CinemazeroNotizie Giugno 2012

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mensile di cultura cinematografica

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aphoto Alessandro Paderni / ad Designwork

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”A colpi di note” e non solo... Ecco tutta l’offerta formativa di Cinemazero

Una moviola tiene il filo della memoria Da Cinemazero la moviola dei Gianikian all’Archivio Cinema del FVG

Pordenone Boulevard Pordenone festeggia trent’anni di cinema all'aperto

Cinemazero Social Day Non solo cinema, molto più che numeri

Giugno

La Mediateca promuove l’aggiornamento Seminario sul diritto d’autore il 18 giugno 2012 a Bologna

12 2012 numero 6 anno XXXII

Da ”Regione di Cinema” a ”Bella addormentata”? Il taglio dei fondi al film di Bellocchio scredita territorio e professionalità

Domani accadrà Ovvero se non si va non si vede spedizione in abbonamento postale L. 662/96 art. 2 comma 20/b filiale di pordenone - pubblicità inferiore al 45% contiene i.p. in caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Pordenone per la restituzione al mittente previo pagamento resi


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Il taglio dei fondi al film di Bellocchio scredita territorio e professionalità

Andrea Crozzoli

Editoriale

Da “Regione di Cinema” a ”Bella addormentata”? Perfino a Cannes commentavano con stupore e incredulità le notizie che arrivavano attraverso i grandi quotidiani nazionali sul Friuli Venezia Giulia circa l’azzeramento del Film Fund della Film Commission FVG. Ed avevano quasi il sapore amaro dello sberleffo le contemporanee notizie che Abbas Kiarostami avrebbe girato il suo prossimo film in Puglia grazie anche al sostegno della Film Commission Apulia, finanziata con tre milioni e mezzo di euro; e che la Film Commission Lazio annunciava sostanziosi investimenti anche a seguito del successo di To Roma with Love di Woody Allen. La Film Commission Friuli Venezia Giulia, una regione di cinema, si distingueva invece per il taglio di fondi improvviso da parte dell’assessore alle Attività Produttive Federica Seganti da cui dipendono i finanziamenti sia del Film Fund che del Fondo regionale per l’Audiovisivo. Taglio proposto per impedire che la stessa Film Commission concedesse un contributo di 150 mila euro al film Bella addormentata di Marco Bellocchio. Un gesto censorio e intimidatorio, di inaudita gravita’ e dalle conseguenze nefaste, se dovesse rimanere. Un atto inaccettabile che si scaglia contro un’opera dell’ingegno, come può essere un film d’autore, e in questo caso siamo di fronte a Marco Bellocchio, uno dei maestri riconosciuti del cinema italiano premiato solo pochi mesi fa al festival di Venezia con il Leone alla carriera. Con queste modalità - si badi bene - non si danneggia solo la produzione del film di Marco Bellocchio che ha già girato in Friuli a Udine e Cividale per diverse settimane, ma si negano i finanziamenti anche al nuovo film The best offer che Giuseppe Tornatore sta ancora girando a Trieste ed in altre località, e alla fiction Rai Un caso di coscienza 5 che ha contribuito non poco al rilancio turistico della città di Trieste. Preoccupa molto che si sia scelta una modalità – l’azzeramento del Film Fund - che, di fatto, non tiene conto dei diritti acquisiti da chi ha operato in buona fede fidandosi di una legge regionale (la n.21 del 2006) e di un regolamento che garantivano un contributo nel caso fossero stati soddisfatti determinati requisiti. E’ fin troppo facile prevedere che in caso di ricorso al Tribunale amministrativo da parte di questi produttori la Regione verrà condannata, con buona pace dei pruriti etici di chi ha proposto quell’improvvido ordine del giorno. Quello che amareggia maggiormente è che con questa iniziativa si getta a mare una Film Commission che aveva fin qui ben lavorato portando in regione registi come Andrea Molaioli con La ragazza del lago o Giuseppe Tornatore con La sconosciuta e tanti, tanti altri producendo una ricaduta economica sul territorio quantificabile in circa 8 milioni di euro e cui vanno aggiunti i 200 posti di lavoro delle maestranze e delle comparse che abitualmente vengono coinvolte dalle troupe. Superfluo sottolineare che tutto il mondo della cultura, non solo cinematografica, esprime profonda preoccupazione per un tale comportamento censorio. Ricordiamoci l’articolo 3 della Costituzione che prevede “… pari dignità … senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” auspicando l’immediato reintegro dei fondi. Certamente questo non permetterà di rimediare ad una perdita di credibilità e di immagine dell’intera Regione Friuli Venezia Giulia: un vero peccato.

In copertina: Kirsten Dunst attrice protagonista del film Love and Secrets

cinemazeronotizie mensile di informazione cinematografica Giugnoo 2012, n. 06 anno XXXII Direttore Responsabile Andrea Crozzoli Comitato di redazione Piero Colussi Riccardo Costantini Sabatino Landi Tommaso Lessio Silvia Moras Maurizio Solidoro Collaboratori Lorenzo Codelli Luciano De Giusti Elisabetta Pieretto Direzione, redazione, amministrazione P.zza della Motta, 2 33170 Pordenone, Tel. 0434.520404 Fax 0434.522603 e-mail: cinemazero@cinemazero.it http//www.cinemazero.it Progetto grafico Patrizio A. De Mattio [DM+B&Associati] - Pn Impaginazione Tommaso Lessio Composizione e Fotoliti Cinemazero - Pn Pellicole e Stampa Grafiche Risma Roveredo in Piano Abbonamenti Italia E. 10,00 Estero E. 14,00 Registrazione Tribunale di Pordenone N. 168 del 3/6/1981 Questo periodico è iscritto alla Unione Italiana Stampa Periodica


