SPECIALE ACCOGLIENZA
STORIE DI VITA, DIALOGO E INCONTRO
CINFORMI NEWS 2018
MIGRANTI AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ
L’IMMIGRAZIONE IN TRENTINO E IN ITALIA
RISPOSTE: FAQ SULL’ACCOGLIENZA E REGOLAMENTO
impegno, inclusione, reciprocità
ACCOGLIENZA richiedenti asilo, vademecum 2018 in Trentino supplemento n. 3 al n. 340 de “il Trentino”
!1
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
risposte
Un progetto trasparente Unico in Italia, il progetto di accoglienza straordinaria dei richiedenti protezione internazionale in Trentino offre alla comunitĂ diversi strumenti di conoscenza per essere sempre aggiornati sul fenomeno delle migrazioni forzate e sulla presenza dei migranti sul territorio provinciale. Fra i diversi strumenti, i principali indicatori della presenza dei richiedenti asilo in
Trentino sono disponibili nel cruscotto statistico accessibile dal sito del Cinformi. Vengono costantemente aggiornati i dati relativi a presenze, provenienze, dislocazione sul territorio per località e strutture, composizione di genere, stato delle domande di protezione internazionale e raffronti statistici sulle presenze in Trentino nel corso degli anni. 
cruscotto statistico
!2
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Dubbi? Ecco tutte le risposte sull’accoglienza profughi La risposta trentina al fenomeno profughi, l'organizzazione dell'accoglienza, il percorso della richiesta di protezione internazionale, i servizi offerti, i costi e la tempistica. Sono solo alcuni dei temi affrontati nelle FAQ del Cinformi sull'accoglienza dei profughi in provincia di Trento. A differenza di quanto avviene nel resto d'Italia, in Trentino la Provincia gestisce autonomamente le pratiche d’accoglienza sulla base di un protocollo d'intesa sottoscritto con il Commissariato del Governo. Questo significa che la Provincia, per ciò che le compete, governa il fenomeno dei richiedenti asilo. Nelle FAQ vengono anche chiarite, fra l'altro, le modalità di svolgimento dei tirocini e di erogazione dei buoni spesa e del pocket money. Informazioni salienti che smontano i “falsi miti” sul tema profughi.
mane tale finché le autorità competenti (le Commissioni Territoriali) non decidono in merito alla domanda di protezione. Va precisato che, fino a quando lo Stato non si esprime attraverso l'apposita commissione, i richiedenti protezione internazionale hanno diritto di soggiornare regolarmente nel paese. Perché dobbiamo farci carico dei r i c h i e d e n t i p r o t e z i o n e i n t e rnazionale? Innanzitutto, perché si tratta di un diritto riconosciuto dai trattati internazionali, nello specifico dalla Convenzione di Ginevra sottoscritta da 147 nazioni, tra le quali l’Italia. Inoltre, la nostra Costituzione afferma, all'articolo 10, che “lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge”.
Chi è il richiedente protezione internazionale, comunemente definito “profugo”? Come suggerisce la definizione stessa, il richiedente protezione internazionale è la persona che, al di fuori dal proprio Paese d'origine, presenta in un altro Stato domanda per il riconoscimento della protezione internazionale. Il richiedente ri-
Chi stabilisce quanti profughi dobbiamo accogliere in Trentino? E con quali criteri? I richiedenti protezione internazionale vengono redistribuiti sul territorio !3
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
nazionale in base alla popolazione, al PIL (prodotto interno lordo) e al numero di richiedenti già presenti nelle diverse aree del paese. Secondo questa ripartizione, al Trentino spetta circa lo 0,9% dei profughi accolti a livello nazionale. I criteri di redistribuzione sono stabiliti da un accordo Stato-Regioni, quindi non contrattabili dalla singola Regione o Provincia. Di fronte a questo dovere di accoglienza come ci siamo organizzati? Cosa ci consente di fare la nostra Autonomia provinciale? Rispetto alla quasi totalità delle Regioni, in Trentino la Provincia gestisce autonomamente le pratiche d’accoglienza sulla base di un protocollo di intesa sottoscritto con il Commissariato del Governo. Ciò significa che se altrove sono le prefetture ad individuare ed incaricare il privato di accogliere i richiedenti, in Trentino è la Provincia a svolgere questo compito. Ciò consente di individuare le località dove
primo pasto in famiglia alla residenza Fersina a Trento
alloggiare i richiedenti protezione internazionale attraverso criteri più ampi, flessibili ed equi. Questo significa che la Provincia, per ciò che le compete, governa il fenomeno dei profughi. Quali documenti ricevono i r i c h i e d e n t i p r o t e z i o n e i n t e rnazionale? Quali sono le tappe della domanda d'asilo? Anche in Trentino la domanda di protezione internazionale deve essere presentata alla Questura che la trasmette alla competente Commissione territoriale che ha la competenza per valutarla. Una volta presentata l’istanza di protezione internazionale, la Questura rilascia un permesso di soggiorno di 6 mesi per richiesta di protezione internazionale, rinnovabile fino all’audizione in Commissione territoriale (che si ricorda essere a Verona). Il rinnovo del permesso di soggiorno avviene sempre presso la Questura di Trento. L’esito della Commissione dipende dalla storia personale del richiedente e dalla situazione del Paese di provenienza.
!4
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Cosa viene fatto per informare le comunità che si apprestano ad accogliere i profughi sul territorio provinciale? In ogni località del territorio, l'arrivo dei richiedenti protezione internazionale è preceduto da un dialogo con gli enti locali e accompagnato da incontri informativi nei quali vengono forniti tutti i dettagli dell'accoglienza. Il Cinformi ha poi reso disponibili, attraverso i propri strumenti di comunicazione (a cominciare dal sito www.cinformi.it), tutte le informazioni del caso, dando anche conto dell'andamento delle diverse esperienze di convivenza sul territorio. La Provincia autonoma punta a un'equa distribuzione dei profughi sul territorio. Quali sono i vantaggi? La sinergia tra Provincia, Comuni, Comunità di Valle, terzo settore e privati cittadini può garantire un'equa distribuzione sul territorio dei richiedenti protezione internazionale, evitando in questo modo di concentrarli numericamente solo in alcune località. La suddivisione in piccoli gruppi favorisce inoltre efficaci percorsi di integrazione e inserimento in comunità. Una positiva collaborazione fra tutti i soggetti pubblici e privati citati consente di definire il modello trentino di accoglienza. Modalità di accoglienza che il Governo auspica sia attuata anche nel resto del Paese sulla base di un’intesa con l’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani).
