cinemazeronotizie_settembre 2012

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mensile di cultura cinematografica

Magic Mike, l’ormonale film di Soderbergh

Dal 21 settembre su tutti gli schermi italiani Cinemazero compreso

Dall’Asia al Latinoamerica

La Cine del web a confronto con la censura e Cuba vista da Minà

Leggere le immagini per scrivere di cinema Festeggia i 10 anni il concorso dedicato ad Alberto Farassino

Scuola e Didattica dell’Audiovisivo:un connubio perfetto Anticipazioni per l’anno scolastico 2012/2013

La terapia del cinema

In esclusiva il vice direttore del Giffoni Film Festival

Omaggio ad Anna Sten: troppo brava per essere diva Dal 6 al 13 ottobre 2012 alle Giornate del Cinema Muto

5 anni di Fondo per l’Audiovisivo del FVG Primo bilnacio del quinquennio 2007/2012

Sulla strada dell’anima del camionista

Iniziate le riprese del nuovo film di Alberto Fasulo distribuito dalla Tucker

Domani accadrà

Ovvero se non si va non si vede

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Settembre

Riparte a settembre una intensa stagione di tanto buon cinema Made in Italy

2012 numero 8 anno XXXII

Il cinema italiano ritorna a guardare la realtà

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Riparte a settembre una intensa stagione di tanto buon cinema Made in Italy

Andrea Crozzoli

Editoriale

Il cinema italiano ritorna a guardare la realtà A maggio di quest’anno le agenzie stampa battevano il comunicato: “La Regione Friuli ha bloccato l’erogazione dei fondi già previsti e stanziati per l’attività della Film Commission, bloccando di conseguenza il finanziamento destinato a Bella addormentata, il nuovo film di Marco Bellocchio che tratta del delicatissimo e controverso tema dell’eutanasia con riferimento anche all’odissea di Eluana Englaro.”, notizia ripresa e ‘commentata’ da tutta la stampa nazionale e internazionale. Ora, finalmente, esce alla 69ma Mostra del Cinema di Venezia, l’atteso Bella addormentata di Marco Bellocchio e dal 6 settembre sarà anche su tutti gli schermi compreso quello di Cinemazero. «Mi sono messo a scrivere una specie di farsa grottesca sul nostro Paese - ha dichiarato Bellocchio - però, ho ricevuto troppi dinieghi. Così mi è tornata in mente la storia di Eluana … della realtà ho conservato solo la cronologia: i sette giorni che vanno dal 3 febbraio, quando Eluana lasciò Lecco dove era ricoverata per raggiungere la casa di cura La Quiete di Udine, fino al 9 febbraio, quando la ragazza ha cessato la sua vita vegetativa. Mentre passano quei giorni, scanditi dalle televisioni di mezzo mondo, io racconto tre storie diverse...». Nel cast stellare ci sono Isabelle Huppert, Toni Servillo, Alba Rohrwacher, Pier Giorgio Bellocchio, Michele Riondino, Maya Sansa, Gianmarco Tognazzi, Brenno Marco Placido e Fabrizio Falco. Accanto al maestro riconosciuto, un giovane affermatissimo come Matteo Garrone che, attraverso Reality premiato al Festival del Cinema di Cannes, getta uno sguardo empatico sull’Italia smarrita di oggi. Ha un inizio folgorante il film di Garrone con un lungo, bellissimo piano sequenza che apre la storia di Luciano; parte attraversando in totale il panorama della città partenopea per finire sui cancelli del Grand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, una sorta di chiassosissima Disneyland kitsch per banchetti e feste nuziali. Donne enormi, strette in abiti da cerimonia con mariti altrettanto debordanti che mangiano e cantano con signorile volgarità. Non manca neppure l’ospite d’onore, il vincitore del Grande Fratello, coatto e borgataro, festeggiato come fosse San Gennaro. Nella mente gracile e confusa del protagonista, pescivendolo che arrotonda con piccole truffe, la più ambita aspirazione esistenziale è quella di partecipare alle selezioni per la prossima edizione del Grande Fratello. Cade in questa rete pervasiva mescolando i diversi piani del reale e dell’immaginario, in una discesa agli inferi che coinvolge la moglie, figli e parentado tutto. Una parabola di spaesamento e perdizione quella raccontata da Garrone, con vena a volte surreale ma sempre sarcastica, ipercolorata e ipertruccata, ridondante come nei cartoons ai quali il regista sembra far riferimento. Aldilà di ogni inqualificabile censura preventiva, di ogni ideologia politica, due film autoriali sull’Italia del terzo millennio assolutamente da non perdere!

In copertina: Isabelle Huppert protagonista del film Bella addormentata di Marco Bellocchio

cinemazeronotizie mensile di informazione cinematografica Settembre 2012, n. 08 anno XXXII Direttore Responsabile Andrea Crozzoli Comitato di redazione Piero Colussi Riccardo Costantini Sabatino Landi Tommaso Lessio Silvia Moras Maurizio Solidoro Collaboratori Lorenzo Codelli Luciano De Giusti Elisabetta Pieretto Direzione, redazione, amministrazione P.zza della Motta, 2 33170 Pordenone, Tel. 0434.520404 Fax 0434.522603 e-mail: cinemazero@cinemazero.it http//www.cinemazero.it Progetto grafico Patrizio A. De Mattio [DM+B&Associati] - Pn Impaginazione Tommaso Lessio Composizione e Fotoliti Cinemazero - Pn Pellicole e Stampa Grafiche Risma Roveredo in Piano Abbonamenti Italia E. 10,00 Estero E. 14,00 Registrazione Tribunale di Pordenone N. 168 del 3/6/1981 Questo periodico è iscritto alla Unione Italiana Stampa Periodica


Dal 21 settembre su tutti gli schermi italiani Cinemazero compreso

Ugo Brusaporco

Grande anteprima europea, sulla mitica Piazza Grande di Locarno, in una lunga serata del 65° Festival del Film, aperta da una strana e applaudita storia d’amore, firmata a quattro mani da Valerie Faris e Jonathan Dayton: Ruby Sparks, per Magic Mike, l'attesissimo nuovo film di Steven Soderbergh. Fondato sull'esperienza giovanile come spogliarellista del trentaduenne Channing Tatum, vita da film, visto che a 9 anni i genitori già lo avevano scaricato all’Accademia militare, e che poi sarebbe diventato, prima di essere qui protagonista del film, modello per Armani e Dolce&Gabbana, il film non si impone di essere un biopic, ma piuttosto il ritratto di un mondo, il nostro, dove il “tutto è lecito”, paventato da Ivan allo stupefatto Alioscia nei Karamazov, si è realizzato regalando la civiltà alla barbarie. È proprio Channing Tatum il Magic Mike del titolo, è la stella di uno spettacolo di spogliarello per donne che abbiano superato i 21 anni, si da’ da fare non solo come sex symbol di notte, ma di giorno fatica sui tetti da buon muratore, tutto per arrivare al suo sogno: aprirsi una bottega da falegname, costruire con le sue mani mobili di vero legno, ma i soldi non gli bastano, e le banche non danno fido a uno che si sbatte per crearsi un lavoro, e poi uno spogliarellista-muratore non ha le credenziali e le conoscenze politiche e finanziarie adeguate. La sua vita cambia quando sul cantiere incontra un giovane scontroso, subito nominato The Kid (Alex Pettyferr, anche lui modello per Burberry e Lauren). Magic Mike si prende cura di lui, lo porta a diventare una star dello spogliarello, ma il ragazzo di fronte ai soldi facili perde il senso della realtà, entra nel mondo dei trafficanti di droga e si sente onnipotente, finendo in grossi guai. Solo Magic Mike, l’amico ripudiato, proverà a salvarlo. E in questo sarà aiutato proprio dalla sorella di lui (la bellissima e intensa Cody Horn), di cui si è innamorato perché puzza di quel pulito di cui ha bisogno. Soderbergh guida la danza con sicurezza, esagera nelle coreografie e si innamora della superba interpretazione di uno straordinario, esplosivo e istrionico Matthew McConaughey, chiamato a recitare il ruolo del focoso e crudele padrone del locale in cui Mike si esibisce. Forse dovrebbe accorciare in montaggio qualche minuto, ma questo Magic Mike è uno spaccato impietoso di un mondo, quello degli Stati Uniti, dove proprio quel “tutto è lecito” trionfa. grazie all'irreversibile impoverimento culturale e sociale che il grande paese sta vivendo. Di certo lo sguardo di Soderbergh è impietoso nel dire dello spreco del sesso, del lavoro nero nei cantieri, degli adolescenti maschi incapaci di costruire un rapporto con le coetanee, della pochezza del linguaggio, meno che basico delle classi più povere, della facile diffusione della droga, del fallimento totale di un mondo legato al denaro. Quello che resta è il bisogno d'amore, il bisogno di costruire qualcosa con l'amore, un'illusione, forse, ma un'illusione permeata di speranza.

