Imperfetti

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Sei felice? € 15,50

Luigi Ballerini

Sei perfetto. Sei il migliore.

[Im]Perfetti

LUIGI BALLERINI medico e psicoanalista, vive a Milano con la moglie e i suoi quattro figli. Dice sempre di essere fortunato perché incontra molti giovani, sia nel suo studio professionale, sia presso scuole o centri culturali in occasione di incontri con l’autore e corsi di scrittura per ragazzi. È giornalista pubblicista, scrive di scuola, educazione e giovani su quotidiani e periodici. Da anni pubblica romanzi per bambini e ragazzi e nel 2014 ha vinto il premio Andersen. Per Il Castoro ha pubblicato anche Io sono Zero (Premio Bancarellino 2016).

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Anno Settantadue dalla Fondazione del Sistema. L’ingegneria genetica divide la società in due rigide classi: i Perfetti, programmati per l’eccellenza, e gli imperfetti, nati da donna e destinati ai lavori più umili. È il momento che tutti attendono: sta per cominciare il GST, il grande talent show che decreterà il migliore tra i Perfetti di tutto il Sistema. Tre ragazzi sono fra i concorrenti selezionati: Eira P, bella e spavalda, è abituata a essere la prima in tutto; Maat P, ironico e diffidente, deve dimostrarsi all’altezza delle ambizioni del padre; Adon P, calmo e determinato, non può accettare niente di meno della vittoria. Il successo è un destino scritto nei loro geni. Eppure, ciascuno di loro nasconde un segreto inconfessabile. Insieme scopriranno qual è il vero prezzo della perfezione e quanto costa il richiamo della libertà.

ISBN 978-88-6966-122-8

www.castoro-on-line.it

Grafica di copertina: PEPE nymi Foto: © Adrianna Williams/Corbis


A Michele e Alessandra

Luigi Ballerini (Im)perfetti Š 2016 Editrice Il Castoro Srl viale Andrea Doria 7, 20124 Milano www.castoro-on-line.it info@castoro-on-line.it

ISBN 978-88-6966-122-8


Luigi BalleriniLuigi Ballerini

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UNDICESIMO GIORNO. DECIMO MESE. ANNO SETTANTADUE DALLA FONDAZIONE DEL SISTEMA.



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C

he strana la metropolitana, il suo arrivo si fa precedere da un vento finto e tiepido, che sa di ferro. Era il sapore di quel vento che Eira P aveva in bocca, un sapore che le ricordava il sangue. Lo stesso di quando ci si spazzola troppo forte i denti e si sputa la schiuma rosa nel lavandino. Lo stesso che lei sentiva in bocca da sette terribili settimane. Il tabellone luminoso indicava ancora trentadue secondi all’arrivo del treno, ma già in lontananza si vedevano i fari avanzare nel buio della galleria. Gli ologrammi pubblicitari sui muri stavano rientrando per far posto al treno e non distrarre le persone in salita e discesa. Eira P aveva lasciato la borsa sulla panchina gialla. Piena di cose di scuola e trucchi, non se la sarebbe portata dietro. Fissava solamente i suoi piedi. Gli stivali neri dividevano esattamente a metà la striscia gialla zigrinata che si srotolava lungo tutta la banchina. Quella che se insisti a oltrepassarla arriva la voce dell’omino che dice che bisogna starci dietro, e non oltre. E neanche di traverso. No, non si sarebbe fatta ripetere di non superarla. Era 3


