E 1,00
Pordenone culturalmente virtuosa
Secondi in Italia per valore aggiunto del sistema culturale
Il grande cinema in piazza Calderari
Al via il 30 giugno la 32esima edizione del Cinema sotto le stelle
Musica e cinema protagonisti a Visioni Sonore In programma una ricca selezione di proiezioni e cineconcerti
TuckerFilm sei anni vissuti avventurosamente Si chiude un’altra stagione ricca di straordinari successi
La dimensione onirica di Danilo Donati
Intervista a Nico Naldini in occasione del suo intervento a Villa Manin
Cinemazero: aperto per ferie!
Le salette ospiteranno il meglio della stagione e gli “svisti” d’autore
FMK da perderci la testa
Al via il Festival di Cinemazero dedicato al cortometraggio
Indiani delle pianure Expo al Quai Branly di Parigi
14 Luglio/Agosto
mensile di cultura cinematografica
2014 numero 07 anno XXXIV
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Secondi in Italia per valore aggiunto del sistema culturale
AndreaCrozzoli Crozzoli Andrea
Editoriale
Pordenone culturalmente virtuosa Le statistiche dicono che in Italia la quota dei diplomati, tra i giovanissimi, è del 56% contro una media europea del 73,4%; mentre i giovani laureati in Italia sono il 20,3% contro il quasi 50% dell’Inghilterra. Non va meglio nemmeno fra i non più giovani dove abbiamo solo il 5,7% contro il 9% della media europea che partecipa a corsi di formazione. Tra i nostri manager, dicono sempre le statistiche, il 50% non legge neppure un giornale. Veniamo accusati di avere un sistema che premia il successo individuale attraverso il “capitale relazionale”, ovvero conoscenze e raccomandazioni, e non per lo studio e la preparazione. Dopo aver toccato il picco degli investimenti culturali tra il 1988 e il 1992, l’Italia ha decimato il comparto cultura raggiungendo nel periodo 2005/2011 lo 0,56% del Pil. Nello stesso periodo la Francia aumentava del 6,4%, l’Olanda del 7,5%, la Germania del 20%, Svezia e Norvegia del 21%, persino la Polonia ha aumentato dell’8,6%. Mentre il Consiglio europeo stabiliva nel suo piano strategico per il 2020 l’obiettivo di “diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo”, l’Italia faceva marcia indietro a causa soprattutto, dicono i maligni, dei ritorni degli investimenti culturali più lenti dei cicli elettorali. In questo difficile e critico panorama nazionale recessivo, la provincia di Pordenone si è piazzata, a pari merito con quella di Pesaro Urbino, al secondo posto per il valore aggiunto del sistema produttivo culturale sul totale dell’economia pari al 7,9% del totale dell’economia pordenonese e al quinto posto, con l’8,6%, per occupati legati alle imprese culturali. L’intera filiera culturale italiana, comprensiva del valore prodotto sia dalle industrie culturali ma anche da quella parte dell’economia nazionale che viene attivata dalla cultura come il turismo, ha mosso nel 2013 il 15,3% del valore aggiunto nazionale, equivalente a 214 miliardi di euro, con l’export, legato a cultura e creatività, cresciuto del 35%. Quanto andavamo scrivendo da molto tempo è ora certificato dall’unico studio in Italia che annualmente quantifica il peso della cultura nell’economia nazionale, il Rapporto 2014 Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con l’Assessorato alla cultura della Regione Marche. Da questo studio e dalla ricerca della Fondazione Fitzcarraldo, Si.Camera, con il patrocinio dei ministeri dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dello Sviluppo Economico, emerge inoltre che dalle 443.458 imprese del sistema produttivo culturale, che rappresentano il 7,3% delle imprese nazionali, arriva il 5,7% della ricchezza prodotta in Italia, ovvero 80 miliardi di euro. Ma la forza della cultura ha un effetto moltiplicatore pari a 1,67 sul resto dell’economia: così per ogni euro prodotto dalla cultura, ne attivano 1,67 in altri settori. Gli 80 miliardi, quindi, ne ‘ stimolano ’ altri 134 e complessivamente arriviamo alla soglia dei 214 miliardi di euro di cui sopra. Inoltre le industrie culturali, creative, patrimonio storico artistico e architettonico, performing arts e arti visive, danno lavoro a 1,4 milioni di persone, il 5,8% del totale degli occupati in Italia, che diventano 1,5 milioni, il 6,2% del totale, se includiamo anche le realtà del pubblico e del non profit. La provincia di Pordenone è ai vertici di questa virtuosa filiera di imprese culturali e speriamo che i nostri amministratori, senza tener conto dei ritorni più lenti dei cicli elettorali, difendano questa eccellenza sostenendo concretamente l’intero comparto culturale, senza penalizzarlo a favore di rotonde e cavalcavia o di Expo e Mose!
In copertina: Hiroshi Abe protagonista di Thermae Romae ultimo film distribuito da Tucker Film reduce da una stagione straordinaria.
cinemazeronotizie mensile di informazione cinematografica Luglio/Agosto 2014, n. 07 anno XXXIV Direttore Responsabile Andrea Crozzoli Comitato di redazione Piero Colussi Riccardo Costantini Marco Fortunato Sabatino Landi Tommaso Lessio Silvia Moras Maurizio Solidoro Collaboratori Lorenzo Codelli Luciano De Giusti Elisabetta Pieretto Segretaria di redazione Marianita Santarossa Direzione, redazione, amministrazione P.zza della Motta, 2 33170 Pordenone, Tel. 0434.520404 Fax 0434.522603 Cassa: 0434-520527 e-mail: cinemazero@cinemazero.it http//www.cinemazero.it Progetto grafico Patrizio A. De Mattio [DM+B&Associati] - Pn Composizione e Fotoliti Cinemazero - Pn Pellicole e Stampa Grafiche Risma Roveredo in Piano Abbonamenti Italia E. 10,00 Estero E. 14,00 Registrazione Tribunale di Pordenone N. 168 del 3/6/1981 Questo periodico è iscritto alla: Unione Italiana Stampa Periodica
Al via il 30 giugno l’arena estiva di Cinemazero
Marco Fortunato
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il cinema all’aperto in Piazza Calderari. Giunto alla 32esima edizione il Cinema sotto le stelle, organizzato da Cinemazero in collaborazione con il Comune di Pordenone nell'ambito dell'Estate in Città, proporrà una selezione dei migliori titoli con l’obiettivo di creare un’occasione di svago e un momento di aggregazione per tutta la città, in particolare per bambini e famiglie. Per garantire un’estate di Cinema di primo livello quest’anno l’accesso all’arena prevede un biglietto d’ingresso, ma come per tutto il resto dell’anno, la politica dei prezzi di Cinemazero propone un listino a prova di ogni tasca: 3€ ingresso intero, 2€ per over 65 e bambini 12-18 anni, ingresso gratis per under 12 anni, e i fedelissimi potranno fare l’abbonamento a 10 ingressi per 25€. Ad inaugurare l’arena sarà la serata speciale organizzata dai PAPU in occasione dell’apertura del mese di festeggiamenti organizzati per celebrare i loro 25 anni di attività. Andrea Appi e Ramiro Besa interverranno all’inizio della proiezione per dialogare con il regista Marco Rossitti e presentare – ovviamente a modo loro – la “crisi esistenziale” che li vede protagonisti assoluti nel divertentissimo Oppalalay. Sarà quindi la volta delle rocambolesche avventure di Monsieur Gustave, il concierge, ma sarebbe meglio dire il padrone, del leggendario Grand Budapest Hotel, teatro dei suoi frequenti scambi di confidenze (e non solo) con le attempate clienti nonché causa, involontaria, della sua surreale fuga tra le montagne di Zubrowka. Capacità narrativa e una fantasia inesauribile si fondono alla perfezione in questo vero e proprio gioiello che conferma il talento del regista Wes Anderson, amatissimo soprattutto dal pubblico dei più giovani e campione d’incassi al botteghino. Quello del regista statunitense sarà solo il primo dei grandi successi che potremmo gustare nuovamente sul grande schermo. Ad esso si aggiungeranno infatti, in rigoroso ordine di apparizione, Monuments Men di e con George Clooney impegnato a salvare preziose opere d’arte dai nazisti, Storia di una ladra di libri, l’emozionante racconto formativo firmato da Bryan Percival e Il capitale umano fresco di David di Donatello come Miglior Film. Accanto ai registi più affermati ci sarà spazio anche per degli esordienti di tutto rispetto. A partire Pierfrancesco Diliberto – in arte Pif – con il pluripremiato La mafia uccide solo d’estate e Sydney Sibilla, giovane regista salernitano, che ha conquistato pubblico e critica grazie al brillante (ed attualissimo) Smetto quanto voglio. E naturalmente il caso cinematografico dell’anno, la divertentissima commedia alcolica targata TuckerFilm Zoran il mio nipote scemo. Per gli amanti dell’azione non mancheranno le serate decisamente più movimentate dedicate alla prolifica produzione sui supereroi che sempre di più coinvolge anche lo star system hollywoodiano. Bryan Singer ha infatti voluto attori come Hugh Jackman, James McAvoy e Michael Fassbender per X-Men i