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€ 1,00 mensile di cultura cinematografica
Selezione ricca di film strizzando l’occhio alla realtà virtuale
Più stelle che in cielo
Dal 15 luglio la mostra Hollywood Icons a Villa Manin
La voglia di cinema non va in vacanza
Tanti appuntamenti estivi nel cuore della città
FMK - Esplorazioni di creatività audiovisiva
Dal 12 al 14 luglio il festival internazionale dedicato ai cortometraggi
Cinque coppie sull’orlo di una crisi di nervi Al cinema il nuovo gioiello firmato Tucker Film
Cinemazero: aperto per ferie!
Tutti i film in programma nelle salette climatizzate di Cinemazero
Domani accadrà
Ovvero se non si va non si vede
16 Luglio/Agosto
Sheffield, il mercato del documentario è qui!
2016 numero 7 anno XXXVI
Viaggio in Italia: un viaggio nel tempo e nell’amore
Un grande capolavoro senza tempo da gustare in Arena Calderari
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Tra le proposte estive dell’arena Calderari un imperdibile classico senza tempo
Andrea Crozzoli
Editoriale
Viaggio in Italia: viaggio nel cinema, nel tempo e nell’amore Fra i tanti avvenimenti promossi da Cinemazero a Pordenone per l’estate 2016, c’è da sottolineare la proiezione della copia restaurata di Viaggio in Italia, il capolavoro del maestro Roberto Rossellini del 1954 con Ingrid Bergman e George Sanders, per un duplice motivo: primo, Viaggio In Italia è un imprescindibile capolavoro della storia del cinema, antesignano nel mettere in crisi la nozione stessa di tempo cinematografico; secondo, per il contributo del grande direttore della fotografia Enzo Serafin. «Dove siamo?» chiede nel film George Sanders a Ingrid Bergman. Lei risponde: «Non te lo so dire». Il disorientamento espresso dalla coppia assume così i connotati di uno smarrimento interiore: i due coniugi sono ormai degli estranei uno all’altra, non si riconoscono più. «Certo, è un film amaro in fondo - ha dichiarato Rossellini in una nota intervista ad Adriano Aprà si rifugiano l’uno nell’altro con lo stesso atteggiamento di chi è sorpreso nudo e si stringe nell’asciugamano, si stringe a chi gli sta vicino, si copre, in un certo senso. Questo è il valore che doveva avere il finale». Viaggio In Italia, accolto in patria, al momento dell’uscita, da critiche negative, è considerato oggi il film più influente di Rossellini. Opera amatissima da Martin Scorsese che ha voluto intitolare il suo documentario sul nostro cinema Il mio viaggio in Italia, il film di Rossellini ha influenzato tanto cinema fin dagli anni ‘60: dalla Nouvelle Vague di Godard, Truffaut, Chabrol all’incomunicabilità di Michelangelo Antonioni, fino ai primi Wim Wenders per giungere a Copia conforme di Kiarostami. Opera di assoluta modernità, dalla struttura narrativa libera e disarticolata, con la geniale ombra godardiana della macchina da presa nella scena finale, rivedere oggi Viaggio In Italia ci fa capire l’entusiasmo manifestato da Jacques Rivette che scrisse: «Con l’apparizione di Viaggio In Italia tutti i film sono improvvisamente invecchiati di dieci anni». Moderno in Viaggio In Italia è anche l'uso del suono con i rumori, i canti e i bisbiglii tratti per strada dalla vita reale. È giusto, infine, godere dei fotogrammi dello splendido bianco e nero che sembra dipinto, più che filmato: l’eccezionale fotografia di Enzo Serafin si concentra sull’esaltazione dei chiaroscuri sapientemente dosati e gestiti. La luce riesce a cogliere tutto il non-detto e quel drammatico vuoto dato dalla recitazione straniata. Il grande direttore della fotografia Enzo Serafin, già collaboratore di Antonioni in Cronaca di un amore e I vinti, in Viaggio In Italia fa un uso molto particolare della luce, riuscendo ad ottenere una illuminazione naturale priva di contrasti e ricercatezze, oltre a quel bianco assoluto che Rivette ha paragonato al colore di Matisse. A Enzo Serafin, veneziano di nascita, la Mostra del Cinema di Venezia ha legato un premio annuale per il miglior direttore della fotografia. Nel 1993, un paio di anni prima della scomparsa, Serafin, ormai ultraottantenne, era stato ospite di Ambiente-Incontri a Sacile, dove aveva presentato i documentari che girava durante i frequenti viaggi all’estero. Personalità di grande vigore Serafin aveva conservato intatto il suo entusiamo e la sua curiosità per il cinema, che era sempre al centro dei suoi interessi.
In copertina una scena di Viaggio in Italia di Roberto Rossellini, uno degli appuntamenti con i classici in Piazza Calderari
cinemazeronotizie mensile di informazione cinematografica Luglio/Agosto 2016, n. 7 anno XXXVI Direttore Responsabile Andrea Crozzoli Comitato di redazione Piero Colussi Riccardo Costantini Marco Fortunato Sabatino Landi Tommaso Lessio Silvia Moras Maurizio Solidoro Collaboratori Lorenzo Codelli Luciano De Giusti Manuela Morana Elisabetta Pieretto Segretaria di redazione Elena d’Inca Direzione, redazione, amministrazione Via Mazzini, 2 33170 Pordenone, Tel. 0434.520404 Fax 0434.522603 Cassa: 0434-520527 e-mail: cinemazero@cinemazero.it http//www.cinemazero.it Progetto grafico Patrizio A. De Mattio [DM+B&Associati] - Pn Composizione e Fotoliti Cinemazero - Pn Pellicole e Stampa Sincromia - Roveredo in Piano Abbonamenti Italia E. 10,00 Estero E. 14,00 Registrazione Tribunale di Pordenone N. 168 del 3/6/1981 Questo periodico è iscritto alla: Unione Italiana Stampa Periodica
Selezione densa di film, strizzando l'occhio alla realtà virtuale
Riccardo Costantini