pronta a scattare non appena lo sferragliare del treno avrebbe raggiunto le sue orecchie. Occhi chiusi. Un bel salto. Ed era fatta. Basta pensieri. Bip Un nuovo messaggio. Non sapeva neanche lei cosa le fosse preso in quell’istante. Non era certo il momento di guardare le mail, che importava ormai? Ma era fatta così, ai messaggi non sapeva resistere. Tirò fuori meccanicamente il dispositivo di connessione dalla tasca dei jeans e puntò lo sguardo sullo schermo. Intanto il muso del treno era sbucato dalla galleria e salutava già la stazione. Il vento caldo, finto e tiepido, che sapeva di ferro, come il sangue in bocca, scompigliò i lunghi capelli di Eira P. Gentile Eira P G20ZA338, questa comunicazione può davvero cambiare la sua vita e realizzare il suo sogno di giovane! Come certo ricorda, era già stata informata di aver passato la preselezione di accesso al Grande Spettacolo dei Talenti, il talent show riservato ai migliori giovani del Sistema. Tale scelta – operata dal Consiglio per l’Eccellenza della Specie sulla base dei suoi risultati scolastici, dei test attitudinali, delle sue particolari predisposizioni genetiche e anche delle sue doti telegeniche – le ha permesso di essere inclusa nello Scrutinio Intermedio delle Giovani Promesse che è terminato proprio nei giorni scorsi. Abbiamo ora il grandissimo piacere di informarla che, in base alle scelte operate dalla ristretta Giuria del Con-

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siglio, lei ha superato anche questa seconda fase acquisendo lo stato di P+! Avrà pertanto l’onore di partecipare alle Selezioni Locali che designeranno i nuovi Eccelsi, i finalisti della ventesima edizione del Grande Spettacolo dei Talenti, l’evento mediatico più atteso, più desiderato e più seguito dai giovani di tutto il Sistema. Anche quest’anno sponsor principale saranno le barrette Brix, ideali per lo sviluppo psicofisico dei giovani brillanti come lei, vera speranza per l’umanità intera. Nel documento allegato a questa mail può già trovare qualche utile indicazione su come prepararsi adeguatamente alle Selezioni Locali, oltre alle prime informazioni relative al GST che, le anticipiamo, si svolgerà nel Primo Mese p.v., cui le auguriamo con tutto il cuore di riuscire a partecipare. Ormai è solo a un passo dall’evento, inizi a crederci! Verrà personalmente contattata nei prossimi giorni da un nostro incaricato per ulteriori dettagli e aggiornamenti così come per formalizzare la sua adesione alle Selezioni con la firma dei moduli sulla privacy e l’accettazione incondizionata del Regolamento del GST. Siamo certi che andrà orgogliosa di questo risultato che già le riconosce un’eccellenza fuori dal comune, di cui potrà farsi vanto da subito di fronte a coetanei e adulti. E siamo altrettanto certi che non mancheranno da parte sua l’impegno e la dedizione necessari per divenire un’Eccelsa ed entrare così nell’Albo d’Oro del Sistema. Ricordiamo che, ovviamente, qualora arrivasse a qualificarsi e ad accedere allo show vero e proprio presso lo Studio Uno, sarà necessario ripresentare il Certificato di

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Perfezione al Validatore presente in aeroporto al momento della partenza. Cordialmente Hator P G7ZB874 Marketing & Communication Director Barrette Brix, un brand del Gruppo Purity

Che tempismo perfetto, pensò Eira P, attonita. La metro era piena di gente. Le persone sul treno le intimarono di spostarsi; ferma davanti alle porte intralciava il passaggio di chi doveva scendere. Eira P restò invece immobile, imbambolata. Non sentiva più niente, non vedeva più niente. Fu trascinata dalla folla sulla banchina fin quasi contro il muro. Senza accorgersene si ritrovò accanto alle macchinette dei centrifugati. Un uomo con il cappello aveva appena introdotto sei Crediti per l’Energy Shot, zucca e zenzero, e aspettava che il bicchiere si riempisse. «Incivile! Non si ostacola così l’uscita dei passeggeri. È una questione di sicurezza!», le gridò indignata una bambina con la faccia da topo. Gliel’aveva appena spiegato a scuola l’insegnante di Educazione alla Civiltà. La mamma sorrise compiaciuta a tanta determinazione. Avanti così, sua figlia avrebbe fatto strada. La Generazione 22 era venuta davvero bene. Anche l’uomo del centrifugato assentì convinto mentre si chinava verso lo sportellino della macchinetta per controllare se per caso fosse otturata; ci stava mettendo troppo, e lui non aveva tempo da perdere. Il cappello gli scivolò e cadde a terra. 6


