IMPARARE A GUARDARE 2014-2015 Laboratori di didattica degli audiovisivi e nuovi media
GUARDARE PER VEDERE Silvia Moras
(referente e coordinatrice delle attività didttiche dell’audiovisivo di Cinemazero)
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Settembre 2014 sarà per Cinemazero e per la Mediateca Pordenone di Cinemazero un mese di grandi cambiamenti, una vera e propria rivoluzione per luoghi, contenuti e progetti. Da questo rinnovamento non potevano esimersi le proposte avanzate dall’attività didattica degli audiovisivi che da anni promuoviamo e per la quale vantiamo l’accredito Ministeriale (Il Ministero della Pubblica Istruzione, con decreto ministeriale 177 del 31.07.2002, ha riconosciuto a Cinemazero la qualifica di ente abilitato per svolgere attività didattica negli istituti e aggiornamento e formazione degli insegnanti). Parlando di didattica degli audiovisivi, della sua modernità e carica innovativa in ambito scolastico, è interessante riportare le parole scritte da Pierangela Diadori: “Molti dei tradizionali strumenti didattici diventano improvvisamente incompleti (il libro di testo, la voce del docente, i realia presenti nella classe) e si sente la necessità di aggiungere a questi anche immagini, contesti, voci e suoni diversi che portino in classe la realtà di tutto il mondo associato alla lingua oggetto di studio. Quale strumento più adatto di un filmato per realizzare tutto questo?” . Usare un filmato significa proporre una sollecitazione di vari canali comunicativi e sensoriali di diversa complessità; durante la visione vengono infatti coinvolti canali visivi e sonori e si espone lo studente a più codici comunicativi. In questo senso la grande svolta è anche nelle mani del docente che non dovrà quindi proporre un uso dell’audiovisivo puramente illustrativo, che reitera la prassi, ormai desueta, dei “cineforum” in voga qualche decennio fa. Il mezzo audiovisivo costituisce una valida possibilità di cambiamento che, se imboccata, conduce a un capovolgimento dei ruoli docente discente e a un‘impressionante ampliamento degli obbiettivi didattici che diventano di larghissimo respiro. Il mezzo audiovisivo diventa un potente strumento di autoformazione, di autocoscienza e di percezione maggiormente ampliata di sé e degli altri. Può divenire modalità di introspezione per riflettere sulle proprie dinamiche interpretative e unitamente possibilità di approfondimento delle proprie conoscenze enciclopediche e dello sguardo sulla realtà che ci circonda. La scuola e l’istruzione in generale sembra però avere ancora molte remore di fronte alla possibilità di imparare divertendosi, creando a volte scollamento tra la realtà quotidiana e concreta sperimentata dai discenti in cui video è ludicità, e un’educazione ancorata a modelli di insegnamento appartenenti a un’altra era tecnologica e comunicativa, in cui il video è solo proposto per puro nozionismo; Roberto Maragliano già una decina di anni fa sosteneva che “Una delle più importanti caratteristiche dell’universo dei media (non è un caso che così frequentemente la si rimuova in sede scolastica) consiste nella drastica apertura che essi operano nei confronti della dimensione ludica. Il bambino, il ragazzo e anche l’adulto giocano con i mezzi, grazie alla complicità, alla facilità, alla piacevolezza
degli strumenti di accesso alle macchine, e in questa loro attività recuperano nella dimensione orizzontale (l’analogia, il confronto, il mettere tutto in rapporto con tutto) quel che eventualmente perdono nella dimensione verticale (l’approfondimento, l’isolamento dell’unità di conoscenza). In questo senso è da recuperare e convertire ad un uso pedagogico una filosofia del gioco... Chi sa giocare, e i giovani e i bambini sanno farlo (in particolare sfruttando la componente ludica sempre presente nei media), non esce dal mondo, ma anzi fa entrare il mondo nei suoi spazi mentali e operativi, e quindi lo pone in discussione: non restringe ma allarga le dimensioni della realtà” . Con questa consapevolezza la Mediateca Pordenone di Cinemazero, attraverso i suoi formatori, propone una serie di nuovi e storici moduli didattici per le scuole di ogni ordine e grado. Sono incontri laboratoriali con obiettivi specifici, modulabili a seconda dell’età e delle competenze degli allievi coinvolti. Da questi presupposti parte l’offerta formativa che per il nuovo anno scolastico sarà ricca di cambiamenti sia per i docenti, ma anche per i formatori e i genitori.
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MEDIATECA CINEMAZERO 4
La Mediateca di Cinemazero è uno spazio unico nel Triveneto che mette a disposizione dei propri tesserati, in forma totalmente gratuita, diversi servizi di approfondimento, di consultazione, di studio e svago. Un luogo di sperimentazione e di conoscenza, non solo un luogo dove prendere in prestito film o libri dedicati al cinema ma, un ambiente nel quale film e libri sono solo una delle molte possibilità di scoperta e di apprendimento offerte ai cittadini. Uno spazio accogliente, che offre la possibilità di conoscere divertendosi e che allo stesso tempo apre le porte all’uso consapevole dei nuovi media. A seguito del trasferimento la Mediateca ha rinnovato i propri spazi ampliando i servizi offerti ai cittadini: un salottino confortevole con poltrone, pouf e cuscini, dove sarà possibile consultare oltre 55 riviste dedicate al cinema, all’arte, ai media ed alla musica, una zona ragazzi, con una selezione di film dedicati agli under 18 ed una console Wii, una zona ristoro con snack e bevande del commercio equo-solidale, una sala visioni con 4 postazioni dedicate alla consultazione interna di tutti i film in archivio, i-pad per connettersi a banche dati digitali di film e video indipendenti, un video proiettore per cineforum ed incontri, la biblioteca con sala studio e oltre 14.000 libri dedicati al cinema, ed infine una sala film con esposizione “a scaffale aperto” degli oltre 11.000 dvd, ed ancora corsi di aggiornamento e consulenza filmografica del personale specializzato.
MEDIATECAMBIENTE Mediatecambente.it è uno spazio online che raccoglie progetti, sperimentazioni e novità che riguardano l’educazione ambientale attraverso l’audiovisivo. È un progetto promosso dal Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale (LaREA) dell’ARPA FVG in collaborazione con la Rete Regionale delle mediateche del Friuli Venezia Giulia (di cui fanno parte la Mediateca Cinemazero di Pordenone, la Mediateca Mario Quargnolo di Udine, Mediateca di Gorizia Ugo Casiraghi, la Mediateca di Trieste La Cappella Underground). L’UNESCO, con il lancio del Decennio per l’educazione alla sostenibilità (2005-2014), ha chiesto a tutti i soggetti che si occupano di educazione ambientale di sviluppare il più possibile nuove forme di apprendimento e sensibilizzazione. In particolare si tratta di lavorare sull’informal learning (apprendimento informale) ovvero quel processo di apprendimento, non necessariamente intenzionale, che accompagna l’individuo lungo tutto l’arco della vita (per esempio quello che può derivare da campagne di comunicazione, dalla pubblicità, dalla lettura, dal mondo dell’arte e dello spettacolo, da attività ricreative, dal cinema e dai mass media). Nel contesto dell’apprendimento informale i mass media ricoprono un ruolo fondamentale. La nostra costruzione della realtà è basata, in larga misura, sulle immagini della realtà stessa che oggi sono veicolate in gran quantità dai media. Anche per ciò che riguarda le tematiche dello sviluppo sostenibile il modo di considerarle, e di conseguenza la maniera di rapportarci con esse, potrà dipendere da come queste ci vengono rappresentate dai media. Il progetto Mediatecambiente va in questa direzione cercando di capire che ruolo può ricoprire lo strumento audiovisivo. Punto di forza è la collaborazione tra il Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale del FVG, uno dei centri di coordinamento della rete nazionale INFEA (Informazione Formazione e Educazione Ambientale) e le mediateche regionali con le quali, dal 2007, è stato possibile sviluppare progetti di educazione ambientale per il pubblico e per le scuole attraverso l’audiovisivo. Il punto di partenza del progetto sono state le proiezioni cinematografiche in occasione della Settimana UNESCO (che si svolge ogni anno nel mese di novembre su un tema diverso), supportate da un lavoro di ricerca di film con particolare attenzione al messaggio ambientale e alla qualità cinematografica. Da due anni è iniziata una vera e propria attività di produzione audiovisiva. In particolare sono stati avviati laboratori per la produzione di spot rivolti a scuole e università, attività d’inchiesta sul territorio attraverso video interviste sul tema della raccolta differenziata, una documentazione video nei principali impianti di trattamento rifiuti presenti sul territorio regionale e sono tutt’ora in corso le riprese per due documentari. Nel sito sono descritti i progetti svolti negli ultimi cinque anni, i progetti in corso, è presente una sezione sulla didattica all’audiovisivo, un archivio con i film selezionati in questi anni e disponibili nelle mediateche, senza dimenticare uno “spazio osservatorio” dedicato a progetti innovativi e alle novità in ambito cinematografico.
