MARKET ROAD N. 158

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AREE DI SERVIZIO - CAR CARE - CAR WASH - CONVENIENCE STORE - ENERGIA - ENERGIE ALTERNATIVE - OIL - SICUREZZA - VIABILITÀ

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E. T. SRL - 20068 Peschiera Borromeo (Mi) - Via Quasimodo,1 - Spedizione in Abbonamento Postale 70% MI/LO - n.158 - Anno XIX

ATTUALITA’ L’impatto del Covid -19

CARWASH Le novità

DOSSIER Profumatori d’auto


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Sommario numero 158

MUSEO FISOGNI Le cartine delle stazioni di servizio Pag 20

ATTUALITÁ Istobal: un lavaggio sostenibile è possibile Pag 26

ATTUALITÁ Gruppo Autogrill nel 2019 ricavi in crescita del 6,4% Pagina 28

ATTUALITÁ Covid -19: in crisi automotive e distributori di benzina Pagina 30

DOSSIER Novità autoloavaggio Pagina 32

DOSSIER Profumatori auto Pagina 38

pag. 9 Editoriale pag. 10 News

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anno XIX - numero 158 Per abbonamenti: abbonamenti@edizionitecniche.it

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Direttore responsabile Camilla Galimberti camilla.galimberti@edizionitecniche.it

Relazioni Esterne e Ufficio Traffico Rossella Bianchi Tel. 02-66988424

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Collaboratori Giusi Berri, Filippo Bossola, Anna Capogna, Chiara Caputi, Michele Dematteis, Duilio Lui, Elisa Maranzana, Vincenzo Marchi, Mario Noremi, Alessandro Ribaldi, Anna Simone, Carlo Tagliagambe, Marilena Del Fatti

Italia: euro 40,00 Arretrati: euro 16,00 Resto Europa + resto del mondo: euro 100,00 sul c/c postale n. 21059209

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Per Car Wash Edoardo Favagrossa, Gianni Meschi, Stefano Rodolfi Impaginazione Laura Longoni Stampa Agf Spa - Via Tecchione, 36 - 20098 San Giuliano Milanese Digital Marketing portali@edizionitecniche.it

Ufficio abbonamenti Tel. 02-66988424 abbonamenti@edizionitecniche.it Reg. al Tribunale di Milano n. 180 del 13.06.2018 Sped. abb. postale-45% art. 2 comma 20/B Legge 662/96 - filiale di Milano - Milano Manoscritti e foto non si restituiscono Diritti riservati, copy rivista Market Road Evolution Garanzia di riservatezza per gli abbonati L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a:

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marketroad n°158

ATTUALITA’ L’ImpATTo deL CovId -19

CARWASH Le novITà

doSSIeR pRofUmAToRI d’AUTo


editoriale di Camilla Galimberti

Emergenza Covid 19 Supereremo anche questa Questo numero è stato realizzato proprio mentre l’emergenza COVID-19 stava dilagando fino a portare al blocco delle attività produttive considerate non essenziali. Stiamo vivendo un periodo che non ha precedenti che sta colpendo tutti noi come individui, come aziende, come popolo, come nazione e come mondo… Ma siamo forti, ci siamo sempre ripresi come Italia di fronte a tante avversità, ci siamo sempre rimboccati le maniche e anche questa volta ne verremo fuori a testa alta. Non voglio prolungarmi troppo, non voglio parlare di tutte i decreti che sono stati emessi in questa emergenza sanitaria, non voglio essere critica perché questo non è il momento delle critiche ma è il momento di stare tutti uniti. Voglio condividere ad alta voce l’hashtag che ormai imperversa nelle nostre case da tempo:

#iorestoacasa …questa è l’unica maniera per venirne fuori il più in fretta possibile e poter ripartire tutti insieme. FORZA ITALIA…FORZA ITALIANI!!

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Campagna a cura del Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo Iniziative ENPA | Foto: Adobe Stock

Gli animali ringraziano per la concessione gratuita di questo spazio

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Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto

A dicembre gli Stati generali dell’Aftermarket La data è abbastanza lontana da portare a ritenere che questo è uno dei pochi eventi che non sarà necessario rimandare a causa dell’emergenza Coronavirus. Stiamo parlando della terza edizione degli Stati Generali dell’aftermarket che si svolgerà il 2 e 3 dicembre prossimo presso il PalaVerdi di Parma. Insieme a esperti, analisti e operatori del settore verranno affrontati i temi legati allo sviluppo delle auto connesse e alla loro assistenza in officina e da remoto, l’analisi dei big data e la sicurezza informatica, la progettazione di città intelligenti e lo sviluppo di una smart transportation capace di ripensare la mobilità in chiave digitale e sostenibile. Gli interventi previsti nelle due giornate avranno l’obiettivo di avviare un dibattito e stimolare delle riflessioni su quelli che sono i trend dei nuovi “anni ‘20” dell’industria delle quattro ruote e della sua filiera. Per tutti coloro che operano in modo professionale nel mondo dell’automotive e dell’assistenza ad esso collegata, siano essi costruttori di attrezzature, componenti e servizi sarà un’importante occasione per acquisire elementi utili a individuare la direzione in cui indirizzare gli investimenti in tecnologie e conoscenza in modo da essere pronti ad affrontare il cambiamento di scenario in atto.

Ad Automechanika un focus sarà sulla Future Mobility La prossima edizione di Automechanika Frankfurt , in programma dall’8 al 12 settembre 2020, cade in un momento in cui l’industria automobilistica sta subendo una profonda trasformazione. Le concessionarie di automobili si trovano ad affrontare una grande incertezza, poiché le opportunità di testare o provare in anticipo nuove tecnologie e servizi sono spesso molto limitate. Il Future Mobility Workshop 4.0 presso Automechanika Frankfurt, organizzato in collaborazione con l’Istituto per l’industria automobilistica (IfA), ha l’obiettivo di consentire loro di sperimentare dal vivo e di persona quelle che saranno le soluzioni di domani. Il workshop è una vetrina per l’innovazione, un centro di formazione e un laboratorio di prova per le tecnologie, i processi e i modelli di business di domani, che mira a essere un punto di riferimento pratico per le PMI nel settore automobilistico. Ci saranno 12 stazioni a disposizione dei visitatori interessati a provare nuove tecnologie e sistemi. L’obiettivo è quello di fornire agli operatori impegnati in officine e ai concessionari auto un prezioso knowhow e nuove idee per modellare il proprio lavoro e l’assistenza post-vendita. Le stazioni di apprendimento mapperanno infatti il percorso del cliente, dall’identificazione di problemi tecnici, alla pianificazione degli appuntamenti, all’accesso all’officina, fino alla fornitura di servizi/riparazioni, all’ispezione dei veicoli, accesso all’officina, consegna / fatturazione dei veicoli e attività di follow-up. Ogni stazione dettaglia gli impatti delle tendenze tecniche su una particolare fase del processo abbinando un approccio concettuale con soluzioni pratiche.

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Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto

As24: due carte per ottimizzare la gestione della propria flotta Tra i servizi offerti da AS 24, filiale del gruppo Total, alle società di trasporto figurano le carte carburante AS 24, che permettono di rifornirsi in autonomia e sicurezza 24/7 con un risparmio sul costo del carburante e sui tempi di rifornimento. In particolare, l’azienda offre due tipologie di carte pensate per adattarsi alle diverse esigenze dei trasportatori: - la Carta Carburante AS 24, che consente i rifornimenti di carburante presso le stazioni AS 24; - la Carta AS 24 Eurotrafic, che permette di servirsi sia sulla rete AS 24 sia in migliaia di stazioni partner Eurotrafic e di accedere al pagamento dei sistemi di pedaggio europei e ad altri servizi. Uno dei punti chiave dell’offerta AS 24 è il binomio sicurezza - innovazione. A garantire transazioni sicure e un controllo totale sulle proprie carte carburante provvede la tecnologia EMV che impedisce che il chip possa essere clonato, evitando così i possibili rischi di frode; l’utilizzo delle è inoltre protetto dall’inserimento di un codice PIN riservato e personalizzabile a 4 cifre e dall’impostazione di plafond (geografici, orari e di budget) che limitano i rischi di un uso improprio. Inoltre, ciascuna transazione effettuata è soggetta ad una richiesta di autorizzazione al server centrale AS 24, il quale, in assenza di blocchi e restrizioni varie, abilita il rifornimento di carburante o la fornitura di altri servizi. Le Carte AS 24 e AS 24 Eurotrafic consentono il rifornimento di gasolio, AdBlue, GNC e ora anche di GNL (Gas Naturale Liquefatto). Con più di 900 stazioni di servizio dedicate ai mezzi pesanti, AS 24 è presente in 28 Paesi europei

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e rappresenta inoltre la prima rete di distribuzione di AdBlue alla pompa in Europa, con oltre 600 stazioni. La carta AS 24 Eurotrafic, consente di accedere a circa 15.000 stazioni partner del circuito Eurotrafic, di attraversare i pedaggi in 18 Paesi (Polonia, Belgio, Portogallo, Germania, Olanda, Austria, Danimarca, Italia, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Romania, Regno Unito, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Marocco, Ungheria), di pagare eventuali imposte o multe e avvalersi di un’assistenza stradale 24/7 in oltre 46 Paesi, grazie al servizio AS 24 Truck Assistance in collaborazione con Europ Assistance e ad una rete di 22.000 partner autorizzati.

Michelin e As24 lanciano Fleet Diag 24 Michelin e AS 24 hanno unito le forze per lanciare Fleet Diag 24, una nuova offerta di diagnostica, pensata per verificare automaticamente lo stato degli pneumatici dei camion nelle stazioni AS 24 dotate di specifici dispositivi*. Distribuito da AS 24, il servizio è concepito per facilitare e ottimizzare la manutenzione dei pneumatici grazie all’ispezione automatica della pressione e dell’usura, per assicurarne il corretto funzionamento - senza alcun intervento richiesto, né da parte dell’autista, né da parte del gestore della flotta - nell’interesse della sicurezza stradale e del risparmio delle risorse ambientali. Caratteristica essenziale di Fleet Diag 24 è la Michelin QuickScan, un sistema efficiente, facile da usare e in grado di operare indipendentemente dalle condizioni climatiche, pensato per garantire un maggior ciclo di vita al pneumatico. Copre tutte le tipologie di veicoli (camion, trattori e rimorchi), a prescindere dalla marca di pneumatico, con uno sviluppo che ha portato al deposito di più di 15 brevetti.

