loft 3/2011

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anno II #03 maggio 2011

Giornalino scolastico

dell’IS Carlo Anti Villafranca di Verona

20 MAGGIO 2011

IFS

FIERA

Simuland: dove la scuola diventa impresa - Arrivano i tedeschi... ovvero gli scambi culturali - From England with love The Beatles Show- The Beatles Story - La Grande Sfida - Menga Menga - Giochi sportivi studenteschi di atletica Lettera a Garibaldi - Icontro con l’autore: Chiara gamberale - Leggeremozioni - La felicità a cinque passi Contro il nucleare - La revolution (de la) rose - Noi, modelle per un giorno - Volontariamente - Eventi Estate 2011


Giornalino scolastico dell’ISISS Carlo Anti

Villafranca di Verona

Terzo ed ultimo numero di Loft dell’anno. Il giornalino di maggio è da sempre il numero più ricco ed anche il più atteso; è il più ricco in quanto raccoglie il materiale e le informazioni sulle numerose attività svolte tra gennaio ed aprile nel nostro istituto (risultati di concorsi e gare, esperienze di scambi culturali, progetti, viaggi d’istruzione ecc.)Ed è il più atteso anche perché, in qualche modo, preannuncia il termine dell’anno scolastico e l’inizio delle vacanze!

Anno II /02 maggio 2011

In questo numero di Loft: Il giornalino esce in occasione di un importante evento che rigurada da vicino il Carlo Anti: La Fiera delle IFS. Le pagine iniziali sono dedicate alla manifestazione che si terrà il 20 maggio prossimo presso il castello scaligero di Villafranca. Un altro appuntamento fisso per i nostri studenti è La primavera del libro: incontri con grandi autori, presentazioni di libri e concorsi di scrittura. Vi offriamo un resoconto delle varie iniziative e vi presentiamo i vincitori dei premi di poesia e di prosa. E, a proposito di concorsi di scrittura, pubblichiamo in questo numero gli articoli dei vincitori del nostro premio Write Me. I materiali giunti alla redazione sono stati tanti e tutti molto interessanti; per questo motivo abbiamo deciso di portare a tre il numero dei vincitori del buono di 50 euro da spendere alla Fnac. Complimenti a tutti i nostri giovani giornalisti... Buona lettura!

La foto di copertina è di Vincenzo Sergio

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Hanno collaborato a questo numero Gli alunni: Giorgia Leva, maria chiara cappellozza, mario ciccarino, nicolò perfranceschi, matteo bresaola, Xhesika tamizi, Jessica Girelli, erica Gatti Vanessa noto, marika porcu, Joycelin bonsu, alessandro beghelli, Giacomo zampini, milena bortignon, anna scabari, mirko zambelli, nicola Veronesi, aliovi shiam, Francesca massalongo, Giulia zenesini, mattia Fois. La direzione del giornalino è delle insegnanti: alessandra adami maria buonocore hanno inoltre collaborato i professori: sergio seguri patrizia montagni piero de Giorgi Ismaele chignola


Sommario

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SPECIALE FIERA IFS

Simuland: dove la scuola diventa impresa

Elenco degli espositori

Programma Simuland

Arrivano i tedeschi... ovvero gli scambi culturali From England with love The Beatles Show The Beatles Story La Grande Sfida Menga Menga Giochi sportivi studenteschi di atletica LA PRIMAVERA DEL LIBRO

Lettera a Garibaldi

Icontro con l’autore: Chiara Gamberale

Leggeremozioni

CONCORSO WRITE ME

La felicitĂ a cinque passi

Contro il nucleare

La revolution (de la) rose

Noi, modelle per un giorno Volontaria-mente Eventi Estate 2011 3


IFS

FIERA V

enerdì 20 maGGIo 2011, presso IL casteLLo scaLIGero dI VILLaFranca, sI terrà La terza FIera deLLe Imprese FormatIVe sImuLate, orGanIzzata daLL’IsIss “carLo antI”, sede deL sImucenter reGIonaLe deL Veneto. La giornata ha come obiettivo la presentazione della strategia didattica e la commercializzazione a livello virtuale dei prodotti e/o servizi delle Imprese Simulate costituite dagli studenti delle Scuole Venete che avranno l’opportunità di dimostrare creatività nell’allestimento dello stand fieristico, capacità persuasiva e talento di negoziazione, oltre a competenze sociali e civiche, spirito d’iniziativa e imprenditorialità. durante tale manifestazione gli studenti potranno confrontarsi, condividere le loro esperienze e mettere in pratica le loro competenze, allacciare proficui rapporti e stendere protocolli d’intesa e di collaborazione con altre imprese simulate, effettuare attività di gemellaggio con altre scuole. La manifestazione sarà aperta a studenti di tutte le regioni e ospiterà anche rappresentanze di studenti e docenti di paesi europei (austria, Germania, croazia e ungheria) inseriti nella rete delle imprese simulate. per l’occasione è stato indetto il concorso “ come ti presento l’azienda ”, il cui tema è rappresentato dall’aspetto e le modalità di pubblicizzazione 4

SIMULAND:

dove la scuola diventa impresa

dell’azienda alla manifestazione simuland 2011. saranno premiate le prime tre IFs classificate.

Ma come funziona una Impresa Formativa Simulata? nelle scuole appartenenti alla rete IFs, gli studenti simulano il ciclo di vita di una azienda reale, mediante il supporto di organizzazioni virtuali (camera di commercio, banca, stato, agenzia delle entrate, mercato) implementate nei centri di simulazione nazionali e regionali. Il progetto si avvale di una metodologia didattica “alternativa” e innovativa, che utilizza in modo naturale il problem solving, il learning by doing, il cooperative learning e il role playing e si dimostra un valido strumento per l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. sul territorio viene individuata un’azienda “madrina” e della stessa si riproducono i processi rientranti nella simulazione, beneficiando dell’assistenza di esperti dell’azienda stessa. all’interno della scuola si crea un’azienda laboratorio in cui è possibile rappresentare e vivere le funzioni proprie di un’impresa reale. ogni azienda virtuale è animata da un gruppo di studenti tutorati da un docente interno e supportati in tutto e per tutto dall’azienda madrina: il tutor formativo e il tutor aziendale guidano gli studenti in questo percorso didattico che insegna loro nel modo più semplice e diretto ad imparare facendo.

Gli studenti scelgono la forma giuridica dell’impresa, redigono e compilano la documentazione necessaria per la costituzione (atto costitutivo, statuto, richiesta della partita Iva, Iscrizione registro Imprese, ecc.) effettuano le principali operazioni di gestione (transazioni commerciali, apertura e gestione di conti bancari, adempimenti fiscali) e predispongono il bilancio d’esercizio. Le IFs virtuali presenti sul territorio nazionale operano fra di loro ed effettuano le transazioni commerciali tramite Internet e insieme costituiscono la Rete Telematica delle IFS. La rete si avvale dei Simucenter regionali, individuati dal mIur e costituiti presso Istituti scolastici della regione di competenza, per espletare tutte le azioni legate alle attività aziendali. ogni azienda virtuale può accedere alla rete attraverso un portale telematico accessibile via web. Il Veneto, insieme a Lombardia, piemonte e puglia, è stata tra le prime regioni ad attivare il servizio, dotandosi delle strutture, dei software e delle risorse necessarie.


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3 Fiera Regionale delle IFS del Veneto E

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IFS

Istituto

Città

Prov Stand

COME IN TRAVEL SRL

IPSSCT San Candido

San Candido

BZ

Villa Anna Banqueting & Catering srl Handy4You OHG Schoki Shop GmbH Sporting Clothes L’Altra Bottega Story Loris WAP Graphix Elos Cosmetici Srl Artemida snc Tyrolfrut KG Print-It KG Scarpe diem srl Phoenix Glass s.r.l. Biokraft Coop.r.l Freshmaker Sas

IPSEO “A. Moro” ITC Silandro ITC Silandro ITC Silandro ITC “V. Bachelet” IS “L. Bazoli - M. Polo” IPSSCTP “C. Rosselli” IPSSCTP “C. Rosselli” IS “C. Cattaneo” ITC “Raetia” ITC Ora ITC Ora ITCS “M. Lazzari” ITCS “L.B. Alberti” ITC “H. Kunter” ITC “H. Kunter”

Santa Cesarea Terme Silandro Silandro Silandro Roma Desenzano d/Garda Castelfranco Veneto Castelfranco Veneto Monselice Ortisei Ora Ora Dolo San Donà di Piave Bolzano Bolzano

LE BZ BZ BZ RM BS TV TV PD BZ BZ BZ VE VE BZ BZ

Coop. sociale Moliendo Café a r.l. Light Now!

IS “P. Baffi”

Fiumicino

RM

Conchiter GIMME VOICE SKETCH YES!

IPSIA “G. Giorgi” - sede di Bovolone IS “C. Anti” IS “C. Anti” IS “C. Anti” IS “C. Anti”

Bovolone Villafranca Villafranca Villafranca Villafranca

VR VR VR VR VR

GirovagAnti srl ATL Stationary srl

IS “C. Anti” IS “C. Anti”

Villafranca Villafranca

VR VR

MEC srl GIADA2 IFS S.r.l.

IS “C. Anti” IPSSCT “C. Colombo”

Villafranca Adria

VR RO

CALVI COTTON Società Coop.