Ali, apprendista in un panificio a Trento
Qual è il percorso dei profughi una volta arrivati in Trentino? Quale procedura viene seguita? I migranti inviati in provincia di Trento dal Ministero dell’interno vengono accolti - PRIMA FASE - nel centro di pronta accoglienza a Trento presso la residenza Fersina. L'accoglienza in questo hub si protrae per il tempo strettamente necessario per effettuare i controlli sanitari pre-
!5
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
visti dal protocollo di procedura del servizio sanitario provinciale. Il centro di pronta accoglienza può ospitare fino a 49 persone, garantendo una sistemazione alloggiativa diversificata in contemporanea: famiglie, donne sole e uomini soli. Le persone che vengono accolte nel centro di pronta accoglienza sono poi trasferite SECONDA FASE - nelle strutture di prima accoglienza: residenza Fersina (250 posti) a Trento e residenze Pinera (238 posti) e Quercia (80 posti) a Rovereto se si tratta di maschi soli; residenza Viote del Monte Bondone a Garniga se si tratta di donne sole o famiglie (65 posti). I migranti accolti nei centri di prima accoglienza sono poi trasferiti - TERZA FASE - sul territorio provinciale compatibilmente con la disponibilità di alloggi, dopo aver presentato domanda di protezione internazionale. Inoltre, sono previste delle strutture collettive dedicate ad accoglienze specifiche rivolte a donne sole e a giovani di età compresa fra i 17 e i 19 anni.
profughi e studenti alla Marcia della Legalità a Rovereto
Quanto dura l'accoglienza dei r i c h i e d e n t i p r o t e z i o n e i n t e rnazionale? Il richiedente protezione internazionale accolto ha diritto all'accoglienza fino alla notifica della decisione della Commissione territoriale. Dal momento della notifica del riconoscimento della protezione internazionale o della concessione della protezione umanitaria, il periodo di accoglienza previsto è di ulteriori sei mesi, fatte salve eventuali proroghe. In caso, invece, di esito negativo, l'eventuale presentazione del ricorso avverso la decisione della Commissione territoriale consente al richiedente protezione internazionale di rimanere in accoglienza secondo i termini stabiliti dall'ordinamento giuridico.
La Giunta provinciale di Trento ha adottato una disciplina che regola le modalità di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. Tale disciplina prevede che qualora un beneficiario si comporti – per fare un esempio – in modo minaccioso con gli operatori o in modo violento nei confronti di terze persone venga richiesta la revoca dell’accoglienza al Commissario del governo. Infatti, a tal proposito l’art. 23 del decreto legislativo n. 142 del 2015 prevede che sia il Prefetto, con proprio motivato decreto, a revocare le misure di accoglienza. La Provincia trasmette al Commissariato del governo una relazione sui fatti che possono dare luogo all’eventuale revoca. Il provvedimento di revoca ha effetto a partire dalla comunicazione dal Commissario del governo alla persona in accoglienza.
In quali casi può essere revocata l'accoglienza? !6
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
una chiesa vicino a una moschea nel plastico dei profughi alla Giornata del Migrante in Trentino
Quanto ci costa l'accoglienza dei profughi? È vero che ricevono circa 30 euro al giorno? I profughi non ricevono questa somma, ma un pocket money di 2,50 euro al giorno per le piccole spese personali. Ammonta invece a 33 euro la spesa massima giornaliera che lo Stato riconosce alla Provincia autonoma di Trento per l'accoglienza di ogni profugo. Gran parte di questo denaro viene usato per accogliere decorosamente i richiedenti protezione internazionale. I costi per l'accoglienza sono peraltro denaro speso sul territorio trentino. L’onere finanziario dell’accoglienza è sostenuto dallo Stato, che a questo proposito ha stanziato un apposito fondo vincolato (le risorse di questo fondo non possono essere utilizzate a scopi diversi da quello dell’accoglienza).
Quando i beneficiari sono autonomi nella confezione dei pasti vengono erogati dei buoni spesa per l’acquisto di beni alimentari ed extralimentari. L'importo viene determinato su base mensile in relazione al numero dei componenti il nucleo familiare. L’importo del pocket money per le piccole spese personali è su base giornaliera per tutti i beneficiari; anche in questo caso l'importo è determinato in relazione al numero dei componenti il nucleo familiare. Alla parola profughi si sente associare spesso la parola “business”. Chi ci guadagna? Speculazioni che possono essersi verificate altrove, in Trentino non esistono. C’è invece una rete composta da diversi enti, professionalità e privati cittadini che garantiscono un'accoglienza che va oltre il soddisfacimento dei bisogni primari (a favore anche di una migliore inclusione sociale), ottimizzando al massimo le risorse.
Come funziona l'erogazione dei buoni spesa e del cosiddetto pocket money? !7
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
residenza Brennero a Trento
l’erogazione dell’indennità di partecipazione al tirocinio nei confronti di soggetti svantaggiati o disabili, richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale qualora già beneficiari di sussidi economici.” Poiché i richiedenti e titolari di protezione internazionale accolti in Trentino sono beneficiari di contributo economico, il soggetto promotore del tirocinio (la Provincia autonoma di Trento) è esentato dall'erogazione dell'indennità di partecipazione. Dopo 8 settimane di tirocinio non retribuito, se l'esperienza formativa viene prorogata, l’onere di corrispondere l'indennità ricade sull’azienda ospitante. La Provincia dispone la riduzione del contributo economico quando i beneficiari dichiarano per il mese precedente di aver avuto mezzi di sostentamento superiori al doppio ed inferiori al triplo del contributo economico spettante. Qualora l’importo
I richiedenti protezione internazionale possono lavorare? Il permesso di soggiorno per richiesta di protezione internazionale consente di svolgere attività lavorativa, trascorsi sessanta giorni dalla presentazione della domanda, se il procedimento di esame della domanda non è concluso ed il ritardo non può essere attribuito al richiedente. Con quali risorse vengono pagati i tirocini? La normativa prevede che per ogni tirocinio formativo e di orientamento attivato venga erogata un'indennità di partecipazione al tirocinio non inferiore ad € 300 mensili o € 70 su base settimanale e non superiore ad € 600 mensili. Va detto che la normativa provinciale prevede però “l’esenzione, totale o parziale, dal!8
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
dichiarato risulti essere invece pari o superiore al triplo del contributo economico spettante, lo stesso contributo economico per il mese utile successivo viene sospeso.
se necessario, la mappatura della loro presenza e dei loro eventuali spostamenti; - coloro che richiedono protezione internazionale generalmente hanno interesse a non entrare in contatto con situazioni di illegalità per non incorrere nella fuoriuscita dal progetto di accoglienza; - vengono costantemente organizzati momenti di formazione sui temi dell'educazione civica e del rispetto delle regole della comunità, illustrando anche le conseguenze dei comportamenti devianti; - un'equa distribuzione dei richiedenti protezione internazionale sul territorio e la loro partecipazione ad attività di volontariato e a tirocini formativi favorisce la loro inclusione riducendo i rischi di tensioni sociali; - se i richiedenti protezione internazionale si rendono protagonisti di episodi di devianza vengono sanzionati fino – nei casi più gravi – alla revoca dell’accoglienza.
