in ceramica
Poste Italiane Spa, n. 35 Giugno 2017 Spedizione in abbonamento Postale - 70%, DCB Modena
rivista di segni e immagini magazine of graphics and designs
Sapphire
Daniel Libeskind
CASALGRANDE PADANA Pave your way
in ceramica
Poste Italiane Spa, n. 34 dicembre 2016 Spedizione in abbonamento Postale - 70%, DCB Modena
rivista di segni e immagini magazine of graphics and designs
Sapphire Daniel Libeskind
CASALGRANDE PADANA Pave your way
CASALGRANDE PADANA Pave your way
Percorsi in ceramica rivista di segni e immagini magazine of graphics and designs direttore responsabile editor-in-chief Mauro Manfredini progetto e coordinamento grafico art director Cristina Menotti, Fabio Berrettini coordinamento editoriale editorial co-ordination Nadia Giullari redazione testi text editing Livio Salvadori, Alfredo Zappa stampa printing Bieffe SpA - Recanati Mc www.graficabieffe.it Tassa pagata Postage paid Casalgrande Padana Via Statale 467, n. 73 42013 Casalgrande (Reggio Emilia) Tel. +39 0522 9901 Ai sensi del D.LGS. n. 196/2003, la informiamo che la nostra Società tratta elettronicamente ed utilizza i suoi dati per l’invio di informazioni commerciali e materiale promozionale. Nei confronti della nostra Società potrà pertanto esercitare i diritti di cui all’art. 13 della suddetta legge (tra i quali cancellazione, aggiornamento, rettifica, integrazione). Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 982 del 21 Dicembre 1998. Pursuant to Italian Legislative Decree 196/2003, we inform you that our company will electronically process your data and use them to send you commercial information and promotional material. You may exercise your rights established in art. 13 of said law (including the deletion, updating, correction, and integration of your data) at any time. Court of Reggio Emilia Authorisation No. 982 of 21 December 1998.
in copertina cover story Sapphire, Daniel Libeskind
sommario 06 14 15 16
Sapphire Abitare una pietra preziosa Daniel Libeskind parla di Sapphire Biografia di Daniel Libeskind Ceramica e architettura
18 Il progetto ceramico 23 Le lastre Fractile 27 Sapphire e Bios Self-Cleaning Ceramics®
prodotti
48 Nuove proposte
News
52 Creative Centre Milano - Nuovo ciclo di incontri su ceramica, cinema e architettura 54 Muuuz Awards 2017 - Earth tra le star
summary 30 34 35 36
Sapphire Inhabit a precious stone Daniel Libeskind talk about Sapphire Daniel Libeskind: a biography Ceramics and architecture
38 Ceramic design 39 Fractile tiles 45 Sapphire and Bios Self-Cleaning Ceramics®
products
50 New products Lo standard FSC definisce la tracciabilità di carta proveniente da foreste correttamente gestite secondo precisi parametri ambientali, sociali ed economici. Il rigoroso sistema di controllo prevede l’etichettatura del prodotto stampato realizzato con carte FSC. The FSC standard certifies paper traceability to forests managed according to well-defined environmental, social and economic requirements. The strict monitoring system also includes the use of the “Printed on FSC paper” label on printed products.
News
53 Creative Centre Milan - New cycle of events on ceramics, cinema and architecture 55 Muuuz Awards 2017 - Earth steals the show
Sapphire di Berlino
Berlin’s Sapphire
Il cielo sopra Berlino titola la visionaria pellicola di Wim Wenders popolata dagli angeli. Ma da qualche tempo, sotto il cielo di Berlino, brilla qualcosa di più terreno, anche se altrettanto visionario. Parliamo del nuovo complesso residenziale Sapphire, firmato dallo studio di Daniel Libeskind, progettista che divide i suoi slanci creativi e le sue passioni tra musica, poesia e architettura. L’edificio ne rende eloquente testimonianza a livello espressivo, ma al tempo stesso, come Libeskind ci ha da sempre abituato, rappresenta anche una sfida in termini costruttivi e tecnologici, riaffermando i valori e lo stretto rapporto che legano architettura e costruzione. L’iconica originalità del manufatto, l’inconsueto dispiegarsi dei volumi, la ricercata qualità degli spazi interni a suffragio di un abitare altro, risultano avvolti da un involucro che rappresenta una sfida nella sfida. Una pelle in lastre di grès porcellanato bioattivo e autopulente Bios Self-Cleaning Antibacterial® con superfici tridimensionali, appartenenti alla serie Fractile (disegnata dallo stesso Libeskind) e prodotte in esclusiva da Casalgrande Padana. Oltre 3600 elementi ceramici di cui più di 3100 tagliati su misura per adattarsi in maniera millimetrica alle complesse geometrie dell’involucro, sostenuto da un sistema di facciata ventilata a elevata efficienza energetica sviluppato da Padana Engineering, la divisione di Casalgrande Padana interamente dedicata allo sviluppo di questi interventi. Sapphire, come scriviamo in queste pagine, rappresenta dunque un’opera unica all’interno della quale cultura del progetto e cultura della produzione si esprimono ai massimi livelli nel rapporto tra poetica della forma ed esigenze funzionali, innovazione tecnologica e qualità globale. Questo numero di Percorsi non si esaurisce però con l’approfondita presentazione di Sapphire e tra le sue pagine trovano spazio una serie di utili informazioni e aggiornamenti legati alle diverse attività culturali e produttive di Casalgrande Padana, oltre alla notizia di un importante premio assegnato a Earth by Pininfarina. In primo luogo annunciamo l’articolato calendario di iniziative rivolte al mondo del progetto, in programma presso il Creative Centre di Milano. Realizzati in collaborazione con Casabella Formazione, gli appuntamenti previsti si suddividono in due cicli di incontri: uno dedicato ad alcuni importanti studi di architettura, che presenteranno alcuni loro lavori recenti; mentre l’altro presenta una rassegna di film e cortometraggi riuniti sotto il titolo Cinema e architettura,. La rivista si completa con la segnalazione delle ultime novità esposte da Casalgrande Padana all’ultima edizione di Cersaie, tra le quali le collezioni Marmoker, Pietre di Paragone, Beton e Resina.
Angels over Berlin may be a phrase synonymous with the title of Wim Wenders’s visionary film, yet for some time now something rather more tangible, although just as visionary, has been sparkling amidst the skyline of the German capital. We are referring, of course, to the new residential complex christened Sapphire. Created by Studio Daniel Libeskind, the designer whose creative energy is divided between music, poetry and architecture, the building itself is an eloquent example of Libeskind’s talents. But as the man himself has long prepared us to expect, it represents a challenge from both a construction and technological standpoint, underlining the symbiotic relationship between architecture and construction. The iconic originality of the building, its unusual lines, and the sophistication of its internal spaces – which encourage another way of living – are draped in a casing which itself poses a challenge within the challenge. It is a skin of Bios Self-Cleaning Antibacterial® porcelain stoneware with a 3D surface. These tiles belong to the Fractile line, designed by Libeskind himself, and are exclusively produced by Casalgrande Padana. Over 3600 ceramic pieces were used for the cladding, with upwards of 3100 of these cut to measure in order to fit the complex geometry of the design down to the millimetre. The cladding is supported by a highly energy efficient ventilated façade system developed by Padana Engineering, the department of Casalgrande Padana focusing solely on this type of complex project. As we explain in these pages, Sapphire represents a unique project showcasing the very best in design and production while striking the perfect balance between creative forms, practical requirements, technological innovation, and all-round quality. Yet this edition of Percorsi goes further than simply profiling Sapphire. We also provide a range of useful information and news around the many cultural activities and production avenues on the Casalgrande Padana agenda at the current time, as well as news of a prestigious award won by Earth by Pininfarina. First and foremost, we announce the packed schedule of design events set to take place at the Creative Centre in Milan. Organised in collaboration with Casabella Formazione, the events are split into two broad cycles: the first is dedicated to several important architectural studios, who will introduce some of their recent works, while the second is set to showcase a number of movies and short films around the theme of Cinema and Architecture. On top of that, we’ll look back at the new products unveiled by Casalgrande Padana at the most recent edition of Cersaie, including the Marmoker, Pietre di Paragone, Beton, and Resina collections.
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sapphire
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Berlino - Complesso residenziale Sapphire
Abitare una pietra preziosa Nel cuore della storica metropoli tedesca una spettacolare architettura firmata da Daniel Libeskind si propone tra i nuovi punti di riferimento del paesaggio urbano. La sua complessa volumetria rivestita in lastre ceramiche si ispira allo zaffiro: sappheiros (azzurro) in greco; sappir (la cosa più bella) secondo l’etimologia ebraica.
Tra le stereotipate facciate di Chausseestrasse, il nuovo complesso residenziale Sapphire appare come una licenza poetica. Non a caso Daniel Libeskind lo annovera tra le forme d’arte e afferma: “L’architettura non è solo la prosa del mondo. È anche la sua poesia”. Identità ricca e complessa, difficilmente inquadrabile, diviso e impegnato tra mille interessi (musica, pittura, disegno, scultura, architettura), Daniel Libeskind torna a realizzare un edificio in Germania, il paese che ha contribuito a renderlo famoso in tutto il mondo, attraverso progetti iconici quali il Jewish Museum di Berlino, l’ampliamneto del Military History Museum di Dresda, il complesso polifunzionale Kö-Bogen a Düsseldorf, senza dimenticare l’ideazione e direzione di “One day in life” del maggio scorso: un’esperienza musicale immersiva, che per 24 ore ha coinvolto la comunità di Francoforte con oltre 75 concerti e 200 musicisti che si sono esibiti all’interno di architetture e luoghi storici della città. Per Sapphire, Libeskind è stato chiamato a misurarsi con il tema residenziale. Lo ha già fatto altrove. A Milano per esempio con il grande e articolato complesso all’interno del progetto City Life (vedi Percorsi 28).