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Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto

Infosys partner di Gefco per la Digital Transformation Infosys comunica di aver siglato una partnership della durata di cinque anni con Gefco, attivo nelle soluzioni multimodali di supply chain e leader europeo nella logistica automotive. Come partner strategico di Gefco per lo sviluppo tecnologico e del business, Infosys contribuirà a trasformare i servizi di gestione delle applicazioni aziendali di next generation del Gruppo. Per l’implementazione di questi servizi, sfrutterà anche la sua Live Enterprise Suite per supportare Gefco nel suo processo di trasformazione in organizzazione “Digital Native”. Questo approccio consentirà alle nuove funzionalità della supply chain di estrarre ed elaborare le informazioni in tempo reale, consentendo a Gefco di rispondere in modo intelligente ed efficace lungo tutta la value chain. L’obiettivo finale è supportare Gefco nell’aumentare il suo vantaggio competitivo e aumentare continuamente il valore per i propri clienti. “Siamo molto felici di iniziare il nostro percorso di trasformazione digitale con Infosys. L’innovazione digitale della supply chain è fondamentale in questo settore e questa nuova partnership ci aiuterà a rafforzare le nostre competenze, portando maggiore valore ai nostri clienti.”, ha dichiarato Jean-Luc Galzi, CIO di Gefco. “Apprezziamo molto la fiducia e l’impegno che GEFCO ha posto in Infosys nell’intraprendere questo percorso di trasformazione digitale. Condividiamo la stessa visione dell’”Arte del Possibile” e applicheremo il nostro approccio Live Enterprise al fine di migliorare le performance di GEFCO e rafforzare la sua leadership di mercato”, ha commentato Karmesh Vaswani, EVP e Global Head for Retail CPG & Logistics di Infosys.

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Si è conclusa la partnership tra Ifema e Automechanika Ifema, organizzatore di Motortec Madrid non ha rinnovato l’accordo con Messe Frankfurt che aveva portato a organizzare Motortec Madrid come evento con licenza con il marchio Automechanika fin dal 2011. A darne notizia in un comunicato stampa è la stessa Messe Frankfurt, che sottolinea anche che dal 2011 al 2019 Motortec Automechanika Madrid è stata in grado di aumentare di un terzo il numero di visitatori e di arrivare a 600 espositori dai 250 del 2011. Commentando la notizia Michael Johannes, vicepresidente di Messe Frankfurt con la responsabilità della divisione Mobilità e logistica ha dichiarato: “Ci dispiace per la decisione di Ifema, perché Motortec Automechanika Madrid ha registrato una crescita di successo negli ultimi otto anni. Ora esploreremo il mercato spagnolo per identificare le opportunità più promettenti e far conoscere alle aziende spagnole le nostre fiere di Automechanika in tutto il mondo. Abbiamo goduto di una buona collaborazione con Sernauto, la principale associazione spagnola per il mercato post-vendita, da oltre 30 anni e ritengo continueranno a sostenere i nostri sforzi “. La collaborazione ha avuto ricadute positive anche su Automechanika Frankfurt, che, infatti, ha registrato una buona crescita del numero di espositori spagnoli.

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Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto

Emergenza Covid-19: ExxonMobil valuta una riduzione delle spese operative Le condizioni di mercato causate dalla pandemia di Covid-19 e dal conseguente calo dei prezzi delle materie prime stanno spingendo le aziende del settore a rivedere i propri piani. Tra queste anche ExxonMobil. “Sulla base di questo scenario senza precedenti, stiamo valutando tutte le misure appropriate per ridurre in modo significativo le spese di capitale e operative a breve termine”, ha affermato Darren Woods, presidente e amministratore delegato di Exxon Mobil Corporation. Woods ha anche ricordato che ExxonMobil ha affrontato numerose flessioni del mercato nel corso della sua lunga storia e ha maturato esperienza nell’operare in un ambiente sostenuto a basso prezzo. “Rimaniamo concentrati sull’essere un operatore sicuro, a basso costo e sulla creazione di valore a lungo termine per gli azionisti”, ha dichiarato sottolineando che l’azienda intende confermare il suo costante impegno per la sicurezza e le prestazioni ambientali.

Stephen Littleton nuovo Vice President for fuels per Europa, Medio Oriente e Africa Il consiglio di amministrazione di Exxon Mobil Corporation ha nominato Stephen Littleton Vice President for fuels per Europa, Medio Oriente e Africa. Hansen è entrato a far parte di ExxonMobil nel 2000 e dopo diversi ruoli nell’organizzazione dei controller, è diventato responsabile della divisione audit nel 2008 a Houston. È stato senior advisor finanziario nel 2009 ed è diventato advisor investor relations nel 2010. Nel 2012, Hansen è stato nominato responsabile della pianificazione e dei mercati finanziari e nel 2013 è diventato direttore delle finanze affiliate.

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Dkv apre il 2020 con due importanti novità A inizio marzo Dkv ha annunciato che Autostrade per l’Italia S.p.A., concessionaria della più estesa rete autostradale italiana, ha sottoscritto il contratto per l’introduzione del Dkv Box Italia per il pagamento del pedaggio senza contanti per i mezzi di peso superiore a 3,5 tonnellate. Con oltre 3.000 km di rete, Autostrade per l’Italia gestisce più della metà delle autostrade a pedaggio in Italia. La firma di questo contratto apre la strada alla certificazione finale per DKV Euro Service come Service Provider certificato da parte dell’Associazione Italiana Concessionari Autostrade e Tunnel (AISCAT). A breve anche il Dkv Box Europe riceverà l’approvazione definitiva. “Questa è una tappa importante nella storia della nostra azienda”, afferma Jérôme Lejeune, Managing Director Toll di DKV Euro Service. “Grazie all’accordo con Autostrade per l’Italia abbiamo fatto un grande passo in avanti per offrire ai trasportatori il nostro dispositivo per il pagamento dei pedaggi sulle autostrade italiane per i mezzi con peso superiore alle 3,5 tonnellate”. Ugualmente soddisfatto Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, secondo cui: “DKV Euro Service è un importante partner strategico per lo sviluppo dei servizi digitali sulla nostra rete, che gestiamo promuovendo la concorrenza tra i migliori operatori del mercato e ci aspettiamo che quella con DKV sia una collaborazione di successo”. I caselli autostradali italiani interessati sono stati dotati

di software e hardware necessari per la rilevazione del pedaggio con il nuovo dispositivo e con appositi cartelli e corsie che indicano al conducente in quali varchi può essere utilizzato il Dkv Box Italia. La seconda novità riguarda invece l’organico di Dkv. A fine febbraio, infatti, è stata annunciata la nomina di Jarco de Bruin a nuovo Director Financial Services di DKV, un ruolo che è stato creato recentemente proprio per rispondere alle esigenze del mercato e in linea con la nuova strategia a lungo termine dell’azienda. Dal 15 marzo scorso De Bruin è responsabile dello sviluppo strategico dei servizi finanziari, come i servizi di rimborso e factoring oltre che responsabile dei rami Dkv Remobis e Lunardis e risponderà direttamente al Chief Financial Officer (CFO) di DKV, Peter Meier. “Siamo molto entusiasti di poter dare il benvenuto a Jarco de Bruin come nostro nuovo Director Financial Services”, afferma il CFO Peter Meier. “Con la sua pluriennale esperienza in ruoli dirigenziali in ING Bank e come consulente indipendente, svilupperà ulteriormente i servizi finanziari di DKV e ci aiuterà ad espandere la nostra offerta per i clienti”. Jarco de Bruin è stato recentemente consulente indipendente e proprietario della società di consulenza Chance4Change, con sede a Utrecht. In precedenza, ha lavorato per un totale di 21 anni presso ING, ricoprendo varie posizioni di senior management in ING Commercial Finance e ING Bank e, in ultimo, è stato direttore commerciale presso ING Lease.

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Emergenza Coronavirus: Eni supporta i gestori della propria rete Eni ha sottoscritto un accordo con le Organizzazioni Sindacali dei Gestori della propria rete di stazioni di servizio per implementare una serie di misure volte a contenere le difficoltà di mercato derivanti dall’impatto del coronavirus, e a garantire la continuità della fornitura di un servizio essenziale per il Paese. Tali misure comprendono, a seconda delle modalità di pagamento delle forniture adottate dai singoli gestori, la concessione da parte di Eni di dilazioni dei pagamenti e della riduzione dei quantitativi minimi di carburanti ordinabili. L’accordo, inoltre, offre ai gestori titolari di contratti relativi alle attività cosiddette “non oil” la sospensione dei pagamenti degli importi convenuti contrattualmente a titolo di canoni e locazioni relativi ai mesi di marzo e aprile 2020. Inoltre, tra le altre misure concordate, Eni garantisce alcuni interventi di sostegno economico quali il rimborso dei costi sostenuti dai gestori per l’acquisto dei presidi sanitari di base, un contributo a favore dei gestori colpiti dal coronavirus e il riconoscimento dell’incentivazione monetaria sulle vendite dei prodotti Premium. Infine Eni manifesta la propria disponibilità a valutare, in accordo con Unione Petrolifera e più in generale con gli operatori principali del mercato, un’azione coordinata che consenta all’intero settore della distribuzione stradale di carburanti sia la definizione di differenti orari di apertura degli impianti, sia l’apertura a turnazione degli stessi, così da garantire il pubblico servizio e contemporaneamente tutelare la salute dei lavoratori addetti ai punti vendita.

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Emergenza Covid-19: Assopetroli chiede il rinvio delle scadenze fiscali e amministrative Sono quattro le lettere con le quali Assopetroli insieme a, rispettivamente, Assocostieri, le associazioni dei gestori e quelle degli autotrasportatori, chiede il rinvio di alcune scadenze fiscali e amministrative del settore petrolifero in considerazione dell’attuale situazione di emergenza nel Paese. In particolare la lettera firmata con Assocostieri e vinata, tra gli altri, al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’economica individua l’accelerazione dei rimborsi IVA, tra le azioni con cui garantire la tutela degli operatori del comparto implementabili immediatamente e senza impatti sul bilancio e a saldi invariati. In una seconda lettera, questa volta inviata al Direttore Generale delle Finanze del MEF, Fabrizia Lapecorella, e al Direttore dell’Agenzia delle Dogane Marcello Minenna, Assopetroli e Assocostieri, esprimono preoccupazione per l’approssimarsi del 1° luglio 2020, data che vedrà l’entrata in vigore degli adempimenti di cui all’art. 11 della Legge 157/2019, in materia di Documento Amministrativo Semplificato telematico (E-DAS) e di cui all’art. 10 in materia di INFOIL. “Le aziende rappresentate dalle scriventi”, si legge nella lettera, “hanno valide ragioni per credere che i tempi ormai estremamente ristretti, sommati alle presenti circostanze emergenziali, rendano pressoché impossibile l’ottemperanza delle citate norme, nei tempi prescritti

dalla stessa” e sottolineano “la necessità di un Vostro tempestivo intervento, affinché il suddetto termine sia prorogato al 1° gennaio 2021”. E’ rivolta al Direttore Generale delle Finanze del Mef, al Direttore dell’Agenzia delle Dogane Marcello e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini la lettera firmata con Faib, Fegica e Figisc nella quale si richiede il rinvio al 1° gennaio 2021 dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi per tutti gli impianti di distribuzione carburanti. La richiesta viene motivata con il fatto che “Le vendite hanno subito negli ultimi dieci giorni flessioni generalizzate nell’ordine di 20/30 punti percentuali, con punte di oltre il 50%: valori estremamente rappresentativi della frenata della mobilità e del rallentamento generale dell’economia. In questo scenario”, fanno osservare le associazioni di categoria, “le aziende titolari e i gestori dei punti vendita carburante devono effettuare un ulteriore sforzo organizzativo ed economico per ottemperare alle imminenti scadenze in materia di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi”. Infine, la lettera firmata con le associazioni degli autotrasportatori contiene la richiesta di rinvio al 1° gennaio 2021 (invece che al 1° aprile 2020) dell’obbligo di licenza fiscale e di registro di carico e scarico per i depositi per uso privato, agricolo e industriale di capacità superiore a 10 metri cubi e per i distributori a uso privato, agricoli e industriali collegati a serbatoi la cui capacità globale supera i 5 metri cubi.