giorni di un futuro passato, ultimo episodio di una delle saghe tra le più longeve (ben 7 episodi) del cinema. Un capitolo decisamente molto riuscito e perfettamente linea col mood, tra intrattenimento e riflessione, che hanno fatto la fortuna della serie. Intrattenimento ed effetti speciali che ritroveremo anche The Amazing Spider Man 2 – Il potere di Electro seconda puntata delle avventure di un eroe senza tempo. Immortale come nelle favole. Ed è proprio in un ambiente “favoloso" che è cresciuta la piccola Malefica – la splendida Angelina Jolie – protagonista di Maleficent una rilettura della fiaba de “La bella addormentata” in un ritratto complesso e moderno. Per i più piccoli, molti dei quali ben conoscono Cinemazero per essere assidui frequentatori degli appuntamenti CinemazeroKids in programma nei mesi invernali, un trattamento molto speciale. Oltre all’ingresso gratuito (per tutti i bambini fino a 12 anni) a tutti gli spettacoli, troveranno ad attenderli in Piazza Calderari molti dei loro beniamini tra cui la Regina delle nevi, Olaf (Frozen il regno dei ghiacci) e il coloratissimo Rio con tutta la sua famiglia (Rio 2 – Missione Amazzonia). Ultimo, ma non certo per importanza, il consueto omaggio ai grandi del cinema che quest’anno, grazie alla collaborazione del 33° Premio Sergio Amidei, vedrà una speciale serata evento dedicata a Carlo Mazzacurati. Un amico di Cinemazero e un grande regista che con La sedia della felicità ha voluto firmare la “sua” commedia, emanazione diretta del territorio dove ha vissuto ed ha sempre lavorato e dove ritroveremo tutti i personaggi e gli attori che hanno abitato il suo indimenticabile cinema.
Cinema sotto le stelle
Il grande cinema in Piazza Calderari
Torna la rassegna che porta in città una selezione di proiezioni e cineconcerti
Marianita Santarossa
Visioni Sonore
Musica e cinema protagonisti a Visioni Sonore Musica e cinema nell’estate arrivano alla perfetta summa degli ambiti di vocazione principali di Cinemazero nell’attesa rassegna Visioni sonore, che per l’imminente ottava edizione presenta un programma diviso in due parti: a luglio le ricercate proiezioni sui grandi della musica e non solo, in agosto degli appuntamenti più performativi e di ricerca, tutti però ad ingresso libero. La data di apertura (7 luglio alle 21.30 al chiostro di San Francesco a Pordenone) fornisce un buon punto di visuale sul taglio di quest’anno, che sonda e sconfina nell’ambito artistico, con l’inaspettato “Zidane, un ritratto del 21° secolo”. A prima vista certamente un titolo poco facilmente inseribile nei canoni classici della rassegna, e che svela subito le carte andando alla voce “colonna sonora”, che infatti è stata creata ad hoc dalla mitica band scozzese di post rock che negli anni è diventata un vero punto di riferimento per i fan del genere: i Mogwai. Ma fuori dagli schemi è soprattutto il progetto, firmato da due artisti di ambito visivo del calibro di Douglas Gordon (Turner Prize) e Philippe Parreno, che con ben 17 telecamere hanno seguito un’intera partita del genio ribelle del calcio Zinedine Zidane, creando un allucinatorio ritratto del nostro secolo. Non solo una strizzata d’occhio ai mondiali in corso dunque, ma un gioiello audiovisivo di sicuro interesse. Sempre all’ambito genio, ma soprattutto sregolatezza, si riferisce anche l’appuntamento con “Let’s get lost” (venerdì 23 luglio, 21.30, chiostro di San Francesco) del regista sperimentale e fotografo di moda Bruce Weber, che nel 1989 firma questo straordinario documentario su Chet Baker, un anno prima della morte della leggenda del jazz. “Let’s get lost”, che è anche il titolo di un brano di Baker rimasto a lungo fuori catalogo, trasmette efficacemente l'energia espressa da Baker e dalla sua musica. Cercando di star dietro ad un protagonista sfuggente e imprevedibile, Weber, il direttore della fotografia Jeff Preiss e la troupe hanno seguito Baker dalla Costa Ovest fino a quella Est, e poi in Europa, durante quello che si è poi rivelato l’ultimo anni di vita del musicista. A Roberto Calabretto spetterà invece l’arduo compito di introdurre “Richard Wagner. Diario veneziano della sinfonia ritrovata” insieme al suo autore, Gianni Di Capua, che ha seguito le tracce che hanno portato al ritrovamento della composizione che il musicista tedesco dedicò alla “sua” amata Venezia. Tra ricerca d’archivio, estratti di diario di Cosima Listz e il resoconto dell’unico concerto di questa sinfonia, si delinea il ritratto di un amore e della grandezza insuperata di questo musicista. Vera chicca cinematografica, restaurata a 50 anni dalla sua uscita, recentemente inserito dal British Film Institute tra i 100 migliori film di sempre e proiettato in piazza Calderari il 30 luglio alle 21.30 è “A Hard Day’s Night”. In un’infilata di episodi esilaranti rigorosamente british, tra balli, concerti e dialoghi surreali, le immagini del fotografo di Stanley Kubrick (e Polanski, Lucas, Hitchcock) Gilbert Taylor e lo stile non comune del regista Richard Lester raccontano i Fab Four e preparano il terreno su cui nasceranno i Monty Python. Sotto la coltre di leggerezza scanzonata si nasconde infatti una visione lucida e anticonformista sull'ipocrisia di quella società ingessata che i Beatles contribuiranno a sgretolare, facendo cadere il muro del conformismo con lo splendore divertito delle loro divise da baronetto. Juri Dal Dan e Romano Todesco aprono il 4 agosto alle 21.00 al chiostro di San Francesco la parte performativa della rassegna, con le musiche originali del duo di musicisti pordenonesi ma acclamati ormai su tutto il territorio nazionale, e il fascino dei racconti di E.A. Poe rielaborati da Jean Epstein e dal suo aiuto regista Luis Buñuel in
“La caduta della casa Usher” (1928). Con cambi timbrici e ritmici continui, atmosfera da brivido e una punta di horror, il pianoforte di Dal Dan e la fisarmonica di Todesco entreranno nel racconto dell’ossessione dell’uomo rispetto alla morte al centro di quella che anche i più rigorosi estimatori di Poe ritengono essere la migliore rappresentazione cinematografica tratta dai suoi lavori. Entrato a tutti gli effetti nella tradizione invece è il cineconcerto della Zerorchestra, che lunedì 11 agosto alle 21.00 porta all’Auditorium Concordia – nell’ambito di Musae Percorsi culturali in Provincia – tre capolavori dell’ingiustamente dimenticato Max Linder. Maestro riconosciuto di Charlie Chaplin e della comicità degli albori del muto fu attore, regista e sceneggiatore francese con all’attivo ben 500 film, di cui ne sopravvivono oggi “solo 82”. “Sette anni di guai”, “Siate mia moglie” e “I tre Moschettieri” sono i film dell’approdo holliwoodiano di Linder per i quali Didier Ortolan (clarinetti e sassofoni), Bruno Cesselli (pianoforte) e Romano Todesco (contrabbasso e fisarmonica) hanno creato questa colonna sonora nuova di zecca. Sul palco anche il premiatissimo e conosciutissimo saxofonista Francesco Bearzatti e Gabriele Rampogna (vibrafono e percussioni), Gaspare Pasini (sassofono) Luca Colussi (batteria) e Luca Grizzo (percussioni). Altro appuntamento che inizia ad entrare stabilmente nel cartellone di Visioni sonore è quello in collaborazione con Maravee, di cui anche quest’anno l’anteprima viene ospitata a Pordenone, lunedì 18 agosto alle 21.00 al chiostro di San Francesco. Il tema dell’edizione di Maravee è il corpo, così, in un progetto originale creato per l’occasione, verrà proposto “Corpus Cinema”: una carrellata di trasformazioni celeberrime, accompagnate dalle musiche originali di Claudio Cojaniz. Il lavoro prende in esame le trasformazioni degli attori che stravolgono il loro aspetto per rappresentare in modo più fedele i propri personaggi e i più radicali cambi di identità e personalità o mutazioni fisiche, attraversando tutta la Storia del Cinema e del suo trasformismo, da Leopoldo Fregoli a “The Black Swan”, passando per “Taxi Driver”, Psyco” e molto altro. Infine, come sempre, una perla del cinema musicale – in collaborazione con il Pordenone Blues Festival – mandata in rotazione nel chiostro di San Francesco il 28 agosto, dalle 16:00 alle 24:00. L’arduo compito di chiudere questo articolato percorso spetta a “M for Mississippi – A Road Trip Through The Birthplace of The Blues”, il film di Roger Stolle e Jeff Konkel, definito “semplicemente il miglior documentario fatto sul blues negli ultimi anni” dalla rivista di riferimento Blues & Rithm Magazine. Uno sguardo intimo nelle menti e nei cuori della generazione dei pionieri del blues sul delta di questo fiume leggendario, che raccoglie ed esplora questo genere “alla fonte”, per parlare non solo ai fan del blues ma mostrare a tutti una straordinaria terra sconosciuta, invitando lo spettatore a crearsi il proprio viaggio.