Il treno chiuse le sue porte e abbandonò svelto la stazione. Nelle pubblicità animate un coniglietto viola riprese a canticchiare i prodigiosi effetti di Giusta, il nuovo tipo di carota geneticamente modificata, arricchita di probiotici e vitamine utili alla vista e all’udito. Eira P si accasciò sulla panchina gialla. Tremava. Con la carota Giusta mantieni la tua vista, con la carota Giusta rimani sempre in pista. Il coniglio strillava come un ossesso. Guardò di nuovo il messaggio, lo rilesse. Una volta. Un’altra ancora. Solo un minuto e non l’avrebbe aperto. Solo un minuto e sarebbe rimasto imprigionato, chiuso dentro un dispositivo frantumato sotto il ferro della metro. Ai notiziari avrebbero raccontato di un tragico incidente, una manovra del fato che si era divertito a portare via una ragazza tanto brillante da poter diventare un’Eccelsa. L’avrebbero definita una speranza spezzata, una promessa non mantenuta. Pur di negare il suo gesto ne avrebbero fatto una martire del destino. Un’ottima occasione per la chiacchiera strappalacrime di un istante, in attesa del Controllo Sanitario Mensile. Solo un minuto più tardi. Ma ormai l’aveva letto quel messaggio, e nulla era più come prima. Il suo destino era stato, ancora una volta, sovvertito, senza che lei potesse farci niente. Si prese la faccia nelle mani. La strinse fino a farsi male, voleva accertarsi di essere ancora viva. Le restarono delle impronte rosse, di sbieco sulle guance. 7


Si alzò e s’incamminò lenta verso l’uscita. «Signorina, signorina, la borsa!» Un imperfetto della Squadra Pulizie l’aveva rincorsa fino all’imbocco del nastro trasportatore. «L’ho trovata sulla panchina. Credo sia sua…», le disse con il fiatone. Eira P lo fissò dritto negli occhi. Le stava quasi per scappare un grazie. Era proprio diventata una debole. Inarcò la schiena, afferrò la borsa e voltò le spalle a quell’uomo che puzzava di sudore e fatica.

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i odio, gli avrebbe voluto urlare con tutto il fiato che aveva in gola. Invece si era morso la lingua e aveva solo stretto forte i pugni. Nel silenzio della sala era risuonato il rumore delle sue nocche che scrocchiavano. Maat P era fuori di sé, in piedi, davanti a suo padre seduto sulla poltrona del salotto con il visore in mano. Lo teneva acceso sul solito stupido gioco a quiz che faceva tutte le sere. Non si era neanche degnato di abbassarlo per un attimo e guardarlo in faccia. Ottantadue in Matematica Applicata non gli era andato bene, nemmeno se tutti i compagni avevano preso meno di lui e solo Enki P aveva preso novanta. «Se Enki P ha preso novanta significa che lo potevi prendere anche tu. Sei da meno di lui? Mi sembra che tu faccia apposta a farti superare sempre da qualcuno…», gli aveva detto con la tipica intonazione che usava quando lo rimproverava. Le sue frasi terminavano in crescendo, come una domanda, e aveva il perfido vizio di tenerle sospese nell’aria lasciando gli altri nell’imbarazzo se rispondere oppure no. 9


