casainmente living way n.02 marzo 2011

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Un nuovo modo di conoscere casa Le stiliste degli spazi

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Carrè cucina Ernestomeda

anno Vi

Una nuova vita nel recupero degli edifici storici a Vicenza. pag. 10

02

marzo duemilaundici

Perfetta armonia tra forma e contenuto

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θ (Phi) = b_ ln (r/a)

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Spaccato di una conchiglia di un Nautilus con le cavità disposte secondo una spirale logaritmica che riproduce alla perfezione il progetto delle galassie e ci dimostra come la Sezione Aurea (Phi) sia l’espressione matematica della bellezza e dell’eleganza della natura. La spirale logaritmica segue una crescita esponenziale stabilita dalle leggi fisiche dell’universo, come dimostra la formula della Sezione Aurea. Entrambe sono celate in ogni angolo della Terra: semi, fiori, frutti, persino gli animali e gli esseri umani.

Tutto, in natura, segue questo schema, frutto di una particolare sequenza matematica, sequenza che non ha un punto di inizio, ma prosegue infinitamente sia verso l’interno che verso l’esterno. Per la sua proprietà di crescita, perfettamente armonica, la spirale logaritmica è stata anche chiamata, nel corso dei secoli, la “curva della vita”.

www.calleidos.it

Rivista di informazione del settore casa Marzo 2011 ANNO VI N.3

DIFFUSIONE GRATUITA

Iscrizione Tribunale di Vicenza n. 1217

AREA URbANA cENTRAlE DI VIcENzA: Vicenza

SOcIETà EDITRIcE / REDAzIONE: Calleidos S.r.l. via Aldo Moro, 54 - 36035 Marano Vicentino TEL. 0445 560709 - 624978 FAX 0445 1920319 www.calleidos.it info@calleidos.it DIRETTORE RESpONSAbIlE: Giuseppe Grolla DIRETTORE EDITORIAlE: Stefano Battistella stefano.battistella@calleidos.it STAmpA: Industrie Grafiche Vicentine S.p.A. hANNO cOllAbORATO: Anna Feracin Daniele Berlato Elena Guzzonato Enrico Ruffato Giuseppe Grolla Ilaria Moro Mara Capitanio Maria Vitella Stefano Battistella E’ vietata la riproduzione anche parziale del contenuto pubblicitario senza autorizzazione dell’editore.

L’editore non è responsabile del contenuto pubblicitario stampato ed è sollevato in qualsiasi caso da responsabilità civile o penale nei confronti dei lettori o di terzi.

AlTO VIcENTINO: Schio Thiene Malo San Vito di Leguzzano Monte di Malo Marano Vicentino Sarcedo Breganze Fara Vicentino Zugliano Zanè Carrè Chiuppano Caltrano Arzignano Torrebelvicino Pievebelvicino Santorso Piovene Rocchette Cogollo del Cengio Mosson Velo d’Astico Valle dell’Agno Bassano del Grappa Marostica AlTOpIANO DI ASIAGO: Asiago Canove Cesuna Gallio Roana Tresche Conca

WEb: www.casainmente.it/magazine/living

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E 590 AbbONATI 3

editoriale

06 Living way. Spazio da vivere abitare il nuovo

18 IM.CA. Comfort secondo natura 32 Th Center 38 Lanificio Cazzola 40 Il valore dello spazio pubblico

Cucina ernestomeda - modello Carrè - design marc Sadler

43 Fred Building: alti livelli per un concept inedito esperienze ed eventi

52 Il valore spirituale e simbolico dell’acqua Carrè cucina Ernestomeda

rinnovo e restauro

10 Una nuova vita nel recupero degli edifici storici a Vicenza.

Arredamenti Rossi arredamenti

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soluzioni di arredo

20 Le stiliste degli spazi designer e design

16 Carrè cucina Ernestomeda 34 Additional Living System 48 Harry Bertoia

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34

FPL

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materiali e tecnologie

26 Il Calcestruzzo solidità strutturale plastica libreria

Harry Bertoia

Vicenza città bellissima.

Souvenir e memorabilia

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56 Abitare. 50 anni di design.

56 La Reggia dei Carraresi a Padova 56 Design in Italia 57 100 Binda 57 L’ avventura del vetro 57 Gio Ponti 4

oltre casa Stefani arredoin Top legno

52 Vicenza città bellissima. Souvenir e memorabilia 58 Verde Casa. Idee verdi per casa e giardino 62 Acasa. Salone dell’arredamento e idee per la casa 64 Fiere Italia 2011

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Soluzioni per acquariofilia ed assistenza a domicilio Alimentazione integrata per tutti gli animali domestici Prodotti per l’ornitologia amatoriale e professionale Moduli per l’habitat ed il trasporto PIOVENE ROCCHETTE (VI) - Via Thiene, 86. Tel. 0445.550210

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contenuti

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residence val in sardegna la strada della sostenibilità

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Professione fantasia giardino in armonia la certificazione Energetica degli edifici Cumerlato certifica la prima CasaClima a thiene in sardegna tra terra e cielo...l’attico

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maggio - giugno 2010

Pitti Filati 12ma Mostra internazionale di architettura lanificio Cazzola le terrazze:in armonia con l’architettura …abitare secondo natura...

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george nelson gallio Film Festival del cinema italiano. opere prime. lavoro, dignità, tEMPo gian luigi Barcarolo Professione fantasia Wassily Chair osa Code

giugno - LugLio 2010

lanificio Cazzola le terrazze:in armonia con l’architettura …abitare secondo natura..

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luglio - agosto 2010

Un modo Esclusivo di vivere la Casa n.08 • EditorE CallEidos.it • www.casainmente.it/maGaZine/livinG

www.casainmente.it Marmo: una pietra splendente...se ben curata adamo dalla Fontana Presidente BdF indUstriEs

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Una punta di diamante del design del novecento osa Code Professione fantasia

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Un modo Esclusivo di vivere la Casa origini nomadi Ho in mente una casa.

E un modo di viverla.

Jasper morrison www.casainmente.it argonauti per passione il mito dell’acciaio. la ricerca del perfetto materiale tra storia, tecnica, chimica e leggenda im.Ca. scelta di qualità

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saloni del mobile 2010 intervista all’architetto massimo Broglio Pannelli Fonoassorbenti...e anche il rumore è musica

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ripensare lo spazio Come in una bolla di sapone Cerca la funzionalita’ e troverai il design alvar aalto

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abitare le alpi ...cosa dico all’idraulico ??? risvegli di primavera residence mimose

n . 0 5 • E d i t o r E C a l l E i d o s . i t • w w w. c a s a i n m e n t e . i t / l i v i n g

sviluppo sostenibile

n . 0 4 • E d i t o r E C a l l E i d o s . i t • w w w. c a s a i n m e n t e . i t / l i v i n g

intervista a Federico mojentale proposte

l’alluminio.

Materiale del futuro che conosciamo dal passato

rivista dEl sEttorE Casa • sEttEmbrE / ottobrE 2010 • anno 5

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MARZO - APRILE 2010

la cucina: un progetto di Famiglia gres: solidità ed eleganza sotto i piedi l’arCo di diana, dea della purezza e della luce

Un modo Esclusivo di vivere la Casa

r i v i s ta d E l s E t t o r E C a s a • a g o s t o / s E t t E m b r E

Curiosità dell’abitare nel mondo

Cosa ho in mente Karim rashid

2010 • anno 5

alessandro mendini Curare la casa per curarne gli abitanti ...più lieve legno convien che ti porti poliuretano: un materiale al servizio della creatività

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domUs arEa l’eleganza del particolare Un inchino di luce la poltrona sacco

n . 0 3 • E d i t o r E C a l l E i d o s . i t • w w w. c a s a i n m e n t e . i t / l i v i n g

salone internazionale del mobile di milano. le mostre collaterali C’era una volta la taverna... piccoli ritocchi per grandi risultati

Un modo Esclusivo di vivere la Casa

da Bradbury Building a Blade runner

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Curiosità dell’abitare nel mondo

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b&o per il living

Plastiche trasparenti? sì grazie!

il colore è luce, la luce è energia: il colore è energia. zaha Hadid a Padova mostra di architettura

Un modo Esclusivo di vivere la Casa

Un modo Esclusivo di vivere la Casa

49° edizione internazionale del salone del mobile di milano

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architetto diego Peruzzo: l’arte dell’architettura.

Philippe starck & Kartell Gaetano Pesce: design contemporaneo

n . 0 2 • E d i t o r E C a l l E i d o s . i t • w w w. c a s a i n m e n t e . i t / l i v i n g

la fotografia di come sarà...

le terrazze: in armonia con l’architettura design ricercato e strutture d’avanguardia

febbraio - marzo 2010

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l’eleganza ha un colore solo, il bianco

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E un modo di viverla. la casa di ghiaccio the future Qual’e’ la differenza tra passato, presente e futuro?

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settembre - ottobre 2010

Acasa Salone dell’arredamento e idee per la casa

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Living way. Spazio da vivere Living way vi propone in questo numero un nuovo modo di conoscere lo spazio come valore del vivere.

Lo spazio del vivere pubblico, che ci racconta l’Arch. Molinaro, mette in contrapposizione una “Superficie Utile Pubblica” alle troppe “superfici pubbliche inutili” che rendono le nostre periferie brutte ed insicure. Mettendo in risalto, invece, l’importanza di tendenze virtuose largamente condivise come quella ecologica.

Lo spazio del vivere cittadino di “Vicenza città bellissima”. Attraverso souvenir e memorabilia, in un’esposizione di opere di design, unica per motivazione e originalità.

Una collezione variegata, ispirata dal tema vicentino, che rende omaggio alla città berica e alle sue tradizioni culturali.

Del vivere una vera filosofia dello spazio.

Quella proposta dall’occhio indagatore dello scultore Harry Bertoia. Un significato simbolico trasmesso ai suoi oggetti d’arredo, straordinariamente ricchi di connotazioni con diversi livelli di lettura.

