Bruce Weinstein
E se nessuno mi becca? Illustrazioni di Tuono Pettinato
Nota per il lettore: Le situazioni presentate in questo libro sono frutto dell’assemblaggio di materiali diversi e non rappresentano esperienze reali. Inoltre questo lavoro non intende costituire in alcun modo consulenza legale, psicologica o terapeutica. Per risolvere problemi in questi ambiti è necessario rivolgersi a professionisti specializzati.
Vivere è una grande partita di colpisci la talpa
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ai mai giocato a “Colpisci la talpa”? È semplice, devi colpire una talpa meccanica che esce da un buco con una specie di martello di gomma. Appena l’hai colpita, ne spunta subito un’altra: una bella martellata in testa anche a questa e, mentre la vedi scomparire, già ti devi preparare a colpirne una terza, uscita da un’altra tana. Scopo del gioco è beccare più talpe possibile nel tempo a disposizione. Vinci se riesci a farle fuori tutte prima che finisca la partita, ma è quasi impossibile: è un gioco di quelli che si trovano nelle fiere di paese e nei luna park, è fatto apposta per non farti vincere. A volte la vita è come un gioco del luna park, elettrizzante ma imprevedibile: uno si immagina di essere più o meno in grado di gestire tutto ciò che la vita gli riserva e invece i problemi sembrano saltar fuori senza una logica. La verità è che, se non hai una strategia per affrontare i dilemmi di fronte ai quali ti pone la vita, finisci per dare martellate a casaccio, con poche probabilità di successo. Ma allora, non sarebbe meglio una vita senza problemi? Direi di no, un mondo senza problemi sarebbe piatto e noioso. In fondo superare i dilemmi può renderci migliori, più 5
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forti, più felici. I problemi ci costringono a guardare le cose in maniera diversa, a tirare fuori qualità che non avremmo mai pensato di avere, ci offrono lo spunto per pensare a come vogliamo vivere la nostra vita. I dilemmi più delicati sono quelli che ci mettono di fronte alla questione su quale sia la cosa giusta da fare. Quando ti chiedi: «Che cosa devo fare?», in realtà ti stai chiedendo: «Qual è la cosa giusta da fare?». A volte è difficile capire quale sia la cosa giusta; a volte invece, anche se questo è chiaro, manca il coraggio di metterla in atto. Magari hai paura di parlare del tuo problema con la famiglia e con gli amici, o temi che fare ciò che credi giusto ti possa creare delle inimicizie. Oppure sei preoccupato, perché capisci che un’amicizia si rovinerà comunque, qualsiasi cosa tu faccia. Visto che i dilemmi nella vita ci sono, la cosa migliore è avere una strategia per affrontarli. Non è possibile che tutte le risposte vadano ugualmente bene: ci sono modi migliori e modi peggiori di stare al gioco. In altre parole, non sempre la soluzione più immediata è anche la migliore. Vai avanti e scoprirai cinque importanti principi, fondamentali per fare le scelte giuste ogni volta in cui ti trovi di fronte alla domanda “E adesso cosa faccio?”. Lo scopo non è diventare perfetto, ma vivere a pieno la vita e continuare a essere sempre fiero di te stesso.
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L’etica, ovvero l’arte di fare la cosa giusta
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etica consiste nello studio e nella pratica del fare la cosa giusta, è il tentativo di rispondere a due domande semplici ma fondamentali della nostra vita:
1. Che cosa dobbiamo fare? 2. Perché lo dobbiamo fare? Spesso le parole etica e morale vengono usate come se si riferissero a due concetti diversi. In realtà si tratta di due parole con una storia per molti versi comune. Cicerone, lo studioso e politico dell’antica Roma, coniò la parola moralis, radice dell’italiano morale, proprio per tradurre la parola greca ethikos, da cui deriva la parola etica. Tutte e due fanno riferimento al fare la cosa giusta, perciò si possono e si devono usare indifferentemente. L’idea centrale dell’etica è semplice: ogni volta che diciamo o facciamo qualcosa, dobbiamo pensare all’effetto che le nostre azioni possono avere sugli altri. Sarebbe sbagliato, però, pensare che l’etica si occupi solo di come dobbiamo comportarci verso il prossimo; anche i nostri diritti e il nostro benessere sono importanti. In realtà l’etica cerca proprio di 7
