Napoli mon amour

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Napoli Mon Amour


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La forza dei napoletani sta in questo: nel loro carattere, nella loro tradizione, nelle loro radici. Marcello Mastroianni

The Neapolitan people's strength is in this: in their personality, in their tradition, in their roots.


di Francesco Antinolfi / ph. Umberto D’Aniello

NAPOLI. ODI ET AMO. Il “Carme 85” del poeta Catullo è probabilmente uno degli epigrammi più noti della letteratura latina e per brevità e vigore espressivo rappresenta una metafora perfetta, archetipica, dei sentimenti che si possono provare per una delle città più singolari e straordinarie al Mondo. Napoli.


Cesare Attolini


Giuseppe Attolini


Massimiliano Attolini



Un solo distico elegiaco - Odio e amo. Per quale motivo io lo faccia, forse ti chiederai. Non lo so, ma sento che accade, e mi tormento. -, un’espressione magnifica di quell’atavico conflitto di sentimenti che l’amore provoca nell’essere umano, testimoniato da uno dei topoi più comuni nella letteratura mondiale di ogni tempo. Uno, dieci, cento, mille, componimenti simili tra loro eppure mai uguali a se stessi. Ma in Catullo c’è qualcosa di unico: la consapevolezza che la difficoltà nel gestire tale conflitto di sentimenti sia indipendente dalla volontà umana e che crei una terribile dipendenza alla sofferenza. E pure Napoli è così. Inevitabilmente. Un’amante unica, straordinaria, complessa, paradossale, eccentrica, sorprendente, appassionata e bella. Ma capace un momento dopo l’altro di indurre ora a farsi amare ora a farsi odiare. Perché è una città dalle contraddizioni disinibitamente lampanti. Dove lo sguardo può restare

NAPLES. ODI ET AMO. One elegant couplet - “I hate it and love it. For what reason I do, maybe you are wondering. I don’t know, but I feel that it happens, and it torments me”- is a magnificent example of the ancestral conflict of feeling that love provokes in human beings, as evidenced in one of the most common topic in world literature of all time. One, ten, a hundred, a thousand components similar to each other and yet never equal to each other. But in Catullus there is something unique: the awareness that the difficulty in dealing with this conflict of feelings is independent on human will and that it creates a terrible addiction to suffering. And yet Naples is like this. Inevitably. A special lover, extraordinary, complex, paradoxical, eccentric, amazing, passionate and beautiful. But with the capacity to change minute by minute inducing hours of love and hours of hate. Because it is a city of


ammaliato da uno scorcio di rara bellezza o esser catturato rabbiosamente dalla bruttezza di un gesto incomprensibile. Eppure, riesce a conquistarti, facendosi allo stesso tempo inesorabilmente amare e terribilmente odiare. Città cartolina per eccellenza per l’armonica bellezza del suo golfo al termine del quale si erge il dolce e amaro Vesuvio; civiltà arcaica, fondata nel lontano VIII secolo a.C. e tra i centri più attivi della Magna Graecia; punto focale della filosofia epicurea, luogo di formazione del grande Virgilio che vi compose la maggior parte delle proprie opere; residenza prima degli imperatori romani Claudio, Tiberio e Nerone e poi capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone di Napoli; sede scelta da Federico II nel 1224 per istituire con editto formale la prima universitas studiorum statale e laica della storia d’Occidente; luogo d’origine di quella che universalmente è riconosciuta come una delle lin-

obvious uninhibited contradictions. Where the eye can be enchanted by a glimpse of a rare beauty or angrily captured by the ugliness of an incomprehensible gesture. And yet, it is able to conquer you, making at the same time certain love and terrible hate. It is a picturepostcard city for its excellence in harmonizing the beauty of its gulf at the end of which emerges the sweet and bitter Vesuvius; an archaic civilization, founded in the long-ago 8th century BC and among the most active centers of Magna Graecia; focal point of epicurean philosophy, where the great Virgilio learned as a boy and wrote most of his major works; home first to Roman emperors Claudio, Tiberius and Nero, and then capital of the Kingdom of the Two Sicilies under the Bourbons of Naples; cite chosen by Frederick II in 1224 to institute with formal edict the universitas studiorum, the first secular state university in Western history; bir-