Facciata Ovest West Façade
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City Life
Ma è la sua prima casa per abitazioni a Berlino. Un incarico che ha vissuto con grande coinvolgimento, esprimendo un’architettura che è stata definita: “Spettacolare e rara come un gioiello”. L’edificio sorge all’angolo tra Chausseestrasse e Schwartzkopffstrasse, occupando parte dell’isolato dove un tempo operava l’acciaieria Wulffersche, prima di essere requisita ai suoi proprietari ebrei, durante il nazismo. La sua dinamica e originale architettura si propone come punto cardinale di riferimento nel paesaggio urbano. Siamo nel distretto di Mitte (che in tedesco significa “centro”), cioè nel cuore pulsante della metropoli berlinese. Luogo di radicale metamorfosi dalla caduta del Muro, oggi tra i più interessanti e culturalmente vivaci della città. Quartiere animato e creativo, ricco di ristoranti, bar e locali notturni, sedi governative, prestigiosi musei, negozi alla moda, senza tralasciare il mitico viale Unter den Linden che termina alla Porta di Brandeburgo. Facciata Nord Northern Façade
Pianta piano tipo Typical floor plan
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Cortile facciata est Eastern façade courtyard
Facciata Remise Remise façade
Uno spazio tra memoria e futuro dove la città ha costruito la sua dimensione infinitamente mutevole e indefinibile. Sapphire, letteralmente “zaffiro”, è un palazzo pluripiano caratterizzato da una volumetria particolarmente complessa, liberata dalle coordinate cartesiane e dalle perpendicolari di gravità, così come Libeskind ci ha abituati a immaginare. Una pietra dura e sfaccettata che, come uno zaffiro, emerge da rocce metamorfiche. Il colore stesso del rivestimento ceramico dell’involucro rammenta il blu-azzurrino che il corindone dona a questa pietra preziosa. Un insieme guidato non solo da slanci e metafore creative, ma anche da precisi e razionali obiettivi progettuali, capaci di mettere a sistema con successo l’esigenza di includere all’interno di un lotto di limitate dimensioni un complesso capace di contenere oltre settanta unità residenziali, caratterizzate da elevati livelli di originalità e qualità architettonica degli ambienti. Un risultato perseguito attraverso lo studiato sviluppo di insoliti assi visivi e prospettici, l’introduzione di elementi asimmetrici, la mancanza di angoli retti, la studiata altezza dei
Sapphire Complesso Residenziale Luogo Berlino, Mitte Committente Chausseestrasse 43 Entwicklungs GmbH Progetto Architettonico Architekt Daniel Libeskind AG (Zurigo) con Studio Libeskind Supervisione Wenzel + Wenzel General Contractor PORR Strutture e impianti PORR Dati dimensionali 10,000 mq superficie lorda 73 appartamenti con superfici da 38 a113 mq 6 attici con superfici da 91 a 273 mq
Pianta secondo piano attico Second floor loft plan
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soffitti, l’inserimento di gallerie in affaccio interno, la dotazione diffusa di logge, terrazzi e balconi. Non ultimo, il ricorso alla luce naturale come strumento di progettazione versatile, facendo leva su grandi finestre angolari e pareti inclinate che la catturano e portano all’interno, trasmettendo all’insieme una sensazione di notevole respiro e spaziosità. Sapphire nel suo dinamico sviluppo verticale integra una serie di funzioni sinergiche, quali: un parcheggio sotterraneo per 32 veicoli, dotato di deposito facilitato per biciclette; una serie di negozi al dettaglio al piano terreno; un elegante foyer con soffitti alti oltre 7 metri, con concierge di servizio; una corte interna collettiva, attrezzata con sistemi di sedute e concept iluminotecnico sviluppato dallo Studio Libeskind; una palestra attrezzata; una serie di originali appartamenti di varie metrature dal piano primo al quinto; sei attici ai piani alti con tagli da oltre 90 a 273 mq; un rooftop panoramico sulla città, con zone comuni e aree attrezzate a verde e per il gioco. Ogni spazio collettivo e privato porta l’inconfondibile firma dello studio Libeskind ed è stato progettato ponendo particolare cura non solo agli aspetti distributivi, ma anche al comfort e all’efficienza energetica, all’isolamento acustico, all’eliminazione delle barriere architettoniche e, non di meno, alla scelta dei materiali e delle finiture: dalle cucine integrate o freestanding appositamente progettate, ai bagni con lighting design personalizzato e rivestimento in lastre ceramiche di grès porcellanato firmate dallo stesso Libeskind e prodotte da Casalgrande Padana (le medesime che rivestono lo spettacolare involucro dell’edificio); dal sistema di riscaldamento a pavimento alla climatizzazione estiva integrata; dai parquet di alta qualità in legno massello allo studiato accostamento tra le pareti rasate a gesso e i soffitti in cemento fine faccia a vista, che conferisce un particolare carattere agli ambienti. Ma sopra ogni cosa spicca l’iconico e identitario involucro dello Sapphire le cui sorprendenti e complesse geometrie sono interamente avvolte da una facciata ventilata rivestita con lastre ceramiche di grès porcellanato con pattern tridimensionale Fractile Bios Self-Cleaning, disegnate da Daniel Libeskind e prodotte in esclusiva da Casalgrande Padana. Un intervento spettacolare e particolarmente impegnativo anche dal punto di vista esecutivo (di cui parliamo ampiamente e approfondiamo i contenuti nelle pagine seguenti), che contribuisce in maniera determinante a fare di Sapphire un’opera unica, all’interno della quale cultura del progetto e cultura della produzione si esprimono ai massimi livelli nel rapporto tra poetica della forma ed esigenze funzionali, innovazione tecnologica e qualità globale. 12) Percorsi in ceramica 35
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City Life
rilascio di ossigeno. Ho scelto le piastrelle perché erano il materiale più adatto per creare il motivo a squame della facciata. Inoltre, le loro caratteristiche innovative e sostenibili erano in linea con i valori di Vanke e dell’esposizione universale. Oltre all’aspetto formale, ponete grande attenzione all’innovazione. Quale posto occupano le tecnologie di costruzione nel vostro processo di progettazione? D.L. - Bisogna avere innanzitutto un’idea valida. Poi la tecnologia prende quest’idea e la porta avanti, sviluppandola. Perciò, sì, la tecnologia è fondamentale per il processo di progettazione. p.c. -
Daniel Libeskind parla di Sapphire Percorsi in Ceramica - Alcuni
anni fa avete iniziato una collaborazione con Casalgrande Padana per il progetto Fractile. L’aspetto interessante del vostro lavoro è il modo originale in cui avete studiato non soltanto l’immagine delle piastrelle di ceramica, ma anche l’applicazione e il valore figurativo degli involucri architettonici. Sapphire, il padiglione Vanke a Expo 2015 e l’iconico The Crown sono esempi perfetti. Cosa può dirci di questo aspetto della vostra ricerca? Daniel Libeskind - Gli architetti devono continuare a mantenere un atteggiamento creativo e aperto nell’utilizzo dei materiali. Il padiglione Vanke, ad esempio, è stato un padiglione temporaneo e ci ha permesso di sperimentare e trovare nuove possibilità di design. L’essenza stessa dell’architettura trova espressione nella sperimentazione e nell’innovazione e ogni aspetto del padiglione, dalla forma ai materiali, fino alla tecnologia, esplora questo rapporto. Le piastrelle sono robuste e resistenti, e hanno innovative proprietà ecologiche che creano un effetto autopulente grazie al
Spesso vi vengono affidati progetti di edifici immersi in spazi aperti, ma avete realizzato anche progetti vicini o adiacenti a costruzioni già esistenti, anche di grande interesse storico. In questi ultimi casi, mai avete rinunciato ad esprimervi con un linguaggio proprio e profondamente contemporaneo. Sapphire è uno di questi esempi. Come è nata l’idea del progetto? D.L. - Ho chiamato questo edificio Sapphire (zaffiro) perché si adatta alla città e ai suoi abitanti. Uno zaffiro non è soltanto un bell’oggetto. Non è soltanto una superficie. È tutto il complesso che conta: la luce dello zaffiro e la sua morbidezza. Ma uno zaffiro è anche un oggetto grezzo, duro, resistente, intenso, un oggetto con una matericità forte. Che sono poi le caratteristiche di Berlino e dei berlinesi. Uno zaffiro è quindi una gemma grezza, ma anche preziosa. E una volta tagliato, diventa bellissimo. p.c. -
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Si intravede dell’altro nel riflesso e nella trasparenza, nella traslucenza, nell’opacità, nei diversi modi in cui la luce può trasformare questo frammento di natura in una realtà umana. È più o meno questo il percorso che ho seguito durante la progettazione dell’edificio. Tutto inizia da un luogo appena abbozzato, che diventa sempre più specifico e preciso, fino ad assumere una personalità unica per ogni singolo abitante. Sapphire rinnova il successo del rapporto tra Daniel Libeskind e Berlino, che è stata la prima città ad avere l’onore di vedere espresso il suo talento. Cosa ci dice di questo progetto? D.L. - Sapphire esprime le nuove possibilità di vita delle realtà urbane in crescita, interpretandole in un contesto quotidiano. Ogni progetto ha una missione, una storia e caratteristiche uniche, che costituiscono la base dei miei progetti architettonici. Questi progetti rappresentano per me esperienze distinte e tutte ugualmente speciali in una città che ha avuto un’importanza profonda per la mia carriera.