Seminario sul diritto d'autore il 18 giugno 2012 a Bologna

I progressi delle nuove tecnologie consentono l'affermazione di nuove modalità espressive. Al contempo, l'evoluzione dell'information technology impone la ricerca di forme di tutela efficaci contro le minacce rivolte alle opere intellettuali. Chiunque operi all'interno di biblioteche, mediateche e cineteche ha responsabilità legate alla gestione dei diritti delle opere dell'ingegno. Pertanto, è indispensabile che ogni fenomeno sia collocato nell'ambito della disciplina giuridica della materia, recentemente oggetto di numerosi interventi da parte del legislatore nazionale e comunitario. Con questa priorità la Mediateca di Pordenone come sede operativa dell'Associazione Videoteche e Mediateche Italiane (AVI), in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), la Videoteca dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, e con il patrocinio dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, organizza un seminario di aggiornamento professionale sul diritto d’autore applicato al mondo degli archivi e delle biblioteche sia pubbliche che private. Il seminario è rivolto a tutti gli operatori del settore mediatecario, bibliotecario e cinetecario, agli operatori culturali, ed a studenti. L'AVI (Associazione Videoteche e Mediateche Italiane) è un'associazione culturale senza scopo di lucro della quale fanno parte oltre un centinaio tra mediateche, biblioteche e cineteche di ogni regione italiana. L'AVI dal 2001 è impegnata nell'organizzazione e nello sviluppo delle strutture bibliotecarie e mediatecarie, svolgendo un ruolo di rappresentanza in ogni ambito culturale, scientifico, tecnico, giuridico e legislativo, fornisce inoltre ai propri associati supporti scientifici e tecnici per l'aggiornamento professionale con corsi di formazione e consulenza legale diretta. Il corso intende offrire una serie di risposte pratiche ai quesiti posti dagli operatori dei settori culturali, con particolare riferimento alle questioni relative alla protezione di opere letterarie, multimediali, audiovisive e programmi per elaboratori. Molte sono le tematiche che verranno affrontate durante il corso: “Il diritto d'autore in biblioteca e in mediateca” (copie di salvataggio, proiezioni pubbliche, consultazioni interne , il contrassegno SIAE, la riproduzione dei materiali , la consultazione di siti web nei locali delle biblioteche ) “Il sito web della biblioteca e della mediateca” (la disciplina nazionale delle comunicazioni elettroniche, i cataloghi on line, la consultazione di opere tramite la rete) “L'archivio e la raccolta di materiali privati in biblioteca e mediateca” (l'utilizzo di materiali provenienti da privati, questioni relative all'utilizzo, alla privacy). La docenza del corso è affidata ad Andrea Sirotti Gaudenzi, avvocato e docente universitario che si occupa da anni di questioni relative alla protezione della proprietà intellettuale in ambito nazionale ed internazionale e ha ottenuto provvedimenti di rilievo davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea e alla Corte europea dei diritti dell’uomo, nonchè autore di numerose pubblicazioni sulla materia. Il corso si svolgerà lunedì 18 giugno a Bologna presso la Sala Polivalente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna viale Aldo Moro, 50. La giornata si articolerà in due momenti: il mattino dalle 10.00 alle 13.00 ed il pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00. Su richiesta sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Maggiori informazioni relative alle modalità d'iscrizione possono essere reperite all'interno dei siti: www.avimediateche.it e www.aib.it/struttura/sezioni/emilia-romagna

Diritto d’autore

La Mediateca promuove l’aggiornamento professionale

Elena D’Incà

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Ecco tutta l’offerta formativa di Cinemazero

Silvia Moras

cinema&didattica

“A colpi di note” e non solo... I laboratori nella scuola sono tradizionalmente la presenza più evidente della Mediateca nel territorio, accanto e per essa agiscono una serie di attività di formazione e di aggregazione che sono diventate realtà stabili. Il Ministero della Pubblica Istruzione, con decreto ministeriale 177 del 31.07.2002, ha riconosciuto a Cinemazero la qualifica di ente abilitato per svolgere attività didattica negli istituti e aggiornamento e formazione degli insegnanti. Volendo citare solo alcune cifre dell’ultimo anno: 11 formatori, 35 scuole coinvolte di ogni ordine e grado per oltre 800 ore di didattica e 32 matinee con quasi 4000 spettatori, laboratori e iniziative rivolte a gruppi classe e pubblico inclusi in eventi di risonanza come Pordenonelegge.it, la fiera BcomeBimbo, l’ambizioso progetto “A colpi di note”, l’adesione a diversi progetti europei, il coordinamento di concorsi rivolti alle scuole come Scrivere di Cinema, Premio Alberto Farassino, il Premio David, il laboratorio “Legalitycoop” in collaborazione con CoopNordEst e i matinee “speciali” in occasione di eventi o ricorrenze, il catalogo tematico “ A scuola con il cinema” del Prof. Sabato Landi e la possibilità di prendere in prestito gratuitamente film e consultare volumi per incrementare il sussidio dell’immagine nel percorso scolastico. Con la consapevolezza di questi successi, la Mediateca Pordenone di Cinemazero, attraverso i suoi formatori, propone per il nuovo anno scolastico (2012/2013) una serie di moduli didattici storici e nuovi per le scuole di ogni ordine e grado. Sono incontri laboratoriali con obiettivi specifici, modulabili a seconda dell’età e delle competenze degli allievi coinvolti. Sicuramente punta di diamante dell’offerta formativa è il laboratorio “A colpi di note”. Si tratta di uno speciale laboratorio che mira a valorizzare l’indissolubile legame tra musica e cinema attraverso il recupero storico delle origini del cinema, con il film muto. Un approccio concreto e attivo a partire dall’esperienza musicale, che nel vissuto giovanile è il filo conduttore che orienta l’interpretazione della realtà e può contribuire a formare un pubblico più attento e consapevole. Il progetto si svolge in due fasi: una prima fase teorica che si articola in due momenti di analisi del linguaggio cinematografico applicate al cinema muto, così da poter fornire gli strumenti necessari per poter passare da una lettura critica del film ad una sua rielaborazione, e una seconda fase pratica, nel corso della quale il gruppo realizzerà l’accompagnamento musicale originale di una slapstick della durata di circa 20 minuti. Nelle ore di lezione gli alunni sono guidati, partendo dall’analisi di esempi di breve durata e di diverso genere cinematografico, a considerare le diverse possibilità di scelta nell’accostamento suono/immagine. Tale attività espressivo- creativa implica la realizzazione di operazioni cognitive, affettive, sociali e psicomotorie divergenti: dalla capacità di riprodurre con la pratica strumentale modelli musicali dati, alla capacità di offrire un contributo personale alla loro realizzazione, per giungere alla capacità di dare forma visiva alle idee musicali. L’intenzione è quella di contribuire a formare spettatori ed, eventualmente, professionisti del domani attivando un laboratorio musica/cinema propedeutico alla fruizione di una delle manifestazioni culturali più importanti della Regione: Le Giornate del Cinema Muto. Lunedì 4 giugno alle ore 20.45 debuttano presso l’Aula Magna di Cinemazero a Pordenone con il nuovo spettacolo i giovani musicisti del progetto “A colpi di note”, ormai giunto alla sesta edizione. L’esibizione vede gli studenti pordenonesi impegnati nella rimusicazione dal vivo dei grandi classici del cinema muto, punto d’arrivo dell’omonimo laboratorio di musica e cinema che rientra nella ricca offerta formativa sull’audiovisivo della Mediateca Pordenone di Cinemazero. Protagonista di quest’anno la divertentissima coppia Stan Laurel e Oliver Hardy: si esibirà l’orchestra (coordinata dalla prof.ssa Maria Luisa Sogaro, ormai veterana del progetto) della Scuola Media Centro Storico di Pordenone nella musica-