Nascita e affermazione di una realtà protagonista della distribuzione indipendente
Gianmatteo Pellizzari
Tucker, dal sogno alla realtà
TuckerFilm sei anni vissuti avventurosamente La scena cinematografica regionale – non dobbiamo mai stancarci di ripeterlo – sta davvero vivendo un momento magico: pensiamo al trionfo di Alberto Fasulo, che con il suo splendido TIR ha vinto il Festival di Roma, pensiamo a The Special Need di Carlo Zoratti, che di premi sta facendo collezione, e pensiamo, ovviamente, al piccolo grande Zoran il mio nipote scemo, la commedia cult di Matteo Oleotto pluridecorata a Venezia, candidata ai David di Donatello e recentissimamente incoronata Miglior opera prima ai Globi d’Oro (senza contare gli oltre 100 mila spettatori in sala, la partecipazione a decine di Festival e, ultimamente, anche la trasposizione letteraria per la Bur Rizzoli). Friuli Venezia Giulia terra di cinema, dunque. Una terra che investe consapevolmente sulla produzione cinematografica, sostenendone l’azione con una Film Commission, un Fondo regionale per l’Audiovisivo e un sistema che contempla l’esercizio, grazie alle sale di qualità, la conservazione, grazie alla Cineteca del Friuli, i Festival internazionali, cioè Le Giornate del Cinema Muto e il FEFF, e la distribuzione, grazie alla Tucker Film. Ed è proprio della Tucker il marchio distributivo che ha accompagnato – e ancora accompagna – il viaggio di TIR, The Special Need e Zoran il mio nipote scemo. Si può dire che la stagione d’oro 2013/2014 rappresenti, per la Tucker, l’acme di un’attività cominciata nel 2008, sulle tracce di Rumore bianco di Fasulo, per mano del CEC di Udine e Cinemazero di Pordenone. Sei anni tanto avventurosi quanto complessi, che hanno portato la piccola società friulana a ritagliarsi un ruolo di riferimento nel panorama della distribuzione indipendente. Due sono i principali filoni operativi: le produzioni legate al territorio, come appunto Rumore bianco o L’estate di Giacomo, e le opere asiatiche. Questo secondo filone, ovviamente, si è sviluppato in diretta connessione con il FEFF (di cui il CEC è organizzatore). Non serve, comunque, sfogliare tutti i titoli del catalogo Tucker per capirne la portata: basterebbe citare tre capolavori come Departures di Takita Yojiro (Premio Oscar 2009 come Miglior film straniero), Poetry di Lee Chang-dong (Premio per la Miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2010), A Simple Life di Ann Hui (Coppa Volpi 2011 per la Miglior interpretazione femminile a Deanie Ip). Più recentemente, oltre a TIR, The Special Need e Zoran, la Tucker ha lavorato su Confessions di Nakashima Tetsuya, Amore Carne di Pippo Delbono, In Another Country di Hong Sang-soo, Parole povere di Francesca Archibugi (presentato all’ultimo Torino Film Festival) e ora si appresta a portare in sala Thermae Romae, di cui abbiamo diffusamente parlato sul numero del mese scorso, e Class Enemy di Rok Biček (Premio FEDEORA come Miglior Film 2013 alla Settimana Internazionale della Critica). Due film importanti, per motivi diversi tra loro, e assolutamente emblematici dello “stile Tucker”: un occhio puntato sul nuovo cinema asiatico e l’altro sulle eccellenze del territorio, che nel caso di Class Enemy è la vicina Slovenia. Assolutamente emblematica dello “stile Tucker”, del resto, è anche la scelta di riportare sul grande schermo lo splendore di alcuni capolavori del passato: ed ecco l’acquisto dei diritti per l’Italia di 6 capolavori del maestro Yasujiro Ozu, restaurati digitalmente dalla major nipponica Shochiku. I film – in formato 2K – saranno distribuiti nelle migliori sale italiane il prossimo anno e permetteranno al pubblico di riscoprire i gioielli di un cineasta con la C maiuscola. Se Tokyo Story (1953) viene considerato dall’autorevole Sight & Sound come il più bel film di sempre dell’intera storia del cinema (votato da 358 registi di tutto il mondo), non sono certo da meno gli altri titoli restaurati: Late Spring (titolo italiano Tarda primavera, 1949), Equinox Flowers (Fiori d’equinozio. 1958), Good Morning (Buon giorno, 1959), Late Autumn (Giorni sereni d’autunno, 1960) e An Autumn Afternoon (Il gusto del sakè, 1962).