Fra i molti festival europei dedicati al documentario, un posto di assoluto rilievo è riservato ormai da molti anni alla Sheffield Doc Fest, che più o meno a metà giugno fa convergere nelle terre di Robin Hood (al quale è in modo originale intitolato il vicino aeroporto di Doncaster) il meglio della produzione internazionale dedicata alla realtà. Sotto il greve e costantemente grigio cielo (incredibili le arene all'aperto, gremite anche con la pioggia) di una città che non dimentica il suo recente passato industriale e minerario (e che investe ingenti risorse per il futuro in un importante rinnovamento tecnologico e di ricerca anche universitario) si sono articolati cinque densi giorni di festival, in particolare ospitati nelle piccole sale dell'art-house cinema Showroom. Mattatori dell'edizione sono stati Ken Loach, al quale è stata dedicata una ricca retrospettiva con alcuni dei suoi documentari meno noti, e Michael Moore, che ha presentato in anteprima inglese il suo Where to invade next. Moore è stato divertente, irriverente, dissacrante come sempre, ma questo per la sola parte d'incontro con il pubblico, lasciando invece molti perplessi per quanto mostrato a schermo, che - come diversi dei suoi ultimi lavori - appartiene a un cliché comico critico spesso privo di profondità e pericolosissimo per la diffusione che avrà, già che estremamente banale e troppo semplificante rispetto a tematiche sociali d'attualità. Molti i titoli d'area e interesse squisitamente inglese, in particolare per il fatto che il festival rimane soprattutto uno dei luoghi più importanti in Europa per il mercato dei film, dunque anche per l'acquisto dei broadcaster britannici. Così, ancora una volta, la parte del leone l'hanno fatta sullo schermo i documentari indipendenti, generati magari da piching e progetti sviluppati proprio all'interno di Sheffield Doc Fest, che conferma il suo marchio di fabbrica: luogo ottimo per lo sviluppo, la produzione, anche creativa e la vendita. Degni di nota l'americano Command and Control di Robert Kenner (già notissimo per Food Inc.), che in una riuscita commistione di documentario e fiction in salsa documentale ricostruisce la vicenda ahi noi poco nota di una sfiorata tragedia atomica nel bel mezzo dell'Arkansas, quando nel 1980 per colpa di un bullone inavvertitamente caduto ai manutentori nel silos di un missile intercontinentale Titan II, il razzo esplose lanciando nella campagna circostante una testata nucleare che solo per l'intervento della divina provvidenza non esplose. Un lavoro intenso e intrigante, che non affronta solo la sconosciuta - almeno in Europa - vicenda, ma che tratta anche il tema delle procedure, della possibilità dell'errore umano anche di fronte all'evoluzione tecnologica, del controllo necessario all'esercizio del "potere atomico". Lascia speranze generose ed entusiasmanti per chi ha a cuore l'ambiente There will be water di Per Liebeck, che racconta l'incredibile genialità dell'ingegnere Bill Watts, che dallo studio del fuzionamento del riciclo idrico nel corpo di alcuni scarafaggi che vivono nel Sahara, inventa un fantastico modo di pompare e desalinizzare acqua pompata dal mare nel deserto: serre ed orti a impatto zero in luoghi impossibili per l'acqua cultura. Una soluzione per infinite terre arse e sempre più ingrate per l'uomo, una splendida storia, piena di sogni e idee, ma non a lieto fine, perché i finanziatori, nonostante i successi, non sono altrettanto coraggiosi... Simili possibilità e orizzonti critici sono aperti da Seed: the untold story - film vincitore di uno dei premi della giuria -, che ricordando l'opera di Vandana Shiva per la tutela della biodiversità, racconta cosa sarà di noi se non comprendiamo come sia indispensabile rompere il dominio delle multinazionali. Il documentario è oggi sempre fatto di più storie di incredibile umanità, ed è un piacere commuoversi seguendo in Brothers gli ultimi anni dei due fratelli polacchi Kulakowski, che hanno passato più di ottant'anni della loro vita travolti dalla Storia, quasi sempre in esilio, pronti a tornare alle loro terre natali, per ribadire, ora con l'arte ora con il semplice "esitere", che non c'è luogo più sacro di quello dove siamo nati e dove avremmo solo voluto vivere. Infine, fra le molte cose viste, non sempre intense, merita un assoluto posto di rilievo l'impressionante selezione di opere documentarie di realtà virtuale Alternate Realities: con un semplice smartphone hd, un visore del costo di settanta euro, cuffie, ci si può immerge in un mondo davvero troppo reale, sconvolgente, in cui ci si dimentica del circostante e si finisce a seguire una storia (che possiamo esplorare a piacimento girando testa e sguardo a 360°) che si fa davanti ai nostri occhi senza che ci accorgiamo che siamo davanti a una finzione. Che sia all'interno di una barca di migranti, o in una cella di massima sicurezza. Inquietante, ma il futuro è scritto...e pieno di possibilità da sondare.
Sheffield Doc Fest
Sheffield Doc Fest, il mercato del documentario è qui
Dal 15 luglio al 9 ottobre 2016 - in prima mondiale - Hollywood Icons a Villa Manin
Lorenzo Codelli
Hollywood Icons
Più stelle che in cielo! «Quando un festival del cinema muto non è muto? Risposta: quando ridete talmente forte che riuscite a malapena a seguire quello che sta per succedere. Era la regola di fronte a uno dei più potenti talenti comici del cinema muto, secondo in popolarità solo a Chaplin, Roscoe ‘Fatty’ Arbuckle. Al sesto Festival di Pordenone, l’unico dedicato esclusivamente al cinema muto, non si poteva sfuggire al godimento totale provocato da Arbuckle, in programma con una quarantina di film». Con queste parole John Kobal apriva il suo ampio ed entusiastico resoconto sulla rivista inglese Films and Filming (dicembre 1987). Aveva preso parte alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone per la prima volta. Non solo come fan e nostro caro amico, anche come collaboratore attivo. Nelle valigie aveva portato con sè da Londra oltre una cinquantina di cartoline e fotografie rare di star dello studio Vitagraph degli anni dieci e venti, e s’era divertito ad appenderle lui stesso all’interno d’una galleria d’arte temporanea denominata Ex Standa, situata lungo gli antichi archi di corso Vittorio Emanuele. Ricordo che John e io avevamo scelto assieme quei cimeli rari, cercandoli sia nella sua ben organizzata casa a tre piani a Knightsbridge sia presso il suo immenso archivio a Shelton Street. John, generoso come sempre, aveva fatto delle copie di tutte quante le foto selezionate e le aveva lasciate in dono al nostro archivio. La maggior parte dei suoi innumerevoli volumi – se non tutti –, di piccole, medie e grandi dimensioni, si trovava giaˆtra i maggiori tesori delle nostre biblioteche di Cineteca del Friuli e Cinemazero. I testi