Disegno di Marina Ferretti

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Disegno di Marina Ferretti

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zione di We Faw Down (1928) e l’orchestra della Scuola Media “Leonardo da Vinci” di Codenons guidata dalla Prof.ssa Emanuela Gobbo che daranno “voce” alla celebre comica Liberty (1929). Seguirà un’appassionante lezioneconcerto tenuta da Romano Todesco e Luca Grizzo, componenti della celebre Zerorchestra. I giovani musicisti riproporranno lo spettacolo mercoledì 6 giugno alle ore 10.45 presso il Centro Culturale di Cordenons, in attesa dell’esibizione di ottobre all’interno del ricco programma delle Giornate del Cinema Muto. Riportiamo le significative parole di un altro membro della Zerorchestra, Bruno Cesselli, che rende l’idea del valore di questo progetto: “Comporre e suonare dal vivo un commento sonoro ad un film muto è certamente una delle sfide più interessanti e complesse per il musicista. Il film è già lì, definito, bell’e pronto, non si può più discutere col regista, capire le sue intenzioni, elaborare un approccio condiviso”. “A colpi di note” è solo uno dei laboratori della ricca offerta formativa della Mediateca Pordenone di Cinemazero legata alla didattica degli audiovisivi e nuovi media. Per il nuovo anno scolastico alle storiche proposte (Laboratorio Méliès, MappaScuola,Fotofiaba, Videoritratto, Ti racconto una storia, Scatta il fotoromanzo, BookTrailer, Dentro lo sguardo, La piccola bottega dei generi, per Scrivere di cinema, Videoclippando, SpotMarket: immagini da vendere, Tg in classe, AnimAzione!, Blog on line, Il giornale on line e Note in pellicola) se ne aggiungono delle nuove, sottolineando ancor di più l’importanza del rapporto tra il “Sapere” e il “Saper fare”: Animiamo l’inanimato (Laboratorio di Stop Motion), Costruiamo un documentario (le tappe per realizzare un documentario), Storia per immagini (diverse epoche storiche con gli occhi del cinema), Trasposizioni a confronto (un percorso per scoprire il rapporto tra letteratura e Cinema), Un film a fumetti (creare il proprio film giocando di fantasia con il fumetto), Ombre magiche (costruire riciclando un teatrino d’ombre cinesi), LegalityCoop (educare alla legalità creando spot di sensibilizzazione), Green (R)evolution (utilizzare l’audiovisivo per la comunicazione ambientale). Ma come possono le scuole attivare questi laboratori? Se la scuola ha sede nel territorio del Friuli Venezia Giulia, la spesa può ridursi anche a zero, basta procedere per tempo a fare domanda per ottenere i fondi che ogni anno la Regione bandisce proprio per questo tipo di attività. Le informazioni e i bandi sono contenuti nel sito internet della regione all’indirizzo: www.regione.fvg.it sezione “Istruzione”. I moduli per la compilazione del bando sono consultabili e compilabili direttamente sul sito e sono disponibili a partire dal mese di giugno. Per qualsiasi informazione in merito potete contattare Silvia Moras presso la Mediateca Pordenone di Cinemazero (silvia.moras@cinemazero.it, 0434.520945). Inoltre se l’istituto scolastico ha sede nel comune di Pordenone può accedere anche ai fondi messi a disposizioni dallo stesso consultando la pagina: http://www.comune.pordenone.it/it/canali/scuola-istruzione. Non dimentichiamo che oltre ai laboratori a partire da settembre continueranno i matinée, i concorsi (quest’anno festeggiamo i dieci anni del concorso di critica cinematografica “Scrivere di cinema” con le premiazioni, inserite all’interno del programma di Pordenonelegge.it, previste per sabato 22 settembre in Aula Magna, Cinemazero) e i corsi di formazione per gli insegnanti. Aspettiamo tutti gli insegnanti e i formatori interessati alla presentazione del piano offerta formativa della Mediateca Pordenone di Cinemazero per l’anno scolastico 2012/2013 che si terrà il 5 settembre 2012 alle ore 17.00 presso la saletta conferenze dell’Ex convento di San Francesco. Tutti i dettagli sui laboratori li trovate su www.mediateca.cinemazero.it


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Da Cinemazero la moviola dei Gianikian all’Archivio Cinema del FVG

