PROGETTO PILOTA
UNA RETE DI VALORE
GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
Il volume raccoglie i risultati tecnico-scientifici conseguiti nell’ambito del progetto pilota “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura internazionale” finanziato nel quadro del Progetto Integrato Regionale (P.I.R.) “RETI PER LO SVILUPPO LOCALE”.
Coalizione del progetto pilota n. 11 Provincia di Trapani Provincia Regionale di Trapani (Soggetto rappresentante) Comune di Trapani Comune di Erice Comune di Valderice Comune di Marsala Comune di Buseto Palizzolo Comune di Castellammare del Golfo Comune di Paceco Comune di Gibellina Comune di Salemi Comune di Vita Comune di Petrosino Comune di Custonaci Comune di San Vito Lo Capo Comune di Castelvetrano Comune di Campobello di Mazara Comune di Calatafimi-Segesta Comune di Salaparuta Hanno partecipato ai lavori del Comitato di Coordinamento: On. Avv. Girolamo Turano, Presidente Provincia Regionale di Trapani Sen. Antonio D’Alì, ex Presidente Provincia Regionale di Trapani Avv. Girolamo Fazio, Sindaco di Trapani Avv. Nicola Messina, Vicesindaco di Trapani Avv. Lorenzo Carini, Sindaco di Marsala Enol. Giuseppe Milazzo, Assessore Dott. Giovanni Pompeo, Sindaco di Castelvetrano Prof. Francesco Calcara, Vicesindaco di Castelvetrano Dott. Giacomo Tranchida, Sindaco di Erice Dott. Ignazio Sanges, ex Sindaco di Erice Rag. Ciro Caravà, Sindaco di Campobello di Mazara Salvatore Giorgi, Assessore Daniele Mangiaracina, ex Sindaco di Campobello di Mazara Dott. Biagio Mastrantoni, ex Sindaco di Salemi Dott. Girolamo Binaggia, CISL Dott.ssa Rosetta Gabriele, Associazione Industriali Trapani Dott. Alberto Ditta, Agriturpesca
Hanno collaborato: Nucleo Tecnico per l’Attuazione Dott. Giovanni Catania - Coordinatore, Dirigente Settore Programmazione e Finanziamenti della Provincia Regionale di Trapani Ing. Mariano Palermo - Comune di Castelvetrano Ing. Danilo La Rocca - Comune di Castelvetrano Arch. Vincenza Canale - Comune di Marsala Geom. Gaspare Buscemi - Comune di Marsala Dott.ssa Rosanna Montalbano - Comune di Trapani Dott. Gildo La Barbera - Consulente specialistico Antonino Cammarata - Unità di supporto, Provincia Regionale di Trapani Consulenti Arch. Giovanni Vultaggio - Coordinatore progetto “Palinsesto” Dott.ssa Caterina Borruso - Coordinatrice progetto “Interfaccia” Dott. Alessandro Alongi - Coordinatore progetto “Distretto Agroalimentare” Dott. Giampiero Cappellino, Dott. Antonio Barone - Animatori progetto “Sistema Turistico Locale” Ing. Piero Serra (Blupeter s.p.a.) - Realizzazione intervento “Sistema Turistico Locale” Dott. Piero Calderaio e Dott.ssa Mara Noto - Responsabili progetto “Ermes” Coordinamento editoriale Simona Licata e Alice Giannitrapani Progetto Grafico Key 75
Questa pubblicazione nasce nell’ambito del progetto Ermes, PIR n. 11 Misura 3.10 del Por Sicilia 2000-2006 cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dall’Assessorato del Lavoro, della Previdenza Sociale, della Formazione Professionale e dell’Emigrazione della Regione Siciliana.
P.I.R Progetto Integrato Regionale n. 11 - 3.10 RISORSE E COMPETENZE - PROGETTO ERMES - cod.: 1999.IT.16.1.PO.011/3.10/7.2.4/122 PIR 11 La distribuzione è gratuita.
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Il
consistente intervento del progetto pilota “Una rete di Valore”, realizzato per la prima volta su tema-
tiche riguardanti il marketing territoriale mediante un’approfondita collaborazione tra comuni e provincia regionale, ha inaugurato un metodo nuovo e ricco di significati. Principalmente, l’avere attivato un percorso collegiale tra enti locali trapanesi, accedendo a misure di finanziamento comunitario gestite dalla Regione siciliana, si deve annotare come un fatto di per sé nuovo. Infatti, è proprio grazie al forte coinvolgimento degli enti pubblici a diversi livelli che si può migliorare l’impatto dei progetti ed acquisire indicazioni anche per il futuro delle politiche di sviluppo. La novità di quest’ampia coalizione territoriale è stata proprio la visione unitaria dei problemi e delle prospettive di sviluppo nei settori del turismo culturale e delle produzioni agroalimentari, prescelti dalla coaliOn. Avv. Girolamo Turano Presidente della Provincia Regionale di Trapani
zione come banco di prova delle capacità di programmazione delle politiche pubbliche in questi settori, delle esigenze effettive e delle opportunità di promozione e commercializzazione di prodotti e servizi. Sono convinto, anche per l’ampiezza dei risultati prodotti, che la strada intrapresa, ovvero di puntare sulle straordinarie vocazioni del nostro territorio, sia l’unica percorribile per superare antichi e nuovi gap tra il nostro territorio e puntare sui veri punti di forza dell’offerta territoriale trapanese. Questo approccio non sarà efficace se, però, non si proseguirà sulla strada tracciata: programmazione unitaria territoriale; coinvolgimento delle istituzioni a tutti i livelli (governance multilivello); forte affidamento sulla capacità e la freschezza dei giovani; alta professionalità e specializzazione dei professionisti impegnati nelle attività; attenzione ai percorsi strategici e massima apertura internazionale. L’auspicio è che i risultati di questi interventi siano pienamente ed efficacemente utilizzati dai finanziatori e da tutti quanti ne abbiano interesse, siano essi pianificatori, professionisti, studenti, politici, imprenditori, docenti, dirigenti o semplici appassionati. La certezza che deve accompagnare tutti è che soltanto cointeressando tutte le componenti della società ai percorsi di programmazione strategica per lo sviluppo, che questa Provincia regionale vuole portare avanti con estrema convinzione e rigore metodologico, si potranno affrontare le enormi sfide che abbiamo di fronte. Auguro, per questo, a tutti buona lettura, rinnovando alla Regione siciliana ed all’Unione europea, il profondo ringraziamento dell’Istituzione Provinciale per questa significativa esperienza di governo dei processi, affidata alla Provincia nel rispetto del suo precipuo compito e dovere: valorizzare e rappresentare i territori nelle loro più svariate esigenze ed espressioni.
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Il
progetto pilota “Una Rete di Valore”, è stato concepito come una grande opportunità per intercon-
nettere politiche e strategie locali, rafforzando la logica programmatica e migliorando l’efficacia di tutte le politiche in atto. Un forte accento è stato posto sull’efficienza della Pubblica Amministrazione nella governance dei processi e delle progettualità di rete, siano esse riferite alle infrastrutture di contesto sia ai servizi necessari a garantire un moderno posizionamento della Provincia di Trapani nel panorama delle aree che presentano dinamiche promettenti sotto il profilo dello sviluppo economico e sociale, nonché sotto il profilo di una crescente notorietà nazionale ed internazionale. Il progetto è stato l’occasione per proseguire su quella strada, già intrapresa nelle ultime esperienze di progettazione dei fondi comunitari 2000/2006, di cooperazione tra enti locali di una stessa area geografica. Il risultato più visibile del ruolo che il partenariato ha svolto nell’ambito del progetto pilota è rappresentato Avv. Girolamo Fazio Sindaco della Città di Trapani
dalla convergenza degli attori dello sviluppo verso la definizione di un obiettivo comune di crescita dell’area: la creazione di un ambiente favorevole all’aumento delle occasioni imprenditoriali, dell’occupazione e della qualità della vita che faccia leva su un connubio di elementi tra loro strettamente interrelati - qualità dei prodotti e dei processi, nuove forme di turismo e di accoglienza, miglioramento della dotazione infrastrutturale ed ambientale. Il lavoro svolto nell’ambito del progetto è stato mirato alla costruzione di meccanismi che potessero garantire quella integrazione operativa e strategica in grado di supportare l’azione e l’interdipendenza degli attori attraverso anche l’acquisizione della capacità di prendere decisioni collegiali partendo dai bisogni specifici espressi dal territorio. Proprio la programmazione 2007-2013 dei fondi comunitari, in misura ben maggiore rispetto al periodo 2000-2006, insiste su forme di partenariato attivo per l’attuazione dei programmi di sviluppo locale e non solo. Modalità che rendano “protagonisti” del progetto i diversi partner, perché solo un partenariato rappresentativo della comunità locale e attivo rende i progetti di sviluppo realmente benefici per un territorio e per le persone che lo abitano. In questo quadro si inserisce la forte spinta esistente a livello comunitario, ripresa a livello nazionale e regionale, verso un’integrazione tra i fondi e le relative programmazioni: non è, infatti, più sostenibile l’idea di tanti progetti simili, che operano sugli stessi territori ma che, operando nell’ambito di programmazioni diverse, non si “parlano”; non è sostenibile l’idea di progetti che, pur intervenendo negli stessi settori e negli stessi ambiti, generano azioni separate e parallele, invece di dar vita a relazioni proficue per ognuno. Al termine dell’esperienza progettuale rimane la consapevolezza di avere consolidato un percorso di collaborazione da sviluppare anche nel lungo termine in maniera da rendere la cooperazione tra enti uno stabile strumento di sviluppo dell’area.
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La
crescita del territorio provinciale è frutto della grande collaborazione che si è attuata in questi ultimi anni
fra pubbliche Amministrazioni: Trapani, Marsala, Castelvetrano, Erice, Salemi, ecc., che si sono unite con il fine comune di promuovere le bellezze ambientali ed architettoniche e le eccellenze enogastronomiche. In questa panoramica il vino ha una posizione di pole position, particolarmente per me che rappresento la città di Marsala, equivalente, nell’immaginario collettivo, di vino-marsala. Nel trapanese si concentra, infatti, oltre metà della produzione della Sicilia ed il 7% di quella italiana. La provincia di Trapani eccelle, inoltre, non solo per quantità, ma anche per qualità e può fregiarsi di avere ben sei tipologie di vini DOC, primo fra tutti il Marsala DOC, un liquoroso conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. I nostri vini sono conosciuti in tutto il mondo. A promuoverlo nel 1773 fu un commerciante inglese, John Woodhouse, che assieme ai suoi familiari impiantò e comprò tantissimi vigneti. Il Marsala venne quindi esportato in America ed in Australia coinvolgendo ben preAvv. Lorenzo Carini Sindaco della Città di Marsala
sto altri due insigni produttori, gli Ingham ed i Whitaker. Gli italiani che per primi si occuparono della produzione del “Marsala” furono i Florio. Nel 1832 Vincenzo Florio ed il figlio Ignazio, industriali ed armatori, costruirono il loro stabilimento e distribuirono il Marsala in ogni parte del mondo. Dopo i fasti del 1900, nel 2000 l’economia legata alla produzione vitivinicola ha subito un consistente rallentamento. Da qui l’intervento delle Pubbliche Amministrazioni per innescare un processo virtuoso di rilancio di queste attività economiche e sbloccare l’empasse attuale. Un intervento forte e finalizzato a incentivare il forte interesse del mercato del nord per le produzioni enologiche siciliane. Non a caso molti produttori di vino nazionale (Zonin, Marzotto, Ilva...) hanno deciso di investire in Sicilia. Questo processo, che ha interessato importanti produttori, potrebbe presto essere esteso alla Cantine Sociali, il cui rilancio influisce sulle sorti di gran parte dei piccoli viticultori della Provincia. Dopo la conclusione della politica assistenzialistica del governo isolano, si è iniziato a perseguire un approccio privatistico che deve necessariamente riorganizzare il management, puntando sulla qualità del prodotto, legato ad una nuova organizzazione imprenditoriale che sfrutti le potenzialità del mercato. Il Progetto Integrato Regionale (PIR) denominato “Una rete di Valore”, realizzato dalla coalizione dei 17 comuni della Provincia di Trapani, ha consentito alle Amministrazioni pubbliche di potere concludere una fattiva collaborazione al fine del raggiungimento di un interesse comune. Il progetto ha inteso stimolare lo sviluppo economico della nostra provincia e ritengo che l’esperienza positiva di collaborazione fra le amministrazioni potrà favorire tale sviluppo, che permetterà alle future generazioni di lavorare e vivere bene nella nostra splendida terra. Il principale obiettivo è stato la prospettiva della politica di internazionalizzazione. Tale politica di internazionalizzazione dell’economia delle regioni ad Obiettivo 1 è stata recepita all’interno del Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006, quale strumento importante della politica nazionale. Dall’inizio dell’attuazione dei Programmi Operativi 2000-2006 questa azione si è evoluta, trasformando gli interventi di sostegno alle PMI per la penetrazione di nuovi mercati esteri (attraverso partecipazioni a fiere, formazione mirata, assistenza tecnica per la commercializzazione) in un’azione trasversale di apertura verso l’esterno che coinvolge l’intera comunità regionale. In tale direzione è indirizzata l’attività del PIR che ha inteso principalmente spingere l’internazionalizzazione dell’economia della nostra Provincia. Questo processo è, dunque, un’opportunità per la nostra Provincia e può concorrere in maniera significativa al raggiungimento sia degli obiettivi di crescita che di sviluppo. L’internazionalizzazione è una sfida imposta dal processo di globalizzazione culturale e produttiva ed è sinonimo di apertura dei sistemi locali che scelgono l’innovazione e il dialogo per cercare nuove opportunità di crescita e sviluppo. L’augurio è che assieme si guardi in alto puntando ad una politica di integrazione dei territori e del partenariato economico e sociale, che diventi mezzo di rilancio o piuttosto di partenza di un’economia reale e produttiva.
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Gli
strumenti integrati, in special modo quelli intesi a una collaborazione tra comune e territorio su piat-
taforma provinciale (Distretto Agroalimentare, STL, Progetto Interfaccia, Progetto Palinsesto, Risorse e Competenza), hanno consentito, consentono e consentiranno agli amministratori di ascoltare, comprendere, armonizzare e decifrare meglio, con sempre maggiore competenza, gli input che provengono dalle relazioni produttive, dalle reti virtuose, dalle partnership culturali e di sviluppo che una humus come quella del trapanese e della Valle del Belice deve assolutamente consentire e valorizzare. I risultati di una simile programmazione sono destinati a germogliare ben oltre il limite temporale cui ogni azione è consegnata nel tempo attuale. Ci sono ancora molteplici e multiformi orizzonti di ibridazione tra cultura, turismo, territorio, Dott. Giovanni Pompeo Sindaco della Città di Castelvetrano
intelligenze a quest’ultimo collegate, che è compito sacrosanto della politica coordinare e valorizzare, affinché il loro significato non si limiti alla rete e alla struttura del progetto in se stesso, ma sia invece il prerequisito funzionale sulla base del quale sia pensabile davvero una nuova strategia di sviluppo e di creatività. Le sfide del 2010 rilanciano la posta del ruolo euro-mediterraneo della Sicilia; per questa sfida la Provincia Regionale Trapani può già candidarsi ad epicentro in quanto già sede privilegiata di interculturalità e di storia. Ogni progetto di interrelazione e di affiatamento delle capacità manageriali del territorio può, e anzi deve, essere diretto alla continuità e allo spirito positivo emerso in questa esperienza di coordinamento: sono queste le chiavi in grado di aprire alla Sicilia le porte dell’Euro-mediterraneità e del Mondo. In questa angolazione, la provincialità - e non il provincialismo - può e deve diventare il valore aggiunto e il volano “intelligente” dello sviluppo e delle opportunità per le giovani generazioni.
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Introduzione e note sul concetto di programmazione unitaria di Giovanni Catania, Dirigente del Settore Programmazione e Finanziamenti della Provincia Regionale di Trapani
PARTE PRIMA Il processo di programmazione innovativa della Provincia di Trapani a cura di Giovanni Catania 23 INDICE
25 30 33
36 40 40 41 42 50 59
1. Il Metaplan della Provincia di Trapani (valutazione ex ante e di contesto 2007-2013) 1.1 Compatibilità tra Metaplan e gli orientamenti più recenti 1.2 La nuova fase di verifica 2. Il Pir “Reti per lo Sviluppo Locale” e il progetto pilota “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura internazionale” 2.1 La struttura di governance per l’attuazione amministrativa 2.2 Il progetto pilota “Una Rete di Valore” come contributo alla governance per i programmi di sviluppo locale 2.3 Il modello della P.A. come mediatore 2.4 Il modello della Collettività come mediatore 2.5 I presupposti della “Rete di Valore” 2.6 Il concetto di “Rete di Valore” 2.7 L’impatto del progetto
63
3. Un contributo effettivo all’adozione di linee guida per l’internalizzazione delle competenze
75
Approfondimenti
75
Scheda 1 - Piano Territoriale Provinciale, ex art. 12 L.R. 9/86 a cura dell’Ufficio del Piano Territoriale Provinciale, redatta dall’Ing. Alessandro Putaggio, responsabile dell’Ufficio
85
Scheda 2 - L’opportunità del distretto pilota della nautica del turismo a cura di Giovanni Catania
87
Scheda 3 - Il progetto pilota “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura inernazionale” a cura di Giovanni Catania
88
Scheda 4 - I risultati previsti a cura di Giovanni Catania
89
Scheda 5 - I cinque interventi del progetto pilota “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura internazionale” a cura di Giovanni Catania
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PARTE SECONDA I progetti ammessi al finanziamento nel quadro del PIR “Reti per lo Sviluppo Locale” e il progetto pilota “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura internazionale” 93
1. Progetto Distretto Agroalimentare a cura di Alessandro Alongi
94
98 100 100 102 102 103 104 104 105 106 106 107 107 108 108
Introduzione di Roberto Azzolini, Esperto in commercio estero 1.1 Fasi ed azioni realizzate 1.2 Missioni istituzionali 1.2.1 Missione a Shanghai e Pechino (novembre 2006) 1.2.2 Missione a Valencia (luglio 2007) 1.2.3 Missione - Presentazione del Parco Agroalimentare della Provincia di Trapani alla Campionaria di Milano (novembre 2007) 1.2.4 Missione negli USA (California) 1.2.5 Missione a New York City 1.3 Convegno, attività di comunicazione ed animazione 1.4 Studi ed elaborati 1.4.1 Le strategie per il vino 1.4.2 Le strategie per l’olio 1.4.3 Le strategie per il territorio 1.5 Il marchio territoriale 1.5.1 Il marchio territoriale di qualità 1.5.2 Le regole 1.5.3 La struttura organizzativa 1.5.4 Soggetti che possono richiedere la licenza d’uso 1.5.5 Uso del marchio 1.6 Programmazione 2007-2013 1.7 Output, risultati conseguiti e conclusioni
111
Approfondimenti
113
2. Progetto Interfaccia a cura di Caterina Borruso
114
117 119 123
Introduzione di Puccio Corona, Giornalista e conduttore televisivo 2.1 Fase 1 - Piano integrato di comunicazione e Promozione Economica e Sociale 2.2 Fase 2 - Azioni di networking connection 2.3 Fase 3 - Azione di idee innovative 2.4 Fase 4 - Diffusione dei risultati finali del progetto
125
Approfondimenti
127
3. Progetto Palinsesto a cura di Giovanni Vultaggio
128
Introduzione di Roberto Cotta, Esperto di politiche di sviluppo locale - SDA Bocconi, Milano 3.1 Premessa
95 96 96 97 98
115
131
147 149 149 151 152
3.2 Il Progetto 3.3 Impianto metodologico 3.4 Sviluppo del sistema di monitoraggio 3.4.1 Schede di monitoraggio 3.4.2 L’attività 3.5 Mappatura delle risorse di interesse turistico culturale 3.5.1 L’attività dei rilevatori 3.5.2 Strutturazione e verifica dei Circuiti di visita 3.6 Sviluppo di un GIS-SIT turistico culturale della Provincia di Trapani 3.6.1 Portale Turistico Culturale 3.7 Creazione di un innovativo parco progetti di turismo culturale 3.7.1 Linee Guida e gli esempi proposti per lo sviluppo del turismo culturale 3.8 Workshop di esperti locali, internazionali e di mobilità 3.9 Altre attività di Progetto 3.9.1 Missioni in Italia e all’estero 3.9.2 L’aspetto promozionale 3.9.3 Le conferenze
155
Approfondimenti
157
4. Progetto S.T.L. (Sistema Turistico Locale) a cura di Giampiero Cappellino e Antonio Barone
158 161
Introduzione di Piero Serra, Amm. Del. BLUPETER 4.1 Proposte di attivazione della concertazione territoriale finalizzata alla definizione del Piano di Sviluppo Turistico Territoriale di Giuseppe Cappellino 4.2 Le attività di animazione territoriale di Antonio Barone 4.3 Promozione dell’immagine turistica del territorio ed “analisi opportunità” a cura di Blupeter S.p.A. e Studio Mailander S.r.l. 4.4 Iberian Tourist in Sicily a cura di Ada Comunicazione con la premessa di Vincenzo Fazio, Presidente Associazione Strada del Vino Erice Doc
132 133 134 136 138 139 141 141 142 143 144 145
166 170
209
217
Approfondimenti
219
5. Progetto Ermes a cura di Piero Calderaio e Mara Noto
220 222 225 228 231
Introduzione di Nicola Colabella - Consulente per il settore bancario 5.1 La ricerca 5.2 L’intervento formativo 5.3 L’attività di sensibilizzazione, informazione, pubblicità 5.4 L’azione di monitoraggio e valutazione
237
Approfondimenti
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Introduzione e note sul concetto di programmazione unitaria
Dott. Giovanni Catania Dirigente del Settore Programmazione e Finanziamenti della Provincia Regionale di Trapani
Questo volume intende contribuire all’affermazione del principio per cui una corretta programmazione a carattere strategico ed una corrispondente progettazione che dia senso ad un’azione amministrativa declinata su standard più efficaci e di confronto costante con le realtà esterne in un’ottica di leale confronto tra amministrazioni, di valorizzazione delle professionalità e soprattutto dei giovani, di apertura internazionale e di sana gestione amministrativa, siano oggi strumenti indispensabili per garantire la crescita del territorio. Oggi, a distanza di tre anni dall’avvio del ciclo di programmazione unitaria 2007-2013, si registrano ancora forti ritardi e numerose incertezze operative. Tuttavia, l’attuazione del progetto pilota “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura internazionale”, che riassume l’esperienza di governo di coalizioni che insieme avevano garantito l’attuazione dei PP.II.TT. (progetti integrati territoriali) e che, sebbene in formazione ridotta (17 comuni su 24), si sono presentate anche all’appuntamento con il P.I.R. “Reti per lo Sviluppo locale”, lascia sul campo un patrimonio di progetti i cui ritrovati in termini culturali e di idee hanno lanciato un modello nuovo nel panorama della programmazione e della pianificazione dello sviluppo in provincia di Trapani e lasciato certamente un segno, una traccia evidente, nello sviluppo di politiche destinate al territorio ed agli operatori. Oggi, declinare il concetto di programmazione unitaria promosso a partire dai documenti comunitari è più facile in provincia di Trapani grazie all’attuazione di questo progetto pilota. È facile, però, scambiare il concetto di programmazione unitaria contenuto nei più recenti documenti strategici del’Unione europea, di Stato e regioni, con il più vetusto concetto di programmazione coerente. Vediamo di sta-
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bilire alcune differenze, in quanto si tratta di concetto molto diversi. I progetti inquadrati in una programmazione coerente rispettano i criteri fissati a monte per lo sviluppo (modello Agenda 2000). Ad esempio, i PIT erano chiamati a rispettare pienamente la consecutio temporum ed erano chiamati a ragionare anche sul concetto di continuum spaziale, con diverse modalità. La cornice Spazio-Tempo è stato il quadro all’interno del quale si sono consumate le relazioni di coerenza spaio-temporale. Un preciso riferimento a questo frame programmatorio è stato nella nostra regione il POR Sicilia 2000-2006. La Programmazione unitaria, invece, riguarda: a) La capacità di integrazione, oltre che nel continuum spazio-temporale, anche nella dimensione tematica. a.1 Nella dimensione tematica prevale l’attenzione alle capacità della programmazione di generare non soltanto il rispetto di criteri in astratto, bensì un nuovo tipo di coerenza: i progetti che rispondono alle caratteristiche di aggancio perfetto ad una tematica si distinguono sotto il profilo qualitativo in quanto sono capaci di sviluppare il tema efficacemente, migliorando l’impatto delle politiche. Lo sviluppo del tema presuppone, infatti, una nuova attenzione al processo di sviluppo del tema stesso ed alla metodologia d’intervento specifica. a.2 Il tematismo implica un passaggio logico che procede dall’oggettività alla soggettività della programmazione nel senso che, abbandonati i riferimenti puramente teorici, la ricerca di una coerenza sotto il profilo tematico “crea” una soggettività che diventa essa stessa riferimento dell’azione che, intanto, contribuisce a raggiungere obiettivi (“target”: oggetto da colpire), in quanto collega il soggetto all’oggetto e lo individua come destinatario della stessa azione da esso attuata e/o promossa, l’unico in grado di declinare veramente ed efficacemente il “tema”. In questo caso, gli interventi che rispondono a questa logica sono basati sul principio di “responsabilità” nell’ideazione, nell’avvio, nell’attivazione e nella successiva “gestione”. Dunque, il “soggetto responsabile” nella programmazione 2007-2013 dovrebbe essere quello che può/deve gestire i risultati dell’intervento. Troppo spesso, infatti, il risultato altro non sarà se non una sana, buona gestione dei risultati stessi. b) Il grado di efficacia delle forme della sussidiarietà. b.1 Siccome i progetti dovranno distinguersi per la loro capacità di risolversi in “obiettivi di servizio” raggiunti, e considerando che la dimensione “tematica” non riguarda più soltanto il raggiungimento del target, ma di fatto sposta l’attenzione sulla capacità stessa (e sul livello culturale) dell’organizzazione che lo realizza, occorre chiedersi:
18
- quale sia la dimensione ottima dell’organizzazione che deve implementare il progetto; - quale sia la dimensione ottimale dell’organizzazione che deve gestirne i risultati nel lungo termine; - se i due soggetti debbano/possano coincidere in taluni casi da regolamentare espressamente o da creare ad hoc per il raggiungimento di “obiettivi di servizio” significativi per la collettività; - se l’attuale configurazione degli Enti locali e dei probabili enti attuatori di strumenti specifici di sviluppo non sia totalmente inadeguata per rispondere ai bisogni della nostra società ed al modello di crescita prescelto. Il PIR, in questo senso, ha rappresentato un modello innovativo per tutte le “sane” progettualità con “visione strategica”, organica, sistemica e sistematica progettate nell’ambito del progetto pilota “Una rete di Valore”, gettando un ponte sicuro verso la nuova programmazione. Non valorizzare, o peggio, rinnegare i risultati di questo progetto pilota equivarrebbe a banalizzare anche il partenariato che li ha prodotti e la particolare tensione verso i risultati registrata durante lo svolgimento delle azioni, nella convinzione che si stesse finalmente adottando un modus operandi realmente strategico per lo sviluppo del territorio trapanese. Per questo - e per favorire una migliore progettazione di sistema che risponda sia a quanto emerso dagli studi e dalle verifiche sul campo nel corso del progetto pilota sia alle nuove tendenze in atto nella programmazione europea, nazionale e regionale - raccomando l’analisi di questo volume a quanti intendano misurarsi nella progettazione di nuovi interventi, nella certezza di rendere loro un servizio utile.
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Parte Prima
a cura di Giovanni Catania
Il processo di programmazione innovativa della Provincia di Trapani
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1.
Il Metaplan della Provincia di Trapani (valutazione ex ante e di contesto 2007-2013)
24
La Provincia, quale Ente Terri-
vede un approccio programma-
2006 e visione strategica delle
toriale Intermedio, ha progres-
tico strategico e un raccordo or-
Regioni e del Centro; confronto
sivamente affermato un ruolo di
ganico della politica di coesione
strategico tra Centro e Regioni;
coordinamento della Provincia
con le strategie nazionali degli
stesura del Quadro. In tutte le
nella programmazione ed attua-
Stati membri. A tal fine, l’Italia
fasi era stato previsto un forte
zione dei progetti di sviluppo co-
ha presentato all’Unione Euro-
confronto con il partenariato
munitari e negli interventi di pro-
pea un Quadro Strategico Na-
economico-sociale e con le rap-
grammazione negoziata.
zionale con l’obiettivo di indiriz-
presentanze degli Enti locali.
A seguito dell’emanazione de-
zare le risorse che la politica di
gli orientamenti comunitari, un
coesione destina al nostro Pae-
1.1 Compatibilità tra il Me-
Accordo Generale siglato da cir-
se, sia nelle aree del Mezzogior-
taplan e gli orientamenti
ca 60 soggetti del partenariato
no sia in quelle del Centro-Nord.
più recenti
istituzionale, sociale ed economi-
Nelle linee guida approvate dal-
Già a partire dagli orientamenti
co della Provincia di Trapani era
l’intesa del 3 febbraio 2005, Sta-
contenuti nel Documento strate-
stato inviato alla Presidenza del-
to, Regioni, Enti locali avevano
gico regionale preliminare per la
la Regione nel novembre del
già deciso di cogliere l’occasio-
politica di coesione 2007-2013
2004. L’Accordo, in risposta ad
ne del Quadro per consolidare e
del dicembre 2005 e nel Quadro
un preciso invito della Regione
completare l’unificazione della
Strategico Nazionale per la poli-
siciliana, rinviava al documento
programmazione delle politiche
tica regionale di sviluppo 2007-
programmatico denominato
regionali, comunitaria e nazio-
2013 di cui alla bozza dell’aprile
“Metaplan” che conteneva una
nale e per realizzare un più forte
del 2006, era stato possibile va-
piattaforma di 4 obiettivi generali
raccordo di queste con le politi-
lutare la netta compatibilità del
da perseguire nel territorio pro-
che nazionali ordinarie, definen-
Metaplan rispetto alle formulazio-
vinciale in vista del periodo di
do gli indirizzi per la scrittura del
ni ed agli indirizzi contenuti nei
programmazione 2007-2013.
Quadro. Le Linee guida avevano
suddetti documenti, incluse le
Il Regolamento generale sulla
anche stabilito un percorso di
dieci priorità tematiche fissate
politica di coesione comunitaria
scrittura dei programmi in tre fa-
dalla Commissione Europea:
per il periodo 2007-2013 pre-
si: valutazione dei risultati 2000-
• con la conferma dell’unitarietà
Tabella 1
Le dieci priorità tematiche della programmazione 2007-2013
1
Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane
2
Promozione, valorizzazione e diffusione della Ricerca e dell’innovazione per la competitività
3
Uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo
4
Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo
5
Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale
6
Reti e collegamenti per la mobilità
7
Competitività dei sistemi produttivi e occupazione
8
Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani
9
Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse
10 Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci
26
della programmazione come
auspicare che venga migliorato il
tuata dalla Cabina di regia ope-
metodo cardine per garantire
livello di coordinamento e di spe-
rativa a Trapani nel 2004 si sono
che il processo di sviluppo si
sa, anche da parte dei grandi
mostrate, purtroppo, corrette.
svolgesse ordinatamente ed ef-
investitori pubblici (ANAS, RFI,
Successivamente si rilevò come
ficacemente, il che sottendeva
…), sul territorio provinciale e
risultasse essenziale, per rispet-
un uso conforme ai programmi
che gli EE.LL. possano pianifica-
tare i criteri della programma-
di sviluppo anche delle risorse
re meglio le previsioni di spesa
zione unitaria, non soltanto “riu-
proprie degli EE.LL. con il dop-
anche in vista di un uso delle ri-
nire i procedimenti” del Piano
pio obiettivo del miglioramento
sorse più massiccio per investi-
Territoriale Provinciale e della
della qualità della vita dei cittadi-
menti, anche a prescindere dai
Nuova Programmazione, snel-
ni e del contesto di insediamen-
vincoli derivanti dagli obiettivi di
lendone le procedure e riducen-
to delle imprese;
finanza pubblica.
do i tempi dei negoziati intra-
• con l’enfasi sui processi di svi-
In sintesi, si trattava di armoniz-
partenariali, ma anche affrontare
luppo basati sull’attivazione di
zare il ciclo finanziario con il ciclo
ordinatamente i negoziati con le
risorse (umane, finanziarie e ter-
progettuale, a tutti i livelli.
altre parti pubbliche a tutti i livelli
ritoriali) da valorizzare con pro-
Uno sforzo di programmazione
e con le componenti private, as-
getti di cui occorre valutare pre-
senza precedenti, che rappre-
sociative, consortili, di sindacato,
ventivamente l’ordine di priori-
sentasse una grande opportuni-
oltre alle varie aggregazioni del-
tà, in una logica di selettività de-
tà per le autonomie locali ma
la collettività, avviandosi corag-
gli investimenti, apertura al capi-
che al tempo stesso - data la
giosamente verso un processo
tale privato e apertura internazio-
novità - avrebbe potuto, se non
di Pianificazione Strategica Pro-
nale. (Tabella 1)
affrontato come un nodo cru-
vinciale o, meglio, di co-pianifica-
In questa logica, considerato
ciale, provocare ingente spre-
zione avente a riferimento l’area
che le risorse destinate alla poli-
co di risorse umane e clamo-
vasta.
tica regionale hanno e dovranno
rosi ritardi in fase di attuazione e
Al riguardo, sono numerose le
sempre più avere un carattere
spesa.
iniziative intraprese dagli EE.LL.
realmente aggiuntivo rispetto al-
Queste previsioni, già alla base
della Provincia di Trapani per
le risorse ordinarie, ci si deve
della valutazione ex ante effet-
l’avvio di processi di pianifica-
Fig.1 Stato della Pianificazione Strategica nella Provincia di Trapani Elaborazione: Alessandro Alongi
zione strategica. Nella carta del-
capacità di visione chiara a me-
getti che vi operano e che ha,
lo “Stato della Pianificazione stra-
dio-lungo termine e di condivi-
tutto sommato, in quella fase
tegica”, elaborata in vista del-
sione di progetti e interventi a
(2004) consentito di costruire, a
l’incontro preliminare con i Sin-
livello territoriale, tattico e ge-
seguito di svariate sessioni tec-
daci della Provincia di Trapani
stionale. E ciò non soltanto per
niche e politico-istituzionali, un
tenutosi nel 2006, si notavano i
la capacità di amplificazione del-
patrimonio di informazioni, rela-
diversi livelli di attivazione dei
le evidenti interconnessioni a li-
zioni, strategie spingendosi si-
Piani strategici a livello comu-
vello delle infrastrutture strate-
no all’individuazione di direttrici
nale, oltre a vistose lacune che
giche (ferrovie, strade …), ma
strategiche di intervento tutte
riguardano i Comuni di Petrosi-
anche per la garanzia che non
quante ancora fortemente at-
no, Paceco, delle Isole Egadi e
vengano duplicate funzioni stra-
tuali rispetto al fabbisogno di
di Pantelleria.
tegiche con il proliferare di pro-
politiche di sviluppo territoriale.
L’attivazione della Pianificazione
getti e interventi puntuali simili
La scelta delle politiche e degli inter-
strategica a livello di città - uno
tra loro ed in netta sovrapposi-
venti da attuare sul territorio pro-
dei punti cardine della nuova
zione. (Fig. 1)
vinciale era stata, infatti, effet-
programmazione in linea con la
Il “Metaplan” si deve considera-
tuata con riferimento alle carat-
priorità di rendere più attrattivi
re, perciò, uno strumento di pro-
teristiche peculiari del territorio,
ed efficienti i sistemi urbani - non
grammazione che prendeva in
con particolare riferimento alla
collide affatto con una più ampia
considerazione, con riferimento
struttura della sua attività econo-
Pianificazione strategica del ter-
al periodo 2007-2013, i fabbi-
mica e sociale, nonché declina-
ritorio, anzi ne può esaltare le
sogni del territorio e di tutti i sog-
ta a partire dalle potenzialità
28
emergenti e delle risorse umane
I progetti sono stati individuati
be dovuto essere quello di ap-
e naturali disponibili. La lettura di
sulla base delle reali esigenze
profittare della piattaforma preli-
queste variabili aveva contribui-
del territorio. Il metodo utilizzato
minare del Metaplan per accor-
to alla selezione dei singoli pro-
ha rappresentato una novità nel
gersi di tutte le implicazioni in
grammi di investimento che emer-
panorama della pianificazione
termini di integrazioni possibili
gevano dalle segnalazioni di prio-
strategica, poiché il lavoro di co-
tra gli interventi, tra gli interventi
rità da parte dei comuni per il
struzione del Piano si svolgeva
e le politiche, tra politiche e po-
periodo 2007-2013, avendo a
indipendentemente dalla mera
litiche, ma anche tra soggetti ed
riferimento un solo criterio di scel-
individuazione dei canali di fi-
organismi - anche esterni all’area
ta: “Selezionare gli interventi e
nanziamento.
- partecipanti a quel processo,
le azioni che potessero contribui-
In termini più chiari, la Provincia
da recuperare anche in una fase
re, secondo precisi nessi di cau-
Regionale aveva seguito pun-
successiva per l’ottimizzazione
sa-effetto, alla crescita dell’eco-
tualmente le indicazioni della
del piano.
nomia, dell’occupazione e del
Commissione Europea e della
Tali meccanismi sono stati al
benessere sociale del territorio”.
Presidenza della Regione nel dif-
centro degli obiettivi del proget-
Il complesso di questi progetti,
ficile passaggio da una program-
to pilota “Una Rete di Valore” -
opportunamente riclassificato,
mazione per canali di finanziamen-
progetto n. 11 approvato a vale-
rappresentava un programma di
to (ovvero articolata per Misure)
re sulle risorse del PIR “Reti per
intervento che mostrava, tutta-
ad una programmazione basata
lo Sviluppo locale”, che ha in-
via, ampi gradi di sovrapposi-
sulla Progettualità e sulle Priori-
teressato gran parte dei comuni
zione con le priorità espresse
tà territoriali, in cui le ipotesi e le
della Provincia di Trapani, so-
dalla Commissione Europea.
richieste di fondi potessero esse-
prattutto riguardo alla tematica
Il Parco progetti scaturito dal
re resi coerenti anche rispetto
dominante nello scenario dello
confronto tra gli Enti e gli Organi-
ad un orizzonte temporale più
sviluppo trapanese, che riguarda
smi del partenariato riguardava,
lungo del normale (10 anni).
la valorizzazione delle risorse na-
in particolare investimenti sia
Un aspetto molto rilevante da
turali e culturali della provincia.
pubblici sia privati da realizzare
affrontare con il partenariato nel
Tali progetti dovrebbero essere
dal 2007 al 2013.
corso della concertazione avreb-
messi in grado, durante la fase
gestionale provinciale, di genera-
collegamenti low-cost da e per
• alla puntuale mappatura fina-
re un effetto moltiplicatore delle
l’aeroporto di Trapani Birgi e pre-
lizzata alla conoscenza di detta-
opportunità per il sistema, tipico
via analisi di coerenze con le
glio ed alla progettazione nel set-
delle piattaforme che coinvolgo-
modalità di acquisto del prodot-
tore del turismo e dei beni cultu-
no il maggior numero possibile di
to turistico online che assorbe
rali, scaturite dal progetto Pa-
nodi della rete e che utilizzino in
ormai il 50% circa del mercato
linsesto che, insieme al progetto
via sperimentale risorse aggiun-
delle prenotazioni di viaggio;
Ciste come risultante dall’attua-
tive e supporti politici ben oltre
• alle proposte in materia di
l’orizzonte limitato dei cronopro-
marketing territoriale contenute
grammi e dei budget approvati
nella piattaforma del progetto
- un sistema a rete per ciò
dalla Regione Siciliana.
Interfaccia con riferimento speci-
che concerne i servizi turistici a
Si tratta di integrazioni anche e
fico ad un piano di comunicazio-
sfondo culturale nei medi centri
soprattutto di tipo organizzati-
ne economica e sociale che fa
e nei siti turistici più attraenti del
vo, nonché logistico, attualissime
perno anche sulla realizzazione a
sistema provinciale;
e per certi versi da legare im-
titolo dimostrativo di progetti di
- un parco di progetti spendi-
prescindibilmente all’ente che
sviluppo sul Vino e la superficie
bili sulla nuova programmazione
opera sull’area vasta, essendo
vitata (Trapani Wine), sulle Char-
a contenuto innovativo e orienta-
questi oggetti parte integrante
ming Houses (Trapani Shire),
ti alla gestione del turismo cultu-
della proposta che una Provincia
sulle nuove tecnologie (Istituto
rale in senso lato;
regionale moderna “deve” rivol-
Tecnologie Avanzate e progetto
gere ai Comuni se vuole coordi-
sui Polifenoli);
narne le politiche ed ottimizzarne
zione dei PP.II.TT. provinciali, configura:
- una piattaforma unica di gestione dei contenuti (C.M.S.
• alle proposte organicamente
- Content Management System)
i percorsi di sviluppo.
contenute nella piattaforma pro-
gestita a mezzo software per la
In particolare, ci si riferisce:
grammatica Distretto Agroali-
configurazione di un sistema di
• alla verifica effettuata (pro-
mentare, relativamente al supe-
archiviazione/restituzione multi-
getto STL) sui mercati turistici
ramento della crisi nel settore
mediale dei dati pluriligua sulle ri-
intraeuropei, analizzati anche a
del Vino e dell’Olio ed all’attiva-
sorse turistico-culturali della Pro-
partire dal recente sviluppo dei
zione del Marchio territoriale;
vincia di Trapani.
30
1.2 La nuova fase di verifica
taplan è uno strumento com-
successo di questa program-
La fase di approfondimento del-
plesso per sua natura: esteso
mazione se il livello della coe-
la concertazione dovrà affronta-
dal punto di vista del contenuto
sione sarà quello preconizzato
re il problema della elaborazio-
in termini di dati, ampio sotto il
a seguito delle prime riunioni del-
ne e della rappresentazione or-
profilo della base istituzionale e
la conferenza dei Sindaci convo-
ganica e ordinata dei soli dati
negoziale in esso rappresentata.
cate dall’Amministrazione pro-
utili a supportare il processo di
Gli attori dello sviluppo hanno
vinciale insediatasi nel 2008.
crescita del sistema di riferi-
collaborato già nella prima fase
L’esperienza tratta dall’attuazio-
mento territoriale (Area comu-
di formulazione del Metaplan al-
ne di Agenda 2000 fa ritenere
nale, Area del PIT o del Patto,
la segnalazione di strategie ed
che il sistema della pianificazione
Area vasta).
interventi essenziali per lo svi-
e della gestione dei finanziamen-
Come ogni programma o pro-
luppo, che occorre oggi verifi-
ti dovrebbe essere tarato per ri-
getto, anche il Metaplan e le sue
care in forma organizzata, favo-
spondere alle seguenti esigenze:
successive rielaborazioni/imple-
rendo ulteriormente la coopera-
• snellimento delle procedure;
mentazioni a matrice di finan-
zione e senza disperdere le
• velocizzazione dei proce-
ziabilità strategica, come recen-
energie professionali nel settore
temente proposte in una nuova
pubblico e nel privato.
versione dall’attuale Cabina di
Sebbene il mosaico dello svi-
competenza nella gestione dei
Regia Provinciale avviata nel
luppo, specialmente in Provin-
fondi strutturali;
2008, devono essere resi un or-
cia di Trapani, sia complesso,
ganismo “vivente”, uno strumen-
l’orientamento alla “logica di di-
benchmarking.
to potente che deve essere pos-
stretto” e l’approccio strategico
Le esperienze sin qui realizzate
sibile strutturare sotto il profilo
alle infrastrutture e reti a caratte-
in provincia di Trapani dimostra-
delle procedure, per disporre di
re “sovracomunale” per la crea-
no che l’accumulazione di espe-
aggiornamenti anche a seguito
zione di condizioni di contesto
rienza nel settore della program-
delle evidenze della pianificazio-
favorevoli allo sviluppo, sembra-
mazione e gestione dei fondi
ne strategica. La difficoltà princi-
no essere temi di interesse così
strutturali procede di pari passo
pale consiste nel fatto che il Me-
generale da lasciar presagire un
con il miglioramento della coo-
dimenti; • capacità di progettazione e
• scambio di esperienze e
perazione interistituzionale tra
del territorio in forma integrata.
Provincia e Comuni e tra Regio-
Lo sviluppo delle capacità ammi-
ne, Provincia e beneficiari finali
nistrative è, pertanto, essenziale
• rimozione degli ostacoli per
dei fondi. In particolare, l’espe-
come rilevato anche dalla Com-
l’efficace e puntuale realizzazio-
rienza di attivazione dei PIT ha
missione europea nel Terzo rap-
ne degli interventi;
fatto emergere con forza il ruolo
porto di coesione.
• capacità di ricerca;
degli Uffici comuni come centri
Per il raggiungimento di tali fi-
• capacità di sviluppo del par-
di esperienza sulla progettazione
nalità è opportuno prevedere
e gestione dei finanziamenti in
l’introduzione costante nelle po-
• capacità di mantenimento in
un processo che prevede:
litiche pubbliche di un riferimen-
loco di energie e risorse profes-
• un trasferimento costante di
to alle dinamiche di crescita eco-
sionali a disposizione del con-
informazioni, format e procedu-
nomica del territorio, il che impli-
testo.
re standard;
ca una ricerca attiva ed una se-
• una continua revisione del lavoro già svolto; • la progressiva condivisione delle procedure tra ente finanziatore e beneficiario; • la formazione sul campo. Queste prassi risultano vincenti
lezione delle effettive opportunità di crescita per il sistema. È essenziale, a quel punto: • definire un sistema di osservazione delle dinamiche del territorio, al livello provinciale e dei distretti produttivi e turistici;
se il sistema tende a procurare
• creare nuclei specializzati
più realizzazioni, nell’unità di
nella gestione per ambiti di in-
tempo considerata, rispetto al
tervento;
passato; più qualità nelle realiz-
• sviluppare una capacità di
zazioni; più rispondenza alle logi-
amministrazione pro-attiva.
che di coesione a livello locale;
Possiamo definire l’amministra-
più economia privata; più alto li-
zione proattiva come la rappre-
vello di governance e gestione
sentazione di diverse capacità:
• individuazione delle opportunità;
tenariato;
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
2.
Il PIR “Reti per lo sviluppo locale” e il progetto pilota “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura internazionale”
34
Il PIR è un progetto regionale di
che già avevano condiviso stru-
sto produttivo omogeneo; ele-
supporto ad interventi integrati
menti di programmazione nego-
vata concentrazione di impre-
che, anche in Provincia di Trapa-
ziata e/o di progettazione inte-
se, prevalentemente di piccole
ni come nel resto della Regione
grata. Il territorio del progetto in-
dimensioni con presenza di reti
Siciliana, è stato realizzato in ri-
tegrato territoriale (PIT), era dun-
localizzate di relazioni; ovvero,
sposta ad un avviso pubblico ,
que considerato come unità ter-
forme di collaborazione orga-
concretizzandolo in un’azione
ritoriale minima di riferimento per
nizzata tra imprese ed attori
pilota dal titolo “Una Rete di Va-
la formazione di una coalizione.
impegnati, con natura ed obiet-
lore: gestione unitaria dei pro-
La coalizione stessa doveva,
tivi differenti (imprese / centri di
cessi ed apertura internazionale”
perciò, essere costituita per ini-
ricerca / università / istituzioni
dalla Provincia Regionale, da 17
ziativa dei Comuni di almeno
locali), nei processi di sviluppo
Comuni , oltre a diversi Enti ed
due unità territoriali minime, in-
locale attivati;
Organizzazioni aderenti ad un
cludendo aree territorialmente
• favorire lo sviluppo di logi-
protocollo d’intesa.
contigue o non contigue e com-
che distrettuali attraverso l’im-
Tale avviso prevedeva la realizza-
prendendo almeno quattro
plementazione di azioni e/o inter-
zione di progetti pilota, costitui-
(compreso i PIT) esperienze di
venti in grado di incidere sulle
ti da interventi infrastrutturali ma-
programmazione negoziata e/o
condizioni strutturali dei sistemi
teriali e immateriali, regimi di aiu-
progettazione integrata preesi-
produttivi locali, sul versante del-
to e azioni pubbliche, per la rea-
stenti.
l’innovazione istituzionale e pro-
lizzazione di iniziative volte a raf-
Obiettivi dell’avviso erano, in par-
duttiva (di prodotto e di proces-
forzare la qualità e l’efficacia de-
ticolare:
so) della riorganizzazione di fi-
1
2
gli interventi di sviluppo locale
• favorire la creazione di con-
liera, sviluppando anche specifi-
in corso di realizzazione, ovvero
dizioni ambientali e di contesto
che competenze umane e pro-
la loro capacità di produrre im-
che stimolassero lo sviluppo o il
fessionali;
patti socioeconomici e produtti-
consolidamento di sistemi pro-
• definire strumenti di suppor-
vi nei territori di riferimento.
duttivi locali caratterizzati da
to ai programmi di sviluppo già
I progetti dovevano essere pro-
una peculiare organizzazione
attivati sul territorio della Coalizio-
posti da coalizioni di enti locali
interna; presenza di un conte-
ne (caratterizzato dal requisito
della contiguità territoriale e/o
vi poteri di rappresentanza, ini-
da chiare connotazioni settoriali
ziativa e coordinamento.
a) si disciplinavano responsa-
o di filiera produttiva) che facili-
36
tocollo d’intesa iniziale: bilità ed impegni dei soggetti
tassero l’integrazione delle espe-
2.1 La struttura di gover-
sottoscrittori nel processo di pro-
rienze di programmazione dal
nance per l’attuazione am-
gettazione e attuazione delle
basso, nonché la costruzione di
ministrativa
azioni previste dal PIR, attestan-
strategie cooperative e l’investi-
Il protocollo di intesa e succes-
do la volontà dei soggetti pro-
mento in progetti ed istituzioni
sivamente di Accordo sul pro-
motori di procedere in maniera
comuni.