Le anteprime di settembre

Magic Mike, l’ormonale film di Soderbergh

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La Cina del web a confronto con la censura e Cuba vista da Minà

Riccardo Costantini

Pordenonelegge e Le voci dell'inchiesta

Dall'Asia al Latinoamerica Sessantaquattro anni fa un giovane ma già solido regista come Lizzani girava il suo documentario La muraglia cinese, uno dei primi film a raccontare bellezze e contraddizioni del “continente” cinese. Nella sua – splendida, appassionante come un romanzo - autobiografia Il mio lungo viaggio nel secolo breve, Lizzani racconta nel dettaglio le difficoltà burocratiche, organizzative, relazionali, il confronto con le maglie strette della censura, caratterizzanti il suo viaggio cinese, offrendo uno spaccato dettagliato del paese asiatico e delle sue problematicità. «Da tutto il materiale girato, non risulta chiara la contrapposizione tra una vecchia Cina e una nuova Cina», chiosa Lizzani. Certo, quella era la Cina di Mao, ma la continuità inquietante con molte pratiche di allora, il radicamento di un certo sistema culturale, ci invitano a guardare il gigante asiatico con occhi retrospettivi, a pensare che la riflessione di Lizzani sia ancora attuale. La realtà cinese contemporanea è stato uno dei temi di approfondimento delle ultime edizioni de Le voci dell'inchiesta: da film come Il bravo gatto prende i topi di Conversano e Grignaffini (David di Donatello), a libri come I cinesi non muoiono mai di Staglianò e il libro/denuncia sulla censura nell'era dei giochi olimpici cinesi Doppi giochi di Reale... Nella continuità di questo percorso, per pordenonelegge.it, converranno a Pordenone due giovani autori che ci racconteranno proprio quali siano gli elementi “secolarizzati” della Cina contemporanea e quelli di profonda innovazione, con le loro criticità. Ivan Franceschini (anche autore del documentario Dreamwok China, ovvero sogni e diritti di una nuova generazione nella fabbrica del mondo) e Consuelo Cannas racconteranno così nella mattinata di giovedì 20 settembre la Cina contemporanea, osservata da dentro e raccontata proprio attraverso il web. La Cina infatti, fra i molti fenomeni culturali che la caratterizzano, ha visto un esplosione verticale di internet e di relativa produzione costante di contenuti (testuali e audiovisivi), nonostante la presenza della censura: dal modesto inizio di 2.000 naviganti, ora ne conta più di 100 milioni. Il Governo ha ingaggiato una vera propria guerra cibernetica fatta di censure, controlli, restrizioni e arresti per mantenere lo status quo della nazione... Sempre sul fil rouge dello studio della continuità dei fenomeni storico/culturali, domenica 23 settembre lo scrittore e storico messicano Paco Ignacio Taibo II, già autore della più acclamata biografia su Ernesto Che Guevara (Senza perdere la tenerezza), si confronterà con Gianni Minà, editore e direttore della rivista Latinoamerica, sul rinascimento che l'America Latina sta vivendo proprio nel momento della crisi dell'Occidente e del Nord del mondo. Taibo, che presenta in Italia il suo ultimo libro Alamo, una rilettura critica di uno degli episodi più controversi delle guerre che segnarono la nascita degli Stati Uniti d’America, sottolinea sarcastico che "la storia non può essere appresa a Hollywood o nelle agenzie di rating". Gianni Minà, vincitore del Premio Luchetta 2011 per il giornalismo di impegno civile, presenterà a sua volta, nello stesso giorno, il suo nuovo film documentario in 2 parti Cuba nell'epoca di Obama che, dopo il successo alle scorse Giornate degli Autori della Mostra del cinema veneziana, ha avuto quest'anno una menzione speciale ai Nastri d'Argento, riconoscimento che gli sarà consegnato da Laura Delli Colli, del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici, proprio nella SalaGrande di Cinemazero. Il film è basato, nella prima parte, su un viaggio di mille chilometri, da L'Avana alla base nordamericana di Guantanamo e, nella seconda, in un itinerario inedito nelle scuole di elite dell'isola, da quella di medicina per gli studenti di Paesi dove non esiste la sanità pubblica, a quella di cinema, dove insegna il Nobel per la letteratura Gabriel Garcia Marquez, a quella di balletto che forma le étoile dei più prestigiosi teatri del mondo. Un film inedito e controcorrente, nella stessa ottica del dibattito fra Paco Ignacio Taibo II e Gianni Minà.


Festeggia i 10 anni il concorso dedicato ad Alberto Farassino

Giorgio Placereani

Come, di già? Di già! Compie dieci anni “Scrivere di cinema”, il premio di scrittura per recensioni cinematografiche destinato agli studenti delle superiori e agli “under 28”, promosso da Cinemazero, pordenonelegge.it. Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e MYmovies.it. Come dire che in questo periodo circa 8.000 recensioni sono passate sotto la lente dell'impegnativo scrutinio, condotto in prima istanza dall'équipe coordinatrice e poi dalla giuria (della quale ha fatto parte negli anni tutta una serie di importanti critici cinematografici). Una recensione ha due intendimenti. Il primo è quello di fornire quegli elementi informativi e di contestualizzazione che in un saggio si potrebbero dare per scontati (attenzione al condizionale!); il secondo è quello di offrire, non una “guida” alla lettura in senso didattico-autoritario, bensì un suggerimento, un percorso possibile, un'ipotesi di lettura (sperabilmente non peregrina) che ne favorisca la fruizione. Se è vero che qualsiasi film, anche il più superficiale, consente un discorso che scavi al di sotto della superficie, questo è il compito del recensore. Ora, un perfetto esempio di tutto quello che dev'essere una recensione lo troviamo nell'opera di Alberto Farassino, sia sui quotidiani che, in seguito, sul web. Per questo motivo, nonché per il lungo rapporto di amicizia che il critico mantenne con Cinemazero, il premio del concorso è intitolato a lui. Nel decennale del concorso, Cinemazero rende omaggio a Farassino con una proposta originale. Le carte del critico milanese comprendono una lista dei suoi dieci “film del cuore”. Non è un'impossibile graduatoria d'importanza (basta dire che non c'è un Godard, mentre Farassino aveva scritto un magnifico “Castoro” su quest'autore); è una scelta personale di amori. Cinemazero propone agli spettatori una full immersion in questa lista. Giovedì 13 settembre sarà proiettato a Cinemazero in SalaGrance Berlinguer ti voglio bene diretto da Giuseppe Bertolucci e interpretato da Roberto Benigni. Non è solo il suo debutto al cinema dopo l'esplosione tv di Onda libera; è anche il suo miglior film: perché è qui che Benigni (accanto a un'inedita e memorabile Alida Valli) portò tutta la carica anarchica del suo personaggio toscanaccio di Mario Cioni, via via ammorbidita e, se si può dire, zuccherata nella fortunatissima carriera seguente. Gli altri nove film saranno tutti disponibili in DVD presso la Mediateca, e sono: l'ammirevole Riso amaro di Giuseppe De Santis (il vero gran “De” del neorealismo, se possiamo dirlo); Dov'è la casa del mio amico? di Abbas Kiarostami, il film che fa innamorare per sempre del cinema iraniano; il delizioso Gli uomini, che mascalzoni... di Mario Camerini, equivoci e dispetti d'amore in un'Italia 1932 che si scopre affluente; L'orgoglio degli Amberson di Orson Welles, film elegiaco e definitivo, “grande romanzo americano” sul mutamento e sulla sconfitta; Tucker, un uomo e il suo sogno di F.F. Coppola, ovvero il sogno e l'energia sconfinata; L'ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese (vederlo possibilmente in originale!); La finestra sul cortile, il film quintessenziale di Hitchcock; e infine Tristana di Buñuel, dove il suo tema del feticismo trova l'illustrazione perfetta. Sono dieci film imprescindibili, dedicati in primo luogo ai giovani, che aprono gli occhi sul cinema, e ne allargano la visuale. Pienamente in linea quindi con lo spirito del concorso.

