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attività di promozione della salute
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Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione alla Salute Azienda alla Sanitaria Firenze Report Educazione Salute 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione Salute Azienda Azienda Sanitariaalla Firenze Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto sulle attività di promozione della salute Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze Report 2008 rapporto
Report delle attività di promozione della salute per l’anno 2008
Report 2008
Educazione alla Salute Azienda Sanitaria Firenze
Report 2008 rapporto sulle attivitĂ di promozione della salute
A cura di Sara Bellini, nell’ambito della collaborazione con l’Università di Bologna, corso di laurea specialistica in Scienze della Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, per la stesura della tesi “Comunicare una struttura che promuove salute. Il Report 2008 della Struttura Semplice Educazione alla Salute dell’Azienda Sanitaria Firenze”. www.cedeas.net
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INTRODUZIONE L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come una condizione di benessere fisico, psichico e sociale. L’evidenza scientifica considera gli stili di vita scorretti come i principali fattori di rischio e causa di molte patologie: l’86% dei decessi, il 77% della perdita di anni di vita in buona salute, il 75% delle spese sanitarie. E infatti la nuova sanità pubblica non è chiamata esclusivamente alla diagnosi ed alla cura della persona, ma anche ad orientare le sue azioni verso la prevenzione e la promozione della salute, intesa quale intervento verso i fattori di rischio/determinanti della salute che, come ormai è noto, sono almeno in parte modificabili. Le malattie cardiovascolari, i tumori, il diabete, le malattie respiratorie croniche, i problemi di salute mentale e disturbi muscolo-scheletrici hanno in comune fattori di rischio evitabili con modifiche del comportamento: fumo di tabacco, obesità e sovrappeso, uso di alcol, scarso consumo di frutta e verdura, sedentarietà, eccesso di grassi nel sangue e ipertensione arteriosa. Sono questi gli ambiti in cui l’Educazione alla Salute organizza i propri progetti ed obiettivi. Il processo di responsabilizzazione individuale e collettiva su scelte di vita più sane interviene dunque in merito alla possibilità di conservare e migliorare il ben-essere proprio e del gruppo sociale a cui si appartiene, in definitiva a guadagnare/produrre salute. Importante è dunque da un lato rafforzare la capacità del cittadino di fare scelte consapevoli per la salute (empowerment) favorendo l’acquisizione di stili di vita sani, dall’altro avviare strategie integrate e intersettoriali tra i diversi attori del sistema al fine di condividere obiettivi comuni sulla salute. Il primo Report dell’Educazione alla Salute della ASL di Firenze, che è struttura in Staff alla Direzione Sanitaria, è stato progettato per evidenziare le varie attività di promozione di sani stili di vita adottate nell’arco di un anno. L’intento non è solo di elencare le iniziative che la ASF conduce nell’obiettivo di promuovere/produrre salute e quindi dare valore alla comunicazione interna/esterna, ma anche quello di “dare conto” agli stakeholders e facilitare la condivisione e il consolidamento degli interventi di informazione e sensibilizzazione sui temi della salute. La promozione di corretti stili di vita dovrebbe essere mirata alle specifiche condizioni fisiche, psichiche, anagrafiche, sociali della popolazione: dall’adolescente non ancora fumatore al fumatore adulto, dalla donna in gravidanza alla donna in menopausa, dai bambini stranieri nella scuola alla famiglia e dall’uso dei farmaci alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, e così via. In tal senso la promozione di corretti stili di vita, oltre che
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strumento di prevenzione, diventa supporto ai percorsi terapeutici in un modello assistenziale per la presa in carico “proattiva” dei cittadini, che fa riferimento alla sanità d’iniziativa. Nel Report gli approcci che mirano a valorizzare le risorse “salutogeniche” presenti nel territorio sono presentati in maniera molto semplice, sotto forma di progetti e divisi per stile o ambito di attuazione. Così sono raccontate le attività nella “Scuola che promuove salute” che raggiungono in un anno scolastico circa 40.000 studenti, oltre al personale scolastico e alle famiglie; gli eventi in occasione di giornate su temi come fumo, donazione d’organi, prevenzione cardiovascolare, che favoriscono la comunicazione e l’alfabetizzazione per la salute (health literacy) con il cittadino. Le strategie di promozione della salute sono caratterizzate dalla “intersettorialità” e dalla “alleanza”. Al suo interno la ASL 10 realizza i progetti attraverso una “task force” di professionisti che fanno parte dell’organizzazione territoriale e ospedaliera tra cui il Dipartimento Dipendenze, la Farmaceutica territoriale, Il Dipartimento della Prevenzione e la Medicina dello sport, Il Dipartimento della Salute mentale, i Centri Consulenza Giovani, la Dietetica professionale, i Presidi Ospedalieri, i servizi di Immunoematologia e di Allergologia, il Coordinamento donazione e trapianti, ecc. Altri partner sono tutti i soggetti potenzialmente in grado di influenzare lo stato di salute della popolazione e i suoi fattori determinanti fino all’ambiente, gli stili di vita, le condizioni socio-economiche e, naturalmente, l’accesso ai servizi. In particolare, nella nostra esperienza, sono coinvolti le Società della Salute e i Comuni, la Provincia, la Scuola e l’Ufficio Scolastico Regionale, il privato sociale, il volontariato e l’imprenditoria della produzione e della distribuzione commerciale che, in molti casi, sostiene in partnership i costi delle azioni. In tutti i casi le collaborazioni sono descritte sotto forma di “norma”, sia legge, patto, protocollo, convenzione. L’Educazione alla Salute è garante della validità scientifica degli obiettivi e dei risultati attesi. Per il prossimo biennio è chiaro l’impegno al mantenimento e allo sviluppo delle attività descritte attraverso il Report. Infine, possiamo accennare all’ambito delle verifiche e delle valutazioni, cosa che ci permette anche di delineare le prospettive future. Risulta dalla lettura delle singole schede che costituiscono il grosso del Report, come verifiche - soprattutto di processo - vengano regolarmente effettuate “in corso d’opera” e altre verifiche e/o valutazioni, a diversi livelli, vengano svolte, secondo lo sviluppo dei singoli progetti, nell’ambito delle reti (a volte come si può notare, complesse) con le quali i progetti vengono condivisi e dei territori nei quali essi si sviluppano. Nello specifico dei progetti con la scuola, la scelta/l’orientamento, non solo della nostra Azienda, di sviluppare tutti i temi coerentemente con le
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metodologie della Life Skills (LSE) e della Peer Education (PE), che richiedono la formazione e il tutorato degli insegnanti e la condivisione di progetti specifici destinati agli alunni, sposta naturalmente il momento della valutazione, in genere, nel triennio successivo all’attivazione del progetto, salve restando le necessarie verifiche in itinere. Parallelamente a questi nuovi orientamenti sulle “metodologie d’elezione”, all’ordine del giorno dei decisori regionali, è l’evoluzione della stessa organizzazione dei servizi EaS delle Aziende Sanitarie. A titolo esemplificativo, il caso della recentissima deliberazione n. 29 del 22 gennaio 2009 “Azioni di promozione della salute per il biennio 2009/2010 con particolare riferimento al benessere nei giovani”, con la quale la Giunta Regionale ha individuato la Azienda Sanitaria di Firenze come polo di riferimento regionale per l’Area Vasta Centro (Aziende Sanitarie di Empoli, di Prato, di Pistoia) – per le altre due Aree Vaste regionali essendo state individuate le Aziende Sanitarie di Grosseto e di Lucca - , in virtù dell’esperienza maturata, della elaborazione e attuazione di strategie e programmi regionali, delle competenze acquisite sulle metodologie riconosciute dall’OMS. La prospettiva è quindi quella di concretizzare una funzione di cerniera tra gli indirizzi regionali e gli interventi di educazione alla salute nell’ambito territoriale di area vasta. In particolare, già dal 2009 è prevista la realizzazione del progetto “Di testa mia”, già sperimentato con successo dalla Regione Toscana nel 2008, che prevede la partecipazione diretta di ragazze e ragazzi per sviluppare idee su servizi e interventi finalizzati al benessere dei giovani, attraverso un bando di concorso di idee e un campus residenziale secondo un nuovo modello di “amministrazione condivisa” e di riconoscimento della partecipazione diretta del cittadino. Nel presentare il Report, l’occasione è gradita per ringraziare le strutture e i professionisti che con competente lavoro di rete dedicano la loro esperienza e la loro disponibilità per attuare programmi d’informazione, educazione e sensibilizzazione sui temi fondamentali per la tutela e la promozione della salute. Stefania Polvani direttore SS EaS
Introduzione
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Nota al testo Nel testo che segue per indicare i diversi gradi di scuola vengono utilizzate le diciture “scuola dell’infanzia” per indicare la scuola materna, “scuola primaria” per la scuola elementare, “scuola secondaria di primo grado” per la scuola media inferiore, “scuola secondaria di secondo grado” per la scuola media superiore.
Tutti i progetti prevedono, sia nella fase di progettazione che in quelle di organizzazione e attuazione, la partecipazione dell’Educazione alla Salute; per questo motivo, in fondo a ciascuna scheda, il paragrafo che elenca i servizi coinvolti nel progetto deve essere sempre letto come preceduto da “oltre alla struttura di Educazione alla Salute….”
Ogni progetto ha un referente che funge da persona contatto. In ciascuna scheda di progetto quindi si trova una sigla che indica tale referente che può essere contattato attraverso il CeDEaS Centro di Documentazione per l'Educazione alla Salute per l'Area Vasta Centro - ASF via di San Salvi, 12 - pad. 27 - 50135 Firenze tel.: 0556263305 - Fax 0556263302 cedeas@asf.toscana.it http://cedeas.asf.toscana.it
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PRESENTAZIONE DELLA S.S. EDUCAZIONE ALLA SALUTE Missione Realizzare progetti con l’obiettivo di: • dare informazioni per migliorare la propria salute adottando comportamenti consapevoli e stili di vita corretti; • dare strumenti per modificare abitudini sbagliate che rappresentano un rischio per la salute della persona e della comunità.
Visione Contribuire a produrre e guadagnare salute per il cittadino e per la comunità.
Attività La Struttura d’Educazione alla Salute progetta le azioni a partire dai determinanti di salute e dai fattori di rischio che incidono sullo stato di salute della popolazione. Infatti, le malattie più importanti come quelle cardiovascolari, i tumori, il diabete, le malattie respiratorie croniche, i problemi di salute mentale e disturbi muscolo-scheletrici hanno in comune fattori di rischio evitabili con modifiche del comportamento: fumo di tabacco, obesità e sovrappeso, uso e abuso di alcol, scarso consumo di frutta e verdura, sedentarietà, eccesso di grassi nel sangue e ipertensione arteriosa.
Funzioni previste dal Regolamento di organizzazione dell’Azienda Sanitaria Firenze (DEL DG 39 DEL 31/01/2003) 1. Cura, in stretto collegamento con le strutture organizzative funzionali e professionali interessate, la promozione, la pianificazione, il coordinamento e la realizzazione di progetti finalizzati alla promozione della cultura della salute attraverso l’erogazione da parte dell’ASL di prestazioni sanitarie essenzialmente di tipo educativo ed informativo che, come tali, fanno parte delle modalità erogative dei diversi livelli di assistenza. 2. Promuove la realizzazione e lo sviluppo di progetti integrati con le Istituzioni, gli Enti, le Associazioni del territorio impegnati a vario titolo sui temi della promozione della salute, e il coordinamento delle forme di partecipazione e finanziamento, anche attraverso la stipulazione di protocolli. 3. Attua lo sviluppo e lo studio di indicatori di efficacia degli interventi educativi. 4. Effettua la sperimentazione di modelli di intervento innovativi. 5. Promuove la formazione e l’aggiornamento del personale in tema d’educazione alla salute e promozione della cultura della salute e l’attuazione di corsi. 6. Assicura la gestione del Centro di Documentazione e la partecipazione alla rete regionale e nazionale dei Centri di Documentazione per l’Educazione alla Salute.
Presentazione EaS
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7. Promuove ed organizza mostre, conferenze, seminari e convegni, iniziative editoriali e documentali. 8. Facilita le reti di collaborazione con i medici di medicina generale ed i pediatri nonché con gli ordini e collegi professionali. 9. Partecipa al Comitato Etico Locale ed alla promozione delle iniziative di sensibilizzazione. 10. Effettua informazione specifica, in stretta collaborazione con l’URP, alla popolazione anche con utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa. 11. Cura la stesura e l’inoltro alla Regione Toscana e/o al Ministero della Sanità, e/o altri Enti o organismi, dei progetti di educazione alla salute ai fini della copertura finanziaria. 12. Adotta gli atti di competenza, incluse le relative liquidazioni, ad eccezione dei seguenti atti di competenza del Direttore Generale: • approvazione di progetti relativi alla materia; • adozione protocolli d’intesa con Istituzioni, Associazioni ed altri soggetti esterni.
Organizzazione La Struttura è inserita nello staff della Direzione Sanitaria Aziendale e collabora con tutti i settori dell’Azienda attraverso una rete di referenti per l’Educazione alla Salute indicati dai Responsabili dei Dipartimenti /Strutture operative coinvolte. Per quanto riguarda l’organizzazione interna al servizio, tra gli operatori della Struttura sono individuati dei referenti di zona.
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CeDEaS (Centro di Documentazione per l'Educazione alla Salute) Il Centro di Documentazione per l'Educazione alla Salute (CEDEAS), nato nel 1995 all’interno del Servizio Educazione alla Salute, dall’accorpamento dei centri e dei materiali documentari delle 10 USL confluite nell’Azienda Sanitaria di Firenze, ha come obiettivo quello di fornire una costante attività di documentazione e selezione dell’informazione a sostegno di operatori e progetti del servizio e di mettere a disposizione di chiunque si occupi di prevenzione e di educazione alla salute un supporto qualificato di documenti, esperienze, dati, strumenti bibliografici e multimediali. Il Centro ha il compito di: • contribuire allo sviluppo di attività e metodologie educative in tema di salute • fornire consulenza relativamente all’impiego della documentazione nell’ambito di progetti ed iniziative di promozione della salute • promuove riflessioni ed elaborazioni in ambito formativo • collaborare con la Regione Toscana e con altri centri di documentazione presenti sul territorio regionale e nazionale. La fruizione dei servizi è aperta a: • personale socio-sanitario • scolastico • degli enti locali • associazioni del volontariato • del mondo del lavoro • a tutti coloro che sono impegnati in attività di studi, ricerca o intervento nel campo dell'educazione e della promozione della salute. L’attività di documentazione del Centro, nell’ambito delle tematiche e delle riflessioni tipiche dell’educazione alla salute, si è sviluppata negli ultimi anni toccando i temi della bioetica, delle biotecnologie, del disagio fisico e psichico, delle migrazioni, ma anche temi più trasversali, attinenti alla sfera educativa più globale quali l’educazione delle Life Skills e la Peer Education.
BIBLIOTECA, VIDEOTECA ED EMEROTECA: il CEDEAS dispone di un ricco patrimonio documentario che si compone di oltre 3500 titoli monografici, circa 500 video e 140 testate di rivista, delle quali circa 50 correnti, oltre ad un ampio repertorio di materiali multimediali, pacchetti didattici e una vasta rassegna di progetti sviluppati nel campo dell’educazione alla salute. La consistenza documentaria di biblioteca, videoteca ed emeroteca è costantemente incrementata sulla base di ricerche bibliografiche specifiche effettuate dagli operatori in funzione dell’aggiornamento dell’informazione offerta ed in base a richieste ed esigen-
Presentazione EaS
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ze espresse dagli utenti. Il Cedeas offre un servizio di orientamento, reference e supporto bibliografico e fornisce, su richiesta, bibliografie e sitografie. La documentazione può essere consultata in loco o presa in prestito.
COMUNICAZIONE per la salute: elaborazione e produzioni di materiale informativo e di documentazione e di strumenti di supporto ad attività e progetti Il Centro ha uno specifico settore per la produzione di strumenti e documentazione per l’EaS, dotato di competenze e attrezzatura dedicata. Il centro ha maturato nel tempo, man mano che il tema della comunicazione per la salute acquisiva significato per la promozione della salute, competenze specifiche che hanno contribuito ad uno sviluppo dell’attività di ideazione, illustrazione, impaginazione e produzione di materiali grafici (pieghevoli, volantini, opuscoli, manifesti e poster, volumi….), video e multimediali (spot e documentari su nastro magnetico e su supporti digitali, CD e video, pacchetti didattici,), informativi, didattici, educativi, quali strumenti di supporto a manifestazioni, eventi e campagne di comunicazione su temi di salute e di documentazione di progetti. Tale attività è legata a progetti condivisi con i servizi aziendali, ma sempre di più anche con Enti (Comuni, SdS, ….) ed associazioni del territorio.
Sito Web: Quale attività di comunicazione del servizio EaS, il Cedeas cura la pubblicazione del sito (cedeas.net) che rende conto dell’insieme delle attività dell’EaS nell’Azienda Sanitaria Firenze. Sul sito é possibile trovare informazioni sull’attività del Centro e del servizio di riferimento:le diverse sezioni permettono di reperire tutte le informazioni e i materiali disponibili (catalogo di libri, riviste, materiali multimediali raccolti e prodotti dal Centro), i progetti di promozione della salute attivi all’interno dell’ASF (nella scuola e sul territorio), i siti utili per la ricerca tematica, i corsi e le iniziative, la normativa di riferimento, approfondimenti tematici, …..: un indice in continuo sviluppo con spazi dedicati agli operatori.
Diffusione dei progetti e dei materiali: la diffusione dei materiali messi a disposizione dal centro avviene attraverso: • l’adesione al document delivery nell’ambito delle reti regionali e nazionali: SDIAF (catalogo delle biblioteche dell’area fiorentina); LIR (libri in rete: catalogo delle biblioteche toscane); ACNP (catalogo nazionale dei periodici (presso l’Università di Bologna) • l’apposito spazio sul sito • l’utilizzazione delle Newsletter
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• il coordinamento per l’Area Vasta Centro del progetto regionale “parole di salute @lla tua biblioteca” PAROLE DI SALUTE@LLA TUA BIBLIOTECA: il progetto ha, tra le attività del Centro, una posizione a sé. Parole di salute è un progetto dedicato alle biblioteche del territorio, promosso già dal 2006 dagli assessorati regionali alla cultura e alla salute. Si rivolge alle reti bibliotecarie e alle singole biblioteche, che progettano e sviluppano azioni, coordinate e sostenute metodologicamente dal Cedeas, rispetto al territorio dell’Area Vasta Centro. Il Centro collabora con altri soggetti interni all’Azienda Sanitaria o operanti sul territorio in ambito socio-sanitario, in base a progetti condivisi. Collabora regolarmente con la Regione Toscana, sia come centro di produzione sia come punto di diffusione dei materiali prodotti nell’ambito di progetti e iniziative attinenti all’educazione alla salute.
Titolo
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Società della Salute di Firenze
Comune di Firenze
PROTEGGITI DALLE CADUTE: IN BICICLETTA USA IL CASCO E FALLO USARE A TUO FIGLIO La bicicletta è un attrezzo-gioco per i bambini ma è pur sempre un mezzo di trasporto e come tale deve essere considerata, se viene usata sulla strada. Società della Salute di Firenze
Comune di Firenze
In caso di incidente o caduta, la testa è sicuramente la parte più vulnerabile. Proprio per questo è assolutamente necessario l’uso del casco di protezione che ha il compito di assorbire parte dell’energia dell’urto.
I bambini devono usare il casco di cui vanno da soli in bicicletta ma anche se vengono trasportatile nel seggiolino o nel rimorchio In auto tutti, conducente e passeggeri, devono utilizzare cinture di sicurezza. dellaQuesto bicicletta dell’adulto. Per i bambini piccoli, bisogna usare il seggiolino. è un accorgimento molto semplice ma estremamente efficace nelNei ridurre le specializzati conseguenzesono di un negozi in commercio incidente stradale: circa i due terzi delle lesioni caschi gravi o mortali potrebbero per bambini a essepartire da una re evitate da un uso regolare dei cosiddetti mezzi di ritenuta. cranica di 46 cm (riferibile circonferenza
IN AUTO TUTTI DEVONO VIAGGIARE SICURI protezione dal momento in
all’età di 1 anno circa). È importante che tutti utilizzino i sistemi di ritenuta in auto, particolarmente i I caschi, per essere definiti “sicuri” devono bambini che, per la loro stessa struttura fisica, sono più vulnerabili degli adulti essere contrassegnati dall’indicazione EN ai traumi. 1078 dallalasigla È sbagliato pensare che in città o per tragitti brevi nonevalga penaCE. usare il seggiolino; per il bambino un impatto alla velocitàQuando di 50 km senza seggioci all’ora si muove su due ruote la buona lino corrisponde ad una caduta libera di 10 metri! abitudine di indossare il casco deve conservarsi tutta la vita. Per essere sicuri della protezione il seggiolino deve essere omologato (avere, cioé, un’etichetta arancione con la sigla ECE R44/03 o successive) e deve essere montato ed utilizzato correttamente. I seggiolini, inoltre, devono essere usati fin dai primi giorni di vita, seguendo attentamente le istruzioni riportate nel manuale. La scelta del seggiolino deve essere fatta in base al peso del bambino. Fino a 9 Kg di peso il bimbo deve essere trasportato in senso contrario alla marcia dell’auto. Il posto più adatto è il sedile posteriore, al centro, (che protegge anche da eventuali urti laterali) oppure il sedile anteriore, ma solo se l’airbag è stato disattivato. Dopo 9 Kg il seggiolino può essere rivolto nel senso di marcia.
a cura di: ASF/Dipartimento di Prevenzione/UU.FF. Sanità Pubblica, SS. Educazione alla Salute - FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri, sez. di Firenze - ISDE, Medici per l’Ambiente sez. di Firenze
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e STATE in SALUTE GUSTATE ALTRO... provate le bevande analcoliche... Questo esercizio aderisce all’iniziativa
Tu PUOI smettere di fumare Le attività dei Centri Antifumo si esplicano attraverso il trattamento della dipendenza da nicotina con diverse modalità: • counseling individuale
Tu PUOI smettere di fumare Buoni motivi per smettere • potrai godere di buona salute • le tue prestazioni fisiche saranno migliori e ti sentirai ancora più in forma
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PER INFORMAZIONI sui rischi lavorativi per la gravidanza e per il periodo dal quarto al settimo mese dopo il parto vi potete rivolgere ai seguenti indirizzi:
ZONA SUD EST Responsabile Struttura
AZIENDA SANITARIA DI FIRENZE DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE
Indirizzo Telefono Fax
ZONA FIRENZE Responsabile Struttura Indirizzo Telefono Fax E-mail
Dott. Francesco Carnevale U.F. PISLL (Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro) (Firenze) Via della Cupola, 64 - 50145 Firenze 055/342331 - 055/34233221 055/301293 pisll.fi@asf.toscana.it francesco.carnevale@asf.toscana.it
ZONA NORD OVEST Responsabile Struttura Indirizzo Telefono Fax E-mail
Indirizzo Telefono Fax E-mail
Indirizzo Telefono Fax E-mail
Struttura
U.F. PISLL (Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro) (Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Sesto Fiorentino, Vaglia) Via Righi, 8 – 50019 - Sesto Fiorentino 055/4498401 - 055/4498400 055/4498397 aldo.tomassini@asf.toscana.it pisll.nordovest@asf.toscana.it
Indirizzo Telefono Fax E-mail
CeDEaS - Centro di Documentazione per l'Educazione alla Salute per l’Area Vasta Centro
U.F. PISLL (Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro) (Figline Valdarno, Incisa Valdarno, Reggello, Rignano sull’Arno) Via Chiantigana,37 - 50126 Firenze 055/6534704 - 055/6534703 055/6532383 (Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, Impruneta, Pelago, Pontassieve, Rufina, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa) Via G. da Verrazzano, 2 - 50063 Figline V.no 055/9508260 - 055/9508328 055/9508229 pisllsudest@asf.toscana.it mauro.giannelli@asf.toscana.it
ZONA MUGELLO Responsabile
Dr. Aldo Tomassini
(Lastra a Signa, Scandicci, Signa) Via Rialdoli, 80 - 50018 Scandicci 055/7294291 - 055/7294293 055/7294227 pisll.scandicci@asf.toscana.it stefania.riccucci@asf.toscana.it
Ing. Mauro Giannelli
Dott. Roberto Bolognesi U.F. PISLL (Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro) (Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, San Piero a Sieve, Scarperia, Vicchio) Viale IV Novembre, 93 - Borgo S. Lorenzo 055/8451625 - 055/8451626 055/8451628 pisll.mugello@asf.toscana.it roberto.bolognesi@asf.toscana.it
La domanda di astensione anticipata per la gravidanza o per il periodo dal 4° al settimo mese dopo il parto può essere presentata presso le UF Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro dove è collocata l’azienda oppure presso la Direzione Provinciale del Lavoro viale S. Lavagnini n. 9 tel. 055-460441 fax 055- 472620
Metti al sicuro la tua gravidanza
Proloco di Firenzuola
Comune di Firenzuola
I primi mesi sono quelli più a rischio Non aspettare Informati
Comunicazione per la salute
Dipartimento della Prevenzione Dipartimet o delle Cure Primarie
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Obiettivi di budget 2008 OBIETTIVI DI ATTIVITÀ E DI PERFORMANCE 1. Obiettivi relativi ai progetti: - Azioni per la giornata mondiale senza fumo di tabacco (31 maggio): presenza di almeno 6 classi la mattina; presenza di almeno 250 persone la sera. - Sicurezza stradale Mugello: tre giorni per scuole medie superiori (almeno 300 alunni) e addetti ai lavori (almeno 50). - NAME: chiusura entro fine anno. - Allenarsi al benessere: realizzazione delle azioni del 2° anno; presenza di almeno 6 classi alla staffetta “Corri e sfumati”. - Corsi di formazione come da piano aziendale: realizzazione di 5 corsi. - Collaborazione/coordinamento per interventi informativi e di comunità (sui progetti: riguardiamoci il cuore, alcol e tramautismi, sale iodato, donazione organi, prisma): realizzazione della rete secondo gli accordi. - CeDEaS Coordinamento progetti con biblioteche, attività di documentazione (raccolta, produzione e diffusione) e comunicazione per la salute: n. documentazione acquisita/catalogata; n. documentazione prodotta/disseminata; azioni comunicative. 2. Obiettivi relativi alle condizioni di lavoro per i responsabili: - Lavoro di gruppo al fine di favorire la comunicazione, l’informazione e l’organizzazione del lavoro secondo logiche di team: presentazione di progetti che favoriscano il lavoro condiviso sia interno che esterno alle strutture, redazione di verbali di riunioni periodiche dalle quali risulti la condivisione dell’attività lavorativa della struttura. 3. Favorire il tasso di risposta all’indagine di clima. OBIETTIVI DI COMPATIBILITÀ CON LE RISORSE ASSEGNATE 1. Rispetto del budget assegnato. 2. Contenimento del personale. 3. Fund raising.
