Broccoli boy

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ISBN 978-88-6966-161-7

€ 14,50

Rory Rooney è preparato a sopravvivere a ogni eventualità: dalle angherie di Tommy-Lee, il bullo della scuola, al più improbabile attacco di un ippopotamo gigante. Finché non gli accade qualcosa di davvero imprevedibile: durante una gita scolastica diventa verde dalla testa ai piedi! Verde come un alieno, un broccolo o forse… un SUPEREROE! Purtroppo non è il solo a subire questa trasformazione: proprio a Tommy-Lee è successa la stessa cosa. Non sarà facile fare squadra per diventare una vera coppia di supereroi, ma si sa che da grandi poteri derivano grandi responsabilità!

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Frank Cottrell Boyce L’incredibile Broccoli Boy illustrazioni di Steven Lenton Traduzione di Laura Bortoluzzi © 2017 Editrice Il Castoro Srl viale Andrea Doria 7, 20124 Milano www.castoro-on-line.it info@castoro-on-line.it

Pubblicato per la prima volta nel 2015 con il titolo The Astounding Broccoli Boy da Macmillan Children’s Books an imprint of Pan Macmillan, a division of Macmillan Publishers International Limited Copyright testo © 2015 Frank Cottrell Boyce Copyright illustrazioni © 2015 Steven Lenton

ISBN 978-88-6966-161-7


Illustrazioni di Steven Lenton

Traduzione di Laura Bortoluzzi



Alla signora Annabel Rose: sempre adorabile, a prescindere dal colore


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Mentre la città dorme, dal suo solitario avamposto sui tetti un eroe misterioso veglia su di lei

Ogni storia ha il suo eroe. Non devi far altro che assicurarti di essere tu quell’eroe. La prima notte all’Ospedale universitario Woolpit Royal, ho pensato che fosse arrivata la mia occasione. Il mio compagno di stanza era sonnambulo. Mani lungo i fianchi, testa alta, come un sinistro omino Playmobil è arrivato fino alla porta del reparto, che è chiusa con un codice di sicurezza. Non volevo disturbare l’infermiera del turno di notte, così l’ho seguito. Ha schiacciato alcuni pulsanti sul tastierino numerico. La porta si è aperta e lui se n’è andato per i corridoi deserti dell’ospedale, passando per la mensa del personale – dove mi sono fatto distrarre dal formaggio –, e ha varcato l’uscita di emergenza. Ho pensato che saremmo usciti in strada. Avevo dimenticato che ci trovavamo al dodicesimo piano. Eravamo sulla soglia di una specie di casupola sul tetto dell’ospedale. Metri e metri più sotto, la città scintillava come un gigantesco albero di Natale. Il ragazzo ha continuato a cammina1


re come un sinistro omino Playmobil fino al cornicione. Un passo in più e SPLAT!, si sarebbe spiaccicato sull’asfalto giù di sotto. Avevo pensato di gridare il suo nome, ma se si fosse svegliato con uno spavento e avesse perso l’equilibrio? Il suo nome, comunque, era Tommy-Lee Komissky – anche se tutti lo chiamavano il Bieco Komissky. E il mio nome è Rory Rooney. Eravamo in classe insieme. Lui era il più grosso e il più cattivo. Io ero il più piccolo e il più debole. Potrei stare qui a raccontarvi di tutte le volte che mi ha spappolato i panini, che mi ha buttato lo zaino giù dall’autobus, che ha buttato me giù dall’autobus. Ma in quel momento non ci stavo pensando. Invece pensavo: ecco, questa è la mia superoccasione per fare l’eroe. Devo soltanto salvargli la vita. Finché non fa un altro passo, sarà facile. C’è stato il bagliore di un fulmine. Lui ha avuto un sussulto. Io ho sbattuto le palpebre. C’è stato il rombo di un tuono. Lui ha fatto un altro passo. Poi il Bieco Komissky è caduto dal tetto.

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Un attimo dopo...