gue, e non dialetto, più poetiche e accattivanti al Mondo, capace non a caso di portare a notorietà ed apprezzamento massimo le espressioni artistiche della musica classica napoletana, la quale ha il primato di aver generato l’opera comica; culla di straordinaria, se non imponente, tradizione nelle arti figurative, la quale affonda le proprie radici nella pittura pompeiana, per poi trovare notevole espressione nel Barocco napoletano, nel Caravaggismo e nella celebre Scuola di Posillipo; luogo di una peculiare tradizione culinaria, capace di saper far assurgere alcuni suoi alimenti al ruolo di icone globali, basti pensare semplicemente alla pizza e alla pasta; luogo per eccellenza dell’eleganza declinata al maschile dove, proprio grazie all’impulso d’innovazione condotto dalla famiglia Attolini, l’imago fluens dell’uomo occidentale è stata reinventata a partire dagli anni Trenta del Novecento. Ma ahimè, allo stesso tempo, città che negli ul-

thplace of what is universally known as one of the most poetic and captivating world languages, and not just a dialect, which has the ability to bring awareness and maximum appreciation to the artistic expressions of classic Neapolitan music, which was the first to invent comic opera; birthplace of the extraordinary, if not imposing tradition of figurative arts of which sinks the roots of Pompeian drawings, then leading to notable expressions of Neapolitan Baroque, in the Caravaggio style and the celebrated School of Posillipo; place of a special culinary tradition which knows how to raise its foods into the role of global icons -- just think of pizza and pasta; place for excellence in masculine elegance defined, thanks to the innovative impulse of the Attolini family, the imago fluens of Western man has been reinvented since the 1930s. But alas, at the same time, the city in the last few decades has received daunting prizes:



timi decenni ha registrato primati sconfortanti: la brutale morsa della criminalità organizzata che ha violentato luoghi, persone ma più di tutto quell’immaginario di città pregna di buoni sentimenti e folcloristiche passioni; l’asfissiante abuso edilizio che ha deturpato proprio la bellezza del Golfo più cantato al Mondo; l’incapacità delle amministrazioni succedutesi negli anni nel saper valorizzare l’immenso patrimonio culturale, artistico, paesaggistico, architettonico, artigianale, agroalimentare; la violenza simbolica di vedere sulle emittenti di mezzo mondo luoghi dal valore inestimabile, primo tra tutti quel centro storico più vasto e, da un punto di vista artistico-architettonico, stratificato d’Europa, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, colmo di cumuli di immondizia lasciati in abbandono per giorni e giorni. Eppure Napoli continua ad essere una città di grandi persone e valori, sempre capace di significative

the brutal grip of organized crime that abuses places, people and most of all the imaginations of the city full of good feelings and folk passions; the suffocating abuse of buildings that has marred the beauty of the most sung Gulf in the world; the incapacity of governments throughout the years to value the immense cultural patrimony, artistic, landscape, architecture, craftsmanship, agriculture; the symbolic violence of seeing the host of half of the world’s places of inestimable value, first among them the vast historic city center and, from an artistic-architectural view, layered by Europe, a UNESCO World Heritage site, filled with trash left abandoned day after day. And yet Naples continues to be a city of great people and value, always able to make a significant expression and, in this historically difficult moment, of a tension towards the renewal of the future that must not be, we hope, stopped. It is not by chance,




espressioni e, in questo momento storico difficile, di una tensione verso il rinnovamento futuro che non dovrà, speriamo, arrestarsi. Non è un caso, infatti, che Massimiliano e Giuseppe Attolini abbiano fortemente voluto questa pubblicazione in cui i propri capi fossero associati ai luoghi più belli e suggestivi della loro amata città. Quella stessa a cui costantemente si ispirano per trovare la verve raffinata, discreta e distintiva da vivificare nelle linee e nelle fogge dei propri capi. Quella stessa che, come pochissimi altri, non hanno voluto abbandonare, ubicando la sartoria proprio a Casalnuovo, lo storico paese dei sarti alle porte della città, ma anzi hanno voluto valorizzare, nobilitando la sapienza realmente artigianale dei propri maestri sarti e il desiderio di eleganza dei propri conterranei con l’apertura del primo flagship store presso l’elegante via Filangieri.

in fact, that Massimiliano and Giuseppe Attolini have strongly wanted this publication in which its actual leaders are associated with places of beauty and suggestions for their loved city. This same which constantly inspires one to find the truth refined, discreet and distinctive to revive in with garments’ lines and dreams. The same who, like few others, did not want to leave the city and so located their tailor’s lab right in Casalnuovo, the historic town of tailors on the outskirts of the city, but instead have wanted to value, and really elevate the wisdom of the master tailors and the desire for elegance in their own countrymen with the opening of their first flagship store in the elegant Via Filangieri.











