3 minute read
CALCIO E POLITICA: DISSESTO FINANZIARIO, ECONOMICO, AMMINISTRATIVO E SOCIALE
Dunque la situazione è esattamente questa: un ragazzino va all’edicola di Pietro a via Enrico Caruso e compra le figurine. Nelle figurine ci sono i Kvara e gli Osimhen. Poi il ragazzino comincia a trafficare. L’altro giorno per avere un Kvara ci sono voluti 10 Dybala. Anche grazie a questi divertenti paragoni il calcio sopravvive ai suoi debiti che sono veramente impressionanti. Chi sostiene che il calcio fino ad oggi è andato benissimo mente spudoratamente. Il calcio ha avuto amministrazioni nordiste fino ad oggi. E’ stato spinto, con la collaborazione di tutti meno che di noi, sull’orlo della bancarotta. I vertici delle tante Leghe professionistiche intanto hanno smesso di camminare con una borsetta sotto il braccio piena di polizze, abbandonando nelle mani di Casini e Gravina il fradicio galeone che sapete ma tutti sperano di ritornare nel calcio che conta. I quali fanno i discorsi che suggerisce la ragion di….. danaro settentrionale.
Amministrato il calcio in questo malo modo nessuno mai che abbia tenuto conto della mezza Italia in catene e schiava dell’altra mezza che invece lucrava e lucra!
Advertisement
Ora che Kvara venga ad allietare il Napoli credo che possa essere episodio estremamente importante. La mezza Italia schiava si raccatta dove e come può e poiché il suo campione georgiano, ricco di fondamentali, lo chiama in zona sud. E gli sta dando gli onori e la gloria di un club che appartiene ad una città che dovrebbe capire benissimo che giocare in sottordine a Roma è da idiota puri. Kvara è la delizia di tantissimi napoletani come dimostra il magnifico striscione a lui regalato dalla Curva B.
GRAZIE CASORIA?
Cosa dire? Grazie Casoria e salute ai Primitivo e ai loro celebri reattori. Ma resto di un avviso. Finché non saranno uniti, congiunti i sei km che dividono l’agglomerato urbano della Città di Casoria dalla sua Frazione (o sezione distaccata di stato civile) Arpino sotto tutti i profili e cioè, politico, amministrativo, sociale, religioso, etico, questa Città, non avrà mai un futuro sostenibile. C’entra la propaganda, c’entra in questa azione una proiezione più ampia, e non sappiamo se Bene possiede. La possedevano anche tutti i suoi predecessori ma dal dopoguerra ad oggi mai uno di loro che avesse iniziato una operazione di congiungimento tra queste due realtà. L’agglomerato urbano di Casoria è di 4 kmq con 50 mila abitanti poi avviandosi per la Circumvallazione Esterna di Napoli o per la strada dell’Aeroporto dedicata, bontà loro, a Giovanni Pascoli, si arriva ad Arpino in cui vivono 30 mila persone. Il tutto, questa frastagliata Città, è di 12 kmq. Inizino Raffaele Bene, i suoi assessori, i consiglieri comunali, i Settori ed i Servizi Comunali se vogliono evitare l’ennesimo fallimento. Occorrono idee, proposte, pensieri, riflessioni da attuare subito e quanto prima. Non può una amministrazione di un Comune così importante nello scacchiere della cintura napoletana ridursi ad attuare prima il dissesto economico e finanziario e poi, subito dopo, riconoscendo a sé stesso, alla sua platea politica consiliare e non, ai suoi cittadini la PROPRIA INCAPACITA’ A
RISCUOTERE, approvare in consiglio comunale la esternalizzazione (o privatizzazione) della riscossione dei tributi comunali. Il Sindaco ed i Consiglieri Comunali (tutti) sono stati delegati dal voto popolare a risolvere i problemi ed a disegnare una CITTA’ MIGLIORE.
DISSESTO: Condizione di squilibrio, d’instabilità, e più spesso, cattive condizioni economiche.
Il vocabolario della Treccani sostiene che si arriva al dissesto riducendosi in cattivo stato economico con amministrazioni sregolate. La Città, quella perbene (stragrande maggioranza) è stanca di chiedere a tutti coloro che hanno avuto incarichi amministrativi pubblici dal 1945 ad oggi la loro REMISSIONE DEI PECCATI ma chiede a questi di oggi IDEE, PROPOSTE E FATTI REALIZZABILI.
COMUNE DI CASORIA
L’Ente Locale “Comune di Casoria” non ha divulgazione; non cammina con le idee; molte parole; pochissime pieghe politiche. Pubbliche relazioni zero. Si vince solo con le p.r. Bene va rigenerato.
Occorre rilanciare Casoria. Stesso bisogno per i suoi Assessorati. Andrea Capano ne è divenuto il presidente. E’ sufficiente questo per restituire a Casoria una verginità che ha perduto dopo anni di malgoverno? Occorrono idee; ne ha Bene? E riesce a metterle in pratica? E se non ne ha perché non cerca il colloquio? Questi nostri assessori. Spesso ritengono che la collaborazione sia loro dovuta. Non è esatto. Collaborazione implica il rapporto di due parti, non solo di una.
Il Comune di Casoria, DOVREBBE lanciare un’idea che potrebbe restituirle quelle simpatie che ha perduto, spostando anche parecchio la natura del suo pubblico. Bene e la sua Giunta Municipale potrebbero, dovrebbero e ne avrebbero bisogno di attraversare tutti i quartieri e incontrare tutti. La nuova Casoria deve rinascere (come da anni questo settimanale propone) dalle viscere stesse della città. La sfida di Bene è destinata, se l’applicazione non mancherà, a lasciare il segno. Abbandonato il tronetto e la camera dei bottoni un Sindaco deve accingersi a percorrere i vicoli: quartiere per quartiere. La editoria nostra (Casoriadue e Nanotv) destinata a svolgere un ruolo determinante.
Contropolitica
Don Michele presidente adesso, parla e spara. Anche la storia ro guappo ‘e Antignano che disse fatt’e renza purtuà, mi racconta. Non parla del pernacchio, però. Vuole la sua Casoria in prima. Insiste nel dire che a lui interessa la buona gente di casa nostra. Questa non è una questione di anziani o di giovani, questa è una questione di civiltà e di occupazione….. Politica e contropolitica. Ed è lunedì: Ciaramella - Casillo; mai sulla stessa barca, entrambi non eletti nel consiglio regionale.
Ufficio Tributi
Casoria meglio o peggio degli altri Comuni? Raffaele gonfia le vene del collo ed esplode amore. Intanto si apprende del nuovo organigramma dei dirigenti di settore. Quante denunce contro quell’obbrobrio delle piazze di Casoria.
Vi basta o no?