Evento all’interno di Trame di Cinema-Danilo Donati a Villa Manin fino al 27 luglio
Andrea Crozzoli
«La speranza è un sentimento che non appartiene alla vita. Bisogna avere la vitalità di realizzare progetti, non speranze!», interrompe così Nico Naldini la mia frase che iniziava con: «Speriamo che ...». Lo incontriamo a Villa Manin di Passariano dove ha visitato la mostra Trame di cinema - Danilo Donati e la Sartoria Farani (prorogata fino al 27 luglio 2014) in occasione della presentazione della nuova edizione riveduta e ampliata di Pasolini, una vita, biografia del cugino Pier Paolo. «Ho conosciuto Danilo Donati attraverso Federico Fellini ci racconta Nico Naldini visitando le varie sale dell’esposizione - il quale, quando doveva iniziare un nuovo film, convocava i diversi collaboratori. Convocò anche il costumista Piero Tosi, cercando di portarlo in un’eterosessualità che Tosi non gradiva affatto. Fellini lo condusse, infatti, in un locale di striptease dal quale Piero Tosi fuggì inorridito. Da allora non ha più voluto parlare con Fellini. Subentrò Danilo Donati, al quale Federico rimproverava, durante il Casanova, una sua furia creativa e produttiva eccessiva. Fellini voleva fare le cosa con calma, riflettendoci sopra, mentre Donati era una forza della natura.» E Piero Tosi rimase con Luchino Visconti ... «Rimase nell’ambiente di Visconti, dove erano tutti sotto il pressante dominio visconteo - precisa Naldini - da Zeffirelli a Tosi, da Medioli a Badalucco, ecc.. Un enclave molto crudele, come la definì Pasolini, con giudizi netti, trancianti. Per cui o si era dentro o si era fuori del clan. E Pasolini, e noi tutti, eravamo fuori.». Per cui anche Danilo Donati rimase escluso dal girone visconteo ... «Infatti Danilo lavorava a Cinecittà, in un enorme atelier, con la sua squadra di sarte, a pochi metri dal Teatro 5. In quel mitico teatro Fellini girava il Casanova - racconta Naldini - e io andavo per curiosità nel suo laboratorio, dove lui lavorava con ago e filo; e teneva tutti i fili appoggiati sulla spalla. Donati aveva una forma di eccesso di vitalismo che lo portava a lavorare intensamente. Tutto questo, però, dopo un lungo lavoro di preparazione. Fellini, ma anche Pasolini, non hanno mai lasciato mano libera a Danilo Donati. Entrambi davano delle precise indicazioni su cosa volevano veder realizzato. Concigliaboli cifrati di cui non comprendevo bene tutti i termini. Fellini ogni tanto perdeva anche la pazienza, mentre Pasolini no. Lui, con la sua silenziosa presenza, pretendeva ciò che voleva. Sia che si trattasse di ambientazione medievale, sia moderna.». La collaborazione di Donati con Fellini risaliva ai tempi del Satyricon ... «Fellini considerava il Satyricon - precisa Naldini ammirandone i costumi in mostra a Villa Manin - il suo film più bello, quello dove, grazie anche alla collaborazione con un importantissimo latinista, fece parlare ai suoi protagonisti una specie di poltiglia del latino, una lingua triturata e rimasticata, come quella dei sogni. La grandezza del film è proprio nella sua dimensione onirica che Donati ha saputo ben interpretare.». E con Pasolini ... «A mio avviso, tra le cose più belle fatte da Danilo Donati per Pasolini - esclama Naldini entrando nella sala dove sono esposti i tre abiti - ci sono i tre costumi femminili in Salò per i tre signori. Credo che Donati in quel caso abbia avuto totale libertà di moviNico Naldini - Nato a Casarsa nel 1929; mento. Per il mondo arcaico/barbarico, invece, de Il sua madre, Enrichetta Colussi, era sorella fiore delle mille e una notte, Pasolini non ha voluto della madre di Pier Paolo Pasolini. Ha lavorato in numerosi campi, dal giornali- intervenire. Si è trovato i costumi pronti sul set in Iran smo all’editoria, al cinema e alla poesia, e li ha utilizzati come sfondo, nella diagonale dell’incomposta sia in lingua italiana che in friu- quadratura. Insomma ha sorvolato su qualcosa di cui lano. Fu proprio il cugino Pasolini che nel non era completamente convinto, cosa che non ha 1948 pubblicò, attraverso l' Academiuta di fatto ne I racconti di Canterbury.» lenga furlana, i primi poemi di Naldini: E il produttore Alberto Grimaldi che a metà degli anni Seris par un frut. ‘70 produceva il meglio del cinema italiano ... «Alberto Nel 1980, con Andrea Zanzotto, pubblica il Grimaldi non veniva mai sul set, lasciava fare tutto ai volume Poesie e pagine ritrovate di Pasolini, Premio Nonino 1985. Inizia così registi - precisa Nico Naldini - lui era chiuso nel suo una intensa attività di poeta e scrittore con ufficio circondato da telefoni. Era un gran parlatore e numerosissime pubblicazioni, finaliste il suo lavoro consisteva nel convincere gli americani a anche al premio Strega. finanziargli i film assicurandosi la distribuzione delle Nel 1989 Naldini pubblica la più importan- opere in tutto il mondo. E io preparavo le sinopsi per te biografia pasoliniana la cui nuova edi- gli americani. Per Salò ho dovuto inventarmene una, zione è stata presentata a Villa Manin nel visto che non avrebbero mai sborsato un dollaro se giugno di quest’anno. avessero letto la vera sinopsi.»
Trame di Cinema: testimonianze
La dimensione onirica che Danilo Donati sapeva interpretare
Confortevoli ed accoglienti le salette di Cinemazero restano aperte tutta l’estate
Marco Fortunato
Un’estate in sala
Cinemazero: aperto per ferie! È Se anche per il mondo del cinema quello estivo è un periodo di relativa tranquillità (pochissime le nuove uscite, per lo più rivolte ad un pubblico di teenager) ciò non significa che gli affezionati del grande schermo debbano per forza mandare in vacanza la loro passione. Anche quest’anno, infatti, Cinemazero metterà a loro disposizione le due accoglienti salette – entrambe climatizzate – per offrire, a quanti rimarranno in città, un’oasi “cinematografica” al riparo dalla calura estiva. La formula è quella collaudata: per i mesi di luglio ed agosto ogni giorno, eccetto la domenica, è prevista una doppia proiezione, ogni film resterà in sala per tre giorni. Ma con una novità, la divisione delle proposte tra le sale: in SalaPasolini il pubblico potrà trovare un’accurata selezione del meglio della stagione cinematografica appena conclusa; mentre la SalaTotò ospiterà gli “svisti di stagione”, grandi e piccoli gioielli che per ragioni di spazio non hanno trovato posto in sala all’epoca della loro uscita ma che non ci si può assolutamente lasciar sfuggire. Tra i grandi successi non potevano mancare i film protagonisti agli ultimi Oscar: da 12 anni schiavo di Steve McQueen, vincitore come Miglior Film, a Dallas Buyer Club che vede in scena l’accoppiata Matthew McConaughey e Jared Leto entrambi premiati per le rispettive performance, fino ad American Hustle – L’apparenza inganna, che pur essendo rimasto a secco di statuette, aveva fatto registrare il record di nomination (ben dieci!). Oltre ai trionfatori ci sarà spazio anche per i delusi dall’Academy. Potremo apprezzare nuovamente Leonardo di Caprio nella sua straordinaria interpretazione in The Wolf of Wall Street e il geniale Woody Allen – uno che di Oscar ne ha vinto ben quattro – di cui rivedremo il drammatico Blue Jasmine e che ritroveremo anche in veste di attore in Gigolò per caso di John Turturro. Per quanto riguarda la produzione italiana a rappresentarla saranno chiamati Andrea Segre che con La prima neve ha confermato l’intenzione di proseguire la sua personale ricerca sul rapporto tra esseri umani e luoghi e Piccola Patria, il primo lungometraggio di fiction del documentarista padovano Alessandro Rossetto che racconta l’anima sofferente ed inquieta del ricco Nordest. In SalaPasolini invece i due mesi estivi saranno interamente dedicati alla scoperta dei titoli ancora mai visti a Cinemazero. Dalle grandi produzioni ai film indipendenti, un’opportunità unica per scoprire piccole e grandi perle d’autore, molte delle quali presentate in occasione di festival internazionali. E’ il caso di Più buio di mezzanotte in corsa alla Semaine de la Critique al Festival di Cannes. Un film coraggioso, nei temi e nelle modalità del racconto, che, attraverso la storia di Davide riesce a rendere la fragilità dell’adolescenza e della ricerca della propria identità. Un percorso quello della scoperta di sé che implica un confronto con la sessualità, tema che ritroviamo (seppur con ben altro significato) anche nel thriller Lo sconosciuto del lago presentato anch’esso sulla Croisette. Un film decisamente esplicito, tanto da poter tenere testa al controverso Nynphomaniac (vol. 1 e 2) di Lars von Trier, anch’esso in programmazione. Protagonista di un altro festival, ovvero Le Giornate del Cinema Muto di cui è stato evento inaugurale, è Blancanieves, audace rilettura della fiaba dei fratelli Grimm trasformata in un dramma di gelosia, amore e morte campione d’incassi in Spagna. Per gli amanti dell’avventura da non perdere assolutamente Rush del regista statunitense Ron Howard incentrato su una delle più famose e avvincenti rivalità nella storia della Formula 1 e l’ultima sfida di Robert Redford, nelle vesti di solitario navigatore che lotta contro la forza della natura in All is lost – Tutto è perduto. E per chi ha deciso di trascorrere una serata all’insegna dello svago c’è solo l’imbarazzo della scelta tra le divertenti commedie in cartellone, in particolare Tutto sua madre e Un insolito naufragio nell’inquieto mare d’Oriente. Non mancheranno, anche in questa selezione, i portabandiera tricolori: dall’applauditissimo esordio di Ciro de Caro con Spaghetti story, al commovente I corpi estranei di Mirko Locatelli. Ultimo, ma non certo per importanza, l’omaggio A Carlo Mazzacurati dedicato all’amico e regista prematuramente scomparso lo scorso gennaio. Il 22 e 23 luglio Cinemazero presenterà una selezione dei suoi migliori film in collaborazione con il 33° Premio Sergio Amidei in programma a Gorizia da venerdì 18 a giovedì 24 luglio che ne ospiterà la retrospettiva completa.