di unico, di artistico, qualcosa che fosse piacevole, che regalasse un sorriso a chi si sveglia al mattino, a chi torna a casa dal lavoro o trascorre una serata tra amici, o semplicemente a chi si trova a passare da lì e non ha la fortuna di abitarci, ma ha davanti a sé una visione luminosa e interessante. Per me un edificio non è un semplice insieme bidimensionale di altezze. Un edificio ha tre dimensioni, compreso il tetto, compresi tutti gli elementi.
p.c. -
Quale dialogo è stato immaginato con la città, per un manufatto così volutamente iconico? D.L. - L’edificio deve adattarsi alla struttura della città in termini di altezza, dimensioni e presenza, ma deve anche esprimere carattere. Le persone sono tutte diverse. Ognuno ha un’individualità unica e questo edificio occupa il suo angolo con tutta la sua personalità. Ci sono tanti altri palazzi lì intorno, alcuni edifici anonimi davvero enormi. Io volevo creare qualcosa p.c. -
Gli aspetti di vita quotidiana non sono tra gli elementi più studiati delle sue creazioni, sebbene Sapphire non sia il primo edificio residenziale progettato dal vostro studio. L’enorme complesso per CityLife a Milano è un altro ottimo esempio. Quali valori e contenuti emergono dalla ricerca che avete svolto in quest’area? D.L. - A Milano si è affermato un nuovo stile di vita, che ha fatto emergere la necessità di collegare lavoro e nuove possibilità di vita attraverso soluzioni avanzate dal punto di vista ambientale e reattive in termini di sostenibilità. Questa strategia permette di trasformare una città, facendola diventare più vivibile e rendendo omaggio p.c. -
Vanke Pavillion
alla sua storia millenaria. Penso inoltre a un’unità abitativa che ho progettato nel Connecticut, chiamata 18.36.54., in cui l’elemento distintivo non è dato semplicemente dal guscio o dalla forma, ma dalla creazione di un ambiente per ogni livello. È stata la prima (e finora unica) piccola intima casa che ho progettato per una persona o una famiglia, e questo lavoro tocca davvero il cuore di una nuova esperienza di vita e di architettura. Spesso si dimentica che l’architettura ha a che fare con il modo in cui viviamo e con la qualità della nostra vita. È questo il concetto su cui si basa – su scala più vasta – CityLife, dalla disposizione degli edifici intorno a un’area centrale di verde attrezzato, fino alla qualità dei materiali usati. Avete fatto ampio uso di superfici in ceramica, sia nel progetto di CityLife per Milano che nel progetto Sapphire a Berlino. Quali sono gli aspetti rilevanti del rapporto con Casalgrande Padana? D.L. - È sempre un onore collaborare con Casalgrande Padana. È un’azienda di grande maestria italiana, che si distingue nel settore per lo spirito visionario. p.c. -
The Crown
CASALGRANDE PADANA
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Nato nel 1946 a Łódź, in Polonia; trasferitosi negli Stati Uniti a 13 anni, è diventato cittadino americano nel 1965. Ha studiato musica in Israele e a New York, diventando un solista acclamato. Ha lasciato la musica per dedicarsi allo studio dell’architettura, conseguendo la laurea nel 1970 presso la Cooper Union for the Advancement of Science and Art a New York. Figura di riferimento internazionale dell’architettura e dell’urban design, si è affermato all’attenzione della critica internazionale con il progetto del Jewish Museum di Berlino. L’originale metodo progettuale che lo contraddistingue, frutto del personale coinvolgimento nelle più diverse discipline, dalla filosofia all’arte, dalla letteratura alla musica, si riflette nelle sue opere, che spaziano nei molteplici campi dell’architettura, dalla pianificazione urbana (suo è il masterplan del World Trade Center di New York) agli edifici di varia complessità quali: musei, centri congressi, università e complessi abitativi. Ha inoltre realizzato scenografie per opere liriche, diretto eventi musicali e mantiene attivo un dipartimento di ricerca di industrial design. Tra le opre più note, oltre al citato Jewish Museum, l’ampliamento del Denver Art Museum, il Royal Ontario Museum di Toronto, il Museo di Storia Militare di Dresda in Germania, il Grand Canal Theatre a Dublino in Irlanda. In Italia segnaliamo opere in cui sono state utilizzate ceramiche Casalgrande Padana, in particolare le Residenze City Life a Milano, il padiglione Vanke a Expo 2015, The Crown: il policromo landmark che svetta nella campagna reggiana, tappa di un percorso di ricerca formale e sviluppo tecnologico che lega da qualche anno Libeskind a Casalgrande Padana.
Ceramica e architettura
Abbiamo rivolto a Jochen Klein, direttore del progetto Sapphire, alcune domande sulla realizzazione dell’edificio. Jochen lavora con Daniel Libeskind dal 2000. È partito dallo studio di Berlino, diventando poi Direttore tecnico capo dello Studio Libeskind a Zurigo, in Svizzera. Dalla sede svizzera ha diretto i team di progetto che hanno realizzato il Museo di storia militare di Dresda, aperto nel 2011,
il Centro commerciale e per il tempo libero Westside di Berna, aperto nel 2008, e il progetto dell’Accademia del Museo Ebraico di Berlino, aperta nel 2012. Jochen ha conseguito la laurea in Architettura presso la Technische Universität di Berlino nel 1996 e un Master in Progettazione architettonica avanzata presso il Pratt Institute di New York nel 1998.
Quali sono gli elementi di spicco del progetto Sapphire? Jochen Klein - Nell’edificio abbiamo usato diverse tecnologie, tecnologie intelligenti. Ma quando si osserva l’edificio, ciò che si vede è la piastrella, che abbiamo realizzato con una delle più antiche aziende italiane, Casagrande Padana. È una nuova piastrella, mai prodotta prima, ed è completamente ecosostenibile. È in grado di compensare l’impronta di carbonio dell’edificio. È come se ci fossero degli alberi piantati sul tetto o direttamente nelle abitazioni. A rendere questo nuovo materiale così speciale non è soltanto il meccanismo autopulente, Percorsi in Ceramica -
ma anche la capacità di produrre ossigeno dalla trasformazione dell’anidride carbonica. È una piastrella molto solida, diversa dai vecchi modelli. Inoltre, è luminosa e morbida al tatto. Non è un materiale freddo prodotto in una fabbrica. Da dove è venuta l’idea di realizzare un involucro usando piastrelle di ceramica? J.K. - Questo materiale ha diverse qualità. È solido, resistente e bello da vedere nelle condizioni atmosferiche e di luce più diverse. Ma dà anche un contributo all’ambiente. E fa qualcosa per la gente, perché non è un semplice prodotto industriale, p.c. -
Jochen Klein
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ma è personalizzato e questa caratteristica aggiunge la dimensione umanistica che tanto amiamo negli edifici tradizionali. Com’è stato lavorare con Casalgrande Padana alla realizzazione di un progetto così complesso e durante la direzione del cantiere? J.K. - Il team di Casalgrande Padana si è dimostrato un vero partner. Sviluppare insieme questo prodotto e usarlo per Sapphire è stata un’esperienza straordinaria. Lo Studio lo ha testato a Milano nel Padiglione Vanke di Expo 2015; ora è a Berlino ed emana nuova luce ed energia in questo angolo della città. p.c. -
Schema altimetrico, profondità max 2,5 mm
Sapphire
Il progetto ceramico Creatività, innovazione, qualità dei materiali, lavorazioni speciali, progettazione integrata tra architettura e ingegneria di facciata. Ecco come è nato l’innovativo involucro dello Sapphire.
City Life
La collaborazione tra Daniel Libeskind e Casalgrande Padana ha generato una serie di esperienze di elevato contenuto, sia in termini di creatività sia di innovazione tecnologica, dando luogo all’originale linea di lastre ceramiche Fractile, caratterizzate dall’esclusivo pattern tridimensionale ideato dallo stesso Libeskind, unitamente a soluzioni applicative sviluppate in anteprima senza esperienze comparative di riferimento. Il risultato è un insieme di conoscenze e acquisizioni capaci di indicare nuove prospettive e definire innovativi linguaggi espressivi per l’architettura delle facciate in ceramica. Un’esperienza creativa avviata con l’adozione dei rivestimenti ceramici di facciata per l’involucro delle “Residenze City Life” di Milano.