Riccardo Costantini

cinema&archivi

Una moviola tiene il filo della memoria In questi giorni la storica e gloriosa moviola “Prevost 300” - custodita da diversi anni da Cinemazero - ha preso la strada che unisce le anime de Le giornate del cinema muto, Pordenone e Gemona (con La Cineteca del Friuli), per ritornare a funzionare a disposizione dell'Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia, per contribuire allo sviluppo del servizio di valorizzazione del patrimonio cinematografico regionale nei progetti di ricerca, promozione e restauro. Un filo sottile lega questo “freddo macchinario”, fatto di ingranaggi e banco di nudo ferro, con il calore della memoria, del piacere di riscoprire e rivivere le immagini del passato. Un filo che lega l’attività di Cinemazero con quella di uno dei sodalizi artistici dell'audiovisivo più rigorosi, fecondi e sorprendenti: la coppia di cineasti (lui armeno, lei romagnola, da anni con “base” a Milano) Yervant Gianikian – Angela Ricci Lucchi, capaci di riscuotere una standing ovation di diversi minuti a Cannes nel 2006 per il loro primo lavoro sul rapporto fra umanità e guerra “Oh! Uomo”, o ancora omaggiati da una retrospettiva integrale al Moma di New York nel 2009. Va segnalato, fra l’altro, l’omaggio che Hangar Bicocca a Milano dedica ai due artisti proprio in questi giorni (fino al 10 giugno), con la mostra NON NON NON. I due artisti si caratterizzano per una lunga e intensa carriera tutta sviluppata proprio al banco di moviola, fatta di ore e giorni trascorsi vedendo e rivedendo film d'archivio, per poi rielaborarli in forma creativa ma filologicamente rispettosa dei supporti originali. Tutto per loro inizia nel 1977, quando i due rinvengono in un magazzino numerosi film muti in formato Pathé Baby 9,5 appartenenti all’archivio del cineasta L. Comerio e visionandoli in moviola si accorgono che ogni fotogramma contiene dettagli che lo scorrimento del film sullo schermo inevitabilmente nasconde. Inventano allora una «cinepresa analitica», costruita proprio sulla moviola, con cui riesplorare in profondità ogni inquadratura. Rifotografando ad uno ad uno 347.600 fotogrammi, appena virati con una delicata sensibilità monocroma, e montandoli secondo un ritmo personalissimo, realizzano così – in diversi anni di lavoro - una delle opere più interessanti e suggestive del cinema sperimentale italiano (Dal Polo all’Equatore, 1986). Tra le altre opere della coppia, Uomini anni vita (1990), commossa rievocazione dei massacri subiti dal popolo armeno, realizzata lavorando su materiali rinvenuti negli archivi dei paesi dell’Est, Prigionieri della guerra (1995), lucida riflessione storico-politica sulla prima guerra mondiale effettuata ingrandendo, virando e reinquadrando singoli fotogrammi di materiali rinvenuti negli archivi di mezza Europa, e Su tutte le vette è pace (1998), ulteriore rivisitazione delle trincee alpine della Grande Guerra, questa volta accompagnata da una colonna sonora di G. e F. Marini. Nel 2001 presentano alla Mostra di Venezia Images d’Orient - «Tourisme vandale», dove svelano il razzismo colonialista implicito nell’esotismo con cui gli europei filmavano i primi viaggi in India alla fine degli anni ’20. Sempre per Venezia producono nel 2000 Inventario Balcanico, in cui i due cineasti si sono proposti di rievocare "la vita così com'era" nella Iugoslavia prima delle divisioni, dei conflitti e dei massacri che l'hanno devastata negli anni


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'90. Del 2007 è Ghiro ghiro tondo, rielaborazione in video di una collezione di giochi e oggetti infantili trovata dai due coniugi in un villaggio delle Dolomiti; epoca: dalla guerra 1914-18 agli anni '50; Provenienza: Italia del Nord, Europa dell'Est, Russia, Giappone. Una produzione affascinante, ammantata di un'aura di arte di alto livello, ma capace di far vibrare direttamente – in maniera sorprendente - le corde più sensibili dell'animo degli spettatori. La loro moviola ha quindi un fascino ancora maggiore: acquisita diversi anni or sono da Cinemazero, che la ritirò proprio nello studio milanese dei Gianikian, tornerà a “respirare” la pellicola d'epoca, consentendo agli operatori dell'Archivio Cinema FVG di visionare e catalogare al meglio le diverse migliaia di film in pellicola 16 e 35 mm in esso conservate. Un segno di continuità anche con l'opera di questi due artisti, quello voluto da Cinemazero, che ha consegnato in comodato d'uso la moviola, che ora sarà a disposizione degli operatori professionisti di quello che è l'unico archivio italiano che rispetta tutti gli standard internazionali per l'archiviazione dei film dettati dalla FIAF (Fédération Internationale des Archives du Film). La moviola sarà dunque elemento di grande utilità per il servizio di valorizzazione del patrimonio cinematografico regionale nei progetti di ricerca, promozione e restauro che stanno venendo messi in campo. Infatti la sfida di un archivio non può che essere quella di trasformare quotidianamente le proprie basi strutturali e la ricchezza potenziale dei materiali raccolti in fermento rivolto al futuro, capace di raggiungere nuovi pubblici non solo specialistici. Le iniziative di studio e le operazioni di restauro si prestano infatti a trovare canali spettacolari e di messa in circuito interculturale. Il servizio di valorizzazione si avvale delle energie di tutti gli studiosi operanti sul territorio o rivolti ai materiali qui conservati, nonché coinvolgere le crescenti attenzioni che emergono tra le giovani generazioni che studiano il cinema. Le prime iniziative che il Servizio ha messo in campo sono, per dare un'idea dell'attività: il restauro del film sull'esodo istriano La città dolente di Mario Bonnard; la messa a punto del recupero di documentari e cinegiornali sul Friuli e la Venezia Giulia, l'Istria e la Dalmazia, e varo di iniziative per la riproposta dei grandi film di finzione del territorio (da Gli ultimi e Maria Zef a Senilità e altri film triestini a La ragazza della salina e La grande strada azzurra all'opera adriatica di De Robertis); in un'ottica euroregionale, coproduzioni di restauro di film sloveni (tra cui un Klopcic inedito), e messa in circuito delle pluriennali ricerche di Hanns Zischler su Joyce e Kafka e delle attenzioni rivolte al rapporto tra Rilke e il cinema, Saba e il cinema; la valorizzazione nazionale e internazionale dei grandi cineasti appartenenti al nostro territorio, tra cui il triestino Giacomo Gentilomo e il friulano Siro Angeli, stretto collaboratore di tutta una vita di uno dei massimi cineasti europei, l'emiliano Vittorio Cottafavi; il potenziamento del Fondo Genina, non solo in quanto collegato ad altre personalità locali (come lo sceneggiatore Alessandro De Stefani) ma anche per valorizzare quanto si è sedimentato sul territorio dalle ricerche e manifestazioni di qualità realizzate in passato o in corso di realizzazione (con Genina inoltre Camerini, Poggioli, ma anche DeMille, Sennett e altri); lo studio e divulgazione (anche in forma di edizioni dvd e blue-ray, con relativi extra e booklet) dei punti di collegamento tra la cultura del territorio e la produzione cinematografica nazionale e internazionale, a cominciare dallo studio della misconosciuta vicenda Globe Film, distributrice di Gli ultimi; la valorizzazione degli archivi interdisciplinari (Henriquez, Basaglia, Dolci) e ottimizzazione degli scambi interarchivistici pertinenti il territorio, in collegamento con le altre cineteche aderenti alla FIAF (con particolare attenzione a quelle legate a piccoli territori linguistici: la sarda, la corsa, la catalana), e inoltre col Luce e gli archivi cinema della Biennale di Venezia.


