2. Un’idea di gestione per i teatri antichi siciliani Un eccezionale patrimonio storico, culturale e ambientale, costituito dalle architetture teatrali antiche, caratterizza i paesaggi storici del Mediterraneo e di buona parte dei paesi europei, testimoniando l’attualità e la forza dell’appartenenza a radici comuni, nella pluralità e diversità dei popoli. I teatri antichi rappresentano una singolare eccezione nel panorama dell’archeologia, perché è ancora possibile recuperarne la funzione cui erano originariamente destinati. Con la frequente e diffusa riproposta nei palcoscenici di questi edifici del repertorio classico di tragedie e commedie, il racconto letterario del mito rivive nelle loro architetture per riconoscere ed esaltare una comune identità culturale, contribuendo a promuovere la comprensione reciproca e il dialogo di pace. Occorre perciò sviluppare il confronto tra i principali esperti, europei e del Mediterraneo, sulle diverse esperienze di una loro conservazione ed un corretto utilizzo. A questi obiettivi si riferisce il II° Convegno Internazionale di Studi - La Materia e i Segni della Storia - Teatri antichi nell’area del Mediterraneo. Conservazione programmata e Fruizione sostenibile. Contributi analitici alla Carta del Rischio; organizzato dal Centro Regionale per la Progettazione ed il Restauro, in una Sicilia che ha costruito la sua storia sul dialogo ed il riconoscimento delle diversità e delle comuni identità. I teatri antichi definiscono nel paesaggio dove si collocano quadri ambientali da conservare e valorizzare, contribuendo a costruire la cultura dell’appartenenza e l’identità storica delle popolazioni; tracciano sul territorio con la loro presenza monumentale una rete diffusa di itinerari di grande fascino, sottolineano e valorizzano le qualità dei paesaggi culturali attraversati. Conservando queste architetture si possono leggere, nelle scelte progettuali e decorative, le evoluzioni vissute dal gusto teatrale e le diverse interpretazioni che le comunità hanno fornito del modello originale. Conservando le testimonianze di pietra di un patrimonio culturale comune e ancora attuale si deve recuperare l’integrità del contesto ambientale nel quale si inseriscono. Ma i teatri antichi condividono con il paesaggio che li circonda gli effetti nocivi indotti dalla realtà ambientale e dall’azione dell’uomo; l’aggressione determinata da eventi naturali, agenti inquinanti e utilizzi impropri rende necessaria e urgente un’efficace conservazione programmata che prevenga e mitighi vulnerabilità e pericolosità e indirizzi le scelte di fruizione verso criteri di sostenibilità.Tra i temi centrali da affrontare il deterioramento della pietra sottoposta agli agenti inquinanti, la mitigazione del rischio sismico e la messa in sicurezza delle parti ruderali, l’acustica teatrale per indi-
Eloro - Cancello di ingresso all’area archeologica
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viduare e sperimentare criteri e strumenti utili a migliorare la cassa acustica del teatro, usualmente stravolta rispetto all’assetto originario. Quale idea di gestione occorre proporre per conservare e utilizzare correttamente il patrimonio teatrale antico, e per ricostruire il rapporto intessuto con la natura e tramandare in queste testimonianze di pietra una cultura condivisa in Europa e nel Mediterraneo? Perché deve registrarsi una diffusa assenza di piani, da condurre preferibilmente a scala regionale, per conservare e valorizzare adeguatamente questa realtà monumentale? Come evitare che la diffusa pratica del restauro, necessaria per continuare a fruire i teatri antichi, ne falsifichi le testimonianze archeologiche? A tali quesiti la comunità scientifica internazionale sta formulando risposte con attività di ricerca tra loro, spesso, non coordinate. Un contributo nel razionalizzare e condividere le esperienze lo fornisce il Centro Regionale per il Restauro, studiando in modo sistematico la realtà conservativa delle architetture teatrali siciliane, e individuando percorsi di ricerca che, se assunti come modello, potranno sviluppare in ambito europeo e mediterraneo una prassi della conservazione e della fruizione sostenibile per gestire efficacemente i teatri antichi. Una progettazione condivisa che, coerentemente con gli indirizzi programmatici dell’Unione Europea, vedrà le regioni protagoniste nell’attivare modelli duraturi di collaborazioni partenariali, e nel coinvolgere nella conservazione e gestione dei teatri antichi gli istituti di ricerca pubblici e privati, il mondo accademico, gli operatori economici e del mondo culturale e sociale. Una progettazione condivisa che deve valorizzare le risorse locali e deve rendere possibile, nelle diverse aree europee e mediterranee, l’utilizzo delle opportunità offerte dalla ricerca, per accrescere le opportunità delle regioni più svantaggiate e favorire una più incisiva integrazione. Questo studio promuove un’idea innovativa di gestione delle architetture teatrali antiche e azioni formative specifiche sulla diagnostica, conservazione programmata, restauro e fruizione. Il confronto critico con la comunità scientifica e le istituzioni dovrà permettere la definizione di percorsi codificati di studio, strategie condivise dei processi conservativi e criteri comuni di sostenibilità, per esaltare le potenzialità di fruizione di questa fondamentale ed affascinante realtà del patrimonio archeologico.
Catania - Teatro; cartolina - ed. Rommler & Jonas (Fondo Di Benedetto - Biblioteca Comunale - PA)
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