Scrivere di Cinema

Leggere le immagini per scrivere di cinema


Anticipazioni per l’anno scolastico 2012/2013

Silvia Moras

Scuola&Didattica 2012/2013

Scuola e Didattica dell’Audiovisivo: un connubio perfetto Dopo i risultati positivi ottenuti negli ultimi anni, l’intenzione per il nuovo anno scolastico è quella di incrementare soprattutto la realizzazione di progetti didattici straordinari capaci di consolidare, da un lato l’aspetto sperimentale che rende la Mediateca Pordenone di Cinemazero un punto di riferimento a livello nazionale per la didattica degli audiovisivi, dall’altro lo stretto legame con il territorio. Cinemazero, forte dell'accredito del Ministero dell'Istruzione, propone da dieci una serie di laboratori mirati a soddisfare le scuole di ogni ordine e grado. Grazie alla delibera regionale, le scuole annualmente possono accedere ai fondi stanziati per l'educazione al linguaggio cinematografico e audiovisivo; a questi si aggiunge anche il sostegno economico per alcune attività laboratoriali da parte Comune di Pordenone. La ricca offerta formativa della Mediateca Pordenone di Cinemazero legata alla didattica degli audiovisivi e nuovi media vanta numerosi laboratori: alle storiche proposte (Laboratorio Méliès, MappaScuola, Fotofiaba, Videoritratto, Ti racconto una storia, Scatta il fotoromanzo, BookTrailer, Dentro lo sguardo, La piccola bottega dei generi,.. per Scrivere di cinema, Videoclippando, SpotMarket: immagini da vendere, Tg in classe, AnimAzione!, Blog on line, Il giornale on line e Note in pellicola) se ne aggiungono delle nuove, sottolineando ancor di più l’importanza del rapporto tra il “Sapere” e il “Saper fare”: Animiamo l’inanimato (Laboratorio di Stop Motion), Costruiamo un documentario (le tappe per realizzare un documentario), Storia per immagini (diverse epoche storiche con gli occhi del cinema), Trasposizioni a confronto (un percorso per scoprire il rapporto tra letteratura e Cinema), Un film a fumetti (creare il proprio film giocando di fantasia con il fumetto), Ombre magiche (costruire riciclando un teatrino d’ombre cinesi), LegalityCoop (educare alla legalità creando spot di sensibilizzazione), Green (R)evolution (utilizzare l’audiovisivo per la comunicazione ambientale) e Cinema e Arte. In modo da favorire un'adeguata programmazione degli interventi didattici, è stata organizzata una presentazione del nuovo piano di offerta formativa nell’ambito degli audiovisivi della Mediateca Pordenone di Cinemazero per l’A.Sc. 2012/2013: mercoledì 5 settembre 2012, alle ore 17.00, presso la Saletta Incontri dell'ex Convento di San Francesco. Ospite d’eccezione: Manlio Castagna, sceneggiatore, regista, studioso di semiologia degli audiovisivi e vicedirettore del Giffoni Film Festival, che presenterà il suo libro “Pronto soccorso cinematografico per cuori infranti”, oltre che accennare alla sua esperienza legata al più importante festival di cinema per ragazzi. Il volume, con presentazione di Pupi Avati, Sergio Castellitto, Claudia Gerini e Filippo Timi, propone degli originali “rimedi” cinematografici al mal d’amore con taglio ironico, ma con sguardo scientifico e competente. Ogni mal d’amore ha la sua cura, ogni ammaccatura del cuore può essere sistemata da un buon film che ti indica la strada più efficace per guarire. Dove falliscono le parole consolatorie dei parenti, i consigli pieni di buone intenzioni degli amici e il rimuginare della mente, c’è il trionfo del cinema. Dopo l’incontro con Manlio Castagna seguirà l’illustrazione e la consegna agli insegnanti presenti della nuova guida ai laboratori, quest’anno su una speciale chiavetta USB contenente anche la versione aggiornata del Catalogo tematico dei film della Mediateca di Pordenone: un utile e prezioso strumento, pensato proprio per gli insegnanti e per agevolare la loro attività di programmazione didattica. A seguire buffet in Mediateca. Tutti i dettagli sui laboratori li trovate su www.mediateca.cinemazero.it


In esclusiva il vice direttore del Giffoni Film Festival

Per saperne di più e consigli quotidiani di cinema vai su www.facebook.com/manliocastagna

Manlio Castagna

Il cinema fa bene. il cinema può essere una terapia. Quanti di noi guardano un film in quel particolare momento della propria vita e di colpo trovano delle risposte? O semplicemente sentono salire la temperatura sul proprio termometro emotivo? Il concept che sta alla base del libro Pronto soccorso cinematografico per cuori infranti (edizioni Il punto di Incontro) è che i film, oltre a intrattenere e far riflettere, possono avere un’altra funzione straordinaria: guarirci! Le storie che lo schermo (piccolo o grande che sia) ci propone tengono compagnia alle nostre solitudini e possono “curare” quasi tutte le nostre affezioni psicologiche. I film sono come delle torce che fanno luce nelle stanze incasinate della nostra mente, delle nostre emozioni. Tutto sta a cercare la “torcia” giusta, quella che ha l’esatta potenza e il perfetto fascio luminoso per far chiarezza dentro di noi. Pronto soccorso cinematografico per cuori infranti non è propriamente un saggio, né un manuale: è piuttosto un “prontuario”. Una guida per trovare la giusta “medicina” in quel preciso momento e per quel piccolo grande disturbo che rende i nostri giorni meno sereni. E’ il lettino dello psicologo, dove quell’infinito repertorio di tipologie umane e pezzi di vita raccontati dal cinema, stimola il nostro vissuto a uscire allo scoperto e a cercare il confronto, il dubbio e la soluzione. Come sostiene lo psicoterapeuta americano Gary Solomon: “i consigli giusti e più efficaci per affrontare la vita quotidiana li possiamo ricevere dai film”. Per mia esperienza ho visto che dove falliscono le parole consolatorie dei parenti, i consigli pieni di buone intenzioni degli amici e il rimuginare continuo della mente, c’è invece il “trionfo del cinema”. il libro propone con taglio ironico le ricette per guarire dalle svariate pene a cui l’amore a volte ci condanna. Dalla difficoltà di lasciare all’essere abbandonati, dalla ferita inferta dalla scappatella di un tuo partner alla paura di lasciarsi andare ad una nuova relazione, dalla difficoltà dovute alla propria timidezza ai disagi per la storia con una persona molto più giovane: per ogni sintomatologia le schede del libro ci offrono la giusta cura a base di cinema con tanto di posologia, avvertenze e principio attivo. Vuoi dimenticare la persona che ti ha fatto soffrire? Guarda Se mi lascio ti cancello e scopri come puoi farlo. Il matrimonio sta diventando più opprimente di un piccolo ascensore fermo tra il secondo e il terzo piano di un brutto edificio? Prendi una boccata d’aria fresca seguendo la fuga di Rosalba in Pani e tupani. La vita è stata dura con te e hai perso fiducia nell’amore? Recupera la speranza con Paura d’amare con Al pacino e Michelle Pfeiffer! 70 film per scoprire quanto i film facciano bene. Anche al cuore. A presentare il libro quattro interventi di altrettante personalità di spicco del mondo del cinema italiano. PUPI AVATI: Sono tanti i film che diagnostici motivando l’indicazione con una competenza e una sensibilità che ti fanno davvero onore. Ti auguro che siano in tanti quelli che ricorreranno alle tue indicazioni che, tra l’altro, prescrivono solo bellissimi film. SERGIO CASTELLITTO: lenire, leccarsi una ferita, imparare a difendersi meglio da un dolore, in questo si, un film può aiutarci. Perché accada è necessario che lo spettatore accetti la sfida di un coinvolgimento che lo metta "in pericolo". FILIPPO TIMI: la cosa per me davvero terapeutica sono le immagini, la loro potenza, anche scollegata alla storia, ci sono immagini di certi film che in passato mi hanno parlato direttamente o indirettamente al cuore, al cervello, al mio inconscio. CLAUDIA GERINI: Un film è sempre terapia, perché ci porta via, in un mondo diverso, perché ci stimola a riflettere ,a ridere della vita, delle nostre debolezze o, magari a soffrire e a sentirci meno soli... Un film ci può suggerire soluzioni o idee a cui non avremmo osato pensare.