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Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto

Sherco ha scelto Motul Il produttore di motociclette Sherco ha firmato un accordo globale di partnership con Motul, leader nella produzione di lubrificanti per le due ruote. I prodotti Motul saranno utilizzati per l’intera gamma di moto di serie e racing a tutti i livelli: dalla produzione al primo impianto, dall’aftermarket alle competizioni. Rientrano nell’accordo anche i lubrificanti MotulTech per i macchinari industriali. Commentando l’accordo Thierry Quilan, presidente del consiglio di amministrazione di Motul, ha espresso soddisfazione per “questa nuova partnership con un marchio giovane e promettente come Sherco. I suoi valori di gestione, innovazione e prestazione a conduzione familiare sono molto simili a quelli di Motul e, ovviamente, condividiamo anche la nostra passione per le competizioni. Non abbiamo dubbi che questa partnership produrrà molto rapidamente risultati sia in gara, sia a livello commerciale”. Sherco è una società a conduzione familiare fondata nel 1998 da Marc Teissier, ex pilota professionista, e oggi è riconosciuta fra i più grandi costruttori mondiali. L’azienda ha stabilimenti a Nîmes in Francia e a Caldes de Montbui in Spagna, ed è rappresentata a livello globale in più di 66 Paesi. L’obiettivo di Motul è offrire a Sherco una soluzione completa di prodotti per l’intero processo produttivo, riflettendo il concetto e la strategia “Casted, Drilled, Filled”: per ogni fase industriale, dalla produzione al prodotto finito, Motul ha un prodotto adatto ad ogni esigenza.

Uniti Expo è rimandata al febbraio 2021 L’impatto dell’epidemia Coronavirus ha costretto anche gli organizzatori di Uniti Expo a posticipare la quarta edizione della manifestazione che si svolgerà dal 9 all’11 febbraio 2021, sempre presso la fiera di Stoccarda. Uniti Expo è la fiera biennale dedicata al mondo dell’industria petrolifera, dell’autolavaggio e del convenience retailing che abbina esposizione e covegnistica. Laterza edizione svoltasi dal 15 al 17 maggio 2018 aveva visto la presenza di 467 espositori provenienti da 37 paesi e 17.000 partecipanti da 120 paesi.

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Ufi Filters amplia la gamma di filtri abitacolo Ufi e Sofima con 135 nuove referenze UFI Filters vanta una gamma completa di filtri abitacolo, la cui funzione principale è di proteggere da polvere, fuliggine, batteri, pollini e altri inquinanti che potrebbero entrare all’interno del veicolo. È costante l’aggiornamento dei cataloghi Aftermarket Emea di UFI Filters e Sofima Filter, che contano ad oggi 442 riferimenti abitacolo. 276 sono filtri antipolline realizzati con media filtrante sintetico in tessuto-non-tessuto, in grado di trattenere oltre il 90% delle particelle con diametro superiore ai 2,5 μm, come lo sporco ed i pollini. 166 sono invece le referenze composte da materiale filtrante in tessuto-nontessuto combinato con carboni attivi, i quali assorbono anche gas e odori offrendo una maggiore protezione all’interno del veicolo. La gamma d ha visto una crescita significativa negli ultimi tre anni: sono stati lanciati per entrambi i brand 135 nuovi prodotti, arrivando così ad una copertura del 98,5% del parco circolante europeo.

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dagli archivi del Museo Fisogni]

Il viaggio prima del satellitare Le cartine delle stazioni di servizio I più âgée hanno fatto a tempo ad utilizzarle, mentre per i più giovani rappresentano una curiosità e una sorta di “capsula del tempo” per scoprire come ci si orientava prima che il web e le app stravolgessero questa esperienza. A renderle ancora più interessanti il fatto che sono rappresentative della strategia di marketing delle compagnie petrolifere di allora Un classico per chi ama gli oggetti da collezione legati ad auto e moto sono le mappe geografiche e le piantine turistiche distribuite nelle stazioni di servizio. Molte, in copertina, riportano il logo di una compagnia petrolifera, e proprio per questo sono conservate presso il Museo

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Fisogni delle stazioni di servizio, a Tradate, il più completo al mondo del settore. Trovati nei suoi viaggi, “regalati dai dirigenti di qualche società” o semplicemente comprati in qualche mercatino, questi oggetti, solo in parte esposti al pubblico, sono gelosamente conservati da


Guido Fisogni e costituiscono un’importante testimonianza delle varie strategie di marketing adottate dalle compagnie petrolifere. Le mappe in esposizione Visitando il Museo e il suo archivio, dunque, ci si imbatte in un mondo a parte, spesso inaspettato, fatto di mappe caratterizzate, soprattutto le più vecchie, da grafiche ricercate e disegni originali. Le più elaborate, solitamente, sono quelle americane, ma anche quelle europee ed italiane non sono da meno, e in molti casi risultano anch’esse originali e scenografiche. Quelle degli States, del resto, sono state le prime ad essere stampate e distribuite, mentre in Europa iniziarono a diffondersi solo tra la fine degli anni ‘20 e gli anni ’30, conoscendo un vero e proprio boom tra il 1952 e il 1972, dopo il quale si andò incontro, perlomeno in Europa, ad un graduale declino. Proprio nel Vecchio Continente, in effetti, questi gadget non erano gratuiti, come in Nordamerica, ma solitamente venivano venduti, seppure a un prezzo simbolico, rendendone più lenta e difficoltosa la diffusione. Con il tempo questi oggetti si sono diffusi in tutto il mondo, di pari passo con l’espansione delle società che le realizzavano; a stamparle erano ovviamente le grandi compagnie petrolifere, distributrici di petrolio, carburanti o lubrificanti, ma anche produttori

di pneumatici, Touring Club, catene di stazioni di servizio o supermercati. Rimanendo in abito più strettamente petrolifero, ci accingiamo ora ad analizzare alcune delle numerose mappe conservate presso il Museo Fisogni e le loro caratteristiche.

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dagli archivi del Museo Fisogni]

Così le compagnie petrolifere le utilizzarono per promuovere la propria immagine In copertina, come ci si aspetta, tutte le compagnie riportano chiaramente il proprio logo, ma sono sostanzialmente tre gli stili che sembrano caratterizzare questi gadget cartacei: c’è chi si basa solo sulla forza del proprio nome, non aggiungendo nulla alla grafica all’infuori del marchio (come la Caltex); c’è chi approfitta della copertina per reclamizzare i propri prodotti (come fanno talvolta la Tydol, la Standard o la Mobil), siano essi una stazione di servizio efficiente o un lubrificante; c’è chi, infine, valorizza le caratteristiche dei luoghi indicati sulle mappe, abbinando quindi il proprio marchio alle bellezze ambientali o artistiche delle varie località (come nelle carte della Esso). Molte compagnie, ovviamente, utilizzano l’uno o l’altro metodo a seconda del periodo e del luogo in questione, ma può essere interessante osservare e capire le varie modalità di rappresentazione presenti in queste piantine. Un classico esempio del primo “stile” è quello di molte carte della Mobil Oil per gli Stati Uniti. Lungi dal rappresentare le caratteristiche dei luoghi cui fanno riferimento, la compagnia punta tutto sul proprio simbolo, il Pegaso rosso con le ali spiegate, per catturare l’attenzione dell’automobilista. Sia nelle mappe più datate, degli anni ’30 e ’40, sia in quelle più recenti

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degli anni ‘80, è proprio il famoso cavallo alato a monopolizzare la scena; sul retro e all’interno di alcune di esse, inoltre, la compagnia riassume i propri servizi, ricordando all’automobilista che, a prescindere dal fatto che abbia bisogno di un rifornimento di benzina, di un gonfiaggio degli pneumatici o semplicemente di indicazioni, solo seguendo “il segno del Cavallo Alato Rosso” potrà trovare un servizio “da amico”. Non si tratta, però, dell’unico stile utilizzato dalla compagnia americana; in alcune mappe europee, infatti, la Mobil non si limita a pubblicizzare il proprio marchio tout-court, ma si concentra su determinati prodotti di punta: ed ecco così mappe “sponsorizzate” dal Mobiloil Special, dal Mobiloil Super o dal nuovissimo Mobil1, marchio ancora oggi di spicco della società. Per la verità, la compagnia usa anche altri generi di illustrazioni; se per i turisti in Grecia si scelgono colorati disegni che rievocano le vacanze estive, per il Venezuela una copertina incentrata sulle auto d’epoca nasconde una splendida cartina illustrata dello Stato sudamericano, mentre per l’Australia degli spettacolari paesaggi astratti stimolano la fantasia del viaggiatore. Singolare poi la serie di cartine dedicate all’Italia, in cui a ogni fascicolo corrisponde un fiore e un colore. Disegni e rappresentazioni particolari, pensati principalmente per catturare l’attenzione dei consumatori e rimanere ben impressi nella memoria degli automobilisti.


Più legate ai territori sono invece le carte edite negli anni ‘50 dalla Cities Service. La compagnia americana, pressocché sconosciuta in Europa, fu fondata nel 1910 ed è oggi nota come CITGO, controllata dalla venezuelana PDVSA. Le sue mappe dei vari stati degli Usa si connotano per eleganti grafiche con tinte pastello che rappresentano i diversi ambienti naturali degli States, fatti di foreste innevate e deserti, maestose cascate e spiagge da sogno, grandi città e ridenti paesini; questi disegni, che ritraggono anche turisti intenti in diverse attività, dalla pesca allo sci, dalle cavalcate alla tintarella, sono intervallati da rappresentazioni delle proprie stazioni di servizio, a sottolineare la capillarità della rete di distribuzione in territori tanto ampi e diversi. Largo uso di illustrazioni fa anche la American/ Standard, che nelle sue mappe valorizza ora gli ambienti in esse descritti, ora il servizio offerto dalla compagnia; degna di nota anche la Sinclair, che accompagna la cartina dell’Illinois del 1934 con uno splendido disegno a 3 pagine di una lussuosa automobile in viaggio. Una impostazione simile alla Cities Service, sebbene con grafiche un po’ meno ricercate, la si ritrova ancora nel 1968 in una mappa di Philadelphia della Atlantic, che riprende in maniera stilizzata alcuni simboli degli States, prima fra tutti la Statua della Libertà. Più incentrate sulla valorizzazione del marchio

o dei servizi sono invece le mappe di altre compagnie, come la Gulf, la Oklahoma, la Sunoco e la Tydol, le cui illustrazioni si concentrano sul logo o sulle rispettive stazioni di servizio, ritratte sempre pulite ed efficienti; un’iconografia comune anche nelle mappe più vecchie, degli anni ’30 e ’40, della Standard e della Conoco; più tardi, negli anni ’90, proprio la Conoco punta invece sulla valorizzazione degli splendidi scenari americani: abbandonati i disegni e le tinte pastello degli anni ’50 e ’60, tuttavia, la rappresentazione diventa realistica al 100%, con l’utilizzo di fotografie. Decisamente artistiche sono invece le illustrazioni delle mappe Esso; strettamente riferiti ai luoghi indicati della mappa, questi disegni realistici e dalle tinte riposanti caratterizzano quasi tutte le cartine del