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trovare il giusto equilibrio tra aiutare il prossimo e avere cura di se stessi: prodigarci troppo per gli altri ci può prosciugare, ma pensare troppo a noi stessi è… be’… da egoisti. Come ha scritto John Donne, il poeta, «Nessun uomo [o donna] è un’isola». Abbiamo bisogno gli uni degli altri non solo per la sopravvivenza, ma per dare il meglio di noi stessi. Quasi tutti i gruppi organizzati di persone hanno un codice etico, una lista di regole e principi che costituiscono le linee guida per un comportamento adeguato all’interno del gruppo. I medici, gli avvocati, gli insegnanti e i giornalisti sono solo alcuni dei professionisti che si sono dati un codice deontologico, che indica che cosa si deve e che cosa non si deve fare e perché. Anzi, se dai un occhiata ai vari codici deontologici che ci sono in giro, vedrai che sono tutti molto simili: «Di’ la verità», «Mantieni le promesse», «Non rivelare i segreti» sono indicazioni comuni a tutte le professioni. Ciò nonostante, a giudicare dalle notizie dei giornali, ma anche dalle nostre esperienze quotidiane, potrebbe sembrare che le regole e i principi dell’etica tradizionale non stiano funzionando molto bene, troppa gente sembra vivere secondo quest’altro codice:
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L’ET ICA, OV V ERO L’ART E DI FAR E LA COSA GIUSTA
1. Mantieni le promesse, a meno che non ti capiti qualcosa di meglio. 2. Di’ sempre la verità, a meno che una bugia non risulti più opportuna. 3. Non fare del male a nessuno, tranne quando è necessario per ottenere quello che ti serve. 4. Scegli la strada più semplice. 5. Tieni i dubbi per te e non alzare polveroni. 6. Sfoga la tua rabbia ogni volta che ti va. 7. Non chiedere scusa, non mostrare comprensione, non essere indulgente, perché sono tutti segni di debolezza. 8. Non rivelare mai un segreto, a meno che tu non abbia da guadagnarci qualcosa. 9. Usa i tuoi soldi o le tue conoscenze per fare strada nella vita o per evitare una punizione. 10. In qualsiasi situazione domandati: «Qual è il comportamento dal quale trarrei maggiori benefici?». 9
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Pochi di noi vivrebbero bene e a lungo, se tutti seguissero questo codice di comportamento. Immagina se i bulli a scuola potessero fare quello che vogliono, tutti vivrebbero nella paura della loro violenza; se i tuoi genitori ti dicessero bugie ogni volta che ne hanno voglia, non potresti più avere fiducia in loro né credere a quello che dicono; se i tuoi insegnanti ti dessero i voti in base ai regali che ricevono, invece che per i tuoi risultati scolastici, qualcuno, imbrogliando, potrebbe sembrare più bravo di te. Nell’immediato, alcuni possono trarre beneficio dal prendere scorciatoie per evitare dilemmi etici, ma alla lunga ci perdiamo tutti. Vivere rispettando le regole dell’etica non è solo la cosa giusta da fare, ma è anche l’unica maniera per vivere bene. MITI DA SFATARE A PROPOSITO DELL’ETICA
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i sono molte convinzioni errate a proposito del comportamento etico, quindi, prima di vedere quali sono i principi fondamentali dell’etica, può essere utile fare piazza pulita di alcuni di questi falsi miti. MITO N. 1: SE È LEGALE È GIUSTO, SE È ILLEGALE È SBAGLIATO
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el 1955, a Montgomery, nell’Alabama, Rosa Parks, una donna di colore, infranse la legge, rifiutandosi di cedere il suo posto sull’autobus a un uomo bianco. Commise un 10
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atto illegale, ma fece la cosa giusta, perché una società degna di questo nome non ha una legge che indica come devono essere assegnati i posti nel trasporto pubblico in base alla razza (o al genere, alla religione o ad altre caratteristiche dell’aspetto o dello stile di vita di una persona). Certo, le leggi sono importanti per mantenere la pace e prevenire il caos, ma non possono essere l’unica base sulla quale determinare che cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. Per ogni legge ci dobbiamo domandare: «È giusta? È equa? È legittima?». Le buone leggi hanno il loro fondamento nell’etica. Non solo abbiamo il diritto di non obbedire alle leggi ingiuste, ma si potrebbe addirittura sostenere che abbiamo il dovere di disobbedire (in questo caso, naturalmente, dobbiamo essere pronti ad accettare le conseguenze della nostra disobbedienza, cosa che, nel caso di Rosa Parks, significò andare in prigione).
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Rifletti: non ci sono leggi che dicono che non si devono tradire le promesse fatte agli amici, ma non pensi anche tu che sia sbagliato? Il solo fatto che non ci sia una legge che proibisce di fare una cosa non significa che sia giusto farla. MITO N. 2: LO FANNO TUT TI, QUIN DI DEVE ESSERE GIUSTO
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mmagina di essere a una festa, una sera, e di entrare in una stanza nella quale tutti stanno facendo uso di droghe; ascoltano buona musica, ridono e sembrano divertirsi molto. Qualcuno ti invita a unirti al gruppo. Se sei tentato di accettare l’invito, magari è perché dentro di te pensi: «Be’, se lo fanno tutti non può essere così sbagliato». Ma il fatto che un’attività costituisca una pratica comune o molto in voga non è una buona ragione per farla.
