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VOGLIAMO UN FUTURO!

La notizia con la quale si è aperta “La Copertina” su NanoTV del 18 gennaio è quella dei tubi di acqua e gas divelti in via Domenico Cimarosa, a causa del maltempo che ha messo in ginocchio ampie zone della nostra regione. Una fuga di gas ha allertato i condomini intorno mezzanotte ed ha richiesto il repentino intervento dei vigili del fuoco. “Solo ombre su Casoria” è, invece, la copertina del giornale del numero di domenica 15 gennaio ’23, commentata durante la trasmissione. Una fotografia iconica ha aperto l’edizione: la ormai famigerata Rhodiatoce, diventata simbolo della devastazione ambientale avvenuta ai danni della città. “Sono sicuramente tante le responsabilità di chi ha permesso a un paese agricolo di essere così ‘spolpato’ dalle grandi aziende, che hanno inquinato per poi dismettere, lasciando in città solo i veleni e gli scheletri di quell’era industriale sì fiorente, ma anche e soprattutto fatta di sfruttamento sociale e ambientale” – questo e altri sono stati i commenti a riguardo. La crociata contro il degrado generale della città è sposata da tanti lettori e lettrici, che esprimono il proprio disagio e il proprio disappunto tramite i tanti commenti che arrivano in redazione, facendo notare le condizioni disastrate delle periferie, come delle scuole, oltre che di strade e ville comunali. A fronte di un articolo ‘autocelebrante’ del sindaco su Cronache di Napoli, sono tanti invece i pareri discordanti e le voci che denunciano abbandono e negligenza da parte delle locali istituzioni. Lo sfogo di un dirigente scolastico, a tal proposito, è lampante; quello di Maria Grazia Puzone dell’Istituto Comprensivo “Ludovico da Casoria”. “Noi ci impegniamo a dare un futuro ai nostri studenti, lavoriamo instancabilmente per la promozione della cultura e per dare alle giovani generazioni possibilità di cambiamento, ma purtroppo la latitanza e l’indifferenza dell’interfaccia amministrativa e politica non consente di essere credibili – ha commentato la dirigente, continuando: “non si può educare alla salvaguardia del bene comune se abbiamo edifici fatiscenti, con copiose infiltrazioni d’acqua che determinano impossibilità di utilizzare aule e interi piani, cortili allagati perché non si liberano le caditoie, muri scrostati, neon fulminati, servizi inagibili, spazi verdi che sembrano giungle, impianti di riscaldamento malfunzionanti, servizi mensa all’infanzia che non partono”

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La Puzone ha concluso così il suo commento, letto in trasmissione dal direttore Troise: “A nulla servono le comunicazioni, le sollecitazioni, le telefonate, da parte di tutti i dirigenti scolastici. Ogni giorno ci domandiamo se valga la pena continuare a chiedere una normalità che sembra straordinarietà, perché si fa prima a far finta di non vedere e a voltarsi dall’altra parte”.

Un altro commento, capace di dire davvero tanto e di arrivare al cuore, è stato quello di Francesco Giampietro del collettivo Terranostra, che ha commen- tato le tristi notizie riportate da Casoriadue e dalla trasmissione del direttore su NanoTV, ossia quelle di diversi suicidi di giovani casoriani avvenuti negli ultimi giorni. Il pensiero di chi per sette anni ha contribuito a rendere il futuro parco di via Boccaccio un bene comune, uno spazio aperto e ricco di cultura e socialità, è stato questo: “Grazie Nando per provare sempre ad accendere una luce sulla storia del nostro territorio, proprio ieri parlavo con mio fratello ventenne a seguito dei tre suicidi di giovani raccontati dalla trasmissione. Abbiamo parlato di diversi giovani della sua età che frequentavano Terranostra e che nell’ultimo anno, da quando la terra è chiusa, si sono lasciati andare a droghe e psicofarmaci… erano tutti ragazzi problematici già prima ma senza quello spazio d’aggregazione, senza lo spazio nel quale anche artisticamente potevano esprimersi, adesso trovano sfogo attraverso cose del genere… Non so se quando Terranostra era aperta abbia salvato la vita a qualcuno, ma sono sicuro che gli spazi come Terranostra almeno diano una possibilità di non cedere alla depressione o all’autolesionismo, perché ti costringono a vedere quella bellezza troppo spesso celata dalla nostra società cieca e sorda nei confronti dei più fragili…“ . Francesco ha poi così concluso il suo commento: “abbiamo una responsabilità nei confronti di queste persone, anche delle famiglie e delle persone più anziane che attraversavano lo spazio come unica forma di fuga da una quotidianità fatta di tarantelle per arrivare a fine mese… per questo non ci possiamo arrendere!”.

Se leggete Casoriadue e non l’avete ancora fatto, il nostro suggerimento è quello di seguire NanoTV e le dirette del nostro direttore Nando Troise, che danno una lettura, un approfondimento, commenti, alle notizie del nostro giornale. “La Copertina” dura un quarto d’ora e può farvi compagnia per un veloce aggiornamento sulle ultime e le prossime iniziative ed eventi che riguardano Casoria e non solo. Come abbiamo avuto modo di vedere, la trasmissione ed il giornale abbracciano tanti aspetti culturali, promuovono dibattiti, denunciano inefficienze e portano avanti delle lotte per migliorare il nostro territorio.

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