Poveri dai sogni derubati
Poveri, Invisibili, Vaganti Brunella Lottero Torino. Piazza d’Armi. Prima per emergenza freddo, poi per emergenza Covid, nel dormitorio della piazza vi dormivano più di cento persone. C’erano donne, una è incinta di due mesi, uomini che parlano lingue incomprensibili, alcolizzati arrabbiati e rissosi, minori, anziani, matti, quelli più emarginati fra gli emarginati. All’inizio di maggio il Comune li ha fatti sgomberare, però… non ha previsto dove metterli. È un trasferimento improvvisato. Sono stati lasciati per strada in giro chissà dove e chissà come, non solo mal nutriti, senza tetto, forse, a buttare in aria colpi di tosse come spari. Uniti dalla disperazione e dai loro bisogni, migranti e italiani, uomini e donne, persone fragili ma resistenti dal 4 maggio, piantano le tende davanti al comune. Di loro si sono occupati amorevolmente alcuni giovani dei centri sociali. La Erano in cento, forse un po’ di più. Dormivano nel dormitorio di Piazza d’Armi a Torino, gestito dalla Croce Rossa. Quello definito Punto di emergenza freddo, che poteva accogliere centocinquanta persone anche se non avevano documenti, anche se erano stranieri appena arrivati, anche se erano malati di mente, ma soprattutto se erano soli e poveri. Dormivano e mangiavano lì, mangiavano grazie alle associazioni di volontariato che a loro portavano il cibo, ma di giorno dovevano andarsene. Era per l’emergenza freddo, c’era anche il tendone della protezione civile pronto per l’accoglienza. Dall’emergenza freddo si è poi passati all’emergenza Covid. A marzo sono in due che presentano
dei sintomi da Covid. Vengono trasferiti in un paio di ospedali della città che invece di far loro almeno il tampone, li rimandano “a casa”, ignorando il loro diritto alla tutela della salute. Loro la casa non ce l’hanno e dormono dove possono, come possono. Tre o quattro operatori che lavorano nei dormitori vengono messi in quarantena. Il servizio dei dormitori, compreso quello di Piazza d’Armi, viene così sospeso. Nei dormitori niente più assistenza sanitaria né tantomeno mascherine che sono introvabili per tutti. Le strutture che ospitano persone in difficoltà che sono e rimangono in uno stato vergognoso. Solo la Croce Rossa ha fatto loro il primo monitoraggio sanitario. Intanto loro, i poveretti, ottantotto LeSiciliane - Casablanca 18
gli uomini, dodici le donne, diminuiscono, alcuni spariscono, diventano invisibili, girano per la città di Torino senza protezione o assistenza. La notte fra il 3 e il 4 maggio a Torino il dormitorio di Piazza d’Armi viene sgomberato. Il Comune che li ha fatti sgomberare, non ha però previsto dove metterli. È un trasferimento improvvisato. Poiché non c’erano soluzioni alternative al momento dello sgombero, il Comune li lascia per strada. Niente coperte o bottiglietta d’acqua. Forse spera che anche loro diventino invisibili e vadano in giro chissà dove e chissà come, a buttare in aria colpi di tosse come spari. Per fortuna ci sono i ragazzi volontari, quelli dei centri sociali,