COLLEZIONE PRIMAVERA / ESTATE 2013

Agenzia: Equosadv.com Photo Moda: Silvia Tenenti Photo Sartoria: Umberto D’Aniello Photo Napoli: Lino Rusciano Photo “Intrighi a Palazzo”: Manuela Vignale


SUGGESTIONI MARINE, MELODIE CROMATICHE



È

stato sicuramente il mare, con i suoi intensi cromatismi all'imbrunire, la via d'accesso per secoli a una delle più importanti città portuali del nostro paese, una perla del Mediterraneo, che ancora oggi attrae turisti e visitatori da tutto il mondo. Perchè Napoli, o Nàpule per i suoi abitanti, centro nevralgico dell'antica Magna Grecia e ancora

capitale del Regno delle Due Sicile, custodisce intatto il fascino di un tempo, quando tra i suoi lidi brulicavano culture e popoli diversi, ammaliati dalla ricchezza e dalle suggestioni delle sue coste. Sono località come Mergellina, Marechiaro, Gaiola a suggerire come il fascino di questa città, sia indissolubilmente legato alle sue spiagge, riflesso tra le sue acque, sussurrato dalla melodia delle sue onde che si infrangono spumeggianti tra gli scogli.

MARINE SUGGESTIONS, CHROMATIC MELODY. It was definitely the sea, with its intense colors at dusk, the gateway for centuries to one of the most important port cities of our country, and a pearl of the Mediterranean, which still today attracts tourists and visitors from all over the world. This is because Naples, or “Nàpule” for its inhabitants, the nerve center of ancient Magna Grecia and still the capital of the Kingdom of the Two Sicilies, preserves the charm of the past when along its shores swarmed different cultures and peoples, fascinated by the richness and splendour of its coasts. Places like Mergellina, Marechiaro, Gaiola suggest how the charm of this city is inextricably linked to its beaches, reflected in its waters and whispered by the melody of its waves that break foaming among the rocks.





















UN PALCOSCENICO ARTISTICO EN PLEIN AIR




I

mponenti colonne, monumenti equestri, chiese antiche e gli edifici più importanti della città. E' sicuramente la celebre piazza del Plebiscito, palcoscenico di eventi e feste cittadine, uno dei più suggestivi spettacoli en plein air napoletani. Sarà l'atmosfera affascinante della basilica di San Francesco di Paola, espressione architettonica tra le più stupefacenti del periodo neoclassico, o sarà forse il Palazzo

Reale, dimora negli anni di vicerè spagnoli, austriaci, dei Borbone e successivamente anche dei Savoia, ma in questo luogo di ritrovo cittadino si respira davvero la magia dello scorrere incessante del tempo. Uno scrigno, al cui interno trovano spazio tracce e memorie dei fasti passati, come l'opulenza delle stanze di Alfonso il Magnanimo o gli angoli più segreti dei giardini reali e delle sue scuderie. Qui un tempo sorgeva anche la famosa Fontana del Gigante, opera monumentale di Pietro Bernini e di Michelangelo Naccherino, situata oggi in via Partenope, non lontano da un altro capolavoro urbano, Castel dell'Ovo.

AN OUTDOOR STAGE FOR ART. Imposing columns, equestrian monuments, ancient churches and the most important buildings of the city. It’s definitely the famous Piazza del Plebiscito, the city stage for events and town festivals and one of the most impressive outdoor venues in Naples. It’s the charming atmosphere of the Basilica of San Francesco di Paola, one of the most amazing architectural expressions of the neoclassical period. Or perhaps it is the Royal Palace, residence over the years to the Spanish, Austrians, Bourbons viceroys and later the Savoys, where citizens meet and can breathe the magic of the unceasing flow of time. A treasure chest, inside which are found spaces, traces and memories of the glorious past, such as the opulence of the rooms of Alfonso the Magnanimous, or the most secret corners of the royal gardens and its stables. Here once stood also the famous Fountain of the Giant, a monumental work by Pietro Bernini and Michelangelo Naccherino, located today in Via Partenope, not far from another urban masterpiece, the Castle of the Egg.
