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ASSOCIAZIONE CULTURALE CINEMAZERO 6
L’associazione culturale Cinemazero nasce il 24 marzo del 1978. È del 1979 la prima grande e completa retrospettiva su Pier Paolo Pasolini, scomparso pochi anni prima. La manifestazione viene accompagnata anche da una mostra dei disegni originali di Pasolini, da una mostra di fotografie e da una pubblicazione “Il cinema in forma di poesia”. Nel 1982 Cinemazero fonda, assieme alla Cineteca del Friuli, “Le giornate del cinema muto”, un festival che diventerà in pochi anni un punto di riferimento internazionale per studiosi, critici e giornalisti, interamente dedicato al cinema delle origini. Nel corso del tempo Cinemazero ha sviluppato un patrimonio iconografico consistente su Pasolini, Tina Modotti ed altri fotografi che permette di allestire mostre fotografiche in Italia e nel mondo. Da questo patrimonio sono nati anche documentari su Federico Fellini e sull’ultimo film di Pasolini “Salò o le 120 giornate di Sodoma” presentati ai Festival di Cannes e Venezia. Nel corso degli anni a Cinemazero si è anche costituita una Mediateca che ora conta quasi 10.000 volumi sul cinema e dintorni e quasi altrettanti film su supporto magnetico (Vhs e Dvd). Innumerevoli sono state le retrospettive e gli incontri con l’autore: da Bernardo Bertolucci a Pupi Avati, da Damiano Damiani a Nanni Moretti. Attualmente, oltre alla pubblicazione di un mensile (Cinemazero/Notizie), ad una collana editoriale e alla gestione di una piccola ma frequentatissima multisala d’essai (oltre centomila presenze all’anno) con tre schermi (da 294, 67 e 67 posti), Cinemazero ha avviato un progetto annuale con le scuole su didattica e cinema, la pubblicazione di Dvd ed ha in cantiere una serie di nuove iniziative fra le quali un approfondimento del rapporto fra cinema e musica. La multisala fa parte anche del circuito “EuropaCinemas” e del circuito “100 Città”. L’Associazione ha sviluppato e continua a sviluppare una mole d’iniziative qualificate che varcano i confini nazionali, da mostre fotografiche a convegni di studi (Lo sguardo dei maestri). Fra le altre, Pordenonelegge.it, di cui siamo fondatori e fra gli organizzatori, è uno dei principali e più seguiti festival internazionali di letteratura di tutta Italia. La kermesse “Le voci dell’inchiesta” rappresenta la nostra nuova e gettonatissima proposta festivaliera, insieme a “Filmmakers al chiostro”, iniziativa totalmente dedicata al cinema indipendente e a basso budget. Cinemazero ha vinto nel 2006 il premio di miglior sala d’essai d’Italia. Insieme al CEC di Udine, ha poi recentemente fondato la casa di distribuzione Tucker Film, pioniera nel portare in Italia il grande cinema orientale.
MEDIATECAMBINETE
REALTÀ UNICA IN ITALIA E NON SOLO Paolo Fedrigo (Arpa LaRea FVG, educazione informale, multimedia)
A due anni dal lancio di www.mediatecambiente.it, spazio online che raccoglie progetti, sperimentazioni e novità che riguardano l’educazione ambientale attraverso l’audiovisivo, è arrivato il momento di fare un piccolo bilancio e di capire come far crescere ulteriormente il progetto. A tal riguardo, nella prossima Settimana UNESCO per l’educazione alla sostenibilità (24 – 30 novembre 2014) verrà presentata la nuova versione del sito web che nasce dalla collaborazione tra il Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale (LaREA) dell’ARPA FVG in collaborazione e la Rete Regionale delle mediateche del Friuli Venezia Giulia (di cui fanno parte la mediateca Cinemazero, la Mediateca Mario Quargnolo di Udine, Mediateca di Gorizia Ugo Casiraghi, la Mediateca di Trieste La Cappella Underground). Sono quasi 150 le proiezioni per pubblico e scuole sui temi ambientali che sono state realizzate in questi anni attraverso festival e rassegne ad hoc confermando l’interesse per una cinematografia ambientale sempre più capace di parlare e far parlare di problematiche strettamente legate alla vita di noi. È cresciuto di conseguenza il lavoro di ricerca e selezione di film su tematiche ambientali attraverso i principali festival di cinema a livello internazionale che ormai conta più di un centinaio di titoli liberamente consultabili dal pubblico delle mediateche. Parte importante di Mediatecambiente è anche la produzione di audiovisivi sui temi ambientali che si sviluppa ormai in più di quaranta video diversi per tema e format. Si va dagli spot prodotti attraverso workshop con studenti delle scuole superiori e università alla sperimentazione delle videointerviste in città, passando per i video tutorial fino la produzione di minidoc e documentari veri e propri. In particolare va ricordata l’uscita nel mese di maggio del documentario Un Paese di Primule e Caserme nato grazie alla collaborazione tra Cinemazero e il LaREA e le case di produzione Dmovie e Tucker film che in questi mesi verrà promosso a livello nazionale e non solo. La nuova versione di Mediatecambiente.it cercherà di rispondere ancora di più alle esigenze del territorio aprendosi però all’intero panorama nazionale. Migliorerà la navigazione per il pubblico degli appassionati del cinema ambientale con un accesso più facile al catalogo tematico dei film e un calendario dei principali festival presenti in Italia e all’estero. Uno spazio verrà dedicato agli studenti, in particolare delle scuole superiori e dell’università, che come ci è stato fatto notare in questi due anni, sono interessati a consultare materiali audiovisivi e a svolgere tirocini e lavori di ricerca. Un’altra sezione sarà costruita per gli educatori, insegnati ma non solo, che avranno la possibilità di utilizzare gli strumenti video già realizzati, consultare il catalogo tematico dei film senza dimenticare la possibilità di coprogettare percorsi di educazione ambientale attraverso l’audiovisivo. Per finire Mediatecambiente si aprirà ai videomaker promuovendo a livello nazionale i progetti video più interessanti che potranno anche esser proiettati nelle principali sale cinematografiche della regione.
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DIDATTICA E MEDIA, QUALI PROSPETTIVE? Michele Marangi
Media Educator, critico cinematografico, AIACE Torino
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La diffusione sempre più capillare della tecnologia digitale sta progressivamente mutando non solo gli stili della comunicazione, ma anche le modalità di significazione del reale e le forme di relazione sociale e partecipativa. Le nuove generazioni, al di là della vuota formula che li descrive come “nativi digitali”, non sono semplicemente grandi utilizzatori dei new media e dei social network, ma diventano protagonisti di nuove modalità partecipative e sperimentano inedite forme di apprendimento e di condivisione dei saperi. Per trovare modalità di integrazione tra la tradizione didattica e l’innovazione comunicativa è necessario perseguire modelli di analisi e prassi metodologiche che siano funzionali all’accrescimento di competenze trasversali, capaci di unire la profondità degli approcci semiotici e pragmatici alla spendibilità dei saperi creativi e operativi. In questa prospettiva, la cosiddetta educazione ai media o didattica dei media, va radicalmente ripensata e aggiornata. Rielaborando l’esperienza personale svolta negli ultimi decenni come formatore dell’Aiace Torino, è emblematico ricordare che in Italia solo tra gli anni Settanta e Ottanta è avvenuto il superamento di una didattica “con” il cinema, in cui i film spesso avevano una funzione meramente esemplificativa dei temi o delle materie trattate. In quegli anni si è passati a una didattica “sul” cinema, attenta non solo ai contenuti di un film, ma anche e soprattutto ai codici linguistici e alle forme narrative. Questi interventi hanno accresciuto le competenze di decodifica e di interpretazione, necessarie per la formazione di uno spirito critico e per la costruzione di un bagaglio interpretativo non limitato al puro impressionismo. Progressivamente ai film si sono affiancati altri formati, dai serial ai telegiornali, dai videoclip musicali agli spot pubblicitari, rendendo necessario un approccio capace di integrare alla canonica analisi testuale altri parametri di decodifica, in particolare rispetto alla sempre maggiore attenzione al rapporto tra il testo narrativo e i contesti di elaborazione dello stesso: gli elementi legati alla produzione, a monte; gli aspetti fruitivi, connessi all’interazione con lo spettatore, a valle. In questa prospettiva, è da poco più di un decennio che anche in Italia si è cominciato a parlare di Media Education, con circa vent’anni di gap rispetto ad altri paesi. L’evoluzione digitale, in particolare nel passaggio all’era 2.0, vede la centralità di alcuni aspetti che non sono riferibili solo al piano puramente tecnologico e comunicativo, ma anche a nuovi parametri di percezione del reale e di espressione del proprio sguardo. In questa prospettiva, la scuola dovrebbe integrare costantemente i media nelle prassi didattiche, per favorire modalità di apprendimento adeguate ai tempi. Non si tratta di creare una specifica materia, ma di rendere interdisciplinare e funzionale un approccio di Media Literacy, seguendo gli auspici dell’Unione
Europea, per cui l’alfabetizzazione mediale è una condizione base per costruire ed esercitare la propria cittadinanza attiva. In questo senso, oltre all’educazione “con” e “ai” media è necessario anche attivare percorsi di educazione “per” i media, che permettano agli studenti di poter utilizzare in modo sempre più efficace e consapevole i formati comunicativi a loro disposizione, sia a scuola che fuori.
