LENTI DA VISTA EVOLUTE
In collaborazione con
LE GUIDE UTILI Le “Guide Utili” del Centro Studi Salmoiraghi & Viganò contribuiscono alla quotidiana opera di informazione, prevenzione e mantenimento della salute degli occhi del paziente del Medico Oculista.
QUALI SONO I VANTAGGI
COSA SONO LE LENTI DA VISTA EVOLUTE COSA SONO E QUALI VANTAGGI COMPORTANO L’occhio umano è in grado di mettere a fuoco oggetti posti a diversa distanza grazie ad un complesso processo definito a c c o m o d a z i o n e, f i s i o l o g i c a funzione dell’ uomo, la quale si attiva in presenza di stimoli quali, visione sfocata (sfocamento), visione di oggetti posti nel vicino (c o nve rg e n za o riz zo nt al e) e l’allontanamento o avvicinamento improv viso di ogget ti (stimoli prossimali). Una volta percepiti, questi stimoli, innescheranno una serie di processi neuro-oftalmici attraverso i quali si realiz zerà una contrazione dei muscoli intrinseci dell’ occhio (muscolo ciliare), con conseguente aumento di curvatura del cristallino e relativo aumento d e ll a c ap a cit à di ve rg e n za dello stesso (potere diottrico). Tutto ciò si traduce nella messa a fuoco, e quindi nella visione nitida, di oggetti posti sia nel lontano / intermedio (accomodazione distale)
quanto a distanza rav vicinata (accomodazione prossimale). Alla luce di ciò appare chiaro come ogni ogget to, posto a diverse distanze perché venga visto nitidamente necessità di accomodazione, cosa che rende merito di un concetto fondamentale secondo il quale l’occhio umano è sempre in accomodazione. Le due princip ali grandez ze c h e e s p r im o n o l a c a p a cit à accomodativa dell’occhio sono “l’ampiezza accomodativa” che rappresenta l’inverso della distanza minima, espresso in diottrie, a cui un oggetto viene visto nitidamente, il così detto punto prossimo di visione nitida; e la “profondità di campo” che rappresenta la massima distanza, espressa in metri, in cui più oggetti vengono ancora visti come definiti. Queste due grandez ze si modificano nel corso della vita, essendo massime in giovane età e riducendosi progressivamente fino alla comparsa della presbiopia che, a causa delle modifiche
fisiolo giche d el cristallino e del muscolo ciliare, determina un consistente aumento della distanza del punto prossimo di visione nitida, con conseguente evidente riduzione della ampiezza accomodativa e della profondità di campo. LENTE MONOFOCALE EVOLUTA DA LONTANO Nel caso del giovane adulto che si approssima alla presbiopia, quindi, una lente monofocale da lontano sebbene permetta la messa a fuoco degli oggetti posti ad una considerevole distanza, non consentirà la messa a fuoco degli oggetti posti nell’intermedio quanto nel vicino, costringendo all’uso di un secondo paio di lenti quando lavora al videoterminale. In questi casi il problema viene risolto mediante l’utilizzo di una lente da vista evoluta per lontano, indicata per tutti i giovani, e giovani adulti che si approssimano alla presbiopia, che facciano uso del Pc o degli apparecchi digitali.
