4 minute read
LUCA BASSANESE, RESET! IL NUOVO ALBUM
Un lavoro discografico nato tra palcoscenici e camere d’albergo
Dice Bassanese: “abbiamo lavorato sui brani dell’album tra una prova e l’altra prima di un concerto o addirittura nel pullman, in viaggio e negli hotel”
Advertisement
Dopo i tanti concerti tenutesi in Europa con la sua Piccola Orchestra Popolare, l’album RESET! Vuole essere un nuovo punto di arrivo nella carriera artistica di Luca Bassanese. Un album di inediti e brani che caratterizzano da sempre l’impronta artistica dell’autore, presente da alcuni anni nei maggiori palchi europei della World music come Sziget in Ungheria, Paléo Festival in Svizzera, Bardentreffen in Germania, Nuits Metis in Francia e molti altri. Il suo percorso caratterizzato da un suono fortemente sud Europeo si riconosce anche in questa nuova opera.
Stefano Florio, produttore, coautore e label manager di AIDA music: “RESET! È un album collettivo, con brani energici e pieni di vita, grazie alle potenti sonorità folk e popolari che da anni portiamo sui palchi d’Italia e d’Europa. RESET! È un album realizzato al di fuori di modelli di mercato che non ci appartengono e che riteniamo da sempre deleteri al nostro modo di fare musica e parola.”
Ci sono brani come “Canta per la vita”, “Piove”, “Carneval” o la stessa “Reset!” che invitano ad una partecipazione collettiva ed altri brani con tematiche più esistenziali e sociali come “Lascia tutto e vieni qui”, “Anima bella”, “Libera”. Nel brano “Ridi pagliaccio” Luca Bassanese duetta con la special guest dell’album, il tenore lirico Amadi Lagha, in un duetto che alterna sapori d’opera a cavalcate di ritmi popolari.
In questo album c’è anche una canzone nata come una riflessione sulla follia dell’essere umano dal titolo “Soldati buoni soldati cattivi”, dice Bassanese: “La guerra è il più grande crimine contro l’umanità difficile sottrarsi al quotidiano e restare indifferenti soprattutto se racconti la vita che ti circonda tramite musica e parole cercando di trovare in essa ogni perla di bellezza”
Due sono gli omaggi alla canzone d’autore e alla canzone popolare che Bassanese fa all’interno del suo nuovo album, interpretando “Bocca di Rosa” di Fabrizio de Andrè in una veste energica e corale, mentre di “Bella ciao” realizza una versione a due voci uomo e donna ad indicare come questa canzone sia nel mondo universale a difesa dei diritti civili.
BREVE BIOGRAFIA
Luca Bassanese è un cantautore italiano che utilizzando gli stilemi di quello che si può definire un nuovo popolare, assie- me alla sua Piccola Orchestra porta da anni sui maggiori palchi d’Europa il suo repertorio musicale originale caratterizzato da un potente suono folk.
In Francia, è stato definito come: “Il menestrello, attivista, poeta e musicista italiano che critica l’austerità convocando fanfare e tarantelle trans alpine, in una grande operetta felliniana popolare e mondiale” (Festival internazionale “Le Grand Soufflet” – Rennes, Francia).
Già Targa MEI (Meeting Etichette Indipendenti) come miglior artista di musica popolare e Premio Recanati Musicultura, è un artista in sintonia con i movimenti ambientalisti e di impegno civile.
Luca Bassanese è un “sognatore”: ecologista, fisarmonicista, cantante, poeta. Con la Piccola Orchestra Popolare si muove liberamente tra l’esuberante universo di Fellini, la tarantella popolare, feste da ballo e l’atmosfera frizzante degli ensemble balcanici. Le sue esibizioni dal vivo sono festose e socialmente coinvolgenti. Un antidoto all’oscurità dei nostri tempi.
Rossella Verze
GLI STUDENTI DELL’I.C. 2 MOSCATI MAGLIONE PROTAGONISTI DI VOCE ALLE DONNE
Grazie all’associazione Clarae Musae e a D’Anna editore, nell’ambito della rassegna “Voce alle donne”, nell’auditorium del plesso di via Pelella, gli alunni delle classi terze della scuola secondaria- I grado dell’I.C.2 Moscati Maglione hanno dialogato con la scrittrice Giulia Campece.