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AVVICINARSI AGLI AUDIOVSIVI I LABORATORI PER I PIÙ PICCOLI
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LABORATORIO MELIES GIOCHI D’ILLUSIONE E MAGIE D’ALTRI TEMPI George Méliès e i fratelli Lumière, i trucchi cinematografici e i documentari, i film d’animazione e i reportage di informazione sono le due facce della stessa lente. E’ importante, per imparare a vedere, fornire ai bambini esperienze che tengano conto di entrambi gli aspetti, esempi differenti da quelli della quotidiana fruizione televisiva in modo da rompere gli automatismi della consuetudine. A questo modo gli stessi elementi del linguaggio audiovisivo emergono e la loro conoscenza favorisce sia la consapevolezza critica nei confronti della visione sia il potenziamento delle loro qualità espressive. Sarà anche l’occasione per sperimentare il mondo delle ombre cinesi, spettacolo molto antico che veniva svolto in teatrini ambulanti che si spostavano da un paese all’altro, si possono definire come una rappresentazione dove sagome opache proiettano figure nere su di un fondo bianco. Questo genere di teatro richiede trame semplici ricche di immagini facilmente identificabili. Il laboratorio propone un percorso alla scoperta del linguaggio audiovisivo attraverso la visione di film e di cartoni animati e una serie di attività di rielaborazione creativa tra le quali gli esperimenti con i dispositivi ottici pre-cinematografici e la pratica dei trucchi cinematografici. L’attività mira inoltre ad avviare attraverso l’attività ludica un percorso di alfabetizzazione all’immagine, che si articola attraverso l’analisi e la creazione di dispositivi che favoriscano nei bambini e ragazzi coinvolti la percezione del rapporto tra realtà e finzione, il meccanismo dell’immagine e della sua manipolazione, l’importanza del lavoro di gruppo e la possibilità di riutilizzare in maniera creativa materiali di recupero.
LABORATORI
TI RACCONTO UNA STORIA COSTRUIRE UNO STORYBOARD O UN FOTOROMANZO DA UN RACCONTO ORIGINALE O DI FANTASIA Un laboratorio multidisciplinare che nasce dall’esigenza di raccontare una storia attraverso tante immagini e pochissime parole. Perché, dunque, non realizzare un fumetto partendo da una storia ideata e scritta interamente dai ragazzi? Soggetto, sceneggiatura e tanti, tantissimi disegni e colori! Con l’ausilio di laboratori, di gruppo e individuali, gli allievi giocheranno con le immagini, interagiranno con esse a più livelli in modo da comprendere, seppur in una dimensione ludica, le interazioni tra immagine e immagine e tra parola e immagine. Verranno a contatto, nel tradurre un testo scritto (sceneggiatura o soggetto) in una successione di disegni, con tre concetti fondamentali per comunicare in questo campo: l’Inquadratura (Campo/Fuori Campo; Campi e Piani), il Punto di Vista, il Montaggio (manipolazione di spazio e tempo). Sfruttando la fotografia e la struttura dello storyboard ci sarà modo per creare un fotoromanzo, coinvolgendo gli studenti in un’esperienza laboratoriale completa e dai risultati sorprendenti.
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LABORATORI DEL “SAPERE”
ALFABETIZZAZIONE CONFRONTARSI CON I GENERI, TRA LETTERATURA, CINEMA E TV
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DENTRO LO SGUARDO PRIMO APPROCCIO CON L’ANALISI FILMICA Il laboratorio ripercorre e studia le tre figure chiave dell’audiovisivo (Inquadratura, Montaggio e Sonoro) con l’ausilio di spezzoni di film, serie tv, cartoni animati, spot pubblicitari e videoclip. Sondare, dunque, il linguaggio audiovisivo, dando strumenti di analisi e riflessione su di esso, allo scopo di far riflettere e illustrare all’allievo i meccanismi alla base della produzione audiovisiva: dall’organizzazione del racconto alla messa in scena vera e propria. In base ai filmati selezionati si guarderà al cinema e all’audiovisivo in generale, con gli occhi del regista e non dello spettatore passivo, in modo da provare a comprenderne i segreti e le potenzialità artistiche ed espressive.
LA PICCOLA BOTTEGA DEI GENERI ANALIZZARE STORIA E SOCIETÀ ATTRAVERSO I GENERI CINEMATOGRAFICI Una visuale completa sulla sesta arte non può escludere un’analisi dei “generi”, ovvero di quella sorta di suddivisione per argomento che ha portato ad una vera e propria classificazione all’interno della produzione cinematografica, fin dalle sue origini. Il genere denota non solo il gusto del pubblico e la sua conseguente distinzione per fasce d’età, ma anche l’influenza che la storia e il contesto sociale hanno avuto all’interno delle diverse realtà nazionali. Di qui un’analisi sociologica e storica che può essere svolta attraverso uno strumento nuovo: il cinema, o meglio, i generi del cinema. Commedia, Thriller, Horror, Poliziesco o Fantascienza, non sono semplicemente etichette, ma punti di riferimento per ulteriori approfondimenti. I generi, e i relativi sottogeneri, suggeriscono anche una panoramica sull’evoluzione tecnologica dei mezzi (il passaggio dall’analogico al digitale), degli effetti speciali (dall’artigianalità dei primi fondali in cartone alle evoluzioni del computer nell’animazione, molto simile al mondo dei videogiochi), dei cosiddetti paratesti (manifesti, campagne pubblicitarie) e dei luoghi di proiezione (la nascita ad esempio del drive-in per la fantascienza degli anni ’50). Confrontare e analizzare questo carattere multiforme della cinematografia permette di affinare il senso critico, nonché di prendere atto dell’influenza reciproca esistente tra storia, società ed espressione artistica.
LABORATORI
NEW CINEMA E VIDEO GAMES A cura di Jvan Olek Visintin Gian Piero Brunetta afferma che “il cinema ha pesato molto sulla letteratura, ha avuto una funzione importante di modificatore delle sue strutture, della creatività e delle modalità di scrittura, ma anche ha prodotto una serie di mutamenti catastrofici sul modo di essere, di immaginare e scrivere, e sull’identità del letterato, sul lessico, sul modo in cui il letterato ha pensato e concepito in termini visivi le storie, prima di trascriverle su pagina”. In molte situazioni potremmo sostituire il termine “cinema” con “videogioco”, il termine letteratura con “cinema”. è come se fosse avvenuta una traslazione dei ruoli, un rafforzamento della cultura dell’immagine che ha visto entrare in gioco nuovi elementi quali l’interattività e il (libero) arbitrio. Il videogame, soprattutto con l’evoluzione tecnologica degli ultimi due decenni, ha raccolto molto dal mondo cinematografico, stili di ripresa e storytelling. La mia intenzione sarebbe quella di illustrare in che modo cinema e videogame si sono influenzati, con un occhio di riguardo a quella che è stata la (gloriosa) storia del videogioco e dove stiamo andando. Argomenti che possono essere affrontati in primis: - definire il videogioco - il ruolo del giocatore nel videogioco - analisi del medium videoludico
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LABORATORI
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TRASPOSIZIONI A CONFRONTO PER SCOPRIRE IL RAPPORTO TRA LETTERATURA E FILM Il laboratorio mira ad approfondire il rapporto tra cinema e letteratura. Sui rapporti fra letteratura e cinema esistono da sempre considerazioni diverse, resta comunque imponente la percentuale di film derivati da precedenti di carta stampata: romanzi, racconti e pubblicazioni d’ogni genere. Donde l’opportunità di vagliare quanto il cinema è stato e continua a essere tributario della narrativa, e che tipo di rapporto esiste tra testo letterario e filmico.
