Percorsi in Ceramica 39 ITA- ENG

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Poste Italiane Spa, n. 39, 2019 Spedizione in abbonamento Postale - 70%, DCB Modena

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CASALGRANDE PADANA Pave your way

percorsi in ceramica RIVISTA DI SEGNI E IMMAGINI MAGAZINE OF GRAPHICS AND DESIGNS

grandprix 2016-2018 casabaldi


in copertina cover story Casa Baldi - Paolo Portoghesi

rivista di segni e immagini magazine of graphics and designs

direttore responsabile editor in chief Mauro Manfredini progetto grafico art director Fabio Berrettini Cristina Menotti coordinamento editoriale editorial coordination Nadia Giullari redazione testi text editing Matteo Vercelloni stampa printing Bieffe SpA Recanati Mc graficabieffe.it Tassa pagata Postage paid

Casalgrande Padana Via Statale 467, n. 73 42013 Casalgrande (Reggio Emilia) Tel. +39 0522 9901 casalgrandepadana.it

Ai sensi del D.LGS. n. 196/2003, la informiamo che la nostra Società tratta elettronicamente ed utilizza i suoi dati per l’invio di informazioni commerciali e materiale promozionale. Nei confronti della nostra Società potrà pertanto esercitare i diritti di cui all’art. 13 della suddetta legge (tra i quali cancellazione, aggiornamento, rettifica, integrazione). Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 982 del 21 Dicembre 1998. Pursuant to Italian Legislative Decree 196/2003, we inform you that our company will electronically process your data and use them to send you commercial information and promotional material. You may exercise your rights established in art. 13 of said law (including the deletion, updating, correction, and integration of your data) at any time. Court of Reggio Emilia Authorisation No. 982 of 21 December 1998.

Lo standard FSC definisce la tracciabilità di carta proveniente da foreste correttamente gestite secondo precisi parametri ambientali, sociali ed economici. Il rigoroso sistema di controllo prevede l’etichettatura del prodotto stampato realizzato con carte FSC. The FSC standard certifies paper traceability to forests managed according to well-defined environmental, social and economic requirements. The strict monitoring system also includes the use of the “Printed on FSC paper” label on printed products.

4 Dialogo con il presente e confronto con il moderno; il Grand Prix e il Nuovo Creative Centre di Casa Baldi a Roma di Mauro Manfredini GRAND PRIX 2016-2018 6 Un osservatorio permanente sull’architettura internazionale 9 Cultura del progetto 12 I luoghi dell’incontro per la cultura del progetto 14 18 22 26

I vincitori Centri commerciali e direzionali (grandi superfici) Edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale Edilizia residenziale Rivestimenti di facciata, pavimentazioni esterne, piscine e SPA

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Menzioni speciali

CASA BALDI 32 Creative Centre Casalgrande Padana di Matteo Vercelloni

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percorsi in ceramica

4 Facing modernity in conversation with the present; the Grand Prix and the New Creative Centre at Casa Baldi in Rome by Mauro Manfredini GRAND PRIX 2016-2018 Permanent snapshot of international architecture Design culture Temples of design culture

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The winners Shopping and control centres (large surfaces) Public, service and industrial construction Residential buildings Facade cladding, outside flooring, swimming pools and spas

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Special mentions

CASA BALDI 32 Creative Centre Casalgrande Padana by Matteo Vercelloni

La BarquiĂŠre Marsiglia, Francia France


I Giardini di Gabriel Gabriel’s Gardens AsniÊres-sur-Seine, Francia France

Dialogo con il presente e confronto con il moderno; il Grand Prix e il Nuovo Creative Centre di Casa Baldi a Roma di by Mauro Manfredini

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Questo numero di Percorsi è dedicato al Grand Prix di Casalagrande Padana, giunto alla sua undicesima edizione che con un certo orgoglio si conferma come una sorta di osservatorio attento e aggiornato sulla produzione architettonica internazionale declinata nelle varie tipologie che il premio affronta. Nel premiare le opere più significative che hanno saputo valorizzare impiego e caratteristiche delle lastre in grès porcellanato nelle loro molteplici versioni e finiture, osserviamo anche l’affermarsi di nuove figure di architetti che emergono sulla scena del progetto, insieme alla conferma di autori già noti impegnati con convinzione e capacità nel costruire opere di riferimento per l’architettura contemporanea. La selezione dei progetti raccolta nelle pagine che seguono offre un panorama composito, in cui la ricchezza dei diversi linguaggi e delle soluzioni adottate sottolinea come il mondo della ricerca progettuale sia ormai definitivamente libero dai ‘pregiudizi e dalle inibizioni’ dettate dalla stanca eredità ideologica del modernismo ortodosso, così come già anni fa indicava Paolo Portoghesi, cui è dedicata la seconda parte della rivista. Paolo Portoghesi è autore di Casa Baldi a Roma (costruita tra il 1959 e il 1961), da lui restaurata e trasformata in nuovo Creative Centre Casalgrande Padana conservandone la spazialità originaria, e le importanti caratteristiche, attuali e metodologiche, che emergono dall’incontro avuto con lui a Calcata, riportato nell’articolo che chiude questo numero di Percorsi. Un numero che affronta la scena del presente soffermandosi anche sul tema del moderno e del suo necessario recupero; nella consapevolezza che il riuso e la trasformazione del manufatto urbano sia uno dei principali temi di lavoro dell’architettura del nuovo millennio.

Facing modernity in conversation with the present; the Grand Prix and the New Creative Centre at Casa Baldi in Rome This issue of Percorsi is dedicated to the Grand Prix of Casalgrande Padana, which has arrived at its eleventh edition and now proudly asserts itself as a kind of careful and up-to-the-minute observer of international architectural production, in all its various forms considered by the prize. By recognizing the most significant works showcasing the company’s porcelain stoneware tiles in all their many variations and finishes, we can watch new architects emerge and make a name for themselves on the design stage, and see already well-known artists affirm their skill and dedication through the creation of works that become points of reference for contemporary architecture. The projects we have selected to present in these pages offer a mixed panorama, in which the richness of the different languages and different solutions adopted emphasizes just how definitively the world of design has freed itself from the “prejudices and inhibitions” dictated by the tired ideological legacy of orthodox modernism, as Paolo Portoghesi - to whom the second half of the magazine is dedicated - already said years ago. Paolo Portoghesi is the creator of Casa Baldi in Rome (built between 1959 and 1961), which he later restored. The building has now been transformed into the new Creative Centre of Casalgrande Padana while maintaining its original spatiality and the important characteristics, both current and methodological, that emerge from the meeting with him in Calcata, described in the article that closes out this issue of Percorsi. An issue that looks at the present scene, with a particular focus on the theme of modernity and its necessary recovery; with the knowledge that the reuse and transformation of the urban artefact is one of the principal working themes of architecture in the new millennium.

Casa Baldi


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Ph: Alessandra Chemollo


Edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale Public, service and industrial construction Secondo premio Second prize Torre Allianz Milano, Italia Italy Arata Isozaki e and Andrea Maffei

grand prix 2016-2018

2. Edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale Public, service and industrial construction Primo Premio First prize NOA Network of Architecture Alpin Panorama Hotel Hubertus, Valdaora, Italia Italy

3. Edilizia Residenziale Residential buildings Primo Premio First prize Hjelm-Luontola Birgitta LuxLine, Pori, Finlandia Finland 4. Rivestimenti di facciata, pavimentazioni esterne, piscine e SPA Facade cladding, outside flooring, swimming pools and spas Primo Premio First prize Alfonso Femia, Atelier(s) Alfonso Femia I Giardini di Gabriel Asnières-sur-Seine, Francia France

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Ph: Stefano Anzini

1. Centri Commerciali e direzionali (grandi superfici) Shopping and office centres (large surfaces) Primo Premio First prize Filippo Taidelli Architetto Humanitas Congress Center & Univeristy Campus Rozzano, Milano Milan, Italia Italy

Ph: Andrea Martidonna

un osservatorio permanente sull’architettura internazionale permanent snapshot of international architecture


Franco Manfredini premiazioni, Franco Manfredini awards, grand prix 2010-2012, Milano Milan grand prix 2013-2015, Venezia Venice Il primo Creative Book, 2010 The first Creative Book, 2010

