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Quaderni del volontariato 18
Edizione 2021
Cesvol Centro Servizi Volontariato Umbria Sede legale Via Campo di Marte n.9 06124 Perugia tel 075 5271976 www.cesvolumbria.org editoriasocialepg@cesvolumbria.org
Edizione novembre 2021 Coordinamento editoriale di Stefania Iacono Immagini di Lisa Sciarri Stampa Digital Editor - Umbertide
Per le riproduzioni fotografiche, grafiche e citazioni giornalistiche appartenenti alla proprietà di terzi, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire. È vietata la riproduzione, anche parziale e ad uso interno didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzato.
ISBN 9788831491273
I QUADERNI DEL VOLONTARIATO UN VIAGGIO NEL MONDO DEL SOCIALE PER COMUNICARE IL BENE I valori positivi, le buone notizie, il bene che opera nel mondo ha bisogno di chi abbia il coraggio di aprire gli occhi per vederlo, le orecchie e il cuore per imparare a sentirlo e aiutare gli altri a riconoscerlo. Il bene va diffuso ed è necessario che i comportamenti ispirati a quei valori siano raccontati. Ci sono tanti modi per raccontare l’impegno e la cittadinanza attiva. Anche chi opera nel volontariato e nell’associazionismo è ormai pienamente consapevole della potenza e della varietà dei mezzi di comunicazione che il nuovo sistema dei media propone. Il Cesvol ha in un certo senso aderito ai nuovi linguaggi del web ma non ha mai dimenticato quelle modalità di trasmissione della conoscenza e dell’informazione che sembrano comunque aver retto all’urto dei nuovi media. Tra queste la scrittura e, per riflesso, la lettura dei libri di carta. Scrivere un libro per un autore è come un atto di generosa donazione di contenuti. Leggerlo è una risposta al proprio bisogno di vivere il mondo attraverso l’anima, le parole, i segni di un altro. Intraprendendo la lettura di un libro, il lettore comincia una nuova avventura con se stesso, dove il libro viene ospitato nel proprio vissuto quotidiano, viene accolto in spazi privati, sul comodino accanto al letto, per diventare un amico prezioso che, lontano dal fracasso del quotidiano, sussurra all’orecchio parole cariche di significati e di valore. Ad un libro ci si affeziona. Con il tempo diventa come un maglione che indossavamo in stagioni passate e del quale cerchiamo di privarcene più tardi possibile. Diventa come altri grandi segni che provengono dal passato recente o più antico, 3
per consegnarci insegnamenti e visioni. Quelle visioni che i cari autori di questa collana hanno voluto donare al lettore affinché sapesse di loro, delle vite che hanno incrociato, dei sorrisi cui non hanno saputo rinunciare. Gli autori di questi testi, e di tutti quelli che dal 2006 hanno contribuito ad arricchire la Biblioteca del Cesvol, hanno fatto una scelta coraggiosa perché hanno pensato di testimoniare la propria esperienza, al di là di qualsiasi tipo di conformismo e disillusione Il Cesvol propone la Collana dei Quaderni del Volontariato per contribuire alla diffusione e valorizzazione della cittadinanza attiva e dei suoi protagonisti attraverso la pubblicazione di storie, racconti e quant’altro consenta a quel mondo di emergere e di rappresentarsi, con consapevolezza, al popolo dei lettori e degli appassionati. Un modo di trasmettere saperi e conoscenza così antico e consolidato nel passato dall’apparire, oggi, estremamente innovativo. Salvatore Fabrizio Cesvol Umbria
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La Giornata del Naso Rosso di Stefania Moretti Clown Pataluppy illustrazioni di Lisa Sciarri
La favola è ispirata all’Associazione di Clownterapia V.I.P. Perugia O.D.V.
C’era una volta in un posto lontano un Paese dove c’era sempre il sole e il tempo scorreva piano. Ad Arcobalenia, questo era il suo nome, vivevano in armonia Animali e Persone, e si chiamava così perchè ci vivevano Famiglie di ogni Colore, chi era nato in Africa, chi a Perugia, chi a Singapore, arrivati a piedi con la macchina o con il treno, insomma, più o meno, c’erano tutti i colori dell’Arcobaleno.