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Obiettivi triennali per i Piani Integrati di Salute con la SdS Nella scuola: sviluppo e razionalizzazione degli interventi informativi, educativi e di promozione della salute con metodologia integrata. Massima diffusione (in termini d’aumento del numero delle scuole e della task force d’operatori) delle metodologie Life Skills e Peer Education. Nella popolazione: aumento del numero d’eventi di comunità per la promozione della salute (per esempio Giornata Mondiale Fumo, Riguardiamoci il Cuore). Nella comunicazione per la salute: valorizzazione costante e messa a disposizione del Centro di Documentazione di Area Vasta interno alla Struttura di Educazione alla Salute.
Stakeholder Popolazione Ordini Professionali
Medici di Medicina Generale e Pediatri Dipartimenti e Servizi Aziendali
Scuole Associazioni Volontariato
EaS
Sindacati
Società della Salute Università
Pubbliche Amministrazioni (Comuni, Regione ecc.)
Ufficio Scolastico Regionale Media
Contesto
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CONTESTO AZIENDA SANITARIA FIRENZE (ASF) L’Azienda Sanitaria di Firenze è stata istituita il primo gennaio 1995 a seguito della nuova normativa nazionale e regionale che ridefinisce la legge 833/78 d’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale. L’Azienda riunifica la gestione dei servizi socio-sanitari sia territoriali che ospedalieri, precedentemente erogati dalle 10 ex Unità Sanitarie Locali presenti sul territorio della provincia di Firenze, con esclusione dei comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e Vinci. Gli ospedali dell’ASF sono: Santa Maria Nuova (Firenze), Piero Palagi (Firenze), Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio (Firenze), Santa Maria Annunziata (Bagno a Ripoli), Serristori (Figline Valdarno), Nuovo Ospedale del Mugello (Borgo San Lorenzo). Sul territorio di competenza sono inoltre presenti due Aziende Ospedaliero-Universitarie a gestione autonoma: l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi e l'Azienda OspedalieroUniversitaria Meyer. La missione dell’Azienda è prendersi cura della salute della popolazione ossia promuovere il benessere fisico e psichico della popolazione: • Prevenire le malattie • Curare • Mantenere il più alto livello d’autonomia e qualità della vita dei cittadini I principi ispiratori della missione sono: La centralità dei cittadini La qualità e l’efficacia dell’assistenza L’umanizzazione e l’accoglienza La soddisfazione dei cittadini L’universalità e l’equità delle prestazioni La continuità assistenziale La partecipazione e la tutela dei diritti dei cittadini La valorizzazione delle persone che lavorano in azienda Le migliori condizioni di lavoro La sostenibilità economica, l’efficacia e l’efficienza L’integrazione e il raccordo istituzionale con gli enti locali, le altre aziende, i partner privati e le associazioni di volontariato
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MUGELLO 11 Comuni: Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, San Piero a Sieve, Scarperia, Vicchio Popolazione: 66.419 abitanti Superficie: 1.290,13 Km2
FIORENTINA NORD-OVEST 8 Comuni: Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa e Vaglia Popolazione: 210.811 abitanti Superficie: 375,04 Km2
FIRENZE Popolazione: 364.665 abitanti Superficie: 102,41 Km2
FIORENTINA SUD-EST 13 Comuni: Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Figline Valdarno, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa in Val d’Arno, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa Popolazione: 165.879 abitanti Superficie: 1.011,26 Km2
TERRITORIO L’ASF comprende 33 comuni ed ha un bacino d’utenza di oltre 800.000 abitanti. Per favorire una migliore organizzazione dei servizi, il territorio è stato articolato in quattro zone-distretto che corrispondono alle quattro Società della Salute, al cui livello vengono: - assunte le decisioni programmatiche, organizzative ed operative per l’erogazione dei servizi sanitari relativi al territorio di competenza; - adottati i provvedimenti necessari ad assicurare che i servizi sanitari territoriali siano erogati e si sviluppino in modo integrato con i servizi d’assistenza sociale; - attuate le direttive aziendali tese a garantire che i servizi sanitari territoriali siano erogati e si sviluppino in forma coordinata con i servizi ospedalieri e con i servizi di prevenzione.
Contesto
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Gli Indicatori della Salute (dal Bilancio Sociale 2007) In termini di indicatori di salute, la Toscana si pone in ottima posizione sia rispetto all'Italia sia a livello internazionale. In particolare, per i residenti nell'Azienda, la speranza di vita alla nascita ha valori molto elevati. Sia fra i maschi, sia fra le femmine risultano infatti valori superiori a quelli medi toscani, nazionali ed europei.
Speranza di vita in anni (2004) Azienda Sanitaria Toscana Italia* Unione Europa (EU 25) * (*) fonte: Eurostat
Maschi 79,5 78,6 76,8 75,1
Femmine 84,3 84,0 82,5 81,2
Il tasso di mortalità standardizzato per età è: 13,07/1.000 nei maschi 8,60/1.000 nelle femmine In entrambi i sessi i valori sono significativamente inferiori a quelli medi regionali ed inferiori al dato medio italiano.
Mortalità generale Tasso standardizzato per età (*) 1 (per 1.000) anni 2003-2005 Maschi Femmine Azienda Sanitaria 13,07 8,60 Toscana 13,84 8,76 (*) I tassi standardizzati per età consentono il confronto dei tassi di due o più popolazioni con struttura diversa per composizione in classi di età, eliminando le differenze dovute alla diversa struttura per età delle popolazioni confrontate. Standard: Toscana 2000 (maschi+femmine).
Le più frequenti cause di morte sono. - malattie circolatorie 40% - tumori 30% Il peso è diverso nei due sessi: le malattie circolatorie rappresentano il 41 % dei decessi nelle femmine ed il 36% nei maschi; i tumori rappresentano il 35% dei decessi tra i maschi e il 25% nelle femmine. Tra le cause di morte hanno rilevanza anche i traumatismi e le malattie dell'apparato digerente. I tassi di mortalità generale mostrano una tendenza progressiva alla riduzione. la più consistente ha riguardato proprio i reumatismi e le malattie dei sistema circolatorio. Riduzioni consistenti hanno riguardato anche gli altri principali raggruppamenti morbosi. L’unico dato in controtendenza è rappresentato dall'aumento della mortalità per malattie respiratorie nelle femmine, presumibile conseguenza dall'andamento dell'abitudine al fumo nei decenni passati.
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Report 2008
AMBITI
Ambiti
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INDICE DEI PROGETTI SCUOLA
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PROGETTI LSE
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Io e gli altri Sostenere i processi di cambiamento negli adolescenti Corporeità, affettività, sessualità Sessualità e affettività
26 27 28 30
ALTRI PROGETTI
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SCUOLA DELL'INFANZIA e PRIMARIA STILI DI VITA Impara a conoscere e a difendere la tua colonna vertebrale La scuola dei bambini: corpo, mente e fantasia Muoversi, mangiare e crescere... con il cuore e la mente in armonia Prevenzione e controllo della pediculosi
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STILI DI VITA Allenarsi al benessere Dall'alcol alle nuove droghe AMBIENTE E SICUREZZE Con la prudenza il pericolo... domino Io e le allergie SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO STILI DI VITA Antidoto: promozione dei fattori protettivi e di prevenzione del disagio giovanile Doping? No grazie! Io fumo, tu hai fumato… lui non fumerà! Prevenzione delle dipendenze CIC (Centri Informazione e Consulenza) Promozione della salute mentale e prevenzione del disagio SICUREZZE Prevenzione nei luoghi di lavoro VALORI PER LA SALUTE E LA SOCIETÀ Donazione e trapianto di organi e tessuti Sensibilizzazione al servizio civile nazionale presso l'ASF
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Report 2008
32 33 35 36 37 38 40 41 42 43
44 45 47 49 50 51 52 53 54
SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO STILI DI VITA Centri di ascolto Consumo critico di alimenti e farmaci Consumo sostenibile Dal campo alla tavola Farmaci, giovani e salute Promozione dell'allattamento al seno AMBIENTE E SICUREZZE Alimentazione e sicurezza Io e gli animali VALORI PER LA SALUTE E LA SOCIETÀ Donazione del sangue Giovani e primo soccorso: la salute partecipata
55 56 57 58 60 61 62 63 64 65 66
I PROGETTI CON LE SCUOLE NEL TERRITORIO AZIENDALE
65
EVENTI
71
Giornata mondiale contro il fumo di tabacco Giornata mondiale contro AIDS/HIV 2008 Nel mezzo del cammin Riguardiamoci il cuore Sulla strada della sicurezza
72 74 76 77 80
OSPEDALI
83
Health Promoting Hospitals
84
TERRITORIO E PROGETTI SPECIALI
87
Parole di salute @lla tua biblioteca 88 Scuola che promuove salute 90 Progetti con associazione IREOS 91 Alcol guida e traumatismi correlati 93 Auto aiuto 95 La prevenzione del tabagismo - percorsi di benessere per gli adolescenti 96 La seconda generazione: salute mentale e prevenzione del disagio della popolazione cinese, albanese e nordafricana nell’ambiente scolastico e nella realtà sociale 98 La sicurezza… soprattutto 100 NA.ME – Narrative Medicine 101
Indice dei progetti
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Ospedale poetico P.R.I.S.M.A. Prevenzione dei disturbi della tiroide Sicurezza stradale Stili di vita: guadagnare salute Progetti con FNP CISL Progetti con “Salute è Benessere”
103 105 107 109 111 112 113
FORMAZIONE
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Favorire la salute La conduzione del gruppo di lavoro Progettare e valutare
118 119 120
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Report 2008
SCUOLA
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Report 2008
In Toscana la scuola costruisce il POF (Piano d’Offerta Formativa) secondo i bisogni individuati dal territorio, prendendo in considerazione le risorse e le opportunità che ogni territorio offre, coinvolge il Dirigente Scolastico nelle attività di promozione alla salute, partecipa con i propri docenti ai percorsi formativi secondo la metodologia individuata dall'OMS della life skills education (LSE) e della peer education (PE), concorre finanziariamente per le attività di promozione alla salute. È stato dimostrato che le scuole che promuovono salute costituiscono un investimento sia per l'educazione che per la salute. La Regione Toscana ha stipulato con l'Ufficio Scolastico Regionale Direzione Generale, il protocollo "Promozione di azioni per favorire tra i giovani stili di vita sani e consapevoli per il benessere ed il successo formativo nella scuola e nella comunità" (Delibera della Giunta Regionale n. 201 del 19 marzo 2007) finalizzato a migliorare il rapporto tra educazione, organizzazione scolastica e salute. In questa cornice la Regione Toscana ha aderito allo studio transnazionale sugli adolescenti e sui loro stili di vita (Health Behaviour in School-aged Children - Studio HBSC su giovani e salute) che rappresenta ad oggi lo strumento per conoscere gli stili di vita e le abitudini dei giovani toscani. Il target principale delle azioni della struttura di Educazione alla Salute è la scuola. Ampia è, infatti, l’offerta di progetti educativi, informativi e di sensibilizzazione su temi di salute che cercano di coinvolgere non solo la popolazione scolastica, ma anche e con sempre maggior rilevanza, gli educatori di riferimento, quali gli insegnanti, i genitori, il personale non docente. Scopo di tali progetti è coinvolgere e creare un impatto in tutti coloro che partecipano, insegnano, amministrano, sostengono e sovvenzionano le scuole e le comunità in cui esse sono inserite. Nel progetto per la scuola sia l’investimento che il risultato atteso in termini di “guadagno di salute” sono molto elevati, perché la scuola raggiunge contemporaneamente molti soggetti, di fasce di età e ruoli sociali diversi, raggiunge certamente i cittadini di domani e interviene laddove si può potenziare il rapporto tra istruzione e salute, che la letteratura ci dice essere strettamente correlati (livelli di istruzione più alti corrispondono a un migliore stato di salute e a una maggiore capacità di accedere a servizi sociosanitari appropriati e viceversa). I progetti che ogni anno scolastico la Struttura di Educazione alla Salute concerta e realizza, mirano ai diversi ambiti tematici degli stili di vita sani. I temi affrontati sono stati, negli anni, sempre più integrati tra loro e nel concetto di salute. Oggi alcuni di essi sono addirittura trasversali sia rispetto ai destinatari che agli ordini di scuola e vedono ormai un’integrazione anche degli operatori sanitari. E’ il caso dei temi e delle metodologie LSE e PE, i
Scuola
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cui progetti sono rivolti a genitori, insegnanti, operatori della scuola e studenti, e vedono spesso incontrarsi operatori di ordini di scuola diversi. I progetti LSE, sviluppati a seguito della delibera 259/06, sono parte di un processo di cambiamento che coinvolge in primis la scuola che sta avviando la sperimentazione di diverse modalità di passaggio dei contenuti. I percorsi e gli interventi proposti sono coprogettati con gli insegnanti e cercano di coinvolgere tutti i soggetti della scuola. Più in generale, le metodologie LSE e PE costituiscono lo sfondo di riferimento delle attività di educazione alla salute, come evidenziato dall’OMS e dal Piano sanitario regionale. Il termine life skills indica le competenze e abilità che servono per governare i rapporti con il resto del mondo e che mettono in grado gli individui di affrontare efficacemente le esigenze e i cambiamenti della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità. Per insegnare in modo pragmatico le life skills ai giovani è necessario introdurre specifici programmi nelle scuole o in altri luoghi deputati all’apprendimento. La peer education è un metodo educativo in base al quale alcuni membri di un gruppo vengono responsabilizzati, formati e reinseriti nel proprio gruppo di appartenenza per realizzare precise attività con i propri pari. Costituisce una strategia particolarmente efficace per l’educazione alle life skills in ambiente scolastico, in quanto strumento pedagogico innovativo e alternativo che trasforma gli studenti in agenti del cambiamento.
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Report 2008
PROGETTI L.S.E.
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IO E GLI ALTRI 28
Destinatari: insegnanti Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria ed altri adulti di riferimento (operatori scolastici, genitori) Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: PG Il progetto triennale “Io e gli altri” nasce dalla consolidata collaborazione con gli insegnanti ed è stato formalizzato nell’anno scolastico 2007-08. Il suo principale obiettivo è sviluppare e sostenere le competenze culturali, educative e didattiche degli adulti di riferimento sullo sviluppo delle competenze e abilità per la vita dei bambini e delle bambine, a casa e a scuola, secondo la metodologia LSE. Dal conseguimento di tale obiettivo deriva la possibilità per gli insegnanti di realizzare autonomamente interventi volti a promuovere nei bambini competenze individuali e relazionali. Il progetto punta anche a promuovere e sostenere la comunicazione e la collaborazione scuola-famiglie-territorio. Il progetto è caratterizzato dal coinvolgimento d’enti ed adulti di riferimento in modo integrato sia nella fase di progettazione che nella successiva fase operativa. Sono previsti alcuni incontri di formazione per gli adulti di riferimento nei quali vengono adottate delle metodologie attive e partecipate. Generalmente tali incontri hanno luogo nelle sedi delle scuole che hanno aderito al progetto. Inoltre, venendo incontro ad alcune richieste di istituti comprensivi, sono stati previsti corsi rivolti a insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. In questi casi i contenuti vengono modulati con quelli previsti dal corso “Sostenere i processi di cambiamento negli adolescenti”. La valutazione del progetto ad oggi è misurata sul gradimento degli insegnanti. Finora i docenti coinvolti si sono dimostrati estremamente interessati e partecipi. Negli anni a venire il numero degli insegnanti che utilizzeranno le schede e che faranno attività nelle classi secondo la metodologia per cui sono stati formati rispetto al numero totale di quelli che hanno partecipato costituirà un valido indicatore dell’esito più o meno positivo del progetto. Il progetto coinvolge servizi ed operatori dell’ASF: Centri Consulenza Giovani, Dipartimento Salute Mentale, Dietetica Professionale.
Report 2008
SOSTENERE I PROCESSI DI CAMBIAMENTO NEGLI ADOLESCENTI
Destinatari: insegnanti Scuola Secondaria di 1° grado ed altri adulti di riferimento (operatori scolastici, genitori) Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: EP, MR Il progetto triennale “Sostenere i processi di cambiamento negli adolescenti”, rivolto agli insegnanti della Scuola secondaria di I° grado, è caratterizzato dal coinvolgimento di enti ed adulti di riferimento in modo integrato sia nella fase di progettazione che nella successiva fase operativa. Il progetto nasce nell’anno scolastico 2007-08 con l’obiettivo di sviluppare e sostenere le competenze culturali, educative e didattiche degli adulti di riferimento per promuovere le competenze per la vita degli adolescenti secondo la metodologia LSE. Dal conseguimento di tale obiettivo deriva la possibilità per gli insegnanti di realizzare autonomamente interventi volti a promuovere nei ragazzi competenze individuali e relazionali in merito ad alcuni temi rilevanti in età adolescenziale. Il progetto punta anche a creare un “ponte” con gli operatori e i servizi per l’adolescenza dell’ASF e far conoscere agli adolescenti i servizi da loro fruibili. È previsto un percorso triennale con gli insegnanti che permetta loro di acquisire le competenze necessarie ad attuare autonomamente interventi didattico-educativi nelle classi. Nella fase iniziale è rilevante il compito di supervisione e supporto metodologico di un crescente numero di operatori ASF. Per soddisfare quest’esigenza sono attualmente in formazione 49 operatori. Di questi, 25 si sono dichiarati disponibili a dedicare del tempo alle attività d’educazione secondo le metodologie LSE e PE. Le metodologie adottate sono attive e partecipate. Ad oggi gli incontri hanno luogo in una sede unificata a Firenze. La Struttura si sta però muovendo al fine di riuscire a organizzare i corsi in una sede specifica per ogni zona. La valutazione del progetto passa attraverso il feedback sul gradimento degli insegnanti. Finora i docenti coinvolti si sono dimostrati molto interessati e partecipi. Negli anni a venire il numero degli insegnanti che utilizzeranno le schede e che faranno attività nelle classi secondo la metodologia per cui sono stati formati rispetto al numero totale di quelli che hanno partecipato costituirà un valido indicatore dell’esito più o meno positivo del progetto. Il progetto coinvolge servizi ed operatori dell’ASF: Centri Consulenza Giovani, Dipartimento Salute Mentale, Dipartimento Dipendenze, Dietetica Professionale. Si prevede una diffusione dell’esperienza, in risposta alle esigenze del territorio, come già accade nelle zone Mugello e Sud-Est.
Progetti L.S.E.
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Competenze per la vita. Scelte consapevoli nella relazione con sé e con gli altri
Il progetto triennale “Corporeità, affettività, sessualità” fa parte degli obiettivi della DR. 259/06 “Percorsi di promozione della salute, all’ affettività e alla sessualità consapevole”, ed è caratterizzato da una stretta collaborazione tra enti ed adulti di riferimento sia nella fase di progettazione che nella successiva fase operativa. La delibera regionale, ha, fra gli altri, l’obiettivo della promozione dell’affettività e della sessualità consapevoli. È rivolta agli adolescenti e agli adulti di riferimento. La scuola è vista come target privilegiato, ma anche come territorio che è attivato come “risorsa”. Nella sua realizzazione sono stati sviluppati sottoprogetti collegati e integrati fra loro. Il progetto prevede un corso di formazione triennale per gli insegnanti, il cui principale obiettivo è sviluppare e sostenere le competenze culturali, educative e didattiche sui fattori protettivi individuali, familiari e ambientali che favoriIncontri del II anno scono negli adolescenti un buon rapporto 22 ottobre 2008 con sé, con il proprio corpo, e nelle relazioOrario: 14.30-17.30 ni. Dal conseguimento di tale obiettivo deriIn questa occasione verrà va la possibilità per gli insegnanti di realizzadeciso il calendario dei successivi incontri re autonomamente interventi volti a promuovere nei ragazzi competenze individuali Padiglione 17 Aula 1 S.S. Formazione e relazionali. del personale Via di San Salvi 12 Dall’anno scolastico 2007-08 sono in formazione 26 docenti di diverse scuole secondarie di secondo grado afferenti al territorio aziendale che stanno progressivamente acquisendo le competenze necessarie ad Coordinamento Centri attuare autonomamente interventi didattiConsulenza Giovani S. S. Educazione alla Salute co-educativi nelle classi. Rientra inoltre fra le azioni previste l’organizzazione di una mattinata presso le scuole secondarie superiori durante la quale gli studenti incontrino un operatore dei Centri Consulenza Giovani e due operatori del Servizio Civile che offrono informazioni corrette sulle modalità di fruizione dei Centri e sui temi dell’adolescenza, della corporeità, dell’affettività e della sessualità, della con-
CORPOREITÀ, AFFETTIVITÀ, SESSUALITÀ.
CORPOREITÀ, AFFETTIVITÀ, SESSUALITÀ (Del. 259/06) 30
Destinatari: insegnanti ed altri adulti di riferimento (operatori scolastici, genitori); studenti Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: MR,EP
traccezione e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e distribuzione di materiale informativo. Un’altra azione prevista sono le visite delle classi nei Centri Consulenza Giovani con momenti di integrazione e approfondimento. Le metodologie adottate sono attive e partecipate. Un’altra azione prevista dalla delibera come evento “Oltre la scuola” è il “Progetto Teatro” messo in atto con il Teatro di Rifredi e che comprende la visione dello spettacolo “Nel Mezzo del Cammin...” (vedi pag di questo report) Il progetto coinvolge servizi ed operatori dell’ASF: Centri Consulenza Giovani, Dipartimento Dipendenze, Dipartimento Salute Mentale, Educazione alla Salute.
Progetti L.S.E.
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(ZONA MUGELLO E NORD-OVEST)
SESSUALITÀ E AFFETTIVITÀ 32
Destinatari: insegnanti, genitori e a lunni Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di 1° grado; studenti Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: Nord-Ovest e Mugello Persona contatto: RB, GB Il progetto “Sessualità e affettività” è destinato alle scuole di ogni ordine e grado del Mugello e della zona Nord-Ovest. Nasce dall’esigenza manifestata dagli insegnanti di realizzare interventi specifici nelle classi sulle tematiche della sessualità e dell’affettività. Il progetto sviluppato per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado è volto a favorire la riflessione e la condivisione degli adulti sui fattori che favoriscono nei bambini e negli adolescenti lo sviluppo psicofisico-sessuale e la socializzazione, sostenendo i fattori protettivi individuali, familiari e ambientali per un buon rapporto con il proprio corpo, nelle relazioni e con le funzioni ludica, relazionale e riproduttiva della sessualità, prevenendo disagi e rischi dei bambini e degli adolescenti. Gli adulti di riferimento vengono coinvolti in attività che permettono loro di sviluppare competenze educative ed operative al fine di promuovere tali fattori nei contesti di vita dei bambini e degli adolescenti. Inoltre, gli interventi sono volti a far condividere una cultura del consenso, del rispetto e della non-violenza nonché una cultura del riconoscimento delle differenze e del pari valore, opportunità e diritti nelle diversità di genere, di ruolo, di orientamento sessuale al fine di prevenire discriminazioni, disagi, comportamenti a rischio. Il progetto punta anche a creare un “ponte” con gli operatori e i servizi per l’adolescenza e con i Centri Consulenza Giovani. Il progetto sviluppato per la secondaria di secondo grado è attuato con l’obiettivo principale di offrire informazioni che aiutino i ragazzi ad attuare scelte consapevoli e responsabili relative alla sessualità, all’affettività, alla genitorialità consapevole, alla prevenzione dei rischi e dei disagi negli adolescenti e nei giovani. Si punta anche a creare un “ponte” con gli operatori e i servizi per adolescenti e giovani presenti nel territorio, facilitando l’accesso e la fruizione del servizio Centri Consulenza Giovani. “Sessualità e affettività” è caratterizzato da una stretta collaborazione tra enti ed adulti di riferimento sia nella fase di progettazione che nella successiva fase operativa. Le metodologie adottate sono attive e partecipate (giochi d’attivazione, ecc.). Il progetto coinvolge operatori dei Centri Consulenza Giovani.
Report 2008
ALTRI PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA
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IMPARA A CONOSCERE E A DIFENDERE LA TUA COLONNA VERTEBRALE 34
Destinatari: insegnanti e alunni delle classi IV e V Scuola Primaria Zona d’attuazione: Sud-Est Persona contatto: MR Nell’anno scolastico 2008-09 è stato attivato il progetto pilota “Impara a conoscere e a difendere la tua colonna vertebrale” nato dall’integrazione operativa fra ASF e Società della Salute della zona Sud-Est sui temi dell’informazione e della promozione della salute rispetto al corretto uso della colonna vertebrale. Il progetto è stato ideato e sviluppato a seguito dell’aumento della domanda da parte dei cittadini del servizio di fisioterapia della zona Sud-Est. Si è quindi deciso di avviare un progetto destinato alle scuole primarie che possa intervenire direttamente sui bambini ma anche sull’attenzione della famiglia rispetto a pratiche collegate a questo tema (acquisto dello zainetto più adatto per i bambini, regolare attività sportiva, ecc.). Il progetto coinvolge una classe IV e una classe V di una scuola primaria per ogni Comune della zona Sud-Est, per un totale di 26 classi. Il progetto intende diffondere la conoscenza dell’apparato muscolo scheletrico e della giusta postura che andrebbe adottata. Di conseguenza, intende promuovere un corretto uso della colonna vertebrale, migliorando i comportamenti posturali degli alunni coinvolti e prevenendo il dolore e i disturbi funzionali della colonna. Il progetto si articola in un primo incontro di presentazione e programmazione con gli insegnanti. Successivamente, i fisioterapisti della Riabilitazione Funzionale della zona Sud-Est incontrano gli alunni e gli insegnanti durante un incontro di tre ore suddiviso in una parte informativa (presentazione di slide appositamente costruite) e in una parte maggiormente interattiva che intende coinvolgere la classe. Dopo almeno tre mesi, i fisioterapisti tornano nelle classi per valutare quanto sia stato effettivamente trattenuto dai bambini rispetto ai temi trattati e se siano intervenuti dei cambiamenti nelle abitudini. Al progetto partecipano i fisioterapisti della Riabilitazione Funzionale della zona Sud-Est.
