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CASORIA NELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, TRA ERRORI E NUOVE PROPOSTE

Cosa sa l’intelligenza artificiale della nostra città? Può darci qualche suggerimento utile? Ce lo siamo chiesto e la risposta è inattesa. Il capitolo di Casoria è quasi ancora tutto da scrivere per Chatgpt (openai.com). La nostra città è sistematicamente confusa con alcuni comuni limitrofi, come Casavatore e Napoli. È un quadro indistinto, ma questo forse consola perché ci induce a credere che un futuro sia ancora possibile.

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Ecco alcuni estratti del testo composto dalla IA sulla città di Casoria: ----------------------------------------------

Casoria è una città situata nella regione Campania, a nord-est di Napoli. La città, con una popolazione di circa 80.000 abitanti, è caratterizzata da una ricca storia e cultura, ma anche da una serie di problemi irrisolti che ne limitano lo sviluppo e il benessere dei suoi cittadini.

Uno dei principali problemi di Casoria è il traffico (...).

Un altro problema di Casoria è l’inquinamento ambientale (...). Inoltre, la mancanza di raccolta differenziata dei rifiuti (notizia falsa, ndr) e la presenza di discariche abusive aggravano la situazione.

Casoria ha anche un tasso di disoccupazione elevato, soprattutto tra i gio- vani.

Tuttavia, non tutto è negativo per Casoria. La città ha un patrimonio culturale e storico ricco e interessante. Ad esempio, il Museo Archeologico dell’Agro avellinese (notizia falsa, ndr) e la Chiesa di San Giovanni Battista (notizia falsa, ndr) sono attrazioni di grande valore culturale.

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Nell’articolo di Chatgpt nessun accenno ai tratti più distintivi della città, quello di ex zona industriale con decine di aree dismesse, di città con un museo internazionale, il CAM, di città con tanti santi e beati, e purtroppo anche con una triste storia di vittime innocenti della criminalità. Ma abbiamo provato a fare tante altre domande all’intelligenza artificiale e tra le molte risposte errate e strampalate, è emerso qualche stimolo utile. Abbiamo chiesto quali festival potrebbero essere organizzati in città per animare la vita sociale e tra le varie proposte, piuttosto comuni, ne spicca una: quella del festival della Street Art. Come qualcuno di voi ricorderà, alcuni anni fa fu organizzata da vari artisti con il supporto dell’amministrazione comunale una giornata dedicata al graffitismo. Correva l’anno 2014, e in viale Europa, sul muro di cemento che costeggia l’ex Rhodiatoce, furono realizzati i murales per l’evento denominato “Wanderwall Casoria street style”. Ci sono varie altre strade alla periferia della città dove sono stati realizzati, in maniera spontanea, dei murales artistici che sono in grado di cancellare il grigiore di certe aree. Casoria è anche la città dove campeggia, al confine con Afragola, la grande ruota dentata in acciaio, simbolo di un passato industriale che fu. Un tempo, c’era anche il Parco delle Sculture, con l’installazione di opere d’arte contemporanea in acciao, marmo e legno, andate in malora. Casoria è, manco dirlo, città ancora imprigionata nel suo passato industriale, da cui non ha saputo trarre nulla. Forse un nuovo grande festival dell’arte urbana con il coinvolgimento di alcune forze del territorio (museo di arte contemporanea, scuole) e una riappropriazione consapevole, fosse anche solo in termini artistici o culturali, della nostra archeologia industriale potrebbero segnare un nuovo punto di partenza. Un nuovo stimolo che sappia dare alla città una fisionomia più precisa, un volto nuovo che non teme di riconoscere il passato, e dare colore al futuro. In attesa di una trasformazione reale, radicale, invocata da decenni.

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