Al via il Festival di Cinemazero dedicato al cortometraggio
Tommaso Lessio
Una metafora comune considera i cortometraggi come palestre dove i giovani autori possono allenarsi prima di spiccare il grande salto verso il cinema: sicuramente vero ma assolutamente restrittivo. I corti, infatti, non dovendo rispettare leggi di mercato e logiche mainstream hanno spesso la possibilità di guardare oltre il cinema, oltre le tradizionali modalità di racconto e di visione dialogando con creatività e innovazione con le altre arti visive. FMK international short film festival, rinnovato nella forma ma anche nello "spirito", quest'anno propone dunque questa originale e nuova prospettiva sul mondo del cortometraggio dove poter ammirare non solo "piccoli" film ma anche inedite espressioni di contaminazione tra cinema, arte, musica e nuove tecnologie. Inoltre il festival, distinguendosi da altre manifestazioni simili, si e' voluto fortemente legare al fare e al saper fare che le molteplici professionalità che concorrono alla realizzazione di un lavoro audiovisivo richiedono, aspetto che si rispecchia fedelmente nelle attività collaterali del Festival e nei membri delle varie giurie. Oltre ad Alberto Fasulo, fresco vincitore del Marc'Aurelio alla Festa del Cinema di Roma, che, insieme all’illustratore, scultore e scenografo Anton Spazzapan dovrà eleggere il miglior corto della maratona 6x60, troveremo infatti sul palco di FMK il presidente della giuria di corti e corti-cortissimi Germano Maccioni (regista, sceneggiatore e attore di cinema e teatro), affiancato dalla giornalista, filmologa, critico cinematografico e curatrice di rassegne Beatrice Fiorentino e Marcello De Bellis, responsabile dell’ufficio edizioni della BIM distribuzione. Giurati che fanno tremare i polsi sono ovviamente quelli della sezione Horror: Lorenzo Bianchini, regista di culto per la scena, sarà affiancato da Massimiliano Supporta del ToHorror Film Festival e Luca Luisa selezionatore ufficiale all'interno del Trieste Science+Fiction. Grandi sorprese le riserva anche la giuria della sezione animazione che, oltre alla madrina del Premio Friuladria Crédit Agricole, Francesca Muner, ha coinvolto il sound designer, storico del cinema d’animazione e grande esperto di animazione canadese Andrea Martignoni e il giovane animatore specializzato nello sviluppo di software per effetti speciali Alan Stanzione, che dalle Winx ha iniziato una scalata professionale che l’ha portato all’Oscar per gli effetti speciali di La vita di PI. Ed ancora, oltre alle moltissime visioni - dai corti in concorso delle quattro sezioni del festival (corti, corti-cortissimi, horror e animazione) ai vari programmi off (con proiezioni fuori concorso del meglio della produzione horror, d'animazione e di videoarte) che animeranno il convento fino a tarda notte, FMK ha organizzato una serie di incontri, seminari e laboratori che permetteranno a filmmakers, creativi, musicisti e curiosi di capire la complessità e molteplicità di linguaggi che girano intorno al mondo dell'audiovisivo: si va dai seminari con lo sceneggiatore de L’Ispettore Coliandro Andrea Magnani e con il compositore di musica per film Luca Ciut (che ha lavorato con registi come Rudy Poe e Daniel Auber, entrambi vincitori di Emmy Award), agli incontri dedicati alla scena horror underground, alla figura di Saul Bass e la sua influenza sulla grafica per l'audiovisivo ed ai nuovi linguaggi video tra arte contemporanea e Internet Culture con il collettivo IOCOSE che da anni porta avanti una ricerca che indaga le nuove forme di narrazione, produzione e fruizione video attraverso piattaforme digitali e Internet. Ed ancora i laboratori di animazione di Anna Givani con la sua Bloom machine, il workshop di doppiaggio di Vincenzo Tosetto e quello volto alla creazione di un video clip di tematica ambientale tenuto da Diego Cenetiempo che vestirà anche i panni di giurato insieme a Sergio Sichenze (direttore de LaREA ARPA FVG) per conferire il premio Ambiente (altra novità di quest'edizione) al miglior cortometraggio a tematica ambientale. Per saper tutto su programma, orari, iscrizioni e quant'altro www.fmkfestival.it
FMK International Short Film Festival
FMK da perderci la testa
Expo al Quai Branly di Parigi
Lorenzo Codelli
Indiani a Parigi
Indiani delle pianure “Sioux, Comanche, Cheyenne e Cree: questi nomi leggendari evocano immagini di guerrieri indiani a cavallo a caccia di bisonti, accampamenti di tipi, danzatori ricoperti di piume. In realtà queste immagini descrivono un modo di vita che era apparso nelle Grandi Pianure all’Ovest degli Stati Uniti nel XVIII secolo e che era in via d’estinzione alla fine del XIX°”. Così scrive Gaylord Torrence, curatore della mostra “Indiens des Plaines” allestita al Musée de Quai Branly di Parigi. Va tenuto presente che questo indescrivibile museo, sul quale veglia lo spirito del pioniere Claude Lévy-Strauss, tradizionalmente valuta i manufatti delle popolazioni aborigene del mondo in quanto “arts premiers” e non solo in quanto reperti etnografici. Le tribù pellirossa delle praterie dal Messico al Canada rivivono nello spazio espositivo a pianoterra attraverso le opere di 135 artisti, creatori di costumi, dipinti, calumet, copricapi, suppellettili. Una tradizione tutt’altro che estinta, secondo il curatore. Tant’è che il percorso comincia da un preciso sguardo sull’oggi: “L’arte contemporanea costituisce un mezzo per esprimere la propria indianità, per rinnovare la propria cultura tramite tecniche tradizionali”. Una visione postivista che tende a relegare nel dimenticatoio i mille problemi tuttora irrisolti delle riserve indiane. Il mito politicamente corretto dell’indiano triumphans scaccia qui quello imperialista dell’“only good Indian” (quello fatto fuori). Dal periodo pre-colombiano ecco alcune rarissime pipe, collane, raffigurazioni primitive. Nel XVI secolo gli indiani devono far fronte alle prime invasioni dei conquistadores spagnoli che introducono l’uso del cavallo. Tra il 1700 e il 1860, l’arte amerindiana si esprime soprattutto attraverso l’utilizzo multiforme delle pelli di bisonte. Perfettamente conservate e restaurate, olezzanti di pascoli vergini, queste grandi pelli rettangolari evocano da un lato certe tele monumentali di Rembrandt e dall’altro i mega-schermi hollywoodiani a venire. Colori sgargianti, rossi sangue, blu cobalto, gialli solari, per epiche rappresentazioni di guerra, di pace, di spiritualità. La temuta bandiera a stelle e strisce viene spesso esorcizzata grazie a tonalità infuocate. Un mantello di bisonte gioiosamente istoriato fa pensare alla pop art. Tra il 1860 e il 1900, i massacri dei pellirosse e la rapida scomparsa dei bisonti inducono gli artisti sopravvissuti ad utilizzare carta, tessuti, metalli, perline veneziane e altri materiali. In una videosala, un montaggio di sequenze tratte da western anti- e pro-indiani selezionato da Michel Ciment esplora i cliché radicati nel nostro immaginario. Scrive Torrence: ”La vita nelle Grandi Pianure esige da sempre del coraggio per far fronte alle avversità. Gli Amerindiani hanno saputo trovare nuovi mezzi per conservare le proprie tradizioni malgrado gli sconvolgimenti, contro tutto e tutti”. Véronique Mortaigne su Le Monde (12/04/14), illustrate le enormi difficoltà da parte degli organizzatori per riuscire ad esporre maschere rituali o simboli magici, nonché materie organiche proibite quali le penne d’aquila, scrive: “Gli indiani americani, popoli privi di scrittura, hanno dipinto instancabilmente la propria storia”. L’esposizione, destinata a girare in prestigiose sedi statunitensi e internazionali, non intende coprire l’intero patrimonio amerindiano. Per continuare l’esplorazione basta salire ai piani superiori del Musée Branly e percorrere le sezioni permanenti dedicate ai fieri avi di quel continente.