3
getto pilota “Una rete di Valore”
unitaria e condivisa alla formazio-
Solo 17 dei 24 comuni trapa-
ha supportato anche gli impegni
ne della coalizione secondo le
nesi, tramite i loro rappresen-
e gli obblighi giuridici di soste-
previsioni del bando;
tanti manifestarono subito l’in-
gno assunti dai soggetti del par-
b) si individuava nella Provincia
tenzione di costituire una coali-
tenariato socio-economico, la
Regionale il soggetto responsa-
zione insieme alla Provincia
designazione di un responsabile
bile del partenariato, definendo-
comprendente i soggetti sotto-
unico dell’attuazione tra gli uffici,
ne i relativi poteri di rappresen-
scrittori dello sviluppo economi-
organi e soggetti che erano stati
tanza della coalizione, di iniziati-
co della Provincia di Trapani per
già incaricati della gestione
va e coordinamento;
potere presentare proposte di
attuativa di iniziative di progetta-
c) si autorizzava la Provincia
progetti pilota secondo quanto
zione integrata o programma-
ad organizzare la programma-
previsto dal PIR “Reti per lo svi-
zione negoziata, attestando per
zione degli interventi ed a pre-
luppo locale”, nel rispetto di
iscritto le modalità della coope-
sentare la domanda di contri-
quanto previsto dall’art. 3 del ri-
razione tecnica ed amministrati-
buto alla Presidenza della Re-
chiamato avviso, per cui i ruoli
va ai fini dell’elaborazione ed
gione Siciliana;
del partenariato attivo sono sta-
attuazione delle proposte pro-
d) si esplicitava l’impegno dei
ti definiti con un apposito proto-
gettuali che sarebbero poi rien-
diversi soggetti in ordine alle at-
collo di intesa che indicasse un
trate nel progetto pilota presen-
tività propedeutiche e necessa-
soggetto rappresentante dei
tato. (Tabella 2)
rie alla definizione della stessa
proponenti, definendone i relati-
Pertanto, con la stipula del pro-
proposta progettuale, concor-
Tabella 2
Elenco dei soggetti pubblici promotori della Coalizione
n. Denominazione
PIT di appartenenza
1
Provincia Regionale di Trapani
PIT n. 14 “Sistema turistico integrato della costa centro-settentrionale”
2
Comune di Trapani
PIT n. 14 “Sistema turistico integrato della costa centro-settentrionale”
3
Comune di Erice
PIT n. 14 “Sistema turistico integrato della costa centro-settentrionale”
4
Comune di Valderice
PIT n. 14 “Sistema turistico integrato della costa centro-settentrionale”
5
Comune di Marsala
PIT n. 18 “Alcinoo”
6
Comune di Buseto Palizzolo
PIT n. 18 “Alcinoo”
7
Comune di Castellammare del Golfo
PIT n. 18 “Alcinoo”
8
Comune di Paceco
PIT n. 18 “Alcinoo”
9
Comune di Gibellina
PIT n. 18 “Alcinoo”
10 Comune di Salemi
PIT n. 18 “Alcinoo”
11 Comune di Vita
PIT n. 18 “Alcinoo”
12 Comune di Petrosino
PIT n. 18 “Alcinoo”
13 Comune di Custonaci
PIT n. 18 “Alcinoo”
14 Comune di San Vito lo Capo
PIT n. 18 “Alcinoo”
15 Comune di Castelvetrano
PIT n. 6 “Alcesti”
16 Comune di Campobello di Mazara
PIT n. 6 “Alcesti”
17 Comune di Calatafimi-Segesta
PIT n. 6 “Alcesti”
18 Comune di Salaparuta
PIT n. 6 “Alcesti”
rendo con risorse proprie finan-
Per lo svolgimento delle attività
Regione, il coordinamento delle
ziarie e organizzative all’attiva-
previste dal protocollo la coalizio-
attività della coalizione autorizza-
zione in maniera coordinata di
ne si è poi avvalsa di alcuni or-
te e finanziate, la sottoscrizione
tutte le procedure di attuazione e
gani prescelti per seguire i lavo-
ed adozione degli atti necessari
controllo;
ri: un Forum, un Comitato di Co-
per la realizzazione dell’attività
ordinamento, un Nucleo Tecnico
della coalizione autorizzata e fi-
tecipazione, di controllo e moni-
per l’attuazione.
nanziata, il coordinamento e or-
toraggio del progetto pilota, gli
Compiti del soggetto rappresen-
ganizzazione delle attività con-
impegni dei soggetti istituziona-
tante sono stati, da quel mo-
nesse al progetto, il coordina-
li con competenza sul territorio e
mento, l’organizzazione della
mento dei rapporti finanziari con
dei soggetti del partenariato eco-
progettazione, la presentazione
la Presidenza della Regione Sici-
nomico-sociale dell’area.
della domanda di contributo alla
liana - Dipartimento Program-
e) si definivano le modalità di par-
38
mazione, l’animazione, la sen-
mitato di Coordinamento e con il
presentanza dei partner diversi
sibilizzazione, l’informazione e la
supporto dell’Ufficio composto
dagli enti locali (anch’essi eletti
comunicazione delle opportuni-
da una rete di funzionari provin-
dall’assemblea del partenariato
tà offerte dai progetti presentati
ciali e comunali, responsabile
tra i rappresentanti di associazio-
ai destinatari, oltre alla stipula,
unico dell’attuazione.
ni datoriali e sindacali designati
in nome e per conto della coali-
La gestione ordinaria delle politi-
dal Forum).
zione di tutti gli atti consequen-
che sottese dal progetto pilota è
Il Comitato è stato l’organo ese-
ziali connessi alla realizzazione
stata affidata al suddetto Comi-
cutivo della coalizione compe-
delle finalità e delle attività dei
tato di coordinamento - com-
tente ad esercitare il potere di
progetti ammessi a finanziamen-
posto dal Presidente della Pro-
indirizzo operativo e monitorag-
to. Per questo, il ruolo del sog-
vincia Regionale di Trapani, dal
gio su tutte le attività concer-
getto rappresentante è stato
Sindaco del Comune di Trapani
nenti l’attuazione del progetto
centrale, rappresentando, in via
(quale Capofila del PIT n. 14 “Si-
pilota, con competenza gene-
esclusiva, tutti i componenti del-
stema turistico integrato della
rale anche in merito all’organiz-
la coalizione nei confronti del-
costa centro settentrionale) , dal
zazione dell’Ufficio comune.
l’Amministrazione Regionale e
Sindaco del Comune di Marsala
Il Responsabile unico dell’attua-
di qualunque soggetto pubbli-
(quale Capofila del PIT n. 18 Al-
zione delle azioni previste dai
co e privato, per tutte le opera-
cinoo) , dal Sindaco del Comune
progetti proposti dalla coalizione
zioni e gli atti di qualsiasi natura,
di Castelvetrano (quale Capofila
è stato - si è detto - un Ufficio
dipendenti dalla realizzazione
del PIT n. 6 “Alcesti”) . Il Comita-
della Provincia Regionale costi-
delle attività dei progetti proposti
to è stato rafforzato dalla pre-
tuito tra gli enti locali aderenti al
dalla coalizione, e fino alla estin-
senza di tre Sindaci, rappresen-
protocollo d’intesa, formato da
zione di qualsiasi rapporto ine-
tanti di altri comuni ricadenti nel-
personale degli enti locali ade-
rente le medesime attività.
le tre aree dei progetti integrati
renti e supportato da un con-
Il soggetto rappresentante ha
territoriali (Salemi, Campobello
sulente specializzato.
esplicato le sue funzioni in con-
di Mazara, Erice), e da tre com-
Al Responsabile dell’Ufficio Uni-
formità agli indirizzi espressi dal
ponenti, con funzioni consultive
co, la coalizione ha affidato l’at-
Forum del partenariato, dal Co-
e senza diritto di voto, in rap-
tuazione delle azioni del proget-
4
5
6
to pilota e la connessa gestione
pilota a valere sul PIR “Reti per lo
delle risorse per garantire lo svol-
sviluppo locale”;
gimento delle seguenti attività:
• rafforzare i processi di collaborazione tra gli enti locali in
• verifica dei risultati;
un’ottica di miglioramento dell’ef-
• istruttoria e adozione degli
• verifica del rispetto degli im-
ficacia della pianificazione e del-
atti e dei provvedimenti di na-
pegni e degli obblighi dei sog-
tura amministrativa e gestionale
getti sottoscrittori, con assun-
• favorire la cooperazione e
occorrenti per la realizzazione
zione delle iniziative ritenute ne-
utilizzare la concertazione per
delle operazioni costituenti il pro-
cessarie in caso di inadempi-
condividere le scelte strategiche
getto pilota;
menti o ritardi;
sullo sviluppo del territorio tra
l’azione pubblica sul territorio;
• gestione dei compiti affidati-
• accelerazione delle procedu-
gli dal soggetto rappresentante
re di autorizzazione per lo snelli-
• rafforzare le dinamiche di ge-
della coalizione in una logica di
mento degli iter burocratici relati-
stione unitaria del territorio a fini
massima condivisione e parteci-
vi a iniziative di sviluppo anche
turistici e culturali per incremen-
pazione delle scelte strategiche
tramite la convocazione, ove neces-
tarne la competitività a livello di
e operative;
sario, di conferenze di servizi;
destinazione;
tutti gli attori;
• redazione di eventuali pro-
• gestione e rendicontazione
• favorire la creazione di un
poste di adeguamento dei pro-
delle risorse finanziarie trasmes-
Distretto Agroalimentare Trapa-
getti;
se dalla Regione o dal soggetto
nese e sostenere l’organizzazio-
rappresentante per la realizza-
ne di politiche unitarie di mar-
zione delle azioni progettuali;
keting e internazionalizzazione
• monitoraggio e rendicontazione degli interventi; • attivazione delle risorse fi-
• accertamenti di regolare
nanziarie tali da consentire l’an-
esecuzione degli interventi e
ticipazione e/o il cofinanziamen-
controlli.
to di eventuali contribuzioni na-
In particolare, in ragione degli
gestione unitaria della propagan-
zionali, regionali e comunitari;
specifici obiettivi del progetto, i
da, della promozione e della com-
delle filiere, in comparti strategici a più alto valore aggiunto; • rafforzare le dinamiche di
• attivazione delle risorse tecni-
partecipanti alla coalizione si so-
mercializzazione del prodotto
che e organizzative necessarie
no impegnati, nel rispetto dei ri-
turistico a livello di destinazione;
alla realizzazione del progetto
spettivi ruoli, a:
• rafforzare la capacità dei pro-
grammi di sviluppo già attivati
2.2 Il progetto pilota “Una Rete
2.3 Il modello della P.A. co-
di produrre impatti socio-eco-
di Valore” come contributo
me mediatore
nomici e produttivi nel territorio di
alla Governance per i program-
Sebbene la svolta operata dalla
riferimento.
mi di sviluppo locale
Regione Siciliana con l’avvio dei
Inoltre, nello svolgimento delle
Si stanno confrontando, nell’at-
PP.II.TT. abbia fornito a partire
attività di propria competenza tut-
tuale scenario delle politiche regio-
dal 2001 grandi spunti ideali ed
ti i soggetti partecipanti all’accor-
nali, due diversi modi di intende-
una scossa ad un sistema re-
do hanno assunto l’impegno di:
re la pubblica amministrazione,
gionale, sino ad allora largamen-
•procedere, periodicamente, alla
con due possibili modelli organiz-
te inefficiente, la governance re-
zativi:
gionale è stata caratterizzata da
verifica delle intese e, se opportuno, concordarne i necessari
• modello di decentramento
un modello di decentramento
debole (Governance regionale);
debole. Questo modello si può
• rimuovere, nelle diverse fasi
• modello di decentramento
definire, in analogia a quanto
procedimentali, ogni ostacolo
avanzato (Governance territoi-
realizzato per l’implementazio-
amministrativo e procedurale;
riale).
ne dei PP.II.TT. (Agenda 2000),
adattamenti ed aggiornamenti;
• utilizzare, nei procedimenti
Non è corretto, però, lasciare
come un modello in cui la Pub-
di rispettiva competenza, tutti
disgiunti i problemi relativi al si-
blica Amministrazione ha assun-
gli strumenti di semplificazione e
stema delle competenze di cui
to - pur migliorando il dialogo -
di snellimento dell’attività ammi-
dispone il territorio.
un ruolo paternalistico di gover-
nistrativa previsti dalla vigente
Si tratta di:
no, oltreché di mediazione. È
normativa; • dare piena attuazione, nella realizzazione degli interventi, alle disposizioni ed agli orientamenti comunitari, nazionali e regionali vigenti in materia di attivazione del cofinanziamento comunitario degli interventi. 40
• Competenze interne
proprio questa la novità rispetto
• Ambiente professionale
alle politiche precedenti.
(esterno) • Capacity building (internamente) • Relationship governance o Governo delle relazioni.
Si sono instaurati per la prima volta dialoghi verticali efficaci, ma con interazioni di tipo esclusivamente gerarchico (soggetto finanziatore-soggetto finanziato) in un rapporto che è sfocia-
to, soprattutto nelle fasi iniziali, in
2.4 Il modello della Colletti-
grammatiche d’area.
una relazione WIN-LOSE. Le re-
vità come mediatore
Questo approccio garantisce
lazioni sono state governate sot-
Differentemente dal modello del-
l’accesso ad un nuovo modello
to il profilo eminentemente for-
la P.A. come mediatore, nel mo-
di progettazione partecipata co-
male, utilizzando strumenti tipo
dello della collettività come me-
me criterio per la soddisfazione
Decreto di finanziamento o di
diatore, le interazioni dovrebbe-
delle aspettative degli stakehol-
revoca. Un modello che potrem-
ro basarsi più sulla dimensione
ders, di sviluppo di azioni per la
mo, in definitiva, definire Pavlo-
territoriale, al fine di divenire più
soddisfazione sociale, mentre la
viano (stimolo-risposta: Io ema-
operative.
Governance assomiglierebbe
no il Bando - Tu presenti un
In questo tipo di interazione,
sempre più a quella partnership
Progetto), generando di fatto
l’Ente locale si configurerebbe
per lo sviluppo, cui tutti gli stru-
una competizione sul finanzia-
come promotore di azioni per la
menti di programmazione nego-
mento.
collettività di cittadini o imprese
ziata hanno mirato nell’ultimo
La Governance ha riguardato
che divengono destinatari nel
ventennio, con risultati sempre
soltanto il sistema dei Vincoli, il
loro essere collettività territoriale
parziali.
sistema premiante e quello san-
regionale in un gioco di tipo
In un modello che elegge la col-
zionatorio. L’Accordo (territoria-
WIN-WIN, dove i reciproci inte-
lettività a mediatore dello svilup-
le, generale, provinciale, di pro-
ressi sono soddisfatti.
po, tra territorio e ambiente
gramma) è stato visto, in questa
In questo modello, le relazioni
esterno e di mercato, l’Accor-
logica, come una precondizio-
che si instaurano sono orientate
do è il frutto della cooperazione
ne per l’ottenimento o l’organiz-
al meccanismo Delega-Respon-
e della competizione per lo svi-
zazione del finanziamento, come
sabililtà utilizzando strumenti tipi-
luppo. Le risorse verrebbero -
un contenitore negoziale basato
ci, come la Convenzione, l’Ac-
in questo modello - canalizzate
sulla ripartizione di risorse scar-
cordo di Programma e i Piani
soltanto sulle priorità, rappre-
se sulle quali in sistema territoria-
Integrati di sviluppo locale, ed
sentando il quadro di riferimento
le compete al suo interno e con
atipici come l’Accordo di colla-
per politiche di sviluppo condivi-
l’esterno sull’assegnazione di ri-
borazione, il Memorandum of
se, basate sul concetto di orien-
sorse scarse.
understandings, le Intese pro-
tamento territoriale alle oppor-
tunità, attrazione di risorse e
mantiene nel suo complesso an-
Del resto, anche l’immagine di
competenze, coesione sociale
cora ai margini, essendo caren-
un territorio naturale che si vor-
ed apertura internazionale.
te sotto diversi profili che riguar-
rebbe dare all’esterno non è che
dano, in primis l’efficienza, l’uso
un tentativo di dimostrare di
2.5 I presupposti della “Re-
del capitale privato e la mobilita-
possedere “un territorio pulito”.
te di Valore”
zione della ricchezza.
Anche nella prospettiva di un
Il concetto di “Rete di Valore” sot-
Inoltre, vi sono tuttora forti critici-
programma di sviluppo condivi-
tintende un’azione pilota di ampio
tà nell’apertura dell’area verso
so, nel quale si riconoscano tut-
respiro che parte da una premes-
l’esterno, sia in termini di idee
te le entità comunali, la difficoltà
sa fondamentale: in generale, la
e attività finalizzate a far ritorna-
sarebbe quella di lavorare per
missione pubblica consiste nel
re sui propri passi quanti hanno
omogeneità territoriale, avviando
generare benefici per la colletti-
lasciato il territorio alla ricerca di
un processo di responsabilità in
vità, un’idea condivisa sul futuro
lavoro, portando altrove le loro
territori contigui per obiettivi di
del territorio, un contesto armo-
idee e le loro energie, sia per la
servizio coerenti, sforzandosi di
nico di sviluppo, coniugando effi-
necessità di aprire noi stessi alla
favorire aggregazione in luogo
cienza, efficacia, economicità .
novità, all’innovazione.
di disgregazione.
A questo scopo occorre, nel
Altri elementi da porre alla base di
Una domanda sorge sponta-
contesto di un’azione coerente
una strategia per il superamento
nea, al riguardo, ossia: come
finalizzata allo sviluppo, matura-
delle debolezze del contesto sono,
una politica avulsa da una valo-
re una visione su come la P.A.
ad esempio, la sicurezza per chi
rizzazione dei giovani possa
intenda reinventare il rapporto
investe, la precisione nella piani-
avere successo. In un Paese a
con il territorio, i servizi al cittadi-
ficazione e nell’esecuzione di ope-
veloce invecchiamento come
no e alle imprese, i rapporti con
re e azioni pubbliche, la multicul-
l’Italia, occorre piuttosto chie-
l’esterno (visibilità).
turalità e il multilinguismo, la crea-
dersi quanto contiamo sui gio-
Il sogno di far diventare Trapani
zione ed il sostegno di prodotti carat-
vani, quanto li ascoltiamo, quan-
una “Svizzera” del Mediterraneo
terizzanti, contrassegnati da una
to li capiamo; se ci sono idee
non sembrerebbe irraggiungibi-
marca omogenea territoriale, la
nuove, rivoluzionarie, che pos-
le se non fosse che il territorio si
cura del territorio.
siamo utilizzare per rafforzare il
7
42
processo di sviluppo avviato.
tiche attive, senza distinzioni di
bio continuo interno-esterno
In questo senso, sono una ri-
settore di attività economica.
nell’area di riferimento.
sorsa territoriale anche e soprat-
Recentemente utilizzato nel
Bisogna “mappare” queste con-
tutto le comunità all’estero, quelli
settore del turismo, indirizzato
dizioni positive e proporle sul
che se ne sono andati e adesso
ai
richiamo
“mercato dei cervelli” program-
sono anziani, che nutrono una
dovrebbe principalmente esse-
mando investimenti, sgravi, incen-
forte nostalgia, che hanno ac-
re rivolto a chi abbandona il ter-
tivi alla persona e alle iniziative.
quisito all’estero posizioni di pre-
ritorio per necessità e per
Per far questo non si può non fare
stigio o di potere, buone e si-
seguire prospettive di crescita
riferimento alla ricerca sull’attivi-
gnificative relazioni; ma anche
personale diverse dalle pro-
tà, sulle capacità e sulle conoscen-
coloro che nella maturità hanno
spettive di crescita territoriale,
ze di questi soggetti.
scelto un altro Paese e si tro-
generando uno iato insanabile
La posizione geografica favore-
vano “sul mercato” come lavora-
nelle politiche di sviluppo che
vole della Provincia di Trapani
tori impegnati. Il loro impegno
non considerano un tutt’uno la
per trasporti e logistica nel pano-
attuale, in attività possibilmente
risorsa umana e quella fisica.
rama Mediterraneo può essere uno
contigue a quelle che si stanno
I progetti di animazione devono
stimolo per molti investitori, che
sviluppando nel territorio, confi-
riuscire a far sposare la causa
troverebbero interlocutori con un
gura ipotesi di crescita e di utili-
dello sviluppo locale a chi deve
patrimonio di idee, risorse e rela-
tà per i sistemi locali.
aiutare il processo di sviluppo,
zioni da mettere in moto. Serve
I più giovani che sono adesso al-
offrendo ai residenti stranieri o
un cambiamento che, peraltro, molti
l’estero possono essere, in que-
agli emigrati nuove reciproche
nostri connazionali oggi all’este-
sta luce, fonte di speranza, entu-
opportunità. Occorre chiedersi
ro e molti giovani che hanno
siasmo, un neonato con il cor-
perché costoro dovrebbero
avviato percorsi centrifughi, atten-
done ombelicale non ancora
sforzarsi per il “nostro” svilup-
dono. Occorre progettarlo.
completamente tranciato.
po, se c’è una ragione, una
Ci sono anche opportunità nel
“Facciamoli tornare” è uno slo-
condizione particolare, una
nostro territorio che non abbia-
gan che si dovrebbe inserire
corda da sollecitare per creare
mo considerato; dobbiamo dun-
trasversalmente in tutte le poli-
condizioni favorevoli allo scam-
que fare “ricerca” sulle risorse,
turisti,
questo
44
promuovere conoscenza e in-
E dentro la Pubblica Amministra-
chi è già un innovatore ricono-
novazione nei percorsi proget-
zione: si presta attenzione a chi
sciuto, in qualsiasi campo, cre-
tuali, offrendo alternative al me-
ha un’idea innovativa o ha identi-
ando continuamente occasioni
ro percorso universitario. Spes-
ficato percorsi efficaci? Esiste un
pubbliche di confronto con scien-
so, considerato il recente frazio-
meccanismo concorsuale, pre-
ziati, studiosi, ricercatori, socio-
namento dell’istruzione di livello
miale, per far nascere, anche dal-
logi, psicologi, politici, scrittori,
universitario, la dispersione è ta-
la pubblica amministrazione una
filosofi, manager, imprenditori,
le che, una volta impiantato un
nuova generazione di progetti?
musicisti e personaggi dell’arte
percorso di laurea in una delle
A queste domande, la Rete di
e dello spettacolo.
tante città coinvolte nel decen-
valore ha cercato di dare una pri-
Mettendo tutti attorno al tavolo del-
tramento avvenuto a seguito del-
ma serie di risposte attivando per-
lo sviluppo, promuovendo microe-
l’ultima riforma, il sistema territo-
corsi innovativi e coinvolgendo i
venti che facciano scoprire come
riale e quello delle imprese non
giovani in tutte le fasi per speri-
interpretare le opportunità offer-
hanno avuto modo di entrare in
mentare l’impatto di politiche
te dalle fonti di finanziamento pub-
relazione con gli studenti e non
basate sull’incoraggiamento, l’in-
bliche, l’esperienza della Rete di
sono state create nuove reti di
novazione e l’autopromozione
Valore dimostra che si può pro-
collaborazione né tantomeno di
delle persone ponendole di fron-
muovere l’Innovazione nei pen-
avvio al lavoro, di spin-off.
te ad una Pubblica Amministra-
sieri e nei comportamenti di ogni
Scovare dove si annida l’innova-
zione che per la prima volta non
giorno e che si può condividere
zione, anche e soprattutto den-
guarda loro come ad un bacino
lo “sviluppo locale” come una
tro le piccole imprese locali, do-
di semplici “clientes”, destinata-
causa da abbracciare.
ve c’è spazio per gli innovatori, è
ri o beneficiari di interventi di soste-
Progettare in modo aperto è la
un lavoro che si addice ad un si-
gno al reddito, di formazione
risposta. Per far questo, occor-
stema universitario più organiz-
improduttiva.
re disporsi positivamente, con
zato sotto questo profilo, che
Tenendo conto del peso della
apertura alle proposte in fase di
possa tracciare un percorso
conoscenza e delle innovazioni nel
esecuzione del progetto, proget-
chiaro per chi intraprende il per-
percorso di sviluppo, si deve pro-
tando attività aperte, essendo e
corso formativo.
vare a chiedere la ricetta giusta a
cercando interlocutori flessibili.
Se anche gli enti regionali e sta-
corso di crescita.
ma anche il contesto mondiale,
tali approveranno questo modo
Nella situazione attuale, invece,
hanno subito in questi anni e
di operare, si potrebbe generare
sono troppi i “soggetti compe-
spesso si inizia dall’elencare le
un ulteriore percorso, anche più
tenti”, sono pochi i veri “attivi-
lezioni tratte da queste espe-
strutturato, facendo tesoro di ta-
sti”, troppe sono le procedure
rienze. Le opinioni sono diverse
luni errori già commessi, per in-
e pochi percorsi sono innovativi.
ma una cosa è certa: lo svilup-
serire nell’azione pubblica con-
Inoltre, spesso la comunità non
po non basta … mai! In questo
corsi di idee, “premi” per gli inno-
riesce a comprendere il com-
senso, non si può che iniziare
vatori, incentivi più mirati.
portamento talvolta ondivago
dalla Pubblica Amministrazione,
Quindi, dopo aver selezionato
delle istituzioni.
che rappresenta una struttura
chi ha l’idea, occorre spingersi
Il risultato è che non c’è confron-
essenziale per garantire il be-
sul versante dei servizi per ren-
to e che non si crea condivisione.
nessere collettivo.
dere eseguibili le innovazioni, at-
Eppure, qualche progresso su
Capire veramente come sono
traverso una rete ed attraverso
questo versante è stato com-
oggi organizzati gli enti locali, quali
un chiaro processo di comunica-
piuto: i PIT, i Patti territoriali, i
competenze abbiano i pubblici
zione indirizzati a “chi può” fare
contratti di programma, i pro-
dipendenti, esercizio preliminare
innovazione, al mondo della fi-
getti Leader, i PRUSST hanno
fondamentale. Non esistono, oggi,
nanza e delle imprese.
almeno lasciato un residuo di
banche dati sulle competenze e
In sintesi, si tratterebbe di avvia-
collaborazioni tra istituzioni e
molto viene lasciato al caso in
re su scala più vasta programmi
istituzioni e privati che, in qual-
ordine alla formazione ed alla
e progetti di “rianimazione” del-
che caso, ha contribuito a crea-
riqualificazione del personale. La
la pubblica amministrazione, con
re un ambiente favorevole per
rigidità del sistema delle qualifi-
azioni destinate ai giovani ed agli
operazioni di successo. Le ipo-
che e l’articolazione di un siste-
emigrati, passando dalla mera
tesi iniziali sulle quali si basava-
ma di responsabilità non sempre
incentivazione all’incoraggiamen-
no questi strumenti sono oggi
chiare hanno sin qui prodotto,
to dato all’impresa locale ed
ancora valide? Ci si interroga
unitamente alla grande questio-
extralocale ed alle persone che
sulle modificazioni che l’ambien-
ne “sociale” del precariato, uno
intendono intraprendere un per-
te istituzionale e delle imprese,
stato di incertezza e demotiva-
46
zione in quelle risorse umane che
voro, l’amministrazione sconta
to e costoso in termini perso-
dovrebbero essere in prima linea
una certa arretratezza.
nali e professionali per chi viene
nelle azioni di sviluppo.
Va da sé che l’avere scopi comu-
coinvolto nell’attuazione di pro-
Le relazioni, poi, con gli “utenti”
ni con il sistema delle imprese e
grammi specifici, al pari dell’at-
che oggi vengono definiti come
con la comunità, finalità della pia-
tuazione di altri progetti com-
“clienti” per cercare di imitare
nificazione strategica, sarebbe
plessi realizzati con fondi di
maldestramente il mondo delle
possibile solo dopo che ciascu-
Agenda 2000.
imprese, sono spesso critiche
na organizzazione si fosse orga-
L’attività più complicata è risulta-
anche perché, forse, questa ana-
nizzata adeguatamente per rispon-
ta proprio quella posta al centro
logia non è proprio adatta a defi-
dere a questo bisogno. Il pro-
del progetto pilota: confermare o
nire lo status del dipendente pub-
cesso, invece, è stato invertito con
meno se la visione a lungo ter-
blico. Relazionarsi con un uten-
il risultato che la pianificazione par-
mine del Metaplan realizzato nel
te sarebbe, nel settore pubblico,
tecipata spesso ha assunto le
2004, una volta acquisita una
attività talmente strategica da
forme di una tradizionale attività
prima visione d’insieme delle ne-
essere importante almeno quan-
di pianificazione “dall’alto” inve-
cessità strategiche, fosse anco-
to la Politica, in quanto dovreb-
ce che dirigersi verso altri e più
ra valida a fine progetto.
be tradurre le esigenze e le opi-
efficaci obiettivi. Non è un caso
Posto che ragionare soltanto su
nioni dei cittadini in azioni a con-
se, più che delle amministrazio-
opzioni e settori strategici rima-
tenuto strettamente politico,
ni e dei funzionari, tali attività
ne l’unica soluzione per garanti-
riguardando l’attività amministra-
sono appannaggio di società di
re un certo livello di coesione tra
tiva in generale e la gestione del
consulenza che “tentano” di far
le istituzioni, e tra queste ed il si-
bene pubblico.
dialogare, spesso senza succes-
stema economico e sociale, al-
Diventare capaci di relazionarsi
so, le parti del sistema quasi
lestire strutture organizzative
con la società e con l’esterno
imponendo un dialogo.
adeguate agli obiettivi di svilup-
significa disporre di un’organiz-
Darsi obiettivi comuni, dunque,
po e sperimentarne il funziona-
zazione adatta a svolgere questo
non è facile. Anche l’esperienza
mento diviene un nodo essen-
compito. Ecco, su questo ultimo
della Rete di Valore ha mostrato
ziale da sciogliere per il raggiun-
punto, l’organizzazione del la-
che si tratta di un processo len-
gimento del grado di coesione e
di efficacia di cui si avverte tan-
la creazione di un’interfaccia,
progetti integrati della Provincia,
to il bisogno.
con un omonimo progetto, che
il capoluogo Trapani, Marsala e
Organizzare e gestire strutture e
creasse un clima di fiducia assi-
Castelvetrano insieme agli atto-
infrastrutture a rete, inquadrarle
stendo cittadini e imprese nel
ri del territorio, guidati dal lavoro
in un sistema unico di promozio-
raggiungimento di obiettivi con-
svolto dalla cabina di regia pro-
ne e marketing territoriale (imma-
divisi con la Pubblica Ammini-
vinciale attiva nel 2004. Parten-
gine coordinata unitaria) è possi-
strazione. Il metodo utilizzato
do da queste idee si sarebbe
bile a costo di ingenti investimen-
nella sperimentazione dei primi
prodotto un addensamento di
ti, che bisogna pur affrontare.
interventi ha privilegiato la coe-
interessi attorno agli argomenti
La Rete di Valore ha puntato,
renza della missione comples-
settoriali da sviluppare: il turi-
per questo, decisamente sul Tu-
siva del progetto pilota, avendo
smo e l’agroalimentare.
rismo Culturale e sulla cultura
chiaro lo scopo del servizio pub-
Il processo, fortemente basato
dell’accoglienza come occasio-
blico, per fare la differenza tra
sulle risorse endogene del terri-
ne per la riqualificazione del con-
questo ed altri percorsi, che
torio, umane, culturali e mate-
testo, allo scopo di contribuire
spesso appaiono divergenti.
riali, ha consentito di mettere in
alla creazione di un sistema turi-
Il progetto Palinsesto è un esem-
campo, grazie al finanziamento
stico locale integrato, con forti
pio positivo di coerenza, che spin-
degli interventi, competenze
connotazioni in termini di apertu-
ge le amministrazioni a confron-
strategiche di cui il territorio ha
ra internazionale. Anche nel set-
tarsi con le loro stesse deficien-
dimostrato di poter disporre.
tore Agroalimentare la Rete di
ze, con la loro stessa imprepara-
Mettere insieme una Rete di Valo-
Valore ha fornito un modello di
zione a gestire azioni coordinate.
re avrebbe provocato una rica-
intervento, partendo dall’identifi-
Nella convinzione che la Rete di
duta in termini di bontà della stra-
cazione condivisa tra gli enti lo-
Valore fosse uno strumento vali-
tegia e materializzazione di bene-
cali di nuove strategie e nuovi
do di cooperazione, diversi enti
fici effettivi per tutti i partner.
mercati, proponendo soluzioni
locali della Provincia di Trapani
La coalizione è stata, infatti, lo
per la qualificazione dei produt-
hanno dato luogo a un percorso
strumento con cui è stato supe-
tori e dei prodotti.
che raccoglieva alcune idee at-
rato un frazionamento atavico nel
Altre proposte hanno riguardato
torno ai tre comuni capofila dei
modo di procedere delle ammi-
nistrazioni locali e degli operatori. Alla competizione dispersiva, anche nell’uso dei finanziamenti dei fondi strutturali, è stata sostituita, durante l’attuazione del pro-
• chi indirizza e controlla, non entra nelle scelte gestionali; • dentro le regole, chi non lavora non esiste;
pubbliche, normalmente governato da dinamiche politiche prevalenti sulla volontà dei singoli partecipanti ad una coalizione a carattere locale.
getto pilota, una nuova formula
• chi, invece, si impegna o ri-
Solo un’assemblea di partenaria-
di condivisione delle azioni, non
schia qualcosa deve essere pre-
to può colmare tali lacune, una
senza discussioni, cambi inaspet-
miato.
sorta di conferenza permanente
tati della guardia, momenti di incer-
Ed infine: non fare ciò che piace,
che sia legittimata a discutere
tezza e di sospensione delle atti-
ma ciò che serve e che funziona!
su scelte di fondo. L’Assemblea
vità a causa di frequenti cambia-
Anche a costo di continue ripro-
del partenariato di progetto è
menti nel governo provinciale o
grammazioni e rimodulazioni;
l’unico organismo che possa va-
comunale. Il nocciolo degli enti
pur di rendere il percorso flessi-
lidare, anche ex post, l’operato
locali ha però garantito una sostan-
bile ed attuale.
di chi gestisce gli interventi, allar-
ziale continuità, a testimonianza
Come operare discende diretta-
gando progressivamente al par-
del fatto che un processo multi-
mente da questi assunti di base.
tenariato istituzionale, al partena-
laterale può garantire una plura-
Confermare la “visione di svilup-
riato economico ed a quello so-
lità che diventa essa stessa un
po” già contenuta nel Metaplan
ciale la decisione sulla valenza
asset strategico.
significa che le strategie devono
delle scelte.
Per il progetto, occorre darsi anche
essere discusse e condivise, sten-
Scegliere le infrastrutture e i ser-
in futuro alcune semplici regole,
dendo volta per volta un “piano
vizi che sembrano veramente
che evitino incompatibilità e crolli
esecutivo” delle azioni. Significa
importanti per lo sviluppo è tema
di credibilità, per cui una statui-
passare dal livello “META-strate-
che non si risolve in una sempli-
zione fondamentale tra i tecnici ed
gico” al livello “Strategico”. Que-
ce riunione. Verificarne la fatti-
i funzionari responsabili è risulta-
sto esercizio, alquanto compli-
bilità è un processo dinamico,
ta quella che più o meno recita-
cato ma affrontabile nel campo del-
che richiede preparazione tecni-
va così intermini deontologici:
le azioni pubbliche, si è rilevato mol-
co-scientifica e tempo.
to difficile nel settore delle opere
Operare con azioni innovative e
• chi scrive le regole del pro48
getto non deve beneficiarne;
Fig. 2 Soggetti e funzioni del Marketing Territoriale
di rete, di interesse di tutto il ter-
dure diviene un elemento essen-
tanto a partire da questi sistemi.
ritorio della coalizione e degli
ziale della strategia, anche per il
Promuovere una riconfigurazione
operatori economici del settore
futuro.
territoriale di infrastrutture e ser-
turistico e agroalimentare è già,
La sfida ancora aperta rimane,
vizi sulla base delle esigenze per
in sé, una sfida per la Pubblica
perciò, la ricerca di una modali-
colmare le lacune, e promuove-
Amministrazione, richiedendo
tà unica per collegare le risorse e
re lo sviluppo delle relazioni di
questo percorso un rafforzamen-
le competenze interne alle am-
tipo organizzativo utilizzando
to delle competenze, una scelta
ministrazioni, agli asset ed ai
sempre più intranet locali, portali
oculata delle persone e adegua-
processi, decidendo caso per
di gestione del quadro di inter-
ti moduli formativi.
caso sulla gestione di ogni ele-
venti strategici, serve anche a
Utilizzare tutte le competenze e
mento. Allora, si potrà guardare
sostenere le ipotesi di sviluppo
l’esperienza degli attori di svi-
all’intero territorio come ad una
nel settore privato, dall’edilizia
luppo (Rete di Valore), ma so-
“riserva di competenze” in fun-
ai distretti produttivi, a beneficio
prattutto dei referenti comunali e
zione del Marketing Territoriale.
della qualità della produzione di
degli esperti di settore, è ele-
(Fig. 2)
beni e dell’efficacia nel settore
mento ineludibile della strategia
Nell’ambito di una ricostruzione
dei servizi e della logistica.
di intervento.
positiva della relazione tra territo-
Identificare gli aggregati che pos-
Organizzare gli uffici di progetto
rio ed economica locale, si è
sono sviluppare un progetto stra-
all’interno degli enti locali per ri-
preso atto della forte spinta ver-
tegico nel settore della produzio-
spondere alla sfida è, altresì, un
so la dotazione di nuovi stru-
ne di beni e servizi ad alto valore
nodo cruciale, in termini di pro-
menti informativi finalizzati ad
aggiunto e supportare la cresci-
grammi di incentivazione, di si-
una pianificazione territoriale fun-
ta in termini di progettualità nei
stemi di dialogo ed uso delle
zionale al raggiungimento di
comparti più trainanti è un obiet-
nuove tecnologie.
questi obiettivi di sviluppo.
tivo strategico irrinunciabile.
Anche seguire l’evoluzione degli
Una mappatura fedele delle ve-
Migliorare il sistema delle rela-
sportelli unici, tentare di farli lavo-
re opportunità localizzative e di
zioni tra l’organizzazione pub-
rare in rete, lavorare alla sempli-
investimento per industria, arti-
blica e privata e l’ambiente ester-
ficazione e condividere le proce-
gianato, turismo, è possibile sol-
no è una precondizione per il
50
corretto svolgimento delle opera-
pito come una grande opportu-
Valore” condiviso dagli EE.LL. e
zioni di marketing territoriale.
nità per interconnettere politi-
dai soggetti costituenti la coali-
Adottare un piano di comunica-
che e strategie locali, rafforzan-
zione, che testimonia della
zione e di promozione econo-
do la logica programmatica e
volontà delle PP.AA. proponen-
mica e sociale con il contesto
migliorando l’efficacia di tutte le
ti di generare un processo ori-
locale ed extralocale può per-
politiche in atto. Un forte
ginale di crescita.
mettere di attivare fuori dal terri-
accento è stato posto sull’effi-
Il progetto pilota è basato sul
torio una rete di EBS (External
cienza della pubblica ammini-
concetto che il territorio e le
Business Scouts, come sono
strazione nella governance dei
produzioni sono elementi di
stati denominati nel progetto pi-
processi e delle progettualità di
base fisici del sistema di svilup-
lota), persone che possono di-
rete sull’area vasta, siano esse
po. Su questi due elementi, la
ventare il riferimento del territorio
riferite alle infrastrutture di con-
logica distrettuale è fortemente
sul “mercato” delle produzioni e
testo sia ai servizi necessari a
perseguita come strumento per
sul parco di investitori, permet-
garantire un moderno posizio-
superare divisioni e disgrega-
tendo di avviare campagne di
namento della Provincia di
zioni che producono impatti
relazioni pubbliche con il mondo
Trapani nel panorama delle
insignificanti. Su territorio e pro-
della finanza, degli investimenti,
aree che presentano dinamiche
duzioni, a seguito di un investi-
dei media.
promettenti sotto il profilo dello
mento in “organizzazione” cui
Nella scheda che segue vengo-
sviluppo economico e sociale,
partecipano istituzioni, attori di
no presentati i progetti nel loro
nonché sotto il profilo di una
sviluppo e distretti produttivi, è
insieme e la struttura logica del
crescente notorietà nazionale
possibile raggiungere i pubblici
progetto pilota, individuando i
ed internazionale che avvan-
di interesse del progetto adot-
pilastri di ordine “culturale” del
taggia senz’altro la Sicilia nei
tando protocolli di comunica-
progetto.
suoi sforzi di crescita.
zione efficaci sia all’interno del-
A tal fine valgono alcune consi-
l’area territoriale di riferimento
2.6 Il concetto di “Rete di
derazioni preliminari e di conte-
(cittadini
Valore”
sto formulate nel documento di
all’esterno (finanziatori, investi-
Il progetto pilota è stato conce-
orientamento “Una rete di
tori e operatori del mercato).
e
imprese)
sia
Questo disegno, che risponde
è raggiungere i destinatari dei
tipo “make or buy”, come nelle
alla logica del marketing territo-
servizi (imprenditori, cittadini, vi-
aziende efficienti.
riale, trova nel progetto pilota
sitatori) con informazioni, assi-
una sponda sostanziale nei
stenza, sostegni, usando stru-
Unione Missione-Risorse&Com-
quattro pilastri del progetto.
menti di dialogo potenti ed effi-
petenze
Missione, Interfaccia, Rete di Valo-
caci, pensando ai loro vantaggi
Il progetto pilota ha adottato una
re e Risorse danno luogo in que-
più che ai vantaggi delle organiz-
modalità unica per collegare le
sto progetto ad alcune perfor-
zazioni impegnate in coalizione,
Risorse e le Competenze agli
mance attese, individuabili nel-
e adottando una visione del ter-
Asset ed ai Processi in atto pres-
l’incrocio tra i pilastri. Questi effet-
ritorio dal “LORO” punto di vista.
so gli EE.LL., decidendo sulla
ti rappresentano il valore aggiun-
“Gestione”. Questa “miscela” è il
to che la strategia adottata può for-
Unione Risorse&Competen-
Modello del progetto pilota. Ri-
nire alla realizzazione del proget-
ze-Rete di Valore: i confini del-
cordiamo che la P.A. non è l’uni-
to ed all’espansione dell’efficacia
la coalizione
co soggetto di sviluppo: un uso
di impatto delle azioni ipotizzate.
La coalizione è lo strumento con
creativo dei partner sarà essen-
Vi sono poi le c.d. “unioni”.
cui nel progetto pilota viene su-
ziale anche durante la fase di
perata e sublimata la competi-
attuazione e successivamente.
Unione Interfaccia-Missione:
zione nell’uso dei fondi struttura-
Tutti i progetti che realizzano oriz-
i benefici
li. Il soggetto coalizzato è più di
zontalmente i pilastri sono forte-
I benefici sono bisogni e deside-
un partner: divide con gli altri il ri-
mente basati sull’apertura inter-
ri soddisfatti. La decisione strate-
schio di fallire nella missione ma
nazionale, sviluppando idee origi-
gica è relativa a quali bisogni vo-
raccoglie anche i risultati positi-
nali basate sulle analisi preliminari
gliamo soddisfare. Il progetto pi-
vi delle attività.
riguardanti i Giovani, l’Emigrazio-
lota crea, pertanto, una perfetta
La prima decisione è stata, al
ne dei Cervelli, la Rianimazione del-
corrispondenza tra lo scopo dei
riguardo, quella di stabilire cosa
la Pubblica Amministrazione.
servizi della P.A. e del partenaria-
la P.A. deve fare e cosa deve
L’attenzione verso le Risorse e le
to attivo e tutti gli strumenti che
lasciar fare a chi lo sa fare me-
Competenze della P.A. attiene
sono messi in campo. Lo scopo
glio, un classico problema del
alla possibile trasformazione del
52
territorio conseguente all’ado-
produttivi locali, fattore cruciale
sto Accordo il Partenariato ha
zione di una logica di Piano ter-
per la competitività.
condiviso un documento di indi-
ritoriale di coordinamento (v. at-
Tutti i progetti mirano in forma
rizzo politico e di percorso tecni-
tività di empowerment) per ga-
collegiale alla valorizzazione del
co denominato Metaplan.
rantire un servizio reale alle im-
capitale umano e dei progetti
Partendo dall’analisi dei proble-
prese in un contesto di inqua-
sin qui realizzati, per finalizzarne
mi, seguendo tecniche di Project
dramento territoriale e di ope-
le energie a fronte degli obiettivi
Cycle Management, identifican-
razioni di sviluppo pianificate.
condivisi di sviluppo.
do cause ed effetti in una strut-
Progetti come Palinsesto con-
La concertazione provinciale,
tura ad albero e discutendone le
sentono di impegnare i giovani in
realizzata nel 2004 con l’ausilio
evidenze insieme al partenariato,
attività innovative di ricerca, pro-
di una cabina di regia istituita
le tecniche di ascolto e concer-
duzione di servizi utili al territorio,
presso la Provincia Regionale di
tazione utilizzate hanno consen-
alla P.A. ed al contesto imprendi-
Trapani, aveva avuto il compito
tito di trasformare le matrici di
toriale, nel settore del Turismo
di disegnare gli scenari di svi-
problemi in matrici di obiettivi
e della Cultura.
luppo del territorio, interagendo
generali e specifici di intervento.
Nell’ambito dei progetti di Di-
con i Comuni, con i soggetti at-
Gli obiettivi generali avevano,
stretto (Distretto Agroalimentare,
tivi dello sviluppo e le organizza-
dunque, suggerito l’adozione di
S.T.L.) è evidente nelle attività il
zioni datoriali e sindacali del ter-
4 direttrici strategiche di inter-
riferimento alla necessità di po-
ritorio, in funzione della program-
vento, negoziate con tutti gli at-
tenziare il sistema delle “relazio-
mazione 2007-2013.
tori del territorio e la stesura di
ni industriali” nell’area trapanese,
Le analisi e gli studi hanno con-
un piano di 325 progetti, consi-
realizzando strutture comple-
sentito al partenariato istituziona-
derati strategici per lo sviluppo.
mentari e di servizio al sistema
le, economico e sociale - com-
Il Metaplan era tale perché tra-
produttivo, con particolare riferi-
posto da 60 diversi soggetti -
sformare quella lista prelimina-
mento all’innovazione organiz-
attivato in Assemblee e sessioni
re e grossolana di progetti in un
zativa e di prodotto ed alla spe-
pubbliche, di siglare insieme il 4
programma organico presuppo-
cializzazione necessaria per l’in-
novembre 2004 un Accordo ge-
ne una serie di verifiche:
ternazionalizzazione dei sistemi
nerale per lo sviluppo. Con que-
• sul sistema delle risorse;
• sulla coerenza interna degli
(imprenditori, proprietari di aree,
interventi per una puntuale defi-
istituzioni pubbliche, soggetti del
nizione degli stessi;
terzo settore, ecc.) che entrano
• l’effetto moltiplicatore che ogni iniziativa pilota deve generare; • la ripetibilità del modello in altre
• sulla coerenza con le priorità
nelle scelte relative al “come fare”
e strategie comunitarie, nazio-
per attuare certe difficili decisio-
• la definizione precisa dei con-
nali e regionali in quel momento
ni, mettendo a fuoco specifiche
fini della coalizione al fine di indi-
ancora oggetto di definizione.
strategie di coalizione.
viduare i ruoli dei “partner”.
Il passo che si è voluto compie-
Il percorso razionale, affrontato
In questa proposta, si è definito
re con il progetto pilota “Una
sotto il profilo gestionale dal pro-
come “rete” ogni relazione svilup-
Rete di Valore” è quello favorire il
getto pilota, attiene alla necessi-
pata tra la “coalizione territoria-
passaggio dal Metapiano al vero
tà di misurare la capacità di una
le” nella sua interezza e nodi col-
e proprio Piano. “Meta”, infatti, è
coalizione, grande quanto è
locati esternamente alla coali-
prefisso che denota successione
estesa la stessa mappa degli in-
zione. Questo disegno, per quan-
evolutiva, trasformazione e mu-
terventi considerati strategici
to rivoluzionario rispetto al con-
tamento di elementi che vanno
(con specifico riferimento agli in-
cetto corrente di rete, consente
oltre la sfera tecnico-scientifica
terventi a scala sovracomunale e
di far lavorare meglio la coalizio-
ed implicano processi negozia-
di rete), di verificare la fattibilità di
ne nello sviluppo di programmi di
li e di ascolto della collettività di
alcuni “Interventi di Rete” con
apertura verso l’esterno, in quan-
una certa complessità.
efficacia e tempestività rispetto ai
to la coalizione stessa, maturan-
È evidente che mentre a livello
tempi ormai ristretti nei quali si
do la consapevolezza di non
metastrategico si collocava la
giocherà la nuova programma-
essere una rete essa stessa ma
riflessione sui principi generali per
zione 2007-2013 ed alle neces-
di doverla costruire, si trova davan-
lo sviluppo di una società, e che
sità manifestate dal territorio.
ti ad una sfida: quella di genera-
a livello strategico si pongono
Il concetto di “Rete di Valore” è
re risultati in termini di apertura
oggi i problemi connessi alla scel-
piuttosto articolato ed è neces-
del contesto territoriale a nuove
ta di cosa una comunità vuole
sario specificarlo meglio ai fini
ipotesi di cooperazione e colla-
diventare, a livello tattico si con-
del raggiungimento, nel tempo,
borazione, fatto essenziale per tut-
sidererà il ruolo dei vari attori
degli obiettivi per garantire:
ti i progetti che mirano a realiz-
aree o ambiti di intervento;
54
zare e far funzionare una “inter-
È possibile affrontare, con que-
stato formulato per rispondere
faccia” nei confronti dei veri desti-
sta “cassetta degli attrezzi” il no-
all’esigenza di rappresentare gli
natari del progetto (utenti in diver-
do del partenariato, definendo:
aderenti nelle scelte day-by-day
se forme dei servizi programma-
• gli EE.LL ed i soggetti re-
del progetto, per assicurare la
ti: cittadini e imprese).
sponsabili della programmazione
validazione delle attività, anche in
Un effetto importante dello spo-
negoziata come “soggetti par-
corso d’opera oltreché durante
stamento dei confini della coali-
tner coalizzati”;
la progettazione esecutiva degli
zione a vantaggio della concen-
• gli organismi attivi (come la
interventi ed alla fine del proget-
trazione degli interventi nella
Soprintendenza, l’Azienda Fo-
to pilota, prevedendo il coinvol-
creazione della Rete di Valore è
reste, l’Ente di promozione turi-
gimento nel comitato esecutivo,
dunque la responsabilizzazione
stica) come partner attivi, in
con funzioni consultive, di 3 rap-
di tutti i soggetti coalizzati nel
quanto direttamente coinvolti
presentanti dell’intero partena-
processo di sviluppo. Per coali-
nella realizzazione/attuazione,
riato come sopra descritto.
zione intendiamo, allora, in termi-
anche finanziaria di parte delle
Gli attori dello sviluppo, del resto,
ni nuovi, un processo mediante
attività previste;
avevano collaborato già nella pri-
il quale diversi soggetti, normal-
• gli organismi (associazioni
ma fase di formulazione del Me-
mente in competizione tra loro
ambientaliste, consorzi di impre-
taplan alla segnalazione di stra-
per le risorse, concorrono al rag-
se, terzo settore) che aderisco-
tegie ed interventi essenziali per
giungimento di obiettivi strate-
no agli obiettivi generali e speci-
lo sviluppo, che occorreva oggi
gici importanti per il territorio
fici di intervento, in quanto coe-
verificare in forma organizzata,
mettendosi insieme in una alle-
renti con il loro modo di rappor-
favorendo ulteriormente la coo-
anza che ha il compito di ridefini-
tarsi alle istituzioni ed alle proble-
perazione e senza disperdere le
re il concetto di sviluppo, nel no-
matiche dei soggetti/imprese rap-
energie professionali nel settore
stro caso anche a beneficio di
presentati, come partner fun-
pubblico e nel privato. Sebbene
un orizzonte più vasto che non
zionali.
il mosaico dello sviluppo spe-
quello della mera attuazione di
Il protocollo d’intesa sulla Rete di
cialmente in Provincia di Trapani
un progetto cofinanziato dai fon-
Valore - nella parte concernente
fosse alquanto complesso,
di strutturali.
il modello organizzativo - era
l’orientamento alla “logica di di-
stretto” e l’approccio strategico
quali erano e sono chiamati ad
zione impegnati nei processi di
alle infrastrutture e reti a caratte-
investire in progettazione a bene-
sviluppo. La stessa fase di proget-
re “sovracomunale” per la crea-
ficio dell’area della coalizione nel
tazione dell’intervento pilota è sta-
zione di condizioni di contesto
perseguimento delle proprie fina-
ta demandata agli Uffici comuni
favorevoli allo sviluppo, sembra-
lità statutarie e costitutive.
e, ove non ancora esistenti, ai fun-
vano essere temi di interesse
Ogni altra forma di intervento -
zionari pre-individuati dai sogget-
così generale da lasciar presagi-
come ad esempio un intervento
ti coordinatori. Attorno a questi
re un successo del progetto pi-
diretto sotto qualsiasi forma per
soggetti ed alla loro capacità di coin-
lota. Infatti, erano attivi nel terri-
finanziare le casse (in molti casi
volgere le risorse dei referenti dei
torio provinciale diversi strumen-
ormai asfittiche) delle società e
singoli comuni, si è voluto rodare
ti di programmazione negoziata.
degli organismi gestori di stru-
la macchina di pianificazione pub-
Molte erano e sono, inoltre, le
menti di sviluppo già finanziati -
blica propedeutica al successo
esperienze e le competenze sul
avrebbe generato aspettative
del progetto configurato. Ciò ha
territorio che è possibile coin-
superiori alle reali possibilità di in-
comportato non pochi problemi,
volgere in forma di rete per ge-
tervento per tramite dei fondi del
ma ha anche fornito un’indicazio-
nerare e proporre nuovi stru-
PIR, oltre ad una serie di pro-
ne precisa rispetto al modello di
menti di buon impatto sotto il
blemi di sostenibilità istituziona-
governanceche la Pubblica Ammi-
profilo dello sviluppo.
le ed economica degli interventi,
nistrazione deve adottare anche
Per tali attività di natura program-
inclusa la scorrettezza formale
nel ciclo di programmazione 2007-
matoria non sono stati previsti bud-
delle procedure amministrative
2013: l’internalizzazione di fun-
get nel progetto pilota, se non nel-
da utilizzare per gli affidamenti
zioni strategiche.
la forma in cui, attraverso il finan-
agli organismi non “in house”.
La mappa finale del partenariato
ziamento pubblico, se ne stimo-
È visibile, nei processi verbali dei
del progetto pilota nel suo com-
lava la realizzazione, la cui parte
decisori politici, la volontà di non
plesso ha configurato, più che
progettuale sarebbe rimasta ad
discostarsi dal modello PIT per
una rete, una vera e propria co-
esclusivo carico dei soggetti di svi-
ciò che concerneva l’attribuzione
stellazione. Secondo Brunetti, la
luppo (società e agenzie di pat-
di precise responsabilità al per-
costellazione si distingue dalla
to, di contratto, leader, etc), i
sonale della Pubblica Amministra-
rete in quanto presenta un sog-
56
getto guida o coordinatore che
alla generazione di opzioni di pro-
cascata, sulla base degli indiriz-
svolge una funzione di governo
grammi settoriali e di filiera nei
zi politico-strategici della coali-
strategico e orienta le scelte del-
settori “turismo” e “agroalimen-
zione e degli indirizzi di sistema
l’aggregazione. Nella Rete di Va-
tare”, alcuni attori-guida come la
forniti dal partenariato in prece-
lore intendiamo per costellazione
società del patto agricolo o il sog-
denti occasioni, di obiettivi gene-
un insieme di soggetti tra i quali
getto promotore del contratto di
rali e specifici.
alcuni, necessariamente, spic-
programma e l’Associazione degli
Mentre le due dimensioni (pila-
cano in verticale - rispetto al-
industriali, hanno avuto e avran-
stri) riguardanti Risorse e com-
l’orizzontalità tipica dei processi
no di per sé un ruolo di indirizzo
petenze, da un lato, e l’Interfac-
di concertazione - per ruolo as-
molto forte nelle scelte pubbliche
cia dall’altro, rappresentano, per
sunto e competenze distintive, di
a livello di attuazione, anche futu-
così dire, l’Hardware territoriale e
tipo pubblicistico o anche opera-
ra, delle strategie del progetto
giustificano la realizzazione dei
tivo, senza differenza nella natu-
pilota. Infatti, le scelte del proget-
progetti 1 e 2 denominati come
ra del soggetto.
to pilota, per quanto da conside-
gli stessi pilastri, gli altri progetti
Ciò si intende, ovviamente, non
rarsi aperte, non prescinderan-
(Distretto Agroalimentare, Siste-
rispetto alla titolarità del procedi-
no mai dagli effettivi benefici atte-
ma Turistico Locale e, per l’ap-
mento durante l’attuazione del
si per le aziende già create con
punto, Palinsesto) mirano al-
progetto pilota - che rimane
precedenti esperienze di pro-
l’esplicitazione della “Missione
esclusivamente pubblica - ben-
grammazione negoziata, oltre-
di progetto” ed alla realizzazione
sì rispetto al raggiungimento de-
ché dai benefici per le aziende
della “Rete di valore”, essendo
gli obiettivi.
che potranno usufruire in futuro
tutti orientati a conseguire il Soft-
Avendo la coalizione scelto di
di una nuova generazione di stru-
ware dello sviluppo, che con-
orientare i propri sforzi alla verifi-
menti di sviluppo locale che que-
senta di raggiungere obiettivi
ca di progettualità già inserite nel
sto progetto pilota ha voluto sti-
specifici di piano. (Tabella 3)
Metaplan, considerate strategi-
molare con forza e convinzione.