e le immagini dei suoi studi pionieristici, ad esempio The Art of the Great Hollywood Portrait Photographers 1925-1940 (1980), erano stati indubbiamente tra le fonti d’ispirazione per la creazione delle Giornate del Cinema Muto nel 1982. John era costantemente occupato, in viaggio da una costa all’altra, curando mostre, scrivendo e progettando libri, intervistando personaggi famosi. Aveva visto qualunque film potessi citargli e la sua memoria visiva era incredibile. Durante la sua visita d’una settimana a Pordenone, a fine settembre 1987, John non ha perso neanche una proiezione nel cavernoso Teatro Verdi (quello bello d'un tempo non quello attuale). Ha stretto molte nuove amicizie, tra storici, registi e collezionisti di varie generazioni: Davide Turconi, Tom Trusky, Aldo Bernardini, Jean Mitry, Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi, Angelo Humouda. John ha portato a termine in quell’occasione il suo ambizioso sondaggio su scala mondiale per il volume John Kobal Presents the Top 100 Films (1988), un testo che include, tra l’altro, una lista dei miei film preferiti della storia del cinema. Tre anni dopo, nell’ottobre 1990, John ha fatto la sua seconda visita in Friuli per prendere parte alla nona edizione delle Giornate del Cinema Muto. Grazie a una serie di fotografie scattate da Paolo Jacob, lo vediamo mentre sfoglia e acquista memorabilia presso la bancarella di Armando Giuffrida situata nell’atrio del Teatro Verdi, affiancato dagli amici Adrienne Mancia e Vittorio Martinelli. Per la retrospettiva principale di quell’anno, dedicata al cinema tedesco pre- espressionista, John ci aveva donato una selezione di mirabili ritrat-
Elizabeth Taylor, foto Clarence Sinclair Bull, M-G-M 1951
Marilyn Monroe fotografata a casa sua da Frank Powolny, Los Angeles 1956
ti di star che venne pubblicata in un portfolio del catalogo Prima di Caligari: cinema tedesco 1895-1920. Grazie a una recente corrispondenza con Monika Kobal, la sorella di John, mi sono reso meglio conto delle sue radici mitteleuropee. «John è nato a Linz, in Austria, nel maggio del 1940, è arrivato in Canada nel maggio 1950, a 10 anni, e fino ai 5 anni era vissuto in periodo di guerra. Durante i primi dieci anni della sua vita, nei fine settimana era andato spesso a far visita alla nonna materna. Viveva in una cittadina chiamata Vöcklamarkt (vicino a Salisburgo), in un Gasthof, una specie di pub, con una zona bar al piano inferiore. La nonna affittava un paio di stanze. E inoltre disponeva di sale da gioco in cui venivano proiettati film nei fine settimana. John, da bambino, andava a intrufolarsi nella sala di proiezione e rimaneva affascinato dalle immagini in movimento. Anche sua madre all’epoca era una grande appassionata di cinema e possedeva un’ampia collezione di pubblicazioni sul cinema». È piuˆche probabile, quindi, che John abbia scoperto proprio lì Il cigno nero, il primo film che ricordava d’aver visto. E magari anche alcuni dei suoi film favoriti come Gilda, Il ladro di Bagdad, Incontriamoci a Saint Louis, tutti e tre degli anni quaranta. Voˆ cklamarkt si trova oltre le montagne, a poche ore d’automobile sia da Pordenone che da Villa Manin di Passariano. Ho la forte impressione che John stia tornando un’altra volta nel suo magico regno cinematografico, tra Austria e Friuli, portandoci in dono alcuni suoi inestimabili tesori grazie alla splendida mostra HOLLYWOOD ICONS. In prima mondiale, una selezione di 200 ritratti, in stampe "vintage", di divi e divine della Golden Age, firmati dai massimi fotografi degli studios. Maestri delle luci e delle ombre, oggi celebrati a livello internazionale proprio grazie al loro primo riscopritore, John Kobal: George Hurrell, Clarence Sinclair Bull, Ruth Harriet Louise, Ted Allan, Ernest Bachrach ecc. Le loro biografie, assieme a parecchie loro creazioni su gelatina d'argento, in bianco e nero, colori e raffinati viraggi d'epoca, sono incluse nel volume Hollywood Icons, curato dallo storico Robert Dance per conto della Kobal Foundation londinese, editore Skirà. Impossibile contarli, o raccontarli, tutti, i volti e i corpi immortali evocati lungo il percorso di questa Kobal e Lorenzo Codelli, Giornate del Cinema Muto, ottobre 1990, mostra, che da Villa Manin spiccherà il John foto Paolo Jacob. volo verso musei e cineteche di mezzo mondo. «Più stelle che in cielo», proclamava, giustamente fiero, il leone ruggente della Metro-Goldwyn-Mayer. SERATA INAUGURALE SOTTO LE STELLE, nel parco di Villa Manin, venerdì 15 luglio, a ingresso libero. (In caso di pioggia, al Teatro Pasolini di Casarsa) e il giorno successivo a Lignano Sabbiadoro. Verrà proiettata su grande schermo l'all-star comedy M-G-M Show People (Maschere di celluloide, 1928, 83 minuti). L'ultima regia dell'era muta del geniale King Vidor, realizzata a cavallo tra il suo classico muto La folla e il suo altrettanto classico sonoro Alleluia!. Accompagnamento dal vivo della rinomata Zerorchestra di Pordenone diretta dal maestro Günter Buchwald, un habitué delle Giornate. Nel ruolo esilarante di Peggy Pepper, incauta aspirante attrice Dedica sull'autobiografia A Tree Is a Tree drammatica, si scatena la pepatissima Marion Davies. La (Londra 1954), Festival di Deauville 1978. quale, nella vita reale, faceva l'"amante ufficiale" dello sposatissimo, ultraconservatore William Randolph Hearst, il magnate della stampa che ha cofinanziato sia questo che altri suoi gioielli comici, e le cui brame di potere avrebbero ispirato a Orson Welles, un decennio più tardi, Quarto potere. Nelle sue imperdibili memorie King Vidor ricorda come Hearst gli avesse proibito che la Davies si beccasse torte in faccia, dovette perciò sostituirle con spruzzi di sifone nelle scene che girò agli storici studios di Mack Sennett. Tra le "comparse" di Show People, nel ruolo di se stessi, applaudiremo Charlie Chaplin, John Gilbert, King Vidor, Douglas Fairbanks, William S. Hart, Eleanor Boardman (signora Vidor), Mae Murray, Louella Parsons, Lew Cody, Rod La Rocque, Norma Talmadge, Renée Adorée, Elinor Glyn, ovvero l'intero FILMamento. * *Da "John Kobal redux", introduzione al volume Hollywood Icons.