Simbologia che ritroviamo anche nella rubrica di Yvonne arte contemporanea.

L’acqua come valore spirituale del vivere.

La descrizione della trasparenza, della leggerezza e della purezza attraverso le opere di Danilo Marchi, Scultore che da dieci anni lavora con il P.E.T..

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Lo spazio del vivere creativo rappresentato dall’Additional Living System di JoeColombo.

Designer “creatore dell’ambiente futuro”, che grazie alla sua capacità di proiettarsi realizza uno straordinario «sistema per sedersi», assemblabile in diverse combinazioni.

Lo spazio vissuto con equilibrio tra forma e sostanza, declinato dal Calcestruzzo. Nessun materiale è mai stato utilizzato in modo così versatile dal punto di vista sia estetico che strutturale. Rappresenta il materiale

editoriale

principe dell’edilizia del XX e del XXI secolo.

Interpretato, in questa occasione, anche nella sua versione più contemporanea, quella del calcestruzzo traslucido.

Lo spazio interpretato dalle Stiliste degli spazi, teso a rendere più attraenti gli ambienti abitativi, minimizzandone i difetti e valorizzandone i punti di forza, arricchendo gli spazi con colori, decorazioni, tutto per dare un nuovo spunto che riguardi lo stile di un ambiente, nell’ottica caratteristica dell’homerelooking.

Lo spazio nobile ridisegnato dall’Arch.

Morbiato, caratterizzato da una visione progettuale olistica e proiettata verso l’esterno per dare forma ad un’architettura inserita nel contesto proprio dell’edificio, arricchita di elementi contemporanei.

Lo spazio del Living way di marzo è vostro!

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Villa Salvi - Vicenza

55% e’ il bonus fiscale per chi sostituisce i vecchi serramenti con nuovi ad alte prestazioni termiche

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Una nuova vita nel recupero degli edifici storici a Vicenza.

L’architettura comprende competenze progettuali, culturali, sociali, ma anche le conoscenze del lavoro specifico: l’opera del fabbro, del muratore

ARCHITETTO TARQUINIO MORBIATO

IL PROGETTO DI RECUPERO DELL’ANTICO PODERE IMMOBILIARE.

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Villa Salvi, ridisegnata secondo le esigenze attuali. Il colle di Monteberico, con la sua fortunata posizione e contesto estensivo, rappresenta per la città di Vicenza luogo ideale ed esclusivo per collocare residenze nobili. Si pone al centro di un parco del settecento che si estende per circa 5 ettari sulla sommità di Monte Berico, con una vista a 360° sulla città, vicino al centro e lontano dal traffico. È interamente protetto e secretato da un’alta mura in pietra e configurato con più residenze.

rinnovo e restauro

IL PROGETTO: il grande Parco Monumentale e lo scenografico panorama con i suoi tramonti serali, pongono di fatto l’architetto ad una visione progettuale olistica e proiettata all’esterno, dove il suo ruolo è quello di dare forma ad un architettura che non interpone ostacoli tra l’individuo e il contesto in cui l’edificio è fortunatamente inserito. Lo stile architettonico persegue obiettivi che esaltano il valore del costruito inserito nel suo contesto, partendo dall’identità specifica a cui fa riferimento la costruzione originaria, riproposta con elementi contemporanei che ne vivacizzano l’essenza emotiva e la fruizione logica.

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Progetto e fasi di recupero di Villa Salvi.

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rinnovo e restauro

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Cucina ernestomeda - modello Carrè - design marc Sadler

arredamenti

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Carrè cucina Ernestomeda Arredamenti Rossi Schio presenta Carrè, la cucina Ernestomeda innovativa nei colori e nelle combinazioni.

Un modello eclettico e variegato, che propone la possibilità di rinnovarsi nel tempo.

Una cucina che fa della versatilità e della ricchezza propositiva il suo punto di forza. Si può scegliere fra una vasta gamma di finiture per dare nuova immagine al proprio ambiente. La scelta di accostamenti iniziale è completamente libera.

Le combinazioni delle variabili cromatiche e materiche fra le maniglie, staccabili e sostituibili, i top e le ante sono così numerose da creare allestimenti facilmente adattabili ad ambienti e contesti molto diversi fra loro.

Un’idea del tutto nuova e affrontata con creatività ed equilibrio in un modello unico per arredo e funzionalità. Il piano cucina è composto da tre strati di un cm l’uno. Ogni strato forma un modulo a sé per materiale e colore.

Un carattere poliedrico che si esprime nelle sue infinite possibilità di forme e accostamenti. Dalle superfici lucide a quelle opache, disponibili in bene 46 tonalità, dal legno all’acciaio.

L’opaco, tanto di tendenza oggi, è da sempre considerato fragile negli arredi particolarmente vissuti della casa. Carrè, grazie ad una forte connotazione artigianale, lo esprime in una veste nuova e molto resistente.

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La cucina creata dal famoso designer Marc Sadler per Ernestomeda ed esposta presso Arredamenti Rossi Schio, azienda storica da piÚ di cent’anni nel settore, è la scelta giusta per chi desidera la massima personalizzazione mantenendo lo stesso design.

Il nome francese ne ricorda la forma quadrata, in armonia con gli ambienti piĂš diversi, dal total living al semi country.

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iM.cA. costruzioni residenziali, progetta e realizza con la certificazione casaclima.

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abitare il nuovo IM.CA.: il piacere della casa Le nuove concezioni di spazi abitativi, di moderne tecnologie applicate alla quotidianità della vita, di risparmio energetico e di altre soluzioni innovative sono esperienze che finalmente si possono vivere. iM.cA, grazie all’esperienza acquisita nel campo delle costruzioni residenziali da oltre 30 anni, propone abitazioni dallo schema funzionale, dove il comfort è di casa. Linee pulite ed essenziali, spazi ben distribuiti, ordinati e ampliati dalla luminosità naturale degli ambienti pensati per il benessere di chi ci abita.

Panorama, natura, silenzio, praticità. tutti elementi chiave che garantiscono oltre a una perfetta abitabilità anche l’investimento economico giusto nel corso degli anni.

La scrupolosa ricerca dei luoghi garantisce ambienti lontani dai rumori cittadini ma vicini ai servizi della città. Grazie alla ricerca di materiali innovativi iM.cA realizza case eco-sostenibili dai consumi ridotti. L’importanza riservata alla progettazione assicura spazi indipendenti, quiete e privacy. il tutto, ovviamente, senza rinunciare al comfort di ambienti caldi e accoglienti d’inverno o freschi d’estate, per favorire il relax e la salute dei propri inquilini. soluzioni «all inclusive» iM.cA. progetta e realizza con la certificazione casaclima. Accompagna il cliente in tutte le fasi del progetto, con un servizio “chiavi in mano” che consente di ottimizzare tempo e risorse economiche. Un servizio realmente all inclusive che semplifica ogni aspetto dell’intermediazione.

Una squadra di lavoro che comprende maestranze qualificate ed uno staff di professionisti che cercano di captare ed anticipare le esigenze più diverse: dallo studio di fattibilità allo sviluppo del progetto, dalla definizione degli aspetti tecnici, finanziari, legislativi e amministrativi alla scelta dei materiali, dall’esecuzione dei lavori all’assistenza post-vendita. nel comune di Schio ha realizzato un progetto certificato in casa clima classe B. L’edificio è dotato delle tecnologie di ultima generazione che permetto un elevato isolamento termico e acustico. il piano interrato è caratterizzato da elementi che mantengono l’ambiente asciutto e bloccano l’infiltrazione del gas radon, comunemente presente nel terreno.

Salendo, al piano terra, la struttura è composta da murature perimetrali molto isolanti, ecosostenibili e con enormi capacità di traspirazione, portoncini d’ingresso e finestrature di alta qualità. il sistema di pannelli fotovoltaici e solari termici sul tetto si integra architettonicamente con la copertura. il fabbricato è orientato a sud per garantire un’esposizione ottimale.

Le strutture sono progettate per garantire il miglior comfort abitativo. L’esposizione al sole è studiata affinché il suo calore raggiunga il più possibile l’interno dell’abitazione nel periodo invernale. nel periodo estivo, invece, l’ambiente riamane più fresco grazie ai corpi ombreggianti che ostacolano l’ingresso dei raggi solari.

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Le stiliste degli spazi come vestire la tua casa e il tuo business

le 3 mosse per rilanciare il tuo business Prepariamo la vostra casa alla vendita rendendola più appetibile ai possibili acquirenti minimizzandone i difetti e valorizzandone i punti di forza. Ci occupiamo anche di fotografare uno o più ambienti della casa per gli annunci immobiliari su giornali e internet.

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Riorganizziamo il tuo ufficio, allestiamo la tua vetrina, decoriamo il tuo party, ricerchiamo e acquistiamo accessori. Tutto ciò è legato al relooking degli spazi abitativi e commerciali e vogliono essere uno spunto a voi offerto per richiederci qualunque cosa riguardi lo stile di un ambiente o di un evento. Siamo qui per aiutarvi a trovare ispirazioni, a reinventare uno spazio o un oggetto, a trovare un vostro gusto personale.

maria De lauro

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interior designer continua il suo percorso artistico nell’home-relooking: dallo stile essenziale ma allo stesso tempo audace, infonde tutta la sua creatività nei progetti del duo, non dimenticando note di colore e fantasie visita il nostro sito www.lsds.it

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Valentina mantese Diplomata in interior design trova nel relooking il modo per esprimere la sua visione dell’arredamento: pezzi semplici e di gusto, scelti senza mai dimenticare il budget, mescolati sapientemente, possono creare un ambiente unico

come Dare carattere all’abito Della tua casa Una guida di immagini esplicative vi fa risparmiare tempo e denaro: vi aiuta a trovare lo stile più funzionale e adatto a voi e alla vostra casa/ locale e vi indica anche in quali negozi recarvi. Il risultato è una casa con stile, che segue i vostri gusti e soddisfa le vostre esigenze.

Definiremo il vostro gusto e capiremo le vostre esigenze.

