Industrie delle Bevande 316

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Rubrica BIRRA&MALTO

Altre novità viste in fiera

Parte II

Gestione proattiva dell’apporto di nutrienti al lievito nella fermentazione alcolica

EVO2Ferm di Parsec è il primo sistema predittivo e adattivo per la gestione della nutrizione del lievito durante la fermentazione alcolica. Grazie alla capacità di monitorare in tempo reale temperatura e densità del mosto e a un avanzato sistema YNR (Yeast Nutritional Requirements), è in grado di determinare le esigenze nutrizionali del lievito con un tempismo ottimale, in funzione dell’effettiva evoluzione della fermentazione, evitando dosaggi errati o eccessivi. È trasportabile e facilmente installabile su qualsiasi serbatoio e, grazie ai sei punti di dosaggio multiplo indipendenti, può somministrare i nutrienti (minerale, organico, ossigeno) necessari al lievito, dosandoli singolarmente, simultaneamente o alternativamente, a seconda delle scelte del tecnico in base allo stile di vino da produrre.

Proactive management of yeast nutrient supply in alcoholic fermentation

EVO2Ferm from Parsec is the first predictive and adaptive system for managing yeast nutrition during alcoholic fermentation. Thanks to its ability to monitor wort temperature and density in real time, along with an advanced YNR (Yeast Nutritional Requirements) system, it can determine the yeast’s nutritional needs with optimal timing, based on the actual progression of fermentation, thus avoiding incorrect or excessive dosages. It is transportable and easy to install on any tank and, thanks to its six independent multiple dosing points, can administer the nutrients (mineral, organic, oxygen) required by the yeast, dosing them individually, simultaneously, or alternately, depending on the technician’s choice, according to the style of wine to be produced.

Novità in casa Amcor

Essentielle è un foglio innovativo privo di plastica, composto per il 66% da alluminio e per il 32% da carta, mentre il 2% restante è formato da inchiostri e adesivo acquoso. Questo materiale distintivo unisce le qualità estetiche e la riciclabilità dell’alluminio con la ridotta impronta di carbonio della carta. È il primo foglio nel settore a sostituire la plastica con la carta, ottenendo un’impronta di carbonio inferiore del 31% rispetto ai fogli complessi tradizionali. Inoltre, la componente in alluminio è progettata per essere completamente riciclabile. Il confronto è stato effettuato attraverso un’analisi completa del ciclo di vita dell’imballaggio, considerando il 100% di riciclo meccanico per la parte in alluminio e il 100% di incenerimento con recupero energetico per gli altri componenti.

STELVIN Goes Greener è stato premiato per aver raggiunto una riduzione delle emissioni di carbonio fino al 35% rispetto ai tappi a vite standard prodotti con lastre di alluminio europee. Questo risultato è stato ottenuto incorporando fino al 46% di alluminio primario riciclato con basse emissioni di carbonio. La riduzione è stata calcolata confrontando un tappo a vite in alluminio realizzato con una lastra di alluminio primario medio europeo (9 tonnellate di CO2 per tonnellata di produzione).

News in Amcor

Essentielle is a plastic-free foil composed of 66% aluminium and 32% paper. The remaining 2% correspond to inks and aqueous adhesive. This unique materials combines both the aesthetic properties and recyclability credentials of aluminium and the lower carbon footprint of paper. Essentielle, the industry’s first plastic-free aluminum and paper sparkling foil. By replacing plastic with paper, the carbon footprint of this product is 31% lower compared to standard complex foils, while the aluminum component is designed to be recycle-ready. The comparison is based on a comprehensive “cradle-to-grave” life-cycle analysis of basic packaging assuming 100% mechanical recycling for the aluminum part and 100% incineration with energy recovery for the other components – in both cases.

STELVIN Goes Greener was recognized for achieving up to a 35% reduction in carbon emissions compared to a standard screw cap produced with European aluminum sheets by incorporating up to 46% recycled and low-carbon primary aluminum. The reduction is based on the comparison with an aluminum screw cap made with a European average primary aluminum sheet (9 tons of CO2/ton of production).

Per la valorizzazione aromatica dei vini durante la fermentazione alcolica

Durante la fermentazione alcolica, parte degli aromi evapora naturalmente nell’ambiente circostante, principalmente a causa del fenomeno di stripping generato dalla CO2 che si sviluppa. Ad esempio, per gli esteri, la letteratura documenta una perdita di acetato di etile, acetato di isoamile e altri composti, che può variare dal 10 al 50%.

AromaLoc di JU.CLA.S. rappresenta una soluzione innovativa, brevettata (n° EP

2986700), per limitare la naturale perdita dei composti aromatici durante la fermentazione alcolica. Si tratta di una tecnologia a membrana, non invasiva (non entra in contatto con il mosto), che agisce a livello gassoso direttamente nello spazio di testa del serbatoio.

Infatti, la corrente gassosa generata durante la fermentazione attraversa lo strumento, che, tramite una specifica membrana, separa la CO2 dagli aromi

For the aromatic enhancement of wines during alcoholic fermentation

During alcoholic fermentation, some of the aromas naturally evaporate into the surrounding environment, primarily due to the stripping phenomenon caused by the developing CO2. For example, with esters, the literature documents a loss of ethyl acetate, isoamyl acetate, and other compounds, ranging from 10 to 50%.

AromaLoc by JU.CLA.S. represents an innovative, patented solution (No. EP 2986700) designed to minimize the natural loss of aroma compounds during alcoholic fermentation. This non-invasive membrane technology (it does not come into contact with the must) operates at a gaseous level directly in the headspace of the tank.

The gaseous current generated during fermentation passes through the device, which, through a specific membrane, separates the CO2 from the positive aromas. These aromas are then reintroduced into the headspace, while the CO2 escapes from the device and disperses into the environment, just as in traditional alcoholic fermentation. This instrument helps maintain a high concentration of aromas throughout fermentation, is versatile and easy to use, does not come into direct contact with the must or wine, and operates without the need for additives.

positivi. Questi ultimi vengono poi re-immessi nello spazio di testa, mentre la CO 2 fuoriesce dallo strumento e si disperde nell’ambiente, proprio come in una fermentazione alcolica tradizionale.

Questo strumento consente di mantenere alta la concentrazione degli aromi durante la fermentazione, è versatile e facile da utilizzare, non entra in contatto diretto con il mosto o il vino e opera senza additivi.

MACCHINE STRUMENTI

machines & equipment

Intelligenza Artificiale a bordo delle etichettatrici

P.E. Labellers, attiva da cinquant’anni nella costruzione di macchine etichettatrici innovative e modulari, lancia sul mercato TelescoPE, soluzione di digitalizzazione macchine basata sull’Intelligenza Artificiale. L’etichettatrice si evolve in un’ottica di auto apprendimento e diventa un vero e proprio partner in ogni fase dell’attività produttiva, tanto per l’operatore che la utilizza quanto per l’azienda che si trova a disposizione in modo facile ed intuitivo tanti dati che prima erano difficili da aggregare. Infatti, l’Intelligenza Artificiale im-

para dai dati storici e in tempo reale, fornendo risposte mirate al miglioramento dell’efficienza complessiva.