Non solo cinema sotto le stelle in Piazza Calderari
Cinemazero Estate
Se la voglia di cinema non va in vacanza L’Arena Calderari, resa possibile anche quest’anno grazie alla collaborazione tra Cinemazero e il Comune di Pordenone, diventa sempre più protagonista dell’Estate in Città. Oltre ai tradizionali appuntamenti con il cinema sotto le stelle quest’anno l’arena ospiterà infatti anche alcune serate di FMK. Visioni Sonore conferma invece la sede del Chiostro della Biblioteca, ma tutti, insieme, contribuiscono a costruiree un ricco calendario dedicato a quanti decideranno di trascorrere l’estate in Città e non vorranno rinunciare alla voglia di buon cinema. Per quanto riguarda il cinema sotto le stelle si parte con Perfetti sconosciuti la brillante commedia, interpretata dalla coppia BattistonMastandrea e firmata da Paolo Genovese, che ruota attorno ad una cena tra amici destinata a trasformarsi in un vero e proprio “gioco al massacro”. Scrittura precisa, disincantata e comica al punto giusto in un film che guarda all'attualità giocando sul meccanismo del riconoscimento dello spettatore e che è diventato uno dei casi cinematografici della stagione. Stesso destino toccato anche a Dio esiste e vive a Bruxelles, la surreale ed onirica rilettura di Jaco Van Dormael che immagina un Dio egoista e bisbetico che governa il mondo da un personal computer. Ed è proprio dietro lo schermo di un pc che devono aver trascorso infinite ore a modellare il frutto della propria fantasia gli ideatori di Zootropolis, di Kung Fu Panda 3 e di Alice attraverso lo specchio i tre titoli che rappresentano la selezione dedicata ai più piccoli. Uno spazio speciale, in perfetta coerenza alla mission di Cinemazero, sarà riservato al meglio cinema italiano che quest’anno ha saputo lanciare importanti segnali di rinnovamento, come testimoniano l’esordio di Gabriele Mainetti con Lo chiamavano Jeeg Robot – un vero trionfo di puro cinema, di scrittura, recitazione, carico di autoironia e voglia di sperimentazione – e un film di genere come Veloce come il vento, che ha saputo conquistare il favore di pubblico e critica con un approccio coraggioso e innovativo e due interpreti decisamente in ottima forma. E ancora tanti dei film d’essai più acclamati della stagione, dal Premio Oscar Il caso Spotlight sulla vera storia del team di giornalisti investigativi del Boston Globe che nel 2002 ha sconvolto l’America con le sue rivelazioni sugli abusi sessuali commessi da alcuni sacerdoti; al commovente La Pazza Gioia con cui Paolo Virzì ha rappresentato l’italia a Cannes; senza dimenticare il pubblico dei più giovani che non perderanno gli appuntamenti con The Nice Guys e X-Men Apocalisse. Completano il programma due classici d’autore: Le vacanze di Monsieur Hulot primo appuntamento di un piccolo omaggio a Jacques Tati che proseguirà in sala e l’indimenticabile Viaggio in Italia di Roberto Rossellini a cui abbiamo dedicato l’editoriale. Prima volta in assoluto in piazza per FMK short film festival che presenta un ricchissimo programma composto dai cortometraggi internazionali più significativi, più innovativi e più premiati dell’ultima stagione cinematografica, di cui parliamo diffusamente nell’articolo a fianco. Ma l’estate è anche VISIONI SONORE, a cui si è stato affidato il compito di aprire l’Estate in città con l’ultimo spettacolo della Zerorchestra “Note dal fronte - Musica, parole e immagini della Grande guerra” al Teatro Comunale e che aspetta poi il suo affezionato pubblico al Chiostro della Biblioteca, con due appuntamenti. Il primo, mercoledì 6 luglio è tutto dedicato al decennale della manifestazione, che vedrà susseguirsi sul palco e sullo schermo i musicisti e le immagini che più la hanno caratterizzata, raccolti nel quarto volume del CD Jazz in FVG (in omaggio al pubblico della serata) interamente dedicato alle sonorizzazioni originali presentate nella rassegna e le performance musicali di Romano, Gianni Massarutto, Massimo De Mattia e Claudio Cojaniz. Sempre al Chiostro della Biblioteca Civica (ma ad ingresso libero) il 17 agosto sarà la volta di Lee Morgan: na biografia visuale cinefumetto di Flavio Massarutto, critico musicale e specialista in jazz&fumetti, e del disegnatore Giulio De Vita, superstar del fumetto francese e prossimo all’esordio nel nuovo Tex di grande formato, con il commento musicale del Bruno Cesselli 5est, che racconta la vita tragica (morì per mano della moglie, ucciso da un colpo di pistola al termine di un concerto a soli trentratrè anni) di un genio della tromba jazz. L’invito è quindi quello di vincere la (sana) pigrizia estiva e venirci a trovare per rinfrescare la mente con dell’ottimo cinema.
Dal 12 al 14 luglio torna il Festival di Cinemazero dedicato ai cortometraggi
Info e programma su: fmkfestival.it
Tommaso Lessio
PIl 13 per alcuni è un numero fortunato, per altri sfortunato. Mentre il 12 si presta docilmente a essere diviso in parti uguali in tanti modi, il tredicesimo elemento inevitabilmente spaia tutto, quindi, nel bene e nel male, è sinonimo di cambiamento necessario. I numeri di FMK Inernational short film festival, dopo dodici edizioni, ci permettono di pensare in grande e di immaginare la manifestazione in una location di più ampio respiro: l’arena Calderari che permetterà di riportare al centro dell'iniziativa la qualità della visione grazie all'allestimento pensato appositamente per visioni cinematografiche e alla capienza (600 posti) che garantirà ad ognuno un comodo posto a sedere. Il programma sarà composto dai cortometraggi internazionali più significativi, più innovativi e più premiati dell’ultima stagione cinematografica (solo per fare qualche esempio: The Stutterer, premio Oscar 2016 per il miglior cortometraggio, Non senza di me, finalista ai Natri d'Argento e Globo d'Oro 2016, Limbo Limbo Travel premiato a tutti i maggiori festival d'animazione...) selezionati attraverso uno screening continuo di quanto passato nei maggiori festival di settore e di quanto pubblicato nei canali internet dedicati. Saranno serate notevoli sia per gli addetti ai lavori sia per i semplici appassionati e curiosi che potranno godere di corti provenienti da ogni parte del mondo, storie vere, di finzione, animate, ricreate digitalmente ma sempre sempre sempre pronte ad emozionarci. Oltre alle proiezioni avremmo due graditissimi ospiti: Sergio Arecco, saggista e storico del cinema, collaboratore storico di Filmcritica e Cineforum, che martedì 12 luglio ci presenterà la sua ultima opera “Il cinema breve. Dizionario del cortometraggio 1928-2015” e ci introdurrà uno dei primissimi lavori di Matteo Garrone, il cortometraggio Silhoutte che vinse nel 1996 il Sacher Festival di Nanni Moretti; mentre mercoledì 13 sarà con noi la regista Prano Bailey-Bond, già apprezzatissima nella scena horror inglese, che presenterà al nostro pubblico il suo corto Nasty già proiettato ai festival di Cannes, Londra e Palm Springs. Anche la notte horror, appuntamento ormai fisso a FMK, proporrà cortometraggi prestigiosi (tra questi spicca il finlandese Reunion, menzione speciale al Festival di FMK - INTERNATIONAL SHORT Berlino) e si terrà come nelle passate edizioni presso il chiostro di San Francesco dove verrà FILM FESTIVAL ricreata un'atmosfera decisamente gotica ed 12 luglio - Programma corti e animazioni 1 adeguata alla serata. Anche la sigla del festival Arena Calderari (in caso di pioggia quest'anno avrà una firma importante: è stata SalaGrande di Cinemazero) infatti realizzata, grazie al Premio Qualità 13 luglio - Notte Horror Friuladria che sostiene i migliori talenti nel Chiostro di San Francesco (in caso di pioggia campo della videoanimazione, dalle artiste ex chiesa di San Francesco) Rèka Bucsi (Premio Qualità FriulAdria 2014 per 14 luglio - Programma corti e animazioni 2| Symphony no. 42) e Zsuzsanna Kreif. Arena Calderari (in caso di pioggia Esplorare il mondo, conoscere gli altri per SalaGrande di Cinemazero) (ri)conoscere noi stessi perché è l’attualità che ce lo chiede, per curiosità, perché farlo attraInizio proiezioni ore 21.30 circa verso il cinema rimane sempre magico. Ingresso libero