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dagli archivi del Museo Fisogni]

dopoguerra, siano esse riferite all’Europa, agli Stati Uniti o all’Africa; compaiono talvolta anche fotografie, come nelle edizioni austriache e svizzere (e anche, a fine anni ’50, italiane), sempre incentrate sulle bellezze del panorama e degli ambienti locali. Lo stile cambia però negli anni ’60; abbandonate le grafiche del decennio precedente, troviamo cartine dall’aspetto più pratico e anonimo, riportanti semplicemente il logo della Esso o il territorio compreso nella mappa. Interessanti e decisamente originali anche i disegni delle mappe Shell, soprattutto per quanto riguarda l’Italia. Per ogni zona del Paese, la compagnia anglo-olandese dedica una

grafica differente, che cerca di rispecchiare le bellezze del territorio e gli usi e costumi locali con uno stile moderno, a metà tra un richiamo al “Fauvismo” dei primi del ‘900 e l’arte astratta; spesso, del resto, nelle grafiche della Shell si ritrovano caratteristiche di modernità: se negli anni ’60 le sue mappe rimandano a tendenze di avanguardia, una pianta svizzera degli anni ’20 ritrae un’automobile a tutta velocità, rispecchiando la sensibilità degli artisti dell’epoca per la rappresentazione del movimento e della rapidità. Molto standardizzate sono invece le mappe anni ’70 della Chevron che, nella sua serie dedicata ai Paesi europei, propone delle cartine sostanzialmente identiche: sulla copertina appaiono una mappa dell’Europa con l’indicazione dello Stato in questione e lo stemma Chevron, mentre sul retro troviamo una rappresentazione – sempre identica a seconda dell’annata – di una stazione di servizio. Più in linea coi gusti di quegli anni, forse, la compagnia sceglie quindi di realizzare una serie di cartine serie e uniformi, come i fascicoli di un’enciclopedia. Questo sostanziale disinteresse per i disegni e la ricerca artistica, in realtà, deriva dal recente passato del colosso statunitense; le mappe e le

Il Museo Fisogni Il Museo Fisogni è stato fondato da Guido Fisogni nel 1966. Si trova a Tradate (Va) ed è unico nel suo genere. Durante gli anni il Museo ha acquisito sempre più importanza diventando il più completo al mondo relativamente al settore della distribuzione del carburante. Oggi il Museo si compone di più di 5000 pezzi di archeologia industriale tra pompe di benzina, targhe, grafiche, latte d’olio, oliatori, aerometri, compressori, estintori.. e un incredibile numero di cartoline d’epoca e gadgets, ognuno raffigurante un logo di una società petrolifera dall’inizio del secolo scorso. Il Museo ha anche un folto archivio di materiale pubblicitario e di disegni tecnici, continuamente consultati dagli studenti e dai designer. Il Museo è anche una location per eventi aziendali e privati. Per informazioni: www.museo-fisogni.org mail: fisogni@museo-fisogni.org

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stazioni a marchio Chevron, infatti, iniziano a diffondersi in Europa solo dal 1967, quando la compagnia americana e la Texaco decidono di interrompere, per il Vecchio Continente, la joint-venture con logo Caltex, spartendosi così la rete della defunta società. Proprio nelle cartine della Caltex, progenitrici di quelle Chevron, troviamo le medesime caratteristiche: la società infatti, in quasi tutte le sue guide prevede semplicemente l’indicazione della zona trattata e la stella simbolo della compagnia. Le eccezioni sono rare, ed anche nei pochi disegni il logo è sempre centrale: troviamo quindi un militare che regge un grande simbolo Caltex nella mappa dei Paesi Bassi, un cowboy con una pompa di benzina Caltex in quella italiana, persino lo stemma della società nella torcia olimpica delle Olimpiadi di Roma 1960 (forse una sfida alla più famosa torcia della Amoco?). Tante diverse strategie, dunque, sembrano essere alla base della realizzazione di questi popolari gadget, utilissimi strumenti di viaggio soprattutto in un’epoca senza internet e navigatori satellitari, che per decenni hanno accompagnato (e talvolta accompagnano tuttora) gli automobilisti di tutto il mondo. Un importante strumento di marketing per le società petrolifere, che realizzando oggetti di uso quotidiano cercavano a loro volta di rendere familiari i propri simboli alla clientela, affezionando così i consumatori al marchio.

stazioni di servizio erano considerate oggetti di uso comune, queste piccole opere d’arte sono oggi molto ricercate dagli appassionati, e alcuni pezzi hanno anche raggiunto cifre importanti nel mercato collezionistico, soprattutto all’estero. “Quando frequentavo i mercatini – spiega Guido Fisogni – i prezzi erano ancora accettabili. Quando arrivavo io si spargeva la voce «Arriva Fisogni! Arriva Fisogni!» e i negozianti tiravano fuori i pezzi migliori e glieli compravo io. Oggi sparano delle cifre senza senso, soprattutto per i cartelli, e non compro più niente, anche perché ormai ho già quasi tutto”. Anche negli oggetti apparentemente meno importanti, in definitiva, si nasconde un piccolo tesoro, fatto di grafiche, disegni artistici e strategie commerciali che testimoniano la storia delle società petrolifere, della motorizzazione e dei costumi del secolo scorso.

Un oggetto oggi ambito dai collezionisti, allora di uso comune Come spesso accade, se all’epoca le mappe delle

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MERCATO]

Istobal: un lavaggio sostenibile è possibile

Negli ultimi anni l’azienda di Valenza ha investito nello sviluppo di soluzioni di lavaggio nelle quali l’attenzione per la salvaguardia dell’ambiente va di pari passo con la garanzia di performance e funzionalità avanzate

Da qualche anno a questa parte uno degli elementi costitutivi della strategia di Istobal è l’impegno per la realizzazione di soluzioni di lavaggio studiate per assicurare un consumo responsabile di risorse primarie come l’acqua e l’utilizzo di materiali - a partire dai detergenti - sempre più rispettosi dell’ambiente. Proprio in questi giorni l’azienda di Valenza (Spagna) ha deciso di comunicare alcuni dei risultati ottenuti: un calo del 94% nella presenza di idrocarburi nell’acqua risultante dal processo di lavaggio; un abbattimento dei consumi di acqua

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quantificabile in un -45%nei suoi impianti automatici di lavaggio industriale, un - 40% nei portali di lavaggio e un - 33% in meno nei suoi centri di lavaggio. Lavaggio grandi veicoli: crolla il consumo di acqua Sul fronte della salvaguardia e dell’uso oculato di una risorsa primaria come l’acqua, Istobal comunica di aver raggiunto un importante traguardo. Grazie al nuovo Riciclatore Fisico Plus ha ottenuto un risparmio medio di acqua all’ora stimato in 5.670 litri nel lavaggio esterno


dei camion della spazzatura, oltre 3.700 litri in quello dei trailer, oltre 6.300 per gli autobus e, infine, in oltre 600 litri per i tunnel. Un altro importante risultato è che con questo riciclatore si ottiene un tasso di riciclaggio di acqua che può arrivare fino all’88,8% e, inoltre, si riduce la contaminazione dell’acqua risultante dal processo di lavaggio e si previene il rischio di legionella negli impianti di lavaggio eliminando contemporaneamente i cattivi odori. Per inquadrare al meglio questi risultati, Istobal sottolinea che sono i veicoli industriali a richiedere il maggior consumo di acqua per la loro pulizia. Occorrono ad esempio 1.277 litri di acqua per il lavaggio esterno di un camion della spazzatura lungo 9 metri, 1.162 litri per un rimorchio di 18 metri, 871 litri per un tunnel di 83 metri e 302 litri per un autobus di 14 metri. Analogamente, sono sempre i veicoli industriali a provocare il maggior carico contaminante nell’acqua, dopo il processo di lavaggio. Grazie all’aggiunta di prodotti chimici, microbiologici e a una maggiore portata d’aria, il Riciclatore Fisico Plus consente di trattare l’acqua di lavaggio con maggiori carichi contaminanti ed elimina, i metalli della catenaria del tunnel che precipitano con il coagulante e la materia organica del lavaggio esterno dei camion della spazzatura con l’iniezione di microrganismi. Innovazione e sostenibilità nei prodotti chimici per il lavaggio Il gruppo spagnolo ha anche sviluppato una gamma di prodotti chimici Istobal esens, che incarna perfettamente il suo nuovo approccio in quanto soddisfa le aspettative degli utilizzatori,

assicura redditività agli impianti di lavaggio ed è rispettosa dell’ambiente, come dimostra il fatto che dispone di una delle certificazioni di sostenibilità più rigorose come la Nordic Swan Ecolabel. In un omento in cui l’inquinamento da plastica è al centro dell’attenzione mondiale Istobal annuncia di aver ridotto di oltre il 90% la presenza di plastica nei contenitori di prodotti chimici per il lavaggio di autoveicoli, grazie alla sua linea di prodotti superconcentrati Xtract. L’approccio all’innovazione di prodotto dell’azienda spagnola sta ottenendo importanti riscontri sul mercato, visto che nel triennio 20162019 Istobal esens ha registrato un aumento del fatturato a livello globale dell’ordine del 70%, con un picco dell’82% su mercati stranieri.