La soluzione TelescoPE offre suggerimenti per ottimizzare

vari processi, anche i più delicati come il cambio formato, indicando all’operatore come gestire e migliorare i passaggi da un formato all’altro. Fornisce, inoltre, suggerimenti utili alla manutenzione ordinaria e straordinaria: riduce la necessità di interventi tecnici esterni, indica le attività necessarie in modo semplice, analizza tutte le criticità in modo proattivo. E non solo per le macchine etichettatrici: questa soluzione riesce a ottimizzare la gestione del processo produttivo e

Artificial Intelligence on board of labellers

P.E. Labellers, with fifty years of experience in designing innovative and modular labelling machines, is launching TelescoPE, a machine digitalization solution based on Artificial Intelligence. The labeller evolves with self-learning capabilities, becoming a true partner at every stage of production. Operators benefit from intuitive access to valuable data that was previously difficult to aggregate, while companies gain deeper insights into their processes. Artificial Intelligence learns from historical and real-time data, providing targeted recommendations to improve overall efficiency. The TelescoPE solution suggests optimizations for various processes, including delicate tasks such as format changes, guiding operators

through each transition smoothly. It also offers valuable maintenance recommendations, both routine and extraordinary, minimizing the need for external technical interventions, simplifying necessary activities, and proactively analyzing potential issues. Not just labelling machines. It optimizes production management and

necessarie per la riduzione del rumore.

Notevole impegno è stato rivolto alla riduzione delle dimensioni delle macchine, tradizionalmente piuttosto grandi e ingombranti, per risolvere i problemi di ottimizzazione degli spazi negli impianti di imbottigliamento.

La produzione comprende lavabottiglie, sciacquatrici e sterilizzatrici per bottiglie in vetro, PET e per boccioni da 3-4 e 5 galloni, lavacasse e accessori vari complementari alle macchine.

devices, energy saving devices, the reduction of exhaust waste and automatic sanitization of the most important parts in terms of hygiene.

During the design the utmost attention has been paid to ensuring the adoption of all details for health protection and operator accident prevention, along with all the necessary protective devices for noise reduction.

Great efforts have also been made to reduce the size of these traditionally large and awkward machines, in order facilitate space optimization in bottling plants.

The production range includes bottle washers, rinsers, and sterilizers for glass and PET bottles and for large 3-4 and 5 gallon bottles, crate washers and various complementary machine accessories.

Un modo intelligente di gestire i lieviti

Per i birrifici, grandi e piccoli, il lievito è il cuore pulsante della fermentazione, influenzando ogni aspetto della produzione: dal sapore e aroma della birra, alla qualità, consistenza ed efficienza produttiva. Tuttavia, la gestione del lievito è una sfida, poiché molte pompe creano forze di taglio eccessive, che danneggiano le cellule di lievito, riducendone la vitalità e compromettendo il processo di fermentazione. La chiave per un trasferimento efficace del

lievito sta nell’equilibrio garantito dalla pompa impiegata. La pompa deve essere abbastanza delicata da non danneggiare le cellule di lievito durante il trasferimento, ma allo stesso tempo così performante da generare la capacità di aspirazione necessaria per movimentare il lievito compatto dal fondo dei fermentatori.

Ed è qui che entra in gioco la pompa a lobi FL3 di Fristam, rivoluzionando il modo in cui i birrifici gestiscono il lievito. Progettata

A smart way to handle yeast

For breweries of all sizes, yeast is the lifeblood of fermentation. It influences everything from beer flavour and aroma to consistency, quality, and production efficiency. However, handling yeast properly is a real challenge, as many breweries struggle with traditional pumps that do more harm than good. These pumps produce excessive shear forces which damage delicate yeast cells during pumping, which can cause a negative impact on the fermentation process and impact the final product. The key to pumping yeast successfully lies in balance. The pump must be gentle enough to avoid damaging these delicate yeast cells during transfer, while generating sufficient suction to move compacted yeast from the bottom of fermentation tanks.

This is where the Fristam FL3 changes the game. Designed specifically for dosing of the pitching yeast and yeast harvesting, it combines delicate product handling, with strong suction whilst maintaining a smooth, controlled flow – without the harsh pulsations that can harm yeast cells. This means

La pompa a lobi FL3./The FL3 lobe pump (Fristam).

CONTENITORI TAPPI containers & closures

Il poco conosciuto mondo del tappo per vini spumanti

Dal passato al futuro, quando l’oggetto diviene soggetto

La bottiglia che noi vediamo quotidianamente nei supermercati, nelle enoteche e nei ristoranti ha la medesima forma da quasi 300 anni, come si può fa-

cilmente identificare nel quadro di Francois de Troy datato 1735 denominato “Ostriche e champagne” e commissionato da Luigi XV (Fig. 1). Proprio in questo dipinto,

The little-known world of sparkling wine corks

From the past to the future

When the object becomes the subject

The bottle we daily see in supermarkets, wine shops, and restaurants has maintained the same shape for nearly 300 years. This can be easily observed in François de Troy’s 1735 painting, Oysters and Champagne, commissioned by Louis XV (Fig. 1). In this artwork, a sparkling wine cork is seen flying through the air, followed by the amused gazes of the diners. Essentially, a bottle sealed in this way has always and exclusively been a bottle of sparkling wine. Thus, the object we see is also the subject we will taste: sparkling wine.

il tappo da spumante vola in aria seguito dagli sguardi divertiti dei commensali. In buona sostanza, la bottiglia così tappata è sempre e solo una bottiglia di spumante e, quindi, l’oggetto che vediamo è assieme il soggetto che assaggeremo: il vino spumante.

Fig. 1 - Pranzo a base di ostriche de Troy intorno al 1730./Oyster Feast, François de Troy, circa 1730.

c. La stabilità della temperatura di stoccaggio, allunga la vita del tappo in funzione dell’assenza di espansione-contrazione, evitando l’“effetto pompa”.

d. La precisione di utilizzo, nella fase di inserimento evita la risalita di liquido con il conse-

guente rallentamento dell’assorbimento da parte del tappo.

Particolari condizioni di stress possono mettere in evidenza quei dischi di sughero naturale che presentano caratteristiche strutturali anomale, come l’elevata concentrazione cellulare o un

1 - Rapporto fra temperatura-condizioni di stoccaggio e pressione.2/Relationship between temperature, storage conditions and pressure.2

Fig. 7 - Corretto posizionamento ortogonale del tappo rispetto alla baga./ Correct orthogonal positioning of the cork relative to the bottle opening.

between the bottle’s opening and the cork.

b. The cork remains moist because the air chamber inside the bottle is saturated with humidity ( Fig. 4 ).

c. Maintaining a stable storage temperature extends the lifespan of the cork by preventing cycles of expansion <>contraction, thus avoiding the so-called “pump effect.”

d. Precision in the insertion phase prevents liquid from rising, which in turn slows down the cork’s absorption process.

Certain stress conditions can highlight natural cork disks with structural anomalies, such as a high cell concentration or excessive weight. However, these cases

2 Test effettuati presso i laboratori di Amorim Group nel corso dell’anno 2022./Tests conducted at Amorim Group laboratories in 2022.

Fig. 6 - Differente concentrazione cellulare per mm3./Different cell concentration per mm3
Grafico

Design agency innovativa che brilla sul mercato internazionale

Gentlebrand è un’agenzia di design innovativa che ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama internazionale, grazie a una visione strategica e a un forte impegno verso la sostenibilità. Fondata nel 1999 a Treviso dall’imprenditore Moreno Barel, è l’evoluzione di PET Engineering, una società specializzata nella progettazione di contenitori in PET per i settori beverage, food, cosmesi e detergenza. La capacità di integrare creatività e ingegneria ha permesso di attrarre l’attenzione di importanti aziende del settore. Nel 2018, l’acquisizione da parte del gruppo Sidel ha marcato un’importante tappa per l’agenzia, che ha assunto una propria identità distintiva. Oggi Gentlebrand si occupa di tutti gli aspetti creativi legati al packaging, dalla strategia di marca alla progettazione del design, fino alle attività di brand activation. La sua forza risiede nella capacità di offrire soluzioni personalizzate, cucite su misura per le esigenze di ciascun cliente. Questo approccio ha dimostrato di essere vincente, consentendo un notevole risparmio di tempo e costi, poiché i clienti possono contare su un unico interlocutore esperto che li guida dall’ideazione alla realizzazione.