FMK International Short Film Festival
FMK - esplorazioni di creatività audiovisiva
Nei cinema, dal 30 giugno, Tokyo Love Hotel, il nuovo gioiello della Tucker Film
Gianmatteo Pellizzari
Tokyo Love Hotel
Cinque coppie… sull’orlo di una crisi di nervi Sesso. Umorismo. Speranza. Destino. Hiroki Ryuichi, sorridente bad boy del cinema giapponese, fa ruotare la bizzarra storia di Tokyo Love Hotel attorno a queste parole. Anzi: le storie. Sì, perché Tokyo Love Hotel, il nuovo gioiello che la Tucker Film porterà nei cinema dal 30 giugno, è un racconto corale. Un irresistibile racconto corale, dove le combinazioni o i cortocircuiti fra sesso, umorismo, speranza e destino disegnano cinque coppie sull’orlo di una crisi di nervi (e qualche single non meno borderline). Presentato l’anno scorso in Italia durante il Far East Film Festival di Udine, e accolto davvero calorosamente (applausi, risate, un po’ di commozione), Tokyo Love Hotel segna il grande ritorno di Hiroki Ryuichi all’antica matrice indie: una brillantissima vacanza da quell’universo mainstream che, dopo la gloriosa gavetta nel circuito dei pinku eiga (i mitici softcore giapponesi), lo ha portato sotto i riflettori internazionali con piccoli capolavori intimisti come Vibrator e It’s Only Talk. Tutto si svolge nell’arco di un giorno (e di una notte) a Kabukicho, il quartiere a luci rosse di Tokyo, sotto lo sguardo stralunato e rassegnato del giovane Toru. È lui che dirige, con pigrissima rassegnazione, lo squallido Atlas, uno dei tanti alberghi dell’amore, ed è sempre lui che, suo malgrado, fa da sponda al via vai, alle tresche, ai naufragi dei personaggi: amanti clandestini, ragazze fuggite di casa, finti talent scout, vere attrici porno, escort malinconiche, fidanzati ignari, donne delle pulizie che non sono chi dicono di essere, clienti che s’innamorano, aspiranti artiste che non disdegnano le scorciatoie. Tokyo Love Hotel, come una partitura di Altman, disegna il mosaico di un’umanità fin troppo umana, incline ai segreti, alle bugie, agli inciampi, alle cadute, ma, nonostante un DNA perdente, ancora capace di sognare. Ancora capace di credere che lasciarsi Kabukicho dietro le spalle (Sayonara Kabukicho, ricordiamo, è il titolo originale) non sia necessariamente una missione impossibile… Interpretato, fra gli altri, dalla bella Maeda Atsuko (ex idol della girl band AKB48, appena vista all’ultimo FEFF in Mohican comes home) e da Sometani Shota (anche lui ben noto alla platea del FEFF grazie ai due Parasyte di Yamazaki Takashi e a Tokyo Tribe di Siono Son), Tokyo Love Hotel impreziosisce ulteriormente il catalogo orientale della Tucker Film, già ricco di titoli che spaziano da Departures di Takita Yojiro a Poetry di Lee Chang-dong, passando per A Simple Life di Ann Hui e Confessions di Nakashima Tetsuya. Nato nel 1954 a Koriyama, una città nel nord del Giappone, Hiroki Ryuichi è entrato nel mondo del cinema come aiuto regista di pinku eiga (i softcore per adulti che fiorirono nel 1970 in seguito al crollo del sistema giapponese degli studios). Molti registi della sua generazione hanno seguito lo stesso percorso dal momento che le principali major avevano smesso di assumere i nuovi talenti e i registi esordienti, ad eccezione della Nikkatsu, che, a partire dal 1971, aveva commutato la sua produzione in film erotici. Hiroki ha debuttato come regista nel 1982 con un pinku eiga , appunto, Sexual Abuse! Exposed Woman (Seigyaku! Onna o Abaku), e ha continuato a lavorare nel genere per il resto del decennio e anche oltre. Nel 1994 il suo primo vero feature film 800 Two Lap Runners: una storia coming-of-age di sesso adolescenziale insolitamente diretta e spontanea, sia per i gay che per gli etero, con cui ha vinto numerosi premi nazionali. Nello stesso anno, ha frequentato il Sundance Film Festival nell’ambito di un programma di borse di studio per i nuovi autori. «Sapere che Tokyo Love Hotel uscirà nei cinema italiani – dice Hiroki, nel simpatico videomessaggio recapitato pochi giorni fa alla Tucker Film – mi riempie di gioia. Quando l’ho presentato al Far East Film Festival di Udine, l’anno scorso, sono rimasto davvero molto colpito dall’entusiasmo e dal calore del pubblico. Ricordo ancora le risate e gli applausi che hanno scandito la proiezione. È davvero un festival meraviglioso!». Considerato dalla critica «uno dei pochi registi di sesso maschile capaci di rappresentare le donne con profondità autentica», Hiroki firma, con Tokyo Love Hotel, la sua opera più ricca di humor. Non perdetela! .
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A A C C C C F
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VENERDÌ 8 LUGLIO - ORE 21.30
PERFETTI SCONOSCIUTI
di Paolo Genovese. Con G. Battiston, V. Mastandrea. 97 min. Italia 2016. Quante coppie si sfascerebbero se uno dei due guardasse nel cellulare dell’altro? Una “cena della beffe” al centro di una brillante commedia, ironica e attuale,
i film del Cinema sotto le Stelle
MARTEDÌ 12 E GIOVEDÌ 14 - ORE 21.30
FMK - INTERNATIONAL SHORT FILM FESTIVAL
Festival internazionale del corto - XIII Edizione I migliori cortometraggi e le animazioni proveninenti da tutto il mondo per un viaggio all’esplorazione della creatività audiovisiva.
LUNEDÌ 18 LUGLIO - ORE 21.30
ZOOTROPOLIS
di Byron Howard, Rich Moore, Jared Bush. 108 min. USA 2016. Judy è una coniglietta poliziotta, Nick una volpe che vive di espedienti. Insieme dovranno risolvere il mistero di Zootropolis. Risate e divertimento per i più piccoli.
MERCOLEDÌ 20 LUGLIO - ORE 21.30
LE VACANZE DI MONSIEUR HULOT
di e con Jacques Tati. 96 min. Francia 1953. Versione originale restaurata. In un capolavoro della comicità la prima apparizione del geniale personaggio impacciato e “sovversivo” di Hulot, incarnato da Tati stesso.
VENERDÌ 22 LUGLIO - ORE 21.30
L’ABBIAMO FATTA GROSSA
di e con Carlo Verdone. 112 min. Italia 2016. In collaborazione con 35° P.mo Amidei. Arturo è un investigatore in disgrazia, Yuri un attore smemorato. Il loro incontro innescherà una serie di equivoci, pretesto per un’intelligente satira dell’Italia di oggi.