Successivamente procederemo a proporre un nuovo look, riarredando e decorando lo spazio, usando l’arredo e gli accessori esistenti oppure inserendo altri oggetti in base al budget e al risultato deciso con voi. In poco tempo il vostro ambiente cambierà stile, diventando più funzionale, confortevole e vicino al vostro gusto.

Offriamo la possibilità di un relooking online inviandovi via e-mail le immagini esplicative del vostro futuro look.

Tutto ciò è dedicato a tutte le persone che dispongono di un budget limitato ma vogliono comunque dei consigli di stile, colore e arredamento per i propri ambienti.

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Il primo relooking delle Stiliste degli Spazi che vi presentiamo dimostra come con il solo colore si possa trasformare e completare una casa.

Il progetto è nato realizzando prima una tavola concettuale del look con varie idee per creare, con il nuovo colore, una casa elegante e con stile.

Abbiamo poi modificato le foto in nostro possesso in modo che i clienti potessero capire facilmente il risultato che si voleva ottenere.

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DOPO

Il grigio che abbiamo consigliato riprende quello del battiscopa e dell’alzata delle scale. In questo modo abbiamo voluto dare un senso di continuità alla casa e rendere “invisibili” le porte che portano al piano interrato e al bagno. La cucina ha acquistato nuova vita e finalmente ha un senso di completezza con la parete sopra i pensili colorata con lo stesso grigio opaco scelto per l’ingresso.

PRIMA

soluzioni di arredo

DOPO

PRIMA

Il look è stato poi completato usando oggetti già in possesso dei clienti ricreando il contrasto fra il bianco della cucina con il rosso di altri, come avevamo consigliato negli ultimi suggerimenti della nostra tavola concettuale del look.

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Il Calcestruzzo solidità strutturale plastica L’equilibrio tra forma e sostanza Le origini delle costruzioni in calcestruzzo risalgono all’antichità. A quando fu scoperto e sviluppato un materiale da costruzione minerale con caratteristiche idrauliche. Anche se la tecnologia impiegata un tempo per le costruzioni con materiali dalle caratteristiche idrauliche differisce nettamente da quella attuale, le reazioni chimico-fisiche tra i componenti che determinano l’indurimento e le ragioni dell’impiego di tali materiali sono sostanzialmente le stesse. Già nell’antichità la tecnologia costruttiva basata su un materiale plastico, che fosse in grado di solidificare formando una massa rigida, è considerata una delle più fruttuose, accanto ai metodi di lavorazione del legno, dell’argilla e della pietra naturale a spacco.

Il materiale da costruzione storicamente denominato opus caementicium, che in alcuni casi si è conservato fino a oggi, trovò rapida diffusione grazie alla sua durevolezza. Inoltre, era facile da produrre e reperibile quasi ovunque.

L’impiego nella realizzazione di condutture per l’acqua e acquedotti, di fondazioni e strutture in elevazione, di ogni genere di manufatti idraulici per acqua dolce e marina e di edifici ambiziosi sotto il profilo strutturale come palazzi e ponti, è storicamente testimoniato.

Uno dei manufatti antichi in calcestruzzo più noti è il Pantheon a Roma. La costruzione della sua cupola semisferica, con un diametro interno di oltre 43 metri, rappresenta uno degli esiti di maggior rilievo della storia dell’architettura e delle costruzioni. Si tratta, infatti, di una vera opera di ingegneria, progettata ed eseguita sulla base di una consistente esperienza e di una grande creatività che ha interessato ogni dettaglio costruttivo e materico.

L’espansione dell’Impero romano ha permesso il diffondersi della tecnologia del calcestruzzo in diverse aree d’Europa. Quasi tutti gli insediamenti romani più grandi sono stati interessati dall’impiego dell’opus caementicium. La diffusione di questa tecnologia costruttiva venne ostacolata soltanto dal fatto di non poter disporre ovunque dei componenti necessari, come la calce e le rocce idonee. Dopo l’iniziale fioritura, le costruzioni in materiali con caratteristiche idrauliche cessarono, poiché gran parte dei saperi tecnici andarono perduti per molti secoli.

L’edilizia in calcestruzzo della nostra era nasce a seguito della produzione dei primi cementi, avvenuta nel XVIII secolo.

La diffusione in edilizia a quell’epoca di materiali come il ferro e l’acciaio portò ad accoppiare quest’ultimo, resistente a trazione, con il calcestruzzo, resistente a compressione e più leggero.

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IL CALCESTRUZZO ARMATO L’invenzione del calcestruzzo armato come materiale composito per l’edilizia viene attribuita generalmente al giardiniere francese Joseph Monier (1823- 1906), il quale sperimentò la fabbricazione di elementi in calcestruzzo a guscio sottile, a semicilindro e a pannello. Questi componenti, tuttavia, durante l’uso si fessuravano o si rompevano. Soltanto l’impiego di fili di ferro annegati nel calcestruzzo fresco permetteva di ottenere componenti sufficientemente stabili.

Nel XIX secolo inoltrato per l’impiego del calcestruzzo armato comincia un’evoluzione rapidissima, quando si trova il modo di descrivere attraverso l’analisi matematica gli sforzi e le tensioni che si generavano anche in strutture portanti grandi e complesse. Mentre i materiali utilizzati fino ad allora in edilizia, come la pietra e il legno, erano adatti soprattutto per costruzioni di grande pregio estetico, e l’uso dell’acciaio era limitato dai costi elevati e dal peso proprio notevole del materiale, il calcestruzzo armato, in quanto materiale composito, consentiva una nuova libertà creativa agli architetti e ai progettisti di strutture. Questo porta al suo impiego intensivo in tutte le tipologie edilizie.

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materiali e tecnologie Nascono così grandi opere eseguite in tempi brevi, con tecniche sempre più accurate e una qualità crescente. La versatilità e le potenzialità strutturali del nuovo sistema costruttivo ispirarono architetti e ingegneri, e all’inizio del XX secolo la tecnologia del calcestruzzo e del calcestruzzo armato diventa un elemento irrinunciabile della cultura edilizia globale. Dopo la fine del secondo confìitto mondiale in Germania, l’impiego del calcestruzzo armato si aggiorna grazie al contributo di un know-how diffuso a livello internazionale.

Nella prima metà del XX secolo l’architettura esplora con grande energia creativa le potenzialità estetiche dei sistemi costruttivi in calcestruzzo e calcestruzzo armato. Dunque, accanto agli aspetti strutturali e costruttivi, anche la superficie a vista del calcestruzzo acquista un rilievo sempre maggiore nel progetto architettonico.

Architetti come Le Corbusier, Ludwig Mies van der Rohe e Louis Kahn inserirono le superfici in calcestruzzo a vista nei loro progetti di architettura. Superfici a vista che sono tuttora di attualità, in quanto elementi della progettazione formale.

Nessun materiale è mai stato utilizzato in modo così versatile dal punto di vista sia estetico che strutturale come il calcestruzzo. Grazie a una tecnica esecutiva semplice e a una disponibilità generalizzata, il calcestruzzo è il materiale principe dell’edilizia del XX e del XXI secolo.

COMPOSIZIONE E PRODUZIONE Al giorno d’oggi si produce ad alta qualità e trova utilizzo in molteplici campi. Dal punto di vista estetico, le possibilità vanno dalla lavorazione meccanica alla stampa, fino all’impiego di tipi di cemento particolari come ad esempio il cemento bianco.

Miscele di cemento, granuli di roccia e acqua induriscono diventando questa pietra artificiale.

In relazione al peso specifico degli aggregati si distingue tra il tipo normale, leggero e pesante.

Gli aggregati, la miscela di cemento e gli additivi ne determinano le proprietà. Di regola un metro cubo di calcestruzzo normale, definito fresco, è composto da 2000 kg di ghiaia, 250400 kg di cemento e 150 kg di acqua.

Gli elementi in calcestruzzo vengono lavorati in loco.

Il calcestruzzo fresco, ossia ancora da lavorare, è plasmabile quasi a piacere. Come stampo si usa una cassaforma, solitamente fatta di legno o derivati del legno. In caso di grandi superfici, le casseforme di legno sono sostenute da telai di acciaio. Le viti che attraversano la cassaforma e l’elemento (ancore) distribuiscono la pressione del materiale liquido.

Nascono così i fori di ancoraggio che possono determinare l’immagine tipica delle superfici faccia a vista. Solitamente il calcestruzzo viene gettato nelle casseforme con l’aiuto di manicotti e pompe e compattato con dispositivi a scossa e altri ausili, al fine di minimizzare il contenuto di aria, raggiungere le superfici chiuse e produrre un legame ad accoppiamento di forza con l’armatura.

Con sempre maggiore frequenza si utilizza il calcestruzzo autocompattante, la cui consistenza consente il riempimento della cassaforma senza ulteriori interventi meccanici di compattazione.

La consistenza fluida viene ottenuta con l’aggiunta di fluidificanti, é estremamente adatto per gli elementi faccia a vista e geometricamente complessi. Temperatura e umidità dell’aria influenzano il processo di indurimento e le sue proprietà.

Pertanto gli elementi in calcestruzzo devono essere trattati almeno sette giorni dopo la loro realizzazione. Per evitare un’asciugatura troppo veloce viene lasciato nella cassaforma, si rivestono le superfici con pellicole oppure si spruzzano sulla superficie acqua o trattanti. I tempi di rimozione delle casseforme dipendono dalla dimensione dell’elemento e dalla classe di resistenza del calcestruzzo utilizzato.

Questo materiale, pur evidenziando una ridotta resistenza alla trazione, possiede un’elevata resistenza a compressione. L’armatura con reti e tondini di acciaio genera un materiale composito che, grazie all’adesione tra acciaio e cemento indurito, raggiunge elevati livelli di resistenza a trazione e a compressione. Gli inserti di acciaio impediscono inoltre la formazione di crepe da ritiro.