CINEMA E... A volte fra le proposte del formatore e le legittime richieste di un insegnante si possono creare dei difetti di comunicazione che non dipendono dalla volontà di nessuno, ma da un modo di intendere il Cinema che risente di una lunga tradizione didattica piuttosto che da mode educative o scelte pedagogiche. Quando la richiesta è quella di un laboratorio che accomuni il Cinema ad altre discipline, la domanda che il formatore si pone è: come il cinema interpreta nel suo stesso farsi quella data disciplina, quel dato argomento? La risposta che fornisce, a partire dalla propria preparazione specifica in Teoria Storia e Critica del Cinema, è una serie di film che, collegati insieme, offrono delle coordinate, il più possibile esaustive, di quel dato tema, per far partire un confronto, muovere degli interrogativi. A volte, la stessa richiesta, formulata dall’insegnante, prevede nel formatore non solo e non tanto una preparazione specifica nel campo filmico, quanto la capacità di organizzare un discorso disciplinare che prenda in considerazione i film come esempi esplicativi di quel tema, a sostegno della tesi esposta a parole. I film, cioè, vengono utilizzati come “documento”, per mediare più efficacemente un discorso in atto, per dare delle risposte definitive, cosa che il film, in quanto creazione artistica (o quantomeno espressione di un soggetto), non è in grado di fare e sostenere, tutt’al più può testimoniare, pena il rischio di mistificazione. L’intento del formatore è quello di una didattica DEL cinema e degli audiovisivi, mentre in alcuni casi il docente si aspetta una didattica CON il cinema e gli audiovisivi. Tra questi diversi intenti l’incontro è sempre possibile ed anzi foriero di interessanti mescolanze fra discipline e linguaggi, e tanti laboratori condotti negli anni dai formatori della Mediateca Pordenone lo testimoniano. Ne citiamo alcuni, ma molti altri possono entrare in questa offerta, basta concordare tempi e modi con i formatori preposti, che potranno così, con l’aiuto del docente referente, gestire efficacemente il modulo su entrambi i versanti, sia filmico che disciplinare.
LABORATORI
STORIA PER IMMAGINI: ANALIZZARE LE DIVERSE EPOCHE CON GLI OCCHI DEL CINEMA Il cinema altro non è che una lente d’ingrandimento in un periodo storico. La macchina da presa proietta paure, emozioni, gioie e dolori di una società, ma ne racconta anche i cambiamenti in ambito economico e le modificazioni talvolta anche strutturali che subisce nel corso dei decenni. Nel 1920, David Griffith, regista di “Nascita di una nazione” (1915) e di “Intolerance” (1916), presagiva la graduale sostituzione dei libri di storia con i film storici, sostenendo che il cinema insegna in un lampo. In tempi a noi più vicini, Gian Piero Brunetta ha scritto che il grido della Magnani (“Francesco! Francesco!”) in “Roma città aperta” (1945), il suo divincolarsi e correre dietro al camion con i prigionieri prima di cadere sotto la raffica del mitra, hanno raccontato la lotta al fascismo più direttamente e emblematicamente di migliaia di documenti storici. Il cinema ha avuto nel corso del Novecento un ruolo essenziale e fondante per la memoria individuale e collettiva. Il laboratorio mira a raccontare per immagini un periodo storico, i fatti che lo hanno caratterizzato e il sentire della popolazione in quel momento. Non si farà didattica CON l’audiovisivo ma si cercherà di capire anche i diversi livelli di approfondimento del film, il contesto in cui è stato realizzato e soprattutto il confronto tra riletture diverse dello stesso fatto realizzate in epoche diverse.
NOTE IN PELLICOLA: I MOLTEPLICI RAPPORTI TRA SUONI E IMMAGINI Quante volte ci è capitato di riconoscere un film ad occhi chiusi, sentendo semplicemente le prime note della colonna sonora? Nel cinema, suono ed immagine sono legati indissolubilmente: l’occhio ha bisogno di sentire e l’orecchio di vedere. Ma come è mutato in più di un secolo di arte cinematografica il rapporto tra sonoro e visivo? Il corso “Note in pellicola” vuole raccontare le trasformazioni della musica dalle proiezioni mute al dolby surround, cercando di comprenderne la sua assoluta importanza e le sue molteplici funzioni, approfondendo stili e diversità. Conosceremo i più grandi autori di musica per film e le pellicole che anche grazie al sonoro hanno fatto la storia del cinema.
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LABORATORI DEL “SAPER FARE” COMPRENDERE E PRODURRE FORMAT
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BOOKTRAILER COME COSTRUIRE UN TRAILER ACCATTIVANTE DEL VOSTRO LIBRO PREFERITO... O IMMAGINARIO Ognuno di noi ha un libro nel cuore. Che sia un giallo, un classico, un racconto di fantacienza o romantico, un libro è un fedele amico. A scuola la lettura di un libro è un appuntamento obbligatorio e imprescindibile. Può essere un dovere, ma può rivelarsi anche un piacere. Con il laboratorio del booktrailer sarà sicuramente una scoperta divertente e stimolante. Il booktrailer è un videoclip creato per pubblicizzare un libro. In questa ottica gli studenti saranno aiutati nello scegliere e analizzare un libro in modo da presentarlo come un breve video (d’animazione e non) utilizzando il linguaggio “cinematografico”. Gli alunni avranno l’occasione di dare un volto ai personaggi, di creare le ambientazioni e, attraverso l’utilizzo di suoni, parole e soprattutto immagini, cercare di restituire l’atmosfera del libro stesso. Utilizzando un linguaggio simile a quello del trailer cinematografico i ragazzi saranno stimolati a creare una breve sintesi visiva del libro in oggetto e avranno l’occasione di scoprire le regole per creare un trailer accattivante del loro libro preferito.
TG IN CLASSE: COSTRUIRE UN TG IMPARANDO IL LINGUAGGIO GIORNALISTICO Fra le tipologie testuali presenti nel curriculum scolastico, accanto alle analisi di testo letterario e al testo argomentativo, c’è anche l’articolo di giornale. Come e forse più di quello della carta stampata, anche quello televisivo è un “articolo” che ha le sue regole di composizione e le sue strategie comunicative. Come è costruito un Telegiornale? Quali elementi lo differenziano e quali sono simili alle redazioni giornalistiche tradizionali? Come si compone un servizio per il telegiornale? E se è un giornale web o un radiogiornale? Il testo scritto si trasforma per passaggi successivi in testo letto e mostrato: una tipologia testuale si arricchisce mostrando le proprie regole di composizione ed entrando nel vivo delle attività scolastiche. Una classe, un gruppo, l’intera scuola si racconta in un TG scritto, diretto ed interpretato dagli studenti.
LABORATORI
ANIMIAMO L’INANIMATO CREARE DIVERTENTI ANIMAZIONI UTILIZZANDO LA STOP-MOTION La tecnica del cinema di animazione denominata Stop-Motion, nota anche “Passo a uno”, si basa sull’animazione di scene o personaggi “frame by frame” (fotogramma per fotogramma) e combina competenze di fotografia, arti visive e plastiche all’utilizzo di software e strumentazioni specifiche ma semplici da utilizzare anche per gli allievi più piccoli. Attraverso lezioni pratiche e teoriche i bambini/ragazzi acquisiranno le competenze per la creazione di storie originali o di fantasia al fine di dar vita a personaggi, con qual si voglia materiale (anche di recupero), che verranno animati con semplicità. L’elaborato finale consisterà in un movieclip, sequenze per cortometraggi d’animazione, interamente realizzato dal gruppo. Il laboratorio verrà tarato sull’età e il percorso di studi degli studenti coinvolti.
SPOTMARKET: IMMAGINI DA VENDERE COMPRENDERE E PRODURRE “CULTURA PROMOZIONALE” Nonostante la pubblicità sia presente nella vita di tutti, conosciamo poco i suoi meccanismi di funzionamento e a volte ignoriamo la sua capacità di influenzare i valori e i modelli di comportamento dominanti nella società. L’obiettivo del laboratorio è quello di fornire gli strumenti per comprendere meglio la “cultura promozionale” a cui le persone sono sottoposte e analizzare i meccanismi del messaggio pubblicitario. Il percorso comprende un’analisi delle varie tappe dell’evoluzione storica della pubblicità, soprattutto quelle riguardanti il panorama italiano, che va dalle prime rudimentali forme, come l’originale ed esclusivamente italiano Carosello, sino alle più complesse e tecnologiche dei nostri giorni. Per acquisire uno sguardo critico in grado di fornire agli studenti uno strumento che li aiuti a muoversi tra i numerosi impulsi persuasivi a cui sono sottoposti quotidianamente fino alla realizzazione di uno spot in classe. (Massimo 3 minuti)
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PROGETTI SPECIALI 18
A COLPI DI NOTE “A colpi di note” è uno speciale laboratorio che mira a valorizzare l’indissolubile legame tra musica e cinema attraverso il recupero storico delle origini del cinema, con il film muto. Un approccio concreto e attivo a partire dall’esperienza musicale, che nel vissuto giovanile è il filo conduttore che orienta l’interpretazione della realtà, può contribuire a formare un pubblico più attento e consapevole. Il progetto si svolge in due fasi: una prima fase teorica che si articola in due momenti di analisi del linguaggio cinematografico applicate al cinema muto, così da poter fornire gli strumenti necessari per poter passare da una lettura critica del film ad una sua rielaborazione, e una seconda fase pratica, nel corso della quale il gruppo realizzerà l’accompagnamento musicale originale di una slapstick della durata di circa 20 minuti. Nelle ore di lezione gli alunni saranno guidati, partendo dall’analisi di esempi di breve durata e di diverso genere cinematografico, a considerare le diverse possibilità di scelta nell’accostamento suono/immagine. Tale attività espressivo-creativa implica la realizzazione di operazioni cognitive, affettive, sociali e psicomotorie divergenti: dalla capacità di riprodurre con la pratica strumentale modelli musicali dati, alla capacità di offrire un contributo personale alla loro realizzazione, per giungere alla capacità di dare forma visiva alle idee musicali. L’intenzione è quella di contribuire a formare spettatori ed, eventualmente, professionisti del domani attivando un laboratorio musica/cinema propedeutico alla fruizione di una delle manifestazioni culturali più importanti della Regione: Le Giornate del Cinema Muto.
