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Anno III #01 novembre 2011

Giornalino scolastico dell’IS Carlo Anti Villafranca di Verona


Anno III #01 novembre 2011

Giornalino scolastico dell’IS Carlo Anti

Villafranca di Verona

La scuola quest’anno si è aperta, soprattutto per gli studenti di prima, all’insegna dell’innovazione tecnologica: registro elettronico, lim, book in progress. Una scuola al passo con i tempi dunque, con la speranza che questi nuovi strumenti diventino un prezioso ed efficace ausilio nelle mani di docenti e alunni, impegnati i primi in un lavoro di innovazione didattica e metodologica, i secondi in un approccio nuovo e insolito alle discipline scolastiche, sicuramente più stimolante e capace di catturare l’attenzione anche degli studenti più “allergici” alla scuola. Dopo una prima fase di rodaggio, l’uso di questi strumenti sembra ormai consolidato e ben si addice alle giovani generazioni cresciute nell’era dell’informatica e dell’immagine, a suon di video e di tasti da pigiare, ormai superati, a dir la verità, dal più rivoluzionario “touch screen”. il nostro Istituto però non si caratterizza solo per l’innovazione tecnologica, ma anche per tutta una serie di attività e progetti ormai consolidati da tempo e che da sempre qualificano il piano dell’offerta formativa dell’isiss “Carlo Anti”, quali il laboratorio teatrale, il giornalino scolastico, il gruppo musicale, il coro, gli stage linguistici all’estero, gli scambi culturali, la partecipazioni ad olimpiadi e concorsi di vario tipo, il trinity, le gare sportive. In questo primo numero di “Loft” sarà possibile avere un assaggio di alcune di queste i attività che vedono coinvolti alunni di tutti gli indirizzi…

La redazione.

Hanno partecipato a questo numero

Gli studenti: Tamizi Xhessika 2BLA Turina Alice 2BLA Da Campo Giulia 5BTT Massalongo Francesca 5BTT Leva Giorgia 5ATT Cappellozza Maria Chiara 5ATT Ciccarino Mario 4BLS Castiglioni Alessia 5BTG Fasolin Sara 5BTG Noto Vanessa 5CTG Porcu Marika 5CTG Bertasi Cristiano 5CTG Finamore Manuel 1BIT Leopattaglie Giuseppe 1BIT


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Sfoglia la versione virtuale del giornalino online http://issuu.com/carloanti

M M A R I O Intervista al Preside Dove i tuoi saperi diventano tecnologici L’Anti si rinnova Fumatori VS Non-fumatori Politicamente corretto! Brighton-Mania Köszönöm Il GRDP: gruppo Ricerca e Danza Popolare IRC: Insegnamento Religione Cattolica Ospiti a casa D’Annunzio Il mondo in un CLICK Concorso Joy&Job 2011

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La direzione del giornalino è di Alessandra Adami e Maria Buonocore; hanno collaborato gli insegnanti: Ismaele Chignola e Grazia Felici. La grafica è stata curata dagli studenti della classe 5ATG coordinati dal prof. Piero De Giorgi.

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Intervista al Preside

di Mario Ciccarino e Veronica Manfrin

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ome ogni anno, il Preside della nostra scuola, Claudio Pardini, ci ha concesso un’intervista per spiegare tutte le novità inerenti il nostro Istituto “ Carlo Anti”, per il corrente anno scolastico 2011/2012. Ovviamente, come tutti hanno notato ci sono stati non pochi cambiamenti al rientro dalle vacanze, in primis il Book in Progress, che sicuramente interessa le classi prime, ma non solo questo. Quali vantaggi ci sono per gli alunni che utilizzano il Book in Progress e quanto è venuto a costare alle famiglie questa innovazione didattica? Di sicuro, il vantaggio maggiore è quello economico. Il costo dei libri, che si aggirava annualmente intorno ai 300 € per ciascun alunno, è diminuito di molto e, in alcuni casi, è più che dimezzato. Per esempio, al Professionale ad indirizzo turistico, il costo si aggira ora intorno ai 90€. Il secondo vantaggio è anche per gli insegnanti, i quali possono creare un percorso didattico molto più preciso, senza dover temere di saltare parti del libro di testo. Il Dirigente Claudio Pardini

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Ci saranno altre innovazioni oltre ai Book in Progress negli anni successivi? Probabilmente sì, con sempre più contenuti digitali. Certamente occorre anche del tempo perché un cambiamento diventi normalità, soprattutto per i docenti che non sono nativi digitali e quindi restano ancorati alle abitudini con le quali sono cresciuti. Per esempio, nel campo delle tecnologie, oggigiorno non vengono più allegati ai prodotti i manuali di uso: si suppone che l’utilizzatore si sappia arrangiare ed eventualmente si colleghi ad internet per avere risposte ai suoi problemi. È una maniera di pensare completamente diversa da quella delle passate generazioni: siamo stati abituati a leggere, studiare, ripetere, rielaborare, oggi si inizia con “provare” a risolvere un problema.


Come mai ci sono stati dei ritardi nella consegna del Book in Progress? Essendo una novità, ovviamente, questo progetto ha avuto bisogno di più tempo del previsto per essere avviato a dovere. Inoltre mi aspettavo molta meno carta da stampare e questo resta un obiettivo da perseguire anche nel prossimo anno. Ma il prossimo anno saremo più preparati anche noi!

Secondo Lei non potrebbe essere dannoso per un alunno studiare utilizzando il monitor di un computer? Ormai i ragazzi sono abituati a stare davanti allo schermo di un computer. Inoltre, tra qualche anno, la carta sarà cosa rara, per cui bisogna comunque farci l’abitudine.

Abbiamo visto che in altre scuole c’è “la zona dei fumatori”. Come mai lei ha deciso di non concedere più tale area agli studenti? Io ritengo che in un luogo deputato all’educazione si debba dare il buon esempio e quindi bisogna anche avere il coraggio di prendere decisioni impopolari. Comunque voglio sottolineare che la decisione è stata presa dal Consiglio di Istituto seppure non all’unanimità.

Come mai si è deciso di vietare il parcheggio dei motorini degli studenti all’interno dell’area apposita della scuola? Anche questa è una decisione esterna. Infatti, con un’autorizzazione provinciale, per motivi di sicurezza, si è deciso di riservare il parcheggio interno al solo personale scolastico.

Cambiando argomento, abbiamo chiesto al nostro Preside anche della zona fumatori e dei parcheggi interni, due argomenti che stanno a cuore alla maggior parte degli alunni.

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w w w . c a r l o a n t i . n e t

LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE ISTITUTO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ISTITUTO TECNICO ELETTRONICA ELETTROTECNICA ISTITUTO PROFESSIONALE ECONOMICO / TURISTICO LICEO ARTISTICO MULTIMEDIALE

I L SA PE R E T E CNO LO GI C O


w w w . c a r l o a n t i . n e t

LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE ISTITUTO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI ISTITUTO TECNICO ELETTRONICA ELETTROTECNICA ISTITUTO PROFESSIONALE ECONOMICO / TURISTICO LICEO ARTISTICO MULTIMEDIALE

I L SA P ER E T EC N O L O G I C O

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ltra importante novità al carlo anti di villafranca: per l’anno scolastico 2012/2013 sarà attivato l’indirizzo multimediale ed audiovisivo del nuovo liceo artistico. Nella pagina accanto la locandina con cui ci presenteremo alla fiera job&orienta - il 24, 25 e 26 novembre 2011 a verona.