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LA SCUOLA DEI BAMBINI: CORPO, MENTE E FANTASIA
Destinatari: insegnanti Scuola dell’Infanzia; bambini ed insegnanti Scuola Primaria Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: GB Il progetto annuale "La scuola dei bambini: corpo, mente e fantasia" è nato nell'anno scolastico 2004/2005, come consolidamento di un’esperienza decennale. Il suo obiettivo generale è la ricerca di un benessere del soggetto destinatario attraverso il recupero della dimensione del corpo e della totalità dei suoi linguaggi. “La scuola dei bambini: corpo, mente e fantasia” è articolato in due progetti distinti. Il primo, “Conoscere e riconoscersi attraverso il nostro corpo”, prevede degli interventi per gli insegnanti della scuola dell’infanzia volti a promuovere il benessere tramite un percorso che permetta di vivere un’esperienza diretta sulle emozioni, sperimentare la conoscenza attraverso la propria percezione sensoriale, stimolare le potenzialità creative, apprendere alcune attività che possano essere proposte ai bambini e favorire una maggior conoscenza di sé e del gruppo docente. Il progetto si articola in cinque incontri a cadenza settimanale di due ore ciascuno, tenuti nella prima parte dell'anno scolastico. Gli operatori del progetto garantiscono inoltre una collaborazione indiretta con gli insegnanti per l'attuazione delle attività con i bambini. Nella seconda parte dell’anno scolastico viene effettuato un incontro di due ore per la verifica delle eventuali attività svolte. Il secondo progetto, “Ascolto, conosco, comprendo: me, l'altro, il mondo”, è destinato agli alunni e agli insegnanti delle classi II e III e a tutti gli altri insegnanti interessati delle scuole primarie. Il progetto intende promuovere il benessere tramite un’esperienza che permetta ai bambini di favorire la conoscenza e la condivisione del gruppo classe in un clima affettivo e non competitivo, vivere un’esperienza diretta sulle emozioni e le sensazioni, stimolare le capacità creative, la comunicazione e la capacità di ascolto. Il benessere degli insegnanti è invece promosso tramite un percorso che permetta di vivere un’esperienza diretta sulle emozioni e le sensazioni, valorizzare l'importanza del gioco, stimolare le potenzialità creative, ricevere alcuni stimoli da proporre in classe e favorire una maggior conoscenza di sé e del gruppo docente. Il progetto si articola in quattro incontri di due ore con le insegnanti all’inizio dell’anno scolastico (settembre), in tre incontri con i bambini a cadenza bimestrale e in un incontro di verifica con le insegnanti a conclusione del progetto. Gli strumenti operativi utilizzati in “La scuola dei bambini: corpo, mente e fantasia” sono attività che permettono di svelare parti sconosciute ed impreviste di sé facendole emergere dai comportamenti, dai vissuti, dalle risorse e dalle limitazioni. Si utilizzano tecniche espressive basate principal-
Scuola dell’infanzia e primaria
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mente su giochi ed attività con il colore, il movimento, la musica, la drammatizzazione e l’espressione corporea, giochi ed esperienze sensoriali, giochi ed attività sulla fiducia e la collaborazione, sul racconto e la scrittura. Le attività si svolgono in un contesto in cui viene data particolare importanza all'ascolto, al silenzio, al movimento e alla creatività. Negli incontri con gli insegnanti sono previsti dei momenti di riflessione sulla metodologia delle attività espressive e sul loro possibile utilizzo nella scuola. Viene inoltre dedicato del tempo alla programmazione ed alla riflessione sulle possibili attività da svolgere in classe. Nell’anno 2005 metodologie e materiali del progetto sono stati raccolti nel pacchetto didattico (manuale e CD Rom) dall’omonimo titolo. Nel progetto sono coinvolti gli operatori del Servizio Materno Infantile e della Riabilitazione. Il progetto è molto richiesto dalle scuole della zona Mugello. Dalle verifiche svolte tramite questionari di gradimento è emerso come gli incontri abbiano favorito il benessere dei bambini e degli insegnanti coinvolti, stimolando conoscenza e condivisione e permettendo loro di vivere un’esperienza diretta sulle proprie emozioni. Il clima in cui si svolgono gli incontri è giudicato stimolante e coinvolgente.
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Report 2008
CON IL CUORE E LA MENTE IN ARMONIA
MUOVERSI, MANGIARE E CRESCERE…
Destinatari: insegnanti, genitori, alunni e personale scolastico non docente Scuola Primaria Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: PDM Il progetto triennale “Muoversi, mangiare e crescere… con il cuore e la mente in armonia” ha preso avvio nell’anno 2007-08 con l’obiettivo di rendere consapevoli gli insegnanti dell’importante ruolo svolto dalle abitudini alimentari e dal movimento nello sviluppo individuale e psico-sociale degli alunni. Il progetto intende quindi far acquisire agli insegnanti le abilità finalizzate alla lettura dei comportamenti e delle abitudini alimentari e motorie degli alunni durante l’orario scolastico. Cerca inoltre di stimolare e sollecitare nei genitori lo stesso tipo di osservazione al fine di rinforzare i comportamenti corretti, sostenere processi di cambiamento e fornire indicazioni per il miglioramento e la messa a punto di strategie condivise. Vengono impiegate metodologie interattive e partecipative. Nello specifico, per il primo anno sono previsti laboratori informativi e formativi rivolti agli insegnanti nonché l’elaborazione di piani di lavoro e specifiche progettualità condivise con i genitori. Nel secondo anno vengono approfondite e trattate delle tematiche individuate con operatori ed esperti mentre nel terzo vengono attuate delle verifiche di efficacia ed efficienza del progetto attraverso iniziative ed eventi e l’elaborazione di materiale. Per l’anno scolastico 2008-09 è previsto un incontro con gli insegnanti dal titolo “Costruzione di una giornata alimentare flessibile, compatibile e rispettosa dei vari modelli familiari”. Tale incontro è l’occasione per approfondimenti, riflessioni, coprogettazione delle attività da condurre con il contributo diretto della dietista nelle classi, definizione delle date per gli incontri con i genitori. In tali interventi rivolti ai genitori vengono trattati gli stessi argomenti approfonditi con gli insegnanti e nelle classi affinché il messaggio sia quanto più armonico e omogeneo possibile. È inoltre prevista la progettazione di visite esterne e la partecipazione ad eventi e laboratori specifici o di altre manifestazioni. Infine è programmato l’intervento di altri operatori per quanto riguarda il rapporto con il cibo, con la riflessione sul cambiamento e sulla crescita, seguendo le stesse modalità precedentemente esposte. Il progetto coinvolge numerose strutture dell’ASF (Dietetica Professionale, Medicina dello Sport).
Scuola dell’infanzia e primaria
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PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA PEDICULOSI 38
Destinatari: genitori ed insegnanti Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: GB Il progetto “Prevenzione e controllo della pediculosi” nasce per sensibilizzare i genitori al problema della pediculosi prima ancora che si presenti, dando loro informazioni sui problemi relativi alle infestazioni da pidocchi al fine di ridurre l’ansia e la vergogna, limitare l’uso improprio di antiparassitari e prevenire l’infestazione o individuarla all’esordio. È prevista anche la costituzione di gruppi di genitori di supporto sui problemi relativi alla pediculosi al fine di adottare strategie comuni per la prevenzione, l’individuazione precoce e le modalità di eradicazione dei parassiti. Nello specifico, sono previsti tre interventi di due ore ciascuno: il primo rivolto a tutti i genitori e i due successivi al gruppo di supporto. Nell’anno scolastico 2007-08 il progetto ha coinvolto gli istituti comprensivi di Vicchio e Barberino del Mugello. Nello specifico, hanno partecipato al primo incontro aperto a tutti i genitori un centinaio di genitori della zona di Vicchio e una quarantina della zona di Barberino del Mugello. Questo primo incontro informativo-formativo è iniziato con un’introduzione teorica sulla pediculosi (descrizione dei parassiti, ciclo riproduttivo, ecc.) alla quale hanno fatto seguito dei consigli pratici su come riconoscere e trattare l’infestazione. A conclusione dell’incontro è stato proposto ai genitori di formare dei gruppi di auto-aiuto di al massimo sei persone. Quanti hanno aderito sono stati formati su come affrontare il problema e costituiscono oggi un punto di riferimento per le scuole e per le famiglie che possono richiedere loro un intervento mirato a casa e nelle classi. Il progetto è annuale e coinvolge le assistenti sanitarie e i Presidi territoriali di riferimento.
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
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ALLENARSI AL BENESSERE 40
Destinatari: studenti Scuola Secondaria di 1° grado Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: EP Il progetto "Allenarsi al benessere" è caratterizzato da due diverse forme di integrazione. In primo luogo, vi è un’integrazione dei temi: il progetto riguarda infatti alimentazione, movimento e fumo di tabacco, considerati dall’OMS fondamentali nella prevenzione di gran parte delle patologie della popolazione. In secondo luogo, vi è un’integrazione di rete in quanto il progetto prevede una stretta collaborazione fra soggetti ed agenzie che in maniera diversa si occupano del benessere e della promozione della salute. Il progetto è triennale ed accompagna i ragazzi per l’intero arco della frequenza della scuola secondaria di primo grado, periodo particolarmente favorevole per l’acquisizione di corretti stili di vita. Ogni tre anni vengono scelte 10 classi prime fra quelle che richiedono il progetto. L’ultima edizione del progetto ha avuto inizio nell’anno scolastico 2007-08. La “comunicazione per la salute” viene proposta ai ragazzi come strumento per riflettere sulle tematiche affrontate e per mettere in gioco alcune life skills (pensiero critico, pensiero creativo, comunicazione efficace). Gli obiettivi specifici del progetto sono: acquisizione di stili di vita favorevoli alla salute, originali, autonomi e orientati al benessere individuale e sociale; consolidamento, attraverso la partecipazione effettiva ad iniziative ed attività ludico-didattiche, dell’abitudine alla pratica di attività fisica non competitiva; stimolazione della capacità di percepire, nella sua complessità, la connessione tra corretta alimentazione ed attività fisica e tra attività fisica e fumo di tabacco, anche attraverso lo sviluppo di competenze comunicative e relazionali. Il progetto prevede una serie di incontri nelle classi con esperti (dietisti, psicologi, istruttori, tecnici della comunicazione) sui temi dell’alimentazione, dell’attività fisica e sportiva, dell’immagine corporea, della comunicazione rispetto ai temi di salute. Vengono organizzati dei laboratori sulla comunicazione finalizzati anche all’acquisizione di competenze che permettano ai ragazzi di ideare e realizzare progetti di promozione della salute al fine di partecipare a uno specifico concorso indetto annualmente. I ragazzi possono inoltre sperimentare in prima persona e in gruppo l’attività fisica partecipando ad alcuni eventi ludico-sportivi e culturali organizzati sul territorio: Gimky Family Run (organizzata nell’ambito della Firenze Marathon), Mini Guarda Firenze (manifestazione sportivo-culturale per i ragazzi delle scuole
Report 2008
primarie e secondarie di primo grado legata ad un concorso sulle tradizioni della città) e Trofeo scolastico di staffetta Corri e… Sfumati (organizzato in preparazione della Giornata mondiale senza tabacco). Il trofeo è parte integrante del progetto “Allenarsi al benessere” ed è l’occasione in cui avviene la premiazione dei vincitori del concorso annuale. I prodotti di comunicazione per la salute ideati dai ragazzi sono molto creativi e le edizioni precedenti del progetto sono state giudicate positivamente da studenti e insegnanti tant’è che alcune delle scuole coinvolte hanno deciso di richiederlo nuovamente. “Allenarsi al benessere” ha ricevuto una menzione quale “progetto segnalato” nella sezione aziende/enti/associazioni in occasione del secondo Concorso di marketing per la salute organizzato da AUSL Modena e Associazione italiana della comunicazione pubblica e istituzionale. Inoltre, il progetto partecipa al premio “Buone pratiche per guadagnare salute” indetto da Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali e Formez - Centro di Formazione Studi all’interno del progetto ministeriale “Guadagnare salute”. “Allenarsi al benessere” è inserito sul sito del Formez nella banca dati che raccoglie esperienze intersettoriali su quattro aree di intervento (attività fisica delle persone di tutte le età, dieta corretta ed equilibrata, prevenzione e lotta contro il tabagismo, prevenzione e contrasto all’abuso di alcool). Il progetto coinvolge numerosi soggetti: Dietetica Professionale dell’ASF, Atletica Asics Firenze Marathon, Lega Italiana Lotta contro i Tumori Firenze, Training Consultant, Universo Sport.
Scuola secondaria di primo grado
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DALL’ALCOL... ALLE NUOVE DROGHE 42
Destinatari: studenti, genitori e docenti delle Scuole Secondarie di 1° grado “Leonardo da Vinci” di Lastra a Signa, “Mino da Fiesole” di Fiesole, “Paoli” di Signa, “Barellai” di Vaglia Zona d’attuazione: Nord-Ovest Persona contatto: RB Il progetto annuale “Dall’alcol… alle nuove droghe” è stato sviluppato nell’anno scolastico 2006-07 con l’obiettivo di promuovere nelle diverse componenti scolastiche la percezione del rischio connesso all’uso di droghe legali e illegali e attivare, nei ragazzi, competenze che proteggano dalle pressioni sociali che spingono verso comportamenti a rischio. Il progetto si articola in due interventi rivolti agli insegnanti e ai genitori e in un intervento nelle classi. Al personale docente e ai genitori sono destinati due incontri formativi volti a promuovere stili di vita protetti dai rischi legati all’uso di sostanze legali e illegali. Gli incontri con i ragazzi cercano di contrastare l’accresciuta pressione pubblicitaria delle industrie di alcolici e sviluppare nei giovani una capacità critica nei confronti della cultura del bere. Nell’anno scolastico 2007-08 i ragazzi, suddivisi in gruppi, hanno prodotto dei videoclip con scenette e interviste ai compagni oppure dei cartelloni con la tecnica del collage, utilizzando immagini tratte da riviste e giornali. La richiesta rivolta ai ragazzi era quella di produrre, attraverso questi lavori, un messaggio per i coetanei, nell’ottica della promozione dalla salute, con particolare riferimento ai comportamenti a rischio legati all’uso di droghe. Dalla discussione e dai lavori prodotti è emerso chiaramente che i ragazzi hanno avviato una riflessione sui contenuti proposti e soprattutto sul concetto che ogni persona svolge un ruolo attivo nella costruzione della propria salute. Gli incontri con studenti, insegnanti e genitori prevedono l’impiego di metodologie attive e partecipate (giochi d’attivazione, ecc.) e vedono la partecipazione di psicologhe del Dipartimento Dipendenze.
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CON LA PRUDENZA IL PERICOLO… DOMINO
Destinatari: alunni Scuola Secondaria di 1° grado Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: GB Il progetto annuale “Con la prudenza il pericolo… domino” ha preso avvio nell’anno scolastico 2006/07 con l’obiettivo di prevenire gli incidenti domestici, attraverso un’educazione alla percezione dei pericoli presenti nell’ambiente domestico, scolastico ed extrascolastico. Tale obiettivo può essere raggiunto aumentando la conoscenza delle fonti di pericolo esistenti fra le mura domestiche (elettricità, sostanze tossiche, fonti di calore, gas, fuoco, ecc.) ed incrementando la comprensione del rischio presente in certi comportamenti apparentemente comuni (giocare con accendini, spingersi per le scale). I ragazzi vengono così messi in grado di tenere, di fronte ad un pericolo, un comportamento il più possibile consapevole, responsabile e sicuro. Il progetto è articolato in due incontri di due ore nelle classi. Nel primo incontro, viene somministrato un questionario appositamente elaborato per indurre i ragazzi a focalizzare l’attenzione sulla propria esperienza personale. In seguito, attraverso il confronto con gli altri, viene stimolata la consapevolezza del proprio modo di percepire il pericolo e vengono puntualizzate le varie fonti di pericolo. Nell’ultima parte dell’incontro viene verificata la conoscenza dei simboli a norma e dei numeri telefonici di Enti per l’attivazione d’eventuali interventi di tutela o cura. Nel secondo incontro, viene chiesto ai ragazzi di costruire un gioco (un domino) che proponga gli atteggiamenti corretti da tenere riguardo ai vari eventi potenzialmente a rischio. Durante il gioco le indicazioni sono commentate dai ragazzi stessi in modo da rafforzare quanto appreso nell’incontro precedente. È prevista la collaborazione e la presenza di un insegnante della classe (matematica/scienze, italiano) che, in seguito, elabori con i ragazzi dei grafici con i dati emersi dai questionari sui comportamenti a rischio specifici del gruppo classe. Nell’anno scolastico 2008-09 il progetto è giunto alla terza edizione ed ha visto progressivamente ampliarsi il numero delle classi partecipanti e anche quello delle scuole coinvolte. I ragazzi hanno partecipato con attenzione ed interesse alle attività proposte ed alla verifica con gli insegnanti. La modalità attiva ed espressiva utilizzata ha favorito la comunicazione tra pari e la consapevolezza dei comportamenti a rischio. Come obiettivo ulteriore di ampliamento del progetto è stata ipotizzata la realizzazione di un libretto informativo con tutte le indicazioni metodologiche ed i materiali necessari agli insegnanti per riproporre l’attività in autonomia nelle classi. Inoltre, il “domino” realizzato da ogni classe partecipante potrebbe essere un utile materiale di gioco/informazione eventualmente da stampare e diffondere. Partecipa al progetto il servizio Materno Infantile dell’Azienda Sanitaria di Firenze.
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IO E LE ALLERGIE 44
Destinatari: insegnanti e studenti Scuola Secondaria di 1° grado Zona d’attuazione: Scandicci (Zona Nord-Ovest) Persona contatto: RB Il progetto “Io e le allergie” è attivo nel comune di Scandicci dall’anno scolastico 2002-03. Negli anni ha visto l’adesione di tutte e tre le scuole secondarie di primo grado statali presenti sul territorio (scuola Rodari, scuola Fermi, scuola Spinelli). L’obiettivo è migliorare le conoscenze sulle allergie respiratorie e sulla loro prevenzione, modificando di conseguenza i comportamenti nell’ambito familiare al fine di evitare l’insorgenza della sensibilizzazione allergica. Il progetto prevede un iniziale incontro di presentazione del progetto agli insegnanti e una successiva lezione frontale nella classe tenuta da un medico allergologo del Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio. Le informazioni date dal medico costituiscono uno stimolo per i ragazzi che sono poi chiamati a lavorare in sottogruppi e a dar vita a prodotti creativi sul tema delle allergie (fotografie, ricerche, poesie, disegni, ecc.). A fine anno scolastico gli operatori tornano nelle classi a controllare il lavoro svolto dai ragazzi e valutano l’efficacia del percorso formativo svolto. Negli anni i lavori prodotti dai ragazzi sono stati raccolti ed utilizzati in vari modi: è stata organizzata una mostra presso l’Ospedale di Torregalli dedicata ai disegni fatti dalle classi nell’anno scolastico 2002-03 ed è stato poi prodotto un libretto che raccoglie le immagini ideate dai ragazzi. Nell’anno scolastico 2007-08 hanno partecipato al progetto tre classi della scuola Rodari e una classe della scuola Fermi. All’inizio dell’anno scolastico successivo i ragazzi hanno visitato il servizio di Immunologia e Allergologia del Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio ed hanno fatto esperienze pratiche al microscopio e al computer presso il Laboratorio. Gli stessi ragazzi parteciperanno al Convegno Nazionale sulle Allergie previsto a Firenze nei giorni dal 7 al 9 maggio 2009. Partecipano al progetto i Servizi: Allergologia e Immunologia Clinica e Laboratorio di Immunologia e Allergologia.
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SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
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PROMOZIONE DEI FATTORI PROTETTIVI E DI PREVENZIONE DEL DISAGIO
ANTIDOTO 46
Destinatari: studenti, genitori e insegnanti Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: Quartiere 5 di Firenze Persona contatto: EP Il progetto annuale “Antidoto”, concluso nell’anno scolastico 2007-08, ha inteso promuovere il benessere quotidiano dei giovani affrontando i temi del disagio attraverso attività di educazione alle emozioni (rivolte a studenti e insegnanti) e l’utilizzo del linguaggio teatrale coniugato alla competenza degli esperti sanitari. Il progetto prevede tre azioni. La prima, destinata a un massimo di 15 classi, si articola in due interventi di due ore in ogni classe, da svolgersi nella prima parte dell’anno scolastico, sulla recitazione di poesie e brani stabiliti con gli insegnanti e sull’introduzione di passi scelti dalla Metamorfosi di Kafka. Il lavoro insieme all’insegnante e ai ragazzi verte sulle emozioni evocate ed è orientato all’evoluzione del “gruppo affettivo” che diventa capace di essere “gruppo di lavoro”. Gli incontri in classe sono condotti da una pedagogista teatrale e da uno psicologo. Successivamente, i ragazzi e gli insegnanti coinvolti assistono allo spettacolo “Metamorfosi. Ritratto del giovane Franz Kafka in un teatro del ghetto di Praga”, testo e regia di Stefano Massini, allestito al Teatro di Rifredi. Lo spettacolo è un adattamento espressamente ideato per questo progetto. La seconda azione, destinata agli studenti, prevede la partecipazione durante l’anno scolastico ad un laboratorio di venti ore complessive (dieci incontri di due ore). Nell’anno scolastico 2007-08 a conclusione dell’attività laboratoriale è stato realizzato il dvd “La scuola parla” in collaborazione con l’associazione Pupi e Fresedde. La terza azione è destinata a tutti e si esplicita in un incontro di verifica finale presso il Teatro di Rifredi con insegnanti, ragazzi, strutture partecipanti e istituzioni. Nel 2006 l’associazione Pupi e Fresedde ha pubblicato il volume “Parole allo specchio. L’età del disagio” che presenta e ripercorre l’esperienza formativa realizzata fino a quel momento. Il progetto ha coinvolto gli operatori della Salute Mentale Adulti del Quartiere 5 e gli operatori teatrali dell’Associazione Pupi e Fresedde.
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Lo spogliatoio: per togliersi di dosso tutto quello che non serve allo sport
DOPING? NO GRAZIE!
Destinatari: studenti Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: Firenze Persona contatto: PDM Il progetto annuale “Lo spogliatoio: per togliersi di dosso tutto quello che non serve allo sport” ha ottenuto per l’anno 2008 un finanziamento dal Ministero della Salute – Commissione per la vigilanza ed il controllo doping e per la tutela della salute nelle attività sportive. Gli obiettivi finali del progetto sono: promuovere nel mondo della scuola e più in generale tra i giovani la cultura dello sport inteso come opportunità di sviluppo non solo psico-fisico ma anche valoriale; fornire conoscenze pertinenti, accurate ed aggiornate in tema di doping e delle sue conseguenze per la salute; aumentare la consapevolezza sui diritti di chi pratica attività sportiva e sulle responsabilità legate alla pratica di un’attività fisica e sportiva, agonistica e non agonistica; orientare positivamente credenze, attitudini e comportamenti; rinforzare le competenze per la vita per saper dire di no al doping. Il progetto s’inserisce in una pianificazione di più lungo termine che è iniziata nel 2002, attraverso la progettazione di interventi di educazione alla salute su alimentazione, farmaci, integratori e doping, destinati agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e la produzione di strumenti didattici specifici nell’anno 2006. Nello specifico, dal 2005 è attiva una proposta educativa specifica sul doping (progetto “Doping? No grazie!”) rivolta alle scuole secondarie di secondo grado mentre già dal 2002 la trattazione del doping era inserita nel progetto educativo “Farmaci, giovani e salute” svolto in collaborazione con la Farmaceutica e la Dietetica Professionale. Da un punto di vista operativo è prevista la formazione di un gruppo di operatori dedicato all’attuazione del progetto, l’ampliamento della sezione documentale educativa sul doping del Centro di Documentazione per l’Educazione alla Salute dell’ASF e l’implementazione della sezione specifica sul sito Internet http://www.cedeas.net, lo sviluppo di materiale informativo da diffondere attraverso le scuole, le palestre, le società sportive, i pediatri di libera scelta, i medici specialisti dello sport. Inoltre il progetto include una proposta educativa rivolta alle scuole per l’anno scolastico 2008-09 (insegnanti e studenti delle scuole secondarie di secondo grado) in continuità con le attività e gli strumenti già utilizzati nei due anni scolastici precedenti, un percorso d’approfondimento tematico e la costruzione di strumenti didattici con gli insegnanti per la realizzazione d’interventi con la classe, un concorso di creatività rivolto alle scuole secondarie di secondo grado per la realizzazione di un manifesto anti-doping e un convegno finale per la diffusione dei risultati dell’esperienza. La proposta educativa rivolta alle scuole intende favorire una riflessione
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per togliersi di dosso tutto quello che non serve allo sport
Lo spogliatoio
sullo sport quale spazio non solo fisico ma anche mentale nel quale il problema della legalità passa attraverso l’interiorizzazione di valori e principi sui quali fondare comportamenti socialmente corretti e condivisi. La pratica sportiva è, infatti, una fase costante e continuativa della crescita e deve essere intesa come spazio ludico e di gratificazione individuale e di gruppo e non come occasione esasperata di sopraffazione dell’altro, umiliazione e affronto del più fragile a costo d’artifici comportamentali o farmacologici. Per questi motivi, il progetto vuole anche far acquisire ai ragazzi contenuti e conoscenze relative ai danni fisici e psichici legati all’uso di prodotti dopanti. Sono previsti alcuni momenti comuni di definizione dei percorsi specifici con docenti, rappresentanti di classe degli studenti e dei genitori, la proiezione e l’analisi di un video, l’utilizzo del quaderno/libretto “Lo spogliatoio”, alcuni incontri con le classi volti a promuovere la discussione e la riflessione. La valutazione del progetto passa attraverso la verifica dell’apprendimento delle tematiche tramite pre-test e post-test. Inoltre viene valutato l’interesse dimostrato dai ragazzi e dagli insegnanti nel conseguimento dell’argomento. Ulteriore indicatore che sarà utilizzato per valutare il progetto è la partecipazione dei ragazzi al convegno finale. Partecipano al progetto, per l’ASF, operatori della Medicina dello Sport, Dietetica Professionale, Servizio Farmaceutico e Centri Consulenza Giovani e soggetti esterni: Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport (Università degli Studi di Firenze, MIUR), Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, L’arte più che la forza al fabbro è buona; coll’arte in mar da venti combattuto Pediatri di Libera Scelta (PLS) e Farmacie regge il piloto la sua presta nave, e coll’arte il cocchier passa il cocchiero Private. Iliade, Omero
Un progetto e un video per parlare di doping senza sporcare lo sport
Giovedì 5 aprile 2007 Salone dei Duecento ore 10,30
SS Educazione alla Salute UFMA Medicina dello Sport
Comune di Firenze Assessorato allo Sport
Luigi Marroni, Direttore Generale Azienda Sanitaria di Firenze
Eugenio Giani, Assessore allo Sport, Comune di Firenze CeDEaS - Centro di Documentazione per l'Educazione alla Salute per l’Area Vasta Centro
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SCUOLA LIBERA DAL FUMO
IO FUMO…, TU HAI FUMATO… LUI NON FUMERÀ!