Pronto soccorso cinematografico

La terapia del cinema


Dal 6 al 13 ottobre 2012 alle Giornate del Cinema Muto

Giuliana Puppin

Le giornate del cinema muto

Omaggio ad Anna Sten: troppo brava per essere diva Il festival celebra anche il bicentenario di Dickens e presenta in anteprima il ritrovato Robinson Crusoe di Méliès. Per gli eventi orchestrali, Greta Garbo, Marion Davies e La passione di Giovanna d’Arco di Dryer al Duomo

“Love is a growing, or full constant light, And his first minute, after noon, is night.” Ovvero: l’amore è una luce crescente o costante, e il suo primo minuto dopo mezzogiorno è notte. Il senso di quelli che sono fra i versi più noti del poeta inglese John Donne ritorna, benché in tutt’altro contesto, nelle parole del direttore delle Giornate del Cinema Muto, David Robinson, che presentando la 31a edizione (Pordenone, 6-13 ottobre) ha affermato: “Se un festival non si migliora di volta in volta vuol dire che peggiora e - ha aggiunto - sono sicuro che il programma di quest’anno è fra i migliori di sempre”. Le Giornate, dunque, brillano ancora di “luce crescente”, nonostante la crisi e la riduzione dei finanziamenti, che certo qualche conseguenza l’hanno avuta e l’avranno nell’organizzazione dell’evento ma ancora non hanno intaccato la qualità della proposta cinematografica. Nel ricco cartellone 2012 spiccano gli eventi orchestrali: in apertura, la commedia di King Vidor The Patsy, con Marion Davies, presentata con la partitura di Maud Nelissen; in chiusura, A Woman of Affairs di Clarence Brown, con Greta Garbo e John Gilbert e con la partitura di Carl Davis eseguita per la prima volta dal vivo. Entrambi i film saranno accompagnati dalla FVG Mitteleuropa Orchestra e il secondo sarà riproposto domenica 14 ottobre all’interno della stagione musicale del Teatro Verdi. Un terzo evento musicale, in programma il 10 ottobre, è il capolavoro di Carl Theodor Dreyer, La passione di Giovanna d’Arco, eccezionalmente presentato nel Duomo di San Marco in occasione del seicentesimo anniversario della nascita della pulzella d’Orléans, con la partitura di Touve Ratovondrahety eseguita dal Coro e Orchestra San Marco di Pordenone. Si celebrerà anche il bicentenario di Charles Dickens (1812-1870) con un’ampia rassegna di film muti tratti dalle sue opere e con la mostra “Charles Dickens in Italia”, curata da Laura Minici Zotti e realizzata in collaborazione con il Museo del Precinema di Padova. Dalla Francia arriveranno due anteprime mondiali: il ritrovato Robinson Crusoe a colori di Méliès, del 1902, e il Phono-Cinéma-Théâtre, meraviglia tecnologica e grande attrazione dell'Esposizione di Parigi del 1900. Grazie a uno storico restauro realizzato da Cinémathèque Française e Gaumont Pathé in collaborazione con Lobster Films, sono stati recuperati 34 dei 41 film originali dello spettacolo, che ci consentirà di rivedere a distanza di oltre un secolo, in movimento e a colori, i protagonisti della scena teatrale della Belle Époque. Fra i talenti da riscoprire, quello di Anna Sten (1906-1993, nata in Ucraina col nome di Anna Petrovna Fesak), una delle grandi attrici del cinema mondiale, oltre che una delle più belle, oggi ingiustamente dimenticata. Padrona di una vasta gamma recitativa grazie alla quale spaziava dalla commedia al dramma, dopo essersi guadagnata la fama internazionale in Unione Sovietica era approdata in Germania, dove fu “rapita” dal produttore americano William Goldwyn, determinato a fare di lei la nuova Garbo. Ma nonostante la gigantesca campagna pubblicitaria messa in piedi da Goldwyn, la carriera hollywoodiana della Sten non decollò. Era arrivato il sonoro e certamente le fu d’ostacolo l’accento, più marcato di quello della Garbo o della Dietrich, ma un ruolo determinante lo ebbe la sua personalità, il suo essere attrice per vocazione, poco portata al divismo e anzi pronta ad annullarsi per incarnare al meglio i suoi personaggi. Rimase a Hollywood, diventando uno dei membri più amati della comunità, ma non fu mai una stella in senso convenzionale. La retrospettiva dei film muti della Sten include il suo debutto, la commedia di Boris Barnet Devushka s korobkoi (La ragazza con la cappelliera, 1927); Belyj oryol (L’aquila bianca, 1928) di Protazanov; il riscoperto Moy Syn (Mio figlio, 1928) di Yevgeni Chervyakov, creduto perduto per ottant’anni e presentato in prima internazionale; e l’ultimo film muto da lei girato, Lohnbuchhalter Kremke (1930) di Marie Harder. Quanto al confronto con la Garbo, le Giornate offrono l’opportunità di una competizione, seppure a distanza, con la diva svedese, protagonista non solo dell’evento di chiusura, A Woman of Affairs, ma anche – insieme ad Asta Nielsen – di Die Freudlose Gasse (La via senza gioia), capolavoro di Georg Wilhelm Pabst proposto nella rassegna pluriennale del “Canone rivisitato”.