Tutti i Progetti sono stati costitui-
che nel senso che possono espan-
Le attività di progetto sono state
ti da interventi immateriali e inve-
dere gli effetti e moltiplicare i risul-
individuate solo a seguito della
stimenti in dotazioni. Non era-
tati del progetto pilota, nonché
declinazione in forma ordinata a
no presenti nel piano né regimi di
Progetti 1e 2
Pilastri Trasversali
Progetti 3, 4, 5 e 6
Tabella 3 MAPPA DEI PILASTRI
Pilastri Verticali RISORSE E COMPETENZE
INTERFACCIA
MISSIONE
Configurazione del progetto, integrazione e interazioni
Fonte dei Benefici per il territorio inteso nel suo complesso (utenti)
RETE DI VALORE
Sviluppo delle capacità relazionali e della logica di Coalizione
Sperimentazione e sviluppo delle potenzialità attrattive del Territorio
aiuto né interventi infrastrutturali
la capacità progettuale e pro-
metodologico sul turismo cultu-
in quanto tali, ma esclusivamen-
grammatica. Il Progetto Pilota si
rale) presente nei 3 PIT, ma an-
te interventi e azioni di sistema,
muoveva, altresì, in stretta analo-
che con alcuni programmi di ri-
anche concernenti la pianifica-
gia, sotto il profilo del metodo
cerca attivati nel contesto del
zione e la progettazione.
e sotto il profilo gestionale, con
Patto Territoriale per l’Agricoltu-
Si tratta di un complesso di azio-
quanto sino ad allora program-
ra, nonché con i risultati di pro-
ni pubbliche, articolate median-
mato e realizzato attraverso i
getti realizzati in ambito INTER-
te un principio di forte integrazio-
PP.II.TT., e segnatamente nel PIT
REG III B Medocc (Isolatino: il
ne progettuale e riferiti alle prio-
14, primo ad essere attuato. Gli
Marketing territoriale per le Isole
rità, prima tra tutte l’internazio-
uffici comuni degli altri due PIT
del Mediterraneo).
nalizzazione.
della Provincia di Trapani stava-
Il progetto pilota della Rete di
Il progetto pilota è stato conce-
no, infatti, per essere costituiti
Valore è stato fortemente orien-
pito, appunto, per rafforzare la
alla data di presentazione della
tato a favorire il perseguimento
qualità e l’efficacia degli inter-
domanda, essendo entrambi i
delle priorità di programmazione
venti del Contratto di Program-
PIT partiti con sostanziale ritardo
a livello regionale e provinciale.
ma Trapani Turismo, che era in
a causa del protrarsi di procedu-
Infatti, ha realizzato:
corso di realizzazione, e la capa-
re di ricorso amministrativo e di
cità dei soggetti responsabili de-
ricorso straordinario.
azioni di animazione territoriale
gli altri strumenti di programma-
Il disegno di coalizione promuo-
sul versante delle relazioni tra
zione negoziata di produrre im-
veva, dunque, il rafforzamento
turismo-beni culturali e ambien-
patti socioeconomici e produtti-
dei legami tra i diversi strumenti
tali (progetto Palinsesto), per la
vi nei territori di riferimento nel
di programmazione negoziata e
creazione di conoscenza qualifi-
medio termine, grazie a specifi-
sviluppo locale, utilizzando pro-
cata e occupazione nel settore
che attività disegnate per rispon-
gettualità come quella in ambito
dei servizi culturali e turistici, pre-
dere all’esigenza di stimolarne
Ciste (azione trasversale di tipo
vedendo un coinvolgimento for-
• investimenti sostanziali in
te nelle azioni di donne, realiz-
che, tra politiche e politiche, ma
• la comunicazione integrata
zando il principio delle pari op-
anche tra soggetti ed organismi
verso l’interno (i cittadini resi-
portunità e del rispetto dell’am-
partecipanti al processo.
denti e gli operatori pubblici e
biente, nonché dell’integrazione
I meccanismi previsti per la crea-
privati) e verso l’esterno (enti e
delle considerazioni ambientali
zione di una “Rete di Valore”
organizzazioni rilevanti, poten-
nelle dinamiche di sviluppo eco-
hanno generato un effetto molti-
ziali investitori, network dell’in-
nomico territoriale;
plicatore delle opportunità per il
formazione e della comunica-
• investimenti in follow-up, as-
sistema, tipico delle piattaforme
zione, operatori influenti sul mer-
sistenza, empowerment per
che coinvolgono il maggior nu-
cato, opinion leaders, altri sta-
realizzare una piena operatività
mero possibile di nodi della rete.
keholders).
della società dell’informazione,
Si tratta di integrazioni anche e
Sotto il profilo dell’internaziona-
sia nella P.A. sia nel settore turi-
soprattutto di tipo organizzati-
lizzazione, tutta la piattaforma
stico a livello del territorio della
vo, nonché logistico. In una fase
operativa di progetto è stata
coalizione.
evoluta del Metaplan, con il sup-
configurata per consentire alla
Un aspetto molto rilevante affron-
porto della nuova cabina di regia
P.A. ed agli operatori di filiere e
tato insieme al partenariato nel cor-
provinciale inaugurata nel 2008,
comparti turistici ed agroalimen-
so del progetto pilota è stato
occorrerà lavorare continuamen-
tare di presentarsi, in forma uni-
quello di approfittare della piat-
te con il partenariato per favorire:
taria e coordinata sui mercati in-
taforma preliminare del Metaplan
• l’interconnessione delle poli-
ternazionali, previa definizione di
provinciale - nel quale sono sta-
tiche a scala compatibile con il
standard di qualità compatibili
ti analizzati gli impatti delle poli-
territorio di riferimento del Meta-
con l’ambizioso obiettivo di
tiche di sviluppo precedenti sul
plan (es. area del PIT, provincia);
espansione dei mercati, utiliz-
contesto territoriale, inclusi gli
• l’integrazione progettuale ter-
zando reti di relazioni e strumen-
strumenti della programmazio-
58
ritoriale;
ti di dialogo innovativi ed efficaci.
ne negoziata - per accorgersi di
• la gestione organizzata dei
Per ciò che concerne l’area del
tutte le implicazioni in termini di
processi e, successivamente,
Turismo e dei Beni culturali, il
integrazioni possibili tra gli inter-
dei programmi e degli interventi,
progetto Palinsesto ha svilup-
venti, tra gli interventi e le politi-
favorendo la logica di distretto;
pato, in una modalità pilota in
Sicilia, una logica di persegui-
to tra agricoltura, turismo e pic-
creando le condizioni di contesto
mento di un rapporto costo/be-
cola impresa artigiana ed indu-
e migliorando la concertazione
nefici dell’intervento pubblico
striale, che in Provincia di Trapa-
pubblico-privata sul fronte del-
che consente al contempo di
ni ha già prodotto buoni frutti
l’accesso ai mercati e della ge-
migliorare il sistema delle cono-
con la conquista di importanti
nerazione di programmi di po-
scenze, salvaguardare e valo-
mercati di prodotti di elevata
tenziamento dell’ossatura pro-
rizzare i beni culturali, affiancan-
qualità negli ultimi anni. Il soste-
duttiva, con azioni pilota basate
do a tali fasi preliminari, di sco-
gno al proseguimento di tale
sul rispetto di protocolli di quali-
perta e tutela, meccanismi pro-
strategia è essenziale per il man-
tà tanto sul versante del Terri-
mozionali tipici del marketing tu-
tenimento delle colture e del
torio quanto su quello delle Pro-
ristico e sviluppando con mo-
paesaggio che entra in relazione
duzioni, elementi di base del
dalità innovative ed economica-
con il turismo, sviluppando an-
Marketing territoriale.
mente poco costose un nuovo
che forti orientamenti in termini di
approccio a specifici turismi al-
salvaguardia e sviluppo dei terri-
2.7 L’impatto del progetto
ternativi e segmenti del mercato
tori rurali, priorità di fondo di tut-
È difficilmente valutabile l’impat-
(turismo culturale) considerati
ti i programmi connessi al trino-
to di questo genere di progetti. Tut-
strategici per la Provincia di Tra-
mio agricoltura-turismo-territo-
tavia, occorre fare uno sforzo per
pani e, sotto il profilo macroeco-
rio. Sul versante della logica di
fare il punto, anche consideran-
nomico, in piena crescita.
distretto, è stata tenuta in forte
do che sono state pianificate
Per ciò che riguarda le aree rurali
considerazione all’interno del
azioni immateriali ed interventi
e le filiere produttive, la stesura di
bando, come una delle priorità
sulle strutture amministrative. I
linee guida programmatiche fina-
dei progetti, la partecipazione
risultati di questo lavoro dovreb-
lizzate al Sistema Qualità trapa-
delle singole filiere e parti di esse,
bero essere apprezzati, in futuro,
nese, collegate al nuovo mar-
aziende rappresentative dei di-
più sotto il profilo qualitativo che
chio territoriale, marchio ombrel-
versi stati del prodotto (dalla ri-
quantitativo.
lo per tutti i prodotti e servizi ge-
cerca precompetitiva alle fasi a
Ciò nonostante, alcuni progetti -
nerati nel trapanese, consenti-
monte del processo produttivo,
essendo diretti al personale im-
ranno di consolidare un rappor-
fino alla vendita sul mercato),
pegnato nelle operazioni di svi-
60
luppo, nella P.A. e nelle imprese
direttamente nelle attività del pro-
le politiche attuative delle istituzio-
turistiche - sembrano essere
getto pilota (funzionari, referenti,
ni aderenti alla coalizione, accre-
quelli destinati a garantire una
consulenti, assistenti, volontari,
scendo la fiducia reciproca ver-
qualificazione delle competen-
ricercatori, docenti universitari,
so valori e obiettivi condivisi. La
ze, le quali strategicamente con-
esperti di settore, imprenditori,
sinergia e la cooperazione fra i diver-
tribuiscono al mantenimento
quadri aziendali in formazione
si soggetti economici nel disegno
(stabilizzazione) dei lavoratori im-
continua, personale in servizio
e nella realizzazione di progetti ter-
pegnati nel settore, circostanza
civile, personale di supporto e
ritoriali ha creato nuove forme di
non trascurabile in epoca di tur-
amministrativo) circa 520 indivi-
community governance che
bolenza dei mercati dovuta a
dui, cifra che deve far riflettere in
vedono la società civile, i sogget-
fatti imprevedibili, come quella
quanto scaturente da calcoli non
ti dello sviluppo, e non più la sola
odierna.
troppo fantasiosi, considerate le
amministrazione locale, al centro
Inoltre, in riferimento al progetto
modalità di svolgimento delle at-
dei processi decisionali e di tra-
Palinsesto, il meccanismo rea-
tività, sempre in forma pubblica e
sformazione territoriale.
lizza impatti di natura sociale per
coinvolgente.
Norme, valori ed interazioni fra
via dell’idea di interessare soprat-
Indirettamente (residenti, pubbli-
i soggetti e le istituzioni in cui essi
tutto i giovani alla tutela, alla valo-
co, turisti, visitatori di borse e fie-
sono incorporati, hanno costitui-
rizzazione, alla promozione ed
re e simili) è venuto in contatto con
to il collante innescato dall’attua-
alla gestione del patrimonio cul-
il progetto, data la forte esposi-
zione della “Rete di Valore” attra-
turale, con esiti misurabili anche
zione dello stesso in termini di
verso il rafforzamento delle com-
in termini di spin-off dal proget-
comunicazione, un numero di
petenze e conoscenze del per-
to e dalle istituzioni e dagli orga-
persone che rimane, ancor oggi,
sonale delle Amministrazioni
nismi che saranno coinvolti anche
imprecisato.
pubbliche.
nella futura esplosione di meto-
Il progetto Rete di Valore, attra-
Una Rete di Valore ha mirato al-
dologie e risultati sviluppati con
verso l’attuazione delle relative
la promozione dello sviluppo lo-
Palinsesto.
azioni, ha favorito l’interazione e
cale mettendo in grado le ammi-
Si stima, ad ogni modo e per
la partecipazione dei cittadini e dei
nistrazioni pubbliche, le asso-
difetto, che sono stati coinvolti
soggetti economici e sociali con
ciazioni, le organizzazioni priva-
Tabella 4
Elenco degli altri soggetti del partenariato pubblico e privato
1
Pit n. 14 “Sistema turistico integrato della costa centro -settentrionale”
2
Pit n. 18 “Alcinoo”
3
Patto territoriale: Trapani Sviluppo Nord
4
Patto territoriale: Trapani Sviluppo Sud
5
Patto territoriale per l'agricoltura e la pesca e il turismo rurale: Agritur Pesca s.r.l.
6
Gal: Leader Ulixes Soc. Cons. A.r.l.
7
Gal: Ericyna Tellus Soc. Cons. A.r.l.
8
Gal: Lilybeo Marsala Soc. Cons. A.r.l.
9
Contratto di programma Trapani turismo: Consorzio turistico trapanese
10 Azienda Autonoma Provinciale per l'incremento turistico (partner attivo) 11 Associazione Italiana per il WWF for nature - Onlus - Sezione Sicilia 12 C.I.S.L. Provinciale di Trapani 13 C.G.I.L. Trapani 14 U.I.L. Trapani 15 C.E.P.L.A. 16 Consorzio Universitario della Provincia di Trapani 17 C.N.A. Provinciale di Trapani 18 Associazione degli Industriali della Provincia di Trapani
te e le società di servizi di “leg-
cooperazione tra imprese al fine
zione, cooperazione e sviluppo
gere” il contesto socioeconomi-
di produrre beni pubblici, analiz-
del gruppo di attori locali e di
co, di programmare, gestire e
zare e valutare politiche pubbli-
referenti.
valutare progetti, di favorire pro-
che e degli investimenti pubblici,
In sintesi, la Rete di Valore ha
cessi di cooperazione tra impre-
utilizzando degli strumenti nor-
sperimentato un percorso che
se ed istituzioni, di formulare po-
mativi per gli interventi di svilup-
si può tradurre in nuovi obiettivi di
litiche pubbliche per lo sviluppo
po locale, fungendo da interfac-
sistema:
locale, di utilizzare gli strumenti
cia tra il territorio e gli interventi e
• sostegno ai processi di raffor-
normativi in vigore.
sostegni finanziari dell’Unione
zamento e sviluppo della rete
Questa Rete per lo Sviluppo Lo-
Europea.
locale degli attori;
cale ha saputo dotarsi delle
Tali competenze tecniche si
• sostegno all’affermazione del-
competenze che l’hanno resa in
sono integrate con abilità di tipo
le logiche distrettuali per lo svilup-
grado di condurre analisi statisti-
relazionale e motivazionale tra-
po del turismo culturale e del set-
che ed economiche del territorio,
sversali finalizzate allo sviluppo
tore agroalimentare;
di elaborare e gestire strategie di
locale, che il territorio ha in molti
• sostegno alle azioni di svilup-
sviluppo locale e di marketing
casi dimostrato di avere: spirito
po turistico del territorio e raffor-
territoriale, animare processi di
d’iniziativa, abilità negoziali,
zamento della cooperazione inte-
concertazione con le istituzioni
capacità di assumere decisioni
grata. (Tabella 4)
pubbliche ed il partenariato so-
e di agire in una logica di team
ciale, sostenere e indirizzare la
favorendo processi di integra-
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
3.
Un contributo effettivo all’adozione di linee guida per l’internalizzazione delle competenze
64
Per la prima volta la Provincia
dipendente, una pluralità di
le tecniche, con la necessità di
Regionale di Trapani, le Orga-
adempimenti e di obiettivi per
percorrere sentieri di crescita
nizzazioni Sindacali territoriali e la
pervenire ai quali occorreva pun-
delle conoscenze, delle compe-
Rappresentanza Sindacale Uni-
tare su alcuni fattori critici di suc-
tenze e - più in generale - di
taria hanno sottoscritto, in via
cesso, quali:
skills reperibili in parte all’interno
provvisoria, il contratto collettivo
• la squadra;
dell’ente, in parte all’esterno, do-
decentrato integrativo del per-
• la tensione continua verso gli
ve il consulente esterno e/o l’as-
sonale dipendente per il qua-
obiettivi di progetto;
sistenza tecnica svolge una fun-
driennio 2002-2005, inserendo
• la ricerca continua di solu-
zione di traino e di supporto ri-
norme specifiche che discipli-
zioni in materia di semplificazio-
spetto alle abilità ed alle capaci-
nano l’accesso ad un program-
ne nel rispetto delle regole;
tà del personale interno.
ma di incentivazione del perso-
• rispetto dei tempi di esecu-
All’art. 18 il nuovo contratto de-
nale addetto all’attuazione dei
zione imposti dai crono-pro-
centrato adottato dalla Provincia
progetti finanziati.
grammi;
di Trapani prevede l’erogazione
L’esigenza - avvertita da più par-
• proiezione esterna delle azio-
di fondi per la produttività del
ti - nasceva dalla considerazione
ni che impone un confronto co-
personale interno destinando a
che l’attivazione, l’implementa-
stante con il cittadino, l’utente
tal fine una cospicua quota del-
zione e l’esecuzione dei proget-
ed il mondo delle imprese, in
le risorse destinate alle politiche
ti cofinanziati imponeva all’ammi-
luogo della autoreferenzialità tipi-
incentivanti in generale, necessa-
nistrazione provinciale la strut-
ca delle amministrazioni articola-
rie per incidere sul miglioramen-
turazione di uno o più gruppi di
te per funzioni;
to dell’efficacia e della qualità
lavoro, e di un settore specifi-
• l’attenzione costante alle op-
co, il cui impegno non poteva
zioni strategiche di sviluppo loca-
Pertanto, il contratto prevede te-
essere parametrato secondo i
le e, per ciò che riguarda il caso
stualmente che:
canoni vigenti in materia di pro-
della Provincia di Trapani, al Tu-
• andranno premiate la capaci-
duttività, aggiungendosi con l’at-
rismo culturale ed all’Agroali-
tà di attuare programmi, conse-
tivazione di questi processi, alle
mentare che impone un aggior-
guire risultati, proporre soluzioni
normali mansioni del personale
namento delle metodiche e del-
innovative e di contribuire alla
dei servizi erogati.
66
realizzazione di miglioramenti ge-
tre entità organizzative dell’En-
trollabile dall’Amministrazione e
stionali finalizzati ad una mag-
te, la disponibilità nei confronti
dunque, per essa, in ultima istan-
giore efficacia e qualità dei servi-
dell’utenza.
za dai dirigenti.
zi erogati ai cittadini;
Mutuando da questi principi ge-
In ogni caso, deve essere crea-
• dovrà essere attuato sem-
nerali i criteri base della previ-
to un collegamento tra l’asse-
pre di più il superamento di mo-
sione, della valutazione, della
gnazione di incentivi e il siste-
dalità di lavoro impostate su
collaborazione/team-work e del-
ma di valutazione permanente
competenze specifiche dei sin-
l’innovazione, nell’art. 21 si è
delle prestazioni.
goli a favore di modalità finalizza-
proposta una soluzione innova-
Il sistema di valutazione deve di-
te all’ottenimento di risultati ed al
tiva al tema dell’incentivazione
stinguere tra:
conseguimento di obiettivi pre-
del personale interno, tenendo
a) il premio collegato alla valu-
ventivamente assegnati ai di-
conto dei limiti derivanti dall’ap-
tazione delle prestazioni indivi-
pendenti;
plicazione dei regolamenti co-
duali, al quale possono acce-
• il sistema di valutazione del-
munitarie ed in particolare del
dere tutti i dipendenti;
le prestazioni, che dovrà avere
REG (CE) 448/2004, ma avendo
b) il premio di progetto, non in
quale finalità principale quella di
come punto di riferimento l’atti-
plus orario (dunque durante
strumento di miglioramento ge-
vità di gestione di specifici pro-
l’orario di lavoro), riservato a di-
stionale, dovrà assumere sem-
grammi e progetti.
pendenti coinvolti in un numero
pre maggiore rilevanza nell’Ente;
È, per l’appunto, sulla stessa de-
limitato di progetti, di rilievo stra-
• dovranno essere apprezzati
finizione di programma e di pro-
tegico e generale per l’ente, spe-
i comportamenti di disponibilità
getto che occorre focalizzarsi in
cificamente individuati dall’Ammi-
all’assunzione di responsabilità,
una prima fase, per evitare la
nistrazione (per la Provincia, dal-
di disponibilità al cambiamento,
proliferazione di programmi di in-
la Giunta) e collegati alla realizza-
di flessibilità alle mansioni da
centivazione la cui matrice non
zione di obiettivi prioritari del-
svolgere, l’attitudine a lavorare
sia strettamente collegata all’at-
l’Amministrazione stessa.
in gruppo, la disponibilità a col-
tuazione di specifici programmi,
Per ciò che concerne, invece, il
laborare all’interno della struttu-
ma a meccanismi di distribuzio-
richiamo alla norma 11 del citato
ra di appartenenza e con le al-
ne di fondi non strettamente con-
regolamento comunitario, occor-
re tenere presente che il tenore
all’attuazione di progetti comuni-
competono alla contrattazione
letterale del testo non esclude
tari, nazionali, regionali e per l’at-
collettiva decentrata integrativa a
la possibilità di remunerare il per-
tuazione di azioni pubbliche di
livello di ente.
sonale addetto alla gestione di
interesse della Provincia Regio-
Il carattere di programma, piano
programmi e progetti.
nale di Trapani assistite da fi-
o progetto è stato definito come
Per questo, le precondizioni di
nanziamento”.
segue, per evitare la prolifera-
cui sopra ed i limiti contenuti nei
L’accezione comprende il richia-
zione incontrollata di premi in-
regolamenti comunitari sono
mo a criteri di individuazione,
centivanti. Deve trattarsi, infatti,
confluiti nell’art. 21 del Contrat-
gestione ed erogazione di in-
di un insieme di attività collegate,
to decentrato che disciplina ordi-
centivi da assegnare al perso-
funzionalmente e sotto il profilo
natamente l’utilizzazione delle ri-
nale interno dell’Ente, anche in
dei risultati, a precisi obiettivi ge-
sorse dell’ente a fronte della rea-
relazione alle previsioni di cui al
nerali a fronte dei quali:
lizzazione dei progetti finanziati o
vigente CCNL assicurando:
cofinanziati da fonti esterne, alla cui attivazione si provvede in at-
• il rispetto della normativa contrattuale vigente;
a) viene definito puntualmente un sistema di gestione dell’insieme delle attività, soprattutto ai fini
tuazione di specifici programmi
• il rispetto della normativa appli-
della ripartizione delle responsabi-
(anche) nell’interesse di altri en-
cabile in materia di spese ammis-
lità amministrative, tecniche, ge-
ti, realizzando così pienamente il
sibili al contributo comunitario;
stionali, finanziarie e di risultato;
principio di sussidiarietà nella
• la possibilità di assoggetta-
b) viene definito un insieme di
realizzazione di programmi e
re le procedure attivate a forme
indicatori di raggiungimento dei
progetti che sta alla base della
di controllo, nel rispetto del
risultati;
necessità di esplorare forme in-
regime di responsabilità proprio
novative di collaborazione tra
dell’ente.
gramma dei lavori che definisce
istituzioni.
Infatti, la definizione dei criteri di
la durata delle singole attività e
Il citato art. 21 riguarda oggi fi-
ripartizione e la destinazione del-
dell’iniziativa nel complesso, ov-
nalmente la “Attribuzione al per-
le risorse finanziarie indicate nel
vero un programma di attività
sonale interno di incentivi per la
CCNL, per le finalità e con le
specifico caratterizzato da preci-
partecipazione alla stesura ed
modalità previste dallo stesso,
se scadenze.
c) viene definito un cronopro-
68
La definizione di programmi, pia-
lo svolgimento di attività specifi-
l’ambito della loro autonomia
ni e progetti viene ulteriormente
che (di docenza, assistenza tec-
contrattuale possono regola-
specificata nel regolamento pro-
nica e/o comunque di expertise
mentare la fattispecie - sebbene
vinciale prendendo in conside-
tematica).
la specifica regolamentazione
razione più tipologie di Program-
Si trattava di capire, prima del-
del programma o del bando di
ma, piano o progetto:
l’adozione del nuovo regolamen-
riferimento possa prevedere
1. attività derivanti da program-
to, se tali emolumenti potessero
espressamente
ma europeo, nazionale o regio-
essere riconosciuti al personale
orarie/giornaliere per lo svolgi-
nale già regolamentato da pro-
interno impegnato nelle attività o
mento da parte del personale
pria normativa, anche economi-
meno, posto che in pura teoria
interno delle attività previste nel
ca, di riferimento;
la specifica regolamentazione
programma - anche applicando
2. attività non espressamente
del programma europeo, nazio-
una tariffa di riferimento inferiore
regolamentate dal programma
nale o regionale (rinvenibile dal
a quella prevista dal program-
europeo, nazionale o regionale
Programma, dalla Circolare, dal
ma o bando di riferimento, fino al
di riferimento o attività di pro-
Bando o dall’Avviso specifico
limite minimo di tale tariffa, indi-
grammazione pianificazione e
etc. di riferimento) li rendeva
viduato nella tariffa-base
progettazione di diretta emana-
plausibili, e a fronte di quali rego-
oraria/giornaliera come ora defi-
zione degli organi di governo del-
le compatibili con la contrattazio-
nita all’art. 6, comma 1 del cita-
l’Ente.
ne collettiva.
to art. 21, in conformità a quan-
Tale distinzione è utile a stabilire
In questo caso si trattava, più
to previsto ed adottato nei prin-
se, come avviene nel primo ca-
che altro, di regolamentare il limi-
cipali programmi europei (in pri-
so, possano risultare già fissati i
te superiore per l’attribuzione di
mis nei programmi tematici e nei
parametri di riferimento (normal-
fondi a titolo di prestazioni con-
programmi transnazionali e tran-
mente importi massimi per
siderate specialistiche comun-
sfrontalieri).
ora/giornata uomo, talora in uso
que denominate, premio incen-
Occorreva, dunque, che per re-
presso la commissione europea)
tivante o di progetto. Infatti,
golamento interno in sede de-
riferiti alla attribuzione di emolu-
l’Amministrazione e le rappre-
centrata:
menti comunque denominati per
sentanze sindacali unitarie, nel-
le
tariffe
1. stabilisse se tariffe maggio-
ri rispetto alla tariffa base po-
lantemente e compiutamente la
prontata al criterio della ragione-
tessero essere autorizzate e a
questione, quali RECITE II, ECOS-
volezza), pur limitando grande-
quali condizioni o per quali attivi-
OUVERTURE, INTERACT, IN-
mente le possibilità di “ulteriori
tà del personale interno;
TERREG III B), applicando quan-
guadagni” da parte di dipenden-
2. stabilisse quali tariffe appli-
to recentemente trasfuso nel
ti volenterosi9, pone un giusto li-
care nel caso in cui non fossero
CCDI adottato dalla provincia di
mite ad una crescita dei com-
preventivamente disponibili tali
Trapani, nel punto 3 e nel punto 6,
pensi che diventerebbe altrimen-
parametri di attribuzione - sulla
comma 2 .
ti incontrollabile nel settore pub-
base del bando o avviso di rife-
In tale soluzione, si prevede che
blico, come accade oggi nel set-
rimento - o nel caso di attiva-
il massimo rendicontabile a ti-
tore privato, con il risultato che
zione, per iniziativa degli stessi
tolo di impegno del personale
alla competenza si assomme-
organi di governo dell’ente, di
interno (quindi considerabile
rebbe competenza, a discapito
iniziative specifiche (considerate
quale spesa ammissibile a con-
della disseminazione delle cono-
strategiche) che prevedessero,
tributo nel quadro economico
scenze ed al coinvolgimento fina-
per la loro ideazione e attuazio-
del progetto) sia la tariffa oraria
lizzato alla diffusione delle skills
ne, l’applicazione di uno specifi-
come sopra definita, e che an-
“per contagio”.
co regime di incentivazione mi-
che qualora la specifica regola-
Nel punto 3 del CCDI si chiarisce
rante ad internalizzare processi e
mentazione del programma o
oggi che, nel rispetto di quanto
competenze, soprattutto in ma-
del bando di riferimento con-
previsto dal CCNL vigente, in
teria di programmazione, gestio-
sentisse tariffe superiori in ter-
materia di attribuzione di com-
ne e rendicontazione di progetti.
mini di ore/giornate uomo per
pensi correlati ad effettivi incre-
A tal riguardo, occorre far esplici-
lo svolgimento da parte del per-
menti della produttività e di mi-
to riferimento alla soluzione trova-
sonale interno delle attività previ-
glioramento quali-quantitativo dei
ta direttamente all’interno dei pro-
ste nel programma, la tariffa di ri-
servizi, da intendersi quale risul-
grammi europei (in special modo
ferimento sarà comunque cal-
tato aggiuntivo apprezzabile ri-
quelli di cooperazione transna-
colata secondo i predetti para-
spetto al risultato atteso da nor-
zionale e transfrontaliera che sto-
metri massimi.
male prestazione lavorativa, sono
ricamente hanno affrontato bril-
Tale alternativa (che appare im-
considerati - esclusivamente ai fi-
8
70
ni dell’applicazione del regola-
nente la specifica individuazione
tività oggetto del presente rego-
mento adottato - quali elementi
della spesa da destinare al per-
lamento e l’effettiva composizio-
essenziali:
sonale interno;
ne e modificazione della strut-
1. l’esistenza di una serie di
4. l’atto di costituzione dell’uni-
attività con le caratteristiche spe-
tà o della struttura speciale (Uni-
2. l’attribuzione dei compiti e
cificate in precedenza, collegate
tà di progetto, Ufficio di suppor-
dei ruoli effettivi all’interno del
ad obiettivi ed a un crono-pro-
to, Staff o struttura speciale co-
progetto;
gramma, misurabili attraverso
munque denominata) e sua
indicatori e parametri;
composizione in termini di parte-
tura all’uopo costituita;
3. la definizione delle modalità di svolgimento delle attività;
2. la specifica adozione di un
cipazione del personale interno
4. la valutazione delle presta-
documento programmatico da
dell’ente, qualora proveniente
zioni rese ai fini dell’attribuzione
parte degli organi di governo
da settori diversi, sulla base del-
dei compiti spettanti a ciascun
dell’Ente, con eventuale specifi-
le vigenti disposizioni contenute
dipendente, nel rispetto dei vi-
co riferimento al bando, circola-
nel regolamento degli Uffici e dei
genti criteri;
re, programma o avviso, ove esi-
Servizi;
5. la facoltà di riservare quota
stente, che disciplini l’accesso
5. l’atto di definizione dei ruo-
parte delle somme previste a ti-
a finanziamenti di altri enti, pub-
li e dei compiti del personale im-
tolo di “Ordini per personale in-
blici o privati (per le attività di
pegnato nella/e attività specifi-
terno” per necessità a titolo di la-
assistenza tecnica internalizzata
che, anche provenienti da più
voro straordinario e comunque
appare importante oltreché suf-
Settori.
per motivate e sopravvenute esi-
ficiente il richiamo operato re-
Al fine di evitare abusi, il regola-
genze, non preventivabili ed ef-
centemente nel P.O. FESR nel-
mento ha previsto che compete
fettivamente impreviste.
l’asse 7);
in ogni caso al Dirigente, e ciò
Alla stessa valutazione dell’ente
3. l’atto di approvazione adot-
che strettamente conforme alle
che partecipa ai programmi di
tato dalla Giunta (o dalla Dire-
vigenti disposizioni sulla base
assistenza tecnica - oggi interset-
zione Generale del Dipartimen-
delle vigenti disposizioni:
toriali e domani interistituzionali -
to), con definizione del quadro
1. l’individuazione nominativa
può essere demandata la deci-
economico del progetto, conte-
delle unità da assegnare alle at-
sione di porre casi di esclusione
dai sistemi di incentivazione per i
In ogni caso, occorre al riguardo,
cui è prevista una speciale dele-
Dirigenti e/o per i titolari di posi-
rammentare che al Dirigente
ga di tali funzioni a soggetti e/o
zione organizzativa, sia in quan-
compete, di norma, il coordina-
enti e/o organismi esterni o inter-
to gli stessi possono essere sog-
mento delle attività come prima
ni, con caratteristiche di terzietà
getti a specifica disciplina (co-
definite e che ciò potrebbe por-
rispetto allo stesso dirigente.
me avviene nel contratto degli
si in conflitto con le competenze
enti locali) sia per ragioni di op-
in materia di approvazione dei
portunità.
piani di lavoro, salvo nei casi in
NOTE
4 PIT 14 - Sistema turistico integrato della costa centro-setten-
dell’offerta turistica dell’area interessata, migliorando i servizi esistenti e promuovendo la creazione di nuovi prodotti turistici. La strategia che si intende avviare a supporto di questo progetto integrato prevede un complesso di interventi in grado di agire sui diversi elementi che costituiscono il prodotto turistico. Questo progetto integrato territoriale intende creare le condizioni affinché il territorio sia in grado di presentarsi sul mercato internazionale come meta turistica non solo balneare, ma soprattutto ambientale. Obiettivi: Conservazione delle risorse naturali e riqualificazione di aree soggette a sovrautilizzo al fine di promuoverne la fruibilità turistica; Recupero di risorse culturali e di infrastrutture di valore storico da utilizzare quali contenitori di attività turistiche e culturali; Promozione di nuove figure professionali legate ai temi del turismo, dell’ambiente e della qualità della vita; Messa in rete di risorse naturali, culturali e servizi turistici nell’ottica della creazione di percorsi turistici collegati al patrimonio naturale e culturale; Valorizzazione del centro storico di Trapani, attraverso interventi di recupero dei principa-
trionale Strategie: L’idea forza del PIT è quella di innalzare la qualità
li assi viari del centro storico; Miglioramento della qualità dell’offerta turistica e della vita dei residenti attraverso interventi
1 Avviso pubblico per l’attuazione della prima azione, denominata B. 1 (Coordinamento della programmazione locale), del Progetto Integrato Regionale (PIR) “Reti per lo sviluppo locale” pubblicato sulla G.U.R.S. n. 1 del 7 gennaio 2005. 2 Provincia Regionale di Trapani, comuni di Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Gibellina, Marsala, Paceco, Petrosino, Salaparuta, Salemi, San Vito lo Capo, Trapani, Valderice, Vita. 3 Redatto da Gildo La Barbera, consulente specialistico del Nucleo Tecnico per l’attuazione del progetto pilota.
NOTE volti a risolvere alcuni tra i principali problemi di mobilità interna; Promozione di nuova imprenditorialità legata all’offerta di servizi innovativi nella valorizzazione delle risorse naturali e culturali; Sostegno allo sviluppo di servizi di commercializzazione dei prodotti dell’artigianato tradizionale dell’area; Collaborazione e attuazione di strategie territoriali di sviluppo turistico; Miglioramento della qualità dei servizi ricettivi attraverso la promozione di percorsi di avvicinamento a nuove forme di certificazione ambientale delle strutture e dei servizi. 5 Il PIT Alcinoo, seguendo le linee generali dei programmi di sviluppo turistico e rurale integrati, come delineati da numerosa letteratura europea, ha permesso di investire sia sulla valorizzazione integrata delle produzioni agricole e agroalimentari, sia sull’attrattività turistica dell’area rurale della provincia di Trapani puntando su: - approccio integrato del percorso di valorizzazione che sottolinei l’interconnessione tra le diverse risorse del territorio in una logica di sistema; - investimenti integrati sulle filiere produttive agricole; - esaltazione di quegli elementi di attrattività che fanno del territorio una realtà unica ed irripetibile. L’obiettivo generale del progetto è stato quello di promuovere l’aumento complessivo di valore aggiunto delle produzioni agricole e turistico-rurali, attraverso: - la riqualificazione delle filiere produttive (qualità, commercializzazione, innovazione tecnologica, servizi); - l’infrastrutturazione mirata del territorio (percorsi tematici, tabellazione, piccole infrastrutture turistiche, qualificazione dei centri storici, qualificazione dell’accessibilità e della fruibilità dei beni culturali); - lo sviluppo di una offerta complessiva di accoglienza (cultura, ospitalità, gastronomia, eventi collegati all’identità culturale).
- carenza di competenze tecniche nel settore privato e delle pubbliche amministrazioni; - elementi di debolezza nella qualità di alcuni centri urbani dell’area. Di fronte a tali elementi di debolezza il PIT Alcesti proponeva l’avvio di un percorso di sviluppo incentrato sulla valorizzazione delle capacità di attrazione turistica attraverso la definizione di linee d’intervento integrate, premesse per un’azione su più livelli necessaria a rimuovere ostacoli, promuovendo: - il miglioramento delle condizioni di fruizione ed accesso alle risorse naturali; - la valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico, storico-artistico; - il potenziamento e sviluppo delle competenze tecniche locali; - il rafforzamento delle filiere produttive connesse alla valorizzazione turistica del Territorio; - il miglioramento della qualità urbana attraverso la riqualificazione, il rinnovamento e la rifunzionalizzazione del tessuto edilizio urbano, nel rispetto delle tradizioni culturali e storiche; - migliori politiche di accesso materiale ed immateriale al territorio. 7 Il concetto di “Rete di valore”, adottato come uno dei quattro pilastri portanti del progetto pilota, discende direttamente da un’interpretazione del pensiero di Gary Hamel: “Leading the devolution”, (2000-2003) Harvard Business School Press, trad it. “Leader della rivoluzione” (2001-2004) il Sole 24 ore S.p.A. Ogni riferimento agli altri 3 pilastri basilari della formulazione (missione, risorse e competenze, interfaccia), che hanno dato luogo alla strategia di progetto, è stato mutuato dalle metodologie descritte nella citata pubblicazione. 8
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6 L’idea forza del PIT Alcesti trovava il suo fondamento nella presenza, su quel territorio, di un patrimonio archeologico, storico e culturale di rilievo internazionale. La valorizzazione dell’ingente patrimonio “territoriale” di cui sopra - si pensi tra tutte alle aree archeologiche di Selinunte e Segesta - passa attraverso la definizione ed implementazione di linee di intervento che consentano la rimozione degli ostacoli ad un processo di crescita del settore turistico compatibile con le esigenze di tutela dell’ambiente circostante. I principali ostacoli da rimuovere possono essere individuati tra i seguenti: - debolezza strutturale dell’offerta ricettiva;
Si intendono, per voci di spesa finanziabili da progetto, le spese per stipendi ed il costo del personale dipendente, calcolato sulla base di un montante costituito dal salario lordo (diretto, indiretto e differito) di cui il dipendente è in godimento entro i limiti contrattuali di riferimento (CCNL, eventuali accordi aziendali più favorevoli) ed altri eventuali compensi lordi, comprensivi di tutti i contributi sociali a carico del lavoratore e del datore di lavoro. La retribuzione rendicontabile deve essere rapportata alle ore d’impegno nel progetto. In particolare, l’ammontare rendicontabile è pari a: RAL+DIF+OS ————————— x h/uomo h/lavorabili
- assenza di un’immagine integrata del territorio, del suo sistema di attrazione offerta e di politiche unitarie di promozione turistica;
RAL = retribuzione annua lorda in godimento, con esclusione degli elementi mobili (indennità diverse stabilite dal CCNL); DIF = retribuzione differita (TFR + 14ma);
NOTE OS = oneri sociali e fiscali; h/lavorabili = ore lavorative annue previste da contratto; h/uomo = ore di impegno dedicate al progetto finanziato. Ai fini della dimostrazione della ragionevolezza degli importi il Dirigente deve supportare la rendicontazione con tutta la documentazione idonea a ricostruire la filiera del calcolo utilizzato per definire l’importo rendicontato, pertanto a supporto di tale importo occorrerà presentare il cedolino paga. L’importo da apporre sul timbro di annullamento del cedolino paga deve comprendere esclusivamente la parte di retribuzione comprensiva degli oneri sociali e fiscali a carico del
lavoratore; gli oneri sociali e fiscali a carico dell’Ente devono essere dettagliati nella dichiarazione dell’Ufficio Stipendi o di Ragioneria ad integrazione del cedolino paga. Tali importi, ammessi a rendicontazione, costituiranno il budget da erogare ai dipendenti. 9 “Volontari istituzionali” secondo la definizione che ne ha dato Franco Badami sul Forum di Genius Loci, “attivisti” secondo una reinterpretazione.
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Scheda 1 Piano Territoriale Provinciale, ex art. 12 L.R. 9/86 a cura dell’Ufficio del Piano Territoriale Provinciale, redatta dall’Ing. Alessandro Putaggio, responsabile dell’Ufficio
Premesse In relazione alle specifiche competenze che la Regione Siciliana attribuisce alle province in materia di pianificazione territoriale, i contenuti del Piano Territoriale Provinciale dovranno essere quelli previsti dalle norme di cui all’art. 12 della L.R. 9/86 riguardanti in particolare: APPROFONDIMENTI
a) La rete delle principali vie di comunicazioni stradali e ferroviarie; b) La localizzazione delle opere ed impianti di interesse sovracomunali, ferme restando al riguardo le competenze attribuite dalla vigente legislazione ed altri livelli istituzionali quali la Regione, le Autorità di bacino, i Consorzi ASI, i Comuni ecc. Qualora i Comuni interessati non provvedano ad adeguare i loro strumenti urbanistici alle previsioni di detto piano, le deliberazioni delle Province regionali relativamente alle suddette materie costituiscono varianti rispetto agli strumenti urbanistici comunali. Ai fini della formulazione del piano territoriale regionale, la Provincia formula proposte relative alle vocazioni prevalenti del suo territorio, specie per quanto riguarda lo sviluppo delle attività produttive. In relazione al perseguimento delle proprie finalità ed attribuzioni la Provincia regionale presenta osservazioni agli strumenti urbanistici generali adottati dai Comuni ed in corso di approvazione.
Iter del Piano Territoriale Provinciale Con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 87 del 10/3/2000 è stato costituito un gruppo di lavoro, ex art. 71 del Regolamento di Organizzazione, per la formazione e presentazione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Trapani ex art. 12 L.R. 9/86; con successiva Determinazione Presidenziale n. 50 del 10/3/2000 è stato costituito l’Ufficio del Piano di Coordinamento Provinciale di questa Provincia Regionale di Trapani: con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 129 del 3/4/2000 e successiva Deliberazione n. 345 del 25/09/2000 sono stati approvati gli obiettivi del gruppo di lavoro, le relative modalità e i tempi di raggiungimento degli stessi. Il P.T.P. è inteso come il punto di riferimento per l’assetto e le trasformazioni territoriali e deve avere una rilevante importanza strategica potendo indicare una serie di politiche, progetti e protagonisti interessati alla realtà Provinciale. In relazione alle procedure approvative che dovranno essere seguite, le attività progettuali si svolgeranno secondo tre fasi temporali: 1) Rapporto Preliminare 2) Progetto di Massima 3) Progetto Esecutivo I Fase - Rapporto preliminare Il rapporto preliminare è stato approvato con deliberazione di Giunta Provinciale n. 281 del 24/7/2000, entro i termini previsti. Lo stesso è stato trasmesso in data 18/9/2000 al Consiglio Provinciale per la formulazione degli indirizzi relativi ai successivi adempimenti. In data 10/05/2001 la Commissione Speciale Piano Territoriale di Coordinamento, all’uopo costitui-
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ta con Deliberazione di C.P. n. 4/C del 20/02/2001, ha esaminato e discusso i contenuti del Rapporto Preliminare di che trattasi ed ha espresso parere favorevole rinviando lo stesso all’esame del Consiglio Provinciale. Con Deliberazione n. 23/C del 11/06/2001 il Consiglio Provinciale ha approvato il Rapporto Preliminare, fissando in mesi 5 il termine per la presentazione del Progetto di Massima. II Fase - Progetto di massima del Piano L’Ufficio di Piano aveva redatto una prima stesura del Progetto di Massima, che era stato approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 479 del 03/12/2001. Prima di sottoporre il progetto di massima all’attenzione del Consiglio Provinciale, considerato il lasso di tempo intercorso dalla suddetta approvazione, si è ritenuto opportuno operare un aggiornamento dei dati contenuti nello stesso. Il nuovo progetto di massima, nella stesura aggiornata e rielaborata, è stato approvato dalla Giunta Provinciale, giusta provvedimento n. 386 del 20/10/2003. L’Ufficio di Piano ha illustrato il progetto di Massima alle Commissioni Consiliari Territorio e Ambiente, Sviluppo Economico e Lavori Pubblici cui lo stesso era stato trasmesso per il relativo parere; è stato presentato alle suddette Commissioni riunite l’aggiornamento delle tavole del Piano a seguito degli incontri avuti con gli Amministratori dei 24 Comuni. In data 17/05/2004 le suddette Commissioni Consiliari hanno dato il parere positivo sul Progetto di Massima. Il Progetto di Massima è stato trasmesso al Consiglio Provinciale per la relativa approvazione, lo stesso progetto è stato trattato nel corso dell’anno 2005 in diverse sedute di Consiglio, senza, però, raggiungere la definitiva approvazione. III Fase - Progetto esecutivo del Piano Completati questi atti, integrando e completando le indagini territoriali, si redigerà il “Progetto Esecutivo del P.T.P.”, che seguirà quindi le procedure di adozione da parte della Provincia ed approvazione da parte dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente.
Metodologia di lavoro La metodologia scelta per l’elaborazione del P.T.P. è quella che prevede la concertazione e la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati al processo di pianificazione, primi fra tutti i Comuni. Il P.T.P. dovrebbe contenere le previsioni relative ai possibili interventi finanziabili con la nuova programmazione 2007-2013, trattando iniziative condivise e realizzabili. Il P.T.P. vuole essere un elemento di raccordo tra gli strumenti urbanistici dei Comuni e il livello di pianificazione Regionale rappresentato dal P.T.U.R. (Piano Territoriale Urbanistico Regionale) per la predisposizione del quale si è instaurata una conferenza permanente già richiamata nella Circolare A.R.T.A. n. 1 del 11/04/02, che vede riuniti la Regione e le Province. In questi ultimi anni l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente ha elaborato una strategia di uscita da un quadro legislativo/regolamentare e tecnico/politico per molti versi inadeguato in materia di governo del territorio: a) istituendo il Servizio 1/DRU della Pianificazione Territoriale Regionale; b) implementando il Sistema Informativo Territoriale; c) elaborando una disciplina organica in materia (Norme per il Governo del Territorio). Il Disegno di Legge di cui al precedente punto c), richiede ampia e approfondita sperimentazione al fine di tradurre i nuovi principi, regole, strumenti e procedure prefigurati, in prassi consolidata e condivisa a tutti i livelli. Questa Amministrazione, in coerenza con il carattere intrinsecamente dinamico ed evolutivo dell’atto di pianificazione provinciale nel definire le politiche di assetto e di sviluppo territoriale, ravvisa l’esigenza e
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l’opportunità di procedere senza indugio all’aggiornamento ed alla implementazione del Piano Territoriale garantendo, con la nuova Amministrazione, il massimo del dialogo e della collaborazione istituzionale con il precipuo obiettivo di assicurare, sotto l’aspetto della organizzazione territoriale, risposte concrete ed immediate al mutamento del quadro dei fabbisogni e all’evolversi delle istanze di sviluppo economico e sociale.
La nuova programmazione Mentre il Piano Territoriale Provinciale sconta i limiti e le incertezze derivanti dalla vigente legislazione regionale in materia urbanistica che finora ha attribuito scarso ruolo e poche funzioni alla Provincia quale Ente Territoriale Intermedio, come pure nessun ruolo ha potuto esercitare la Regione come soggetto attivo della pianificazione territoriale, si è progressivamente affermato un ruolo di coordinamento della Provincia nella programmazione ed attuazione dei progetti di sviluppo comunitari e negli interventi di programmazione negoziata. Posto quanto sopra, risulta essenziale non soltanto “riunire i procedimenti” del P.T.P. e della Nuova Programmazione, snellendone le procedure e riducendo i tempi dei negoziati intrapartenariali, ma anche affrontare ordinatamente i negoziati con le altre parti pubbliche a tutti i livelli e con le componenti private, associative, consortili, di sindacato, oltre alle varie aggregazioni della collettività, avviandosi coraggiosamente verso un processo di Pianificazione Strategica Provinciale o, meglio, di Co-pianificazione avente a riferimento l’area vasta che, nel nostro caso, coincide con la Provincia Regionale di Trapani e con i territori confinanti delle province di Palermo ed Agrigento.
Aggiornamento progetto di massima del piano Preso atto che nel quadro dell’attività relativa alla realizzazione del Piano Territoriale Provinciale vengono necessariamente coinvolte competenze afferenti a più settori, i quali successivamente si avvarranno del Piano stesso, quale strumento indispensabile per la programmazione dell’attività volta all’espletamento dei propri compiti istituzionali; considerato che l’art. 4 comma 2.d) del sopra citato Regolamento di Organizzazione dei servizi, prevede che nel corso della gestione possono essere assunti ulteriori provvedimenti presidenziali di organizzazione, integrativi e/o modificativi dell’assetto strutturale già formulato; con Determinazione Presidenziale n. 333 del 28/11/2003 è stato costituito il nuovo Ufficio di Piano composto dai dipendenti individuati nell’organico di aree e settori diversi. L’Ufficio di Piano, considerato il tempo trascorso dalla presentazione in Consiglio Provinciale del Progetto di Massima del P.T.P., sta provvedendo ad un aggiornamento del progetto di massima, per la successiva approvazione dal parte del nuovo Consiglio Provinciale. Al fine quindi di coinvolgere e responsabilizzare le singole Amministrazioni, fin dalla fase di rielaborazione del Progetto di Massima del Piano, si è tenuto nel mese di Luglio 2006 un incontro cui sono state invitate le Amministrazioni Comunali. Tale incontro, la cui finalità generale è quella riunire i processi di concertazione delle politiche di sviluppo e di pianificazione territoriale per giungere ad una Pianificazione Strategica Provinciale che possa coinvolgere un ampio partenariato, rappresenta il primo di una serie di appuntamenti con altre Amministrazioni, che si intensificheranno in sinergia con il Dipartimento della Programmazione della Regione Siciliana e con il Dipartimento Urbanistica dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente. Per la redazione del progetto di Massima del P.T.P. sono stati richiesti a tutti i comuni della Provincia di Trapani, informazioni su: • Dati sullo Strumento Urbanistico • Studio agricolo Forestale
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• • • • • • • • • • •
Carte sull’uso del suolo Studio geologico Carte del rischio idrogeologico Vincolo idrogeologico Strumenti di pianificazione concertata Piano di Protezione Civile Analisi, Studi, Ricerche di Settore Dati sugli impianti produttivi (Aree artigianali, industriali, ecc.) Dati sugli impianti sportivi Dati sugli impianti sovracomunali Cartografie
Al fine di una fattiva collaborazione è stato richiesto, altresì, ad ogni Amministrazione Comunale di individuare un referente tecnico di interfaccia con l’Ufficio del Piano di questa Provincia. Sono stati inoltre interpellati altri Enti (CONI, Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, Consorzio ASI, Soprintendenza, Assessorato Regionale BB.CC. e P.I.) al fine di ottenere ulteriori informazioni relativamente ai settori di competenza. Occorre rilevare che solo alcuni degli Enti interpellati hanno risposto (14/24); questo deficit informativo comporta una non perfetta ed omogenea conoscenza del territorio della Provincia, che necessariamente si ripercuote sulla programmazione degli interventi da realizzare. Successivamente, si è ritenuto di iniziare una verifica delle progettualità di livello sovracomunale, iniziando ad esaminare i seguenti settori: • Rete ferroviaria; • Rete stradale di competenza Statale; • Portualità Turistica. È stata quindi inviata alle Amministrazioni Comunali con nota prot. 55551 del 16/10/2006, una tavola sintetica di alcuni interventi di livello sovracomunale relativi ai suddetti settori, al fine di esprimere un parere. Con la stessa nota è stato chiesto alle singole Amministrazioni la segnalazione di eventuali iniziative e proposte di carattere sovracomunale, anche al fine di valutare un aggiornamento del “Metaplan” approvato nel mese di novembre 2004 con l’Accordo Generale del partenariato istituzionale, sociale ed economico della provincia di Trapani.
Applicazione Circolare ARTA 1 del 14/12/2007 Con la Circolare ARTA n. 1/2007 sono stati stabiliti i seguenti contenuti minimi che ciascun piano provinciale deve contenere ed in particolare il Quadro conoscitivo con valenza strutturale che dovrà riguardare: 1) le componenti (risorse, valori e vincoli) di interesse naturalistico e culturale quale approfondimento e verifica a scala locale delle linee guida del PTPR; 2) le strutture produttive artigianali, industriali, commerciali e turistiche; 3) la rete dei trasporti, delle infrastrutture tecnologiche e delle comunicazioni (compresa la rete delle comunicazioni digitali come nuova infrastruttura strategica dello sviluppo); 4)i servizi ed attrezzature sociali, culturali, sanitarie e della protezione civile di interesse sovracomunale; 5) i programmi complessi di livello intercomunale (L.E.A.D.E.R., patti territoriali, P.R.U.S.S.T., accordi di programma, P.I.T.); 6) l’articolazione, della gerarchia, delle relazioni e delle linee di evoluzione dei sistemi territoriali urbani, rurali e montani; 7) le discariche di rifiuti solidi urbani e speciali, delle cave e miniere, dei corpi idrici e delle emissioni in atmosfera; rischi e vulnerabilità;
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8) i programmi di settore, della progettualità locale di livello intercomunale e della progettazione comunitaria (interreg, urban, recite, etc.); 9) gli strumenti urbanistici comunali (mosaico dei P.R.G.); 10) le proprietà pubbliche e demaniali.
Applicazione Circolare n.1/DRU del 06/10/08 In relazione all’emanazione della circolare n.1/DRU prot. n. 75362 del 6/10/08 “Raccordo tra la pianificazione urbanistica comunale e la pianificazione provinciale (art.12, comma 3, della L.R.n. 9 del 6 marzo 1986)” pubblicata sulla G.U.R.S. n. 50 del 31/10/2008 l’Amministrazione ha richiesto ai Comuni della Provincia, la documentazione richiamata nella suddetta circolare ai punti 1, 2 e 3 ed in particolare: 1) i comuni provvedano all’invio in formato digitale o in alternativa cartaceo, degli strumenti urbanistici generali adottati e delle loro varianti alla Provincia regionale territorialmente competente; tale adempimento ha per i comuni carattere di obbligatorietà perché consente di rendere coerente la pianificazione provinciale alle previsioni comunali (e viceversa) e costituisce elemento imprescindibile per l’esame istruttorio da parte dello scrivente Assessorato degli antidetti atti di pianificazione; 2) i comuni trasmettano copia dei provvedimenti di approvazione degli strumenti urbanistici o relative varianti di cui al punto 1 (divenuti esecutivi) alla Provincia territorialmente competente, affinché questa possa apportare le modifiche del succitato geodatabase; 3) i comuni sono tenuti alla trasmissione del vigente strumento urbanistico generale e delle relative varianti alla Provincia regionale territorialmente competente ai fini dell’implementazione del medesimo geodatabase; 4) le Province sono tenute a implementare, gestire e aggiornare il geodatabase della pianificazione comunale relativo ai comuni il cui territorio ricade all’interno dei propri limiti amministrativi, sulla base della metodologia contenuta nel documento “Linee guida per l’implementazione di un G.I.S. multilivello finalizzato alla pianificazione territoriale” pubblicato nel sito www.artasicilia.it/web/servizio 1/ (percorso: Il ruolo delle province - Linee guida). In fase Esecutiva occorrerà inoltre tenere conto delle iniziative che erano state trasmesse dalle Amministrazioni Comunali durante la redazione del precedente Progetto di Massima del P.T.P. Si riporta di seguito l’elenco delle tavole del Progetto di Massima del P.T.P. predisposte ad oggi dall’Ufficio di Piano per la successiva approvazione rispettivamente dalla Giunta Provinciale e dal Consiglio Provinciale.
