Lenti Free Form - Parte 1

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ANNO III

/2021

RIVISTA SCIENTIFICA E DI INFORMAZIONE OFTALMOLOGICA

LENTI FREE FORM, PARTE 1

Geometrie nitide, soluzioni sartoriali: Il mondo dell’ottica alla ricerca del massimo grado di personalizzazione

ESTRATTO FGE S.r.l.-Reg. Rivelle 7/F - 14050 Moasca (AT) - Redazione: via Petitti, 16 - 20149 Milano - Anno III - N. 2/2021 - Trimestrale

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Ottica Fisiopatologica

LENTI FREE FORM, PARTE 1 Geometrie nitide, soluzioni sartoriali: Il mondo dell’ottica alla ricerca del massimo grado di personalizzazione

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Intervista al Dottor Luigi Mele, MD, PhD, U.O.C Oculistica, Servizio Trapianti Corneali della A.O. Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Salmoiraghi & Viganò, e al Dottor Andrea Piantanida, MD, Segretario dell’Associazione Italiana Strabismo (AIS) e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Salmoiraghi & Viganò.

Il dottor Andrea Piantanida

Il dottor Luigi Mele

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EyeSee inaugura una nuova sezione dedicata all’ottica fisiopatologica, con una serie di tre articoli che mirano ad approfondire le caratteristiche, i vantaggi e le indicazioni delle lenti progressive e monofocali Free Form. Questo primo articolo descrive l’innovazione nella costruzione e i vantaggi della personalizzazione garantiti dalla geometria a forma libera. La missione di garantire il massimo gradimento per chi porta gli occhiali passa attraverso un singolo concetto: personalizzazione. Grazie alle più recenti innovazioni nel campo dell’ottica è oggi possibile costruire delle lenti perfettamente calcolate in base alle esigenze del paziente per la correzione di ametropie associata ad una drastica riduzione di aberrazioni ed altri disturbi visivi. Grazie a questa nuova tecnologia a forma libera, chiamata Free Form, trovare l’occhiale più adatto al paziente non è più una scelta tra una molteplicità di misure standard, ma una vera e propria opera di ‘sartoria ottica’. “Questa è una tecnologia che consente di costruire una lente e lavorare la sua superficie sui molteplici punti”, spiega Andrea Piantanida. “Si potrebbe considerare una lente di sartoria, proprio perché il principio di personalizzazione si basa sulla misurazione di numerosi parametri non solamente ottici del paziente”, aggiunge. Il Dottor Andrea Piantanida, MD, Oftalmologo Pediatrico esperto in Strabismo e Disturbi della Motilità Oculare, Segretario dell’Associazione Italiana Strabismo (AIS) e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Salmoiraghi & Viganò. “Si tratta di un sistema unico che considera contemporaneamente sia la lente, sia la montatura, e che per massimizzare la personalizzazione in fase di progettazione richiede para-

metri legati anche allo stile di vita, alle abitudini quotidiane, l’età, l’etnia, la forma dell’occhio e molti altri indici specifici”, spiega Piantanida. “Tutti dati raccolti allo scopo di massimizzare le prestazioni di una lente costruita in Free Form”. “Una lente costruita con una geometria a forma libera porta con sé moltissimi vantaggi rispetto ad una lente standardizzata di vecchia generazione”, spiega il Dottor Luigi Mele. “Il primo vantaggio è sicuramente l’ampliamento del campo visivo, seguito da una riduzione drastica delle aberrazioni, in particolar modo quelle laterali”, aggiunge Mele. “Questo è particolarmente evidente nei modelli di lente progressiva”. Luigi Mele, MD, PhD, è Oculista presso l’U.O.C Oculistica, Servizio Trapianti Corneali della A.O. Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Salmoiraghi & Viganò. “Stiamo parlando di un processo che rende obsoleta la costruzione di una lente su due assi principali, per scomporre la superficie in tanti piccoli punti su cui viene fatta una lavorazione millimetrica”, spiega Mele. “Questo garantisce un risultato decisamente ottimale”, aggiunge. Il processo di lavorazione di una lente Free Form avviene grazie ad un sistema computerizzato che, tenendo conto di tutti i parametri essenziali al suo perfezionamento, effettua meticolosamente delle incisioni su un numero elevato di punti ottici. Secondo Andrea Piantanida, questo apre ad un ventaglio di possibilità impressionante. “Sulla lente vengono lavorati più di quarantamila punti ottici in grado di compensare i difetti di rifrazione a seconda della posizione dell’occhio. Questo significa avere circa ottocen-