Si tratta di una lente progressiva c o n t e c n o l o g i a f r e e f o r m, costruita in modo tale che dalla zona superiore, deputata alla visione per lontano, si realizza una variazione del raggio di cur vatura, responsabile di un progressivo aumento del potere diottrico, compreso tra +0.53 e +0.88 diottrie, man mano che si scende verso la zona inferiore della lente stessa, con conseguente miglioramento della ampiez za a c c o m o d a t i v a e f a v o re v o l e supporto alla profondità di campo. LENTE DA VISTA EVOLUTA DA VICINO Nel caso invece di un soggetto adulto presbite, durante il lavoro al videoterminale non solo non riuscirà a mettere a fuoco gli oggetti posti a breve distanza, quali la tastiera e i fogli di lavoro, ma focalizzerà male anche gli oggetti posti a media distanza quali il monitor del PC. Tutto ciò si traduce in uno sforzo continuo
da parte del muscolo ciliare con conseguente senso di pesantezza e fatica oculare. In questi casi i classici occhiali da lettura non costituiscono una soluzione ideale in quanto la loro geometria permette si un avvicinamento del punto prossimo di visione nitida, garantendo la messa a fuoco degli oggetti vicini, ma non ha alcuna influenza sulla profondità di campo rendendo impossibile la messa a fuoco degli oggetti posti nell’intermedio. E’ quindi opportuno l’uso di una lente da vista evoluta da vicino la quale costituisce un ottimo supporto nella visione quando si lavora spesso al computer o con oggetti posti a breve o media distanza ed è particolarmente adatta per i presbiti. Si tratta di una lente progressiva con tecnologia free form costruita “al contrario”, in modo tale, cioè, che dalla zona inferiore, deputata alla visione per vicino, si realizza una variazione del
raggio di curvatura, la così detta digressione, responsabile di una progressiva riduzione del potere diottrico man mano che si sale verso la zona superiore della lente stessa compreso tra -0.75 e -1.50 diottrie, con conseguente aumento della ampiezza accomodativa e della profondità di campo. Il risultato finale è un aumento dello spazio di visione nitida e una più agevole visione nello spazio ravvicinato e intermedio, cosa che si verifica ogni qual volta si sposta lo sguardo dal piano di lettura verso l’alto.
L’u t i l i z z o d i e n t r a m b i le t ip olo gie di le nt e si t r a d u ce in u n m a g g i o r rilassamento oculare che evita l’insorgenza di quei caratteristici fastidi, quali bruciore, rossore, cefalee e disturbi visivi che insorgono durante l’attività lavorativa al videoterminale.
QUALI SONO I VANTAGGI
COSA SONO LE LENTI DA VISTA EVOLUTE COSA SONO E QUALI VANTAGGI COMPORTANO L’occhio umano è in grado di mettere a fuoco oggetti posti a diversa distanza grazie ad un complesso processo definito a c c o m o d a z i o n e, f i s i o l o g i c a funzione dell’ uomo, la quale si attiva in presenza di stimoli quali, visione sfocata (sfocamento), visione di oggetti posti nel vicino (c o nve rg e n za o riz zo nt al e) e l’allontanamento o avvicinamento improv viso di ogget ti (stimoli prossimali). Una volta percepiti, questi stimoli, innescheranno una serie di processi neuro-oftalmici attraverso i quali si realiz zerà una contrazione dei muscoli intrinseci dell’ occhio (muscolo ciliare), con conseguente aumento di curvatura del cristallino e relativo aumento d e ll a c ap a cit à di ve rg e n za dello stesso (potere diottrico). Tutto ciò si traduce nella messa a fuoco, e quindi nella visione nitida, di oggetti posti sia nel lontano / intermedio (accomodazione distale)
quanto a distanza rav vicinata (accomodazione prossimale). Alla luce di ciò appare chiaro come ogni ogget to, posto a diverse distanze perché venga visto nitidamente necessità di accomodazione, cosa che rende merito di un concetto fondamentale secondo il quale l’occhio umano è sempre in accomodazione. Le due princip ali grandez ze c h e e s p r im o n o l a c a p a cit à accomodativa dell’occhio sono “l’ampiezza accomodativa” che rappresenta l’inverso della distanza minima, espresso in diottrie, a cui un oggetto viene visto nitidamente, il così detto punto prossimo di visione nitida; e la “profondità di campo” che rappresenta la massima distanza, espressa in metri, in cui più oggetti vengono ancora visti come definiti. Queste due grandez ze si modificano nel corso della vita, essendo massime in giovane età e riducendosi progressivamente fino alla comparsa della presbiopia che, a causa delle modifiche
fisiolo giche d el cristallino e del muscolo ciliare, determina un consistente aumento della distanza del punto prossimo di visione nitida, con conseguente evidente riduzione della ampiezza accomodativa e della profondità di campo. LENTE MONOFOCALE EVOLUTA DA LONTANO Nel caso del giovane adulto che si approssima alla presbiopia, quindi, una lente monofocale da lontano sebbene permetta la messa a fuoco degli oggetti posti ad una considerevole distanza, non consentirà la messa a fuoco degli oggetti posti nell’intermedio quanto nel vicino, costringendo all’uso di un secondo paio di lenti quando lavora al videoterminale. In questi casi il problema viene risolto mediante l’utilizzo di una lente da vista evoluta per lontano, indicata per tutti i giovani, e giovani adulti che si approssimano alla presbiopia, che facciano uso del Pc o degli apparecchi digitali.