ITC “P.F. Calvi”

Padova

PD

Hotel Villa Dolomiti

ITC “P.F. Calvi”

Belluno

BL

Hotel welness “La Vena d’oro” Pasta Giulia Red Ladybug Bobofumarosa Tuttosoftware WebElite S-tee

ITC “P.F. Calvi” IS “M. Minghetti” IS “M. Minghetti” IS “M. Minghetti” IS “M. Minghetti” ITIS “E. Barsanti”

Belluno Legnago Legnago Legnago Legnago Castelfranco Veneto

BL VR VR VR VR TV

Ulisse srl Hotel Tre Riviere Security service Malizie di gola Domus chancellery

SMS di Economia “Radnóti Miklos” Educandato Statale Agli Angeli IPSSAR “G. Cipriani” IS “L. Einaudi” IS “L. Einaudi” IS “L. Einaudi”

Pécs (UNGHERIA) Verona Adria Badia Polesine Badia Polesine Badia Polesine

Baranya VR RO RO RO RO

Electrodomus Srl

IS “L. Einaudi”

Badia Polesine

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Organizzazione IS “Carlo Anti” - Villaf

PROGRAMMA Ore 8.30

Registrazione espositori - Allestimento degli stand

Ore 10.30

Auditorium Comunale Accoglienza a cura dei gruppi musicali dell’IS “Carlo Anti” Saluto delle autorità: Claudio Pardini Direttore SimuCenter Veneto Mario Faccioli Sindaco del Comune di Villafranca Carmela Palumbo Direttore Generale degli Ordinamenti - MIUR Roma Giuseppe Zito Dirigente Ufficio V - Comunicazione - MIUR Roma Marco Luciani Assessore all’Istruzione - Provincia di Verona Gianna Miola Dirigente Ufficio IV - USRV Venezia Giovanni Pontara Dirigente UST Verona

Ore 11.30

Auditorium Comunale LE NUOVE FRONTIERE DELL’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Intervengono: Stefano Quaglia Dirigente Ufficio V - USRV Venezia Franco Zandomeneghi Direttore CIM & FORM Mario Serpelloni Presidente AIV Villafranca di Verona

Ore 12.30

Saluto musicale

Ore 12.45

Visita alla Sala del Trattato della Pace di Villafranca, Palazzo Bottagisio

Ore 13.00

Buffet presso Convento dei Frati Cappuccini

Ore 14.30

Visita degli stand

Ore 17.00

Premiazione IFS vincitrici del concorso “Come ti presento l’azienda”

Ore 18.00

Con il patrocinio di

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Conclusione della manifestazione


Organizzazione a cura di IS “Carlo Anti� - Villafranca di Verona

a

3 Fiera Regionale delle IFS del Veneto

20 maggio 2011 Castello di Villafranca di Verona Orario: dalle 10.00 alle 18.00

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Arrivano iTEDESCHI... di Maria Chiara Cappellozza IVATT

OVVERO GLI SCAMBI CULTURALI

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l nostro istituto è da oltre 6 anni partner della scuola tedesca St. Thomas Gymnassium, e anche quest’anno alcune studentesse delle due sezioni di quarta turistico hanno partecipato agli scambi culturali.

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La Germania è uno stato molto disciplinato, ognuno sa quello che deve e non deve fare, gli stessi ragazzi sono i primi a rispettare le regole e soprattutto gli orari previsti; tutto è sotto controllo e nulla è dato al caso.


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e ragazze italiane sono state ospitate dalla scuola di Wettenhausen, nelle ultime settimane di questo freddo inverno, dal 27 febbraio al 4 marzo. Le opinioni delle partecipanti sono state molto comuni: “che freddo!”, oppure “Guarda che case, hanno i tetti altissimi!”, o ancora “La loro scuola è molto bella e sono tutti super organizzati!”. La Germania è uno stato molto disciplinato, ognuno sa quello che deve e non deve fare, gli stessi ragazzi sono i primi a rispettare le regole e soprattutto gli orari previsti; tutto è sotto controllo e nulla è dato al caso. naturalmente anche i ragazzi tedeschi, quando sono venuti da noi, dal 10 al 14 aprile, hanno notato e talvolta evidenziato alcune differenze, pregi e difetti dell’Italia. perciò prima di salutarli abbiamo fatto loro alcune domande e le risposte sono state le più stravaganti e alcune inaspettate. Giorgia esordisce: “quali sono state le maggiori differenze che avete notato tra Germania e Italia?” prontamente i ragazzi tedeschi rispondono: ”ho notato che Villafranca è una cittadina molto trafficata, soprattutto di mattina e molti automobilisti non indossano la cintura e non si fermano allo stop”. tatiana sottolinea: “Le case non hanno i tetti a capanna e ci sono più famiglie nella stessa casa”, mentre maria è rimasta colpita dalla vegetazione presente in modo omogeneo all’interno di Villafranca e dai numerosi campi coltivati che la circondano, tim invece precisa:”qui la birra è meno costosa!”. durante tutto il soggiorno hanno avuto la possibilità di assaggiare numerose specialità italiane, perciò abbiamo chiesto loro quali abbiano gradito di più; ecco le più votate: le lasagne, i panzerotti, la pizza, il tiramisù, il gelato, la panna cotta e lo spritz. 9


arrivato anche quest’anno il triste momento di salutarci, di augurare un buon rientro in Germania e, tra abbracci e lacrime, tutti insieme siamo stati d’accordo nel continuare quest’amicizia, attraverso i potenti mezzi informatici, nella speranza di rivederci ancora in un futuro non troppo lontano che si è trasformato in: “ci vediamo quest’estate se vengo al mare con i miei genitori”, oppure: “Venite a trovarci per l’ocktoberfest, vi aspettiamo!”

tralasciando per un attimo le risapute doti culinarie di noi italiani, abbiamo voluto far scoprire ai ragazzi tedeschi i nostri tesori artistici e culturali, perciò li abbiamo portati a visitare Verona, le cascate del Varone, il Lago di Ledro con il museo delle palafitte, malcesine, peschiera e Villafranca. anche i ragazzi tedeschi avevano organizzato delle interessanti gite per noi italiane; riassumendo abbiamo visitato amburgo, ulm e monaco. per quanto riguarda l’Italia, le località più votate da loro sono state Verona e malcesine. anna vuole precisare: “mi è piaciuta Verona perché è una grande città, c’è molta possibilità di fare shopping e è circondata da importanti monumenti; mi ha colpito molto la grandezza dell’arena”, anja invece:

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“ho preferito malcesine, il suo bellissimo castello e il panorama del Lago di Garda di cui si può godere dalla fortezza“. come ogni scambio che si rispetti, i ragazzi tedeschi hanno sperimentato anche la nostra vita scolastica e i rispettivi commenti sono stati i seguenti: “La vostra scuola è molto diversa,le vostre strutture sembrano obsolete”, oppure: “non mi è sembrata ben organizzata e la struttura sembra un ospedale”. Insomma la nostra scuola non ha avuto molto successo, ma in compenso questo scambio culturale ci ha dato l’occasione di conoscere nuove persone con abitudini e stili di vita diversi dai nostri, inoltre abbiamo visitato luoghi molto interessanti. purtroppo è


abbiamo voluto far scoprire ai ragazzi tedeschi i nostri tesori artistici e culturali, perciò li abbiamo portati a visitare Verona, le cascate del Varone, il Lago di Ledro con il museo delle palafitte, malcesine, peschiera e Villafranca.

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Love

From England Beghelli Alessandro

-Monday 21/03/11

-Sunday 20/03/11 We started our school trip at 2 p.m., when we met all together, with our families and our teachers. We had to wait till 4.30 p.m. before taking off. The flight was so peaceful, with clear blue sky for the duration of the flight. We landed on the English ground at 5.30 p.m., because of the time zone. From Gatwick, one of the London airports, we took the coach to Stratford upon-Avon. The ride lasted 3 hours, a bit long, but we had a break near Birmingham, in a local service area; our first taste of the environment with its Starbucks, Mc Donald’s and 2 strange massage chairs near the toilettes. After the break we continued to Stratford. We arrived at 9.30 p.m. in the Stratford’s leisure center where we met our families. Mine was a very kind family of Indian origins. My roommate and I took our bags into the house and we ate some pizza that our English mother had kindly cooked for us. Then, after a little conversation, we went to bed because on Monday we had to start our lessons at school.

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On Monday my roommate and I woke up at 7.15 a.m. but we didn’t try the famous “English breakfast” because for Italian “guys” it is so hard to eat sausages and eggs at 7 a.m.! So we had a barley coffee cup and a toast. Our English dad took us to the Sports Centre by car and started our first lesson. First we met Sarah, our reference teacher in England, then, through a simple test, she divided us into three groups according to our skills. I was with the most skilled group and our teacher started her first lesson; the purpose of the lesson was to improve our everyday English. I found it interesting also because we acted out skits during the lesson. We had it till 12 a.m., then we looked for a place to have lunch in the center and after it we started our afternoon programme. On Monday we visited Shakespeare’s house, a very nice dwelling in the center of Stratford, Nash’s house, New Place and Hall Croft’s (both related to Shakespeare’s family). Then we went to Holy Trinity Church where Shakespeare is buried; a very nice church with a lot of very, very old graves around it. After our visits, we spent some free time in Stratford. We used that time for a first visit of Stratford’s squares and interesting shops. After some shopping we moved back to the sport center where our families were waiting for us to take us back home. There our English mother cooked amazing brahamati rice with curry. We started to get to know our family and, after overcoming our shyness, we talked a lot with them. They let us go out so Luca and I, with our schoolmates, looked for some interesting pubs where we could spend some time. At 22.30 p.m. we went home and went to bed.


Tuesday, 22/03/11 As always we woke up at 7.15 a.m. for breakfast and then we moved to the Sports Centre for the English lesson. The lessons were very interesting and we actively followed, without problems. During the 10.30 a.m. break we ate the packed lunch our families had prepared for us and we continued the lessons till 12.00 a.m. . . . In the afternoon we went to Warwick by coach. It was a very beautiful town with a nice old gothic church in the center. After walking a bit we reached the second best landmark of the whole stay, Warwick castle. It was a beautiful castle, very large and with a very high tower. We visited a great wing of the castle, with a lot of rooms, where the nobles probably lived when it was inhabited. It dates back to the Norman Conquest. We bought some souvenirs and we strolled in the big park around the castle where we saw an eagle tamer and a lot of beautiful peacocks. We went back to the sport center to go back home with our families; after eating something and talking a lot with our host family we went out to the same pub of the day before, “Rose and Crown”, a very beautiful pub with a funny bartender. Then we moved back home and went to bed.

Wednesday, 23/03/11 We woke up and had our toast with barley coffee. We headed to school where we learned some interesting things and we did some role plays till noon. On Wednesday we had to have lessons in the afternoon too because of the London visit of the Friday after. After the lessons we looked for some presents for our family and did some shopping for ourselves. After shopping we had a football match with some young locals but I think they didn’t realize we meant it to be a quiet game because they kept laying hard fouls on us. After the football match we went back home where we had dinner and then we went out again. When back home Luca and I had a conversation with 2 of my family’s friends, a very funny couple who told us they had been to Italy some years before. We talked a lot with them and our family, it was so funny! After that we went to bed because the morning after was likely to be a bit hard.

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Thursday, 24/03/11

Friday, 25/03/11

Saturday, 26/03/11

Like always, after having our barley coffee cup and the toast, we went to school. It was very funny because we had (divided into three groups) skits in front of everyone, our Italian teachers included. Then Prof.ssa Zaffuto and Prof.ssa Teso handed out the certificates for our course of everyday English; we were all proud of the skills we had acquired. Sarah and the other teachers told us we were one of the most polite groups they had ever had; they were proud of us. After some photos with our teachers we had lunch and after it we went to Anne Hathaway’s cottage, the house of Shakespeare’s wife. It was a very beautiful cottage, with a big garden and a large wood, where we saw squirrels. The way back to the sports center was very long, we walked a lot, but after that we had some free time for shopping. We met all together and had dinner with Prof. Zaffuto, Teso and Bonetti; a group ate fish and chips and the others, who didn’t like it, had dinner at a Wheterspoon venue. Then we moved to Cox’s yard all together, a very nice pub upon the river Avon, where we spent some exciting time.