Undici edizioni in quasi un trentennio di attività, 1700 opere presentate da 1200 progettisti provenienti da tutto il mondo; il Grand Prix Casalgrande Padana si conferma come un osservatorio permanente della scena architettonica internazionale, ponendo l’attenzione sull’impiego dei materiali prodotti dall’azienda, sulle proprietà tecniche e le caratteristiche performative delle singole collezioni utilizzate, mettendo inoltre in luce le infinite potenzialità espressive degli elementi in grès porcellanato, a volte anche custom made su disegno dei progettisti. Grand Prix è il concorso ideato e sostenuto con convinzione da Casalgrande Padana al fine di individuare sulla scena internazionale le opere più significative che hanno saputo valorizzare

Eleven editions. Nearly 30 years of history. Around 1700 projects entered by 1200 designers from all over the world. The Casalgrande Padana Grand Prix is a permanent fixture in the international architectural calendar, shining a light on the ways in which the company’s products are used and showcasing the technical properties and attributes of the individual collections, while providing a platform upon which to demonstrate the limitless expressive potential of porcelain stoneware products, some custom-made on the request of the designers themselves. Devised and enthusiastically supported by Casalgrande Padana, the Grand Prix is a competition designed to identify the best

Grand Prix è il concorso ideato e sostenuto con convinzione da Casalgrande Padana al fine di individuare sulla scena internazionale le opere più significative che hanno saputo valorizzare proprietà tecniche e creatività d’impiego per fare delle lastre in grès porcellanato una componente inscindibile del progetto, una ‘pelle architettonica’ che è parte del procedimento compositivo che sta alla base dell’opera e non un ‘semplice’ rivestimento intercambiabile Grand Prix is a competition designed to identify the best works around the world that combine technical attributes and creativity of application, making porcelain stoneware tiles an essential component of their design. It’s about showcasing projects where these products are a vital part of the design process and not simply an interchangeable covering.

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proprietà tecniche e creatività d’impiego per fare delle lastre in grès porcellanato una componente inscindibile del progetto, una ‘pelle architettonica’ che è parte del procedimento compositivo che sta alla base dell’opera e non un ‘semplice’ rivestimento intercambiabile. Il concorso si basa sulla selezione di edifici costruiti, quindi non una raccolta di proposte progettuali, ma piuttosto un confronto concreto su idee portate a conclusione; nella costruzione dell’architettura declinate nelle varie tipologie e casistiche affrontate. Nata nel 1990 l’iniziativa del Grand Prix Casalgrande Padana, in quasi trent’anni di attività, si offre come uno strumento di selezione critica in cui il materiale ceramico assume ruolo e valore tra i protagonisti del progetto di architettura. Il concorso è supportato da una giuria internazionale chiamata a confrontarsi in completa libertà sulla selezione dei progetti inviati. Composta da esperti del settore, architetti e critici di architettura, professori universitari e protagonisti della stampa dedicata al progetto architettonico e ai suoi interni, la giuria, nel suo confronto e nel dibattito che emerge di volta in volta, testimonia come il Grand Prix al di là del fattore concorsuale, sia diventato nel tempo uno strumento di aggiornata analisi della produzione architettonica, dell’interior design e dell’innovazione tecnologica.

works around the world that combine technical attributes and creativity of application, making porcelain stoneware tiles an essential component of their design. It’s about showcasing projects where these products are a vital part of the design process and not simply an interchangeable covering. The competition focuses solely on actual buildings rather than design ideas. As a result, it serves as a tangible comparison of ideas that have been followed through, taking into account a wide range of types of architecture. Launched in 1990, Casalgrande Padana’s Grand Prix has - over nearly 30 years - looked at a huge range of architectural projects in which ceramics occupy a key role. The competition is judged by an international panel, who evaluate the projects entered and make completely independent judgements. Composed of industry experts, architects and architecture critics, university professors and representatives of the architecture and interior design media, the panel’s analysis and deliberations are an example of how the Grand Prix has ceased to be merely a competition - instead, it has become an opportunity to take stock of current progress in the worlds of architecture, interior design and technological innovation.

cultura del progetto

design culture

Cultura della produzione e Cultura del Progetto sono i due poli di riferimento per la strategia di sviluppo di Casalgrande Padana sin dai primi anni di attività, nello sforzo continuo e nella convinzione della promozione e del rafforzamento di un solido rapporto di collaborazione e confronto con il mondo del progetto di architettura e dell’interior design internazionale. Scopo del concorso è infatti anche quello di attivare un processo virtuoso e uno scambio di competenze e idee tra Casalgrande Padana, azienda leader di questo comparto produttivo a livello mondiale, e il mondo del progetto architettonico. Si intende pertanto instaurare un dialogo proiettato nel tempo con gli autori delle opere

Encouraging a culture of production and design has been a key part of Casalgrande Padana’s development strategy ever since the company was founded. The company works tirelessly to promote and strengthen solid collaborative relationships with the world of architecture and interior design around the world. The aim of the competition is to create a mutually beneficial process of sharing expertise and ideas between Casalgrande Padana - a global leader in the sector - and the world of architecture. The company wishes to maintain dialogue with the authors of the works built around the world: these architects and interior designers have showcased the attributes, longevity and

Creative Book I risultati di ogni edizione del Grand Prix vengono raccolti nel Creative Book, una proposta editoriale di Casalgrande Padana che nelle ultime dieci edizioni è stata realizzata insieme a Casabella, prestigiosa rivista internazionale di architettura, da oltre ottant’anni protagonista del dibattito culturale sui temi del progetto. Concepito essenzialmente come strumento di lavoro per il professionista, il volume, che si presenta in una veste editoriale attenta e accurata, offre numerosi spunti di riflessione non solo sulle potenzialità espressive e applicative del grès porcellanato, sulle sue qualità strutturali e caratteristiche estetiche, ma anche sugli elementi architettonici che da tali applicazioni sono esaltati e qualificati, con risultati complessivi di pregevole qualità, come testimoniano le realizzazioni proposte. Il volume presenta la rassegna dei progetti vincitori, organizzata secondo le tipologie d’intervento previste dal concorso: centri commerciali e direzionali; edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale; edilizia residenziale; rivestimenti di facciata e pavimentazioni esterne; piscine. Ogni opera è ampiamente illustrata con una serie di immagini e disegni accompagnati da un testo descrittivo del progetto con le specifiche applicative dei materiali ceramici impiegati, la motivazione del premio formulata dalla giuria, una scheda tecnica del progetto e una biografia sintetica dei progettisti. Attraverso questi esempi concreti, Creative Book intende stimolare nuovi percorsi di ricerca e sperimentazione in ambito estetico-compositivo e tecnicoprestazionale sull’utilizzo del materiale ceramico in architettura, per fornire al progettista spunti operativi utili per il suo lavoro. Stampato in 70.000 copie, Creative Book, oltre a essere distribuito in allegato al numero di Casabella, in edicola nel mese di novembre 2019, può essere richiesto gratuitamente rivolgendosi direttamente a Casalgrande Padana.