La sostenibilità ambientale è un elemento centrale della filosofia dell’agenzia che adotta scelte strategiche che pongono l’accento sull’uso responsabile delle risorse, riconoscendo il PET come un materiale prezioso, in grado di essere riciclato al 100% in un ciclo chiuso. Tuttavia, la strada verso una piena sostenibilità è anco-

ra lunga. Gentlebrand guarda a modelli virtuosi, come quello della Corea del Sud, per sviluppare soluzioni di packaging monomaterici e ridurre i contaminanti nel processo di riciclo. Tra le innova-

zioni proposte, spicca la rimozione delle etichette dal packaging primario, che ne facilita il riciclo, e l’adozione di pratiche di smartweighting, mirate a ottimizzare l’uso dei materiali.

An innovative design agency that shines out on the international market

Gentlebrand is an innovative Design Agency whose strategic vision and strong commitment to sustainability have enabled it to carve out a leading role for itself on the international scene. Founded in 1999 in Treviso by entrepreneur Moreno Barel, Gentlebrand is the evolution of PET Engineering, a company specialising in the design of PET containers for the beverage, food, cosmetics and detergent sectors. The ability to integrate creativity and engineering has allowed Gentlebrand to attract the attention of major companies in the industry. The 2018 acquisition by the Sidel Group marked an important milestone for the agency, which was able to take on its own distinctive identity. Today, Gentlebrand deals with all the creative aspects of packaging, from brand strategy and design to brand activation. Its strength lies in its ability to offer customised solutions, tailored to the needs of every customer. This approach has proven to be extremely successful, enabling customers to save considerable time and costs by having a single, specialised point of contact guiding them from conception to implementation.

A key element of Gentlebrand’s philosophy is environmental sustainability. The agency’s strategic choices place the spotlight on the responsible use of resources, recognising PET as a valuable material ensuring 100% closed-loop recycling. However, the road to full sustainability is a long one. Gentlebrand looks to virtuous models, such as South Korea, to develop single-material packaging solutions and reduce contaminants in the recycling process. Innovations include the removal of labels from primary packaging, which facilitates recycling, and the adoption of smart weighting practices, aimed at optimising the use of materials.

PRODOTTI products

Autentico: liquore di caffè

Partendo dalla selezione delle migliori qualità di caffè, 100% arabica, Autentico, il nuovo liquore di caffè della famiglia Trucillo, è un liquore aromatico, con una ricetta semplice e pochi ingredienti. Nel bicchiere si presenta color mogano scuro. Al naso si distingue con aromi intensi di caffè e sfumature vanigliate. Gusto armonico, avvolgente, persistente, piacevole dopo i pasti servito freddo e come ingrediente per

Autentico: coffee liqueur

Made from a selection of the finest 100% Arabica coffee beans, Autentico, the Trucillo family’s new coffee liqueur, is an aromatic spirit with a simple recipe and just a few ingredients. In the glass, it presents a dark mahogany color. The nose is dominated by intense coffee aromas with subtle hints of vanilla. On the palate, it offers a harmonious, enveloping, and persistent taste, making it a pleasant afterdinner drink when served cold and an ideal ingredient for original cocktails. The use of coffee in cocktails is entering

cocktail originali. Infatti, l’utilizzo del caffè nei cocktail sta vivendo una nuova era, diventando un ingrediente sempre più presente, con ricette adatte anche a essere abbinate al pasto.

La bottiglia essenziale, pulita, vuole sottolineare la semplicità. Si spoglia del superfluo e rinuncia anche al brand: non compare infatti il nome Trucillo, solo evocato dal rosso, colore istituzionale della marca.

a new era, becoming an increasingly popular ingredient in mixology, with recipes that pair well with meals as well. The bottle, with its essential and clean design, emphasizes simplicity. It strips away the superfluous and even omits the brand name: the Trucillo name is not featured, only subtly evoked through the red, the brand’s signature color.

Tassoni lancia la Cedrata Zero

Dopo oltre 75 anni di successi riscossi dall’inimitabile Cedrata Tassoni, arriva Cedrata Zero, la versione sugar free per soddisfare i più recenti trend di consumo senza zuccheri, che offre un gusto ricco, avvolgente e autentico con zero calorie.

Come per la Cedrata classica, l’ingrediente principe della Cedrata Zero è il cedro, nella sua versione più rinomata, quella Diamante di Calabria, colto a mano in autunno, quando la buccia è ancora verde e ricca di oli essenziali e potenti antiossidanti. Il “viaggio del cedro” si compie verso lo storico stabilimento di Salò, dove i preziosi agrumi sono sapientemente lavorati e la sottile buccia esterna viene rimossa e sottoposta al processo di distillazione,

Tassoni launches Cedrata Zero

After more than 75 years of success of the inimitable Cedrata Tassoni, comes Cedrata Zero, the sugar-free version to meet the latest trends in sugar-free consumption, offering a rich, enveloping and authentic taste with zero calories.

As with classic Cedrata, the main ingredient of Cedrata Zero is the citron, in its most renowned version, the Diamante di Calabria, handpicked in autumn, when the peel is still green and rich in essential oils and powerful antioxidants. The ‘citron journey’ is made to the historic Salò plant, where the precious citrus fruits are skilfully processed and the thin outer peel is removed and subjected to the distillation process, in ancient copper stills dating back to 1872. The characteristic yellow colour is given by safflower, a flower of the daisy family. Tassoni also continues to innovate its mixology line, remaining faithful to its tradition of excellence, with two more new creations to enrich its collection: La Biologica Lemonade and La Biologica Grapefruit Soda.

in antichi alambicchi in rame del 1872. Il caratteristico colore giallo è dato dal cartamo, fiore della famiglia delle margherite.

Inoltre, Tassoni continua a innovare anche la linea mixology,

rimanendo fedele alla sua tradizione di eccellenza, con ulteriori due nuove creazioni che arricchiscono la sua collezione: Limonata La Biologica e Pompelmo Soda La Biologica.

Nuovo vino della Tenuta Alois Lageder

A partire dal 2024, tutte le uve utilizzate per i vini della Tenuta Alois Lageder sono coltivate in modo biologico o biodinamico, comprese quelle provenienti dai vigneti di circa 60 partner viticoltori. Questo risultato segna un traguardo importante ed è il frutto di un processo che dura da ben vent’anni. Pertanto, tutti i vini della tenuta sono certificati biologici o biodinamici, con un’eccezione: Misto Mare. Per continuare a collaborare con nuovi viticoltori

New wine from the Alois Lageder Estate

As of 2024, all grapes used for the wines of the Alois Lageder Estate are cultivated organically or biodynamically, including those from the vineyards of around 60 winegrowing partners. This achievement marks an important milestone and is the result of a process that has lasted a good 20 years. Therefore, all wines from the estate are certified organic or biodynamic, with one exception: Misto Mare. To continue working with new winegrowers who are switching to

IGIENE AMBIENTI hygiene

Pavimentazioni affidabili, resistenti e sicure

Le cantine vinicole e le aziende del settore beverage necessitano di pavimentazioni robuste e durature, in grado di affrontare le sfide specifiche di questi ambienti di produzione. Sirec offre soluzioni avanzate in resina, klinker e gres porcellanato, per garantire prestazioni ottimali in ogni contesto lavorativo.