On Friday we woke up earlier than usual because we had the London trip. I think it was the best experience of the whole stay because London is one of the biggest and most beautiful cities in the world. I have never seen a city like London, full of people from everywhere; a very large and amazing city. The tour was a bit long but we had a break at Wembley Stadium, the modern Wembley because it was rebuilt some years ago. It was an amazing stadium full of football and rugby history. After Wembley, we had a sightseeing coach tour of London highlights; Buckingham Palace, St. Paul’s Cathedral, the National Gallery and a lot of other beautiful places. London is so big than we couldn’t see everything on foot. The coach left us in Trafalgar Square, an amazing square with a very high Horatio Nelson statue. We headed to Covent Garden on foot, one of the most important market places in London, and we had some free time for buying the last presents. After lunch we went to the Hard Rock Café, and then we were divided into two groups, one to Piccadilly Circus and the other one to Saint James Park. We had to walk a lot to go back to Trafalgar Square where the coach was waiting for us to take us back to Stratford. London was very beautiful and I hope I’ll have the opportunity to go back there. We stayed with our families for our last dinner and our host mum cooked an amazing Thai speciality. We took some photos of our family and after a conversation we went to bed because on the following day we had to reach Gatwick to go back to Italy.

After breakfast we said goodbye to the loving family we had spent a wonderful week with. We were taken to Gatwick airport by coach. We arrived in Verona at 16.00 p.m. and we saw our parents again. This trip was unbelievable; we spent a lot of great time there. The purpose of the travel was to improve our everyday English and I think we have reached our goal! Many thanks to everybody for all the great time spent together, I hope there will be another occasion…

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w o h S

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Written by Zampini Giacomo 1ALA

O

n the 2nd March 2011 we went to see “The Beatles show” at the Alcione theatre.The show was about the Beatles, the people that were part of the group.

The stage was very simple with some white cubes on the right and some on the left; the actors also used live footage which ran on a screen. The performance started with a scene where Mark Chapman, John Lennon’s murderer, said that he got John Lennon’s autograph but that he was eventually disappointed by him as he should have been the world’ saviour. The rest of the show told of John Lennon and the Beatles: Paul McCartney, George Harrison, Stuart Sutcliffe, soon replaced by Ringo Star. The show was characterized by scenes that alternated with the Beatles songs like “All we need Is love”, “Yesterday”, “Hey Jude”, Paul McCartney’s song devoted to John Lennon’s daughter, “Yellow Submarine” (during this song the actors mixed with the audience by running up and down the theatre) and “Imagine”, that the actors sang at the end of the performance. The main themes were the Beatles ‘rehearsals, John Lennon’s love stories and the world Tours of the pop group from Liverpool. At the end of the show, Chapman reappeared and shot at John Lennon’s image, which stood there as the symbol of the assassination of the legendary singer. Then the theatre exploded in a burst of applause as the actors had been very good and convincing. 17


y r o t S

T

he Beatles began when one of the members, John Lennon, formed a skiffle group in 1956, called the Quarry Men, in Liverpool, England. They played at various events and even auditioned for Television shows. In July 1957 the Quarry Men were playingat St. Peter’s Parish Church, when another young lad, by the name of Paul McCartney, was introduced to John by a mutual friend. John was so impressed that Paul could play and knew all the lyrics of Eddie Cochran’s “20 Flight Rock” that he immediately asked him to join. Paul had a younger friend who also played the guitar, named George Harrison. Eventually, after filling in with the band every once in a while, he joined up with them in 1958. From there onwards the band continued to play smaller gigs, including playing for George’s bro-

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ther’s wedding. They went through a number of drummers that would eventually leave for one reason or another. They began playing at the “Casbah Club” in 1959 and were introduced to the owner’s son, Pete Best who was currently a drummer for another group. In 1960 John asked his best friend, Stuart Sutcliffe to join the band, which he did. Stu played bass guitar, but really never learned to play. He was more interested in his pursuits in the arts, but he thought it would be fun for the time being. Early in 1960 the band changed their name to The Moondogs and continue playing shows with a band consisting of John, Paul, George, Stu and Tommy Moore, their drummer. They also hired a manager name Allen Williams, who found them their drummer and began to try to find them, work. Again they decided to

change their name; Stu suggested “The Beetles” like Buddy Holly’s Cricket; John thought it would look better spelled “The Beatles”. However, their manager, Allen Williams, didn’t like it and wanted them to change it to “Long John and the Silver Beetles”; John shortened it to just “The Silver Beetles” and so once again they had a name. Next “The Silver Beetles”began a tour of Scotland with Johnny Gentle; a few of them assumed stage names for the tour, like Paul “Ramone”, Carl Harrison and Stu de Stael. After their tour, they came home and filled in on Mondays at Allen Williams “Jacaranda Coffee Bar”, in Liverpool. Tommy Moore, their drummer, decided to leave the band to return to his job, driving forklifs. They auditioned Pete Best for their drummer and asked him to join them and become their per-


manent drummer. Williams booked the group for a two-month assignment in Hamburg, Germany. Before they left, they made their final name change and became “The Beatles”. In Liverpool in 1961, The Beatles began to play at “The Cavern Club”, a place for local bands to play. A local record shop owner Brian Epstein dropped in to hear a luncheon show and shortly after offered to become their manager, which they quickly accepted. In 1962, Epstein set up an audition for them at Decca recordings, but they were rejected because, according to Decca, “guitar groups are on the way out.” Shortly after this John received the terrible news that his friend Stuart Sutcliffe had died of an apparent brain hemorrhage at the age of 21; it is thought that it was a result of a beating he and John had endured back in Liverpool. On June 4th The Beatles signed with Parlophone Records, a branch within EMI. On June 6th they began their first recording session at the EMI studios, later renamed Abbey Road Studios. Shortly after their first recording session, George Martin, their producer, felts they needed a different drummer because Pete just wasn’t all that good. Later in August Pete was fired from the group and replaced with Ringo Starr and they began recording again. The Beatles released their first single “Love Me Do”. In February 1963 they recorded their first

album, in three sessions totaling 11 hours, called “Please Please Me”. The Beatles flew to Rishikesh, India and they studied with Maharishi Mahesh Yogi. They left in April because of a scandal involving Mahesh Yogi. The Beatles also formed their own recording label and Apple Corps. becomes their label; they used it to discover new music talents as well. They released their 9th album simply titled “The Beatles”, but it was commonly known as “The White Album.” Ringo had left the group during the session, so Paul had to fill in on some of the drum parts for the album. There was a great deal of tension within the group after the “White Album”, the members had begun to explore other musical avenues separately,especially John who released an album with his soon to be wife Yoko Ono called, “Unfinished Music No. 1: Two Virgins.” The band came back together in 1969 and began shooting a film that was supposed to show them in the writing and recording process of their next album, “Let It Be.” Instead the tension within the group overflowed onto the camera and being constantly filmed began to be an annoyance, only flaming the fires. The session and filming was stopped and they went to Apple Saville Row Studios to finish the album. The sessions finally ended in the famous “rooftop” concert. They went up on the roof of Apple and began playing, as the crowd grew, the poli-

ce eventually showed and ended the show; this was the last time The Beatles performed live together. They later got back together to make what was to be their final record, “Abbey Road” at the end of 1969 and released it shortly afterwards. “Let It Be” was actually released after “Abbey Road in 1970 due to the fact that there was a lot of production that had to be done on the unfinished album, by Phil Spector, their producer. John had not been with the group since November 1969, although the group worked with Spector to complete the album. The official break-up of The Beatles was not officially announced until Paul walked out of the sessions, April 10th, 1970.

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SFIDA

La Grande Bortignon Milena e Scabari Anna 3AMG

N

el nostro Istituto, anche quest’anno, in collaborazione con il Comune di Bussolengo, si è svolta “La Grande Sfida”, una manifestazione internazionale di cultura, sport, arti e dialogo, dal titolo “Le città e i paesi come luogo di incontro per tutti”. La manifestazione si e’ svolta giovedì 5 maggio 2011 per le classi 3AMG e 3BMG a Bussolengo, presso il mercato di Piazza XXVI Aprile. La grande sfida vuole essere un laboratorio di incontro e di promozione culturale cercando quel legame che ci fa sentire appartenenti, ciascuno con le proprie abilità, ad un’unica comunità. Lo slogan che ha caratterizzato l’edizione 2011, è “Io Desidero…!” che vuole porre in evidenza il diritto di ciascuna persona di desiderare, di aspirare alla propria piena realizzazione senza alcuna distinzione. Abbiamo raggiunto il luogo di incontro verso le 9.30, mentre si stava svolgendo già da un’ora una staffetta. Questa vedeva coinvolte persone con disabilità e studenti mentre 20

portavano per le vie del centro la fiaccola de “La Grande Sfida”. Dopo aver ricevuto un capellino, ci hanno divisi in gruppi, ognuno dei quali con un’attività diversa da svolgere. Alcuni di noi si sono cimentati in laboratori manuali come nella realizzazione e vendita di tappeti, portachiavi, quadri con la sabbia e spago, strumenti musicali ecc. Altri invece hanno prestato assistenza nei giochi, hanno fatto interviste per le vie del paese. Stare a stretto contatto con queste persone ci ha fatto sentire vicino a loro e ci hanno trasmesso un affetto inaspettato, ma molto gradito. Questa giornata è stata molto utile per i disabili coinvolti, ma soprattutto per noi studenti, perché l’evento ci ha fatto entrare nella loro difficile realtà e ci ha dimostrato quanto debbano lottare ogni giorno per una vita migliore, senza barriere. Infine queste persone hanno concluso il nostro incontro pronunciando una frase che ci ha colpito molto:”GRAZIE DI ESSERE STATI QUI! VI VOGLIAMO BENE, CI AVETE RESI FELICI!”.

”GRAZIE DI ESSERE STATI QUI! VI VOGLIAMO BENE, CI AVETE RESI FELICI!”.