1 • Tavole Piano Territoriale Provinciale - Progetto di Massima Caratteri generali del Territorio Tavola A.1
Dati Amministrativi Demografici
1/350.000
Tavola A.1.1
Superficie Comuni
1/350.000
Tavola A.1.2
Popolazione Comuni
1/350.000
Tavola A.1.3
Densità popolazione Comuni
1/350.000
Tavola A.1.4
Variazione popolazione Comuni
1/350.000
Tavola A.2
Carta Climatica
1/300,000
Segue
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PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
Quadro fisico naturale Tavola B.1
Carta dei complessi litologici (tav. 1) del Piano Territoriale Paesisitico Regionale
1/350.000
Tavola B.2
Carta geomorfologica (tav. 2) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola B.3
Carta della vegetazione reale (tav. 3) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola B.4
Carta della vegetazione potenziale (tav. 4) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola B.5
Carta dei Biotipi (tav. 5) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola B.6
Carta del Paesaggio agrario (tav. 6) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola B.7
Carta delle Componenti primarie morfologiche del paesaggio percettivo (tav. 11) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola B.8
Stralcio Carta geologica
1/50.000
Vincoli ambientali Tavola B.8.1
Classificazione del Rischio Sismico
1/350.000
Tavola B.8.2
Riserve
1/350.000
Tavola B.8.2.1
RNO Isole dello Stagnone
1/10.000
Tavola B.8.2.2
RNO Bosco d’Alcamo
1/10.000
Tavola B.8.2.3
RNO Foce del Fiume Belice e Dune limitrofe
1/10.000
Tavola B.8.2.4
RNO Isole dello Stagnone, Ortofoto a colori
1/20.000
Tavola B.8.2.5
RNO Foce del fiume Belice, Ortofoto a colori
1/10.000
Tavola B.8.2.6
RNO Bosco d’Alcamo, Ortofoto a colori
1/10.000
Tavola B.8.3
ZPS - SIC
1/350.000
Tavola B.8.4
Riserve Sic - Zps
1/100.000
Tavola B.8.5
Zone Boscate ed attrezzature antincendio
1/100.000
Tavola B.9
Carta dei Vincoli paesaggistici (tav. 16) del P.T.P.R.
1/100.000
Tavola B.10
Carta istituzionale dei Vincoli territoriali (tav. 17) del P.T.P.R.
1/100.000
Tavola B.11
Piano Assetto idrogeologico
1/100.000
Tavola C.1
Carta dei Siti archeologici (tav. 7) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola C.2
Carta dei Centri e nuclei storici (tav. 8) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola C.3
Carta dei Beni isolati (tav. 9) del P.T.P.R.
1/100.000
Beni isolati
Sistema dei trasporti Tavola D.1
Carta della Viabilità storica (tav. 10) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola D.2
Carta della crescita urbana (tav. 14) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola D.3
Rete stradale e ferroviaria provinciale
1/350.000
Tavola D.4
Sistema dei Trasporti Provinciale
1/75.000
Tavola D.5
Strutture portuali
1/100.000
Tavola D.5.1
Strutture portuali con immagini
1/100.000
Segue 80
Istruzione secondaria Tavola E.1
Istituti scolastici
1/350.000
Tavola E.2
Istruzione secondaria
1/100.000
Ricettività turistica Tavola F.1
Carta dei Percorsi panoramici (tav. 12) del P.T.P.R.
1/350.000
Tavola F.2
Attrezzature per il turismo
1/100.000
Tavola F.3
Percorsi turistici, aree di interesse turistico ecc
1/350.000
Tavola F.4
Carta Archeologica
1/100.000
Quadro d’unione ortofoto digitali a colori
1/350.000
Ortofoto Tavola G.1
Programmazione OO.PP Tavola H.1
Programma triennale OO.PP. 2009-2011 Provincia di Trapani
1/100.000
Tavola H.2
Programma triennale OO.PP. 2009-2011 Provincia di Trapani - Settori di intervento
1/100.000
Sistema di smaltimento dei rifiuti Tavola I.1
Suddivisione Sub ATO
1/350.000
Tavola I.2
Piano dei rifiuti inerti
1/100.000
Carta delle infrastrutture (tav.15) del P.T.P.R.
1/350.000
Infrastrutture Tavola L.1
Pianificazione locale Tavola M.1
Strumenti urbanistici comunali
1/350.000
Tavola M.1.1
Mosaico strumenti urbanistici comunali
1/100.000
Attrezzature collettive Tavola N.1
Strutture sanitarie
1/350.000
Tavola N.2
Strutture ed immobili Provinciali
1/100.000
Tavola N.3
Impianti Sportivi Provinciali
1/100.000
Protezione civile Tavola O.1
Ponti, Viadotti, ecc.
1/100.000
Tavola O.2
Esondazione Dighe
1/100.000
Programmazione Tavola P.1
Principali idee progetto
1/75.000
Tavola P.1.1
Principali iniziative previste per il settore Viabilità di competenza ANAS
1/150.000
Tavola P.1.2
Principali iniziative previste per il settore Ferrovie
1/150.000
Tavola P.1.3
Principali iniziative previste per il settore Portualità
1/150.000
Segue
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
Tavola P.1.3.1
Interventi su porti e coste con Rilievo batimentrico e Studio Idraulico Marittimo
1/150.000
Tavola P.1.4
Principali idee progetto - Anno 2004
1/100.000
Tavola P.2
Principali iniziative proposte - Comune di Trapani
1/25,000
Tavola P.3
Principali iniziative proposte - Comune di Mazara del Vallo
1/25,000
Impianti tecnologici Tavola Q.1
Impianti Eolici
1/75.000
Aree industriali Tavola Q.2
Aree Industriali
1/75.000
Aggiornamento del Piano Provinciale di Bacino per i Trasporti, ai sensi dell’art. 36 del D.Lgs. 285/92, e del Piano delle principali vie di comunicazioni stradali e ferroviarie, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 9/86 Con Deliberazione n. 22/C del 06/06/2001 il Consiglio Provinciale ha approvato il Piano Provinciale di Bacino per i Trasporti ed il Piano delle principali vie di comunicazioni stradali e ferroviarie, formato da n. 2 volumi che lo esplicitano, integrato degli emendamenti approvati ed allegati alla sopraccitata Deliberazione n. 22/C del 06/06/2001. Con nota prot. n. 2753 del 06/03/2007, il Presidente della Regione Siciliana ha invitato i Presidenti delle Province, i Sindaci delle Città Metropolitane nonché i Presidenti della GESAP, SAC, AIRGEST e SIS a relazionare circa la programmazione sul Sistema dei Trasporti in considerazione che occorre mettere in campo iniziative sinergiche finalizzate all’ottenimento dei migliori risultati. Con nota prot. n. 2711 del 08/03/2007, l’Assessore ai Trasporti della Regione Siciliana ha convocato una riunione finalizzata all’acquisizione da parte della Regione di iniziative che riguardano la parte trasportistica ed infrastrutturale. Con Atto d’Indirizzo approvato dal Consiglio Provinciale nella seduta del 12/03/2007 è stato sollecitato il Presidente della Provincia ad elaborare in tempi rapidi un Piano progettuale e programmatico utile a promuovere la costituzione dell’Autorità Portuale di sistema della Sicilia Occidentale e di inserire tale previsione nella prossima revisione del Piano Provinciale dei Trasporti, nonché ad elaborare un progetto di sistema integrato della portualità turistica della Provincia di Trapani finalizzato ad esaltare le potenzialità turistiche dei molti approdi della Provincia. È stato quindi necessario provvedere ad elaborare una proposta di aggiornamento del Piano Provinciale di Bacino per i Trasporti e del Piano delle principali vie di comunicazioni stradali e ferroviarie. L’Ufficio di Piano, opportunamente coinvolto, ha predisposto le schede di interventi che integrano ed aggiornano il Piano già approvato con Deliberazione n. 22/C del 06/06/2001, considerato, altresì, che per tale aggiornamento è necessario coinvolgere non solo le Amministrazioni Comunali ma anche gli Enti ed Amministrazioni interessate al processo di pianificazione, mediante apposito tavolo di concertazione, attraverso il quale potranno essere avanzare ulteriori proposte suscettibili di inserimento nel Piano in argomento si sta attivando una fase di concertazione con le Amministrazioni Locali. Con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 96 del 16/03/2007 è stato approvata la proposta di aggiornamento del Piano Provinciale di Bacino per i Trasporti, ai sensi dell’art. 36 del D.Lgs. 285/92, e del Piano delle principali vie di comunicazioni stradali e ferroviarie, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 9/86, secondo le schede di interventi che integrano ed aggiornano il Piano già approvato con Deliberazione n. 22/C del 06/06/2001. La stessa delibera è stata inviata in data 03/07/2007 al Presidente del Consiglio Provinciale per la definitiva approvazione, ai sensi del D.Lgs. n.267/2000.
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Nel mese di Febbraio 2008 il Piano Provinciale dei Trasporti è stato illustrato in Consiglio provinciale. Nel settore della viabilità due sono gli interventi più importanti da realizzarsi in collaborazione con l’ANAS, ognuno per le sue competenze: primo la Variante alla statale 115 “Sud Occidentale Sicula” nel tratto Trapani - Mazara del Vallo compreso tra lo svincolo “Birgi” e il collegamento alla Statale 115 in corrispondenza di Mazara del Vallo, destinato a completare l’anello di circolazione autostradale provinciale; secondo l’ipotesi di tracciato per il collegamento della A-29 con il Bacino Marmifero di Custonaci, dallo svincolo “Dattilo” alla SS 187, in parte lungo tracciati provinciali esistenti, la cui realizzazione è essenziale per decongestionare molte arterie provinciali e comunali e il traffico urbano di molti comuni dalla circolazione dei mezzi pesanti provenienti dal bacino marmifero e per agevolarne anche l’accesso ai porti di imbarco. Sulla viabilità statale, sempre d’intesa con l’ANAS, sono previsti altri cinque importanti interventi: • completamento svincolo Alcamo Est e collegamento con la SP 55 Alcamo - Alcamo Marina; • collegamento tra la SS 113 e la SS 119 nel Comune di Alcamo; • realizzazione di una bretella di collegamento tra lo svincolo di Gallitello sulla A-29 e lo svincolo di Ponte Carbone sulla SS 624 Palermo - Sciacca; • strada di accesso al lungomare Morgana di Mazara del Vallo; • svincolo sulla A-29 per la SP 38 Mazara - Granitola. Il principio della mobilità sul territorio provinciale viene esteso anche alla rete ferroviaria con la sistemazione dell’anello ferroviario metropolitano tra Alcamo Diramazione - Milo - Trapani e Alcamo Diramazione - Castelvetrano - Trapani, il cui progetto è già all’esame di Ferrovie dello Stato. Nell’ambito di un’Autorità portuale di sistema della Sicilia Occidentale, sono previsti: • la ristrutturazione e la messa in sicurezza dei porti di Favignana, Levanzo e Marettimo; • il nuovo porto turistico di Custonaci; • il nuovo porto di San Vito lo Capo; • il porto di Castellammare del Golfo; • i porti turistici di Bonagia, Torretta Granitola, Marinella di Selinunte, Tre Fontane, Triscina, Mazara del Vallo, Petrosino, Trapani e Litoranea Nord - Mura di Tramontana - Trapani. Previsti, infine, anche interventi sulle infrastrutture aeroportuali di Trapani-Birgi e di Pantelleria a completamento delle importanti ristrutturazioni già in atto e con l’obiettivo di meglio collegarli sulla mobilità intermodale.
Attuazione procedura di Valutazione Ambientale Strategica In applicazione della Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del successivo Decreto n. 22/GAB del 24/1/06 dell’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente, questa Amministrazione ha preso contatti con l’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente per la sottoscrizione di un Protocollo di Co-Pianificazione per attivare la Valutazione Ambientale Strategica concordando con i Servizi 1/DRU e 2/DRTA tutte le fasi del processo di Pianificazione/Valutazione, ed affidando l’attuazione e l’aggiornamento del Sistema Informativo Territoriale quale componente strutturale di conoscenza e valutazione del Piano, al proprio “Ufficio del SIT” che dovrà raccordarsi ai Servizi del Dipartimento Regionale dell’Urbanistica (Cartografia, Pianificazione, SITR) ai fini della omogeneizzazione delle specifiche tecniche tra i due livelli tecnico-istituzionali. Con il suddetto protocollo si potrebbero così promuovere, sollecitare e indirizzare processi di governance territoriale che coinvolgano non solo i Comuni singoli o associati, ma anche gli altri attori rilevanti ai fini del medesimo processo.
Redazione dei Piani di Gestione dei siti Natura 2000 La misura 1.11 del Complemento di Programmazione del POR Sicilia 2000-2006, approvato con delibera
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
n. 364 del 28 settembre 2006, prevede la realizzazione dei Piani di Gestione dei siti Natura 2000, nel rispetto delle direttive del Ministero dell’Ambiente, emanate con DM del 3/9/2002 ed in sinergia con i progetti LIFE Natura già realizzati o in corso di realizzazione negli stessi siti. Il Piano di Gestione, ai sensi delle Direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE, deve perseguire i seguenti obiettivi generali, tenendo conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali in particolare: (Direttiva 92/43/CEE) la salvaguardia della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, della flora e della fauna selvatiche di interesse comunitario il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatiche di interesse comunitario; (Direttiva 79/409/CEE) la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico la protezione, la gestione e la regolazione di tali specie. Si sono attivate le procedure per la redazione dei piani di gestione dei seguenti siti: Nome del piano Paludi di Capo Feto e Margi Spanò
Nome del sito • Paludi di Capo Feto e Margi Spanò
Saline di Trapani e Marsala
• Isole dello Stagnone di Marsala • Saline di Trapani • Saline di Marsala • Stagnone di Marsala e Saline di Trapani - Area marina e terrestre • Fondali dell’isola dello Stagnone di Marsala
Isole Egadi
• Arcipelago delle Egadi - Area marina e terrestre • Isola di Favignana • Isola di Marettimo • Isola di Levanzo
Sistema dunale Capo Granitola, Porto Palo e Foce del Belice
• Sistema dunale Capo Granitola, Porto Palo e Foce del Belice
Al fine della predisposizione dei suddetti Piani di Gestione sono stati predisposti gli studi di settore dai seguenti esperti: Botanico; Ornitologo; Zoologo; Agronomo; Geologo; Pianificatore. Si sono svolti alcuni tavoli tecnici sugli stati d’avanzamento degli studi in merito alla redazione dei Piani di Gestione dei siti meglio definiti dalla Comunità Europea -Natura 2000- per le zone SIC (Siti d’Interesse Comunitario) e ZPS (Zona di Protezione Speciale). Nel rispetto delle norme previste dal protocollo stipulato con l’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente, la Provincia Regionale di Trapani, in qualità di Ente beneficiario dei fondi per la realizzazione dei suddetti Piani di Gestione, ha convocato i comuni nel cui territorio insistono tali siti per informarli sullo stato dei lavori verso il definitivo varo dei Piani e per ascoltare le varie istanze degli Enti interessati.
Informatizzazione Banche Dati Ci si è attivati per il continuo inserimento ed aggiornamento dei dati acquisiti per la formazione del Piano Territoriale Provinciale, nel “Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Trapani”. Detto Sistema ha il compito di raccogliere, aggiornare, elaborare, rappresentare e diffondere le informazioni e i dati descrittivi, qualitativi e quantitativi gestiti dalla Provincia, siano essi di tipo economico, statistico, scientifico o amministrativo, e di metterli in relazione alla loro localizzazione geografica e temporale. A tale scopo è continuata, presso questo settore, l’acquisizione informatizzata dei dati necessari alla creazione del SIT, in particolare delle informazioni per la realizzazione di un Catasto informatizzato delle strade, dei dati relativi alle strutture sovracomunali gestite dalla Provincia, alle Riserve naturali, alle opere pubbliche realizzate o da realizzare sul territorio provinciale, ai beni architettonici, al regime vincolistico, ecc.. Tutti questi dati inseriti nel S.I.T. possono essere visualizzati ed utilizzati dai singoli Settori dell’Amministrazione che potranno curare la gestione delle infrastrutture viarie (manutenzione, progettazione, etc.).
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Altro settore di cui si sta continuando ad acquisire i dati è quello relativo alla Protezione Civile, nel cui campo è particolarmente utile la conoscenza puntuale del territorio al fine della pianificazione e della gestione di un’emergenza che segue un evento calamitoso. La gestione delle suddette informazioni, coordinate con gli altri Enti preposti alla gestione delle emergenze, consente di ridurre l’incertezza sulle prime immediate decisioni dopo un evento calamitoso. Particolare attenzione, infine, è stata posta sulle prospettive e sulle valenze dei progetti già avviati, dal miglioramento dell’efficienza ai servizi ai cittadini e alle imprese (e-government) e alla realizzazione del Nodo Provinciale del Sistema Informativo Territoriale Regionale, così come previsto dalla misura 5.0.5 di “Agenda 2000”.
Scheda 2 L’opportunità del Distretto pilota della nautica del turismo
Con la delibera del CIPE n. 3/2006 del 22 marzo 2006 il Comitato Interministeriale ha approvato la ripartizione delle risorse per gli interventi nelle aree sottoutilizzate per il periodo 2006-2009. Con la precedente delibera n. 2/2006 era stata operata dal Comitato la ripartizione generale delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate aggiungendo 4.100 milioni di euro per il periodo 2006-2009 da destinare al finanziamento di programmi regionali e nazionali. In questo ambito, è stata accolta la richiesta del Ministro per lo Sviluppo e la Coesione Territoriale, per il finanziamento di azioni di sistema concernenti il settore cultura e il distretto sperimentale del turismo in Sicilia (nota n. 1428 del 14 marzo 2006). Le esigenze segnalate dal Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale riguardavano in generale lo svolgimento delle attività di coordinamento di sua competenza per il finanziamento di azioni a sostegno delle Amministrazioni regionali e locali, tenuto conto anche dalla fase di transizione verso il nuovo ciclo di programmazione 2007-2013. Infatti, va ricordato il carattere di aggiuntività che le risorse ripartite dal CIPE rivestono rispetto agli altri fondi pubblici per investimenti, costituiti dagli ordinari stanziamenti di bilancio per le diverse linee di intervento nonché dalle risorse disponibili a carico dei Fondi strutturali comunitari e dal relativo cofinanziamento nazionale. In particolare, le Amministrazioni centrali destinatarie di finanziamenti per infrastrutture materiali e immateriali sono tenute a perseguire l’obiettivo di destinare al Mezzogiorno il 30% delle risorse “ordinarie” (ossia non espressamente destinate, a livello comunitario o nazionale, alle aree sottoutilizzate) e di dare conto dei progressi verso tale obiettivo. In ogni caso, il CIPE aveva ribadito l’azione di riequilibrio a favore degli investimenti pubblici in infrastrutture materiali e immateriali nel mezzogiorno attraverso la tradizionale ripartizione delle risorse tra Amministrazioni centrali e regionali nella misura, rispettivamente, di circa il 20% e l’80%, affermando ancora una volta la centralità delle regioni e delle province autonome come soggetti attuatori degli interventi. Il CIPE ha anche confermato questo modello di riparto delle risorse, che utilizza un’ulteriore suddivisione del Paese nelle macroaree centro-nord (15% dei fondi) e mezzogiorno (85%) in un momento in cui è già chiara la scelta di definire il Quadro strategico nazionale (QSN) per il periodo 2007-2013 programmando unitariamente e contestualmente i Fondi strutturali e il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS). La tendenza appare confermata anche recentemente, nel quadro delle ricognizioni finanziarie avviate a livello centrale che confluiscono nel piano di riparo all’esame del CIPE, anche con riferimento allo stato generale di crisi economica mondiale, già ampiamente riconosciuto a livello comunitario e posto alla base delle riprogrammazioni in corso a cura del Governo Nazionale e delle Regioni dell’obiettivo convergenza. La delibera 3/2006 aveva, in quel quadro, ripartito la disponibilità di 4.100 milioni di euro per il finanziamento degli investimenti pubblici nelle aree sottoutilizzate di cui all’art. 1 della legge n. 208/1998 per il periodo 2006-2009.
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
Un importo di 3.192 milioni di euro è stato destinato al finanziamento di interventi infrastrutturali materiali e immateriali da ricomprendere nell’ambito delle Intese istituzionali di programma e dei relativi Accordi di programma quadro. Al Mezzogiorno, nell’ambito di tale disponibilità, è stato assegnato l’importo di 2.713,20 milioni di euro (85%), nel cui ambito rientrano sia le cosiddette Azioni di sistema prevalentemente volte a garantire un’adeguata progettazione degli interventi da ricomprendere in APQ, sia Interventi pilota o strategici nel cui ambito si inquadra la previsione di spesa di 5 milioni di euro assegnata a favore del Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale, per il finanziamento di azioni di sistema a sostegno di iniziative di carattere artistico e culturale a Palermo, nonché per la promozione e l’impostazione di un APQ di distretto sperimentale turistico-nautico nella Provincia di Trapani. Le Regioni, al riguardo, avrebbero l’obbligo di programmare una quota pari almeno al 30% delle risorse loro assegnate per interventi di rilievo strategico per il finanziamento di opere comprese nel primo programma delle infrastrutture strategiche di cui alla delibera CIPE n. 121/2001 (Legge obiettivo). L’esigenza di impostare un Accordo di Programma Quadro per un distretto sperimentale turistico-nautico di Trapani è nata sulle scie lasciate nel canale di Sicilia dalle barche partecipanti alle regate della Louis Vuitton Acts 8 e 9 del 2005, preliminari allo svolgimento dell’America’s Cup. Adesso si parla del mare di Trapani in tutto il mondo tra gli addetti ai lavori sorpresi dalla eccezionale vocazione dell’area per la navigazione a vela e dalla capacità dia accoglienza delle istituzioni e dei cittadini trapanesi. Il progetto di APQ - destinatario in una prima fase di risorse pari ad euro 4.200.000 per eventi e azioni di sistema - prevedeva anche un grande sforzo organizzativo e finanziario per dotare l’area di infrastrutture strategiche per ospitare gli eventi e favorire il definitivo posizionamento della provincia di Trapani sul mercato internazionale del turismo e della nautica, con una particolare attenzione al potenziamento della filiera del mare, del turismo e delle altre attività connesse all’Economia del Mare. Ecco, in sintesi le iniziative previste nell’ipotesi originaria di APQ ed inviate al CIPE, classificate per macroaree di intervento.
2 • Iniziative Previste Elenco APQ Costo Totale Previsto
CIPE
Interventi Rete Ferroviaria
225.000.000,00
2.500.000,00
Interventi Viabilità
62.300.000,00
31.800.000,00
Interventi Portualità
153.260.000,00
37.900.000,00
Interventi Autorità Portuale di Trapani
77.060.000,00
33.950.000,00
Interventi Aree Protette
17.680.000,00
17.680.000,00
Eventi
12.544.000,00
3.000.000,00
Interventi Altre Infrastrutture
202.178.000,00
35.050.000,00
Totale
€ 750.022.000,00
€ 161.880.000,00
Purtroppo, a questa sezione programmatica dell’APQ non è stato dato alcun seguito, anche per l’interruzione nell’azione di governo dovuta ai frequenti cambi al vertice. È stata invece, avviata l’utilizzazione dei fondi relativi al programma “Le rotte dello sviluppo”, inserito in APQ per la realizzazione di eventi velistici e realizzato dalla Provincia nelle annualità 2007-2008 per un valore complessivo di 1.200.000 mentre risulta ancora in corso di avviamento l’Azione di sistema, per un valore complessivo di 3.000.000 avente la finalità di avviare investimenti strategici nell’area di Trapani, con riguardo al settore della nautica.
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Scheda 3 Il progetto pilota “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura internazionale”
Governato da una coalizione di 17 comuni più la Provincia regionale di Trapani, nella qualità di soggetto rappresentante, il progetto pilota è stato un pilastro essenziale per attivare un processo cognitivo rispetto ai fenomeni in atto sul territorio geografico e nei mercati di riferimento delle produzioni tipiche e dei servizi turistici trapanesi. Il progetto pilota “Una rete di Valore” ha anche avuto il compito di avviare le attività preparatorie coerenti con la nuova programmazione 2007-2013. La coalizione territoriale “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura internazionale” è stata destinataria di un finanziamento complessivo di 1.925.000 a fronte di cinque progetti di azione pubblica e di sistema (nessuna infrastruttura), la cui attuazione competeva alla provincia in forza della delega ad essa conferita dai Comuni. È distinto in quattro progetti di cui è beneficiaria la Provincia per conto della coalizione, ed in un progetto di cui la provincia ed i comuni sono destinatari. I quattro progetti sono: 1) Interfaccia, con un finanziamento di 460.000,00: un progetto di comunicazione ai cittadini, soprattutto ai giovani e alle imprese, anche in chiave di marketing territoriale e di relazioni con le realtà esterne alla provincia di Trapani per l’internazionalizzazione dell’economia. 2) Palinsesto, con un finanziamento di 230.000,00: un intervento pilota in materia di valorizzazione dei beni culturali per l’animazione dei comuni partecipanti alla coalizione per lo sviluppo, anch’esso basato sul coinvolgimento giovanile e sullo sviluppo territoriale, in vista della necessità di dotarsi di progetti per il nuovo periodo di programmazione. 3) Sistema Turistico Locale, con un finanziamento di 535.000,00: un intervento di rafforzamento competitivo dell’area di trapani attraverso azioni di animazione imprenditoriale e comunicazione in chiave di collaborazione tra enti, organismi ed imprese turistiche. 4) Distretto Agroalimentare ( 350.000,00): un progetto destinato a conoscere meglio ed espandere le opportunità di investimento e le possibilità di internazionalizzazione nei settori dell’agroindustria e dell’agroalimentare. Infine, l’intervento denominato Ermes, che tra l’altro ha finanziato la presente raccolta di risultati, avente sempre come destinatari la Provincia e i 17 Comuni coalizzati nel quadro della scheda relativa al progetto denominato “Risorse e Competenze” ( 365.000,00) ha riguardato un’azione di cui beneficia la rete dei funzionari pubblici responsabili dello sviluppo, previo rafforzamento - a mezzo affiancamento tecnico e consulenziale - della capacità degli Uffici di avviare verifiche programmatiche di ordine tecnico e finanziario sulla progettualità 2007-2013. Questo quinto progetto è stato gestito dall’Associazione Artha quale soggetto attuatore individuato dalla Regione Siciliana con successivo bando. Il progetto pilota nel suo complesso rientra nei programmi a gestione diretta e unitaria del Settore Programmazione della Provincia regionale di Trapani. Anche in questo caso, come è accaduto anche per il Progetto Integrato Territoriale n. 14, la Provincia è stato ente ospitante un Nucleo Tecnico, che includeva oltre al dirigente provinciale, anche diversi dirigenti di altri enti distaccati presso il settore, nonché diverse unità lavorative di supporto dedicato per lo svolgimento delle funzioni amministrative, tecniche e di animazione dei progetti. Il Nucleo Tecnico per l’Attuazione ha coinvolto i tre Comuni capofila dei PIT (Trapani, Marsala, Castelvetrano) ed è un organismo che ha avuto sede e struttura organizzate presso i locali del Settore Programmazione, per garantire contiguità con l’azione di spesa dei fondi strutturali europei di competenza del settore e migliorare il contesto di collaborazione con i Comuni. I tre Uffici comuni dei PIT provinciali sono stati coinvol-
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
ti, infatti, nella gestione degli interventi con il loro personale interno. Nel quadro dell’ampia collaborazione instauratasi con l’avvio e l’attuazione del progetto “Rete di Valore”, sono stati realizzati anche altri progetti, facenti riferimento all’Operazione Quadro Regionale denominata “Trend”. In particolare il progetto “High Tech Vision”, per il quale la Provincia è stata capofila del progetto interregionale per conto della coalizione di comuni. Il progetto TREND (Territoires et Régions ensemble pour le dévelopement. Stratégies et techniques pour valoriser les partenaires inclusifs dans la programmation régionales) è un’Operazione Quadro Regionale (OQR), finanziata nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIC (Zona Sud), di cooperazione interregionale tra territori degli Obiettivi 1 e 2 dell’UE (Sicilia, Toscana, Baleari, Creta, Ministero di Gozo-Malta). Obiettivo generale del progetto è stato lo sviluppo congiunto dei nuovi metodi di programmazione e di governance regionale volti a valorizzare lo sviluppo e la partecipazione del partenariato territoriale tra la programmazione dei Fondi strutturali. Le attività del progetto sono quindi finalizzate al miglioramento dell’efficacia dell’integrazione tra i diversi livelli di programmazione (locale-regionale-comunitaria), in particolare su tre dei temi delle Agende di Goteborg e di Lisbona quali: - l’innovazione tecnologica; - la società dell’informazione; - lo sviluppo locale sostenibile.
Scheda 4 I risultati previsti
Risultati attesi dal progetto “Risorse e competenze”: • servizi specialistici di valutazione e verifica di investimenti considerati strategici per il territorio della coalizione; • disponibilità di procedure di condivisione in rete (Portale ed Intranet locale) di complessi processi decisionali tra più Enti secondo metodologie e tecniche innovative (Forum, Internet, Videoconferenze); • azioni di comunicazione unitarie finalizzate ad influenzare le decisioni di medio/lungo termine degli attori locali (cittadini ed imprese); • stipula di Accordi di programma, validi su tutto il territorio della coalizione, disciplinanti le modalità di svolgimento dei diversi endoprocedimenti secondo procedure uniformi e condivise tra tutti gli sportelli SS.UU.AA.PP.; • acquisizione di competenze specialistiche da parte del personale della P.A. impiegato in affiancamento agli esperti su progetti strategici di interesse sovracomunale (Consulenti e Policy manager).
Risultati attesi progetto “Interfaccia”: • Piano Strategico Comune per attrarre capitali e operatori di mercati esteri sulla base delle richieste e degli orientamenti del mercato internazionale; • idee e strategie innovative di internazionalizzazione del territorio attivate attraverso l’incontro di esperienze tra i giovani laureati e i trapanesi che ricoprono posizioni di prestigio in enti ed istituzioni esteri.
Risultati attesi progetto “Palinsesto”: • sistema di monitoraggio della percezione, qualità e potenzialità di risorse, siti e servizi offerti in ambito turistico;
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• studi di fattibilità e Progetti innovativi di adeguamento dei siti culturali e ambientali di interesse turistico; • animazione delle risorse territoriali mediante politiche attive di recupero dei siti culturali e ambientali in un contesto di scambi internazionali.
Risultati attesi progetto “Distretto Agroalimentare”: • individuazione di almeno tre comparti nei quali si è riscontrato un appeal internazionale per realizzare una piattaforma di distretto agroalimentare; • realizzazione del marchio territoriale di distretto “Sistema di Qualità Trapanese”; • posizionamento del marchio territoriale sui mercati internazionali.
Risultati attesi progetto “Sistema Turistico Locale”: • investimenti in dotazione e attrezzature per la rete dei servizi pubblici di informazione e accoglienza; • n. 2 Campagne di promozione (Italia, estero) nell’ambito di eventi dedicati alla domanda di investimenti turistici (insediamento, localizzazione, investimento, reti di commercializzazione, sistemi di affiliazione); • n. 3 Incontri di esperti e N. 4 Workshop, coordinamento unitario per la produzione di perizie e studi di fattibilità integranti Turismo-Trasporti-Economia locale; • n. 1 Campagna di co-marketing con investitori (vettori e/o tour operator e/o brokers) finalizzata al lancio di pacchetti turistici ed offerte individuali all’estero (capitali europei) in stretta connessione con i risultati e le previsioni in ambito INTERREG III B e INTERREG III A; • n. 1 Campagna di sensibilizzazione sulla cura e l’animazione del territorio; • n. 1 Studio di fattibilità e azioni di Sostegno alla pianificazione territoriale ed al lancio di uno specifico strumento di sviluppo per il Polo Termale Provinciale; • n. 3 Campagne pubblicitarie sul territorio e le produzioni tipiche, cartellonistica negli aeroporti nazionali ed internazionali, magazines, direct marketing.
Scheda 5 I cinque interventi del progetto pilota “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura internazionale”
Risorse e Competenze (rafforzamento Uffici per lo sviluppo) Interfaccia (piattaforme relazionali con gli utenti e con l’esterno) Palinsesto (riqualificazione territoriale e turismo culturale) Distretto Agroalimentare (valorizzazione e promozione dei sistemi produttivi) Sistema Turistico Locale (propaganda e promozione Turistica)
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
Parte Seconda
I progetti ammessi al finanziamento nel quadro del PIR “Reti per lo Sviluppo Locale” e il progetto pilota “Una Rete di Valore: gestione unitaria dei processi ed apertura internazionale”
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
1.
Progetto Distretto Agroalimentare a cura di Alessandro Alongi
Introduzione al capitolo 1 “Progetto Distretto Agroalimentare” Roberto Azzolini Esperto in commercio estero
Ogni
contatto con la Sicilia è sempre motivo di emozione. Sensazioni forti, infinite gradazioni di colo-
re, profumi e sapori unici si imprimono nella memoria in modo pressoché indelebile. Ritengo che per un non siciliano sia impossibile conoscere a fondo questa terra; quando penso di aver colto la Sua vera espressione sono spesso sorpreso da altri nuovi stimoli che si sovrappongono con forza e carattere allontanando piacevolmente tutte le convinzioni consolidate. La Sicilia ha molto, anzi, quasi troppo da offrire alla grande massa di consumatori che sono condizionati da un’offerta internazionale standardizzata e che hanno una sensibilità forse rallentata dalla uniformità delle proposte. Spesso mi chiedo la ragione per la quale prodotti di elevatissima qualità e praticamente unici nel loro genere, non riescano a trovare il giusto posizionamento sul mercato internazionale. La risposta è da ricercare nella non conoscenza di tali prodotti e quindi il consumatore non è stimolato a provare, a fare comparazioni, a sperimentare ed a condividere nuove sensazioni. Per una piccola azienda è sicuramente difficile riuscire ad avvicinare in modo capillare un consumatore a essa vicino, immaginiamo quanto sia molto più difficile ed impegnativo contattare un consumatore in un altro paese o continente; i costi si moltiplicano, la necessità di conseguire risultati in tempi rapidi diventa spesso prioritaria e la cosa mal si coniuga con le normali azioni di promozione commerciale che purtroppo hanno tempi di risposta più lunghi. Solo i territori che hanno saputo esprimere e promuovere la loro peculiarità hanno raccolto nel tempo risultati significativi. La Sicilia può e deve raggiungere l’obiettivo di posizionare adeguatamente sul mercato internazionale le sue preziose risorse. L’azione progettuale del Distretto Agroalimentare va nella giusta direzione perché supera i limiti della azione individuale e permette ai prodotti della Sicilia di diventare veri protagonisti, permettendo così a tutte le aziende Siciliane di essere parte integrante di un sistema organizzato ed articolato.
Fig. 1 - Fig. 2 Missione a Shanghai e Pechino (novembre 2006)
L’intervento Distretto Agroa-
tenariati internazionali) al fine di
limentare ha proposto azioni
potenziare l’economia tradizio-
per attivare processi organizza-
nale, basata sulle produzioni ti-
1.1 Fasi ed azioni realizzate
tivi del sistema produttivo tra-
piche, per renderla competitiva
Nei primi due mesi di attività
panese per la creazione e lo
in favore dell’internazionalizza-
(Nov.-Dic. 2006) si è provveduto
sviluppo di azioni comuni per
zione.
ad attuare tutti gli adempimenti
l’internazionalizzazione. La
Gli obiettivi dell’intervento so-
procedurali all’avvio dell’inter-
strategia è quella di predi-
no stati:
vento ed all’elaborazione del
zionalizzazione e competitività.
sporre un ambiente favorevole
• sostenere l’organizzazione
progetto esecutivo per l’interna-
per indurre il passaggio da
della domanda di servizi per
zionalizzazione del comparto
un’economia basata su una
l’internazionalizzazione delle
agroalimentare della Coalizione
grossa componente di microim-
produzioni locali;
PIR.
prese nei settori produttivi tra-
• migliorare la competitività
Il Comitato di Coordinamento
dizionali, caratterizzata dalla
del sistema territorio verso
ha approvato e deliberato le li-
mancanza di affermate relazio-
l’esterno;
nee guida sulla individuazione
ni tra loro e con il sistema isti-
• integrare e dare sistematici-
dei comparti da promuovere
tuzionale e di rappresentanza,
tà alle azioni di promozione in-
scegliendo quello del vitivinicolo,
ad un sistema locale basato su
ternazionale delle produzioni ti-
centrale dell’economia trapane-
un’elevata divisione dei compi-
piche;
se, ma attraversato da una crisi
ti ed una forte collaborazione tra piccole e medie im-
• promuovere i comparti nei paesi obiettivo individuati;
sulla commercializzazione specialmente dello sfuso, e quello
prese radicate sul territorio.
• attivare un partenariato sta-
dell’olivicolo, caratterizzante
Creazione di reti di relazione tra
bile per l’internazionalizzazione
l’area meridionale del raggruppa-
i soggetti collettivi (governi lo-
che rappresenterà la piattafor-
mento dei comuni. Tutti gli studi
cali, rappresentanze degli inte-
ma di programmazione e pro-
e le analisi, nonché le missioni e
ressi, attori istituzionali pubblici
gettazione;
le azioni con i soggetti interessa-
e privati, centri di ricerca, sog-
• elaborare linee guida strate-
getti locali dello sviluppo, par-
giche per le azioni di interna-
ti si sono concentrati sui due settori.
BOX 1
Gli incontri
DYNASTY WINERY Ltd - Tianjin, China • È uno dei tre più grandi produttori di vino in Cina, con circa 50 milioni di bottiglie all’anno e con prospettive di crescita fino ad 80 milioni di bottiglie all’anno per il 2010. • Sono da sempre partecipati dal gruppo francese Remy Martin, ma il controllo è cinese. • La società meglio attrezzata a livello tecnico. Referenti incontrati: • Mr. Ling Jing Zhi, Direttore tecnico • Mr. Liu Kejing, Responsabile Import export Gli incontri al Vinitaly China China National Cereals, Oils and Foodstaff Corporation (COFCO) • Tra le prime 500 società al mondo in termini di fatturato, è una delle tre grandi società cinesi che producono e commercializzano vino in China. Parte del vino è acquistata all’ estero (Australia, Argentina, Spagna e Cile), ma la maggior parte è di produzione cinese. • È una società ben attrezzata a livello tecnico, con la diversificazione delle attività di imbottigliamento in diverse località cinesi (ShaCheng, Changli, Penglay, Yantay, Nava Valley).
Altri incontri: • Mr. David Xuan, General Manager della China Breving Industry • Mr. Leon Gu, General Manager della Pha-Shanghai Classic Wines & Food Co, LTD • Mr. Jin Shou Qing, General Manager della Shanghai Kailun Trading Co, Ltd
tà - seppur in un contesto diffici-
I referenti delle società cinesi han-
le e già fortemente competitivo
no mostrato interesse per strin-
1.2.1 Missione a Shanghai e
con prezzi bassi e condizioni,
gere rapporti di collaborazione
Pechino (novembre 2006)
anche logistiche, dure ma non
commerciale, dando disponibili-
La Missione Istituzionale in Cina
impossibili - se si è in grado di
tà a valutare un progetto con-
è nata proprio dalla consapevo-
competere sui numeri e la quali-
giunto da realizzare su misura per
lezza che il mercato cinese pos-
tà e se si lavora sull’organizza-
soddisfare le loro necessità e per
sa offrire importanti opportuni-
zione e promozione.
centrare le nostre aspettative.
1.2 Missioni istituzionali
BOX 2
• È uno degli sponsor ufficiali degli OLIMPIC GAMES BEIJING 2008. • Opera nell’agroalimentare con divisioni che producono e commercializzano vino, olio alimentare, cereali, ecc. • Nel settore vino produce e commercializza circa 70 milioni di bottiglie di vino con i marchi: • GREAT WALL • HUA XIA • COFCO YANTAY • COFCO PENGLAY • COFCO NAVA VALLEY Referenti incontrati: • Mr. Mike Song, Direttore Import - Export • Mr. Xiong Hongping, Responsabile area
Estratto report Shanghai
Italian Trade Commission Shanghai Office Regione Sicilia Provincia di Trapani Metodologia Sono stati intervistati 10 operatori del settore agro-alimentari così selezionati:
96
• • • • • •
3 3 1 1 1 1
importatori e distributori di olio di oliva importatori e distributori di vino importatore e distributore di prodotti alimentari e vino esportatore italiano giornalista di food and wine magazine, located in China hotel Internazionale a 5 stelle
Il questionario era composto da 3 sezioni: una parte generale, una dedicata al vino e una all’olio di oliva.
BOX 3
La cena di gala come occasione per offrire i prodotti enogastronomici locali
• Degustazione di olive: Passuluna - Nocellara del Belice - Olive cunsate - Olive schiacciate • Degustazione di olio: Olio D.O.P. delle Valli trapanesi con pane nero di Castelvetrano e pane tipico da forno a legna • Taglieri con salato di tonnara delle Egadi • Selezione di formaggi dell’agro trapanese • Caponata della tradizione trapanese • Insalata pantesca • Acciughe marinate al finocchietto • Sgombro all’olio d’oliva e pistacchi • Boga capperata all’aceto balsamico • Sardine al carpaccio con origano fresco • Cous cous alla trapanese
• Minibusiati con aglio di Nubia • Frammenti di bucatini alle sarde • Insalata di tonno di Castellammare con menta e mandorle • Stufato di verdure al trito di manzo • Insalata di agrumi ai pinoli • Cassata siciliana • Cannoli sfincionelli e bacetti di Pantelleria • Pasticceria tipica dei conventi ericini • Buccellati di fico • Gelatine di agrumi • Palline di melone giallo al vecchio Marsala • Gelo di melone • Angurie al gelsomino • Frutta nature • Stecchinati di frutta • Vini: Selezione Cantine della Provincia di Trapani
In questa fase di crescita e di
zialità offerte dal nostro territorio.
chure/menù con i prodotti tipici
sviluppo qualitativo del mercato
(Fig. 1, 2, 3 e 4 - Box 1 e 2)
della coalizione, una bottiglia di
cinese è importante essere pre-
vino e di olio trapanese con eti-
senti e lasciare un’impronta pro-
1.2.2 Missione a Valencia
chetta personalizzata.
fonda anche sul gusto del con-
(luglio 2007)
Rappresentanti della FHEV (Fe-
sumatore cinese, tenendo con-
Nell’ambito dell’evento internazio-
derazione dei ristoratori di Va-
to che la Cina ha scommesso
nale America’s Cup, si è organiz-
lencia) si sono dichiarati interes-
molto sui giochi olimpici, sia per
zata a Valencia, domenica 3 giugno
sati a proporre l’acquisto del-
la crescita del turismo, sia per la
2007, una serata di gala “Trapani
l’olio trapanese.
crescita e la qualificazione dei
nei suoi colori e nei suoi sapori”.
Importatori di prodotti alimenta-
consumi interni.
Questo evento ha permesso di
ri italiani si sono mostrati molto
Inoltre, la particolare sensibilità
incontrare il grande pubblico in-
attratti dalla specificità delle olive
dei cinesi verso i prodotti naturali
ternazionale e gli operatori eco-
da tavola da distribuire nella rete
e con proprietà benefiche per la
nomici spagnoli per promuovere
spagnola e sulla possibilità di
salute del consumatore è un’op-
e presentare il territorio trapa-
importare il vino trapanese.
portunità per l’olio trapanese a
nese con i suoi prodotti più tipi-
Sulla terrazza di +39 Challenge
tutti gli effetti da considerare co-
ci, olio e vino in particolare.
sono stati ospiti della Provincia di
me un Healthy Product.
Tutti i prodotti utilizzati per la
Trapani e della Coalizione dei 17
Si è evidenziato che l’olio ed il vi-
preparazione dei piatti confezio-
comuni circa duecentocinquan-
no sono nella cultura mediterra-
nati dallo chef Peppe Giuffrè fa-
ta tra le più note testate stampa
nea due prodotti fra loro comple-
cevano parte del paniere del di-
italiane e straniere, rappresen-
mentari, cosa che ci ha permes-
stretto agroalimentare.
tanti istituzionali, imprenditori ed
so di invitare gli imprenditori in-
Agli invitati è stato donato un
importatori, mondo culturale e
contrati a riflettere circa le poten-
cadeau consistente in una bro-
sportivo. (Fig. 5, 6 e 7 - Box 3)
Fig. 3 - Fig. 4 Missione a Shanghai e Pechino (novembre 2006)
98
1.2.3 Missione - Presentazione
1.2.4 Missione negli USA
vello di organizzazione del-
del Parco Agroalimentare del-
(California)
la produzione e della filiera,
la Provincia di Trapani alla
Il comparto olivicolo, in base al-
condizione indispensabile per
Campionaria di Milano
le analisi svolte dal gruppo di la-
poter permettere una politica
(novembre 2007)
voro, dovrà basare le sue strate-
promozionale coerente e quindi
L’interlocuzione e l’attività di ani-
gie puntando sulla capacità
il successo di una strategia effi-
mazione con i Distretti produttivi
competitiva, sulla qualità del pro-
cace di comunicazione.
dell’area trapanese di riferimento
dotto olivicolo, ma anche sul ca-
La missione, con riferimento
dei comparti dell’agroalimenta-
rattere assolutamente originale
agli obiettivi dell’intervento ed alle
re, sulla base dell’obiettivo globa-
dell’offerta che si caratterizza
peculiarità del comparto trapa-
le dell’intervento di creare un Di-
non solo per la qualità dell’olio,
nese, è stata strutturata in circa
stretto dell’agroalimentare di rife-
ma anche per la qualità delle oli-
5 giorni di full immersion dei par-
rimento per il territorio della coa-
ve e dei prodotti che con queste
tecipanti in seminari, incontri ed
lizione, ha individuato l’opportu-
possono essere ottenuti.
attività di sensibilizzazione ed
nità di presentare l’integrazione
Se da un lato, dunque, dovran-
apprendimento svolte con il con-
distrettuale nel comparto agroa-
no essere potenziate le politiche
tributo di relatori, esperti, broker,
limentare alla Campionaria di Mi-
promozionali per le denomina-
importatori, rappresentanti di
lano, evento internazionale sulle
zioni d’origine presenti e le poli-
esperienze di successo con la
specificità produttive del “made
tiche di brand che possano con-
finalità di creare presuppo-
in Italy”. La presentazione ha pre-
sentire un miglior posizionamen-
sti e acquisire contattiper inter-
so forma nell’affitto di uno spazio
to anche sui mercati internazio-
nazionalizzare il prodotto e
incontri e spazio degustazione,
nali, particolare attenzione do-
sensibilizzare gli imprendi-
adeguatamente allestito, che ha
vrà essere posta sulla strategia
tori a imboccare tutte le azioni
permesso di connettere le speci-
di marketing che si intende
per collaborare ed interagire per-
ficità territoriali con operatori ed
perseguire.
ché siano presenti le condizioni
importatori di livello internazio-
Ad un nuovo posizionamento
minime richieste dal mercato.
nale. (Fig. 8, 9 e 10)
del prodotto olio/olive, deve pe-
In particolare le azioni durante
rò corrispondere un migliore li-
la missione tenuta in California
Fig. 5 - Fig. 6 - Fig. 7 Missione a Valencia (luglio 2007)
(USA), facente parte di uno dei
vendite del California Olive Oil
punti vendita specializzati: Ralph,
tre paesi individuati come obiet-
Ranch;
Trader Joe’s, Gelson. Le aziende
tivo per le attività di internaziona-
Darrell Corti, Titolare dell’azien-
hanno potuto visitare realtà di-
lizzazione del comparto sulla ba-
da Corti Brothers’ Company di
stributive locali con lo scopo di
se degli studi effettuati e coe-
Sacramento.
capire quali spazi possono es-
rente con le strategie del Pro-
- Visite a realtà produttive loca-
serci per i loro prodotti, studiar-
getto Paese a cui l’intervento è
li della California: modelli pro-
ne il confezionamento e soprat-
integrato, sono state:
duttivi a confronto. Le azien-
tutto investigare sui prezzi di
• SAN FRANCISCO
de trapanesi hanno potuto co-
vendita.
- Workshop sull’olio di oliva
noscere e confrontare una real-
- Incontri B2B con circa venti-
presso la UC Davis Universi-
tà produttiva di piccole dimen-
cinque operatori di settore. Du-
ty (San Francisco) - Dipartimen-
sioni, Il Frantoio, con una di me-
rante il workshop, le aziende
to di Agraria, con relatori ricono-
die dimensioni e più strutturata,
hanno avuto la possibilità di in-
sciuti ed esperti di settore. Il Se-
l’azienda Corto Olive. In partico-
contrare individualmente impor-
minario ha voluto approfondire
lare, i visitatori trapanesi si sono
tatori/distributori ed esperti di
tematiche legate al mercato del-
dimostrati molto interessati alla
settore locali. L’obiettivo per le
l’olio di oliva, al marketing, alla
realtà Corto Olive poiché rispec-
aziende è stato quello di racco-
commercializzazione ed alla di-
chia un’impresa innovativa di
gliere informazioni utili di caratte-
stribuzione del prodotto.
grande dimensioni con moderne
re commerciale (livello dei prez-
I relatori intervenuti al seminario
tecnologie di produzione. La vi-
zi, caratteristiche della domanda
sono stati:
sita è stata guidata dal titolare
ecc.) e relative ai gusti del con-
Dan Flynn, Direttore di UC Davis
dell’azienda che ha fornito spie-
sumatore locale.
Olive Oil Center;
gazioni esaurienti e dettagliate
- Incontri con Istituzioni lo-
Roberto Zecca, Presidente e ti-
riguardo ai processi produttivi
cali e serata di degustazione dei
tolare del Frantoio Olive Oil Co;
dell’olio d’oliva.
prodotti tipici siciliani. La Cena di
Alan Green, Presidente dell’Oli-
• LOS ANGELES
Gala ha avuto lo scopo di inne-
ve Oil Council e Vice Presidente
- Visite alle principali catene di
scare legami ed accreditamenti
del Dipartimento di marketing e
distribuzione della California e
con le Istituzioni locali Italo -
Fig. 8 - Fig. 9 - Fig. 10 Presentazione del Parco Agroalimentare della Provincia di Trapani alla Campionaria di Milano (novembre 2007)
Americane e di promuovere la
dalla Italy-America Chamber of
to presentato il marchio territoria-
qualità dei prodotti siciliani at-
Commerce West che presenta
le, ancora in forma sperimenta-
traverso un menù tipico.
pluriennale esperienza nell’orga-
le, ed il video promo - comunica-
Alla missione hanno partecipato
nizzazione di missioni legate al
zionale delle attività realizzate con
le dieci aziende più rappresenta-
comparto agroalimentare.
il progetto. (Box 4)
tive del settore olivicolo della
(Fig. 11, 12 e 13)
Provincia di Trapani, i rappre-
BOX 4
1.3 Convegno, attività di co-
sentanti di categoria (CCIAA, Di-
1.2.5 Missione a New York City
municazione ed animazione
stretto produttivo), nonché i rap-
L’intervento Distretto Agroalimen-
Il 4 maggio è stato organizzato
presentanti delle diverse Istituzio-
tare è stato integrativo alla mis-
a Trapani il convegno Missione
ni. La missione è stata organiz-
sione istituzionale del progetto
Cina: strategia per l’internazio-
zata e supportata localmente
Interfaccia. In particolare, è sta-
nalizzazione del comparto
Incontro presso l’azienda Ferraro Foods
La delegazione istituzionale della Coalizione PIR provincia di Trapani in missione negli USA, guidata dal commissario straordinario Dott. Salvatore Rocca e dai rappresentanti dei comuni di Trapani, Marsala, Castelvetrano e Campobello di Mazara, ha visitato l’azienda Ferraro Foods di New York. In questo contesto si è dialogato ad un livello tecnico con il Presidente Mr. Marino che ha illustrato la nascita ed evoluzione dell’azienda. Ferraro Foods, che dal 1975 si è posizionata sullo standard per l’alta qualità dei prodotti dell’agroalimentare, è l’importatore esclusivista di diversi marchi di prodotti alimentari italiani. Attraverso un costante controllo della qualità, l’azienda Ferraro offre una consistente gamma di prodotti: pasta, olio d’oliva, olive, pomodori, mozzarella. Mr. Marino ha dichiarato che le leve del successo sono essenzialmente tre: essere al posto giusto nel momento giusto, un pizzico di fortuna, un’alta dose di sacrificio.
100
L’azienda si trova nel New Jersey e si estende per un perimetro di 13.500 mq, conta il numero di 400 dipendenti e 100 TIR e fornisce circa 6.000 pizzerie e ristoranti diffusi nel Nord Carolina, New Jersey, Virginia, Washington, New York. Importa ogni anno circa 700.000 litri di olio extravergine di oliva soprattutto dalla Puglia, ma si è mostrato disponibile a valutare positivamente possibili accordi commerciali con i produttori trapanesi, anche per posizionare una linea di eccellenze qualitative. In occasione dei diversi incontri con istituzioni locali e soggetti rappresentativi del mondo imprenditoriale statunitense, l’intervento Distretto Agroalimentare ha presentato il cortometraggio sulle attività svolte per l’internazionalizzazione dell’economia trapanese che ha promosso le peculiarità territoriali anticipando l’azione promozionale del Marchio territoriale che si sta delineando.