Il contenuto fortemente alcalino protegge l’armatura dalla corrosione. Per stabilire le dimensioni del rivestimento di calcestruzzo, gli elementi più importanti sono le condizioni atmosferiche e il diametro dell’acciaio.

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PROPRIETÀ E IMPIEGHI Si tratta di un materiale riciclabile. In linea di principio è possibile riutilizzare il calcestruzzo delle demolizioni per la realizzazione di nuovi elementi nello stesso materiale.Non è combustibile ed è resistente a numerose sostanze aggressive. A seconda degli impieghi può essere resistente ai sali gelivi, impermeabile all’acqua o antigas.

I prodotti in calcestruzzo senza armatura sono idonei per molteplici impieghi. Ad esempio per rivestimenti di pavimenti come lastre e selciato, pietre laterali e pietre a U per le scarpate. Per condutture e pozzi, come tubi di scarico e corone di supporto, per solai, coperture di tetti, ad esempio tegole e coppi, anche in formato grande. Per interni, ad esempio blocchi di per pareti, conci, rivestimenti di pavimenti e gradini angolari per scale.

Le strutture portanti possono essere prefabbricate con montanti e travi plasmate a piacere.

Spesso le scalinate vengono realizzate come elementi prefabbricati.

Anche le strutture delle facciate ventilate possono essere realizzate con gusci anteriori in elementi prefabbricati. Si dispone di un’ampia gamma di elementi per pareti interne ed esterne caratterizzati da una minima conducibilità termica, grazie ad aggregati come pomice o argilla espansa. Si parla in questo caso di mattoni in calcestruzzo leggero.

Il calcestruzzo poroso, invece, si presta grazie alle sue buone proprietà termoisolanti alla produzione di pareti interne ed esterne, anche per gli elementi portanti. La capacità di accumulo termico e di peso sono relativamente bassi. Il calcestruzzo poroso compensa le oscillazioni di umidità dell’aria, è resistente all’acqua e agli incendi, oltre ad avere buone proprietà di isolamento acustico.

TIPOLOGIE Gli architetti apprezzano l’effetto monolitico delle facciate in calcestruzzo a vista. Struttura portante, facciata, rivestimento di pavimenti e impianti esterni possono essere realizzati con un unico materiale. L’apparente semplicità, tuttavia, spesso si contrappone alla complessità interna e a un’esecuzione elaborata.

L’isolamento termico e altri requisiti fisici rendono solitamente necessaria un’esecuzione con intercapedine delle facciate. Si distingue tra facciate di calcestruzzo gettato in opera ed elementi prefabbricati di calcestruzzo. Entrambi dispongono di un ampio spettro di finiture superficiali.

Le lastre di pietra da taglio in calcestruzzo senza armatura vengono prodotte in dimensioni di 0,2-1,0m² e spessori minimi di 40 mm a blocchi. Forma e colore degli aggregati, soprattutto granulati di marmo e calcare, vengono evidenziati con lavorazioni superficiali come sabbiatura, molatura o lucidatura.

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MATERIALE CONTEMPORANEO La lavorazione più moderna di questo materiale è senz’altro quella del calcestruzzo traslucido.

L’esplorazione di un materiale così particolare ha portato nel 2001 il giovane architetto Áron Losonczinel a presentare, per una borsa di studio svedese postlaurea, la sua idea volta a promuovere approcci nuovi nell’arte e nell’architettura. Ha tratto ispirazione da un’opera d’arte che aveva visto poco prima. Si trattava di un blocco di calcestruzzo nel quale elementi di vetro che fuoriuscivano parzialmente dagli spigoli portavano la luce incidente. Il calcestruzzo appariva perforato perdendo così il suo carattere pieno.

Losonczinel riceve la borsa di studio per lo sviluppo della sua idea presso il Royal University College of Fine Arts di Stoccolma. Studia i principi della propagazione della luce e prepara i primi prototipi in gesso e fibre di vetro, delle dimensioni di un tradizionale mattone. Seguirono prototipi in calcestruzzo e dopo due anni di ricerca richiede il brevetto per il calcestruzzo trasparente.

La cosa sorprendente del materiale è che appare assolutamente sottile e trasparente, sebbene solo circa il 4% del calcestruzzo sia sostituito dal vetro. Ciò consente di non influenzare la resistenza strutturale.

Il principio è allo stesso tempo semplice e affascinante: la luce viene trasmessa da un lato del calcestruzzo al lato opposto attraverso i sottili capillari di vetro. Il materiale sembra illuminarsi, ombre e contorni si delineano chiaramente sul lato opposto alla luce.

materiali e tecnologie

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Th Center la torre per uffici nel Parco Sud

THIENE...

Nel cuore del futuro Parco Sud, una splendida zona a cinque minuti dal centro, prenderà forma Th Center, la torre multipiano per uffici privati e pubblici.

Ideata dalla ditta F.lli Munaretto di Giuseppe s.r.l. di Thiene, importante realtà dell’Alto Vicentino operante da oltre cinquant’anni nel settore delle costruzioni in ambito civile, artigianale e industriale, e progettata dallo Studio Ferrari Architects Srl di Vicenza si propone di diventare un autentico polo della vita thienese.

Destinata ad accogliere uffici e spazi commerciali di grande prestigio, si adatta perfettamente ad ospitare ogni tipo di studi professionali, centri servizi e sedi aziendali. Situata in una zona strategica è di facile accesso attraverso le vie di comunicazione principali presenti nella zona.

Th Center, la torre multipiano che per metà verrà utilizzata da uffici pubblici nell’ambito del nuovo polo direzionale di Thiene, sorgerà al centro del Parco Sud. L’ampia area circostante vedrà la realizzazione di un Parco attrezzato per lo sport e il tempo libero.

L’edificio è costituito da due ali di differente altezza. L’ala destinata ad uffici e servizi privati si articola su nove piani, con varie opzioni possibili per quanto riguarda la distribuzione dello spazio. Ogni piano ha una superficie di 32

F.llI muNarETTo dI gIusEppE

Filiale: Via Carlo Del Prete, 19 - THIENE (VI) Tel.0445.372219 - Fax 0445.383607 Sede: Via Val Cismon, 58 - THIENE (VI) Tel. 0445.381382 - Fax 0445.381384 www.munaretto.it - info@munaretto.it

abitare il nuovo

circa 550 metri quadrati. Dunque, lo spazio ideale per accogliere le più diverse attività professionali e di servizio, con un facile accesso per l’utenza. Il progetto prevede la totale personalizzazione degli spazi interni e delle finiture in funzione delle varie soluzioni d’uso previste. L’ala destinata agli uffici pubblici del nuovo polo direzionale di Thiene si articola su dodici piani fuori terra.

Il progetto è particolarmente innovativo, frutto di anni di studi e lavoro da parte della ditta F.lli Munaretto di Giuseppe s.r.l. Il particolare contesto in cui è situato, caratterizzato da ampi spazi di verde, rende la sua realizzazione un evento unico nella zona dell’Alto Vicentino.

La torre multipiano Th Center copre una superficie lorda di 8.600 metri quadrati. Al piano terra ospita una piastra per servizi, in cui è prevista la collocazione di alcuni esercizi pubblici. Le due ali dell’edificio sono collegate al centro da un corpo-scale, costituito da un grande spazio di disimpegno attorno agli ascensori panoramici.

La pianta è stata studiata a schema rettangolare, affusolata alle estremità in modo da alleggerire l’impatto visivo degli spigoli. L’insieme presenta una volumetria molto articolata, dove prevale la visuale delle facciate verticali che si dispongono a ventaglio. Sono previsti degli elementi verticali di irrigidimento con funzioni antisismiche della struttura esterna. Risulterebbero, così, l’unico elemento pieno delle facciate, quasi completamente composte da vetrate. A completare il piano interrato due ampi parcheggi coperti con ingressi indipendenti.

Il progetto della torre Th Center di Thiene si pone l’obiettivo di segnare con un elemento di forte verticalità la Cittadella dello Sport. Il mix di destinazioni uffici pubblici e privati conferirà dinamicità e vitalità. I quaranta metri di altezza vengono raggiunti con un edificio articolato planimetricamente e altimetricamente. Ogni parete trasparente è rivolta verso paesaggi diversi: trasparenza e leggerezza, in modo da far entrare negli ambienti interni il paesaggio circostante (il verde del Parco e gli orizzonti della montagna e della pianura).

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Additional Living System «sistema per sedersi» L’Additional Living System è uno straordinario «sistema per sedersi» che può essere assemblato in diverse combinazioni.

Ideato nel 1967 da Joe Colombo, è stato sviluppato per il marchio italiano Sormani e poi prodotto dal 1968 al 1971.

Si tratta di una struttura in tubo di ferro assemblata con morsetti metallici. L’imbottitura dei cuscini è in schiuma di poliuretano con rivestimento in tessuto. Con quest’oggetto, Colombo, reinventa i posti a sedere. Presenta un sistema modulabile in sei dimensioni differenti, che possono essere riposte insieme in diverse configurazioni a seconda delle esigenze degli utenti.

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designer e design Nell’Additional Living System i singoli elementi modulari possono essere disposti in gruppi variabili di sedute di lunghezze e altezze diverse. Ha un design versatile, creato da singole sezioni di metallo imbottite. Con l’utilizzo di una clip di metallo lungo il bordo inferiore è possibile creare una varietà infinita di posti a sedere mediante la miscela e la congruenza dei moduli.

La possibilità di realizzare moltissime permutazioni di misura e colori differenti rende la personalizzazione di questo arredo un’opportunità creativa come mai prima della sua apparizione era stato possibile.

Rivestito di lana e imbottito in schiuma sopra il supporto in acciaio tubolare con clip in metallo misura 31’’wx 5’’dx 26’’h.

L’Additional System è talmente rivoluzionario che è difficile trovare un concetto simile sviluppato da un altro designer, anche successivo a Colombo. Una specie di macro Lego che permette di cimentarsi nella costruzione dell’ambiente dove viviamo i nostri momenti di relax.