I voti non gli bastavano mai. Anche la volta che Maat P aveva portato a casa cento in Programmazione non gli aveva dato soddisfazione. Hai fatto il tuo dovere, è il minimo che mi aspetto da te. Così gli aveva detto: il minimo. Per un cento! E ora erano alle solite, una scena già vissuta al ritorno da scuola. Invece di abituarsi, però, con il tempo aveva visto la sua insofferenza farsi più acuta. Fino a quando sarebbe riuscito a sopportarlo e, soprattutto, a trattenersi? Maat P si guardò attorno. Alle pareti scorrevano lenti i Ritratti. Musica off. Luminosità: 100%. Tanto da abbagliare gli occhi, quasi. Nelle case di tutti i suoi compagni i genitori avevano attivato gli schermi murali in modalità personalizzata. Ed ecco allora la famiglia riunita per la Festa della Selezione, i bambini sorridenti al bioparco, papà e mamma orgogliosi sui loro luoghi di lavoro nel giorno del Mostra Cosa Sei Bravo a Fare. Suo padre no. Suo padre era stato l’unico a lasciare il menù impostato dagli installatori sul pacchetto Illustri Perfetti. Intrusi Perfetti, li aveva soprannominati lui in un momento in cui riusciva ancora a scherzarci su. Così in ogni stanza, da quando aveva memoria, facevano continua intrusione le più grandi menti del Sistema. In casa sua le persone di successo – quelle che non avevano vissuto inutilmente, quelle che avevano fatto la differenza per l’umanità – lo avevano visto mangiare, dormire, andare in bagno, studiare, spogliarsi. 10


Se suo padre intendeva ispirarlo in quel modo, si sbagliava di grosso. Da bambino quelle faccione gli avevano fatto paura. La notte cacciava la testa sotto il cuscino, quasi soffocava pur di non vedere i loro occhi fissi su di sé. Un po’ più grande, aveva iniziato a temerle. Si era fatto l’idea che avevano il potere di leggergli i pensieri, che poi ovviamente sarebbero andati a spifferare a suo padre. Adesso, semplicemente, le odiava. Bip Un nuovo messaggio. Suo padre, immobile sulla poltrona, pareva una statua. Stava ancora aspettando che gli rispondesse? Maat P aprì il messaggio. «Gradirei che mi rispondessi quando ti faccio una domanda.» Assieme alla voce aveva alzato anche lo sguardo. Esigeva una risposta o forse delle scuse. Ma per che cosa, poi? Il messaggio però era troppo sconvolgente per non leggerlo. Gentile Maat P G20ZA228, questa comunicazione può davvero cambiare la sua vita e realizzare il suo sogno di giovane! Come certo ricorda, era già stato informato di aver passato la preselezione di accesso al Grande Spettacolo dei Talenti, il talent show riservato ai migliori giovani del Sistema. Tale scelta – operata dal Consiglio per l’Eccellenza della Specie sulla base dei suoi risultati scolastici, dei test attitudinali, delle sue

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particolari predisposizioni genetiche e anche delle sue doti telegeniche – le ha permesso di essere incluso nello Scrutinio Intermedio delle Giovani Promesse che è terminato proprio nei giorni scorsi. Abbiamo ora il grandissimo piacere di informarla che, in base alle scelte operate dalla ristretta Giuria del Consiglio, lei ha superato anche questa seconda fase acquisendo lo stato di P+! Avrà pertanto l’onore di partecipare alle Selezioni Locali che designeranno i nuovi Eccelsi, i finalisti della ventesima edizione del Grande Spettacolo dei Talenti, l’evento mediatico più atteso, più desiderato e più seguito dai giovani di tutto il Sistema. Anche quest’anno sponsor principale saranno le barrette Brix, ideali per lo sviluppo psicofisico dei giovani brillanti come lei, vera speranza per l’umanità intera. Nel documento allegato a questa mail può già trovare qualche utile indicazione su come prepararsi adeguatamente alle Selezioni Locali, oltre alle prime informazioni relative al GST che, le anticipiamo, si svolgerà nel Primo Mese p.v., cui le auguriamo con tutto il cuore di riuscire a partecipare. Ormai è solo a un passo dall’evento, inizi a crederci! Verrà personalmente contattato nei prossimi giorni da un nostro incaricato per ulteriori dettagli e aggiornamenti così come per formalizzare la sua adesione alle Selezioni con la firma dei moduli sulla privacy e l’accettazione incondizionata del Regolamento del GST. Siamo certi che andrà orgoglioso di questo risultato che già le riconosce un’eccellenza fuori dal comune, di cui potrà farsi vanto da subito di fronte a coetanei e adulti. E