SGUARDI DOC LE TAPPE PER DA VITA AD UN DOCUMENTARIO DALL’IDEA AL GIRATO Come sviluppare un’idea di documentario e farla diventare un progetto realizzabile? Il laboratorio parte da un presupposto: l’importanza della memoria. La memoria è un diritto della nostra comunità, con la quale poter consolidare le radici storiche del territorio e poterle meglio condividere, scambiare e confrontare con le generazioni future ed altre culture. Grazie ai mezzi audiovisivi i giovani avranno la possibilità di raccogliere testimonianze scritte e orali ed impedire che il patrimonio rappresentato dai ricordi e dai saperi – degli abitanti, dagli anziani, dagli esperti, ma anche dagli archivi, dalle biblioteche ed emeroteche – vada perduto. Un laboratorio pratico e teorico che punta attraverso il Cinema Documentario, alla ricerca di “uno sguardo cinematografico sul reale” Far sperimentare, attraverso un percorso pratico, ai partecipanti l’intero processo di realizzazione di un documentario dalla sua ideazione, alla produzione, all’editing (massimo 10 minuti).
GREEN REVOLUTION UTILIZZARE L’AUDIOVISIVO PER LA COMUNICAZIONE AMBIENTALE In Collaborazione con ARPA/LaREA (Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale) Friuli Venezia Giulia
Questo percorso, che si potrà sviluppare attraverso un mix di materiale audio visivo (spezzoni e film interi, spot ambientali, pubblicità, videoclip musicali), ha l’obiettivo di affrontare con insegnanti e studenti le principali tematiche della sostenibilità (dal cambiamento climatico al risparmio e all’efficienza energetica, dalla mobilità alla gestione dei rifiuti, dal risparmio idrico al consumo critico e altro ancora) approfondendo di volta in volta le interconnessioni esistenti tra le tre dimensioni ambiente, società ed economia. Si cercherà di riflettere su come i mass media trattano le tematiche ambientali e sulla loro influenza nel veicolare nuove mode e stili di vita in particolare rispettoalle giovani generazioni. Ogni incontro sarà anche l’occasione per capire quali azioni possono rendere più sostenibile il nostro stile di vita.
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1915-1918/2015/2018: SULLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA 20
GEOLOCALIZZIAMO LA GRANDE GUERRA Progetto didattico A cura di Manlio Piva in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova
Questo progetto nasce con l’obiettivo di trasmettere la storia della prima Guerra Mondiale attraverso un percorso didattico che integra conoscenze storiche con metodologie innovative e nuove tecnologie. Con l’uso della macchina fotografica gli studenti potranno scoprire quello che oggi non si può più vedere o immaginare e trasmetterlo al mondo attraverso le nuove tecnologie di geolocalizzazione. Il laboratorio è rivolto agli studenti delle secondarie di secondo grado; verranno proposti moduli didattici per l’uso, l’arricchimento e la valorizzazione della mappa interattiva (disponibile online e fruibile su computer, smartphone e tablet), che ricostruisce i luoghi delle battaglie. Il progetto è a cura di Manlio Piva, ricercatore del dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata dell’Università di Padova e vedrà impegnati operatori della Mediateca Mario Quargnolo e di Cinemazero.
NON SONO TORNATI VIAGGIO NELLA GRANDE GUERRA PERFORMANCE LIVE DI CLAUDIO COJANIZ Il pianista friulano interpreta in jazz i documentari sul primo conflitto mondiale provenienti dagli archivi della Cineteca del Friuli In collaborazione con La Cineteca del Friuli
Si tratta di un cineconcerto (esecuzione dal vivo ad accompagnamento di film sul grande schermo) di ottima qualità, frutto della nostra kermesse “Visioni sonore”, che speriamo incontri il Suo interesse e possa essere inserito nel palinsesto delle manifestazioni culturali che godono della Sua supervisione. Con lo spettacolo Non son tornati – Viaggio nella Grande Guerra, il pianista jazz friulano Claudio Cojaniz, artista di fama nazionale sensibile alla tematica per storia personale e intima necessità, si cimenta nella sonorizzazione dal vivo di una serie di filmati provenienti dagli archivi della Cineteca del Friuli girati durante la Grande Guerra prevalentemente in Friuli Venezia Giulia, ma che bene raccontano a tutti i popoli quella guerra inutile. Sulle note della musica di Cojaniz, verranno dunque proiettate le immagini dei documentari della Cineteca del Friuli. Dalla guerra sull’Adamello (un documento sconvolgente per come mostra la follia di uomini intenti a preparare la carneficina in un ambiente maestoso e alieno), alle devastazioni in Friuli fino al festeggiamento del Re nella Trieste liberata: questi filmati, nati come documentari di propaganda e di celebrazione bellica, possiedono una qualità significante in grado di ribaltarne l’intento originario, mostrando tutto l’orrore e l’insensatezza “della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” citando la nostra, spesso dimenticata, Costituzione Repubblicana. Cojaniz interpreta dunque con il suo jazz, in un percorso carico di citazioni e richiami evocativi, questi preziosi documenti storici, nella convinzione che tale forma del cinema rappresenti una straordinaria possibilità di comunicazione, di emozione, di riflessione.
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GEOLOCALIZZIAMO LA GRANDE GUERRA
PIATTAFORMA DIDATTICA PER LA GEOREFERENZIAZIONE DEL FRONTE ITALO-AUSTRIACO di Manlio Piva (Docente di didattica dell’audiovisivo e multimediale presso l’Università degli studi di Padova)
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Una piattaforma online e opensource nella quale creare itinerari storici e turistico-culturali inserendo informazioni e documenti di ogni genere e formato. Il tutto gestito direttamente dagli studenti attraverso un percorso laboratoriale di approfondimento storiografico, competenze procedurali ed informatiche e grazie ad applicazioni semplici e intuitive. Da anni collaboratore della Mediateca di Pordenone, il Dott. Manlio Piva (Ricercatore all’Università di Padova) e il suo team di formatori hanno ideato e sperimentato con successo in alcune classi di scuole secondarie un laboratorio dalle spiccate caratteristiche multidisciplinari e multimediali, che ora la Mediateca di Pordenone propone fra le sue nuove offerte didattiche per le scuole. Il centenario della Grande Guerra diventa, con questo laboratorio, l’occasione per “riconquistare” il proprio territorio, ridarne consistenza storica, geografica, umana, di affetti, di ricordi, di memoria condivisa. Il laboratorio si snoda infatti a partire dai territori che cent’anni fa hanno vissuto, direttamente o indirettamente, quei fatti tragici. Molte infatti sono le località che non solo hanno subito la distruzione e la successiva ricostruzione, con mutazioni spesso consistenti, ma intere aree, urbane ed extraurbane che sono cambiate radicalmente durante gli anni della Grande Guerra, ad opera del Genio, civile e militare, per ragioni di logistica (strade, ponti, ferrovie), acquartieramento di truppe, polveriere, hangar ecc. Le testimonianze dell’epoca ci arrivano oggi dalla memoria familiare, da romanzi e racconti, ma anche da quelli che cent’anni fa erano i “nuovi media”, in particolare il cinema e la fotografia, perché la I Guerra Mondiale fu una guerra tecnologica anche sotto il profilo mediatico: la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, la propaganda su giornali e riviste, sono anch’essi nuovi prodotti dell’industria di guerra. Oggi questi sono “vecchi” media, che attraverso i “nuovi” possono però ritornare a circolare, a rivivere e risignificare, ricontestualizzandoli. Nasce così l’idea di riavvicinare, di ricreare un legame mnemonico e “affettivo” con il territorio e gli eventi che lo hanno modellato, a partire dai giovani che frequentano la scuola e per molti dei quali la Storia ha solo la S maiuscola, cioè diStante, noioSa, eStranea, proponendo invece un percorso che li vede protagonisti, sulle tracce della storia locale che si trasforma in Storia tout court, quella che ha avvicinato drammaticamente il destino di esseri umani di lingue e nazioni diverse. Una storia “creata dal basso”, che va dal particolare al generale, e non viceversa come perlopiù avviene, che utilizza “anche” il libro, che moltiplica a piacere i docenti coinvolti ma allo stesso tempo li trasforma in comprimari, in tutor rispetto agli studenti. E allora gli ingredienti saranno il metodo storiografico, gli incontri con lo storico locale, la ricerca individuale e di gruppo, la webquest, le diverse fonti documentarie, comprese le foto e le riprese dell’epoca; ma anche i
Ogni mese saranno proposte delle proiezioni relative alla Grande Guerra.