Un design che non è totalmente imposto a colui che usa l’oggetto, ma che lo rende partecipe all’atto creativo nella misura in cui l’utente stesso si misura nella composizione di un nuovo oggetto e con dei colori variegati, che non sono stati di per sé predeterminati dall’ideatore.

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designer e design Il designer spiegò, all’epoca, come «il problema sta nell’offrire componenti d’arredamento che siano puramente autonome, indipendenti dalle considerazioni architettoniche e abbastanza flessibili e programmabili da sapersi adattare a ogni sistemazione presente e futura di una stanza».

Patito per la tecnologia, Colombo si accosta al design da autodidatta. Nato a Milano nel 1930, negli anni Cinquanta diventa pittore e scultore aderendo al movimento della Pittura Nucleare, prima di passare al design nel 1961.

Sebbene la sua fede per la tecnologia appartenga ormai al passato, gran parte degli oggetti progettati da lui sono ancora oggi in produzione. Ed è importante sottolineare il fatto che i temi che più lo appassionarono come la flessibilità e la polifunzionalità, che trovano la loro massima espressione nell’Additional Living System, sono oggi alla base di gran parte della produzione di mobili.

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Ciò che lo spinse ad ideare questo progetto fu la sua capacità di proiettarsi da designer come “creatore dell’ambiente futuro”.

Lanificio Cazzola A Schio, una nuova importante rinascita architettonica

Schio...

Il lanificio Cazzola, edificio risalente al 1860 e rimasto produttivo fino agli anni ’90 del secolo scorso, oggi ritorna a vivere attraverso il recupero funzionale effettuato dalla Zermiglian Costruzioni. Schio, già scrigno contenente preziose testimonianze di Storia del Lavoro del nostro Paese, è arricchito ora da un nuovo complesso abitativo, culturale e commerciale, sito nel quartiere del S. Cuore.

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ZERMiGLiAN coSTRUZioNi

Via Belfiore, 13 - SCHIO (VI) Tel. 0445.671104 - Fax 0445.671237 www.zermigliancostruzioni.it - info@zermigliancostruzioni.it

abitare il nuovo

L’antico lanificio, che nelle vesti di ospedale militare ospitò anche Hernest Hemingway durante la Grande Guerra, è stato ristrutturato nel pieno rispetto delle sue caratteristiche architettoniche e storiche: Zermiglian Costruzioni ha però anche tenuto in considerazione la possibilità di ottenere spazi vivibili ed adatti a qualunque esigenza dei diversi futuri inquilini.

Ed ecco che gli ambienti dell’opificio sono stati trasformati in monolocali, bilocali e trilocali, dalle finiture ottenute accostando elementi tradizionali e naturali quali il mattone, la pietra, il legno.

Con la stessa attenzione alla ricerca di una soluzione che coniugasse tecniche moderne con materiali tradizionali, gli appartamenti hanno poi visto l’aggiunta di tetti in legno con travi a vista, soffitti mansardati, pavimenti dai materiali pregiati e terrazzini con parapetto.

La re-interpretazione degli spazi inoltre non si è fermata alle strutture interne abitative, che, anzi, sono state inserite in un progetto di ampio respiro, volto a tenere conto delle tradizioni alle quali l’opificio è legato.

All’interno dei suoi 40.000 metri quadri infatti trova posto anche un museo, affascinante testimonianza del passato che non lascia il luogo.

Infine la roggia, che garantiva energia alla fabbrica, è diventata una passeggiata, che si collega poi alle piste ciclabili poco distanti.

Un’intelligente espansione verso l’esterno degli spazi recuperati, riletti in un’ottica contemporanea, ma senza perdere di vista quello che significa mantenere i legami con le radici del paese di Schio.

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Il valore dello spazio pubblico

Si parla molto di scollamento tra architettura e urbanistica, ci si lamenta che le grandi archistar sono interessate solo ai loro “oggetti” sempre più elaborati mentre trascurano i problemi delle città contemporanee in gran parte riconducibili alla decadenza dello SPAZio PUBBLiCo (che di seguito chiameremo sinteticamente SP); come ci ricorda il direttore generale del CenSiS Giuseppe roma sul “Giornale dell’Architettura” (luglio 2010).

Purtroppo questo non è una questione di volontà o di serietà dei progettisti, ma è la realtà delle dinamiche del mercato immobiliare, unite al sistema normativo vigente che consente solo una crescita edilizia per parti “finite e distanziate”. nessuno costruisce più in aderenza, la stradina di quattro o cinque metri tra le case dei nostri centri storici è illegale, costruire a filo strada è vietato!

Bastano questi poche limitazioni a rendere impossibile qualsiasi riproposizione del concetto di “tessuto urbano”. Paradossalmente lo SP del centro storico può venire ripreso solo nei famigerati outlets, in chiave però monofunzionale e circondata da distese di parcheggi.

Anche tendenze virtuose largamente condivise come quella ecologica (architettura sostenibile, green city, risparmio energetico, fonti rinnovabili, più pedonalità e meno auto, unanime condanna delle periferie, ecc) se non sono opportunamente incentivate finiscono nel nulla in quanto i comportamenti individuali generano conseguenze che vanno in direzione opposta a quanto desidera la maggioranza degli stessi individui. il libero mercato in questo caso non riesce a evitare degenerazioni come nel caso statunitense dove banche e immobiliari hanno assecondato i desideri “poco meditati” della gente con l’abbinata casa individuale periferica (quanto di più antiecologico ci possa essere) e mutui facili innescando la crisi economica che conosciamo.

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Molinaro architettura s.r.l.

Via Palazzina, 33 - Cornedo ViCentino (Vi) tel. 0445.952638 - Fax 0445.950421 www. molinaroarchitettura.com info@molinaroarchitettura.com

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Un modo per incentivare rinnovare e incrementare lo SP è quello di proporlo come parte della superficie di un qualsiasi complesso di edifici, grande o piccolo che sia, senza relegarlo alla sola funzione di verde generico o a parcheggio come va per la maggiore.

Uno SP diviene utile e fruibile, tanto meglio se usato dagli operatori immobiliari per ottimizzare la distribuzione degli edifici con porticati, atri, corti e scalinate, che venga riconsiderato e rinnovato nelle sue forme. del resto non è sempre stato così? Lo SP del centro cittadino, prendiamo ad esempio Venezia, non è anche uno spazio utile distributivo e di comunicazione? Gli eccezionali SP dei centri storici, nati spontaneamente e quasi mai progettati non si sono trasformati dall’originaria utilità di passaggio-accesso- sosta, privata o semipubblica, in SP “tout court”, come certe strade vicinali diventate successivamente comunali?

Ancora più interessanti sarebbero le conseguenze negli edifici alti dove lo SP diventerebbe necessariamente tridimensionale come nella nostra metodologia Herby™ (per maggiori informazioni consulta il sito “http://herbyweb.com”).

Questa proposta risolverebbe la dicotomia creatasi con lo schematismo normativo contemporaneo fra privato e pubblico. destinando una percentuale degli edifici a SP le nostre città o periferie si arricchirebbero di spazi urbani infinitamente vari e con diverse dimensioni a seconda della grandezza degli interventi. Si creerebbero collegamenti, permeabilità, aree verdi, portici, gallerie, si faciliterebbe la multifunzionalità, cioè tutto quello che rende attraenti i nostri centri storici. non quindi una fetta a “standard” da amputare all’area edificabile e di cui tutti si disinteressano, compresi i Comuni che tendono a non intestarsele per evitare l’onere della manutenzione, ma una “superficie utile” prima di tutto all’ambito in cui è inserita e, gradualmente, all’intero contesto circostante. Uno SP che torni ad essere considerato e mantenuto con la stessa attenzione di quello privato.

Una “Superficie Utile Pubblica” da contrapporre alle troppe “superfici pubbliche inutili” che rendono le nostre periferie brutte e insicure.

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Residence Le Betulle

Rendering: www.rendermedia.it

ThIENE...

via delle Betulle

APPARTAMENTI INDIPENDENTI CON GIARDINI E SCALE PRIVATE A BASSO CONSUMO ENERGETICO -

Impianto di riscaldamento a pavimento Serramenti con vetrocamera con alto coefficente di isolamento termo-acustico Pavimenti e murature con isolamento termo-acustico Colonne di scarico di tipo silenziato Pannelli solari Impianto di recupero acque meteoriche per usi privati

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Via Monte Grappa, 2/E - THIENE (VI)

MUNARETTO MANLIO SPA

Tel. 0445.362011

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Fred Building: alti livelli per un concept inedito

LIMITROFI THIENE...

in contesto precollinare di prossima realizzazione edifici con standard superiore che includono, ad esempio, oltre alle normali dotazioni, i pannelli fotovoltaici e il sistema di recupero dell’acqua piovana.

Gli appartamenti sono dotati di giardino e taverna, gli attici hanno ampi terrazzi e piscina idromassaggio.

Anche questo edificio corona l’attenzione che l’azienda ha sempre riservato ai contenuti di design e all’impegno rivolto alla ricerca tecnologica, abbinando tecniche costruttive innovative ed accostamenti inediti.

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SACCARDO GROUP

Via dell’Elettronica, 12 - THIENE (VI) Tel. 0445.362678 www.saccardogroup.it - info@saccardogroup.it rendering: www.rendermedia.it

DANILO MARCHI - Levriero, p.e.t. riciclato, filo di ferro plastificato, fascette di nylon, cm. 70x100x40.

DANILO MARCHI - Armadillo, p.e.t. riciclato, filo di ferro plastificato, fascette di nylon, cm. 18x55x16

IL VALORE SPIRITUALE E SIMBOLICO DELL’ACQUA Lo scultore Danilo Marchi da 10 anni lavora con il P.E.T. per donare trasparenza, leggerezza e purezza alle sue sculture.

Danilo Marchi lavora sull’analisi dell’evoluzione umana, prima attraverso l’uso di materiali come la terracotta e la lamiera in ferro e dal 1999 con lo studio del P.E.T. Nascono allora i primi umani realizzati con l’assemblaggio e la manipolazione scultorea di bottiglie in plastica trasparente, quelle scartate dai produttori di acque minerali.