Destinatari: genitori e studenti, personale docente e non docente Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: PDM Il progetto triennale “Io fumo…, tu hai fumato… lui non fumerà!” ha preso avvio nell’anno scolastico 2007-08 con l’obiettivo di diminuire l’accettabilità sociale dell’uso di tabacco nella scuola secondaria di secondo grado. Prevede tre fasi/azioni principali. La prima si articola nell’analisi della situazione d’avvio attraverso la rilevazione del grado d’adesione alla normativa e alle azioni intraprese per realizzare un ambiente libero dal fumo, del numero di fumatori nel corpo docente e amministrativo, fra gli studenti e i genitori e della percezione del rischio derivante da fumo passivo e stili di vita inadeguati (scorretta alimentazione, abuso d’alcol, gioco d’azzardo, guida spericolata). La fase successiva prevede la promozione di un patto fra personale scolastico, studenti e genitori per costruire “una scuola libera da fumo” travalicando gli aspetti sanitari e concorrendo alla formazione di giovani critici, autonomi, con maggior controllo di sé, orientati a scelte sane e liberi da sostanze e stereotipi. L’ultima fase intende rinforzare le conoscenze, le scelte responsabili e le strategie per non iniziare a fumare, per smettere di fumare e per permettere l’applicazione della normativa vigente nella scuola, ricollocando la presenza delle sigarette nella gestione della vita quotidiana (osservazione del percorso e della viabilità, dell’attesa dell’inizio delle lezioni, dell’intervallo e dell’uscita, delle attività pomeridiane e dello svago serale). Il progetto prevede percorsi didattici multidisciplinari, interventi informativi integrati con i programmi curriculari su legislazione di riferimento, servizi dedicati, produzione e diffusione di materiale informativo, benefici del non fumo e danni del tabagismo. Nell’anno scolastico 200708 gli studenti hanno partecipato a un concorso individuale o di gruppo per la
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realizzazione di un elaborato grafico che verrà utilizzato come copertina del manuale previsto quale lavoro conclusivo del progetto. La verifica intermedia del progetto attraverso la partecipazione degli studenti alla Giornata mondiale contro il fumo di tabacco (31 maggio) è stata molto positiva: i ragazzi delle scuole hanno preso parte alle iniziative programmate, dimostrando interesse. Nell’anno scolastico 2008-09 ha preso avvio la fase di recupero e ri-condivisione degli obiettivi con le scuole che avevano aderito l’anno precedente e con le nuove. Con i rappresentanti degli studenti, i volontari della LILT, alcuni insegnanti e con i rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti è in fase di elaborazione la prima parte del “Manuale” così come previsto dal concorso bandito l’anno precedente. La verifica delle attività dell’anno scolastico 2008-09 sarà effettuata attraverso la partecipazione ad attività particolari programmate in prossimità del 31 Maggio, una specifica rilevazione tramite schede e la verifica dello stato d’avanzamento del lavoro. Il progetto coinvolge servizi ed operatori dell’ASF (Centri antifumo, Dipartimento Prevenzione) ed Istituti scolastici.
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PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE
Destinatari: insegnanti, genitori, studenti Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: CeDEaS Principale obiettivo del progetto annuale “Prevenzione delle dipendenze” è promuovere la salute e il benessere e in particolare favorire gli stili di vita sani ed adeguati in relazione ai bisogni di realizzazione del compito evolutivo dell’adolescente singolo e del gruppo. Nello specifico il progetto intende stimolare e potenziare le abilità di vita, incrementare la percezione dei rischi riguardo a comportamenti problematici e stimolare la crescita dei fattori di protezione, favorire la comunicazione e la conoscenza delle problematiche legate alle dipendenze e la prevenzione “dei rischi” HIV, aumentare le capacità di relazione fra pari, stimolare l’autoefficacia e l’affermazione di sé, rafforzare la capacità di resistere alle pressioni del gruppo e potenziare l’impegno personale per promuovere stili di vita sani. Il progetto prevede incontri di programmazione e co-progettazione degli interventi con gli insegnanti referenti e di quelli coinvolti nel progetto per una contestualizzazione condivisa nella singola scuola anche al fine di valutare la possibilità d’integrazione degli interventi nei programmi curriculari. Vengono inoltre svolti incontri di formazione e aggiornamento rivolti agli insegnanti interessati, incontri di sensibilizzazione ed informazione e d’educazione alla salute rivolti ai genitori, interventi specifici rivolti agli studenti nei gruppi-classe, negli attivi, nelle assemblee e nei forum. In base alla situazione specifica gli operatori decidono se somministrare dei questionari, se distribuire materiale informativo e gadget di campagne di prevenzione a carattere nazionale e locale e se concordare delle iniziative nei mesi d’aprile (mese dedicato alla prevenzione alcologica) e maggio (in prossimità della giornata senza fumo del 31 maggio). A conclusione di queste azioni sono previsti degli incontri di verifica con insegnanti e/o studenti. Gli interventi sono progettati e inseriti nella metodologia generale LSE con particolare attenzione alla metodologia PE. Gli incontri privilegiano tecniche che comportano la partecipazione attiva dei soggetti coinvolti (circle time, brain storming ecc.). Possono essere utilizzate varie forme di linguaggio ed ausili tecnici. Il progetto coinvolge gli operatori del Dipartimento Dipendenze dell’ASF.
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C.I.C. CENTRI INFORMAZIONE E CONSULENZA 52
Destinatari: insegnanti, personale non docente, genitori e studenti Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: CeDEaS Il progetto annuale “C.I.C.”, in ottemperanza con T. U. 309/90, intende favorire il rapporto fra scuola e territorio in un lavoro di rete con i servizi sociosanitari, educativi e di socializzazione ecc.; promuovere la partecipazione attiva degli studenti in modo che essi possano esprimere i loro bisogni e richiedere/proporre attività ed iniziative nell’ambito scolastico; facilitare la conoscenza e l’utilizzo dei servizi dell’ASF e delle altre strutture del territorio; offrire strumenti per l’analisi della domanda formativa e del disagio a livello individuale e collettivo; orientare situazioni di disagio individuale e di gruppo; promuovere corretti stili di vita in modo da contrastare la diffusione di comportamenti a rischio; sostenere gli operatori scolastici ad attivare progetti inter-istituzionali sui temi dell’educazione alla salute e della prevenzione alla dispersione scolastica. Il progetto include alcuni incontri iniziali di programmazione/formazione con gli insegnanti referenti e coinvolti nel progetto. In seguito, vengono svolti degli interventi di counseling tecnico professionale di ascolto, consulenza ed informazione in relazione a difficoltà individuali e di gruppo rivolto a studenti, insegnanti e genitori. Sono previsti anche degli interventi nei gruppi classe, nei forum e nelle assemblee scolastiche richiesti e concordati con studenti ed insegnanti. A conclusione dell’anno scolastico vengono effettuati degli incontri di verifica con gli insegnanti. Il progetto adotta metodologie attive: counseling individuale, focus group, tecniche di peer education, e tecniche creative, espressive e/o corporee delle diverse forme verbali e non verbali (circle time, collage, brain-storming, sculture corporee, metodologie autobiografiche ecc) individuali e di gruppo. Prendono parte al progetto operatori del Dipartimento Dipendenze.
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PROMOZIONE DELLA SALUTE MENTALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO
Destinatari: studenti ed insegnanti delle classi I, II, IV e V degli istituti superiori di Bagno a Ripoli (Istituto Volta, Istituto Gobetti) e di Pontassieve (Istituto Balducci) Zona d’attuazione: Sud-Est Persona contatto: MR Il progetto annuale “Promozione della salute mentale e prevenzione del disagio” è giunto al suo sesto anno e prevede interventi distinti nelle diverse classi. Nelle prime, i Centri Consulenza Giovani promuovono nei ragazzi competenze relazionali ed emotive rispetto ai temi di sessualità ed affettività. Sono previsti due incontri che, con metodologia LSE, sono tesi a dare la possibilità al gruppo classe di confrontarsi in uno spazio protetto e con operatori preparati sulle tematiche inerenti all’adolescenza intesa come momento di passaggio e non patologia. Nelle seconde, i Ser.T promuovono competenze atte a rafforzare l’autostima e la resilienza rispetto all’assunzione di sostanze. Sono previsti quattro incontri per classe. I primi due sono tenuti da una psicologa. Nel terzo incontro, tenuto da un assistente sociale, vengono affrontate tematiche relative alla legislazione vigente in fatto di sostanze. Nel quarto incontro un medico si mette a disposizione dei ragazzi per aiutarli a superare stereotipi o false credenze rispetto al tema trattato. Nelle quarte, il progetto si propone di migliorare l’atteggiamento generale verso persone affette da malattie mentali e di fornire competenze di vita socio-emotive (skills) necessarie per mettersi in relazione con gli altri, affrontare i problemi, le pressioni, gli stress della vita quotidiana attraverso il riconoscimento dei fattori di rischio e dei fattori di protezione. Intende, inoltre, aumentare la consapevolezza negli operatori sanitari e scolastici dell’efficacia degli interventi di promozione alla salute mentale. Il progetto prevede quattro incontri per ogni classe tenuti da due operatori. Nelle quinte vengono trattati i temi della donazione del sangue e/o degli organi. È previsto un incontro tenuto da operatori del Centro Sangue e del Coordinamento Trapianti con il supporto dei volontari delle associazioni. Negli interventi vengono proposte attività volte a promuovere competenze sulla solidarietà. Il progetto prevede la partecipazione di operatori dei Dipartimenti Dipendenze e Salute Mentale Adulti, dei Centri Consulenza Giovani e del Coordinamento Trapianti e del Centro Sangue dell’OSMA.
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PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO 54
Destinatari: insegnanti e alunni dell’Istituto professionale industria e artigianato Chino Chini di Borgo San Lorenzo Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: GB Il progetto nasce per favorire l’acquisizione da parte dei futuri lavoratori di conoscenze relative ai principali rischi presenti nelle attività lavorative e alle tecniche che permettono di prevenire eventuali incidenti. Si cerca quindi di creare le basi per il radicamento della cultura della prevenzione tra le nuove leve lavorative. Sono previsti incontri informativi con gli insegnanti inerenti la prevenzione occupazionale negli ambiti lavorativi oggetto della loro attività didattica. Inoltre, viene elaborato e consegnato ai docenti materiale didattico utile ad integrare i programmi con gli aspetti relativi alla prevenzione nei luoghi di lavoro. Vi sono inoltre incontri di chiarimento e discussione nelle classi con gli operatori. Per l’ASF é coinvolto nel progetto il Servizio Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro.
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INCONTRI INFORMATIVI
DONAZIONE E TRAPIANTO DI ORGANI E TESSUTI
Destinatari: insegnanti e studenti delle classi IV e V Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: MR Il progetto nasce con l’obiettivo di favorire un’informazione chiara e semplice, mirata a ridurre le mistificazioni che possono nascere intorno alla tematica della morte e del trapianto. Si tenta quindi di aumentare il livello di comprensione del percorso di donazione e trapianto e quello di consapevolezza dei processi sanitari inerenti al processo di donazione. In generale, si cerca di favorire la sensibilizzazione ai problemi di salute dei cittadini e la formazione di una cultura rivolta al reciproco scambio solidale. Gli incontri sono tenuti da personale esperto del Coordinamento Donazione e Trapianto Organi e Tessuti e prevedono la proiezione di materiale video e l’utilizzo di tecniche di conduzione di gruppo che favoriscano la partecipazione attiva degli studenti e l’espressione di loro fantasie, miti ed emozioni nei confronti delle tematiche proposte. Dall’anno scolastico 2008-09 negli incontri viene sperimentato il kit “TVD. Ti Voglio Donare” proposto e diffuso dal Ministero della Salute. È prevista la valutazione dell’apprendimento dei temi trattati da parte dei ragazzi tramite la compilazione di un pre-test e di un post-test. Gli operatori riscontrano da sempre un elevato interesse da parte dei ragazzi. Partecipa al progetto il personale del Coordinamento Donazione e Trapianto Organi e Tessuti.
Scuole secondarie di secondo grado
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Dall’anno scolastico 2007-08 la Struttura d’Educazione alla Salute propone, su richiesta dell’Ufficio Volontari Servizio Civile, interventi volti a sensibilizzare al valore dell’esperienza del servizio civile e a informare sulle possibilità offerte dall’Azienda Sanitaria di Firenze e sulle modalità d’adesione. Nello specifico, vengono organizzati incontri informativi nelle quinte classi degli istituti superiori di secondo grado nell’ambito degli interventi di promozione della salute nella scuola. Partecipano a questi incontri gli operatori dell’Ufficio Volontari Servizio Civile ed alcuni volontari ed ex-volontari presso l’ASF. Per il primo anno scolastico hanno aderito 19 classi. Nell’anno scolastico 2008-09 l’interesse delle scuole è molto aumentato e sono pervenute al servizio 35 richieste di incontri nelle classi. Per soddisfare tutte queste richieste, i servizi aziendali ospitanti hanno deciso di mettere a disposizione un ampio numero di volontari attualmente in servizio. Partecipano al progetto gli operatori dell’Ufficio Volontari Servizio Civile dell’ASF e alcuni volontari ed ex-volontari del servizio civile presso l’ASF.
Report 2008
COGLI L’OPPORTUNITÀ
SENSIBILIZZAZIONE AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE PRESSO L’ASF 56
Destinatari: studenti delle classi V Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: CeDEaS
Servizio Civile Nazionale
IL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE NELL’AZIENDA SANITARIA FIRENZE
SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO
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CENTRI DI ASCOLTO 58
Destinatari: studenti, insegnanti e genitori Scuola Primaria, Scuola Secondaria di 1° grado e Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: GB La finalità del progetto annuale “Centri di ascolto” è costruire un punto di riferimento all’interno della scuola usufruibile dagli insegnanti, dai genitori e dagli studenti con lo scopo di accogliere, accompagnare e supportare le tematiche e problematiche delle relazioni sia individuali che di gruppo. I Centri di ascolto costituiscono uno spazio d'ascolto aperto, informale rivolto alla consultazione sia individuale che di gruppo. Sono presenti in tutte le scuole primarie, secondarie di primo e di secondo grado della zona Mugello, con cadenza quindicinnale. Nell’anno scolastico 2007-08 i Centri di ascolto hanno registrato un’affluenza molto rilevante. I Centri di Ascolto sono attuati in collaborazione con il Set (UFMI) e la Comunità Montana (CRED).
Report 2008
CONSUMO CRITICO DI ALIMENTI E FARMACI
Destinatari: insegnanti e allievi Scuola Secondaria di 1° grado e Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: Quartiere 4 di Firenze Persona contatto: PG “Consumo critico di alimenti e farmaci” è un progetto annuale che intende aumentare la conoscenza del corretto uso dei farmaci e delle interazioni farmaci-alimenti in modo da aumentare negli studenti le capacità critiche nella scelta dell’uso di farmaci. Il progetto informativo destinato alle scuole è parte delle azioni previste dal progetto “Uso consapevole di farmaci, alimentazione, alcol e attività motoria” promosso dal Gruppo di Coordinamento “Salute è benessere” del Quartiere 4. Per le scuole secondarie di primo grado, il progetto si articola in tre incontri con gli insegnanti: un corso di formazione all’inizio dell’anno scolastico, suddiviso in due incontri, di due ore ciascuno, e un altro incontro di due ore per la verifica dell’attività svolta dagli allievi previsto per la fine dell’anno scolastico. Nelle scuole secondarie di secondo grado sono invece previsti due incontri: un incontro di due ore con gli insegnanti all’inizio dell’anno scolastico per programmare l’attività didattica e un successivo incontro di due ore con gli allievi da programmare alla fine del percorso svolto dagli insegnanti nelle classi. Nell’anno scolastico 2008-09, il progetto è giunto alla terza edizione ed è stato richiesto da tutte le scuole secondarie di secondo grado del Quartiere 4. Il post-test effettuato quest’anno ha mostrato una percentuale di apprendimento del 92%. Il progetto coinvolge il gruppo di coordinamento “Salute è benessere” del Quartiere 4, l’ex-AFAM e l’Associazione Farmacie Private.
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MIGLIORAMENTO DELLA RISTORAZIONE NEI CONTESTI SCOLASTICI DEL COMUNE DI FIRENZE
CONSUMO SOSTENIBILE: 60
Destinatari: alunni, genitori (anche attraverso il coinvolgimento dei rappresentanti nelle Commissioni mense) e insegnanti Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado Zona d’attuazione: Quartiere 1 e Quartiere 5 di Firenze Persona contatto: PG Il progetto triennale “Consumo sostenibile” è presente nel territorio del Comune di Firenze da quasi un decennio. L’obiettivo è favorire un'alimentazione equilibrata attraverso la corretta assunzione dei pasti nelle mense delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Il progetto intende anche migliorare l'accettazione dei piatti proposti e la somministrazione degli stessi, riducendo così gli scarti alimentari delle mense scolastiche. Il progetto prevede azioni progressive volte ad aumentare le conoscenze sugli alimenti (nel primo anno), a far comprendere l’importanza di una dieta varia (nel secondo) ed equilibrata (nel terzo). Ogni anno scolastico sono previsti alcuni incontri di programmazione e verifica fra insegnanti ed operatori e vengono definite programmazioni didattiche specifiche per ciascuna classe. Nel primo anno viene effettuata una rilevazione dei dati quantitativi e qualitativi degli scarti dei pasti. Tale rilevazione viene poi ripetuta nell’anno conclusivo del progetto. Ogni anno viene rilevata la tipologia delle merende di metà mattina per monitorarne quantità e qualità e, a partire già dal primo anno, è possibile introdurre, almeno una volta a settimana, una merenda con frutta fornita dalla Refezione Scolastica. Questa pratica diviene regolare durante il secondo anno, mentre nel terzo viene rafforzata, prevedendo una merenda con frutta almeno due volte a settimana. Gli studenti vengono coinvolti anche nella preparazione di un menù vario (al secondo anno) ed equilibrato (al terzo) che viene poi proposto dalla Refezione Scolastica a conclusione dell’anno scolastico. Altre attività facoltative sono l’introduzione di menù legati alla tradizione o a percorsi storici e l’organizzazione di laboratori condotti da un animatore volti a far riflettere sul giusto modo di affrontare l’alimentazione. Gli operatori sono poi disponibili ad organizzare incontri con i genitori sul tema del consumo alimentare. Nell’anno scolastico 2005-06 hanno aderito alcune scuole del Quartiere 1 e del Quartiere 5 e gli insegnanti hanno preso parte ad un corso di formazione. Dall’anno 2006-07 il progetto è entrato a regime. L’anno scolastico 2008-09 è l’ultimo e sarà occasione di verifica dei risultati. Dalle verifiche intermedie di processo fatte con gli insegnanti emergono comunque risultati positivi. Il progetto ha coinvolto alcune scuole del Quartiere 2 nel periodo 19982001 e altre scuole del Quartiere 4 nel triennio 2001-04. I risultati sono stati
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incoraggianti: a seguito dell’adesione alla proposta di somministrare frutta a merenda vi è stata una riduzione degli scarti di circa il 10%. Inoltre è aumentata la qualità relativamente alla formazione del personale delle mense e all’integrazione del menù con ricette più vicine alla tradizione ed appetibili sul piano della presentazione. Il progetto ha permesso una stretta integrazione tra Pediatri di libera scelta, Servizi di dietetica dell’ASF e Servizi di refezione del Comune di Firenze. Nell’ambito del progetto é stata confermata la congruità delle certificazioni dei pasti dietetici ed è stato proposto un certificato unico per la richiesta. Il progetto ha un’alta integrazione con il territorio ed è stato possibile grazie alla costituzione di un gruppo di lavoro composto da personale e rappresentanti di: Dietetica Professionale (Azienda Sanitaria di Firenze), Team nutrizionale (Azienda Ospedaliera Meyer), Ufficio Educazione alla Salute (Comune di Firenze), Servizio refezione scolastica (Comune di Firenze), Ufficio Educazione alla Salute (Provveditorato agli Studi di Firenze).
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DAL CAMPO ALLA TAVOLA 62
Destinatari: docenti, alunni e genitori delle classi Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado Zona d’attuazione: Quartiere 5 di Firenze Persona contatto: EP Il progetto “Dal campo alla tavola” è stato ideato dal Quartiere 5 di Firenze nel 2006 e ha coinvolto la Struttura d’Educazione alla Salute dell’ASF fin dall’inizio. L’obiettivo perseguito è fornire ai soggetti coinvolti le conoscenze fondamentali per l’autodeterminazione di un corretto stile d’alimentazione, nell’ottica della stretta connessione fra alimentazione e salute intesa come condizione di benessere fisico, mentale e sociale. Il progetto cerca di rendere consapevoli i partecipanti della stretta connessione fra alimentazione e salute, presentando delle linee guida per una sana alimentazione. I contenuti sono modulati sulla base delle informazioni ottenute dalla rilevazione dei consumi dei ragazzi e delle famiglie. Vengono presi in esame vari aspetti come la pressione socioculturale sul consumo alimentare, la filiera della commercializzazione di frutta e verdura e i metodi di cottura. È prevista la distribuzione di frutta due volte alla settimana durante la merenda di metà mattina. Inoltre, viene consegnato a tutti i bambini delle classi quarte e quinte un abbecedario sull’alimentazione (un libretto intitolato “Dario e l’abbecedario” che è stato realizzato dalla Regione Toscana e che costituisce uno strumento di lavoro e riflessione per gli insegnanti e i genitori). Il progetto è giunto al terzo e ultimo anno e prevede due incontri d’aggiornamento per insegnanti e genitori: il primo sul tema della biodiversità e sul rapporto fra biodiversità e sana alimentazione con la presentazione di giochi didattici finalizzati alla concettualizzazione della biodiversità da parte degli alunni; il secondo con dietiste dell’Azienda Sanitaria di Firenze per informare e sensibilizzare gli adulti sui problemi di una corretta alimentazione. Per le classi I e II sono in programma tre spettacoli interattivi sul tema della biodiversità ed alimentazione tenuti da esperti teatrali. Mentre per le classi III, IV e V sono previste, in autunno e primavera, delle visite guidate da agronomi presso un’azienda agricola con piante da frutto antiche e rare. Il progetto raggiunge quasi tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado del Quartiere 5. Nell’anno scolastico 2008-09 si è registrato un incremento delle classi partecipanti rispetto all’anno scolastico precedente: il numero di alunni coinvolti è passato da 994 a 1217. Altro indicatore del successo del progetto è la gran partecipazione delle famiglie alla festa finale organizzata ogni anno presso Mercafir. Il progetto è realizzato nell'ambito della Commissione servizi educativi del Quartiere 5 ed è finanziato in parte da "Mercafir". Collabora al progetto la Dietetica Professionale dell’ASF.
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FARMACI, GIOVANI E SALUTE
Destinatari: studenti e insegnanti Scuola Secondaria di 1° grado e Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: RB Il progetto annuale “Farmaci, giovani e salute” è stato attivato nella zona Nord-Ovest dall’anno scolastico 2000-01 a seguito della segnalazione da parte della scuola del bisogno di informazioni sull’uso di farmaci riscontrato nei ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado. Negli anni il progetto si è ampliato ed ha raggiunto altre zone del territorio aziendale. L’obiettivo complessivo è fornire informazioni corrette che permettano di sviluppare nella popolazione adolescente conoscenze sul buon uso dei farmaci. Si vuole, inoltre, creare occasioni di pensiero critico e riflessione sui problemi (sociali, sanitari, psicologici) legati all’uso e abuso dei farmaci. Più in generale, si cerca di creare un rapporto di fiducia tra i giovani e i servizi sanitari. Il progetto prevede un incontro informativo di due ore nelle classi tenuto da due farmacisti. È prevista la compilazione da parte dei ragazzi di un pretest e di un successivo post-test volti a valutare l’apprendimento degli argomenti trattati in classe. Nel progetto sono coinvolti i Farmacisti del Servizio Farmaceutico Territoriale e di quello Ospedaliero dell’ASF, l’Ordine dei Farmacisti, le farmacie del territorio (private e comunali).