LUNEDÌ 25 LUGLIO - ORE 21.30
X-MEN APOCALISSE
di Bryan Singer. Con J. McAvoy, M. Fassbender. 143 min. USA 2016 Il risveglio di Apocalisse rischia di mettere in pericolo l’umanità. Toccherà agli altri X–Men unirsi per sventare la minaccia in uno degli action movie più visti dai ragazzi.
MERCOLEDÌ 27 LUGLIO - ORE 21.30
IL CASO SPOTLIGHT
di Thomas McCarthy. Con M. Ruffalo, M. Keaton. 128 min. USA 2015 La vera storia dello scoop deldel Boston Globe premiato con il Premio Pulitzer. Una grandissima lezione sul presente, sul passato e sul futuro del giornalismo.
VENERDÌ 29 LUGLIO - ORE 21.30
LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT
di Gabriele Mainetti. Con C. Santamaria, L. Marinelli. 112 min. Italia 2015 Un piccolo delinquente di periferia si ritrova con dei superpoteri che gli cambieranno la vita. Moderno e autoironico, un trionfo di cinema, di scrittura, recitazione.
LUNEDÌ 1 AGOSTO - ORE 21.00
KUNG FU PANDA 3
di Jennifer Yuh Nelson, Alessandro Carloni. Animazione. 95 min. USA 2016 Un’altra missione impossibile per Po, addestrare i suoi fratelli maldestri per fronteggiare il super cattivo Kai. Ce la farà il “guerriero” più maldestro e amato dai bambini?
MERCOLEDÌ 3 AGOSTO - ORE 21.00
LA VITA E’ FACILE AD OCCHI CHIUSI
di David Trueba. Con J. Cámara, N. de Molina. 104 min. Spagna 2014 Un viaggio improvvisato, tre compagni e il sogno di incontrare John Lennon in un film che racconta con grande tenerezza tre solitudini sotto la cappa del franchismo.
VENERDÌ 5 AGOSTO - ORE 21.00
DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES
di Jaco Van Dormael. Con P. Groyne, B. Poelvoorde.113 min. Lussemburgo 2015 Una geniale rilettura di un possibile Dio, “egoista e bisbetico” che governa il mondo da un pc, in una commedia surreale che sa far ridere e far commuovere.
VIAGGIO IN ITALIA
di Roberto Rossellini. Con G. Sanders, I. Bergman. 73 min. Italia 1959. V. restaurata Una giovane coppia alle prese con le difficoltà del matrimonio. Un viaggio interiore, firmato dal maestro del neorealismo, per indagare il senso dell’amore coniugale.
MERCOLEDÌ 10 AGOSTO - ORE 21.00
IL PONTE DELLE SPIE
di Steven Spielberg. Con T. Hanks, M. Rylance. 140 min. USA 2015. In piena Guerra fredda si svolge un delicatissimo negoziato tra USA e URSS per uno scambio di prigioneri. Tra politica e morale un thriller ad alta tensione emotiva.
VENERDÌ 12 AGOSTO - ORE 21.00
LA PAZZA GIOIA
di Paolo Virzì. Con V. Bruni Tedeschi, M. Ramazzotti,118 min. Italia 2016. La fuga strampalata e commovente di due ospiti di un centro psichiatrico. Un toccante road movie ambientato in quel grande manicomio che è il mondo dei sani.
VENERDÌ 19 AGOSTO - ORE 21.00
ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO
di James Bobin. Con J. Depp, A. Hathaway. 108 min. USA 2016 Alice e i suoi amici Bianconiglio, Brucaliffo, Stregatto e Cappellaio Matto alle prese con nuove avventure in una revisione onirica e surreale della fiaba, in stile Burton.
i film del Cinema sotto le Stelle
LUNEDÌ 8 AGOSTO - ORE 21.00
LUNEDÌ 22 AGOSTO - ORE 21.00
VELOCE COME IL VENTO
di Matteo Rovere. Con S. Accorsi, M. De Angelis. 119 min. Italia 2016 In un susseguirsi di adrenalina ed emozioni, Giulia, talentuosa pilota, scoprirà quanto sia difficile e importante vincere la sfida di ritrovare la sua famiglia.
VENERDÌ 26 AGOSTO - ORE 21.00
THE NICE GUYS
di Shane Black. Con R. Crowe, R. Gosling. 93 min. USA 2016. Due tipi strani sono al centro di uno straordinario complotto. Una coppia apparentemente “malassortita” il cui contrasto, produce energia comica contagiosa.
Venerdì 15 luglio | Ore 21.30 | PASSARIANO - Villa Manin Sabato 16 luglio | Ore 21.30 | LIGNANO (Pineta)- Parco Hemingway
ZERORCHESTRA PLAYS SHOW PEOPLE
Protagonista dell’ultima sfida di Zerorchestra lo splendido Show People di King Vidor uno dei vertici della commedia brillante degli Anni Venti, film che offre un panorama della Hollywood dietro le quinte, attraverso gli occhi e le storie di Peggy Pepper interpretata da una delle star più amate dal pubblico di allora Marion Davies. La partitura e la direzione dell’orchestra sarà affidata al compositore tedesco Gunther Buchwald, uno dei massimi artisti a livello internazionale in questo genere di spettacoli. Info: www.cinemazero.it
FUOCOAMMARE
DA GIOVEDÌ 7 A SABATO 9 LUGLIO
di Gianfranco Rosi. Con Samuele Pucillo, M. Cucina. 107 min. Italia, 2015 Rosi, con grande onestà, ci porta nella quotidianità delle vite di chi abita un luogo che è, per comoda definizione, costantemente in emergenza. Leone d’Oro al Festival di Berlino.
TOKYO LOVE HOTEL DA GIOVEDÌ 7 A MERCOLEDÌ 13 LUGLIO i film del mese
di Ryuichi Hiroki. Con S. Sometani, A. Maeda. 134 min. Giappone, 2014 Un albergo a ore nel cuore di Tokyo e un nocchiero, il suo giovane gestore, che ci porterà alla scoperta di vite di personaggi in bilico tra disperazione e un possibile riscatto.
SOLE ALTO DA LUNEDÌ 11 A MERCOLEDÌ 13 LUGLIO
di Dalibor Matanic. Con T. Lazovic, G. Markovic. 123 min. Crozia, Slovenia, Serbia, 2015 L'amore fra un ragazzo croato e una ragazza serba, moltiplicato per tre volte nell'arco di tre decenni consecutivi, dentro il cuore avvelenato di due villaggi balcanici. Premiato a Cannes.
REVENANT DA GIOVEDÌ 14 A SABATO 16 LUGLIO
di Alejandro González Iñárritu. Con L. DiCaprio, T. Hardy. 156 min. USA, 2015 Hugh Glass protagonista di un'odissea leggendaria per vendicarsi di due uomini che lo hanno tradito e abbandonato. Premio Oscar a DiCaprio per la miglior interpretazione
PORNO E LIBERTà
DA GIOVEDÌ 14 A SABATO 16 LUGLIO
di Carmine Amoroso con R. Schicchi, L. Braun. 73 min. Italia, 2015 Il primo documentario che racconta la rivoluzione sessuale e la liberazione del porno avvenuta in Italia tra gli anni sessanta e ottanta, tra lotta sociale, politica ed evoluzione del costume.