ATTUALITA’]

Gruppo Autogrill nel 2019 ricavi in crescita del 6,4 per cento Nonostante i risultati ottenuti nel 2019, il consiglio di amministrazione di Autogrill ha deciso, stante il clima di incertezza creato dall’emergenza Coronavirus, ha adottato un approccio prudenziale e ha proposto di non distribuire il dividendo e di destinare l’utile d’esercizio a utili portati a nuovo Il 2019 si è chiuso positivamente per il Gruppo Autogrill. Il risultato netto escluso IFRS 16 è stato pari a 237milioni di euro, in netta crescita rispetto ai 69 milioni del 2018. A questo ha contribuito la plusvalenza per la cessione delle attività autostradali in Canada e di quelle in Repubblica Ceca. I ricavi della multinazionale italiano sono stati pari a 5 miliardi di euro con un incremento del 6,4%. In particolare nel 2019 si è evidenziata una forte crescita like-for-like dei ricavi al 3,1%, guidata dal Nord America. Solida anche la performance nel canale aeroportuale, con un incremento dei ricavi del 12,3% (+4,6%

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like-for-like. Gli altri dati di bilancio contenuti nel bilancio approvato dal consiglio di amministrazione lo scorso 12 marzo sono: - EBITDA underlying pari a €849,5m (EBITDA margin underlying: 17,0%) o escluso l’impatto del principio contabile IFRS 16 (“rettificato”), EBITDA underlying pari a €462,9m, con un margine del 9,3% sui ricavi (€416,7m nel 2018, con un margine dell’8,9%), trainati principalmente dalla forte crescita dei margini in Europa - EBIT underlying pari a €228,2m (4,6% di margine sui ricavi) - EBIT underlying3 rettificato pari a €198,0m,


con un margine sui ricavi del 4,0% (€179,8m nel 2018, con un margine del 3,8%), in crescita del 10,1%1 nonostante l’incremento degli ammortamenti. Sui conti 2020 pesa l’impatto dell’emergenza coronavirus Il Covid-19 ha iniziato a diffondersi dalla seconda metà di gennaio, con una rapida espansione a livello mondiale a febbraio, impattando il traffico aereo ed estendendosi con conseguenze più gravi in alcuni paesi. L’epidemia sta evolvendo rapidamente e allo stato attuale risulta estremamente difficile fare previsioni attendibili sugli sviluppi futuri. Restringendo l’analisi ai dati forniti per quanto riguarda l’Italia, che rappresenta il 20% dei ricavi del gruppo nel comunicato stampa emerge che fino al 22 febbraio scorso i ricavi hanno mantenuto una solida performance. A partire da quella data, i ricavi sono stati impattati dal drastico calo del traffico, dalle chiusure dei punti vendita in alcune location e dalle restrizioni relative al servizio bar al banco, un’attività a elevato margine, oltre a limitazioni in tutta la rete di vendita. Alla fine della prima settimana di marzo 2020 l’impatto negativo generato dal CoviD-19 sui ricavi di Gruppo è stimato per un ammontare di circa 25-30 milioni di euro. Alla luce del perdurare delle incertezze sul potenziale impatto di questa emergenza e sulla sua possibile durata, il Gruppo ha stabilito che la guidance per l’esercizio 2020 sarà annunciata quando la situazione sarà più stabile. Inoltre,

considerando l’incertezza generata da questa situazione, il Consiglio di Amministrazione ha adottato un approccio prudenziale e ha proposto di non distribuire il dividendo e di destinare l’utile d’esercizio a utili portati a nuovo. Il Gruppo rimane focalizzato nel gestire le attività in modo da generare valore a lungo termine, come ha assicurato il group Ceo Gianmario Tondato Da Ruos: “Nel 2019 abbiamo conseguito solidi risultati: abbiamo raggiunto tutti i nostri target - con ricavi, EBITDA underlying e EPS reported in linea con la guidance comunicata al mercato - registrando miglioramenti in tutti gli indicatori chiave. In merito al 2020, per quanto riguarda l’escalation dell’epidemia di Coronavirus in primo luogo abbiamo predisposto le misure necessarie per salvaguardare la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti. In relazione alle conseguenti difficoltà a livello macro economico, abbiamo messo in atto una serie di iniziative specifiche per arginare l’impatto dell’epidemia su ricavi e redditività, tra le quali la gestione degli orari di apertura, l’ottimizzazione del lavoro nei punti vendita e un controllo dei costi generali e amministrativi. Questa non è la prima volta che il nostro Gruppo si trova ad affrontare l’impatto generato da fattori esogeni sulla domanda del settore viaggi: sappiamo che viaggiare è fondamentale per la vita delle persone e crediamo che il settore si riprenderà non appena l’emergenza sarà terminata. Per questa ragione restiamo impegnati nella gestione del nostro business per creare valore nel lungo termine”.

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ATTUALITA’]

Covid-19: in ginocchio automotive e distributori di benzina Ancor prima che si cominci a intravvedere la fine della pandemia che sta colpendo tutto il mondo, l’impatto potenzialmente devastante del coronavirus comincia già a manifestarsi. Mentre si susseguono le previsioni sull’impatto che ‘emergenza Covid-19 avrà sul Pil italiano nell’anno in corso – proprio mentre stiamo scrivendo l’Agenzia Agi riferisce che Godman Sachs ha stimato un calo dell’11,6% della nostra economia e del 9% per l’Eurozona – alcuni tra i settori di nostro interesse appaiono già duramente colpiti. Precipita la crisi dell’Automotive Lo scorso 18 marzo Acea, l’associazione dei costruttori d’auto europei, ha reso noto che a febbraio il mercato Europeo delle autovetture è calato del -7,2% al corrispondente mese del 2019 attribuendo la flessione al crollo generalizzato della domanda da parte dei privati. Un crollo che è stato pari al -16,1% in Germania, al-15,5% in Francia, al -11,0% in Spagna, al -7,4% nel Regno Unito e al -19,0% in Italia. “I dati di Febbraio, non ancora influenzati dall’emergenza da coronavirus” è il commento di Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE, pubblicato sul sito dell’Associazione delle Case automobilistiche estere, “confermano, se ce ne fosse bisogno, la crisi ormai strutturale del mercato auto Europeo, sorretto dai grandi sforzi economici di Case

automobilistiche e reti di distribuzione. L’outlook per il 2020, già negativo prima dell’inizio del dramma sanitario che il mondo intero sta vivendo, rischia di diventare insostenibile per la situazione economica e sociale che ne scaturisce, gravissima, e senza precedenti”. Dopo aver osservato che “a quando sono state applicate all’intero territorio nazionale le misure di contenimento dell’epidemia il mercato delle autovetture in Italia ha registrato un vero e proprio tracollo, con ormai poche decine di immatricolazioni al giorno e una previsione per l’intero mese di Marzo di meno di 30mila unità contro le 194mila di Marzo 2019. Con un ritardo di qualche giorno, gli altri mercati Europei stanno seguendo le orme dell’Italia. Negli ultimi giorni quasi tutti gli impianti Europei di produzione di veicoli sono stati bloccati, salvo rare eccezioni, con effetti pesantissimi sull’occupazione e sul contributo economico che il settore automotive fornisce in tutta Europa”. “UNRAE” ha concluso Cardinali “ritiene quindi urgente la predisposizione da parte delle istituzioni Europee e nazionali, durante e dopo l’emergenza, di misure integrate e coordinate, sia dal lato della domanda sia da quello dell’offerta, a supporto della filiera automotive continentale, che occupa quasi 14 milioni di persone e potrebbe fungere da traino alla ripresa economica, visto il suo peso sul PIL e l’effetto moltiplicatore dei suoi ingenti investimenti, circa 60 miliardi di Euro ogni anno”. I benzinai decidono lo stop in tutta Italia Come era inevitabile il bocco della circolazione ha portato a una drammatica riduzione del giro di affari delle stazioni di servizio. Tanto che dopo aver sollecitato in precedenza interventi a sostegno della categoria, lo scorso 24 marzo con una nota congiunta Faib, Fegica Figisc/Anisa

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hanno annunciato la chiusura delle stazioni di servizio autostradali a partire dal 25 marzo e, a seguire, anche di quelle della viabilità ordinaria. Ecco di seguito il testo integrale della nota emessa dalle associazioni di categoria. “In un Paese che - malgrado i limiti strutturali e l’assoluta drammaticità della situazione cerca e spesso trova il modo per far scattare meccanismi di solidarietà, c’è una categoria di persone, oltre 100.000 in tutta Italia, che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone. 100.000 persone che hanno continuato a fare il loro lavoro (ridotto mediamente dell’85%) a rischio della propria incolumità e mettendo in pericolo la propria salute, presidiando fisicamente il territorio, rimanendo dove sono sempre state e dove ogni cittadino di questo Paese è abituato a trovarle ogni giorno, vale a dire in mezzo alla strada. E forse, proprio per questa ragione, queste 100.000 persone risultano essere letteralmente invisibili, presenza data per scontata, indegna persino di quella citazione che di questi tempi

non si nega a nessuno. Noi non siamo certo eroi, né angeli custodi. Ma nessuno può pensare di continuare a trattarci da schiavi, né da martiri. Siamo persone con famiglie da proteggere, cittadini tra gli altri che sanno di dover assolvere ad una responsabilità di cui non si vogliono spogliare, ma a cui non può essere scaricato addosso l’intero carico che altri soggetti, con ben altri mezzi, disponibilità economiche e rendite, si ostinano ad ignorare. Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Di conseguenza gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria. Correremo il rischio dell’impopolarità e dei facili strali lanciati da comode poltrone, ma davvero non abbiamo né voglia, né la forza per spiegare o convincere delle solari ragioni che ci sostengono. Chi volesse approfondire può chiedere conto a Governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti: a ciascuno di essi compete fare per intero la propria parte se si vuole assicurare la distribuzione di benzina e gasolio”.

UlTIM’ORA Prima di andare in stampa con il numero Faib, Fegica e Figisc/Anisa hanno comunicato di aver incontrato in teleconferenza il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli e la Ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli. Nel comunicato le associazioni di categoria comunicano che: “ci sono sul tavolo ipotesi di lavoro che, però, verranno approfondite nei prossimi giorni. Nelle prossime ore si apriranno, da una parte, tavoli con il MiSE il MEF ed il Ministero del Lavoro per affrontare tematiche

specifiche e dall’altra i titolari dei Dicasteri si attiveranno nei confronti di Società Concessionarie e Compagnie Petrolifere, per trovare idonee soluzioni - in tempi brevi alle problematiche portate all’evidenza. Faib, Fegica e Figisc/Anisa, pur riconoscendo l’impegno ad alto livello da parte del Governo, alla luce della mancanza di soluzioni a breve, confermano il notevole stato di disagio della Categoria e la forte difficoltà a garantire l’attività: ciò, inevitabilmente, porterà alla chiusura delle aree di servizio - a partire da quelle

autostradali - si troverebbero nell’impossibilità di pagare i dipendenti e i rifornimenti. La situazione con le caratterizzazioni del caso potrebbe poi coinvolgere in seguito anche la rete ordinaria. L’invito dunque è a fare presto e ad acquisire tutti i consensi necessari del Governo per approvare le ipotesi illustrate. Se dai tavoli promossi dai Ministri emergeranno le condizioni per consentire agli Impianti la piena operatività, le Organizzazioni di Categoria saranno liete di, garantire in sicurezza, l’attività di rifornimento.”