Fig. 11 - Fig. 12 - Fig. 13 Missione negli USA (California)
agroalimentare e agroindustria-
organizzazione aziendale e stra-
to olivicolo Sicilia Terre d’Occi-
le del trapanese, al fine di forni-
tegia di marketing.
dente; Giovanni Tumbiolo, presi-
re un quadro generale della mis-
Durante il dibattito tutti gli interve-
dente COSVAP, distretto produt-
sione effettuata in Cina e presen-
nuti ed i rappresentanti dei Di-
tivo della pesca industriale.
tare il Piano strategico di svilup-
stretti del territorio nel settore
Le attività di comunicazione ed
po elaborato riguardante le pro-
agroalimentare si sono riproposti
animazione sono state integra-
duzioni tipiche del territorio ed in
di iniziare un percorso per coinvol-
te con l’organizzazione di focus
particolare il vino e l’olio d’oliva.
gere l’intera filiera interessata e
group specifici sul settore vitivi-
Il Piano strategico di sviluppo è
soprattutto la base formata dai
nicolo ed olivicolo. In particola-
stato condiviso e supportato da
produttori agricoli ossia i veri be-
re, si sono tenuti sette tavoli
precedenti incontri con i rappre-
neficiari dell’intervento strategico.
tecnici con gli imprenditori più
sentanti imprenditoriali del com-
Al convegno si sono iscritti circa
rappresentativi dei due compar-
parto con l’organizzazione di ap-
duecento soggetti interessati al
ti, con le associazioni di rappre-
positi tavoli tecnici.
settore e sono intervenuti, tra gli
sentanza imprenditoriale del-
A tal fine, sono stati presentati gli
altri: Leonardo Agueci, presiden-
l’area trapanese, con i presiden-
obiettivi e le azioni potenziali cer-
te dell’Istituto Regionale Vite e
ti dei distretti. Inoltre, per dare
cando di massimizzare la siner-
Vino; Giuseppe Battaglia, diretto-
maggiore diffusione alle attività
gia degli strumenti d’intervento e
re SPRINT Sicilia, sportello al ser-
svolte, nel mese di luglio sono
fornendo agli intervenuti anche
vizio delle imprese; Giorgio La
stati inviati ai soggetti rappre-
un esempio concreto, che pas-
Corte, responsabile della misura
sentativi il Report tecnico sulla
sa obbligatoriamente attraverso
6.06a nell’ambito del POR, diri-
Missione istituzionale a Valen-
la riduzione dei costi, la ricerca di
gente dell’Assessorato regionale
cia con tutti i riferimenti dei rap-
prodotti alternativi, lo sviluppo
alla Cooperazione e Commercio;
presentanti imprenditoriali spa-
di interventi sull’agroenergia,
Giuseppe Pace, presidente della
gnoli presenti alla missione,
l’aggregazione delle strutture
CCIAA di Trapani; Fabio Foraci,
nonché il documento Riflessio-
(cantine) attualmente presenti
presidente del Distretto vitivini-
ni sul convegno Missione Ci-
sul territorio e la presentazione
colo della Sicilia Occidentale; Giu-
na con la sintesi delle strategie
sul mercato globale di un’unica
seppe Curaba, presidente distret-
da realizzare per lo sviluppo e
Fig. 14 Brochure di presentazione del progetto
la ristrutturazione del compar-
1.4 Studi ed elaborati
dimensioni - capace di rispon-
to vitivinicolo.
Nei mesi di attività, le attività
dere anche in termini di massa
Il Distretto Vitivinicolo della
front sono state adeguatamen-
critica alla più importante do-
Sicilia Occidentale ha risposto
te strutturate sulla base di elabo-
manda mondiale - con caratte-
alle azioni di animazione e sen-
razioni e studi sul territorio pro-
ristiche produttive straordinarie
sibilizzazione
dell’intervento
vinciale. Analisi di tipo quali-
che consentono livelli qualitati-
Distretto Agroalimentare ed
quantitativo hanno permesso di
vi del prodotto difficilmente
all’elaborazione del documento
conoscere dettagliatamente il
uguagliabili.
strategico
un
contesto economico sociale di
Il sistema vitivinicolo trapanese
incontro con gli imprenditori
riferimento, l’individuazione dei
ha accettato la sfida e si sta at-
associati. È in itinere la prepa-
comparti con appeal internazio-
trezzando con una strategia si-
razione di un protocollo di inte-
nale, i paesi obiettivo per l’inter-
stemica integrata: la costituzione
sa che sarà sottoscritto dagli
nazionalizzazione dei comparti
dei Distretti produttivi è prope-
imprenditori del distretto per far
individuati, nonché le azioni e le
deutica ad una riorganizzazione
proprie le strategie per la
strategie più rilevanti da attuare.
complessiva della filiera le cui li-
richiedendo
ristrutturazione del settore e
102
nee direttrici, in fase di defini-
per l’internazionalizzazione.
1.4.1 Le strategie per il vino
zione, saranno individuate.
L’attività di comunicazione è
Il sistema vitivinicolo trapanese
La sfida si giocherà anche sulla
completata dalla produzione di
è di fronte ad un cambiamento
qualità e sulla competitività dei
materiale illustrativo e promozio-
epocale. Se la globalizzazione
servizi alla produzione; per mi-
nale utilizzato per la comunica-
dei mercati con l’emergere di
gliorare questi e valorizzare l’of-
zione interna (verso il territorio
nuovi competitor e la modifica
ferta dovrà essere implementato
ed i soggetti della coalizione) ed
dell’organizzazione comune di
un programma di riorganizza-
esterna (nelle missioni), nonché
mercato per il vino a livello co-
zione, su base territoriale, sia
da comunicati stampa: brochu-
munitario, sono gli elementi di
dei servizi (supportati da moder-
re, pagina internet, cartelle, car-
minaccia, le opportunità sono
ne tecnologie informatiche), sia
ta intestata, manifesti, pieghe-
rappresentate dalla presenza di
della prima lavorazione e trasfor-
voli, bottiglie di olio. (Fig.14)
un sistema produttivo di grandi
mazione del prodotto.
BOX 5
Analisi di contesto ed individuazione dei comparti con appeal internazionale
Analisi del sistema vitivinicolo Dallo studio condotto sulla capacità produttiva e sulla tendenza evolutiva del settore vitivinicolo della provincia di Trapani, emergono dinamiche positive sia in termini di superficie investita che di produzione di uva e di vino. In termini percentuali, la superficie provinciale in produzione corrisponde al 47,2% del dato regionale. Relativamente alla produzione di uva raccolta il territorio trapanese, con 4.992.420q rappresenta il 37,6% del valore regionale (13.277.120q). Si ha una netta prevalenza dell’uva da vino, mentre quantità inferiori caratterizzano la produzione di uva da tavola. La maggior parte del vino prodotto destinato all’imbottigliamento è ad Indicazione Geografica Tipica (nel territorio provinciale vengono prodotti i seguenti vini IGT: Camarro, Colli Ericini, Valle Belice, Salemi, Sicilia). La vite è sempre stata la coltivazione di gran lunga più diffusa nella provincia di Trapani. La provincia di Trapani è fra le più orientate verso la viticoltura a varietà bianca e la cultivar più diffusa è il Catarratto bianco comune. Una delle caratteristiche rilevanti del settore vitivinicolo è la prevalenza delle aziende di media e piccola dimensione. Tra le imprese produttrici di vino si distingue una particolare categoria costituita dagli organismi associativi (cantine, etc.) che a livello provinciale rappresenta il 12% del numero totale delle imprese produttrici di vino (nel 2005 operano 50 organismi associativi). Da un’analisi approfondita sulle dichiarazioni di produzione, si è rilevata l’importanza di questi organismi associativi. Infatti, sono proprio gli organismi associativi (cantine, etc.) a coprire circa l’80% della superficie vitata (su circa 60.000 ha, 52.000 sono dichiarate dagli organismi associativi) e a gestire quasi tutta l’attività di produzione. Oltre agli organismi associativi, nel settore vitivinicolo assumono notevole
importanza le imprese di trasformazione che dall’ISTAT vengono classificate in aziende di fabbricazione di vino di uve non di produzione propria. Nella provincia di Trapani, poi, si concentra la maggior parte della produzione di vini a Denominazione di Origine siciliani, con il Marsala, che occupa la prima posizione, seguita dall’Alcamo DOC, dal Moscato di Pantelleria e dall’Erice DOC etc. che spingono l’immagine del vino siciliano nel mondo esprimendo il rapporto straordinario che si ha tra il vino, i paesaggi , la cultura ed il turismo. Un altro fattore importante che caratterizza il settore vitivinicolo trapanese riguarda “la politica di sistema” da poco attivata (con la costituzione di distretti), che risiede nella cooperazione, riorganizzazione e rafforzamento di tutti gli step della filiera vitivinicola (dalla produzione alla commercializzazione). Tale processo è alla base per aumentare il livello di competitività ed affermare i prodotti vitivinicoli sui mercati internazionali. La quantità di vino destinato all’esportazione viene prevalentemente venduto negli Stati Uniti (15,8%) in Francia (12,86%) e in Germania (10,20%). Tra paesi di destinazione si distinguono anche la Romania, il Regno Unito, il Canada, la Svizzera e la Svezia con percentuali che variano tra il 6% e il 9%. Infine, comunque, è importante non dimenticare che oltre alle strategie di mercato, ai fattori economici, alle politiche di sistema, il territorio trapanese gode di altri fattori primari che garantiscono il continuo sviluppo del settore vitivinicolo. Da un lato infatti, si hanno le caratteristiche strutturali e colturali dei terreni, che costituiscono un ambiente ideale per tutte le diverse tipologie di vitigno (internazionali e autoctoni); dall’altro le caratteristiche climatiche molto favorevoli per la coltivazione della vite che predilige ambienti caldi con temperature che non scendono al di sotto di +4/5 gradi.
L’obiettivo da traguardare è quel-
tà del prodotto oleicolo, ma an-
nali, particolare attenzione do-
lo di mettere a sistema il polo pro-
che sul carattere assolutamente
vrà essere posta sulla strategia
duttivo vitivinicolo e di garantire,
originale dell’offerta che si carat-
di marketing che si intende per-
con le masse critiche, la qualità
terizza non solo per la qualità
seguire.
dell’offerta e la qualità dell’orga-
dell’olio, ma anche per la qualità
Ad un nuovo posizionamento
nizzazione e logistica, un punto
delle olive e dei prodotti che, con
del prodotto olio/olive, deve pe-
di riferimento imprescindibile per
queste possono essere ottenuti.
rò corrispondere un migliore livel-
la nuova domanda mondiale di pro-
Se da un lato, dunque, dovran-
lo di organizzazione della pro-
dotti vinicoli. (Box 5)
no essere potenziate le politiche
duzione e della filiera, condizione
promozionali per le denomina-
indispensabile per poter permet-
1.4.2 Le strategie per l’olio
zioni d’origine presenti e le poli-
tere una politica promozionale
I caratteri della produzione olivi-
tiche di brand che possano con-
coerente e quindi il successo di
cola del distretto puntano la loro
sentire un miglior posizionamen-
una strategia efficace di comuni-
capacità competitiva sulla quali-
to anche sui mercati internazio-
cazione. (Box 6)
BOX 6
Analisi di contesto ed individuazione dei comparti con appeal internazionale
Analisi del sistema olivicolo Dall’analisi condotta sul settore olivicolo risulta che la provincia di Trapani nel 2006 (dati provvisori - ISTAT), come superfici (totale), si pone al quarto posto tra le province siciliane, dopo Messina (22%), Agrigento (16%) e Palermo (14%), con 21.000 ettari coltivati, che rappresentano il 13% del dato regionale (160.717ha). Una delle caratteristiche più importanti dell’olivicoltura trapanese è l’affermazione sul mercato non solo di olive da olio e olio ma anche delle olive da mensa che nel 2006 risultano pari a 30.000q. Particolare attenzione si pone alla produzione di oli DOP che risultano ancora in quantità modestissime rispetto alle potenzialità del territorio di riferimento. Nella Sicilia occidentale si distinguono tre importanti marchi di qualità: Olio Extra Vergine di Oliva Valli Trapanesi (200t), Olio Extravergine di Oliva Valle del Belice e la Nocellara del Belice (oliva da mensa). Tra i punti di debolezza, dall’analisi del settore olivicolo emerge la forte frammentazione delle aziende agricole. Dall’analisi settoriale e dai
104
colloqui/focus group effettuati con gli imprenditori olivicoli, i rappresentati di categoria, di consorzi di tutela, di distretti e altri testimoni privilegiati è emersa l’instabilità dell’ambiente in cui operano le aziende trapanasi. Sono numerose le problematiche. Sono stati segnalati problemi legati alla produzione (bassa produzione di olio rispetto alle potenzialità del territorio, poche eccedenze, bassi quantitativi di olio DOP), alla raccolta del prodotto di base e allo stoccaggio. La mancata organizzazione di un sistema integrato conduce a problemi di costo/ricavo. Infine, un altro problema emerso riguarda la comunicazione e la difficoltà di fare investimenti per attività finalizzate 1) alla valorizzazione e alla promozione all’estero dei prodotti tipici legati all’immagine del territorio, e 2) all’organizzazione di campagne educative ed informative sia per il consumatore, volte a valorizzare le qualità sensoriali e salutistiche del prodotto di riferimento, sia per le imprese, interessate ad acquisire maggiori conoscenze e/o aggiornarsi sulle dinamiche e sulle direttive relative all’esportazione all’estero.
1.4.3 Le strategie per il
lorizzare l’enorme patrimonio ar-
Questa è la condizione per ga-
territorio
cheologico e paesaggistico;
rantire i necessari livelli d’organiz-
L’esperienza internazionale in-
quindi è fondamentale una poli-
zazione economica e sociale del
segna che se si vuole ottenere
tica che sia, in primo luogo, cul-
territorio.
un posizionamento diverso dei
turale.
Questa è la condizione per atti-
prodotti agroalimentari, che sfug-
Il prodotto agricolo, agroindu-
vare un circuito virtuoso nel qua-
ga alla semplice competizione
striale e della pesca di Trapani,
le la domanda di risorse umane
sul primo prezzo (terreno sul
potrà trovare spazio e soprat-
qualificate sia alla base dello svi-
quale la produzione trapanese
tutto remunerazione, in segmen-
luppo e non viceversa.
di vino ed a maggior ragione di
ti alti del mercato ed in questi
Questa è la condizione per ge-
olio, non è in grado di giocare),
segmenti la competizione si gio-
nerare una strategia di comuni-
occorre puntare decisamente
ca sulla capacità di narrare, sui
cazione efficace ed efficiente per
sul rapporto con il territorio.
percorsi narrativi che si è in con-
i prodotti agricoli, della pesca,
Per questo è indispensabile una
dizione di costruire e di rendere
dell’agroindustria e del turismo,
strategia coordinata con lo svi-
credibili. Quindi, sulle risorse
importante nella competizione
luppo turistico e, soprattutto,
umane, sulla cultura, sulla ca-
globale. (Box 7)
con un turismo consapevole,
pacità di cooperare e di far cre-
anche “fuori stagione”.
scere il capitale sociale, sulle re-
1.5 Il marchio territoriale
A questo riguardo diventano in-
lazioni di “autorità”, “fiducia” e
Il Marchio territoriale, identificati-
dispensabili politiche coerenti di
“norma”, che trovano la loro
vo e rappresentativo dei prodot-
carattere urbanistico, ambienta-
possibilità di crescita ed accu-
ti dell’agroalimentare, si integra
le e paesaggistico; è necessario
mulazione nell’informazione, nel-
con sinergia agli altri interventi
rendere il territorio più accoglien-
la permeabilità, qualità e rapidità
del PIR. Infatti, la strategia sup-
te, capace effettivamente di va-
delle informazioni.
portata dalle analisi e dalle attivi-
BOX 7
Inquadramento geografico, territoriale e socio-economico
La provincia di Trapani si estende lungo la parte occidentale della Sicilia in una superficie territoriale di 2.460,08 Kmq, interessando 24 comuni abitati da una popolazione che conta 425.121 unità (173 ab/kmq) pari all’8% della popolazione residente nell’intera Isola (4.968.991 abitanti). L’intera area presenta caratteristiche socio-economiche sostanzialmente omogenee: a livello demografico emerge il progressivo invecchiamento della popolazione (indice di vecchiaia pari a 110,13, valore superiore a quello regionale), a livello economico, dai dati presi in esame, si mette in evidenza la netta prevalenza del settore agricolo rispetto agli altri comparti economici. Esso, infatti, rappresenta complessivamente il 41,7% dell’intero sistema imprenditoriale assegnando alla provincia il primato isolano (seguita dalla provincia di Agrigento) e la
Fig. 15 Il marchio territoriale
quinta posizione in Italia. Per quanto concerne il mercato del lavoro risulta che si ha un trend negativo del numero di occupati (da 135.000 occupati del 2003, si passa a 125.417 nel 2004 arrivando a 124.507 nel 2005), un basso tasso di attività pari a 52,1% che se pur in aumento rispetto agli anni precedenti risulta inferiore al dato nazionale di ben 10 punti percentuali, un tasso di disoccupazione complessiva pari a 15,8% risultando stabile e inferiore a quello regionale di solo 0,4 punti percentuali; un reddito pro-capite pari circa 11.326 euro, valore fra i più bassi della penisola e un livello dei redditi e dei consumi che evidenziano un tenore di vita relativamente modesto.
tà di internazionalizzazione svol-
getti economici ed istituzionali)
1.5.1 Il marchio territoriale di
te con il presente intervento, per-
alla condivisione ed all’utilizzo
qualità
segue la strada di istituire un
del marchio; dall’altro, di creare
La scelta da parte del Comitato
marchio territoriale ombrello plu-
le condizioni e lo strumento af-
di coordinamento è stata sul
ri-settore e pluri-prodotto che
finché il territorio ed i suoi pro-
Marchio Territoriale di Qualità,
possa rappresentare i prodotti
dotti siano facilmente individua-
con l’obiettivo di:
nel loro legame con le specifici-
ti e distinti dai soggetti interna-
tà e caratteristiche territoriali,
zionali.
cativo per la promozione della
culturali e storiche. Tale strategia,
Il marchio quindi dovrà rappre-
Provincia e della sua offerta
avvalorata dalle recenti indica-
sentare:
complessiva e integrata di pro-
• individuare un segno identifi-
zioni del Commissario europeo
• uno strumento che faciliti ed
all’Agricoltura, ha la necessità
agevoli la rete di relazioni tra sog-
• promuovere i prodotti agroa-
di essere integrata con le azioni
getti privati e pubblici, economi-
limentari d’Alta Qualità (Certifi-
degli altri interventi PIR per esse-
ci ed istituzionali, al fine di crea-
cati DOC, DOP, IGP, ...);
re effettivamente efficace rispet-
re e rafforzare processi collabo-
• sostenere i prodotti della tra-
to agli obiettivi che la Coalizione
rativi e virtuosi per la promozio-
dizione enogastronomica, arti-
PIR Trapani Una Rete di Valore
ne e l’internazionalizzazione (in quan-
gianale e della pesca;
si è data.
to condiviso dai soggetti locali);
dotti e servizi;
• qualificare l’offerta turistica
Le attività sono state finalizzate
• un ombrello che racchiuda e
a realizzare un marchio per l’im-
rappresenti i settori maggior-
• innescare sinergie tra gli ope-
mediata riconoscibilità del pro-
mente rappresentativi della pro-
ratori per rendere l’offerta territo-
dotto territorio. Uno strumento
vincia di Trapani (prodotti e pro-
riale più ampia, integrata e forte-
di marketing che consenta da
duzioni tipiche dell’agroalimen-
mente caratterizzata;
un lato di alimentare processi
tare e settore turistico ambien-
di identificazione da parte dei
tale - culturale);
e culturale;
• creare un’offerta territoriale complessiva in grado di porre
soggetti locali, base indispen-
• un’immagine comunicativa
l’intero territorio in posizione di
sabile per orientare comporta-
che identifichi e distingua il pro-
vantaggio rispetto a territori con-
menti individuali e collettivi (sog-
dotto provincia di Trapani. (Fig.15)
correnti;
• innalzare il livello qualitativo
del territorio attraverso la defi-
lo (C.T.G. e C.) che, nominato
dell’offerta territoriale com-
nizione delle caratteristiche dei
dal titolare del marchio, svolge le
plessiva.
prodotti tipici (artigianali, agroa-
seguenti funzioni:
limentari, ecc.); 1.5.2 Le regole
• coinvolgimento nella promo-
na i disciplinari di settore;
La garanzia della qualità è defini-
zione territoriale e dei prodotti
• individua, tra coloro che fan-
ta attraverso le regole stabilite
(es. presenza nei ristoranti di tut-
no richiesta, i soggetti che pos-
con il Regolamento d’uso del
ti i prodotti DOP del territorio,
sono utilizzare il marchio;
marchio e i Disciplinari.
brochure turistiche, piatti tipici
Il regolamento definisce i re-
nel menù, ecc.);
quisiti di base per l’accesso al-
• effettua i controlli iniziali e periodici sulla conformità al rego-
• qualificazione dei servizi offer-
lamento e ai disciplinari di riferi-
ti (personale alla reception di Ho-
mento a mezzo di un’apposita
• territorialità;
tel in grado di parlare anche una
procedura di valutazione;
• valorizzazione dell’immagine
terza lingua, documenti informa-
l’uso:
del territorio; • miglioramento delle condizioni economiche;
tivi in quattro lingue, ecc.); • valorizzazione e tutela dell’ambiente.
• inoltre, disciplina la struttura
• assegna ad ogni utilizzatore del marchio un codice di identificazione, al fine di gestire un’apposita anagrafe; • vigila sul corretto utilizzo del
e il funzionamento degli organi e
1.5.3 La struttura organizzativa
individua i settori a cui è consen-
La struttura Organizzativa del
• provvede a comminare le
tito l’utilizzo del marchio territo-
Marchio Territoriale prevede che
penalità previste in caso di uti-
riale.
la Titolarità, Promozione e Tu-
lizzo scorretto o improprio del
I disciplinari definiscono i re-
tela sia affidata alla Provincia Re-
marchio;
quisiti minimi per garantire qua-
gionale di Trapani o ad un ente
• revisiona periodicamente il
lità, affidabilità, sicurezza e carat-
appositamente costituito in qual-
regolamento, il manuale d’uso
terizzazione territoriale. Essi con-
sivoglia forma sociale.
del marchio e la procedura per la
tengono elementi di:
L’Operatività è affidata al comita-
conduzione delle attività di con-
to tecnico di gestione e control-
trollo iniziali e periodiche.
• valorizzazione delle tipicità 106
• definisce, approva e revisio-
marchio;
1.5.4 Soggetti che possono richiedere la licenza d’uso
stronomiche, di intrattenimento; • operatori del settore agroa-
• Se Ente Pubblico: - rilascio Licenza d’uso.
I Soggetti Pubblici che possono
limentare, eno-gastronomico e
richiedere la licenza d’uso del
della pesca: prodotti con deno-
- preparazione da parte del
Marchio sono:
minazione geografica o di qua-
richiedente della propria carta
lità con riconoscimento nazio-
dei servizi o dei prodotti in con-
nale e/o comunitario (DOC,
formità al disciplinare;
• la Provincia Regionale di Trapani; • i Comuni della provincia;
DOCG, DOP, IGP e SGT, pro-
• gli enti della provincia e dei
dotti biologici);
• Se soggetto Privato:
- verifica della conformità al disciplinare e applicazione della
comuni, nonché le società in cui
• prodotti del territorio che ri-
abbiano una partecipazione pre-
spettano gli appositi disciplinari,
- rilascio della licenza d’uso;
valente e il cui scopo non sia
ovvero produzioni di eccellenza
- verifica periodica.
incompatibile con gli obiettivi del
fortemente legate alla tradizio-
Esso può essere utilizzato dai
marchio;
ne del territorio;
licenziatari per:
carta dei servizi;
• gli enti che svolgano attività
• operatori dell’artigianato (pro-
di promozione culturale e turi-
duzioni di eccellenza che rispet-
stica del territorio della provincia;
tano gli appositi disciplinari, ov-
• promozione, comunicazione
• gli enti che promuovono i
vero fortemente legate alla tradi-
e commercializzazione di pro-
zione del territorio).
dotti, servizi, (carta intestata, bro-
prodotti di qualità del territorio della provincia.
• promozione e comunicazione istituzionale;
chure, allestimenti fieristici, ecc).
I Soggetti Privati che possono
1.5.5 Uso del marchio
Inoltre, il marchio territoriale po-
richiedere la licenza d’uso del
L’accesso all’uso del marchio
trà essere utilizzato anche in ab-
Marchio sono:
avviene attraverso le seguenti fasi:
binamento o affiancamento con
• presentazione della doman-
il proprio e con altri marchi, ma
• operatori della ricettività, della ristorazione e della nautica da diporto; • organizzatori di eventi e iniziative culturali, sportive, enoga-
da di licenza d’uso;
non potrà comunque essere uti-
• verifica da parete del C.T.G. e
lizzato come segno identificativo
C. dei presupposti di base per il
prevalente su quello d’impresa o
rilascio.
di prodotto/servizio.
108
1.6 Programmazione 2007-
programmazione e la progetta-
integrare le scelte e le strategie
2013
zione sia per rispondere agli
del territorio con i contenitori di
Elemento centrale del percorso
obiettivi dei PO regionali e sia
finanziamento. Lo strumento po-
di implementazione del Sistema
per coordinare localmente i Pia-
trà essere potenziato inserendo
di eccellenza per l’internaziona-
ni integrati.
altre informazioni su differenti
lizzazione sarà la messa in rete
Al fine di iniziare il percorso di
programmi comunitari e statali
degli attori locali, già iniziata con
connessione tra le strategie risul-
(PON, PAR FAS, Programmi
le azioni dell’intervento, che por-
tanti da studi, analisi e dalle
operativi per la cooperazione in-
terà alla creazione di una meto-
esperienze apprese dalle diffe-
ternazionale, etc.).
dologia stabile di concertazione
renti missioni internazionali realiz-
e di programmazione tra enti e
zate ed i Programmi Operativi
1.7 Output, risultati conse-
soggetti rappresentativi degli im-
regionali, è stata elaborata una
guiti e conclusioni
prenditori.
matrice di coerenza.
Nei quasi venti mesi di attuazio-
L’obiettivo è di mettere in atto
L’elaborato intercetta per ogni
ne dell’intervento Distretto
una piattaforma per la program-
strategia dell’intervento Distretto
Agroalimentare, le risorse uma-
mazione e la progettazione per
Agroalimentare precisi assi,
ne interne del 5° Settore Pro-
la promozione economica ed in-
obiettivi specifici ed operativi, li-
grammazione e finanziamenti
ternazionale, rispondendo all’esi-
nee di intervento dei PO FESR
che hanno attivamente collabo-
genza di favorire ambiti di coo-
ed FSE, nonché misure e sotto-
rato al progetto ed il gruppo di
perazione e per affrontare la
misure del Piano di Sviluppo Ru-
lavoro1 di consulenti esterni han-
complessità dei problemi collet-
rale. La matrice di coerenza, che
no prodotto documenti, analisi,
tivi. In particolare, si dovrà crea-
rappresenta la base di una ma-
studi, incontri e missioni interna-
re una connessione stabile fra i
trice di finanziabilità da comple-
zionali di livello qualitativo.
diversi attori per perseguire una
tare con l’interconnessione con i
L’intervento ha raggiunto i risul-
strategia unitaria di sviluppo e
requisiti di ammissibilità e criteri
tati attesi previsti da progetto
di supporto attraverso servizi al-
di selezione dei PO e di Svilup-
esecutivo ed in particolare:
le imprese, attivando allo stesso
po, diventerà uno strumento ve-
• individuazione dei comparti
tempo una piattaforma per la
loce ed intuitivo per verificare ed
nei quali si è riscontrato un ap-
peal internazionale (vitivinicolo
per attivare un vero percorso di
verso la Programmazione co-
ed olivicolo);
competizione ed internaziona-
munitaria molteplici sono le oc-
• reporting di fattibilità per le
lizzazione. La conquista dei mer-
casioni per attuare quanto indivi-
azioni di internazionalizzazione;
cati esteri è cosa difficile, ma
duato con il Progetto pilota del-
individuazione/realizzazione del
l’esperienza acquisita con l’in-
la Coalizione PIR.
marchio territoriale per l’interna-
tervento dà veri e forti segnali
zionalizzazione del sistema lo-
di cambiamento.
cale;
Probabilmente nella fase di im-
• promozione e comunicazio-
plementazione e di messa a re-
ne internazionale dei comparti
gime delle esperienze il sogget-
individuati (ben quattro missioni
to pubblico dovrà evitare di tra-
internazionali, di cui due nei con-
sformarsi in intermediario della
tinenti asiatico ed americano);
funzione imprenditoriale, lavo-
• attivazione di un partenariato
rando sempre di più sui servizi
stabile per l’internazionalizzazio-
all’impresa. Le analisi, i docu-
ne che rappresenterà la piatta-
menti, ma soprattutto l’espe-
forma di programmazione e pro-
rienza di questi due anni di rap-
gettazione (distretti produttivi del
porto stretto con gli imprendi-
vino e dell’olio che hanno attiva-
tori e con il mercato hanno fatto
mente partecipato alle missioni
maturare una coscienza diver-
ed alle attività progettuali).
sa a tutti gli operatori, sia pubbli-
È indubbio che gli obiettivi per-
ci sia privati. Adesso la scom-
seguiti dall’intervento sono ar-
messa si vincerà applicando i
dui e necessitano di tempi lunghi
risultati delle analisi e studi, degli
per modificare una cultura socia-
incontri con i soggetti interes-
le che si radica sulla diffidenza ri-
sati, e soprattutto delle riflessio-
spetto alle reti relazionali di im-
ni fatte in occasione delle missio-
presa, requisito indispensabile
ni istituzionali ed operative. Attra-
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
110 110
Nel dvd allegato alla presente pubblicazione sono inseriti i seguenti approfondimenti relativi al progetto Distretto Agroalimentare:
1. Presentazione delle linee guida strategiche per il vino ed il territorio - documento di sintesi sulle conclusioni del convegno “Missione Cina” (giugno 2007) 2. Il Settore Olivicolo: L’olio d’oliva L’olio e il mercato L’olio d’oliva a Trapani APPROFONDIMENTI
3. Brochure realizzata in occasione della missione a Valencia 4. Il marchio territoriale della Provincia di Trapani: Relazione finale Il marchio territoriale - Relazione grafica Il marchio territoriale - Manuale d’identità 5. Matrice di coerenza tra le strategie individuate nel progetto D.A. e la nuova Programmazione 2007-2013
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
2.
Progetto Interfaccia a cura di Caterina Borruso
Introduzione al capitolo 2 “Progetto Interfaccia” Puccio Corona Giornalista e conduttore televisivo
Si
racconta che quando l’Onnipotente decise di creare l’Universo, volle fare una prova, concentrando in
piccolo quello che aveva intenzione di spargere dappertutto. Una sorta di prototipo. Così creò il mare, le montagne e le vallate, i vulcani e i laghi, i boschi e il deserto. Tutto concentrato in un fazzoletto di terra cui diede forma triangolare e che poggiò delicatamente su un mare color cobalto. Quella terra fu chiamata Sicilia. Certo, una fantasia che è un parto dell’orgoglio e dell’amore dei siciliani per la propria terra, ma in fondo anche una metafora del tratto identificativo di un popolo che sa cosa significa creare. Alcuni la chiamano “arte di arrangiarsi”, altri pigrizia. Ma la verità è che, nei momenti di necessità, i siciliani si sono tradizionalmente tirati fuori dai guai inventandosi qualcosa di nuovo, di inedito. Ecco, io dico che se questa qualità, legata peraltro alla fantasia, alla cultura e alla storia millenaria, venisse meglio sfruttata, incanalata, educata, il triangolo di terra che Dio benevolmente creò colmerebbe tutti i ritardi che attualmente l’affliggono e diventerebbe l’ombelico del mondo. Pensate solo ad una cosa: se l’emigrazione non fosse mai esistita e i cinque milioni di siciliani sparsi per il mondo fossero rimasti in Sicilia, oggi ci sarebbe nell’isola la più grande concentrazione di cervelli e di talenti che esista al mondo. Un’esagerazione? È possibile, ma almeno valorizzare la creatività siciliana è un obiettivo facilmente raggiungibile. Basterebbe cambiare marcia, finirla con l’attesa infinita di un Messia che da solo risolva tutti i problemi, e contare solo sulle proprie possibilità e sul proprio talento. Tutto questo per spiegare il giudizio profondamente positivo che sento di dovere esprimere per un evento come quello voluto dalla Provincia Regionale di Trapani e dedicato alla creatività, evento al quale ho avuto il sincero piacere di partecipare. Creatività, peraltro, vista da varie angolazioni, in tutte le sue sfaccettature. Certo, un semplice convegno di pochi giorni diventa solo un’esercitazione intellettuale se poi la politica non interviene promuovendo una serie di iniziative concrete. A cominciare dalla scuola, proseguendo con l’Università, e finendo con il mondo del lavoro, con incentivi intelligentemente mirati. Anzi, sarebbe davvero interessante dare un seguito a quell’evento, organizzandone un secondo che indichi le strade migliori per promuovere la creatività in tutti i campi, magari confrontandosi con le esperienze che si fanno in altre parti del mondo.
Il progetto Interfaccia è stato
partecipano istituzioni, attori di
ed esperienze di networking
concepito come una grande op-
sviluppo e distretti produttivi, è
connection extralocali aprano il
portunità per interconnettere po-
possibile, adottando protocolli
territorio all’esterno.
litiche e strategie locali, raffor-
di comunicazione efficaci, rag-
Le attività in cui l’intervento si è
zando la logica programmatica
giungere gli obiettivi del proget-
esplicitato possono essere sin-
e migliorando l’efficacia di tutte
to sia all’interno dell’area territo-
tetizzate in tre azioni o fasi così
le politiche in atto. Un forte ac-
riale di riferimento (cittadini e
come di seguito meglio specifi-
cento è stato posto sull’efficien-
imprese) sia all’esterno (finan-
cate.
za della Pubblica Amministra-
ziatori, investitori e operatori del
zione nella governance dei pro-
mercato). Questo disegno trova
2.1 Fase 1 - Piano integrato
cessi e delle progettualità di re-
nell’intervento denominato “In-
di comunicazione e Promo-
te sull’area vasta, siano esse ri-
terfaccia” una sponda sostan-
zione Economica e Sociale
ferite alle infrastrutture di conte-
ziale per l’attuazione del pro-
È stato redatto un Piano di Mar-
sto sia ai servizi necessari a ga-
getto pilota.
keting capace di identificare a li-
rantire un moderno posiziona-
L’idea di fondo dell’intervento
vello strategico le linee guida di
mento della provincia di Trapani
ha riguardato la realizzazione di
sviluppo del territorio in un conte-
nel panorama delle aree che
studi e analisi del territorio al
sto extralocale realizzato con il
presentano dinamiche promet-
fine di attrarre investimenti
supporto delle Istituzioni locali, dei
tenti sotto il profilo dello sviluppo
esteri promuovendo le capaci-
distretti e degli attori dello svilup-
economico e sociale, nonché
tà, le competenze e le poten-
po locale, comunque destinato
sotto il profilo di una crescente
zialità del territorio, realizzando
ad un target specifico quale quel-
notorietà nazionale ed interna-
una campagna di Relazioni
lo dei finanziatori, degli investitori
zionale che avvantaggia sen-
Pubbliche in paesi esteri poten-
e degli operatori di mercato.
z’altro la Sicilia nei suoi sforzi di
zialmente interessati, nonché
Si è voluto mettere a disposi-
crescita.
creando una rete di attività ed
zione della coalizione degli enti
In riferimento a territorio e pro-
iniziative che attraverso la valo-
del P.I.R. uno strumento in
duzioni, a seguito di un investi-
rizzazione
intelligenze
grado di individuare concrete
mento in “organizzazione” cui
locali, in particolare dei giovani,
possibilità di accordi in vista
delle
Fig. 1 - Fig. 2 Brochure “Trapani Wine” e “Trapani Shire” Fig. 3 (a fianco) Brochure “Investire a Trapani”
116
della realizzazione di partena-
Si tratta di:
vincia di valore storico e/o docu-
riati transnazionali (distretti glo-
Progetto “Trapani Wine” che
mentale in stato di abbandono
bali) e di promuovere su merca-
prevede il rilancio del settore vi-
o sottoutilizzo, contribuendo in
ti esteri individuati l’attrazione di
tivinicolo trapanese attraverso
questo modo alla riqualificazio-
investimenti sul territorio della
l’insediamento in provincia di
ne del territorio.
coalizione.
Trapani di produttori vitivinicoli
Progetto
Il documento di Piano, che è
già affermati ed attivi sui mer-
che ha quale obiettivo l’attra-
stato prodotto su brochure e
cati internazionali e la ricapitaliz-
zione degli investimenti esteri a
DVD realizzati in doppia lingua
zazione delle imprese vinicole
favore dei due centri di ricerca
(italiano - inglese), ha indivi-
consortili esistenti e la loro rior-
attivi nel trapanese (CNR e ITA)
duato quattro pacchetti inse-
ganizzazione manageriale attra-
attraverso la creazione attorno
diativi considerati di maggiore
verso il Private Equity.
ad essi di un polo tecnologico
appeal per potenziali investito-
Progetto “Trapani Shire” che
che diffonda nella provincia le
ri esteri.
prevede la riqualificazione degli
ricadute dell’attività dei due
(Fig. 1, 2 e 3)
immobili già esistenti della pro-
istituti.
“Innovazione”
BOX 1
“Trapani Wine - Brown Field”
L’azione di attrazione degli investimenti si è sviluppata attraverso le seguenti fasi: 1. Censimento dei terreni vitati o con diritti di impianto in vendita al fine di formulare un quadro dell’offerta di terreni ed aziende vitivinicole disponibili alla vendita nella provincia di Trapani. La ricerca è stata condotta attraverso interviste dirette ad osservatori privilegiati del settore vitivinicolo, ad aziende e ad operatori del comparto. 2. Identificazione e selezione di imprese vitivinicole internazionali verso cui indirizzare l’azione di promozione e predisposizione del materiale di comunicazione e informazione da utilizzare nel contatto con i potenziali investitori. Le ricerche condotte hanno evidenziato che i manager responsabili della selezione dei siti in cui realizzare nuovi investimenti sono molto influenzati dalle iniziative di marketing relazionale; investire in questa direzione significa costruire consapevolezza e interesse circa le po-
tenzialità e i fattori positivi della provincia di Trapani come destinazione dei progetti d’investimento. 3. La strategia di “vendita” del territorio trapanese, attraverso quattro fasi di screening progressivo che ha portato dalle imprese potenziali a selezionare quelle candidate ad insediarsi nell’area trapanese: imprese potenziali (le aziende raccolte inizialmente nel database riservato delle imprese le cui caratteristiche sono tali da essere oggetto di attenzione per un’azione di attrazione degli investimenti); imprese interessanti (aziende che si trovano in condizione tale da essere orientate positivamente verso gli investimenti esteri in nuovi terreni vitati o da impiantare a vite); imprese target (aziende attivamente alla ricerca di opportunità di investimento); imprese candidate (aziende che prendono in considerazione la possibilità di investire in provincia di Trapani).
Progetto “Polifenoli del Tra-
2.2 Fase 2 - Azioni di net-
panese” che ha l’obiettivo di
working connection
facilitare la costituzione di una
Oggi il concetto di internazio-
joint venture tra i produttori olivi-
nalizzazione investe settori più
coli della Coalizione del Trapane-
ampi rispetto al passato. L’in-
se (anche tramite il Distretto in
ternazionalizzazione è una sfi-
fase di avvio gestionale) e una o
da imposta dal processo di glo-
più aziende del settore Farma-
balizzazione culturale e produt-
ceutico e Cosmetico, interessa-
tiva ed è sinonimo di apertura
te alla “Materia Prima Polifenoli”.
dei sistemi locali che scelgono
(Box 1 e 2)
l’innovazione e il dialogo per cercare nuove opportunità di
Al termine della redazione del
crescita e sviluppo. La distin-
Piano di Promozione Economi-
zione tra politiche di internazio-
co e Sociale diretto all’attrazione
nalizzazione e politiche di coo-
degli investimenti sono stati affi-
perazione sta infine affievolendo-
dati n. 3 incarichi a professioni-
si e integrandosi, evolvendo ver-
sti esterni per realizzare la pro-
so una politica di integrazione
gettazione esecutiva dei due si-
dei territori e del partenariato
ti Internet relativi al progetto
economico e sociale.
“Trapani Shire” e alla guida agli
La presenza delle comunità di
investimenti della provincia di
siciliani all’estero rappresenta
Trapani e per la ricognizione di
una risorsa strategica dell’inte-
tutti i terreni vitati della provincia
ro processo di internazionaliz-
e di quelli liberi.
zazione.
BOX 2
“Trapani Shire”: Progetto per la riqualificazione degli immobili
Con il progetto “Trapani Shire” si intende sostenere lo sviluppo turistico in atto, offrendo ai turisti la possibilità di acquistare case di charme nelle più belle località della Sicilia occidentale. Sono stati individuate 5 tipologie di immobili tipici del territorio: centro storico; centro urbano costiero; centro urbano della Sicilia tipica; rurale delle case sparse e archeologia industriale; salinara dell’insediamento costiero in ambiti lagunari. L’azione di attrazione degli investimenti “Trapani Shire” si sviluppa attraverso 7 fasi: 1. Identificazione e coinvolgimento delle aree trapanesi su cui concentrare l’azione 2. Definizione delle tipologie di immobili su cui focalizzare l’intervento 3. Informazione e coinvolgimento degli stake holders residenti nelle
aree della provincia oggetto d’intervento 4. Creazione del portafoglio immobili da porre in vendita nei mercati esteri 5. Selezione degli intermediari esteri attraverso cui sviluppare la vendita del patrimonio immobiliare in portafoglio ed implementazione delle azioni di promozione e commercializzazione 6. Creazione dei contatti fra buyers immobiliari esteri e sellers della provincia di Trapani finalizzati alla vendita del patrimonio immobiliare in portafoglio 7. Creazione e avvio dei servizi di accoglienza e assistenza ai proprietari del patrimonio immobiliare.
Nel considerare i valori e l’ap-
tiva per lo sviluppo nei processi
azioni del progetto Interfaccia
porto che gli italiani all’estero
internazionalizzazione dell’eco-
ed ha consentito di coinvolgere
ed i loro discendenti possono
nomia e della società siciliana,
il partenariato locale, già ade-
offrire in termini di collaborazio-
con possibili ricadute in termini
rente al progetto pilota, oltre a
ne e partenariato con le regioni
occupazionali.
enti ed istituzioni che si dedi-
d’origine, bisogna però sottoli-
In questo senso il progetto Inter-
cano all’internazionalizzazione
neare anzitutto che si tratta di
faccia ha lavorato per creare una
e allo sviluppo del sistema im-
valori espressi al plurale, data
rete partenariale stabile, per sup-
prenditoriale.
la molteplicità dei contenuti e
portare lo sviluppo di attività di
In particolare, è stato definito,
delle situazioni culturali, sociali
partenariato, in particolare nel
con la collaborazione dei Co-
ed economiche, e che, parlando
settore dell’impresa, del turismo,
muni che partecipano al P.I.R.
di apporto, le comunità italiane
della cultura e dell’arte, tra ope-
e dell’Assessorato Regionale del
all’estero sono ritenute co-at-
ratori residenti nell’isola e sog-
Lavoro - Dipartimento Emigra-
tori di un processo che li coin-
getti, individuali o giuridici, appar-
zione, l’elenco delle comunità
volge insieme ai soggetti italiani
tenenti in special modo, alle co-
dei trapanesi che vivono all’este-
in Italia; il loro ruolo potrà allora
munità residenti all’estero; sti-
ro, l’elenco degli enti, Università
essere definito in termini di par-
molando soprattutto i giovani
e Associazioni, italiane ed este-
tenariato, di cooperazione, nel-
trapanesi a fornire suggerimenti
re che sono state coinvolte nel-
l’ottica di una reciproca conve-
e indicazioni concrete sulla per-
le attività di progetto, con riferi-
nienza e sulla base di un co-
cezione delle proprie vocazioni
mento specifico alla diffusione
mune interesse.
territoriali.
del bando relativo alla banca dei
Lo sviluppo di idonee sinergie
Nella fase 2 sono state realiz-
cervelli trapanesi.
tra attori economici che operano
zate le seguenti attività:
nel territorio siciliano e soggetti
118
Missioni di networking
appartenenti alle comunità este-
Definizione e animazione
Sono state realizzate n. 2 mis-
re, attraverso il rafforzamento e
delle reti
sioni all’estero:
la stabilizzazione dei legami, può
Questa attività si colloca tra-
1. Missione di scouting tenutasi
costituire un’opportunità aggiun-
sversalmente su tutte le altre
in California dall’8 al 13 dicem-
Fig. 4 - Fig. 5 Missione a New York (maggio 2008)
bre 2007 allo scopo di aggan-
A seguito della stampa del Piano
territorio provinciale con gli italia-
ciare potenziali investitori nel
di promozione economica e so-
ni che ricoprono posizioni di pre-
settore dell’hi-tech e dell’olivi-
ciale e della definizione della gra-
stigio all’estero ai quali è stato
coltura. La missione è stata or-
duatoria del Concorso “Una gio-
presentato il Piano di Promozio-
ganizzata con il supporto della
vane idea per la Provincia di Tra-
ne Economica e Sociale, stru-
NIAF - National Italian Ameri-
pani” - Creazione della Banca
mento per l’attrazione di inve-
can Foundation, una fondazione
dei Cervelli, il progetto ha visto la
stitori esteri sul territorio della
a livello internazionale avente
realizzazione di una missione isti-
provincia di Trapani.
sede legale a Washington, D.C.,
tuzionale negli Stati Uniti per pre-
La missione è stata organizzata
che è la maggiore e più fedele
sentare il territorio provinciale e le
in collaborazione con la Camera
rappresentante degli oltre 20
idee proposte dai giovani della
di Commercio Italo Americana
milioni di cittadini italo-america-
banca dei cervelli a possibili inve-
di New York, la quale ha provve-
ni che vivono negli Stati Uniti. Il
stitori. (Fig. 4 e 5)
duto ad organizzare incontri e
NIAF, individuato come scout
La missione di networking effet-
momenti seminariali sia per e
per la coalizione del P.I.R. negli
tuata dai giovani ha avuto lo sco-
con la delegazione istituzionale,
Stati Uniti d’America, ha fatto
po di attivare percorsi conosci-
sia con i giovani.
da ponte per l’organizzazione
tivi delle metodologie e dei siste-
di incontri con italiani residenti
mi produttivi e relazionali esteri.
2.3 Fase 3 - Azione di idee
ormai da anni negli USA.
L’obiettivo è stato quello di con-
innovative
2. Missione istituzionale e di net-
sentire loro di acquisire idee da
Questa azione dal carattere for-
woking connection tenutasi a
attivare sul territorio di prove-
temente innovativo ha inteso
New York dal 19 al 25 maggio
nienza, incontrando e confrontan-
stimolare la nascita delle idee,
2008 a cui hanno partecipato
dosi con rappresentanti di enti,
con la duplice finalità di racco-
una delegazione istituzionale e i
istituzioni ed imprese estere.
gliere spunti progettuali sugge-
10 ragazzi risultati vincitori del
La missione istituzionale, inve-
riti dai giovani e di sensibilizza-
concorso “Una giovane idea per
ce, ha inteso proseguire quanto
re il mondo dell’impresa e della
la provincia di Trapani - Crea-
già avviato in California, metten-
scuola sull’importanza di colti-
zione della banca dei cervelli”.
do in contatto le istituzioni del
vare la creatività e l’innovazione
Fig. 6 Campagna di comunicazione del concorso “Una giovane idea per la Provincia di Trapani”
per il futuro della nostra econo-
alla propria carriera professio-
database, realizzato nell’ambito
mia. Per i giovani il progetto ha
nale.
del progetto, di università, enti
voluto rappresentare una con-
Agli attori dello sviluppo locale,
pubblici e privati, associazioni
Fig. 7 Fiera della creatività e delle idee “Meethink”
creta opportunità di collabora-
invece, lo stesso progetto ha
sia italiani che esteri. In partico-
zione con aziende di medie e
consentito di avere a disposi-
lare, il bando è stato inviato a:
grandi dimensioni approfittan-
zione una comunità di menti
Università italiane, europee, sta-
do di eventuali possibilità di
creative con le quali poter dialo-
tunitensi e canadesi; associa-
lavoro, mettere in vetrina le pro-
gare in ogni momento, acquisire
zioni Dante Alighieri nel mondo,
prie
concretizzandole,
punti di vista differenti e feed-
Associazioni siciliane nel mon-
maturare un’esperienza utile
back immediati da un target po-
do; Istituti italiani di cultura; Am-
tenzialmente interessante, sco-
basciate italiane; Camere di
prire nuovi talenti a cui proporre
Commercio italiane ed estere;
collaborazioni future e utilizzare
Comuni, Province, Regioni italia-
uno strumento complementare a
ne; giornali e riviste italiane al-
quelli tradizionali.
l’estero; nonché a nominativi di
Le attività realizzate nell’ambito
emigrati all’estero di origini sicilia-
della fase 3 sono di seguito de-
ne individuati nel corso delle ri-
scritte.
cerche, per un totale circa di
idee
3.000 soggetti. Banca dei cervelli trapanesi
Inoltre, per rafforzare la campa-
È stato redatto un concorso de-
gna di diffusione, è stata realiz-
stinato a giovani di tutto il mon-
zata una attività di comunica-
do per accogliere idee proget-
zione che si è esplicitata attra-
tuali ed imprenditoriali innovative
verso:
da realizzare sul territorio della
120
• la stampa di manifesti sia su
provincia di Trapani. (Fig. 6)
formato m. 3x6, sia cm.
Il bando di concorso ha avuto
100x140 affissi nei 17 Comuni
una diffusione capillare grazie al
della Coalizione del P.I.R.;
Alla scadenza del termine per la
più sotto meglio specificato.
presentazione delle istanze, le
(Box 3)
domande pervenute sono state
Fig. 8 Locandina di presentazione della Fiera della creatività e dlle idee “Meethink” Fig. 9 Workshop di presentazione delle idee
valutate da una commissione
Meethink - Fiera della crea-
composta da soggetti rappre-
tività e delle idee
sentanti enti locali, nonché enti
La fiera è stato l’evento conclu-
ed associazioni preposti allo svi-
sivo del progetto Interfaccia ed è
luppo del territorio (Camera di
stata l’occasione per discutere,
Commercio, Associazione degli
attraverso momenti espositivi,
Industriali, Sindacati).
seminariali, artistici e culturali
La commissione ha formulato la
dello sviluppo della provincia di
graduatoria definitiva e i promo-
Trapani puntando sia sull’attra-
tori delle prime dieci idee vinci-
zione degli investimenti esteri,
• la messa in onda su radio e
trici hanno partecipato alla mis-
sia sulle idee innovative proposte
TV locali uno spot di 20 secondi;
sione di networking realizzata a
dai giovani vincitori del concorso
• l’invio per e-mail del bando di
New York nel mese di maggio 2008.
“Una Giovane idea per la provin-
concorso ai comuni della pro-
Inoltre, le idee sono state presen-
cia di Trapani - Creazione della
vincia, ai Comuni Capoluogo e a
tate nel corso di Meethink - Fie-
banca dei cervelli”.
tutte le Province d’Italia.
ra della creatività e delle idee come
L’iniziativa ha consentito di presentare ai partners del progetto, oltre che a imprenditori e possibili investitori, le idee progettuali alcune delle quali hanno ricevuto dichiarazioni di interesse, segnalazioni e sostegni di diverso tipo, fino a vere e proprie “adozioni” per aiutarli nella realizzazione. (Fig. 7, 8 e 9)
BOX 3
Le prime dieci idee vincitrici del Concorso “Una giovane idea per la Provincia di Trapani” Creazione della Banca dei Cervelli Progetto Culturalville Prevede otto giorni di incontri itineranti attraverso la formula di un percorso culturale polivalente: proiezioni di video, mostre fotografiche e di pittura, workshop formativi, seminari, caffè letterari, momenti di editoria, promozione della gastronomia tra il gusto e il colore dei vini siciliani, prodotti dell’artigianato, informazioni turistiche nel quartiere arabo di Trapani. Destination Management Company West Sicily La Destination Management Company (DMC) West Sicily è un progetto di gestione e di organizzazione della destinazione turistica trapanese avente la mission di posizionare strategicamente i territori della provincia di Trapani, mettendo in relazione ai servizi degli stakeholders locali e alle risorse naturali e storico-culturali del territorio le motivazioni di vacanza dei target nazionali ed esteri. Trapani maxi cinema 3D L’idea riguarda la realizzazione di un maxi cinema 3D per la particolare proiezione di una serie di film riguardanti l’arte, la cultura, la storia nonché il turismo ed i prodotti della Provincia di Trapani. Il maxi cinema sarà ubicato in una delle vecchie tonnare trapanesi (la Tonnara di San Giuliano); esso sarà il perfetto binomio tra la voglia di nuove idee e tecnologie e quella di preservare il passato, la nostra cultura.