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Pordenone festeggia trent’anni di cinema all’aperto

Andrea Crozzoli

Cinema sotto le stelle

Pordenone Boulevard Compie trent’anni il rito estivo del cinema sotto le stelle a Pordenone. Tre decenni sono un traguardo importante e un periodo abbastanza lungo per osservare i cambiamenti intercorsi da quel lunedì 12 luglio 1982, quando un ieratico Peter O’Toole comparve sull’ondulante telo bianco nei panni del protagonista di Lawrence d’Arabia per la regia di David Lean ad inaugurare, per la prima volta a Pordenone, il cinema sotto le stelle. Allora d’estate a Pordenone non c’era l’abitudine a consumare iniziative o spettacoli sia culturali che di intrattenimento. La città si vuotava per la stragrande maggioranza e i negozi, a ferragosto, erano tutti in ferie. Fummo, a quel tempo, i primi a proporre un’iniziativa estiva e gratuita per tutti quelli che in estate non andavano in vacanza o perlomeno non ci andavano per due mesi consecutivi. Trovato l’assenso dell’amministrazione comunale di quel tempo, con cadenza trisettimanale nei mesi di luglio e agosto, per quindici appuntamenti ad ingresso libero, in piazza Calderari, dietro il Municipio, la gente accorreva in massa per godere della prima rassegna all’aperto di cinema. La piazza, allora, era un semplice parcheggio asfaltato che veniva vuotato dalle auto per l’occasione. Si disponevano alcune panche sperando che non si rovesciassero, con l’immancabile effetto domino che sarebbe seguito, e sotto una cappa d’afa spesso insopportabile, tutti in canottiera, sudati e appiccicati l’uno all’altro per il caldo che emanava l’asfalto ancora bollente, si stava a guardare il cinema. La prima edizione di trent’anni or sono era dedicata ai kolossal, colossali anche nella durata, e le panche messe a disposizione dal Comune non bastavano per tutti; il pubblico così si portava da casa le sedie da campeggio, sbagelli e quant’altro fosse adatto ad accogliere il fondoschiena. Un camion, con sopra il proiettore e l’austero operatore Gianni De Nardi, veniva ogni volta posizionato davanti lo schermo per condurre il pubblico in viaggi in luoghi lontani, avventure e sogni davanti alla tela bianca. Si alternarono nel corso di qulla prima edizione Spartacus, Excalibur, Il padrino, Superman e tanti altri seguirono negli anni successivi, con trasferimenti al Parco Galvani, al cortile della scuola Gabelli e poi di nuovo in Piazza Calderari. In quel lontano 1982 eravamo ancora nella prima repubblica e c’era il governo Spadolini. Il repubblicano Giovanni Spadolini, dopo essere stato direttore del Corriere della Sera e presidente del Senato (i maligni dissero che da allora fu chiamato Palazzo Madama) fu anche il primo capo del governo non democristiano. Finivano gli anni di piombo e cominciavano gli “anni da bere” quelli che videro la scalata dei craxiani al potere. Ora, a trent’anni di distanza, dopo innumerevoli governi, dopo aver archiviato la prima repubblica, dopo aver constatato l’agonia della seconda repubblica, il cinema sotto le stelle continua ad essere un atteso appuntamento, tornato nella stessa piazza Calderari di allora, rinnovata e pavimentata, con le sedie a norma ed una struttura per lo schermo degna di competere con quella della Piazza Grande del Festival di Locarno e con le palme che segnano il perimetro dello spazio. Palme che danno al luogo quel tocco esotico fra l’Hollywood boulevard e la Croisette di Cannes per tutti coloro che le ferie le devono ridurre ad un paio di settimane al massimo. Così, nei due mesi di luglio e agosto, ogni anno, come per San Gennaro, il rito a Pordenone si rinnova e la piazza diventa, oltre che un luogo di visione dei capolavori del cinema classico e contemporaneo, anche un punto di incontro, di ritrovo e di socializzazione come è sempre stato il consumo di cinema da quando oltre cento anni or sono i fratelli Lumiere hanno dato inizio a quest’arte.


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Un estratto del Bilancio sociale 2011: assemblea pubblica il 14 giugno a Palazzo Badini