Se per i primi 60 giorni dalla domanda di protezione internazionale i profughi non possono lavorare, cosa fanno tutto il giorno? La rete dell'accoglienza è quotidianamente impegnata nella valorizzazione del tempo libero dei richiedenti protezione internazionale. Innanzitutto, attraverso l'insegnamento della lingua e della cultura italiana quale primo e fondamentale fattore di inclusione. Inoltre, vengono costantemente organizzate attività formative e informative mirate sempre all'apprendimento e all'inserimento in comunità. Molti migranti, per loro stesso desiderio e richiesta, sono impegnati in attività di volontariato a favore della comunità che li accoglie e di cui oggi fanno parte.
Quale assistenza sanitaria viene garantita ai profughi? Tutti i richiedenti protezione internazionale hanno copertura sanitaria e possono rivolgersi al medico di base e accedere alle visite specialistiche al pari della generalità dei cittadini. Nelle strutture di prima accoglienza in provincia di Trento è presente un presidio della Croce Rossa Italiana – Comitato provinciale di Trento – 2 ore al giorno anche con un servizio infermieristico professionale. Ove necessario, gli operatori accompagnano le persone al Pronto Soccorso e alle visite specialistiche; particolare attenzione viene rivolta alle persone vulnerabili e ai minori.
La presenza dei profughi aumenta i rischi legati a fenomeni di illegalità e criminalità? I dati non avallano questa affermazione. Governare, per quanto ci compete, il fenomeno dei richiedenti protezione internazionale consente piuttosto di coniugare rigore e accoglienza. Inoltre, è bene evidenziare alcune questioni: - la Questura raccoglie i dati identificativi (fotografia e impronte digitali) di tutte le persone che fanno domanda di protezione internazionale. Ciò consente di ricostruire,
corso di italiano alla residenza Fersina a Trento !9
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Un “Patto” di accoglienza Un “Patto” di accoglienza viene sottoscritto dai richiedenti protezione internazionale che, attraverso tale sottoscrizione, si impegnano a rispettare le regole previste da una specifica Disciplina.
tano comunque alla quarta contestazione la richiesta di revoca dell’accoglienza. La Disciplina inoltre stabilisce in dettaglio le modalità e l’entità della riduzione del contributo economico (pocket money e buoni spesa) a seguito della violazione delle regole dell’accoglienza. Risulta infatti opportuno far comprendere alle persone accolte i motivi delle contestazioni affinché queste non vengano sottovalutate. Ciò, come detto, fino alla quarta contestazione, dopo la quale si procede con la revoca dell’accoglienza.
Il compito di uniformare le modalità di applicazione della Disciplina e lo svolgimento dei servizi di accoglienza integrata secondo le linee guida dello Sprar e le direttive della Provincia spetta all’organo di coordinamento provinciale dell’accoglienza. Tale organismo è presieduto dal responsabile del Cinformi e da un incaricato per ente attuatore di qualsiasi progetto di accoglienza dei richiedenti/titolari di protezione internazionale riconducibile alla stessa Provincia. L’organo di coordinamento provinciale dell’accoglienza dei migranti esprime inoltre ogni parere richiesto dalla Provincia.
La Disciplina garantisce poi alla persona accolta la possibilità di fare reclamo alla Provincia rispetto alle contestazioni dell’ente gestore. Inoltre, impegna le persone in accoglienza ad adottare comportamenti virtuosi e rispettosi della dimensione sociale e comunitaria del territorio. Comportamenti come, ad esempio, l’uso consapevole delle risorse energetiche, il mantenimento di buoni rapporti col vicinato e atteggiamenti che non compromettano il rapporto fiduciario con la comunità.
La Disciplina classifica in modo dettagliato e più esaustivo i comportamenti ritenuti gravi che prevedono la richiesta di revoca dell’accoglienza da quelli che se ripetuti - a prescindere dalla tipologia - compor-
!1 0
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Rifugiati, le infografiche di “Carta di Roma" Quanti sono i rifugiati in Italia? Quali forme di protezione internazionale possono essere concesse? Quanti richiedenti asilo ottengono protezione internazionale? A queste domande rispondono le nuove infografiche (2018) dell’Associazione Carta di Roma, fondata nel dicembre 2011 per dare attuazione al protocollo deontologico per una informazione corretta sui temi dell’immigrazione, siglato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (CNOG) e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) nel giugno
fact checking
del 2008. L’associazione lavora per diventare un punto di riferimento stabile per tutti coloro che operano quotidianamente sui temi della Carta, giornalisti e operatori dell’informazione in primis, ma anche enti di categoria e istituzioni, associazioni e attivisti impegnati da tempo sul fronte dei diritti dei richiedenti asilo, dei rifugiati, delle minoranze e dei migranti nel mondo dell’informazione. Le infografiche sono realizzare dall’Associazione Carta di Roma in collaborazione con l’Agenzia Onu per i Rifugiati.
!1 1
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
www.cartadiroma.org
www.unhcr.it !1 2
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
“Notizie da paura” Si intitola “Notizie da paura” il V rapporto dell'Associazione Carta di Roma. Nel 2017 è stato registrato un aumento dei toni allarmistici e un incremento di notizie che stigmatizzano l’“altro” come un pericolo per l’ordine pubblico, la cultura e la salute.
dia, la costruzione di stereotipi diffusi e dai contenuti, a volte, discriminanti. Al centro dell’agenda dei telegiornali (con il 41%) il racconto dei flussi migratori: quasi 1 notizia su 2 è dedicata alla gestione degli arrivi nel Mediterraneo centrale. La seconda voce in agenda è quella della criminalità e della sicurezza (con il 34%). In linea con le rilevazioni degli anni precedenti, in questa dimensione si suggerisce un nesso tra l’appartenenza etnica o di status e l’azione criminale.