In alto, in questa pagina, le locandine di tutti corsi già attivati nel nostro istituto. 7


di Manuel Finamore

ia. ioiello della tecnolog

Le L.I.M: un g

l’Anti introDall’anno 2011/2012 un gioiello duce nelle classi prime cussa lavadella tecnologia: la dis rà utile alle gna interattiva. Ma sa classi? a consideraPer rispondere bisogn e quelli pore gli aspetti negativi sitivi. c’è bisogno Siccome per utilizzarla i professori, di un computer, molt strumento, alle prese con questo à, abbastanappaiono, a dir la verit bisogno del o nn za imbranati e ha . supporto studentesco aturi” la conGli studenti più “imm lo e, quando siderano un giocatto approfittano manca un docente, ne t. per navigare in interne 8

e delle lezioni Inoltre la preparazion rcare i materichiede tempo per ce e agli obion riali più adatti in relaz biettivi previsti. tivi, ce ne sono Oltre agli aspetti nega persone alleranche di positivi: le este lavagne, giche al gesso, con qu i. non avranno problem e, con queste Un altro aspetto è ch dere immagilavagne, è possibile ve ento che si sta ni e video dell’argom studiando. re le lezioni Infine è possibile salva vantaggio to sul computer e ques spiegaziole e er permette di riprend edenza o di ec pr ni non concluse in le e aggiunarricchirle, ampliando i. ion az gendo nuove inform

Come funzionano? re sulle lavaL’immagine che compa altro che una gne interattive non è computer. slide proiettata da un sono munite Le L.I.M. della scuola en che perre di un sistema touch sc “penna” o a mette -con un’ apposit a– di scridit semplicemente con le essa, grazie a vere e disegnare su di come su una specifici programmi, , Con la lanormalissima lavagna ltre, essendo vagna interattiva ino puter, si può collegata ad un com guardare vinavigare in internet, usando solo deo, immagini, anche agna stessa. lo schermo della lav al sistema Infatti, sempre grazie lla lavagna touch, ogni tocco su cessario, si vale un click e, se ne una tadi può disporre anche pare sullo m co e ch le stiera digita schermo.


asso avanti?

p Book In Progress, un Stanchi di portarsi il peso dei libri dietro le spalle? Allora il Book In Progress fa per voi! Sì...peccato che la partenza sia un po’ a rilento e che quindi il programma ne risenta! Ma di cosa si tratta? Il Book In Progress è costituito da e-book in formato pdf. Per leggerli è necessario acquistare un netbook, ma è disponibile anche la versione cartacea di ogni testo.

ale...

La scuola ha contrattato con alcune ditte per acquistare i netbook ad un prezzo conveniente e poi ha invitato le famiglie a scegliere tra l’acquisto del netbook o della versione cartacea dei testi delle varie discipline. Finalmente sembra che ora tutto sia pronto e si possa quindi procedere in maniera spedita.

n Arriva il Badge perso Un’altra novità dell’istituto è il badge: ogni alunno ne avrà uno. Esso è una tessera magnetica in grado di registrare assenze e ritardi di ogni alunno in tempo reale. Grazie a questa card, i professori non perderanno più tempo per fare l’appello.

Questa innovazione però non giova agli studenti che raggiungono la scuola in autobus che, come sappiamo, sono spesso in ritardo. Guai poi a dimenticare il badge a casa se non ci si vuole ritrovare in una situazione paradossale!

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nova Anche il registro si rin ”. co e diventa “elettroni re una r persino per mette Ora serve il compute rifica! a ve nota o per fissare un nzionalità di un regi Esso riproduce le fu le ma è gestibile na stro cartaceo tradizio alsiasi computer qu online attraverso un cente vi può regido connesso alla rete. Il di ed uscite. ritar strare assenze, voti, ono monitoraologia, i genitori poss olto a scuoGrazie a questa tecn è sv il programma che si re i figli e controllare . oprio PC la direttamente dal pr

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ome molti ragazzi del nostro istituto si saranno accorti, è stato esteso il divieto di fumo a tutta la scuola includendo anche il cortile. A ribadire ciò, sono già state scritte due circolari le quali specificano che tutti i trasgressori saranno soggetti a multe e gli stessi professori non in servizio di sorveglianza, sono tenuti a dare il buon esempio, evitando di uscire dal cancello per fumare.

Risulta normale però interrogarsi sul perché di questo divieto, per questo la redazione del giornalino con questo articolo vuole far luce al riguardo. Il Consiglio d'Istituto ha deciso di intraprendere questa linea “dura” affinché anche la nostra scuola si adegui all'art. 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 “Tutela della salute dei non fumatori”, la quale cita chiaramente che il divieto di fumo è esteso anche alle scuole, perciò, essendo il nostro istituto un luogo

pubblico, deve sottostare a determinate normative come questa. Una zona fumatori in cortile dovrebbe essere a norma e ben separata dal resto dell'area, con quattro muri e un tetto, in quanto solo così è tutelata sia la libera scelta dei fumatori, sia la salute dei non fumatori che altrimenti sarebbero soggetti a fumo passivo. Questo provvedimento ha indubbiamente scatenato accese discussioni tra gli studenti che si sono schierati in due gruppi: chi è a favore del divieto di fumo e chi è contro. A tal proposito abbiamo intervistato due nostre studentesse, che riportano rispettivamente le diverse motivazioni degli uni e degli altri:

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INTERVISTA DOPPIA FRANCESCA

ERICA

non fumatrice a favore del provvedimento di divieto di fumo

fumatrice contraria al provvedimento di divieto di fumo

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Quale posizione hai preso appena letta la circolare sul divieto di fumo esteso a tutto il cortile?

F: io sono d’accordo con il divieto di fumo, quindi appena letta la circolare ho preso posizione a favore

E: Appena sono venuta a conoscenza della circolare sull’estensione del divieto del fumo in tutto il cortile, ho assunto posizione contraria al provvedimento.

2 Perché sostieni la tua

F: Sostengo la mia opinione perché innanzitutto non sono mai stata una fumatrice e il fatto che la scuola imponga una regola da rispettare è segno di un’istituzione seria e rigida; non è giusto che chi non fumi sia intossicato dal veleno altrui, noi rispettiamo loro, loro rispettano noi.

E: Sostengo la mia opinione, innanzitutto perché sono una fumatrice, e il fatto che mi si proibisca in un luogo pubblico, cioè di tutti, di poter fumare non mi sta bene, in quanto, essendo maggiorenne, sono pienamente consapevole che il fumo nuoce alla salute, ma ho il diritto di poter agire come voglio, sempre nei limiti chiaramente, assumendomi le mie responsabilità. Vorrei poter avere gli stessi diritti dei non fumatori.

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Sei a conoscenza del perché di questo divieto o ti è solo stato imposto?

F: Sono a conoscenza del fatto che il divieto di fumo sia stato esteso a tutto il territorio della scuola per una recente legge in materia.

E: Sì sono a conoscenza dell’estensione del divieto a tutto il territorio scolastico.

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Credi che la punizione dei trasgressori con una multa sia un metodo giusto?

F: Penso che sia l’unico modo per far rispettare questa regola purtroppo, anche se sarebbe meglio che ognuno maturasse, così da non essere sottoposto a minacce. Una regola va soprattutto compresa e interiorizzata, ma se gli studenti sono immaturi forse è giusto ricorrere a delle sanzioni per i trasgressori.

E: Se si potesse avere una zona riservata a noi fumatori, vi sarebbero sicuramente meno trasgressori evitando quindi punizioni. Scommetto che ci sarebbe un clima molto più sereno, anche per i professori che sono costretti a girare in tutti gli angoli della scuola per stanare i trasgressori come avvoltoi!

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Mettendoti nei panni di chi la pensa al contrario di te, cosa credi lo spinga a sostenere la sua opinione?

