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NAUTICSUD 2023: POSITIVI I RISCONTRI DI INGRESSI E VENDITE
testimonianza di ciò siamo tornati senza troppa fatica a tutti i padiglioni con i cantieri che hanno, per modo di dire, invaso i padiglioni e il pubblico che ci ha accompagnato in questi giorni, quindi un bilancio assolutamente positivo, anche di quest’edizione”.
Per il 50° salone pronto il progetto di rilancio internazionale.
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Mostra d’Oltremare e Afina pronti ad attuare un programma per celebrare l’edizione del 2024.
Istituzioni, nazionale e locali, al fianco della fiera della nautica da diporto Bilanci e riscontri positivi per la quarantanovesima edizione del Nauticsud. L’esposizione dedicata alla filiera nautica, organizzata dal binomio Mostra d’Oltremare-AFINA, guarda al futuro con certezze e progetti vincenti che potranno consentire all’evento di rappresentare una vera e grande realtà internazionale per l’edizione del 2024, per la celebrazione delle 50 candeline.
A sostenere, infatti, i progetti futuri, ma anche questa edizione, sono state le testimonianze del premier Meloni, del ministro Urso, del ministro Santanchè e del sindaco di Napoli Manfredi. Autorità di Governo e dell’Amministrazione cittadina che sono pronte a sostenere la fiera nautica soprattutto per il suo ruolo di indotto e volano economico per il Mezzogiorno e il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo. “Aver visto questo coinvol- gimento e la vicinanza delle Istituzioni ci dà coraggio e ci mette nelle condizioni di lavorare con ancor più serenità – ha sottolineato il presidente di Mostra d’Oltremare, Remo Minopoli -. Lavorando oltre l’appuntamento fieristico, per lo sviluppo di un settore che è un’eccellenza, e che a Napoli ha dimostrato di saper accogliere. Quindi i diversi appuntamenti sono stati momenti di approfondimento, ma anche di condivisione e di slancio verso il futuro”. Il bilancio, come detto, è vincente sia nell’ottica dell’appuntamento fieristico sia in quello del comparto produttivo.
“Anche quest’anno il bilancio è più che positivo per il Nauticsud, ma soprattutto siamo, come aziende nautiche, soddisfatti delle contrattazioni avvenute al salone che hanno consentito a tutti gli espositori di tornare a casa con un portafogli ordini valido”. Alla dichiarazione di Gennaro Amato, presidente Afina, fa seguito quella del numero uno di MdO: “Continuiamo a registrare e a riscontrare il trend positivo di sviluppo degli ultimi anni che ha accompagnato il Nauticsud. A
Il binomio organizzativo, che va avanti da otto anni, è dunque pronto ad affrontare le prossime sfide come confermano Gennaro Amato e Remo Minopoli: “L’anno prossimo Afina e Mostra d’Oltremare hanno preparato, e stanno elaborando, un progetto in cui ci sarà la festa del cinquantesimo anniversario del Nauticsud
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– ha dichiarato Amato - e saremo ben felici di programmare questo evento in modo da creare un expo del mare, dove ci saranno tutti e 22 i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”. Possibilità, dunque, per la Mostra d’Oltremare di poter programmare con largo anticipo l’appuntamento: “Il fatto che ci sia un coinvolgimento attivo anche dei soci, non solo della Mostra d’Oltremare e una sinergia del Governo, ci fa ben sperare in un ulteriore incremento positivo di sviluppo del brand Nauticsud, un marchio oramai storico perché alle porte del cinquantesimo appuntamento”.
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VIOLENZA NEGLI OSPEDALI, MEDICI E D’EMILIO: “DALLE AZIENDE VOGLIAMO FATTI, NON BASTA LA SOLIDARIETÀ”
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“Quanta ipocrisia! Il rosario di solidarietà diffuso dopo l’ennesima aggressione ai sanitari dell’ospedale Pellegrini non serve a nessuno. Sembrano atti dovuti con i quali in qualche modo ci si pulisce le coscienze, fino al prossimo episodio. E’ il momento di dire basta davvero. Perciò rispediamo ai mittenti queste dichiarazioni, che sanno molto di circostanza o di rassegnazione. Se sono così sensibili sulla questione, mettano in campo fatti, non parole, ed attuino le leggi”.
Lorenzo Medici e Luigi D’Emilio, leader rispettivamente della Cisl Funzione Pubblica della Campania e di Napoli,
LAURA BUFANO
lanciano l’ennesimo grido di allarme su quanto sta accadendo da mesi con sempre maggiore intensità nelle strutture del territorio e chiamano in causa direttamente i responsabili istituzionali ai vari livelli, dalla Giunta regionale ai manager di Asl e AO.
“Ci sono – sottolineano Medici e D’Emilio – norme dello Stato, dal decreto legislativo 81 del 2008 alla legge 113 del 2020, che prevedono l’attuazione delle misure di prevenzione e di protezione a garanzia dei livelli di sicurezza del personale. Perché non si concretizzano? Parliamo prima di tutto di adeguamento degli organici e dei mezzi necessari a far funzionare al meglio i pronto soccorso. Parliamo di filtri all’ingresso, lasciando libero accesso solo all’ambulanza per un pronto intervento sul paziente, per evitare che, come succede adesso, diventino luoghi aperti a tutti. Parliamo di interventi strutturali a protezione dei locali per impedire che chiunque possa entrare senza problemi. Parliamo di individuazione di team addestrati a gestire le situazioni critiche. Sono cose semplici che si possono fare rapidamente, e che rappresenterebbero una prima, importante barriera protettiva. Anziché perdere tempo a scrivere comunicati, chi di dovere farebbe bene ad applicare le norme individuando le misure preventive da realizzare subito.
Il diritto alla salute – concludono i due segretari generali - riguarda tutti, anche quelli che sono impegnati ogni giorno a curare gli altri. Per affermare la sicurezza fino in fondo, la Cisl Funzione Pubblica, come già annunciato nelle settimane scorse, è pronta a costituirsi parte civile nei procedimenti. Perché è un investimento a tutela di tutti, anche per chi cerca in modo dissennato di violarla”.