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CARWASH]

La digitalizzazione apre nuovi orizzonti al gestore dell’impianto Una maggiore redditività dell’attività e una migliore esperienza d’uso per il consumatore. Questi in sintesi i due più importanti vantaggi offerti dall’implementazione di tecnologie digitali nei sistemi di autolavaggio di ultima generazione. La digitalizzazione sta impattando in modo sempre più rilevante anche il settore dell’autolavaggio. Abbiamo chiesto ad alcune aziende del settore di spiegarci quali sono a loro giudizio le ricadute più significative a livello di tecnologie implementate, costi di gestione) e manutenzione, funzionalità offerte al gestore da una parte e all’utilizzatore dall’altra? Dal punto di vista di Federico Bonfante, Commerciale Italia di MTM Hydro questa è un’evoluzione a cui è impossibile sottrarsi. “Il mondo è digitalizzato in tutto e per tutto, di conseguenza anche l’autolavaggio”, fanno sapere, spiegando che “la nostra clientela è sempre più esigente e non vuole stare “indietro” coi tempi. Noi non

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siamo rimasti fermi ai semplici lettori chiavi / tessere a bordo macchina, ma al contrario stiamo installando lettori contactless di carte di credito e QR code”. Le nuove tecnologie, riconosce Maico Buset, amministratore unico di Maico, “hanno portato notevoli vantaggi sia ai gestori che agli utilizzatori finali. App dedicate e sistemi di controllo remoto permettono al gestore di monitorare il proprio impianto in qualsiasi momento e di promuovere soluzioni di marketing immediate e mirate. Questo diventa un vantaggio anche per l’utilizzatore finale che può valutare tra le diverse proposte e scegliere la più conveniente”. Anche Patricia Masiá Vallés, CEO di Istobal Italia rileva che


Istobal: l’azienda ha sviluppato una tecnologia basata su IoT che consente una gestione digitale dell’impianto in tempo reale e da qualsiasi dispositivo grazie alla connettività di tutti gli impianti di lavaggio (portali, tunnel, piste e zona di aspirazione). Da un semplice pannello di controllo, consente di estrarre e analizzare tutti i dati contabili e lo stato dell’impianto con una supervisione e gestione remota delle macchine, nonché di ottenere informazioni dettagliate sul comportamento del consumatore. Questa tecnologia è compatibile e può essere integrata con applicazioni di terzi tramite un’interfaccia API, consentendo di amministrare e controllare vari impianti su una stessa piattaforma digitale. Disponibile su Android e iOS, l’app vanta innumerevoli funzionalità di interazione con l’utente.

“la digitalizzazione sta assumendo un ruolo fondamentale nel settore del lavaggio, per garantire una maggiore redditività dell’attività e offrire al consumatore una migliore esperienza d’uso. Noi guidiamo la trasformazione digitale degli impianti di lavaggio con una tecnologia all’avanguardia che rende possibili spazi di lavaggio connessi al 100%, basati su IoT (internet delle cose) e su Big Data. In questo modo, possiamo offrire una gestione digitale dell’impianto di lavaggio, ricavandone le massime prestazioni. Vi sono innumerevoli vantaggi per l’operatore, poiché può conoscere tutti i dati contabili e lo stato dell’impianto, nonché sul comportamento del consumatore, in tempo reale e da qualsiasi dispositivo. Ridurre il tempo di attesa tra un lavaggio e l’altro, aumentare la frequenza di lavaggio e il ticket medio, offrire promozioni personalizzate

al consumatore per fidelizzarlo e valutare l’efficacia delle proprie campagne, sono alcuni dei benefici offerti da questa tecnologia. “Dal punto di vista del consumatore, sono impianti molto comodi, poiché offrono un lavaggio più rapido e personalizzato, consentendo di pagare e attivare le macchine tramite smartphone”. Le sfide che il settore sta affrontando Diffusione di auto elettriche o ibride, da un lato, e la rapida evoluzione delle aspettative dell’utilizzatore rappresentano una sfida che le aziende del settore autolavaggio sono chiamate ad affrontare. Patricia Masiá Vallés assicura “siamo sempre attenti all’evoluzione del settore automobilistico e di nuovi scenari di mobilità per anticipare le richieste di lavaggio con soluzioni innovative che trasformino l’esperienza d’uso, apportando valore sia ai clienti che agli utenti

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CARWASH]

MTM Hydro: il distributore di panno umidificato RDC è versatile nella scelta dei prodotti da erogare sul panno da parte del gestore del lavaggio, è economica nella gestione ed ha un ritorno dell’investimento ottimale. Quadro elettrico e gettoniera integrati. Sportelli anteriori e posteriori facilmente rimovibili per interventi di manutenzione. Possibilità di montare diversi formati di rotolo

dei nostri impianti di lavaggio. Per esempio, l’evoluzione della flotta di veicoli e l’arrivo del car-sharing hanno comportato nuove esigenze di pulizia a cui Istobal ha risposto sviluppando la prima piattaforma digitale per automatizzare

e monitorare il processo di lavaggio. Grazie ad essa, è possibile gestire il lavaggio degli autoveicoli in modo intelligente, digitale, facile e comodo da qualsiasi dispositivo, in modo che i gestori possano avere un maggior controllo sul lavaggio delle loro flotte. In questo modo, possono conoscere in tempo reale qualsiasi tipo di dati, come il numero di autoveicoli lavati, la frequenza di lavaggio e dati tecnici sullo stato dei macchinari e dei materiali di consumo con un solo clic”. Anche secondo Maico Buset, “l’evoluzione del parco auto circolante è un continuo incentivo per sviluppare impianti sempre più performanti e con una sempre maggiore attenzione ai costi di gestione”. La diffusione di nuove motorizzazioni non preoccupa Federico Bonfante, Commerciale Italia di MTM Hydro: “L’incertezza di questo periodo sul diesel, benzina o elettrico fortunatamente non ci tocca in quanto le macchine possono essere di diverse motorizzazioni, ma comunque l’automobilista dovrà sempre lavarle. In un prossimo futuro sicuramente ci aspettiamo un’aggiunta di “nuovi” accessori da piazzale, come le colonnine per la ricarica, e prevediamo l’arrivo di attrezzature self con sistemi integrati per la ricarica”.

Le attività a supporto dei titolari di impianti di autolavaggio I nostri clienti devono concentrarsi sulla promozione della propria area di lavaggio e sulla fidelizzazione dei loro clienti. Per questo oltre che fornire i necessari strumenti proponiamo anche soluzioni per mantenere nel tempo l’impianto nel modo più efficiente possibile. Maico Buset, amministratore unico di Maico Mettiamo a disposizione dei nostri clienti una serie di video formativi delle nostre macchine, manuali e schede esplicative dei prodotti facili ed intuitive, poi comunque

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i nostri uffici sono sempre a disposizione della clientela, sia per informazioni tecniche che commerciali. Federico Bonfante, Commerciale Italia di MTM Hydro Disponiamo di un’ampia varietà di servizi a valore aggiunto affinché la gestione dell’impresa di lavaggio sia la più facile e redditizia possibile in tutte le sue aree. Con i nostri servizi globali accompagniamo i gestori nella cura completa delle loro attività, con la comodità di avere un unico fornitore. Grazie al servizio tecnologico, la gestione digitale

delle aree di lavaggio diventa realtà e con il servizio ricambi non solo forniamo ricambi, ma consentiamo l’aggiornamento delle macchine affinché i gestori dispongano di attrezzature sempre efficienti. Vantiamo anche uno dei servizi tecnici più completi e tecnologicamente avanzati affinché gli impianti siano sempre operativi e disponiamo di un servizio di marketing che consiglia i nostri clienti su come possono incentivare le vendite, aumentare il traffico e fidelizzare il cliente. Patricia Masiá Vallés, CEO di Istobal Italia


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CARWASH] Le stazioni di servizio sono un’opportunità per il settore Sono sempre di più le stazioni di servizio che si dotano anche di un impianto di autolavaggio. A spingerle a questo sono tanti fattori. Primo fra tutti l’esigenza di diversificare l’attività per garantirsi la redditività necessaria, come conferma anche Federico Bonfante, Commerciale Italia di MTM Hydro: “Le stazioni di servizio, intese come solo pompe di carburante, devono purtroppo combattere con i margini sempre più bassi. Nasce da qui l’esigenza di trovare soluzioni attinenti per dare un valore aggiunto all’area e, l’autolavaggio, è sicuramente uno dei più apprezzati. Chiaro è che per la nostra azienda il settore è molto importante”. Le aree di lavaggio integrate nelle

stazioni di servizio “sono uno dei segmenti di attività più dinamici per la nostra azienda, che è particolarmente presente in questo settore ed è fornitore ufficiale delle principali società petrolifere gode di un’ottima reputazione anche tra gli operatori indipendenti”, afferma Patricia Masiá Vallés, CEO di Istobal Italia. “Tra le principali esigenze di questo target figura la necessità di attrezzature di lavaggio particolarmente affidabili, con un alto valore tecnologico e prezzi competitivi, che offrano un servizio rapido e di qualità insieme a una piacevole user experience. Esigenze soddisfatte dai nostri impianti di lavaggio e che si caratterizzano anche per un significativo risparmio di energia, acqua e prodotti chimici. Il servizio post-vendita, con un buon servizio

Maico: Tammermatic T700 offre innovative soluzioni tecniche come il controllo tramite microprocessore, PC industriale 17” con interfaccia uomo macchina semplice ed intuitiva, monitoraggio continuo (locale e remoto) delle condizioni di lavoro e rilevamento automatico sagoma veicolo e connessione VPN per la gestione da remoto dell’impianto tramite PC/MAC e/o dispositivo mobile (Andr oid/iOS). Sistema alta pressione superiore, laterale e cerchi con ugelli angolo zero movimentati e orientabili, lavaggio chassis tramite appositi braccetti installati a bordo impianto. Nuove spazzole verticali ed orizzontale, nuove spazzole lavaggio ruote e nuovo sistema di asciugatura.

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Favagrossa: il sistema brevettato Shake, grazie all’innovativo moto oscillante, consente alle setole di frizionare le superfici da varie angolazioni, assicurando un’impeccabile uniformità di lavaggio anche su zona targa, paraurti e specchietti. Dotate di sistema di fissaggio rapido, le spazzole Shake sono facilmente installabili su qualsiasi tipo di autolavaggio, senza richiedere alcuna modifica meccanica o elettronica dell’impianto.

di assistenza tecnica, è un’altra delle principali rivendicazioni e dei nostri punti forti”. Il punto di vista di Maico Buset, amministratore unico di Maico è “che l’impianto di lavaggio deve integrarsi completamente nella stazione di servizio e non essere considerato un “ramo isolato”. Da sempre Tammermatic sviluppa soluzioni su misura per una gestione “globale” con innovativi sistemi di pagamento e di controllo”.