F: Ritengo che una persona fumatrice alla nostra età non sia spinta tanto dal desiderio di fumare ma dal bisogno di sentirsi uguale agli altri e credersi, per questo, emancipato e ben accettato.

E: Penso che i non fumatori abbiano tutto il diritto di non essere avvolti continuamente da nubi di fumo, ma ribadisco che anch’io vorrei avere il diritto di poter fumare, almeno durante la ricreazione.

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F: Credo che non dolga a nessuno il fatto che non si possa fumare all’interno dell’istituto, in particolare nel cortile, e che dunque i ragazzi possano aspettare la fine delle lezioni.

E: Ribadisco la proposta di poter avere una zona riservata a noi fumatori, in modo da poterci intossicare liberamente! Scherzi a parte, credo che sarebbe un compromesso adeguato e funzionale, visto che è adottato anche in altre scuole. Perché non provare anche noi a vedere se la situazione migliori?

di Maria Chiara Cappellozza

opinione?

Vorresti trovare un compromesso per andare incontro agli studenti che sono contrari al divieto di fumo?

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G

razie ad un’ interessante iniziativa del comune di Castel d’Azzano è stato possibile iscriversi gratuitamente ad un Corso di Cultura Politica presso la Biblioteca Comunale. L’iniziativa è promossa dal COSP e finanziata dalla Regione Veneto e consta di un totale di dieci incontri, da ottobre a marzo, in cui si trattano argomenti di approfondimento civico, politico, amministrativo e formazione alla partecipazione pubblica. Il corso è indirizzato soprattutto a giovani cittadine e cittadini curiosi, dall’intelletto frizzante e che credono nel cambiamento possibile, insomma a coloro che non si vogliono rassegnare al sollazzo della politica del Bel Paese.

di Giulia Campo e Francesca Massalongo

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Ve ne state “impantofolati” davanti alla tv a criticare la situazione politica attuale o cercate di conoscerla e di avvicinarvi ad essa? Siete già andati a votare o la vostra tessera elettorale è ancora impolverata nel cassetto?

Abbiamo deciso di sottoporre ad un quiz gli studenti delle classi quinte dei vari indirizzi della scuola, con i seguenti risultati:

E VOI INDAGHIAMO...

•Spiega a grandi linee il contenuto dell’articolo I della Costituzione italiana:

5BLS “Dal latino decentrium... Aspetta dobbiamo proprio rispondere? Meglio di no!”

• La data dell’ entrata in vigore della Costituzione Italiana:

5ATL “La repubblica è una repubblica (???) fondata sul lavoro e che il cittadino è sovrano”

5BLS “Hem… eeeh… vediamo…14 marzo 1861”

• Cita almeno tre ex Presidenti del Consiglio italiani

5AII “Tutto il potere non è centralizzato ma viene distribuito tra organi inferiori (comuni, province, regioni)”

5BTE “1947…No! 1942…Gennaio? No no… Era d’estate, c’era caldo! Vabbè, 1942!”

5ATE “Ossigari, Scalfaro, Prodi e Albertini”

• L’ultimo Re d’Italia? Quale il motivo dell’abdicazione? 5BTE “Umberto!” 5ATT “Vittorio Emanuele II , perché dopo si è unificata l’Italia”. •Qual è stato l’ultimo referendum in Italia e di cosa trattava? 5ATT “Privatizzazione dell’acqua, nucleare e poi quello del Presidente del Consiglio… dai…” 5BLS “Privatizzazione dell’acqua, nucleare… Aspetta, ce n’è un’altra? Oppure no…..Non mi ricordo!”

5ATT ‘’Salandra, Sonnino, Giolitti’’ • Qual è la differenza tra Stato e Governo?

•Dimmi quello che sai delle recenti insurrezioni in Nord Africa: 5BTE “Il governo della Francia e della Gran Bretagna si sono alleati contro la Libia e volevano far cadere Gheddafi perché stava intralciando le potenze europee.”

5BTE “Il governo emana i decreti legge e legislativi, lo stato è invece l’insieme di governo, parlamento e legislatura.” •Cos ‘è il decentramento amministrativo? 5ATL “Il decentramento amministrativo dà più potere alle imprese locali. E’ stato introdotto da Depretis al tempo della Sinistra storica .”

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ORA CHIARIAMOCI UN PO’ DI IDEE •La data dell’ entrata in vigore della Costituzione italiana…

fazione del servizio idrico in base al capitale investito

-Alcide De Gasperi, il primo presidente del Consiglio della Repubblica

Con grande stupore per la 5BLS, la Costituzione fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948. La Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano. Il 17 marzo 1861 invece è la data nella quale è stato unificato ufficialmente il Regno d’Italia, con a capo Vittorio Emanuele II.

- il terzo quesito riguardava l’abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare

-Giulio Andreotti, che è stato protagonista in numerosi processi per associazione mafiosa

•L’ultimo Re d’Italia? Quale il motivo dell’abdicazione?

-ed ora l’ultimo quesito che ha stuzzicato la vostra fantasia trasformandola in libero o illegittimo impedimento o che ha provocato l’oblio istintivo di molti; quest’ultimo riguardava la materia del legittimo impedimento del Presidente del Consiglio e dei Ministri a comparire in udienza penale.

Ha quasi detto bene la 5BTE; l’ultimo Re d’Italia è stato Umberto II di Savoia, al trono del Regno d’Italia dal 9 maggio 1946 al 18 giugno 1946. Vista la brevità del suo regno, che gli è valso l’appellativo di ‘’Re di Maggio’’, si giustifica l’errore diffuso tra molti nel considerare Vittorio Emanuele II ultimo Re d’Italia. Alla luce dei primi risultati del referendum istituzionale (2 giugno 1946) a favore della repubblica, Umberto II ritenne conveniente allontanarsi dall’Italia; venne poi ufficialmente esiliato il 1 Gennaio 1948 in Portogallo.

•Spiega a grandi linee il contenu-

•Qual è stato l’ultimo referendum in Italia e di cosa trattava?

•Citami almeno tre ex Presidenti del Consiglio italiani

L’ultimo referendum in Italia chiedeva ai cittadini di abrogare o meno diverse norme:

Anche in questa domanda apparentemente semplice è stata fatta un po’ di confusione: Si comunica ufficialmente alla 5ATE che Ossigari è un personaggio di fantasia! E Albertini, a libera interpretazione, può essere riconosciuto come giocatore del Milan o ex sindaco di Milano, ma di certo non ex Presidente del Consiglio! Tra i Presidenti del Consiglio più significativi annoveriamo:

-il primo quesito riguardava la possibilità di dare in gestione servizi pubblici a soggetti privati, scelti in seguito a gare d’appalto. - il secondo quesito riguardava la tarif-

A

to dell’articolo I della Costituzione italiana: « L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. » Nel primo articolo si definisce la forma istituzionale dell’Italia dando particolare importanza al popolo che ha potere di scelta entro i limiti della Costituzione.

lla domanda: cosa ne pensa del rapporto tra giovani e politica oggi? La Marangoni ha risposto dicendo che ‘’vi è un interesse per la politica in senso lato nei giovani, il problema è che si riconoscono sempre meno nei partiti, ma riesco no a trovare comunque diverse modalità di impegno civile e sociale’’

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-Francesco Cossiga, Presidente del Consiglio durante gli anni di piombo, periodo di grosse fibrillazioni sociali e politiche.

•Qual è la differenza tra Stato e Governo? Lo Stato è definito un ente territoriale ed è l’insieme di popolo, territorio e sovranità. Il governo è invece l’ organo costituzionale che detiene il potere esecutivo ed ha una posizione di notevole rilevanza nel sistema costituzionale, tanto che viene correntemente percepito come il vertice dello stato.