Si tratta di una lente progressiva c o n t e c n o l o g i a f r e e f o r m, costruita in modo tale che dalla zona superiore, deputata alla visione per lontano, si realizza una variazione del raggio di cur vatura, responsabile di un progressivo aumento del potere diottrico, compreso tra +0.53 e +0.88 diottrie, man mano che si scende verso la zona inferiore della lente stessa, con conseguente miglioramento della ampiez za a c c o m o d a t i v a e f a v o re v o l e supporto alla profondità di campo. LENTE DA VISTA EVOLUTA DA VICINO Nel caso invece di un soggetto adulto presbite, durante il lavoro al videoterminale non solo non riuscirà a mettere a fuoco gli oggetti posti a breve distanza, quali la tastiera e i fogli di lavoro, ma focalizzerà male anche gli oggetti posti a media distanza quali il monitor del PC. Tutto ciò si traduce in uno sforzo continuo
da parte del muscolo ciliare con conseguente senso di pesantezza e fatica oculare. In questi casi i classici occhiali da lettura non costituiscono una soluzione ideale in quanto la loro geometria permette si un avvicinamento del punto prossimo di visione nitida, garantendo la messa a fuoco degli oggetti vicini, ma non ha alcuna influenza sulla profondità di campo rendendo impossibile la messa a fuoco degli oggetti posti nell’intermedio. E’ quindi opportuno l’uso di una lente da vista evoluta da vicino la quale costituisce un ottimo supporto nella visione quando si lavora spesso al computer o con oggetti posti a breve o media distanza ed è particolarmente adatta per i presbiti. Si tratta di una lente progressiva con tecnologia free form costruita “al contrario”, in modo tale, cioè, che dalla zona inferiore, deputata alla visione per vicino, si realizza una variazione del
raggio di curvatura, la così detta digressione, responsabile di una progressiva riduzione del potere diottrico man mano che si sale verso la zona superiore della lente stessa compreso tra -0.75 e -1.50 diottrie, con conseguente aumento della ampiezza accomodativa e della profondità di campo. Il risultato finale è un aumento dello spazio di visione nitida e una più agevole visione nello spazio ravvicinato e intermedio, cosa che si verifica ogni qual volta si sposta lo sguardo dal piano di lettura verso l’alto.
L’u t i l i z z o d i e n t r a m b i le t ip olo gie di le nt e si t r a d u ce in u n m a g g i o r rilassamento oculare che evita l’insorgenza di quei caratteristici fastidi, quali bruciore, rossore, cefalee e disturbi visivi che insorgono durante l’attività lavorativa al videoterminale.
LENTI DA VISTA EVOLUTE
In collaborazione con
LE GUIDE UTILI Le “Guide Utili” del Centro Studi Salmoiraghi & Viganò contribuiscono alla quotidiana opera di informazione, prevenzione e mantenimento della salute degli occhi del paziente del Medico Oculista.