TRAME DI CINEMA - DANILO DONATI E LA SARTORIA FARANI Proseguirà a Villa Manin di Passariano fino a domenica 27 luglio la stupenda mostra Trame di cinema dedicata ai costumi cinematografici di Danilo Donati, due volte premio Oscar. Donati è stato l'incontrastato principe delle sartorie fino al Pinocchio di Benigni del 2001. Pur avendo riscosso premi e successi più di ogni altro, coccolato, vezzeggiato, conteso da Pasolini Zeffirelli e Fellini, massimi registi della sua stagione, Danilo Donati travasava nei film la sua passione pittorica, la magia dei suoi idoli, da Piero della Francesca a Rosso Fiorentino, a Pontormo, solfeggiando sulle tastiere cromatiche e luministiche dei grandi Maestri, fino a Wattau a Guardi e Canaletto, a Monsù Desiderio. Pezzi unici che negli elegantissimi spazi di Villa Manin, già residenza dell'ultimo Doge e del futuro primo imperatore di Francia, Napoleone, rievocano i titoli leggendari del nostro cinema nella sua stagione più gloriosa. Da non perdere. Info: Cinemazero, tel. 0434_520404
33° PREMIO "SERGIO AMIDEI"
Gorizia, dal 18 al 24 luglio 2014
Arrivato alla 33° edizione e articolato come sempre attorno al centrale Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica, il Premio Amidei ha scelto quest’anno una formula inedita dedicando l’intero festival a Carlo Mazzacurati, regista e sceneggiatore recentemente scomparso, espressione sincera delle storie e del vissuto del Nordest italiano. Un tributo doveroso che ha convinto gli organizzatori del Premio a “mettere in silenzio” lo storico Premio all’Opera d’Autore assegnato nelle passate edizioni a Maestri quali Fabio Carpi, Abbas Kiarostami, Bernard Tavernier, Ken Loach, Wim Wenders, Edgar Reitz, Miklòs Jancsò, Giuliano Montaldo, Paul Schrader, Robert Guédiguian, i fratelli Taviani e ultimo in ordine di tempo Patrice Leconte. Ricordato e celebrato con grande affetto da tutto il mondo del cinema, Mazzacurati verrà raccontato nel corso delle sette giornate di programmazione dell’Amidei attraverso la sua opera completa, dai primi anni Ottanta ai giorni nostri. La retrospettiva - dalla quale non mancheranno i lavori di sceneggiatura come Marrakech Express (Salvatores) e Domani accadrà (Luchetti) – offrirà un punto di vista privilegiato sull’opera di Mazzacurati andando oltre i lavori di regia per approdare al campo della scrittura cinematografica, fulcro dell’attività di promozione e divulgazione portata avanti dall’Amidei da più di tre decenni. Info: www.amidei.com
AQUILEIA FILM FESTIVAL - RASSEGNA INTERNAZIONALE DEL CINEMA ARCHEOLOGICO
Aquileia - dal 23 al 25 luglio 2014
La memoria di Persepoli e la fine dell'età delle piramidi, gli scavi archeologici in Eritrea e la scoperta della città egiziana sommersa di Heracleion, il traffico criminale di opere d'arte: questi i temi dei film in concorso alla quinta edizione dell'Aquileia Film Festival che si apre mercoledì 23 luglio alle ore 21. Durante le tre serate del festival verranno proiettati in piazza Capitolo, davanti alla maestosa basilica dei patriarchi, cinque documentari scelti tra i capolavori della produzione internazionale. Ogni sera il pubblico potrà votare il film preferito decretando così il vincitore del Premio Aquileia, un prezioso mosaico realizzato dalla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo. L'ingresso alla manifestazione è gratuito. Info: www.fondazioneaquileia.it
A Carlo Mazzacurati... In collaborazione con il XXXIII Premio Internazionale Sergio Amidei (Gorizia,18-24 luglio) Cinemazero ospiterà un omaggio all’amico e regista padovano prematuramente scomparso lo scorso gennaio proponendo una selezione delle sue migliori opere: Martedì 22 luglio - INGRESSO LIBERO 19.30 NOTTE ITALIANA | Italia, 1988, v.o., 93’ 21.30 IL TORO | Italia, 1994, v.o., 105’ Leone d’Argento alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia Mercoledì 23 luglio - INGRESSO LIBERO 19.00 VESNA VA VELOCE| Italia, 1996, v.o., 92’ 21.15 LA GIUSTA DISTANZA | Italia, 2007, v.o., 106’
Domani accadrà ovvero se non si va non si vede
Villa Manin (Passariano di Codroipo), PROROGATA FINO AL 27 LUGLIO 2014
LUNEDÌ 30 GIUGNO - ORE 21.30 - ALLA PRESENZA DI REGISTA ED ATTORI
OPPALALAY
di Marco Rossitti. Con: Andrea Appi e Ramiro Besa. Or. Italia 2001. Dur.: 90 min. Ramiro e Andrea si ritroveranno alle prese con una divertentissima “crisi esistenziale” che li porterà a ritrovarsi vittime di sè stessi, delle donne e del loro mestiere.
i film del Cinema sotto le Stelle
MERCOLEDÌ 2 LUGLIO - ORE 21.30
GRAND BUDAPEST HOTEL
di Wes Anderson. Con Ralph Fiennes, Mathieu Amalric. Or. USA 2014. Dur.: 100 min. Le rocambolesche avventure di Monsieur Gustave, sapiente concierge, alle prese con un’eredità contesta. Visionario, iperrealista, grottesco, in altre parole geniale.
VENERDÌ 4 LUGLIO - ORE 21.30
SMETTO QUANDO VOGLIO
di Sydney Sibilia. Con Edoardo Leo, Valeria Solarino. Or. Italia 2013. Dur.: 100 min. Sette brillanti cervelli, laureati ma ormai senza lavoro, hanno un'idea geniale per sconfiggere la (loro) crisi. Una commedia intelligente per un tuffo nell’attualità.
MERCOLEDÌ 9 LUGLIO - ORE 21.30
RIO 2 - MISSIONE AMAZZONIA
di Carlos Saldanha. Animazione. Or. Brasile 2014. Dur.: 102 min. Rio e la sua famiglia partono per l’Amazzonia alla ricerca dei loro compagni. Per raggiungerli dovranno superare situazioni improbabili dall’irresistibile risvolto comico.
LUNEDÌ 14 LUGLIO - ORE 21.30
X-MEN I GIORNI DI UN FUTURO PASSATO
di Bryan Singer. Con Hugh Jackman, James McAvoy. Or. USA 2014. Dur.: 130 min. Da una delle saghe tra le più longeve (ben 7 episodi) un nuovo capitolo in cui Wolverine sarà inviato nel suo “io” passato per cambiare il corso della storia.
LUNEDÌ 21 LUGLIO - ORE 21.30
LA SEDIA DELLA FELICITA’
di Carlo Mazzacurati. Con V. Mastandrea, I. Ragonese. Or. Italia 2014. Dur.: 94 min Una surreale caccia al tesoro nell’ultima commedia di Carlo Mazzacurati, che racconta la vita con leggerezza e ironia. In collaborazione con il 33° Premio Sergio Amidei
VENERDÌ 25 LUGLIO - ORE 21.30
THE MONUMENTS MEN
di George Clooney. Con George Clooney, Matt Damon. Or. USA 2014. Dur.: 118 min Un gruppo di soldati, non più giovani e non più tanto in forma, rischieranno la vita per salvare i capolavori dell’arte dalla follia nazista.
LUNEDÌ 28 LUGLIO - ORE 21.30
LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE
di Pif. Con Cristiana Capotondi, Pif, Ginevra Antona. Or. Italia 2013. Dur.: 90 min. Pif firma uno degli esordi cinematografici più interessanti dell’anno grazie alla sua abilità a divertire e far riflettere con la storia di Arturo e della sua infanzia “mafiosa”.