Creative Book The results of every edition of the Grand Prix are collected in Casalgrande Padana’s Creative Book. For the past ten editions, the Creative Book has been published with Casabella, the prestigious international architecture magazine that has been at the centre of the design-related cultural debate for over eighty years. This accurately organised volume is a professional tool that provides plenty of hints and tips not only on the expressive possibilities and application potential of porcelain stoneware, its structural qualities, and aesthetic features, but also on the architectural elements that these applications enhance and embellish. The projects presented in the volume demonstrate the fine results of the use of these materials. This volume is a review of the winning projects of the competition, which are presented according to the type of intervention: Shopping and office centres (large surfaces); Public, service and industrial construction; Residential buildings; Facade cladding, outside flooring, swimming pools and spas. Each project is accompanied by images, drawings, a description with all the application specifications of the ceramic materials used, the reason why the prize was awarded, a technical data sheet, and a short biography of the designers. Through these examples, the Creative Book aims at encouraging new possibilities for research on the use of ceramic materials in architecture and experimentation in terms of aesthetics, composition, technology, and performance, providing designers with useful ideas for their work. The Creative Book will be printed in 70,000 copies and distributed with the issue of Casabella in newsstands in November 2019. You can also request it free of charge directly from Casalgrande Padana.

creative

book CASALGRANDE PADANA

Casalgrande Ceramic Cloud, Kengo Kuma

costruite in tutto il mondo. Architetti e interior designer che valorizzano con le loro realizzazioni i prodotti dell’azienda sia dal punto di vista delle prestazioni e della durata, sia per la libertà creativa espressa nelle singole applicazioni. L’impiego delle lastre di grès porcellanato si estende dalle più complesse costruzioni a grande scala al recupero dell’esistente; dalla reinvenzione di preesistenze architettoniche chiamate a nuove funzioni all’utilizzo quale rivestimenti di facciata, di pavimentazioni interne ed esterne, comprendo così un vasto scenario tipologico. Sia che si tratti di grandi superfici aeroportuali e a traffico intenso come i centri commerciali, sia che si tratti di hotel, piscine e SPA, sino all’impiego nella residenza, i materiali Casalgrande Padana si offrono come dimostrano i 1700 progetti della storia del Grand Prix, quale ‘materia per l’architettura’ e per i suoi spazi. Casalgrande Padana è partner ideale per progettisti e committenti di tutto il mondo. L’unicità della ricchissima gamma dei prodotti

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creative possibilities offered by the company’s products through their creations. Casalgrande Padana’s porcelain stoneware products are used in everything from largescale, complex projects to renovation projects involving existing structures. This could mean reinventing previous architectural constructions for new purposes or producing a new facade cladding or internal or external flooring - in short, the scope of application is limitless. Whether it is a large surface in an airport, a space characterised by high footfall, such as a shopping centre, or even a hotel, swimming pool, spa or residential buildings, the 1700 projects that have been entered into the Grand Prix over the years show that Casalgrande Padana’s products are suitable for any architectural application. Casalgrande Padana is the ideal partner for designers and clients all over the world. In addition to its huge range of products, Casalgrande Padana can draw on the experience of 50 years in the industry while using cutting-edge technology in the


Daniel Libeskind

The Crown, Daniel Libeskind

offerti, l’esperienza maturata in cinquant’anni di attività e progressi tecnologici sulla durabilità e resistenza dei materiali impiegati in architetture di ogni scala, tipologia e destinazione d’uso, insieme al servizio di consulenza della Padana Engineering, società specializzata nella fornitura e assistenza in ogni fase del lavoro, pone Casalgrande Padana quale riferimento del mondo del progetto affiancando il progettista dalla selezione dei materiali allo sviluppo dell’opera, sino alla posa e al collaudo. Testimonianza di un rapporto virtuoso con i progettisti e di sperimentazione nell’impiego e nel disegno della lastra in grès porcellanato sono i due landmark Casalgrande Ceramic Cloud e The Crown che annunciano il sito della produzione a Casalgrande calati nel paesaggio della campagna emiliana e firmati rispettivamente dal maestro giapponese Kengo Kuma (sua prima opera in Italia) e da Daniel Libeskind che per il suo monolito scultoreo si è spinto sino al disegno della tessitura tridimensionale della lastra in grès dalle sfumature metalliche.

fields of durability and resistance, ensuring it can accommodate projects of any scale, type and purpose. All of this, on top of the Padana Engineering consultancy service, which provides specialist assistance throughout every project phase, makes Casalgrande Padana a leading authority in the world of design and enables us to support designers from the moment they select their materials through to project development, installation and testing. Evidence of Casalgrande Padana’s fruitful relationship with designers and willingness to innovate when it comes to designing and using porcelain stoneware products is provided by Casalgrande Ceramic Cloud and The Crown. Located near to the Casalgrande production facility in the Emilian countryside, the landmarks are designed by Japanese master Kengo Kuma (his first work in Italy) and Daniel Libeskind respectively. Libeskind even designed the 3D texture of the metal-effect porcelain stoneware tiles used for his monolithic sculpture.

Kengo Kuma


I luoghi dell’incontro per la cultura del progetto Alla qualità del concorso hanno corrisposto nelle varie edizioni i luoghi scelti per le cerimonie d’onore del Grand Prix Casalgrande Padana, con la proclamazione dei vincitori delle quattro categorie di riferimento: - Centri Commerciali e Direzionali (grandi superfici) - Edilizia Pubblica e dei Servizi, Edilizia Industriale - Edilizia Residenziale - Rivestimenti di Facciata e Pavimentazioni Esterne, cui si aggiunge la sezione Piscine Le premiazioni si sono svolte in luoghi di grande prestigio culturale e rappresentativi dal punto di vista architettonico e simbolico quali: Il Palazzo dell’Arte Triennale di Milano di Giovanni Muzio, la Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista a Venezia, la Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, l’Università degli Studi Cà Grande del Filarete a Milano, lo Spazio Citylife di Milano, l’Università IUAV di Venezia nel prestigioso complesso monumentale dei Tolentini. Ogni cerimonia d’onore è occasione di incontro tra progettisti e addetti del settore, e per coinvolgere voci illustri del mondo dell’architettura chiamate a svolgere delle lectio magistralis su temi legati al mondo del progetto. Tra i vari relatori, negli interventi più recenti, si ricordano Kengo Kuma e Daniel Libeskind, Francesco Dal Co e TAM Associati. La giuria del concorso, ha variato nel tempo la sua composizione mantenendo l’elevato profilo di autorevolezza necessario alla qualità del Grand Prix, testimoniata dall’approfondita analisi delle opere candidate per ogni edizione . Per l’ultima edizione del concorso, che prende in esame opere costruite tra il 2016 e il 2019, la giuria è stata presieduta da Franco Manfredini, Presidente di Casalgrande Padana, e composta da Federico Bucci, Architetto e Docente alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, Prorettore del Polo territoriale di Mantova; Orazio Campo, Architetto e Docente alla Facoltà

Temples of design culture The quality of the works entered into the various editions of the Grand Prix Casalgrande Padana has always been reflected by the prestige of the locations chosen for its award ceremonies, which crown winners in the four main categories: - Shopping and control centres (large surfaces) - Public, service and industrial construction - Residential buildings - Facade cladding and outside flooring, including Swimming Pools In the past, ceremonies have taken place in locations of great cultural and architectural significance, including: The Palazzo dell’Arte at the Triennale di Milano, by Giovanni Muzio, the Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista in Venice, the Sala dei Cinquecento at Palazzo Vecchio in Florence, Cà Granda, by Filarete, at the University of Milan, Citylife in Milan and the stunning complex by Tolentini at IUAV University in Venice. Each ceremony is an opportunity for designers and industry professionals to get together, while the events also feature keynote speeches from illustrious voices in the world of architecture. Recent speakers include Kengo Kuma and Daniel Libeskind, Francesco Dal Co and TAM Associati. The composition of the panel has varied over time, though the level of expertise necessary to judge a competition like Grand Prix has remained unaltered - something shown by the in-depth analysis completed for each project. In the most recent edition of the competition, which examines works completed between 2016 and 2019, the panel was chaired by Casalgrande Padana president Franco Manfredini and composed of Federico Bucci, an architect and teaching fellow in the Faculty of Architecture at the Polytechnic University of Milan and Prorector of the Mantua campus; Orazio Campo, architect and teaching fellow in the Faculty of Architecture at the La Sapienza and Roma III universities and a member of the Rome Order of

La Cerimonia d’Onore di quest’anno, con la proclamazione dei vincitori, si svolgerà a Roma il pomeriggio del 24 maggio nello spazio dell’Acquario Romano

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di Architettura La sapienza e Roma III, Designato dall’Ordine degli Architetti di Roma; Tobias Lutz, Fondatore e amministratore delegato della piattaforma Architettura e Design Architonic di Zurigo (CH); Mia Pizzi, giornalista della rivista Abitare; Sebastian Redecke, Architetto e Redattore della rivista Bauwelt, Berlino (D); Matteo Vercelloni, Architetto, giornalista e Critico di Architettura, Consulente editoriale della rivista INTERNI. La Cerimonia d’Onore di quest’anno, con la proclamazione dei vincitori, si svolgerà a Roma il pomeriggio del 24 maggio nello spazio dell’Acquario Romano progettato da Ettore Bernich e costruito tra il 1885 e il 1887 in forma classicheggiante con un grande spazio a pianta circolare anticipato da un pronao con edicole. In occasione dell’apertura e del restauro di Casa Baldi -1959-61 (vedi approfondimento nell’articolo successivo), quale Creative Centre di Casalgrande Padana a Roma, il Professore Architetto Paolo Portoghesi, autore del progetto e della sua recente trasformazione, terrà una lectio magistralis aperta al pubblico.

