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Margherita De Rosa

Ancora una striscia quotidiana, condotta dal direttore Troise, intitolata La foto del giorno, in onda sempre su Nano TV, dal lunedì al venerdì, informa gli spettatori, sostanzialmente, di quanto sia incisivo il potere del giornalismo, al quale i cittadini si rivolgono allorquando, l’Amministrazione sembra sorda alle richieste di ripristino di quelle che sono le strutture fondamentali per la vivibilità urbana, quali un marciapiedi, una caditoia e simili.

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Il direttore dà inizio alla trasmissione porgendo i suoi saluti al geometra Accurso, addetto al settore dei lavori pubblici, settore diretto dall’ingegnere Napolitano: un ambito importante, dal momento che si interessa della sostenibilità urbana, dei piani urbanistici, della viabilità.

La preoccupazione del direttore è, in parte, legata al prossimo pensionamento del geometra Accurso, suo diretto interlocutore, che, sebbene non sempre in tempi rapidissimi, risolve quei piccoli-grandi problemi che affliggono Casoria sotto l’aspetto urbanistico. Troise racconta che più volte gli ha fatto richiesta, a nome dei cittadini, di rispristinare il marciapiede malconcio di via Pio XII, sito nei pressi del ‘Centro Tennis Club Casoria’ e, in merito, si pone la domanda: la prima Repubblica avrebbe consentito che un disagio avesse così lunga vita?

Chissà…comunque, accompagnato da foto dimostrative, il direttore mostra che l’azione di Accurso si è espletata dapprima nel rimettere a posto i marciapiedi di via Kennedy, poi ci sono state delle promesse, fortunatamente non da marinaio: infatti il marciapiede di via Pio XII è stato ripristinato, così come la caditoia di via Marconi, il cui dissesto era stato segnalato dal radiatorista Alfio Caponetto; una punta di polemica accompagna poi la notizia data da Rai News, in base alla quale una villa confiscata alla camorra diventerà un centro per l’infanzia…giustamente, il direttore obietta la manipolazione della notizia in parola: la camorra, in quella sede, non era operante da vent’anni, poiché il boss era stato incarcerato, quindi far passare un’azione immediata quando tale non è, sembra quanto meno ridicolo…comunque, ugualmente il direttore si rallegra: ben venga il centro per i l’infanzia del quale si occuperà l’instancabile Accurso, se realmente il tutto avrà una conclusione entro il 2024. E allora, l’inferno di cui parlava la donna che dimorava in quella villa? La camorra non c’entrava, poiché l’ospite si riferisse al degrado dovuto ai rifiuti, alla presenza di topi, serpenti e allo stato di abbandono, effettivamente, ventennale e, quindi, ‘voluto’ si potrebbe dire…concludendo, come si suol dire, tutto è bene quel che finisce bene e se il buon Accurso non può sempre intervenire, come nel caso del Parco Cimarosa, è perché questa è proprietà ACP, così come in alcuni casi è necessario interpellare ditte private, poiché Casoria è una città “doppia” ; il centro, con i suoi 50000 abitanti, e Arpino, con ben 30000: non sempre è possibile sovvenire tempestivamente le necessità di tutti, ma l’ordinarietà non va sottovalutata e perché ciò non avvenga, il direttore Troise si impegna in prima persona, per cui se alcuni miglioramenti urbani sono visibili, ciò va ascritto al merito di chi, da anni, si batte perché Casoria sia una città a misura d’uomo, attraverso un giornalismo concreto, in cui alle parole devono necessariamente far seguito i fatti.

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