MERCOLEDÌ 30 LUGLIO - ORE 21.30 - NELL’AMBITO DI VISIONI SONORE
THE BEATLES - A HARD DAY’S NIGHT
di Richard Lester. Con John Lennon, Paul McCartney. Or. G. Bretagna 1964. Dur.: 85’ Due giorni e una notte nella vita dei Beatles per un’operazione artistica che unisce grande musica ad una sceneggiatura ricca di gag condite con humour british.
VENERDÌ 1 AGOSTO - ORE 21.00
FROZEN – IL REGNO DI GHIACCIO
di Chris Buck, Jennifer Lee. Animazione. Or.: USA, 2013. Dur.: 102 min. Anna e il pupazzo Olaf, insieme a Sven e Kristoff avranno l’arduo compito di salvare il regno dal perenne inverno in cui è piombato per un terribile incantesimo.
MERCOLEDÌ 6 AGOSTO
MALEFICENT
di Robert Stromberg. Con Angelina Jolie, Elle Fanning. Or. USA 2014. Dur.: 97 min. Fate, creature incantate e tanta magia nella rilettura della fiaba de “La bella addormentata” trasformata in un ritratto complesso e moderno.
THE BUTLER - UN MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA
di Lee Daniels. Con Forest Whitaker, Oprah Winfrey. Or. USA 2013. Dur.: 132 min. Cecil Gaines è stato al servizio di 7 presidenti degli Stati Uniti, da Truman fino a Obama, vivendo così vicende e cambiamenti della scena socio-politica americana.
MERCOLEDÌ 13 AGOSTO - ORE 21.00
SAVING MR.BANKS
di John Lee Hancock. Con Tom Hanks, Emma Thompson. Or. USA 2013. Dur.: 120 min. La storia della vera della realizzazione del film “Mary Poppins” vera ossessione di Walt Disney disposto a tutto per portarla sul grande schermo.
VENERDÌ 22 AGOSTO - ORE 21.00
THE AMAZING SPIDER MAN 2
di John Lee Hancock. Con Tom Hanks, Emma Thompson. Or. USA 2013. Dur.: 120 ‘ Tempi difficili per Peter Parker diviso tra il suo animo da supereroe e i sentimenti che lo legano alla bella Gwen, protagonisti di una storia ricca di effetti speciali.
LUNEDÌ 25 AGOSTO - ORE 21.00
STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI
di Brian Percival. Con Geoffrey Rush, Emily Watson. Or. USA 2013. Dur.: 125 min. Per sfuggire agli orrori della guerra la giovane Liesel Meminger trova conforto rubando libri per condividerli con gli altri mentre i genitori nascondo un fuggitivo.
MERCOLEDÌ 27 AGOSTO - ORE 21.00
ZORAN IL MIO NIPOTE SCEMO
di Matteo Oleotto. Con Giuseppe Battiston, Teco Celio. Or.: Italia, 2013. Dur.: 106 min. Dall’incontro tra il cinico Paolo Bressan e il giovane nipote Zoran è nata la commedia “alcolica” made in FVG già diventata un cult.
VENERDÌ 29 AGOSTO - ORE 21.00
IL CAPITALE UMANO
di Paolo Virzì. Con Valeria B. Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio. Or. Italia 2014. Dur.: 109’ Tra splendore e miseria Virzì racconta l’incontro fortuito di due famiglie della Brianza in un affresco beffardo che si trasforma presto in un apologo potente e inaspettato.
ZERORCHESTRA - ESTATE 2014 21/7 - Ore 23.00 MITTELFEST, Cividale del Friuli (Castello Canussio) Zerorchestra plays Seven Chances
Uno dei capolavori di Buster Keaton Seven Chances (1925) proiettato con l’accompagnamento dal vivo della Zerorchestra con musiche originali di Romano Todesco e Didier Ortolan
11/8 - Ore 21.00 MUSAE | Pordenone, Auditorium Concordia Zerorchestra plays Max Linder
Una selezione dei migliori film girati da Max Linder Accompagnamento dal vivo della Zerorchestra con musiche originali composte da Didier Ortolan, Bruno Cesselli, Romano Todesco
i film del Cinema sotto le Stelle
VENERDÌ 8 AGOSTO
PIU’ BUIO DI MEZZANOTTE
DA GIOVEDÌ 3 A SABATO 5 LUGLIO
di Sebastiano Riso. Con Davide Capone, Vincenzo Amato. Or. Italia 2014. Dur.: 94’. Una storia di formazione, fragile come il suo protagonista, che si prende il rischio di raccontare il divenire sociale tra identità e sessualità. Presentato alla “Semaine delle Critique” a Cannes 2014
TUTTO SUA MADRE DA LUNEDÌ 7 A SABATO 9 LUGLIO
i film del mese
(Tit. Or.: Les Garçons et Guillaume, à table!) di Guillaume Gallienne. Con Guillaume Gallienne, André Marcon. Or. Francia 2014. Dur.: 85’. Un one-man show autobiografico, profondo e sottile presentato alla "Quinzaine des réalisateurs" al Festival di Cannes 2013.
NEBRASKA DA GIOVEDÌ 10 A SABATO 12 LUGLIO
di Alexander Payne. Con Bruce Dern, Will Forte, June Squibb. Or. USA 2013. Dur.: 115’. Il regista di Sideways e Paradiso amaro confeziona una storia sul rapporto padre-figlio mescolando le note di dramma e commedia, riuscendo a commuovere e a divertire.
UN INSOLITO NAUFRAGO NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE DAL 10/7 AL 12/7
(Tit. Or.: Le cochon de Gaza) di Sylvain Estibal. Con Sasson Gabay, Baya Belal. Or. Francia 2014. Dur.: 98‘. Piccola commedia umanista e 'fraterna' che trova il giusto equilibrio tra farsa e fiaba col gusto ed il garbo tipico del cinema francese.
I SEGRETI DI OSAGE COUNTY DA LUNEDÌ 14 A MERCOLEDÌ 16 LUGLIO
(Tit. Or.: August: Osage County) di John Wells. Con Meryl Streep, Julia Roberts, Ewan McGregor. Or. USA 2013. Dur.: 119’. Una commedia nera in cui una famiglia si trova a dover fare i conti con la scomparsa dell'uomo di casa, scatenando le reazioni dei parenti.
LO SCONOSCIUTO DEL LAGO DA LUNEDÌ 14 A MERCOLEDÌ 16 LUGLIO
(Tit. Or.: L'inconnu du lac) di Alain Guiraudie. Con Pierre de Ladonchamps, Christophe Paou. Or. Francia 2013. Dur.: 97’. Un film teso ed eloquente, ambientato nel crepuscolo tra sesso e amore, pulsioni vitali e mortifere in un thriller diretto magistralmente. V.M. 18 ANNI
STILL LIFE DA GIOVEDÌ 17 A SABATO 19 LUGLIO
di Uberto Pasolini. Con Eddie Marsan, Joanne Froggatt. Or. G.B. 2013. Dur.: 87’. John May è un impiegato ossessivamente meticoloso incaricato di trovare i parenti di chi muore in solitudine. Un film rigoroso, denso, profondo nell'immagine e nel senso.
SYNECDOCHE, NEW YORK DA GIOVEDÌ 17 A SABATO 19 LUGLIO
di Charlie Kaufman. Con Philip Seymour Hoffman, Samantha Morton. Or. Italia 2008. Dur.: 124’. Un regista di teatro, in difficoltà con il suo lavoro e con la donna della sua vita, cerca di ricreare una replica di New York all'interno di un teatro come parte del suo spettacolo.
A PROPOSITO DI DAVIS LUNEDÌ 21 E MERCOLEDÌ 23 LUGLIO
(Tit. Or.: Inside Llewyn Davis) di Joel Coen, Ethan Coen. Con Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake. Or. USA 2013. Dur.: 115’. Prendendo spunto dalla scena folk degli anni Sessanta i Coen scrivono una ballata comica e struggente sulla vita di un “perdente”.
RUSH LUNEDÌ 21 E MARTEDÌ 22 LUGLIO
di Ron Howard. Con Chris Hemsworth, Daniel Brühl, Olivia Wilde. Or. USA 2013. Dur.: 123’. Niki Lauda e James Hunt, diversissimi tra loro ma entrambi grandi campioni, si sfidano in duelli epici, senza però mai mancarsi di rispetto. Una storia di sport e di vita.