CAROL DA LUNEDÌ 18 A MERCOLEDÌ 20 LUGLIO
di Todd Haynes. Con C. Blanchett, R. Mara. 118 min. USA 2015 Nell'America della Guerra Fredda, razzista e puritana, Carol e Therese sfideranno i giudizi morali e scioglieranno l'inverno nel cuore per difendere il loro amore.
LA MEMORIA DELL’ACq UA DA LUNEDÌ 18 A MERCOLEDÌ 20 LUGLIO
di Patricio Guzmán. 82 min. Cile, Francia, Spagna, 2015 Una lettura che prende le mosse da uno dei quattro elementi primigeni - l'acqua per raccontare la storia del Chile, della sua gente e di una terribile strage: quella dei desaparecidos.
IL CONDOMINIO DEI CUORI INFRANTI DAL 21 AL 23 LUGLIO
di Samuel Benchetrit. Con I. Huppert, G. Kervern. 100 min. Francia, Gran Bretagna 2015 Ispirandosi a "Chroniques de l'asphalte", Benchetrit disegna una commedia surreale e sociale che descrive la realtà nella sua desolazione e la riscatta attraverso la solidarietà.
LAND OF MINE DA GIOVEDÌ 21 A SABATO 23 LUGLIIO
di Martin Zandvliet. Con R. Møller, M. Boe Følsgaard. 101 min. Danimarca, Germania 2015 La storia poco conosciuta, anche se ispirata a fatti realmente accaduti di un massacro silenzioso, raccontato con ritmi serrati e scelte stilistiche efficaci.
NON ESSERE CATTIVO DA LUNEDÌ 25 A MERCOLEDÌ 27 LUGLIO
di Claudio Caligari. Con L. Marinelli, A. Borghi.100 min. -Italia 2015 Il racconto di una vita ai margini e di un possibile riscatto che colpisce per l'energia vitale di cui è imbevuto, la fame di rivalsa, la voracità con cui i suoi protagonisti “azzannano” la vita.
OMAGGIO A TATI - PLAYTIME
LUNEDÌ 25
di Jacques Tati. Con J. Tati, B. Dennek. 108 min. Francia 1967 Hulot cerca di incontrare una persona e nel frattempo si ritrova in luoghi in cui la modernità ha imposto la propria concezione di stile di vita e di lavoro. Una riflessione sulla modernità
THE NEON DEMON
DA MARTEDÌ 26 A MERCOLEDÌ 27 LUGLIO
di Nicolas Winding Refn. Con E. Fanning, K. Glusman. 110 min. USA, 2016 Jesse è una sedicenne che raggiunge Los Angeles per diventare modella. Finirà in mondo, più grande e pericoloso di quanto immaginasse. Un horror d’autore, intrigante e surreale.
AVE CESARE
DA GIOVEDÌ 28 A SABATO 30 LUGLIO
di Ethan Coen, Joel Coen. Con J. Brolin, G. Clooney. 118 min. Francia 2014. Eddie Mannix è il protagonista di una commedia nera ambientata nella Hollywood degli anni Cinquanta. Dal genio dei Coen un dibattito teologico diventa occasione per ridere e pensare
MONEY MONSTER DA GIOVEDÌ 28 A SABATO 30 LUGLIO
di Jodie Foster. Con G Clooney, J. Roberts. 98 min. USA, 2016 Lee Gates conduce uno show televisivo che si occupa di finanza, dispensando consigli su come investire. Ma un giorno dovrà rispondere di tutto questo. Un thriller cinico e attuale.
RACE - IL COLORE DELLA VITTORIA
DALL’1 AL 3 AGOSTO
di Stephen Hopkins. Con S. James, J. Sudeikis. 134 min. Germania, 2016 Epico e travolgente è il primo film sulla vera storia di Jesse Owens, eroe di Berlino ‘36, primo atleta a vincere 4 medaglie d’Oro alle Olimpiadi.
MIO ZIO - OMAGGIO A TATI LUNEDÌ 1 AGOSTO
di Jacques Tati. Con J. Tati, J.P. Zola. 120 min. Francia1958. Dalla storia del piccolo Gérard figlio di un padre molto ricco e molto impegnato Tati si fa portabandiera di chi non accetta la modernità come una novità a tutti i costi positiva
MACBETH DA MARTEDÌ 2 A MERCOLEDÌ 3 AGOSTO ROOM DA GIOVEDÌ 4 A SABATO 6 AGOSTO
di Lenny Abrahamson. Con B. Larson, M. Park. 118 min. irlanda 2015. Da un bestseller un dramma ad alto tasso di emozione. Merito della scelta del punto di vista, della regia ad immersione e della sceneggiatura.
IL CLUB DA GIOVEDÌ 4 A SABATO 6 AGOSTO
di Pablo Larrain. Con R. Farías [I], A. Zegers. 98 min. Cile 2015 Chiusi in una casa isolata in una piccola città quattro sacerdoti vivono come in una sorta di prigione per espiare i peccati commessi in passato. Orso d'argento alla Berlinale 2015.
UN ULTIMO TANGO DA LUNEDÌ 8 A MERCOLEDÌ 10 AGOSTO
di German Kral. Con J. Copes, J. Carlos Copes. 85 min. Argentina, Germania 2015 Storia d'amore sincopata e ancorata a un Paese, l'opera di Kral è metafora della vita e delle sue imprevedibili e infinite combinazioni
GIORNO DI FESTA - OMAGGIO A TATI LUNEDÌ 8 AGOSTO
di Jacques Tati. Con P. Frankeur, J. Tati. 83 min. Francia 1949. Il postino di un piccolo paese assiste alla proiezione di un documentario sul servizio postale negli Stati Uniti e decide di emulare i colleghi americani.
FLORIDA DA MARTEDÌ 9 A MERCOLEDÌ 10 AGOSTO
di Philippe Le Guay. Con J. Rochefort, S. Kiberlains. 110 min. Francia 2015 Claude Lherminier inizia a sentire i primi segni della demenza senile e vorrebbe recarsi da sua figlia Alice, che vive in Florida. Un road movie abile a non scadere nel patetismo.
LA CORRISPONDENZA DA GIOVEDÌ 11 A SABATO 13 AGOSTO
di Giuseppe Tornatore. Con J. Irons, O. Kurylenko. 116 min. Italia 2015. Un giorno il professore di cui Amy è innamorata svanisce nel nulla. E' fuggito? Allora perché continua a inviarle messaggi tutto il giorno? Un melodramma ad alta tensione
BROOKLYN DA GIOVEDÌ 11 A SABATO 13 AGOSTO
di John Crowley. Con S. Ronan, D. Gleeson. 113 min. Irlanda, Gran Bretagna 2015 Classico e inaspettatamente positivo, il melodramma adattato dal romanzo di Hornby racconta con onestà e trasporto la vita di una ragazza alla ricerca di una strada da seguire.
