Città di Feltre
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ARCHEOLOGIA
ARTE, STORIA, CULTURA
IL TEMPO SOSPESO
Museo Civico, Testa di satiro, I sec. d.C.
Feltre è una stupenda città d’arte, collocata ai piedi di bellissime montagne incluse a pieno titolo fra le Dolomiti UNESCO (Sistema 3 - Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi e Vette Feltrine). Le Dolomiti sono state giudicate di valore universale per la loro utilità allo sviluppo delle scienze geologiche, per la loro generosa geodiversità, per il loro ruolo nel descrivere l’evoluzione della vita all’indomani di gravi periodi di crisi (estinzioni, eruzioni vulcaniche) e per le caratteristiche sceniche, estetiche e strutturali del paesaggio. Molti illustri studiosi di scienze geologiche ebbero i loro natali a Feltre; molti letterati, inventori, scienziati, medici, artisti, furono ispirati dalle tante bellezze che questi luoghi offrono. La città di Feltre visse i momenti di maggior fortuna quando seppe far valere al meglio la sua particolare posizione geografica che le permetteva di svolgere un ruolo di cerniera tra la montagna e la pianura. L’età romana fu sicuramente uno dei momenti più prosperi della storia di Feltre: la città si connotò come un importantissimo centro per l’approvvigionamento del legname e della lana che, via Piave, arrivavano fino alle città di pianura. Tale vitalità commerciale si riscontra nella fioritura delle associazioni dei fabri (costruttori), dendrophori (commercianti del legno) e centonari (produttori lanieri) più volte menzionati nelle testimonianze epigrafiche conservate al Museo Civico. Non è un caso che i fabri di Altino dedicarono una statua, la cui base è ancora conservata in museo, a un feltrino, Caio Firmio Rufino, e lo elessero loro patrono.
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FELTRE TRA LE DOLOMITI E LA PIANURA
Crediti fotografici: Archivio Soprintendenza Archeologia del Veneto, Padova (foto Storti; disegno L. Zega, su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, riproduzione vietata), Archivio fotografico Musei civici di Feltre; Diego Malvestio.
A cura dell’Assessorato al Turismo della Città di Feltre
Museo Civico di Feltre, iscrizioni retiche, III-II sec. a.C.
Feltre, definita da Plinio un oppidum raeticum, è una città millenaria fondata dalla popolazione preromana dei Reti. Divenuta municipium romano nel 39 a.C., la città vide un notevole accrescimento della sua importanza strategica e commerciale allorquando, nel I sec d.C., venne inserita nel tragitto della Via Claudia Augusta che collegava Altino al Danubio. Il suo territorio di giurisdizione era molto vasto e comprendeva tutta la Valsugana, il Primiero e l’attuale Feltrino fino probabilmente a Santa Giustina. La sua fioritura continuò per tutti i secoli della romanità, così come testimoniato dalle rilevanti attestazioni archeologiche ed epigrafiche che la riguardano. Tale situazione di relativa prosperità continuò fino al periodo tardoantico tanto che, ancora nel 526 d.C., il re ostrogoto Teodorico inviò una lettera ai possessores feltrini invitandoli a costruire una civitas in regione tridentina.
FELTRE NEI TEMPI ANTICHI
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ARCHEOLOGIA
Gli scavi svoltisi nell’area sottostante al piazzale del COSA Duomo di Feltre e nel Centro Storico dove sorge la cittaSI PUÒ della murata, hanno restituito centinaia di reperti, alcuni VEDERE ancora in studio, altri esposti al Museo Civico, ma tutti utili a definire la storia e le vicende di una importante Feltre romana. Il reperto certamente più significativo è una grande statua del II sec. d.C., che costituisce la più grande rappresentazione del dio della medicina di tutta l’Italia centro-settentrionale. Tale statua, rivenuta nel 1974, è dal 24 ottobre 2015 esposta nell’Oratorio dell’Annunziata. Sotto al piazzale del Duomo è inoltre accessibile al pubblico, un intero quartiere della città romana e medievale che mette in luce una serie di aspetti di rilevante importanza nell’ambito commerciale, abitativo e religioso. L’area archeologica di Feltre, scavata tra il 1970 e il 1976, è oggi, con i suoi 1000 mq di superficie visitabile, uno dei siti ipogei più grandi di tutto il Veneto.
IL TEMPO SOSPESO
Feltre ed il suo territorio sono stati teatro di accadimenti che hanno attraversato diverse migliaia di anni; gli esseri umani nel loro evolversi hanno interagito con questi territori lasciando tracce indelebili, ora conservate nei depositi, ora evidenziate da giochi di relazione fra il naturale e l’antropico, definendone le essenze paesaggistiche, comprese quelle legate a più recenti sviluppi. Sono diffuse le rovine, vestigia di tempi più o meno lungamente passati. La bellezza dei luoghi doveva essere evidente anche alle popolazioni che si succedettero nei secoli e che costruirono, ornarono e abitarono importanti architetture, immerse in un contesto ambientale di grande pregio.
Statua di Esculapio, II sec. d.C.
Veduta generale dell’area archeologica
per info e orari di visita dei luoghi descritti: www.feltre.info/orari