Entrando i dettaglio, sono 1.087 le notizie dedicate quest’anno al tema dell’immigrazione sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani, il 29% in meno rispetto all’anno precedente. Aumenta, al contrario, la visibilità del tema nei telegiornali di prima serata: 3.713 notizie, quasi mille in più rispetto al 2016, con un incremento del 26%. Secondo il rapporto di Carta di Roma, il 2017 vede il ritorno alle notizie “urlate”, ai toni tesi e alle parole stigmatizzanti che veicolano, nel sistema dei me-
Parole, luoghi e protagonisti dell’immigrazione Sono stati selezionati tutti i titoli dalla rassegna stampa dell’Associazione Carta di Roma nel 2017, dal 1 gennaio al 31 ot-
!1 3
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
tobre: 14.813 titoli sull’immigrazione apparsi su quotidiani settimanali e riviste, nazionali e locali. Migrante e profugo svettano fra i termini più presenti nei titoli, utilizzati rispettivamente 2.455 (17% dei titoli) e 1.322 volte (9% dei titoli). Con maggiore sorpresa, la quarta parola più adoperata dalla stampa italiana nelle proprie titolazioni è stata Ong (623 volte, pari al 4% dei titoli). A livello di luoghi, invece, i titoli della stampa comprendono: Italia (menzionata 648 volte), Libia (435), Ue (405), Roma (221), Milano (114), Lampedusa (79), Austria (79), Brennero (65), Mediterraneo (61), Francia (60), Sicilia (59), Ventimiglia (54), Torino (45).
qualche occasione, per titoli spregiudicati. La stampa locale, invece, si caratterizza per un linguaggio più vicino alla gestione dell’accoglienza sul territorio, alla dislocazione dei rifugiati nei comuni e per un’attenzione elevata alla cronaca nera, a fatti di criminalità con migranti autori o vittime di reato. Le voci dei migranti Immigrati, migranti e profughi hanno ̀ voce nel 7% dei servizi, 2 volte in più rispetto al 2016, tornando ai valori del 2015. Ancora invisibili, tuttavia, se si pensa che, sul totale dei servizi (inclusi quindi anche quelli dedicati ad altre tematiche e non riferiti al fenomeno migratorio) sono presenti in voce nello 0,5% dei casi.
La politica anche quest’anno protagonista Anche nel 2017 la politica è centrale nel racconto mediatico del fenomeno migratorio ed è presente in una notizia su 3, in voce, con un soggetto politico e/o istituzionale. Nel 2017 sono 246 le notizie sullo ius soli. È da rilevare la durezza del dibattito sulla cittadinanza. Il 13% di queste notizie rimanda a un vivace scontro politico, dove l’evento che dà origine alla notizia è lo scontro stesso (rissa/disordini/ bagarre/scontri/battaglia/ tensione/polemiche) piuttosto che il tema in discussione. Media, tra nazionale e locale, tra informazione e infotainment La stampa nazionale differisce da quella locale per un’attenzione maggiore a tematiche di confronto-scontro politico, per un linguaggio più affine al commento e all’opinione rispetto alla cronaca, per un posizionamento politico e ideologico a tratti netto e, in
audio intervista !1 4
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
“Mi coltivo”, migranti e disabili in agricoltura
comunità
Richiedenti asilo impegnati fianco a fianco con persone disabili in un'esperienza di incontro e di agricoltura sociale. Una storia di autentica, reciproca solidarietà che arriva dalla Vallagarina e più precisamente da Maso Romani a Volano. È qui che Macramè, servizio della Cooperativa Sociale Villa Maria sostenuto dalla Comunità della Vallagarina, ha recentemente realizzato il progetto “Mi Coltivo”. Si tratta di un'attività agricola sperimentale che coinvolge persone con disabilità e volontari in un percorso di creazione di legami di cooperazione e di solidarietà affinché il singolo sia “connesso” al gruppo per conseguire un obiettivo condiviso. I tre richiedenti asilo che hanno partecipato come volontari al progetto “Mi Coltivo”, come tanti altri migranti che sono accolti nel progetto coordinato dal Cinformi della Provincia autonoma di Trento, hanno scelto di spendersi per la comunità che ha aperto loro le braccia, grazie in questo caso anche all'impegno della cooperativa Punto d’Approdo. L'agricoltura sociale è quindi occasione per generare servizi alla persona per giungere ad un'integrazione socio-lavorativa a vantaggio dell'intera comunità.
Al servizio del verde in Piazza Dante a Trento Per tre giorni, dal 25 al 27 ottobre 2017, quattro richiedenti asilo accolti alla residenza Fersina hanno aiutato gli addetti del Servizio parchi e giardini del Comune nella manutenzione del verde in piazza Dante a Trento. L'iniziativa – organizzata in collaborazione con la cooperativa Kaleidoscopio – si inserisce nell'ambito del progetto di cura dei beni comuni “Adotta un'aiuola”. I quattro migranti si sono impegnati a titolo volontario.
video !1 5
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Uso e riuso con i richiedenti asilo Volontariato, pubblica utilità, inclusione. Sono fra le parole chiave del progetto “Uso e Riuso” che ha visto impegnati quattordici richiedenti protezione internazionale accolti in prima e seconda accoglienza in Trentino. L’obiettivo dell’iniziativa, promossa dal Cinformi del dipartimento Salute e Solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento, era favorire l’acquisizione di competenze e percorsi di integrazione attraverso un servizio utile alle stesse strutture di accoglienza dei migranti. L’iniziativa ha preso il via nel mese di giugno 2017 con lo smontaggio di mobili in alcuni appartamenti dell'opera universitaria a Povo e si è concluso con la consegna degli attestati (il 20/12/2017) presso la sede di CLA, Consorzio Lavoro Ambiente a Trento. Formazione ma prima
ancora sicurezza: i migranti hanno frequentato, prima di mettersi all’opera, un corso per la sicurezza con esame finale prima di impegnarsi in tre turni da otto settimane. Ogni turno era composto da 3/4 ragazzi con un coordinatore della cooperativa Facchini Verdi che aveva il compito di trasmettere competenze nel settore di riferimento e accompagnare i migranti nei vari cantieri di lavoro. In totale, sono stati smontati i mobili usati di diciotto appartamenti (interi) e montati mobili in dieci appartamenti vuoti. Sono stati inoltre completati gli arredi di appartamenti di strutture di prima e seconda accoglienza. Fra le attività svolte, montaggio, smontaggio e adattamento di mobili usati, offerti da privati/enti e finalizzati ad essere inseriti in appartamenti destinati
!1 6
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
all'accoglienza locati da privati/enti o in appartamenti di associazioni/enti con finalità sociali e senza scopo di lucro. Vi sono state inoltre attività di magazzino, con la classificazione e la gestione di materiale. Nell'ultima fase progettuale si è aggiunta anche l'attività di imbiancatura e pulizia di alcuni appartamenti, aumentando così i settori nei quali sono state acquisite competenze.
video !1 7
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Adunata Alpini a Trento, migranti volontari C’era anche una sessantina di richiedenti asilo fra i tanti volontari che hanno contribuito alla piena riuscita della 91° Adunata Nazionale degli Alpini (Trento, 11-13 maggio 2018). I migranti volontari, originari in larga parte del continente africano, sono accolti in diverse strutture del capoluogo trentino. Si sono impegnati, in particolare, in prossimità delle isole ecologiche di Dolomiti Ambiente sparse nel centro cittadino con lo scopo di promuovere attivamente un’efficace raccolta differenziata dei rifiuti durante i giorni dell’Adunata.
ciale di Trento, fra i partner della rete di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale coordinata dal Cinformi della Provincia autonoma di Trento. A seguito del servizio volontario svolto durante l’Adunata, i richiedenti protezione internazionale hanno ricevuto un attestato di partecipazione da parte della dirigenza di Dolomiti Ambiente.