Architects; Tobias Lutz, the founder and CEO of the Architonic architecture and design platform in Zurich; Mia Pizzi, a journalist from Abitare magazine; Sebastian Redecke, an architect and the editor of Bauwelt magazine in Berlin; Matteo Vercelloni, an architect, journalist and architecture critic and an editorial consultant with INTERNI magazine. This year’s awards ceremony will take place in Rome on 24 May. The ceremony will be held in the Acquario Romano, designed by Ettore Bernich and constructed between 1885 and 1887. Built in the classic style, the building is a large, circular space with an entrance hall (pronao) and aedicula. To coincide with the restoration of Casa Baldi (1959-61, see next article for more) and its launch as Casalgrande Padana’s new creative centre in Rome, architecture professor Paolo Portoghese - who designed the original building and oversaw the recent transformation - will give a keynote speech which will be open to the public.

This year’s awards ceremony will take place in Rome on 24 May. The ceremony will be held in the Acquario Romano

La Giuria del Concorso Internazionale di Architettura proclama i vincitori Panel of International Architecture Competition announces winners


grand prix 2016-2018 Centri commerciali e direzionali (grandi superfici) Shopping and office centres (large surfaces)

PRIMO PREMIO FIRST PRIZE Humanitas University Campus Rozzano, Milan, Italy (1) Humanitas Congress Center Pieve Emanuele, Milan, Italy (2) Designer Filippo Taidelli Architetto Il progetto del centro Congressi, insieme al più vasto intervento del Campus, sottolineano una ricercata sensibilità compositiva nell’armonizzare qualità degli spazi e superfici di rivestimento. Emerge, in modo più evidente nel progetto del Campus, la scelta delle diverse tonalità color terra chiamate a scandire le facciate ventilate dei diversi blocchi architettonici. Scelta che concorre alla definizione dell’immagine di un nuovo borgo urbano contemporaneo calato nella campagna al margine della città.

Ph: Andrea Martidonna

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The Congress Center - and indeed the larger campus project - showcases a sophisticated, sensitive approach to design, ensuring consistent quality across spaces and surfaces. With regard to the campus project, the choice of a range of earthy shades for the ventilated facades of the various architectural structures is particularly striking. This choice helps to create the image of a new contemporary urban hub on the outskirts of the city.


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grand prix 2016-2018

SECONDO PREMIO SECOND PRIZE Eurostop Halmstad, Sweden

Centri commerciali e direzionali (grandi superfici) Shopping and office centres (large surfaces)

Designer Dahl Josefine, Ramboll

All’interno del centro commerciale il progetto della pavimentazione si offre come un armonico disegno a onde di diverse tonalità che alterna la finitura lucida a quella opaca, creando un effetto vibrante che caratterizza il percorso distributivo principale. Emerge l’originalità del segno complessivo unita alla capacità nell’utilizzo del materiale ceramico nella sua alternanza di finitura e di posa.

Ph: Linnsej photography

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The flooring in the shopping centre features a fluid, wavy design in a range of colours, alternating between shiny and matte finishes, creating a vibrant effect that characterises the main walkway. The originality of the overall design is striking, as is the ability shown in using ceramics with different finishes and different laying techniques.


TERZO PREMIO THIRD PRIZE Riviera Shopping Center Lipetsk, Russia Designer Kmita Magda, Blank Architects

Pensato per offrire un ambiente solare, colorato e accogliente anche nei rigidi inverni russi, il Riviera Shopping Center si caratterizza per i colori accesi e sfumati che emergono da uno sfondo bianco. La pavimentazione ceramica a diverse tonalità di grigio è scandita da un mosaico di vari formati a geometria regolare. La tessitura ceramica cosÏ ottenuta funge da elemento unificatore di percorsi e spazi tra loro integrati.

Ph: Peter Kraevsky

Designed to create a warm, colourful and inviting environment even in the deepest Russian winter, the Riviera Shopping Center features soft and bright colours set against a white backdrop. The ceramic flooring - in various shades of grey - features mosaic tiles in different sizes, arranged in a regular pattern. This ceramic design creates a bond between interconnected spaces and walkways.


grand prix 2016-2018 Edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale Public, service and industrial construction

PRIMO PREMIO FIRST PRIZE Alpin Panorama Hotel Hubertus Valdaora, Italy Designer NOA Network of Architecture Nell’ambito dell’estensione e di un generale rinnovamento dell’Hotel esistente emerge il segno sospeso della piscina che come “un masso erratico oscillante tra il vecchio e il nuovo”, sospeso tra cielo e terra, si proietta verso la valle sottostante come una sorta di belvedere natatorio. Il rivestimento ceramico ‘totale’ della piscina ne sottolinea il carattere monolitico definendo l’elemento sospeso, sostenuto da due pilastritronchi, anche come un piccolo lago di montagna tradotto in chiave architettonica. Negli interni una variegata selezione di prodotti ceramici, declinati per diversa finitura, formato e colori, concorrono alla definizione di ambienti compiuti, risolti come successione di differenti figure.

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As part of wider expansion and renovation work to the existing hotel, the raised swimming pool stands as “an erratic mass straddling the old and the new”. Suspended between the sky and the ground, it looks out over the valley below, like some swimming viewpoint. The “total” ceramic covering of the pool underlines its monolithic character, defining the outline of the suspended part, which is held up by two pillars or trunks: a small mountain lake translated into architecture. Inside, there is a varied selection of ceramic products, in different finishes, formats and colours, which help to bring definition to the spaces, which come across as stages in a sequence.



grand prix 2016-2018

SECONDO PREMIO SECOND PRIZE Torre Allianz Milan, Italy

Edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale Public, service and industrial construction

Designer Arata Isozaki, Andrea Maffei

L’idea di endless tower, che sta alla base del grattacielo milanese, un sistema modulare ripetibile all’infinito verso il cielo, si ritrova nella definizione degli spazi delle lobby e degli sbarchi ascensore a tutti i piani scanditi dall’iperbianco. Il materiale ceramico concorre così alla definizione delle atmosfere sospese di ambienti quasi astratti, spinti verso la luce esterna e ripetibili, senza fine, seguendo il programma concettuale della torre che li accoglie.

Ph: Alessandra Chemollo

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The inspiration for this Milanese skyscraper was the idea of an endless tower - the concept of a modular system that could be repeated infinitely as it stretched towards the sky. This idea comes to live in the lobby and the lift areas on every floor - all finished in brilliant white. Ceramics are used to create an atmosphere in these almost abstract spaces, which are filled with natural light and follow an endless pattern - much like the concept that inspired the tower itself.


TERZO PREMIO THIRD PRIZE VOX Technology Park Timisoara, Romania Designer Rusulet Mihaela, Studio Arca

Emerge nel progetto e nell’uso del materiale ceramico lucido la capacità di renderne emozionale l’impiego, attraverso studiati riflessi delle fonti luminose chiamate a disegnare lo spazio complessivo. I riflessi delle luci disegnano e sottolineano gli ambienti estendendo a volte la posa delle lastre alla superficie del soffitto per creare un ambiente monomaterico su tutti i lati.