“Colpa e Riscatto al Monastero delle Pentite a Napoli” è il testo che ha coinvolto ed emozionato studenti e docenti.
In effetti, il 18 maggio, ha preso “l’avvio un percorso, un ciclo di incontri con una prospettiva trasversale e una sfumatura di formazione, che affronta temi di grande attualità, recuperando il percorso storico delle idee per approfondire e comprendere meglio il presente.” – ha affermato la Dirigente Scolastica prof. ssa Virginia De Robbio nel porgere il benvenuto all’autrice del romanzo, prof. ssa Giulia Campece, alla prof.ssa Vittoria Caso, ideatrice della rassegna “Voce alle donne” e alla dott.ssa Paola Ambrosio, Vicesindaco del comune di Casoria.
“Un progetto articolato - ha aggiunto con entusiasmo la dott.ssa Ambrosio - ideato per sottolineare argomenti di grande impatto culturale e civile, certamente utile nel favorire la formazione dell’identità di genere attraverso il confronto tra passato e presente”
“Nel corso della rassegna, che gode del patrocinio morale del Comune di Casoria, - ha precisato la prof.ssa Vittoria Caso - gli studenti incontreranno autrici ed autori, che gratuitamente metteranno a disposizione dei ragazzi le loro competenze, il loro sapere e la loro lunga esperienza con un denominatore comune: le donne. I ragazzi avranno in tal modo la possibilità di riflettere e prendere coscienza delle difficoltà, degli stereotipi, dei valori e dei disvalori che hanno condizionato e ancora oggi condizionano uomini e donne nei comportamenti e nelle relazioni umane e sociali.”
“Colpa e Riscatto al Monastero delle Pentite a Napoli”- D’Anna editore si è dimostrato ben adatto a tale scopo proprio perchè la narrazione nel suo sviluppo evidenzia quanto la strada percorsa nei secoli dalle donne sia stata tortuosa, burrascosa, tutta in salita, irta di ostacoli. I ragazzi si sono stupiti che donne, vittime innocenti di modi di pensare, di pregiudizi, di abusi, soprusi, comportamenti violenti potessero essere considerate “colpevoli” e dovessero espiare le loro colpe in monasteri e ritiri, mentre i loro aguzzini continuavano a vivere tranquilli e liberi di fare ancora del male; hanno preso atto sia che la diversità merita rispetto e deve essere considerata (una delle protagoniste è nana) una ricchezza, sia che l’amicizia è sempre un supporto di grande valore, così come hanno apprezzato l’empatia dell’autrice verso le sue eroine e lo stile fluido e avvincente della narrazione. Gli studenti, infatti, hanno letto alcuni passi del romanzo, drammatizzati all’occorrenza, con grande padronanza e hanno posto all’autrice moltissime domande, dimostrando non solo di aver compreso i punti nodali dell’opera e di essersi appassionati alla lettura ma anche di aver preso a cuore la sorte delle protagoniste.
Un testo, dunque, come hanno sottolineato sia la D.S. prof.ssa De Robbio, sia la prof.ssa Caso, sia la dott.ssa Ambrosio ricco di spunti di riflessione storici e sociali che apre la mente sui passi compiuti dalla società verso il progresso, ma anche su quanto ancora resti da fare, nonostante la presenza di spiriti sensibili e aperti a superare limiti diffusi.
L’autrice, alla quale sono andati i complimenti di docenti e discenti, ha risposto a tutti i quesiti dimostrando ancora una volta che sicuramente è un’esperienza entusiasmante calarsi nella realtà descritta nei libri attraverso la lettura e lo è ancora di più se gli studenti hanno la possibilità di colloquiare con l’autore. Tanti complimenti anche alle docenti, guide preziose e indispensabili per gli alunni e un grazie particolare alla prof. ssa Teresa Capasso, referente della biblioteca.
“Le parole uniscono e creano legami indissolubili ed eterni- ha concluso la Dirigente Scolastica - e, attraverso il dialogo e la lettura, aiutano i giovani a cercare nei libri gli insegnamenti per costruire un futuro migliore.”. Come non essere d’accordo?