•Cos è il decentramento amministrativo? Complimenti agli studenti della 5AII, ma approfondiamo il concetto con l’aiuto dell’avvocato Vincenzo Corona, relatore della serata di approfondimento civico al Corso di Politica: “ Il decentramento amministrativo mira a ridistribuire autorità, responsabilità e risorse finanziarie, è il trasferimento della responsabilità per la progettazione, il finanziamento e la gestione delle funzioni pubbliche da parte del governo centrale o regionale, e delle sue agenzie, a governi locali, autorità pubbliche semi-autonome o società, ovvero autorità regionali o funzionali di zona.”

a, la proPer quanto riguarda le insurrezioni in Nord Afric ngani, Mara ia Marz , COSP del trice forma hé nonc , fessoressa ione ribell di forme ha voluto soffermarsi soprattutto sulle ioni ribell le pio, esem per Libia, adottate dai vari Paesi; in dram ti risvol avuto o hann ed NATO dalla sono state aiutate e no egizia matici, trasformandosi in guerra civile. Lo scenario festavano algerino è invece diverso: ‘‘In Egitto i ragazzi mani ribelliouna di segno in acqua con i gavettoni e le pistole d’ ed gene endo forze sole loro delle si avval ne pacifica, si sono nicacomu di hanno preso le piazze. Anche in Algeria i mezzi esso di zione di massa come Twitter e Facebook hanno perm no aveva sti attivi ‘’gli ’’ ale[..] abbattere un regime pluridecenn are’’. cellul il ltra nell’a iera, in una mano la band


Quanto sei informato? E ORA METTITI ALLA PROVA! Collega il nome alla carica politica: Angela Merkel > David Cameron > José Luis Rodríguez Zapatero > Gianfranco Fini > Giorgio Napolitano > Renato Schifani > Da dove deriva il termine DEMOCRAZIA? Demo e cratia Dèmos e cràtos Dèmos e cratiam Quali Paesi possiamo considerare sotto un regime totalitario? Repubblica Popolare Cinese Romania Birmania

< Presidente della Repubblica < Cancelliere federale < Presidente del Senato della Repubblica < Presidente della Camera dei deputati < Primo Ministro < Primo Ministro Dov’è morto Mu’ammar Gheddafi? Tripoli Bengasi Sirte Cos’è l’ANSA? La più importante Associazione Nazionale a Scopo Artigiano L’Agenzia Nazionale degli Scrittori Associati L’Agenzia Nazionale della Stampa Associata

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Chi si aspettava un’esperienza simile!

BRIGHTON-MANIA

I

l giorno 18 settembre 2011, è iniziato per noi 10 studenti dell’Istituto “ Carlo Anti”, l’Intership project in Inghilterra, esattamente presso la città di Brighton. Chiamarlo intership sminuirebbe troppo la fantastica vacanzastudio che abbiamo trascorso, perché è stata, in tutto e per tutto, un’esperienza divertente e interessante, dalle lezioni che frequentavamo al mattino, allo stage pomeridiano fino alla sera quando esploravamo ogni angolo della meravigliosa Brighton.

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di Vanessa Noto e Marika Porcu

Per dare un’idea più dettagliata vogliamo raccontarvi una giornata “tipo” durante le due settimane del nostro soggiorno in Inghilterra: Si partiva dalla casa della propria famiglia ospitante alle 8.30 del mattino, per recarsi alle 9.00 presso il Regency college dove ognuno di noi era stato collocato nell’appropriato corso, in base al proprio livello di conoscenza della lingua inglese. Le lezioni erano molto coinvolgenti, grazie al forte senso dell’umorismo dei professori, e grazie anche al confronto che abbiamo potuto avere con studenti di diverse culture e paesi. Alle 12.00, al termine delle lezioni,

Si partiva dalla casa della propria famiglia ospitante alle 8.30 del mattino, per recarsi alle 9.00 presso il Regency college

avevamo a disposizione due ore per mangiare e gironzolare un po’ tra negozi, prima di recarsi presso il proprio luogo di lavoro, per svolgere tre ore di stage giornaliere. Siamo stati collocati tutti in svariati negozi di tipologie

diverse , come per esempio lo “Cherrity shop”, una libreria, un negozio d’abbigliamento e altri ancora. Dal confronto tra di noi è emerso che siamo stati tutti molto contenti e soddisfatti; abbiamo apprezzato soprattutto l’atmosfera informale che i nostri datori di lavoro hanno creato per favorire e facilitare il nostro inserimento all’interno del gruppo.

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Vorremmo però rilevare l’aspetto più importante, cioè il grosso bagaglio di esperienze, gli incontri, il senso di responsabilità, l’autonomia e il divertimento che abbiamo ottenuto

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Finite le tre ore lavorative, ci si recava nelle proprie famiglie per la cena; ovviamente il cibo preparato dalle famiglie non è assolutamente confrontabile con quello delle nostre care mamme italiane, ma comun-

que, se eri fortunato, poteva capitarti anche di poter mangiare un bel piatto di pasta cucinato a dovere. La sera noi ragazzi ci ritrovavamo insieme e andavamo a svagarci un po’ nei vari pub. Abbiamo inoltre effettuato delle gite durante il fine settimana: Greenwich è stata la prima tappa, dove è stato interessante vedere con i propri occhi il famoso meridiano. La seconda tappa è stata l’antica città di Cambridge, celebre per il college frequentato dal principe Carlo, ricca di monumenti e di pittoreschi negozi. L’ultima tappa, il luogo che per ovvie ragioni non si poteva assolutamente non visitare, è stata Londra. Siamo partiti facendo un giro turistico tra i monumenti più famosi di questa metropoli come Backingam Palace, Green Park, il Big Ben ecc, mentre poi ci siamo recati a Picadilly Circus da cui abbiamo iniziato il nostro percorso tra i più famosi negozi. Vorremmo però rilevare l’aspetto più importante, cioè il grosso bagaglio di esperienze, gli incontri,il senso di responsabilità, l’autonomia e il divertimento che abbiamo ottenuto da questo viaggio, che ha cambiato qualcosa in tutti noi. Essendo stata per noi un’esperienza sorprendentemente utile e divertente, consigliamo assolutamente di provarla, perché sarà impossibile rimanerne delusi. Un grazie particolare alla Prof. Tacconi, nostra esperta accompagnatrice durante tutto il soggiorno in Inghilterra.

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SCAMBIO in

UNGHERIA

HEILA! Siamo Maria Chiara, Cristiano, Vanessa, Giorgia, Marika e Jacopo e ci piacerebbe condividere con voi i nostri cinque giorni “ungheresi”! Se la 7° edizione della fiera internazionale dell’Impresa Formativa Simulata chiama, il Carlo Anti non può che rispondere!

Köszönöm Pécs è situata nel sud-ovest dell’Ungheria, non distante dai confini con la Croazia e la Serbia. STATO: Ungheria ABITANTI: 154.829

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di Giorgia Leva


ARRIVO A PÈCS

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opo aver passato diversi confini internazionali, sopportato lunghe e preoccupanti attese presso le dogane e resistito per interminabili 11 ore di viaggio, ecco che la vista della città di Pècs finalmente si apre davanti a noi.

SECONDO GIORNO

Dopo la presentazione siamo stati valutati e premiati con dei “veri e propri diplomi”!

Il nostro martedì ungherese, inizia con un’attività didattica in gruppi, con la finalità di interagire e relazionare con i compagni stranieri. Il lavoro di ogni gruppo consiste nello sviluppare una breve ma ricca presentazione Power Point, riguardante diversi temi che ci toccano direttamente come l’impatto ambientale, la salute a scuola e le nuove risorse energetiche; il tutto ovviamente in lingua inglese!

