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NAPOLI E CASORIA: DIVISE DA UN MARCIAPIEDE UNITE DAGLI STESSI PROBLEMI.

Il Pensiero Del Direttore Nando Troise

Durante una recente puntata de “La Copertina” programma ideato e condotto dal nostro Direttore Nando Troise si è sfogliato uno degli ultimi numeri del nostro settimanale. Si tratta di un numero particolare giacché alle prime pagine sono stati strategicamente piazzati due editoriali del Direttore: uno riguardante Napoli, l’altro Casoria. L’una è, dice Troise, “la capitale morale e sociale d’Italia, l’altra è la città che amo e in cui vivo”. Troise su Napoli afferma: “Chi parla dei suoi guai è accusato di offuscarne le bellezze. Chi la descrive patinata in fondo sa di averle reso un cattivo servizio perché tacere delle ombre significa ignorarne il grido d’aiuto che arriva da tanti posti. Napoli è una delle poche città al mondo che non ha avuto bisogno di creare ad hoc dei ghetti. Le carte sociali di Napoli si mescolano da sempre. Popolo ed alta società vivono gomito a gomito, basti pensare alla distanza millimetrica che separa Santa Lucia dal Pallonetto di Santa Lucia o la minima distanza, praticamente impercettibile, che separa i Quartieri Spagnoli e Via Toledo”.

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Su Casoria: “è dal Dopoguerra che qui c’è un cancro amministrativo. Libertà amministrativa Casoria non ne ha. E’ un cancro pieno di metastasi che la politica non vuole curare e che, forse, non vi è proprio più la possibilità di curare. E dire che Casoria è così vicina a Napoli, con tutte le sue potenzialità (una su tutte il turismo religioso) potrebbe attirare le migliaia di turisti che passano per Napoli ogni giorno”. Con grande rammarico il Direttore riflette sui tanti edifici abbandonati, sulla “grande bruttezza” della piazza Cirillo con quel mostro di cemento che è la sede comunale e sulla fatica che a volte si prova a dover strillare, dedicare intere dirette alla segnalazione dei disservizi affinché essi vengano eliminati. Con rammarico il Direttore lamenta di non riuscire ad avere, da privato cittadino prima ancora che da giornalista, un confronto diretto con l’amministrazione locale, in particolar modo con il sindaco Bene. Pochi giorni dopo la diretta però il Sindaco Bene è effettivamente intervenuto in trasmissione per rispondere ad alcune domande dei cittadini. Sicuramente approfondiremo il suo intervento in un prossimo articolo, in questa sede ci limitiamo ad esprimere compiacimento per il fatto che il primo cittadino abbia finalmente deciso di interfacciarsi con onestà e schiettezza coi dubbi e le paure dei suoi concittadini.

Raffaele Fumo

La strada extraurbana SP1 meglio nota come Circumvallazione esterna, percorrendo lo svincolo di Casoria e Casavatore si intravedono cumuli di rifiuti di ogni tipo disposti lungo il margine della strada, scontato dire che questi causano un enorme danno ambientale, emettendo inoltre un odore nauseante. Cosa dice il diritto in merito all’abbandono dei rifiuti?. L’art.192 del Codice dell’ambiente, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (cd. Testo Unico Ambientale, di seguito “d.lgs. 152/06”), rubricato “Divieto di abbandono” stabilisce “il divieto di abbandono e di deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo e dell’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee (commi 1 e 2)”. Fatta salva l’applicazione delle sanzioni di cui agli articoli 255 e 256, il comma 3 obbliga chiunque violi i divieti “a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo”. Il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle som-

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