Numeri (2011) 110 film proiettati nelle sale / 100.000 biglietti staccati / 132.000 copie della rivista CinemazeroNotizie / 8 rassegne e festival, con 250 film d’archivio proiettati / 162 serate evento, fuori dalla programmazione “ordinaria” (quasi una ogni due giorni) / 80 ospiti (registi, attori, produttori...) / 60 collaborazioni con Enti e Associazioni / 2 film prodotti / 3 film distribuiti nazionalmente / 35 scuole di ogni ordine e grado coinvolte in 800 ore di didattica / 32 matinee per 4000 spettatori in età scolare / 26.002 prestiti in Mediateca / 3 mostre internazionali Giovani una politica vantaggiosa (biglietto minimo 2 €) sui prezzi per le fasce under 18 e under 25 / card gratis per gli under 18 / percorsi tematici mirati con le attività didattiche e la Mediateca / iniziative dedicate: FilmMakers al Chiostro, Visioni Sonore, attività specifiche durante Le Voci dell’Inchiesta E all'interno? - età media dipendenti Cinemazero: 42 anni - assunzioni: negli ultimi 5 anni 5 persone, di cui 4 sotto i 30 anni - 11 formatori coinvolti per le attività didattiche, under 30, laureati in Scienze e Tecnologie Multimediali e DAMS Cinema Sociale - iniziative dedicate a fasce in situazione di svantaggio e/o disagio sociale, alla terza età, con attenzione alle pari opportunità convenzioni con numerose realtà attive sul territorio - gratuità del servizio di prestito della Mediateca, libri e dvd - accessibilità per i diversamente abili tirocini, stage, work-experience - una grande cinemacomunità: più di 4.500 cardisti E all'interno? - quote rosa: 55% dei dipendenti è donna - convenzione con Dipartimento di salute mentale per percorsi di rinserimento nel mondo de lavoro Ambiente - un’intera sezione de Le Voci dell'Inchiesta e i costanti eventi a tema ambientale, sviluppati insieme ad ARPA Fvg– LaReA - percorsi tematici legati alla Mediateca e alle attività didattiche, E all'interno? - misurazione delle emissioni in CO2 degli eventi e relativa compensazione ecologica

- uso di carte riciclate e certificate CFC - raccolta differenziata e risparmio energetico Qualità - catalogazione e conservazione dell’archivio fotografico e cinematografico - la Mediateca coi suoi fondi archivistici, protagonista di un catalogo unico degli audiovisivi in regione - TuckerFilm, che distribuisce e promuove film apprezzati da pubblico e critica nei più importanti festival internazionali - Zerorchestra, formazione musicale che riunisce alcuni dei più noti jazzisti pordenonesi, conosciuta in Italia e all’estero Educazione - laboratori didattici sul cinema nelle scuole - corsi di aggiornamento per gli insegnanti - educazione e formazione costante con iniziative mirate, per un pubblico consapevole, preparato e critico, partecipe Servizi - aperture al pubblico / mediateca, 20 ore settimanali / cinema, 52 ore settimanali / 365 giorni all’anno, accoglienza e informazioni - depliant, programmi, siti internet e social networks - eventi costantemente diversi: 160 nel 2011, oltre alla programmazione - CinemazeroCard e convenzioni - accessi facilitati per diversamente abili Territorio - collaborazione con 60 differenti enti e associazioni del territorio - cinema in tutta la provincia durante l’estate, - collaborazioni in tutta le Regione - punto di rifermento nazionale con iniziative specifiche come Le giornate del cinema muto, Le voci dell'inchiesta e per l’attività espositiva - archivio fotografico, riferimento per l’estero - sede e motore dell'Associazione mediateche e Videoteche Italiane, riferimento per 150 biblioteche multimediali di tutta Italia Innovazione rinnovamento costante: obiettivi aggiornati con frequenza. Priorità - conversione al digitale realizzazione della quarta sala, per ampliare l'offerta e garantire una maggiore comodità - aggiornamento tecnologico: biglietti in remoto, prenotazioni on line, posti assegnati nelle salette e cassa esterna. ...Cinemazero, una risorsa per il territorio

Anteprima Bilancio 2011

Cinemazero Social Day: non solo cinema, molto più che numeri


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KILL PRICE p g pagare meno, vedere tuttto ! Cinemazero taglia sempre più il costo del biglietto. Da 7,50 euro a 5,00 se sottoscrivi la CinemazeroCard, che diventano 3 euro per la Sala Grande (all’ultimo spettacolo dal lunedi al giovedì), che diventano 2 euro se hai meno di 25 anni, che diventa un ingresso gratuito quando ci presenti un amico che sottoscrive la Cinemazero Card!

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ITALO ZANNIER LA SFIDA DELLA FOTOGRAFIA. UN INEDITO RACCONTO PER IMMAGINI.

HUMUS PARK Pordenone - Parco del Castello di Torre, fino al 31 agosto 2012 Gli artisti internazionali incontrano gli artisti locali, gli studenti incontrano gli artisti professionisti. Gli artisti lavorano a coppie, si confrontano, si scambiano e condividono visioni, esperienze, tecniche, progettualità. La natura fornisce loro i materiali e la scenografia; essi, con rispetto e gioia, prendono ciò di cui hanno bisogno e che li ispira e giocano. Trasformano, intrecciano, dispongono, legano, piantano: giocano! Il risultato è un’opera unica e irripetibile, nata in quel posto e per quel posto. Ora… va scoperta, goduta in silenzio o tra i trilli dei bambini, assaporata e gustata lentamente, amata nello scorrere dei giorni accompagnata lungo il suo ciclo vitale naturale, finché la natura non se la riprende, nel suo infinito gioco, di nascita, morte e rinascita. C'è tempo tutta l’estate. Info: www.humuspark.it

LA SCUOLA ILLUMINATA - PREMIO ROTARY CITTÀ DI Sacile, Scuola Balliana – Nievo - sabato 9 giugno 2012 - ore 21.30

SACILE

In occasione del centenario della nascita del grande compositore americano John Cage (1912) e del ventennale dalla sua morte (1982) la Scuola secondaria di primo grado Balliana – Nievo ed il Rotary Club Sacile Centenario organizzano l'iniziativa La scuola illuminata. La notte del 9 di giugno, dalle ore 21.30, all'interno degli spazi della scuola Balliana – Nievo di Sacile, le classi terze presenteranno al pubblico una serie di happening e performances ispirati al lavoro del compositore americano Cage e sviluppati durante l'anno scolastico grazie al contributo di molti docenti interni (Vera Desiderio, Simonetta Vallone, Antonio Chies, Sandra Introvigne, Letizia Maggio, Elena Camilotti, Nicoletta Caine, Valentina Pestrin, Andrea Maggi) e di esperti esterni quali il designer Paolo Pasotti, l’attore Gianluca Valoppi e il responsabile audio e multimedia Alessio Mezzarobba. Un progetto partito già un anno fa grazie alla disponibilità del dirigente scolastico Prof. Vita Maria leonardi e motivato proprio dalla volontà di avvicinare i ragazzi allo straordinario lavoro di Cage e alla conoscenza della musica contemporanea. L'inziativa gode del Patrocinio e del sostegno del Comune di Sacile, del supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, della collaborazione dell’ufficio cultura del Comune di Sacile e del comitato genitori della scuola Balliana Nievo. Info: Scuola Balliana Nievo di Sacile