Il pomeriggio, l’insegnante ungherese di inglese ci ha guidato tra le storiche e suggestive vie del centro. Gli edifici e i monumenti della città fanno ben trasparire le diverse epoche storiche che l’hanno influenzata, a partire dai celti ed illiri, agli unni e l’impero ottomano, fino ad arrivare al maestoso impero degli Asburgo.

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TERZO GIORNO Come molti altri paesi europei, anche l’Ungheria ha affidato alle centrali nucleari il compito di produrre il necessario per sostenere il fabbisogno energetico della popolazione. La mattina del terzo giorno, armati di curiosità e un po’ di preoccupazione (le radiazioni, non si sa mai!), ci siamo recati a Pacs che, situata a pochi chilometri da Pècs lungo il Danubio, è sede di una delle più grandi centrali nucleari ungheresi. La nostra allegra passeggiata tra atomi riscaldati, reattori nucleari e radiazioni è iniziata con una visita all’interno della struttura arricchita da rumori assordanti, macchinari in funzione e caschetti protettivi rossi.

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Purtroppo, per ragioni di sicurezza, all’interno della centrale non è stato possibile scattare fotografie; d’altra parte la visita è stata molto interessante e la guida ci ha saputo coinvolgere. In questo breve tour, ci sono stati spiegati, semplicemente e in modo chiaro, i passaggi fondamentali del processo di produzione di energia nucleare. Usciti dalla centrale, abbiamo potuto visitare il piccolo museo dedicato ad essa ed “interagire” con le differenti ed istruttive attrazioni.

La mattina del terzo giorno ci siamo recati a Pacs, sede di una delle più grandi centrali nucleari ungheresi


QUARTO GIORNO Ma ecco il punto focale attorno al quale ha ruotato il nostro soggiorno in Ungheria. Nell’attrezzata palestra dell’istituto Professionale di Economia Radnoti Miklos di Pecs, si è svolta la 7 edizione della fiera internazionale delle Imprese Formativa Simulate che ha visto coinvolti studenti ngheresi, itliani e croati.

A destra e in basso alcuni momenti della Fiera IFS e la premiazione dell’impresa simulata della nostra scuola “Gimme Voice”.

Numerosi e ari sono stati gli stand: agezie di viaggio, imprese grafiche ma anche matrimoniali o musicali e moltissime altre aziende caraterizzate dalla vendita di prodotti specifici.

QUINTO GIORNO L’ultimo giorno è stato senz’ombra di dubbio il più frenetico. Ogni stand si preoccupa del proprio punteggio e di correre alla ricerca di nuovi clienti per aumentare il numero di vendite; i giudici di gara si confondono con la folla di visitatori e preparano le votazioni: la fiera e in gran fermento! Finalmente, la competizione è finita e tutti gli studenti abbandonano le postazioni in attesa del giudizio finale. È l’ora delle premiazioni e l’emozione è evidente. Il primo posto della competizione se lo aggiudica un’impresa della nostra scuola “Gimme Voice”, grazie al buon lavoro svolto dagli studenti dell’indirizzo grafico.

é L’ora degli “arrivederci” e degli ultimi abbracci e intorno al pullman italiano è il caos,bagagli ovunque e ritardi generali. Salutiamo i nostri amici ungheresi e, dopo numerose avventure ed esperienze in soli cinque giorni, esausti ma con un trofeo in mano, prendiamo la via di casa, in attesa di attraversare nuovamente il confine italiano!

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di Francesca Massalongo

I

l gruppo Ricerca e Danza Popolare di Verona (GRDP) nasce nel 1980 con lo scopo di promuovere e diffondere la danza, la musica e la cultura popolare tradizionale in tutte le sue forme, come incontro tra culture diverse e terreno di dialogo intergenerazionale.

Si presentano così’: “Siamo un gruppo di amici che condividono la passione e il piacere di danzare insieme, oltre al’l interesse di scoprire e mantenere vive le tradizioni e le radici culturali legate al ballo”. Molte in questi anni le partecipazioni a manifestazioni e feste entro e fuori provincia, le collaborazioni con artisti di diversa estrazione e provenienza, le esibizioni e le animazioni 24

in piazze e in teatri della città, e nelle più semplici piazze delle località della Lessinia e di altri luoghi del veronese. Dal 2003 il GRDP organizza il “St. Patrick’s Day – Festival di musica e danze irlandesi”, appuntamento da subito apprezzato e cresciuto molto velocemente negli anni successivi all’esordio. Dal 2006 al 2008 il festival ha avuto luogo al Teatro Camploy di Verona, e nel 2009 è invece approdato per la prima volta al

Palazzo della Gran Guardia, sempre ottenendo ampi consensi di critica e di pubblico e realizzando in tutte le edizioni il tutto esaurito. I patrocini del Comune di Verona, della Provincia di Verona, e dal 2008 anche della Regione Veneto e dell’Ambasciata d’Irlanda, hanno sancito l’importanza e il valore artistico-culturale della manifestazione. I proventi della manifestazione sono elargiti in beneficenza ad associazioni veronesi che operano in campo sociale o sanitario.


Il 3 ottobre 2011, presso la palestra delle Scuole Elementari “Carducci” in via Betteloni 21 in Borgo Venezia, a due passi da Porta Vescovo con una festa iniziale, si sono aperti i corsi rivolti a chi ha voglia di divertirsi ballando e cogliendo l’occasione di avvicinarsi ad un mondo ricco di elementi originali e interessanti com’è quello della danza popolare. Le serate sono suddivise in due parti: la prima parte, dalle 21.30 alle 23.00, è dedicata all’insegnamento di un repertorio, la seconda, fino a mezzanotte, è dedicata al divertimento e al ripasso delle danze imparate. Tutti possono partecipare, tutti possono imparare, le danze popolari servono proprio a questo... semplici passi che non hanno lo scopo di creare straordinarie coreografie ma di far vivere un’atmosfera di unione e sincero divertimento, è l’espressione con cui si manifestano gli affetti più’ cari, l’amore per la propria terra, le nostalgie, tutto ciò’ che per i popoli rappresenta un valore.

Naturalmente il piacere che si prova ballando le danze popolari rimane inalterato anche ai nostri giorni, Curt Sachs, grande musicologo tedesco, dice: “solo ciò’ che ha un mondo di valori che lo sostiene può perpetuarsi nel tempo”. La danza popolare, come il gioco, è un’attività’ globale che coinvolge l’intera persona e trova la motivazione ad essere praticata in se stessa per il piacere che dà a chi la danza. Oltre alle danze veronesi, ricordiamo le Danze del Mediterraneo orientale (balcaniche, greche ed ebraiche) le Danze Bretoni, Irlandesi, Balcaniche, Castigliane, del Poitou e di coppia.

I diversi popoli della terra così svelano nella maniera più genuina con la propria musica e le proprie danze il loro animo, le loro usanze, il loro modo di vivere e vedere il mondo. Assistervi è come aprire una finestra sulla storia, come prendere visione di un documento animato che si tramanda di generazione in generazione, portando con sé la testimonianza degli usi e costumi di un tempo.

I diversi popoli della terra così svelano nella maniera più genuina con la propria musica e le proprie danze il loro animo, le loro usanze, il loro modo di vivere e vedere il mondo. 25


di Alice Turina e Xhessika Tamizi

Insegnamento Religione Cattolica

SONDAGGIO Cosa ti aspetti dall’ora di religione? Quali temi dovresti o vorresti affrontare? *L’ora di religione è importante se trattasse di argomenti non riferiti alla chiesa e al cristianesimo.

*Discussioni

giose e sociali.

sulle differenze reli-

*Trattare tutti i tipi di religioni, comprese sette e religioni secondarie.

