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chebella
by #cheauto!
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SILK FAW HONGQI S9
UNA SPORTIVA CLASSICA
PROGETTATA DA WALTER DE SILVA E PRODOTTA IN ITALIA, QUESTA VETTURA COMBINA PRESTAZIONI, ELEGANZA E SOSTENIBILITÀ. E’ SPINTA DA UN MOTORE IBRIDO PLUG-IN E SARÀ IN GRADO DI SVILUPPARE UNA VELOCITÀ MASSIMA SUPERIORE A 400 KM/H
di Alessandro Camorali (titolare di Camal Studio e docente IAAD)
FAW, il più grande produttore di auto cinese con quasi 4 milioni di veicoli venduti in Cina e 90 miliardi di dollari di fatturato, e Silk EV, società specializzata nell’ingegneria e nel design di auto, hanno annunciato l’avvio della seconda fase della collaborazione. Le due società hanno confermato l’investimento di oltre un miliardo di euro e la firma di una joint venture volta alla progettazione, ingegnerizzazione e produzione di vetture di alta gamma, full electric e plug-in,nel cuore della Motor Valley, in EmiliaRomagna. La gamma di vetture sarà progettata e sviluppata nella Motor Valley, dove Silk EV ha la sua sede centrale, mentre la produzione su larga scala avverrà sia in Emilia sia a Changchun, sede principale di FAW
mese di settembre ho potuto ammirare di persona la SilkFaw S9 a Milano, in occasione della design week, evento rinomato e tappa ormai imprescindibile non solo per l'arredamento, e le molteplici proposte artistiche, ma anche come palcoscenico ideale per tutto ciò che di nuovo viene proposto all’insegna di design, stile e creatività.
La prima impressione è stata quella di rivivere un'esperienza del passato, un modo di realizzare l'auto "come una volta", pulita ed essenziale nelle sue forme ma allo stesso tempo alla ricerca dell'innovazione.
I progetti ambiziosi di questa nuova casa automobilistica “sino-americo-italiana”, nascente nella culla della Motor Valley emiliana, sono affascinanti e ben pianificati… ma ancora lontani dal divenire realtà.
Il nuovo brand (creato dal nulla anche se parente stretto di un colosso automobilistico cinese come FAW) per abbreviare i tempi ha messo sul piatto enormi investenti e un "dream team" di personaggi del mondo automotive di primissimo piano come Katia Bassi (ex Ferrari e Lamborghini), Amedeo Felisa (ex CEO Ferrari), Roberto Fedeli (ex Ferrari, BMW e CTO Maserati/Alfa Romeo) e Walter De Silva (vero “maestro” del design milanese, padre di numerose automobili iconiche). La vettura è un mix di tante cose, ma non una copia, come invece hanno sottolineato alcuni timorosi seguaci del "solito" modus operandi asiatico.
Il disegno è di De Silva, una garanzia di qualità e originalità che negli anni ci ha mostrato il bello in movimento attraverso molte delle sue creazioni. Il profilo è filante, disegnato dall'aerodinamica, così
come la lunga coda che suggerisce fin dal primo sguardo un fine più tecnico che puramente artistico.
Si capisce che l'auto è di natali italiani dai volumi puliti, dai parafanghi morbidi e da teorici appena marcati lungo le superfici ampie ed organiche. La fiancata domina il tema di stile spingendo il parafango anteriore verso una grande apertura nella "pancia", tipica delle auto che ancora non cedono alle sole batterie. Il frontale è ben piazzato, una bocca arrotondata e uno sguardo disegnato all'orientale creano il futuro family feeling del brand, da cui trae ispirazione la forma dei proiettori. Ampie aperture dalla chiara funzione aerodinamica si immergono dal parabrezza verso il frontale, alleggerendo tutta la sezione anteriore e permettendo un'estrazione del flusso di raffreddamento dei radiatori, di cui anche i veicoli elettrici non possono fare a meno.
La cabina superiore, a cui sono imperniate delle porte a ventaglio, è un tutt'uno di vetro trasparente e serigrafato, una cupola capace di infondere all'intera vettura sportività ed eleganza al tempo stesso.