IL FIGLIO DI SAUL DA MARTEDÌ 16 A MERCOLEDÌ 17 AGOSTO
di László Nemes. Con G. Röhrig, L. Molnar. 107 min. - Ungheria 2015 Incubo a occhi aperti in cui un padre ha perso la battaglia con la vita ma vuole vincere quella con la morte.Il miglior esordio dell’anno, premio Oscar come Miglior Film Straniero.
ASTROSAMANTHA
DA MARTEDÌ 16 A MERCOLEDÌ 17 AGOSTO
di Jacques Tati. Con J. Tati, B. Dennek. 108 min. Francia 1967 Un'opera priva di retorica che sfugge al rischio di agiografia ed evidenzia le straordinarie capacità divulgative della donna che è stata più a lungo nello spazio.
45 ANNI
DA GIOVEDÌ 18 A SABATO 20 AGOSTO
di Nicolas Winding Refn. Con E. Fanning, K. Glusman. 110 min. USA, 2016 Kate e Geoff Mercer sono sposati da quarantacinque anni e sabato festeggeranno il loro anniversario, ma all’improvviso un fatto sconvolge la loro quotidianità.
LA CORTE
DA GIOVEDÌ 18 A SABATO 20 AGOSTO
di Christian Vincent. Con F. Luchini, S. B. Knudsen. 98 min. Francia 2015 Dal regista de La cuoca del presidente, una commedia romantica con un ispirato Fabrice Luchini, selezionata in concorso alla 72. Mostra del Cinema di Venezia.
REMEMBER DA LUNEDÌ 22 A MERCOLEDÌ 24 AGOSTO
di Atom Egoyan. Con C. Plummer, M. Landau. 95 min. Canada, Germania 2015 Zev e Max decidono di dedicare le loro ultime energie per rintracciare il nazista responsabile della morte delle loro famiglie. Un thirller sulla memoria e sulla banalità del male
REGALI DA UNO SCONOSCIUTO
DA 22 AL 24 AGOSTO
di Joel Edgerton. Con J. Bateman, R. Hall. 108 min. USA 2015 Edgerton esordisce alla regia con una prova sorprendente, che non si vergogna dei propri ingombranti riferimenti e riserva più di una sorpresa
i film del mese
di Justin Kurzel. Con M. Fassbender, J. Reynor. 113 min. Gran Bretagna 2015. cIl apolavoro shakespeariano, rivisitato in chiave moderna in un adattamento rigoroso, canonico, esteticamente ammirevole e storicamente corretto .
ZERORCHESTRA PLAYS SHOW PEOPLE
Domani accadrà ovvero se non si va non si vede
Villa Manin di Passariano e Lignano Sabbiadoro - 15 e 16 luglio 2016
Altre due date per l’ensemble jazzistica pordenonese Zerorchestra questa volta impegnata nella rimusicazione di Show People di King Vidor uno dei vertici della commedia brillante degli Anni Venti. Il film offre un panorama della Hollywood dietro le quinte, attraverso gli occhi e le storie di Peggy Pepper interpretata da una delle star più amate dal pubblico di allora Marion Davies. La partitura e la direzione dell’orchestra sarà affidata al compositore tedesco Gunther Buchwald, uno dei massimi artisti a livello internazionale in questo genere di spettacoli e già collaboratore della Zerorchestra per il film Der UnuBerwindliche (Il globo infuocato, 1928) di Max Obal presentato a Le Giornate del cinema muto 2015 al Teatro Verdi con grande successo di pubblico e di critica. L’organico e la derivazione jazzistica della Zerorchestra si adattano perfettamente ad un film ambientato nei ruggenti Anni Venti caratterizzati dall’esplosione della musica jazz, ed in particolare dal Dixieland. In quegli anni musicisti del calibro di Duke Ellington, Louis Armstrong, Bessie Smith, Bix Beiderbecke, Fletcher Henderson, Billie Holiday si esibivano in locali notturni come il mitico Cotton Club. Info: www.cinemazero.it
PREMIO SERGIO AMIDEI
Gorizia - dal 14 al 20 luglio 2016 Ritorna dal 14 al 20 luglio prossimi il Premio Sergio Amidei, Premio internazionale alla migliore sceneggiatura cinematografica
nelle locations di sempre, il Palazzo del Cinema-Hiša Filma e il Parco CoroniniCronberg di Gorizia. Dedicato a indagare le infinite pieghe della scrittura cinematografica, il Premio Amidei si prepara a festeggiare la 35 edizione con un programma puntuale dedicato al cinema autoriale, ai neo-realismi internazionali e ai consolidati premi alla Migliore Sceneggiatura, all’Opera d’Autore e alla Cultura Cinematografica. A contendersi il prestigioso riconoscimento conferito per l’originalità e capacità di sperimentare nuove formule narrative, oltre che per l’attenzione alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo i seguenti titoli: Alaska, Perfetti sconosciuti, Non essere cattivo, La corte, Dio esiste e vive solo a Bruxelles, Veloce come il vento, A perfect Day. Ritorna anche il Premio all’Opera d’Autore, il riconoscimento che il premio Amidei attribuisce annualmente e che in occasione della 35° edizione verrà attribuito al poliedrico regista, sceneggiatore e autore italiano Carlo Verdone scelto perché – spiega il direttore organizzativo Giuseppe Longo - “idealmente la figura di Carlo Verdone si ricongiunge a quella di Sergio Amidei, che dopo essere stato uno dei fautori del neorealismo si è dedicato alla commedia. Poiché questa voleva essere una versione tutta italiana del Premio Amidei, Carlo Verdone ci è sembrato identificare perfettamente la commedia italiana”. Info: www.amidei.com
PORDENONE BLUES FESTIVAL
Pordenone - dal 18 al 24 luglio 2016
“Innamoratevi del nostro territorio” è lo slogan del Pordenone Blues Festival, che quest’anno si ripropone con una nuova veste che coinvolge l’intera città. Dal 18 al 24 luglio 2016, dalla mattina alla sera in centro a Pordenone, si potranno assaggiare il blues attraverso concerti, mostre, proiezioni, conferenze, letture, lezioni di rock’n’roll, stage, contest, sfilate sorseggiando vini musicali, ascoltando l’anima della terra nei suoi prodotti tipici e con le “Gite Blues” apprezzare quanto di meglio offre culturalmente la provincia di Pordneone. Info: www.pordenonebluesfestival.it
SEXTO’NPLUGGED
Sesto al Reghena (Pn) - dal 5 luglio al 9 agosto 2016 Giunto alla sua undicesima edizione, Sexto’Nplugged si conferma come uno degli
appuntamenti estivi da non perdere per gli amanti della musica e della sperimentazione. Il festival, ambientato nell’ampio spazio centrale del complesso Abbaziale, vuole percorrere strade alternative, anche se non contrapposte, rispetto al luogo in cui si svolge: in cartellone, tra gli altri, Glen Hansard, Kings of Convenience, The Lumineers. Info: sextonplugged.it