Ph: Ovidiu Micsa

The project - and its use of shiny ceramic materials - shows an ability to provoke emotion and create reflections by harnessing the natural light incorporated into the design. These reflections split up and emphasise the spaces, blurring the lights between the tiles and the ceilings, creating an all-compassing, singlematerial environment.


grand prix 2016-2018

PRIMO PREMIO FIRST PRIZE LuxLine, Pori, Finland

Edilizia residenziale Residential buildings

Designer Hjelm-Luontola Birgitta

L’impiego dei materiali ceramici lucidi e opachi sono declinati secondo una governata regia nei diversi spazi della casa sottolineando il rigore della composizione dell’insieme e contribuendo al gioco dei riflessi insieme alle altre finiture. Nei bagni il Marmoker, impiegato in lastra di grande dimensione, si unisce a brani lignei fino a fondersi in un’unica sintesi nel disegno della sauna. Shiny and matte ceramic materials are used according to a carefully calibrated system in the various spaces of the home, underlining the bold design of the building and contributing to the role of reflections, together with other finishes. In the bathrooms, large-size Marmoker tiles combine with wooden panels, coming together to create one, harmonious design in the sauna.

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grand prix 2016-2018

SECONDO PREMIO SECOND PRIZE E. House Egerszalók, Hungary

Edilizia residenziale Residential buildings

Designer Papp Glória, P-Art Ltd. / TNA Studio Ltd. Il bianco assoluto, porte in vetro acidato e quinte scorrevoli, rendono rarefatto e sospeso questo spazio domestico. L’impiego del materiale ceramico in una tonalità di bianco morbido e compatto concorre a definire la ricercata neutralità dell’insieme e la leggerezza della composizione complessiva.

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The use of brilliant white, acid-etched glass and sliding doors make this a rare and surprising domestic space. The use of ceramic materials in a soft shade of white helps to create the sophisticated, neutral feel of the space, as well as to maintain lightness in the overall design.


TERZO PREMIO THIRD PRIZE Casa MM Lamporecchio, Italy Designer Riccardo Cioli, Vanni Ancillotti, Claudio Beneforti Ardea Collective La rivisitazione in chiave contemporanea della tipologia rurale della casa a corte apre l’edificio verso la campagna solo nel lato sud ovest, in cui osservare il paesaggio libero da ogni forma costruita. La casa protegge su tre lati l’intimità dei suoi fruitori con pareti compatte rivestite nella porzione d’ingresso con grandi lastre di materiale ceramico ripetuto per parti nei fronti della corte. Pavimentazioni esterne e interne sottolineano la continuità degli spazi.

The contemporary renovation of this rural courtyard house has opened up the building onto the countryside on the south-west side, offering great place to observe the landscape, which is free of any man-made structures. The three sides of the house protect the inhabitants with compact walls, with those in the entrance area covered with large ceramic tiles, which reappear in the courtyard area. External and internal flooring contributes to the sense of continuity between spaces. Ph: Melania Ferrali


grand prix 2016-2018 Rivestimenti di facciata, pavimentazioni esterne, piscine e SPA Facade cladding, outside flooring, swimming pools and spas

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PRIMO PREMIO FIRST PRIZE Nuovo complesso didattico ed espositivo Dallara Varano de’ Melegari (Parma), Italy (1) I Giardini di Gabriel Asnières-sur-Seine, France (2) Designer Alfonso Femia, Atelier(s) Alfonso Femia Nei due progetti vincitori si afferma con forza il principio che Alfonso Femia definisce come “il diritto alla materia”. Nel complesso residenziale ad Asniéres-sur-Seine il rivestimento ceramico concorre alla riaffermazione della decorazione come componente espressiva del progetto complessivo. Il rivestimento in ceramica segna le sommità degli edifici cambiando colore in base alle stagioni e alle ore del giorno. Le cornici delle finestre, alcune firmate dall’artista Danilo Trogu, si alternano al mattone di facciata come felici ‘contrappunti armonici’. Il materiale ceramico, nella sua particolare soluzione produttiva tridimensionale a diamante, è impiegato nel polo Dallara per rivestire dei coni verticali che emergono come mutevoli landmark nella campagna parmense.

Ph: Stefano Anzini

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Alfonso Femia’s principle of “the right to the material” comes through loud and clear in the two winning projects. Meanwhile, in the Asnières-sur-Seine residential complex, the ceramic covering helps to cement the decoration’s role as an expressive component of the overall design. Ceramic is used for the top of the buildings, with the colour changing based on the seasons and the time of day. The window frames - some designed by the artist Danilo Trogu - interact with the brick facade, like happy “harmonious counterpoints”. The ceramic material, in its unique 3D diamond version, is used at Dallara to cover the vertical cones that stick out like dynamic landmarks in the Parma countryside.


2 Ph: Luc Boegly


grand prix 2016-2018

SECONDO PREMIO SECOND PRIZE KLAB Prato, Italy

Rivestimenti di facciata, pavimentazioni esterne, piscine e SPA Facade cladding, outside flooring, swimming pools and spas

Designer Lapo Bianchi Luci Camilla Lapucci, Cipiuelle L’impiego di una variegata palette del materiale ceramico di rivestimento in grande formato concorre alla definizione delle rigorose geometrie degli spazi della SPA. Ogni ambiente si offre come una stanza avvolgente ed esperienziale dove colori, motivi e finiture delle lastre di rivestimento sottolineano in uno studiato percorso i luoghi compiuti dedicati alla cura del corpo.

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The use of various different colours of largeformat ceramic tiles helps to bring a strict geometric order to the spaces of the spa. Each space feels like a enveloping, engaging room where the colours, patterns and finishes of the tiles bring emphasis to a carefully planned route through spaces dedicated to the wellbeing of the body.


TERZO PREMIO THIRD PRIZE La Barquière Marseille, France Designer Jean Baptiste Pietri, Pietri Architects

L’apposito disegno della piastrella di rivestimento, una piccola onda che emerge in modo tridimensionale, rende cangiante il fronte nord dell’edificio residenziale, riflettendo il sole del sud nelle diverse ore del giorno. La piastrella bianca concorre, nella generale tensione compositiva del progetto, a reinventare e rileggere in chiave contemporanea la tradizione dell’uso del bianco nell’architettura mediterranea.

Ph: Nicolas Vaccaro

The special design of the tile - a small wave that takes on a three-dimensional feel - brings a shimmer to the north side of the residential building, reflecting the sun from the south at different times of day. The white tiles help to reinvent and challenge the traditional use of white in Mediterranean architecture, providing a contemporary take on this within the wider context of the project.


grand prix 2016-2018

CENTRI COMMERCIALI E DIREZIONALI (GRANDI SUPERFICI) SHOPPING AND CONTROL CENTRES (LARGE SURFACES)

EDILIZIA PUBBLICA E DEI SERVIZI, EDILIZIA INDUSTRIALE PUBLIC, SERVICE AND INDUSTRIAL CONSTRUCTION

Menzioni speciali Special mentions

Ashgabat International Airport Ashgabat, Turkmenistan

Hokkaido University of Science Hokkaido, Japan

Designer Tabanca Erol, Polimeks

Designer Nishio Yoshiki, Taisei Corporation

L’impiego dei materiali di rivestimento per le vaste superfici di pavimentazione dell’aeroporto evidenzia la versatilità del materiale nella ripresa di motivi decorativi della tradizione autoctona del paese. Una decorazione declinata qui in intarsi e abbinamenti cromatici che creano una sequenza ordinatrice ed espressiva nella grande hall principale e nella zona degli imbarchi. The large flooring surfaces in the airport showcase the versatility of the materials used and recreate the decorative patterns synonymous with the country’s local traditions. The decorative effect is obtained through inlay work and colour combinations, which come together to create an expressive pattern in the main hall and in the boarding area.

Il disegno della mappa del mondo ottenuto ad intarsio tramite getto d’acqua nella hall d’ingresso dell’Università sottolinea le possibilità e la versatilità d’impiego del materiale ceramico. Alle due tonalità di grigio utilizzate si affianca il colore arancio per fare emergere l’isola del Sol Levante. The design of the inlaid map of the world, created using the fountain in the university entrance hall, showcases the possibilities and versatility of ceramic materials. The two shades of grey are paired with orange, to highlight Japan.