Flooring reliable, durable, and safe

Wineries and beverage production facilities require robust and long-lasting flooring solutions capable of withstanding the unique challenges of these environments. Sirec provides high-performance flooring in resin, klinker and porcelain stoneware, ensuring optimal performance in every operational setting. Resin flooring is specifically designed to resist chemicals and liquids used in beverage production, including detergents and food substances. The solutions include epoxy, polyurethane, and methacrylate systems, tailored to meet chemical and mechanical resistance, durability, safety and aesthetic requirements. Additionally, our anti-slip finishes enhance workplace safety by reducing the risk of accidents. Seamless, joint-free surfaces, with elastic cove based wall-to-floor connections, facilitate efficient cleaning and sanitation, optimizing workflow and minimizing downtime.

Le pavimentazioni in resina, adatte per resistere agli agenti chimici e ai liquidi utilizzati nel processo di produzione di bevande, compresi detergenti e sostanze alimentari, offrono diverse soluzioni, tra cui cicli epossidici, poliuretanici e metacrilici, per soddisfare le specifiche esigenze di resistenza chimica e meccanica, durabilità, sicurezza ed estetica. Inoltre, le finiture antiscivolo contribuiscono a mantenere un ambiente sicuro per i dipendenti,

With the support of in-house laboratory, each flooring system is fully customizable to meet the specific needs of our clients while ensuring compliance with the highest hygiene and quality standards in the industry. Sirec also provides a 10-year warranty, offering a secure and long-lasting investment.

riducendo i rischi di incidenti sul posto di lavoro. Le superfici continue senza giunti, con sgusci di collegamento pavimento/muro favoriscono la pulizia e la sanificazione, rendendo il lavoro più efficiente e riducendo i tempi di inattività. Con il supporto del laboratorio interno, ogni pavimen -

tazione è personalizzabile in base alle specifiche esigenze del cliente, assicurando soluzioni su misura che rispettano gli elevati standard di igiene e qualità del settore. Sirec offre anche una garanzia decennale sui suoi prodotti, per un investimento sicuro e duraturo

RICERCA APPLICATA applied research

Derivati del lievito

e sviluppo

dell’invecchiamento atipico nei vini

Un fenomeno che preoccupa il settore enologico è l’invecchiamento atipico (ATA), un difetto aromatico che comporta la comparsa di odori sgradevoli e la perdita rapida degli aromi varietali del vino. Questo difetto è causato dall’ossidazione dell’acido indolo-3-acetico (IAA), un importante ormone vegetale, in 2-amminoacetofenone (AAP), il responsabile del cattivo odore. Poiché gli YD spesso derivano da materiale vegetale, è possibile che contengano precursori dell’AAP, aumentando così il rischio di ATA nei vini prodotti con il loro utilizzo.

Per verificare questa ipotesi, uno studio condotto presso il C3A - Centro Agricoltura, Alimenti e Ambiente di San Michele all’Adige (TN) e pubblicato sulla rivista  OENO One (58, (2): 2024), ha analizzato 28 formulazioni commerciali di YD, valutando la presenza di composti legati all’AAP e il contenuto di aminoacidi. Dai risultati è emerso che diversi YD

Yeast derivatives and development of atypical aging in wines

Atypical aging (ATA) is a wine aroma defect arising from the oxidation of indole-3-acetic acid (IAA) to 2-aminoacetophenone (AAP). It entails the appearance of unpleasant odours as well as the rapid loss of varietal aromas. As IAA is one of the main plant hormones and YDs are often manufactured using material of plant origin, it can be assumed that AAP precursors are contained in those commercial formulations. If this is the case, the use of YDs could potentially increase the risk of obtaining ATA-tainted wines. To explore this hypothesis, in a work conducted at the C3A Center Agriculture Food Environment, in San Michele all’Adige (TN, Italy) and published in OENO One (58, (2): 2024), 28 YDs were screened for the presence of AAP-related compounds, as well as their amino acidic content. Since several ATA precursors were detected, fermentation experiments were carried out in which different amounts of YD were added to different grape musts. Interestingly, depending on the nature of the commercial formulation, AAP development was observed to be either enhanced or diminished. More specifically, as well as concentration of AAP and precursors, the presence of cell walls within the YDs seemed to have an influence on the development of this defect. Furthermore, as diammonium phosphate (DAP) is also used to provide grape must with N, the

contenevano precursori dell’ATA, portando i ricercatori a testare l’effetto di varie quantità di YD su mosti d’uva durante la fermentazione.

L’esperimento ha evidenziato che lo sviluppo di AAP variava in base alla

specifica formulazione commerciale degli YD utilizzati. Oltre alla concentrazione di AAP e dei suoi precursori, anche la presenza di pareti cellulari nei derivati del lievito sembra influenzare il rischio di ATA. Per comprendere meglio l’effetto dell’aggiunta di azoto al

Influenza dei derivati di lieviti non-Saccharomyces inattivati sul vino bianco

Un recente studio ha esplorato le caratteristiche dei lieviti non-Saccharomyces inattivati termicamente (TIYs) in una soluzione che simula il vino, mettendo in luce il rilascio di composti enologicamente rilevanti, insieme a differenti capacità di consumo di ossigeno e attività antiossidante. In questo contesto, una ricerca condotta dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università degli Studi di Firenze e pubblicata sulla rivista  Foods (13, (16): 2640, 2024), ha approfondito l’impatto dei TIYs derivati da diversi lieviti:  Saccharomycodes ludwigii (SL),  Metschnikowia pulcherrima (MP),  Torulaspora delbrueckii (TD) e  Saccharomyces cerevisiae (SC), quest’ultimo utilizzato come controllo, nel vino bianco.

L’applicazione di TIYs nel vino ha portato a un incremento della concentrazione di polisaccaridi rispetto ai vini non trattati, con SL-TIY che ha evidenziato i livelli più alti di rilascio. Inoltre, tutti i TIY, in particolare SL-TIY, hanno mostrato un miglioramento della stabilità proteica, riducendo la formazione di torbidità dovuta a stress termico. L’aggiunta di TIY ha influenzato positivamente anche i parametri cromatici, attraverso l’assorbimento di composti fenolici, contribuendo a prevenire il rischio di imbrunimento.

Un altro aspetto rilevante è stato l’effetto dei TIY sul profilo aromatico del vino, che ha subito modifiche significative in seguito al trattamento. Nel complesso, i risultati dimostrano che l’impiego di TIY nel processo

Impact of thermally non-Saccharomyces yeast derivatives on white wine

While a recent characterization of non-Saccharomyces thermally inactivated yeasts (TIYs) in a wine-like solution highlighted the release of oenologically relevant compounds and different oxygen consumption rates and antioxidant activity, in a study carried on at Department of Agriculture, Food, Environment and Forestry (DAGRI), University of Florence and published in Foods (13, (16): 2640, 2024) the impact of TIYs derived from Saccharomycodes ludwigii (SL), Metschnikowia pulcherrima (MP), Torulaspora delbrueckii (TD), and Saccharomyces cerevisiae (SC), as the reference strain, was evaluated in white wine. Wine treatment with TIYs resulted in an increase in polysaccharide concentration compared to the untreated wine, with SL-TIY exhibiting the highest release. Additionally, all TIYs, particularly SL-TIY, improved protein stability by reducing heat-induced haze

di vinificazione rappresenta una strategia efficace per migliorare la qualità e la stabilità del vino bianco.

formation. The addition of TIYs also demonstrated an effect on color parameters through phenolic compound adsorption, preventing potential browning phenomena. All TIYs significantly impacted the wine’s volatile profile. Overall, it was shown that an improvement in wine quality and stability may be obtained by using TIYs in the winemaking process.