122
Social Networking Outlook for Land of Trapani Il progetto prevede la realizzazione di un sito di “Social Networking” territoriale multitematico, attraverso il quale possono interagire diverse tipologie di utenti, comunità, imprese o istituzioni locali con soggetti privati o pubblici che risiedono all’estero e con i quali possono condividere interessi, esperienze, rapporti di lavoro e contemporaneamente, trasmettere una certa quantità di informazioni, di conoscenze e novità relative a vari contenuti/temi che saranno oggetto di discussione tra i vari membri che entreranno a far parte della rete (network), utilizzando le moderne forme di comunicazione multimediale on-line ed off-line. Trapani Boardwalk, vivi il mare Il progetto “Trapani Boardwalk, vivi il mare” nasce dall’esigenza di convogliare presso il mare l’attrazione turistica e non, in modo da far vivere e rinascere la Litoranea. Scopo del progetto è avvicinare il cittadino e il turista al territorio creando un vero e proprio boardwalk sul modello americano con costruzione di pista ciclabile e pattinaggio, con annesse strutture per la pratica di sport come il jogging o il fitness, un calpestio per la passeggiata al mare ed una semi copertura in legno frangivento con piante rampicanti ornamentali. In tal modo il territorio diventerà un punto d’incontro tra l’uomo e la natura, e prevede la realizzazione di un punto di informazione turistica, punti di degustazione e vendita di prodotti tipici locali. Mobile STIS Lo scopo principale del progetto Mobile STIS (Mobile Sistem for Tourist Information and Services) è la realizzazione di un ambiente innovativo fruibile su dispositivi mobili in grado di accompagnare il turista nella visita di luoghi turistici. Esso si interfaccia con un sito web in cui gli utenti possono organizzare e condividere i contenuti collezionati durante la loro esperienza turistica. Tecnopòlis: la Tecnologia incontra la Città Tecnopòlis è un’iniziativa che tende a creare un connubio tra città e tecnologia: invita a vivere e descrivere la propria città, utilizzando le tecnologie dell’informazione e della didattica. Tecnopòlis sarà un Centro di Documentazione Multimediale: conterrà progetti educativi
Fig. 10 Locandina della mostra “Lontane Americhe”
realizzati dalle scuole del territorio e della provincia, dando visibilità e creando comunità fra docenti e studenti. Tecnopòlis propone un modo nuovo ed innovativo di “fare rete” per una scuola aperta, in comunicazione e relazione con il territorio, un punto di contatto tra le vecchie e le nuove generazioni. Valorizzazione del pane nero di Castelvetrano Il pane nero di Castelvetrano è uno dei prodotti tipici del territorio trapanese inserito da poco nella lista dell’associazione Slow Food come presidio da tutelare per la secolare tradizione che lo contraddistingue. L’idea consiste nel creare un’azienda che produca questo tipo di pane in quantità industriali, lo metta sottovuoto, e lo esporti. I vantaggi che si avranno dalla nascita di questa industria sono principalmente due: creare lavoro in una zona in cui c’è un tasso elevato di disoccupazione e far conoscere il territorio di Castelvetrano nel mondo. Il Treno delle Saline Prevede l’attraversamento delle saline di Trapani per un’area di circa 250 ettari di territorio salino con un treno a zero impatto ambientale che corra sui binari già esistenti lungo tutto il percorso identificato. L’idea di un sistema di trasporto su binari all’interno delle saline di Trapani viene a motivarsi con l’introduzione, in quest’ambiente naturale, di un sistema di movimento che consente ai visitatori di rimanere più attenti sul paesaggio che gli viene offerto e sulle tecniche di raccolta del sale, motore di questo luogo. Viene ad emergere inoltre la novità, cioè, la possibilità di sfruttare energia pulita (elettricità) per alimentare la locomozione. Youngtravellers L’idea è quella di implementare il turismo nella Provincia di Trapani, mediante la realizzazione di una struttura ricettiva, nella specie un “Ostello della Gioventù”, che per caratteristiche intrinseche, presenta bassi costi di gestione e ridotti prezzi di pernottamento. Il progetto intende valorizzare un’area sita nel Comune di Marsala, “ex idroscalo Stagnone”, collocandovi all’interno un progetto realizzabile mediante la semplice riconversione e/o riqualificazione ad uso turistico (Ostello) di un immobile già esistente.
In coincidenza con la Fiera della
sto un forte apprezzamento da
sulle principali emittenti TV re-
creatività e delle idee è stata or-
parte dei visitatori. (Fig. 10)
gionali e locali nonché sul ca-
ganizzata a Palazzo Milo-Pap-
nale satellitare Class NBC un vi-
palardo, sede della Soprinten-
2.4 Fase 4 - Diffusione dei
deo che ha sintetizzato in 25
denza BB.CC.AA., con il patro-
risultati finali del progetto
minuti tutte le iniziative realizzate.
cinio della NIAF - National Ita-
In chiusura di progetto è stato
lian American Foundation, una
realizzato un piano di diffusione
mostra sull’emigrazione nelle
delle attività e dei risultati del-
Americhe che è proseguita per i
l’intervento Interfaccia e dell’inte-
15 giorni successivi e che ha vi-
ro progetto pilota trasmettendo
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
124 124
Nel dvd allegato alla presente pubblicazione sono inseriti i seguenti approfondimenti relativi al progetto Interfaccia:
1. Piano integrato di comunicazione e di promozione economica e sociale della Provincia di Trapani
• Introduzione • Parte 1 L’audit territoriale della Provincia di Trapani APPROFONDIMENTI
• Parte 2 Il piano strategico di promozione economica e sociale • Parte 3 Il piano strategico di comunicazione • Parte 4a e 4b Strumenti - Guida per gli investimenti in Provincia di Trapani • Parte 4c Strumenti - Brochure generale Investire a Trapani • Parte 4d Strumenti - Brochure Trapani Shire • Parte 4e Strumenti - Brochure Trapani Wine
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
3.
Progetto Palinsesto a cura di Giovanni Vultaggio
Introduzione al capitolo 3 “Progetto Palinsesto” Roberto Cotta Esperto di politiche di sviluppo locale - SDA Bocconi, Milano
Il futuro si progetta Molto spesso si parla di “turismo culturale”; il vero problema è quello di andare alla radice del problema per “riempire di significato” questo concetto, allo scopo di sviluppare un modello organizzativo di sostegno, corredato da una programmazione operativa, a sua volta accompagnata da un sistema di monitoraggio e valutazione. Commentare un’esperienza come quella di Palinsesto, di ampio respiro culturale, metodologico e con un forte impatto operativo sul territorio, non è un compito facile. Le chiavi di lettura sono molteplici, uno degli elementi di maggiore interesse può essere individuato nella ricerca di alcuni “fattori critici di successo” che la rendono più facilmente comprensibile ed esportabile, pur nel rispetto della specificità del contesto in cui si è inizialmente sviluppata. Prima di delineare questi tratti distintivi, mi sembra opportuno un inquadramento del contesto ambientale e territoriale all’interno del quale il percorso si è sviluppato. Il territorio come sistema complesso Un territorio può essere assimilato ad un sistema complesso in cui: • agiscono una molteplicità di fattori in stretta interdipendenza; • operano attori dotati di elevata autonomia che deve essere valorizzata ed orientata; • vi sono incertezze, varianze e turbolenze da anticipare e, se possibile, governare. La “progettazione governata” dello sviluppo di un territorio richiede necessariamente un approccio che deve coinvolgere più attori e che deve interessare più dimensioni. Tutti coloro che lavorano nel campo dello sviluppo concordano sulla necessità di promuovere il “protagonismo orientato” di tutti gli attori chiave (pubblici, privati e no-profit) con lo scopo, ormai chiaro, almeno teoricamente, a tutti, di unire gli sforzi verso un comune risultato. La recente crisi finanziaria mondiale ha testimoniato la necessità di un forte ruolo di “regolatore generale” che il pubblico è chiamato ad interpretare, condizione necessaria perché tutti i soggetti (pubblici, privati e noprofit) possono giocare all’interno di regole comuni, puntando a “fare rete e sistema”, quale unica condizione per risolvere problemi complessi in cui è indispensabile il contributo sinergico di più attori. Spetta al pubblico costruire e far funzionare un sistema di regole capaci di generare ed orientare il sistema delle opportunità. Le difficoltà implicite nella collaborazione Resta sicuramente la difficoltà (culturale e organizzativa) di promuovere, organizzare, gestire, controllare e valu-
tare tutte le condizioni che alimentano e sostengono una reale collaborazione all’interno di una comune progettualità. Per collaborare occorre riconoscere il valore delle reciproche posizioni, ricercando alcune “traiettorie di lavoro comune” su cui indirizzare e canalizzare gli sforzi verso una direzione comune. Le competenze tecniche, le diverse esperienze, la buona volontà individuale e l’impegno sono certamente requisiti indispensabili, ma non sufficienti. L’esperienza ha dimostrato la necessità di definire alcuni “tensori sociali, culturali ed organizzativi” che rendono possibile un reale confronto capace di valorizzare ed orientare il contributo di tutti. Senza questi tensori risulta difficile qualsiasi sforzo per “progettare il futuro” in una prospettiva multi dimensionale e multi attore. Anche il progetto Palinsesto ha dovuto fare i conti con queste difficoltà, certamente acuite da alcuni “fattori culturali” specifici che hanno contribuito ad appesantire e frenare interventi di sviluppo di ampio respiro. I tensori del cambiamento Vorrei soffermarmi su tre tensori che possono contribuire a dare corpo e anima ad alcune iniziative progettuali, soprattutto in un tessuto sociale fortemente impregnato di soggettivismo e di “voglia di protagonismo individuale”, non facilmente riconducibile a sistema. Penso che il successo del progetto Palinsesto sia, almeno in parte, ascrivibile ad un investimento, umile e paziente, per concretizzare, radicare e per “dare gambe e forza” a questi “tensori del cambiamento”. I tre tensori del cambiamento possono essere così riassunti: • avere un buon metodo, con un conseguente ancoraggio organizzativo; • promuovere la costruzione di un “linguaggio comune e condiviso”; • alimentare e sostenere una qualificata leadership culturale. 1 - Un buon metodo In tutti i progetti complessi è richiesta la presenza di una molteplicità di attori caratterizzata da autonomia organizzativa ed istituzionale. In questi casi è indispensabile poter disporre di una metodologia capace di delineare un comune “orizzonte operativo”, un “terreno neutro e qualificato” su cui impegnare gli sforzi di tutti nella convinzione che possano essere sicuramente valorizzati ed agevolmente essere orientati verso una meta comune. Diventa cruciale individuare modelli decisionali capaci di valorizzare le autonomie a servizio di più qualificate opportunità, nella prospettiva che si può “vincere insieme”. Il metodo, fortemente ancorato all’interno di robusti modelli concettuali, rappresenta certamente un fattore di successo. La costruzione di una metodologia, chiara ed esplicita, con cui affrontare il complesso tema del “turismo culturale” rappresenta certamente un contributo significativo. Il pregevole entusiasmo e la lodevole dedizione sono una condizione necessaria, ma non sufficiente. Il metodo si configura come un “terreno neutro” su cui disegnare uno spazio di lavoro a servizio di tutti. Grandi sforzi, senza metodo, non portano a significativi risultati e rischiano di alimentare successive delusioni per la percezione di uno sforzo non adeguatamente riconosciuto. 2 - Un linguaggio comune e condiviso Le parole sono un insieme di “significanti” potenzialmente carichi di moltissimi “significati”. Per sviluppare una progettualità condivisa e di ampio respiro diventa cruciale costruire un insieme di “significati condivisi” che sincronizzano ed armonizzano i diversi “punti di vista” evitando il rischio, sempre presente, di “parlare lingue diverse” pur usando le stesse parole. Capita spesso che le stesse parole siano portatrici di significati diversi, con conseguenti difficoltà di reciproca comprensione. Per fare questo è indispensabile un paziente lavoro di comunicazione, informazione e formazione per costruire “significati condivisi”. Parlare di “siti”, “itinerari”, “circuiti”, “tap-
pe”, “valenze di interesse”, “laboratori” richiede un robusto lavoro di “costruzione di significati”. Il progetto Palinsesto ha richiesto un lavoro certosino di analisi e mappatura che ha permesso la concreta applicazione operativa del comune modello concettuale contribuendo alla definizione di “valore condiviso” attorno ad alcuni significati. Solo in questo modo si costruisce una “cultura diffusa” a sostegno del “turismo culturale”. 3 - Una leadership culturale Introduzione al capitolo 3 “Progetto Palinsesto”
Il cambiamento contiene sempre una dimensione di “salto culturale” che rappresenta un mutamento rispetto al passato e che mette in crisi alcuni equilibri consolidati di tipo organizzativo, culturale, valoriale o relazionale. Tutti i cambiamenti di successo, con esclusione di quelli forzosi o imposti, sono sostenuti ed accompagnati da una leadership capace di costruire, comunicare e diffondere una nuova cultura, un insieme di valori di riferimen-
Roberto Cotta Esperto di politiche di sviluppo locale - SDA Bocconi, Milano
to che fanno da ancoraggio e propulsione al processo di cambiamento. Non sono sufficienti le argomentazioni di tipo razionale, è indispensabile attivare il sistema delle emozioni ed il “carburante della passione”; in questa prospettiva, la leadership rappresenta un potente “collante culturale e valoriale” capace di produrre coinvolgimento, protagonismo individuale e sociale e responsabilizzazione diffusa. La costruzione di una nuova “vision”, intesa come “idea di futuro”, di un nuovo modo di pensare e progettare il turismo rappresenta un elemento determinante; intorno a questa prospettiva risulta più facile promuovere forme di aggregazione finalizzata, sempre all’interno di una robusta metodologia. Diventa poi indispensabile il ruolo di alcuni “leaders culturali” capaci di arricchire e diffondere tale idea affinché possa esercitare tutto il suo potenziale di “attrazione magnetica”, alimentando identificazione culturale e suscitando il giusto mix di protagonismo e di passione. La relazione tra metodo, progettualità e continuità Avere un metodo sperimentato e collaudato offre la concreta possibilità di dare continuità e durata al processo di cambiamento, rendendolo ripetibile ed esportabile. Occorre evitare il rischio di “partire sempre da capo”, senza il necessario accumulo di “memoria storica” che rappresenta la base del capitale sociale. Avere un metodo facilita il lavoro di monitoraggio e valutazione e rappresenta la condizione essenziale per effettuare comparazione e confronti mirati tra le diverse esperienze. Sulla base di un metodo condiviso si può lavorare per costruire “valori e significati” che possono poi essere comunicati e diffusi attraverso una robusta leadership culturale. Penso che il successo del progetto Palinsesto sia attribuibile, almeno in parte, alla sapiente combinazione dei tre fattori.
“Il miglior denaro che voi spen-
al locale patrimonio di identità,
di giovani esperti locali nei con-
dete è quello per lo studio”
mira a ricomprendere l’insieme
fronti del proprio patrimonio
(San Bernardino da Siena)
delle valenze, “stratificazioni” e
identitario; non ha promosso e
relazioni delle risorse turistico -
presentato prodotti tipici, ma
3.1 Premessa
culturali della Provincia di Tra-
ha inteso ricercare l’esistenza
Nella lingua siciliana il tempo
pani, per predisporne almeno
di produzioni dimenticate o
futuro semplicemente non esi-
un primo inventario. Al fine di
comprenderne la varietà e ori-
ste. Per secoli i siciliani non
riattivare le concrete prospettive
ginalità; non ha previsto grandi
hanno avuto il bisogno o la
offerte da un impianto socio
eventi né manifestazioni episo-
voglia, il tempo o la speranza di
economico incentrato sul turi-
diche, ma per favorire l’ade-
coniugare il futuro, guardare
smo culturale, tali risorse (ar-
guamento del territorio a più
avanti, darsi un progetto. Oggi,
cheologiche, paesaggistiche, na-
rigorosi standard europei ha
invece, la prospettiva di svilup-
turalistiche, tradizionali, enoga-
perseguito l’internazionalizza-
po offerta dal riaggancio al turi-
stronomiche ...), attrattive di un
zione del territorio sviluppando
smo internazionale impone di
turismo colto e maturo, sedi-
alcuni semplici strumenti per
costruire un futuro più colto e
mentate nel territorio per secoli,
avviare il “censimento del
più civile, in cui accogliere gli
debbono oggi essere ricompre-
nostro patrimonio identitario”.
“ospiti”.
se e riscoperte, tornando a sti-
Palinsesto ha infine operato in
Il termine PALINSESTO, dal gre-
molare centralità e ruolo alle “ri-
sostegno e complementarietà
co palímpsestos (“raschiato di
sorse umane”, a partire da quel-
alle attività di CISTE, il progetto
nuovo”), si attribuisce ai codici di
le dei giovani.
con cui la Provincia Regionale
pergamena su cui un nuovo te-
Palinsesto è stato pertanto - e
di Trapani ha strutturato il primo
sto è stato scritto raschiando
prima di tutto - un anomalo
sistema integrato infrastruttu-
una prima scrittura. Il progetto,
progetto di internazionalizza-
rale e di comunicazione turi-
infatti, dopo decenni di un’eco-
zione che non ha previsto mis-
stica esteso nei ventiquattro
nomia drogata e di assistenziali-
sioni all’estero, missioni in fiera
comuni, a favore del turismo
smo che hanno prodotto una
di territori, organismi, aziende e
culturale, con la produzione di
grave e diffusa “disattenzione”
delegazioni quanto l’attivazione
un centinaio di prototipi di bro-
Fig. 1 Schema dei contributi e delle relazioni operative del progetto Palinsesto allo sviluppo di un sistema turistico culturale locale nella Provincia di Trapani Fig. 2 Schema delle attività del progetto Palinsesto
chure, pieghevoli, audioguide,
nostro “patrimonio identitario”,
kshop e incontri operativi con
siti web, cd-rom, pannelli dire-
facilitando la programmazione
istituzioni, enti e associazioni del
zionali, didattici... (Fig.1)
e quindi la progettazione di
territorio al fine di individuare
interventi
manutenzione,
problematiche di contesto e svi-
3.2 Il Progetto
adeguamento e collegamento,
luppare positive sinergie per lo
Il progetto Palinsesto ha opera-
funzionali alle esigenze del turi-
sviluppo di una progettualità sul
to con quattro obiettivi:
smo di qualità. (Fig. 2)
turismo culturale nella nostra
Il progetto, infine, incontrando
provincia.
le linee programmatiche della
Palinsesto, insomma, con l’in-
Provincia e dei Comuni, ha av-
ventario del patrimonio identita-
viato una collaborazione con il
rio locale ha promosso il primo
• sviluppare un SIT delle Ri-
Demanio Forestale e la Soprin-
passo per razionalizzare le
sorse di interesse turistico cultu-
tendenza ai beni culturali, per
informazioni sulle risorse terri-
rale,
avviare servizi e progetti rivolti
toriali, poterne consentire e
• effettuare Workshop di pro-
ai giovani e agli imprenditori,
facilitare la schedatura della
gettazione per creare un innova-
tanto che con l’iniziativa “cer-
dotazione e delle condizioni di
tivo parco progetti di turismo
chiamo 68 progettisti di emo-
servizi e infrastrutture, ottimiz-
culturale.
zioni” ha dotato gli enti territo-
zarne la gestione per favorire la
Con Palinsesto si è così, per la
riali di un “parco progetti” di
creazione di itinerari turistici. Al
prima volta in Sicilia, avviata su
nuovissima concezione, incen-
fine di contribuire alla “qualità
scala provinciale, la struttura-
trato sul coinvolgimento giova-
territoriale” e sostenere uno svi-
zione di una piattaforma di
nile nella promozione e gestio-
luppo ordinato del turismo e
monitoraggio, gestione e svi-
ne imprenditoriale delle risorse
delle produzioni di pregio,
luppo delle risorse turistico cul-
turistico culturali in vista della
Palinsesto mira alla creazione
turali, che - anche attraverso la
nuova programmazione 2007-
di strumenti di fruizione turisti-
sua stessa evoluzione - potrà
2013 per quasi 6.000.000,00 di
ca, realizzati con l’ausilio delle
consentire un approccio più
euro e ha previsto una ampia
più moderne tecnologie, tanto
organizzato e razionale del
attività di 36 laboratori, wor-
che i dati raccolti sono stati tra-
• sviluppare di un sistema di monitoraggio; • mappare risorse di interesse turistico culturale;
132
di
Fig. 3 Schema delle sinergie tra i progetti Palinsesto e Ciste Fig. 4 Tabella delle Valenze turistico culturali, che consentono la gestione degli interessi del turista
sferiti su supporto elettronico
po della rete degli itinerari turi-
consentire una prima sistema-
per confluire su una piattafor-
stici trapanesi, valorizzando il
tizzazione della domanda e del-
ma GIS. Attraverso una detta-
collegamento tra i siti maggiori
l’offerta turistico culturale e con-
gliata analisi del patrimonio di
e i siti minori. (Fig. 3)
tribuire sia al monitoraggio sia
interesse turistico culturale il
alla progettazione di servizi su
progetto, infine, ha significati-
3.3 Impianto metodologico
una “risorsa” o un sito, consen-
vamente contribuito alla realiz-
La struttura metodologica del
tendo un’efficace visione d’in-
zazione dei progetti CISTE in
progetto Palinsesto si è basata
sieme di come tali elementi ven-
corso di realizzazione nei tre
sulla schedatura del patrimonio
gono presentati e proposti al tu-
PIT della Provincia: verificando
di identità a partire da 15 valen-
rista. L’identificazione di tali “inte-
sul campo tappe e circuiti, indi-
ze, che strutturano gli “interessi”
ressi e approcci” è allora un ele-
viduando servizi utili al turista e
turistico culturali e 10 funzioni,
mento strategico per il mana-
la viabilità essenziale, consen-
(Fig. 4) che sintetizzano gli “ap-
gement di una destinazione, in
tendo la realizzazione dei primi
procci” turistici (ludico, estetico,
grado non solo di fotografare
circuiti di visita dei centri storici
didattico ...). (Fig. 5) Tali fattori,
una situazione esistente ma an-
di tutta la provincia, contribuen-
che variano da turista a turista e
che di indirizzarne possibili linee
do operativamente allo svilup-
da risorsa a risorsa, possono
di sviluppo. Con Palinsesto, inol-
Fig. 5 Tabella degli Approcci, che consente la gestione degli approcci turistici
tre, è stata avviata la strutturazio-
te tutti i concetti, gli oggetti ani-
3.4 Sviluppo del sistema di
ne di una dettagliata tassono-
mati e non, i luoghi e gli eventi di
monitoraggio
mia, di cui si riporta uno stralcio,
interesse turistico culturale rileva-
La rilevazione dei dati sul patri-
attraverso cui, partendo dalla
ti nel corso dell’indagine con-
monio culturale non è operazio-
valenza turistico culturale di
dotta sono stati classificati se-
ne semplice dal momento che
maggiore interesse della risorsa
guendo questo schema tasso-
non esistono criteri universal-
stessa, è possibile la classifica-
nomico, che, ben lungi dall’esse-
mente riconosciuti e che la varie-
zione e determinazione della ri-
re completo, consente oggi di
tà del “patrimonio culturale” e
sorsa turistico culturale, sia essa
non confondere tra di loro gli
delle relative “informazioni” è da
materiale o immateriale. La tas-
oggetti di interesse, consenten-
considerarsi infinito. Cimentarsi
sonomia è, infatti, la scienza
done un’analisi e una valutazio-
in una tale “avventura” su una
che si occupa genericamente
ne complessiva ed omogenea,
scala provinciale, con una scar-
della determinazione e classifica-
che ben si presta a consentire
sa dotazione finanziaria e una
zione degli esseri viventi e non:
future evoluzioni ed elaborazioni
ancor più grande limitatezza di
dove per classificazione si in-
informatiche. È, infatti, per la pri-
tempi è stata un’operazione non
tende la descrizione e la colloca-
ma volta che in Italia si tenta un
semplice, che ha richiesto in pri-
zione di un’entità, mentre per
approccio di tale natura, mirato a
mo luogo l’individuazione di al-
determinazione si intende il rico-
rendere processabili dati “cultu-
cuni criteri guida, qui esposti. È
noscimento o l’identificazione di
rali” afferenti non tanto alle scien-
stato, infatti, previsto che l’attivi-
un soggetto. Soprattutto in am-
ze esatte quanto alle discipline
tà di analisi delle risorse dovesse
bito scientifico è importante non
umanistiche o a scelte di natura
essere:
confondere questi termini: per
turistica che afferiscono alla sfe-
Semplice: realizzabile con
ciascuna delle 14 valenze sono
ra sociologica e comportale. Si
strumenti facilmente gestibili e
stati così individuati tre gradi di
allega qui - per brevità ed esem-
procedure fortemente compren-
suddivisione gerarchica di mag-
pio - la tassonomia sviluppata
sibili;
giore dettaglio, secondo un’arti-
per la classificazione delle risor-
Economica: realizzabile con
colazione ad albero: Tipo, Sot-
se paesaggistiche. (Fig. 6)
somme limitate e con il miglior
totipo e Categoria. Praticamen134
rapporto qualità prezzo;
Fig. 6 Strutturazione tassonomica delle risorse turistico culturali Palinsesto
Obiettiva: sviluppata in modo
PIR, ma di estendere tale attività
progetto è via via chiesto ad un
da restringere ipoteticità e di-
di indagine ai 24 comuni della
numero crescente di soggetti
screzionalità di analisi;
provincia, individuando un refe-
qualificati del territorio di indivi-
Efficace: rispondente alle esi-
rente di progetto per ciascun
duare 50 risorse di interesse tu-
genze poste alla base della sua
comune. È stato pertanto richie-
ristico culturale del proprio co-
realizzazione;
sto ai sindaci della Coalizione e
mune, ritenute meritevoli di visi-
Sufficientemente comple-
dei sette comuni extra-PIR di
ta e di conoscenza per un po-
ta: prevedere l’analisi di un nu-
voler nominare un soggetto sul-
tenziale turista. Tali “beni” - da
mero sufficientemente alto di
le tematiche turistico culturali
classificare secondo le 14 valen-
risorse;
che potesse supportare e so-
ze individuate dal progetto CI-
Veloce: realizzabile in tempi limi-
stenere le attività di progetto.
STE - potevano riferirsi anche a
tati con sistemi speditivi;
Sono state quindi sviluppate del-
beni potenziali o in disuso,
Aggiornabile: deve poter
le semplici schede di rilevazione
aspetti minimali, materiali o im-
consentire anche una revisione
dati di tre tipi:
materiali tali da poter comunque
a posteriori delle procedure adottate; Replicabile: deve potersi ripetere con regolarità per indagare
• Schede per la individuazione delle Risorse • Schede per l’individuazione degli esperti locali
essere considerati vere e proprie “risorse” per l’intera collettività locale. Tra i dati richiesti: una stima sintetica dell’importanza re-
le variazioni del settore per con-
• Schede per l’individuazione
lativa delle risorse locali sugge-
sentire di comprendere i pro-
dei progetti locali afferenti il turi-
rite come meritevoli di interesse
cessi in corso.
smo culturale.
turistico, una breve descrizione del perché tali beni possano es-
136
3.4.1 Schede di monitoraggio
Scheda Risorse
sere riconosciuti come una “ri-
Dovendo comunque operare su
La Scheda Risorse sviluppata
sorsa turistica”, una stima ap-
un’area vasta, si è innanzitutto
con Palinsesto mira a rilevare in
prossimativa del numero annuo
fatto la scelta di non limitare la
modo speditivo il “patrimonio”
dei loro fruitori-visitatori, una va-
fase di ricerca e mappatura del-
turistico culturale dei comuni: a
lutazione della loro notorietà, ac-
le risorse ai soli 17 comuni del
partire dai referenti comunali del
cessibilità (o disponibilità nel ca-
so di prodotti), condizioni com-
le ultime venticinque risorse do-
in guide turistiche), la accessibi-
plessive. Così, con la voce Pe-
vevano essere contrassegnate
lità - disponibilità (0 = non ac-
culiarità si è cercato di com-
con la lettera F. Tale procedura
cessibile o disponibile; 1 = bene
prendere “perché” l’elemento ci-
ha consentito di poter stilare in
privato o accessibile o disponi-
tato dovesse essere considera-
modo relativamente speditivo le
bile in modo imprevedibile o non
to interessante dal punto di vi-
prime “liste di risorse comunali”
ben determinabile; 2 = accessi-
sta turistico culturale, misuran-
e di formulare le prime “gradua-
bile o disponibile a richiesta; 3 =
do poi tale interesse turistico cul-
torie delle principali risorse di in-
accessibile o disponibile saltua-
turale attraverso la definizione di
teresse turistico”, utilizzando un
riamente; 4 = accessibile o di-
un Grado di particolarità, at-
metodo di certa ammissibilità
sponibile regolarmente; 5 = ac-
traverso un sistema statistico ini-
statistica, di sempre maggiore
cessibile o disponibile in modo
zialmente messo a punto dalla
definizione e aggiornabile nel
diffuso e continuativo) e la valu-
dott.ssa Marcella Greco del
tempo, in grado di poter soste-
tazione sintetica delle condizio-
CRESM di Gibellina e sviluppa-
nere con grande “oggettività” lo
ni della risorsa (0 = rudere o ri-
to poi dal dott. Giovanni Spanò.
sviluppo di tutti gli strumenti di
sorsa totalmente in disuso; 1 =
È stato infatti richiesto ai sogget-
comunicazione e gestione turi-
necessita profondo recupero; 2
ti intervistati nei diversi comuni,
stica (brochure, pieghevoli, au-
= necessita di recupero; 3 = ne-
di attribuire la lettera A alla risor-
dioguide, circuiti) previsti con il
cessita di limitati interventi di
sa che identificavano come la
progetto di infrastrutturazione Ci-
adeguamento; 4 = risorsa in
più importante del territorio del
ste. Ulteriori elementi rilevati gra-
condizioni soddisfacenti; 5 = in
Comune; la lettera B ad ulterio-
zie al contributo iniziale dei Re-
condizioni ottime/più che soddi-
ri due risorse ritenute tra le più
ferenti comunali sono stati una
sfacenti). L’ultimo indice richie-
rappresentative; la lettera C ad
stima della notorietà percepita
sto è stata una controversa sti-
altre cinque importanti risorse, la
del bene (0 = pressoché scono-
ma dei fruitori annui, una stima
lettera D ad ulteriori sette risor-
sciuto; 1 = conosciuto agli ad-
“personale, verosimile, appros-
se via via ritenute meno signifi-
detti; 2 = noto nel territorio; 3 =
simativa” che ripetute rilevazio-
cative, e quindi la lettera E a
oggetto di saltuarie visite; 4 =
ni consentono di ripulire dalle va-
successive dieci risorse; mentre
oggetto di visita; 5 = pubblicato
lutazioni abnormi con metodi
1
Fig. 7 Esempio di scheda risorsa compilata
Fig. 8 Esempio di scheda di individuazione degli esperti locali
138
statistici (decili, percentili, strut-
interviste, previste nel progetto
Scheda Progetti Turismo Cul-
turazione in classi ...), consen-
Interfaccia, avrebbero consen-
turale
tendo di determinare - nella più
tito di rendere statisticamente
Con la scheda progetti turismo
completa assenza di rilevazioni
ammissibili le valutazioni sulle
culturale sono stati rilevati e
ufficiali per la gran parte delle ri-
risorse locali. Attraverso la
schedati oltre 300 progetti ine-
sorse turistiche - non certo il da-
compilazione della scheda, i
renti il turismo culturale in atto o
to esatto dei fruitori, quanto la
referenti locali hanno indicato
già terminati nei diversi comuni
determinazione dell’ordine di
un massimo di 28 soggetti, non
della Provincia. Di tali progetti, in-
grandezza percepito nel territo-
necessariamente istituzionali,
seriti anch’essi in una banca da-
rio dei fruitori della risorsa (deci-
dotati di specifiche conoscen-
ti, sono così oggi noti gli impor-
ne, centinaia, migliaia, decine di
ze, competenze o sensibilità
ti, lo stato e il tipo di finanzia-
migliaia, centinaia di migliaia ...).
verso gli elementi - anche
mento, assicurando nella pro-
(Fig. 7)
minori - caratterizzanti il patri-
vincia di Trapani un quadro del-
Scheda Esperti Locali
monio ambientale, culturale del
la progettualità inerente il turi-
La scheda esperti locali mira a
contesto. L’indagine ha con-
smo culturale. (Fig. 9)
rilevare il nominativo, la qualifi-
sentito di individuare qualificati
ca, le competenze e il recapito
soggetti locali nei 24 comuni e
3.4.2 L’attività
di qualificati soggetti locali,
nei 14 temi di interesse turistico
Per otto mesi la segreteria e il
competenti nelle diverse tema-
culturale, di cui sono state regi-
coordinamento del progetto
tiche di interesse turistico cultu-
strate qualifiche, competenze e
hanno provveduto alla trasmis-
rale che, attraverso opportune
recapiti. (Fig. 8)
sione e alla raccolta delle sche-
Fig. 9 Esempio di scheda di rilevazione progetti sul turismo culturale
de di rilevazione, assistendo i
nali e dedotti dal Metaplan di
una ricerca comparativa, strut-
referenti comunali nella attività
cui sono noti gli importi, il tipo
turata anche mediante tabelle
di individuazione dei dati e
di progetto, lo stato d’attua-
comparative, sulle Guide Turi-
compilazione delle schede ri-
zione. (Fig. 10)
stiche nazionali ed estere della
sorse, esperti e progetti locali.
Sicilia e della provincia di Tra-
Lo staff di segreteria ha prov-
3.5 Mappatura delle risor-
pani in particolare; la dott.ssa
veduto a coordinare, assisten-
se di interesse turistico
Lucia Sacco ha perseguito l’in-
do, sollecitando e sistematiz-
culturale
dividuazione di un sistema di
zando la raccolta dati, la corre-
Per un ulteriore sviluppo del
monitoraggio delle esperienze
zione delle schede mal compi-
“Sistema integrato di monito-
e delle emozioni in ambito turi-
late e provvedendo alla immis-
raggio delle risorse turistico
stico e ha effettuato una ricer-
sione dei tre database sul pa-
culturali”, sono stati seleziona-
ca strutturata anche mediante
trimonio in cui i dati confluiti e
ti cinque esperti che hanno
tabelle comparative finalizzata
conservati: oltre 300 esperti
supportato il coordinatore di
allo sviluppo di un progetto di
locali, selezionati in base ai te-
progetto nella redazione, som-
“psicologia del turismo”; il dott.
mi di loro competenza; oltre
ministrazione, revisione, inte-
Giovanni Spanò ha studiato
2000 risorse locali di interesse
grazione delle schede di moni-
metodiche, fornito valutazioni e
turistico culturale di cui sono
toraggio e nell’individuazione
suggerimenti, individuato pesi
state espresse in via sintetica e
di un sistema di indicatori per il
e formule statistiche al fine di
presuntiva l’importanza relativa,
monitoraggio di servizi, struttu-
assicurare l’ammissibilità di si-
la condizione strutturale, la
re e operatori dei servizi com-
stema di monitoraggio che si
possibilità di fruizione, la no-
merciali in ambito turistico:
intende costruire, proponendo
torietà e una stima del numero
l’arch. Francesca D’Amico ha
sistemi di rappresentazione
di fruitori annui; oltre 333 pro-
promosso la definizione della
grafica dei dati e delle analisi;
getti in ambito turistico cultura-
tassonomia dei servizi; il dott.
l’ing. Giuseppe Inzerillo ha col-
le provenienti da fonti comu-
Fabrizio Fonte ha effettuato
laborato per ottimizzare la rac-
Fig. 10 Un grafico di controllo dello stato di attuazione delle attivitĂ di progetto
140
Fig. 11 Schema sintetico del sistema di raccolta dati Palinsesto
colta dei dati e la fase iniziale
colta delle informazioni sui servi-
ci della provincia. Al fine di indivi-
dello sviluppo web dei risultati
zi essenziali al turista (sicurez-
duare con sicurezza i migliori
di progetto. (Fig. 11)
za, salute, mobilità, accesso al-
percorsi di attraversamento e vi-
le informazioni) nei siti turistici
sita dei siti turistici della Provin-
3.5.1 L’attività dei rilevatori
oggetto di interesse e dotazione
cia, la prima stesura dei circuiti
Individuata una prima dotazio-
mediante il progetto Ciste oltre
proposta da guide turistiche
ne di risorse locali sono stati in-
che la lunga verifica finale dei
esperte, verificata dai coordina-
caricati 17 rilevatori locali che,
circuiti turistici proposti dallo
tori del progetto Ciste, è stata ri-
in due turni a causa di proble-
stesso progetto.
percorsa in situ dai rilevatori in-
matiche amministrative, hanno
caricati, che con la consulenza
partecipato a un seminario in-
3.5.2 Strutturazione e verifica
di esperti e storici locali, hanno
troduttivo sulla metodologia
dei Circuiti di visita
pure localizzato sulle mappe i
adottata dal progetto Palinse-
Un importante compito assolto
servizi essenziali al turista. Nella
sto e avviato una fase di verifica
dai rilevatori Palinsesto è stata
strutturazione dei circuiti sono
dei dati trasmessi dai referenti
la verifica dei circuiti di visita, es-
state verificate le modalità di in-
comunali, estendendo e siste-
senziali alla strutturazione degli
serimento e di apparizione delle
matizzando la raccolta dei dati al
strumenti del progetto Ciste. At-
risorse turistico culturali all’inter-
fine di pervenire a una lista delle
traverso l’effettuazione di uno
no del circuito, valutando tutti
risorse statisticamente ammis-
studio funzionale delle tappe, tali
gli aspetti tecnici e gli ulteriori
sibile. I rilevatori hanno raccolto
circuiti di visita rappresentano la
elementi indispensabili per as-
testi, immagini e supporti infor-
migliore viabilità oggi proponibi-
sicurare la migliore esperienza
mativi sulle risorse secondo uno
le al turista per il godimento del-
turistica possibile al visitatore.
schema dato e compilato sche-
le risorse territoriali e con 22
Grazie alle liste delle risorse lo-
de di monitoraggio delle risorse
centri storici, 4 mappe delle iso-
cali strutturate dal progetto si è,
che ha compreso anche la geo-
le, 3 siti archeologici, coprono
infatti, provveduto a localizzare le
referenziazione delle risorse stes-
la totalità dei comuni della Pro-
stesse in idonee mappe (1:2.000
se. Fondamentale attività pro-
vincia, la quasi totalità dei centri
per i centri storici), individuan-
dotta dai rilevatori è stata la rac-
storici, i maggiori siti archeologi-
do definitivamente e in modo
corretto i circuiti di visita, chiusi
curare la necessaria attenzione
serie di dati utili per la realizza-
in modo da consentire il ritorno
alle caratteristiche di fruibilità dei
zione di un unico strumento ac-
del turista al punto di partenza e
circuiti: individuando le esigenze
cessibile via web, in cui venisse-
la ripresa del viaggio. I circuiti
e problematiche connesse alla
ro contenute le informazioni di
inoltre sono stati strutturati in
fruizione e strutturazione dei cir-
base sui beni culturali e am-
tragitti aggregabili tra loro in mo-
cuiti, le modalità di inserimento
bientali ritenuti di interesse turi-
do da poter determinare per-
delle risorse attraverso le tap-
stico del territorio. A cominciare
corsi brevi (fino a 2 ore), medi
pe individuate in circuito, la loca-
dallo sviluppo del GIS, strumen-
(da 3-4 a 2-3) e lunghi (dalle 6-8
lizzazione della pannellistica di-
to informatico che integra in
ore alle 3-4 ore), tali da potersi
rezionale e didattica; la modali-
modo funzionale informazioni
adattare ai tempi del turista e
tà di apparizione delle risorse
utili e mappe dei territori, si po-
prevederne la possibilità e la mo-
turistico culturali all’interno del
trà così favorire lo sviluppo di
dalità “di incontro” con le risorse
circuito, la funzionalità dei per-
ulteriori moderni strumenti di
locali. Quali ulteriori espansioni
corsi, la sostenibilità dei tempi di
supporto al turista (navigatori,
dei circuiti di visita sono state
percorrenza, la fattibilità dello
CHB, TP, infoguide, GPS …) e
previste le tappe extra circuito
sviluppo dei circuiti, l’idoneità
assicurare nel tempo l’analisi
(collocate fuori mappa) e i circui-
degli eventuali punti di sosta, la
delle condizioni, della fruizione,
ti territoriali che mirano a favori-
corretta localizzazione delle tap-
dei collegamenti, dei servizi, del-
re la conoscenza e visita degli al-
pe, dei punti di collocazione di
le infrastrutture delle risorse ter-
tri siti di interesse presenti nel
pannelli didattici e direzionali, di
ritoriali, in modo da evidenziare
comune. In merito alla struttura-
concerto con i tecnici comuna-
le numerose problematiche insi-
zione dei circuiti di visita nei cen-
li addetti. (Fig. 12)
te nei sistemi di gestione delle
tri storici e nei siti (aree con con-
142
risorse. Il GIS, inoltre, oltre che
centrazione di tappe) di mag-
3.6 Sviluppo di un GIS-SIT
consentire l’inserimento delle
giore importanza turistica (es.
turistico culturale della Pro-
coordinate cartografiche (latitu-
riserve, aree archeologiche, lo-
vincia di Trapani
dine/longitudine) di ogni punto
calità di pregio…) l’attività del
Sulla base delle ricerche svolte
di interesse in modo che le
progetto ha consentito di assi-
Palinsesto ha fornito la prima
stesse informazioni possano es-
Fig. 12 Esempio del circuito di visita al centro storico di Marsala, cosĂŹ come studiato e proposto con il progetto Palinsesto. Grafica: AgenziaPlus
sere scaricabili dal sito per es-
essere dotato di una funzione
3.6.1 Portale Turistico Culturale
sere utilizzate con i navigatori
di ricerca multivariata in modo
Un primo strumento di tale serie
satellitari piĂš diffusi ed essere
da consentire la localizzazione
in cui potranno essere impiega-
visualizzate su un sistema carto-
delle risorse e delle strutture di
ti i dati e le metodiche Palinse-
grafico web-based come, ad
interesse turistico secondo ri-
sto è il portale turistico culturale,
esempio, Google Maps, potrĂ
cerche multicriteria. (Fig. 13)
in corso di sviluppo da parte
Fig. 13 Le risorse turistico culturali della provincia di Trapani così come mappate dal progetto
Fig. 14 Studio per l’home page del portale turistico culturale della provincia di Trapani
della Provincia Regionale di Tra-
nell’ambito dei progetti integra-
lecitato la produzione di almeno
pani. Attraverso l’integrazione
ti, con un’estesa fotogallery sul-
17 progetti innovativi sul territo-
dei progetti Palinsesto, Frontiers
la provincia, i circuiti e i testi di
rio - uno per ciascun comune
(programma comunitario INTE-
supporto alla visita e un
del PIR - in grado di poter con-
RACT e Ciste (art. 10 FESR) e
GIS/WEB con tutte le risorse
tribuire alla riqualificazione delle
Clipart (mis. 2.02 del POR Sici-
sottoposte a mappatura e sche-
risorse identitarie e attrattive di
lia 2000-2006) il portale potrà
date dal progetto Palinsesto.
turismo culturale, dotando le
contenere quanto già prodotto
Per assecondare e sviluppare
amministrazioni locali di un nuo-
le dinamiche turistiche in atto
vo tipo di parco progetti a vale-
è, infatti, essenziale che gli enti
re su programmi, fondi struttu-
territoriali si dotino di un portale
rali europei, programmi europei
di informazione e marketing ter-
di mobilità, che potesse costi-
ritoriale finalizzato alla valoriz-
tuire una vera alternativa alla tra-
zazione del territorio, inteso co-
dizionale e ormai inopportuna
me strumento che consentirà
“progettazione edilizia”. Con il fi-
ai visitatori la globale accessi-
ne di poter dar vita ad iniziative
bilità al ricco patrimonio della
efficaci e produttive, “capaci di
provincia, caratterizzato da una
futuro”, ai progettisti è stato ri-
rilevante razionalità, semplicità
chiesto di guardare avanti, im-
di impostazione, chiarezza di
maginare un territorio ricco di
comunicazione. (Fig. 14)
“attrazioni turistiche e culturali”, e progettare quella che ritenes-
144
3.7 Creazione di un inno-
sero più concretamente realiz-
vativo parco progetti di turi-
zabile, in modo che dalle loro
smo culturale
idee potessero scaturire nuove
Con lo slogan “Cerchiamo 68
iniziative, ricche di aspetti inno-
giovani… progettisti di emozio-
vativi, finalizzate allo sviluppo tu-
ni” il progetto Palinsesto ha sol-
ristico culturale, ma capaci an-
Fig. 15 La copertina della pubblicazione prodotta dal progetto che presenta i ventisette progetti di emozioni
che di proposte attraverso un
l’accoglienza di un turismo in-
state studiate e predisposte per
preciso formulario, che, oltre a
ternazionale. I progetti sono sta-
i progettisti delle linee guida per
guidare i giovani nella progetta-
ti sottoposti a valutazione da
lo sviluppo del turismo culturale.
zione, consentisse di poter im-
parte di una Commissione di
Tali linee guida, scaturite dalla
postare progetti concretamen-
esperti formata da dirigenti co-
applicazione della metodologia
te strutturati, economicamente
munali e provinciali, Soprinten-
messa a punto dal progetto con
bilanciati e ammissibili dal pun-
denza e Azienda Forestale,
la individuazione di “Valenze-In-
to di vista amministrativo e del
mentre successivamente alla
teresse” e “Funzione-Approcci”
finanziamento. Da Palinsesto di
presentazione dei progetti sono
di interesse turistico, hanno
questi progetti ne sono scaturi-
stati organizzati seminari dove
l’obiettivo di guidare la comunità
ti 27 per un valore di
autorità, progettisti e consulen-
locale verso quelle iniziative inno-
5.700.000 e si farà in modo che
ti del progetto Palinsesto si so-
vative che potrebbero consenti-
possano essere pronti per i pri-
no scambiati opinioni e valuta-
re l’avvio di concrete iniziative
mi bandi della prossima pro-
zioni sui progetti, sui loro con-
imprenditoriali nel settore, i cui
grammazione 2007-2013. “Cer-
tenuti e sul turismo culturale.
primi beneficiari e attori dovreb-
chiamo 68 giovani... progetti-
(Fig. 15)
bero appunto essere i giovani.
sti di emozioni” indetto dalla
Già nel bando per i progettisti di
Provincia Regionale di Trapani e
3.7.1 Linee Guida e gli esempi
emozioni sono state infatti sug-
dai 17 Comuni del PIR Una re-
proposti per lo sviluppo del
gerite, per lo sviluppo degli ela-
te di Valore, ha così coinvolto
turismo culturale
borati, alcune iniziative “esem-
108 progettisti che si sono ci-
Nel febbraio 2008 in occasione
plari” per favorire concretamen-
mentati nella progettazione di
della emanazione del bando per
te la “internazionalizzazione” del
nuove iniziative volte a favorire
i progettisti di emozioni sono
territorio e il recupero della sua
146
identità: come sono state rite-
Belice; esperienze di studi, ri-
Scientifici ed esperienziali sugli
nute ammissibili (e pertanto pro-
cerche e divulgazione incentrate
elementi dell’identità locale (so-
poste alla riflessione collettiva)
sulla riscoperta e rivitalizzazio-
le, acqua di mare, olio, vento,
tutte le iniziative di turismo lento
ne del locale patrimonio di iden-
sale, vino, vapore ...). Le linee
e le esperienze sensoriali tese
tità culturale dimenticato nella
guida, individuate a partire dal-
ad esaltare e rendere fruibili il
memoria o nel savoir-faire di an-
l’applicazione del sistema degli
gusto, gli odori e i suoni della
ziani testimoni; elaborazioni ga-
“approcci turistici” così come
nostra terra, le proposte tese a
stronomiche con piante dimen-
formulati dal progetto, sono:
ricercare, studiare, riproporre e
ticate dei boschi, delle campa-
• Sistematizzazione di studi e
valorizzare i locali simboli positi-
gne e delle coste della provincia;
ricerche su risorse e siti di inte-
vi, i luoghi e gli aspetti identitari
gare di invenzioni gastronomi-
resse turistico culturale;
della Provincia di Trapani, o l’or-
che a base di prodotti tipici, ri-
• Monitoraggio, tutela e sal-
ganizzazione di microeventi con-
scoperti o trasformati; laborato-
vaguardia attiva di risorse e siti di
nessi alla valorizzazione della ri-
ri, performance, produzioni, gad-
interesse turistico culturale;
sorse identitarie come - ad
get artistici creativi, innovativi
• Recupero, ripristino finaliz-
esempio - il festival delle scultu-
ed originali aventi per oggetto le
zati alla fruizione di risorse e siti
re di sabbia nelle spiagge; gare
risorse attrattive identitarie (mo-
di interesse turistico culturale;
ed esibizioni di aquiloni artistici
numenti, prodotti tipici, aspetti
• Valorizzazione, adeguamen-
e acrobatici, magari tra i mulini a
culturali …) magari realizzati in
to qualitativo di risorse e siti di in-
vento o l’esibizione di modellini
materiali locali (tufi, marmi, pie-
teresse turistico culturale;
di barche a vela nei luoghi di
tre così come piante endemi-
• Fruizione, gestione di risor-
eventi velici internazionali; espe-
che …); laboratori didattici, rie-
se e siti di interesse turistico
rienze di mobilità internazionale
vocazioni e drammatizzazioni
culturale;
di studenti, artisti e ricercatori
sulla storia, sulle leggende, sul
• Commercializzazione, pro-
per il recupero e la valorizzazio-
patrimonio e sulle culture locali;
mozione, divulgazione di risorse
ne del patrimonio archeologi-
spettacoli e animazione sul dia-
del patrimonio turistico culturale;
co, culturale e naturale, a partire
letto e sulla gestualità siciliana;
• Servizi e infrastrutture per at-
da quello sepolto del sisma del
laboratori creativi Tecnico-
tività di svago e tempo libero
connesse a dinamiche turistico
Workshop per lo svolgimento
li; la creazione di strumenti di as-
culturali;
di studi, ricerche e per la realiz-
sistenza a seminari di progetta-
• Servizi e infrastrutture per
zazione di laboratori teorico-
zione; il lancio di iniziative di in-
pratiche sportive assenti o non
pratici proposti nelle linee. Un
trattenimento intelligente con-
agevolmente praticabili nel con-
bando nell’estate dell’2008 ha
nessa all’esperienza turistica:
testo;
così consentito di individuare 9
giochi, animazioni ed altre forme
• Servizi e infrastrutture di ani-
esperti internazionali, 9 esperti
di attività ludiche purché connes-
mazione delle risorse e dei siti
in programmi di mobilità giova-
se al patrimonio locale; la pro-
turistico culturali;
nile e 18 esperti locali su tema-
mozione di proposte ed espe-
tiche connesse alle risorse
rienze “da sogno”, attraverso la
luppo sussidi e laboratori didat-
materiali e immateriali.
trasformazione di luoghi ricchi di
tici su risorse e in siti turistico
(Box 1, 2 e 3)
identità sensibilità e cultura o in-
culturali;
I soggetti incaricati hanno effet-
terventi estetici di recupero e va-
• Attività artistiche e/o artigia-
tuato attività di animazione, stu-
lorizzazione di scorci panorami-
nali a valere su risorse e siti turi-
dio, ricerca per l’effettuazione di
ci, angoli suggestivi, sentieri e
stico culturali;
• Infrastrutture educative, svi-
confronti su sistemi speditivi di
tratti paesaggistici; attività didat-
• Eventi, sagre, manifestazio-
analisi delle risorse; lo sviluppo
tiche e/o scientifiche dove si
ni a valere su risorse turistico
di supporti finalizzati alla reda-
possa far capire e comprende-
culturali;
zione di guide turistiche e siti in-
re il valore insito o nascosto ne-
• Esperienze di gestione inno-
ternet sul turismo, la compren-
gli elementi del nostro paesag-
vativa di siti e risorse turistico
sione di modalità, criteri e carat-
gio, della nostra tradizione e del-
culturali.
teristiche di successo e di inte-
la nostra storia; esperienze “cul-
resse di iniziative giovanili; lo svi-
turali” che apportino un contri-
3.8 Workshop di esperti lo-
luppo di “Itinerari interni” di turi-
buto alla competenza al saper
cali, internazionali e di
smo lento in bici, a piedi e
fare, alla preparazione, alla sen-
mobilità
mountain bike; la formulazione
sibilità dei cittadini e dei turisti;
Come attività finale Palinsesto
di iniziative di riconoscimento e
iniziative “leader” che affermino
ha previsto l’effettuazione di
valorizzazione delle risorse loca-
per loro carattere innovativo e di
BOX 1
Esperti internazionali
Nomi e date di effettuazione
Ruoli e competenze
Laboratorio proposto dal progetto
Ugo Locatelli - 23-26 Giugno
Artista ricercatore, consulente su turismo e cultura per ministeri, aziende private e pubbliche. Studi e sperimentazioni in Italia e all’estero di pensiero creativo
Seminario per la progettazione di visite multisensoriali alla Provincia di Trapani
Rosa Cusato Sornas
Coordinatore di grandi eventi internazionale e consulente linguistico per grandi aziende svedesi. Ceo di una società di servizi turistici di incoming in Italia
Studio di proposte di incoming-outgoing tra la provincia di Trapani e l’area di Stoccolma
Maria Giovanna Laudani
Consulente e project manager in progetti europei a dimensione internazionale per enti pubblici e imprese
Elaborazione di un progetto di sviluppo in chiave euro-mediterranea dell’intervento Palinsesto
Alberto De Braud
Artista. Vanta svariate e prestigiose mostre personali internazionali
Laboratorio artistico sul Marmo con produzione di inconsueti prodotti attrattivi
Livia Paretti
Attività di marketing e comunicazione per Camera di Commercio Italiana a Barcellona. Direttrice saloni d’arte. Responsabile Commerciale casa editrice spagnola
Studio di proposte di incoming-outgoing tra la provincia di Trapani e l’area di Barcellona
Paolo Lanari
Project-Manager Liberologico di Pisa. Attività c/o Ministero Beni Culturali
Laboratorio per lo sviluppo di un portale turistico culturale multicanale sulla Provincia di Trapani
Franco Mazzucchelli
Vice direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Brera. Innumerevoli mostre internazionali e nazionali con realizzazioni scenografiche
Laboratorio di creazione di istallazioni artistiche impiegando materiali di riciclaggio
Crugnola Paolo
Responsabile didattico e docente attività di programmazione, comunicazione e management di progetti di sviluppo per Bocconi (Mi)
Laboratorio sugli strumenti di programmazione partecipata e analisi di fattibilità di progetti inerenti il turismo culturale
Ferrante Dario
Consulente di marketing strategico ed operativo per progetti culturali e di marketing territoriale a livello nazionale ed internazionale
Sviluppo di un piano marketing strategico per un museo di Arte moderna
148
frontiera il gusto per l’innovazio-
namica cultura imprenditoriale,
materiale; iniziative non effimere
ne e che mirino ad essere o di-
dove il guadagno non sia spe-
di indagine, produzioni e propo-
venire finalmente “di riferimento”
culativo, ma connesso alla rea-
sizione di questionari e sondag-
rispetto ad un contesto ben più
lizzazione di una “idea vincente”;
gi finalizzati a comprendere ten-
vasto di quello “provinciale”; ini-
attività ed esperienze esplorati-
denze, soluzioni.
ziative produttive, esperienze che
ve, di ricerca e scoperta del no-
favoriscano lo sviluppo di una di-
stro patrimonio materiale ed im-
BOX 2
Esperti di mobilità giovanile
Soggetti selezionati e date
Ruoli e competenze
Bozza Laboratorio proposto dal progetto
Di Rosa Serafina
Coordinatrice progetto Comenius Multilaterale tra scuole Europee. Coordinamento progetto PET. Organizzatrice accompagnatrice per soggiorni linguistici all’estero
Sviluppo di un progetto esecutivo di scambi internazionali e di una rete locale sui progetti europei di mobilità
De Simone Gioacchino
Architetto progettista esperienza decennale educatore scout AGESCI
Organizzazione un microevento giovanile consistente nella simulazione di escursioni su percorsi rurali nell’area del Belice
Giuseppina Laura Lo Mascolo
Esperta in scienze statistiche ed economiche, consulente per pianificazione strategica e di marketing nei settori turismo, manifatturiero e commercio
Assistenza e sviluppo di progetti di mobilità; laboratorio sui progetti
Bertirotti Alessandro
Consulente antropologo per la Camera dei Deputati del Parlamento Italiano. Consulente c/o il Direttorato Generale- Impiego ed affari sociali della Commissione Europea
Progettazione esecutiva di progetti di formazione inerenti il turismo e la mobilità turistica
Arianna Di Miceli
Competenza nel campo dei beni culturali della Sicilia ed in particolare della Provincia di Trapani. Collaborazione scientifica per la Soprintendenza BB.CC.AA.