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Maria Chiara Cappellozza IVATT

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I tuttI GLI eVentI che sono In proGramma per quest’estate 2011, IL menGa menGa è sIcuramente IL pIÙ aLternatIVo e orIGInaLe. sI tratta dI una Gara non competItIVa a cuI tuttI possono partecIpare, senza LImItI dI età, a patto che IL mezzo usato per percorrere un determInato traGItto non sIa a motore, ma tutto ad enerGIa umana. questa iniziativa è nata recentemente e prende nome dalla catena di supermercati martinelli disseminati nel villafranchese e dintorni. si svolge in una serata all’interno delle giornate di spazio Libero, un’altra iniziativa estiva rivolta soprattutto ai giovani, dove si organizzano feste, contest di danza e tornei di vario genere (volley, basket, calcetto saponato, dodgeball). Il tragitto da percorrere con i mezzi non a motore parte da martinelli, in zona industriale di Villafranca, e arriva a quello di Via Fumane. dopo un breve rinfresco, ci si sposta agli impianti sportivi dove è servita la cena e successivamente verranno premiati i partecipanti rispettivamente più grandi e piccoli, il mezzo più sofisticato, il travestimento e il mezzo del gruppo più originale. ogni anno si registrano sempre più partecipanti, molti dei quali si limitano ad usare la bici, altri i pattini o monopattini, altri ancora sono a piedi, altri invece si organizzano in piccoli gruppi e creano dei veri e propri mezzi non a motore. ad esempio, negli anni scorsi, hanno gareggiato ragazzi con un macchina dei Flinstons, oppure biciclette modificate a “porta divano” o ancora carretti agganciati alle bici e il traino fatto diventare una Ferrari o un carro armato, insomma c’è libero spazio alla fantasia. così quest’iniziativa oltre a essere un modo sano e alternativo per divertirsi e stare insieme, richiede l’uso della fantasia e dell’ingegno per creare strani mezzi, ma soprattutto diventa un’occasione per sostenere i mezzi di trasporto ecologici o basso impatto ambientale.

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Giochi Sportivi Studenteschi di Atletica GIOVEDÌ 14 APRILE 2011, PRESSO IL CAMPO CONSOLINI DI VERONA, SI SONO SVOLTE LE FASI PROVINCIALI DEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI DI ATLETICA. Mirko Zambelli e Nicola Veronesi IVBtg

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lla manifestazione erano presenti molte scuole di Verona e provincia; la squadra del nostro istituto era composta da 11 studenti guidati dal professore bonetti michele. alla fine tale team ha primeggiato su tutti gli altri presenti alla manifestazione.

Staffetta 100m+200m+300m+400m (1° posto Andrea Cordioli, Norman Bright, Veronese Nicola e Michael Piccoli)

I premi individuali sono stati 4 medaglie d’oro e 2 di bronzo e precisamente nelle seguenti discipline:

Salto Triplo (3° posto Andrea Cordioli)

110m a ostacoli (1° posto Nicola Veronese) Salto in alto (1° posto Michael Piccoli)

400m piani (3° posto Andrea Zanoni)

Inoltre, grazie ai punteggi ottenuti dai risultati di tutti gli atleti, l’Istituto carlo anti ha conquistato la coppa come vincitore dei giochi sportivi studenteschi.

Lancio del peso (1° posto Andrea Sandri) 23


Anche quest’anno ,nelle giornate di sabato 16 e venerdì 17 aprile, si è tenuta a Villafranca l’ottava edizione della manifestazione culturale “La primavera del libro”, una rassegna letteraria interamente dedicata alla lettura e agli incontri con autori di fama locale e nazionale. Per l’occasione, alcune classi del nostro Istituto hanno partecipato all’incontro con la scrittrice Chiara Gamberale che ha presentato il suo ultimo libro “Le luci nelle case degli altri”, presso la Biblioteca Comunale. Alla manifestazione è collegato il concorso letterario, in prosa e in poesia, “Leggeremozioni”, dedicato quest’anno al centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, in cui ancora una volta ci siamo fatti onore in quanto un’alunna della IA del Liceo delle Scienze Applicate, Xhessika Tamizi, ha vinto il primo premio per la poesia, mentre l’alunna Alioui Shiam della VA dell’indirizzo Turistico ha vinto, assieme ad alcuni ragazzi extracomunitari dell’associazione Il Quadrifoglio, che lei segue nei compiti pomeridiani, il primo premio per la prosa. Congratulazioni alle vincitrici di cui riportiamo di seguito i rispettivi testi.

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Lettera a Garibaldi Caro Garibaldi, sui nostri libri di scuola abbiamo visto la tua fotografia dove sei vestito di rosso … e sei bello … si trova nel capitolo “La spedizione dei mille”. ci puoi spiegare con parole più semplici di cosa si tratta? noi siamo sei ragazze extracomunitarie, indiane, pakistane, marocchine, tunisine e nigeriane, le nuove abitanti della tua bella “Italia unita” che è diventata la meta miraggio di tutti i popoli in difficoltà, e visto che tu l’hai costruita, meriti la soddisfazione di ricevere anche i nostri complimenti! Garibaldi:” carissime, devo riportarvi indietro nel tempo e precisamente all’anno 1860, quando furono decise le sorti del popolo italiano, ormai favorevole alla casa savoia, che combatteva per l’unità e l’indipendenza d’Italia e voleva scacciare i borbone dal sud”. R:” cosa? I barboni … cosa significa? chi erano i barboni”? G:” no barboni … borbone, cioè i francesi che avevano conquistato napoli e la sicilia ed erano comandati dal re Francesco II di borbone.

piemontese alla testa del quale marciava il re in persona, così ci incontrammo a teano; erano le sei del mattino del 26 ottobre 1860, io ero accampato presso il fiume Volturno e udii lo squillo della marcia reale … ed ecco arrivare in arcione, su un cavallo bianco, Vittorio emanuele II, il nostro re d’Italia”. R: “ scusa, ma il cavallo era bicolore, arancione e bianco”? G:” ma no! … eh, ma voi non capite bene le sfumature della lingua, avete ancora tanto da studiare; io ho detto arcione non arancione … sentite, mi fate perdere il filo del discorso, sono passati 150 anni da quel giorno e non mi ricordo più che cosa devo dire …” R:” parlavi dell’incontro con il re”! G:” ah sì … anch’ io montai in sella al mio cavallo bianco e andai incontro al re! provai una grande emozione nell’avvicinarmi alla sua persona”. R:” che cosa gli hai detto”?

Aliovi Shiam VATT lutato: salute al re d’Italia! e lui mi ha risposto: Grazie … al mio migliore amico”! R:” ma lui ti conosceva”? G: “ certo, e fu molto soddisfatto quando lo presentai ai soldati: ecco Vittorio emanuele, il nostro re d’Italia”! R:” e lui? che cosa ti diede in cambio del regno che gli avevi appena donato”? G:” niente! era solo felice di aver unito l’Italia che tanto amava, che considerava come una sua creatura a pezzi e finalmente l’aveva ricomposta come un puzzle! In quanto a me, povero Garibaldi, sto guardando tutto di voi, da quassù … e con rammarico devo dire che stanno ritornando le divisioni del congresso di Vienna”! R: “ Grazie, ora abbiamo capito bene la storia raccontata da te! In questo modo profuma di amore e ha un’anima che emoziona”!

G: “mi sono levato il cappello e l’ho sa-

Io organizzai la famosa “spedizione dei mille” che si risolse in una strepitosa vittoria”! R: “puoi spiegarci meglio come si sono svolti gli eventi? per noi che veniamo da paesi stranieri e abbiamo altre culture è difficile da capire …”! G: “aLt! niente è difficile per chi ascolta … difficile è stata la vita dei miei soldati, di tutti quei volontari, bravi ragazzi, giovani, arrivati da ogni parte d’Italia per unirsi a combattere con me … era la sera del 5 maggio 1860, partimmo da quarto sulle navi “piemonte” e “Lombardia” e sbarcammo a marsala, in sicilia. dopo una giornata da impari, furibonda lotta, al calar del sole, prendemmo possesso della città “da vincitori”, mentre l’esercito dei borbone si sparpagliò per le campagne diventando ora davvero un esercito di “barboni””. R: “ma raccontaci dell’incontro con il re”! G:” cavour mi inviò incontro l’esercito 25


Giorgia Leva IVATT

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prile, come ogni anno sboccia la Primavera del Libro, un modo coinvolgente e stimolante per esplorare quel mondo di inchiostro e cellulosa che tanto affascina grandi e bambini.Martedì 12 aprile è stato il primo di cinque giorni all’insegna dell’intrattenimento artistico e culturale conclusosi Domenica 17 aprile con un goloso buffet e un brindisi di commiato in Piazza Villafranchetta, sulla quale si affaccia la neonata Biblioteca Comunale, punto focale dell’intera manifestazione.

È sabato 16 aprile e ciò che subito attira l’attenzione, del depliant che riporta il programma quotidiano, è sicuramente l’incontro con la scrittrice Chiara Gamberale, previsto per le ore 11.oo. Dopo la “Colazione con l’autore”, incontro in cui Patrizio Pacioni, l’autore romano di “Delitti & Diletti”, ha accompagnato il pubblico alla scoperta dei suoi libri davanti ad un cappuccino e una brioche, ecco che arriva il tanto atteso incontro con la Gamberale. L’autrice presenta il suo ultimo libro “Le luci nelle case degli altri” ma soprattutto interagisce con gli spettatori “Intervenite – dice- detesto gli scrittori “ciao, come stai?” sempre uguali a se stessi, che presentano il libro e scappano, che non discutono, facciamo in modo che da questo incontro esca qualcosa di nuovo, qualcosa da ricordare”. Chiara si spoglia di tutti quelli che sono i canoni della scrittrice affermata e si presenta al pubblico come un’amica, generosa nei consigli e ben disposta al dibattito.

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Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Ha scritto Una vita sottile (Marsilio 1999), Color Lucciola (Marsilio 2001), Arrivano i pagliacci (Bompiani 2003), La zona cieca (Bompiani 2008, premio sezione Campiello) e Una passione sinistra (Bompiani 2009). È ideatrice e conduttrice di programmi radiofonici e televisivi come “Gap” (Raiuno), “Quarto piano scala a destra” (Raitre) e “Trovati un bravo ragazzo” (Radio24). Dal 2010 è in onda su Radio2 con “Io Chiara e l’Oscuro”. Collabora con “La Stampa” “Il Riformista” e “Vanity Fair”.


Dopo una breve introduzione da parte di Maria Luisa De Marchi, a capo dell’associazione Linguafranca che ogni anno si occupa dell’organizzazione de “La primavera del libro”, prende la parola il Professore Luciano Campagnola, conduttore dell’intero incontro con la Gamberale.