Volatiloma del vino influenzato dai trattamenti di stabilizzazione tartarica

La formazione di cristalli di tartrato rappresenta la principale causa di sedimenti nei vini in bottiglia. Per prevenire questo fenomeno, i vini sono sottoposti a processi di stabilizzazione prima dell’imbottigliamento. Il metodo più diffuso è la stabilizzazione a freddo, che favorisce la precipitazione dei cristalli di tartrato, successivamente rimossi per eliminare gli ioni responsabili dell’instabilità. In alternativa, si possono utilizzare stabilizzatori enologici con effetto colloidale protettivo, che impediscono la formazione dei cristalli. Tra questi, i più comuni sono la carbossimetilcellulosa di sodio (CMC) e l’acido metatartarico. Tuttavia, entrambi presentano limiti: sono semisintetici e l’acido metatartarico, con il tempo, perde efficacia stabilizzante a causa della sua degradazione.

Uno studio condotto in Portogallo e pubblicato su Foods (13, (17): 2734, 2024) ha analizzato l’impatto della stabilizzazione a freddo, della CMC e dell’acido metatartarico sulla composizione

Wine volatilome affected by tartaric stabilization treatments

The primary cause of bottled wine sediment is tartrate crystal precipitation. To prevent this, wines undergo a stabilization process before bottling. The most commonly used method is cold stabilization, which induces the precipitation of tartrate crystals that are then removed, thereby eliminating the excess ions that cause instability in wine. Another approach to tartaric stabilization is using enological stabilizers with a colloid protective effect, which prevents the formation of tartrate crystals. The most commonly used tartaric stabilizers are sodium carboxymethylcellulose (CMC) and metatartaric acid. However, both have drawbacks: they are semi-synthetic products, and metatartaric acid degrades over time, losing its stabilizing effect.ù

A Portoguese study published in Foods (13, (17): 2734, 2024) aims to compare the effects of cold stabilization, stabilization with CMC, and metatartaric acid on the chemical composition, particularly the volatilome, of white, rose, and red wines. Cold stabilization significantly impacted the wine volatilome, especially in white and rose wines, by decreasing total alcohols and increasing total esters. It also reduced the color intensity of rose and red wines by lowering monomeric anthocyanins. In contrast, enological stabilizers had minimal impact on the wines’ phenolic composition, chromatic characteristics, and volatilome.

The sensory impact of cold stabilization is complex; it can potentially enhance the aroma of white and rose wines by increasing ester VOCs and decreasing higher alcohols, but it negatively affects the color of rose and red wines.

chimica, in particolare sul volatiloma, di vini bianchi, rosati e rossi. La stabilizzazione a freddo ha mostrato un effetto marcato sul volatiloma, in particolare nei vini bianchi e rosati, riducendo il contenuto di alcoli totali e aumentando quello degli esteri totali. Nei vini rosati e rossi, ha inoltre diminuito l’intensità del colore riducendo gli antociani monomerici. Al contrario, gli stabilizzatori enologici hanno avuto un impat-

to limitato sia sul volatiloma che sulle caratteristiche fenoliche e cromatiche dei vini.

Dal punto di vista sensoriale, l’effetto della stabilizzazione a freddo è complesso. Può migliorare l’aroma dei vini bianchi e rosati, grazie all’incremento dei composti organici volatili (VOC) esteri e alla riduzione degli alcoli superiori, ma può influire negativamente sul colore dei vini rosati e rossi.

LEGGI laws

Disposizioni nazionali riguardanti i vini dealcolati

Sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana Serie generale n. 36 del 13 febbraio 2025 è stato pubblicato il decreto 20 dicembre 2024 recante le Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (UE) n. 1308/2013 e successive modifiche ed integrazioni del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i vini dealcolati.

(…)

ritenuto necessario definire le modalità di produzione, detenzione, l’etichettatura delle cate-

gorie di prodotti vitivinicoli che possono essere sottoposte a un trattamento di dealcolazione totale o parziale; (…)

il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste decreta: Art. 1 Finalità

1. Conformemente alle modalità stabilite nel presente decreto è possibile ridurre parzialmente o totalmente il tenore alcolico dei vini, dei vini spumanti, dei vini spumanti di qualità,

National provisions concerning dealcoholised wines

The Official Gazette of the Italian Republic General Series No. 36 of 13 February 2025 published the National Provisions implementing Regulation (EU) No. 1308/2013 et seq. of the European Parliament and of the Council as regards dealcoholised wines.

(...)

deemed necessary to define the production, storage, labelling of the categories of grapevine products that may undergo a total or partial dealcoholisation treatment;

(...)

the Minister for Agriculture, Food Sovereignty and Forestry decrees: Article 1 Purpose

1. In accordance with the detailed rules laid down in this Decree, the alcohol content of wines, sparkling wines, quality sparkling wines,

dei vini spumanti di qualità di tipo aromatico, dei vini spumanti gassificati, dei vini frizzanti e dei vini frizzanti gassificati come definiti all’allegato VII, parte II del regolamento (UE) n. 1308/2013.

2. Ai sensi del regolamento (UE) n. 1308/2013, per le categorie di prodotti vitivinicoli di cui all’allegato VII, parte II, punto 1 e punti da 4 a 9, che sono stati sottoposti a un trattamento di dealcolazione conformemente all’allegato

quality aromatic sparkling wines, aerated sparkling wines, semi-sparkling wines and aerated semi-sparkling wines as defined in Part II of Annex VII to Regulation (EU) No 1308/2013 may be reduced partially or totally.

2. For the purposes of Regulation (EU) No 1308/2013, for the categories of grapevine products referred to in points 1 and 4 to 9 of Part II of Annex VII, which have undergone a dealcoholisation treatment in accordance with point E of Part I of Annex VIII

Modifica delle pratiche enologiche relative ai vini dealcolati

Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie L del 26 febbraio 2025 è stato pubblicato il Regolamento delegato (UE) 2025/405 della Commissione del 13 dicembre 2024 che modifica il regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le pratiche enologiche.

(…)

Il regolamento (UE) 2021/ 2117 del Parlamento europeo e del Consiglio ha modificato il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio. Nel contesto di tale modifica il vino dealcolizzato è stato aggiunto ai prodotti del settore

vitivinicolo elencati nell’allegato I, parte XII, del regolamento (UE) n. 1308/2013 e una nuova sezione E relativa ai processi di dealcolizzazione è stata aggiunta alle pratiche enologiche di cui all’allegato VIII, parte I, dello stesso regolamento.

Poiché il vino dealcolizzato è diventato un prodotto del settore vitivinicolo, le norme di produzione specifiche del settore vitivinicolo previste dall’allegato II, parte VI, del regolamento (UE) 2018/848 dovrebbero applicarsi alla produzione di vino dealcolizzato biologico.

A norma del regolamento (UE) 2018/848 il vino dealcolizzato non

può essere prodotto con metodi biologici. Conformemente all’allegato II, parte VI, del regolamento (UE) 2018/848, nessuno dei processi di dealcolizzazione elencati per il settore vitivinicolo nell’allegato VIII, parte I, sezione E, del regolamento (UE) n. 1308/2013 è autorizzato nella produzione biologica. L’allegato II, parte VI, punto 3.4, del regolamento (UE) 2018/848 stabilisce che eventuali modifiche per quanto riguarda le pratiche, i processi e i trattamenti enologici previsti dal regolamento (UE) n. 1308/2013 possono essere applicate nella vinificazione biologica solo in seguito all’inserimento di tali misure come con-

Amending oenological practices for dealcoholised wines

The Official Journal of the European Union L series of 26 February 2025 published the Commission Delegated Regulation (EU) 2025/405 of 13 December 2024 amending Regulation (EU) 2018/848 of the European Parliament and of the Council as regards oenological practices.

(…)

Regulation (EU) 2021/2117 of the European Parliament and of the Council has amended Regulation (EU) No 1308/2013 of the European Parliament and of the Council. In the context of that amendment, de-alcoholised wine has been added to the products of the wine sector listed in Part XII of Annex I to Regulation (EU) No 1308/2013 and a new Section E relating to de-alcoholisation processes has been added to the oenological practices laid down in Part I of Annex VIII to that Regulation.