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di Timothy Norris

Una lente costruita con una geometria a forma libera porta con sé moltissimi vantaggi rispetto ad una lente standardizzata di vecchia generazione

Luigi Mele

to milioni di diverse combinazioni”, osserva Piantanida. “Stiamo parlando della possibilità di fornire un paio di occhiali a quasi un miliardo di persone con differenti ametropie o disturbi ottici senza che un singolo paio sia identico all’altro”. Grazie alle lavorazioni mirate sulla superficie della lente, per il paziente è possibile godere di una vista nitida a prescindere dalla posizione dell’occhio, dando modo di seguire con lo sguardo un oggetto senza dover mantenere la centratura dell’occhio. “Una Free Form di qualità è una lente che segue lo sguardo. Questo significa che, a seconda della distanza che l’occhio ha rispetto alla superficie interna della lente, lo stesso punto avrà una modifica di decimi, o anche centesimi di diottria”, spiega Piantanida. “Questo vuol dire mantenere l’immagine sempre a fuoco in tutte le posizioni di sguardo: guardando in alto a destra verrà calcolato il potere corretto tra la distanza dell’apice corneale e della superficie interna e si vedrà nitidamente tanto quanto muovendo l’occhio in basso a sinistra o tenendo l’occhio puntato al centro della lente”, afferma. “È possibile mantenere una vista nitida in ogni posizione proprio grazie alle misure precise in fase di lavorazione”, aggiunge Mele. “Per fare ciò servono una serie di parametri specifici come l’avvolgimento frontale, l’angolo pantoscopico, la distanza tra l’apice corneale e la lente. Quando tutti questi dati antropometrici vengono calcolati correttamente si ottiene una lente Free Form individuale e in grado di dare il massimo in termini di prestazione”. Una lente di alto livello di raffinatezza, in grado di rispondere senza problemi alla maggior parte dei pazienti con disturbi visivi.

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Ottica Fisiopatologica Stiamo parlando della possibilità di fornire un paio di occhiali a quasi un miliardo di persone con differenti ametropie o disturbi ottici senza che un singolo paio sia identico all’altro

Andrea Piantanida

Le coordinate di lavorazione di una superficie free form.

“Grazie alla sua natura migliorativa, le lenti a Free Form tendono ad essere indicate per la quasi totalità dei pazienti con diverse tipologie di ametropia, in particolare astigmatismi di grado elevato”, spiega Mele. “Specialmente per quanto riguarda le lenti progressive, questo tipo di tecnologia permette un più rapido e comodo adattamento alla lente e un minore tasso di abbandono proprio grazie alla riduzione di tutti i disturbi causati dall’astigmatismo di superficie della lente stessa”, aggiunge e conclude. “Prescrivere questo tipo di lente richiede un’attenzione particolare verso il paziente”, consiglia Piantanida. “Una lente a geometria variabile può essere particolarmente adatta ad un paziente pseudofachico o ad un paziente con un astigmatismo elevato. Tuttavia occorre prestare una particolare attenzione ad un paziente con disturbi della motilità oculare, dunque con strabismi latenti e forme di motilità non perfettamente simmetrici tra i due occhi”, spiega. “A questo tipo di pazienti, giovani adulti e specialmente in età pediatrica, sarebbe meglio evitare la prescrizione di questo tipo di lenti ma si tratta di un’unica controindicazione. Quando i disturbi non

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Le componenti orizzontali e verticali del potere addizionale di una lavorazione punto a punto free form.

sono legati alla motilità oculare queste lenti lavorano benissimo, anche quando si parla di ametropie di elevato ordine”, conclude. Nata per rinnovare ed evolvere la lente progressiva, la tecnologia Free Form è oggi utilizzata anche nella costruzione delle lenti monofocali. Nel prossimo articolo verranno analizzate le differenze ed i vantaggi mirati della tecnologia applicata a questi due tipi di lente.

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A cura del supporto tecnico Salmoiraghi & Viganò

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