L: Perché questo titolo? C: Io, personalmente, sono sempre stata affascinata dalle luci nelle case degli altri. In treno, in aereo, insomma quando capita, le luci nelle case degli altri attirano la mia attenzione. Immagino quanta vita, quanta felicità ci possa essere in quelle case che ammiro, ma non solo, le luci nelle case degli altri sono anche le coppie che magari incontro per strada quelle che, forse, ce l’hanno fatta e che hanno trovato la ricetta della felicità. Come Lidia del quarto piano di Via Grotta Perfetta 315 ho fatto paracadutismo e ricordo che quando si aprì il paracadute, in quei 4 eterni minuti, osservavo le case degli altri, così minuscole ma piene di persone che pensano di avere dei problemi enormi e allora ho capito che ci sarà sempre qualcuno, qualche uccello magari, che ci vede dall’alto e credo sia molto utile pensarci alle volte, così, giusto per ridimensionarci un po’.

L: Una mia impressione è che le donne siano le protagoniste di questo racconto, può essere? C: Pensate, mentre scrivevo il libro, ho avuto dei personaggi che mi piacevano particolarmente e altri che invece ho odiato e, ogni volta che parlo con qualcuno che l’ha letto. scopro che ogni persona sceglie un suo piano preferito. Man mano che procedevo con la stesura del racconto, volevo mettere in scena luci e ombre delle persone, mi sono concentrata più su quello che sul far risultare personaggi principali uomini o donne. Senza ombra di dubbio la protagonista è Maria, scompare “fisicamente” nella prima pagina del libro, eppure è perennemente presente nel corso di vicende e situazioni. Ho amato il personaggio femminile di Caterina Grò, che cambierà pelle e non solo compagno. Possiamo vedere però cos’è che accomuna maschile e femminile e cioè che sia uomini che donne brancolano alla ricerca felicità. Ho voluto rendere protagoniste le persone; è vero, Mandorla è una donna ma soprattutto una persona, un essere umano.

Dopo le prime domande, Chiara, con l’aiuto del Professore e qualche intervento da parte del pubblico, ha ricostruito e commentato il con-

dominio di Via Grotta Perfetta 315, piano per piano, dalla signorina Tina Polidoro, ai coniugi Grò, dalla coppia omosessuale, formata da Paolo e Michelangelo, agli eterni adolescenti Lorenzo e Lidia del quarto piano, fino ad arrivare alla Famiglia Barilla . L: Un particolare che mi ha colpito nel libro è la stesura e la struttura, il corsivo che si alterna al grassetto; il tutto pare frutto non solo di una grande lavorazione grafica ma anche di un attento studio, è così? C: Sì, sicuramente. La mappa del condominio nelle prime pagine è per far orientare il lettore, proprio come ha dovuto fare la piccola Mandorla. Molto importanti sono i corsivi, questo perché tutto il libro è incentrato su quello che si sa (grassetto) e quello che non si sa (corsivo). Quando il protagonista si comporta in modo moralmente sbagliato, il racconto si ferma, viene messa la storia in pausa e lo si immagina da piccolo; questo per evitare giudizi affrettati. Per esempio, immaginiamoci Gheddafi da piccolo… Pensate, anche Adolf Hitler è stato un bambino ed è un immagine che un po’ spaventa, perché all’infanzia associamo l’innocenza. “Siamo sempre in tempo per costruirci un’infanzia felice” avevo letto in un libro, io ci credo.

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Non dobbiamo portarci sulle spalle tutti gli errori, gli sbagli di genitori, di nonni, dobbiamo cercare di creare un distacco e Mandorla sarà l’unica che nel libro ci riuscirà realmente, diventerà una persona, uguale a se stessa, imperfetta ma meravigliosa. L: Una mia impressione è che l’intero racconto sia un puzzle, un incastro di eventi che cerca di ricostruire il percorso dei fatti, visti dai diversi personaggi. Mandorla ad esempio analizza sempre ciò che le accade anche a distanza di tempo, anni, questo aiuta a crescere? C: Senz’altro. Mandorla analizza spesso le situazioni in cui si ritrova perché è nell’età delle domande, si chiede:” Chi sono le altre persone, chi sono i genitori? Mamma e papà? E di conseguenza, io chi sono? Domande tipiche del periodo adolescenziale. Quando scopriamo che quelle due figure non sono solo mamma e papà, sono un marito e una moglie, sono amici di altre persone, scopriamo poi che sono anche esseri erotici e lì ogni adolescente va in tilt con un sonoro: “Oh mio Dio”; scopriamo che come tutte le persone, anche loro, sbaglino, siano deboli e fragili. È l’età delle piccole-grandi scoperte ed è proprio analizzando il nostro passato che impariamo a crescere. L: Una certa ricerca dell’innocenza? C: Innanzitutto l’innocenza cos’è? Non credo sia innocente chi non sbaglia, chi non si sporca le mani con la vita. Penso che l’innocenza sia data dal fatto che le cose non sono fatte con malizia mentale. Nel racconto c’è chi tradisce, è vero, i condomini mentono a se stessi e alla bambina evitando il test del DNA, ma è evidente che nessuno fa delle cattiverie intenzionalmente, provano ad agire al meglio e spesso lo fanno con le migliori intenzioni. Il personaggio di Mandorla è davvero particolare, è intenzionata a tirar fuori il meglio delle persone, vuole scoprire i lati positivi degli altri, la loro autenticità, quello che li rende uguali a loro stessi. L: E Porco Mondo?

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C: È la sua paura, la paura di Mandorla. Passa l’adolescenza, cresce, diventa grande. “Viviamo tutti all’oscuro di qualcosa che ci riguarda”, recita la quarta di copertina, questo perchè c’è sempre qualcosa che non sappiamo. Io alla vostra età volevo sapere tutto. Man mano, ho capito che c’è qualcosa che non scopriremo mai, che magari ci spaventa, ci fa paura, ma che conosce solo la vita ed è un mistero che va accettato con un certo grado di dolcezza. L: Via Grotta Perfetta dove nasce? C: Ricordo che la Mondadori ha subito apprezzato i nomi, ed era un continuo chiedermi come mi fosse venuto in mente questo, come quell’altro, ma questo è un reale quartiere di Roma. Per il racconto mi serviva un posto tranquillo, rilassante, una vicenda come questa non poteva avvenire in centro a Roma. Mi piace pensare che sia una commedia dell’anima e che si possa essere svolta ovunque. L: E il mondo esterno? C: Il mondo esterno è onnipresente nello svolgimento del racconto e spesso influisce ed influenza le situazioni e gli avvenimenti che circondano Mandorla. Lei capisce gli adulti molto bene, ma quando è con i suoi coetanei diventa quasi scema, fuori controllo. Li chiama ADME (Altri Della Mia Età) appunto perché non li capisce, li ammira come se fossero idoli. Non capirà niente dei suoi rapporti con le altre persone, dall’amicizia ai primi amori, andrà in confusione. Mi sento in dovere di elogiare chi si sente diverso; da adolescenti si percepisce pesantemente l’essere diversi, ma poi un giorno si è grati di esserlo. Mandorla non sa parlare come gli altri, non si sa vestire come gli altri, si sente inadatta. A questo proposito vi invito ad avere pazienza, sarete riconosciuti proprio per quello che vi addolora oggi, come adolescente; il vostro sentirvi inadatti sarà il vostro marchio distintivo, una prova del vostro essere autentici, originali, sarà la vostra scialuppa di salvataggio. L: Un passaggio tratto da pagina 263 “.. perché evidentemente, dentro, mi si era rotto del tutto quell’in-

granaggio che trasforma le cose da dire in parole vere”. È un passaggio importante, che ha molto significato soprattutto per i giovani? C: Sì, molto. Avete presente quando provate qualcosa però non riuscite ad esprimervi, a tirarlo fuori, perché è complicato quello che provate e ancora di più esternarlo? Anche per me era così ma poi ho capito, crescendo, che è proprio quell’età ad essere complicata. Credo che nella vita di tutti i giorni sia necessaria un po’ di empatia, la capacità di sintonizzarsi sui sentimenti degli altri, cercare di immedesimarsi. È davvero difficile capire quello che proviamo e ancora di più capire come esprimerlo. Perché vogliamo bene alle persone? Diciamoci la verità, principalmente è perché ci piacciamo come siamo noi quando stiamo con loro, perché tirano fuori il meglio di noi. L: Mandorla, da dove deriva il nome? C: Mi serviva un nome particolare, che fosse solo suo, come solo sua è la storia. Mandorla è dolce ma forte. L’amigdala, che significa per l’appunto mandorla, è una parte del cervello che gestisce le emozioni ed in particolar modo la paura, questo perchè lei è piena di paure che, è vero, spesso ostacolano, ma , in realtà, ci proteggono.

Il professore Campagnola ha terminato con le domande ed ora è il pubblico ad intervenire. Dal fondo della sala principale della Biblioteca Comunale di Villafranca, una signora chiede a Chiara quale sia il suo piano preferito, “Mi piaceva molto il quarto! – risponde subito la Gamberale - mi divertivo, ma adesso, a libro finito, devo dire ch,e vista l’evoluzione di Caterina Grò, il secondo piano non mi dispiace affatto”. E via con un’altra domanda “Più testa o più cuore, nella stesura del libro?” domanda una donna seduta in terza fila. “Solitamente scrivo di pancia, di cuore. In questo libro più che mai però ho avuto bisogno della testa, so-


prattutto alla fine, per la sua struttura complicata, per renderla il più semplice possibile. Ma i pezzi che amo di più scrivere sono quelli che scrivo col cuore, ricchi di emozioni; cerco di metterli giù in modo che riescano a trasmettere ciò che sento io mentre li scrivo. “Quali tematiche voleva affrontare?” Nel rispondere a questa domanda, Chiara pare leggermente titubante. “Non mi ritrovo molto – cominciaquando scrittori e autori intervengono con un “in questo libro volevo dire che..” come se avessero troppo chiara la materia. Io so fino ad un certo punto di cosa voglio parlare. Per esempio, per “Le luci nelle case degli altri”, avevo in mente verità, famiglia, segreti ma alla fine ho parlato di un sacco di situazioni e realtà differenti. “I personaggi del libro sono completamente inventati oppure ha tratto ispirazione dalle persone che la circondano quotidianamente?” chiede una studentessa. “Tutti assolutamente ispirati a persone reali; Mandorla, ad esempio, ragiona come me. Una cosa curiosa è che adesso che l’ho scritto vedo in giro persone che mi ricordano i miei personaggi. Mi è capitato di vedere una signora di una certa età, in Calabria, per mano ad una bambina negretta che la chiamava -mamma. E allora, curiosa come sono, mi sono avvicinata e quest’ultima mi ha raccontato che il fratello era un missionario in Congo e aveva trovato la bambina in strada, così l’aveva portata in Italia dichiarandola sua figlia, reato penale, e così l’aveva affidata a questa signora. “Ma è Tina Polidoro!” mi è venuto immediatamente da pensare. Tina e Mandorla, persone diverse che per uno strano gioco del destino si sono ritrovate. Caterina, invece, l’ho descritta in base ad una donna che avevo incontrato in Cile anni fa, una giornalista belga. Al quinto piano abbiamo un perfetto esempio della famiglia da cui provengo, mentre il quarto è un riflesso della mia vita attuale”.