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Una forte spinta etica funziona come una bussola che indica la strada verso la decisione giusta, a prescindere da ciò che fanno o dicono gli altri intorno a noi. MITO N. 3: SE MI FA STAR BENE VUOL DIRE CHE È GIUSTO
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on ci sono risposte giuste o sbagliate per l’etica», dicono alcuni. «È solo questione di opinioni, se una cosa ti fa stare bene, quella cosa è giusta per te». Ma questo non può in alcun modo essere vero; immagina come reagiresti se il tuo ragazzo o la tua ragazza ti tradisse con qualcun altro e ti dicesse semplicemente: «Sentivo che era la cosa giusta per me». O se, dopo che hai fatto nove esercizi giusti su dieci in una verifica di matematica, l’insegnante ti desse un 6-, perché «le andava». In entrambi i casi saresti stato vittima di un’ingiustizia. È sempre possibile, in ogni situazione, stabilire quale sia la cosa giusta da fare, applicando standard etici che non cambiano a seconda di come ci si sente sul momento, o di che cosa è più comodo fare o di una delle altre scuse che la gente normalmente accampa per giustificare il proprio comportamento.
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I cinque principi per la vita
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gni giorno ci troviamo di fronte a delle decisioni e non è sempre facile sapere cosa fare. Gli amici ti consiglieranno di comportarti in una certa maniera, ma magari i tuoi genitori o i tuoi insegnanti ti diranno di fare diversamente; e tu ti trovi incastrato nel mezzo. Parlano tutti per il tuo bene, ma come farai a decidere cos’è giusto? È chiaro che è impossibile memorizzare una lista di risposte giuste per ogni possibile questione che ti potrebbe capitare: la lista di possibili dilemmi è infinita, come infinita è anche la lista delle possibili risposte. Poiché non possiamo avere tutte le risposte giuste già programmate in testa, la cosa migliore, per prepararsi alle decisioni difficili, è conoscere una serie di principi etici. I principi sono affermazioni di carattere generale che riguardano una grande varietà di circostanze. I principi etici sono linee guida per fare la cosa giusta. Siccome si tratta di principi che stanno alla base di come dovremmo vivere le nostre vite, io li chiamo “principi per la vita”. Eccoli: 1. Non fare del male a nessuno. 2. Lascia il mondo un po’ meglio di come l’hai trovato. 14
I CINQUE PRINCI PI P ER LA V ITA
3. Rispetta il prossimo. 4. Sii giusto. 5. Sii amorevole. Ti sembra di averli già sentiti? Probabilmente li hai imparati dai tuoi genitori e dai tuoi insegnanti molto tempo fa. Se sei praticante di qualche religione, li senti ricordare alle funzioni; se fai parte di un’associazione di volontariato, li senti ripetere spesso. I cinque principi per la vita sono molto semplici e li conosci già. Nonostante questo, è facile dimenticarsi di come siano importanti in tutto quello che facciamo; siamo continuamente tentati di ignorarli e di dare importanza a cose che alla fine non ne hanno molta. Ma perché è così difficile mettere in pratica questi principi? Troppo spesso lasciamo che la paura, la rabbia o altre emozioni negative ci portino fuori strada e a volte, poi, è difficile tornare indietro.
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IN DICE
I FON DAMENTALI
Vivere è una grande partita di colpisci la talpa
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L’etica, ovvero l’arte di fare la cosa giusta
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I cinque principi per la vita
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I PRINCIPI E LA VITA VERA
Migliori amici, parte prima: dei pettegolezzi, delle promesse e di biscotti non proprio buonissimi
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Vincere, sul campo e fuori
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Incontri, corteggiamenti e separazioni
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Difesa personale, bulli, spacciatori e criticoni
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Incastrati nella rete
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Beccato! Guastafeste, imbroglioni e quelli che approfittano degli sbagli degli altri
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Migliori amici parte seconda: combinare un guaio, confessare uno sbaglio e perdonare i tuoi amici 110 Salario minimo = impegno minimo?
Buoni vicini: come comportarsi con i compagni di classe, con il datore di lavoro e anche con gli sconosciuti
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Parliamo di te: lavorare troppo, affrontare un dolore, ascoltare la tua coscienza 145 E se nessuno mi becca?
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Come dormire sonni tranquilli
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Ringraziamenti 158