Pinnacle
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Proseguita nel 2013 attraverso l’installazione “Pinnacle”, interamente rivestita con innovative lastre ceramiche tridimensionali Fractile e curata per Cersaie - Bologna Water Design Week, all’interno del seicentesco Cortile del Priore dell’ex Maternità. Ulteriormente consolidata attraverso lo sviluppo del rivoluzionario involucro ceramico per il “Padiglione Vanke” a Expo 2015 (vedi Percorsi 31) e, non ultimo, con il totemico landmark “The Crown” che, sempre su progetto di Daniel Libeskind e con rivestimento in lastre Fractile, svetta nella campagna reggiana a pochi passi dagli impianti produttivi di Casalgrande Padana (vedi Percorsi 32). Lo spettacolare involucro che avvolge le forme parametriche di Sapphire si pone dunque in perfetta continuità con questo percorso di crescita e sperimentazione. Il progetto alza ulteriormente l’astina della sfida, per la complessità degli elementi ceramici prodotti, il numero di pezzi speciali, le lavorazioni di taglio a casellario e la necessità di combinare il pattern tridimensionale. Senza dimenticare l’impegnativa ingegnerizzazione dell’interfaccia tra le lastre ceramiche e la sottostruttura metallica del sistema di facciata, in funzione del risultato figurativo perseguito dal
Vanke Pavillion
The Crown
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progetto architettonico. Non ultimo il meticoloso controllo logistico delle tipologie in spedizione tra la fabbrica di Casalgrande e il sito di Berlino, secondo la cronologia e la posizione di messa in opera delle singole lastre e lo sviluppo del cantiere. In tutto questo, un ruolo particolare per l’ottenimento del risultato ha giocato il perfetto coordinamento, la collaborazione e l’interscambio tra lo Studio Libeskind, la direzione lavori e Casalgrande Padana, attraverso la sua struttura dedicata e specializzata Padana Engineering. Per la realizzazione del rivestimento della facciata di Sapphire sono state fornite da Casalgrande Padana circa 2600 mq di lastre ceramiche in grès porcellanato Fractile LD1, nel colore Antracite Metallizzato. Le lastre sono state trattate con il sistema Bios Self-Cleaning Ceramics®, frutto di un Master Agreement siglato tra Casalgrande Padana e la giapponese TOTO, leader mondiale in questa tecnologia sviluppata
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per la realizzazione di rivestimenti esterni di facciata. Grazie allo speciale trattamento HYDROTECT®, in presenza di luce solare Bios Self-Cleaning® attiva una reazione in grado di abbattere gli inquinanti presenti nell’aria e decomporre lo sporco che si deposita sulla superficie delle piastrelle, facendo in modo che venga rimosso dall’acqua piovana, grazie alla super-idrofilia della superficie ceramica (vedi box di approfondimento in queste pagine). Delle 3600 lastre ceramiche che hanno composto il totale della fornitura, solo 500 rientrano nel formato standard di produzione da 60x120 cm, mentre ben 3100 sono state ricavate su misura sia mediante tagli lineari sia a idrogetto, sulla base di precise schede di lavorazione ricavate dallo sviluppo costruttivo delle superfici di facciata. Va sottolineato inoltre che il taglio non è stato eseguito casualmente ma, per combinare con precisione il disegno tridimensionale che caratterizza ogni lastra
Fractile, l’architetto Libeskind ha chiesto che il pezzo fosse ricavato da una precisa posizione della piastrella, secondo il verso A oppure B del pattern (le due posizioni della lastra ruotata di 180°). Sia gli elementi in misura standard che i pezzi speciali sono stati forniti con una speciale rete di sicurezza applicata sul retro della piastrella mediante appropriato collante. Sempre sul retro, quindi sul lato non in vista, sono stati realizzati un numero di fori a sezione troncoconica, mediante fresa diamantata CNC a interpolazione. Sulle piastrelle in misura standard 60x120 è stato necessario eseguire 4 fori, mentre la lavorazione degli elementi speciali ha previsto da 1 fino a 8 fori, in funzione delle dimensioni e delle prestazioni di tenuta meccanica calcolate per ogni singolo componente del rivestimento. I fori troncoconici sono funzionali al montaggio di speciali Keil, impiegati per il fissaggio sulle lastre ceramiche delle staffe di ancoraggio alla
Le lastre Fractile Prodotte da Casalgrande Padana su design di Daniel Libeskind, le lastre in grès porcellanato smaltato di ultima generazione della serie Fractile sono caratterizzate da un dinamico pattern tridimensionale, sottolineato dalla vibrante superficie metallizzata: un insieme capace di indicare nuove prospettive e definire innovativi linguaggi espressivi per l’architettura delle facciate in ceramica. La particolare soluzione adottata per lo strato di finitura, attraverso un originale disegno geometrico a bassorilievo, produce un effetto di movimento. Enfatizzata da una velatura metallescente, la materia ceramica sottoposta alla luce si scompone e ricompone in molteplici riflessi luminosi che vivacizzano la superficie dell’involucro architettonico. Prodotte nel formato 60x120 cm e nei relativi
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sottomoduli, queste lastre sono frutto di un sofisticato ciclo industriale che prevede processi di smaltatura e cottura a 1250 °C, impiegando selezionate miscele di argille, quarzi e feldspati, con l’utilizzo di smalti metallizzati saturi di ossidi, capaci di donare allo strato di finitura un effetto cangiante. Il tutto garantendo standard tecnico-prestazionali ai massimi livelli in termini di resistenza, durata e qualità. Anche sul piano dello studio dei colori, Fractile si qualifica per le raffinate soluzioni cromatiche proposte dallo Studio Libeskind e formulate in esclusiva dal laboratorio tintometrico di Casalgrande Padana. Come tutta la produzione Casalgrande Padana, la serie Fractile si caratterizza per i contenuti di ecocompatibilità. L’azienda, infatti, da sempre è impegnata nella ricerca di tecnologie innovative per
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produrre materiale ad alte prestazioni e basso impatto ambientale, come testimonia la doppia certificazione ambientale di processo secondo lo Standard ISO14001 e il Regolamento UE EMAS (EcoManagement and Audit Scheme). Casalgrande Padana vanta anche la certificazione relativa ai prodotti per l’edilizia con elevata percentuale di materiale riciclato secondo i requisiti LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). Inoltre, l’azienda è in corso di ottenimento della certificazione UE Eco-Label per la categoria Prodotti da rivestimento. Le lastre Fractile, oltre che per l’intervento dello Sapphire ampiamente documentato in queste pagine, sono state utilizzate da Daniel Libeskind per l’avveniristico “Padiglione Vanke” a Expo 2015 e per “The Crown”, il landmark che svetta nella campagna reggiana a pochi passi dagli impianti produttivi di Casalgrande Padana.
sottostruttura della facciata ventilata, con soluzione totalmente a scomparsa (vedi dettagli in queste pagine). Il sistema adottato è il CP-VENTIL-KA, per il quale Casalgrande Padana ha ottenuto la certificazione ETA 14/0470 rilasciata dal DIBT (Deutsches Institut für Bautechnik) di Berlino. Dato l’elevatissimo numero di pezzi speciali, tutte le lastre ceramiche sono state numerate apponendo un codice sul retro per guidare il loro preciso posizionamento in opera in base ai disegni esecutivi della facciata. Per assecondare il cronoprogramma delle opere, le lastre ceramiche sono state consegnate in cantiere attraverso 15 differenti spedizioni, imballando il materiale con palette speciali, alcune delle quali contenevano solo 15 pezzi. L’intera fornitura ha richiesto 9 mesi di lavorazione. La qualità del materiale ceramico, la precisione delle lavorazioni speciali e dei pezzi realizzati su misura, unite all’accuratezza della progettazione esecutiva del sistema di facciata, hanno consentito di portare a termine la posa in opera dell’intero involucro in soli quattro mesi. Un risultato estremamente lusinghiero, considerando la complessità parametrica dei volumi da rivestire e la necessità espressa dai progettisti dello Studio Libeskind di dare precisa continuità sulle differenti facce dell’involucro al pattern tridimensionale impresso sulle singole lastre ceramiche Fractile. Ma lo Sapphire, come abbiamo ampiamente descritto in queste pagine, rafforza la sua valenza nell’essere un progetto a tutto tondo, sviluppato dallo Studio Libeskind nella sua globalità e non solo nell’involucro. Un’architettura che persegue e trova coerenza sia nel suo interfaccia pubblico rivolto alla città di Berlino, sia verso il privato, più intimamente legato ai suoi abitanti, entrambi connotati dall’inconfondibile impronta dell’architetto. In termini di superfici ceramiche, la continuità, ma anche l’unitarietà materica tra interno ed esterno, come in una sorta di pianosequenza cinematografico, è stata sottolineata dalla scelta di lastre in reciproca coerenza, attraverso la messa in opera nei locali bagno di circa1500 mq di piastrelle Fractile Metallizzato. In dettaglio, sono state prodotte lastre ceramiche in 3 differenti cromie: Silver Grey, Gold e Copper, sia nella versione con pattern tridimensionale, sia superficiale. La versione in rilievo, in formato 60x120, è stata utilizzata esclusivamente per la posa a rivestimento, mentre la versione con pattern superficiale ha trovato impiego sia come rivestimento (in formato 60x120), sia per le pavimentazioni, in formato 30x60 cm modulare con i rivestimenti. 24) Percorsi in ceramica 35
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Sapphire e Bios Self-Cleaning Ceramics®
- caratteristiche fotocatalitiche, che consentono in presenza di irraggiamento luminoso di decomporre le sostanze organiche e gli inquinanti depositati sulla superficie delle piastrelle, garantendo proprietà autopulenti e di purificazione dell’aria.
Sporco Dirt
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Sporco decomposto Decomposed dirt
_OH
_ O2 _OH _ O2 _OH _ O2
> >
- caratteristiche antibatteriche, ottenute grazie all’effetto dei raggi UV contenuti nella luce solare. L’irraggiamento innesca una reazione sulla superficie trattata delle lastre ceramiche, in grado di produrre ossigeno attivo e decomporre i batteri. Per maggiori approfondimenti su questa tecnologia e su tutta la linea di prodotti ceramici bioattivi di Casalgrande Padana, si rimanda alla consultazione dello specifico catalogo Bios ceramics.
_ O2 _OH _ O2 _OH _ O2
L’ossigeno attivo (O2-, -OH) decompone lo sporco in sostanze meno aderenti Active oxygen (O2-, -OH) decomposes dirt into less adhesive substances
Bios Self-Cleaning®
- caratteristiche di super-idrofilia, che ne esaltano la capacità di auto detergersi. Tanto è maggiore l’irraggiamento con luce UV della superficie trattata, tanto diminuisce il suo angolo di contatto con l’acqua, che tende addirittura a zero dopo un ragionevole intervallo di tempo. L’acqua cioè si spande e dilava con facilità. In pratica, all’azione del biossido di titanio - che disgrega i depositi organici presenti sulla superficie trattata -, si aggiunge quella idrofila grazie alla fotocatalisi, il che consente all’acqua piovana di detergere le piastrelle, asportando le macchie dalla loro superficie. Il risultato è il drastico abbattimento degli interventi di pulizia e manutenzione delle facciate, garantendo un sensibile risparmio in termini economici e il mantenimento delle qualità e dell’aspetto del manufatto architettonico.