L’uomo realizzato con p.e.t. azzurra o verde ci ricorda che siamo fatti al 75% di acqua e nello stesso tempo, attraverso la trasparenza, ci fa percepire il dialogo con la natura. Le sculture poste nel verde di un ambiente esterno si riempiono del paesaggio circostante così come ambientate in uno spazio interno si integrano con gli oggetti e ne filtrano l’essenza.

L’uomo ri-costruito da Danilo Marchi ci ricorda anche le scottanti problematiche ambientali che stiamo vivendo, ma allo stesso tempo ci dà un messaggio di forza, di resistenza dovuta al progresso scientifico – proprio come le indistruttibili bottigliette di plastica.

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Contrà Porti, 21 - Vicenza Tel. 3939060790 www.yvonneartecontemporanea.com info@yvonneartecontemporanea.com

esperienze ed eventi

DANILO MARCHI -Beyond, p.e.t. riciclato, filo di ferro plastificato, fascette di nylon, fiori artificiali, cm.70x100

DANILO MARCHI - Umano, p.e.t. riciclato, filo di ferro plastificato, fascette di nylon, altezza naturale

DANILO MARCHI - Il corpo umano immerso nella natura

Da cinque anni Danilo Marchi ha esteso il suo lavoro anche ad altri soggetti oltre all’uomo: levriero, armadillo, pipistrello, squalo martello e zanzara tigre. Sono l’esito di una riflessione sugli animali che popolano cielo, terra e mare. L’artista è affascinato da animali con spiccate qualità istintive e percettivo-sensoriali che mette a confronto con quelle umane. Si tratta di esseri altamente evoluti, dotati di capacità superiori e apparati sofisticati il cui studio è stato spesso d’aiuto alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica.

Ogni animale viene osservato molto attentamente nelle caratteristiche anatomiche e morfologiche e in seguito ricostruito artisticamente nella sua complessa struttura, in un certo senso, “architettonica”.

Danilo Marchi Scultore nato a Biella nel 1959 dove vive e lavora Nel 2006 espone alla Biennale di Venezia, 20° mostra Internazionale di Architettura-Eventi collaterali CZ_VPI, Giudecca.

Numerose le mostre personali e collettive in Italia a Bergamo, Biella, Milano, Parma, Chiavari, Ercolano (Napoli), Padova, Torino, Firenze e all’estero a Orlando, New-York, Bruxelles.

I suoi lavori e installazioni si trovano in permanenza a Palazzo Boglietti, Biella dove dal 2006 è inoltre collaboratore nell’organizzazione degli eventi culturali e presso il MIM (Museum in Motion, Castello di San Pietro in Cerro, Piacenza).

Gallerie di riferimento: - Yvonneartecontemporanea contrà Porti 21, Vicenza www.yvonneartecontemporanea.com - Galleria Marelia, Bergamo

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Harry Bertoia

Harry Bertoia è uno scultore nato a Udine nel 1915 ed emigrato con la famiglia negli Stati Uniti nel 1930. A Detroit frequenta la Cass Technical High School. Lì sviluppa una buona confidenza con la tecnologia dei metalli. Vince una borsa di studio che gli permette di frequentare la Detroit Society of Arts and Crafts e nel 1937 la Cranbrook Academy of Art in Michigan. Qui, tra il 1939 e il 1943, apre un proprio laboratorio ed insegna oreficeria e tecnica di lavorazione dei metalli. Durante la guerra, a causa del razionamento dei materiali destinati alla produzione bellica, Bertoia si dedica soprattutto alla gioielleria e alla grafica. Nel 1946 diventa cittadino americano.

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Dopo avere insegnato design lavora con il famosissimo Charles Eames alla progettazione di sedie in filo metallico e in compensato in California. Questa collaborazione così importante gli permette di acquisire l’esperienza necessaria per aprire nel 1950 uno studio con l’aiuto della Knoll International, per la quale disegna la sedia Diamond. Questo sodalizio professionale porta l’artista a stabilirsi in Pennsylvania.

designer e design

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Per il designer italo-americano le qualità plastiche, lo spazio, la forma e i materiali hanno la stessa importanza delle qualità funzionali.

Nel descrivere le sue opere, Bertoia, delinea una vera e propria filosofia dello spazio che egli indaga attraverso l’occhio dello scultore.

Afferma che «in scultura le [sue] principali preoccupazioni sono lo spazio, la forma e le caratteristiche del metallo. In materia di sedie, bisogna prima affrontare numerosi problemi funzionali… ma quando si va al nocciolo della questione, le sedie non sono che studi di spazio, forma e anche metallo. Se le si guarda attentamente, si noterà che esse sono per lo più fatte d’aria, proprio come le sculture. Lo spazio le attraversa da parte e parte».

Dal punto di vista del significato simbolico, di certo, un oggetto d’arredo come la sedia non ha rivali. È un oggetto straordinariamente ricco di connotazioni che può avere diversi livelli di lettura.

La sedia Diamond, ideata nel 1952, è uno dei molti mobili degli anni Cinquanta che impiegavano il tondino o il filo d’acciaio. Altri esempi sono le sedie Ant di Arne Jacobsen e Antelope di Ernest Race, ancora molto copiate ai giorni nostri.

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designer e design

Alla metà degli anni Cinquanta le sedie si fanno più “scultoree”, caratteristica incarnata alla perfezione da questo modello, per accogliere meglio il corpo umano, agendo allo stesso tempo in controtendenza rispetto alla monotonia geometrica dei nuovi appartamenti in condominio, sempre più diffusi. Così facendo, arredi come questo sono diventati ovunque uno dei punti focali del modo moderno di abitare gli interni.

Le sedie innovative disegnate da Bertoia per Knoll International, come la poltrona Diamond, hanno avuto un tale successo commerciale da consentire all’artista di dedicarsi, in seguito, esclusivamente alla sua carriera di scultore.

Infatti, proseguì la carriera realizzando grandi sculture e fontane, tra le quali le più importanti sono quella per il General Motors Technical Center di Warren in Michigan e quella per la cappella del MIT di Cambridge.

Harry Bertoia muore nel 1978 a Barto, in Pennsylvania.

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Vicenza cittĂ bellissima.

Souvenir e memorabilia di Elena Guzzonato In esposizione a Vicenza a Casa Cogollo, detta del Palladio, le opere di oltre quaranta designer. La mostra Vicenza città bellissima: souvenir e memorabilia, inaugurata lo scorso 15 gennaio all’Odeo del Teatro Olimpico e aperta al pubblico fino al 13 marzo, offre un panorama di quarantaquattro piccole opere di design selezionate attraverso un bando di concorso tra le oltre settanta pervenute.

Cosimo Vinci, Do it yourself monument 2010 Scultura in 3D, lastra in Palladio per costruire il proprio monumento

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Opera di Cosimo Vinci, aperta

Studio no.parking, a_sporta borsa in tela in pvc, 10 esemplari diversi realizzata con il riciclo di ritagli di affissioni, banner stradali, di eventi del Comune di Vicenza

oltre casa Annamaria Iodice, Frammenti palladiani parure in argento sabbiato, 2010 ispirati ai moduli della Rotonda palladiana

Barbara Uderzo, paper-jewels felini, 1992 anello e bracciale in carta di fumetti con motivi felini

Una collezione variegata, ispirata dal tema vicentino. Le opere proposte dalla rassegna a cura di Stefania Portinari hanno come tema comune un omaggio o un richiamo alla città berica e alle sue tradizioni culturali, per porsi come possibili souvenir o memorabilia da destinare idealmente ad un artshop, ad un bookshop museale o espositivo. Quarantaquattro idee realizzate da designer, artisti o collettivi giunti da tutta Italia. Scelte perché realizzabili in progetti effettivamente riproducibili. Prototipi multipli realizzabili in piccole tirature, o pezzi unici che potrebbero appartenere ad un’ipotetica collezione di soggetti simili.

Monumenti incapsulati sotto teca e gioielli a pianta centrale, a felino, a stemma, a piazza dei Signori. Anelli pieghevoli, mappe cuscinose e diorami da cui si affaccia anche Palladio. Lampade da tavolo con basiliche illuminanti, tracce di pavimenti antichi e architetture do it yourself. Poesie in pietra di poeti estinti e piatti in ceramica, prati da far crescere in scatola, pitture da viaggio e perfino ex-voto, oggetti pesantissimi in pietra di Vicenza o lievissimi segnalibri, giochi a cubetti e cubi componibili, magneti parietali.

Molte borse, T-shirt “100% alla vicentina” e una linea di cosmetici minacciosa, ma molto chic, al baccalà. Una collana ricamata che recita espressamente “Vicenza ti amo” e un’altra dedicata ad una misteriosa “Cara Signorina”. Infine degli invitanti «biscogatti» in frolla, dal cuore tenero alla marmellata di fragole.

Angela Caremi, collana Vicenza ti amo, 2010 tessuti vari, cordino, ricamo.

Esemplare unico

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Studio Fludd, Vicenza magnetica, 2010 legno in varie essenze, acrilico, magneti magneti da appendere che si ispirano alle textures dei principali monumenti vicentini, dalla Rotonda alla cattedrale, da palazzo Chiericati alla basilica palladiana

Con un riscontro di pubblico ottimo già dall’inaugurazione Vicenza città bellissima: souvenir e memorabilia si propone l’obiettivo, per ora, di essere solo una gara di idee, indipendentemente da effettive pratiche di merchandising. Ha prodotto una varietà di soggetti e creazioni interessante. Opere contemporanee e ironiche, che dimostrano l’interesse per il tema e una fervida capacità immaginativa da parte dei designer che hanno partecipato al concorso.

Per l’occasione viene pubblicato l’undicesimo catalogo della collana “Display.