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Lavoravano insieme proprio tutti: curavano gli alberi e raccoglievano i frutti, e la specialità di Arcobalenia, conosciuta in tutto il Mondo, erano i suoi alberi di Ciliegie, che davano un frutto Rosso e tondo tondo.
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In questo paese colorato di meraviglia abitavano anche il piccolo Timmy e la sua famiglia, composta da Nonno, Mamma, e Nuvoletta la sorellina, insieme ad un cane, un gatto e una gallina.
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Era quasi Maggio ad Arcobalenia ed erano emozionati tutti perchè in quei giorni i fiori di ciliegio diventavano frutti! Ci sarebbe stata come sempre una grande Festa in Paese le donne coloravano le lenzuola e le lasciavano appese, i grandi preparavano le scale, e i bimbi preparavano il cestino e anche Timmy e Nuvoletta aiutavano mamma e Nonnino. Tutto andava come sempre a meraviglia in quel paese dove c’era sempre il Sole, ma una mattina successe qualcosa che fece calare su tutti il terrore. Il cielo si fece scuro scuro, nuvole grandi coprirono il sole il vento si alzò forte e iniziò a piovere per ore e ore! Gli abitanti di Arcobalenia non sapevano cosa fare, non erano abituati al grigiore, loro conoscevano solo il colore! Non era mai successo prima, non sapevano come rimediare la tempesta avrebbe rovinato tutti i fiori di ciliegio, i frutti non sarebbero più riusciti a sbocciare! 11
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Il nonno di Timmy che aveva tanta esperienza questa volta si arrese …. pianse forte e perse la speranza, la mamma e Nuvoletta erano spaventate, il nonno le aveva sempre protette, rassicurate e invece ora succedeva qualcosa di più potente contro cui nemmeno il loro supereroe poteva niente. La tempesta durò per 3 giorni e 3 notti gli abitanti di Arcobalenia vedevano dalla finestra volare fiori e rami d’albero rotti. Erano tutti tristi e demoralizzati e pensavano che nessuno mai li avrebbe aiutati. Arcobalenia, che era sempre stato il paese dei Sorrisi e dei Colori, era diventata in pochi giorni un Paese di individui tristi e soli.
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Quando alla fine smise di piovere...nessuno aveva il coraggio di uscire nei campi già sapevano cos’avrebbero trovato, i danni erano pesanti! Timmy vedeva suo nonno sempre a letto soffrire e disperarsi lo tirava per la mano, ma il nonno non aveva più voglia di alzarsi. Timmy allora abbracciava forte la mamma e faceva il solletico a Nuvoletta, ma senza sole non riusciva a farle ridere… ormai Arcobalenia era maledetta! Timmy cadde seduto a terra sconsolato iniziò a piangere, si sentiva solo e disorientato, ma i suoi animaletti che fino ad allora erano rimasti in disparte iniziarono a struffarglisi addosso e a mordergli le scarpe. Timmy prima li sgridò, ma poi capì una cosa: loro non volevano fargli dispetto, ma solo dargli una scossa! Si asciugò le lacrime, fece loro una carezza e si rimise in piedi con coraggio e fierezza.
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Uscì di casa senza curarsi delle nubi e corse forte fino ai campi e quando vi arrivò, vide i fiori per terra e i rami rotti da fulmini e lampi. Alzò gli occhi al cielo di nuovo disperato come a chiedere “Perché? Sole! Dove te ne sei andato???”
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Ma fu allora che successe qualcosa: una Magia, un Miracolo o chissà cosa… le nuvole grigie si aprirono un pochino e il cielo da scuro si fece più turchino, tutto d’un tratto apparve qualcosa che non sembrava poter essere vero, era un immenso Arco di Colori tutto su nel Cielo! Timmy non sapeva se stesse sognando, si struffò gli occhi li chiuse e li riaprì ma l’Arco di colori era ancora lì! Era la cosa più bella che avesse visto mai disse: “E’ fatto di polvere di Sogni... non bisogna arrendersi mai!” E pieno di entusiasmo, rimanendo sempre con il naso verso il blu decise di andare a dirlo a tutti: “Uscite dalle case, guardate tutti su!”