e sensazioni che circondano un adolescente. Per un autore è importante scrivere un’autobiografia? Crede che sia un passo che aiuta a crescere e che sia davvero utile per avere più consapevolezza di sé?” “Sì, credo proprio di sì, io non scriverei quel libro oggi, è un libro sfacciato in cui anche la scrittura cercava se stessa. Con un’ autobiografia prendi le distanze da quello che ti è accaduto. Anche se dici io e scrivi in prima persona, in realtà è un modo per allontanarsi da se stessi e guardarsi da fuori. Molti autori iniziano con qualcosa di autobiografico, un po’ come nella vita no? Inizialmente dobbiamo riuscire a dire io, poi troviamo il “loro” e siamo fortunati anche se troviamo un “noi”. Dopo quest’ultima domanda la parola va all’assessore alla cultura dott. sa Maria Cordioli che ringrazia Chiara Gamberale per la sua presenza alla manifestazione e la invita a tornare anche l’anno prossimo.

gari scambiare due chiacchiere prima della sua partenza per Milano. Il programma del giorno prosegue con il “Pranzo con gli autori”, seguito dal “Giardino degli Scrittori” che occupa l’intero pomeriggio e con altri intrattenimenti, musicali e artistici, che terranno compagnia agli spettatori fino a tarda serata. Così, anche il quarto giorno de “La primavera del libro” è finito lasciando nei ricordi di tutti i partecipanti qualcosa in più, un messaggio ben preciso che non solo spinge alla lettura ma che fa capire come possa essa essere un modo per conoscere e conoscersi meglio. “Non siate qualunquisti- ha consigliato la Gamberale - non adattatevi a tutto. Se c’è qualcosa che vi piace realmente fare, fatelo, godetevelo, dedicategli tempo e passione, un giorno potrebbe anche diventare il vostro lavoro. Potrete essere sereni facendo qualcosa che vi rende davvero felici”.

È ora di salutarsi e ancora una volta Chiara dimostra la sua disponibilità fermandosi per firmare autografi, scattare qualche fotografia e ma-

“Il suo primo libro è stato “Una vita sottile”, scritto e pubblicato poco più che maggiorenne, un’ autobiografia senza veli in cui racconta non solo la sua esperienza riguardo l’anoressia, ma anche il panorama di emozioni 29


Leggeremozioni Alla manifestazione La Primavera del Libro è collegato il concorso letterario, in prosa e in poesia, “Leggeremozioni”. L’alunna della IA del Liceo delle Scienze Applicate, Xhessika Tamizi, ha vinto il primo premio per la poesia con il componimento: Paese mio. Paese mio Così lontano, così bello… il tuo cielo il mio primo sguardo, la tua terra il mio primo passo, la tua notte i miei sogni, la tua candida neve il mio primo incantato stupore, il tuo mare amico delle mie estati... La sorte matrigna ci allontana, i ricordi son sempre più vaghi, ma sempre il desiderio del ritorno ravviva ed alimenta la mia speranza Tamizi Xhessika Isiss Carlo Anti Liceo Scienze applicate 1 BLA

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Durante le giornate dedicate alla manifestazione, le nostre alunne di IV A e B, e alcune alunne della III B, dell’indirizzo Turistico, hanno prestato servizio come hostess, dimostrando professionalità e impegno! Un grazie per la loro disponibilità e partecipazione attiva. Eccole al lavoro…


Ecco i nomi dei vincitori del concorso WRITE ME: Francesca Massalongo 4Btt

La felicità a 5 passi

Giulia Zenesini VBTG

La revolution (de la) rose Mattia Fois 3AMG

Contro il nucleare

Pubblichiamo, in questa e Francesca Massalongo 4Btt nelle prossime pagine, i La felicità a 5 passi Nessuno può farti sentire infelice se tu testi dei vincitori del nostro non glielo consenti... concorso Write Me. Gli articoli giunti alla Quante volte a fine giornata ci si ritrova redazione sono stati tanti ad osservare il soffitto mentre la nostra mente viene pervasa da preoccupae tutti molto interessanti; zioni e tristi pensieri? Quante altre ci si travolti da un pessimismo quasi per questo motivo abbiamo sente leopardiano? deciso di portare a tre Se questo è il vostro caso, leggete queil numero dei vincitori sto articolo tutto d’un fiato; ecco cinque semplici consigli che potrebbero del buono di 50 euro da aiutarvi a trasformare la vostra vita da spendere alla Fnac. così a così. 1) Non siate invidiosi: La nostra invidia Complimenti a tutti i nostri dura più a lungo della felicità della pergiovani giornalisti... sona che invidiamo....Già, nella vostra vita ci sarà sempre qualcuno che farà Buona lettura! di tutto per farvi sentire inferiore, inetto, non degno del suo interesse...Non cedete alla tentazione di esaltare l’altro ma cercate di darvi tono, mantenendo posizione e valorizzando le vostre diversità....Andare contro corrente non è da tutti ed è spesso segno di maturità; siate dunque grati per ciò che avete e dedicate il vostro tempo a risolvere questioni più importanti. Mantenete questo atteggiamento e vedrete che l’altro si stancherà presto, notando che voi non cedete alle sue provocazioni.

2) Ringraziate sempre, magari con un sorriso!: Il ringraziamento è un dono che si fa ad un altro; un grazie, magari inaspettato, non è solo segno di rispetto o affetto sincero, è simbolo di apprezzamento nei confronti degli altri e regala piccole soddisfazioni; la gratitu-

dine infatti è la miglior pillola contro la depressione, mescolate il tutto con un sorriso e vi stupirete da quanta umanità siete circondati!! 3) Confortate un amico: Ricordate che due infelicità sommate possono fare una felicità! Accantonate per un attimo i vostri problemi per dedicarvi a quelli di un amico; così facendo, vi renderete utili al prossimo, ma non solo, questo senso di utilità vi donerà pace e non penserete che state sprecando il vostro tempo... Aggiungete qualche aiuto pratico se volete, date ripetizioni ad un compagno in difficoltà, ascoltatelo mentre ripassa per l’interrogazione ma soprattutto non permettete mai che egli si senta solo, come dice Pascal: “ Un nonnulla ci consola perchè un nonnulla basta ad affliggerci”... 4) Ama la verità ma perdona l’errore: Fin da piccoli siamo stati educati al perdono, ma il perdono non è sempre facile da concedere. Vogliate sempre conoscere la verità, ma per la pace del vostro animo sappiate perdonare e mai nessuno avrà nulla da rimproverarvi. Il recupero di un’ amicizia, di un affetto, di una relazione è sempre motivo di gioia. 5) Concedetevi del tempo: Una passeggiata lungolago, una biciclettata fra i vigneti, un buon libro all’ombra dei salici, un concerto all’aria aperta magari nello scenario suggestivo di una fortezza medioevale... Ebbene sì, la felicità si può sentire sulla pelle come un brivido che ti attraversa e penetra nell’animo...Cercate l’equilibrio tra voi e il mondo esterno, vivete in armonia e apprezzate le piccole cose della vita quotidiana.

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Mattia Fois 3AMG

Contro il nucleare Alcune considerazioni riguardo l’energia atomica in Italia.

Comincio questo articolo senza svelarvi di cosa voglio parlare, perché , spesso , quando si parla esplicitamente di un argomento scottante , la gente ha come un blocco emotivo, irrazionale, a livello dell’inconscio, che non gli permette di formulare pensieri incontaminati. Le persone, infatti, che lo vogliano o no, sono estremamente condizionate dai fatti che le circondano e questi ultimi plagiano le loro idee. In questo breve articolo, ho voluto reinterpretare, con parole mie, la posizione presa dal governo sulle imminenti votazioni referendarie, una di esse riguardante il tema tanto discusso e controverso del nucleare. ” Non bisogna andare al voto adesso, siete sotto l’onda emotiva della catastrofe nucleare giapponese!” ci viene detto e ripetuto. Già, rischiamo di farci una malsana immagine di che cosa sia realmente il nucleare! Ma, cari signori, non esiste il concetto di idea sterile, immacolata, forgiata dal nulla e sbocciata nella nostra mente come un dono divino, no, qualsiasi pensiero esiste e viene creato grazie ad altri pensieri, grazie alle persone, ai fatti e alle cose che ci circondano, e ci permettono di immagazzinare i tasselli che andranno a completare il grande puzzle della congettura. Pensare, collegare, emozionarsi, sono cose prettamente umane, e le preferisco ai filantropi che sputano e calpestano i principi ed i valori fondanti della nostra civiltà pur di arrichirsi. Detto questo, sono pienamente convinto che gli italiani debbano andare al voto ed esprimere le loro idee, anche se sono influenzate dal catastrofico e tragico evento nipponico. Ora vi esternerò alcune mie considerazioni riguardo l’energia atomica in Italia. Innanzitutto analizziamo l’ultimo sinonimo che ho usato (... atomica) sono sicuro che vi ricorderà gli ordigni bellici che sventrarono il Giappone e l’Oceano Pacifico non tantissimi anni fa, e vi rammento che l’Italia nasconde sul suo territorio, per conto degli Stati Uniti d’America 90 bombe nucleari, delle quali una sola ha una forza distruttiva 15 volte superiore a quella sganciata su Hiroshima. Rivelato questo sconcertan32

te dato, ritorniamo a parlare delle centrali nuclari, che producono un’ energia pulita, senza emissioni, così trasparente e buona che un recente studio del governo tedesco ha rivelato che nei comuni a ridosso degli impianti nucleari c’è un incremento della leucemia infantile del 70%. Per non parlare poi, delle innocue scorie radioattive che, a sentire certi esperti, se le terrebbero tranquillamente nel giardino di casa, ma importanti geologi e studiosi hanno affermato che non esiste luogo sulla faccia della terra che possa ospitare questi residui dell’attività nucleare, percui il nucleare non è una soluzione, è solo un problema senza soluzione. Vogliamo infine parlare dei sottomarini atomici U.S.A. al largo delle coste siciliane? Della loro instabilità sul piano della sicurezza? Questi minacciano catastrofi inimmaginabili nei nostri mari e sulle nostre coste. Vogliamo parlare dei siti di stoccaggio delle scorie nucleari che perdono? sì, come se fossero rubinetti rotti, rilasciano pericolosissime quantità di materiale radioattivo che va ad infiltrarsi nei pozzi e nelle falde creando

così l’ennesimo tassello discordante su questo tipo di energia nella mia umile testolina, che sarà anche insignifante, ma è abbastanza umana da capire che il futuro è delle energie rinnovabili, che non recano alcun tipo di danno e sono illimitate. Chi sostiene il nucleare sostiene anche gli schiavisti delle miniere di uranio in Africa, sostiene gli speculatori sul commercio e lo stoccaggio delle scorie, sostiene i possibili incidenti futuri, e non si preoccupa di quelli passati che stendono un velo di morte sull umanità. Vi ho mostrato alcuni dei miei tasselli riguardanti il pensiero sul nucleare; sono tasselli talvolta creati da altri tasselli e trasformati, talvolta riportati uguali, ora questi tasselli stanno già circolando liberi nelle vostre teste e andranno un giorno a comporre qualche vostro pensiero. Non ci potrete fare nulla, d’altronde fa parte della natura delle idee!