*Non deve essere lezione di catechismo.

*Parlare di problemi sociali. *Di sicuro non fare catechismo, ma

affrontare argomenti e problemi che riguardano noi ragazzi, in modo divertente e tecnologico: es. ufo, varie sette religiose, storie che incuriosiscono.

*Affrontare argomenti attuali, par-

lare di tutte le religioni, discutere, vedere film e video.

*Non bisogna imporre la catechesi cristiana.

*Secondo

me, si dovrebbero affrontare temi sulle altre religioni e non fare catechismo.

*Più o meno mi aspetto che mi si *Durante illustrino tutte le differenze tra le diverse religioni.

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l’ora di religione bisognerebbe affrontare temi inerenti il mondo dei giovani, la nuove religioni, sette e riti, ecc.

«Con riguardo al particolare momento di vita degli studenti e in vista del loro inserimento nel mondo del lavoro e civile, l’IRC offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico - culturale in cui essi vivono; viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca del senso della vita, contribuisce alla formazione della coscienza morale e offre elementi per scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso» Molti ragazzi non frequentano l’ora di religione perché confondono lo studio delle religione con la catechesi cattolica. Molti professori non la prendono molto in considerazione.

Ma cosa differenzia l’ora di religione da quella di catechismo? Quali sono gli argomenti trattati nell’una e nell’altra?


Vediamone le distinzioni: RELIGIONE IRC (insegnamento della religione cattolica) o semplicemente ora di religione, mira a fare dell’alunno un cittadino pienamente consapevole dei valori che fanno parte della sua storia. Sono tre gli elementi che distinguono l’IRC dal catechismo: 1. Ambiente 2. Fine 3. Metodologia

Ambiente: L’ambiente nel quale si svolgono le lezioni di religione è puramente laico. I dibattiti e le discussioni svolti in classe con i professori non influenzano gli alunni nelle loro decisioni religiose. I libri che gli studenti utilizzano non mirano alla conversione dei ragazzi, ma alla conoscenza storica e culturale della religione cattolica, nello specifico, e delle altre religioni in generale, così da poter garantire una più piena conoscenza della cultura generale.

realtà fortemente legata alla storia, alla cultura, all’arte, alle tradizioni, alla concezione di vita e ai valori essenziali che marcano profondamente la realtà italiana. La scuola vuol dare una chiave di interpretazione a questa complessa realtà nella quale affondano le “radici” della nostra cultura e della nostra storia.

Metodologia L’IRC usa una metodologia “scolastica” e culturale. Le lezioni sono oggettive e mirano ad una conoscenza che si basa su documenti storici e dati imparziali.

Di solito gli insegnanti sono persone inerenti l’ambiente ecclesiastico, come suore, preti o volontari (per lo più genitori) che si prendono in carico il compito di educare alla religione. I libri utilizzati sono formati per la maggior parte da testi estrapolati dai Vangeli e dalla Bibbia.

Finalità

I metodi di spiegazione non colpevolizzano chi la pensa diversamente, quindi ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni e considerazioni.

La “catechesi” mira all’inserimento nella comunità ecclesiale, a creare e a rafforzare il senso di appartenenza, a suscitare un’ adesione personale e convinta alla fede, a preparare i bambini ai sacramenti della iniziazione cristiana.

Quindi, in definitiva, l’IRC può essere paragonato ad un’ora di storia, con contenuti puramente didattici.

Metodologia

CATECHISMO Il catechismo, contrariamente all’ IRC, mira a fare dei ragazzi dei buoni cristiani, insegnando loro non solo i fondamenti della religione, ma anche i rituali, gli usi e i costumi, influenzando le abitudini degli studenti che credono.

Come già detto prima, lo scopo non è quello di convertirli.

Questo viene fatto attraverso lo svolgimento di alcune funzioni religiose atte a far apprendere le consuetudini della religione.

L’IRC ha come obiettivo quello di “alfabetizzare” gli alunni a riguardo una

Anche in questo caso gli elementi che lo contraddistinguono sono tre:

Fine

Ambiente

La catechesi fa una proposta che esige una risposta personale, un’ adesione di fede, un cambio di vita e una conversione alla religione cattolica. Per fare questo si usa spesso compiere atti religiosi, come la preghiera e le tappe rituali tipiche del cristianesimo. Per questo i Vescovi italiani dicono: “L’IRC è proposto a tutti, imposto a nessuno”.

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di Sara Fasolin e Alessia Castiglioni

l

l giorno 13 ottobre, noi classi quinte dell’indirizzo GraficoPubblicitario, abbiamo avuto l’occasione di passare una mattinata nel ‘’piccolo’’ mondo dove il famoso poeta-soldato italiano Gabriele D’Annunzio trascorse il periodo che va dal 1921 al 1938, anno della sua morte: il Vittoriale. Io personalmente, che l’avevo visitato durante il periodo scolastico delle medie, l’ho trovato molto piacevole e interessante da rivedere, quasi simpatico, visto il carattere bizzarro del poeta e il suo sfrenato amore per gli oggetti! All’interno della sua casa, infatti, sono stati contati circa 10.000 oggetti, molti raccolti da lui stesso, altri donati, quasi nessuno pagato però: soleva promettere di retribuire ciò che ‘’comprava’’, ma, puntualmente, evitava accuratamente di farlo. Non poteva permettersi nemmeno la metà di ciò che possedeva! Una volta entrati nella sua abitazione, ci siamo resi conto che tutto era avvolto da un’improbabile penombra, visto che di solito in occasioni del genere le luci sono l’ultima cosa su cui si risparmia. Due minuti dopo ci è stato spiegato dalla guida che quella della penombra era stata una scelta di D’Annunzio: la scusa 28

era che, a causa di un’esplosione di una granata durante la I° Guerra Mondiale, era diventato fotosensibile, cioè sensibile alla luce troppo forte. La verità invece, era che, essendo parecchio vanitoso, non amava far mostra dei difetti che il passare degli anni portava con sé! La prima stanza che abbiamo osservato è stata quella degli ospiti ‘indesiderati’: sì, la sua casa era dotata di una stanza per gli ospiti, gli amici e i parenti, e un’altra per gli ‘’ospiti sgraditi’’, nella quale li faceva aspettare anche ore, prima di riceverli. Pare, infatti, che in quest’ultima stanza sia passato anche il famoso Mussolini che, prima di essere ricevuto dal poeta, dovette attendere due ore! Siamo poi passati nella stanza del Mappamondo, dove appunto è sistemato un enorme mappamondo; in questa stanza sono riconoscibili molti riferimenti al celebre Dante Alighieri che D’Annunzio stimava molto e alle pareti si contano circa 6.000 libri. Sembrano tanti, ma va ricordato che in tutta la casa ce ne sono in tutto circa 33.000! Proseguendo, abbiamo incontrato il luogo dove il poeta vate passava la maggior parte del tempo: la sua scrivania. Questa stanza è anche il luogo dove morì di emorragia cerebrale e dove si può curiosare tra i


medicinali dell’epoca, ancora conservati in un armadietto a muro. Molto interessante è stata anche la stanza della musica: impossibile trovare un angolino di muro libero! La stanza è interamente coperta da tende di colori intensi, stoffe pregiate, cuscini, due pianoforti, divani, per non parlare della distesa infinita di oggetti che ricopre l’intero mobilio! In questo ambiente D’Annunzio era solito portare le sue molteplici donne a suonare o a far sentire loro della musica per passare in tranquillità il tempo libero. Una stanza molto curiosa è quella da letto: aveva avuto l’idea di farsi costruire un letto su misura! E’ risaputo che il poeta era piccolo di statura, infatti a vedersi, più che un letto pare una culla!