Quaderni di design”. All’interno sono pubblicati tre testi di particolare interesse per chi volesse approfondire le tematiche vicentine esposte e non solo. Oltre al testo di Stefania Portinari che illustra la mostra, infatti, si può trovare anche un saggio di Giovanni Battista Gleria, storico dell’architettura, sull’Angolo drammatico, ossia laddove la basilica palladiana “cozza” con l’edificio retrostante in prossimità di piazzetta Palladio.

L’altro autore presente in catalogo è l’artista Enrico Mitrovich. Propone un compendio che ironizza sul fatto che a Vicenza vi siano decine di aziende che per trovare una propria identità si ispirano a Palladio. Un testo già stampato in occasione del centenario palladiano del 2008, in una plaquette a tiratura limitata.

Francesco Giuseppe Rigoni, Gli Elisir del Palladio, 2010 prodotti cosmetici profumati al baccalà (uno scherzo, in realtà profumano di violetta)

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oltre casa La collezione Vicenza città bellissima da un lato fa emergere un versante creativo legato ad una possibile ed effettiva realizzazione commerciale, con la proposta di packaging efficaci ed oggetti ben definiti nelle loro caratteristiche tecniche e materiali.

Ciò testimonia, naturalmente, professionismo e accortezza progettuale. Sul versante delle idee, invece, risulta una produzione significativa ispirata da un forte lato affettivo, soprattutto da parte dei designer vicentini, nei confronti della loro città. Un versante heartmade, fatto col cuore, come afferma il marchio savonese «puella» a proposito dei suoi accessori. Tra i gioielli esposti ci sono i progetti di Barbara Uderzo, Annamaria Iodice, Angela Caremi, Elvezia Allari, Barbara Barbantini, Gaspare Buzzatti e Giovanni Tomasini, Francesca Tomaselli, Camilla Bin e Valentina Grotto. I diorami e le vedute singolari sono di Chiara Andreatti e Giulia Brusatin, Beatrice Pasquali, Matteo Berti, Veronica Organo, Rinaldo Pagan e piatti della Ceramica Vicentina snc. I prototipi dei “lavori” in pietra e delle sorprese sono di Sergio Casarotto ed Edhison & Rossi Associati, accessori di studiomama, no.parking, Francesco Giuseppe Rigoni, Elena Gastaldon, Silvia Trevisan, Annalisa Tessarolo. Gli «oggetti di benvenuto» di Alberto Casiraghy, Cosimo Vinci, Lilia Bareeva, Carlotta Simoncello e tanti gatti interpretati da Milena Zanotelli o da Lorella e Andrea Munari, oltre al geniale biscotto Bisgatto, progetto specifico proposto da JoeVelluto (JVLT).

JoeVelluto (JVLT) Bisgatto, 2010 biscotto di pastafrolla, marmellata di fragole, occhietti in cioccolato il biscotto prende il nome dal detto «vicentini magnagati»

In modo differente altri offrono «pezzi e vedute di città», dallo Studio Fludd a Toyomi Nara, da Fabio Guerra a Giuseppe Guzzo e poi Alessandro Finocchiaro, Enrico Santangelo, lo studio Segnodisegno, Francesco Biasci, Giulia Reghellin, Valeria Vaccaro e Roberto Zanon, Jessica Masiero, Sabrina Galiazzo, Carlo Rossi e Veronica Veronese Palmieri.

Infine, Marco Chiurato presenta l’ambizioso ma dolce progetto “essere Palladio”.

Elena Gastaldon, Palladio bags 2008 tessuto arazzo gobelin collezione di borse e accessori lavorati da artigiani italiani che riprende i motivi delle piante degli edifici di Palladio da I Quattro Libri dell’Architettura

La mostra è aperta al pubblico fino al 13 marzo 2011.

Dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Ingresso libero.

Per informazioni: 0444 222122 uffmostre@comune.vicenza.it

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Abitare.

50 anni di design.

Piazza M. Rizzoli

Scorrendo le pagine di “Abitare” si incontra una enorme campionatura di stili di vita, di attitudini, di modelli spaziali, di percorsi, di pratiche di progettazione, oltre che di storie curiose e di incontri con i protagonisti, di fotografie d’autore e di viaggi in altre culture. Nella storia di “Abitare” si legge anche l’evolversi del gusto degli oggetti e del loro disegno.

Questo prezioso volume in tela con copertina che diventa un manifesto, pubblicato in occasione dei 50 anni di storia della rivista, compone quindi un grande atlante su come è cambiato il gusto delle case, degli uffici e degli oggetti che ci circondano e un’originale storia illustrata del design e del progetto architettonico, della pubblicità e delle mode.

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La Reggia dei Carraresi a Padova

Design in Italia L’esperienza del quotidiano

Ubertino I da Carrara, principe di Padova, aveva fatto costruire in centro città, nella prima metà del Trecento, la propria Reggia. Il suo sfarzo e pregio architettonico, a seguito delle demolizioni subite nei secoli, sono stati a lungo dimenticati. L’intervento di restauro del complesso “Casa della Rampa” nell’angolo sud-ovest della Reggia ha portato dapprima all’intuizione e in seguito alla straordinaria scoperta di una struttura muraria nascosta in prossimità delle mura di cinta, costituita da tre ampie volte digradanti. Queste indicavano la presenza di un camminamento, non orizzontale come ci si sarebbe aspettati, bensì inclinato: si trattava infatti di una lunga rampa. La sua funzione era quella di collegare la Reggia - sede del potere politico-amministrativo della città -, il Traghetto (passaggio sopraelevato che conduceva alle mura cittadine) e il Castello - centro del potere militare dei Da Carrara. Il principe e i suoi illustri ospiti potevano percorrerla o fuggire a cavallo in caso di pericolo. Un itinerario di immagini, mappe, testimonianze antiche, rilievi e attività di cantiere rivela il valore dei manufatti architettonici aggiungendo così un brano inedito del Trecento alla storia e alla cultura della città di Padova.

Da Giunti Editore e Ottagono, curato da Aldo Colonetti, Design in Italia.

L’esperienza del quotidiano di Valentina Croci e Porzia Bergamasco.

Tavoli, automobili, abiti, lampade, sedie ma anche barattoli di Nutella, Tetrapak, macchinari per la risonanza magnetica, attrezzature sportive…

Il design italiano si colloca ai vertici della creatività internazionale: a partire dalla seconda metà del Novecento gli oggetti made in Italy si insediano nelle case di tutto il mondo, ma anche nelle scuole, negli uffici, nelle strade, negli ospedali. Un successo determinato da quattro elementi fondamentali – funzionalità, gusto, cura dei materiali e innovazione dei processi produttivi – che attira sui nostri designer e imprenditori l’attenzione dei principali musei del mondo. Design in Italia, curato dal direttore di Ottagono Aldo Colonetti, analizza le origini, lo sviluppo e l’attuale identità del made in Italy con un approccio inedito: senza separazioni gerarchiche e mai rivolto soltanto all’oggetto in sé, isolato dal proprio contesto d’uso. Che si tratti di prodotto o di sistema, le autrici Valentina Croci e Porzia Bergamasco svolgono l’analisi all’interno degli spazi e delle funzioni che cambiano in relazione alle trasformazioni della società, con un occhio attento alle più recenti tecnologie.

Il volume stesso è concepito graficamente come un oggetto di design, con grande attenzione all’efficacia delle illustrazioni.

Il libro – dopo la monografia della rivista “Art e Dossier” dedicata al design italiano uscita nel 2008 – segna la seconda collaborazione tra Giunti Editore e Ottagono. Una joint venture che unisce la vocazione all’alta divulgazione artistica dell’editore Giunti alla specifica esperienza di Ottagono nell’ambito del design.

Nicolini N.-Rossi A. Skira Editore

Bergamasco P. - Croci V. Giunti Editore

libreria

100 Binda Celebrating 100 Years Skira Editore

“Pensare, sognare, concepire delle belle opere è un’occupazione deliziosa. E’ come fumare dei sigari che ti mandano in estasi, come condurre la vita della cortigiana che vive a seconda del suo capriccio. L’opera appare allora nella grazia dell’infanzia, nella gioia folle della creazione, con i colori profumati del fiore e i succhi sapidi del frutto già gustato in anticipo. Tale è la concezione dell’opera d’arte, tali sono i suoi piaceri.”

(Honoré de Balzac, La cugina Bette) In questa frase di Balzac (che costituisce uno dei 50 pregevoli contributi del volume) è raccolta tutta l’essenza della tecnica e della genialità della famiglia Binda che da sempre è alla guida della storica casa milanese di orologi, gioielli e accessori.

Designing Emotions è il libro che celebra i suoi 100 anni con un racconto espresso attraverso 5 emozioni che fanno parte del DNA di Binda: Passione, Audacia, Desiderio, Orgoglio e Stupore. Ognuno di questi 5 sentimenti costituisce una sezione a sé stante e affidata a uno fra i 5 grandi fotografi – Mimmo Jodice, Giovanni Gastel, Occhiomagico, Filippo Romano e Toni Thorimbert – chiamati a rileggere gli orologi della storia Binda in 50 fotografie d’autore.

Completano il singolare volume 50 contributi di personaggi italiani e internazionali, del mondo del design, dell’architettura, della scrittura, del cinema e della moda che interpretano queste 5 emozioni. Tra di loro ricordiamo Francesco Alberoni, Fabio Novembre, Rainer Maria Rilke Pedro Almodóvar, Riccardo Scamarcio, Carlo Cracco, Paulo Coelho, Oscar Wilde. Margaret Mazzantini, Stella McCartney, ZaK, Virginia Woolf, Bono Vox, Massimiliano Fuksas, e, naturalmente, Honoré de Balzac.

L’ avventura del vetro a cura di Bova A. Skira Editore

Un emozionante viaggio alla scoperta dell’arte del vetro e delle sorprendenti creazioni dei maestri veneziani che, a partire dal Rinascimento, hanno conquistando mondi lontani lungo rotte di terra e di mare.