Giulia Zenesini VBTG

La revolution (de la) rose

La voce e il silenzio delle donne, durante le rivolte in Medio Oriente. “Donne piccole come stelle” cantava Mia Martini. Donne grandi, forti, che non si lasciano irretire, che spaventate proseguono, imperterrite. Donne tremanti, pallide che, oscillando tra coraggio e paura, non tacciono, anzi. In un momento come questo, in cui le vicende “amorose” dei politici, le soubrettes in tv, la mercificazione del corpo la fanno da padrone, sembra che ci si sia dimenticati di quelle donne che, nell’ombra, combattono la loro piccola grande battaglia ogni giorno, come le “rose del deserto”, la popolazione femminile araba che, in questi giorni, è coinvolta nelle rivolte in Medio Oriente.Tutto è cominciato nel nord Africa, precisamente in Tunisia e in Algeria, dove giovani e non solo sono scesi in piazza per le cosiddette “rivolte per il pane”, manifestando contro il governo. Poi è stata una reazione a catena che ha raggiunto molti paesi del Maghreb e dell’Africa mediterranea. Ma elementi trainanti delle rivolte, seppur nascosti, sono state appunto le donne che secondo Nadim Houry, ricercatore di rilievo di Human Rights Watch: “ Hanno avuto, e continuano ad avere, un ruolo decisivo nelle rivolte e nelle rivoluzioni nella regione, e ciò che è centrale è che loro sono lì, fisicamente presenti sulle strade, mostrando i propri numeri”. Tuttavia, come già sostenuto, sono state poco considerate, quasi fossero invisibili o relegate al ruolo “casalingo”. Eppure, in jeans e maglietta, sotto lunghe tuniche o indossando gli abiti tradizionali, hanno sostenuto i loro uomini, padri, figli o mariti che siano. Si sono fatte sentire, assaltando la Piazza Tarhir, contribuendo alla caduta di Hosni Mubarak, o nel Bahrain, dove hanno formato una “marea nera” con i propri abiti tradizionali, lottando per la caduta della dinastia sunnita Al-Khalifa. Hanno stravolto le norme di Paesi conservatori quali Ye-

men e Libia, unendosi alle insurrezioni contro Ali Abdullah Saleh e Mohamed Gheddafi e coinvolgendo, senza timore, la stampa internazionale che, purtroppo, ha peccato di disattenzione. Ma questo non è bastato a fermarle. Hanno trovato un altro modo per veicolare il loro sentire, utilizzando blog, forum e social network, con i quali sono riuscite ad oltrepassare la censura mediatica. Questo è il caso di Asmaa Mahfouz, 26 anni, egiziana, il cui video di denuncia e protesta ha avuto una larga diffusione sul web, oppure di un gruppo di donne

sull’abbigliamento ,rischiano corpose punizioni. Le donne che prendono parte alle campagne per il cambiamento vengono spesso derise e attaccate con violenza. In Paesi come Filippine, Messico, Nepal e Russia, note attiviste sono state uccise a causa del loro impegno. In Bangladesh, Cina, India, Zimbabwe e in molti altri Paesi, vengono regolarmente arrestate e torturate. Ma anche l’Occidente non è da meno. In modo seppur più velato ma non meno cruento, lo svilimento della donna si manifesta sotto lo sguardo di tutti. Numerosi i

tunisine che, sempre attraverso il web, ha provocatoriamente annunciato di presentarsi in bikini all’arrivo in aeroporto del leader Ghannouchi. Tutto ciò coraggiosamente e consapevolmente, nonostante i successivi arresti che le hanno viste spesso protagoniste. Finite le proteste, però, subito il pensiero corre al “dopo” . Che ne sarà di questa regione? Numerose incognite persistono, ma di certo chi di dovere sta operando per intraprendere riforme atte a salvaguardare i diritti della donna, come l’Onu e le numerose associazioni che si battono da anni per i diritti del popolo femminile. A tutt’oggi , troppe realtà conoscono la discriminazione verso la donna. In Arabia Saudita, Cecenia e Iran, se non rispettano i rigidi codici religiosi

casi di donne non ascoltate, vittime di violenze fra le mura domestiche e non, e di modelli sociali ghettizzanti. Sperando che prima o poi il diritto ad essere donna venga considerato, si conclude il viaggio all’interno della realtà femminile, in Oriente ed Occidente, con il quale si è ricordato l’impegno e il sacrificio di quelle rose che mai appassiranno. Essere donna non significa disprezzare la moda o la cura del proprio corpo così come non implica l’esserne vittima. Significa conquistare piena consapevolezza del proprio corpo e del proprio spirito, nel rispetto della libertà individuale. Perché, dovremmo pensare che vi sia più libertà nell’indossare un abito succinto che portando un burka?

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Jessica Girelli Erica Gatti Vanessa Noto Marika Porcu Joycelin Bonsu

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oI raGazze deLLa 4ctG, IL GIorno GIoVedì 3 marzo, cI sIamo Incontrate a peschIera deL Garda per comIncIare a sVoLGere IL proGetto dI FotoGraFIa asseGnatocI daL proFessor serGIo seGurI.

Il progetto consisteva nell’effettuare una serie di scatti fotografici, di una qualsiasi tipologia a scelta. Il nostro gruppo formato da Girelli Jessica, erica Gatti, Vanessa noto, marika porcu e Joycelin bonsu, visto che è costituito da ragazze che provengono da parti d’Italia e del mondo diverse, ha pensato di mettere in risalto la diversità di ognuna indossando abiti tipici di alcune culture più famose del mondo. Girelli Jessica ha scelto di rappresentare la cultura araba, indossando il costume tipico, chiamato abaya, di colore rosso. per riprendere un po’ l’ambiente arabo abbiamo pensato di farla posare sulla riva di una spiaggia. Gatti, invece, ha scelto di rappresentare la tipica ragazza Erica Gatti americana, indossando abiti glamour anche un po’ snob (ad americana esempio una collana del noto marchio di chanel). essa ha posato all’interno di un lussuoso bar, dove è stata fotografata mentre era intenta a consumare un aperitivo. Vanessa Noto ha voluto rappresentare la cultura texana, indossando abiti tipici dei cow-boy. abbiamo pensato di farla posare affianco ad alberi e a spazi verdi. Marika Porcu ha voluto rappresentare invece la cultura cinese indossando un foulard originale della cina e cercando di riprendere il tipico trucco usato dalle geishe. Inoltre essa è stata colei che maggiormente ha svolto il ruolo di fotografa, utilizzando una macchina fotografica ad alto livello. Joycelin Bonsu, essendo ganese, ha voluto mettere in evidenza la sua cultura africana, indossando un abito ricco di colori sgargianti, chiamato kaba e slit. anch’essa, come la tipica araba, ha posato vicino ad alcune rocce, cercando il più possibile di rendere l’idea dell’ambiente anche utilizzando tamburi originali africani. eseguendo questo lavoro, noi ragazze ci siamo molto divertite sia nella preparazione, sia nel fingerci modelle per un giorno, nonostante la pioggia e il freddo del “primaverile” mese di marzo. 34


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VOLONTARIAMENTE

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abato 7 maggio, presso il Teatro Smeraldo di Valeggio, si sono svolte le premiazioni degli alunni del nostro Istituto e del Liceo Medi che hanno partecipato al progetto Volontariamente, promosso dalle associazioni Opera Assistenziale Stefano Toffoli, SOS, AIDO, Proposte Sociali. Gli studenti del nostro Istituto che hanno partecipato al progetto sono stati: Prando Fabio Costea Mirko Verde Lina Fornari Jennifer Noto Sara Bonsu Joycelyne

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Gli scopi del progetto erano quelli di avvicinare i giovani al mondo del volontariato, di creare una sinergia tra istituti scolastici e le organizzazioni di volontariato del territorio in modo da sviluppare in futuro ulteriori progetti, di offrire agli studenti l’idea di come può lavorare un consulente aziendale a contatto con un mondo diverso dall’azienda. Il progetto si è articolato in varie fasi: presentazione delle ODV (organizzazioni di volontariato) durante un’assemblea studentesca, svolgimento di uno stage presso le associazioni da parte di alcuni studenti della scuola, realizzazione di un prodotto multi-

mediale (video) che metta in risalto tutte le caratteristiche della Onlus, usando un linguaggio innovativo e frizzante, il cui impatto visivo sia un richiamo spontaneo verso le nuove generazioni. Il primo premio è stato vinto da un’alunna del Liceo Medi, Olivieri Valeria. Gli studenti del nostro Istituto che hanno partecipato al progetto sono stati Prando Fabio, Costea Mirko, Verde Lina, Fornari Jennifer, Noto Sara e Bonsu Joycelyne. L’evento è stato accompagnato dalle canzoni suonate dai tre gruppi musicali della nostra scuola e da un buffet offerto dall’Istituto Alberghiero Carnacina di Valeggio.


MOSTRE & MUSEI GIOVANNI CHIARAMONTE l’altro, nei volti nei luoghi dal 4 maggio al 5 giugno La Triennale, Milano. Nella consapevolezza che l’estetica è la madre dell’etica, la fotografia di Giovanni Chiaramente invita a guardare oltre l’emergenza sociale, per illuminare in ognuno di noi un nuovo modo di vedere, vivere e custodire tutti quelli che vivono accanto a noi nei nostri paesi e nelle nostre città. ‘’L’altro, nei volti nei luoghi’’ è una mostra realizzata dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, in collaborazione con Ultreya.