_OH
Quando la luce del sole (raggi UVA) irradia la superficie di Bios Self-Cleaning® si genera ossigeno attivo (O2-, -OH) When sunlight (UVA rays) hits the surface of the Bios Self-Cleaning®, active oxygen (O2-, -OH) forms
Bios Self-Cleaning®
In particolare, Bios Self-Cleaning Ceramics®, è frutto di un Master Agreement siglato tra Casalgrande Padana e TOTO (leader globale nel settore delle tecnologie fotocatalitiche), pensato e sviluppato per la realizzazione di rivestimenti esterni di facciata. Grazie alla tecnologia HYDROTECT®, le ceramiche Bios Self-Cleaning® utilizzate per la realizzazione di rivestimenti di facciata e involucri ventilati offrono significative risposte in termini di capacita autopulente e di abbattimento dei NOx (ossidi e miscele di azoto, tra i principali inquinanti dell’atmosfera urbana). L’esclusiva formulazione a base di biossido di titanio (TiO2), una sostanza naturale ed eco-compatibile, tradizionalmente utilizzata per confezionare additivi alimentari e cosmetici, è in grado di garantire prestazioni che conferiscono alle lastre ceramiche così trattate:
Bios Self-Cleaning®
Le lastre Fractile che rivestono interamente l’articolato involucro dello Sapphire, sono state trattate con il sistema Bios Self-Cleaning Ceramics® e appartengono a una nuova generazione di prodotti bioattivi in grado di interfacciarsi autonomamente con l’ambiente, per generare una serie di processi virtuosi - quali in particolare, reazioni di tipo chimico e biologico, capaci di ricadute positive in termini antibatterici, di abbattimento degli agenti inquinanti e di autopulibilità delle superfici. I processi avvengono grazie alla particolare natura dei materiali e dei trattamenti, senza alcuna necessità di alimentazione energetica o del rinnovo nel tempo dei composti necessari a sostenere la reazione.
L’acqua piovana si espande sulla superficie di Bios Self-Cleaning® generando un sottilissimo strato che deterge ed elimina lo sporco precedentemente decomposto dall’ossigeno attivo. Rainwater spreads onto the Bios Self-Cleaning® surface, forming an extremely thin layer that cleanses and removes the dirt that has been decomposed by the active oxygen.
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Berlin – Sapphire residential complex
Inhabit a precious stone In the heart of the German city, a spectacular Daniel Libeskind architectural project has become one of the newest focal points of the urban landscape. As its name would suggest, the building – which is covered in ceramic tiles – is inspired by the sapphire, which means blue in Greek and “the most beautiful thing” in Hebrew.
Located among the stereotypical facades of Berlin’s Chausseestraße, the new Sapphire residential complex appears like the physical embodiment of poetic licence. “Architecture isn’t just the prose of the world. It’s also its poetry,” was how Daniel Libeskind once put it. Libeskind’s work has a rich, complex identity which defies categorisation, his interests split between music, painting, design, sculpture and architecture. Now, Libeskind has once again created a building in Germany, the country which helped to make him worldfamous thanks to iconic projects such as the Jewish Museum in Berlin, the extension of the Military History Museum in Dresden, the multi-functional Kö-Bogen complex in Düsseldorf and of course the conception and direction of “One day in life” last May. An immersive musical experience, the project saw over 75 concerts and 200 musicians entertain the people of Frankfurt in the city’s most architecturally stunning, historic locations over a 24-hour period. The Sapphire project saw Libeskind called to return to the field of residential architecture. Although these were not untested waters, with the architect having created a large complex as part of City Life in Milan (see Percorsi in Ceramica 28), it was his first residential project in Berlin. It was an experience that Libeskind really bought into, as he set about creating a work of architecture later described as “as spectacular and rare as a jewel”. The building stands on the corner between Chausseestraße and Schwartzkopffstraße, occupying part of the block that used to house the Wulffersche steelworks before being confiscated by the Jewish owners during Nazism. Its original, dynamic architectural structure makes it an instant focal point of the urban landscape of the Mitte district (meaning “centre” in German) – the beating heart of Berlin. The area underwent radical change following the fall of the Berlin Wall and is now one of the most culturally diverse, interesting parts of the city. It is a creative, lively district packed with restaurants, bars, nightclubs, government buildings, prestigious museums, fashionable shops and the legendary Unter den Linden boulevard, which ends at the Brandenburg Gate. A place where past and future stand side by 30) Percorsi in ceramica 35
side, it is the centre of the city’s ever-changing, definition-rejecting spirit. Sapphire is a multi-storey building characterised by a particularly complex shape which seems to deft the entire Cartesian coordinate system and the laws of gravity themselves, in true Libeskind fashion. Like a sapphire, the building is a sturdy, multi-sided thing, gleaming as it emerges from the cityscape. The colour of the ceramic covering even evokes the azure blue that corundum gives the precious stone itself. Yet the building is not just the product of Libeskind’s brilliant creative mind, but of precise, rational design objectives too. It is this combination that allows Libeskind to take a limited plot and create a complex capable of accommodating over 70 residential units, all of which are packed with originality and high-quality design. This is
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Sapphire Residential complex Location Berlin, Mitte Client Chausseestrasse 43 Entwicklungs GmbH Architectural design Architect Daniel Libeskind AG (Zurich) with Studio Libeskind Supervision Wenzel + Wenzel General Contractor PORR Structure and installation PORR Dimensional 10,000 m2 total surface area 73 apartments with surface areas ranging from 38 to 113 m2 Six lofts with surface areas ranging from 91 to 273 m2
achieved via the use of unusual visible beams, the introduction of asymmetrical elements, the lack of any sharp corners, the height of the ceilings, the inclusion of inward-facing galleries and the incorporation of many loggias, terraces and balconies. Last but certainly not least, Libeskind uses natural light as a versatile design element, incorporating large corner windows and slanting walls to capture it and bring it indoors, thus creating an airy, spacious feel. Sapphire incorporates a series of additional facilities, including an underground car park for 32 vehicles and special bike storage, a series of shops on the ground floor, an elegant foyer with ceilings of over seven metres in height and a concierge service, a communal internal courtyard with seating and lighting designed by Studio Libeskind and a fully equipped gym. The apartments themselves range in size and are located between the first and fifth floors, while there are also six loft apartments in the upper floors ranging from between 90 and 273 m2. Finally, the rooftop offers panoramic views of the city, with communal areas, gardens and space for play. All of the communal and private spaces bear the unmistakeable hand of Studio Libeskind and were designed not only to accommodate services but also to ensure maximum comfort, energy efficiency and soundproofing while eliminating architectural barriers. Materials and finishes were chosen with meticulous care: from the bespoke kitchens – either integrated or freestanding – to the bathrooms with their personalised lighting design and porcelain stoneware tiling by Libeskind for Casalgrande Padana (the same used for the building’s spectacular covering), the underfloor heating, integrated summer air-conditioning system, top-quality solid-wood parquet flooring and even the plastered walls and exposed cement ceilings, which add yet more character to the spaces. Having said all that, the most striking element of all is Sapphire’s iconic covering. The complex shaping of the building is entirely covered with a ventilated façade clad with Fractile Bios Self-Cleaning ceramic tiles featuring a three-dimensional pattern. The tiles were designed by Libeskind and produced exclusively by Casalgrande Padana. The covering is as spectacular as it was demanding from a logistical point of view (of which you can read more over the coming pages), and is perhaps the one element which makes Sapphire such a unique work – a triumph of design and construction that encapsulates form, function, technological innovation and utter quality. 32) Percorsi in ceramica 35
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helps develop it. So technology is essential to the design process. Often, you are asked to work with buildings in open fields but you have also created projects near or in contact with existing architecture, even of great historical interest. In the latter cases, you have always used an appropriate, contemporary language. Sapphire is a perfect example. Where did the idea of this project come from? D.L. - I named this building Sapphire because it suites the city and its people. A Sapphire is not just something pretty. It’s not just a surface, it’s the entirety the counts: the light of the sapphire and its softness. But a sapphire is also rough, it’s tough, it’s resistant, it’s bold, and it’s resistant in its materiality as well. That is also a characteristic of Berliners and of Berlin. So a sapphire is a rough gem, but it’s precious. And when you cut it, it’s beautiful. You discover that there is more in the reflection and in the transparency, in the translucency, in the opacity, in the ways light can transform this piece of nature into a human reality. I think that’s almost the process, in which I designed the building. It starts with the very rough location that becomes more and more specific and precise, and then becomes really individualized for every occupant. p.c. -
Daniel Libeskind talk about Sapphire A few years ago, you started a collaboration with Casalgrande Padana around the Fractile project. What’s interesting in your approach is the original way in which you have investigated not only the image of ceramic tiles but also the application and figurative value of architectural envelopes: Sapphire, the Vanke pavilion for Expo 2015, and The Crown landmark are perfect examples. Can you tell us more about this aspect in your research? Daniel Libeskind - I think architects need to continue to strive to be creative and open minded when it comes to using materials. For example the Vanke pavilion was a temporary pavilion and allowed us to experiement and find new possibilites for the design.The Percorsi in Ceramica -
very nature of the architecture is about experimentation and innovation and every aspect of the pavilion explores this connection from the form, to the materials, to the technology. The tiles are robust and resilient, and feature innovative ecological properties that release oxygen, which creates a self-cleaning effect. I chose to use the tiles because they were the perfect material to create the scale-like pattern for the façade, and the innovative and sustainable qualities were aligned with the values of Vanke and the the Universal Expo. Beyond the formal aspect, you show a lot of attention to innovation. How does the relationship with construction technology fit into your design process? D.L. - First you must have a strong idea and of course technology take that idea and moves it forward and p.c. -