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EDILIZIA PUBBLICA E DEI SERVIZI, EDILIZIA INDUSTRIALE PUBLIC, SERVICE AND INDUSTRIAL CONSTRUCTION

EDILIZIA RESIDENZIALE RESIDENTIAL BUILDINGS

RIVESTIMENTI DI FACCIATA, PAVIMENTAZIONI ESTERNE, PISCINE E SPA FACADE CLADDING, OUTSIDE FLOORING, SWIMMING POOLS AND SPAS

JW Marriott Venice Resort & Spa Venezia, Italy

Piscina Formello (Roma), Italy

Centrale di Cogenerazione Cogen Bologna, Italy

Designer Matteo Thun, Matteo Thun & Partners + Luca Colombo

Designer Simone Capozza, Nina Voluta

Designer Andrea Zanarini, Heratech srl

Per le camere dell’Hotel l’uso della piastrella a listelli in colori pastello posati a spina di pesce, quasi in chiave tessile, trasforma il materiale ceramico in magico tappeto fisso, caldo e decorativo, offrendone un valido esempio di impiego espressivo e tecnico. The rooms of the hotel use plank-shaped tiles in pastel colours arranged in a herringbone pattern, which is almost reminiscent of the texture of fabric. The design transforms the ceramic material into a permanent, warm, decorative magic carpet, providing a great example of the expressive and technical possibilities of ceramics.

La piscina è risolta come addizione en plain air allo spazio domestico della casa con un unico materiale declinato in due diversi colori. La vasca natatoria rivestita con lastre di colore nero e la pavimentazione colore ocra sono raccordate su un lato con gradoni rivestiti dello stesso materiale all’orografia del paesaggio definendo un unico calibrato disegno esterno. The swimming pool serves as an open-air extension to the domestic space of the home, using a single material in two different colours. The swimming pool itself is covered with black tiles, while the ochre-coloured bottom has stairs at one end, covered with the same material as is found in the local landscape, contributing to a single, perfectly judged external design.

Il rivestimento della facciata ventilata dell’edificio prosegue in modo creativo come schermatura delle torri di esalazione. Le lastre di diversi colori poste in verticale su un’essenziale struttura metallica ellittica di sostegno disegnano un inconsueto quanto sorprendente brise-soleil che suggerisce la versatilità dell’impiego del materiale. The ventilated facade of the building provides a creative screen for the towers. Different coloured tiles, arranged vertically on a simple, elliptical metal support structure, create an unusual and surprising brise soleil which showcases the versatility of the material.

Ph: Marriot Venice

Ph: Massimo Gennari


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1. Vista di Casa Baldi dal giardino. 2. 3. Vista di Casa Baldi all’epoca del suo completamento (1961), isolata sulla collina che segue l’ansa del Tevere di fronte ad una rupe di tufo. 4. Pianta del primo piano del progetto originario.

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Un nuovo Creative Centre per Casalgrande Padana Casalgrande Padana’s new Creative Centre

Sull’ansa della Flaminia, Casa Baldi di Paolo Portoghesi Paolo Portoghesi’s Casa Baldi on the Via Flaminia

di by Matteo Vercelloni

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1. View of Casa Baldi from the garden. 2. 3. View of Casa Baldi upon its completion in 1961. The house is isolated on the hill along river Tiber in front of a tufa cliff. 4. Plan of the first floor of the original project.

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Ph: Corrado Ravazzini

5 5. Particolare del fronte in blocchetti di tufo faccia a vista. Detail of the front with exposed tufa blocks. 6. Pianta di progetto per il Creative Centre Casalgrande Padana, piano terreno. Ground floor plan of Casalgrande Padana’s Creative Centre. 7. Pianta di progetto per il Creative Centre Casalgrande Padana, piano primo. First floor plan of Casalgrande Padana’s Creative Centre.

Rileggere, visitare e osservare, oggi Casa Baldi, costruita a Roma tra il 1959 e il 1961 e pensata per il regista Gian Vittorio Baldi, da un giovane Paolo Portoghesi alla sua terza prova con l’architettura costruita, ma qui libero totalmente di sperimentare un linguaggio prodotto da riflessioni sulla storia e sulle diverse stagioni delle avanguardie architettoniche, porta a riflettere su delle possibili lezioni che questa architettura ci ha lasciato e sul rapporto del suo messaggio metodologico con l’architettura del presente. Riflettere su Casa Baldi significa anche assumere la storia sempre come ‘storia contemporanea’ nello sforzo di individuare dei messaggi che oggi ritroviamo come ‘costanti’ nei diversi metodi di approccio ad ogni nuovo progetto di architettura da costruirsi. Una prima dimensione di Casa Baldi che oggi può apparire come scontata, ma che a quel tempo era di indubbia sperimentazione, sta nella ricerca del rapporto architettura/ natura e di un ascolto del paesaggio che si traduce poi dal punto di vista formale, compositivo e materico (il tufo come elemento esplicito), nell’opera costruita. Un concetto che da allora si è sempre più sviluppato come una delle premesse necessarie ad ogni costruzione; come una delle maggiori attenzioni, quella verso il paesaggio e l’ambiente, che l’architettura del nostro presente si pone nell’operare nei vari contesti, urbani e ed extraurbani.

Casa Baldi was built in Rome between 1959 and 1961 for film director Gian Vittorio Baldi. It was Paolo Portoghesi’s third built architecture project, but this time he was totally free to experiment with a language that reflected the history and various seasons of architectural avant-gardes. Visiting and observing Casa Baldi today means reflecting on the possible lessons to learn from this type of architecture and the relationship between its message and contemporary architecture. Reflecting on Casa Baldi means assuming that history is always contemporary in its effort to identify the messages that have become constants in the various approaches to a new architectural project. An aspect of Casa Baldi, which may be a given today but was undoubtedly experimental at the time, is the relationship between architecture and nature that translates, from a formal, compositional, and material point of view (the use of tufa is a clear demonstration) into the built project. This concept has become the basis for any building. Today’s architecture – whether in urban or non-urban settings – must take the landscape and the environment into account. We met up with Paolo Portoghesi in his home in Calcata, between Rome and Viterbo, to talk about Casa Baldi and its stunning modernity 57 years later, also thanks to its conversion into a Casalgrande Padana Creative Centre. Paolo Portoghesi told us that “every

le luci previste sono barre di LED puntiformi da soffitto a pavimento collocate in corrispondenza del triangolo blu schermo proiettore

CASA BALDI

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SHOWROOM CASALGRANDE PADANA

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le luci previste sono barre di LED puntiformi da soffitto a pavimento collocate in corrispondenza del triangolo blu


Abbiamo incontrato Paolo Portoghesi nella sua casa di Calcata tra Roma e Viterbo per riflettere su Casa Baldi e sul permanere dell’attualità di questo progetto a distanza di cinquantasette anni, anche alla luce della sua recente trasformazione in Creative Centre di Casalgrande Padana. Paolo Portoghesi ci ha raccontato che “ogni generazione è portatrice di un nuovo messaggio” e quella cui lui appartiene, di cui facevano parte Aldo Rossi, Guido Canella, Gianfranco, Caniggia, Paolo Marconi, era diffidente rispetto alle storie della architettura moderna e a ciò che era avvenuto negli anni della ricostruzione. Avevamo ben presente l’importanza della rivoluzione dell’avanguardia e del razionalismo, ma guardavamo a questi movimenti non più con l’entusiasmo di chi ne aveva fatto parte, ma con l’intenzione di riesaminarli come fatti storici, insieme a tutti gli altri filoni di ricerca della modernità. Ci eravamo resi conto che il moderno che si era incarnato nel razionalismo rispecchiava solo una parte delle grandi aspirazioni legate alla nascita della modernità. Per questo tutti avevamo cominciato a rileggere le riviste della prima metà del secolo per verificare le semplificazioni operate dagli storici. Soprattutto non condividevamo la damnatio memoriae imposta dalle avanguardie nei confronti del classicismo rivoluzionario, dell’Art Nouveau dell’Espressionismo. Ciò che rimproveravamo al modernismo vincente era di aver ignorato la

generation carries a new message” and the generation he belonged to – with Aldo Rossi, Guido Canella, Gianfranco, Caniggia, and Paolo Marconi – was “wary of the stories of modern architecture and everything that had happened in the years of the post-war reconstruction. We were well-aware of the revolution of rationalism and the avant-garde; however, it was no longer about the enthusiasm of being part of these movements, but rather to examine them as historical facts together with the other modern research strands. We realised that rationalism reflected only part of the great expectations that came with modernity. That’s why we all started to read the journals of the first half of the century to verify the simplifications created by historians. More importantly, we didn’t agree with the damnatio memoriae imposed by the avantgarde towards revolutionary Classicism, Art Nouveau, and Expressionism. We blamed modernism for disregarding history, nature, the environment, and the landscape and not managing to build a city that met the needs and desires of any common mortal.” Free from constraints, with Casa Baldi a thirtyyear-old Paolo Portoghesi translated these thoughts into a building, letting the setting inspire him. “From the tufa hill, where the house was located, you could see the ground of the Battle of the Milvian Bridge between the Roman Emperors Constantine I and Maxentius. A place full of history.” Casa Baldi was kind of