Sorprendente, invece, è il bagno blu! Una stanza talmente ricolma di oggetti in cui sembra impossibile riuscire a muoversi senza rompere qualcosa. Essa contiene infatti circa 600 oggetti, la maggior parte verdi e blu, da questi appunto il nome della stanza. Per farsi riconoscere, anche in questa stanza, oltre ai molteplici oggetti, attraverso tende e finestre, si è creata una luce e un’ atmosfera stupenda, di calma e di accoglienza. Un’ulteriore stanza che, secondo me, merita di essere descritta è la sala da pranzo: dipinta in rosso, azzurro e oro, era il luogo dove il nostro letterato pranzava con parenti e amici e che smise di frequentare quando divenne troppo vecchio per desinare con gli altri. E’ una stanza molto ricca nella quale si utilizzavano dei piccoli pavoni d’ar-

gento come segnaposto, la tavola era imbandita da preziosi piatti d’argenteria e un dettaglio molto interessante a capotavola era costituito da una grossa tartaruga in bronzo! Il guscio di questa tartaruga era realmente appartenuto ad una tartaruga regalata a D’Annunzio, morta per indigestione di tuberose. E’ posta a capotavola come monito, cioè di non abbuffarsi, di gustare senza esagerare! Sono presenti molte altre stanze curiose da vedere e, se accompagnati da qualcuno che se ne intende, si possono scoprire un sacco di dettagli interessanti sulla particolare personalità e il bizzarro modo di vivere di questo grande poeta del Novecento! Dalla visita alla sua casa si possono dedurre molti lati del carattere di 29


D’Annunzio, come la vanità un po’ ostentata, l’amore per l’arte di cui poneva riferimenti in ogni stanza e che poi modificava a suo piacimento aggiungendo dettagli di sua iniziativa; l’antipatia che riservava a ospiti indesiderati e le attenzioni che invece aveva per i suoi cari, senza contare l’amore per le donne, che cambiava ripetutamente, ma che amava sempre con diversa e intensa passione, insomma...un personaggio da scoprire!

Se vi interessa come personaggio, la sua villa a Gardone Riviera, il Vittoriale degli italiani, è un ottimo punto di partenza che vi consiglio di visitare!

Curiosità su Gabriele D’Annunzio

Nato a Pescara il 12 marzo 1863, Gabriele D’Annunzio è destinato ad una vita di lusso sfrenato e grandi ricchezze. Viziato e coccolato, fin da piccino Gabriele mostra una grande intelligenza, ma cresce con l’ossessione di distinguersi dalla massa e di non sembrare “uno qualunque”. L’episodio bizzarro ma, allo stesso tempo, sconcertante che lo porta alla fama, accade infatti nel 1880 quando, all’ età di 17 anni, il nostro giovane scrittore fa pub-

blicare sui giornali locali, l’annuncio della propria morte dovuta ad una fatale caduta da cavallo. Con questa idea brillante e spregiudicata, D’Annunzio mostra di che pasta è fatto e si apre la strada verso un successo eclatante. D’Annunzio sviluppa nel corso degli anni un forte interesse per gli oggetti preziosi e l’ascesa sociale. La sua prima sposa è stata addirittura una duchessa, Maria Hardouin di Gallese, che darà a Gabriele tre figli, oltre ad aprirgli un’altra strada verso la notorietà, che è quella della ricchezza. Il suo però non è solo un vizio, bensì un aspetto importante della sua poetica: l’Estetismo. Il “culto del bello” verrà abbandonato quando Gabriele scoprirà la filosofia di Nietzsche che, con le sue tesi sul “superuomo”, lo indirizzerà ad un approccio diretto con il mondo reale. Un altro interesse dell’autore è quello mostrato nei confronti delle donne, interesse che resterà sempre vivo in lui nel corso degli anni. Ma le due più grandi passioni sono state: Elvira Natalia Leoni, detta Barbara, ed Eleonora Duse. Donne che diventeranno “muse ispiratrici” in molte opere, tra le quali ricordiamo Il Piacere, suo primo romanzo.

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Anche se l’opera dannunziana è caratterizzata da numerosi testi di generi letterari molto diversi tra loro, è possibile cogliere una coerenza profonda in questa sperimentazione continua. La ricerca dannunziana è divisibile in due assi portanti: sul piano formale si pone uno stile “sublime”, caratterizzato da un linguaggio molto ricercato attraverso cui lo scrittore cerca nuovamente una distinzione; mentre per quanto riguarda il contenuto, si nota un mondo caratterizzato dalla sensualità e dal desiderio. Questo sensualismo, però, è vissuto da D’Annunzio nel suo aspetto interiore, che coincide con una ricerca dei vari aspet-

ti della realtà, percepiti come qualcosa di positivo, che danno valore e godimento. D’Annunzio descrive la vita come << una sostanza buona da palpare, da fiutare, da mangiare >>. La sensualità addirittura vuole fondersi con il cosmo. Da qui nasce il Panismo, (dal nome di Pan, il dio greco della natura e dei boschi), che è all’origine di quasi tutti i migliori risultati di D’Annunzio.

Se vi interessa come personaggio, la sua villa a Gardone Riviera, il Vittoriale degli italiani, è un ottimo punto di partenza che vi consiglio di visitare!

La continua alternanza di arte raffinata e abbandono agli istinti sono, in realtà, uno dei principali motivi del fascino e dell’ambiguità che caratterizzano il poeta vate.

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di Giorgia Leva

N

ovelli informatici o professionisti del pc, chiunque al giorno d’oggi è colpito, più o meno violentemente, dalla pioggia interattiva di social network che intasano le reti del World Wide Web.

Le reti sociali virtuali hanno subclassato la realtà dei rapporti interper-

sonali e li hanno resi un gioco fatto di numeri, foto e commenti. Servendosi di un Social Network, dotati del solo indirizzo e-mail, è possibile creare un profilo personale attraverso cui esporre tutti gli aspetti che caratterizzano la nostra vita, dagli hobby ai gusti musicali, dall’istruzione personale alle preferenze letterarie e quindi permettere ad utenti aventi interessi comuni di socializzare. Tutte le informazioni inserite all’interno del profilo personale vengono organizzate in una mappa facilmente consultabile da qualsiasi altro utente che può essere invitato a far parte del proprio network, così da allargare man mano la cerchia dei contatti. Al giorno d’oggi i

LAST.FM

TUMBLR

OKNOTIZIE

È un servizio di consigli musicali. Per utilizzarlo è necessario scaricare lo “Scrobbler”, un software che consente di scoprire nuova musica in base agli ascolti più frequenti. Questo network è in grado di mostrare i brani che l’utente ascolta più spesso, quelli che preferisce, il numero di volte che ha ascoltato un artista in un determinato intervallo di tempo, gli amici che hanno gusti simili ai suoi e così via. A partire dalla musica che ognuno ascolta, Last.fm aiuta l’utente a scoprire nuovi brani e artisti.

Permette la creazione e la gestione di un blog personale, anzi di un Tumblelog. Un tumblelog è una variante del blog, che favorisce un forma abbreviata, arricchita da multimedialità, rispetto a quelli che sono i lunghi editoriali frequentemente associati ai blog. La forma di comunicazione comunemente usata include collegamenti, fotografie, citazioni, dialoghi di chat e video. A differenza dei blog, questo formato è frequentemente usato dall’autore per condividere creazioni, scoperte, esperienze senza la necessità di commentarle.

