Natòmi ha sette anni, veste sempre di nero e ha qualche difficoltà a fare amicizia. La sua anima gemella è un cane parlante: pestarne la cacca, la condurrà alla tragica scoperta di non avere il naso. Nel tentativo di accettarsi e di farsi accettare nonostante il suo difetto, il suo "tratto originale", Natòmi si scontrerà con situazioni e problemi più grandi di lei che riveleranno la sua strana natura. Animali parlanti, genitori improbabili e personaggi grotteschi possono segnare, senza il paternalismo dei comodi consigli, la strada verso il coraggio, la maturità, la spiritualità. E raccontare il pregiudizio, la diversità e il suicidio senza moralismi, come può succedere solo in una "favola".