TRA I VICOLI, LA MAGIA PIÙ SEGRETA DELLA QUOTIDIANITÀ



S

ono i panni stesi al sole, i sorrisi, i sussurri e le grida, il vociare felice dei bambini che giocano per le strade e ancora le donne che indugiano davanti ai portoni od occhieggiano alle finestre a trasformare il capoluogo campano in uno spettacolo davvero speciale, un palcoscenico della quotidianità che accende i riflettori sulle vite, gli amori, le speranze e le esistenze degli abitanti

di questa città. Un microcosmo unico al mondo, crocevia di esperienze e racconti che si alternano tra i vicoli più segreti, ricordi passati, canzoni e melodie che guidano il visitatore tra le suggestioni di Spaccanapoli o dei Quartieri, dove la lingua, oggi come allora, è ancora quella degli indimenticati Matilde Serao e Domenico Rea. La Napoli più autentica è qui dove al sorgere del sole si avvicendano operai e venditori di strada, fabbri e ciabattini, poeti, musicisti e cantori, abili nel narrarci ed evocare le gesta di questa antica città. IN BETWEEN THE ALLEYWAYS, THE MOST SECRET MAGIC OF DAILY LIFE. These are the clothes hanging in the sun, the smiles, the whispers and shouts, the happy voices of children playing in the streets and women still lingering in doorways or peeping from windows to transform the capital of Campania into a truly special stage where daily performances spotlight the lives, loves, and hopes of the city’s residents. A microcosm unique in the world, a crossroads of experiences and stories that alternate between the most secret alleyways, past memories, songs and melodies that take visitors between the enchantments of Spaccanapoli or other neighborhoods where the language, then as now, is still of the unforgettable Matilde Serao and Domenico Rea. The most authentic Naples is here, where at sunrise workers, street vendors, blacksmiths and cobblers, poets, musicians and singers gather to narrate and recall the achievements of this ancient city.
















VISIONI ONIRICHE ALL'IMBRUNIRE


S

ono i cromatismi intensi del tramonto a rivelarci l'altro volto si-

nuoso della città. E' il preludio di una notte senza fine a tingere di romanticismo e mistero chiunque indugi a fine giornata sul lungomare non più assolato del capoluogo partenopeo. Dall'elegante collina di Posillipo, borgo residenziale cittadino, si apre davanti agli occhi incantati dei visitatori uno scenario mozzafiato,

quello del Vesuvio e delle increspature vulcaniche del Capo Miseno, i Campi Flegrei e le arterie cittadine, ormai esenti dalla frenesia della quotidianità. E' dalla Villa Imperiale di Pausylipon, importante complesso archeologico e ambientale, che si può ammirare uno dei tramonti più poetici al mondo, una tela disegnata dalla natura, tra riverberi rosa, nuance arancioni, giochi di luce e incantevoli sfumature. E' questo lo sguardo più introspettivo della città.

DREAMLIKE VISIONS AT DUSK There are the intense colors of the sunset to reveal the other sinuous side of the city. It is the prelude to an endless night tinged with romance and mystery for those who linger at the end of the day along the boardwalk no longer under the sun of the Neapolitan capital. Meanwhile, from the elegant hilltop of Posillipo, a residential quarter, visitors are enchanted by a breathtaking scene unfolding before their eyes - Vesuvius and the volcanic ripples of Cape Miseno, the Phlegraean Fields and the streets of the city no longer filled with hustle and bustle of daily life. And from the Imperial Villa of Pausylipon, an important archeological complex and environment, you can admire one of the most poetic sunsets in the world - a painting designed by nature, with pink reflections, orange nuances, plays of light and lovely shading. It is the most introspective view of the city.




















INTRIGHI A PALAZZO TRA RICCHEZZA OPULENZA E MONDANITÀ


P

assioni, intrighi di corte, alleanze, scontri, leggende e racconti.

Sono i palazzi storici di Napoli a custodire gelosamente i segreti di questa città. Rampe maestose, scalinate, archi e colonne, dettagli architettonici che suggeriscono ricchezza, opulenza, amore per l'arte e mondanità. Dalle stanze del Palazzo dello Spagnuolo, mirabile espressione del barocco na-

poletano, dimora un tempo di Tommaso Atienza, detto lo spagnuolo, a quelle rinascimentali di Palazzo de Maio, senza tralasciare il settecentesco Palazzo Trabucco e il vanvitelliano Palazzo Doria d'Angri. Edifici antichi, alcuni risalenti al Medio Evo, che col passare dei secoli hanno ridisegnato strade, vicoli e arterie urbane, diventando veri e propri luoghi di riferimento per quanti ancora oggi scelgono di esplorare la città e i suoi misteri. Come quello custodito nel celebre Palazzo Donn'Anna, al cui interno secondo gli abitanti di Posillipo si nasconderebbero gli spettri della Regina Giovanna I d'Angiò e quello della bellissima Donn'Anna Carafa.