9 8-9-11-12. Due immagini della ‘piastrelloteca’, le sale espositive del Creative Centre, realizzate negli spazi del piano terreno. Pavimento in lastre di ardesia nero Casalgrande Padana. Le quinte espositive si staccano dall’involucro murario nscondendo una lama di luce radente. Two images of the Creative Centre’s tile showroom on the ground floor. Floor with Casalgrande Padana Ardesia black tiles. The curtain effect of the exhibition space stands out from envelope, concealing a blade of grazing light. 10. Pianta di progetto per il Creative Centre Casalgrande Padana, piano secondo. Second floor plan of Casalgrande Padana’s Creative Centre.

materiale piscine

tv

museo storia della casa

CASA BALDI SHOWROOM CASALGRANDE PADANA

piano secondo

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Ph: Corrado Ravazzini

storia, la natura, l’ambiente, il problema del paesaggio e di non aver saputo costruire una città corrispondente ai bisogni e ai desideri dei comuni mortali In Casa Baldi, libero da vincoli e costrizioni il giovane trentenne Paolo Portoghesi, spinge questa riflessione in forma costruita facendosi affascinare dal luogo; “dall’alto della collina di tufo dove si posizionava la casa si vedeva la piana della battaglia di Ponte Milvio tra Massenzio e Costantino; un luogo pieno di storia”. La Casa Baldi voleva anche essere in qualche modo “figlia del luogo ed esprimerlo.” Così alcune curve ‘borrominiane’ degli aggetti delle coperture piane riprendono e assecondano quelle dell’ansa del fiume Tevere sottostante. In tale vettorialità “forte è stata anche l’influenza dell’architettura Wrightiana e dell’attenzione posta dalle sue opere all’inserimento nel paesaggio e nella natura”. Insieme all’attenzione e all’ascolto del paesaggio, delle sue figure, materiali e colori, si aggiunge in Casa Baldi un altro fattore che ritroviamo decenni dopo nell’ambito della ricerca architettonica internazionale: l’ascolto della storia come un ‘materiale di lavoro’ che non è affatto ripresa anacronistica di stilemi e figure del passato e nemmeno un tentativo di facile revival. A tale proposito Portoghesi sottolinea: “una generazione si caratterizza per il futuro per cui si batte; nel progettare la casa Baldi seguivo un

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percorso di ricerca che poi ho scoperto essere molto simile a quello di Bob Venturi: imparare dalla storia e cercare di esprimersi in un linguaggio accessibile in cui la memoria collettiva torna ad essere il principale strumento di comunicazione. Rispondendo alle domande di Zevi sul numero 86 del 1962 di “Architettura, cronache e storia” che illustrava la casa Baldi parlavo come di aspetti positivi delle complessità e delle contraddizioni, le due parole che formano il titolo del più famoso dei libri di Venturi: “Complexity and Contradiction in Architecture”, pubblicato quattro anni dopo, nel 1966.” Si abbandonano così con Casa Baldi anche “le ostinate inibizioni verso tutto ciò che può creare un riferimento diretto con le forme della tradizione”. Quello che appunto nell’articolo citato era indicato a chiare lettere come “idiosincrasia senile che non si giustifica ricorrendo allo spirito dei veterani ”. Si tratta di un altro dei temi sviluppati in tante forme e in modo multilineare dall’architettura internazionale del nostro presente che rende Casa Baldi una sorta di ‘manifesto permanente’. Portoghesi si considera “allievo” di Borromini essendo nato all’ombra della cupola di Sant’Ivo. “Mi sembrava legittimo utilizzare la mia esperienza di storico, come hanno fatto molti architetti del passato, da Brunelleschi a Palladio, a Semper, perché la storia è un

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born out of that place and aimed at expressing it. That’s why the Borromini-style curves and the overhangs of the flat roof follow those of the river Tiber below. “Wright’s architectural style and his attention to the landscape and surrounding nature had a strong influence in all this.” In addition to attention to the landscape, its figures, materials, and colours, there’s another aspect of Casa Baldi that we still find in contemporary international architecture, i.e. the approach to history, which is not the anachronistic use of styles and figures of the past or an attempt to revive them. To this regard, Portoghesi stressed that “a generation stands out for the future it fights for. When I was designing Casa Baldi, I was applying an approach to research, which I later discovered was the same as Bob Venturi’s, i.e. learning from history and trying to express oneself with a simple language, in which the collective memory is the main means of communication. When I answered to Bruno Zevi in issue no. 86 of Architettura Cronache e Storia of 1962, which featured Casa Baldi, I was talking about positive aspects of complexity and contradiction, the two words that form the title of Venturi’s best-known book – Complexity and Contradiction in Architecture – published four years later, in 1966.” This way, Casa Baldi moves away from the


nutrimento che ci difende dalla aridità della tabula rasa predicata dall’avanguardia, offrendoci per comunicare la ricchezza della memoria e del valore simbolico delle forme. Abbiamo avuto la fortuna oltretutto di poter guardare le architetture del passato con gli occhi dei maestri della modernità, gli occhi di Le Corbusier, di Wright, di Aalto, che della memoria si sono serviti malgrado le proibizioni. Così in casa Baldi [dove si spezza l’assialità dell’impianto barocco, ndr.] ho cercato di associare le conquiste del passato con quelle della modernità, miscelando, con la spavalderia delle reclute, Gerrit Rietveld, Mies van der Rohe e Borromini. Christian Norberg Schulz, mio carissimo amico, che era stato allievo di Mies, mi raccontava che quando chiese al maestro perché non aveva continuato a utilizzare la curva, sperimentata in un progetto di casa del 1934, gli aveva risposto che non si sentiva all’altezza e avrebbe dovuto studiare prima il barocco bavarese”. Entrando in Casa Baldi, descrivendone i suoi spazi, Paolo Portoghesi rispondendo a Zevi parlava di “accordi”, offrendo una lettura di questa architettura in chiave musicale; per “accordi” e “contrappunti”, scarti sinfonici, come una sequenza in grado di produrre alla fine una sintesi armonica completa. Per Portoghesi “Le strutture musicali e lo sviluppo del tema, della composizione ben definita in tre o quattro tempi della forma suonata sono

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“stubborn inhibition towards anything that can refer directly to the forms of tradition.” What in that article was clearly indicated as a “senile idiosyncrasy that cannot be justified by resorting to the spirit of the veterans.” This is another topic that today’s international architecture has developed in various ways, turning Casa Baldi into some sort of ‘permanent manifesto’. Portoghesi considers himself a student of Borromini since he was born in the shadow of Sant’Ivo’s dome. “It seemed legitimate to use my experience as a historian, just as many architects of the past – Brunelleschi, Palladio, Semper – had done because history saves us from the tabula rasa preached by the avantgarde and provides us with the richness of collective memory and the symbolic value of shapes to communicate. We were lucky enough to look at the architecture of the past through the eyes of great masters, such as Le Corbusier, Wright, and Aalto, who used memory despite the prohibition. In Casa Baldi [where Baroque axiality is broken down], I tried to associate the conquests of the past and those of modernity, mixing – not without bravado – Gerrit Rietveld, Mies van der Rohe, and Borromini. Christian Norberg Schulz, who was a dear friend of mine and had studied with Mies, told me that when he asked the master why he didn’t continue to use the curves he had

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13 13. Scorcio dell’ingresso al piano tereno dove sono state mantenute le paistrelle originarie. A glimpse of the entrance on the ground floor where the original tiles were maintained. 14-15. Particolare della finestrella con grata metallica su disegno di omaggio al Neoliberty e alla ‘linea curva’ serpentina di origine settecentesca. Detail of the metal grid window, a tribute to Neo Art Nouveau and the 18th-century serpentine line. 16. Particolare della scala interna con mattoni disposti a foglio, a formare una serie di volte portanti senza armature. Detail of the interior staircase with the bricks arranged in such a way as to form a series of loadbearing vaults without reinforcement.