sopralluoghi, con foto e filmati digitali, “streetview”, o anche disegni, dipinti, poesie… Il tutto verrà poi a condensarsi in percorsi storico-tematici precedentemente condivisi che gli studenti, a gruppi, a piccole “redazioni”, struttureranno per tappe utilizzando direttamente la apposita piattaforma georeferenziata disponibile online, versatile e di semplice utilizzo, consultabile poi da chiunque, tanto da PC che tablet o smartphone. E sempre implementabile: ogni gruppo classe sceglie il “taglio” da dare agli itinerari in relazione al proprio curricolo scolastico, sfruttando quindi le abilità derivanti dalle varie discipline di studio che possono venir coinvolte. Uno o più itinerari della propria città, del proprio territorio potranno così essere conosciuti e rivalorizzati, mostrarsi nelle varie loro mutazioni in un secolo di storia, grazie all’utilizzo sincretico di media vecchi e nuovi. Itinerari della memoria, itinerari culturali, percorsi turistici a disposizione dei più diversi e numerosi fruitori, a partire dai più giovani e più… smart. Un assaggio e il link al sito con la mappa su: http://notizie.tiscali.it/videonews/205224/Italia/
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NOVITÀ DA SAPERE 25
SE LA SCUOLA NON VA AL CINEMA IL CINEMA VA A SCUOLA Non ti è possibile partecipare ai matinèe organizzati dalla Mediateca Pordenone di Cinemazero presso l’Aula Magna di Cinemazero a Pordenone? La tua scuola ha un auditorium o un’aula video? Possiamo organizzare una proiezione nella tua scuola o eventualmente nella sala cinematografica del paese in cui si trova in maniera semplice e veloce rispettando solo questi 3 punti: − preavviso di almeno 7 giorni − scelta di un film uscito da almeno 6 mesi − almeno tre classi partecipanti _______________________ ADOTTA UN REGISTA Quasi con cadenza mensile Cinemazero ospita registi di fama internazionale nelle sue sale per presentare i nuovi lavori. Previa comunicazione e accordi sarà possibile per le scuole invitare nella propria scuola il regista per un incontro rivolto ad una classe o all’intero istituto. _______________________ FILM IN LINGUA ORIGINALE È possibile richiedere la visione di film in lingua originale con sottotitoli nella lingua straniera o in italiano. In lingua inglese sottotitolata saranno disponibili per mattinate (distribuzione Nexo) anche gli spettacoli teatrali del National Theatre of London (i nuovi titoli sono Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte tratto dal libro di Mark Haddon e Medea di Euripide), la serie Exhibition dedicata a documentari su Matisse, Rembrandt, Van Gogh, Vermeer, gli Impressionisti, Musei Vaticani e Hermitage. Unici vincoli per la richiesta: − preavviso di almeno 7 giorni − almeno tre classi partecipanti _______________________ I MUSEI E IL TEATRO IN SALA A partire da gennaio 2015 verranno inseriti nelle proiezioni mensili anche opere teatrali e documentari dedicati ai musei più importanti del mondo. Unici vincoli per la richiesta: − preavviso di almeno 7 giorni − almeno tre classi partecipanti
CORSI NEW CORSI DI AGGIORNAMENTO PER INSEGNANTI Nell’ottica delle attività di formazione permanenti che la Mediateca Pordenone di Cinemazero organizza nel corso dell’anno (incontri, seminari, presentazione di libri, convegni), tese a favorire occasioni di confronto sulla cosiddetta società multimediale e dell’informazione. A partire da febbraio 2013 verrà proposto un corso di aggiornamento per insegnanti che intende introdurre i docenti alla didattica dell’audiovisivo, sottolineandone le grandi potenzialità, i diversi ambiti e le modalità di applicazione, rivolgendo particolare attenzione aIla storia del Novecento attraverso il cinema e il rapporto tra testo letterario e filmico. _______________________
NEW
CORSI DI AGGIORNAMENTO PER GENITORI Per i nuovi nativi digitali anche i genitori si devono tener aggiornati. Si tratterà di incontri di approfondimento rivolti ai genitori per affrontare al meglio con obbiettivi educativi e didattici la scelta del film in casa, al cinema o per proporre divertenti attività tra le mura domestiche.
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FESTIVAL 26
LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO Nate nel 1982 dalla collaborazione tra la Cineteca del Friuli di Gemona e Cinemazero di Pordenone, le Giornate del Cinema Muto di Pordenone – dirette dal 1997 dallo storico inglese David Robinson – si sono affermate come la principale manifestazione internazionale dedicata alla conservazione, alla diffusione e allo studio dei primi trent’anni di cinema. Un migliaio tra studiosi, archivisti, collezionisti, giornalisti, studenti e appassionati, confluiscono in Friuli ogni anno a ottobre per una settimana di maratona cinematografica. Accanto alle proiezioni, numerosi eventi collaterali come i seminari quotidiani del Collegium, le Masterclass per musicisti aspiranti accompagnatori di cinema muto, gli stand dei collezionisti con rarità e cimeli. La sede principale del festival è il Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone. Il livello internazionale delle Giornate è stato riconosciuto dalla rivista Variety, che nel settembre 2007 le ha inserite fra i 50 festival cinematografici più significativi al mondo.
LE VOCI DELL’INCHIESTA È una manifestazione dall’originale impianto multimediale, ideata per favorire un confronto del pubblico e degli operatori con lo “strumento” dell’inchiesta, per sua natura giornalistico, ma al tempo stesso prezioso mezzo di espressione artistica per autori e cineasti, sempre più attuale e necessario per analizzare la complessità crescente della realtà. Il palinsesto è articolato in proiezioni, incontri, letture, dibattiti, organizzati e suddivisi per temi e forme d’inchiesta, distribuiti nelle tre sale di Cinemazero. “Le voci dell’inchiesta” riunirà a Pordenone alcuni maestri e i protagonisti odierni dell’inchiesta giornalistica (in tutte le sue manifestazioni: dalla carta stampata a internet, ai nuovi media), dell’inchiesta filmata (cinematografica e televisiva).
EVENTI SETTIMANA UNESCO DI EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE 24-30 novembre 2014 La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO è lieta di celebrare la chiusura del Decennio UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014 con la nona e ultima edizione della sua “Settimana”. L’iniziativa sarà quest’anno dedicata al bilancio delle attività svolte: da una parte la raccolta delle buone pratiche e prassi educative svoltesi durante il Decennio, dall’altra l’inventario delle realtà che sopravviveranno al Decennio stesso e continueranno a promuovere l’educazione alla sostenibilità in tutte le regioni italiane. Il prossimo novembre centinaia di realtà - istituzioni, scuole, associazioni, imprese, fondazioni, università – daranno vita, sotto l’egida e il coordinamento della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ad un ricco calendario di eventi in rete, i più diversi: convegni, laboratori, escursioni, mostre, giochi, spettacoli, dimostrazioni pratiche... Tutti coloro che sono a vario livello impegnati nell’educazione alla sostenibilità sul territorio sono invitati ad aderire promuovendo iniziative in tutta Italia tra il 24 ed il 30 novembre 2014.
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PROGRAMMA MATINÈE Le proiezioni si svolgono a Pordenone in Aula Magna / Cinemazero
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A COLPI DI NOTE / SPECIALE LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO Lunedì 6 ottobre 2014, ore 11.00 THE IMMIGRANT di Charlie Chaplin (1917)
L’adorabile vagabondo solitario è alle prese con il Nuovo Mondo, la Statua della Libertà e le nebbie del porto di New York. Dal viaggio in piroscafo fino alle prime peripezie sul suolo straniero
THE BOAT di Buster Keaton ed Edward F. Cline (1921) Maria Luisa Sogaro per l’Istituto comprensivo Pordenone Centro Emanuela Gobbo per l’Istituto comprensivo “A. Manzi” di Cordenons
Lo straordinario protagonista a bordo di un’imbarcazione piena di insidie che ricorda la navicella di “2001: Odissea nello spazio”, in una serie di avventure, tra gag e risate.