12 ANNI SCHIAVO
DA GIOVEDÌ 24 A SABATO 26 LUGLIO
(Tit. Or.: 12 Year Slave) di Steve McQueen. Con Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender. Or. USA 2013. Dur.: 134’. La schiavitù in Louisiana durante l'Ottocento e la storia di un uomo, Salomon, nato libero e fatto prigioniero. Tre Premi Oscar tra cui quello al Miglior Film.
ALL IS LOST - TUTTO E’ PERDUTO
DA GIOVEDÌ 24 A SABATO 26 LUGLIO
di J.C. Chandor. Con Robert Redford. Or. Italia 2013. Dur.: 103’. Dal regista di Margin Call un film “pragmatico” che restituisce dignità al senso pratico, con un Redford protagonista assoluto di una lotta per la sopravivvenza.
PICCOLA PATRIA
DA LUNEDÌ 28 A MERCOLEDÌ 30 LUGLIO
di Alessandro Rossetto. Con Maria Roveran, Roberta Da Soller. Or. Italia 2014. Dur.: 110’. La giovane Luisa mette in atto un ricatto a sfondo sessuale a discapito di Menon, tramite la complicità di Bilal, il ragazzo dell'amica Renata. Il ritratto dell’anima sofferente del Nordest.
NOAH
DA LUNEDÌ 28 A MERCOLEDÌ 30 LUGLIO
di Darren Aronofsky. Con Russell Crowe, Jennifer Connelly,. Or. USA 2014. Dur.: 134’. Partendo dalla storia del personaggio biblico Noè e della sua Arca Aronofsky realizza un film audace e fedele alla Bibbia, che fonde un montaggio serrato e un uso espressivo dei volti.
LEI - HER
DA GIOVEDÌ 31 LUGLIO A SABATO 2 AGOSTO
di Spike Jonze. Con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson. Or. USA 2013. Dur.: 126’. La storia di un uomo che si innamora della voce di un computer in un melodramma di fantascienza che non teme la tecnologia ma guarda l'uomo riflesso in essa.
NYMPHOMANIAC VOL. 1
DA GIOVEDÌ 31 LUGLIO A SABATO 2 AGOSTO
di Lars von Trier. Con Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård. Or. Danimarca 2013. Dur.: 110’. Ultimo atto della trilogia della depressione incentrata sulla vita erotica e la scoperta dei desideri sessuali di una donna, dalla nascita fino al compimento dei cinquant'anni.
AMERICAN HUSTLE DA LUNEDÌ 4 A SABATO 6 AGOSTO
di David O. Russell. Con Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper. Or. USA 2013. Dur.: 138’. L’operazione Abscam che ha smascherato numerosi politici corrotti del Congresso americano è l’occasione per un thriller brillante, con quattro interpreti in splendida forma.
I CORPI ESTRANEI DA LUNEDÌ 4 A SABATO 6 AGOSTO
di Mirko Locatelli. Con Filippo Timi, Jaouher Brahim. Or. Italia 2013. Dur.: 98’. Mirko Locatelli racconta con dignità e pudore la malattia di un bambino e il dolore di un padre in un film maturo ed essenziale impreziosito da uno straordinario Filippo Timi.
ALLACCIATE LE CINTURE DA GIOVEDÌ 7 LUGLIO A SABATO 10 AGOSTO
di Ferzan Ozpetek. Con Kasia Smutniak, Francesco Arca. Or. Italia 2013. Dur.: 110‘. Ozpetek ritrova i temi a lui più cari per raccontare una travagliata storia d'amore, per la prima volta tra un uomo e una donna, lungo 13 anni della loro esistenza.
IL VENDITORE DI MEDICINE DA GIOVEDÌ 7 LUGLIO A SABATO 10 AGOSTO
di Antonio Morabito. Con Claudio Santamaria, Isabella Ferrari. Or. Italia 2013. Dur.: 103’. In un difficile momento di tagli al personale, spinto da una capo area, l'informatore scientifico Bruno si spinge oltre il lecito. Un tema attuale trattato con acume e intelligenza.
DALLAS BUYER CLUB DA LUNEDÌ 11 A MERCOLEDÌ 13 AGOSTO
di Jean-Marc Vallée. Con Matthew McConaughey, Jared Leto. Or. USA 2013. Dur.: 117’. La storia privata di un uomo qualunque che si mette contro la legge pur di tentare di rimanere vivo, lottando contro l'Aids. Premio Oscar ad entrambi i protagonisti.
NYMPHOMANIAC VOL.2 DA LUNEDÌ 11 A MERCOLEDÌ 13 AGOSTO
di Lars von Trier. Con Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård. Or. Danimarca 2014. Dur.: 123’. Una lunga seduta psicoanalitica in cui, con sadomasochistica lucidità, Von Trier si mette a nudo. Il perfetto epilogo del crudo racconto della vita sessuale di Joe.
GIGOLO’ PER CASO GIOVEDÌ 14 A SABATO 16 AGOSTO
(Tit. Or.: Fading Gigolò) di John Turturro. Con John Turturro, Woody Allen. Or. USA 2012. Dur.: 98’. La strana coppia formata da Allen e Turturro è protagonista di una commedia agrodolce dove interpretano eccentrici gigolò la cui missione è vincere la solitudine.
JIMMY P. GIOVEDÌ 14 A SABATO 16 AGOSTO
di Arnaud Desplechin. Con Benicio Del Toro, Mathieu Amalric. Or. USA 2013. Dur.: 114’. Reduce dalla Seconda Guerra Mondiale Jimmy inizia a soffrire di diversi sintomi apparentemente inspiegabili. Un western freudiano che sa commuovere profondamente.
BLUE JASMINE DA LUNEDÌ 18 A MERCOLEDÌ 20 AGOSTO
di Woody Allen. Con Alec Baldwin, Cate Blanchett. Or. USA 2013. Dur.: 98’. Dal genio di Allen un dramma che vive dello scambio d'eccezione tra il regista e la sua musa dando vita ad un personaggio femminile gigantesco. Premio Oscar a Cate Blanchett.
SPAGHETTI STORY
DA LUNEDÌ 18 A MERCOLEDÌ 20 AGOSTO
di Ciro De Caro. Con Valerio Di Benedetto, Cristian Di Sante. Or. Italia 2013. Dur.: 83’. L'opera prima di Ciro De Caro è un affresco generazionale che ha come basi l'amicizia e la voglia di indipendenza. Una commedia genuina, coraggiosa e veramente indipendente.
LA PRIMA NEVE
DA GIOVEDÌ 21 A SABATO 23 AGOSTO
di Andrea Segre. Con Jean-Christophe Folly, Matteo Marchel. Or. Italia 2013. Dur.: 105’. Un ragazzo di undici anni, sua madre e un ragazzo libico. Seguendo queste tre vite Andrea Segre prosegue nella sua personale ricerca sul rapporto tra esseri umani e luoghi d’appartenenza.
BLANCANIEVES
DA GIOVEDÌ 21 A SABATO 23 AGOSTO
di Pablo Berger. Con Maribel Verdú, Daniel Giménez Cacho. Or. Spgna 2012. Dur.: 104’. Un omaggio ai film muti in bianco e nero degli anni Venti per un audace dramma di gelosia, amore e morte che reinventa la nota favola.
THE WOLF OF WALL STREET
DA LUNEDÌ 25 A MERCOLEDÌ 27 AGOSTO
di Martin Scorsese. Con Leonardo DiCaprio, Jonah Hill. Or. USA 2013. Dur.: 180’. L'ascesa, la caduta e la vita tumultuosa del miliardario Jordan Belfort in un biopic tratto da un suo romanzo autobiografico che diventa una brillante analisi universale sull’avidità umana.
PRINCIPESSA MONONOKE
DA LUNEDÌ 25 A MERCOLEDÌ 27 AGOSTO
(Tit. Or.: Mononoke-Hime) di Hayao Miyazaki. Con Billy Crudup, Billy Bob Thornton. Or. Giappone 1997. Dur.: 133’. Dal maestro dell’animazione la storia di una principessa guerriera che lotta per difendere la sua foresta.