Le novità che caratterizzano l’offerta L’impianto Tammermatic si posiziona da sempre nella fascia alta di mercato proponendo qualità, tecnologia ed innovazione. L’erogazione automatica di un prodotto nero gomme nel portale di lavaggio self service è solo l’ultima delle novità proposte dall’azienda da sempre leader del mercato con soluzioni innovative di prelavaggio chimico, sistemi alta pressione, software di monitoraggio/controllo remoto e molte altre ancora. Maico Buset, amministratore unico di Maico Abbiamo diversi prodotti di punta in quest’ultimo periodo, l’aspiratore nelle sue diverse combinazioni è sempre in continua crescita, il gonfia gomme digitale, ma soprattutto il distributore di panno umidificato RDC, in questo ultimo anno è stato sicuramente l’attrezzatura da piazzale più apprezzata e di successo. Questa macchina ha la peculiarità di essere versatile

nella scelta dei prodotti da erogare sul panno da parte del gestore del lavaggio, è economica nella gestione ed ha un ritorno dell’investimento ottimale. Federico Bonfante, Commerciale Italia di MTM Hydro In un ambiente digitale come quello attuale, I nostri impianti di lavaggio intelligenti sono la migliore scommessa per misurare e incrementare la produttività e la redditività del settore del lavaggio degli autoveicoli. Questa tecnologia mette al servizio del gestore ogni tipo di informazioni affinché possa prendere le migliori decisioni per aumentare la redditività della sua impresa. Tra le altre cito le relazioni finanziarie dettagliate sul numero di lavaggi, sul fatturato in base a servizi, programmi e tipi di utente. Può anche gestire programmi fedeltà, generare offerte personalizzate, promozioni

e valutare allo stesso tempo l’efficacia delle sue campagne. Inoltre, facilita la raccolta di dati tecnici sullo stato dei macchinari e dei materiali di consumo con un semplice clic, mentre un sistema avanzato di controllo remoto offre l’assistenza tecnica Istobal per fornire soluzioni rapide ed efficaci in qualsiasi evenienza. L’app facilita, dall’ubicazione di questo tipo di impianti, l’accesso a promozioni personalizzate e consente all’utente di acquistare un programma di lavaggio (portale o tunnel) o credito per piste e aspiratori. Inoltre, nei centri di lavaggio, questa tecnologia consente agli utenti di spendere solo per quello che consumano, mantenendo il resto del credito per il prossimo lavaggio. Il riconoscimento della targa identifica i diversi utenti dell’impianto, i quali possono attivare gli impianti di lavaggio con l’app. Patricia Masiá Vallés, CEO di Istobal Italia

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DOSSIER PROFUMATORI AUTO]

Un mercato trainato dalla passione italiana per l’auto Il legame che lega i nostri connazionali all’auto è ben saldo. Almeno tanto da renderli più propensi a spendere per garantirsi la miglior esperienza di utilizzo. E in questo i profumatori d’auto sono il prodotto di riferimento per eccellenza Come confermano anche le aziende protagoniste di questo dossier le aziende del settore presidiano il mercato con un’offerta estremamente articolata, che nelle fragranze, ma anche nelle soluzioni di design tradisce l’impegno a soddisfare una platea quanto più ampia possibile di utilizzatori. E proprio per cercare di comprendere al meglio quali sono i parametri che guidano la scelta del consumatore abbiamo chiesto alle aziende intervistate di provare a individuare quelli che più di altri condizionano le decisioni di acquisto dei clienti delle stazioni di servizio e degli autolavaggi. “Ogni consumatore”, afferma Lorenzo Liverani, Senior Brand Manager Arbre Magique (Tavola), ”dà un diverso peso a questi elementi (prezzo, la gamma delle profumazioni offerte, l’utilizzo di oli e fragranze naturali, il basso impatto sull’ambiente… - Ndr) in base al prodotto che ha di fronte, ma il prezzo non è la variabile più importante in questa categoria di prodotti. Nei nostri brand i consumatori cercano e trovano la qualità dei profumi, le grafiche

nuove ed accattivanti, le tante novità che ogni anno lanciamo sul mercato. Inoltre siamo fortunati perché Arbre Magique è un prodotto eco per definizione. La base è cellulosa e il packaging è composto da materiali riciclati (carta PEFC) e completamente riciclabili. L’attenzione di Tavola è al massimo per rendere più green i prodotti e ogni anno interveniamo su ogni referenza per diminuire l’impatto ambientale sia dal punto di vista della produzione che dello smaltimento, utilizzando materie prime riciclate per la produzione e completamente riciclabili per la post fruizione del prodotto”. Partendo dalla constatazione che “i clienti di questo settore sono tantissimi e veramente di target ampio”, anche Giorgia Zorzetto, Titolare e Direttore Commerciale Italia di Marval Scent ritiene che la scala delle priorità comprenda di vola in volta tutti i parametri indicati. “C’è il cliente che acquista d’impulso solo perché gli piace e se lo trova davanti in esposizione alla cassa. C’è il cliente che invece necessita di cambiare

Marval Scent: L’azienda ha lanciato un nuovo profumatore per la bocchetta d’aria dell’auto dal design semplice e raffinato che propone fragranze particolari

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il profumatore e quindi presta più attenzione ad altri fattori, come l’utilizzo di oli essenziali naturale o un prodotto più green, e infine anche chi, giustamente guarda anche solo il prezzo più o meno caro che sia”. Più mirata la risposta offerta da Antonio Cirillo, Responsabile Commerciale e Marketing di Kimicar secondo cui “gli aspetti che guidano la scelta del cliente sono la gamma delle profumazioni offerte e un disegno piacevole ad un giusto prezzo”. Si pone più o meno sulla stessa linea anche Riccardo Quarto, Area Marketing&Comunicazione di Avitabilenapoleone che si focalizza su “prezzo e profumazioni”. Descrive un’evoluzione Marta Berton, Account Communication Manager di Fra-Ber. “Fino a ieri, per questa tipologia di prodotti, il fattore prezzo è stato il parametro sicuramente più importante. Da quando, da qualche anno a questa parte, il fattore sostenibilità ha iniziato a permeare la coscienza di molti, anche il semplice acquisto di un profumo per auto ha iniziato a essere influenzato da questo tipo di elementi diventando imprescindibile e irrinunciabile”. L’innovazione serve a tenere alta l’attenzione del cliente “Per la sua particolarità questo tipo di prodotto”, riconosce Antonio Cirillo, di Kimicar, “richiede un’innovazione continua sia dal punto di vista delle profumazioni offerte, sia del packaging”. E questo perché “queste sono sicuramente delle leve competitive”. Dopo aver ricordato che “l’innovazione, intesa anche come impegno a migliorare costantemente la qualità del prodotto, è uno dei nostri capisaldi, nonché uno degli elementi più importanti” Lorenzo Liverani di Arbre Magique spiega: “Rinnoviamo la gamma ogni anno con almeno due o tre lanci, con nuove profumazioni per Arbre Magique e Fresh Passion. Perseguiamo i massimi standard qualitativi anche a livello di fornitori, alla ricerca sempre di una filiera attenta all’ambiente.”, assicura. Più sfumata la posizione di Giorgia Zorzetto di Marval Scent. La sua opinione è che non sempre l’innovazione paga perché “a volte cambiare può danneggiare il prodotto stesso in quanto può capitare che un cliente fidelizzato ad acquistare sempre un certo prodotto, trovandolo in una

Avitabilenapoleone: A35 “Deodorante Auto 3 in 1” Pulisce, Igienizza e Deodora a lungo. A base di sali Quaternali di Ammonio è in grado di eliminare ogni cattivo odore anche i più ostinati (cibo, borsone palestra, fumo, animali, etc). Lascia un piacevole profumo, rimuove perfettamente ogni tipo di sporco quali unto, grasso, fango con pochi spruzzi grazie al suo potere sgrassante. Formula concentrata, non contiene gas. Profumazioni disponibili: Agrumi, Fresca Brezza, Karitè, Primavera, Talco dolce, Zucchero Filato.

veste diversa potrebbe percepirlo come diverso, anche se le caratteristiche sono le stesse”. Detto questo la Zorzetto riconosce che “a volte invece c’è necessità di cambiare, di innovare anche la gamma. Dipende da molti fattori”. I canali presidiati Quale che sia la strategia adottata dalla singola azienda, il dato su cui il consenso è praticamente unanime è che tra gli altri, stazioni di servizio e autolavaggi sono fra i più importanti. “I nostri prodotti sono veicolati in tutto il panorama distributivo”, premette Lorenzo Liverani di Arbre Magique. “Per il Mass Market siamo nella GD, nella DO e nei Drugstore; mentre per il canale Automotive presidiamo stazioni di servizio, autolavaggi, i rivenditori di ricambi e gli autocentri. Molto importanti sono anche i punti vendita del Do It Yourserf, e non si può trascurare il trend degli ultimi anni che è, ovviamente, il canale online, che fa ormai parte del nostro patrimonio distributivo. Stazioni di

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DOSSIER PROFUMATORI AUTO]

Kimicar: IL Profumatore in carton-feltro Fiore Magico è disponibile in 6 profumazioni: Fresco, Vaniglia, Mangiafumo, Fiori di Prato, Pino e Bouquet Noir. Imbustato singolarmente viene presentato in una scatola espositore da banco da 72pz.

servizio e autolavaggio sono strategici per i nostri marchi, perché rappresentano il loro ambiente naturale, dove vengono percepiti dal consumatore nella sua massima espressione di utilizzo. Con una doppia connotazione: la necessità di avere un deodorante e di averlo proprio mentre sto guidando l’auto. Per noi sono clienti importanti che sviluppano ottimi numeri di fatturato e che ci permettono di essere distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale. Anche Giorgia Zorzetto di Marval Scentè convinta che “sicuramente le stazioni di servizio sono il canale più settoriale per questa merceologia”. Parte dal prodotto Marta Berton di FraBer: “Marta la Farfalla e Bean sono nati come profumatori d’auto, distribuiti pertanto prevalentemente in autolavaggi e stazioni di servizio, ancora oggi canali di vendita estremamente importanti per entrambi i prodotti. In generale, sia i due profumatori per l’auto, sia tutti gli altri prodotti Fra-Ber vengono venduti in oltre 60 paesi del mondo nella Gdo e in varie catene di negozi”. Stazioni di servizio e autolavaggio sono un riferimento importante anche per Antonio Cirillo di Kimicar: “I nostri canali principali sono le stazioni di servizio, gli autolavaggi, i negozi di autoaccessori e autoricambi” E anche per Riccardo Quarto di Avitabilenapoleone che cita “Ricambisti e stazioni di servizio”.

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Autolavaggi e stazioni di servizio non si valorizzano tutto il potenziale di questo prodotto Questo, almeno, è la conclusione a cui portano le riflessioni raccolte. Marta Berton, Account Communication Manager di Fra-Ber ritiene che “dovrebbero incentivare il contatto diretto con i clienti, contatto che si è un po’ perso a causa dei servizi self-service, proponendo con maggior forza l’acquisto dei profumi anche all’interno degli shop, spesso troppo poco considerati dal pubblico come luogo ove andare ad acquistare”. Negli autolavaggi ed in particolare nelle stazioni di servizio, rileva Lorenzo Liverani, Senior Brand Manager Arbre Magique , “si assiste al proliferare di nuovi category di prodotti che rendono gli scaffali sempre più affollati. Questo porta ad avere meno attenzione sui profumatori per auto. Inoltre sempre meno viene proposto un profumatore per auto così come invece si propongono altri servizi accessori (ad es. rabbocco liquido per lavavetri, sostituzione spazzole etc..). La minor superfice espositiva incide in alcuni casi sul poter aver una gamma ampia che possa incontrare le esigenze di tutti i consumatori. La fortuna di Arbre Magique è di essere un brand altamente riconoscibile che gode di una posizione di vantaggio”. Detto questo Liverani riconosce anche che “è difficile dare consigli perché sono tutti professionisti che sanno come


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La stazione di servizio per AdBlue® di Emiliana Serbatoi. Certificata MID Camion e autovetture Capacità: 2.000 | 3.000 | 4.500 | 6.000 litri Il nuovo distributore per AdBlue® dotato di testata elettronica metrica e conforme alla certificazione MID, ha una struttura interamente coibentata e isolata termicamente. Disponibile con pompa dedicata ai camion, (Truck service), alle autovetture (Car service) o combinato (Truck & Car) e con la possibilità di essere riscaldato in caso di climi rigidi.