Primo bilancio del quinquennio 2007-2012

Paolo Vidali

Oltre 100 progetti finanziati, più di 60 realizzati e una ventina ancora in sviluppo, quasi 50 borse di studio per la formazione erogate nel corso di 5 anni di attività. Moltissimi i premi vinti nei più importanti Festival del Cinema, a livello nazionale e internazionale, come il Pardo d’oro Cineasti del presente assegnato a L’estate di Giacomo di Alessandro Comodin, prodotto dalla Faber Film di Sesto al Reghena e distribuito dalla Tucker Film, o la menzione speciale del Premio Solinas per il documentario Babel blu, oppure il Nastro d’Argento 2011 vinto dal cortometraggio Habibi del triestino Davide Del Degan. Senza contare, nel prossimo autunno, l’avvio delle riprese del primo lungometraggio interamente made in FVG del giovane regista Matteo Oleotto, Zoran,il mio nipote scemo, prodotto dalla Transmedia di Gorizia, e che avrà come protagonista Giuseppe Battiston. Questi sono solamente alcuni dei numeri e dei risultati che mostrano quanto realizzato dal Fondo per l’Audiovisivo del Fvg a partire dalla sua nascita, nel 2007, e che sono stati ampiamente illustrati in una giornata tutta dedicata al cinema regionale che ha avuto luogo venerdì 6 luglio presso il Centro per le Arti Visive/Visionario di Udine. L’evento si è aperto con la presentazione, a cura di Monica Carretero Montero (Audiovisual SGR), del Media Production Guarantee Fund, il nuovo fondo creato dall’Unione Europea per agevolare l'accesso del settore audiovisivo al credito bancario, e che ha visto la partecipazione di alcuni rappresentanti delle banche che operano in regione. A seguire, la presentazione dell’associazione Giovani Produttori Cinematografici a cura di Martha Capello ed il pitching (una breve presentazione pubblica di 3 minuti al massimo) delle imprese locali ed una serie di incontri one-to-one prestabiliti tra le stesse aziende e i professionisti dell’audiovisivo che operano sul territorio. A chiudere la giornata la presentazione del catalogo 2007/2012 dei lavori finanziati, e un bilancio di quanto fatto in questi 5 anni di attività. Lo scopo è stato quello di offrire una panoramica del settore, e favorire (perché no) la nascita di nuove collaborazioni sul territorio. Finanziato dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia, il Fondo si pone come obiettivo principale quello di favorire la crescita e il potenziamento delle imprese che operano nel settore della produzione audiovisiva, nonché di contribuire alla qualificazione delle relative risorse professionali. Dal 2011, una modifica alla legge regionale 21/2006 ne ha affidato la gestione all’Associazione Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e non più alla Film Commission FVG. Un cambio formale che non ha modificato l’attività e il funzionamento del Fondo. Attraverso l’istituzione di più Bandi nel corso dell’anno, l’Amministrazione Regionale, tramite l’associazione, concede contributi a professionisti e a imprese di produzione indipendenti aventi sede in regione per la formazione, lo sviluppo di progetti e la distribuzione di prodotti audiovisivi destinati al mercato regionale, nazionale e internazionale. Accanto all’ordinaria attività di sostegno finanziario, il Fondo organizza nel corso dell’anno alcuni eventi finalizzati allo sviluppo dell’industria audiovisiva regionale. L’obiettivo è quello di offrire, da un lato, nuove opportunità di tipo formativo, dall’altro, occasioni d’incontro con professionisti del cinema provenienti da tutto il mondo. Tra gli eventi principali vanno ricordati When East Meets West e Ties That Bind. Il primo, che si svolge a gennaio nell’ambito del Trieste Film Festival, è uno dei principali incontri di co-produzione tra industrie cinematografiche dell’Europa Orientale e Occidentale, e riunisce ogni anno alcuni dei principali rappresentanti dell’industria cinematografica europea. Ties That Bind, invece, in programma in primavera a Udine durante il Far East Film Festival e a Busan (Corea del Sud) in autunno, è un workshop residenziale dedicato a produttori cinematografici provenienti da paesi asiatici ed europei, ed è sostenuto dal programma dell’Unione Europea Media Mundus.

Ciinque anni di Fondo per l’Audiovisivo

5 anni di Fondo per l’Audiovisivo del FVG


Iniziate le riprese del nuovo film di Alberto Fasulo distribuito dalla Tucker

Alberto Fasulo

TIR-Corridoio 5

Sulla strada dell’anima del camionista L’idea del film nasce qualche anno fa dopo un viaggio di ritorno disperato a casa che feci durante uno sciopero generale dei mezzi pubblici. Per arrivare in tempo dovetti buttarmi di Il ve non con ro viaggio di s notte in autostrada chiedendo passaggi alla coperta siste ne gente in transito. Così ebbi modo di entrare nell’universo del ma nell l cercare nuo ve terre 'avere n , uovi oc camionista. Nel frattempo sono accadute molte cose sia fuori chi. Marce l Prou st (18 che dentro di me. Il cambiamento più grande è che sono diven71–19 22) tato padre ... Questa mia nuova condizione mi ha portato a riflettere sull'esperienza di quella notte in autostrada e in particolare sul paradosso del lavoro di camionista, un lavoro che ti porta lontano centinaia se non migliaia di chilometri dalle persone care per le quali, in fondo, stai lavorando. Mi interessa raccontare come il camionista affronta questa lontananza da casa e alle volte anche da se stesso, con quale spirito, con quale filosofia di vita, con quali distrazioni. In altre parole, vorrei scoprire come il camionista affronta la solitudine, come la rielabora, come combatte i suoi agguati, quali sono le sue armi per tenere lontana la nostalgia (dal greco nostos=ritorno. Letteralmente “desiderio di ritorno”. Odissea). In particolare, mi piacerebbe esplorare le derive a cui può portare la solitudine nella sfera dell'identità. Quasi tutti i camionisti, infatti, non solo hanno uno pseudonimo, ma spesso nascondono una doppia vita, se non addirittura una identità multipla: una in casa, una lungo il viaggio, una al punto di consegna della merce, una alla radio, una su internet, ecc. Mi piacerebbe scoprire come convivono queste identità, una accanto all'altra ... Il concetto di identità fluida e dinamica che vorrei esplorare è legato anche al territorio in cui si svolge la mia indagine: l'Europa, intesa non solo come area geografica ma anche e soprattutto come paesaggio umano in piena evoluzione. Percorrere il cammino che compie il sole dal momento in cui sorge a est, al momento in cui si posa, a ovest. Toccando i confini orientali dell'Europa (Ucraina) per raggiungere quelli occidentali (Portogallo/Oceano Atlantico) ... cercherò di captare il movimento di un continente proprio nel momento in cui sta ridefinendo le proprie coordinate identitarie (geografiche, politiche, sociali, economiche) ... TIR è un film documentario che nasce dalla mia esperienza di vuoto, di figlio e oggi di genitore. Raccontare l’odierna condizione umana di un camionista credo che sarà rivelante per molti poiché sento sempre di più che le persone sono costrette a scegliere tra carriera professionale e famiglia ... La cabina del camion per un camionista non è solamente la propria casa personale ma Per seguire la lavorazione è anche il proprio luogo di lavoro, di svago, dove preparare il pasto, dove del film vai su pensare e risolvere la solitudine e ogni sentimento che vive. È come una http://tirilfilm.tu camera iperbarica di protezione e allo stesso tempo di isolamento a due mblr.com/ metri d’altezza dove l’uomo viene isolato dalla società e da dove la guarda. Nel film la cabina sarà il luogo dove il personaggio uscirà nelle sue più recondite e intime visioni, su se stesso e sul mondo, poiché la cabina è il suo spazio intimo dove non ci saranno filtri tra lui e me con la camera. Ecco perché il linguaggio cinematografico nella cabina avrà un stile pulito, con poche inquadrature per restituire la compressione dello spazio e del tempo, la monotonia del lavoro, dei gesti, delle abitudini ... il sonoro, invece, comporrà quella stratificazione del tempo che scorre a ritmo costante, km dopo km, pensiero dopo pensiero ... Fuori dalla cabina, invece, il personaggio si relazionerà con il mondo, vivendo le relazioni, le avventure e le situazioni che sulla strada incontra. Ecco perché qui il linguaggio cinematografico sarà più ritmico, più mosso, a seguire il personaggio nella realtà che incontrerà. Se la distanza tra me e lui nella cabina è costante, fuori dalla cabina invece, sarà più insicura, più lontana e quindi più oggettiva. Il paesaggio che nel film si attraverserà, racconterà ad un altro livello di lettura lo stato psicologico del nostro protagonista parallelamente alla cabina della sua anima. (Estratto dalle Intenzioni di regia)


Pordenone, spazi espositivi di via Bertossi - dal 7 al 30 settembre 2012 I Campionati mondiali di Judo Kata che si svolgeranno a Pordenone dal 20 al 23 settembre non saranno solo un grande evento sportivo ma anche occasione di incontro, scambio e conoscenza tra popoli e culture diverse, provenienti da tutti i continenti. Per questo l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone assieme alla Polisportiva Villanova, contestualmente alla manifestazione sportiva e a Pordenonelegge, che si svolgerà negli stessi giorni, farà un omaggio al Giappone e alla sua cultura millenaria. Lo farà attraverso una mostra fotografica di Miyoshi Kazuyoshi dedicata ai Patrimoni Unesco del Giappone, ovvero a quei siti che per le loro caratteristiche storiche, artistiche e naturali sono considerati patrimonio non solo della nazione nipponica, ma di tutta l’umanità. Info: www.artemodernapordenone.it