I volontari sono stati seguiti da operatori di ATAS onlus, dalla cooperativa Kaleidoscopio, dalla cooperativa Arcobaleno e da Croce Rossa Italiana - Comitato Provin-
!1 8
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
video !1 9
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Richiedenti asilo al servizio degli anziani Issa e Lassine sono due richiedenti protezione internazionale accolti in Trentino. Per valorizzare il tempo a loro disposizione in attesa che lo Stato valuti la loro domanda di asilo, hanno deciso di spendersi per la comunità. Entrambi sono attivi come volontari in due RSA del territorio provinciale: Issa presso la APSP “Residenza valle dei laghi” di Cavedine e Lassine presso la APSP “Cristani-de Luca” di Mezzocorona. Sono solo due fra le numerose esperienze di contatto tra richiedenti asilo e anziani; un’opportunità, per i migranti accolti, di rendersi utili per la comunità ma anche di acquisire competenze preziose per il raggiungimento di un'autonomia personale e per affrontare con maggiori chance il mercato del lavoro. Ciò soprattuto in caso di riconoscimento, da parte dello Stato, della loro domanda di protezione internazionale.
Issa
!2 0
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Lassine !2 1
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
L’abbraccio del Coni per Ousman, runner e carpentiere Ha dovuto lasciare il proprio Paese, il Gambia, per cercare sicurezza. Serenità che sta trovando in Trentino dove oggi Ousman, runner e carpentiere, lavora e si sta ricostruendo una vita dopo la risposta positiva alla sua richiesta di protezione internazionale. Le cronache narrano ormai da un paio d’anni le sue imprese
sportive, sempre ad alto livello e spesso sul podio, anche sul primo gradino. Ma stavolta il riconoscimento per Ousman è arrivato dalla massima autorità sportiva nazionale, il presidente del Coni Giovanni Malagò, in occasione dell’inaugurazione, a Trento (il 15/01/2018), della “Casa dello Sport”. Dopo l’incontro con Ousman e poco prima del taglio del nastro, Malagò ha voluto salutare la comunità trentina. “Gianluigi Rosa, atleta paralimpico e la sciatrice Ilaria De Bertolis – ha detto il presidente del Coni – taglieranno il nastro affiancati da Ousman Jaiteh, podista proveniente dal Gambia che qui in Trentino si è integrato ed ha trovato lavoro come carpentiere. Una persona capace di correre la mezza maratona in un’ora e quattordici minuti: è l’esempio del messaggio sociale di cui lo sport si fa portavoce”.
!2 2
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018


video !2 3
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
cultura
Migranti al Mart Arte, scoperta, identità. Gli studenti che nell'autunno 2017 hanno preso parte al progetto "Il nostro mondo" al Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) sono richiedenti asilo frequentanti i corsi di lingua e cultura italiana dell'associazione F.I.L.I. nell'ambito del progetto trentino di accoglienza. L'iniziativa ha visto la collaborazione della Cooperativa Punto d’Approdo. Da metà ottobre e per un mese e mezzo circa, oltre duecento studenti dei corsi tenuti da F.I.L.I. hanno partecipato con entusiasmo al laboratorio ideato dall’Area educazione del Mart. La proposta era finalizzata primariamente a promuovere l’apprendimento della lingua italiana, fondamentale fattore di inclusione per gli studenti stranieri, e la conoscenza del territorio, dei suoi riferimenti, dei luoghi di ag-
gregazione socio-culturale. L’attività didattica è stata pensata partendo dal riconoscimento di alcune necessità delle persone che vivono l’esperienza della migrazione. Al centro, il bisogno di costruire nuove narrazioni identitarie: comunicazione, confronto e racconto del sé in un’ottica interculturale e inclusiva. Il laboratorio si è basato sul concetto di identità intesa anche come quel vasto insieme di idee e pensieri che descrive e delinea la personalità di ognuno, rendendola unica. La riflessione su di sé è partita dalla fotografia del volto di ogni partecipante, invitato a ridisegnare i propri lineamenti sulla base delle sintetiche rappresentazioni grafiche dell’artista britannico Julian Opie. All’interno delle sale della Collezione Permanente del Mart, i partecipanti hanno elaborato sperimentazioni
!2 4
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
grafiche e disegni partendo da suggestioni date dalle opere e arricchite di colori o parole. Gli autoritratti stilizzati e le creazioni create in sala sono state poi sovrapposte, per creare veri e propri quadri identitari. Grazie a un gioco di trasparenze e livelli, dietro ai volti simili ma al contempo unici, compaiono singolari suggestioni di mondi personali, di idee, di affetti e di sogni raccontati attraverso elementi grafici in cui anche il segno, la scelta di ogni colore e la gestione dello spazio raccontano la persona e il suo modo di esprimere se stessa. Nella fase conclusiva del laboratorio, ogni partecipante ha realizzato un cubo tridimensionale cartaceo su cui ha attaccato le fotocopie del proprio ritratto. Questo passaggio ha rappresentato la trasposizione fisica del concetto della dimensione sfaccettata del sĂŠ e ha segnato la fase finale del percorso didattico.
video !2 5
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
“Wikipedia for refugees”
“Wikipedia 4 Refugees” è il progetto che ha coinvolto un gruppo di richiedenti asilo/rifugiati accolti in Trentino nel processo di traduzione di voci Wikipedia dall'italiano alle lingue dei partecipanti. Si sono svolte 10 lezioni tenute da volontari con il supporto di alcuni mediatori linguistici. Il progetto è iniziato nel mese di ottobre 2017 a Trento e si è concluso in dicembre
con la consegna degli attestati ai migranti partecipanti. “Wikipedia 4 Refugees” è un'iniziativa nata dal basso, da un gruppo di volontari impegnati in attività di solidarietà con richiedenti asilo e rifugiati, con il supporto dei wikipediani del gruppo “Trentino-Alto Adige Wiki”, del Cinformi attraverso Atas onlus e Centro Astalli Trento e di Unitn.
video !2 6
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
percorsi
La storia di Alpha Vive a Trento da circa un anno ma Alpha, 31 anni, giovane richiedente asilo, ha già vissuto in questa terra numerose esperienze, soprattutto di volontariato in diversi settori. In attesa di presentarsi davanti alla Commissione che dovrà valutare la sua domanda di protezione internazionale, Alpha si impegna con assiduità per prepararsi “un futuro” in questo Paese.
profondamente provato per la perdita dei famigliari e per la violenza alla quale aveva assistito, ha avuto come tappe prima il Mali e poi la Libia. Proprio in Libia Alpha ha conosciuto ancora, questa volta sulla propria pelle, la violenza. È stato venduto a una persona possidente per la quale doveva lavorare; poi, per diversi giorni, ha conosciuto le carceri libiche. Poi, il “viaggio della speranza” e l'angoscia di trovarsi in balìa delle acque del Mediterraneo su un barcone o, meglio, una “carretta del mare”. Infine, una volta sbarcato sulle coste italiane, lo ha assalito il timore di trovarsi in un mondo a lui sconosciuto che si apriva davanti ai suoi occhi e che doveva per forza affrontare.