La zona posteriore scende lineare attraverso un lunotto dalla seconda funzione di cover motore, forato per far respirare e mettere in evidenza il V8 ibrido, in attesa della versione elettrica pura.
La parte posteriore, a detta di Walter De Silva, è stata allungata di 20 centimetri rispetto al tema iniziale, proprio per soddisfare un'efficienza aerodinamica a cui una sportiva moderna non può fare a meno. La coda quindi non lascia spazio a troppa tridimensionalitá laterale, chiudendosi su se stessa in un perimetro geometrico ben definito. Al suo interno troviamo tutti gli elementi ordinati e squadrati con un gruppo ottico interessante, soprattutto quando accesso, con le sue sfumature e i riflessi diffusi sulla carrozzeria.
“Silk EV - ha commentato Jonathan Krane, Presidente di Silk EV e vertice americano della joint venture - è entusiasta e onorata di collaborare con il Gruppo FAW, leader del mercato automotive cinese. Questa partnership strategica tra le eccellenze automotive italiana e cinese permette di posizione la serie "S" come un connubio unico tra i segmenti dell’ultralusso, delle vetture sportive e di quelle elettrificate, che sono quelle in più rapida crescita nel mercato mondiale. I nostri veicoli saranno in grado di combinare un'esperienza di guida emozionante, sostenibile ed esclusiva con l'uso di tecnologie all'avanguardia, facendo leva su un ecosistema globale di partner e fornitori di alto livello. Attraverso la collaborazione tra il Gruppo FAW e Silk EV, la serie “S” sarà precursore di una nuova era del lusso e della mobilità sostenibile”.
Vista da lontano potrebbe ricordare una supercar degli anni '90, quel modo di vivere la sportività senza cedere alle linee troppo dure o al carbonio decorativo sotto forma di spoiler e alettoni.
Il team della S9 ha dimostrato che tecnica efficiente e pulizia stilistica possono coesistere e creare un oggetto che, forse, le nuove generazioni non sono abituate ad apprezzare: scelte stilistiche semplici nella loro bellezza ma che sicuramente rappresentano il compimento di un progetto maturo.
Gli interni, in contrapposizione, sono spinti verso l'innovazione richiesta dal nuovo corso dell'automotive, probabilmente più vicini alle esigenze del nuovo target di riferimento mondiale. La plancia fluttua sospesa a mezz'aria diventando opera d'arte essa stessa, apprezzabile dall'interno così come dall'esterno. Le bocchette aria si innestano in un profilo alare da cui fa capolino anche un piccolo display.
Un tunnel centrale divide in due l'abitacolo e ospita una serie di manettini e pulsanti che ispirano il tema aeronautico e donano un senso di velocità seppur da fermi. Il volante, secondo la tendenza moderna nei concept, diventa anche cockpit ospitando monitor e menù nella sua forma squadrata. Le finiture e i dettagli in generale sono di alto profilo come ci si aspetta da una showcar… da rivedere nella versione di produzione.
In questa nuova era per l'automobile e per il design della stessa sarebbe troppo facile criticare prima di analizzare. La sperimentazione di concetti, forme e linguaggi è il modo in cui gli oggetti ci portano nel futuro.
Ben vengano quindi nuove proposte e benvenuta in S9.
Silk EV è una società specializzata nell’ingegneria e nel design di auto che ha il suo quartier generale in Emilia-Romagna e ulteriori sedi in Cina e negli Stati Uniti. Silk EV riunisce i maggiori esperti di progettazione e ingegneria automobilistica italiana e mondiale per costruire un marchio globale di veicoli che rappresentino l'apice dell'innovazione tecnologica, della connettività e dello stile. Silk EV e FAW realizzeranno inoltre un futuristico centro di innovazione, completamente interconnesso, nonché impianti di produzione, un experience center nella Motor Valley. In aggiunta, verrà realizzato anche un secondo centro di innovazione a Changchun che si concentrerà sulla produzione dei modelli S5 e S3