TEATRO GIUSEPPE VERDI, STAGIONE 2012-2013 Pordenone, campagna abbonamenti al via il 10 settembre Si aprirà il 27 settembre la stagione 2012-2013 del Teatro Verdi di Pordenone, sempre nuova, con proposte originali, di qualità, capaci di stimolare riflessioni e suscitare emozioni nell’intento di esaltare un ruolo crescente di operatore culturale e di punto di aggregazione delle varie realtà che si occupano di cultura. Un programma caratterizzato da proposte articolate, selezionate con la volontà di andare incontro alle aspettative di un pubblico eterogeneo, che nella stagione precedente ha voluto riconfermare e addirittura rafforzare la propria fiducia nei confronti del Teatro. Quest'anno verrà dato grande spazio alla musica ed in particolare alla musica jazz iniziando(il 23 ottobre) con una leggenda vivente, in esclusiva: Harbie Hancock in "Piano Solo", in una delle sue tappe italiane, in collaborazione con Controtempo/Il volo del Jazz. Tra le altre perle da segnalare l'imponente, visionario e spiazzante ultimo spettacolo di Pippo DelBono, il ritorno di Luca Zingaretti nella veste di regista e attore e per la classica, l'apertura del 27 settembre con l'orchestra del Verdi di Trieste, il sax del numero uno Mondelci e la direzione di Wayne Marshall e il 4 ottobre Buchbinder nel celeberrimo concerto di Brahms. Nel cartellone della danza anche Bodyvox, con gli otto magnifici ballerini della compagnia americana che è emanazione dei Momix. Info: www.comunalegiuseppeverdi.it

TINA MODOTTI: BETWEEN ART AND REVOLUTION Nuova Delhi, fino al 30 settembre 2012 Tina Modotti, una delle personalità più forti ed originali nel campo della fotografia di tutti i tempi incontrò in Messico durante gli anni della rivoluzione Pandurang Khankhoje, rivoluzionario indiano e padre fondatore del Ghadar Party, movimento per la liberazione dell'India dall'Impero Britannico. La mostra Tina Modotti: between art and revolution, nata con la collaborazione del Centro Culturale Italiano di Nuova Delhi, propone 60 fotografie dell'artista (molte delle quali provenienti dall'archivio di Cinemazero) e svariata memorabilia di Pandurang Khankhoje a testimonianza della loro amicizia e di quei tempi così intensi ed ispiranti. 30 di queste fotografie saranno mostrate internazionalmente per la prima volta al pubblico mentre le rimanenti 30 verranno sviluppate direttamente dai negativi di Tina proprio per questa occasione. Info: http://www.iicnewdelhi.esteri.it

L'ARLECCHINO ERRANTE - MASTERCLASS Pordenone e provincia, dal 2 al 22 settembre 2012 Quest'anno, sotto il titolo "Genius Glocal" (un gioco di parole che allude alla capacità di valorizzare le identità locali all'interno di un orizzonte di globalizzazione), ci si confronta con il "sapore della provincia", intesa come opzione e laboratorio protetto di universalità senza omologazione. I "Maestri Ospiti", Igor Livant e Moisés Gonzales, provengono dalla Siberia e dalle Asturie (Spagna), e propongono non tanto i loro "dialetti" quanto la loro volontà e capacità di essere "lingua" (teatralmente parlando), lontano dai centri obbligatori della cultura ufficiale. A fianco del programma pedagogico, molto intenso negli orari e nel numero di giorni, L'Arlecchino Errante propone anche un Festival, con spettacoli e conferenze dei maestri e di altri artisti. Per gli allievi del Masterclass, la quota di iscrizione comprende anche l'ingresso agli spettacoli. Lo sforzo è quello di disegnare un percorso vivo di apprendimento e di meditazione intorno all'arte dell'attore, capace di confrontare il presa diretta i processi con i risultati, le proposte con le reazioni del pubblico. Non a caso questo lungo stage (o masterclass) "meticcio" è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo dagli attori, dagli studiosi e dagli spettatori. Info: http://www.arlecchinoerrante.com

Domani accadrà ovvero se non si va non si vede

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I PATRIMONI UNESCO IN GIAPPONE


RITORNA DIETRO LA MACCHINA DA PRESA IL REGISTA CULT

di Marco Bellocchio. Con Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Michele Riondino, Maya Sansa. Or.: Italia 2012. Dur.: 110'

FINALMENTE SUGLI SCHERMI LA NUOVA OPERA DI UN MAESTRO DEL CINEMA

i film del mese

(Tit. or.: The Dark Knight Rises) di Christopher Nolan. Con Christian Bale, Gary Oldman, Morgan Freeman, Michael Caine, Anne Hathaway. Or.: USA, Gran Bretagna 2012. Dur.: 165'

BATMAN IL CAVALIERE OSCURO

DI CHRISTOPHER NOLAN Sette anni da Batman Begins che inaugurò l'avventura di Christopher Nolan alla guida dell'Uomo pipistrello. Sette anni è tanta ricchezza cinematografica per Batman: quella commerciale, degli strepitosi incassi al botteghino, e quella narrativa. Al di là di come sarà l'ultimo capitolo Il cavaliere oscuro - Il ritorno, Nolan ha dato nuova linfa vitale alla figura del supereroe in nero al cinema: lo ha reso più adulto, aumentando il lato oscuro accennato da Burton nella prima metà degli anni '90 e cancellando il Batman logorroico e giocherellone messo in piedi da Joel Schumacher. Nel momento in cui ha scritto la prefazione Nolan ha cominciato dai nomi: «Alfred. Gordon. Lucius. Bruce... Wayne. Nomi che significano davvero molto per me. Oggi, mancano tre settimane al mio addio a questi personaggi e al loro mondo. Ed è il nono compleanno di mio figlio» per Christian Bale importante artefice del cambiamento del pipistrello Nolan ha parole precise: «Chris ha preso una grande parte della vita di Bruce rendendola assolutamente trascinante, traportandoci nella mente di un'icona pop, senza far percepire e la natura bizzarra dei metodi di Bruce». Il regista non aveva pensato dall'inizio a una trilogia, tanto che i primi set, come spiega nell'introduzione, erano andati distrutti. Ma poi qualcosa è cambiato: «Spesso mi chiedono se già avessi in mente una trilogia ma è come pianificare la crescita, il matrimonio la nascita dei figli. È complicato!» e continua: «mai ho pensato di fare un secondo film. Sapete dirmi quanti buoni sequel ci sono? Poi ho capito qual era la strada che Bruce doveva intraprendere e quando ho intravisto il cattivo tutto mi è sembrato essenziale» Quel cattivo è rimasto memorabile, il Joker di Heath Ledger tanto da fare concorrenza, e per molti superare, quello disegnato da Nicholson in Batman di Tim Burton: «Una nuova forza del caos era salita era arrivata: il cattivo definitivo interpretato superbamente da Heat» ha dichiarato il regista. Dopo il secondo film, a suo dire, Nolan era ancora più scettico per il terzo: « Non lo avremi mai pensato, quanti buoni secondi sequel esistono? Ma continuavo a farmi domande sulla fine della leggenda, e quando io e David (Goyer n.d.r.) abbiamo scoperto dove andava, dovevo essere io a intraprendere il cammino. Siamo tornati alle idee dell'inizi, quelle nel mio garage. Stavamo facendo una trilogia» segue poi un appello accorato di Nolan: «Bruce pensava che la città non avesse più bisogno di lui ma aveva torto, come me. Batman deve tornare. E credo che debba farlo sempre». Nolan, così come fa magistralmente e puntualmente nei suo film, arriva al climax con emozione e lascia l'amaro in bocca: «Michael, Morgan, Gary, Cillian, Liam, Heath, Christian . . . Bale. Nomi che ocontano tanto per me. Il tempo trascorso a Gotham in compagnia di una delle figure più importanti longeve della cultura pop, è stata l'esperienza più gratificante e arricchente che possa mai capitare a un regista. Batman mi mancherà. Mi piace pensare che anche io gli mancherò, ma sapete, non è che sia mai stato un tipo molto sentimentale.». Luca Marra su International Business Times