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DOSSIER PROFUMATORI AUTO] meglio gestire il business. Forse un suggerimento che potrebbe valere per tutti è di sfruttare al massimo le novità di profumo di un brand altamente riconoscibile come Arbre Magique, per attirare nuovi consumatori”. Intravvede margini di miglioramento anche Riccardo Quarto, Area Marketing&Comunicazione di Avitabilenapoleone che suggerisce di “fornire a fine lavaggio un campione regalo del prodotto o fare un “trattamento” gratuito a scopo promozionale”, forse per rinsaldare la relazione”. Giorgia Zorzetto, Titolare e Direttore Commerciale Italia di Marval Scent osserva che “vista la potenzialità di questo prodotto che assicura anche un’alta rotazione di clienti ed essendo i profumatori per l’auto una vendita d’impulso, facile, veloce, molte stazioni di servizio non li espongono nel modo corretto o trattano solamente due tre articoli (tanto per averli come complemento), senza dar loro un minimo di esposizione o quantomeno offrire un po’ d scelta al cliente stesso. Al contrario, ci sono autolavaggi o stazioni di servizio che invece ci tengono ad avere anche un loro vero e proprio negozio di accessori per l’auto, offrendo una gamma di articoli ampia, così da poter soddisfare più clienti nei differenti target. Sempre secondo il mio parere personale, un bell’espositore da banco o da terra, esposto nel modo giusto, proposto

nel modo giusto anche con una sola frase/ battuta rende molto più facile la vendita”. Infine, Antonio Cirillo, Responsabile Commerciale e Marketing di Kimicar, rileva che “i profumatori “sagomati” (a meno di rari casi) sono articoli soggetti alla “novità e quindi dal punto di vista delle vendite, hanno vita limitata, perché il Cliente cerca sempre qualcosa di nuovo, sia come profumo sia come “design”. Ne consegue che i produttori/commercianti sia alla continua ricerca di qualcosa di diverso da poter offrire”. In un articolo da vendita d’impulso il packaging è strategico Il profumatore d’auto è per definizione un articolo adatto alla vendita d’impulso. Non stupisce, quindi, che il suo successo in termini di venduto dipende in misura rilevante anche dalla capacità dell’azienda di vestirlo con un packaging capace di attirare l’attenzione e di conquistare il cliente. Ne è convinta Giorgia Zorzetto di Marval Scent: “Sicuramente il packaging e/o design del prodotto è fondamentale perché è la prima cosa che ti attira”. A suo giudizio le venite “sono rafforzate dall’utilizzo di espositore da banco e/o terra che permettono di avere una comunicazione ancora più efficace”. Il packaging è molto importante anche secondo Antonio Cirillo, di

Fra-Ber Bean deve il suo nome alla sua forma tondeggiante, con gli angoli smussati e i colori pieni e vivaci. La parte posteriore è studiata per aumentare la superficie di contatto con l’aria e, conseguentemente, la diffusione del profumo all’interno del veicolo o dell’ambiente mentre la possibilità di regolare il flusso dalle bocchette ne permette un rilascio più o meno intenso in base alle proprie esigenze. Viene proposto in diverse fragranze.

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Kimicar e questo perché il profumatore auto è un prodotto sempre soggetto a “novità” (e quindi ad una vendita ad impulso”. Proprio perché la sua azienda è conscia dell’importanza del packaging, spiega Lorenzo Liverani “Arbre Magique è stato oggetto di un restyling molto impattante, con lo scopo di valorizzare sempre più l’identità di marca: un family brand composto da tanti prodotti oltre al classico Albero, come per esempio il POP, l’innovativo profumo solido che è stato Eletto

Prodotto dell’Anno nel 2019. Abbiamo lavorato per rendere il marchio molto più riconoscibile in modo tale che la fiducia che ci è sempre stata riconosciuta con la forma classica dell’Arbre Magique, fosse trasmessa alle altre novità che di volta in volta lanciamo. In questo modo abbiamo ottenuto prodotti che uniscono profumi d’eccellenza ad una grafica accattivante. Oltre 30 versioni che mixano il giusto profumo con la giusta grafica per ogni desiderio del consumatore”. In merito al supporto alla vendita

La gamma veicolata sul mercato L’offerta di Tavola nel mondo dei profumatori per auto è composta da Arbre Magique brand storico, consolidato e iconico e da Fresh Passion. Insieme i due brand sono leader di mercato con una quota, aggiornata a febbraio 2020, del 44,5%, in crescita di quasi mezzo punto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Insieme coprono il 95% delle categorie di device disponibili e nel prossimo futuro, in un’ottica di miglioramento, stiamo lavorando per raggiungere il 100% di ampiezza di gamma, offrendo tutti i possibili device, oltre che profumazioni che siano sempre all’altezza come qualità e come varietà (ad oggi solo Arbre Magique offre 30 profumazioni differenti). L’offerta è così ampia che possiamo tranquillamente dire che il nostro target sono tutti i possessori di auto, dai 18 ai 70 anni, con uno zoccolo duro dai 25 ai 50. Lorenzo Liverani, Senior Brand Manager Arbre Magique Proponiamo due diverse tipologie di profumatori per auto: il classico profumino spray e “Deo-Auto 3in1”,

un prodotto con 3 funzioni: deodora, igienizza e pulisce. Può essere usato come semplice profumino e per pulire ed igienizzare le superfici della macchina. Riccardo Quarto, Area Marketing&Comunicazione di Avitabilenapoleone Marta La Farfalla è una linea di profumatori per auto destinata a un pubblico prevalentemente femminile, linea della quale abbiamo esteso la gamma con nuovi profumatori per grandi e piccoli ambienti (Marta Tessere profumate, Marta Bastoncini, Marta Spray, ...) così da riuscire a coprire l’intera varietà di esigenze, dalla ragazza che ama avere un accessorio colorato e profumato all’interno della propria auto, sino alla casalinga che ha la necessità di sentirsi immersa sempre in un buon profumo nei vari ambienti della propria casa. Bean, al contrario, è un profumatore sempre per l’auto, ma con un target prettamente maschile. Marta Berton, Account Communication Manager di Fra-Ber

La nostra offerta dei profumatori per auto e ambienti è articolata, in quanto pensata per essere destinata ad utilizzi ed utilizzatori diversi. Abbiamo profumatori per ambienti, liquidi, solidi e spray con e senza gas. Sono profumatori liquidi: Fantasy Le Parfum, Fantasy Car, Fantasy No Gas Fantasy Trigger e Fantasy Fantasy Spray 300mL, invece è un profumatore totalmente a base gassosa e di oli essenziali. Tra i solidi ricordo il profumatore in carton feltro Fiore magico. Antonio Cirillo, Responsabile Commerciale e Marketing di Kimicar Semplificando, la nostra offerta è articolata in: profumatori dal design più moderno e simpatico da appendere con l’apposito nastrino; profumatori per la bocchetta d’aria dell’auto dal design più elegante e discreto; profumatori spray per ambienti e tessuti. Giorgia Zorzetto, Titolare e Direttore Commerciale Italia di Marval Scent

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DOSSIER PROFUMATORI AUTO] La novità o il prodotto di punta “La novità di prodotto che ci ha dato più soddisfazione è stata di recente il POP che nel 2019 è stato Eletto Prodotto dell’Anno. Un profumo solido innovativo ad alte prestazioni, dal design ricercato con una Eco cover 100% plastica riciclata e Carta proveniente da 70% materiale riciclato. Ma siamo molto soddisfatti anche dei nuovi profumatori di Fresh Passion Lovvo &Sbaffo, due proposte dal design pop e d’impatto che strizzano l’occhio ad un pubblico più giovane”. Lorenzo Liverani, Senior Brand Manager Arbre Magique “Deo-Auto 3in1” ovvero un prodotto con 3 funzioni: deodora, igienizza e pulisce, quindi potrà essere usato sia come semplice profumino

sia come prodotto per pulire ed igienizzare le superfici della macchina lasciando un gradevole profumo. Riccardo Quarto, Area Marketing&Comunicazione di Avitabilenapoleone Marta La Farfalla XXL è il profumatore per auto dalla taglia Extra Large. Le dimensioni e il particolare materiale con cui la linea XXL è realizzata permettono di rilasciare le fragranze in modo graduale e per molto più tempo rispetto ai soliti profumatori per auto. Il suo design e brevettato e gli aromi durano a lungo senza mai essere invasivi. Marta Berton, Account Communication Manager di Fra-Ber

Liverani ricorda che “Arbre Magique è già di per sé un buon catalizzatore: per quanto ci riguarda cerchiamo sempre di fornire ai nostri Arbre Magique: FreshPassion, la gamma di profumatori per auto da bocchetta, presenta Lovvo&Sbaffo. Lovvo: labbra rosse allietate dalle note di Mela Verde e Arancia Amara che incontrano l’essenza di Gelsomino e Ciclamino. Neroli e Petit grain donano alla composizione un tocco green. Il fondo è sublimato da Ebano, Ambra e Vaniglia. Sbaffo: un baffo giallo aromatizzato dal bouquet “Fresh Colonial”: le essenze agrumate di Bergamotto e Arancia si fondono con la freschezza della Menta e delle suadenti note dell’Artemisia. Un cuore fiorito di Pelargonio e Fior di Loto sciama verso un fondo boisée.

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Abbiamo lanciato un nuovo profumatore per l’auto, per la bocchetta d’aria nello specifico, Con un design particolare, diverso da quelli che attualmente offre il mercato. Abbiamo voluto creare un design semplice e simpatico ma allo stesso tempo elegante e raffinato che si possa adattare ad ogni tipo di clientela. Cosa ci distingue? Beh sicuramente oltre al design e il packaging, la scelta di fragranze particolari e di altissimo livello, scelta un po’ insolita in questo settore ma che continua a contraddistinguerci come azienda e come brand. Giorgia Zorzetto, Titolare e Direttore Commerciale Italia di Marval Scent

clienti gli strumenti migliori che mettano il più possibile in evidenza il prodotto nel punto vendita: come gli espositori o display da banco che espongono il prodotto ad altezza occhi sul bancone, rendendolo immediatamente visibile, così da facilitarne l’acquisto. Inoltre, la nostra forza vendita, ha il compito di raccogliere i feedback dai negozi: abbiamo un reparto di trade marketing dedicato che studia le soluzioni migliori e tiene conto delle esigenze della forza vendita per offrire il miglior servizio”. Anche Marta Berton di Fra-Ber riconosce che “il packaging è molto importante, anzi è certamente un elemento fondamentale per incentivare le vendite e determinare le scelte d’acquisto del pubblico e proprio per questo abbiamo studiato confezioni ed espositori capaci di catturare sempre l’attenzione del potenziale cliente”. Infine Riccardo Quarto di Avitabilenapoleone prova a inquadrare il packaging tra le qualità che insieme contribuiscono al successo del prodotto e ricorda che “è importante cosi come la qualità del prodotto e la persistenza del profumo”.


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