Since de-alcoholised wine has become a product of the wine sector, specific production rules of the wine sector laid down in Part VI of Annex II to Regulation (EU) 2018/848 should apply to the production of organic de-alcoholised wine. Under Regulation (EU) 2018/848, de-alcoholised wine cannot be produced organically. Pursuant to Part VI of Annex II to Regulation

(EU) 2018/848, none of the de-alcoholisation processes listed for the wine sector in Section E of Part I of Annex VIII to Regulation (EU) No 1308/2013 are permitted for organic production. Point 3.4 of Part VI of Annex II to Regulation (EU) 2018/848 provides that any amendment concerning oenological practices, processes and treatments provided for in Regulation (EU) No 1308/2013 may apply to the organic production of wine only after those measures have been included as permitted in Part VI of Annex II to Regulation (EU)

MERCATI CONSUMI marketing

Il mercato globale del whisky supera i livelli pre-pandemia

Secondo una recente indagine pubblicata da Statista, si stima che nel 2024 il mercato globale del whisky raggiungerà un valore totale di 89 miliardi di dollari, segnando per la prima volta un ritorno ai livelli pre-pandemia e superando gli 86 miliardi registrati nel 2019. Le proiezioni indicano che il settore crescerà fino a 104 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, con un aumento

Global whisky market surpasses pre-pandemic levels

According to a recent survey published by Statista, the global whisky market is estimated to reach a total value of $89 billion in 2024, marking a return to pre-pandemic levels for the first time and surpassing the $86 billion recorded in 2019. The industry is projected to grow to $104 billion over the next five years, with an overall increase of 18% and a compound annual growth rate (CAGR) of 3.2%. This trend is also confirmed by social data: on Instagram alone, there are as many as 23 million posts featuring the hashtags #whisky or #whiskey. This market momentum, which also involves younger generations, can be attributed to the creative innovations and unique proposals developed by specialised companies. Distilleries are constantly seeking ideas and inspiration to appeal to

complessivo del 18% e un tasso di crescita annuale composto del 3,2%. Questa tendenza è confermata anche dai dati social: solo su Instagram si contano ben 23 milioni di post con gli hashtag #whisky o #whiskey.

Questo slancio del mercato, che coinvolge anche le nuove generazioni, è attribuibile alle innovazioni creative e alle proposte uniche ideate dalle aziende

specializzate. Le distillerie sono sempre alla ricerca di spunti o idee per attrarre un pubblico sempre più vasto, senza mai compromettere la qualità dei prodotti.

Principali tendenze del whisky nel 2025

Secondo il sito specializzato Verified Market Reports, sette sono le principali tendenze che caratterizzeranno il settore:

Premiumization: i consumatori mostrano un crescente interesse per prodotti premium, come whisky artigianali o invecchiati, apprezzati per le esperienze sensoriali uniche e memorabili che offrono.

Diversità di sapori: il boom delle distillerie artigianali ha ampliato l’uso di ingredienti e tecniche di produzione, offrendo una gamma sempre più ampia di distillati innovativi accanto alle varietà tradizionali.

Ready-to-Drink (RTD): i whisky pronti da bere stanno guadagnando popolarità grazie alla loro praticità, conquistando in particolare le nuove generazioni.

Cocktail al whisky: questo distillato di cereali sta emergendo come ingrediente versatile e ricco di

an ever-widening audience, all while maintaining the quality of their products.

Main whisky trends in 2025

According to the specialised website Verified Market Reports, there are seven key trends that will define the industry:

Premiumization: Consumers are showing a growing interest in premium products, such as craft or aged whiskies, prized for the unique and memorable sensory experiences they offer.

Diversity of Flavours: The boom in craft distilleries has expanded the use of ingredients and production techniques, offering an increasingly diverse range of innovative spirits alongside traditional varieties.

Ready-to-Drink (RTD): Ready-to-Drink whiskies are gaining popularity due to their convenience, particularly appealing to younger generations.

Whisky Cocktails: This grain distillate is emerging as a versatile ingredient rich in complexity, becoming increasingly central in modern mixology. Whisky Tourism: Interest is growing in immersive experiences within whisky-producing regions, with travellers eager to discover the culture and production processes behind the spirit.

Whisky in the Kitchen: Whisky is increasingly being used as a culinary ingredient to enhance the flavours of dishes, with chefs around the world exploring its creative potential.

Whisky as an Investment: Collectors and investors are focusing on rare and aged bottles, which are considered valuable not only as consumer goods but also as investment assets.

complessità, diventando sempre più centrale nella mixology moderna.

Turismo del whisky: cresce l’interesse per esperienze immersive nelle regioni di produzione di whisky, con viaggiatori desiderosi di scoprire la cultura e i processi produttivi che lo caratterizzano.

Whisky in cucina: il whisky è sempre più utilizzato come ingrediente culinario per esaltare i sapori dei piatti, con chef di tutto il mondo che ne esplorano le potenzialità creative.

Whisky come investimento: collezionisti e investitori puntano su bottiglie rare e invecchiate, considerate beni di valore oltre che di consumo.

Acque minerali italiane: export 2024 da incorniciare

In un contesto internazionale complesso e in un anno caratterizzato da un commercio globale non particolarmente brillante, l’industria alimentare italiana ha registrato una crescita significativa delle esportazioni, con un incremento dell’8,6% a fronte di un calo dello 0,4% dell’export complessivo del Paese. Un risultato di rilievo, ma all’interno di questo quadro generale spicca il comparto delle acque minerali, che ha segnato una crescita ancora più marcata, confermandosi al vertice dell’intero settore food & beverage nazionale.

Italian mineral waters: exports 2024 set a new benchmark

In a complex international context and a year marked by lackluster global trade, the Italian food industry recorded significant export growth, with an 8.6% increase compared to a 0.4% decline in the country’s overall exports. This is a notable achievement, but within this broader picture, the mineral water sector stands out with even more remarkable growth, reaffirming its leading position in the national food & beverage industry.

che un punto di riferimento per gli acquirenti internazionali ad alto potenziale, provenienti da Europa centrale, Benelux, Gran Bretagna e Scandinavia. Decisori e buyer con potere d’acquisto sono arrivati anche da Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Cina. L’interesse degli esperti ha riguardato non solo i vini tedeschi, ma l’intera gamma internazionale. Il 94% dei visitatori ha valutato la propria esperienza come un successo.

Innovazioni nell’industria degli alcolici

I due padiglioni espositivi ProSpirits e  Same but different sono stati tra i punti di forza della fiera. Circa 500 espositori provenienti da 53 Paesi hanno presentato un’ampia gamma di alcolici, dai marchi consolidati di whisky, gin, rum e tequila alle creazioni innovative di piccoli produttori, che hanno conquistato l’interesse dei visitatori. L’ampia offerta internazionale ha dato nuovo slancio all’industria, offrendo impulsi per il mercato.

ProWein is also a magnet for international, high-purchasing trade visitors from the central European sales markets Benelux, Great Britain, and Scandinavia. Decision-makers and buyers with purchasing power travelled from the USA, Japan, South Korea, and China. Branch experts showed great interest in German wines, but also in the entire international range. They gave ProWein top marks, with 94% rating their visit to the trade fair as successful.

Innovations in the spirits industry

The two exhibition halls ProSpirits and “same but different” were a highlight. Around 500 exhibitors from 53 countries presented a wide range of spirits here – from established whisky, gin, rum and tequila brands to unusual spirits creations from smaller producers, which were a hit with visitors. The wide range of spirits on offer, which was very international, created new momentum and provided impetus for the industry.