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siamo altrettanto certi che non mancheranno da parte sua l’impegno e la dedizione necessari per divenire un Eccelso ed entrare così nell’Albo d’Oro del Sistema. Ricordiamo che, ovviamente, qualora arrivasse a qualificarsi e ad accedere allo show vero e proprio presso lo Studio Uno, sarà necessario ripresentare il Certificato di Perfezione al Validatore presente in aeroporto al momento della partenza. Cordialmente Hator P G7ZB874 Marketing & Communication Director Barrette Brix, un brand del Gruppo Purity

Un Eccelso! Almeno questo ti basterà?, fu il primo pensiero che assalì Maat P, e gli venne voglia di gridarglielo in faccia. Lo deluderò anche questa volta, fu il secondo, subito a ruota. Che gli ricacciò indietro la voglia e la voce. Quella comunicazione che avrebbe dovuto renderlo il ragazzo più felice del Sistema invece l’aveva incastrato. Anzi peggio, l’aveva ucciso. Perché a suo padre non sarebbe bastata la convocazione, no, avrebbe preteso la vittoria. E per lui, che era tutt’altro che un vincente, sarebbe stato ancora peggio, dopo. Gli avrebbe rinfacciato per tutta la vita di aver perso il treno. Quell’uomo era fatto così: si fissava solo su ciò che mancava, mai che guardasse quel che c’era. Lo stomaco gli si contorse come un serpente in una cesta. Puntò lo sguardo su suo padre. 13


Esisteva solo lui nella stanza, sulle pareti gli Illustri si erano via via dissolti. Era lui che gli faceva paura. Lui che lo intimidiva. Lui che sapeva leggergli il pensiero. «Che c’è, ora?», gli chiese. Infatti. Maat P, con la mano che tremava, gli allungò il dispositivo di connessione perché leggesse da solo. Poi attese la sua reazione.

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uori dagli spogliatoi del campo di rugby Adon P tratteneva a stento l’eccitazione per la vittoria del torneo fra la Zona A e la Zona B. Non era stato un fenomeno in campo, ne era consapevole, ma aver trionfato come squadra lo esaltava comunque. Sulla base della mappa genetica nessuno di loro era destinato a eccellere, lo sport era solo uno dei modi per tenere in forma il fisico di giovani uomini. Non mancava di ricordarlo il loro istruttore di Educazione Corporea, con il tono frustrato di chi non aveva le carte giuste per allenare i veri Atleti, quelli che avrebbero dato davvero soddisfazione. Eppure Adon P si sentiva inebriato dal successo. Una sensazione simile a quell’unica volta che aveva esagerato con il sidro clandestino durante una gita scolastica, la sera in camera con i compagni, e per fortuna nessuno li aveva scoperti. Non l’aveva sempre pensata così, solo un anno prima gli sarebbe bastato partecipare al torneo per potenziare i muscoli, la coppa sarebbe stata solo la ciliegina sulla torta. Ultimamente invece era cambiato. Vincere non era più un 15