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Ph: Corrado Ravazzini

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18 17-18. Gli spazi del pirmo piano hanno conservato i materiali e la spazialità originari. The original spaces and materials of the first floor have all been maintained.

aspetti strutturali propri della disciplina musicale che ci aiutano però a vedere l’architettura non come qualcosa di statico, piuttosto come un organismo dinamico che si svolge nel tempo. Questa è la grande affinità tra musica e architettura; l’arte dello spazio che si incrocia con l’arte del tempo. L’architettura si capisce soltanto muovendosi. E Casa Baldi è pensata per i diversi momenti della vita quotidiana ricuciti in termini dinamici; una sequenza che comprende in sé una serie di ragionamenti psicologici legati al tentativo di seguire i movimenti del suo fruitore nei movimenti delle diverse ore del giorno e nel rapporto con l’esterno, cercando di inquadrare il paesaggio dove è più denso di significati”. Aldo Rossi, che Portoghesi ha citato come compagno di battaglia intellettuale, affermava che “quando un’architettura è ‘sana’ può accogliere qualsiasi funzione”; Casa Baldi sembra riconoscersi in questa affermazione, nella sua trasformazione da spazio privato a spazio espositivo di Casalgrande Padana. Per Paolo Portoghesi che ha condotto il restauro e la trasformazione di questa architettura di cui è autore, “l’indipendenza dalla funzione di uno spazio architettonico è una delle conquiste del Postmoderno (termine da me utilizzato e sostenuto nel senso di identificare in quella dizione la liberazione dalle inibizioni del movimento moderno). Anche Peter Blake nel suo famoso libro (“Forms Follows Fiasco”, 1974) sosteneva che non solo il cambiamento d’uso non comporta danni all’architettura, ma anzi che i processi di riuso funzionale attivano percorsi virtuosi di rilettura degli spazi, quasi che a volte una precisa attività può trovare collocazione perfetta in edifici non pensati in origine per accogliere la funzione che vi si installa in un secondo tempo. Così per Casa Baldi mi ha entusiasmato l’idea di utilizzare in modo diverso l’edificio, introducendo ed esponendo i materiali di Casalgrande Padana, che sono più attraenti e più resistenti delle pietre naturali, ma mantenendo la fluidità degli spazi originari in modo che i visitatori possano capire le origini dell’edificio, nato appunto come ‘casa’. Ho cercato di mettere insieme in modo dialettico la necessaria dimensione espositiva che il Creative Centre di Casalgrande Padana richiede, con la memoria domestica degli spazi originari”. Così il piano terreno presenta una serie di quinte formate da lastre di diverso colore e materiale

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experimented with when designing a house in 1934, Mies replied that he simply didn’t feel fit for the job. He would have preferred to study Bavarian Baroque first.” Stepping inside Casa Baldi and describing its spaces in response to Zevi, Paolo Portoghesi talked about “chords”, giving a musical twist to this type of architecture, characterised by “chords” and “counterpoints”, in a sequence that in the end produces perfect harmony. For Portoghesi, the musical structures and the development of the composition in three or four movements “help us see architecture as dynamic, something that develops over time. And this is the great affinity between music and architecture. The art of creating spaces intertwines with the art of creating movements. Architecture can be fully understood only by moving. Casa Baldi was designed for the various moments in everyday life in a sequence that attempts to follow the movements of the user throughout the day and in the relationship with the exteriors while trying to frame the landscape in the most significant points.” Aldo Rossi – Portoghesi’s companion in many wars of ideas – once said that “when architecture is ‘healthy’, it can have any function”. Casa Baldi seems to reflect this statement in its conversion into a Casalgrande Padana exhibition space. For Paolo Portoghesi, who oversaw Casa Baldi’s restoration and conversion, “an architectural space’s independence from function is a postmodernist conquest (as a liberation from the inhibitions of the modernist movement). In his famous book, Form Follows Fiasco (1974), Peter Blake stated that not only changes in function do no damage to architecture, but they even activate a virtuous reinterpretation of space, This way, buildings can become perfect for housing certain activities, even if they weren’t designed for that purpose. In the same way, I loved the idea of using Casa Baldi to showcase Casalgrande Padana’s materials, which are much more appealing and resistant than natural stone but maintain the fluidity of the original spaces, so that visitors can see the original building, which was created as a home. I tried to put together the exhibition aspect required by Casalgrande Padana’s Creative Centres with the domestic nature of the original space.”


che si ‘sfogliano’ dai muri perimetrali offrendo “il fascino della varietà materializzato nella struttura dell’edificio”, e formando in un certo senso una scena espositiva di sapore teatrale. La ‘macchina teatrale’ del piano terra è giocata sulla diversità, “sirena del mondo”, ci ricorda Portoghesi citando Gabriele D’Annunzio, e le quinte a tutt’altezza che si staccano dal perimetro murario della costruzione nascondono luci radenti di sapore barocco che enfatizza la scena complessiva risolta in una calibrata sequenza giocata sul rapporto ripetizione/varietà. Se piano terra e giardino sono così dedicati all’esporre e a raccontare i materiali di Casalgrade Padana, chiamati anche a ricomporre tutti i bagni della casa e la nuova pavimentazione, il primo piano è invece conservato nei suoi materiali e spazi originari, mantenendo l’aspetto contemplativo della casa; qui le grandi lastre di Casalgrande Padana diventano dei grandi ‘pannelli materici’ disposti sulle pareti, appunto come fossero quadri di una casa. Così la trasformazione di Casa Baldi sembra in fondo sottolineare nella sua nuova funzione quello che il suo autore affermava in modo esplicito nel 1962: ”Casa Baldi è un edificio ambiguo, aperto a molteplici letture; e poiché questa ambiguità è intenzionale e dovrebbe servire a provocare nell’osservatore una volontà attiva di interpretazione, coinvolgendolo in una narrazione che lo renda partecipe e quasi co-autore dell’opera, una giustificazione analitica potrebbe essere oltre che inutile, cotraddittoria”.

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The walls on the ground floor are covered with tiles of different colours and materials, creating the effect of curtains with the “charm of variety embodied in the building’s structure” and forming an exhibition space with a theatrical flavour. The theatrical flavour of the ground floor results from diversity, the “mermaid of the world”, as Portoghesi says citing Gabriele D’Annunzio. And the full-height curtains conceal grazing lights with a Baroque taste, emphasising the overall setting created by a balanced sequence of repetition and variety. If the ground floor and garden are dedicated to showcasing Casalgrande Padana’s materials, which were also used to restore all the bathrooms and the flooring of the house, the first floor has maintained its original materials and appearance. Here, the large Casalgrande Padana tiles become panels arranged on the walls like paintings. Casa Baldi’s transformation seems to reflect what Portoghesi clearly stated in 1962 when he said that “Casa Baldi is an ambiguous building that can be interpreted in many ways and aims at involving observers in its interpretation, almost turning them into co-authors. And since this ambiguity is intentional, in addition to being useless, an analytical justification would be contradictory.”

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19 19. Particolare di uno dei bagni ristrutturati; parete in Marmoker Golden Paint. A detail of the renovated bathrooms. Marmoker Golden Paint wall. 20. Dettaglio delle nuove porte con intarsio in lastra Marmoker. A detail of the new doors with Marmoker inlays. 21. Dettaglio della balustra originaria della scala interna di ferro piegato. A detail of the original bent iron balustrade of the interior staircase. 22. Dettaglio della fascia intermedia di facciata con i dentelli a sbalzo di tufo A detail of the intermediate façade space with cantilevered tufa dentils.

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VIA STATALE 467, N. 73 42013 CASALGRANDE (RE) ITALY TEL + 39 0522 9901 - FAX + 39 0522 996121 info@casalgrandepadana.it www.casalgrandepadana.com


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