Scuole di ogni ordine e grado
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PROMOZIONE DELL’ALLATTAMENTO AL SENO 64
Destinatari: alunni delle scuole di ogni ordine e grado Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: MR Il progetto regionale “Promozione dell’allattamento al seno” si pone tre obiettivi principali. In primo luogo, intende incidere sulle competenze e le conoscenze dei bambini e degli adolescenti rispetto all’allattamento materno in modo da veicolare e stimolare nella famiglia l’interesse su questo tema. In secondo luogo, cerca di promuovere l’inserimento nei programmi scolastici del tema “allattamento al seno” come pratica appropriata di alimentazione infantile. Infine, vuole coinvolgere gli studenti nelle attività della Settimana mondiale dell’allattamento al seno, fornendo strumenti di formazione appropriati per ogni età. Il progetto si è svolto presso la Scuola Media Redi dell’Antella e si è concluso nell’anno scolastico 2007/-08. È stato molto apprezzato in quanto ha permesso ai bambini e ai ragazzi coinvolti di esprimersi mediante prodotti creativi (disegni, poesie, ecc.) dedicati all’importanza dell’allattamento al seno inteso come relazione e non come mero atto. Il progetto coinvolge operatori ASF dei Servizi Materno/infantili nonché gli operatori del Coordinamento regionale del Progetto Europeo n. 2004326 “Promozione dell’allattamento al seno in Europa”.
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ALIMENTAZIONE E SICUREZZA
Destinatari: alunni, genitori e insegnanti Scuola Primaria, Scuola Secondaria di 1° grado e Scuola Secondaria di 2° grado; associazioni dei consumatori, popolazione generale Zona d’attuazione: Mugello e Nord-Ovest Persona contatto: GB Il progetto “Alimentazione e sicurezza”, proposto da anni nelle scuole del territorio del Mugello e Nord Ovest, intende favorire la scelta consapevole di una sana e corretta alimentazione da parte dei consumatori nonché l’acquisizione di corretti comportamenti nella manipolazione e preparazione degli alimenti. Intende inoltre fornire informazioni sulle modalità di controllo ufficiale degli alimenti e di gestione dei rischi per la salute in relazione alle filiere produttive e alle consuetudini alimentari della zona. Persegue l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori riguardo alla corretta comunicazione e percezione del rischio da parte dei media (pubblicità, internet, stampa, ecc.) in relazione a notizie riguardanti alimenti ed emergenze sanitarie connesse al loro consumo. Sono previsti un corso di formazione destinato agli insegnanti e percorsi didattici rivolti agli studenti (incontri con un esperto in aula, visite guidate ad aziende agro-zootecniche e/o di trasformazione), eventuali incontri con la cittadinanza, anche in collaborazione con Enti locali e associazioni di tutela. Nel progetto sono coinvolti gli operatori della Sanità Pubblica Veterinaria delle zone interessate.
Scuole di ogni ordine e grado
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IO E GLI ANIMALI 66
Destinatari: alunni della Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado, insegnanti e genitori Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: GB Il progetto “Io e gli animali” intende promuovere la conoscenza ed il rispetto dell’ecosistema agricolo e di quello urbano, favorendo, al contempo, il miglioramento della civile convivenza e la crescita di equilibrio nel rapporto uomo/animale/ambiente. Inoltre, persegue la diffusione delle conoscenze riguardo alle caratteristiche comportamentali e produttive di tutti gli animali, anche in riferimento alle filiere alimentari presenti sul territorio. Nello specifico sono previsti: corsi di aggiornamento e/o seminari informativi per gli insegnanti, incontri in classe per i ragazzi con possibili visite guidate per osservazione diretta degli animali nei contesti produttivi e/o naturali. Il progetto coinvolge la Sanità Pubblica Veterinaria Zona Mugello.
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DONAZIONE DEL SANGUE
Destinatari: insegnanti Scuola Secondaria di 1° grado; studenti e insegnanti Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: RB Il progetto, nato oltre un decennio fa, intende favorire la formazione di una cultura della donazione e della solidarietà attraverso interventi di informazione e sensibilizzazione. Inoltre, cerca di creare condivisione fra insegnanti, operatori dell’Azienda Sanitaria e associazioni del volontariato rispetto a percorsi educativi che sviluppino la cultura della solidarietà nella donazione. Studenti ed insegnanti partecipano in modo attivo ad un incontro informativo tenuto in ogni classe da un medico e da un rappresentante delle associazioni dei donatori. Durante l’incontro i ragazzi compilano un pre-test e un successivo post-test volti a valutare l’apprendimento degli argomenti trattati in classe. Sono inoltre previste visite guidate ai Servizi Trasfusionali e giornate dedicate. Negli anni è stato riscontrato un aumento delle donazioni dovuto anche alla sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado e dei genitori dei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che hanno ricevuto il materiale distribuito ai figli negli incontri nelle classi. Tenendo conto dei risultati ottenuti il progetto è stato confermato ed è attualmente in corso l’ideazione di nuovi materiali che verranno utilizzati negli incontri con le classi. Partecipano al progetto operatori dei servizi di Immunoematologia (Nuovo Ospedale S. Giovanni di Dio, P.O. S. Maria Annunziata, Ospedale di Borgo San Lorenzo).
Scuole di ogni ordine e grado
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GIOVANI E PRIMO SOCCORSO: LA SALUTE PARTECIPATA 68
Destinatari: alunni Scuola Secondaria di 1° grado e Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: GB Il progetto annuale “Giovani e primo soccorso” si propone di trasmettere conoscenze e collaborare ad una crescita della cultura della partecipazione e dell’emergenza, contribuinedo a sviluppare una coscienza etica che accresca la consapevolezza della necessità di interagire e partecipare in caso di bisogno. Il progetto prevede un incontro di tre ore nelle classi in cui vengono utilizzate telefonate simulate al 118 per far comprendere le metodologie per una corretta ed immediata attivazione del sistema di emergenza territoriale. Vengono inoltre spiegati con un linguaggio semplificato l’organizzazione del servizio, come comunicare i dati all’operatore e le successive modalità d’intervento. È poi illustrato il comportamento ottimale da tenere nelle situazioni di emergenza di più frequente riscontro. Nelle scuole secondarie di primo grado l’incontro sopra decritto costituisce il momento conclusivo del lavoro di approfondimento che i ragazzi fanno con gli insegnanti su tematiche specifiche (legalità, partecipazione, ecc.). All’Istituto superiore Chino Chino di Borgo San Lorenzo sono stati organizzati dei corsi rivolti agli studenti in cui vengono simulati alcuni casi e spiegati i concetti fondamentali di rianimazione cardiopolmonare (RCP) attraverso l’insegnamento pratico delle tecniche rianimatorie. Il progetto coinvolge le associazioni del volontariato e i Comuni del territorio.
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I PROGETTI CON LE SCUOLE NEL TERRITORIO AZIENDALE A.S. 2007-08
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Scuole che hanno partecipato ai progetti Firenze Q1 Circolo Didattico 005 Cairoli Istituto Comprensivo Scuola-Città "Pestalozzi" Scuola Media Statale "Giosue' Carducci" Scuola Media Statale “Niccolo’ MachiavelliPapini” Scuola Media Statale “Pieraccini – Rosselli – Verdi” Scuola Media non Statale Paritaria “Pio X Artigianelli” Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Machiavelli-Capponi” Liceo Artistico “Leon Battista Alberti” Liceo Classico “Michelangiolo” Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Istituto Tecnico Agrario Statale” Educandato “Istituto Statale della SS. Annunziata” Liceo Classico “Galileo” Liceo Classico “Dante” Istituto Statale d’Arte S.I.S. Salvemini D’Aosta Q2 Circolo Didattico 004 Rossini-Lavagnini Circolo Didattico 014 Carducci Scuola Media Statale "Dino Compagni" Istituto Tecnico Per Attività Sociali "Ginori Conti" Liceo Scientifico "Gramsci" Q3 Istituto Comprensivo Galluzzo Scuola Media Statale "Botticelli-Puccini" Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore "Elsa Morante" Q4 Istituto Comprensivo Montagnola-Gramsci Istituto Tecnico Commerciale "Galileo Galilei" Istituto Tecnico Industriale "Meucci"
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Istituto Tecnico per il Turismo "Marco Polo" Liceo Scientifico "Rodolico" Q5 Circolo Didattico 002 Colombo Circolo Didattico 003 Don Minzoni Circolo Didattico 006 Matteotti Circolo Didattico 007 Mameli–Fanciulli Istituto Comprensivo Manzoni - Baracca Scuola Media Statale "Arnolfo di CambioBeato Angelico" Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore ITI IPIA "Leonardo da Vinci" Istituto Professionale Servizi Commerciali "Sassetti - Peruzzi" Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci"
Mugello Istituto Comprensivo Barberino di Mugello Circolo Didattico Borgo San Lorenzo Scuola Media Statale "Giovanni della Casa" (Borgo San Lorenzo) Ist.Prof.Industria e Artigianato "Chino Chini" (Borgo San Lorenzo) Liceo Scientifico "Giotto Ulivi" (Borgo San Lorenzo) Istituto Comprensivo "Desiderio da Settignano" (Dicomano – Londa – San Godenzo) Istituto Comprensivo Firenzuola Istituto Comprensivo "Dino Campana" (Marradi – Palazzuolo sul Senio) Istituto Comprensivo San Piero a Sieve Vaglia Istituto Comprensivo "Galileo Chini" (Scarperia) Istituto Comprensivo Vicchio
Nord-Ovest
Sud-Est
Istituto Comprensivo Calenzano Scuola Media Statale "Garibaldi-Matteucci" (Campi Bisenzio) Liceo Scientifico "Agnoletti" - Sezione Associata Campi Bisenzio Istituto Comprensivo "E. Balducci" (Fiesole) Scuola Media Statale "Leonardo da Vinci" (Lastra A Signa) Circolo Didattico Scandicci Istituto Comprensivo Scandicci I Istituto Comprensivo Scandicci III Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore "Russell-Newton" (Scandicci) Liceo Artistico "Alberti" - Succursale Scandicci Istituto D'Arte Sesto Fiorentino Liceo Scientifico A. M. Enriques Agnoletti (Sesto Fiorentino) Istituto Comprensivo Signa Scuola Media non Statale Paritaria "Beata Giovanna" (Signa) Istituto Comprensivo San Piero a Sieve Vaglia
Liceo Scientifico "Piero Gobetti" (Bagno a Ripoli) Istituto Tecnico Commerciale "Alessando Volta" (Bagno a Ripoli) Scuola Media Statale "Leonardo da Vinci" (Figline Valdarno) Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore Giorgio Vasari (Figline Valdarno) Istituto Comprensivo Greve Istituto Comprensivo Primo Levi (Impruneta) Istituto Comprensivo Pelago Istiuto d’Istruzione Secondaria Superiore "Ernesto Balducci" (Pontassieve) Istituto Comprensivo Rufina Circolo Didattico San Casciano Val di Pesa Scuola Media Statale "Ippolito Nievo" (San Casciano Val di Pesa)
I progetti con le scuole nel territorio aziendale
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EVENTI
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31 MAGGIO: GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO 74
Destinatari: popolazione generale con particolare riguardo ai giovani Zona d’attuazione: Firenze Persona contatto: CeDEaS Ogni anno l’Azienda Sanitaria di Firenze celebra le iniziative della Giornata mondiale senza tabacco, sottolineando così l’importanza della prevenzione dei danni da fumo. Per il 2008 ha organizzato una serie di manifestazioni all’insegna dello slogan “LIBERI di non Fumare”, puntando sugli aspetti della scelta libera e consapevole. Sulla linea del tema scelto dall’OMS per il 2008, “Tobacco-Free Youth”, la maggior parte delle iniziative sono state dedicate ai giovani. La scelta organizzativa è stata di articolare la giornata in più eventi. Durante la mattina sono state organizzate alcune iniziative presso l’Istituto degli Innocenti destinate ai contenuti informativi, ma non strutturate nella modalità classica del convegno.
Report 2008
Pensando al target preferenziale dei giovani è stata creata una situazione più mossa e vivace che permettesse un rapporto interattivo con i relatori. Duecento ragazzi di scuole secondarie di secondo grado fiorentine, con i loro insegnanti, sono stati accolti e guidati in un percorso interattivo attraverso vari desk. Gli operatori presenti, Medici del Dipartimento della Prevenzione e dei centri Antifumo, del I.S.P.O., dell’Associazione Core Onlus, della Lega Italiana Lotta contro i Tumori (LILT) hanno effettuato test spirometrici e di misurazione del monossido, illustrato dati epidemiologici sul fumo in età giovanile in Toscana, proiettato spot e filmati sul tema, fornendo ai ragazzi materiale informativo e rispondendo loro quesiti. Il gruppo teatrale “Giovani oltre”, della FNP di CISL ha rappresentato un testo composto da scenette brillanti sul tema del fumo e l’associazione “L’Alchimista”, accompagnandosi con la chitarra, ha animato uno spazio, con letture di testi interpretati da studenti, anche in chiave ironica. In uno spazio dedicato, è stato rappresentato il progetto regionale (coordinato dal CeDEaS per tutte le biblioteche del territorio dell’Area Vasta Centro), “Parole di Salute @lla tua biblioteca”, attraverso pannelli letterari (citazioni di testi e massime pertinenti), la presenza del Bibliobus (postazione itinerante delle biblioteche fiorentine) in Piazza SS. Annunziata, una selezione di volumi consultabili in loco e una bibliografia costituita da una selezione di libri (sia scientifici che narrativi) e materiale multimediale. Su pannelli autoportanti sono stati affissi tutti i lavori delle classi che hanno partecipato al concorso grafico per la progettazione della copertina del manuale “Io fumo…, tu hai fumato… lui non fumerà”. La mattina si è conclusa con la premiazione dei lavori degli studenti che hanno partecipato a tale concorso e con uno “spuntino salutare” nel Cortile delle Donne dell’Istituto. L’evento ha visto un’interessante affluenza anche di pubblico di passaggio, sia di giovani che di adulti. La sera, alla Loggia del Porcellino, lo spettacolo “La fiaba della Turandot” organizzato dal Maggio Musicale Formazione, con il coordinamento registico di Manuela Lalli, è stato aperto a tutta la popolazione. Agli spettatori è stato illustrato il senso dell’iniziativa ed è stato distribuito come gadget un mazzo di fiori contestualizzati dallo slogan “Profumo No fumo”, per rafforzare il messaggio di sensibilizzazione di tutte le iniziative della giornata. L’organizzazione della giornata è stata curata dal CeDEaS. I partner aziendale del progetto sono stati il Dipartimento Prevenzione e i Centri Antifumo del Dipartimento Dipendenze. I partner esterni: il Laboratorio Stili di Vita della Società della Salute, l’Associazione Core Onlus, l'Epidemiologia del I.S.P.O, la LILT, i Quartieri 1 e 4. Le iniziative sono state possibili grazie alla donazione della società PFIZER ed alla collaborazione dell’Associazione CORE Onlus e dell’Istituto degli Innocenti.
Eventi
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GIORNATA MONDIALE CONTRO AIDS/HIV 2008 76
Destinatari: popolazione generale, operatori sociosanitari e giovani in particolare Zona d’attuazione: Firenze e Sud-Est Persona contatto: MR Ogni anno la Struttura di Educazione alla Salute cura le iniziative promosse sul territorio aziendale volte a sottolineare l’importanza della Giornata
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Mondiale per la lotta all’AIDS e a informare e sensibilizzare al fine di ricreare attenzione nella popolazione verso la prevenzione di questa malattia. Nel 2008 vi sono state due iniziative principali. La prima, destinata agli operatori sociosanitari, è stata la proiezione presso il Cinema Odeon dalle ore 17 alle 24 di 4 film sul tema dell’AIDS e di due corti appositamente prodotti da Mediateca e Regione Toscana per il 1 dicembre 2008. La proiezione è avvenuta in occasione del Florence Queer Festival “50 giorni di cinema internazionale a Firenze” ed è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Mediateca regionale toscana. La seconda iniziativa, destinata ai giovani, ha avuto luogo sabato 29 novembre. In tre discoteche di Firenze sono stati realizzati interventi d’informazione ed educazione alla salute a cura degli operatori dei servizi sociosanitari (ASL, Comune di Firenze, SDS) e sono stati proiettati i due corti prodotti da Mediateca e Regione Toscana per il 1 dicembre 2008. All’esterno delle discoteche è stato distribuito il pieghevole informativo “Fai il test” prodotto dalla Regione Toscana, e gadget inerenti, da parte d’Operatori di Strada, (espressione dei servizi sociosanitari e delle associazioni) esperti di comunicazione con i giovani e di sensibilizzazione in tema di prevenzione dell’AIDS. Dati gli obiettivi del progetto, in occasione della Giornata mondiale sono state presentate altre iniziative sul tema organizzate nel territorio regionale a partire dai giorni immediatamente successivi. Nel territorio dell’Azienda Sanitaria di Firenze sono già programmate due mostre che condividono gli stessi obiettivi. Il primo è proporre, attraverso il linguaggio visivo, la scoperta di comportamenti a rischio, emergenze sociali e sanitarie nell'altrui e nel proprio paese. Il secondo obiettivo è favorire il processo d’educazione tra “pari” attraverso la formazione di giovani che poi faranno da guide agli studenti invitati e a tutti gli altri visitatori. Le mostre intendono poi sensibilizzare l'intero target sull'utilità di adottare comportamenti individuali e collettivi per ridurre il contagio da virus HIV e riportare la problematica dell’AIDS all’attenzione degli operatori socio-sanitari, del mondo della scuola e dell’intera popolazione. La mostra “Volti Positivi” è stabilmente esposta al Mandela Forum di Firenze dal dicembre 2008. Questa iniziativa è destinata alla popolazione generale e alle scuole. Partner della mostra sono: Regione Toscana, Gruppo interdipartimentale malattie infettive dell’ASF, Comune di Firenze. La mostra “STOPAIDS Manifesti dal mondo” è prevista per marzo 2009 presso l’Ospedale Santa Maria Annunziata. Questa iniziativa è destinata alla popolazione in transito al suddetto ospedale e alle scuole della Zona SudEst. Partner della mostra sono: Gruppo interdipartimentale malattie infettive dell’ASF, SDS Firenze Sud Est, Regione Toscana, AUSL Lucca,
Eventi
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TEATRO DI RIFREDI
SPETTACOLO TEATRALE “NEL MEZZO DEL CAMMIN” 78
Destinatari: studenti ed insegnanti Scuola Secondaria di 2° grado Zona d’attuazione: Firenze Persona contatto: EP Lo spettacolo “Nel mezzo del cammin” fa parte degli eventi extrascolastici "Oltre la scuola" previsti dalla delibera 259/2006 e, nell’anno scolastico 2008-09, viene proposto agli insegnanti che partecipano al corso “Corporeità, affettività, sessualità”. Lo spettacolo è da alcuni anni presentato con successo dalla Compagnia teatrale Pupi e Fresedde agli studenti delle scuole superiori e vede un felice incontro fra i versi dell'Inferno di Dante e la musica rock. Dallo spettacolo emergono in maniera evidente temi centrali della prevenzione del disagio giovanile: sessualità, relazioni, dipendenze, rispetto delle regole, rapporto con i pari. Il progetto di cui la visione dello spettacolo è elemento fondante è rivolto a studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio dell'Azienda Sanitaria i cui insegnanti stanno svolgendo un progetto di promozione della salute con l’ASF. La visione dello spettacolo vuole attivare una riflessione sul tema adolescenziale, sull'affettività, sulle relazioni, sul rispetto delle regole, sulla creatività e sul desiderio di conoscenza dei giovani attraverso un “viaggio” tra i versi poetici di Dante e la musica rock. Le competenze sollecitate sono quelle del pensiero creativo, del pensiero critico e della gestione delle emozioni. Il progetto si articola in diverse fasi. La prima consiste nella costruzione di un ponte tra il teatro e gli operatori dell'Azienda sanitaria che lavorano sui temi dell'educazione e promozione della salute. In seguito è previsto un momento di riflessione insieme agli insegnanti sui temi che emergono nello spettacolo. Vi sarà poi la visione dello spettacolo presso il Teatro di Rifredi prevista per due matinée (21-22 aprile) che possono coinvolgere circa 30 classi. In tale occasione si svolgerà una discussione plenaria sullo spettacolo e verranno consegnate ai ragazzi delle "cartoline" sulle quali potranno appuntare le proprie riflessioni ed emozioni. In seguito verrà svolta un'analisi degli scritti dei ragazzi da parte degli operatori e successivamente la restituzione e l'elaborazione da parte di operatori e insegnanti. Sono coinvolti nel progetto operatori dell’ASF (Dipartimento Salute Mentale, Centri Consulenza Giovani) e dell’Associazione Pupi e Fresedde.
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RIGUARDIAMOCI IL CUORE
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: Nord-Ovest e Firenze Persona contatto: RB, CeDEaS “Riguardiamoci il cuore” è un progetto di prevenzione cardiovascolare che ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’adozione di stili di vita sani, sul controllo dei fattori di rischio e sulla diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari, in un’ottica di sistema che vede la salute del singolo come la risultante di fattori biologici, ambientali, socio-economici e culturali. Uno dei punti di forza del progetto è la sua capacità di integrare ed orientare il contributo delle strutture sanitarie con il ruolo significativo che la società civile oggi svolge nei confronti dell’adozione di stili di vita sani. Obiettivo privilegiato del progetto è raggiungere e sensibilizzare la popolazione nella fascia d’età tra i 40 e i 60 anni e, con azioni mirate, gruppi di popolazione quali le donne, le persone in attività lavorativa, le persone che hanno avuto una malattia ed i loro familiari. Il progetto prevede produzione e diffusione di materiale informativo, screening gratuiti sui fattori di rischio cardiovascolare, distribuzione della carta del rischio cardiovascolare, importante strumento che il medico di medicina generale utilizza per orientare la gestione del rischio nei propri pazienti. Il progetto ha preso avvio a Scandicci nel 2002, sviluppando l’idea di organizzare un check-up per i cittadini e si è progressivamente arricchito d’iniziative. Col tempo si è costituita un’originale partnership pubblico–privato che coinvolge il mondo della salute nelle sue diverse rappresentazioni: Azienda Sanitaria di Firenze, Società della Salute della zona Nord Ovest, medicina del territorio, farmacie pubbliche e private, il mondo del volontariato, Amministrazione comunale, mondo della scuola e dello sport, delle professioni, del commercio e dell’impresa. Uno dei destinatari del progetto è la scuola dove vengono attivati corsi tenuti da medici, infermieri e dietiste dell’ospedale San Giovanni di Dio, durante i quali i giovani apprendono le regole per condurre una vita sana, imparano le nozioni di base dell’apparato cardiocircolatorio e gli elementi fondamentali del primo soccorso. Il momento più rappresentativo del progetto è l’organizzazione dell’omonima manifestazione di due giorni che, nell’edizione del 2008 (17-18 maggio), ha visto la presenza di ben 15 tende, disposte in maniera da rappresentare un "viaggio" ideale tra la salute ed i fattori di rischio cardiovascolare. Nei diversi spazi è stato possibile avere dati e informazioni sugli stili di vita sani e sull’uso dei farmaci, effettuare screening, compilare la carta del rischio cardiovascolare. Oltre alle tende, la manifestazione ha previsto, come di consueto, conferenze ed eventi collaterali a carattere culturale e sportivo.
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I soggetti promotori del progetto per il territorio di Scandicci sono l’Educazione alla Salute, la Cardiologia del NOSGDD, l’Humanitas. Partecipano al progetto il Nuovo ospedale San Giovanni di Dio (Direzione Sanitaria di Presidio, Chirurgia Vascolare, Medicina Interna, Nefrologia e Dialisi, Diagnostica di Laboratorio, Day Hospital Oncologico, Servizio Infermieristico Ospedaliero e Territoriale, Dietetica Professionale, Progetto P.UM.A.), Ser.T.B - Centro antifumo - Lungarno S. Rosa, Ser.T. Zona Nord Ovest, Pubblica Assistenza Humanitas, la Società della Salute della zona Nord-Ovest, il Comune di Scandicci, Mercatino dei Ragazzi per la Solidarietà, Medici di Medicina Generale, A.ME.S., Farmacie Comunali e Farmacie Private Comune di Scandicci, Associazione italiana alcolisti in trattamento, PFIZER ITALIA, Fondazione AR CARD ONLUS, ANPAS - Comitato regionale toscano, AVIS, AUSER, Confesercenti, UNICOOP Firenze - Sezione soci Scandicci, A.S.D. Bocciofila di Scandicci, P.G.S. Torregalli - Oratorio Centro Giovanile “Don Bosco”. Il comitato promotore dell’edizione 2009 coinvolgerà anche i Medici di Medicina Generale.