RIFIORISCONO LE COLLEZIONI - L'ARTE SI FA SPAZIO AL PARCO Pordenone - Galleria Armando Pizzinato, fino al 21 Giugno 2012 L'iniziativa espositiva intende valorizzare le ricche collezioni d'arte del Novecento appartenenti alla Città di Pordenone e attualmente in gran parte conservate presso i depositi di Palazzo Ricchieri o presso depositi esterni, mai prima esposte in modo organico al pubblico. Viene così presentato uno spaccato significativo del patrimonio formatosi negli anni attraverso acquisizioni e donazioni che attraversando il Novecento documenta l'attività di tre generazioni di artisti attivi per lo più sul territorio locale ma anche con presenze extra-regionali. Info: www.artemodernapordenone.it

Domani accadrà ovvero se non si va non si vede

Pordenone - Spazi Espositivi via Bertossi, fino al 31 agosto 2012 Una grande mostra dedicata a una delle figure più importanti del mondo della fotografia, sia a livello nazionale che internazionale: il professor Italo Zannier. L'esposizione coincide con l'ottantesimo compleanno del fotografo, storico e critico della fotografia nato il 9 giugno del 1932 a Spilimbergo. In mostra oltre trecento preziose fotografie e una cinquantina d'importanti volumi provenienti dalla collezione di Italo Zannier, che attraversano la conoscenza dell'evoluzione tecnologica, espressiva e culturale della fotografia. Non una mostra tematica, bensì un percorso cronologico per comprendere gli sviluppi della fotografia. Info: www.artemodernapordenone.it


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Un film di Laurent Bouzereau. Documentario, durata 94 min. - Italia 2012.

UNO

SGUARDO INEDITO SULLA VITA DI UN MAESTRO DEL CINEMA

ROMAN POLANSKI: A FILM MEMOIR

i film del mese

DI LAURENT BOUZEREAU Il documentario biografico Roman Polanski – A Film Memoir è interamente dedicato alla vita e all'opera di Roman Polanski. Nel corso di 15 ore circa di interviste esclusive, uno dei più grandi Maestri del cinema contemporaneo si guarda indietro per raccontare la sua vita e gli eventi che l'hanno contraddistinta. Intervistatore d'eccezione è Andrew Braunsberg, suo amico di lunga data nonché produttore di alcuni dei suoi migliori film (The Tragedy of Macbeth, Che? e L'inquilino del terzo piano). Il risultato è un film che, per la prima volta, rende comprensibile tutta la vita di Polanski, i suoi successi e i suoi incubi più ricorrenti. Un'altra caratteristica che finisce con il rendere l'opera un emozionante ritratto intimo è quella per cui le interviste sono state realizzate durante gli arresti domiciliari nella sua casa di Gstaad in Svizzera. Le interviste sono inoltre intervallate da alcuni estratti dei film di Polanski, da immagini tratte da telegiornali e programmi televisivi recenti e da fotografie prese dall'archivio personale dell'autore. (Mymovies.it) Un film di William Friedkin. Con Matthew McConaughey, Emile Hirsch, Thomas Haden Church, Gina Gershon, Juno Temple. durata 103 min. USA 2011.

UN NOIR CHE AGGIORNA CON CORAGGIO LO STILE TARANTINIANO

KILLER JOE DI WILLIAM FRIEDKIN Killer Joe è il poliziotto con l'hobby dell'omicidio a pagamento, assoldato da una famiglia di redneck del Texas per uccidere l'ex moglie ed ex-mamma, da tempo scappata con un altro uomo. Hanno scoperto che la sua morte frutterà 50.000 dollari di assicurazione, soldi con i quali verrà pagato il killer e la famiglia si tirerà fuori da diversi guai. Ma non è mai così semplice uccidere ed incassare e Joe non è il tipo che ammette ritardi o intoppi nel suo lavoro. Dopo aver firmato almeno una pietra miliare per ogni decennio di attività, William Friedkin arriva alle porte del secondo decennio del nuovo millennio con un film in pieno stile pulp, che lui (e non solo) sembra considerare l'aggiornamento del noir (la doppia indennità della trama fa subito pensare a La fiamma del peccato). Prendendo le mosse dall'omonima opera teatrale di Tracy Letts (riscritta per lo schermo da lei stessa), Killer Joe si assesta dalle parti dello stile tarantiniano, per quanto riguarda l'appeal, l'umorismo e la spiazzante stravaganza dei personaggi, e a quello dei fratelli Coen sul versante dei risvolti di trama e di una più generale visione nichilista del mondo. Sotto una superficie aliena però batte forte il cuore del regista di Vivere e morire a Los Angeles, che calza i panni di un genere nuovo (per lui) non come un travestimento ma come un buon abito. Lo si vede nel rigore dello stile (estraneo ai registi precedentemente citati), nella sapida asciuttezza dei momenti più determinanti, nella ferma chiarezza d'intenti di un film che corre come un treno verso i suoi cinque minuti finali e soprattutto nel modo in cui, ancora una volta, Friedkin lavora con i suoi attori. Matthew McCounaghey in un ruolo tra il comico e il terrificante, bello, rassicurante e pronto a diventare disturbante in un attimo, è il capolavoro del regista. (...) (Mymovies.it)

Un film di Aleksei Fedorchenko. Con Igor Sergeyev, Yuriy Tsurilo, Yulia Aug, Ivan Tushin Titolo originale Ovsyanki. Drammatico, durata 75 min. - Russia 2010. - Microcinema uscita venerdì 25 maggio 2012.