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Sapphire renews the already successful relationship between Daniel Libeskind and Berlin, the first city which had the honour to reveal your talent. What are your feelings about it? D.L. - Sapphire, is about the new
possibilities of living in a growing urban area and how this becomes interpreted into the everyday. Every project has a unique mission, quality, and story which is the source of my architectural designs. These projects are both distinct and equally special experiences for me in a city that has played a profound part in my career. What kind of dialogue did you imagine to have with the city for such an iconic artefact? D.L. - The building has to fit into a city’s structure in terms of its height, dimensions and site, but it also has to offer individuality. People are not all the same. Every person has a unique individuality and this building brings its individuality to its corner site. There are many other buildings standing around and there are some very big anonymous institutions. But I wanted to create something unique, something artistic, something that is enjoyable, that brings a smile to someone in the morning, when they come back from work, and when they entertain their friends, or just for passes by, who are not lucky enough to live in the building, but just have something that is luminous and interesting within their view. To me, a building is not just a two dimensional set of elevations. It has three dimensions, including the roof, including all the elements. p.c. -
p.c. -
Living aspects have not been the most investigated aspects of your creations, even if Sapphire is not the first residential building your firm has designed. The huge complex
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for Milan City Life is another great example. What values and content emerge from your research in this area? D.L. - As a new lifestyle emerges in Milan, there is a need to connect work and new possibilities of living in the sustainably responsive and environmentally advanced way. This is a strategy of how the transformation of a city can make it more livable while paying homage to its millennial history. I also think of an individual residence in Connecticut that I designed called 18.36.54., in which it was not just a shell, or shape that is iconic, but really creating an environment at every level. It is the first, and so far only, small intimate house that I have designed for an individual or a family, which really reaches into the depths of a new experience of living and architecture. Often we forget that architecture is actually about how people live and how well they live. This is what Milan City Life, at a larger scale embodies, from the way that the buildings are placed around a green landscaped central area, to the quality of materials used. You have made extensive use of ceramic surfaces both in the City Life project in Milan and the Sapphire project in Berlin. What are the outstanding aspects of your relationship with Casalgrande Padana? D.L. - It is always an honor to collaborate with Casalgrande Padana. They are not only masters of Italian craftsmanship but also visionaries in the industry. p.c. -
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Daniel Libeskind Born in Łódź, Poland, in 1946, Libeskind moved to the United States at the age of 13 and became an American citizen in 1965. He studied music in Israel and New York and became an acclaimed soloist. Libeskind eventually abandoned music to study architecture and obtained his degree from the Cooper Union for the Advancement of Science and Art in New York in 1970. Now a world-renowned figure in the fields of architecture and urban design, he caught the eye of international critics with his design for the Jewish Museum in Berlin. Libeskind’s unique design style is the result of his interest in a variety of different disciplines, including philosophy, art, literature and music. This eclecticism is reflected in his work, which transcends architectural genres, encompassing urban planning (including One World Trade Centre in New York), museums, conference centres, universities and residential complexes. Libeskind has also produced sets for operas, directed musical events and runs an industrial design research department. As well as the Jewish Museum, Libeskind’s most well-known works include the extension of the Denver Art Museum, the Royal Ontario Museum in Toronto, the Military History Museum in Dresden, Germany, and the Grand Canal Theatre in Dublin, Ireland. In Italy, Libeskind has produced several works using Casalgrande Padana ceramic products, including the City Life Residences in Milan, the Vanke Pavilion in Expo 2015 and The Crown, a multi-coloured landmark which juts out of the Reggio Emilia countryside. The Crown is something of a monument to the shared journey of innovation and development which has for many years united Libeskind and Casalgrande Padana.
Ceramics and architecture To Jochen Klein, who managed the project of Sapphire, we asked some questions about its realization. Jochen, has worked with Daniel Libeskind since 2000, first in the Berlin office and later as Principal - Technical Director of the Studio Libeskind in Zürich Switzerland. He lead the project teams in the Swiss office working on the Military History Museum in Dresden, which opened in 2011; Westside Shopping and Leisure Center in Bern-Brunnen, which opened in 2008; and the Jewish Museum Berlin Academy project which opened in 2012. Jochen received his Diploma in Architecture from the Technische Universität Berlin in 1996 and received his Master of Advanced Architectural Design at the Pratt Institute in New York in 1998.
Which are the outstanding features of the Sapphire project? Jochen Klein - We’ve introduced many technologies, smart technologies to the building itself. But what you see when you look at the building is the tile, which I have developed with one of the oldest Italian companies, Casagrande. It is a tile, which has never been produced before and that is completely eco-friendly. It produces a balance for the carbon footprint of the building. It’s as if you have trees on the top of the building, or as if you plant trees in the house itself. It’s not only the self-cleaning mechanism of the new material that makes it special but also the fact that it can produce oxygen by transforming carbon dioxide into oxygen. It is a tile, which is very resistant. It is not like an old tile. You can’t even scratch with a key and it’s more resistant than a piece of metal, and it also has a glow and a softness when you touch it. It’s not just a cold material made in a factory. Percorsi in Ceramica -
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How did the choice to make a ceramic tile envelope fit into this picture? J.K. - This material has many different qualities. It is strong, resistant, and it’s beautiful in different weathers and light. But it does something for the environment. It also does something for people, because you’re not just next to an industrial product, you’re next to something hand-made, which I think adds that humanistic dimension to the building that we love in traditional buildings. p.c. -
How was the collaboration with Casalgrande Padana in developing such a complex project and managing the construction site? J.K. - The whole team at Casalgrande Padana have been true partners in the process. It has been an amazing journey developing this product with them and using it at Sapphire. The Studio tested it in Milan at the Expo in 2015 at the Vanke Pavilion and now to see here in Berlin it brings a new light and energy to this corner of the city. p.c. -
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Sapphire
Ceramic design Creativity, innovation, quality materials, special effects and an integrated approach encompassing both architecture and façade engineering: the story of the innovative covering of Sapphire
The long-standing collaboration between Daniel Libeskind and Casalgrande Padana has been built on creativity and technological innovation, culminating in the creation of the Fractile line of original ceramic tiles, which combine an exclusive three-dimensional pattern – designed by Libeskind himself – with unprecedented versatility of application. The result is a wealth of knowledge and expertise capable of providing new perspectives and increasing the creative possibilities of architectural projects with ceramic facades.
The Daniel Libeskind and Casalgrande Padana journey began with the use of ceramic façade coverings for the City Life Residences in Milan, followed in 2013 by the Pinnacle installation, which was completely covered with the innovative Fractile 3D tiles and set up in the Cortile del Priore of the former Maternità building as part of Cersaie - Bologna Water Design Week. The partnership was further consolidated with the development of the revolutionary ceramic covering of the Vanke Pavilion at Expo 2015 (see Percorsi 31) and, last but not least, with the stunning landmark The Crown, which Libeskind designed using Fractile tiles. The installation dominates the Reggio Emilia landscape near to Casalgrande Padana’s production facilities (see Percorsi 32). The spectacular covering which clads the outside of Sapphire is the next step in this journey of innovation and experimentation.
Fractile tiles Produced by Casalgrande Padana to a design by Daniel Libeskind, the hi-tech enamelled porcelain stoneware tiles in the Fractile series feature a three-dimensional pattern emphasised by a vibrant, metallic finish. Together, this provides new perspectives and increases the creative possibilities of architectural projects with ceramic facades. The unique finish – with its original low-relief design – creates the illusion of movement. When exposed to light, the metallic glaze of the tiles captures and reflects the light, injecting a sense of dynamism into the covering. Produced in the 60 x 120 cm format and relative sub-modules, the tiles are created through a sophisticated industrial process including enamelling and firing at 1250 °C, with the best clay, quartz and feldspar used. Oxide-rich metallic glazes are also used to give the top layer an iridescent effect. The production process guarantees the best technical standards in terms of resistance, longevity and quality, while Fractile also features a range of colour solutions devised by Studio Libeskind and exclusively formulated by the Casalgrande Padana colour lab. As with all Casalgrande Padana products, the
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Fractile series is an environmentally friendly product. Casalgrande Padana has always placed great attention on technological innovation in order to produce high-performance, low-impact products – indeed, the company holds double environmental certification, having met ISO14001 and EcoManagement and Audit Scheme European Regulation standards. Casalgrande Padana also meets Leadership in Energy and Environmental requirements for using recycled materials to produce construction projects. Moreover, the company is currently in the process of obtaining EU Ecolabel certification for its covering products category. In addition to the Sapphire project examined here, the Fractile tiles were also used by Daniel Libeskind for the futuristic Vanke Pavilion at Expo 2015 and The Crown, a landmark which stands not far from the Casalgrande Padana production facility in the Reggio Emilia countryside.