Innovations, trends and networking

The world economic forum of the wine and spirits industry in Düsseldorf already kicked off on the eve of ProWein with Meininger’s Wine Conference. At the trade fair itself a compact supporting program complemented the comprehensive ranges of international exhibitors. One new format was the ProWein Business Forum. This covered key topics such as sustainability, digitalisation and the future of wine

Innovazione, tendenze e networking

Il forum economico mondiale dell’industria del vino e degli alcolici ha preso il via già alla vigilia di ProWein con la conferenza sul vino di Meininger. Durante la fiera, un ricco programma di eventi ha affiancato l’offerta degli espositori internazionali. Tra le novità, il ProWein Business Forum, che ha affrontato temi chiave come sostenibilità, digitalizzazione e futuro del consumo di vino. Per tre giorni, esperti e leader del settore hanno

discusso sfide e opportunità, offrendo ai visitatori indicazioni su come plasmare il futuro dell’industria.

ProWein è anche un motore d’innovazione nel segmento no/ low alcohol. Tre anni fa ha lanciato con successo la mostra speciale ProWein Zero, e quest’anno ha ampliato l’iniziativa con 40 espositori internazionali e un’ampia area di degustazione curata da Mundus Vini, mettendo in evidenza la rapida crescita di questo segmento.

Un altro focus dell’edizione 2025 è stato l’abbinamento ci-

Crescita per Serena Wines 1881

Nel 2024, la storica azienda familiare di Conegliano ha raggiunto un fatturato di oltre 110 milioni di euro, segnando un incremento del +3% rispetto al

2023. Questo risultato consolida il ruolo di Serena Wines 1881 tra le realtà leader del territorio e come punto di riferimento internazionale nella produzione di Prosecco DOC e DOCG.

Fra i dati più rilevanti del bilancio 2024 spicca l’aumento dei volumi complessivi prodotti, che hanno raggiunto circa 425.000 ettolitri, con una crescita di quasi il +9% rispetto all’anno precedente. Di questi, 150.000 ettolitri sono stati destinati al segmento fusti. Ottime anche le performance delle bottiglie da 0,75 L, che hanno superato quota 30 milioni, registrando un incremento del +12% rispetto ai 26,8 milioni del 2023. La crescente domanda nei mercati Horeca e retail è stata soddisfatta anche dalla proposta delle bottiglie da 0,20 L, con 6,5 milioni di pezzi venduti.

Per quanto riguarda l’offerta di Champagne De Vilmont, il vo-

Growth for Serena Wines 1881

In 2024, the historic family-run business based in Conegliano achieved a turnover exceeding 110 million euros, reflecting a +3% increase compared to 2023. This result reaffirms the company’s status as a leading player in the region and a global reference point for the production of Prosecco DOC and DOCG. A standout highlight of the 2024 financial report was the increase in total production volumes, which reached approximately 425,000 hectolitres – an almost +9% rise compared to the previous year. Of this, 150,000 hectolitres were allocated to the keg segment. The performance of 0.75 L bottles was equally impressive, surpassing 30 million units, a +12% growth compared to the 26.8 million units recorded in 2023. Similarly, the 0.20 L bottle line saw strong demand in both Horeca and retail markets, with 6.5 million units sold.

lume si è attestato intorno alle 35.000 bottiglie vendute, mantenendo una strategia di posizionamento mirata a preservare l’esclusività di questo prodotto di nicchia.

Sul fronte delle esportazioni, il 2024 ha visto Serena Wines 1881 rafforzare la sua presenza globale, con una particolare attenzione all’Europa orientale e ai mercati asiatici, tra cui la Cina, grazie a una strategia mirata che coinvolge paesi chiave.

A dominare il podio dei prodotti più venduti sono stati i Prosecco DOC Extra Dry e Brut, seguiti dalla Gran Cuvée Extra Dry del marchio Serena 1881, una linea che rappresenta pienamente i valori della famiglia Serena e il forte legame con il territorio. Notevole anche la performance del Prosecco Rosé, che ha registrato 1,2 milioni di bottiglie vendute, segnando una crescita

Meanwhile, Champagne De Vilmont maintained stable sales, with approximately 35,000 bottles sold. This aligns with a strategic focus on preserving the exclusivity of this niche product. On the export side, 2024 saw Serena Wines 1881 further expand its global footprint, particularly in Eastern Europe and Asian markets, with targeted strategies focusing on key countries such as China.

AGENDA agenda

Nuova edizione di Summa alla tenuta Alois Lageder

Sabato 5 e domenica 6 aprile 2025, la Tenuta Alois Lageder riapre le sue porte per celebrare Summa, trasformando il piccolo borgo altoatesino di Magrè in un punto d’incontro per la scena vitivinicola internazionale.

L’evento ruota attorno a valori fondamentali come la qualità, l’agricoltura sostenibile (biologica, biodinamica o in conversione) e la passione per la sperimentazione. Summa 2025 vede la partecipazione di 112 viticoltori provenienti da otto paesi diversi. Tra i partecipanti italiani, per esempio, ci sono Cà La Bionda, Azienda Agricola Frank Cornelissen, Giulia Negri - Serra-

New edition of Summa at the Alois

denari, Barone Pizzini, Podversic Damijan, Tenuta delle Terre Nere e G.D. Vajra. Dalla zona di lingua tedesca, tra gli altri, sono presenti la cantina Dr. Bürklin-Wolf, Bernhard Huber, Franz Keller, Lichtenberger González, la cantina Rings, la cantina familiare Tement e Christian Tschida. Un’altra partecipazione importante è quella di Château Musar, azienda vinicola libanese.

Oltre alle degustazioni ai tavoli, dove i produttori presentano i loro vini, anche quest’anno Summa offre un programma variegato con degustazioni esclusive e la partecipazione di rinomati esperti del settore.

Lageder Estate

On Saturday 5 and Sunday 6 April 2025, the Alois Lageder Estate reopens its doors to celebrate Summa, transforming the small South Tyrolean village of Magrè into a meeting point for the international wine scene.

The event revolves around core values such as quality, sustainable agriculture (organic, biodynamic or in conversion) and a passion for experimentation. Summa 2025 sees the participation of 112 winegrowers from eight different countries. Italian participants include Cà La Bionda, Azienda Agricola Frank Cornelissen, Giulia NegriSerradenari, Barone Pizzini, Podversic Damijan, Tenuta delle Terre Nere and G.D. Vajra. From the German-speaking area, among others, are the Dr. Bürklin-Wolf winery, Bernhard Huber, Franz Keller, Lichtenberger González, the Rings winery, the Tement family winery and Christian

La cantina Heitlinger tiene un seminario tra le vigne sul tema “Droni nella viticoltura”, esplorando il potenziale e le sfide di questa tecnologia nella produzione del vino. Un altro momento saliente del programma sono le degustazioni verticali, in cui i produttori condivideranno la loro visione e le storie legate ai loro vini, offrendo un approfondimento unico sul loro lavoro e sulla loro filosofia.

A pranzo, i visitatori possono fare una pausa nei  Gastronomy Corners, dove hanno l’opportunità di gustare piatti sostenibili offerti dai food truck dei partner di Summa. La Vineria &

Tschida. Another important participation is that of Château Musar, a Lebanese winery. In addition to table tastings, where producers present their wines, this year Summa again offers a varied program with exclusive tastings and the participation of renowned wine experts.

The Heitlinger winery is holding a seminar among the vineyards on the topic of “Drones in Viticulture”, exploring the potential and challenges of this technology in wine production.