ALLA

SCOPERTA DEL MISTERO DELLA VITA E DELLA MORTE

SILENT SOULS DI ALEKSEI FEDORCHENKO Alla morte dell'amata moglie Tanya, Miron, proprietario di una cartiera, chiede ad un suo fidato dipendente, Aist, fotografo e scrittore, di accompagnarlo per compiere il rito di addio, secondo le tradizioni della cultura dei Merja, un'antica etnia ugro-finnica di una remota regione del centro-ovest della Russia, scomparsa circa quattrocento anni fa e di cui, come ricorda il regista, le sole tracce rimaste, sono i nomi dei fiumi. Nel corso del viaggio, il marito rivelerà, secondo le usanze merja, particolari della


vita intima della donna. Silent Souls prende spunto da un racconto di Aist Sergeyev, The Buntings, la cui particolarità risiede nell'avere, come protagonista della vicenda, un uomo che è ormai “al di là dello specchio”. Tenerezza e nostalgia si fondono in questa pellicola, dando vita ad una fiaba di struggente e raffinata poesia, dove l'acqua è l'elemento primordiale a cui fare ritorno, nel quale immergersi per ritrovare la propria amata e la propria identità. Nel rendere omaggio al popolo dei Merja e ai suoi rituali di passaggio, il matrimonio e il funerale, Aleksei Fedorchenko - che a Venezia è già stato ospite nel 2005 col mockumentary Pervie na lune e che ha al suo attivo una discreta produzione cinematografica – mostra i luoghi in cui è ancora forte e percepibile la presenza di questa cultura, esplorandone ogni angolo remoto. Figure fantasmatiche si muovono in uno spazio che prende vita dalle parole sussurrate in fuori campo, che si rianima, riportando alla superficie dell'acqua i ricordi, gli amori, le esperienze dei suoi protagonisti. Vite trascorse nell'osservanza di riti arcaici, come quella ad esempio di gettare nelle acque gelate del fiume l'oggetto cui si tiene di più, nella maestosa immensità di un paesaggio silente, dove appena si può udire il dolcissimo canto degli zigoli, che danno il titolo al film. (Mymovies.it) Un film di Kenneth Lonergan. Con Anna Paquin, Matt Damon, Mark Ruffalo, Allison Janney, Matthew Broderick. Drammatico, - USA 2011

CRISI ED AUTO-DISTRUZIONE DI UNA DICIASSETTENNE

Un film di Andrew Jarecki. Con Kirsten Dunst, Ryan Gosling, Frank Langella, Kristen Wiig, Nick Offerman. Titolo originale All Good Things, durata 101 min. USA 2010

RYAN GOSLING E KIRSTEN DUNST IN UNA STORIA D’AMORE CON MISTERO

MARGARET DI KENNETH LONERGAN New York. Lisa Cohen (Anna Paquin - La 25ª ora, X-Men 2, Il calamaro e la balena, X-Men: conflitto finale, L’ultimo Pellerossa), studentessa diciassettenne, è convinta di aver giocato un ruolo fondamentale in un incidente che è costato la vita a una donna (Allison Janney - Juno, Perdona e dimentica, American Life, The Oranges, The Help): un uomo alla guida di un camion (Mark Ruffalo - Nel paese delle creature selvagge, Shutter Island, Notte folle a Manhattan, I ragazzi stanno bene, The Avengers), sentendosi rivolgere più volte la parola dalla ragazza, si è distratto ed è passato con il rosso investendo una passante. Lacerata dai sensi di colpa, Lisa inizia a sfogare il proprio malessere verso familiari e compagni di scuola, ma soprattutto verso se stessa. Margaret è il secondo lungometraggio di Kenneth Lonergan, che ha esordito nel 1999 con Conta su di me. Oltre ad aver firmato lo script di entrambi i suoi film, Lonergan ha lavorato alle sceneggiature di Gangs of New York e Terapia e pallottole. Il titolo del film si riferisce alla poesia Spring and Fall: To a Young Child di Gerard Manly Hopkins, che Lisa ascolta in classe. Nel cast anche Matt Damon (Il grinta, Inside Job, Green Zone, Contagion, I guardiani del destino) nel ruolo di un professore della scuola di Lisa. (sentieriselvaggi.it)

LOVE & SECRETS DI ANDREW JARECKI Andrew Jarecki dirige il suo primo lungometraggio, All Good Things. La pellicola è rimasta per un anno sugli scaffali della Weinstein Company, successivamente Jarecki ha comprato i diritti di distribuzione del film che esce nelle sale americane nel dicembre del 2010. La pellicola è ispirata alla sparizione a New York, nel 1982, di Kathie Durst. Durante il caso, il più noto nella storia della città, Robert Durst fu sospettato di aver ucciso a moglie, il cui corpo non fu mai trovato. Kirsten Dunst interpreta Katie McCarthy, Ryan Gosling è il marito David Marks. Nel cast sono inoltre presenti Frank Langella e Kristen Wiig. Nella New York degli anni '80, David Marks, il figlio di un importante magnate del mercato immobiliare sposa una bellissima studentessa lavoratrice, Katie. Insieme se ne vanno dalla città con il desiderio di vivere una vita idilliaca nel Vermont, per poi tornare indietro convinti dal padre di David. Dopo il loro ritorno, Katie torna alla scuola di medicina e comincia a farsi una vita. Ma mano a mano che la vita di Katie diventa sempre più indipendente, David diventa più violento e dispotico. I segreti di famiglia vengono lentamente rivelati mentre Katie sparisce

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i film del mese

senza lasciare traccia. Anni dopo, quando il miglior amico viene trovato morto, un poliziotto ed un'intraprendente giornalista riaprono insieme il caso. Con David come sospettato principale, gli oscuri segreti della famiglia Marks spalancano la strada ad una scomoda verità. (Mymovies.it) David (Ryan Gosling) non è intenzionato a rilevare le sorti degli affari milionari dell’autoritario padre Sanford (Frank Langella), la cui freddezza ha spinto la moglie al suicidio. Decide così di sposare Katie (Kirsten Dunst), solare fanciulla di umile estrazione, e trasferirsi nel Vermont, dove apre un piccolo negozio di generi alimentari. Tuttavia a un certo punto si trova costretto a ritornare sui suoi passi e a rientrare a New York, dove è obbligato a prendersi cura degli interessi del genitore, divenendone la copia perfetta in un crescendo di follia deflagrante, che porta alla misteriosa scomparsa della moglie. Sospettato di omicidio, David fugge lungo il paese lasciando dietro di sé altri due intricati casi di omicidio. Ispirato alla vera storia di Robert Durst e opera prima di Andrew Jarecki. (primissima.it)

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