fatto secondario. Gli interessava primeggiare, emergere in ogni occasione. Anzi, se non accadeva si abbatteva, cadeva in uno stato di prostrazione per lui prima inconcepibile e da cui faticava a risollevarsi. Un pensiero improvviso gli investì l’anima: non è che sto diventando come loro? Il vento trascinò fino a lui l’odore delle neosalamelle senza grassi che saliva dal portico e stava iniziando a saturare l’aria. Il barbecue a vapore stava andando da tempo, era più lento delle vecchie griglie, ma molto più salutare; in quel modo la carne non denaturava e restava integra nelle sue proprietà. Gli allenatori avevano allestito la cena del dopo-partita sotto le grandi querce del parco e attendevano i ragazzi seduti ai tavoli, chiacchierando entusiasti. Sui loro dispositivi mobili era comparsa la notizia che nel pomeriggio era stato superato il record sugli ottocento metri. Le mutazioni introdotte sul cromosoma 11 degli Atleti della Generazione 19 avevano portato le prestazioni fisiche a un livello ancora superiore; velocità e resistenza non erano mai state così elevate. Anche il suo amico Mot P aveva l’acquolina in bocca, con la differenza che le neosalamelle non le avrebbe potute toccare. Una vera tortura per uno come lui che aveva sempre fame. Solo due giorni prima non aveva superato il Controllo Sanitario Mensile ed era stato messo sotto Sorveglianza Alimentare, il programma che avrebbe tenuto monitorati i suoi pasti per il mese successivo. Guai a sgarrare, se non avesse seguito la dieta e i parametri biochimici non fossero rientrati nella norma se ne sarebbe pentito amaramente: 16


prima il Biasimo Pubblico evidenziato sul suo profilo social, poi il Declassamento a P- nel caso di un ulteriore mese senza risultati. Nei sessanta giorni a venire si sarebbe giocato il suo futuro, per sempre. Era davvero troppo nervoso per la fame, lo si vedeva da come sbatteva le palpebre. Faceva pena vederlo strizzare gli occhi in quel modo. Adon P, che aveva superato a pieni voti il Controllo, pensò fosse il caso di evitare l’argomento cibo. «Stavolta gliele abbiamo suonate davvero!», gli disse mentre si dirigevano verso il gruppetto di compagni riunito davanti al bar. I borsoni sbatacchiavano sulle gambe e i capelli gocciolavano di doccia. «E pensare che nel torneo dell’anno scorso ci avevano ammazzati!» Bingo! Mot P aveva abboccato. «Vuol dire che siamo diventati dei campioni!», rincarò la dose. «Speriamo non siano diventati dei pappamolle loro, piuttosto…» Bip Un nuovo messaggio. Adon P si interruppe. Ficcò la testa dentro il borsone e si mise a rovistare in mezzo alla roba bagnata. «Ma dove s’è cacciato?» Il dispositivo di connessione era rimasto nella tasca dell’accappatoio. Lo tirò fuori, umido. Passò una mano sullo schermo per asciugarlo. «Che succede?», gli chiese Mot P. 17


Era sbiancato in volto. Gentile Adon P G20ZA531, questa comunicazione può davvero cambiare la sua vita e realizzare il suo sogno di giovane! Come certo ricorda, era già stato informato di aver passato la preselezione di accesso al Grande Spettacolo dei Talenti, il talent show riservato ai migliori giovani del Sistema. Tale scelta – operata dal Consiglio per l’Eccellenza della Specie sulla base dei suoi risultati scolastici, dei test attitudinali, delle sue particolari predisposizioni genetiche e anche delle sue doti telegeniche – le ha permesso di essere incluso nello Scrutinio Intermedio delle Giovani Promesse che è terminato proprio nei giorni scorsi. Abbiamo ora il grandissimo piacere di informarla che, in base alle scelte operate dalla ristretta Giuria del Consiglio, lei ha superato anche questa seconda fase acquisendo lo stato di P+! Avrà pertanto l’onore di partecipare alle Selezioni Locali che designeranno i nuovi Eccelsi, i finalisti della ventesima edizione del Grande Spettacolo dei Talenti, l’evento mediatico più atteso, più desiderato e più seguito dai giovani di tutto il Sistema. Anche quest’anno sponsor principale saranno le barrette Brix, ideali per lo sviluppo psicofisico dei giovani brillanti come lei, vera speranza per l’umanità intera. Nel documento allegato a questa mail può già trovare qualche utile indicazione su come prepararsi adeguatamente alle Selezioni Locali, oltre alle prime informazioni relative al GST che, le anticipiamo, si svolgerà nel Primo Mese p.v.,