Capolavori rinascimentali, i carichi di due navi mercantili affondate lungo le coste dell’Adriatico tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, la produzione virtuosistica del Settecento, gli stili muranesi dalla crisi di inizio Ottocento all’esplosione di fantasia e vitalità degli anni cinquanta del Novecento. Vetri da spezieria, specchi, dipinti sotto vetro, vetri da capriccio, pistole e strumenti musicali (il flauto in vetro di Napoleone), e le affascinanti collane di perle vitree destinate al mercato africano.

Attraverso numerosi e preziosi pezzi provenienti dai musei veneziani e dalle più grandi collezioni europee il volume ripercorre la storia degli stili e delle forme nei secoli in cui Venezia diventa la capitale mondiale del vetro. Nuove scoperte – cristallino, lattimo, calcedonio – e tecniche innovative – come la filigrana a reticello o a retortoli, l’avventurina, il vetro rubino all’oro – sono solo alcuni degli aspetti salienti svelati dalle officine dei maestri muranesi che, dal Cinquecento a oggi, hanno costruito la storia del vetro europeo e l’hanno portata nelle terre più lontane.

Gio Ponti Interiors objects drawings Falconi L. Mondadori Electa

Dagli studi universitari alle prime prove nella grafica e nell’industria ceramica; dalla prima Biennale di Monza alla direzione di Domus, dalle molteplici collaborazioni industriali alla realizzazioni di scene e costumi teatrali: ovunque emerge il suo tratto distintivo e prende forma lo straordinario contributo alla ripresa e all’affermazione della produzione italiana dopo due guerre mondiali e i successivi periodi di crisi.

La sua importanza per il design nel mondo è dimostrata dal fatto che molte sue creazioni, ampiamente documentate nel libro, sono sempre rimaste in produzione mentre altre vengono periodicamente riprese dai più importanti produttori di oggetti di design.

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Verde Casa Idee verdi per casa e giardino

Verde Casa, l’appuntamento verde per il pubblico del Nord Est è a Padova dal 18 al 20 marzo. La mostra mercato con vendita diretta giunta alla quarta edizione, propone soluzioni per ogni casa. La manifestazione della Fiera di Padova è dedicata a chi ama fiori e piante e a chi cerca spazi nuovi e verdi per l’abitare quotidiano.

Negli stand vengono proposte le idee per il terrazzo, il balcone e il giardino con la formula espositiva più efficace: far vedere al pubblico le soluzioni “chiavi in mano”, le nuove tecniche e i nuovi prodotti per l’inserimento del verde nell’arredo casa. Non mancano nemmeno i prodotti vegetali per il benessere, compresi aromi e sapori.

Il visitatore viene accompagnato a immergersi nella voglia di verde. Con la libertà di portare subito a casa le soluzioni esposte.

Una vetrina per far conoscere al grande pubblico le tecniche e i nuovi prodotti. Dalle curiosità come i giardini in bottiglia che vivono da soli, in equilibrio biologico senza alcun tipo di manutenzione, a tutto sui bonsai grazie ad un corso a cura dell’Associazione Euganea del Bonsai di Padova (scheda d’iscrizione su www.verdecasa.net). Un corso che consiglia sulla coltivazione, il rinvaso e la potatura per il mantenimento della forma della chioma.

Verranno esposti diversi modi di progettare, ripristinare e realizzare un piccolo giardino.

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oltre casa

In esposizione gli appassionati del verde troveranno una vasta scelta di piante e fiori per abbellire gli angoli della propria casa, tutto l’occorrente per l’hobby garden. I prodotti, le tecnologie, le macchine, le attrezzature per coltivare e conservare piante e fiori. Le soluzioni e le piante già pronte per coltivare un orto sul proprio terrazzo o balcone. Infine, una vasta scelta di trattamenti per la cura della mente e del corpo, naturali e a base vegetale.

All’interno della mostra il concorso di progettazione di piccoli giardini e terrazze «GIARDINI&Giardini - Giardini d’autore alla portata di tutti», propone sei giardini di trentadue metri quadri e sei terrazze di quindici metri quadri. Tante soluzioni adattabili, anche dal punto di vista economico, alle diverse esigenze per inserire il verde negli spazi di casa come parte dell’arredo.

Con la collaborazione del Settore Verde Parchi giardini e arredo urbano del Comune di Padova anche la città di Padova promuove Verdecasa. Grazie all’evento VerdeCittà si faranno conoscere a grandi e piccoli le tante possibilità di passare momenti piacevoli e divertenti utilizzando le aree verdi in città, come il Parco Europa, facilmente raggiungibili anche in bicicletta o in autobus.

L’obiettivo di questo evento è quello di educare il visitatore alla conoscenza delle specie botaniche e alla loro ricchezza di espressione in termini di varietà. Le aziende che partecipano a VerdeCittà comporranno un’aiuola di circa 100 metri quadri nel Parco Europa, secondo la propria libera espressione compositiva.

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Un modo Esclusivo di vivere la Casa Lucia Rijker Palazzo Diamante The Future Lampada Fortuny La casa di ghiaccio Diquigiovanni, una scelta di tecnologia e design Schio e la città del futuro Il Legno Beyond Entropy Casa su Misura OSA Code Il giardino a settembre Living way otto Fiere Italia 2010 / 2011 www.casainmente.it

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Acasa Salone dell’arredamento e idee per la casa

Ventidue anni di Arredo&Casa diventano Acasa, la nuova manifestazione dedicata all’arredamento e non solo in scena dal 18 al 20 marzo e dal 25 al 27. Per due weekend, infatti, la kermesse di MalpensaFiere a Busto Arsizio (VA) presenta al pubblico tante idee per la propria abitazione, ma anche un fitto calendario di eventi negli eventi, suddivisi in numerose aree tematiche.

La prima è Climatica, il salone permanente con tante idee per il risparmio energetico. L’abitare green è un tema decisamente attuale e sempre più di rilievo per un pubblico attento e informato.

Il progetto, curato da Marco Logrand, designer dello studio di progettazione Grassi&Logrand, pone l’accento sul risparmio energetico, focalizzandosi su un nuovo modo di utilizzare gli ambienti indoor e outdoor, attraverso sistemi tecnologici per il riscaldamento e il rinfrescamento dell’ambiente domestico.

Comfort, tecnologia e design. Il tutto attraverso un percorso che si sviluppa all’interno del salone in una riproduzione degli ambienti domestici realizzata con prodotti naturali e riciclati, come mobili in cartone, che ben si sposano alle raffinate soluzioni tecnologiche dedicate al risparmio energetico delle nostre case.

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Acasa Pratika, invece, si propone come un evento nell’evento, con un ricco programma di corsi e degustazioni per il vivere quotidiano.

Madrina della manifestazione Benedetta Parodi, presente nella giornata di apertura per presentare il suo nuovo libro «Benvenuti nella mia cucina». Un appuntamento ricco di proposte con dimostrazioni “pratike” di elettrodomestici: dai robot di cucina ai coltelli, dagli affilatori ai tritarifiuti, dagli aspirapolveri alle affettatrici, ma anche corsi di riparazione e di cucina, decoupage, ricamo e tutto quello che può servire per la manutenzione e la decorazione della casa.

oltre casa

La manifestazione fieristica si articola ad ampio raggio sul mondo della casa anche nelle altre tre aree permanenti.

Living garden propone soluzioni creative per arredare balconi e giardini. Wedding Style è uno spazio interamente dedicato ai futuri sposi. Artigianato e design, una rassegna sugli oggetti che hanno fatto epoca.

Nel secondo weekend focus sull’arte con Art4Business, un momento per i neofiti ma anche per i collezionisti più esigenti.

L’Arte accessibile a tutti, da acquistare per piacere personale o come investimento. Un’opportunità di informarsi sulle tendenze artistiche, di incontrare i galleristi e gli artisti in un’atmosfera informale e interattiva. Un’esposizione di oltre venticinque gallerie selezionate provenienti da tutta Italia, con opere di artisti contemporanei.

Pitture, sculture, fotografie e stampe delle giovani promesse e dei maestri affermati di fama nazionale e internazionale.

Infine Asta, oltre cento opere di artisti contemporanei proposte a prezzi accessibili danno vita a un’asta realizzata con la collaborazione di esperti banditori. Collezionisti, professionisti e amatori a confronto, protagonisti di un momento particolare come quello dell’asta.

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L’appuntamento è per sabato 26 marzo dalle 16 alle 19.

oltre casa

Fiere Italia 2011 fino al 13 - ViCEnZa ViCEnZa Città bEllissima. souVEnir E mEmorabilia A Casa del Palladio oltre 40 designer espongono piccole opere dedicate alla città dal 4 al 6 E dall’11 al 13 - Vaprio d`adda (milano) CasambiEntE - 16° mostra di arrEdamEnto Arredamento per la casa e il giardino. Ampio spazio all’Efficienza Energetica, Abitare Intelligente e Casa Eco-logica

marzo

dal 18 al 20 - padoVa VErdECasa - 4° EdiZionE Manifestazione dedicata a fiori e piante, nuovi spazi verdi per l’abitare quotidiano dal 18 al 20 E dal 25 al 27 – busto arsiZio (VarEsE) aCasa – mostra dEll’arrEdamEnto E dElla Casa Salone dell’Arredamento & Idee per la Casa dal 24 al 28 - paVia Casa dolCE Casa 15° mostra mErCato naZionalE dEll’arrEdamEnto E dEgli aCCEssori Ultime tendenze per la casa a 360°: Casa Sana, Ecologica, Automatica, Salute e Benessere

aprile

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maggio

dall’ 8 all’11 - milano miart art noW! Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea dal 12 al 17- rho (milano) i saloni Salone internazionale del mobile

dal 4 al 6 - CErnobbio (Como) propostE Fiera Produttori Tessuto d’Arredamento e Tendaggio

Soluzioni per acquariofilia ed assistenza a domicilio Alimentazione integrata per tutti gli animali domestici Prodotti per l’ornitologia amatoriale e professionale Moduli per l’habitat ed il trasporto PIOVENE ROCCHETTE (VI) - Via Thiene, 86. Tel. 0445.550210

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