L’ho visto cadere. Ero sulla porta dal lato opposto del tetto. Non c’era niente che potessi fare per aiutarlo. Ma un attimo dopo... Ero in piedi accanto a lui. In strada. Tra una fila di bidoni dell’immondizia e un enorme cassonetto senza coperchio. L’avevo salvato. Ho alzato gli occhi al tetto, dodici piani sopra di noi. Come eravamo arrivati da lì a qui? Come? Be’, la verità è che sono incredibile. E questa è la storia di come sono diventato incredibile. Eravamo caduti da un edificio di dodici piani. Non ci eravamo spiaccicati sull’asfalto. Non avevamo fatto un buco nell’asfalto. Non eravamo rimbalzati. Non avevamo neanche un graffio. La caduta ci aveva lasciato completamente illesi, anche se aveva svegliato il Bieco. 3


Lui si è guardato intorno, si è stiracchiato e ha grugnito: «Che succede? Dove siamo? Stai cercando di ficcarmi in un bidone dell’immondizia?!» (Potrebbe sembrare una domanda insolita ma, quando eravamo a scuola, il Bieco Komissky una volta mi ha ficcato in un bidone dell’immondizia. Probabilmente credeva che stessi cercando la mia Vendetta). Mi ha spinto in un angolo per bloccarmi il passo. Ma non avevo paura. Quella notte – per la prima volta da quando lo conoscevo – non avevo paura del Bieco Komissky. Quella notte non avevo paura di niente. «Che ci facciamo qui? Come ci siamo arrivati?» Ho guardato la cima dell’edificio – molto, molto sopra la mia testa, così in alto che la vedevo a malapena. «Abbiamo saltato», ho detto. «Da lassù.» Anche lui ha alzato gli occhi. «Mi prendi in giro, Rory Rooney?» Ha tirato indietro il pugno, pronto a colpirmi. «No.» «Non è possibile. Saremmo morti.» «Ma sì che abbiamo saltato. E non siamo morti. E», ho detto, «questa non è l’unica cosa inspiegabile. Quando siamo usciti dal reparto, tu hai aperto la porta nel sonno. Quando eravamo sul tetto, io ho fatto un piccolo teletrasporto. Cosa significa? Pensaci». Il Bieco Komissky sembrava avere appena ingoiato una vespa impazzita. 4


Temevo che si sarebbe sentito male. «Come va? Cos’è successo? Stai bene?» «Sto pensando.» «Oh. Giusto.» «No. Inutile. Non mi viene in mente niente.» «Okay, Tommy-Lee, ascolta.» Quella, per inciso, era la prima volta che lo chiamavo con il suo vero nome. «Ci hanno messo in quarantena all’ospedale universitario Woolpit Royal perché credono che siamo malati. E se non fossimo malati? E se fossimo... dei supereroi?»

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Come siamo diventati incredibili...

Nessuno nasce Super (tranne Superman ovviamente). L’Incredibile Hulk era il mite scienziato Bruce Banner finché non è stato investito dall’esplosione della sua bomba a raggi gamma. Spiderman era il fragile peso piuma Peter Parker finché non è stato punto da un ragno radioattivo. Swamp Thing era un botanico. Stava cercando un modo per rendere fertili i deserti, ma è morto e la sua anima è rimasta incastrata in un cespuglio. Loro non hanno scelto di essere eroi. Non volevano nemmeno essere eroi. C’è stato un evento soprannaturale e sono diventati delle creature incredibili. Forse sarebbero potuti andare all’ospedale per farsi togliere l’incredibilezza. E invece no. Hanno scelto di usarla per il Bene. È questo che li ha resi degli eroi. Per noi è stato esattamente lo stesso. Quando ho guardato il tetto dell’ospedale, mi è sembrato di vedere tutte le cose strane che ci erano successe, una scia lunga come la coda di una cometa. La vita mi è passata 6


davanti in un lampo come le pagine di un fumetto di Spiderman! E a me i fumetti nemmeno piacciono (a mio padre sì, ma a me no)! Sulla copertina di questo fumetto c’era un’immagine di me e Tommy-Lee e la frase «Come siamo diventati incredibili... leggete e lo scoprirete».

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ISBN 978-88-6966-161-7

€ 14,50

Rory Rooney è preparato a sopravvivere a ogni eventualità: dalle angherie di Tommy-Lee, il bullo della scuola, al più improbabile attacco di un ippopotamo gigante. Finché non gli accade qualcosa di davvero imprevedibile: durante una gita scolastica diventa verde dalla testa ai piedi! Verde come un alieno, un broccolo o forse… un SUPEREROE! Purtroppo non è il solo a subire questa trasformazione: proprio a Tommy-Lee è successa la stessa cosa. Non sarà facile fare squadra per diventare una vera coppia di supereroi, ma si sa che da grandi poteri derivano grandi responsabilità!

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