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I PROTAGONISTI

ballaggi e nelle nostre confezioni. Un primo risultato è l’ottenimento della Certificazione da parte di TÜV (Technischer Überwachungsverein) Italia sul nostro blister realizzato con il PLA. Siamo i primi nel nostro settore ad avere un blister compostabile, totalmente privo di metalli pesanti e certificato TÜV. Oggi il produttore ha l’obbligo di inserire sulla confezione le indicazioni sul suo corretto smaltimento. La Certificazione TÜV serve a garantire all’utilizzatore che, nonostante all’apparenza sembra realizzata in plastica, l’indicazione che è compostabile è corretta. Attualmente stiamo sviluppando una scatolina per la minuteria, che sarà anch’essa in PLA, ma non solo. Prevediamo di veicolare sul mercato i primi esemplari di queste scatoline già a inizio 2024.

Prendo spunto dal suo riferimento al magazzino automatizzato, per chiederLe di parlarcene più approfonditamente. Il nostro magazzino si sviluppa su un’altezza di circa 13 metri e una lunghezza di 50 metri, ed è completamente automatizzato. Le cassette con gli articoli ordinati vengono prelevate da robot e consegnate alla postazione di picking del magazziniere il quale trova sul touch screen che ha tutte le informazioni sui quantitativi da mettere in ciascun bancale e, attraverso il controllo del peso, può facilmente verificare che i quantitativi siano conformi a quelli indicati nell’ordine.

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Grazie a questo magazzino siamo in grado di garantire precisione e velocità di preparazione degli ordini, nonchè il loro tracciamento. Anche a distanza di tempo siamo infatti in grado di ricostruire chi, quando e come ha gestito un ordine con una precisione che con il prelievo fatto da un operatore è inarrivabile. Una volta chiuso, l’ordine viene automaticamente convertito in fattura in modo da scongiurare qualsiasi errore dovuto all’inserimento manuale. Per la distribuzione questo rappresenta un’ulteriore garanzia e un plus.

Come siete strutturati per portare avanti questa attività?

La nostra Ricerca e Sviluppo è soprattutto impegnata a individuare di volta in volta i partner più indicati in funzione del progetto a cui stiamo lavorando. Stiamo ad esempio cercando il modo per sfruttare l’Intelligenza Artificiale sui nostri banchi per migliorare il rapporto sia con il cliente finale, sia con l’addetto alla vendita. In ogni caso, rispetto ai nostri competitor, su questo fronte siamo già abbastanza evoluti, dato che utilizziamo già sistemi RFID e QRCode per rendere il banco “parlante” attraverso schermi interattivi. E’ sufficiente prendere in mano un prodotto per visualizzare sullo schermo la scheda tecnica, le finiture disponibili o le istruzioni di montaggio, oltre che possibili prodotti complementari e video tutorial. L’obiettivo è offrire con immediatezza all’utente finale gli elementi utili per selezionare, o quanto meno di pre-selezionare, un prodotto che potrebbe essere adatto ancor prima di confrontarsi con l’addetto alla vendita, per una conferma definitiva. In settori particolarmente tecnici, questo banco è utile anche per il venditore, in quanto ottiene tutte le informazioni necessarie. Il nostro banco non vuole sostituirsi al rapporto tra cliente e addetto, che secondo noi è indispensabile. L’RFID, inoltre, è estremamente utile anche per le stesse insegne perché consente loro di inventariare i prodotti esposti sul banco velocemente e senza errori. Dopo aver implementato l’RFID sulle maniglie, stiamo pensando di applicarlo anche al comparto sicurezza e minuteria.

E per quanto riguarda il QRCode, come lo utilizzate?

Il nostro non è il QRCode classico che rimanda semplicemente a un sito o a un link. È personalizzato per ogni punto vendita e rimanda a un portale interattivo che per ciascun articolo dà accesso a tutte le informazioni sul tipo di materiale utilizzato, se è o meno Made in Italy, fornisce il disegno tecnico e video tutorial di montaggio, con la possibilità di inviare un link alla propria mail per avere tutti questi dati sempre a disposizione. Ad esempio, nel caso di una maniglia, l’utilizzatore può visualizzare tutte le finiture disponibili, e viene infor- mato sui prodotti da acquistare per montarla correttamente su una porta blindata.

Come sono accolte queste innovazioni dalle insegne?

Apprezzano il fatto di avere accesso a servizi a valore aggiunto che oltretutto, essendo a titolo gratuito, non comportano per loro alcun ulteriore investimento.

Tra le attività con cui Sacar supporta i clienti rientra anche la messa a punto di soluzioni espositive personalizzate per la singola insegna?

Proponiamo le nostre soluzioni standard a tutti, ma siamo disposti ad adattarle alle esigenze della singola insegna. Questo significa, ad esempio, che siamo disposti a fornire l’espositore con pannelli basculanti per le maniglie o le serrature - che di partenza è bianco - nel colore che identifica l’insegna.

Concludo chiedendoLe di spiegare quali sono gli elementi distintivi su cui punta la vostra azienda per differenziarsi rispetto ai vostri competitor.

Nella Ferramenta sono pochissime le aziende che, come noi, coprono diversi settori. Rispetto ai competitor, ci identifichiamo per l’immagine sui banchi - intesa come pulizia e chiarezza nell’esporre - e per i sistemi espositivi che si caratterizzano per la presenza di soluzioni - le griglie antipolvere, i ganci inclinati brevettati, i mobili espositivi con faretti - che rappresentano una nostra peculiarità, dando spazio a un’esposizione accattivante, che risulta essere più efficace, e che aumenta le probabilità di chiudere la vendita. Nella minuteria, ad esempio, abbiamo puntato su confezioni dai colori accesi che, oltre a richiamare l’attenzione, identificano le diverse tipologie di prodotto. E questo non è un aspetto trascurabile per il cliente, che spesso viene disorientato dal fatto di trovarsi davanti a un banco di diversi metri pieno di confezioni monocolore. Il nostro impegno è invece rivolto a studiare soluzioni atte a valorizzare il prodotto, anche prendendo spunto da settori, quale l’alimentare che in questo è all’avanguardia. Oggi registriamo un cambio di mentalità che ci sta consentendo di raccogliere importanti riscontri rispetto a qualche anno fa quando si faceva fatica a far comprendere le nostre idee. A volte i nostri clienti hanno timore di fare alcune scelte perché pensano alle abitudini dei loro stessi clienti. Noi pensiamo invece che il cliente finale vada “educato” all’acquisto. Crediamo che le scelte devono essere fatte in base ad una crescita sotto tutti i punti di vista. Gli utenti finali si abituano facilmente alle nuove modalità di vendita, la cosa importante oggi è mettere il cliente nelle condizioni di trovare rapidamente quello che cerca. Soprattutto in un prodotto come la minuteria dove lo scontrino è basso, la variabile prezzo non è decisiva e a fare la differenza sono la completezza dell’assortimento e la leggibilità dell’esposizione.

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