli dell’Alfa Test, perché già preparato dai cinque anni trascorsi sui banchi di scuola ai molti dei quesiti possibili. Difficile da credere eppure Sileno persevera nell’affermare di aver trattato molto approfonditamente al Liceo la maggior parte degli argomenti richiesti nel test. Insomma, è bene sottolineare come quest’istituto possa formare in modo adeguato e fornire le conoscenze necessarie ad intraprendere un corso di studi come quello di medicina. Il tempo a nostra disposizione è terminato e così concludiamo l’intervista. Ringraziamo per la disponibilità e ci congediamo con l’augurio di rivederlo presto in camice bianco.
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&Fun!
Giochi Sudoku
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IL FAMOSO ROMPICAPO CINESE SI RISOLVE INSERENDO UNA VOLTA SOLA LE CIFRE DA 1 A 9 IN OGNI QUADRATO 3X3, IN OGNI COLONNA E IN OGNI RIGA. METTETEVI ALLA PROVA CON I 3 LIVELLI DI DIFFICOLTÀ!!
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-Anche a te, Antonino, regalo la metà di quelle che restano più mezza caramella.Dice al più piccolo.
LE CARAMELLE DELLA NONNA:
-A te, Pippo, do la metà di quelle che restano più mezza caramella.Dice a quello di mezzo.
IL CASSETTO DEI CALZINI:
-A te, Gianni, do la metà di tutte più mezza caramella.Dice al più grande.
Le calze sono di 4 colori diversi. Quindi basta prenderne 5 per essere sicuri che almeno 2 sono dello stesso colore.
Nonna Pina decide di dividere le caramelle che le sono rimaste tra i suoi cari nipoti.
La nonna dà ad Antonino 1 caramella infatti mezza caramella è la metà di quelle che restano. Poi si aggiunge la mezza caramella che ha dato a Pippo e si raddoppia. Quindi (1+0,5)x2=3. Infine si ripete il procedimento anche per Gianni: (3+0,5)x2=7. Le caramelle che aveva Nonna Pina all’inizio sono 7.
LE CARAMELLE DELLA NONNA
-Non mi è rimasta alcuna caramella e non ho dovuto dividerne alcuna! Vi vedo perplessi! Quante caramelle avevo all’inizio??Sorride Nonna Pina.
IL CASSETTO DEI CALZINI In un cassetto ho 4 calze blu, 8 nere, 2 rosse e 10 bianche. Qual è il numero minimo di calze che devo togliere dal cassetto per essere sicuro di averne in mano due dello stesso colore?
PLAYSCHOOL
Soluzioni
Prova a risolvere questi simpatici problemini!
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Soluzioni
La rubrica Giochi&Fun è stata curata da: Nicolò Perfranceschi e Matteo Bresaola
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Medium
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I ragazzi in copertina sono gli studenti della 5Atg:
1) Jessica Amankwh ; 2) Matteo Garofolo; 3) Ornella Peshku; 4) Ambra Benetti; 5) Leonardo Colato; 6) Alessia Rigoni; 7) Elia Rampo; 8) Teodosio Fasoli; 9) Riccardo Rossignoli; 10) Elena Zaffani; 11) Vittorio Gigliotti; 12) Michael Pascarella; 13) Nicola Paiusco; 14) Perla Minghetti; 15) Valentina Bissoli; 16) Anna Rensi.
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Via Magenta, 7/B - 37069 Villafranca di Verona (VR) Sede centrale: 045 6303088 Sede staccata: 045 6301484
www.carloanti.net