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The project raises the bar once again in terms of the complexity of the ceramic elements produced, the number of special pieces included in the design, the precise cutting required and the need to create the three-dimensional pattern. Another factor was the sheer scale of the engineering challenge posed by joining the ceramic tiles to the metal structure beneath while respecting the architecture of the building. On a logistical level, great care was required to check that the products were being sent from the Casalgrande factory to the site in Berlin in the correct order and according to the progress of the build. The seamless coordination, collaboration and interaction between Studio Libeskind, the project management team and Casalgrande Padana – through its specialist Padana Engineering facility – played a vital role in ensuring the overall success of the project. In order to create the covering for the Sapphire façade, Casalgrande Padana supplied around 2600m2 of Fractile LD1 porcelain stoneware tiles in the Antracite Metallizzato [Metallic Charcoal] colour. The tiles were finished with Bios Self-Cleaning Ceramics® technology, which was created following a Master Agreement signed between Casalgrande Padana and Japanese firm TOTO, the world leader for this kind of technology designed specifically for external façade coverings. Thanks to the special HYDROTECT® treatment, when the Bios Self-Cleaning® technology comes into contact with sunlight it triggers a reaction which reduces the pollutants in the air and breaks down dirt left on the surface of the tiles, thus enabling it to be removed by rainwater on account of the extremely hydrophilic nature of the tile surface (see details in box section). Of the 3600 ceramic tiles supplied, only 500 were made in the standard production format of 60 x 120 cm, while 3100 were made to measure using linear and water-jet cuts according to precise plans based on years of progress in façade coverings. It’s also worth mentioning that even the way the tiles were cut was carefully planned: in order to correctly create the 3D design which characterises every Fractile tile, Libeskind requested that the tiles were specially positioned to reflect the A or B sides of the pattern (the two positions of the tiles when rotated by 180°). A safety mesh was attached to both the standard and bespoke tiles using special adhesive, while a series of cone-shaped, circular cavities were made in the thinner parts of the back of the tiles using CNC interpolation milling. 40) Percorsi in ceramica 35
Four cavities were needed on the standard 60 x 120 cm tiles, while the bespoke tiles received between one and eight cavities depending on the dimensions and mechanical seal of each tile. The cavities were needed to attach the Keil micro-anchors used to attach the clips on the ceramic tiles to the structure of the ventilated façade, which uses a completely invisible structure (see details contained in these pages). The system adopted is CP-VENTIL-KA, for which Casalgrande Padana has obtained ETA 14/0470 certification from the Deutsches Institut für Bautechnik (DIBT) in Berlin. Given the huge number of bespoke pieces needed, a code was added to the back of all the ceramic tiles supplied to ensure they were correctly positioned according to the design. In order to keep the project on schedule, the ceramic tiles were delivered to the site in 15 different batches, with the tiles transported using special palettes,
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some of which only held 15 tiles. In total, it took nine months’ work to deliver all of the tiles, but the covering itself was completed in just four months thanks to the quality of the ceramics, the precision of the bespoke pieces and special finishes and the accuracy of the executive plans for the façade system. It was a highly satisfactory outcome, given the parametric complexity of the shapes that needed covering and Studio Libeskind’s stipulation that the 3D pattern on each individual Fractile tile needed to flow through all the various sides of the covering. As we have already explained, Sapphire is more than just a covering – Studio Libeskind was responsible for designing the entire project. The exterior seamlessly merges into the city of Berlin around it, while its private dimension was carefully designed with its inhabitants in mind. Both outside and inside bear the unmistakeable mark of Daniel Libeskind. Ceramics are used throughout the interior and exterior, creating a sense of material coherence that scales almost cinematographic heights. The decision to use identical tiles in different areas of the project only serves to increase this effect, not least in the use of around 1500 m2 of Fractile Metallizzato tiles in the bathrooms. Three different colours of ceramic tiles were produced for the project: Silver Grey, Gold and Copper. All three colours were produced in both the three-dimensional and regular versions. The former, in the 60 x 120 cm format, was used exclusively for the exterior covering, while the superficial pattern version was used for the covering (in the 60 x 120 cm format) and the flooring, this time in the 30 x 60 cm format.
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Sapphire and Bios Self-Cleaning Ceramics®
The Fractile tiles which clad the entirety of the stunning covering of Sapphire are treated with Bios Self-Cleaning Ceramics® covering and belong to the next generation of bioactive products capable of independently interacting with the environment in order to trigger a series of useful processes. These include chemical and biological reactions which have a positive anti-bacterial impact, reduce pollutant agents in the atmosphere and promote the self-cleaning of the surfaces. These processes are made possible by the unique nature of the materials and the treatments applied to them, with no energy sources or reapplication of treatment required to maintain them. Bios Self-Cleaning Ceramics® is the result of a Master Agreement signed between Casalgrande Padana and TOTO (the global leader in the photocatalytic technology sector) and was specifically designed for external façade coverings. Thanks to HYDROTECT® technology, Bios Self-Cleaning® ceramics used for external and ventilated coverings are packed with self-cleaning properties and are capable of reducing NOx gases (nitrogen oxides – one of the main pollutant agents in urban areas). The base of the exclusive formula is formed by titanium dioxide (TiO2), a natural, environmentally friendly substance traditionally used in food additives and cosmetics, provides the ceramic tiles with the following attributes: - photocatalytic characteristics which, when the tiles are exposed to sunlight, help to break down organic substances and pollutants on the surface of the tiles, thus allowing the tiles to clean themselves and purify the air. - extreme hydrophilic characteristics which increase the tiles’ ability to self-clean. The more UV rays exposed to the treated surface, the more its contact with water decreases – and this can come close to reaching zero after a period of time. In short, this makes the water spread and wash away more easily. In practice, the effect of the titanium dioxide – which breaks down organic deposits on the treated surface – is backed up by the hydrophilic characteristics of the tiles thanks to a process of photocatalysis, which allows rain water to clean the tiles, removing dirt and stains from the surfaces. The result is a drastic reduction in the amount of cleaning and maintenance work necessary, leading to a significant economic saving and simultaneously preserving the quality and appearances of the architectural work. - anti-bacterial characteristics obtained thanks to the effect of the UV rays in sunlight. This triggers a reaction on the treated surface of the ceramic tiles which produces active oxygen and breaks down bacteria. For more information on this technology and all of Casalgrande Padana’s bioactive ceramic products, please consult the Bios ceramics catalogue. 44) Percorsi in ceramica 35
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resina beton
marmoker
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prodotti
Nuove proposte Operando attraverso un’intensa attività di ricerca e sperimentazione per il continuo miglioramento del prodotto, sia a livello estetico che prestazionale, e mettendo a frutto il vasto bagaglio di conoscenze e competenze specifiche, Casalgrande Padana risponde a esigenze che richiedono flessibilità di utilizzo, personalizzazione compositiva, praticità di manutenzione, igienicità, affidabilità e sicurezza, con una crescente sensibilità rispetto alle tematiche dello sviluppo sostenibile.
La continua azione di innovazione ha dato luogo a nuove proposte, ampliamenti di serie esistenti, nuove texture e nuovi formati, in una ricerca costante dell’eccellenza - proposte che, dopo essere state presentate all’ultima edizione di Cersaie, sono ora entrate in produzione. Realizzata con la più avanzata tecnologia digitale applicata al grès porcellanato smaltato, la collezione Marmoker della Linea Granitoker interpreta i materiali di riferimento riproponendo le tonalità, le venature, le
trasparenze, la matericità dei marmi da estrazione, con livelli prestazionali addirittura superiori. Alle tipologie litiche già esistenti si aggiungono ora il Bianco Vietnam, il Fiorito, il Breccia Carsica, il Breccia Sarda, il Silvia Oro, il Grafite Marrone, lo Statuario Venato, il Travertino Titanium, l’Arabesque, il Veselye, il Jolie e il Grigio Billiemi. Materiali le cui qualità e originalità offrono al progettista notevoli possibilità espressive, permettendo di realizzare soluzioni applicative esclusive. Nell’ampio panorama di piastrelle presentato da Casalgrande Padana, la nuova collezione Pietre di Paragone occupa un posto particolare. Ispirata alle pietre antiche, di cui ripropone le caratteristiche, la linea offre un effetto decorativo elegante e versatile allo stesso tempo. Rivivono nella serie, tra gli altri, il granito Onsernone; il Ceppo di Gré; la quarzite scura di Vals; il Calcare di Solnhofen; cui si aggiungono il Black Pearl, il Grigio Aitos, il Grigio Tao, la Pietra del Cardoso, la Pietra di Vicenza, la Pietra Otta e la Pietra Piasentina, il Jura Grigia, il Jura Beige e il Luni. Tra le nuove proposte, Beton, sempre della linea
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Granitoker, sintetizza i contenuti innovativi del grès porcellanato di ultima generazione, ricreando, per la particolare lavorazione dello strato di finitura, superfici effetto cemento, setose e morbide al tatto, raffinate negli accostamenti cromatici. Della stessa linea, la collezione Resina configura il gusto netto di una superficie minimale, decisamente contemporanea, in cui i toni neutri e l’essenzialità giocano con piccoli accenti di colore. Tutte le collezioni sono disponibili anche nella versione Bios Self-Cleaning Antibacterial®, capace di attivare assolute proprietà antibatteriche, di abbattimento degli agenti inquinanti e di autopulizia delle superfici. Accanto ai formati tradizionali, inoltre, vengono proposti il 90x180 cm e il 75x150 cm (e relativi sottomultipli), voluti fortemente da Casalgrande Padana per soddisfare le esigenze degli spazi abitativi contemporanei, e ampliare ulteriormente le possibilità applicative di questi materiali nei vari ambiti di intervento, offrendo notevoli opportunità di personalizzazione del progetto.