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Dal 2007 il progetto “Riguardiamoci il cuore” è stato esteso alla città di Firenze. La manifestazione promossa dalla Società della Salute di Firenze, ha avuto il patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Toscana, dell'Ordine dei Medici e dell'Ordine dei farmacisti di Firenze, della Federazione italiana Medici di Medicina Generale e dell'Heart Care Foundation. La prima edizione ha avuto luogo in piazza della Repubblica (6 e 7 ottobre 2007). In tale occasione la piazza è stata suddivisa in quattro aree (accoglienza, laboratorio stili di vita, analisi del sangue, medici specialisti) disposte in modo da rappresentare un viaggio ideale tra la salute e i fattori di rischio cardiovascolare. La manifestazione è stata anche l'occasione per proporre comportamenti e stili di vita favorevoli alla salute. L’evento ha visto la collaborazione anche della Croce Rossa, dell'Anpas e delle Misericordie. La manifestazione ha avuto il contributo di FondiariaSai, Laboratori Guidotti, Pfizer, Roche, Sigma-tau, Klab Palestre, il Mercatino dei Ragazzi per la solidarietà, R.A.P Firenze. La seconda edizione avrà luogo il 21 e 22 marzo 2009 presso l’Istituto degli Innocenti e sarà strutturata in modo diverso a causa delle caratteristiche della sede. Partecipano al progetto: Azienda Sanitaria di Firenze (con numerosi servizi ed ambulatori territoriali ed ospedalieri), Società della Salute di Firenze, Comune di Firenze (Assessorato Sport e tempo libero, Commissione Consiliare n. 4 – servizi sociali e sanità), Medici di Medicina Generale, Farmacisti della Associazione titolari di Farmacia di Firenze, Farmacisti delle Farmacie Fiorentine AFAM SpA,
Eventi
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(19-20-21 Maggio 2008)
SULLA STRADA DELLA SICUREZZA 82
Destinatari: studenti ed insegnanti Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 2° grado; popolazione generale Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: GB All’interno del progetto di comunità “Sicurezza stradale”, promosso dall’Educazione alla Salute e dalla Società della Salute Mugello, sono state organizzate tre giornate-evento dedicate alle scuole partecipanti al progetto e alla popolazione generale. L’iniziativa, giunta al secondo hanno, è stata realizzata presso l’Autodromo Internazionale del Mugello (Scarperia). La prima giornata (19 maggio) è stata dedicata alle scuole primarie ed ha
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coinvolto circa 180 bambini. L’iniziativa rappresentava la conclusione del lavoro svolto durante l’anno scolastico 2007-08 nelle scuole del territorio in collaborazione con l’Educazione alla Salute e la Polizia Municipale. I bambini hanno lavorato su vari temi (la strada, il pedone, i segnali, la bicicletta, il paese, i percorsi casa scuola) e sono stati organizzati percorsi ludico/educativi finalizzati all’educazione stradale. Nel corso della mattinata i bambini hanno preso parte a numerose iniziative: un percorso in bicicletta organizzato in collaborazione con il corpo della Polizia municipale del Mugello; un gioco della strada, ideato dai ragazzi della scuola primaria di San Piero; un percorso a piedi, “Il decalogo del pedone in erba”, organizzato in collaborazione con il progetto Pedibus. In occasione dell’evento, è stato messo in scena un piccolo spettacolo ed è stata anche allestita un’esposizione dei lavori fatti dalle classi. Inoltre i bambini hanno potuto visitare l’Autodromo (zone esterne e sale interne di controllo) ed incontrare i vigili. La giornata si è conclusa con la consegna a tutti i partecipanti del patentino di “Bambino rispettoso delle regole della strada” e di gadget dell’Autodromo. Inoltre le classi che hanno partecipato al progetto hanno ricevuto “Il gioco della strada”. La seconda giornata (20 maggio) è stata dedicata a circa 200 ragazzi delle classi IV del Liceo Scientifico Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo. Durante la giornata sono stati affrontati i temi delle regole, dei corretti comportamenti in strada e del “non uso d’alcol” alla guida, mettendo insieme i punti di vista e le esperienze d’istituzioni coinvolte in questa problematica (Responsabile DEA Ospedale Borgo San Lorenzo, Polizie Municipali, Arma Carabinieri, Coop. Melampo). Inoltre i ragazzi hanno potuto parlare delle regole in pista con il direttore di gara e con gli addetti sicurezza dell’autodromo. Hanno poi incontrato il pilota e visitato i locali dell’Autodromo. La mattinata si è conclusa con un percorso di guida sicura in moto e con la premiazione dei partecipanti. La giornata conclusiva (21 maggio) è stata dedicata ad un seminario aperto alla popolazione dal titolo “Sulla strada della sicurezza”. Gli interventi previsti hanno permesso di fare il punto sul progetto “Sicurezza stradale”, di divulgare i risultati delle esperienze di sensibilizzazione e dell’utilizzo dell’etilometro. È stata presentata la ricerca condotta sul tema Alcol e guida nel Pronto Soccorso di Borgo San Lorenzo dall’Osservatorio Epidemiologia ARS. È stata poi la volta della tavola rotonda che ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni promotrici dei progetti Pedibus (Comune di Borgo San Lorenzo), Discobus (Comuni di Marradi e Palazzuolo sul Senio) e Svagobus (Confesercenti), della Provincia di Firenze, dei Ser.T e del Comitato di partecipazione. Il dibattito è stato moderato dal direttore dell’Educazione alla Salute. La mattinata si è conclusa con l’intervento del Vicepresidente della Regione Toscana sulle politiche sulla sicurezza. Nel pomeriggio, è stato fatto il punto sullo stato d’avanzamento dei progetti del Piano provinciale di sicurezza e sono state approfondite le metodologie d’analisi dell’incidentalità.
Eventi
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OSPEDALI
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RETE ‘OSPEDALI CHE PROMUOVONO SALUTE’ (HEALTH PROMOTING HOSPITALS - HPH) La Regione Toscana ha rafforzato la collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con l'accordo quadro per il quinquennio 20032007. I progetti e le azioni culturali ed educative di promozione della salute si richiamano alle indicazioni internazionali. L'accordo con l'OMS ha permesso alla Regione Toscana di aderire alla Rete Internazionale degli Ospedali che Promuovono Salute (International Network of Health Promoting Hospitals). Su indicazione regionale, la Rete HPH è organizzata nelle Aziende Sanitarie con un Coordinatore Aziendale e un Comitato Tecnico Locale. Nell’Azienda Sanitaria di Firenze questi due organi sono coadiuvati da due vice-coordinatori. Il primo cura l’area “Empowerment” ed è responsabile dei progetti “Ospedale interculturale”, “Umanizzazione” e “Ospedale per i bambini”. Il secondo vice-coordinamento spetta all’Educazione alla salute che segue le aree “Stili di vita” e “Interazione sistemica” ed i relativi progetti “Ospedale libero dal fumo”, “Integrazione ospedale-territorio”, “Ospedale libero da alcool” e “Sicurezza”. L’Azienda Sanitaria di Firenze cura anche il coordinamento della task force regionale “Comunicazione e documentazione strategica”.
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TERRITORIO E PROGETTI SPECIALI
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PAROLE DI SALUTE… @LLA TUA BIBLIOTECA 88
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: Area Vasta Centro Persona contatto: CeDEaS Il progetto regionale “Parole di salute… @lla tua biblioteca” nasce dalla collaborazione degli Assessorati alla Cultura e al Diritto alla Salute della Regione Toscana al fine di promuovere l’educazione alla salute rafforzando il ruolo della biblioteca pubblica come “agenzia informativa” sul territorio, in particolare sui temi di salute. Con decreto dirigenziale n. 3528 del 28 giugno 2006 sono stati approvati 15 progetti di promozione della salute che coinvolgono un totale di 80 biblioteche, realizzati appunto dalla rete bibliotecaria o da biblioteche in gestione associata. Con lo stesso decreto sono stati individuati i 3 Centri di documentazione per l'educazione alla salute delle ASL di Firenze, Grosseto e Massa Carrara quali responsabili dell'attuazione dei progetti presentati e dell'erogazione dei contributi relativi. Il CeDEaS, su mandato della Regione Toscana, ha anche avuto il compito di ideare l’immagine coordinata da fornire alle biblioteche di tutta la Regione. Tale immagine ha caratterizzato totem espositori, locandine e pieghevoli e altri strumenti per la comunicazione dei progetti. L’espositore è stato prodotto e distribuito alle biblioteche dal CeDEaS.
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Contestualmente il CeDEaS realizza la parte grafica e di editing di pieghevoli e poster relativi ai progetti e alle iniziative specifiche, quando richiesto dalle biblioteche. Rispetto agli interventi della Area vasta di riferimento, il CeDEaS ha fornito una bibliografia di base sui temi della salute, e fornisce regolarmente aggiornamenti di bibliografie generali e tematiche e consulenze specifiche. I filoni tematici inizialmente proposti - corretti stili di vita (alimentazione, movimento, bullismo, lettura ecc.), donazione d’organi e del sangue, lotta al dolore - attualmente sono stati ampliati fino a toccare tutti i temi di salute. La funzione di coordinamento si esplica attraverso il sostegno alla progettazione e all’organizzazione di attività (incontri, conferenze, dibattiti, presentazione di libri e, per bambini e ragazzi, anche laboratori didattici, d’animazione alla lettura ed attività ludiche attivate anche in collaborazioni con le scuole e le associazioni quali Auser, Avis, ecc. presenti sul territorio), attraverso l’incremento del catalogo e tutto quanto permetta alle biblioteche di offrire un servizio completo sui temi della prevenzione e della promozione della salute. Nel 2008 vi sono state sette nuove adesioni di biblioteche. Ad oggi le biblioteche aderenti nell’Area Vasta Centro, sono 28. I fondi stanziati dalla Regione Toscana per gli anni 2007 e 2008 sono stati gestiti direttamente dal CeDEaS individuando con le reti e le biblioteche del proprio territorio i criteri per la loro attribuzione/suddivisione, privilegiando le biblioteche “nuove arrivate” e i progetti meglio definiti, più articolati e dettagliati, dedicando una parte minore allo sviluppo delle “nuove acquisizioni”. Tutto ciò tenendo conto delle caratteristiche e delle esigenze delle biblioteche che partecipano attivamente alle scelte. Dal 2008 gli espositori ospitano anche il materiale prodotto e/o distribuito dal CeDEaS. Dal confronto con i referenti delle biblioteche e delle reti, si desume che “Parole di salute… @lla tua biblioteca” ha avuto un positivo riscontro presso la popolazione: le persone che frequentano le biblioteche hanno mostrato interesse per il materiale esposto e per le iniziative organizzate. Numerose sono state le richieste di libri e materiale multimediale relativi alle tematiche della salute.
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SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE 90
Destinatari: operatori delle Aziende Sanitarie coinvolti in attività di programmazione, progettazione e realizzazione d’interventi d’educazione alla salute, Uffici Scolastici Provinciali e Regionale; popolazione scolastica, insegnanti, genitori Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: CeDEaS Il Centro di Documentazione per l’Educazione alla Salute dell’Azienda Azienda Sanitaria di Firenze ha ricevuto un finanziamento dalla Regione Toscana (Diritto alla Salute) per la realizzazione di un pacchetto educativo sulla metodologia LSE nell’ambito della “Scuola che promuove salute”, uno strumento che possa rappresentare una guida metodologica e didattica per gli insegnanti e gli operatori. Tale strumento sarà costruito, a partire dalle esperienze che sono già in atto tra Azienda e Scuole del territorio (corsi, incontri e seminari dedicati a operatori, insegnanti e genitori, esperienze nelle classi, ecc.) con lo scopo di individuare, rendere disponibile e ottimizzare quanto esiste sul tema nel territorio dell’azienda, anche attuato autonomamente dalle scuole. La costituzione di un gruppo di progetto e la sua formazione attraverso incontri, seminari e laboratori d’approfondimento formativi progettuali è orientato alla redazione e alla diffusione di un pacchetto educativo che metta insieme in modo coordinato e significativo le esperienze condivise, in cui possano riconoscersi anche gli attori principali. Il gruppo formato nel 2008 a questo scopo, composto da operatori sociosanitari (professionalità diverse) e della scuola (tutti gli ordini e con diverse funzioni e competenze), ha iniziato il proprio lavoro individuando i propri compiti e gli strumenti più adatti a rilevare i progetti e le esperienze dei partecipanti. Il percorso prevede alcune figure che potranno a diverso titolo seguire il percorso (tutor, docenti, ecc.) fino all’organizzazione del materiale che costituirà il pacchetto finale. La metodologia di lavoro ad alta condivisione è stata scelta perché è l’unica che possa garantire l’utilizzo di strumenti educativi accreditati nelle scuole della rete Health Promoting Schools (HPS) e non. Partecipano al progetto i servizi aziendali e le scuole del territorio
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PROGETTI CON L’ASSOCIAZIONE IREOS
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: CeDEaS L’associazione IREOS (Centro servizi autogestito per la comunità queer) collabora con l’Azienda Sanitaria di Firenze per la realizzazione di progetti a favore della popolazione LBGT (lesbica, bisessuale, gay, transessuale) a partire dalla stipula del Protocollo d’intesa avvenuta nel 2000. Al momento sono attivi tre progetti che coinvolgono l’associazione IREOS e l’Educazione alla Salute. PROGETTO SPERIMENTALE DI COUNSELING A COMUNITÀ LBGT IN COLLABORAZIONE CON IL CONSULTORIO PER LA SALUTE DELL’ASSOCIAZIONE IREOS L’obiettivo generale del progetto è fornire informazione, consulenza e sostegno nell’ambito delle attività dei servizi dell’Azienda Sanitaria di Firenze e del Consultorio per la Salute dell’Associazione IREOS che offre all’utenza un breve ciclo di consulenze psicologiche gratuite, che hanno lo scopo di ascoltare, informare ed orientare l’utente nel farsi carico del proprio processo di definizione dell’identità sessuale e di genere. Gli obiettivi specifici sono: sperimentare una presa in carico d’utenti, nella quale poter combinare una terapia psicologica, con la partecipazione ad altre attività del Consultorio e dell’associazione; potenziare il radicamento territoriale dell’associazione mediante la realizzazione di più campagne d’educazione sanitaria, dedicate al Consultorio e al Test dell’HIV con redazione, produzione e diffusione di materiale informativo ed educativo; organizzare una giornata di supervisione di gruppo per tutti i volontari e le volontarie del Consultorio della Salute da svolgersi in un contesto diverso dall’associazione, condotto da professionisti del Coordinamento Regionale Gruppi d’Autoaiuto e dell’ASL; elaborare un modello sperimentale di presa in carico da porre alla discussione dei professionisti sanitari e delle associazioni portatrici d’interesse; valutare i risultati relativamente alle forme di disagio, all’integrazione sociale e lavorativa degli utenti nell’ottica di una migliore accessibilità ai servizi dell’Azienda Sanitaria di Firenze. La Regione Toscana ha stanziato un ulteriore fondo per garantire la prosecuzione del progetto anche per l’anno 2009. MONITORAGGIO DEGLI ENTI TOSCANI SULLE IDENTITÀ DI GENERE – IDG MONITOR L’obiettivo generale del progetto è condurre un monitoraggio e una ricerca di enti, associazioni, unità, ecc. operanti o interessate ad eseguire interventi a favore della popolazione con disturbi da identità di genere e transessuali e creare un raccordo di tutte queste unità per la raccolta e la condivi-
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sione di informazioni. Nello specifico il progetto intende, in primo luogo, effettuare un monitoraggio dei servizi esistenti forniti dagli enti pubblici e di quelli forniti da enti/associazioni private presenti sul territorio e, in secondo luogo, diffondere e restituire i dati del progetto realizzato per mezzo di un database consultabile via Internet dalle Aziende sanitarie toscane e dagli enti del terzo settore già operanti o comunque interessati all’identità di genere. Per le Aziende USL e per gli enti del terzo settore interessati vengono poi indicati gli interventi minimi e ottimali per la realizzazione del servizio di interesse. PAZIENTI NON PREVISTI Il progetto “Pazienti non previsti” intende sensibilizzare i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta alla necessità di garantire un’assistenza sanitaria senza alcuna discriminazione determinata dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, facilitando un approccio comportamentale appropriato e buone prassi nei confronti della popolazione LBGT. Gli obiettivi specifici del progetto sono: ricercare e condividere informazioni su interventi già in essere in paesi dove maggiore è l’attenzione ai/alle pazienti ad orientamento omosessuale e a diversa identità di genere; rilevare dati utili sulle problematiche connesse alla rivelazione del proprio orientamento e identità sessuale agli operatori sanitari da parte delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali; rilevare l’atteggiamento e le conoscenze di medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nei confronti dell’omosessualità e della transessualità, nonché dell’eventuale conoscenza dell’orientamento omosessuale dei loro pazienti; sensibilizzare alle tematiche di cui alla legge regionale 63/04 (“Norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”); condividere il percorso con gli altri progetti attivati sul territorio della Regione Toscana, anche in vista dell’individuazione di linee guida comuni e di progettualità future.
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ALCOL, GUIDA E TRAUMATISMI CORRELATI, PARTE I
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: CeDEaS Il progetto “Alcol Guida e Traumatismi Correlati” è finanziato dalla Provincia di Firenze e coordinato dall'Azienda Sanitaria di Firenze, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Careggi, con il Comune di Firenze, con ACI e INA. Il progetto ha dato origine a una collaborazione formale, tuttora in atto, tra l'Azienda Sanitaria di Firenze - Centro Alcologico, e il Prevention Research Centre di Berkeley (USA). Obiettivo generale del progetto è la riduzione degli incidenti stradali legati all'abuso di bevande alcoliche e sostanze psicotrope nel territorio della Provincia di Firenze anche attraverso l’identificazione e l’attuazione di strategie comunicative efficaci che permettano di ridurre i rischi correlati all’uso di bevande alcoliche nel territorio di Firenze. Il progetto prevede una parte dedicata all’informazione sulla situazione esistente attraverso la realizzazione di uno studio il cui scopo è l'identificazione degli incidenti correlati all’uso di alcol, psicofarmaci e droghe tra gli utenti ultradiciottenni dei Pronto Soccorso ospedalieri dell'area metropolitana fiorentina. Lo studio è composto di due parti. Nella parte iniziale vengono effettuati degli accertamenti tossicologici su un campione di urine e di sangue della popolazione in studio al fine di accertarne la positività a sostanze. La seconda parte prevede la rilevazione di alcune informazioni sui traumatizzati partecipanti allo studio al fine di descriverne le caratteristiche socio demografiche, la loro posizione sul veicolo e di tipizzare le caratteristiche dell’incidente (luogo, data, ora, tipologia mezzo condotto). Il progetto ha avuto inizio nel dicembre 2003 e, a conclusione di questa prima indagine, sono stati organizzati un convegno ("Guida Alcol Incidenti Stradali" Salone de' Dugento – Palazzo Vecchio, 12 marzo 2004) e una relazione "Road Accidents, Alcohol and other Drugs. An Epidemiological Study in Florence", presentata in due occasioni importanti: al KBS Annual Symposium a Riverside, California, giugno 2005, e al convegno Pronti Soccorsi e Incidenti Alcol Correlati - OMS - di Berkeley Marina, ottobre 2005). La prosecuzione del progetto, nel 2006, ha esteso lo studio al DEA di Borgo San Lorenzo sui pazienti traumatizzati stradali afferenti a quell’Ospedale nel periodo tra novembre 2006 e il gennaio 2007. Nel complesso le attività del progetto sono state: la realizzazione dell’indagine nei Pronto Soccorso, l’organizzazione di corsi di sensibilizzazione per i soggetti e le agenzie che hanno la responsabilità della guida e del controllo del traffico e un convegno di pubblicizzazione dei dati. Il progetto vede la collaborazione di vari soggetti: Provincia di Firenze,
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Centro Alcologico dell’Azienda Sanitaria di Firenze, Centro d’Alcologia dell’Università di Firenze dell’Azienda Ospedaliera di Careggi, Comune di Firenze, Aci, Ina, Epidemiologia dell’Agenzia Regionale di Sanità, Dipartimenti Emergenza e Accettazione (degli Ospedali di S. Maria Nuova, S. Giovanni di Dio, S. Maria Annunziata, di Careggi e del CTO), della S.O.D. Tossicologia Forense dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi e del Dipartimento Anatomia, Istologia e Medicina Legale dell’Università degli Studi di Firenze.
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AUTO AIUTO
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: CeDEaS L’integrazione dei gruppi d’auto aiuto con la Struttura d’Educazione alla Salute è naturale in quanto la centralità della persona, il gruppo come luogo di cura di sé in cui si può favorire la salute propria, della propria famiglia e degli altri componenti, l’approccio alla patologia cronica, il lavoro di rete tra gli stakeholder, rappresentano i concetti comuni che sono alla base del perseguimento degli obiettivi di miglioramento della salute e del benessere dei cittadini. Per questi motivi, dal 2006 ha preso avvio un importante percorso d’integrazione culturale fra l’Educazione alla Salute dell’ASF ed il Coordinamento Regionale dei Gruppi d’Auto Mutuo Aiuto con l’obiettivo di promuovere la metodica dell’Auto e Mutuo Aiuto all’interno del sistema sociosanitario. L’idea di fondo è che la realtà dell’auto mutuo aiuto possa trovare nel sostegno delle istituzioni sanitarie, e più in generale nel lavoro in rete con tutti i portatori d’interesse (Comuni, Società della Salute, privato sociale), un punto d’intersezione che rafforzi i propri obiettivi di condivisione d’esperienze, situazioni e problemi comuni, nell’ottica di una promozione della salute fondata sulla responsabilità individuale e della comunità. I professionisti sanitari possono offrire all’auto aiuto una collaborazione complementare, fondata su un presupposto di reciprocità ed interdipendenza che può scaturire in una relazione nuova e diversa rispetto al tradizionale modello operatore/paziente, una relazione creativa e paritaria dove entrambi i soggetti sono disposti a creare nuove possibilità d’apprendimento. Ad oggi sono stati organizzati tre eventi che hanno visto l’incontro fra le realtà d’auto aiuto locali, i professionisti sanitari, la cittadinanza e le amministrazioni locali. Sono state inoltre poste le basi per una collaborazione che vedrà l’Educazione alla Salute impegnata nell’organizzazione d’eventi formativi di rilievo, nella produzione ed organizzazione di materiali documentali.
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PERCORSI DI BENESSERE PER GLI ADOLESCENTI
LA PREVENZIONE DEL TABAGISMO 96
Destinatari: studenti, insegnanti, genitori e altri adulti di riferimento Scuola Secondaria di 1° e 2° grado Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: CeDEaS Persona contatto per la zona Mugello: GB A seguito dei risultati incoraggianti del progetto “Percorsi di salute sulla prevenzione del tabagismo a favore della popolazione giovanile” (decreto dirigenziale n. 7400 del 30 dicembre 2005) per il quale l’Azienda USL 10 di Firenze è stata individuata come capofila, la Regione Toscana ha reputato importante assicurare la continuità delle azioni educative attuate anche al fine di creare e consolidare un modello regionale di riferimento per gli interventi di promozione della salute sul tabagismo confrontabile a livello nazionale nell’ambito del programma “Guadagnare Salute – Rendere facili le scelte salutari” (DPCM del 4 maggio 2007). Perciò, con decreto dirigenziale n. 6630 del 21 dicembre 2007, è stata approvata la proposta progettuale dell’Azienda Sanitaria di Firenze “La prevenzione del tabagismo – Percorsi di benessere per gli adolescenti” che mira a dare continuità e consolidare per l’anno scolastico 2007-08, nelle scuole delle zone montane, le azioni educative avviate in precedenza per contrastare l’abitudine al fumo di sigaretta nella popolazione giovanile. Obiettivi specifici del progetto sono assicurare la continuità delle azioni educative relativamente alle attività di promozione della salute programmate nell’ambito della prevenzione al tabagismo nella popolazione scolastica e agire sui percorsi educativi per promuovere il benessere, l’aumento delle competenze e delle abilità dei ragazzi nella scuola secondo le metodologie LSE e PE, anche integrandosi con altri percorsi regionali che condividono le stesse metodologie (promozione dell’affettività e sessualità consapevole, delibera 259/06). S’intende anche promuovere un patto per la salute con le scuole che vogliono realizzare interventi per favorire una scuola libera dal fumo di tabacco e stili di vita sani. Inoltre, si vuole rafforzare l’esperienza, realizzata nel 2006, d’interscambi tra scuole di realtà o comunità montane diverse, anche attraverso la realizzazione di campus ed escursioni educative. Il progetto ha luogo in ambiti extrascolastici e soprattutto nelle scuole secondarie di primo e secondo grado situate in aree decentrate o montane. Destinatari finali del progetto sono ragazzi, insegnanti, genitori, altri adulti significativi di riferimento, associazioni anche sportive. Le metodologie adottate sono: intersettorialità, lavoro in rete, life skills education, peer education. I progetti realizzati dalle Aziende Sanitarie per l’anno scolastico 2007-08 hanno nel complesso raggiunto i risultati attesi. Con le scuole sono stati promossi patti per la salute e sono stati attivati percorsi partecipati per
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promuovere il benessere e l’aumento delle life skills dei ragazzi. Questi percorsi hanno previsto significative attività creative e laboratoriali: realizzazione di un filmato (Ausl 1 di Massa e Carrara) e di un testo a fumetti (Ausl 5 di Pisa), partecipazione a laboratori di ceramica (Ausl 7 di Siena) e a laboratori teatrali (Ausl 11 di Empoli). In alcuni casi il progetto ha previsto iniziative particolari in occasione della Giornata Mondiale contro il Fumo (31 maggio). Infine sono stati realizzati campus per i ragazzi, escursioni guidate nei parchi e visite agli Ecomusei. Per quanto riguarda il territorio di competenza dell’Azienda Sanitaria di Firenze, il progetto è stato attivato in Mugello ed ha identificato come destinatari privilegiati studenti, insegnanti, genitori e altri adulti di riferimento delle scuole secondarie di primo e secondo grado. In primo luogo, il progetto intende realizzare percorsi che permettano ai soggetti coinvolti di conoscere se stessi e le loro abilità attraverso la riscoperta dell’ambiente che li circonda. In secondo luogo, cerca di sviluppare conoscenze, capacità e attitudini che permettano di promuovere il proprio potenziale di salute e benessere, di fornire apprendimenti utili per affrontare le sfide del vivere quotidiano e rendere facili le scelte salutari. Le azioni previste sono: attività educative nell’ottica LSE condotte dagli insegnanti, incontri con operatori del territorio, organizzazione di campus, raccolta del materiale e realizzazione di una piccola pubblicazione. Il progetto è attivo dall’anno scolastico 2006-07 presso la scuola secondaria di primo grado Dino Campana di Marradi dove è stato sviluppato un percorso sugli stili di vita sani e sulla riscoperta dell’ambiente. Nello stesso anno scolastico, ha preso avvio nell’Istituto professionale Chino Chini il percorso sull’autobiografia “La bellezza delle emozioni e le emozioni della bellezza” che ha coinvolto una classe prima. Nell’anno scolastico 2008-09 si è deciso di raccogliere il materiale prodotto da quella classe e di utilizzarlo per concludere il percorso. L’esperienza è stata giudicata molto soddisfacente ed è stato perciò deciso di ripetere il progetto, facendo iniziare il percorso a una classe prima. Il progetto coinvolge i Comuni, la Comunità Montana del Mugello, la Società della Salute Zona Mugello e le Associazioni del territorio.
