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TERRANOSTRA SOLLECITA L’AMMINISTRAZIONE

Uno striscione in via Boccaccio recita “Voi perdete tempo, noi la pazienza! Rivogliamo il bene comune”, poi un comunicato ufficiale

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Si è parlato e si continuerà a parlare tanto dei progetti PICS e dei vari cantieri aperti o da aprire in città. Uno dei progetti più attesi è il nuovo parco di via Boccaccio, conosciuto come ‘Terranostra’ per l’autogestione dal basso, durata sette anni e conclusa con l’avvio della progettazione e degli imminenti lavori. Le tempistiche annunciate, però, sono state disattese e il procedere verso dei lavori che dovrebbero essere completati entro fine anno sembra essere molto lento. Mancano ancora l’assegnazione a una ditta e la conseguente apertura del cantiere. Soprattutto, in vista di una nuova estate torrida, la socialità e la frescura che caratterizzavano lo spazio mancheranno ancora molto alla cittadinanza. Lo hanno fatto notare gli attivisti e le attiviste di Terranostra, che sono stati anche promotori di una petizione per modificare il regolamento comunale sulla gestione dei beni comuni. Martedì hanno affisso uno striscione proprio fuori l’ex deposito dell’aeronautica e distribuito re i lavori e nell’attesa di compiere dei passi concreti verso una futura gestione collettiva dei beni comuni urbani.

Il Consiglio Comunale ha detto sì ufficialmente alla nostra petizione per il riconoscimento del diritto di uso civico e collettivo nel regolamento sui beni comuni, demandando a una commissione le opportune modifiche. Sono, però, passati vari mesi e del tavolo tecnico aperto neanche l’ombra. Anche i lavori del parco sarebbero dovuti iniziare molto tempo fa, ma l’affidamento a una ditta per l’apertura del cantiere arriverà, se tutto va bene, a giugno.

Sarà, purtroppo, una nuova estate senza la frescura, la cura, il presidio sociale e di benessere collettivo che questo posto ha rappresentato a lungo per tutta l’area nord di Napoli. volantini con un nuovo appello/comunicato, che viene qui riportato integralmente: Siamo abitanti e realtà sociali di questo territorio, impegnate per la difesa dell’ambiente e dei beni comuni; per sette anni abbiamo autogestito insieme il verde di Terranostra di via Boccaccio. Grazie a questa esperienza la nostra comunità è stata riconosciuta e coinvolta, in parte, nella progettazione del futuro parco. Ciononostante, sono ancora in corso i processi civili e penali che vedono coinvolti vari attivisti.

Attualmente, la terra è sempre più abbandonata e anche la gestione degli altri spazi verdi cittadini lascia a desiderare.

Il lavoro per il bene comune e per garantire la partecipazione dal basso della cittadinanza non può essere sporadico, ma ha bisogno di continuità e di più strumenti. I tempi del Comune di Casoria sono troppo lenti e non possiamo permetterci che gli avanzamenti fatti finora siano dispersi o che, per qualsivoglia motivo, si blocchino i progetti e vengano disattese tutte le promesse fatte finora alla città.

Al Comune di Casoria, chiediamo, quindi, la rapida convocazione della commissione consiliare con l‘invito di tutte le realtà interessate al processo sui beni comuni e un nuovo incontro con le istituzioni per aggiornarci sull’andamento dei lavori dei vari progetti PICS e per avanzare nuove proposte per il bene comune.

Agli abitanti e alle abitanti chiediamo di seguire, sostenere e partecipare alla nostra campagna in città, che non è mai finita e, anzi, continuerà più forte di prima… fino alla vittoria!

Abbiamo lasciato la terra per consenti-

MARIA PAOLA BUONOMO

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