INTRIGUES AT THE PALACE AMONG RICHNESS, OPULENCE AND WORLDLINESS. Passions, court intrigues, alliances, battles, legends, and stories. There are the historical buildings of Naples that jealously guard the secrets of this city. Majestic ramps, stairways, arches and columns - architectural details that point to the wealth, affluence, love of art and fashion. From the rooms in the Palazzo dello Spagnuolo, a wonderful expression of Neapolitan Baroque, once the home of Thomas Atienza known as the Spagnuolo, to the Renaissance style Palazzo de Maio, not to mention Palace Trabucco of the 18th century Palazzo Trabucco and Vanvitelli designed Palazzo Doria D’Angri. Ancient buildings, some dating from the Middle Ages, which over the centuries have redesigned streets, alleyways and urban arteries, becoming true landmarks for those who still choose to explore the city and its mysteries. Just as those hedged inside the famous Palazzo Donn’Anna, where, according to the residents of Posillipo, hidden are the ghosts of Queen Giovanna I d'Angiò and of the beautiful Donna Anna Carafa.



















RIFLESSI ARCHITETTONICI DI STILI E CULTURE ANTICHE



L

'architettura partenopea è senza dubbio un riflesso degli

avvenimenti storici e delle influenze culturali che hanno coinvolto negli anni la città. Sono i piani urbanistici, i personaggi più facoltosi, gli architetti e i progetti, specialmente quelli ambiziosi, a suggerirci oggi come il fluire incessante dei secoli, delle mode e dei costumi abbia rega-

lato al mondo un luogo unico per la sua diversità stilistica. Fondata dai cumani nell'VIII secolo avanti Cristo, l'antica Neapolis ha conosciuto infatti non poche stratificazioni, contrafforti e distruzioni. Dal rialzamento stradale del medio evo sotto la dominazione angioina, ai mirabili esempi del Rinascimento napoletano sotto gli Aragonesi e il viceregno spagnolo. E se nel XVII secolo fu poi la volta del barocco napoletano, col suo carico di strutture manieriste e complessi monumentali marmorei, ancora oggi è possibile ammirare anche le influenze classiciste, come quelle impresse dal Vanvitelli. REFLECTIONS OF ARCHITECTURAL STYLES AND ANCIENT CULTURES. The Neapolitan architecture is, doubtlessly, a reflection of the historical events and the cultural influences that have involved the city over the years. There are ambitious urban plans, wealthy patrons, architects and projects, especially the most ambitious ones, whose influence over the centuries of fashion and customs have given the city a world known unique diversity of styles. Founded by the Cumans in the 8th century BC, ancient “Neapolis” has known, in fact, quite a few street layers, buttresses, and destruction. From the streets raised in the Middle Ages under the rule of the Angevins, to the excellent examples of the Neapolitan Renaissance under the Aragonese and the Spanish viceroys. And even though the city was filled with Mannerist structures and monumental marble complexes, during the 17th century Neapolitan Baroque, it is still possible today to admire the classical influences, such as the works of Vanvitelli.
















IL TRAGICO SPLENDORE DI ERCOLANO E POMPEI


N

on c'è luogo al mondo che abbia custodito così tanti resti e vestigia di un passato glorioso. Scene di vita quotidiana rimaste immutate nei secoli, istantanee preservate per volere del destino dalla patina del tempo, regalate per sempre allo sguardo attonito e incuriosito di turisti e viaggiatori. Sono Ercolano e Pompei, stupefacenti esempi di un'epoca

lontana, a raccontarci i dettagli della quotidianità di artigiani, donne e bambini, immortalati senza appello nell'eruzione vulcanica del 79 d.C. Un museo a cielo aperto, dichiarato dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, che ancora oggi continua a stupire per la sua ricchezza e per la sua tragicità. Templi, basiliche, anfiteatri e monumenti funebri ci conducono oggi a quella che fu soprannominata la via dei Sepolcri di Pompei, un vero e proprio capolavoro strappato all'antichità. THE TRAGIC SPLENDOR OF HERCULANEUM AND POMPEI. There is no place in the world that has kept so many of its ruins and vestiges of a glorious past. Scenes of everyday life remain untouched through the centuries, snapshots instantly preserved by the will of fate and the patina of time, on display forever to the astonished gaze of curious tourists and travelers. This is Herculaneum and Pompeii, stunning examples of bygone days, revealing in detail the daily life of artisans, women and children, immortalized without appeal in the volcanic eruption of 79 AD. It is an open-air museum, a UNESCO World Heritage site, which continues today to amaze with its wealth and tragedy. Temples, basilicas, amphitheatres and funeral monuments lead us today along the so-called Way of the Tombs of Pompeii, a true masterpiece torn from antiquity.






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