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SALUTE MENTALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO DELLA POPOLAZIONE CINESE, ALBANESE E NORDAFRICANA NELL’AMBIENTE SCOLASTICO E NEL TESSUTO SOCIALE
LA SECONDA GENERAZIONE, 98
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: CeDEaS Il progetto è stato promosso dalla Struttura di Educazione alla Salute ed ha previsto la pubblicazione, nel 2005 e nel 2009, di quattro ricerche condotte da Alberto Tassinari e dal COSPE sulla maternità delle donne immigrate e sull’inserimento dei ragazzi immigrati nelle strutture scolastiche. Il progetto consegue dall’esigenza di rivolgere l’attività di promozione della salute e di prevenzione del disagio psicosociale anche su momenti di importanza centrale nella vita del gruppo familiare come quelli della maternità e dell’inserimento scolastico. Nel 2005, le ricerche “Maternità ed immigrazione, l’esperienza di due ospedali fiorentini” di Alberto Tassinari e “Gli adolescenti di origine straniera nella piana fiorentina e a Prato: una realtà da conoscere per prevenire rischi di disagio” del COSPE sono state pubblicate nel volume “Maternità e scuola nella popolazione immigrata” ospitato nella collana “Quaderni della Commissione Regionale Pari Opportunità”. La ricerca su maternità e immigrazione intendeva verificare l’esistenza o meno di difficoltà e problemi nel rapporto tra struttura saniC R T taria e donna immigrata Commissione regionale pari opportunità donna-uomo (problemi di comunicazione, di informazione, di relazione, ecc.). La ricerca sugli adolescenti concerneva Maternità e scuola invece i problemi di inserinella popolazione immigrata mento scolastico dei ragazzi d’origine straniera legati alla struttura sociale complessiva. Hanno collaborato alla realizzazione delle ricerche le scuole, il reparto di Ostetricia della Clinica Ostetrica e G i n e c o l o g i c a dell’Università di Careggi, l’Ostetricia e Ginecologia del Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio. La ricerca svolta nel periodo 2007-08 ha prodotto la pubblicazione “Oltre le difficoltà: dalla maternità
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ONSIGLIO
EGIONALE DELLA
quaderno n. 23
OSCANA
alla scuola, la promozione della salute nella popolazione immigrata”, presentata a Firenze il 20 febbraio 2009 all’Auditorium Cassa di Risparmio. Nel volume sono inserite due ricerche. L’indagine qualitativa “L’interruzione volontaria di gravidanza fra le donne straniere in Toscana”, a cura di Alberto Tassinari, ha l’obiettivo di mettere a fuoco, individuare e approfondire le caratteristiche e la tipologia delle donne che si sottopongono all’IVG, le motivazioni e le cause che la inducono, le scelte riproduttive, i principali fattori di rischio nonché le condizioni, le vicende personali e legate all’esperienza migratoria delle donne coinvolte. La ricerca “L’iscrizione a scuola degli alunni d’origine straniera a Firenze” del COSPE ha l’obiettivo di individuare le eventuali difficoltà burocratiche nel percorso di iscrizione o le carenze informative e conoscitive, rilevare le difficoltà e i disagi che possono derivare da percorsi scolastici complicati e ipotizzare linee d’intervento utili per favorire l’inserimento scolastico dei ragazzi di famiglia straniera. Hanno contribuito alla realizzazione delle ricerche le scuole, i Centri Consulenza Giovani e le associazioni che si occupano di immigrazione.
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LA SICUREZZA… SOPRATTUTTO 100
Destinatari: popolazione generale, nello specifico famiglie Zona d’attuazione: Firenze Persona contatto: CeDEaS La campagna di comunicazione “La sicurezza… soprattutto” è stata realizzata tra la fine del 2007 e i primi mesi del 2008 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare le famiglie relativamente all’uso di alcuni dispositivi per la sicurezza dei bambini ancora poco utilizzati dalla popolazione. In particolare la campagna ha affrontato il tema dell’utilizzo del casco in bicicletta sin dai primi mesi di vita, pratica non oggetto di normativa specifica, e quello dell’impiego dell’adattatore, oggetto costantemente ignorato dalla maggior parte della popolazione. Infatti, la sorveglianza effettuata negli ultimi anni dai servizi di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASF sull’utilizzo dei sistemi di ritenuta in auto ha dimostrato che questi non sono ancora sufficientemente impiegati, nonostante la comprovata efficacia nel ridurre le conseguenze di un incidente e l’obbligo normativo. La sensibilizzazione delle famiglie è avvenuta in primo luogo all’interno degli studi pediatrici attraverso poster collocati nelle sale d’aspetto e attraverso schede informative tematiche appositamente ideate distribuite dai pediatri di libera scelta in precisi momenti della vita del bambino durante i bilanci di salute. In secondo luogo, la sensibilizzazione ha avuto luogo anche nelle scuole, nelle strade e in altri luoghi solitamente frequentati da bambini e famiglie attraverso manifesti che comunicavano lo stesso messaggio. Quale testimonial della campagna è stato individuato l’allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli, soggetto capace di rendere particolarmente attrattivo per la popolazione il messaggio che s’intendeva promuovere. La campagna ha coinvolto referenti significativi nell’ambito della promozione della salute: Comune di Firenze, ASF, FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) Firenze, ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente) Firenze.
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(NArrative based MEdicine)
PROGETTO NA.ME
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: territorio aziendale Persona contatto: SP La Medicina Basata sulla Narrazione delle storie di malattia ha una specifica applicazione in sanità e in particolare negli ambiti operativi di valutazione e miglioramento dell’assistenza alla salute. L’innovazione dell’approccio consiste nel considerare la malattia sia come disease (entità patologica intesa in senso biomedico) sia come illness (esperienza soggettiva che la persona fa dello star male). L‘Azienda Sanitaria Firenze ha fatto la prima esperienza di Narrative Based Medicine (NBM) nel 2004 e ha attivato nel 2006, con il contributo di Pfizer, il progetto NAME, inserendolo nel Laboratorio d’Innovazione per la Salute (LIS) aziendale. Il progetto s’inserisce nella logica di promozione della continuità assistenziale e della centralità della persona. I suoi obiettivi sono: integrare la narrazione clinica della malattia proposta dal punto di vista biomedico dei professionisti (disease), con quella elaborata dai pazienti e dai familiari (illness) per arrivare a costruire forme d'audit integrato e produrre elementi di cambiamento qualitativo nei processi di cura; costituire un modello e un gruppo NAME nell’Azienda sanitaria; disporre di uno strumento “altro”, la NBM, accanto alla EBM (Evidence Based Medicine) per integrare le dimensioni della metodologia di ricerca qualitativa e quantitativa in sanità; integrare i tradizionali strumenti di rilevazione quantitativa della qualità percepita (questionari di soddisfazione) al fine di poter ottenere informazioni più complesse con un maggior valore d’uso per il miglioramento continuo della qualità dei servizi socio-sanitari; approfondire la conoscenza di patologie con caratteristiche di cronicità; integrare le linee guida cliniche “evidence based” con i suggerimenti raccolti nell’ascolto dell’esperienza del paziente. Sono stati individuati tre ambiti (cardiologia, oncologia, alzheimer) entro i quali è stata compiuta un’analisi della letteratura e la messa a punto della storia naturale della malattia, producendo sulla NBM una metanalisi relativa alle aree individuate. Un audit finalizzato alla valutazione olistica del percorso all’interno delle singole aree, ha condotto alla produzione di linee integrate EBM-NBM. Degli intervistatori esperti hanno effettuato trenta interviste etnografiche a pazienti e familiari (dieci per ciascun ambito) seguendo le relative mappe cognitive. Il progetto ha permesso al personale tecnico e sanitario e al volontario di acquisire consapevolezza sulla cultura EBM e NBM. Sono state sviluppate competenze orientate alla cooperazione con forme di razionalità provenienti da diversi modelli epistemologici. Le narrazioni e il dialogo tra mondi diversi (quello biomedico e quello dei vissuti della malattia) sono divenute una risorsa operativa. Vi è stato un cambiamento nei percorsi di cura dei
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Auditorium al Duomo v. dei Cerretani 54 Firenze 12 gennaio 2009 Ore 9 -17
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Report 2008
Rebecca Serchi, dal progetto “Ospedale poetico” dell’Ospedale S. Maria Annunziata dell’Azienda Sanitaria Fir enze
CONVEGNO la MEdicina basata sulla NArrazione
pazienti e un innovativo rapporto medico/paziente/famiglia/associazioni alla base del miglioramento continuo della qualità. La valutazione della qualità è stata percepita al di là della customer satisfaction. Vi è stata poi l’integrazione delle “linee guida basate sull’evidenza” e la raccolta e messa a disposizione di materiali bibliografici. Altro momento rilevante del progetto NA.ME è il convegno internazionale “La Medicina basata sulla narrazione” (Firenze, 12 gennaio 2009) nel corso del quale sono stati presentati i risultati conseguiti riferiti alle storie di cura e di malattia di pazienti con carcinoma mammario, cardiopatici cronici e dei familiari dei pazienti malati di Alzheimer. Il progetto fa parte dal 2008 del LIS (Laboratorio Innovazione per la Salute) e coinvolge anche il Dipartimento Oncologia, la Cardiologia UTIC OSM, AIMA.
Noi, ognuno di noi, offendiamo l’umanità dei nostri compagni ogni volta che dimentichiamo di privilegiare la loro voce, la loro esperienza Kleinman, 1991 ore 8,45 Registrazione dei partecipanti Welcome coffee ore 9,00 Saluti delle autorità I SESSIONE Moderatore Aldo Pagni Presidente Federazione Nazionale Ordine dei Medici ore 9,15 La Medicina basata sulla Narrazione delle storie di malattia Trisha Greenhalgh - Professor of Primary Health Care - University College, Londra ore 10,15 Il Progetto NAME a Firenze Guido Giarelli - Consulente progetto NAME; Professore associato di Sociologia generale - Università Magna Graecia, Catanzaro ore 11,00 L’esperienza di Medicina basata sulla Narrazione a Reggio Emilia Corrado Ruozi - Responsabile Staff Sviluppo Risorse Umane, ASL, Reggio Emilia ore 11,30 Medicina basata sulla Narrazione e miglioramento della qualità Maria Teresa Mechi - Direttore Innovazione e Sviluppo dei Servizi Sanitari, ASF, Firenze Segreteria organizzativa Centro Consulenze s.r.l. fax 055 2462223 e mail: chiara.cammi@promoleader.com
II SESSIONE Moderatrice Stefania Polvani Project Leader LIS progetto NAME; Direttore Educazione alla Salute, ASF ore 12,00 Il Progetto NAME applicato al percorso di cura in tre diverse patologie: Narrazioni legate al carcinoma mammario Luisa Fioretto - Direttore Oncologia, Ospedale S. Maria Annunziata ASF Narrazioni legate allo scompenso cardiaco Alfredo Zuppiroli - Direttore Cardiologia, Ospedale S. Maria Annunziata ASF Narrazioni legate alla malattia di Alzheimer Manlio Matera - AIMA Firenze ore 13,00 - Discussione generale ore 13,30 - Light lunch ore 14,30 - TAVOLA ROTONDA Storie di cura, storie di malattie: esperienze di narrazione Moderatrice Mariella Orsi Vice presidente del Comitato Regionale di Bioetica responsabile CESDA, ASF * Ospedale Poetico * Storie di dipendenza e carcere * Mani sul mio corpo. Diario di una malata di cancro * Umanizzazione in ospedale * Appunti di viaggio * La parola riconosciuta * Storie dal Servizio Sociale ore 16,30 Discussione e prospettive di lavoro A confronto: Guido Giarelli e Trisha Greenhalgh ore 17,00 - Conclusioni
• Educazione alla Salute
con il contributo di
OSPEDALE POETICO
Destinatari: popolazione generale in transito nel Presidio Ospedaliero di Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli Zona d’attuazione: Sud-Est Persona contatto: CeDEaS Il progetto “Ospedale poetico” è stato inaugurato il 26 ottobre 2005 con il duplice obiettivo di inserire l'arte negli spazi pubblici ed in particolare in ospedale e di rendere l’arte un elemento forte del luogo in grado di modificarne non solo l’aspetto, ma soprattutto il modo di viverlo. La prima fase del progetto denominata “Un ospedale poetico …pareti e soffitti dell’Ospedale che parlano al cuore” nasce dall’idea di un gruppo formato da istituzioni storiche che si è unito per realizzare un’azione di forte cambiamento all’interno dell’Ospedale di Santa Maria Annunziata dell’Azienda Sanitaria di Firenze, modificando lo spazio di cura con un'azione di "rottura" in grado di condurre in una visione più rasserenante, umana, accogliente. Il Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux ha individuato un idoneo frasario poetico e le poesie sono state poi trasposte in dipinti dagli allievi dell'Istituto d'Arte di Firenze. Unendo i valori di arte e scienza si è voluto in sintesi contribuire a rendere il percorso della malattia e della cura meno traumatico e più leggero, tramite messaggi capaci di parlare, ancora prima che al malato, all'uomo. La giornata di inaugurazione del progetto è stata scelta come evento di sensibilizzazione per l’anno 2005 sui temi del miglioramento del livello di accoglienza delle strutture sanitarie e dell’umanizzazione dei percorsi assistenziali nei presidi ospedalieri e territoriali all’interno del progetto P.Um.A (Progetto Umanizzazione e Accoglienza) dell’ASF. Il progetto ha ricevuto un favorevole accoglimento sia da parte dell’utenza che del personale interno. I risultati più rilevanti sono stati il miglioramento della qualità dell'ambiente ospedaliero attraverso la valorizzazione degli spazi interni e la creatività di oltre un centinaio di giovani. Il tutto ha avuto un’influenza positiva sull'operato di chi lavora giornalmente in ospedale e ha permesso il consolidamento di una rete di partnership e rapporti di collaborazione tra l'Azienda, altri Enti e associazionismo. Il progetto ha coinvolto tutte le Unità Operative interne all’Ospedale Santa Maria Annunziata. Partner esterni del progetto sono stati il Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux, l’Istituto Statale D’Arte di Firenze e la Biblioteca del Comune di Bagno a Ripoli. Attualmente è in corso la seconda fase del progetto denominata “Un Ospedale poetico continua... le parole del cuore, le parole della speranza” che prevede azioni di prosecuzione ed evoluzione che coinvolgono l’Oncologia medica aziendale e la Cardiologia dell’Ospedale Santa Maria Annunziata. Il progetto
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dellOncologia medica denominato “le parole della speranza” intende avviare a livello aziendale un vero e proprio “Bando letterario interno” dedicato all’Oncologia, che raccolga gli scritti dei pazienti che intendano parteciparvi. Questa azione ha una valenza plurima in quanto cerca di valorizzare il momento creativo di pazienti che spesso, in virtù dell’esperienza della malattia, sperimentano nuovi canali e nuove potenzialità. Vuole, inoltre, mettere il paziente in una condizione in cui possa essere attivo e comunicativo per la migliore gestione della malattia stessa. Intende, poi, modificare gli spazi ospedalieri arricchendoli con opere in grado di rendere gradevole e accogliente la permanenza e coinvolgere la scuola in iniziative di valore umano e sociale attraverso un’opportunità formativa dal punto di vista civile e morale. Il progetto della Cardiologia denominato “le parole del cuore” prevede un intervento mirato nella Cardiologia-Utic OSMA volto a realizzare una serie di lavori da parte degli allievi dell’Istituto d’Arte che andranno ad arricchire le pareti e i soffitti del reparto, non solo reinterpretando testi poetici, ma la stessa documentazione sanitaria che sarà fornita dalla Cardiologia, con un coinvolgimento diretto di sanitari e pazienti. Con questa azione progettuale si tende al triplice scopo di migliorare la qualità degli spazi ospedalieri, coinvolgere i pazienti in una visione della propria patologia reinterpretata artisticamente dagli studenti che possono così continuare un percorso di accostamento a tematiche rilevanti e di valore umano in grado di arricchire il loro bagaglio culturale e personale.
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P.R.I.S.M.A. FIRENZE 1
Destinatari: studenti e famiglie Scuola Secondaria di 1° grado, Scuola Secondaria di 2° grado; popolazione generale afferente ai servizi di assistenza primaria e ai circoli ricreativi Zona d’attuazione: Nord-Ovest e Sud-Est Persona contatto: RB, MR Dal settembre 2004 è stato attuato il progetto di prevenzione nell'area di Scandicci e in cinque comuni del Chianti Nord o fiorentino (Impruneta, Tavarnelle Val di Pesa, Barberino Val d'Elsa, Greve in Chianti, Bagno a Ripoli) nella sua parte di "Identificazione Precoce e Intervento Breve (IPIB) per i Bevitori a Rischio nell'assistenza primaria" denominato P.R.I.S.M.A FIRENZE 1. Lo studio è promosso dall’OMS ed è finanziato e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità; per l’Azienda Sanitaria di Firenze ne è responsabile il Centro Alcologico (gruppo Ricerca e Prevenzione) in collaborazione con la Struttura d’Educazione alla Salute. Le finalità del progetto sono consistite nell’attivazione dei medici di medicina generale e degli operatori sanitari a livello di assistenza primaria ai fini dell'identificazione precoce dei problemi alcol correlati tra gli assistiti e dei relativi interventi di educazione sanitaria ai fini di una riduzione o cessazione del potus; nella riduzione dei problemi alcol correlati nelle aree in cui tale intervento sperimentale viene effettuato; nella diffusione dei risultati del progetto in ambito aziendale, regionale, nazionale ed europeo. Di conseguenza, obiettivi di P.R.I.S.M.A. FIRENZE 1 sono: adattamento locale degli strumenti e delle procedure relative proposte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per l'identificazione precoce e l'intervento breve riguardo al rischio alcol correlato da parte dei medici di medicina generale e dagli operatori sanitari in genere nei confronti della popolazione degli assistiti a livello di cure primarie; realizzazione di un progetto dimostrativo che valuti l'efficacia dell'intervento degli operatori in un'area dove sono state già realizzate iniziative integrate di comunità (Scandicci), rispetto a un'altra area dove tali iniziative non sono state attuate (Chianti Nord o Fiorentino); redazione di un rapporto e di un documento finale (in italiano ed in inglese) basati sui risultati raggiunti, utili per la programmazione sanitaria aziendale, regionale e nazionale, e proponibili anche a livello europeo. Il progetto ha come parte centrale un protocollo cui hanno aderito i medici di famiglia della Cooperativa Leonardo, che identificano tra i loro assistiti i bevitori a rischio per danno alcol-correlato e li educano alla ridu-
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zione o alla cessazione del bere. L’intervento dei medici di famiglia ha previsto la raccolta delle opinioni sulla cultura del bere attraverso un questionario distribuito ad un campione di popolazione costituito da circa 1300 persone. La finalità dell'indagine è stata valutare l’effetto che l’intervento di educazione sanitaria, realizzato dai medici di medicina generale verso i loro assistiti, ha sulle opinioni e sugli atteggiamenti della comunità locale, misurando le opinioni della popolazione delle due aree di intervento, riguardo alla cultura del bere e ai possibili rischi correlati al consumo di vino e delle altre bevande alcoliche. L'indagine è stata condotta nelle due aree di intervento attraverso la somministrazione di questionari anonimi a: un campione rappresentativo di studenti delle classi V delle scuole secondarie di secondo grado, un campione rappresentativo di genitori degli studenti delle classi III delle scuole secondarie di primo grado e un campione casuale di popolazione afferente ai circoli ricreativi e ai poliambulatori dell’ASF. I questionari utilizzati misuravano la cultura locale riguardo alle modalità di consumo del vino e delle altre bevande alcoliche e la percezione del rischio riguardo ai concetti di bere moderato, bere a rischio e alcolismo. La Struttura Semplice d’Educazione alla Salute ha collaborato al progetto facendo da tramite con le scuole per la realizzazione dell’indagine conoscitiva che è stata effettuata nell’anno scolastico 2004-05 e successivamente ripetuta nell’anno scolastico 2006-07. Evento conclusivo del progetto è il convegno “Il bere a rischio nella comunità: identificare, intervenire, valutare. Un’esperienza con i Medici di Medicina Generale” (Firenze, 23 gennaio 2009).
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PROGETTI DI PREVENZIONE DEI DISTURBI DELLA TIROIDE
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: Sud-Est e Mugello Persona contatto: MR, GB In occasione del Vertice mondiale per l’infanzia organizzato dall’ONU nel 1990, l’Italia accettò l’impegno di eradicare i disordini di carenza iodica entro l’anno 2000. A partire dagli anni novanta, nel territorio aziendale hanno preso avvio alcuni interventi volti a prevenire i disturbi della tiroide. Negli anni 1992-93 venne realizzato uno studio epidemiologico su campioni di popolazione in età scolare nei comuni di Pontassieve, Rufina, Vicchio, Borgo S. Lorenzo, San Piero a Sieve, Marradi, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, dal quale risultò come questa area fosse da considerarsi entro i parametri di “endemia gozzigena”. L’Educazione alla Salute intervenne quindi con una campagna educativa per la diffusione della iodio-profilassi rilevatasi efficace nel promuovere la disponibilità e l’uso del sale iodato, contribuendo così alla scomparsa della carenza iodica e ad una netta riduzione del gozzo. A partire dall’anno 2000 sono stati realizzati altri progetti integrati e multidisciplinari per la prevenzione dei disturbi della tiroide. Fino ad oggi sono stati coinvolti tutti i comuni della zona Mugello e alcuni della zona Sud-Est. I progetti attivati prevedono un iniziale studio epidemiologico condotto in collaborazione tra l’Università di Firenze – Laboratori di Ecologia Umana del Dipartimento di Biologia Animale e l’U.O. Endocrinologia dell’AOU Careggi. Lo studio coinvolge ragazzi in età scolare e prevede una lettera per informare e coinvolgere i genitori, un questionario atto a rilevare dati anagrafici, informazioni sui genitori e sui consumi alimentari, rilevazione da parte di un medico di parametri antropometrici e sanitari. I risultati dello studio vengono poi diffusi nelle scuole che hanno partecipato alla rilevazione e in un incontro-dibattito con tutta la popolazione. Successivamente prendono avvio azioni volte a diffondere l’uso del sale iodato: iniziative informative e formative rivolte a medici di medicina generale, pediatri ed operatori sanitari, iniziative informative rivolte alla popolazione (distribuzione di materiale informativo appositamente realizzato, informazione attraverso giornali comunali, radio e TV), coinvolgimento degli esercenti per migliorare la distribuzione di sale iodato. Nella zona Sud-Est il progetto si è concluso nel 2008 con la restituzione dei risultati alla popolazione attraverso incontri pubblici svoltisi a Figline Valdarno per la zona del Valdarno, a Bagno a Ripoli per la zona della Val di Sieve, a San
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Casciano in Val di Pesa e a Greve in Chianti per la zona del Chianti Fiorentino. Nelle scuole del Mugello, nell’anno scolastico 2007-08 è stato realizzato, in collaborazione con i Presidi territoriali, il progetto annuale “Sale iodato” che prevede tre incontri di un’ora ciascuno volti a promuovere l’uso del sale iodato per la prevenzione dei disturbi da carenza iodica. Questi incontri intendono anche far riflettere sull’importanza di un alimentazione sana, equilibrata e varia. Gli incontri sono destinati agli studenti della scuola secondaria di primo grado (classi I e II). Partecipano i Presidi territoriali. A livello aziendale partecipano al progetto l’Epidemiologia e la Dietetica Professionale. Per l’Azienda Ospedaliera-Universitaria Careggi partecipano l’Endocrinologia e il Laboratorio di Ecologia Umana del Dipartimento di Biologia Animale. Il progetto ha anche un’alta integrazione con il territorio in quanto coinvolge i Comuni, le Società della Salute, le autorità scolastiche, gli esercenti e le associazioni di volontariato presenti nelle diverse zone.
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: GB Il progetto "Sicurezza stradale" è una progetto di comunità promosso dalla Struttura di
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SICUREZZA STRADALE
Educazione alla Salute dell’ASF e d alla Società della Salute Zona Mugello. Come scelta prioritaria della SdS Mugello l’intervento resterà in varie forme costante nel tempo con l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali in Mugello, zona che detiene il primato per la gravità dei sinistri rispetto alle altre zone sociosanitarie della Toscana. Pur essendo rivolto all'intera popolazione dell'area, il progetto identifica come destinatari privilegiati i giovani, le scuole di ogni ordine e grado, gli operatori delle scuole guida, i gestori di locali notturni e gli esercenti. Dal maggio 2007 “Sicurezza stradale” è entrato a far parte dei progetti ministeriali attivati attraverso il CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie). Gli obiettivi specifici del progetto previsto per il triennio 2008-2010 sono: sviluppare le competenze nella rete di tutti i soggetti coinvolti dal fenomeno affinché diventino dei “moltiplicatori dell’azione preventiva” per i sinistri dovuti al consumo di alcol e/o sostanze psicoattive legali e illegali; implementare il sistema di rilevazione degli incidenti stradali, con l’adesione della Provincia, svolgimento dell’attività di controllo e repressione e la sua valutazione; favorire l’individuazione di strategie comunicative e modalità didattiche adeguate ad affrontare i temi dell’alcol, della droga e degli altri comportamenti scorretti alla guida con giovani ed altre popolazioni target; sostenere ed incentivare i giovani nella costruzione della propria identità per divenire cittadini consapevoli del valore di ciascuno come persona e come reciprocità, nel rispetto delle regole e costruire una cultura della sicurezza stradale diffusa su tutto il territorio. Il progetto identifica cinque aree privilegiate d’intervento: Monitoraggio e sorveglianza; Comunicazione e sensibilizzazione; Prevenzione, educazione, formazione alla sicurezza; Potenziamento e rafforzamento dell’azione di controllo e di repressione; Sostegno alle persone. Per quanto riguarda l’educazione alla sicurezza sono previsti percorsi di educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado volti a sviluppare, tra l’altro, il senso di responsabilità, il rispetto delle regole e la capacità di riflessione sui propri comportamenti, e iniziative sulla sicurezza stradale che coinvolgano gli studenti di tutti gli istituiti scolastici del territorio (ad esempio “Sulla strada della sicurezza” organizzato all’Autodromo del Mugello). Nelle scuole elementari, secondarie di primo e di secondo grado è attivo il progetto annuale “Sicurezza stradale” che intende: costruire percorsi didattici sulla sicurezza stradale che coinvolgano insegnanti, genitori ed alunni della scuola; realizzare percorsi con gli adolescenti, nei quali venga elaborato il concetto del rischio e della sua rappresentazione; fornire agli adolescenti e ai giovani gli strumenti e la consapevolezza delle abilità necessarie e dei limiti personali per la conduzione di un veicolo, dei rischi connessi alla guida sotto l’effetto di alcolici, il rispetto dei comportamenti propri e altrui attraverso le regole formali e informali dell'uso della strada; costruire una
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Il decalogo del pedone in erba 110
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cultura della legalità e del rispetto delle regole; promuovere azioni che incrementino la sicurezza stradale. I contenuti sono modulati in base al grado di scuola e concernono il rapporto con l’ambiente stradale (comportamenti corretti come utente della strada), il rispetto delle regole, la legalità, la percezione e la valutazione del rischio. Ogni anno viene organizzata “Sulla strada della sicurezza”, iniziativa conclusiva del lavoro svolto dalle scuole organizzata presso l’Autodromo Internazionale del Mugello. Il progetto coinvolge numerosi soggetti: ASF (Dipartimento Dipendenze, Pronto Soccorso e altre strutture ospedaliere, Dipartimento Prevenzione, Epidemiologia), Comunità Montana Mugello, Provincia di Firenze, Istituzioni scolastiche, Polizia Municipale di tutti i Comuni della zona, Regione Toscana, ARS, Privato Sociale, Autodromo Internazionale Mugello, Associazioni di volontariato, Associazioni di categoria, Gestori dei locali, Scuole guida, Consulta del terzo settore, Comitato di partecipazione, Assicurazioni, Automobile Club Firenze. Inoltre, il progetto si avvale della consulenza dell’Arma dei Carabinieri tramite il comando competente.