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Ma preso dalla fretta e dall’emozione, inciampò, fece un capitombolo e subito si rialzò. E fu allora che si accorse che per terra dove aveva inciampato con il piede era tutto pieno cosparso di ciliegie!!!! Il vento e la pioggia avevano staccato i fiori senza cura ma le ciliegie erano lo stesso nate... era la forza della Natura! E cadendo col viso a terra una delle ciliegie gli si attaccò addosso ora Timmy aveva un naso tondo e rosso! Ma non se ne rese conto, l’Arco di Colori lo distraeva, quindi riprese a correre verso casa per avvisare tutti quelli che conosceva. Arrivò a casa e si precipitò nella stanza del Nonno che era ancora a letto. Il Nonno si voltò triste, ma quando vide Timmy, scoppiò a ridere di getto! Non si fermava più e stavolta piangeva dalle risate, ma Timmy proprio non capiva 20
cosa fosse capitato. Sentendo quel frastuono accorsero anche mamma e Nuvoletta e appena Timmy si voltò verso di loro, scoppiarono a ridere a macchinetta! Timmy proprio non capiva: cos’aveva di così buffo? Perchè ridevano a più non posso? Così si avvicinò allo specchio e finalmente si vide: aveva un naso tondo e rosso! Allora la mamma lo prese in braccio, e Nuvoletta gli disse: “Sembri un Pagliaccio!”
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Timmy Iniziò a ridere anche lui insieme agli animaletti che gli scodinzolavano vicini, li riempì di coccole, carezze e grattini. E riprendendo fiato dal ridere Timmy disse: “Ascoltatemi tutti anche con la pioggia sono nati i frutti! Il vento li ha buttati a terra, ma l’amore con cui li avevamo curati li ha resti forti e succosi e loro sono nati lo stesso, Tondi Rossi e Meravigliosi! E in cielo c’è un Arco pieno di Colori, che a guardarli tutti vicini, non ci si sentirà mai più soli!” Il nonno si alzò dal letto, prese per mano Nuvoletta e andò in giro per il Paese a diffondere la notizia benedetta! Tutti uscirono di casa e la mamma e Timmy li raggiunsero nei campi, erano campi pieni di ciliegie e sorridevano tutti, animali ed abitanti! Le persone di ogni colore stavano con il naso all’insù a guardare l’Arcobaleno e pensavano:“ E’ così bello che non se ne può più fare a meno!” 23
ll nonno prese in braccio Timmy e se lo mise sulle spalle, e accorgendosi della ciliegia sul naso, scoppiarono a ridere pure le farfalle! Gli abitanti si presero per mano e fecero il girotondo più colorato del Mondo E tutti cantavano “Evviva il naso di Timmy, Evviva il Naso Rosso e Tondo!” A quel punto il nonno disse: “Da oggi in poi non dovremo mai dimenticare ciò che Timmy è stato in grado di insegnare:
Il Sole è meraviglioso, ma anche la pioggia non è da meno perchè senza pioggia…non ci sarebbe l’Arcobaleno! La vita a volte ci fà delle brutte improvvisate, ma fanno meno paura se le affrontiamo con le risate! E per far sì che i colori non diventino mai sbiaditi dovremo sempre rimanere tutti uniti! 24
Tutti i giorni ci impegneremo a dare rifugio a chi sotto la pioggia avrà bisogno di aiuto! E per non dimenticarci di questo insegnamento così saggio, da oggi in poi per festeggiare questo giorno di Maggio, ogni anno ci metteremo tutti una ciliegia addosso e la chiameremo: la Giornata del Naso Rosso!” --Così da quel giorno Arcobalenia tornò ad essere il Paese delle ciliegie e dei suoi fiori, pieno di Abbracci, Sorrisi e Colori, e anche noi tutti Bambini di quello che ha detto Timmy non possiamo più fare a meno:
“Pazienza se piove… tanto poi c’è l’Arcobaleno!”
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Disegna il tuo Arcobaleno