Alpha è dovuto scappare dalla Guinea per mettere in salvo la propria vita, a rischio a causa di un conflitto etnico nel quale ha perso i genitori e il suo unico fratello di sedici anni. Prima di questa tragedia, ha avuto una vita relativamente normale. Dopo la laurea in economia e finanza, ha lavorato come commercialista presso un’azienda di trasporti; poi è stato responsabile del marketing per una società di comunicazioni e infine responsabile della logistica presso una società coreana che si occupava di pesca. La mamma era casalinga e il papà docente di matematica all’Università della capitale della Guinea, Conakry. Il viaggio del giovane migrante,
Solo dopo pochi giorni trascorsi a Trento, dove è arrivato nell'ottobre del 2016, ha cominciato ad acquisire fiducia nelle persone e capire che, finalmente, si trovava al sicuro. Nonostante il dramma familiare vissuto in Africa, non si sentiva “orfano” poiché aveva attorno a sé la gente trentina, tanto che Alpha afferma con convinzione di aver trovato, in Trentino, una !2 7
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
“buona strada”. Ha iniziato a percorrerla con i corsi di percussioni africane organizzati dall’associazione La Savana onlus. A una festa ha conosciuto il “Coro Bella Ciao” di Trento, che col tempo lo ha “adottato”. Per quattro mesi ha frequentato le prove prima di salire sul palco assieme ai membri del coro e partecipare a diverse iniziative. Grazie al coro, ha imparato meglio la lingua italiana e ha cominciato a conoscere questo Paese. Ma Alpha è anche uno dei giocatori della squadra di richiedenti asilo di Aquila Basket creata nell’ambito del progetto “Basketball: a world in a word”. Il team sosterrà – spiega con entusiasmo Alpha – delle partite anche fuori Trento. Il giovane originario della Guinea si è dato molto da fare anche per acquisire delle competenze sul piano lavorativo in Trentino, partecipando a varie iniziative di volontariato.
Con tanto entusiasmo il giovane ci parla anche del progetto che si svolgerà in cinque scuole e licei del Trentino nell’ambito del quale racconterà l’Africa e la sua storia. Una delle attività che sta svolgendo presso la residenza Fersina, dove Alpha è accolto, è l’insegnamento di nozioni di informatica ad altri giovani richiedenti protezione internazionale. Alpha è anche l’ideatore del logo scelto per la stessa residenza Fersina e utilizzato in diverse iniziative di dialogo, incontro e sensibilizzazione. Guardando al futuro e soprattutto ai progetti di lavoro, Alpha per ora mette da parte ogni ambizione e particolare desiderio, convinto che ogni lavoro, in questa fase, vada più che bene. È molto deciso anche rispetto alla scelta di restare o andare a vivere in un altro Paese; vorrebbe visitare altri Stati europei ma è in Italia, il Paese che lo ha accolto, che intende progettare e vivere la propria vita.
Nella primavera del 2017, curriculum in tasca, ha bussato alle porte di varie aziende del territorio. La sua determinazione è stata notata dal Banco Alimentare, per il quale ha svolto del volontariato assieme ad altre persone; poi il corso formativo di un mese presso la Croce Rossa di Pergine Valsugana, diventando volontario CRI. Oggi Alpha frequenta fra l'altro i corsi di italiano e per cinque ore al giorno è volontario nella cooperativa “La Ruota” come assistente a bordo di un mezzo che trasposta persone disabili.
!2 8
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Studenti e migranti insieme sul palco
Un nuovo spettacolo frutto del laboratorio teatrale realizzato con il coinvolgimento di quaranta partecipanti fra richiedenti asilo, migranti “tutor” alla seconda esperienza e giovani studenti volontari del progetto “SuXr” dell’Università di Trento. Lo spettacolo conclusivo del laboratorio è andato in scena in diverse località del territorio provinciale trentino a partire dalla pri-
mavera 2018. Il laboratorio teatrale è nato dalla sinergia tra Cinformi ed Equipe Teatro della Cooperativa Sociale Progetto 92 ed è stato avviato a Trento alla fine di ottobre 2017. Tutti i partecipanti si sono messi in gioco con grande motivazione, dimostrando fin dall’inizio del percorso come le varie differenze linguistiche, culturali e religiose possano costituire non !2 9
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
video
necessariamente barriere, bensì fonti di arricchimento reciproco. Scopo di questo progetto era proporre, nell’ambito delle numerose attività organizzate per valorizzare tempo e competenze dei richiedenti protezione internazionale, una innovativa esperienza che permettesse ai partecipanti
di relazionarsi interculturalmente tramite la facilitazione di una particolare metodologia come quella teatrale, quindi non sempre e non necessariamente verbale. Il “tour” sul territorio provinciale ha consentito, inoltre, di allacciare relazioni e conoscere meglio la realtà locale.
!3 0
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Immigrazione, il quadro in Trentino
dati
In Trentino si registra una ulteriore diminuzione della popolazione immigrata residente, in linea con la tendenza degli ultimi anni. Tale calo è dovuto soprattutto alle acquisizioni di cittadinanza italiana. Il dato emerge dall'edizione 2017 del Rapporto immigrazione del Cinformi. Entrando in dettaglio, sono 46.456, alla fine del 2016, i cittadini stranieri residenti in Trentino, esclusa la quota dei richiedenti protezione internazionale che ammonta a poco più del 3% degli stranieri presenti in provincia. L’incidenza degli stranieri residenti sul totale della popolazione è dell’8,6%. Rispetto all’anno precedente, si registra una diminuzione del 4,1% dovuta soprattutto al peso degli oltre 3.400 stranieri diventati cittadini italiani nel 2016. La percentuale delle donne continua ad essere superiore a quella degli uomini, attestandosi al 53,9%. La quota preponderante dell’immigrazione in Trentino è riconducibile al continente europeo (65,3%). Più di 1 straniero su 5 in Trentino è di cittadinanza romena, cioè 10.258 persone. Seguono i cittadini albanesi (5.779 persone), marocchini (3.820), ucraini (2.549), pakistani (2.526), moldavi (2.520) e macedoni (2.456). Nel corso del 2016 sono nati in provincia di Trento 746 bambini da entrambi genitori stranieri, il 13,7% in meno rispetto all’anno precedente. L’incidenza sul totale nascite è del 16%; se poi si considerano anche i 1.222 nati con almeno un genitore straniero, il dato sale al 26% del totale.