_______________________ Martedì 7 ottobre 2014, ore 09.00 UN MONDO PERDUTO (The Lost World) di Harry Hoyt, fantascienza, 92’, 1925 Proiezione con accompagnamento musicale dal vivo, al pianoforte Ian Mistrorigo
Il professor Challenger guida una spedizione attraverso uno sperduto altopiano della foresta amazzonica per provare al mondo intero che in quel luogo sono miracolosamente sopravvissuti giganteschi animali preistorici. Il capostipite di Jurassic Park, con gli incredibili effetti speciali in stop motion di Willis O’Brien.
_______________________ Mercoledì 8 ottobre 2014, ore 11.00 IL PENSIONANTE-UNA STORIA DELLA NEBBIA DI LONDRA (The Lodger) di Alfred Hitchcock, Poliziesco, 76’, 1926
Il cadavere di una ragazza bionda viene ripescato nel Tamigi: è l’ennesima vittima di un maniaco che si firma The Avenger (Il vendicatore) e che da qualche tempo terrorizza Londra. In tutta la città regna la paura: non fa eccezione la modesta pensione tenuta dai coniugi Bunting a Bloomsbury, dove si presenta un nuovo cliente, Jonathan Drew, che desta subito sospetti poiché è solito uscire nelle sere di nebbia nascondendo il volto in una sciarpa e sotto il cappello (anche il misterioso “vendicatore” è solito uccidere donne bionde nelle notti di nebbia). Del film sono stati realizzati numerosi remake, come quello dal titolo omonimo del 1944 e Una mano nell’ombra del 1954.
_______________________ Venerdì 17 ottobre 2014, ore 09.00 / Lunedì 20 ottobre 2014, ore 09.00 IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone, biografico, 137’, 2014
Leopardi esce dai sussidiari ed entra nella contemporaneità, Il giovane favoloso è un film biografico, erudito sulla sensibilità postmoderna che ha collocato Leopardi fuori del suo tempo, origine della sua immortalità e causa della sua umana dannazione. Martone costruisce una grammatica filmica fatta di scansioni teatrali, citazioni letterarie ed immagini evocative, come sanno esserlo le parole della poesia leopardiana.
MATINÈE OTTOBRE
Mercoledì 22 ottobre 2014, ore 11.00 UN PAESE DI PRIMULE E CASERME di Diego Clericuzio, documentario, 67’, 2013
In un paese dove sono passate tre guerre in meno di un secolo, che ne è delle storie dei singoli, di chi ha vissuto e lavorato con, per, dentro le caserme e nei siti militari? Un documentario costruito sui risvolti umani di una militarizzazione. Una ricostruzione della nostra memoria collettiva attraverso un mosaico di racconti. Nel 1989 cade il Muro di Berlino, la situazione geopolitica dell’area cambia in pochi anni, l’Italia sceglie di abrogare la leva obbligatoria e nel 2004 cadono anche i confini a est con la Repubblica di Slovenia diventata indipendente nel 1991. L’esercito smobilita, circa 400 siti vengono abbandonati: restano oltre 100 km2 di opere militari, di cui il 95% abbandonate, servitù militari sul 50% del restante territorio, un paesaggio mutato, un caso unico al mondo per vastità, tipologia e storia, che parla di uomini, economia, società, politica, ambiente. Pasolini scriveva di questa terra come di “un paese di temporali e primule”: oggi si potrebbe dire che resti solo “un paese di primule e caserme”.
_______________________ Martedì 28 ottobre 2014, ore 11.00 CLASS ENEMY di Rok Bicek, drammatico, 112’, 2013
Una piccola classe slovena diventa metafora per raccontare la gioventù, le sue contraddizioni e una società ancora divisa al suo interno tra fazioni opposte che risalgono alla seconda guerra mondiale. Un’ acuta riflessione tra la modernità educativa, intesa come deresponsabilizzazione e protezione ad oltranza dei giovani dai dolori della vita, e vecchia scuola, più formativa ma meno empatica.
_______________________ Giovedì 30 ottobre 2014, ore 09.00 KHUMBA di Anthony Silverston, animazione, 83’, 2013
Quello che si percepisce in più in questa produzione sudafricana (così come nella precedente) è la scelta di radicare la narrazione nella storia di un popolo e nell’ambiente naturale autoctono. I suoni tradizionali che accompagnano la vita nella comunità delle zebre lasciano il posto ad altre sonorità che si adattano non alle diverse situazioni ambientali di un film che fonde avventura, divertimento e riflessione.
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MATINÈE NOVEMBRE
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Mercoledì 5 novembre 2014, ore 09.00 12 ANNI SCHIAVO di Steve McQueen, biografico, 134’, 2013
Stati Uniti, 1841. Solomon Northup è un musicista nero e un uomo libero nello stato di New York. Ingannato da chi credeva amico, viene drogato e venduto come schiavo a un ricco proprietario del Sud agrario e schiavista. Strappato alla sua vita, alla moglie e ai suoi bambini, Solomon infila un incubo lungo dodici anni provando sulla propria pelle la crudeltà degli uomini e la tragedia della sua gente. A colpi di frusta e di padroni vigliaccamente deboli o dannatamente degeneri, Solomon avanzerà nel cuore oscuro della storia americana provando a restare vivo e a riprendersi il suo nome. Per il suo popolo ci vorranno ancora quattro anni, una guerra civile e il proclama di emancipazione di un presidente illuminato.
_______________________ Martedì 11 novembre 2014, ore 09.00 Mercoledì 12 novembre 2014, ore 09.00 TORNERANNO I PRATI di Ermanno Olmi, storico, 2014
Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nel film il racconto si svolge nel tempo di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto ciò che si narra in questo film è realmente accaduto. E poiché il passato appartiene alla memoria, ciascuno lo può evocare secondo il proprio sentimento.
_______________________ Giovedì 20 novembre 2014, ore 09.00 IL FIGLIO DELL’ALTRA di Lorraine Lévy, drammatico, 105’, 2012
In collaborazione con Unicef Durante la visita per il servizio di leva nell’esercito israeliano, Joseph scopre di non essere il figlio biologico dei suoi genitori, poiché appena nato è stato scambiato per errore con Yacine, palestinese dei territori occupati della Cisgiordania. La rivelazione getta lo scompiglio tra le due famiglie, costringendo ognuno a interrogarsi sulle rispettive identità e convinzioni, nonché sul senso dell’ostilità che continua a dividere i due popoli. Un’opera emozionante che affronta temi di drammatica attualità cercando le risposte nel cuore della gente comune e affidando le speranze per il futuro alle donne e alle nuove generazioni.
_______________________ Lunedì 24 novembre 2014, ore 09.00 Martedì 25 novembre 2014, ore 11.00 SETTIMANA UNESCO (gratuito)
In collaborazione con Arpa/LaRea Friuli Venezia Giulia Oggetto delle proiezioni film e documentari dedicati al tema della sostenibilità.
MATINÈE DICEMBRE
Giovedì 4 dicembre 2014, ore 09.00 IL MIO AMICO NANUK di Brando Quilici, Roger Spottiswoode, avventura, 2014
Una storia commovente e spettacolare ambientata nei ghiacci dell’Artico. La storia di un bambino che aiutato da un inuito mezzo indiano e mezzo canadese cerca di riportare il cucciolo di un orso polare dalla madre, tra pericoli e tempeste di ghiaccio.
_______________________ Venerdì 12 dicembre 2014, ore 11.00 IL RAGAZZO INVISIBILE di Gabriele Salvatores, drammatico, 100’, 2014
Michele ha 13 anni e vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Michele sembra intrappolato nella routine quotidiana. Finché un giorno, inaspettatamente, non accade qualcosa di straordinario: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.
_______________________ Mercoledì 17 dicembre 2014, ore 11.00 SE CHIUDO GLI OCCHI NON SONO PIÙ QUI di Vittorio Moroni, drammatico, 100’, 2013
Sedicenne con una forte passione per l’astronomia, trasmessagli dal padre, morto in un incidente stradale, Kiko vive con la madre filippina, Marilou, e il suo nuovo compagno, Ennio, un caporale che gestisce cantieri edili, sfruttando manodopera clandestina. A scuola rischia di essere bocciato per il secondo anno consecutivo e il rapporto con il patrigno, che lo forza a lavorare come manovale, è quantomai teso anche per via dei suoi modi violenti. Un giorno, Kiko incontra Ettore, un insegnante in pensione sulla sessantina, che gli dice di essere un vecchio amico del padre e di volerlo aiutare nello studio. È la storia di un’adolescenza tremante quella raccontata da Vittorio Moroni, la cronaca sincera e diretta di un’esistenza incerta, dispersa nella periferia friulana tra cantieri, scuola e una bar-stazione di benzina in cui, insieme all’anomala famiglia di Kiko, vive un gruppo di immigrati clandestini.
