Nuova Dimensione CASORIA Periodico di politica, cultura, attualità per gli amministratori degli Enti Locali e della Sanità
Direttore Responsabile: Francesco Polizio - Editore: Associazione Nuova Dimensione Autorizzazione del Tribunale di Napoli 3189/83
N° 1 - Gennaio 2015
Associazione a delinquere per reati contro la Pubblica Amministrazione Al Comune di Casoria stanno venendo al pettine tutti i nodi delle violazioni legislative e regolamentari realizzate dagli amministratori e dai dirigenti pubblici. Il periodico "Nuova Dimensione" ha riportato fatti ed episodi che definivano il percorso illegittimo di tanti atti amministrativi adottati dalla Giunta, dal Consiglio Comunale e dai dirigenti. Nel numero 19 dell'Ottobre 2014 venivano riportate le conclusioni dei servizi ispettivi del Ministero dell'Economia e delle Finanze con l'elenco delle irregolarità emerse nel corso della verifica amministrativocontabile eseguita nel periodo che va dal 26/3/2014 al 19/5/2014. Gli amministratori ed i dirigenti del Comune di Casoria non hanno messo in essere, come dovevano, i provvedimenti conseguenti per eliminare le irregolarità prospettate e dichiarate.
Al riguardo bisogna ricordare che già in data 13/07/2011, con nota prot. 23854, alcuni consiglieri comunali avevano avanzato richiesta di annullamento in autotutela dei decreti sindacali di nomina dei dirigenti. Nel numero 26 del Dicembre 2014 era stata riportata la richiesta, presentata in data 21/11/2014, per l'annullamento in autotutela di una serie di atti palesemente illegittimi alla luce delle conclusioni della relazione ispettiva ministeriale. È di questi giorni un'ulteriore allarmante verifica intervenuta da parte della sezione di controllo della Corte dei Conti sez. Campania che ha rilevato il percorso irregolare nella redazione del Conto Consuntivo relativo all'anno 2012. La delibera della Corte dei Conti è la numero 259/2014, approvata nella Camera di Consiglio del 27 Novembre 2014.
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Nuova Dimensione Sulla questione dell'approvazione del Conto consuntivo relativo all'anno 2012 (delibera 32/2013), già in sede di dibattito consiliare, erano state evidenziate le anomalie riguardanti la violazione del patto di stabilità. In merito all'argomento, il consigliere comunale Polizio, con nota del 22/3/2013, che si riporta a pagina 3, inviata al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, al Presidente dell'ORA, Presidente della Corte dei Conti della Regione Campania, alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, al dipartimento Ragioneria Generale dello Stato del Ministero del Tesoro e Prefetto di Napoli, aveva evidenziato anomalie contabili e violazioni normative. Sempre sullo stesso tema il periodico "Nuova Dimensione" sul numero 14 del Giugno 2014, aveva esplicitato le modalità dell'elusione che si riporta nella quarta pagina del giornale per la comprensione delle modalità violative della legge. La Corte dei Conti, dopo il controllo del consuntivo comunale per l'anno 2012, ha sostanzialmente confermato quanto è stato scritto e riportato dal giornale, evidenziando il mancato rispetto dell'art. 179 d.lgs. 267/2000. Aggiunge la Corte dei Conti che il comportamento degli amministratori che hanno approvato in Giunta il rendiconto 2012 ed i consiglieri comunali che hanno approvato l'atto
N° 1 - Gennaio 2015 consiliare 32/2013, unitamente ai dirigenti che hanno istruito il provvedimento, hanno messo in essere una modalità artificiosa e di non corretta rappresentazione dei dati contabili, alterando il risultato di gestione 2012, sovrastimando le entrate e, correlativamente, determinando un aumento di spesa in realtà non sostenibile finanziariamente in quanto fondata su entrate del tutto inattendibili. La Corte dei Conti conclude affermando che il patto di stabilità 2012 non risulta sostanzialmente rispettato; l'alterazione del patto di stabilità ha fatto sì che il comune si sottraeva agli stringenti limiti di spesa al fine di conseguire un indebito beneficio, evitando le sanzioni previste conseguenti al mancato raggiungimento dello specifico obiettivo di contenimento della spesa corrente. Nel caso specifico del comune di Casoria, l'attività elusiva ha consentito la proroga illegittima degli incarichi dirigenziali, l'assunzione di vigili e dirigenti, l'assunzione di personale di categoria D tramite la mobilità, la progressione verticale illegittima del personale comunale e tante altre spese illegittime. Altri pubblici amministratori che hanno messo in essere condotte elusive del patto di stabilità e per assunzioni illegittime sono stati condannati a pene severissime sia penali che contabili.