ART NIGHT VENEZIA l’arte libera la notte 18 giugno Venezia. La prima notte bianca nella storia della città, dal calar del sole e sino al fatidico scoccare della mezzanotte, l’arte libererà la notte. Il tutto a favore di una Venezia giovane e dei giovani, una città che crea futuro, un futuro di cui continua ad essere riferimento vitalissimo e non solo esempio storico. ESPRESSIONI DI GIO PONTI 24 luglio La Triennale, Milano. ‘’Non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l’acciaio, non è il vetro l’elemento più resistente. Il materiale più resistente nell’edilizia è l’arte.’’ Gio Ponti. La Triennale di Milano è lieta di presentare una mostra su le ‘’Espressioni di Gio Ponti’’, curata da Germano Celant in collaborazione con Gio Ponti Archives e gli Eredi di Gio Ponti, per celebrare nella sua città uno degli indiscussi maestri del Novecento. MICHEL COMTE Crescendo fotografico dal 10 maggio al 3 luglio 2011 La Triennale, Milano. Una grande mostra dedicata a Michel Comte. A cura di Walter Keller, dal titolo ‘’Michel Comte. Crescendo fotografico’’, l’esposizione ripercorre la carriera di uno dei più grandi fotografi di moda e ritrattisti contemporanei.

54° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE. LA BIENNALE DI VENEZIA dal 01 giugno al 27 settembre Piazza San Marco, Venezia. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, sarà realizzata un’installazione in Piazza San Marco in cui la luce della poesia sarà soggetto e oggetto della rappresentazione. L’installazione sarà realizzata sulla lunga facciata delle Procuratie Nuove e durerà solo la prima sera, inondando lo spazio di parole luminose. Nel progetto Lo stato poetico , sono coinvolti i massimi poeti italiani contemporanei: saranno i versi da loro donati ad essere proiettati in una visione intermittente alternata ad immagini dell’acqua di Venezia che nel suo fluire è metafora di continue metamorfosi. In questa grande installazione, la luce proiettata sarà accompagnata dal fiato della parola intesa come fonte di luce.

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CONCERTI & FESTIVAL WIND MUSIC AWARDS 27 e 28 maggio Arena, Verona. Dopo il successo dello scorso anno, i Wind Music Awards tornano per la 5^ edizione della manifestazione che celebra la grande musica italiana. Come da tradizione, sul palcoscenico si alterneranno, in veste di premiatori, molti personaggi del mondo dello spettacolo, della televisione, dello sport, della cultura e, in qualità di ospiti, importanti artisti nazionali e internazionali. Tra i molti nomi abbiamo Giovanni Allevi,Biagio Antonacci, Cesare, Elisa, Fabri Fibra, Marco Mengoni, Negramaro e ancora Alessandra Amoroso, Malika Ayane, Claudio Baglioni, Litfiba e Subsonica. HEINEKEN JAMMIN’ FESTIVAL dal 9 all’11 giugno Parco San Giuliano di Mestre -Ve Vasco Rossi, Negramaro e Coldplay: saranno loro gli headliner delle tre serate di Heineken Jammin’ Festival 2011, che torna giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 giugno al Parco San Giuliano di Mestre. Tre giorni da vivere live, tre giorni di grande musica arricchiti dalle performance di molti altri artisti, italiani e stranieri, che andranno a completare il cast. ROCK IN IDRHO 2011 15 giugno Fiera Rho/Pero, Milano. L’esperienza pluriennale di Rock in Idrho ha visto sul palco decine di band di calibro internazionale. Oltre al ritorno dei Foo Fighters, headliner del festival, ci saranno anche Iggy and The Stooges, i Social Distortion, i Band Of Horses, the Hives e Flogging Molly.

ELECTROVENICE

18 giugno Parco San Giuliano di Mestre -Ve Dopo il successo della prima edizione, ritorna l’Electro-Venice, unico festival in Italia di musica electro–house. Headliner di questa edizione sarà Fatboy Slim, il re indiscusso del ritmo che ha trasformato il suo mixaggio in un personalissimo marchio di fabbrica; ma non finisce qui, si alterneranno sul palco anche Afrojack, i Goose, i Reset! e Nt89.

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BOB DYLAN 22 giugno Alcatraz, Milano. Ritorna il cantautore e poeta americano, protagonista della musica degli ultimi 50 anni.

THE NATIONAL + BEIRUT 5 luglio Piazza Castello, Ferrara. I National, per il Festival “Ferrara sotto le stelle” inaugurato dai Verdena il 3 luglio, si esibiranno nella loro unica data italiana accompagnati da Beirut. THE BIG 4 6 luglio Arena Concerti della Fiera di Rho, Milano. Il pacchetto denominato The Big 4, che prevede Metallica, Slayer, Megadeth e Anthrax, tutti in una volta e sullo stesso palco, sta arrivando anche nel nostro Paese per un’unica data che si preannuncia imperdibile!

FRANCESCO RENGA 24 giugno Arena, Verona. Un concerto di un’ora e mezza in cui band e orchestra suoneranno insieme fondendo le due anime di Renga, quella rock e quella più pop. In una cornice scarna e volutamente minimale, lo spettacolo si svilupperà in un crescendo emozionante, fatto di strumenti che andranno a sommarsi uno dopo l’altro.

TOTO 17 luglio Castello Scaligero, Villafranca di Verona. Tornano ad esibirsi di nuovo insieme per un ultimo tour La line up della band capitanata da Steve Lukather; vedrà sul palco oltre al grande chitarrista, David Paich, Steve Porcaro, Simon Phillips, Nathan East, e Joseph Williams, per una vera re-unione che avverrà nella suggestiva cornice del Castello di Villafranca.

LIGABUE 16 luglio Campovolo, Reggio Emilia. L’energia dell’unico appuntamento live di Ligabue nel 2011! Un concerto e una giornata di grande festa a chiusura di un anno straordinario tra stadi, palasport e teatri.

SLASH 28 luglio Arena Civica, Milano. Torna in Italia uno dei chitarristi più famosi e influenti del rock degli ultimi vent’anni. Assieme ad Axel Rose costituiva la mente dei Guns N’ Roses.

DEEP PURPLE 18 luglio Arena, Verona. Un classico che ritorna! A grande richiesta dopo 10 anni i Deep Purple dal vivo, con un’orchestra di 48 elementi in una delle location più belle d’Italia. DREAM THEATRE 5 luglio Castello Scaligero, Villafranca di Verona. A grande richiesta torna in Italia la progressive metal band più amata ed influente del panorama heavy; saranno presentati anche i brani del nuovo ed attesissimo album in uscita nel mese di giugno. Sarà il primo lavoro in studio senza Mike Portnoy che, ricordiamo, ha lasciato la band lo scorso settembre.

I DAY FESTIVAL 3 e 4 settembre Arena Parco Nord, Bologna. Due giorni all’insegna dell’ottima musica, imperdibile per gli appassionati che potranno assistere all’esibizione sullo stesso palco delle più importanti band del momento protagoniste dei maggiori festival estivi europei. Dagli Arctic Monkeys e I Kasabian ai Vaccines, passando per White Lies e Wombats per quanto sabato 3 settembre; The Offspring saranno invece gli headliner della seconda giornata, domenica 4 settembre, come nella prima edizione del Festival nel 1999.


A TEATRO IN ARENA L’89° Festival 2011 dell’Arena di Verona inizierà il 17 giugno con la celebre Traviata e si chiuderà il 3 settembre con l’Aida di Verdi.

Ecco le date e le Opere proposte:

TRAVIATA 17-24 giugno 2-12-16-21-28 luglio 4-11 agosto

IL BARBIERE DI SIVIGLIA 25 giugno 1-8-14-22-29 luglio

LA BOHÈME

AIDA 18-26-30 giugno 10-13-17-19-24-26-30 luglio 7-14-28-31 agosto 3 settembre

NABUCCO 9-15-20-23-27 luglio 5-12-21-25 agosto 1 settembre

ROMÉO ET JULIETTE

VILLAFRANCA IN FESTA!

SPAZIO LIBERO 8 – 9 – 10 luglio

NOTTE BIANCA DI VILLAFRANCA 3 settembre

Questa manifestazione, organizzata dall’ Assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili in collaborazione con The Folb Staff e l’Associazione culturale MOMENTI, consiste in tre giornate completamente dedicate ai giovani, allo sport e al divertimento dello stare insieme. Tra tornei di basket, calcio saponato e green volley si ha l’opportunità di partecipare al Menga-Menga, la corsa pazza, dal Supermercato Martinelli in Zona Industriale (partenza ore 19.30) al Supermercato Martinelli di Via Fumano, non competitiva, folkloristica e fantasiosa con mezzi non a motore. A tutti i partecipanti verrà offerto risotto. Verranno premiati il più giovane e il più vecchio, il mezzo più simpatico, il mezzo più ingegnoso e il miglior travestimento. Le tre sere sono animate da dj e band, inoltre, per tutta la durata della manifestazione, stand gastronomici, servizio bar e cocktail analcolici.

Una manifestazione che coinvolge tutte le realtà del centro storico di Villafranca e che vede un nutrito programma di eventi che dureranno sino alle ore 04:00. Le location coinvolte sono dislocate su tutto il territorio comunale, dai valli del centralissimo Castello Scaligero, alla Stazione FS, a Villafranchetta. Gli appuntamenti in programma sono veramente tanti : concerti , cabaret, dj set, calcetto saponato, snowboard, skate e BMX contest.

SAGRA SS. PIETRO E PAOLO 25 al 29 giugno La storica Sagra di Villafranca è la 296° Fiera dei Santi Pietro e Paolo. I luoghi d’incontro variano di serata in serata: castello Scaligero, palazzo Bottagisio ed Auditorium. La sagra è animata da luna-park, mostra mercato con banchetti locali ed attrazioni varie. L’Entrata è libera. Questa Fiera affonda le proprie radici addirittura all’epoca della Serenissima. Le prime notizie certe di questa rassegna risalgono al 1714. In quell’ anno, al tradizionale mercato del mercoledì mattina, venne aggiunta anche la sagra in occasione del 29 giugno, festa dei patroni SS. Pietro e Paolo. Si trattava di un grande mercato in occasione di una festa religiosa, concesso per superare il grave periodi di crisi. La Fiera nel corso degli anni si è evoluta, perdendo la caratteristica iniziale di mercato del bestiame e diventando una rassegna di prodotti commerciali, artigianali e industriali. Il tutto condito con spettacoli, manifestazione culturali e sportive, luna-park e fuochi artificiali.

6-13-19-26-30 agosto 2 settembre

20-24-27 agosto

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Organizzazione a cura di IS “Carlo Anti� - Villafranca di Verona

a

3 Fiera Regionale delle IFS del Veneto

20 maggio 2011 Castello di Villafranca di Verona Orario: dalle 10.00 alle 18.00


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