BELLA ADDORMENTATA DI MARCO BELLOCCHIO Siamo ormai quasi abituati alle polemiche (spesso molto accese) che accompagnano l'uscita di un nuovo film di Marco Bellocchio. Nel caso di Bella addomentata, che sarà presentato in concorso alla prossima edizione di Venezia per poi essere proiettato a Toronto,si è però forse superato ogni limite: le forti critiche nei confronti della pellicola ispirata al caso di Eluana Englaro si sono infatti scatenate già durante la sua stessa lavorazione, portando addirittura a una decisione senza precedenti come la soppressione della Film Commission del Friuli Venezia Giulia, rea di aver finanziato l'opera. Nel film ritroviamo le tipiche atomosfere bellocchiane tra l'onirico e il drammatico, oltre alla presentazione di un cast che comprende, tra gli altri, Roberto Herlitzka, Maya Sansa, Isabelle Huppert, Toni Servillo, Alba Rohrwacher, Michele Riondino e Pier Giorgio Bellocchio. Per ora non molto di più. Per il resto bisognerà attendere ancora un mese o poco più. Film.it Diretto da Marco Bellocchio, Bella addormentata sarà uno dei tre film italiani in concorso alla 69. Mostra del cinema di Venezia. È un film controverso, quello del Maestro di Bobbio, che ripercorre gli ultimi sei giorni di Eluana senza però puntare i riflettori direttamente su di lei. La storia segue alcuni personaggi di fantasia, le cui storie si ricollegano in qualche modo – emotivamente o


di Ridley Scott. Con Michael Fassbender, Noomi Rapace, Charlize Theron, Idris Elba, Guy Pearce. USA 2012. Dur.:

IL NUOVO FILM DEL REGISTA DI ALIEN E BLADE RUNNER RIDLEY SCOTT

PROMETHEUS DI RIDLEY SCOTT La più importante qualità di questo suo ultimo, ipnotico lungometraggio è che costringe lo spettatore a riflettere su molte questioni esistenziali. La legittima volontà di scoprire le nostre origini, la ricerca della natura prima dell'essere umano: più che fornire risposte preconfezionate, Prometheus getta al contrario il seme del dubbio e forza verso domande ontologiche di sorprendente profondità... La sceneggiatura, scritta tra l’altro da una penna interessante quale Damon Lindelof, è di certo attenta ai meccanismi del genere e alle necessità spettacolari del prodotto di consumo, ma comunque riempie la trama di rimandi e sfumature che meritano una notevole attenzione nell’analisi. Oltre il discorso concettuale c'è però anche quello puramente estetico. Se Ridley Scott con i capolavori sopra citati ha contribuito in maniera decisiva alla creazione dell'universo fantascientifico/distopico come noi oggi lo conosciamo, bisogna ammettere che “Prometheus” non possiede questa spinta innovativa, ma piuttosto si allinea a quanto i nuovi classici di fantascienza hanno settato a livello di immaginario. Anche se visivamente portentoso, il film non regala mai o quasi allo spettatore quel senso di fascinazione che le opere-spartiacque sanno regalare. Forse perché lo stesso Scott, nel corso degli anni, ha sviluppato una poetica dell'immagine che ha perso la sua decadente eleganza per diventare più patinata. Seppur per motivi differenti da quelli che avevamo ipotizzato, “Prometheus” si è rivelato un lungometraggio sorprendente: ci aspettavamo cinema di immagini grandiose e magari di storia solamente funzionale, e invece ci siamo ritrovati irretiti dalla potenza evocativa della trama e delle sue implicazioni esistenziali. La confezione è di qualità sopraffina, come sempre nei film di Ridley Scott, ma stavolta non è la ragione prima del suo lavoro né tanto meno il motivo per cui il prodotto rimane nel cuore di chi guarda. L'emozione primaria deriva dal dubbio e dai quesiti che Prometheus sa porre, e questo è ciò che il grande cinema sa fare meglio. Se non vi convincerà del tutto la prima volta il consiglio è di tornare al cinema a rivederlo: è un film denso, profondo, che contiene più strati e più significati di quanti non ne mostra in superficie... Adriano Ercolani, Film.it

di Steven Soderbergh. Con Channing Tatum, Matthew McConaughey, Shiloh Fernandez, Kayden Kessler, Kevin Nash. Or.: USA 2012. Dur.:

SENZA MORALISMI INUTILI LA PARABOLA SULLA SOCIETA DELL'ESIBIZIONE.

MAGIC MIKE SPOGLIARSI PER VIVERE

DI STEVEN SODERBERGH Quello che è mancato alla stragrande maggioranza dei film di Steven Soderbergh è l’equilibrio tra la sua parte «seria», tendente ad indagare le contraddizioni sociali e politiche del nostro oggi, e il suo lato invece più scanzonato e convincente, messo in evidenza in film come «Out of Sight» e la trilogia dedicata al furfante Danny Ocean. Ciò che rende il suo ultimo Magic Mike uno dei suoi lungometraggi più riusciti è il singolare equilibrio che l’opera trova tra le parti più leggere e sfrontate e l’analisi lucidissima ma mai moralistica su ciò che è oggi in America (e quindi nella società occidentale?) la cultura dell’esibizione. Soderbergh riesce a mettere in scena con ironia la versione contemporanea dell’uomo-oggetto, ma allo stesso tempo è impassibile e lucidissimo nel raccontarci che oggi la società statunitense vive un momento di confusione economica, sociale, sessuale e psicologica che rischia di tramortirla. I vari personaggi messi in scena, senza diventare vuote metafore o peggio ancora macchiette, rivelano ognuno alcuni

i film del mese

politicamente – alla vicenda della ragazza. In una riflessione esistenziale sul perché della vita e della speranza malgrado tutto. Tutto si svolge, in vari luoghi d’Italia, in sei giorni, gli ultimi di Eluana Englaro, la cui vicenda resta sullo sfondo. Personaggi di fantasia dalle diverse fedi e ideologie le cui storie si collegano emotivamente a quella vicenda, in una riflessione esistenziale sul perché della vita e della speranza malgrado tutto. Un senatore deve scegliere se votare per una legge che va contro la sua coscienza o non votarla, disubbidendo alla disciplina del partito, mentre sua figlia Maria, attivista del movimento per la vita, manifesta davanti alla clinica dove è ricoverata Eluana. Roberto, con il fratello, è schierato nell’opposto fronte laico. Un "nemico" di cui Maria si innamora. Altrove, una grande attrice cerca nella fede e nel miracolo la guarigione della figlia, da anni in coma irreversibile, sacrificando così il rapporto con il figlio. Infine la disperata Rossa che vuole morire, ma un giovane medico di nome Pallido si oppone con tutte le forze al suo suicidio… mymovies


i film del mese

degli aspetti sopra indicati. Ad esempio la contrapposizione concettuale tra il gestore del «wild bunch» di spogliarellisti Matthew McConaughey e il miglior performer della squadra Channing Tatum è sottile, precisa, sapientemente orchestrata fino al bel finale. Anche il rapporto tra il professionista più navigato e il giovane entusiasta che si lascia affascinare dai soldi facili, dalle donne e dalla vita notturna, evita in questo modo di scadere nel didascalico. Di Magic Mike alla fine rimangono impressi i dettagli che raccontano con verità lo stato alterato in cui si trovano a vivere i protagonisti del film. Le scene in cui Mike, ogni sera, stira e raggruppa le banconote che ha guadagnato è la testimonianza riflessa di un’America che non riesce a vedere oltre l’oggi e cerca di accumulare senza produrre piani che possano garantirle stabilità in futuro. Dietro le esibizioni, le luci sfavillanti, i locali in festa e le belle donne, il domani è più che incerto. Soderbergh dà il meglio delle sue capacità registiche nei numeri di spogliarello, orchestrati come veri e propri momenti musical che funzionano a dovere. Tutti i protagonisti maschili sono in parte e hanno la presenza fisica necessaria ai ruoli. Meritevole di segnalazione è soprattutto McConaughey, carismatico e affascinante, ma anche Tatum sta dimostrando di avere presenza scenica. Magic Mike va visto senza preconcetti, perché sotto la superficie della commedia c'è una parabola per niente conciliatoria sul momento di incertezza che stiamo vivendo. Adriano Ercolani www.bluewin.ch di Silvio Soldini. Con Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Claudia Gerini, Luca Zingaretti. Or.: Italia, Svizzera, Francia 2012. Dur.:

DOPO PANE E TUPILANI, IL RITORNO ALLA COMMEDIA DI SILVIO SOLDINI

di Giuseppe Piccioni. Con Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Roberto Herlitzka, Nina Torresi, Elena Lietti. Or.: Italia 2012. Dur.:

DALL'OMONIMO LIBRO DI MARCO LODOLI UNA COMMEDIA SUL MONDO DELLA SCUOLA

IL COMANDANTE E LA CICOGNA DI SILVIO SOLDINI Sparse nelle piazze e nei giardini, le statue osservano ogni mattina la città che si risveglia. Se ci si avvicina abbastanza, arrampicandosi fino a loro, si può sentirle pensare o addirittura parlare. Giuseppe Garibaldi ad esempio, seduto sul suo destriero al centro di una grande piazza, non si dà pace alla vista della sua Italia, sempre più degradata e volgare, mentre in mezzo al traffico e alla gente sotto di lui, passano Leo, un idraulico con due figli da crescere, e Diana, una giovane artista piena di idee e senza una lira. Si incontreranno nello studio dell’avvocato Malaffano, potente e truffaldino, dove lei per pochi soldi affresca una parete della sala d’aspetto e lui è venuto in cerca di aiuto per la figlia, che senza saperlo è diventata protagonista di un filmato erotico su internet. Ai loro destini si intrecciano quelli di un coro di personaggi: Elia, un ragazzino che va male a scuola e che in segreto ha allevato una cicogna, Amanzio, che ha mollato il lavoro per vivere come una specie di eremita metropolitano, Teresa, la moglie defunta di Leo che gli fa visita ogni notte per fare quattro chiacchiere, e poi un cinese chiamato Fiorenzo, un fabbricante di pantofole, un misterioso investigatore privato. Mentre Diana e Leo, da perfetti estranei, diventeranno una coppia di innamorati. mymovies

IL ROSSO E IL BLU DI GIUSEPPE PICCIONI Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Roberto Herlitzka: sono i protagonisti de Il rosso e il blu, il nuovo film di Giuseppe Piccioni in uscita al cinema il prossimo 21 settembre. Sullo sfondo di una scuola romana si intrecciano le vicende di un professore di storia dell'arte che ha perso la passione per il suo lavoro ed è inseguito da una sua vecchia alunna, di un giovane supplente di lettere che profonde impegno e prova a "salvare" una studentessa eccentrica e ribelle, e di una preside rigida e inappuntabile costretta a occuparsi di uno strano alunno dimenticato dalla madre. Ispirato all'omonimo libro di Marco Lodoli, "Il rosso e il blu" è una commedia sul mondo della scuola, un racconto che unisce sentimento e ironia. Al trio di attori "prof", si aggiunge un cast di giovani promesse. "Nella scuola c'è un dentro e un fuori e noi ci dobbiamo occupare solo di ciò che è dentro", sostiene la preside interpretata da Margherita Buy: ma è proprio da fuori che sembrano arrivare per tutti le lezioni più importanti. La pellicola è prodotta da BiancaFilm in collaborazione con Rai Cinema e distribuita da Teodora Film e spazioCinema. Corriere nazionale Il film, prodotto da BiancaFilm in cololaborazione con Rai Cinema, è una commedia corale ambientata nel mondo della scuola che intreccia tre vicende differenti: dall'anziano e cinico professore di storia dell’arte che ha perso la passione per la sua materia e che viene rintracciato da una sua vecchia alunna, al giovane e appassionato supplente di lettere che si prende a cuore una giovane allieva ribelle ed eccentrica, fino alla preside rigida e inappuntabile costretta a occuparsi di uno strano alunno dimenticato dalla madre. Sullo sfondo delle tre storie principali, si delineano quindi tanti ritratti di adolescenti alle prese con le diverse tappe del diventare grandi. Film.it


OSPITA UN OSPITE DELLA 31a EDIZIONE DELLE GIORNATE DEL CINEMA MUTO Con l’approssimarsi della 31a edizione delle Giornate del Cinema Muto, che si svolgerà dal 6 al 13 ottobre 2012, rinnoviamo l’appello ai cittadini di Pordenone e dintorni che hanno camere o appartamenti liberi affinché accolgano alcuni dei numerosi studenti, studiosi e appassionati che arriveranno in città da ogni parte

del mondo per seguire il festival. L’alloggio presso privati è una pratica che si è consolidata negli anni e sono sempre più coloro che nella scheda di accredito chiedono di poter usufruire di questo tipo di sistemazione. Per alcuni è anzi l’unica possibilità per partecipare alle Giornate. Sono già attivi un numero di telefono e un indirizzo email a cui rivolgersi per comunicare la propria disponibilità o per avere ulteriori informazioni. Ospitare un ospite delle Giornate del Cinema Muto non solo aiuta a cementare il legame del festival con la città ma può diventare un’opportunità per fare nuove conoscenze e appro-fondire amicizie. Chiamate il 349.2995275 o scrivete a infodesk.gcm@cinetecadelfriuli.org


ALTOLIVENZAFESTIVAL 2012 dal 23 agosto al 5 ottobre Voci e suoni sulle rive del Livenza 23 agosto, ore 21 Roveredo in Piano, Chiesa MUSAE 2012 ITINERARI BAROCCHI: IL SEICENTO ROMANO JEPHTE. Oratorio per soli, coro e continuo di Giacomo Carissimi Elia Pivetta, organo Andrea Antonel, tiorba Cappella Altoliventina Sandro Bergamo, direttore

15 settembre, ore 21 Meduna di Livenza, Palazzo Michiel Loredan Lilia Donkova, violino Victoria Chichkova, violoncello Federico Lovato, pianoforte Musiche di Beethoven, Rachmaninov, Brahms

20 settembre, ore 21 Ghirano di Prata, Chiesa Daniele Toffolo, organo Coro in Sylvis Roberto De Nicolò, direttore Musiche di Rossini, Saint10 settembre, ore 21 Saëns Pordenone, Palazzo della Provincia MUSAE 2012 23 settembre, ore 16 Fontanafredda, Villa Zilli ITINERARI BAROCCHI: IL SEICENTO ROMANO LA NATURA IN CONCERTO Simoultaneus Band “Arcangel terren Cappella Altoliventina diventerai” anticipando il terzo Antiche e nuove musiche ispirate centenario ai suoni della natura della morte di Arcangelo Corelli Cenacolo Musicale di Barocco Europeo Musiche di Corelli, 29 settembre, ore 21 Stradella e Geminiani Maron di Brugnera, Chiesa Gustav Auzinger, organo Corale di Rauscedo 14 settembre, ore 21 Sante Fornasier, direttore Visinale, Chiesa Musiche di Clerambault, Silvio Celeghin, organo Musiche di Picchi, Haydn Valente, J. S. Bach 26 agosto, ore 17 Portobuffolè, Duomo Davide De Lucia, organo Musiche di Vivaldi

www.altolivenzacultura.it

Con il sostegno di:

“FESTIVAL GIOVANI” con i Vincitori di Castrocaro classica 2011 2 ottobre, ore 21 Brugnera, Villa Varda CHOPIN A FUMETTI Michelle Candotti, pianoforte Ensemble d’archi Solisti in Villa Musiche di Chopin e Schumann Illustrazioni in diretta di

Paolo Cossi 4 ottobre, ore 21 Pasiano, Teatro Gozzi Ferdinando Trematore, violino Eduardo Dell’Oglio, violoncello Michelle Candotti, pianoforte Musiche di Prokofiev, Rachmaninov, Chopin

5 ottobre, ore 21 Prata di Pordenone, Villa Morosini Memmo DUO FEDERICIANO Ferdinando Trematore, violino Angela Trematore, pianoforte Musiche di Tchaikovsky, Prokofiev, Brahms, Ravel


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