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N° 1 - Gennaio 2015 Al Presidente Collegio dei Revisori Al Presidente Organismo Regolarità Amministrativa Loro Sedi Al Presidente Corte dei Conti Sez. Campania Via Ammiraglio Acton, 35 Napoli Alla Procura Regionale della Corte dei Conti Via Piedigrotta, 62 Napoli Al Servizio Ispettivo Ministero del Tesoro Via XX Settembre, 97 Roma A SE il Prefetto di Napoli P.zza del Plebiscito Napoli
oggetto: delibera assestamento bilancio previsione 2012 Il Comune di Casoria, nella delibera di assestamento del bilancio di previsione 2012, per giustificare il rispetto del patto di stabilità ha previsto una variazione in aumento delle entrate, nell'ordine di 30 milioni di euro circa, per riscossione coattiva per ruoli formati con i proventi da infrazioni al codice della strada riconducibili agli anni pregressi. È impensabile che si sia potuto accertare a competenza una cifra così consistente per ruoli pregressi senza che siano state attivate le procedure coattive. L'artificio contabile è stato utilizzato probabilmente: A) per evitare il taglio dei trasferimenti; B) per non incorrere nel divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, compresi i contratti assunti ex art. 110 d.lgs. 267/200 di per se illegittimi ed in violazione dell'art. 19, comma 6, d.lgs. 165/2011 così come modificato dal d.lgs. 150/2009; C) per superare il taglio degli impegni assumibili e dei mutui da contrarre; D) per scongiurare il taglio delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza nell'ordine del 30% della spesa quantificata per l'anno 2010; E) per scongiurare la sanzione aggiuntiva pecuniaria pari a tre volte lo stipendio per il dirigente e 10 volte per l'emolumento per i componenti della Giunta. Inserendo la cifra di 30 milioni di euro per riscossioni coattive senza aver attivato le procedure di legge, si è inteso pianificare volontariamente un'anomalia per evitare le sanzioni previste dalla normativa vigente. Si invitano i destinatari a verificare se per il rispetto del patto di stabilità per l'anno 2012 sia stata utilizzata l'entrata dei 30 milioni di riscossione coattiva per le violazioni del codice della strada, comunicando i risultati agli organi competenti per l'accertamento della responsabilità amministrativa e contabile. In attesa di assicurazione nel senso richiesto si saluta distintamente. 22/03/2013
Dott. Emilio Polizio
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N° 1 - Gennaio 2015
Elusione patto di stabilità I consuntivi nel periodo 2011-2013 hanno registrato una imponente dilatazione dei residui attivi che sono passati da € 126.954.720 del 2011 alla cifra sbalorditiva del 2013 di € 143.819.235,36. Nonostante la dimensione consistente dei residui attivi crescenti nel corso del triennio nello stesso periodo sono state liquidate risorse ai dirigenti nell'ordine di 200mila euro per indennità di risultato. L'aumento dei residui attivi riguarda il mancato esercizio delle azioni per il recupero delle risorse che attengono il patrimonio comunale, tasse, tributi e contravvenzioni. In sede di approvazione del consuntivo 2012 con l'atto consiliare 32/2013 si è registrata l'elusione del patto di stabilità, con violazione dell'art. 179 d.lgs. 267/2000, attraverso l'operazione di accertamento a competenza di entrate nell'ordine di 30 milioni per sanzioni al codice della strada risalenti anche ad un periodo ultradecennale, inverosimile ed impossibile; conseguentemente non risultano rispettati i commi 30 e 31 dell'art. 31, L. 183/2011 e violate le regole richiamate nella circolare del Ministero dell'economia e delle finanze prot. 0010954 del 7/2/2013. A conferma dell'attività elusiva posta in essere dagli amministratori e dai dirigenti in sede di approvazione del previsionale 2013 con atto consiliare 59/2013, risulta prevista un'entrata di un milione dai proventi contravvenzionali che è in linea con i precedenti accertati e riscossi negli anni 2010 e 2011.
La Giunta, i dirigenti ed i consiglieri che hanno approvato il rendiconto 2012 ed il previsionale 2013 erano coscienti e consapevoli dell'attività elusiva del patto di stabilità ed hanno rendicontato per l'anno 2012 una cifra abnorme, inesistente ed insussistente nell'ordine di € 34.604.396,11 per recupero sanzioni ed hanno messo in essere i provvedimenti elusivi per evitare le misure sanzionatorie di legge. Come si rileva dalla certificazione rilasciata dal dirigente del settore finanze risulta incassata, alla data del 30/10/2013, la somma di € 230.098,25 per violazioni regolamentari comunali ed € 61.866,47 per proventi derivanti dalla riscossione coattiva mediante ruoli. In sede di parere sul conto consuntivo 2013 approvato nella seduta consiliare del 4/6/2013, il collegio dei revisori ha evidenziato quanto da anni stiamo prospettando e denunciando: 1) l'irregolarità nel riconoscimento dei debiti fuori bilancio con aggravio di oneri per interessi, spese legali ed altro sull'erario comunale; 2) l'attività elusiva del patto di stabilità con il trasferimento dei debiti da un esercizio all'altro con aggravio di oneri; 3) il funzionamento anomalo dell'organismo di regolarità amministrativa, lottizzato; 4) il mantenimento di crediti di dubbia esigibilità solo per evitare il disequilibrio di bilancio; 5) la mancata riscossione dei residui attivi che inficia il patto di stabilità.
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