Progettazione esecutiva di campi scuola archeologici a Marsala
Caterina Bulgarella 15-30 Giugno
Project Manager su programmi comunitari, nazionali e regionali nel campo delle politiche di coesione e sviluppo rurale
Assistenza alla progettazione del museo del Marmo di Custonaci in particolare per quanto attiene la mobilità di artisti, escursionisti
Pace Maria Stella
Giornalista, attività di accompagnatrice turistica, esperta per la valorizzazione dei beni culturali
Realizzazione di n° 2 pannelli sui dati sulle indagine inerenti il quadro della Madonna di Custonaci, e l’individuazione del percorso processionale Erice-Custonaci, per l’incremento della mobilità turistica nell’agro Ericino
Nicosia Paola
Psicologa, campus scuole
Realizzazione, presentazione e progettazione di un microevento denominato: laboratorio didattico sul sale
Torrente Maria
Coordinatrice dell’organizzazione di eventi velici
Assistenza alla realizzazione di un microevento e raccolta dati su progetti
progetto è stata effettuata a Luc-
gna nazionale su Informatica,
ca e finalizzata ad incontrare i
Turismo e Beni culturali. La mis-
3.9.1 Missioni in Italia e al-
numerosi esperti internazionali
sione ha previsto la partecipazio-
l’estero
presenti alla manifestazione LU-
ne del sottoscritto, di un compo-
L’unica missione effettuata dal
BEC 2007, seminario e rasse-
nente della Soprintendenza
3.9 Altre attività di Progetto
BOX 3
Esperti locali
Nomi
Ruoli e competenze
Laboratorio Proposto dal Progetto
Nicosia Manuela
Vasta esperienza di progetti ed attività nella promozione del turismo sostenibile
“Integrazione di tecniche quantitative e qualitative di ricerca attraverso strumenti artistico visivi in una ottica di contemporaneità”
Inzirillo Giuseppe
Esperto in sistemi informativi, consulente P.A.
Laboratorio per lo sviluppo esecutivo di un prototipo di sito PALINSESTO, sviluppato recependo casi di successo e buone prassi nazionali e internazionali
Fonte Fabrizio
Giornalista, vasta esperienza di comunicazione ed informazione su marmo e storia locale
Presentazione di un progetto preliminare e organizzazione di una tavola rotonda con sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra istituzioni, operatori di categoria, per l’istituzione di un Museo del marmo
Spanò Giovanni
Progettazione e realizzazione di sistemi di gestione, qualità ed organizzazione aziendale
Svolgimento di una analisi statistica nel contesto del turismo e beni culturali, in grado di supportare la prossima programmazione sull’asse 3 del POR Sicilia
Novara Lina
Docente di storia dell’Arte. Vanta numerose pubblicazioni
Concreta strutturazione di una proposta di visita agli ori, argenti e coralli della provincia di Trapani
Bertolazzi Fabio
Perito elettronico, Gestore B&B, Esperto certificazione Ecolabel
Individuazione di cinque percorsi di turismo lento a piedi, in bici e mountain bike nell’agro ericino
Di Vita Ginetta
Esperto in analisi economico finanziarie
Studio di fattibilità di una iniziativa - tipo di “intrattenimento intelligente” connessa ad una risorsa del patrimonio locale
Risalvato Giovanni Salvatore
Consulente politiche giovanili e animatore politiche culturali
Realizzazione di una Banca dati dei progetti di animazione e didattica sulle risorse del territorio svolti dalle scuole della Provincia di Trapani
Mulè Gabriele
Architetto. Significative esperienze in architettura e storia del paesaggio in Sicilia
Raccolta organizzata dei testi e immagini storiche sulla provincia di trapani da inserire in siti web per la consultazione turistica e di studio
Messana Ignazio
Significativa attività di studio e promozione del territorio di Alcamo - Monte Bonifato
Mappatura per uso Trekking dei sentieri di collegamento tra Segesta e Selinunte con la Riserva di Monte Bonifato
Mondino Marco
Campi di volontariato all’estero, Progettazione di attività culturali c/o club Unisco Erice
Realizzazione di microeventi letterari e musicali in luoghi suggestivi
Sutera Federica
Qualificato percorso di studio su innovazione tecnologica beni culturali
Sviluppo del circuito turistico su Marsala. Presentazione delle attività
Becchina Carla
Conservazione beni culturali; specializzata in archiviazione di immagini
Organizzazione di un archivio fotografico digitale della provincia di Trapani
150
Surdo G.Battista
Esperto in marketing turistico
Analisi di marketing di alcuni prodotti turistici. Testing dei percorsi
Ruggirello Angela
Esperta animazione teatrale e drammatizzazione
Laboratorio didattico di costruzione di burattini e rappresentazione teatrale basata su testo legato al territorio, giocando tra inglese - italiano e siciliano
Sugamele Girolamo
Esperto in economia gestione dei servizi turistici
Studio di un sistema speditivi di schedatura di almeno un prodotto tipico locale
Alberti Maria Grazia
Archeologa, esperienze internazionali
Studio con criteri archeologici di alcune tipologie di prodotti tipici della Sicilia occidentale, compresa la mappatura degli areali di diffusione, bibliografia, ricerca dei testi, studio delle varianti e delle contaminazioni, compresa la individuazione di periodo di apparizione
Di Benedetto Gianluca
Architetto
Raccolta documentazione su sistemi di infrastrutturazione per il Turismo lento. Definizione segnaletica circuiti urbani CISTE
Fig. 16 Il logotipo di progetto integra alcuni tra gli elementi identitari di maggiore interesse turistico culturale dei territori della provincia di Trapani quali l’efebo di Selinunte, l’auriga di Mozia, il tempio di Segesta e i mulini a vento delle saline
BB.CC.AA. e della Forestale con
mano numerosi elementi di im-
zare tale materiale informativo
il solo rimborso delle spese di
portanza strategica per lo svi-
verso i gruppi che partivano per
viaggio e vitto e alloggio. Nel
luppo della tematica turistica e
la Sicilia o supportare le agenzie
corso del LUBEC sono stati,
culturale, come ad esempio che
che avevano iniziato a proporre
inoltre, sviluppati dei contatti con
la massima parte dei tour opera-
la Sicilia tra le loro destinazioni.
la Clementi editore, aziende lea-
tor stranieri non solo non opera
(Box 4)
der di editoria nell’ambito del tu-
sulla Sicilia occidentale, ma che
rismo in bici e trekking ed edito-
addirittura non la conosce; che
3.9.2 L’aspetto promozionale
re anche di supporti elettronici
conosce il nome Marsala, ma
Uno degli aspetti più apprezza-
per il turista. È stata, invece, svi-
non sa che si tratta di una città e
ti del progetto è stata certamen-
luppata una positiva collabora-
non saprebbe collocarla geo-
te la sua veste grafica, a comin-
zione con il progetto STL nel-
graficamente nel mondo; che
ciare dal logotipo di progetto
l’ambito dei seminari di contatto
confonde i templi di Selinunte e
(Fig. 16) e il logotipo dei proget-
ad Amsterdam, Berlino e Stoc-
Segesta con la più famosa Valle
tisti di emozioni in cui decine di
colma con TO stranieri, gestiti
dei Templi. I seminari hanno con-
matite colorate convergono ver-
dalla società Blupeter. L’espe-
sentito pure di rilevare la grave
so un centro in cui si trova il
rienza, svolta con un esperto di
condizione di disservizio nella
marchio di progetto. Sulla base
assoluto valore sulle dinamiche
gestione del turismo, dato che
di un progetto grafico elaborato
turistiche e gestionali come il
ad esempio l’ufficio Enit della
da Vittorio Maria Vecchi per con-
dott. Massimo Amato, ha previ-
Germania (1° paese straniero
to della ditta Copynet, sono sta-
sto l’effettuazione di interventi in
per arrivi), da mesi non riceveva
te prodotte 1000 Locandine;
lingua inglese illustrativi del lo-
brochure e materiale promozio-
3000 Inviti; 50 Magliette di coto-
cale patrimonio identitario e ha
nale sulla Sicilia in lingua tedesca
ne; 20 Borsette da congresso;
consentito di poter toccare con
e non poteva pertanto reindiriz-
10 pannelli 50x70; 1 banner
BOX 4
Spot radiofonico Palinsesto
Come si dice in siciliano: Io farò?... Tic, tac, tic, tac …(Battute orologio 3 secondi) Non si dice! In siciliano il futuro semplicemente ..non esiste! Per secoli non abbiamo avuto voglia, tempo o speranza di guardare avanti, oggi invece, il turismo internazionale ci impone di costruire un futuro più colto e più civile in cui accogliere i nostri ospiti. Palinsesto: il pri-
mo censimento delle risorse turistiche e culturali del territorio; la prima banca dati di esperti e progetti sul turismo culturale. Palinsesto: premi a 68 giovani… progettisti di emozioni; Palinsesto: In giugno decine di laboratori, workshop e seminari con esperti nazionali ed internazionali. Palinsesto: il futuro si progetta! Informazioni sul sito: www.provincia.trapani.it
Fig. 17 Schema della progettazione strategica proposta per la caratterizzazione del territorio busetano
200x80. Uno spot radiofonico,
so la sala del consiglio della Pro-
realizzato da Radio Liberty Ca-
vincia Regionale di Trapani una con-
stelvetrano è stato, infine, tra-
ferenza con il Prof. Marco Vitale
smesso per 21 giorni, per la di-
in cui sono stati presentati ai comu-
vulgazione delle attività finali.
ni e agli operatori la metodologia adottata e i prodotti sviluppati con
152
3.9.3 Le conferenze
i progetti Ciste e Palinsesto. Nel
Al fine di pubblicizzare Palinsesto,
mese di luglio si sono svolte due
illustrarne gli scopi, mostrare i
conferenze a Custonaci sul mar-
risultati raggiunti e sviluppare del-
mo (Fig. 18) e a Gibellina sui per-
le opportunità emerse dalle ana-
corsi di turismo lento promossi
lisi e dalle rilevazioni, nel corso
al gruppo di progettisti di emozio-
del progetto sono state program-
ni del progetto Adaciu, e due
mate ed effettuate delle confe-
laboratori a cura del dott. Paolo
renze pubbliche: il 7 marzo 2008
Grugnola (consulente dell’Uni-
a Buseto Palizzolo, dopo due riu-
versità Bocconi di Milano) e la
nioni preparatorie presso la scuo-
dott.ssa Laura Lo Mascolo (con-
la media del Comune si è tenuta
sulente di marketing), durante i quali
un’affollata conferenza in cui è
i progettisti hanno avuto modo di
stato presentato un esempio di
confrontarsi con gli esperti in meri-
parco progetti innovativo sul con-
to alla propria idea progetto, met-
testo sviluppato anche grazie alla
tendo a punto e perfezionando i
collaborazione tra Palinsesto e lo
progetti secondo i più innovativi
staff del prof. Roberto Cotta del-
principi del Project Cycle Manag-
la Bocconi di Milano per lo svilup-
ment e come momento conclu-
po del Piano Strategico dell’agro
sivo dell’iniziativa, “Cerchiamo
ericino. (Fig. 17) Il 20 marzo 2008
68 giovani... progettisti di emo-
a Trapani si è invece tenuta pres-
zioni”, l’11 luglio 2008, presso il
Fig. 18 Sopralluogo interdisciplinare in preparazione della conferenza sul marmo: nella foto: la dott.ssa Laudani, consulente e project manager in progetti europei; il sig. Antonino Mazzara, titolare dell’azienda di marmi sede del workshop, l’artista milanese Alberto De Braud, l’arch. Giovanni Vultaggio, coordinatore del progetto; il dott. Fabrizio Fonte, esperto di comunicazione
Fig. 19 Beautiful sorrow, opera della artista coreana Hysoo Park, nell’ambito dell’iniziativa ArtProcess, installata con la collaborazione del progetto Palinsesto
palazzo della Vicaria a Trapani, si
nistrazione, è stato presentato e
nese Antonio Sammartano, che
è svolto la presentazione dei 27
discusso il sistema di infrastrut-
ha raccolto a Trapani oltre sessan-
progetti di emozioni con la pre-
turazione minore per un turismo
ta artisti internazionali: nelle sali-
senza e l’intervento di numerosi
di qualità nei comuni della Provin-
ne di Trapani nel mese di agosto
rappresentanti di istituzioni, pub-
cia di Trapani; nella sessione pome-
è stata istallata un’opera d’arte in
bliche amministrazioni ed enti
ridiana sono stati presentati gli
sale e rami, Beautiful sorrow,
locali. Il 14 novembre 2008 si è,
interventi di numerosi esperti locali
opera della artista coreana Hysoo
infine, tenuta una conferenza fina-
incaricati dal progetto Palinsesto
Park, che sintetizzando arte, pae-
le sul turismo culturale presso
che nell’occasione hanno potu-
saggio, storia, natura, simboli,
l’Aula Consiliare del Palazzo del-
to esporre i contenuti sviluppati
attesta nella morte invernale il
la Provincia Regionale di Trapa-
nel corso del progetto. Ultima ini-
destino “di sale” dell’uomo che,
ni: nella sessione antimeridiana,
ziativa del progetto è stata la col-
come la moglie di Lot, volta le
riservata ad amministratori locali
laborazione con l’iniziativa ArtPro-
spalle alla cultura, alla sua storia
e funzionari della Pubblica Ammi-
cess, promossa dall’artista trapa-
e ai valori universali. (Fig 19)
NOTE 1 Il sistema di valutazione e la procedura di misurazione dell’interesse turistico culturale, messo a punto con grande entusiasmo e professionalità dalla dott.ssa Marcella Greco, è stato sviluppato attraverso un’attività seminariale congiunta tra gli inter-
venti Palinsesto Palinsesto e Distretto Agroalimentare: si ringraziano il collega dott. Alessandro Alongi e dott. Giovanni Catania, Dirigente della Provincia per aver reso possibile tale sinergia operativa.
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
154 154
Nel dvd allegato alla presente pubblicazione sono inseriti i seguenti approfondimenti relativi al progetto Palinsesto:
1. I 27 progetti di emozioni
2. Mappe delle Risorse attrattive di Turismo culturale della Provincia di Trapani APPROFONDIMENTI
Provincia di Trapani Alcamo Buseto Palizzolo Calatafimi Campobello di Mazara Castellammare Castelvetrano Custonaci Egadi Erice Gibellina Marsala Mazara del Vallo Paceco Pantelleria Partanna Petrosino Poggioreale Salaparuta Salemi San Vito lo Capo Santa Ninfa Trapani Valderice Vita
3. Risorse attrattive Alcamo Buseto Palizzolo Calatafimi Campobello di Mazara Castellammare Castelvetrano Custonaci Erice Favignana Gibellina Marsala Mazara del Vallo Paceco Pantelleria Partanna Petrosino Poggioreale Salaparuta Salemi San Vito lo Capo Santa Ninfa Trapani Valderice Vita
4. Contributi Carla Becchina - Per la creazione di un archivio di immagini sul patrimonio Caterina Bulgarella - Progetto Museo del Marmo Dario Ferrante - Studio di fattibilitĂ per un Museo di arte moderna Arianna Di Miceli - Campi-scuola archeologici a Marsala Serafina Di Rosa - Una proposta di Progetto Comenius Fabrizio Fonte - Panoramica sui linguaggi grafici e formali del GIS Ginetta Di Vita - Un sistema di schedatura delle Risorse Turistico culturali Ugo Locatelli - Mappe sensoriali nella provincia di Trapani Franco Mazzucchelli - Laboratorio artistico a Valderice Paolo Lanari - Progetto grafico e contenuti per un portale web
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
4. Progetto S.T.L. - Sistema Turistico Locale a cura di Giampiero Cappellino e Antonio Barone
Introduzione al capitolo 4 “Progetto S.T.L. - Sistema Turistico Locale” Piero Serra Amm. Del. BLUPETER
Il
progetto per la Provincia di Trapani rappresentava una sfida professionale molto interessante per chi si oc-
cupa di turismo. Infatti il territorio, come sovente avviene nel nostro paese, è ricco di opportunità, di persone, di occasioni meravigliose (talvolta uniche), che devono convivere con contraddizioni infrastrutturali, organizzative, culturali. L’obiettivo era quello di portare un flusso consistente di turisti stranieri in tutti i mesi dell’anno, in modo da bilanciare il tipico picco estivo. La Provincia dispone di molti elementi di attrattività assai diversi tra di loro: è, quindi, potenzialmente in grado di esprimere un portfolio di offerta ampio, capace di dare risposte “desiderabili” a gruppi di turisti animati da interessi precisi. Proprio questa diversità è stata la chiave di volta della soluzione individuata: là dove c’era un interesse preciso c’era una passione e su di essa si poteva costruire un “prodotto” turistico da offrire. Un prodotto coerente con le strutture di ricezione presenti e con le caratteristiche dell’ospitalità tipica del territorio. Le presentazioni hanno avuto all’estero, presso i professionisti del settore, un’accoglienza molto incoraggiante. Un settore turistico attivo tutto l’anno creerebbe ricchezza per il territorio, occupazione per i giovani, cultura professionale, imprenditorialità.
Con l’intervento Sistema Turisti-
filiera. In relazione allo svolgimen-
del Piano di marketing territoria-
co Locale, sono state realizzate
to delle suddette attività, inoltre,
le così articolata:
un complesso di azioni dirette a
è stato possibile fare emergere
Rilevazione ed analisi della
stimolare il territorio di riferimen-
le problematiche relative all’in-
domanda e dell’offerta turi-
to (Comuni della Coalizione) a fare
ternazionalizzazione del compar-
stica del territorio
una riflessione unitaria ed inte-
to, così come percepite dagli
Attraverso queste attività sono sta-
grata in relazione all’opportunità
operatori. Le attività di animazio-
te realizzate le seguenti analisi:
di individuare unico concetto di
ne territoriale, inoltre, hanno per-
“prodotto turistico territoriale”,
messo di creare un ambiente
articolato su più segmenti di offer-
favorevole nei confronti del pro-
ta, sul quale focalizzare e con-
getto, attraverso il coinvolgimen-
centrare tutti gli sforzi di promo-
to di operatori pubblici e privati
zione e comunicazione rivolte ai
e di stimolare i singoli territori del-
principali mercati esteri obiettivo.
la coalizione a fornire suggeri-
Il progetto è stato realizzato in
menti e indicazioni concrete sul-
due fasi.
la percezione della propria voca-
Nel corso della prima fase (Ani-
zione turistica.
mazione territoriale), sono stati
Nel corso della seconda fase (Pro-
realizzati sui singoli territori dei
mozione dell’immagine turistica
Comuni della Coalizione un com-
del territorio), è stato perseguito
• Mappatura dei circuiti della
plesso di incontri, riunioni, tavo-
l’obiettivo di individuare un con-
Provincia di Trapani realizzati da
li di lavoro, nel corso dei quali si
cetto unitario di “prodotto turisti-
Tour Operator
è proceduto a rilevare le infor-
co territoriale”, articolato su seg-
Definizione del concetto di
mazioni di base sulle progettua-
menti di offerta, al fine di promuo-
prodotto turistico territoria-
lità in corso sul territorio e sul
verne l’immagine unitaria sui mer-
le e delle linee di prodotto
posizionamento di ciascun ter-
cati esteri obiettivo.
Sulla base delle analisi condotte
ritorio, anche con scambi di infor-
La seconda fase del Progetto ha
ed attraverso una metodologia di
mazioni con gli operatori della
previsto un’Attività di redazione
coinvolgimento attivo degli at-
• Analisi dell’offerta turistica provinciale e, in particolare: - Analisi quantitativa delle strutture ricettive - Database delle strutture ricettive - Analisi qualitativa delle strutture ricettive - Analisi dell’offerta non ricettiva • Analisi e rilevazione della domanda turistica provinciale
tori dello sviluppo turistico del
• destinabile a gruppi differen-
le imprese turistiche, che inten-
territorio, l’intervento ha consen-
ziati di “appassionati” i quali, pro-
dono posizionarsi lungo l’offer-
tito di individuare un concetto
prio grazie alla loro passione,
ta di uno o più dei filoni indivi-
di prodotto turistico territoriale
mostrano di voler dedicare tem-
duati, di valutare e progettare la
unitario, a sua volta suddiviso
po e risorse alla loro fruizione.
propria offerta turistica in rela-
su specifiche linee di prodotto, fi-
All’interno della “Stanza delle
zione al diverso livello di coe-
nalizzato a costruire per il territo-
meraviglie” sono state individua-
renza individuale rispetto agli
rio un format turistico basato su
te quattro linee di prodotto:
elementi costitutivi di ciascun fi-
una stagione lunga, da soste-
1) Enogastronomia
lone d’offerta.
nere con turisti stranieri ai qua-
2) Storia-Arte-Cultura
Verifica sul campo dell’ap-
li offrire sotto-format definiti, in
3) Natura
petibilità turistica dei for-
grado di sviluppare una crescita
4) Mare
mat individuati e promozio-
economica diffusa e duratura
Per ciascuno di questi filoni so-
ne di incontri diretti
nel tempo.
no stati individuati gli elementi
I format creati sono stati sotto-
Le analisi ed i momenti di incon-
costitutivi che rappresentano le
posti all’esame degli operatori
tro con il territorio hanno portato
connotazioni tecnico operative
internazionali nell’ambito delle
ad individuare un portafoglio
delle singole offerte turistiche.
attività di Workshop all’estero.
d’offerta unitario, costruito intor-
In sintesi, i suddetti elementi co-
Tra questi, solo gli operatori che
no alle “passioni”. Da questo
stitutivi (per ciascun filone) so-
hanno mostrato maggiore inte-
punto di vista, quindi, il territorio
no stati raggruppati in: Promes-
resse a commercializzare le rela-
è stato concepito come una
sa al cliente / Segmento di rife-
tive offerte turistiche, sono stati
“Stanza delle meraviglie”, in
rimento / Compagno di percor-
invitati sul territorio nell’ambito
quanto:
so / Durata del soggiorno con-
di appositi educational tour.
sigliata / Ingredienti dell’offerta
Workshop
/ Caratteristiche delle strutture
L’organizzazione dei workshop è
• fatto di elementi distinti e tutti turisticamente spendibili;
160
• fatto di pezzi “unici”, non ripe-
ricettive offerenti / Mezzi per gli
stata preceduta da una prima
tibili, che consentono una vera dif-
spostamenti / Food & Bevera-
attività di pre-verifica, svolta nel-
ferenziazione dell’offerta turistica;
ge. Tali elementi consentono al-
l’ambito delle seguenti manife-
stazioni: la ITB di Berlino (5-9
1 giornalista che, nel corso degli
guito descritte, si intende fornire
marzo 2008) e la TUR di Gote-
incontri, hanno mostrato il mag-
alla Coalizione un supporto me-
borg (13-16 marzo 2008). In re-
giore e più immediato interesse
todologico in merito alle possibili
lazione alle indicazioni ricevute,
per il nostro territorio.
procedure di definizione e suc-
sono stati organizzati n. 2 wor-
I partecipanti:
cessiva gestione delle relazioni
kshop. I workshop, che si sono svolti durante il mese di mag-
• al Tour “1”: T.O. svedesi e T.O. olandesi;
provinciali intercorrenti tra operatori del settore turistico allargato
gio 2008 e, in particolare, a Ber-
• al Tour “2”: T.O. di Berlino,
(Pubblico e privato), finalizzato
lino (08 maggio 2008) e Stoccol-
T.O. di Dresda e un giornalista
alla concertazione di un unico
ma (29 maggio 2008), hanno vi-
televisivo della ZDF tedesca.
piano di sviluppo turistico di du-
sto l’attiva e coinvolta parteci-
rata pluriennale che coordini a
pazione di complessivi 35 Tour
4.1 Proposta di attivazione
priori l’azione indipendente di
Operator e giornalisti dei paesi
della concertazione territo-
ciascun soggetto coinvolto, nel-
visitati. Le attività condotte nel-
riale finalizzata alla defini-
l’ambito delle scelte di sviluppo
l’ambito dei workshop sono sta-
zione del Piano di Sviluppo
ed investimento turistico.
te assistite da tutto il supporto di
Turistico Territoriale
Per quanto sopra, le attività di
comunicazione necessario a
di Giuseppe Cappellino
seguito descritte si inseriscono in
promuovere le 2 iniziative.
La presente proposta è stata re-
condizioni di complementarietà
Educational Tour
datta al fine di contribuire alla
rispetto ai risultati delle attività
Sono stati realizzati n. 2 Educa-
definizione di una strategia di
di progetto e ciò in quanto
tional Tour nella provincia di Tra-
uscita che possa consentire alla
l’obiettivo dell’intervento Siste-
pani, dal 16 al 19 giugno 2008
coalizione territoriale di patrimo-
ma Turistico Locale è stato foca-
(Tour “1”) e dal 18 al 21 giugno
nializzare e mettere a frutto tutte
lizzato essenzialmente sulla rea-
2008 (Tour “2”) indirizzati ad un
le analisi e i risultati conseguiti
lizzazione di azioni di internazio-
ristretto e selezionato numero di
con l’attuazione delle azioni pre-
nalizzazione dell’offerta turistica
operatori stranieri.
viste dal Progetto Sistema Turi-
attuale del territorio. Attraverso il
A tale effetto sono stati quindi
stico Locale.
processo di concertazione di se-
coinvolti n. 11 Tour Operator e n.
Attraverso le procedure di se-
guito descritto si intende fissare
162
le linee di sviluppo del settore
strategiche e/o operative.
avviare a livello locale il dibattito
turistico provinciale a medio/lun-
La concertazione territoriale alla
sui possibili futuri modelli di ge-
go termine, programmando
quale si fa riferimento, chiara-
stione condivisa delle attività di
azioni di sviluppo che potranno
mente, getta le basi per la suc-
gestione ed esecuzione delle li-
esse realizzate attraverso i piani
cessiva organizzazione del terri-
nee di sviluppo strategiche con-
regionali per il nuovo periodo di
torio in un unico sistema di offer-
certate attraverso il Piano.
programmazione 2007-2013.
ta turistica integrata e coordina-
Nei successivi paragrafi del pre-
In questo senso, si intende anti-
ta ove:
sente documento viene illustrato
cipare i tempi per l’organizza-
• il piano di sviluppo turistico
lo strumento metodologico pen-
zione del territorio alla presenta-
territoriale è il meccanismo di
sato per l’avvio e la gestione del
zione della propria candidatura a
coordinamento;
processo di concertazione terri-
Sistema Turistico Locale / Di-
• l’organizzazione territoriale
toriale delle linee di sviluppo a
stretto Turistico, secondo le li-
di attuazione e gestione del pia-
medio/lungo termine del sistema
nee che saranno indicate dal-
no (es. Distretto Turistico) rappre-
turistico territoriale. In particola-
l’atteso provvedimento dell’As-
senterà il meccanismo di inte-
re, verranno illustrati i seguenti
sessore Regionale al Turismo.
grazione dell’offerta turistica uni-
aspetti:
In definitiva, il processo di con-
taria.
certazione territoriale si propone
Nelle more della definizione dei
delle possibili linee di sviluppo
l’obiettivo di creare una meta
criteri e delle procedure di rico-
strategico del territorio;
unica e condivisa, per il rag-
noscimento dei Distretti Turistici
• procedure di acquisizione dei
giungimento della quale l’inte-
Locali, i territori di riferimento
contributi degli operatori del set-
ro territorio si impegna a porre in
possono quindi cominciare a
tore turistico allargato;
essere comportamenti di svi-
concertare quanto meno la dire-
• procedure di Stesura del Pia-
luppo e di investimento coeren-
zione di sviluppo a medio/lun-
no di Sviluppo Strategico Territo-
ti e conseguenti, ricavandone
go termine che gli stessi inten-
riale;
anche un valido spunto per de-
dono perseguire (Piano di Svi-
• procedure di approvazione
finire validi criteri individuali di
luppo Turistico Territoriale), co-
del Piano di Sviluppo Strategico
scelta tra diverse alternative
gliendo l’occasione per poter
Territoriale.
• procedure di condivisione
Il piano strategico di svi-
obiettivi strategici ed operativi
le viene ripreso, adattandolo al-
luppo turistico
proposto è stato ricavato met-
la dimensione del territorio di
Un piano che si prefigga l’ambi-
tendo a sistema, in chiave di svi-
riferimento, l’obiettivo globale
zioso obiettivo di esprimere le
luppo turistico, l’insieme degli
del piano;
possibili linee di sviluppo del ter-
obiettivi specifici, obiettivi opera-
• il sistema degli obiettivi espo-
ritorio di riferimento, necessa-
tivi ed attività, ricavabili dalla pro-
sto mette a sistema obiettivi
riamente deve tenere conto del-
grammazione regionale 2007-
specifici, obiettivi operativi ed at-
le seguenti condizioni:
2013, relativamente ai seguenti
tività relativi ai richiamati pro-
programmi regionali:
grammi regionali, supponendo
• deve risultare coerente con la programmazione regionale; • deve risultare espressione diretta delle intenzioni di investi-
• PO FESR 2007-2013
una relazione diretta ed imme-
• PO FSE 2007-2013
diata tra il contenuto program-
• PSR 2007-2013
matico/operativo del singolo
mento degli operatori pubblici e
In merito alla struttura di obietti-
obiettivo e la finalità di sviluppo
privati del sistema turistico terri-
vi esposta valgono le seguenti
territoriale conseguita.
toriale;
brevi considerazioni:
La Struttura del Piano è articola-
• deve indicare, a livello di sin-
• il sistema degli obiettivi pro-
ta attraverso livelli successivi di
golo intervento, le possibili fonti
posti rappresenta un possibile
approfondimento del sistema
di copertura finanziaria.
punto di partenza, utile per av-
degli obiettivi territoriali che lo
Al fine di avviare una procedura
viare le consultazioni territoriali.
compongono. In particolare, si
di concertazione territoriale che
La relativa struttura degli obietti-
evidenziano III livelli:
conduca al simultaneo rispetto
vi, ovviamente, può sempre es-
Livello I: Livello Strategico
delle tre condizioni evidenziate, in
sere modificata e/o integrata se-
Rappresenta il massimo livello
allegato al presente documento,
condo le procedure proposte al
di sintesi del Piano ed è costitui-
viene proposta la possibile strut-
successivo;
to da un unico obiettivo globale
tura degli obiettivi strategici e
• l’intero programma di svi-
di piano (che, come sopra antici-
programmatici cui il Piano di Svi-
luppo appare incardinato attor-
pato, è stato fatto coincidere
luppo Strategico Territoriale po-
no all’obiettivo specifico 3.3 del
con l’obiettivo specifico 3.3. del
trebbe ambire. Il sistema degli
PO FESR 2007-2013, del qua-
P.O. FESR 2007-2013), per il
raggiungimento del quale vengo-
mento di ciascun obiettivo spe-
rispondono determinate cate-
no previsti n. 5 obiettivi specifici.
cifico del Piano, si individuano
gorie di progetto.
La strategia di piano viene così
le relative strategie, espresse dai
(vd. dvd - Allegato 1/C)
sintetizzata come in tabella.
relativi Programmi di intervento.
La programmazione preliminare
(Tabella 1)
(vd. dvd - Allegato 1/B)
si ferma a questo livello e cioè
Tabella1
Obiettivi globali e specifici del piano Rafforzare la competitività del sistema turistico provinciale attraverso l'ampliamento, la riqualificazione e la diversificazione dell'offerta turistica ed il potenziamento di investimenti produttivi delle filiere turistiche
Obiettivo globale piano:
Obiettivi specifici:
164
Asse A
Supportare i processi di integrazione della filiera turistica provinciale
Asse B
Potenziare l'offerta turistica integrata e la promozione del marketing territoriale
Asse C
Realizzare iniziative di diversificazione e destagionalizzazione turistica
Asse D
Potenziare le infrastrutture ed i servizi a sostegno dell'imprenditorialità turistica
Asse E
Aumentare il grado di attrattività turistica della destinazione Trapani
Livello II: Livello programmatico
Per ciascun Asse, il contenuto
alla fissazione di un insieme co-
Scendendo di livello, ciascuno
dei relativi programmi di inter-
ordinato di categorie di proget-
dei n. 5 obiettivi specifici sopra
vento viene successivamente
to tutte coerenti con i docu-
riportato rappresenta a sua vol-
approfondito attraverso l’enun-
menti rappresentativi della pro-
ta l’obiettivo globale delle strate-
ciazione dei rispettivi obiettivi
grammazione regionale 2007-
gie di Asse (Asse A, Asse B, As-
operativi, per il raggiungimento
2013, rappresentativo dei pos-
se C, Asse D ed Asse E).
dei quali vengono fissati uno o
sibili progetti che il territorio, se-
In altri termini, per il raggiungi-
più obiettivi di progetto, cui cor-
condo le procedure di seguito
descritte, può e sarà chiamato
più delle categorie di progetti
degli obiettivi di sviluppo al ter-
ad esprimere in relazione agli
sopra individuate.
ritorio;
obiettivi di sviluppo territoriale
Il sistema degli obiettivi strategi-
• distribuzione al territorio dei
programmati.
ci sopra fissato rappresenta il
modelli di acquisizione delle
In definitiva, la bozza di Piano
punto di partenza per avviare la
proposte di progetto;
presentata rappresenta un con-
concertazione con il territorio.
• acquisizione delle proposte
tenitore di possibili progetti di
Ove se ne ravvisi la necessità, il
di progetto provenienti dal ter-
sviluppo che il territorio sarà
sistema degli obiettivi strategici
ritorio;
chiamato ad esprimere secondo
potrebbe essere integrato e/o
• istruttoria delle proposte di
una procedura standard e se-
corretto in relazione a specifi-
progetto ed approvazione del-
condo modalità di esposizione
che criticità e/o esigenze espres-
le stesse;
fissate.
se dal territorio.
• messa a sistema delle pro-
Livello III: Livello progettuale
In ogni caso, al fine di raziona-
poste di progetto approvate;
Il livello progettuale, per quanto
lizzare le richieste di aggiorna-
• stesura del Piano di sviluppo
sopra, appare espresso da un
mento e modifica del sistema di
territoriale;
sistema coerente ed organico
obiettivi strategici esposto, po-
• predisposizione e sottoscri-
di possibili categorie di progetto
trebbe essere adottata una pro-
zione del protocollo d’intesa
rispetto alle quali il territorio sarà
cedura condivisa che permetta
tra tutti i soggetti interessati
chiamato ad esprimersi (vd. dvd
la puntuale valutazione di tutte
all’attuazione degli obiettivi di
- Allegato 1/D), tutte coerenti
le richieste di adeguamento
sviluppo del Piano.
con la programmazione regio-
pervenute.
Attraverso la metodologia pro-
nale. Il vero programma di svi-
Condivisi i contenuti del siste-
posta, si ritiene si possa addive-
luppo, quindi, verrà intermente
ma di obiettivi del piano di svi-
nire in tempi brevi alla definizione
espresso dal territorio attraverso
luppo, la Coalizione potrà avvia-
di un unico Piano Strategico di
la presentazione di un certo nu-
re le attività di concertazione ter-
Sviluppo Turistico del Territorio il
mero di progetti, secondo una
ritoriale secondo lo schema di
quale, una volta concertato, potrà
modulistica prefissata, ciascu-
seguito proposto:
costituire la base per la successi-
no di essi appartenenti ad una o
• presentazione del sistema
va stesura del Piano di sviluppo
Fig. 1 - Fig. 2 Locandine di presentazione di seminari e workshop
166
del Sistema Turistico Locale, se-
4.2 Le attività di animazio-
presupposto che, se il turismo
condo le direttive che il compe-
ne territoriale
nel territorio non si è ancora af-
tente Assessorato Regionale al
di Antonio Barone
fermato quale prima risorsa eco-
Turismo vorrà impartire. A quella
Con l’intervento “Sistema Turisti-
nomica nonostante le potenzia-
scadenza, il territorio si potrà pre-
co Locale” si è inteso attivare
lità a disposizione, ciò è dovuto
sentare con un’idea di sviluppo
una serie di azioni atte a porre
all’incapacità del territorio di fa-
già concertata e già condivisa.
rimedio ad alcuni elementi fre-
re sistema. Ciò vale sia in termi-
Resterà da condividere e con-
nanti lo sviluppo del sistema di
ni di condivisione degli obiettivi
certare i meccanismi di gestione
offerta turistica del trapanese.
che in termini di servizi all’uten-
ed attuazione degli obiettivi stra-
Come tutti gli interventi nel cam-
za, purtroppo ad uno stato di
tegici contenuti nel piano che
po dell’offerta turistica territo-
approssimazione che impedi-
porteranno alla costituzione di
riale, non poteva essere consi-
sce quanto sarebbe auspicabi-
un soggetto gestore del Siste-
derato esaustivo e di immediato
le e legittimo attendersi.
ma Turistico Locale Trapanese.
effetto, partendo soprattutto dal
Riguardo al primo presupposto,
Fig. 3 - Fig. 4: Workshop tematici
BOX 1
pertanto, è stata progettata
mate destinazioni turistiche del-
di Trapani, solo il 40% sono
un’intensa attività di animazio-
la provincia. Successivamente,
aperte tutto l’anno. Se l’obiettivo
ne nel territorio dei 17 Comuni
tale fase è stata ripresa dall’ag-
è cercare nuovi mercati, vista la
della Coalizione. L’obiettivo di
giudicatario dei servizi, l’aggrega-
stagnazione del mercato attuale,
tale fase era quello di individua-
zione Blupeter e Mailander, attra-
occorre puntare sulla destagio-
re elementi unificanti e sugge-
verso l’organizzazione di n. 4 in-
nalizzazione, dunque, sostenere
stioni operative da riportare al
contri territoriali (7 e 8 febbraio
attraverso l’intervento quel 40%
soggetto aggiudicatario della ga-
2008 - Fig. 1) e n. 4 workshop
che soffre d’inverno, ma fornisce
ra internazionale, nel frattempo
tematici (26 febbraio 2008 - Fig.
servizi al mercato quando le co-
avviata, allo scopo di fornire stru-
2, 3, 4) che hanno visto la parte-
se sono più difficili. Tale impegno
menti utili a trasformare un idea-
cipazione di numerosi operatori.
va premiato. Purtroppo, oltre la
le Piano di Marketing Territoriale
(Box 1)
metà di questo 40% sono strut-
in concrete azioni ed aspirazioni
Alcune riflessioni emerse da tale
ture di tipo extralberghiero ed, in
del territorio. Ciò ha consentito,
fase hanno contribuito a prende-
particolare, B&B ovvero attività
tra l’altro, uno screening sulle
re delle scelte essenziali per l’in-
non professionali, di cui la Pro-
necessità soprattutto dei centri
tervento riguardo a quale offerta
vincia di Trapani detiene il re-
minori che possono ricevere dal-
per quale target di utenza. Su
cord regionale.
l’Intervento benefici effetti in mi-
153 strutture per circa 19 mila
Per le loro peculiarità, i B&B ri-
sura ridotta rispetto alle più affer-
posti letto che offre la Provincia
chiedono una massa critica ido-
I soggetti aggiudicatari dei servizi
La forma giuridica del proponente è stata una Associazione Temporanea di Impresa (ATI) tra Blupeter S.p.a. (Capogruppo) e Studio Mailander s.r.l (Partner). Blupeter S.p.a. è una società di consulenza di direzione con una specifica e profonda expertise nel settore turistico; i suoi consulenti sono stati protagonisti di molti dei più rilevanti interventi del settore (Alpitour, Viag-
gi del Ventaglio, NH Italia, Jolly Hotels). Studio Mailander s.r.l. è una primaria società di comunicazione con una radicata specializzazione sul marketing territoriale a supporto di amministrazioni pubbliche e clienti privati (Governo Italiano, Regione Piemonte, Città di Torino, Val D'Ayas, Regione Emilia Romagna, Toroc - Comitato per l'organizzazione delle Olimpiadi, Alpitour).
168
nea a giustificare un intervento
workshop tenutisi a Trapani, nei
l’opportunità di incontrare co-
di un intermediario di tipo indu-
locali della Vicaria, che successi-
modamente sul proprio territorio
striale (tour operator specifico per
vamente sono stati proposti agli
alcuni degli operatori più inte-
il B&B) oppure l’istituzione di un
operatori stranieri nel corso di 4
ressati e già a settembre arrive-
sistema di prenotazione i cui pre-
workshop e 2 missioni promo-
ranno i primi gruppi, mentre altri
supposti ad oggi non esistono, ri-
zionali (maggio) tenutisi in Ger-
giungeranno nel 2009 attraverso
chiedendo innanzitutto una con-
mania (Berlino e Dresda), in Sve-
l’inserimento del territorio trapa-
clamata disponibilità alla collabo-
zia (Stoccolma) ed Amsterdam
nese nei cataloghi di offerta di tali
razione da parte degli associati.
(Paesi Bassi), selezionati quali
operatori. Ma un risultato impor-
Dunque, si restringe di fatto il
mercati più interessanti per l’ini-
tante è stato anche quello di sol-
campo di azione. Rimane un
ziativa. A tali incontri, che hanno
lecitare le istituzioni dell’ENIT,
20% del potenziale che vede la
avuto parecchio seguito di ope-
deputate nelle varie sedi estere a
presenza di strutture di tutte le
ratori, è seguita la fase finale di
promuovere i prodotti italiani,
categorie. Quelle poche struttu-
presentazione sul territorio ed
che hanno scoperto la realtà tra-
re, pur rappresentative in termi-
incontri one to one attraverso
panese di cui non avevano co-
ni numerici, che fanno parte di
l’organizzazione di n. 2 Educatio-
scienza in un modo che aprirà
catene o gruppi, svolgono già
nal Tour (16 - 21 giugno). Nono-
porte ad eventuali futuri inter-
le funzioni di marketing necessa-
stante la selezione dei tour ope-
venti a supporto.
rie che l’Intervento è in grado di
rators che è stata realizzata, le
Si rileva come sia stato dimo-
dare. Risulta, tuttavia, importan-
11 organizzazioni, stabili o spon-
strato che ancora molto c’è da
te che si realizzi un’intensa azio-
tanee, che hanno aderito alla
fare nel comparto in termini di
ne sistemica, almeno in termini
proposta pubblica realizzata sul
comunicazione e presentazione
di immagine, in grado di dare
sito della Provincia, provenienti
dei prodotti. Ma ancor prima
una visione unitaria del territo-
da tutti i territori dei 17 Comuni
occorre costruire tali prodotti,
rio e della sua offerta turistica.
della Coalizione e rappresentati-
migliorare i servizi e l’approc-
Così si è pervenuti a cluster di
vi dei diversi segmenti che com-
cio sistemico, che è l’essenza
prodotto che sono stati condivi-
pongono la variegata offerta tu-
del turismo senza il quale qual-
si con il territorio nel corso dei
ristica trapanese, hanno avuto
siasi azione promozionale risul-
ta vana e priva di fondamento.
grammazione negoziata e degli
pensione al consumo cui desti-
Nonostante le notevoli criticità
altri strumenti messi a disposizio-
nare servizi su misura fondati su
emerse nel corso dell’attuazione
ne dell’imprenditoria locale. I
principi di qualità. Ciò è possibi-
dell’Intervento, legate soprattutto
gruppi di prodotti elaborati dal
le, ma occorre intervenire al più
al protrarsi della fase di espleta-
presente Intervento potrebbero
presto per far crescere negli
mento della gara per l’aggiudi-
divenire obiettivi di programma-
operatori del territorio tale consa-
cazione dei servizi al soggetto
zione in quanto, alla resa dei
pevolezza, una maggiore pro-
attuatore, la realizzazione dell’in-
conti, solo pochi operatori erano
pensione all’accoglienza che non
tervento Sistema Turistico Loca-
in grado di dar esito alle istanze
si estrinseca solo in un generico
le ha presentato elementi di inno-
della domanda straniera, oppor-
sorriso, ma nella concretezza
vazione operativa e di risultati che
tunamente individuata in quella
dei servizi e delle performance,
depongono a favore dell’opportu-
Nord-Europea, che chiede qual-
nell’ottica di una customer sati-
nità dell’intervento stesso.
cosa di diverso da un territorio
sfaction da implementare e far
Per quel che riguarda gli aspetti
diverso dagli altri. Si segnalano le
conoscere all’esterno. È inutile
tecnici, le valutazioni emerse du-
difficoltà di accesso allo stesso,
presentare la ricchezza del patri-
rante lo svolgimento delle attività
non riuscendo l’attuale sistema
monio di un territorio se poi tale
indicano chiaramente che nei
dei trasporti, su scala interna-
patrimonio non è correttamente
prossimi interventi a supporto del
zionale e su scala locale, a dare
fruibile. Ne abbiamo un esempio
comparto è necessario operare
servizi adeguati alle richieste del
lampante nei siti archeologici del
sull’aspetto umano del sistema
mercato turistico internaziona-
territorio, purtroppo coperti dal-
turistico locale trapanese.
le. Esistono standard operativi
la macchia spontanea non con-
Infatti, la massa critica di opera-
sotto cui non si può andare, pe-
trollata che mette a rischio non
tori interessati a sviluppare tale
na l’esclusione dal mercato. Pa-
solo la visibilità dei monumenti,
sistema non è stata proporzio-
radossalmente, il vantaggio del
ma anche la loro stessa conser-
nalmente paragonabile al nume-
territorio trapanese sta nella
vazione, oltre a creare problemi
ro di strutture e posti letto realiz-
mancanza di flussi turistici di
di igiene pubblica a causa della
zati negli ultimi anni in Provincia
massa, dunque può ambire a
presenza di insetti e zecche.
attraverso i sistemi della pro-
flussi di maggiore qualità e pro-
4.3 Promozione dell’immagine turistica del territorio ed “analisi opportunità” a cura di Blupeter S.p.A. e Studio Mailander S.r.l. ( I contenuti di questo paragrafo sono raccolti anche nel DVD allegato alla pubblicazione.)
170
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202
204
206
208
4.4 Iberian Tourist in Sicily
ra di Commercio Italiana a Barcel-
stessi, al fine di garantire un servi-
a cura di Ada Comunicazione
lona.
zio impeccabile e di alta qualità.
Per l’associazione, l’evento ha rap-
Tutte le azioni del progetto realiz-
Premessa di Vincenzo Fazio
presentato un’irrinunciabile occa-
zate, hanno permesso all’Associa-
Presidente dell’Associazione
sione di promozione del territorio
zione Strada del Vino Erice DOC di
Strada del Vino Erice DOC
in armonia con gli scopi sociali e
orientare e sviluppare un’efficace
con i propri fini istituzionali.
promozione turistica della destina-
Dal 26 al 29 Aprile 2008 l’Associa-
La collaborazione sinergica tra la
zione Trapani, ed hanno permesso
zione Strada del Vino Erice DOC è
Strada del Vino Erice DOC, la so-
di raggiungere i seguenti obiettivi:
stata impegnata nella realizzazio-
cietà di consulenza ADA Comuni-
• promuovere un’offerta turisti-
ne di un Workshop diretto agli
cazione srl e la Sanges Tour, ha
ca integrata nel mercato interna-
operatori turistici Spagnoli ospiti
permesso di dimostrare ancora
zionale e sui turisti in arrivo in Sici-
nel territorio della Provincia di Tra-
una volta che l’Associazione è al-
lia dall’aeroporto di Trapani;
pani, denominato “Iberian Tourist
l’altezza di ospitare e gestire con
• far conoscere il marchio Tra-
in Sicily”.
professionalità ed efficacia, even-
pani come eccellenza del brand
Si è trattato di un progetto pro-
ti di livello mondiale e di lasciare
Sicilia e come realtà ricca di valen-
mosso dalla Provincia Regionale
un ricordo indelebile nella memo-
ze storiche e naturalistiche e di gia-
nell’ambito del PIR “Reti per lo Svi-
ria di tutti coloro che, per turismo,
cimenti enogastronomici non ripro-
luppo Locale” (che riunisce insie-
per lavoro o per diletto, hanno avu-
ducibili e ritrovabili altrove;
me alla Provincia capofila altri 17
to modo di conoscere ed apprez-
comuni) e attuato dal Raggruppa-
zare questa terra unica al mondo.
mento Temporaneo di Imprese
La Strada del Vino Erice Doc si è
• potenziare e modificare la per-
composto da Ada Comunicazione
presa cura di tutti gli aspetti orga-
cezione dell’immagine del territo-
srl, Associazione “Strada del Vino
nizzativi correlati all’evento, con
rio trapanese e della sua ricettività
Erice Doc” e Sanges Tour - Magic
particolare riferimento al coinvol-
turistica, al fine di creare, attraver-
West Sicily. Hanno aderito all’ini-
gimento degli operatori associati
so il passaparola positivo, un cir-
ziativa, in qualità di partner ester-
alla Strada e alla sistemazione de-
colo virtuoso di sviluppo delle pre-
ni, anche Airgest, RyanAir e Came-
gli ospiti presso le strutture degli
senze in loco;
• incrementare l’afflusso turistico nella provincia;
• valorizzare e comunicare le ri-
zione Strada del Vino Erice
ci iniziative pubblicitarie.
sorse culturali, naturalistiche, del-
Doc e dal tour operator Sanges
Annovera tra i propri clienti pre-
l’artigianato e delle tradizioni, rura-
Tour - Magic West Sicily,
stigiose aziende e diversi Enti
li ed enogastronomiche;
soggetti operanti in campi diver-
pubblici.
• destagionalizzare gli afflussi
si, ma la cui sinergia rappresen-
turistici offrendo alle strutture d’ac-
ta un valore aggiunto ai fini del suc-
La Strada del Vino Erice Doc
coglienza la possibilità di incre-
cesso dell’iniziativa.
è un’associazione enoturistica che promuove il territorio della Sici-
mentare il loro fatturato;
210
• creare nuove opportunità di
ADA Comunicazione s.r.l.
lia occidentale come sistema turi-
lavoro nel settore della ricettività e
offre da oltre sei anni consulen-
stico locale. La Strada accoglie
dell’accoglienza;
za strategica nel settore della
enti pubblici, aziende private e riser-
• analizzare i bisogni e gli orien-
comunicazione, del marketing e
ve naturali orientate che, fautori
tamenti del flusso turistico sull’ae-
dell’organizzazione di eventi. Il
della cultura dell’accoglienza,
roporto di Trapani;
suo punto di forza è da sempre
vogliono distinguersi nel territo-
• mettere a sistema la promo-
comprendere le esigenze del pro-
rio per la qualificazione dei ser-
zione di un’offerta turistica integra-
prio cliente e saper fornire, con
vizi offerti impegnandosi a promuo-
ta della provincia di Trapani, orien-
passione e competenza, rispo-
vere un turismo di qualità sotto
tandola al mercato spagnolo e in-
ste concrete e rapide alle sue
il profilo culturale, monumentale,
ternazionale.
necessità. Si avvale di risorse
naturalistico ed enogastronomi-
umane con pluriennale esperien-
co. Istituita nel luglio del 2005, oggi
L’iniziativa Iberian Tourist in Sici-
za nel settore e con ottima cono-
la Strada annovera tra i suoi
ly è stata progettata e proposta
scenza della lingua inglese, fran-
associati i numerosi enti pubbli-
da un costituendo raggruppa-
cese e spagnola.
ci e aziende private.
mento temporaneo di imprese
ADA Comunicazione si è occu-
(RTI) composto dalla società di
pata, per conto dei propri clien-
Sanges Tour - Magic West
marketing e comunicazione Ada
ti, di pianificare strategie di co-
Sicily è una delle realtà impren-
Comunicazione s.r.l. (in qua-
municazione, studiare piani di
ditoriali più significative della pro-
lità di capofila), dall’Associa-
marketing e realizzare moltepli-
vincia di Trapani e un’agenzia
marittima e di viaggi che offre
occuperà della rilevazione dei
servizi marittimi e turistici di qua-
dati tramite interviste dirette ai
Camera di Commercio
lità per navi crociere e yacht di
turisti in transito.
Italiana a Barcellona: rap-
lusso. Propone pacchetti turisti-
Soggetto Delegato
presenta il soggetto più indi-
ci integrati in grado di soddisfa-
La RyanAir, prima compagnia
cato a svolgere l’azione di
re ogni tipo di esigenza. Inoltre,
low cost europea che, adottan-
identificazione dei tour opera-
può contare su una fitta rete di
do la politica di privilegiare i
tor spagnoli che si intendono
relazioni commerciali con le prin-
piccoli aeroporti disposti ad
coinvolgere per una visita del-
cipali realtà turistiche internazio-
offrire basse tariffe di atterrag-
la provincia di Trapani allo sco-
nali di outsourcing.
gio e di gestione voli, ha note-
po di far conoscere il territorio
volmente contribuito allo svi-
e di promuoverlo in loco attra-
luppo economico delle città
verso i canali più adeguati.