Segnali di stabilizzazione Aumenta del 14% il numero di cittadini immigrati non comunitari in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Nel 2016 i ricongiungimenti familiari hanno conosciuto invece un calo del 9% rispetto all’anno precedente. La metà delle 276 richieste presentate appartiene a soli 3 gruppi nazionali: pakistani, marocchini e indiani. Un dato che si attesta in crescita costante è invece quello delle acquisizioni della cittadinanza italiana. Secondo l’Istat, sono 3.461 le nuove acquisizioni di cittadinanza (50,2% maschi), con un incremento del 5% rispetto al 2015. Ormai da diversi anni si caratterizzano per una larga prevalenza del canale della naturalizzazione rispetto al matrimonio.
È nelle comunità della Valle dell’Adige, così come nell’Alto Garda e in Valle di Non, che si registra l’incidenza straniera più elevata: tra il 9 e l’11% del totale dei residenti.
!3 1
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Matrimoni misti
La presenza nel sistema scolastico
I matrimoni con almeno uno degli sposi straniero celebrati in provincia di Trento nel corso dell'anno 2016 sono stati 315, nella maggior parte dei casi – 277 – con almeno uno degli sposi residente in Trentino. I matrimoni con almeno uno dei due sposi straniero corrispondono invece a quasi il 20% dei matrimoni celebrati sul territorio provinciale trentino.
Nell’anno scolastico 2016/17 gli studenti stranieri iscritti nelle scuole della provincia scendono a 9.474, circa 200 in meno rispetto all’anno scolastico precedente. Nel 67,5% dei casi sono nati in Italia. L’incidenza straniera sul totale si attesta all’11,6% e raggiunge il valore più elevato negli istituti della Comunità della Vallagarina (14,1% del totale).
Casa
Accesso ai servizi sanitari, vulnerabilità sociale
L’88,5% dei residenti in alloggi pubblici (ITEA, Istituto Trentino Edilizia Agevolata) possiede la cittadinanza italiana, mentre una quota ancora più alta, pari al 92,3%, è data da cittadini dell’Unione Europea. Nel 2016 sono state ammesse a beneficio 90 domande di alloggio pubblico presentate da cittadini comunitari, mentre sono 14 le domande ammesse tra i non comunitari.
Sono 48.292 i cittadini immigrati che risultano iscritti al sistema sanitario provinciale al 30 giugno 2017, comunitari nel 27,9% dei casi. Il numero di attestati STP (tessera sanitaria per lo straniero non comunitario temporaneamente presente) e di certificati ENI (europeo non iscritto) per cittadini comunitari indigenti è notevolmente cresciuto rispetto al 2015
!3 2
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
!3 3
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
(+58%), arrivando nell’insieme a circa 1.900 rilasci nel 2016. Buona parte è legata ai più recenti flussi migratori dall’Africa occidentale. Gli accessi al Pronto Soccorso da parte dei cittadini stranieri, inclusi i comunitari, registrano un calo nel 2016 e rappresentano il 14,3% del totale. Per quanto riguarda la vulnerabilità sociale degli stranieri, i dati raccolti al 2015 dal Comune di Trento (in cui risiede oltre un quarto degli stranieri e dove si registrano circa 6.300 contribuenti immigrati) mostrano che il reddito imponibile medio dei cittadini immigrati (12.400 Euro circa) è pari a meno della metà di quello medio dei cittadini italiani (di poco superiore a 25.000 Euro). denza al rientro di lavoratrici e lavoratori italiani in questo settore. Nel 2016 il peso della componente immigrata scende di poco e su 5 occupati in ambito domestico 4 continuano a essere immigrati. Dopo due anni di crescita, le imprese con titolare nato all’estero nel 2016-2017 sono diminuite di oltre 70 unità; l’incidenza sul totale delle imprese è dell’8,6%. Al 30 settembre 2017 si registrano in Trentino 2.404 imprese con un titolare immigrato, concentrate in particolare nel trasporto e magazzinaggio, nei servizi alle imprese e nel settore delle costruzioni.
Cittadinanza economica Gli occupati immigrati nel 2016 sono circa 1.200 in meno rispetto al 2015. Sul fronte delle assunzioni, si registra un lieve incremento solo nel settore agricolo, che raccoglie più del 40% delle assunzioni di stranieri. Nelle assunzioni si conferma la progressiva europeizzazione del lavoro immigrato, con una rilevanza sempre più marcata dei romeni. Anche l’inserimento nel lavoro domestico ha subito alcuni arretramenti, mentre si manifesta una ten-
!3 4
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
!3 5
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
dall’accoglienza straordinaria, 17 dei quali con più di 10 persone accolte. Nel 2017 sono stati attivati 192 tirocini formativi soprattutto nei settori della ristorazione e alberghiero, industria, servizi e artigianato. Il 42% dei tirocini conclusi a fine 2017 è sfociato in un’assunzione.
Progetto accoglienza “Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati - SPRAR” Nel corso dell’anno 2017, nel progetto SPRAR della Provincia autonoma di Trento sono state accolte 165 persone, di cui 30 donne e 135 uomini. La maggior parte delle persone accolte nel progetto ha meno di 30 anni e l’età media è di 25 anni. Nello SPRAR convivono 19 diverse nazionalità. I principali paesi di provenienza sono nell’ordine Pakistan, Nigeria e Afghanistan. Nel 2017 sono stati seguiti 77 tirocini da parte di persone inserite nello SPRAR, di cui 19 attivati nel 2016. Nello stesso periodo, 72 persone hanno trovato lavoro, 28 delle quali a seguito di un tirocinio e le altre grazie alla ricerca individuale attiva di lavoro. Nel 2017 hanno terminato il loro progetto 61 persone, di cui oltre il 50% è riuscito a inserirsi a livello socio-economico.