È un sistema di editoria sociale in cui gli utenti possono proporre notizie o altre risorse interessanti che trovano in giro per la rete. Sono gli stessi utenti, votando ogni notizia (o altra risorsa) utilizzando il tasto OK o NO, a decretare ciò che sarà promosso alla homepage del servizio. OKNOtizie è un’ applicazione collaborativa, non c’è dietro una redazione, sono gli utenti stessi che, operando sul sistema, lo rendono una fonte di informazione democratica scegliendo le notizie da far apparire e per quanto tempo dare esposizione ad ognuna di esse.

La definizione più diffusa di social network è quella che li vede come siti che rendono possibile la creazione di una rete sociale virtuale, ovvero che semplificano la nascita e il mantenimento dei legami, rapporti e relazioni. Essi sono diventati parte integrante della realtà individuale e collettiva della società odierna. Di gran lunga più efficienti di una lettera e con capacità interattiva triplicata rispetto ad un telefono cellulare.

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padroni incontrastati dell’universo della net-comunication sono i due colossi MySpace e Facebook. Ma di siti con le medesime caratteristiche ne esistono a bizzeffe, seppure ognuno focalizzato su un aspetto ben preciso dell’interpersonalità sociale. Tralasciando i due sopraccitati social network, ve ne elencherò alcuni forse meno conosciuti ma che offrono altrettante possibilità di intrattenimento e non solo!


Questi sono solo alcuni dei tanti social network, ma potrei proseguire per pagine e pagine e con il tempo la lista si arricchisce. Infatti, ogni volta che ci colleghiamo ad internet, siamo tartassati da affascinanti e soggioganti pubblicità di nuove piattaforme multimediali, nuove reti sociali virtuali e nuove accattivanti possibilità di relazione interpersonale.

non è perché stando seduti al pc togliamo tempo prezioso all’attività fisica. È stato dimostrato infatti che si ingrassa perchè viene provocato un cambiamento al funzionamento del cervello: dopo aver spento il PCi finisce il "brivido da Facebook", una specie di adrenalina da postgara, che ti porta ad abbuffarti.

patologia: dopo Cina e Stati Uniti, anche l'Italia si pone il problema della dipendenza da internet, al punto che al Policlinico di Roma è stato aperto il primo ambulatorio psichiatrico creato apposta per curare la dipendenza da internet, social network e chat. Sembra infatti che questa "malattia" colpisca due persone su dieci.

Ma gli aspetti sui quali i social network agiscono non sono solo quelli relativi ai rapporti tra persone, anzi! Lo sapevate che l’utilizzo frequente di social network fa ingrassare? E no,

Inoltre, a lungo andare, questo comportamento procura un indebolimento della corteccia prefrontale del cervello in quanto si riduce il suo utilizzo. Cosa può causare? Più imprudenza e impulsività da parte del soggetto. Nasce poi una nuova

TWITTER

LINKEDIN

FLICKR

È un network di informazioni che ti collega alle ultime novità. Nel cuore di Twitter ci sono piccole informazioni chiamate Tweet. Ogni Tweet è lungo 140 caratteri ma non bisogna farsi ingannare dalla piccola taglia: si può condividere tanto in poco spazio. Twitter è disponibile ora in inglese, francese, tedesco, italiano, giapponese e spagnolo.

È un servizio di social networking impiegato principalmente per la rete professionale. A Gennaio 2009 il sito contava circa 30 milioni di utenti in America del Nord, Asia e Europa e cresce a una velocità di 100.000 iscritti a settimana. Con Linkedin è anche possibile scoprire i collegamenti all’interno delle aziende quando si è in cerca di un lavoro o di un’opportunità d’affari.

La piattaforma virtuale che offre la migliore applicazione online al mondo per la gestione e la condivisione di foto; i due obbiettivi principali sono quelli di aiutare gli utenti a mettere le loro foto a disposizione delle persone interessate e di abilitare nuovi metodi per l’organizzazione delle foto e dei video.

YAHOO! ANSWERS

NETLOG

BADOO

Con più di 90 milioni di utenti in tutto il mondo è la più grande community di condivisione di conoscenza sul Web. Answers è una comunità dove puoi fare domande e ottenere risposte vere da persone fisiche. È divertente ed istruttivo perché si possono porre domande su qualunque argomento, da quello serio a quello frivolo.

Molto più simile al più noto FaceBook, è una piattaforma online dove gli utenti possono tenersi in contatto ed estendere la loro rete sociale. E ‘sviluppato da Massive Media NV, con sede a Ghent, in Belgio. Netlog è attualmente disponibile in 40 lingue e ha più di 85 milioni di iscritti in tutta Europa, e questo numero aumenta ogni giorno.

È uno tra i più grandi siti al mondo finalizzato all’incontro e alla conoscenza di nuove persone e amici, di uguale e differente nazionalità.

In conclusione, riciclando e modificando una frase di cui fin troppo si abusa, mi sento di dire: CONNETTITI CON MODERAZIONE!

aNOBII È una comunità di lettura online costruita dai lettori per i lettori. Esso consente di depositare, trovare e condividere libri virtualmente. La missione di aNobii è quella di riunire gli amanti dei libri e di incoraggiare la lettura. 33


T

utto iniziò con l’invito da parte di confindustria di Verona a creare un poster per promuovere l’evento joy&Job dal titolo “Work-up: immagina il tuo futuro.” La classe 5ctg ha subito accettato la sfida con l’obiettivo di confrontarsi con un brief reale. Tra idee, immagini e fonts ci siamo immersi nel lavoro, con grande impegno e senso di partecipazione: sono state realizzate ben 23 proposte tra le quali tre sono risultate finaliste, quelle degli studenti: Mirco Facciotti, Jessica Girelli e Giada Tosi. Dopo alcuni giorni è stata decretata come vincitrice Jessica Girelli. La nostra compagna ha realizzato il progetto vincente attraverso l’utilizzo di Photoshop per elaborare il primissimo piano del proprio occhio come simbolo di visione del futuro.

Ecco le tre proposte finaliste realizzate dagli studenti: Giada Tosi (da sinistra) Mirco Facciotti (a destra);

nell’all’altra pagina la locandina vincitrice della studentessa Jessica Girelli.

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Successivamente, con l’utilizzo di Indesign e Illustrator, ha completato l’impaginazione vincente. La classe ha partecipato all’evento “Work-up” tenutosi all’interno della fiera Job&Orienta durante il quale è stato consegnato il premio alla scuola.

di Bertasi Cristiano


Progetto: IS “Carlo Anti” | Indirizzo Grafico Pubblicitario | Coordinamento prof. I. Chignola | Artwork Jessica Girelli

4A EDIZIONE DEL CONCORSO PER GIOVANI CREATIVI

4A EDIZIONE PER GIOVANI CREATIVI

Sabato

26.11.2011 Fiera di Verona

Job&Orienta | Auditorium Verdi

Con il sostegno di:

Con il contributo di:

Ore

9.00

Ospiti:

Interventi speciali:

Presentato da:

Special Guest:

Giovanni Rana Pastificio Rana Ruggero Frezza M31 Italia Vivilla Zampini Es’givien Alessio Bertallot Rai Radio2

Federico Russo Radio Deejay

Andrea Pernigo Giovanni Pontara Paolo Bedoni Andrea Bolla

Alisei e Noise Radio Deejay

Con il patrocinio di:

Segreteria Organizzativa: Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Verona | 045.8099419 | gruppo.giovani@confindustria.vr.it

Joy&Job è su Facebook. Registrati e diventa fan!

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Intervista al Preside - Dove i tuoi saperi diventano tecnologici - L’Anti si rinnova Fumatori VS Non-fumatori - Politicamente corretto! - Brighton-Mania - Köszönöm - Il GRDP: gruppo Ricerca e Danza Popolare - IRC: Insegnamento Religione Cattolica - Ospiti a casa D’Annunzio - Il mondo in un CLICK - Concorso Joy&Job 2011


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