BIRRA & MALTO

Organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Tecnici della Birra e del Malto Rivista Fondata dal dr. Mario Baglia Bamberci
Archivio storico di Assobirra - Piazza di Vigevano dove nacque la Birra Peroni nel 1846

BIRRA & MALTO beer & malt

Il cambiamento climatico e il futuro delle materie prime agricole per la produzione di birra

Un decennio fa, in una fredda giornata di febbraio del 2015, a Washington D.C., l’allora senatore dell’Oklahoma James Inhofe si presentò al Senato con una palla di neve in mano, dichiarando che il cambiamento climatico causato dal riscaldamento globale è una “bufala” architettata da “teste d’uovo liberali nei labora-

tori scientifici”. Oggi, praticamente tutte le voci che negano il clima sono cadute nel silenzio perché ogni anno successivo a quel famoso discorso sulla “bufala” si è classificato tra i più caldi della Terra dal 1850, anno in cui sono iniziate le registrazioni. L’anno più caldo era stato il 2023, con una temperatura media globale

Climate change and the future of agricultural brewing raw materials

Not even a decade ago, on a cold February day in 2015, in Washington D.C., the then-Senator of Oklahoma, James Inhofe showed up on the Senate floor with a snowball in his hand, declaring that climate change caused by global warming is a “hoax” concocted by “liberal eggheads at science laboratories.” Fast forward to now, and virtually all climatedenying voices have fallen silent because every year following that famous “hoax” speech has ranked among the warmest on earth since 1850 when record keeping began. The hottest year to date was 2023 with the average global temperature 1.18 ° C above the 20th century average; and 2024 is on track to be hotter yet.

di 1,18°C superiore alla media del XX secolo; e il 2024 si è dimostrato ancora più caldo.

Gli scienziati di molte discipline stanno ora confermando che la Terra è già entrata in quella che alcuni chiamano “una mutilazione dell’albero della vita”, che si tradurrà nella sesta estinzione di massa della Terra, dopo la

Scientists from many disciplines are now confirming that the earth has already entered what some call “a mutilation of the tree of life,” which they predict will result in the earth’s sixth mass extinction – after the fifth one some 66 million years ago that killed off 78 percent of

Sovrapposizioni di punti caldi

Per la stabilità delle forniture di luppolo e orzo di fronte ai cambiamenti climatici è fondamentale il notevole grado di sovrapposizione tra le regioni di coltivazione delle due materie prime. La Baviera, ad esempio, è il principale produttore di orzo di qualità per la birra in Germania ed è anche la patria dell’Hallertau. Una situazione simile si riscontra nel Pacifico nord-occidentale degli Stati Uniti, dove si coltiva una parte significativa dell’orzo di qualità per la birra e dove si trova la Yakima Valley. Infine, in Australia, la coltivazione del luppolo si concentra negli stati meridionali della Tasmania e del Victoria; anche la maggior parte della produzione

di orzo australiano proviene dalle regioni meridionali del Paese. La Francia, potenza dell’orzo, produce invece solo una piccola quantità di luppolo, in Alsazia; Canada, Argentina e Danimarca non hanno quasi nessuna produzione di luppolo, ma la loro coltivazione di orzo è geograficamente concentrata. In Canada, la provincia di Alberta rappresenta circa i quattro quinti della produzione nazionale; in Argentina, le province di Buenos Aires, Santa Fe e Córdoba sono i centri di produzione di orzo del Paese. La Danimarca è un caso particolare, perché praticamente tutto il paese al di fuori dei centri urbani è un hot spot per l’orzo, motivo per cui la Danimarca produce quasi la stessa quantità

the largest producers, followed by Australia, Canada, Argentina, Denmark, and the United States.

Hot Spot Overlaps

di orzo degli Stati Uniti, un paese 300 volte più grande.

Correnti oceaniche: I fattori meteorologici chiave per i nostri punti caldi del luppolo e dell’orzo

Un fattore molto trascurato nel cambiamento del clima è il sistema di correnti, talvolta chiamato vortice, che circola negli

Crucial for the stability of hop and barley supplies in the face of climate change is the substantial degree of overlap between the cultivation regions for the two commodities. Bavaria, for instance, is Germany’s most important brewing-quality barley producer … and it is also home to the Hallertau. We find a similar situation in the Pacific Northwest of the United States, where a significant portion of that country’s brewingquality barley is cultivated … and where the Yakima Valley is located. Finally, in Australia, hop cultivation is concentrated in the southern states of Tasmania and Victoria; and the bulk of Australia’s barley production also comes from the southern portions of the country. The barley powerhouse France, on the other hand, produces only a tiny amount of hops, in Alsace; and Canada, Argentina, and Denmark have next to no hop production but their barley cultivation is geographically concentrated. In Canada, the Province of Alberta accounts for about four-fifths of the country’s production; and in Argentina, the provinces of Buenos Aires, Santa Fe, and Córdoba rank as that country’s barley centers. Denmark is a special case, because virtually the entire country outside its urban centers is a barley hot spot, which is why Denmark produces almost the same amount of barley as the United Sates, a country that is 300 times larger.

I vortici oceanici nel mondo - i principali indicatori meteorologici. Con il riscaldamento globale le loro oscillazioni cicliche stanno diventando più estreme. Wikipedia Public Domain./The world’s ocean “gyres” - the world’s key weather markers. With global warming, their cyclical oscillations are becoming more extreme. Credit: Wikipedia Public Domain.

Ocean Currents: The Key Weather Makers for our Hop and Barley Hotspots

A much-overlooked factor in the changing climate is the system of currents, sometimes called vortexes, that circulate in the world’s oceans. These are known as overturning circulations in the Atlantic, as oscillations in the Pacific,

Jessica Arrigoni di Framax ha confermato l’interesse riscontrato nei visitatori per le linee complete presentate e i macchinari per imbottigliamento, imbustamento e riempimento lattine, dalla depalettizzazione fino alla palettizzazione finale: “Oltre al pubblico nazionale, tra i nostri target di riferimento ci sono sicuramente i paesi nordici in cui abbiamo diversi clienti abituali. Il mercato estero si dimostra molto dinamico, il Made in Italy è un valore aggiunto riconosciuto e c’è molta fiducia nelle aziende italiane, specialmente nel Nord Europa, dove il contatto e lo sviluppo di proget-

ti dimostra l’interesse suscitato dalle proposte italiane”.

Federico Cavallin di Emma ha indicato che l’azienda ha puntato, in questa edizione della fiera, sulle macchine per riempimento di lattine, oltre che una macchina combinata per lattine e bottiglie. L’azienda vanta una forte esperienza nel settore delle lattine, su cui sono in grado di realizzare tutta la linea. “In questo particolare frangente storico, nel mercato della birra artigianale si nota sicuramente una lieve difficoltà soprattutto dei piccoli birrifici, mentre quelli che negli anni si sono strutturati cominciano ad

Jessica Arrigoni of Framax onfirmed the strong interest from visitors in their complete lines and machinery for bottling, bagging, and canning, covering the entire process from depalletizing to final palletization. “In addition to the national audience, our key target markets include the Nordic countries, where we have several longstanding clients. The international market is highly dynamic, and ‘Made in Italy’ remains a recognized added value. There is significant trust in Italian companies, especially in Northern Europe, where interest in Italian solutions is evident through ongoing project development and business relationships.”

Federico Cavallin of Emma highlighted that the company focused on can-filling machines at this year’s fair, along with a combined machine for both cans and bottles. The company has extensive experience

avere un mercato interessante. Il fermento del mercato lascia presagire scenari positivi, nonostante le difficoltà burocratiche che si riscontrano a livello nazionale”.

in the canning sector, offering complete production lines. “In the current market scenario, we are seeing some challenges for small craft breweries, while those that have structured themselves over the years are starting to gain a solid foothold. Despite the bureaucratic hurdles at the national level, the overall excitement in the market suggests positive future prospects.”

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