L’Airgest, società di gestio-
raggiunte dalle tratte aeree coin-
Pertanto, sarà coinvolto dal
ne dei servizi aeroportuali del-
volte; la RyanAir ha aderito al
RTI in qualità di soggetto ter-
l’aerostazione di Birgi “Vincen-
progetto impegnandosi a distri-
zo delegato a svolgere l’inca-
zo Florio”, ha aderito all’inizia-
buire gratuitamente sugli aero-
rico indicato.
tiva che supporterà attraverso
mobili che effettuano voli in arri-
la concessione a titolo gratuito
vo ed in partenza dalla Spagna
Il progetto Iberian Tourist in Si-
degli spazi all’interno dell’aero-
un magazine promozionale
cily ha previsto una serie di azio-
stazione (area Partenze) dove
dedicato al territorio della pro-
ni di co-marketing coerenti con
allocare il corner informativo,
vincia (fino ad esaurimento del-
gli interventi per i Sistemi Turisti-
espositivo e di degustazione
le scorte) e ad inserire sul pro-
ci Locali, finalizzate a promuove-
per la durata di 12 mesi dal-
prio sito il Link al sito della Stra-
re nel mercato spagnolo obietti-
l’avvio del progetto; nonché
da del Vino Erice Doc informa-
vo del progetto un’immagine tu-
l’autorizzazione, sempre a ti-
tivo degli itinerari turistici della
ristica unitaria del territorio com-
tolo gratuito, a far accedere
provincia di Trapani (per un
posto dalle municipalità di Trapa-
nello spazio delle partenze il
periodo minimo di 12 mesi).
ni, Erice, Valderice, Marsala, Bu-
Partner Tecnici
personale del progetto che si
seto Palizzolo, Castellammare
212
del Golfo, Paceco, Gibellina, Sa-
Azione 1 - Individuazione
principi definiti: il turista che si
lemi, Vita, Petrosino, Custonaci,
degli operatori turistici spa-
vuol far giungere a Trapani, infat-
San Vito lo Capo, Castelvetrano,
gnoli
ti, non è il turista generalista o
Campobello di Mazara, Calatafi-
L’azione ha previsto il coinvolgi-
“mordi e fuggi” per il quale un
mi-Segesta e Salaparuta.
mento della Camera di Com-
luogo di vacanza vale l’altro; si
Sono stati attuati una serie di
mercio Italiana a Barcellona, già
tratta, invece, di un visitatore at-
interventi di co-marketing indi-
in contatto con la Strada del Vi-
tento alle valenze storiche e alle
rizzati specificamente al mer-
no Erice Doc a seguito di un in-
bellezze naturalistiche di un ter-
cato spagnolo, avvalendosi del-
contro avvenuto in occasione
ritorio, ma anche ai valori della
le professionalità delle aziende
del salone internazionale del Tu-
tradizione e dell’artigianato, del-
componenti il RTI (un’aggrega-
rismo di Barcellona tenutosi ad
la ruralità e dell’ospitalità, dei
zione di aziende enoturistiche,
Aprile 2008.
prodotti tipici e dell’enogastrono-
un tour operator locale,
La Camera di Commercio ha in-
mia. È per questo motivo che
un’agenzia di marketing e co-
dividuato e selezionato 15-20
di fondamentale importanza è
municazione) e della collabora-
visitatori scelti fra tour operator
risultata la selezione della Ca-
zione tecnica della Camera di
qualificati e giornalisti del settore
mera di Commercio di Barcello-
Commercio Italiana di Barcel-
enogastronomico e del turismo
na, indirizzata solo a tour opera-
lona, della società di gestione
rurale. La struttura si è occupa-
tor e giornalisti che si occupano
dell’aeroporto di Trapani (Air-
ta della divulgazione di tutte le in-
di turismo rurale ed enogastro-
gest) e del vettore aereo Rya-
formazioni relative al territorio
nomico. Anche il turismo più ge-
nAir, al fine di aumentare la visi-
della provincia di Trapani al fine
nerico è stato preso in conside-
bilità nazionale e internazionale
di incentivare i tour operator alla
razione, purché i tour operator
del territorio della provincia e di
conoscenza dello stesso, alla vi-
eventualmente coinvolti siano di-
posizionarsi come meta di rile-
sita e alla simulazione in loco
sposti a proporre pacchetti che
vanza mondiale per il turismo
del pacchetto turistico da pro-
concentrano le mete nel territo-
e la nautica.
porre poi ai potenziali visitatori.
rio della Sicilia occidentale, ap-
Le azioni previste dal progetto
La Camera di Commercio ha at-
profondendo la conoscenza di
sono state le seguenti:
tuato una selezione secondo
questa parte di territorio a di-
Fig. 1 Educational tour in Provincia di Trapani
scapito del classico tour di tutta
che di Mozia e Segesta, sulle
customer satisfaction.
la Sicilia (mordi e fuggi appunto)
bellezze naturalistico-ambienta-
Tale azione ha previsto coinvol-
in una settimana.
li delle riserve naturali orientate. Il
gimento della Strada del Vino
Azione 2 - Educational Tour
tutto è stato completato dal-
Erice Doc, la quale si è presa
in provincia di Trapani (Fig. 1)
l’esperienza e dal contatto diret-
cura di tutti gli aspetti organizza-
Per gli operatori spagnoli selezio-
to con le strutture rurali d’acco-
tivi correlati all’evento, con par-
nati, il progetto ha previsto la
glienza e, soprattutto, con la pos-
ticolare riferimento al coinvolgimen-
realizzazione di un educational
sibilità di testare la straordinaria
to degli operatori associati alla Stra-
tour della durata di 2 giorni. Du-
ricchezza dei giacimenti enologi-
da e alla sistemazione degli ospi-
rante questa occasione sono
ci e gastronomici unici al mondo
ti presso le strutture degli stes-
stati presentati, anche se in for-
di cui la provincia è ricchissima.
si, al fine di garantire un servizio
ma concentrata rispetto alle reali
Ruolo fondamentale, durante
impeccabile e di alta qualità.
proposte di pacchetto turistico
l’educational, è stato svolto dal fat-
Azione 3 - Workshop
integrato, le principali valenze
tore umano, dalla capacità di
L’educational non può rappre-
storico-culturali, naturalistiche
accoglienza e di ospitalità del ter-
sentare un’azione isolata e fine a
ed enogastronomiche del territo-
ritorio e dei suoi abitanti, fattore
se stessa, ma deve essere com-
rio. Per questa “simulazione” di
determinante per la scelta di una
pletata operativamente con un
tour ci si è avvalsa delle presen-
vacanza e reale vantaggio com-
momento di incontro commer-
za nell’ATS di un’aggregazione di
petitivo rispetto alla concorrenza.
ciale tra i tour operator locali e gli
aziende enoturistiche già asso-
Lo scopo di questa azione è sta-
operatori stranieri. Per questo
ciate sotto il comune ombrello
to quello di incantare i tour ope-
motivo è di fondamentale im-
della Strada del Vino Erice doc.
rator e i giornalisti stranieri, farli inna-
portanza, al fine di non rischiare
L’educational ha consentito di far
morare del territorio e di ciò che
di rendere inutili gli sforzi organiz-
conoscere i veri punti di forza del
offre, affinché si sentano, una vol-
zativi dell’educational, dedicare
territorio della provincia di Trapa-
ta rientrati in Spagna, fortemen-
una giornata ad un workshop
ni, soffermandosi in particolare
te motivati a promuovere il “pro-
commerciale. In questa occa-
sulle eccellenze storiche di Erice,
dotto” Trapani nella certezza che
sione, i tour operator spagnoli
sulle testimonianze archeologi-
questo garantisce una totale
hanno presentato i diversi pac-
Fig. 2 Magazine promozionale su Trapani
214
chetti integrati, descritto caratte-
(aspetti storici, naturalistici, eno-
la presenza di intervistatrici che,
ristiche e particolarità degli asso-
gastronomici). Per il workshop
nello spazio temporale che pre-
ciati coinvolti nell’offerta, discus-
sono state predisposte delle
cede l’imbarco, proponevano un
so la parte economica. I tour
aree in modo da rendere possi-
ticket omaggio per una degu-
operator stranieri, d’altra parte,
bile gli incontri one-to-one tra
stazione al bar o un gadget-ri-
hanno potuto chiarire dubbi cir-
operatori locali e stranieri. Inoltre,
cordo a fronte di una breve inter-
ca le specifiche del pacchetto
un’area della sala dedicata agli
vista per la compilazione di un
turistico proposto, richiedere
incontri, è stata adibita a corner
questionario di gradimento sul
eventuali pacchetti personaliz-
di presentazione dei prodotti del-
territorio e di soddisfazione sui
zati, analizzare l’offerta economi-
la produzione locale (oli, vini,
servizi ricevuti. I questionari rac-
ca, conoscere disponibilità.
prodotti di tonnara, sale, pastic-
colti sono stati poi elaborati, rap-
L’evento è iniziato con una pre-
ceria). Durante tutta la giornata
presentando utilissimi strumenti
sentazione del territorio attraver-
sono state messe a disposizione
di rilevazione del livello di gradi-
so l’utilizzo di videoproiezione e
delle hostess e traduttori italiano-
mento percepito.
di un professionista profondo
spagnolo.
Nell’area partenze è stata, inoltre,
conoscitore dell’area da pro-
Azione 4 - Realizzazione di
creata una vetrina delle tipicità più
muovere. A seguire sono iniziate
un punto informativo e di
rappresentative del territorio (vini,
le negoziazioni vere e proprie.
rilevazione dati presso l’ae-
olio, sale, prodotti di tonnara, pastic-
L’evento ha previsto anche l’or-
roporto di Trapani
ceria) quale ulteriore occasione di
ganizzazione di un pranzo du-
Al fine di monitorare il livello di
visibilità per alcune delle specialità
rante il quale gli invitati hanno
gradimento della loro permanen-
enogastronomiche e per le tipicità
avuto l’opportunità di assaggia-
za nel territorio è stato necessa-
locali.
re i piatti della cucina locale e
rio mettere in atto un sistema di
Azione 5 - Realizzazione e
degustare le produzioni vinicole
intercettazione dei turisti in par-
distribuzione di un Maga-
tipiche del territorio; il tutto per
tenza dall’aeroporto di Trapani. È
zine promozionale su Tra-
rafforzare la presentazione delle
stato allestito, nell’area partenze
pani (Fig. 2)
eccellenze locali e trasferire il
dell’aeroporto “Vincenzo Florio”,
Un’altra attività che si è rivelata deter-
concetto di offerta integrata
un apposito corner informativo e
minante per la promozione della
provincia di Trapani presso i viag-
Azione 6 - Link al sito
messo di raggiungere ottimi risul-
giatori spagnoli è stata la realiz-
www.stradadelvinoerice-
tati in termini di:
zazione di una rivista turistica. I con-
doc.it dal sito di RyanAir
• incremento dei flussi di inco-
tenuti di questo magazine sono
All’interno del sito del vettore
ming di turismo dalla Spagna su
molto affascinanti in quanto riguar-
aereo RyanAir è stato creato un
Trapani per merito degli incontri
dano i tesori d’arte e di cultura,
link di collegamento diretto al si-
operativi con i tour operator e i
le bellezze naturalistiche, la ricchez-
to www.stradadelvinoericedoc.it.
giornalisti che promuoveranno il
za delle tradizioni, l’eccellenza
In considerazione del fatto che que-
territorio e gli itinerari presso le
della produzione tipica ed enoga-
sto vettore aereo registra circa cin-
agenzie turistiche;
stronomica della provincia. La rivi-
que milioni di contatti al giorno,
• permanenza e migliore frui-
sta presenta articoli tematici e
la potenziale ricaduta sul terri-
zione turistica del territorio tra-
ipotesi di percorsi possibili; que-
torio è stata elevatissima. Il sito
panese attraverso il coordina-
sti non sono solo itinerari alla sco-
della Strada, infatti, non è dedi-
mento e la gestione di una offer-
perta di siti archeologici o di luo-
cato esclusivamente ai propri
ta turistica integrata;
ghi della natura, ma anche per-
associati; essa presenta un’area
• miglioramento dell’immagi-
corsi lungo le vie del gusto del
dedicata alle eccellenze storiche
ne del territorio della provincia
nostro territorio. Questo permet-
e naturalistiche del territorio. Inol-
di Trapani;
te di orientare la scelta del poten-
tre, la sezione “itinerari” permet-
• incremento della visibilità e del-
ziale visitatore verso le strutture
te di simulare in modo virtuale dei
la percezione del territorio tra-
locali evitando sorprese negati-
possibili percorsi nella provincia
panese a livello internazionale;
ve in cui può incorrere il turista
di Trapani. Entrambe queste aree
• miglioramento della cono-
“fai da te”.
garantiscono all’utente un approc-
scenza dei prodotti e servizi di
La rivista è stata gratuitamente
cio con il territorio, promuoven-
cui il turista può fruire;
diffusa sugli aeromobili della so-
done i suoi punti di forza, e dif-
• aumento dei flussi turistici spa-
cietà RyanAir che effettuano voli
fondono informazioni su tutto ciò
gnoli su Trapani.
da e per la Spagna, inserita nel-
che la provincia offre.
le tasche delle poltrone e diffusa
Considerazioni conclusive
regolarmente.
In conclusione il progetto ha per-
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
216 216
Nel dvd allegato alla presente pubblicazione sono inseriti i seguenti approfondimenti relativi al progetto S.T.L. - Sistema Turistico Locale: 1. Sistema degli obiettivi Allegato 1 B 2. Programmi di intervento e Categorie di progetto Allegato 1 - C Asse A Allegato 1 - C Asse B Allegat o 1 - C Asse C Allegato 1 - C Asse D Allegato 1 - C Asse E APPROFONDIMENTI
3. Elenco dei progetti Allegato 1 D 4. Promozione dell’immagine turistica del territorio e “analisi opportunità” (paragrafo 4.3) 5. Studio Blupeter e Mailander a.1 - Analisi domanda e offerta turistica del territorio a.1 - Analisi offerta turistica - Schede Hotel a.2 - a.3 - Definizione concetto prodotto turistico territoriale a.4 - a.5 - Paesi obiettivo e strategia di portafoglio a.6 - Piano di rinforzo competitivo a.7 - Strategia di comunicazione dell’offerta turistica b.1.1 - Relazione 4 Seminari del 7 e 8 febbraio 2008 b.1.2 - Relazione 4 Workshop 26 febbraio 2008 b.2.1 - Missioni promozionali per i Paesi obiettivo b.2.2 - Allegato 4.a - Introduzione Workshop 01 - Amsterdam_7may08 b.2.2 - Allegato 4.b - Introduzione Workshop 02 - Berlin_8may08 b.2.2 - Allegato 4.c - Introduzione Workshop 03 - Dresden_28may08 b.2.2 - Allegato 4.d - Introduzione Workshop 04 - Stockholm_29may08 b.2.2 - Allegato 5 - Relazione tecnica Workshop b.2.2 - Workshop per i Paesi obiettivo b.2.3 - Allegato 2 - Vademecum incontri one-to-one e profili Tour Operator b.2.3 - Allegato 3 - Profilo sintetico operatori locali b.2.3 - Allegato 4 - Avviso Sito Provincia Manifestazione b.2.3 - Educational Tour sul territorio C - Terme 6. Report della C.C. I. Barcellona sul monitoraggio dei risultati ottenuti con le varie azioni realizzate inerenti il progetto Iberian Tourist in Sicily (a cura di Livia Paretti)
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
5. Progetto Ermes a cura di Piero Calderaio e Mara Noto
Introduzione al capitolo 5 “Progetto Ermes” Nicola Colabella Consulente per il settore bancario
Il progetto Ermes ha risposto, in maniera efficiente, alle esigenze di cambiamento che, nel corso degli ultimi anni, hanno coinvolto il complesso delle politiche di sviluppo del territorio della nostra Regione, con particolare riferimento alla Provincia di Trapani. Il progetto è stato fondamentale al fine di non perdere i risultati conseguiti con il precedente periodo di programmazione (2000- 2006) e di continuare lungo il sentiero della collaborazione per l’attuazione di politiche di sviluppo territoriale integrato. Si è inteso rafforzare il modello della concertazione tra Enti locali e Provincia con l’obiettivo di creare una rete ben integrata, capace di comprendere le potenzialità del territorio della Provincia di Trapani e di valorizzarne le risorse. Il progetto ha visto impegnati gli Enti locali del territorio con la Provincia regionale di Trapani, in un’opera di rafforzamento dei processi di collaborazione tra gli attori locali e di implementazione dei processi di sviluppo del territorio. Il concetto strategico di sviluppo territoriale, che ha coinvolto più soggetti in un contesto condiviso e diffuso, attraverso un coordinamento tra i vari sistemi di sviluppo locale, ha permesso di valorizzare le diverse filiere produttive della Provincia e ha posto le basi per la concezione di un’idea di sviluppo, non più legata al singolo Comune, ma all’intero territorio. Lo sviluppo basato sul rafforzamento dei processi di collaborazione tra gli attori sociali, ha permesso, pertanto, di valorizzare l’intero territorio della provincia di Trapani, senza tralasciare, tuttavia, le specificità e peculiarità delle singole identità locali. La strategia di concertazione adottata nell’ambito del progetto ha voluto, infatti, valorizzare sia le grandi che le piccole realtà del territorio, mettendone in risalto i punti di forza, ma anche i punti di criticità e debolezza, al fine di migliorare le politiche territoriali e di garantire un approccio sistemico ed organico allo sviluppo delle realtà locali. In un’ottica di sviluppo condiviso e integrato, un ottimo risultato è stato conseguito grazie anche al coinvolgimento attivo e diretto dei dipendenti della Pubblica Amministrazione ai quali sono stati forniti strumenti adeguati, non solo di carattere teorico, ma anche pratico, volti a dotare l’Amministrazione stessa delle professionalità necessarie per l’erogazione di nuovi servizi e modelli culturali. Ciò che ci auguriamo è che il processo di sviluppo territoriale, portato avanti dalla Provincia di Trapani, attraverso il progetto Ermes, possa continuare a produrre i suoi effetti anche per il futuro quale esempio di buona prassi. Questa è la nuova sfida che lanciamo sul territorio, in un’ottica di partenariato, integrazione e sviluppo condiviso.
Ermes, progetto realizzato da
Allo scopo di raggiungere il sud-
la Pubblica Amministrazione, re-
Artha srl e da Leader soc. cons.
detto obiettivo, i soggetti pro-
gionale e locale, con particolare
arl, nasce nell’ambito della Misu-
motori del progetto Ermes - nel
riferimento all’assegnazione dei
ra 3.10 del POR Sicilia 2000-
corso degli incontri con i rap-
ruoli e delle competenze, allo
2006 con il cofinanziamento del
presentanti della Provincia di Tra-
scopo di fornire gli strumenti
Fondo Sociale Europeo, del Mi-
pani e dei Comuni della Coalizio-
per dotare l’Amministrazione
nistero del Lavoro, della Salute e
ne - hanno strutturato un inter-
stessa delle professionalità ne-
delle Politiche Sociali e dell’As-
vento in grado di supportare
cessarie per l’erogazione di nuo-
sessorato Regionale del Lavo-
concretamente la rete dei Co-
vi servizi e per l’implementazio-
ro, della Previdenza sociale, del-
muni del trapanese, in coerenza
ne di nuovi processi e modelli
la Formazione professionale e
con la filosofia dei P.I.R. - Proget-
culturali.
dell’Emigrazione. (Box 1)
ti Integrati Regionali .
In rispondenza a quanto espres-
Il progetto Ermes, in coerenza
Coerentemente con la finalità
samente previsto dalla suddetta
con la scheda di identificazione
della misura 3.10, il progetto Er-
Misura, il progetto si è propo-
di intervento del P.I.R. 11 “Ri-
mes si è proposto quale obietti-
sto sia di supportare le istitu-
sorse e competenza”, ha contri-
vo prioritario lo sviluppo e la
zioni pubbliche e le imprese
buito al raggiungimento del-
riqualificazione delle com-
nei processi innovativi, sia di
l’obiettivo generale del progetto
petenze della Pubblica Am-
rafforzare i processi di col-
Pilota “Una Rete di Valore”, ov-
ministrazione - in linea con le
laborazione tra gli attori lo-
vero implementare sistemi
politiche di modernizzazione am-
cali (Enti Locali).
di gestione unitaria dei pro-
ministrativa - nonché il raffor-
Il progetto, finalizzato al migliora-
cessi di sviluppo territoria-
zamento sia delle compe-
mento delle competenze istitu-
li e favorire l’apertura in-
tenze richieste dalle rifor-
zionali, ha previsto quali benefi-
ternazionale del territorio
me istituzionali e di settore
ciari diretti i dipendenti delle
trapanese, attraverso il raf-
sia della governance.
P.P.A.A. della Provincia di Tra-
forzamento dei processi di
Finalità della misura 3.10, infat-
pani e di tutti gli altri Comuni
collaborazione tra gli attori
ti, è sostenere e rafforzare il pro-
aderenti alla Coalizione, indivi-
locali.
cesso di innovazione in atto nel-
duati sulla base delle indicazioni
1
BOX 1
I promotori del progetto
ARTHA s.r.l. Da anni la società mette a disposizione la propria esperienza e conoscenza dei reali fabbisogni del territorio siciliano, sia nel settore privato che pubblico, per offrire una serie di “servizi reali” destinati a migliorare la struttura produttiva e/o amministrativo-gestionale delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. Oggi Artha s.r.l. è specializzata nel settore della progettazione e gestione di iniziative di sviluppo locale a cofinanziamento comunitario, nazionale e regionale, che, attraverso azioni integrate, sono finalizzate ad innovare il tessuto imprenditoriale siciliano contribuendo, in tal modo, allo sviluppo dell’economia isolana. La società, infatti, opera per la realizzazione sia di interventi prettamente formativi che integrati.
delle Amministrazioni di apparte-
LEADER ULIXES Società Consortile a.r.l. Leader Ulixes, società consortile a.r.l. senza fini di lucro fondata nel 1992, fornisce servizi di assistenza tecnica, organizzativa e di mercato, connessi all’innovazione tecnologica delle imprese, allo sviluppo dell’agricoltura, dell’artigianato, del turismo nel rispetto dell’ambiente. La sua mission è quella di promuovere lo sviluppo turistico e agrituristico, di incentivare e sostenere l’artigianato e la piccola impresa, di valorizzare e promuovere le produzioni agricole e artigianali locali, di realizzare efficaci percorsi di formazione professionale e di sostegno alle politiche occupazionali.
• Monitoraggio e valutazione
nenza ed in coordinamento con
• dal punto di vista istituziona-
le Amministrazioni stesse.
Di seguito sarà dedicato un pa-
le è necessario non vanificare
Gli obiettivi specifici raggiunti dal
ragrafo ad ogni azione proget-
lo sforzo che, a tutti i livelli nel-
progetto Ermes sono stati:
tuale, allo scopo di descriverne
la formulazione dei percorsi
• creare una rete di uffici pub-
gli obiettivi perseguiti e le mo-
programmatici, è stato profu-
blici per lo sviluppo destinata ad
dalità di realizzazione, nonché i
so nel corso del precedente
integrare e sviluppare le com-
risultati prodotti.
periodo (2000-2006);
petenze dei funzionari in materia
• alla luce dell’attivazione di un
di pianificazione infrastrutturale e
5.1 La ricerca
Organismo Intermedio, il ruolo
implementazione dei servizi in
La ricerca, condotta nell’ambito
delle province deve essere raf-
rete;
del progetto Ermes, prende avvio
forzato nell’ottica di una mag-
• riqualificare ed aumentare le
da alcune fondamentali premes-
giore riflessione in materia di
competenze specifiche dei desti-
se manifestate dalla Pubblica
organizzazione degli uffici, dei
natari dell’intervento;
Amministrazione della Provincia
rapporti di collaborazione tra
• qualificare i livelli di efficienza
di Trapani, discusse durante diver-
gli uffici di supporto degli orga-
delle Pubbliche Amministrazioni
si incontri propedeutici all’avvio
ni politici e le altre componen-
Locali attraverso la condivisio-
delle attività:
ti istituzionali, sociali e produt-
ne di meccanismi di rete.
• il personale provinciale e comunale necessita di rispon-
tive del partenariato. La ricerca ha previsto due azioni:
Il progetto, seguendo un ap-
dere in maniera più puntuale alla
A - Aggiornamento stati-
proccio integrato e siste-
sfida posta dalle esigenze di
stico dei dati contenuti nel
mico, ha previsto le seguenti
mutamento nelle modalità di
METAPLAN della Provincia di
azioni:
pianificazione e programma-
Trapani;
• Ricerca
zione dello sviluppo locale,
B - Realizzazione di un
• Intervento formativo
espresse nei documenti strate-
applicativo Web per la gestio-
• Sensibilizzazione, informa-
gici in direzione di una pro-
ne dinamica degli interventi stra-
grammazione dello sviluppo
tegici installato nel portale della
zione, pubblicità 222
più partecipata ed efficace;
Provincia Regionale di Trapani.
l’aggiornamento dei dati, ma
l’obiettivo di rafforzare il turismo
anche la raccolta di nuove tavo-
nel trapanese;
Azione A - Aggiornamento
le relative alla condizione socio-
• progetto Palinsesto, che
statistico dei dati contenu-
economica della Provincia di Tra-
ha effettuato una mappatura del-
ti nel METAPLAN della Pro-
pani, in riferimento ad informa-
le risorse turistiche culturali del
vincia di Trapani
zioni di tipo demografico, al
territorio.
Questa azione di ricerca riveste
mondo del lavoro, allo sviluppo
Allo scopo di raccogliere i dati
un ruolo fondamentale nell’ambi-
delle imprese, all’agricoltura, al-
necessari all’aggiornamento
to del progetto, in quanto finaliz-
la vitivinicoltura, alla pesca, al
statistico ed al reperimento di
zata alla raccolta di dati statisti-
disagio sociale, all’istruzione, al
nuove informazioni e tavole da
ci relativi al territorio di interven-
commercio (import-export), al
inserire nella ricerca, sono state
to, utili sia a migliorare la com-
sistema creditizio, al sistema in-
utilizzate due differenti meto-
prensione del livello di sviluppo
frastrutturale, al turismo ed alla
dologie di lavoro: la ricerca
raggiunto ad oggi, sia ad indivi-
sanità.
documentale e la ricerca sul
duare nuove strategie di pro-
Ad integrazione, si è effettuata
campo.
grammazione.
una raccolta di materiali docu-
Coerentemente con le metodo-
Obiettivo della ricerca è stato,
mentali relativi ai progetti realizza-
logie di lavoro, gli strumenti di
dunque, delineare un qua-
ti nella Provincia che hanno con-
indagine utilizzati sono stati:
dro quanto più aggiornato e
tribuito allo sviluppo del territorio:
dettagliato dello scenario
• progetto Interfaccia, finaliz-
socio-economico dei Comu-
zato all’internazionalizzazione
ni del territorio trapanese
d’impresa, con il coinvolgimento
nel periodo 2004-2008, at-
dei giovani trapanesi;
• dati accessibili mediante ricerca desk; • banche dati reperibili sul territorio; • uffici provinciali e comunali;
traverso l’aggiornamento dei da-
• progetto Distretto Agroa-
ti statistici contenuti nel META-
limentare, mirato all’interna-
chiave.
PLAN (attualmente riferiti al pe-
zionalizzazione delle imprese
Si riportano di seguito le fonti e
riodo temporale 1998-2003).
agroalimentari;
gli uffici pubblici e/o privati che
2
L’azione ha previsto non solo
• progetto STL, che si è posto
• rapporti diretti con testimoni
sono stati contattati per la rac-
colta delle informazioni, in base
• Ministero delle Politiche Agri-
alla specifica metodologia utiliz-
cole, Alimentari e Forestali -
zata.
Rapporto sul settore vitivinicolo
Ricerca documentale, con-
• PALINSESTO - Analisi stati-
dotta attraverso la modalità
stica su Turismo e Beni Culturali
desk di raccolta dei dati e la
nella Provincia di Trapani
consultazione delle tavole e dei database delle seguenti fonti documentali:
to della Sanità • UnionCamere
• Banca d’Italia
Ricerca sul campo, condotta
• Enac
presso i seguenti uffici e settori
• INAIL
della Provincia di Trapani:
• InfoCamere
• Autorità portuale di Trapani
• INPS
• Camera di Commercio di
• ISMEA - Aspetti strutturali e di mercato nel comparto dei vini Doc-Docg • ISTAT • Istituto Tagliacarne
Trapani • Delegazione di spiaggia di S. Vito Lo Capo • I.M.A. Industria Meridionale
• Ufficio della Capitaneria di Porto della Provincia di Trapani • Ufficio della Capitaneria di Porto di Marsala • Ufficio della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo • Ufficio della Capitaneria di Porto di Trapani • Ufficio locale marittimo di Castellammare del Golfo • Ufficio locale marittimo di Favignana-Levanzo • Ufficio locale marittimo di Marettimo • Ufficio Statistica della Provincia di Trapani • Provincia di Trapani
Alcolici Srl di Trapani
• ISVAP
• Impresa portuale di Trapani
Azione B - Realizzazione di
• Ministero del Lavoro, della
• Provincia Regionale di Tra-
un applicativo Web per la
pani - Settore 6° Sviluppo eco-
gestione dinamica degli in-
nomico, Attività produttive, Po-
terventi strategici da instal-
litiche agrarie, Turismo, Sport
lare nel portale della Pro-
e Cultura
vincia Regionale di Trapani
Salute e delle Politiche Sociali • Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca • Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti 224
• Regione Sicilia - Assessora-
di Pantelleria
• S.C.S. Southern Cargo Service Srl di Trapani • Ufficio circondariale marittimo
In accordo con l’Amministrazione Provinciale, è stato progettato, realizzato ed installato
all’interno del portale della Provin-
degli Sportelli Unici.
esperti nel settore, sia attraverso
cia di Trapani un applicativo
Al fine di raggiungere l’obiettivo
il confronto personale e diretto,
Web, accessibile dopo identifica-
generale di supportare le isti-
sia attraverso le nuove tecnolo-
zione con user e password, in
tuzioni nei processi inno-
gie che favoriscono una comuni-
grado di permettere l’inseri-
vativi e di rafforzare i pro-
cazione a distanza.
mento e la gestione di file
cessi di collaborazione tra
Relativamente all’articolazione
relativi ad interventi strate-
gli attori locali, i percorsi for-
didattica, Trapani è stata la sede
gici realizzati dalla Provincia
mativi sono stati strutturati in
delle lezioni teoriche in aula per
Regionale di Trapani.
modo innovativo ed originale.
tutti i percorsi formativi, mentre
Obiettivo di tale azione è con-
I tradizionali momenti di aula, in-
l’addestramento in affiancamen-
sentire concretamente lo
fatti, si sono alternati a momen-
to, come chiarito in precedenza,
scambio di buone prassi tra
ti di addestramento in af-
si è svolto presso le sedi di lavo-
tutte le amministrazioni pro-
fiancamento. Tale metodologia
ro dei singoli beneficiari.
vinciali, rendendo visibili e con-
didattica, dunque, ha consentito
Il progetto ha previsto la realizza-
divisibili, all’interno del portale
ai beneficiari dei percorsi forma-
zione di 5 percorsi formativi:
della Provincia, gli interventi stra-
tivi di apprendere nuove strategie
1. Tecniche di valutazio-
tegici inseriti nella mappatura.
e modalità di lavoro, nonché di
ne e verifica degli investi-
sviluppare nuove competenze
menti pubblici (200 ore) il cui
5.2 L’intervento formativo
ed abilità direttamente nell’ufficio
obiettivo è stato:
L’azione di formazione è stata
di appartenenza, all’interno del-
rivolta direttamente ai dipenden-
la Pubblica Amministrazione.
delle tecniche di valutazione
ti della Pubblica Amministrazione
La possibilità di apprendere nel
e verifica degli investimenti
della Provincia di Trapani, allo
corso dello svolgimento delle
pubblici;
scopo di aumentarne le com-
specifiche mansioni ha consen-
petenze specifiche in materia di
tito ai beneficiari di gestire con
tecniche di valutazione degli in-
maggiore facilità i propri tempi di
2. Tecniche di finanza in-
vestimenti pubblici, di Project Fi-
lavoro, con la certezza di essere
novativa, (50 ore) il cui obiettivo
nancing e di gestione della rete
costantemente supportati da
è stato:
• far acquisire la padronanza
• uniformare le competenze dei beneficiari.
• far acquisire competenze sul-
progettazione e l’attivazione di
dro Falgares (Il concetto di ester-
le modalità innovative di acquisi-
programmi di sviluppo locale,
nalità positive e negative; Tecni-
zione di risorse finanziarie da
d’interesse per il territorio della
che di analisi costi/benefici); Gil-
parte dell’ente locale;
Coalizione stessa.
do La Barbera (Tecniche di ana-
Nello specifico, i percorsi sono
lisi costi/benefici).
• far acquisire competenze in merito al project financing. 3. Tecniche di gestione in-
stati articolati come da tabella a fianco. (Tabella 1)
tegrata della Rete degli
za innovativa
Sportelli Unici e di siste-
Corso 1 - Tecniche di valu-
Al corso si sono iscritti 18 di-
matizzazione delle proce-
tazione e verifica degli inve-
pendenti delle Amministrazio-
dure autorizzative (100 ore) il
stimenti pubblici
ni di Trapani e provincia anche
cui obiettivo è stato:
Al corso si sono iscritti 18 di-
se, al termine del percorso, 16
• illustrare e far sperimentare ai
pendenti delle Amministrazioni
sono stati i beneficiari che han-
beneficiari l’architettura informa-
di Trapani e provincia anche se,
no conseguito l’attestato di fre-
tica, organizzativa e procedura-
al termine del percorso, 13 sono
quenza.
le del modello d’intervento pro-
stati i beneficiari che hanno otte-
Il gruppo di beneficiari del cor-
posto, con applicazione relativa
nuto l’attestato di frequenza.
so è caratterizzato dall’etero-
ai singoli endoprocedimenti.
Il gruppo di beneficiari del corso
geneità dei Comuni di prove-
4. Tecniche di program-
è caratterizzato dall’eterogenei-
nienza degli stessi (Marsala,
mazione e sviluppo del ter-
tà dei Comuni di provenienza
Valderice, Castelvetrano, Tra-
ritorio (300 ore) - n. 2 edizioni il
degli stessi (Marsala, Valderice,
pani, Buseto Palizzolo, Cam-
cui obiettivo è stato:
Castelvetrano, Castellammare
pobello di Mazara).
del Golfo, Custonaci, Trapani,
La docente Caterina Caldarella
pacità delle strutture responsabili
Buseto Palizzolo, Salaparuta).
ha condotto tutte le attività d’au-
del piano territoriale Provinciale e
I docenti che hanno condotto le
la (Il partenariato Pubblico- Priva-
della Programmazione nel territo-
attività di formazione sono stati:
to; La realizzazione d’investi-
rio della Coalizione;
Caterina Caldarella (Tecniche di
menti pubblici in finanza di pro-
analisi costi/benefici); Alessan-
getto).
• contribuire ad elevare la ca-
• programmare e stimolare la 226
Corso 2 - Tecniche di finan-
Tabella 1 CORSO 1 - Tecniche di valutazione e verifica degli investimenti pubblici MODULO
ORE TEORIA
ORE PRATICA (in addestramento e affiancamento)
TOTALE
Il Concetto di esternalità positive e negative
13
87
100
Tecniche di analisi costi/benefici
12
88
100
TOTALE
200
CORSO 2 - Tecniche difinanza innovativa MODULO
ORE TEORIA
ORE PRATICA (in addestramento e affiancamento)
TOTALE
Il partenariato Pubblico-Privato
13
12
25
La realizzazione d’investimenti pubblici in finanza di progetto
12
13
25
TOTALE
50
CORSO 3 - Tecniche di gestione integrata della Rete degli sportelli Unici e di sistematizzazione delle procedure autorizzative MODULO
ORE TEORIA
ORE PRATICA (in addestramento e affiancamento)
TOTALE
Il Modello di Rete degli Sportelli Unici
25
75
100
TOTALE
100
CORSO 4- Tecniche di programmazione e sviluppo del territorio - edizione 1 MODULO
ORE TEORIA
ORE PRATICA (in addestramento e affiancamento)
TOTALE
La progettazione e attivazione di programmi di sviluppo locale
0
300
300
TOTALE
300
CORSO 5 - Tecniche di programmazione e sviluppo del territorio - edizione 2 MODULO
ORE TEORIA
ORE PRATICA (in addestramento e affiancamento)
TOTALE
La progettazione e attivazione di programmi di sviluppo locale edizione
20
300
300
TOTALE
300
Corso 3 - Tecniche di ge-
Al corso si sono iscritti 18 dipen-
to l’attestato di frequenza.
stione integrata della Rete
denti delle Amministrazioni di Tra-
Il gruppo di beneficiari del corso
degli Sportelli Unici e di si-
pani e provincia anche se, al ter-
è caratterizzato dall’eterogeneità
stematizzazione delle pro-
mine del percorso, 16 sono stati
dei Comuni di provenienza degli
cedure autorizzative
i beneficiari che hanno consegui-
stessi (Marsala, Erice, Custona-
Fig. 1 Laboratorio sullle strategie di sviluppo del territorio della Provincia di Trapani
ci, Calatafimi-Segesta, Castelve-
lino e Maria Stella Mustazza.
Alongi, Giampiero Cappellino e
trano, Castellammare del Golfo,
Il gruppo di beneficiari del cor-
Daniela Cardella.
Salemi, Trapani, Buseto Palizzo-
so è caratterizzato dalla quasi
lo, Salaparuta, Campobello di
omogeneità dei Comuni di pro-
5.3 L’attività di sensibiliz-
Mazara).
venienza degli stessi (Calatafi-
zazione, informazione, pub-
L’unico modulo (Il modello di Rete
mi-Segesta, Castelvetrano, Ca-
blicità
degli Sportelli Unici) previsto dal
stellammare del Golfo).
L’azione è stata finalizzata sia
percorso di formazione è stato con-
228
alla promozione del progetto nel-
dotto, parallelamente, dai seguen-
Corso 5 - Tecniche di pro-
l’ambito delle singole Ammini-
ti docenti: Giulio Falgares, Vin-
grammazione e sviluppo del
strazioni coinvolte, sia alla realiz-
cenzo Macaluso, Andrea Schirò.
territorio (edizione 2)
zazione di un evento il quale ha
Al corso si sono iscritti 9 dipen-
permesso ai referenti delle stes-
Corso 4 - Tecniche di pro-
denti delle Amministrazioni di
se Amministrazioni di confron-
grammazione e sviluppo del
Trapani e provincia anche se, al
tarsi sulle strategie di sviluppo
territorio (edizione 1)
termine del percorso, 8 sono
condivise dal territorio di Trapa-
Al corso si sono iscritti 10 di-
stati i beneficiari che hanno con-
ni e provincia.
pendenti delle Amministrazioni
seguito l’attestato di frequenza.
L’evento “Laboratorio sulle
di Trapani e provincia anche se,
Il gruppo di beneficiari del corso
strategie di sviluppo del
al termine del percorso, 8 sono
è caratterizzato dalla quasi omo-
territorio della Provincia di
stati i beneficiari che hanno
geneità dei Comuni di prove-
Trapani - Le istituzioni a
conseguito l’attestato di fre-
nienza degli stessi (Trapani, Ca-
confronto per creare siste-
quenza.
stelvetrano, Marsala).
ma” si è svolto mercoledì 17 di-
L’unico modulo (La progettazio-
L’unico modulo (La progettazio-
cembre 2008 presso l’ex Convit-
ne e attivazione di programmi di
ne e attivazione di programmi
to Sales di Erice (TP).
sviluppo locale) previsto dal per-
di sviluppo locale) previsto dal
Al convegno hanno partecipato
corso di formazione è stato con-
percorso di formazione è stato
i Comuni di: Trapani, Erice, Mar-
dotto, parallelamente, da: Cate-
condotto, parallelamente, dai
sala, Buseto Palizzolo, Castel-
rina Borruso, Giampiero Cappel-
seguenti docenti: Alessandro
lammare del Golfo, Paceco, Sa-
Fig. 2 - Fig. 3 Evento “Laboratorio sullle strategie di sviluppo del territorio della Provincia di Trapani. Le istituzioni a confronto per creare sistema”
lemi, Vita, Custonaci, San Vito Lo Capo, Castelvetrano, Calata-
• Sabato 13 dicembre 2008
corso durante l’incontro di Eri-
Key 75: Trapani, Presiden-
ce tra la Provincia e i sindaci
fimi-Segesta e Salaparuta.
te Provincia e 17 sindaci danno
del territorio. Si punta sui circui-
(Fig. 2 e Fig. 3)
il via a concertazione su piano
ti turistici e agro-alimentari di
L’incontro è stato moderato da
strategico territoriale
qualità e le infrastrutture
Giovanni Pepi (condirettore del Giornale di Sicilia) e ha vi-
www.quotidianodisicilia.it: • Martedì 16 dicembre 2008
sto intervenire rappresentanti di
Giornale di Sicilia: Fondi
istituzioni ed amministrazioni lo-
europei, a Trapani vertice con i
cali. (Box 2)
sindaci Pdl
Confronto fra le istituzioni - Provincia e Comuni sulla condivisione di numerosi temi www.siciliainformazio-
Nel pomeriggio, sempre presso
Key 75: Trapani, il Presi-
ni.com: Province. Trapani, pia-
i locali dell’ex Convitto Sales, è
dente della Provincia e 17
no agenda 2007-2013 in siner-
stata organizzata una confe-
sindaci insieme per program-
gia con i Comuni
renza stampa, a cui hanno
mare la spesa dei fondi co-
partecipato rappresentanti isti-
munitari
tuzionali di Trapani e Provincia e giornalisti di importanti quotidiani a livello regionale.
La Sicilia, Trapani: Una sinergia tra gli enti per lo sviluppo
www.telesud3.com: Sinergie per lo sviluppo - Incontro oggi all’ex Convitto Sales di Erice tra gli amministratori
www.marsalace.it: Trapani,
locali per definire una strate-
Infine, numerosi sono stati gli ar-
Presidente Provincia e 17 sin-
gia per utilizzare al meglio i fon-
ticoli pubblicati sui quotidiani (al-
daci danno il via a concertazione
di comunitari di Agenda 2007-
cuni dei quali on-line) del territo-
su piano strategico territoriale
2013
rio di Trapani e provincia. Si riportano qui di seguito gli ar-
www.trapaniok.it: Il Piano è davvero strategico
ticoli pubblicati (su giornali e quotidiani on-line) e i comuni-
www.telesud3.com: Fondi Europei, un coordinamento tra Provincia e Comuni per rea-
• Mercoledì 17 dicembre 2008
lizzare infrastrutture nel territo-
cati stampa di agenzie pub-
Key 75: Trapani, al via il co-
rio - L’ex convitto Sales di Erice
blicitarie relativi alla realizza-
ordinamento dei sistemi di svi-
ha ospitato oggi una riunione
zione del convegno:
luppo locali - Tracciato il per-
operativa tra Provincia regio-
BOX 2
Elenco delle rappresentanze istituzionali e private che hanno preso parte al convegno
Comune di Buseto Palizzolo Luca Gervasi (Sindaco)
Comune di Salemi Nino Scalisi (Vice Sindaco)
Comune di Calatafimi-Segesta Fiorello Antonino (Consigliere) Francesco Scandariato (Tecnico Comunale)
Comune di San Vito Lo Capo Maria Cusenza (Assessore) Giuseppe Vultaggio
Comune di Castellammare del Golfo Salvatore Matranga (Funzionario) Carlo Navarro (Vice Sindaco)
Comune di Trapani Nicola Messina (Vice Sindaco) Comune di Vita Diego Genua (Vice Sindaco)
Comune di Castelvetrano Giovanni Pompeo (Sindaco)
Giornale di Sicilia Giovanni Pepi (Condirettore)
Comune di Custonaci Mario Pellegrino (Sindaco) Comune di Erice Giuseppe Caradonna (Assessore) Giacomo Catania (Resp. SUAP) Natale Di Grazia (Tecnico) Antonio Giovannelli (Consigliere del Sindaco) Gianni Mauro (Consulente del Sindaco) Giovanna Millocca (Presidente Consiglio Comunale) Laura Montanti (Vice Sindaco) Angela Pantaleo (Consigliere Comunale) Comune di Marsala Anna Bandini (Assessore) Vincenza Canale (Direttore Comunale) Comune di Paceco Antonio Pellegrino (Ufficio Amministrazione) Comune di Salaparuta Rosario Drago (Sindaco) Pietro Maltese (Vicepresidente del Consiglio Comunale) Francesco Musso (Presidente del Consiglio Comunale)
nale di Trapani ed i sindaci di
Provincia Regionale di Trapani Alessandro Alongi (Ufficio Programmazione) Enrico Camilleri (Esperto) Antonino Cristian Cammarata (Dipendente) Giovanni Catania (Dirigente Provinciale del Settore Programmazione) Daniela Cardella (Collaboratore del Progetto CISTE) Pietro La Porta (Collaboratore Esterno) Baldassare Lauria (Assessore) Irene Oddo (Dipendente) Alessandro Putaggio (Resp. P.T.P) Girolamo Sugamele (Collaboratore del Progetto CISTE) Giovanni Vultaggio (Consulente Coordinatore PIR) Antonio Vullo (Dirigente) Comune di Trapani - Ufficio Europa Caterina Borruso (Esperto Programmazione e Sviluppo Locale) Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Ingegneria Francesco P. Di Benedetto (Docente)
sviluppo locali
17 comuni. È stato tracciato il percorso per utilizzare al meglio i fondi comunitari di Agenda 2007- 2013 www.trapanioggi.it: Erice - Coordinamento sistemi di 230
all’ex Convitto Sales - Piani strategici per il territorio
• Giovedì 18 dicembre 2008 Giornale di Sicilia: Piano comune sui fondi europei - Assemblea di 17 sindaci a Erice La Sicilia: Erice: incontro
MFSicilia: A Trapani sviluppo condiviso tra i comuni www.trapaniok.it: La Provincia punta sulla concertazione con i Comuni
• Venerdì 19 dicembre 2008 www.economiasicilia.it: Trapani sviluppo locale condi-
• Giovedì 18 dicembre [servizio ore 19,30 e repliche] Trm
Per la valutazione del percorso, a tutti gli allievi sono state distribuite delle schede di valutazione appositamente predisposte
viso Si riporta, inoltre, l’elenco delle
5.4 L’azione di monitoraggio
che hanno indagato aspetti diver-
emittenti televisive che han-
e valutazione
si a seconda che si stesse valu-
no trasmesso sul circuito regio-
Nell’ambito del progetto, è stata
tando l’attività d’aula o quella di
nale il servizio relativo al Conve-
dedicata molta attenzione all’at-
affiancamento; per tale motivo, di
gno:
tività di monitoraggio e valutazio-
seguito queste due attività sono
ne, con particolare riferimento
state analizzate separatamente.
all’azione formativa.
La scala di misurazione utilizza-
L’azione si è posta l’obiettivo di:
ta è stata la seguente, a cui è
Canale 2
• verificare il buon funziona-
stato associato un opportuno
Tele sud
mento delle procedure di attua-
codice numerico per facilitare,
Televall
zione;
in sede di calcolo, le elabora-
• Sabato 13 dicembre 2008 [news ore 14,00 e repliche]
Tele Alpa Tgs Video Sicilia • Mercoledì 17 dicembre [servizio ore 14,00 e repliche]
• analizzare gli effetti delle azioni previste dal progetto;
zioni: =
1
• Insufficiente =
2
degli obiettivi previsti con le atti-
• Mediocre
=
3
vità concretamente realizzate;
• Sufficiente
=
4
• Buono
=
5
• verificare la corrispondenza
• produrre un flusso informati-
• Scarso
Canale 2
vo continuo sullo stato di avan-
• Distinto
=
6
Tele sud
zamento delle attività;
• Ottimo
=
7
Televallo Tele Alpa 1 Tgs Video Sicilia
• individuare in tempo utile l’insorgenza di eventuali problemi;
Nel calcolare il gradimento mani-
• acquisire tutte le informazio-
festato dai beneficiari si è ritenu-
ni necessarie per la valutazione
to più opportuno tenere in con-
dell’impatto socio-economico.
siderazione soltanto le valuta-
zioni che riportavano i giudizi “distinto” e “ottimo”, ritenendo
tesi;
che esprimessero al meglio il li-
• capacità di applicazione
vello di soddisfacimento degli
delle conoscenze e delle com-
utenti.
petenze;
Attività d’aula Gli aspetti che sono stati tenuti
232
• capacità di analisi e di sin-
• capacità di eseguire i compiti assegnati;
• impegno assunto; • partecipazione alle attività teoriche; • partecipazione alle esercitazioni pratiche. Tenendo in considerazione le attività sopra elencate, il grafico 1
in considerazione per analizzare
• capacità trasversali;
mostra la graduatoria del livello
la valutazione sono stati:
• conoscenza degli argomenti;
di gradimento manifestato dai
beneficiari. Così, appare eviden-
hanno gradito di più è stato
do lo 89% di gradimento pre-
te che tra le attività che mag-
“Tecniche di analisi costi/benefi-
sentato precedentemente. Il se-
giormente sono state apprezza-
ci” relativo al corso “Tecniche di
condo corso in ordine di gradi-
te quella che spicca di più è sta-
valutazione e verifica degli inve-
mento è stato “Tecniche di pro-
to l’impegno assunto dai docen-
stimenti pubblici”. La raccolta e
grammazione e sviluppo del ter-
ti, che ha raccolto il 77% di gra-
la successiva elaborazione delle
ritorio”, raccogliendo il 78% di
dimento tra i beneficiari. Que-
schede di valutazione in riferi-
risposte positive. (Grafico 3)
sto significa che tra tutte le valu-
mento a questo modulo, infatti,
tazioni pervenute il 77% hanno
hanno rivelato che quasi il 91%
Affiancamento
avuto come giudizi “distinto” e
dei risultati pervenuti recavano
I temi che, invece, sono stati
“ottimo”. Molto apprezzata è
i giudizi “distinto” o “ottimo”. Al-
presi in considerazione durante
stata anche la partecipazione al-
tri moduli molto apprezzati sono
l’attività di affiancamento sono
le attività teoriche e la capacità di
stati quelli caratterizzanti il corso
stati i seguenti:
eseguire i compiti assegnati, su-
“Tecniche di finanza innovativa”,
• abilità apprese;
perando - entrambi - il 70% di
il cui gradimento ha raggiunto
• impegno assunto in affian-
gradimento tra i fruitori dell’attivi-
lo 89%. In generale, il grafico 2
tà formativa. (Grafico 1)
mostra che quasi tutti i moduli hanno raccolto il soddisfacimen-
Considerando, invece, i diversi
to degli utenti. (Grafico 2)
moduli che hanno caratterizzato
camento; • maturazione e sviluppo personale avvenuto; • padronanza nell’attuazione delle tecniche dell’affiancamento;
i cinque corsi, il grafico 2 riporta
Il grafico 3, invece, mostra il gra-
il livello di gradimento dei dipen-
dimento generale degli utenti in
l’affiancamento.
denti della Provincia di Trapani
riferimento ai corsi e in riferimen-
Focalizzando l’attenzione sugli
che hanno partecipato all’attivi-
to all’attività d’aula. Così, il corso
aspetti che hanno caratterizzato
tà formativa.
che ha riscosso maggiore suc-
l’attività di training on the job, il
Il grafico rivela che il modulo che
cesso è stato “Tecniche di fi-
grafico 4 mette in luce le attività
i beneficiari dell’azione formativa
nanza innovativa”, conferman-
che più di altre hanno raccolto il
• partecipazione attiva durante
gradimento degli utenti. La “ma-
e “ottimo”). In generale, il grafico
durante l’attività di affiancamen-
turazione e lo sviluppo perso-
mostra che tutte le attività hanno
to i moduli che sono stati più
nale avvenuto”, la “partecipazio-
raccolto un buon livello di soddi-
graditi sono stati la “progetta-
ne attiva durante l’affiancamen-
sfazione tra i dipendenti della
zione e attivazione di program-
to” e l’“impegno assunto in af-
Provincia trapanese. (Grafico 4)
mi di sviluppo locale” edizione 1
fiancamento” sono state attività
234
ed edizione 2, che hanno raccol-
che hanno raggiunto quasi tutte
Considerando, anche per questa
to - entrambi - più dello 80% di
il 70% di risultati positivi (si ri-
attività, il livello di gradimento dei
valutazioni positive. (Grafico 5)
corda, che per risultati positivi
beneficiari in riferimento ai diver-
Considerando, infine, i corsi nel-
si intendono i giudizi “distinto”
si moduli, il grafico 5 mostra che
la loro interezza, il grafico 6 rive-
la quale, durante l’attività di training on the job, sia stato maggiormente apprezzato dagli utenti. Pertanto, si legge che il corso che ha riscosso il più alto livello di gradimento è stato “Tecniche di programmazione e sviluppo del territorio” edizione 1 e 2, entrambi superando lo 80% di risposte positive, confermando i risultati del grafico precedente. (Grafico 6)
NOTE 1 Secondo la definizione del Complemento di Programmazione del POR Sicilia 2000-2006, i P.I.R. rappresentano una specifica modalità operativa di attuazione del Programma, volta alla realizzazione di una serie di azioni a titolarità regionale e/o a regia regionale - che fanno capo a una o più Misure dello stesso Asse o di Assi diversi - esplicitamente collegate tra loro e fina-
2 Il METAPLAN della Provincia di Trapani - Linee Guida per lo Sviluppo Locale 2007-2013 - è un documento elaborato dalla Provincia di Trapani, il quale definisce le azioni, le modalità di attuazione e le strategie di intervento per la realizzazione dei singoli progetti di sviluppo locale, che risultano compatibili con le nuove priorità di convergenza e competitivi-
lizzate ad un comune obiettivo di sviluppo.
tà fissate dalla Commissione Europea nel Terzo Rapporto di Coesione del Febbraio 2004.
UNA RETE DI VALORE
PROGETTO PILOTA GESTIONE UNITARIA DEI PROCESSI ED APERTURA INTERNAZIONALE
236 236
Nel dvd allegato alla presente pubblicazione sono inseriti i seguenti approfondimenti relativi al progetto Ermes: 1. Rassegna stampa del “Laboratorio sulle strategie di sviluppo del Territorio della Provincia di Trapani. Le istituzioni a confronto per creare sistema�
APPROFONDIMENTI