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MATINÈE GENNAIO
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Martedì 13 gennaio 2015, ore 09.00 VADO A SCUOLA di Pascal Plisson, documentario, 75’, 2013
Dalla savana del Kenia ai sentieri che solcano la catena dell’Atlante in Marocco; dall’altopiano della Patagonia al calore dell’India meridionale seguiamo Jackson, Zahira, Carlito e Samuel, quattro bambini con il desiderio di imparare. Per soddisfare questo desiderio (e come milioni di loro coetanei nel mondo) affrontano, nella maggioranza dei casi quotidianamente, percorsi lunghissimi e spesso pericolosi. Ognuno di loro ha un sogno di emancipazione che nessun ostacolo può frenare.
_______________________ Venerdì 16 gennaio 2015 ore 09.00 LA GRANDE GUERRA di Mario Monicelli, guerra, 140’, 1959
In divisa da fanti il romano Oreste Jacovacci e il lombardo Giovanni Busacca vivono da opportunisti un po’ fifoni il conflitto 1914-18. Catturati dagli austriaci, sanno morire con dignità. Due grandi istrioni - e alcune sequenze memorabili - in un affresco di complessa, cordiale, furbesca coralità. Sagace equilibrio tra epica e macchiettismo, antiretorica.
_______________________ Lunedì 19 gennaio 2015, ore 09.00 PORCO ROSSO di Hayao Miyazaki, animazione, 94’, 1994
Italia, periodo tra le due guerre mondiali. Un misterioso pilota di aerei dalle sembianze di maiale, detto Porco Rosso, è il terrore dei pirati del Mare Adriatico, almeno finché questi non si affidano all’americano Curtis, avventuriero spavaldo che sfida Porco Rosso a duello. L’Italia ideale su cui Porco Rosso ama svolazzare, quella assolata dell’hotel Adriano, delle dame eleganti e delle folle festanti, dopotutto è anche il paese capace di dar vita al mostro del totalitarismo, diffondendo il germe che inquinerà irreparabilmente il XX secolo.
_______________________ SPECIALE GIORNATA DELLA MEMORIA Martedì 27 gennaio, ore 09.00 / Mercoledì 28 gennaio 2015, ore 09.00 STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI di Brian Percival, drammatico, 125’, 2013
Germania, 1939. Liesel Meminger è una ragazzina di pochi anni che ha rubato un libro che non può leggere perché non sa leggere. Abbandonata dalla madre viene adottata da Rosa e Hans Hubermann. Liesel apprende molto presto a leggere e ad amare la sua nuova famiglia. Generosi e profondamente umani gli Hubermann decidono di nascondere in casa Max Vandenburg, un giovane ebreo sfuggito ai rastrellamenti, il quale completa la formazione di Liesel, invitandola a trovare le parole per dire il mondo e le sue manifestazioni. Perché le parole sono vita, alimentano la coscienza, aprono lo spazio all’immaginazione, rendono sopportabile la reclusione..
_______________________ Venerdì 30 gennaio 2015, ore 09.00 UNBROKEN di Angelina Jolie, drammatico, 130, 2014
Tratto dal libro di Laura Hillenbrand “Unbroken: A World War II Story of Surival, Resilience and Redemption”, il film è incentrato sulla vera storia dell’atleta ed eroe di guerra americano Louis Zamperini. Dopo un’infanzia sulle strade, in cui spesso era coinvolto in combattimenti tra gang, alle superiori Zamparini divenne un membro della squadra di atletica e nel 1936 entrò a far parte della squadra Olimpica degli Stati Uniti.
MATINÈE FEBBRAIO
Mercoledì 4 febbraio 2015, ore 11.00 FOODINC di Robert Kenner, documentario, 100’, 2008
In collaborazione con Arpa/laRea FVG e mediatecambiente.it l film tratta il tema della produzione e del mercato alimentare, principalmente quella su grande scala, che esiste negli Stati Uniti. Nel primo segmento del film si esamina la produzione industriale di carne (pollo, manzo e maiale). Il secondo segmento guarda alla produzione industriale di cereali e verdure (soprattutto mais e fagioli di soia). Il terzo ed ultimo segmento del film parla del potere economico e giuridico, come ad esempio le leggi alimentari sulla diffamazione delle aziende alimentari più importanti, i profitti delle quali sono basati sulla fornitura di cibo a buon mercato, ma contaminato, l’uso massiccio di sostanze chimiche e la promozione di abitudini malsane di consumo alimentare, da parte del pubblico USA.
_______________________ Lunedì 16 febbraio 2015, ore 11.00 LA PRIMA NEVE di Andrea Segre, drammatico, 105’, 2013
Pergine, piccolo paese del Trentino ai piedi della Val de Mocheni. E’ lì che è arrivato Dani, fuggito dal Togo e poi nuovamente costretto a fuggire dalla Libia in fiamme. Dani ha una figlia piccola (che gli ricorda troppo la moglie morta per volerle davvero bene) e una meta: Parigi. In montagna, dove ha trovato lavoro presso un anziano apicoltore, fa la conoscenza di Michele, un bambino che soffre ancora per la perdita improvvisa del padre.
_______________________ Mercoledì 25 febbraio 2015, ore 11.00 LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE di Pif, commedia, 90’, 2013
Arturo ha pochi anni e un segreto romantico che condivide con Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bambina che gli ha incendiato il cuore. Nato a Palermo, Arturo è stato concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero Michele Cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da quel momento e da che si ricordi la sua vita, spesa a Palermo, è stata allacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti. Cresciuto in una famiglia passiva, in una città ‘muta’ e tra cittadini incuranti dei crimini che abbattono i suoi eroi in guerra contro la mafia, a contro la Mafia, Arturo prova da solo a produrre un profilo e un senso a quegli uomini contro e gentili che gli offrono un iris alla ricotta (il commissario Boris Giuliano) o gli concedono un’intervista (il Generale Dalla Chiesa). L’unico che proprio non riesce a incontrare, ma di cui ritaglia e colleziona foto dai giornali, è il premier Giulio Andreotti, che da una trasmissione televisiva gli impartisce un’ideale lezione sentimentale da applicare al cuore della piccola Flora. Gli anni passano, la Mafia cresce in arroganza e crudeltà e i paladini della giustizia vengono falciati, sparati, esplosi. Soltanto Arturo rimane uguale a se stesso, ossequiante e ‘svenduto’ in una televisione locale e nella campagna elettorale di Salvo Lima. Ma la morte di Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino lo risveglieranno da un sonno atavico e dentro una città finalmente cosciente.
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DA SAPERE IL SOSTEGNO DA PARTE DELLA REGIONE Se la scuola ha sede nel territorio del Friuli Venezia Giulia, la spesa può ridursi anche a zero, basta procedere per tempo a fare domanda per ottenere i fondi che ogni anno la Regione bandisce proprio per questo tipo di attività. Le informazioni e i bandi sono contenuti nel sito internet della regione all’indirizzo: www.regione. fvg.it sezione “istruzione”.
TARIFFARIO L’importante crisi economica che ha investito il nostro paese ha colpito duramente il mondo della scuola, per questo motivo abbiamo optato per un ribasso dei costi orari ed un’eliminazione delle spese di segreteria. NUOVO COSTO ORARIO: € 39,00 E NESSUNA SPESA DI SEGRETERIA
LEGENDA
SP Film per le scuole primarie SS Film per le scuole secondarie di I e II grado 4 > Numero minimo partecipanti (almeno 4 classi) Film a ingresso gratuito Film dedicati alla Grande Guerra (1915-1918/2015-2018) Film “aspettando l’expo” (alimentazione e sostenibilità)
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INFO 36
Mediateca Cinemazero NEW Palazzo Badini Piazza Cavour, Pordenone Tel Cinemazero 0434 520945 / 520404 Tel Mediateca 392 0614459 Fax 0434 522603 mediateca@cinemazero.it www.mediateca.cinemazero.it www.cinemazero.it Orari apertura da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00 Con il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia di Pordenone Comune di Pordenone Camera di Commercio di Pordenone Banca Popolare FriulAdria - Crédit Agricole Contatti Silvia Moras
referente attività didattiche
silvia.moras@cinemazero.it Tommaso Lessio
attività della mediateca, laboratorio multimediale
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referente mediateca
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Illustrazioni di Marina Ferretti