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cui le auguriamo con tutto il cuore di riuscire a partecipare. Ormai è solo a un passo dall’evento, inizi a crederci! Verrà personalmente contattato nei prossimi giorni da un nostro incaricato per ulteriori dettagli e aggiornamenti così come per formalizzare la sua adesione alle Selezioni con la firma dei moduli sulla privacy e l’accettazione del Regolamento del GST. Siamo certi che andrà orgoglioso di questo risultato che già le riconosce un’eccellenza fuori dal comune, di cui potrà farsi vanto da subito di fronte a coetanei e adulti. E siamo altrettanto certi che non mancheranno da parte sua l’impegno e la dedizione necessari per divenire un Eccelso ed entrare così nell’Albo d’Oro del Sistema. Ricordiamo che, ovviamente, qualora arrivasse a qualificarsi e ad accedere allo show vero e proprio presso lo Studio Uno, sarà necessario ripresentare il Certificato di Perfezione al Validatore presente in aeroporto al momento della partenza. Cordialmente Hator P G7ZB874 Marketing & Communication Director Barrette Brix, un brand del Gruppo Purity

Adon P era rimasto impietrito. Il momento decisivo era dunque così vicino? Presto la sua missione sarebbe arrivata a compimento. Quella comunicazione avrebbe dovuto trovarlo lucido e razionale, non era certo inattesa: ci si stava preparando da una vita. Ecci19


tazione, entusiasmo, impazienza, ecco che cosa si sarebbe aspettato di provare. Cos’era invece quel blocco in gola che impediva alla saliva di scendere? Cos’era quella faccia che aveva fatto chiedere a Mot P: «Che c’è, è successo qualcosa di brutto?».

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QUINDICESIMO GIORNO. PRIMO MESE. ANNO SETTANTATRÉ DALLA FONDAZIONE DEL SISTEMA.


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LUIGI BALLERINI medico e psicoanalista, vive a Milano con la moglie e i suoi quattro figli. Dice sempre di essere fortunato perché incontra molti giovani, sia nel suo studio professionale, sia presso scuole o centri culturali in occasione di incontri con l’autore e corsi di scrittura per ragazzi. È giornalista pubblicista, scrive di scuola, educazione e giovani su quotidiani e periodici. Da anni pubblica romanzi per bambini e ragazzi e nel 2014 ha vinto il premio Andersen. Per Il Castoro ha pubblicato anche Io sono Zero (Premio Bancarellino 2016).

Luigi Ballerini

[Im]Perfetti

Anno Settantadue dalla Fondazione del Sistema. L’ingegneria genetica divide la società in due rigide classi: i Perfetti, programmati per l’eccellenza, e gli imperfetti, nati da donna e destinati ai lavori più umili. È il momento che tutti attendono: sta per cominciare il GST, il grande talent show che decreterà il migliore tra i Perfetti di tutto il Sistema. Tre ragazzi sono fra i concorrenti selezionati: Eira P, bella e spavalda, è abituata a essere la prima in tutto; Maat P, ironico e diffidente, deve dimostrarsi all’altezza delle ambizioni del padre; Adon P, calmo e determinato, non può accettare niente di meno della vittoria. Il successo è un destino scritto nei loro geni. Eppure, ciascuno di loro nasconde un segreto inconfessabile. Insieme scopriranno qual è il vero prezzo della perfezione e quanto costa il richiamo della libertà.

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Grafica di copertina: PEPE nymi Foto: © Adrianna Williams/Corbis


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