Non camminare mai in mezzo alla strada. Resta sul marciapiede lontano dal bordo. Un’automobile potrebbe investirti.
2. Non giocare né a biglie né a pallone sul marciapiede. I tuoi giochi potrebbero finire sulla strada e sarebbe pericolosissimo cercare di recuperarli.
3. Stai lontano dall’ingresso dei garage. Un’automobile potrebbe uscire all’improvviso.
4. Attraversa sempre sulle strisce pedonali
6. 5. Prima di attraversare al semaforo aspetta sempre che per le automobili il semaforo sia rosso e che tutti i veicoli siano fermi. Controlla anche che il verde permetta ai pedoni di passare.
Prima di attraversare guarda bene a sinistra e a destra. Le automobili devono essere tutte ferme.
8. Fai attenzione anche alle automobili che non vedi. Quelle che svoltano o quelle nascoste dietro i veicoli fermi.
7. Non attraversare mai la strada correndo.
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Se il pallone ti sfugge o se vedi i tuoi genitori o un amico dall’altro lato della strada, non precipitarti da loro. Meglio un po’ più tardi che mai.
Sulla strada non fermarti mai dietro un’automobile parcheggiata. Potrebbe mettersi in moto e fare marcia indietro senza avvisare.
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STILI DI VITA: GUADAGNARE SALUTE
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: Mugello Persona contatto: GB Il progetto triennale “Stili di vita: guadagnare salute” ha preso avvio nel 2008 dall’idea che per affrontare correttamente e globalmente le complesse problematiche connesse alla diffusione dei fattori di rischio e alle condizioni ambientali che non favoriscono e non sostengono le persone ad adottare comportamenti e stili di vita salutari, sia essenziale che le politiche sanitarie interagiscano con quelle di altri settori con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e il benessere della popolazione. In questa prospettiva è quindi necessario che tutti gli ambiti della comunità si attivino per costruire percorsi di salute. Nello specifico, il progetto è nato dall’esigenza di promuovere nella zona del Mugello la cultura del “benessere”. Il progetto intende rendere facili le scelte salutari attraverso la valorizzazione dei corretti stili di vita e di comportamenti che vadano nella direzione di un’assunzione di responsabilità rispetto alla propria salute. Inoltre, mira a promuovere, programmare e realizzare “percorsi di salute” attraverso l’individuazione, la selezione, il rafforzamento e la diffusione delle pratiche migliori finalizzate a favorire l’attività fisica delle persone di tutte le età, favorire una dieta corretta e equilibrata, prevenire e arginare il fumo, prevenire e contrastare l’abuso di alcol. Il tutto avviene attraverso un approccio di comunità che vede il coinvolgimento dei vari ambiti istituzionali e territoriali (sanitario, sociale, ambientale, scolastico ecc.). Per il triennio 2008-2010 è prevista la realizzazione di un progetto per promuovere l’attività fisica adattata (AFA), di iniziative, attività e percorsi rivolti a vari target della popolazione sui temi della salute (corretti stili di vita, importanza dell’attività fisica, alimentazione, abitudine al fumo, abuso di alcol) e sulla promozione del benessere psicofisico. Inoltre, si intende organizzare una manifestazione che raccolga le esperienze fatte nel territorio sugli “stili di vita sani” con la presenza di stand, gestiti dagli operatori dei servizi coinvolti, sul tema della promozione della salute. Infine, si cerca di promuovere la messa in rete di tutte le iniziative e i progetti di educazione alla salute svolti sul territorio nonché l’integrazione delle iniziative con quelle dei progetti “Parole di salute @lla tua biblioteca” e “Percorsi di benessere”. Nel 2008, si è proceduto al potenziamento della rete delle iniziative sulla promozione della salute promosse dall’Educazione alla Salute con i comuni e con le biblioteche nonché delle iniziative concernenti l’AFA. Inoltre è iniziata la programmazione della manifestazione sugli “stili di vita sani” che avrà luogo nel 2009. Il progetto coinvolge la Società della Salute Zona Mugello, l’ASF, i Comuni, i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, il SPI, le palestre, le associazioni, il Dipartimento Prevenzione, le biblioteche e gli istituti scolastici.
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Federazione Nazionale Pensionati CISL
Destinatari: popolazione generale Zona di attuazione: territorio aziendale Persona contatto: PDM La Struttura di Educazione alla Salute ha consolidato nel tempo un rapporto di fattiva collaborazione con la Federazione Nazionale Pensionati (FNP) della CISL finalizzata ad attivare riflessioni sullo stile di vita degli iscritti attraverso l’informazione e la prevenzione per il miglioramento del benessere degli iscritti stessi e della cittadinanza in genere. MUOVIAMO… CI Dal 2005 l’Educazione alla Salute promuove incontri di promozione della salute con operatori esperti dell’Azienda sanitaria destinati agli iscritti alla CISL fiorentina (FNP fiorentina, Coordinamento Donne, Associazione di Volontariato Antea di Firenze). Fino ad oggi sono stati trattati vari argomenti. I primi incontri erano dedicati al tema del movimento e delle potenzialità del corpo a tutte le età. In quelli successivi è stato approfondito il tema dell’alimentazione in ambiti sempre più specifici come la lettura delle etichette e la conservazione degli alimenti. È stata anche trattata la tematica del doping attraverso la proiezione di un video e il successivo approfondimento su come affrontare il tema con i più giovani. Altri incontri sono stati dedicati all’argomento del fumo che è stato affrontato sia come approfondimento e riflessione sulle abitudini personali che come motivo di promozione del “non fumo” fra i giovani/adulti che ci circondano. Un intervento particolare si è tenuto il 7 marzo 2008 nell’ambito di una progettualità più ampia. GIOVANI OLTRE Prodotto della buona relazione tra Educazione alla Salute e CISL è stata la costituzione del gruppo teatrale “Giovani Oltre” per il sostegno delle iniziative aziendali che si sono esplicitate con l’allestimento della piece teatrale “A teatro… sfùmati” e la partecipazione alla Giornata Mondiale Senza Tabacco del 31 maggio scorso all’Istituto degli Innocenti con lo spettacolo “Una sigaretta? No grazie!”, proposto anche al Teatro di Rifredi nell’ambito di una rassegna teatrale del Quartiere 4.
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GRUPPO “SALUTE È BENESSERE” DEL QUARTIERE 4
La Struttura di Educazione alla Salute dell’Azienda Sanitaria di Firenze e il Quartiere 4 hanno costituito nel 2004 il Gruppo di Coordinamento “Salute è benessere” il cui obiettivo è promuovere la salute nel quartiere. Nel gruppo sono rappresentati l’associazionismo e il volontariato presenti nel Quartiere 4. Collaborano anche alcuni cittadini che mettono a disposizione le loro competenze. Il gruppo è l’istituzione capofila di tre importanti progetti che coinvolgono la popolazione residente nel Quartiere 4. Inoltre promuove interventi di promozione della salute sui temi alcol e fumo. LE GIORNATE DI SALUTE È BENESSERE
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: Quartiere 4 di Firenze Persona contatto: PG Il progetto sperimentale “Le giornate di salute è benessere” intende indurre alla riflessione e avviare il percorso motivazionale nei cittadini presenti nelle sale di attesa degli ambulatori medici al fine dell’adozione di corretti stili di vita. Il progetto prevede la realizzazione, tra il settembre 2008 e il dicembre 2009, di dieci incontri concordati con i Medici di Medicina Generale all’interno dei Poliambulatori presenti nel territorio del Quartiere 4. Negli incontri vengono fornite corrette informazioni ai cittadini presenti nelle sale di attesa relativamente a corretta alimentazione, attività motoria, uso consapevole dei farmaci, rete dei servizi territoriali per la cessazione del fumo di tabacco, rete dei servizi territoriali per le problematiche alcolcorrelate. A novembre 2008 sono stati realizzati tre incontri relativi ai corretti stili di vita che hanno visto la partecipazione di oltre 250 persone. Il progetto coinvolge i Medici di Medicina Generale ed intende prolungare e mantenere la collaborazione con loro avviata con le precedenti azioni del progetto “Salute è benessere”. Sono inoltre coinvolti l’ex-AFAM e l’Associazione Farmacie Private. SPORT ANCH’IO
Destinatari: pazienti oncologici Zona d’attuazione: Quartiere 4 di Firenze Persona contatto: PG Il progetto sperimentale “Sport anch’io” intende sostenere il cittadino affetto da malattia neoplastica nel proprio processo di reinserimento sociale attraverso la partecipazione ad attività motorie e sportive adeguate, che permettano di ritrovare una migliore immagine di sé, favoriscano la crescita dell’autostima ed incrementino le opportunità di socializzazione e
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di relazioni con gli altri. Gli obiettivi specifici del progetto, attivo nel periodo dal settembre 2008 al marzo 2009, sono tre. Il primo è stimolare il paziente, attraverso mirati strumenti d’informazione e di sensibilizzazione (poster, locandine e altro materiale informativo), a inserire o reinserire nel proprio progetto di vita una pratica motoria o sportiva adeguata. Il secondo obiettivo è favorire, per i soggetti interessati, l’accesso e la fruizione d’occasioni, attività ed iniziative motorio/sportive presenti nel Quartiere 4. È anche prevista la possibilità di accompagnare il cittadino nella struttura o nell’iniziativa individuata, per facilitare l’inserimento e sostenere la partecipazione. Oltre alla realizzazione e alla diffusione del materiale informativo, è prevista la costituzione di una rete d’associazioni, società e gruppi, formali ed informali, che svolgono attività motorio/sportive, con i quali concordare modalità d’accoglienza e facilitazioni di partecipazione per i soggetti interessati. Inoltre, è prevista l’attivazione di un servizio di tutoraggio orientato a promuovere nei soggetti individuati un cambiamento nel proprio stile di vita attraverso la sensibilizzazione a una pratica motoria o sportiva adeguata e costante, informare sulle opportunità e le modalità di partecipazione ad attività e iniziative motorio/sportive presenti nel quartiere, accompagnare il soggetto interessato nell’avvio dell’attività prescelta, favorendo l’inserimento e la partecipazione, anche attraverso contatti diretti con referenti precedentemente individuati, mantenere rapporti stabili tra tutti i soggetti che, a vario titolo, partecipano al progetto (cittadini, associazioni, gruppi, società e Day Hospital Oncologico). Nel 2008 è stato diffuso nel Day Hospital il materiale informativo e divulgativo. Sono state poi individuate le associazioni/gruppi e società sportive che svolgono attività motorie, disponibili ad accogliere e inserire nelle proprie attività cittadini provenienti dall’esperienza oncologica. Inoltre si è proceduto alla raccolta e all’accoglienza delle richieste dei pazienti interessati. Il progetto coinvolge: UISP Firenze, Day Hospital Oncologico NSGD, Ufficio Sport Quartiere 4, MMG del Quartiere 4, Associazioni e Società sportive del settore.
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Territorio e progetti speciali
USO CONSAPEVOLE DI FARMACI, ALIMENTAZIONE, ALCOL E ATTIVITÀ MOTORIA
Destinatari: popolazione generale Zona d’attuazione: Quartiere 4 Persona contatto: PG Dal mese di novembre 2005 il gruppo di lavoro “Salute è benessere” ha intrapreso un percorso di formazione sull’uso consapevole dei farmaci, in stretto rapporto con l’alimentazione e l’attività motoria, con l’obiettivo di costruire un atteggiamento critico verso questo tipo di consumo. Il progetto intende aumentare nel cittadino, attraverso un percorso di crescita culturale, la consapevolezza che i farmaci sono, insieme ad una corretta alimentazione ed a un’adeguata attività motoria, uno strumento importante per riacquistare la salute e che il loro impiego va sempre segnalato al medico curante insieme alla varietà dell’alimentazione ed alle bevande alcoliche consumate. Gli obiettivi specifici del progetto sono far conoscere la dieta mediterranea e aumentare la consapevolezza che la scelta degli alimenti vada effettuata sulla base di un equilibrato contenuto di nutrienti utili al funzionamento del proprio corpo. Inoltre s’intende far riflettere sul fatto che negli alimenti sono contenuti tutti i principi attivi necessari e che quindi gli integratori sono utili solo in casi particolari. Si vuol poi aumentare la consapevolezza che una corretta e adeguata attività motoria permette di mantenere e spesso migliorare il proprio stato di salute. Infine, s’intende ricordare come i farmaci siano uno strumento importante per la salute il cui impiego va condiviso con il medico di famiglia e con il farmacista nonché approfondire il tema dell’interazione farmaci-farmaci, farmaci-alimenti e farmaciattività motoria-sportiva. Il progetto prevede incontri su “Uso consapevole di alimenti e farmaci”, “Interazioni tra farmaci e alimenti”, “Interazioni tra farmaci e farmaci” e “Interazioni tra farmaci e bevande alcoliche” rivolti a gruppi omogenei di 20/25 persone (studenti delle scuole secondarie di secondo grado, insegnanti e genitori delle scuole secondarie di primo grado, adulti e ragazzi che praticano attività presso associazioni/società sportive, allenatori di associazioni/società sportive, adulti e ragazzi che svolgono attività sportivo-motorie spontanee, gruppi di cittadini riuniti presso la sede del Quartiere). Sono poi previsti incontri di un operatore del Gruppo “Salute è benessere” con i pazienti in sala di attesa dei Poliambulatori dei MMG, per svolgere attività di promozione della salute relativa ai temi trattati dal progetto. S’intende poi divulgare nella popolazione messaggi coerenti condivisi tra MMG e Farmacisti del Quartiere 4. Infine, è prevista l’apertura bisettimanale di un punto informativo rivolto alla popolazione dove un operatore raccoglie le istanze del territorio e diffonde le attività e le informazioni
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relative sia all’uso consapevole dei farmaci e degli alimenti sia alle opportunità e proposte relative all’attività motoria e sportiva, strutturata e non, presente nel quartiere. Sono coinvolti nel progetto: Farmacisti del Quartiere 4, Ordine dei Farmacisti, Associazione Titolari di Farmacia, Afam spa, MMG del Quartiere 4, FIMMG, Ordine dei Medici, Farmacovigilanza ASF, UISP Firenze, Dietetica ASF.
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Report 2008
Territorio e progetti speciali
FORMAZIONE
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FAVORIRE LA SALUTE – PERCORSO AVANZATO 118
Destinatari: personale dipendente dell’ASF; personale dipendente delle altre Aziende sanitarie della Regione Toscana Durata: 29.09.2008 – 3.02.2009 Persona contatto: PG La prima edizione dell’evento formativo “Favorire la salute – percorso avanzato”, organizzato dall’Educazione alla Salute, persegue tre obiettivi principali. In primo luogo, intende rinforzare la consapevolezza del ruolo istituzionale sui problemi legati al fumo. Il secondo obiettivo è fornire gli strumenti per affrontare il problema del tabagismo. Infine, il percorso formativo cerca di promuovere la cessazione del fumo di tabacco tra gli operatori socio-sanitari. Il percorso formativo prevede un corso di 12 ore suddiviso in lezioni magistrali (2 ore), relazioni su un tema preordinato (2 ore), confronto/dibattito fra pubblico ed esperto guidato da un conduttore, (1 ora) ed esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche (7 ore). Nello specifico i contenuti formativi proposti sono: elementi di normativa ed etica, elementi di epidemiologia di base e delle patologie correlate al fumo, informazione sui metodi e sulle strutture specialistiche per il trattamento, elementi di counseling breve rivolto ai tabagisti. Sono previste delle verifiche sul raggiungimento degli obiettivi (redazione di una breve relazione sui risultati complessivi dell’evento formativo), sul grado di soddisfazione (scheda di valutazione del corso compilata dai partecipanti), sull’apprendimento (pre-test e post-test) e sull’impatto organizzativo (aumento dell’accesso dei cittadini fumatori ai centri antifumo). Il post-test effettuato ha mostrato una percentuale di apprendimento del 90%. Il corso prevede il coinvolgimento di figure professionali diverse ed è destinato ad un numero complessivo di 25 partecipanti, dipendenti dell’ASF e dipendenti delle altre Aziende sanitarie della Regione Toscana.
Report 2008
LA CONDUZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO
Destinatari: personale dipendente Educazione alla Salute Durata: 19.11.08 - 26.11.08 Persona contatto: PG L‘evento formativo “La conduzione del gruppo di lavoro” è stato proposto con l’obiettivo di condividere contenuti relativi al lavoro e alla gestione del gruppo. Esso prevede un seminario motivazionale dedicato all’entusiasmo e allo spirito di gruppo. Obiettivo del seminario è sviluppare in ogni partecipante motivazione personale, spirito di squadra, entusiasmo e stimolo all’automiglioramento. Il seminario ha quindi lo scopo di promuovere miglioramenti nello spirito personale e nelle relazioni interpersonali, con benefici effetti su produttività e clima aziendale. Il seminario si articola in due sessioni di 8 ore ciascuna. La prima sessione dedica le prime ore alla definizione del programma, alle aspettative reciproche, alla consapevolezza, alla motivazione e all’autostima. Questi aspetti vengono declinati nel profilo professionale e nelle mansioni che ogni partecipante è chiamato a svolgere. Successivamente vengono affrontati l’autodisciplina e il senso di responsabilità ed ogni partecipante è chiamato a individuare e definire i propri scopi personali, in armonia con quelli aziendali e professionali. A fine giornata viene affrontato l’argomento ascolto, cercando di mettere in luce i vantaggi che si ottengono ad ascoltare e comprendere gli altri, e vengono esaminati gli aspetti della comunicazione e della negoziazione che rientrano nei compiti di ogni collaboratore. La sessione conclusiva è dedicata alla sinergia che si sviluppa facendo squadra e all’immagine di coesione e armonia che viene percepita ed apprezzata da quanti si relazionano con la struttura. La parte finale del seminario è dedicata all’entusiasmo e allo spirito di ricerca e intende promuovere un orientamento al miglioramento personale. Il seminario prevede una metodologia didattica integrata: lucidi tradizionali, role-play, filmati, test ed esercitazioni. Dalla relazione di verifica emerge come il corso abbia conseguito gli obiettivi prefissati di condividere contenuti relativi al lavoro e alla gestione del gruppo anche attraverso simulate, role playing ed esercitazioni. Il post test ha rilevato un apprendimento medio dei contenuti pari all’87% e un indice di gradimento medio pari all’85%.
Formazione
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PROGETTARE E VALUTARE 120
Destinatari: personale dipendente Educazione alla Salute Durata: 16.12.2008 – 24.02.2009 Persona contatto: PG La prima edizione del corso “Progettare e valutare”, destinato al personale dipendente dell’Educazione alla Salute, ha l’obiettivo di approfondire la procedura della progettazione educativa e della valutazione degli interventi educativi. Il corso intende stimolare una riflessione che faccia emergere le criticità della procedura di progettazione educativa e permetta di sviluppare un sistema di miglioramento. Il corso ha una durata complessiva di 16 ore ed è suddiviso in quattro giornate che prevedono una lezione teorica iniziale relativa a vari aspetti della progettazione e della valutazione (Il lavoro in qualità; Linee guida, letteratura, procedure e protocolli; Indicatori di processo, indicatori d’esito e standard), un successivo lavoro di gruppo che analizzi, alla luce dei contenuti teorici esposti in precedenza, la procedura della progettazione educativa e le specificità del lavoro degli operatori dell’Educazione alla Salute. Le giornate si concludono con un dibattito/confronto volto a condividere e sintetizzare quanto emerso dal lavoro dei gruppi. A fine corso, come verifica d’apprendimento è prevista la produzione di un’analisi di un processo.
Report 2008
NORMATIVA DI RIFERIMENTO Piano Sanitario Regionale 2008-2010 Deliberazione 13 ottobre 2008, n. 800 “Guadagnare Salute in Toscana: rendere facili le scelte salutari” - Linee di indirizzo e istituzione dell’Osservatorio sugli stili di vita Decreto 29 dicembre 2006, n. 6708 Finanziamento Centri di Documentazione per l’educazione alla salute dell’Azienda USL 10 di Firenze e 9 di Grosseto per la realizzazione di un pacchetto educativo per la rete della “Scuola che promuove salute” di cui alla Delib. 413/06. Deliberazione del Direttore Generale 16 novembre 2006, n. 794 Adesione dell’Azienda Sanitaria di Firenze alla Rete Toscana degli Ospedali per la promozione della salute (Rete HPH). Quadriennio 2006-2009 Decreto 4 agosto 2006, n. 4183 Progetto "L'angolo della salute @lla tua biblioteca" Finanziamento ai 2 Centri di documentazione per l'educazione alla salute dell'Azienda Usl n. 10 di Firenze e dell'Azienda Usl n. 1 di Massa Delibera della Giunta Regionale 10 aprile 2006, n. 259 Leggi n. 405/75 e n. 194/78: Programma di interventi di riqualificazione dei servizi consultoriali e di educazione e formazione finalizzati alla diffusione e al consolidamento di una cultura della maternità e paternità responsabile e di una sessualità consapevole Delibera 10 aprile 2006, n. 258 Interventi in attuazione del PSR 2005/2007 paragrafo 5.1.1 "Educazione e promozione della salute" e della L. R. n. 63/04 "Norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere" - biennio 2006/2007 Delibera Giunta Regionale 12 settembre 2005, n. 894 Istituzione "Gruppo regionale di coordinamento intersettoriale sul Tabagismo" Legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 e successive modifiche. Disciplina del Servizio sanitario regionale Legge regionale 4 febbraio 2005, n. 11 Norme in materia di tutela della salute contro i danni derivanti dal fumo OMS, Carta di Ottawa per la promozione della salute, 1986
Normativa
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SITOGRAFIA SU PROMOZIONE DELLA SALUTE Documentazione e salute CEDEAS - Centro di Documentazione per l'Educazione alla Salute dell'Azienda Sanitaria di Firenze - www.cedeas.asf.toscana.it CESDA - Centro Studi, Ricerca e Documentazione Dipendenze e Aids dell'Azienda Sanitaria di Firenze - www.cesda.net Centro di Documentazione "Informalcol" - Centro alcologico regionale Toscana (CAR) www.alcolonline.it CE.DO.S.T.AR. - Centro Documentazione, Studi e Ricerca sul Fenomeno delle Dipendenze Patologiche Dipartimento delle Dipendenze Azienda U.S.L. 8 Arezzo - www.cedostar.it CEDES - Centro Documentazione per l’Educazione alla Salute ASL 1 Massa U.O. Educazione alla Salute - www.navigareinsalute.it CESDOP - Centro Studi e Documentazione sulle Tossicodipendenze e l’Emarginazione Provincia di Lucca - www.cesdop.it Centro di Documentazione sul Tabagismo ASL 7 Siena - www.infofumo.it SEDES Agenzia Umbria Sanità - www.sedes.it DORS Centro di documentazione per la promozione della salute - www.dors.it SISTEMA COMUNICAZIONE, DOCUMENTAZIONE E FORMAZIONE (CDF) Emilia Romagna http://asr.regione.emiliaromagna.it/wcm/asr/biblioteca/biblioteca.htm Organismi istituzionali Organizzazione Mondiale della Sanità - http://www.who.int/home-page/ Istituto Superiore di Sanità - http://www.iss.it Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali - Settore salute - http://www.ministerosalute.it/ Servizio Sanitario della Toscana - http://www.salute.toscana.it Agenzia Regionale di Sanità - http://www.arsanita.toscana.it/
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Report 2008
Programma nazionale delle linee guida - http://www.snlg-iss.it/ Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro - http://www.ispesl.it/ Marketing sociale e comunicazione per la salute - http://www.marketingsociale.net/ Centro Cochrane Italiano - http://www.cochrane.it/it/index.html Commissione europea sulla sanitĂ pubblica - http://ec.europa.eu/health/index_it.htm European Portal for Action on Health Equity - http://www.health-inequalities.org/ Health promotion and education database (1997-2005) - http://www.cdc.gov/cdp/he.htm
Sitografia
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INDICE
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Introduzione
3
Presentazione della Struttura Semplice Educazione alla Salute
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CeDEaS
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Contesto
16
Ambiti
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Indice dei progetti
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Normativa di riferimento
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Sitografia sulla promozione della salute
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Report 2008