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products
New products Casalgrande Padana considers its research and development activities to be of the utmost importance in ensuring continuous product improvement in terms of both aesthetics and performance characteristics. By drawing on its vast bank of knowledge and niche expertise, the company is able to meet any requirement relating to flexibility of use, personalisation, maintenance, hygiene, reliability and safety. Casalgrande Padana is also placing more and more
emphasis on the issue of sustainable development. This ongoing focus on innovation has given rise to a range of new products and allowed the brand to expand existing collections by incorporating new textures and formats as it strives for excellence. Having been unveiled at Cersaie 2016, these products are now in production. Created by applying the most advanced digital technology to glazed porcelain stoneware, the Marmoker collection – part of the Granitoker Line
– recreates the colouration, veining, transparent qualities and texture of marble while ensuring performance levels that can even surpass those of the original material. The existing range has now been bolstered by the introduction of Bianco Vietnam, Fiorito, Breccia Carsica, Breccia Sarda, Silvia Oro, Grafite Marrone, Statuario Venato, Travertino Titanium, Arabesque, Veselye, Jolie and Grigio Billiemi. The attributes and originality of these materials open up a world of potential to designers, allowing them to devise truly exclusive solutions. The new Pietre di Paragone collection occupies a special place within Casalgrande Padana’s wide range of porcelain stoneware tiles. Inspired by ancient stones, the line is both elegant and versatile at the same time. The collection brings the following stones back to life: Onsernone granite, Ceppo di Gré, dark Vals quartzite, Solnhofen limestone, Black Pearl, Grigio Aitos, Grigio Tao, Pietra del Cardoso, Pietra di Vicenza, Pietra Otta, Pietra Piasentina, Jura Grigia, Jura Beige and Luni. Another new arrival is Beton, which is also part of
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the Granitoker line. It encapsulates the innovative nature of the latest porcelain stoneware, while the unique surface finish recreates the appearance of cement. It is both silky and soft to the touch and can be used to create some sophisticated colour combinations. In the same line, the bold Resina collection is centred around a minimalist surface with a strong contemporary feel. Neutral tones and simple aesthetics are interspersed with tiny hits of colour. All collections are available in the Bios Self-Cleaning Antibacterial® version, which guarantees impeccable antibacterial qualities, reduces pollutant agents and self-cleans surfaces. As well as the traditional formats, the tiles are also available in the 90x180 cm and 75x150 cm versions (and submultiples thereof). Casalgrande Padana has introduced these formats to meet the needs posed by contemporary living spaces and to increase the potential uses for these materials in a range of settings, offering ample scope for project personalisation.
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NEWS
Creative Centre Milano
Creative Centre Milano
Nuovo ciclo di incontri su ceramica, cinema e architettura
New cycle of events on ceramics, cinema and architecture
Prosegue la preziosa collaborazione di Casalgrande Padana con la rivista internazionale di architettura CASABELLA, in particolare con la divisione CASABELLA formazione. Casalgrande Padana, sempre attenta al mondo del progetto e al sostegno di iniziative culturali di grande rilievo nei più diversi ambiti applicativi della ceramica, promuove infatti le iniziative messe in atto, presso il Creative Centre di Milano, da CASABELLA formazione, che propone un nuovo ciclo di incontri e conferenze di autorevoli esponenti del mondo del progetto sul tema Ceramica e architettura, nonché una
rassegna cinematografica sul campo specifico, con la partecipazione di registi, architetti ed esperti della comunicazione. Situato in Foro Bonaparte 74, nel cuore del Brera Design District, il Creative Centre di Milano non è un semplice showroom dove sono in visione tutte le collezioni Casalgrande Padana, ma un luogo in cui il professionista può trovare soluzioni, approfondire la conoscenza del materiale, ricevere consulenza e assistenza per gli aspetti più significativi del progetto, in vista dell’ulteriore sviluppo offerto dalla divisione Engineering e, non ultimo, avere l’opportunità
di frequentare cicli di incontri e seminari sui temi dell’architettura e del design. L’articolato programma di iniziative risponde alla domanda di formazione e agli obblighi di aggiornamento previsti dalla normativa vigente, in accordo con il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC. Il centro è a completa disposizione dei professionisti, previo appuntamento con il responsabile dottor Davide Catania (+39 3485290437). Creative Centre Milano Foro Bonaparte 74 20121 Milano
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Creative Centre Milano: calendario incontri 2017 CERAMICA e ARCHITETTURA L’esperienza di Casalgrande Padana analizzata attraverso le storie professionali di: Studio Gianni Arnaudo 12 aprile Relatore Gianni Arnaudo Zaha Hadid Architects 17 maggio Relatori Maurizio Meossi e Paolo Zilli Studio Daniel Libeskind 31 maggio Relatore Giuseppe Blengini Organizzazione culturale CASABELLA formazione. Per questa iniziativa sono stati riconosciuti dal CNAPPC 2 crediti formativi professionali per ciascun incontro. CINEMA E ARCHITETTURA Rassegna di film e cortometraggi
Casalgrande Padana is continuing to work closely with the CASABELLA formazione section of the international architecture magazine CASABELLA. Casalgrande Padana has always observed the evolution of the design industry with interest, supporting key cultural initiatives which showcase the vast potential of ceramics. The company is involved in promoting the work of CASABELLA formazione at Creative Centre Milano, which is running a new cycle of seminars and conferences featuring the leading names in the world of design, ceramics and architecture.
The season also includes a number of films on the topic, with participation from directors, architects and communications experts. Situated in the heart of the Brera Design District in Foro Bonaparte 74, Creative Centre Milano is not just a simple showroom where visitors can see all of Casalgrande Padana’s collections. Rather, it is a place where industry professionals can discover new solutions, expand their knowledge of the material, receive support and assistance on the key elements of their project (an introduction to the service offered by the Engineering division) and
– last but not least – have the opportunity to attend workshops and seminars around the themes of architecture and design. The packed schedule of events is a response to the demand for training and indeed the professional development requirements set out in the regulations, in accordance with the National Council of Architects PPC. The centre is open to all industry professionals. Please make an appointment with Mr Davide Catania (+39 3485290437). Creative Centre Milano Foro Bonaparte 74 20121 Milan
Creative Centre Milano: events schedule 2017 CERAMICS and ARCHITECTURE Discover more about Casalgrande Padana through the professional experiences of: Studio Gianni Arnaudo 12 April Speaker: Gianni Arnaudo Zaha Hadid Architects 17 May Speakers: Maurizio Meossi and Paolo Zilli Studio Daniel Libeskind 31 May Speaker: Giuseppe Blengini CASABELLA formazione cultural organisation The National Council of Architects, Planners, Landscapers and Conservationists awards two professional development credits for each meeting in this initiative CINEMA AND ARCHITECTURE Movies and short films
Carlo Scarpa 29 marzo presentazione di Marco Mulazzani (CASABELLA) Villaggio Eni 26 aprile presentazione di Davide Maffei e Michele Merlo Dove vivono gli architetti 10 maggio presentazione di Francesca Molteni (regista) Tam Associati 14 giugno presentazione di Massimo Lepore (Studio TAMassociati)
Dove vivono gli architetti 29 March presentation by Francesca Molteni (director) Villaggio Eni 26 April presentation by Davide Maffei and Michele Merlo Carlo Scarpa 10 May presentation by Marco Mulazzani (CASABELLA) Tam Associati 14 June presentation by Massimo Lepore (Studio TAMassociati)
Organizzazione culturale CASABELLA formazione. Per questa iniziativa sono stati riconosciuti dal CNAPPC 1 crediti formativi professionali per ciascun incontro.
CASABELLA formazione cultural organisation The National Council of Architects, Planners, Landscapers and Conservationists awards one professional development credit for each meeting in this initiative CASALGRANDE PADANA
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NEWS
Muuuz Awards 2017
Muuuz Awards 2017
Earth tra le star
Earth steals the show
L’innovativo tile system disegnato da Pininfarina in partnership con Casalgrande Padana insignito del prestigioso riconoscimento internazionale
DESIGN
& INNOVATION AWARDS
Giunto alla quinta edizione, il Muuuz International Awards è organizzato dal network ArchiDesignClub in partnership con la webzine Muuuz (che conta qualcosa come 110.000 abbonati) e la rivista D’A, con l’obiettivo di selezionare e mettere in luce, all’interno della produzione globale finalizzata all’architettura e all’interior design, le proposte più creative e innovative. Per avere una dimensione del panorama indagato dal premio, basti pensare che nella passata edizione sono stati esaminati oltre 2500 prodotti
provenienti da bel 15 paesi. Ed è in questo quadro che il riconoscimento attribuito a Earth by Pininfarina assume particolare valore. L’originalità del progetto risiede nella grande versatilità del sistema che permette di combinare le lastre ceramiche con una serie di elementi di decoro ricchi di suggestioni, che rimandano alle streamline cars. Le lastre ceramiche in grès porcellanato presentano un’esclusiva e ricercata texture superficiale, capace di generare un potente effetto multisensoriale.
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Alla vista le superfici appaiono calde e rarefatte, mentre al tatto se ne apprezza l’innovatività micro-tridimensionalità. Determinante per il risultato finale l’approfondita ricerca sviluppata in termini di palette cromatica che, unita alla disponibilità di lastre dai piccoli ai grandi formati, concede un ampio spazio di impiego creativo nei più diversi ambienti. La cerimonia di premiazione ufficiale si svolgerà il primo giugno a Parigi, nell’elegante e prestigiosa cornice del Grand Hôtel Intercontinental Opéra.
The innovative tile system designed by Pininfarina in partnership with Casalgrande Padana has been honoured with the prestigious international award
Now in its fifth edition, the Muuuz International Awards are organised by the ArchiDesignClub network in partnership with the Muuuz web magazine (which has something in the region of 110,000 subscribers) and D’A magazine. The aim of the initiative is to identify and showcase the most creative and innovative products in the global architecture and interior design sectors. To give you an idea of the scale of the awards, the last edition examined over 2500 products from 15 countries, no less.
It is this context that makes us understand the true significance of the award given to Earth by Pininfarina. The originality of the product lies in the highly versatile system, which allows the user to combine the ceramic tiles with a series of highimpact decorative elements reminiscent of streamline cars. The porcelain stoneware ceramic tiles have a unique and sophisticated surface texture which generates a potent, multi-sensory effect. To look at, the surfaces appear warm and
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subtle, yet the innovative, micro-3D shines through when you touch them. Vital to achieving this end result was the in-depth research conducted into the colour palette, and it is this – combined with the fact the tiles are available in both small and large formats – that opens up a world of creative possibilities in any setting. The official awards ceremony will take place in the elegant InterContinental Paris Le Grand - Opéra on 1 June.