Progetto accoglienza straordinaria richiedenti asilo in Trentino Il 2017 si caratterizza per un forte rallentamento dei flussi in arrivo a partire da agosto a seguito del “Memorandum d’intesa” sottoscritto tra il Governo di Riconciliazione Nazionale dello Stato di Libia e il Governo della Repubblica Italiana. Gli arrivi di richiedenti asilo in Trentino ammontano, nel 2017, a 1.014 migranti, mentre le uscite dal progetto di accoglienza ammontano a 718 persone. Al 31 dicembre 2017 erano presenti in accoglienza straordinaria 1.518 persone: 1.219 maschi e 299 femmine. La maggior parte dei richiedenti asilo è di nazionalità nigeriana, pakistana e maliana. Al 31 dicembre 2017 erano 65 i territori comunali del Trentino interessati
!3 6
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Dossier nazionale immigrazione Idos, la sintesi in collaborazione con
Al 31 dicembre 2016 il numero dei cittadini stranieri residenti in Italia (5.047.028) è aumentato di appena 20.875 persone rispetto al 2015; eppure tra sbarchi, altri flussi in arrivo e cancellazioni anagrafiche, i movimenti migratori hanno interessato quasi 1 milione di persone. L’esiguo aumento netto di questa popolazione è stato anche determinato dal gran numero di acquisizioni della cittadinanza italiana.
con il sostegno dei fondi
con il contributo di
Centro Studi e Ricerche IDOS
DOSSIER STATISTICO
IMMIGRAZIONE
in partenariato con il Centro Studi Confronti
2017
I dati emergono dal Dossier Statistico Immigrazione 2017 realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS in collaborazione con l’UNAR e in partenariato con Confronti, presentato nel novembre 2017 a Trento presso il Cinformi e in contemporanea in tutta Italia.
Centro Studi e Ricerche IDOS Immigrazione Dossier Statistico Tel. +39 06.66514345 idos@dossierimmigrazione.it
Tra i 5 milioni di residenti stranieri, 3.509.805 sono i non comunitari. Tuttavia, l’archivio dei permessi di soggiorno ne attesta 206.866 in più, costituiti soprattutto da nuovi arrivati, ancora in attesa di essere registrati come residenti. Tenuto conto del divario tra arrivi regolari e registrazioni anagrafiche, che riguarda
www.dossierimmigrazione.it dossierimmigrazione/
Centro Studi CONFRONTI Tel. +39 06.4820503 info@confronti.net
www.confronti.net confrontiCNT/
Un sussidio per favorire la conoscenza del fenomeno migratorio
anche i cittadini comunitari, la stima della presenza straniera regolare complessiva è – secondo il Dossier – di 5.359.000 persone. Sono poco meno di 200 le nazionalità degli stranieri residenti in Italia. I cittadini comunitari sono il 30,5% (1.537.223, di cui 1.168.552 romeni, che hanno in Italia il loro maggiore insediamento), mentre 1,1 milioni provengono dall’Europa non comunitaria. Africani e asiatici sono, rispettivamente, poco più di 1 milione. Solo 13 Paesi hanno più di 100.000 residenti: Romania, Albania, Marocco, Cina, Ucraina, Filippine, India, Moldavia,
video !3 7
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
Bangladesh, Egitto, Pakistan, Sri Lanka e Senegal. Oltre agli ingressi temporanei, sono continuati i flussi in entrata per insediamento stabile: il maggior numero di visti è stato rilasciato per motivi familiari (49.013), studio (44.114), lavoro subordinato (17.611), motivi religiosi (4.066), adozione (1.640) e residenza elettiva (1.274) e, in totale, sono stati rilasciati 131.559 visti nazionali che autorizzano a una permanenza superiore ai tre mesi. Anche se molto ridotte, le quote programmate per i nuovi lavoratori non comunitari sono state 13.000 per gli stagionali e 17.850 per tutti gli altri comparti, in larga misura (14.250) riservate a cittadini già presenti in Italia e interessati a convertire il proprio titolo di soggiorno (ad esempio, da studio a lavoro).
Mercato del lavoro Gli occupati con cittadinanza straniera sono aumentati a 2.401.000 (+42.000 unità), con un’incidenza del 10,5% sul totale. Si sono concentrati per i due terzi nei servizi (66,4%), quindi nell’industria (27,5%) e solo in maniera residuale nel settore agricolo (6,1%). Il tasso di occupazione è leggermente risalito (59,5%) e, seppure più basso rispetto al passato, supera di due punti percentuali quello degli italiani. Le donne sono il 44,8% degli occupati stranieri (incidenza in calo). Diversi sono gli aspetti del loro inserimento subalterno. Per oltre i due terzi svolgono professioni non qualificate o operaie (appena il 6,7% professioni qualificate). Sono spesso sovraistruiti rispetto alle mansioni svolte (lo è il 37,4% contro il 22,2% degli italiani), mentre 1 su 10 è sottoccupato. La loro retribuzione (in media 999 euro netti mensili) è inferiore del 27,2% rispetto a quella degli italiani e l’anzianità di servizio attenua poco questo divario. I disoccupati stranieri sono leggermente diminuiti, sia in valori assoluti (437.000, cioè 19.000 in meno in un anno) sia in valori percentuali (tasso del 15,4%, quasi doppio rispetto all’inizio della crisi, mentre per gli italiani è dell’11,2%), ma non nel Mezzogiorno. Le donne prevalgono tra i disoccupati (51,5%), il 45,3% dei quali è anche genitore. Tra gli occupati stranieri, il 13,4% svolge un lavoro di tipo autonomo imprenditoriale. Alla fine del 2016 risultano 571.255 imprese a gestione immigrata.
Acquisizioni di cittadinanza Significativo l’ulteriore aumento degli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana, più per naturalizzazione (che presuppone 10 anni di residenza previa) che a seguito di matrimoni con cittadini italiani (17.692 nel 2015). Tali acquisizioni, da appena 35.266 nel 2006 sono salite a 178.935 nel 2015 e a 201.591 nel 2016 (in tutta l’UE 841mila nel 2015, con un ritmo meno vivace rispetto a quello in atto in Italia).
!3 8
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
info
Migranti forzati, protocollo in Trentino per gestire i fondi statali La Giunta provinciale di Trento ha approvato nel febbraio 2018 l'accordo fra Provincia e Consiglio delle Autonomie locali che definisce le linee di indirizzo di progetti, attività e iniziative di livello territoriale per l'integrazione delle persone accolte, in un quadro di collaborazione permanente fra Dipartimento salute e solidarietà sociale - Cinformi, Consorzio dei Comuni trentini, Comuni e Comunità. I Comuni trentini che ospitano richiedenti asilo hanno beneficiato nel 2017 di un Fondo statale che prevedeva un contributo pari a 500 euro per ogni persona accolta sul proprio territorio; lo Stato ha rinnovato il sostegno ai Comuni, confermando la dotazione del Fondo anche per il 2018. Poiché le spese sostenute per i richiedenti protezione internazionale non sono a carico dei Comuni e i servizi e le attività funzionali all'accoglienza sono gestiti e coordinati dalla Provincia, il Protocollo approvato dalla Giunta stabilisce che le risorse destinate dallo Stato debbano essere utilizzate per progetti finalizzati all'integrazione delle persone accolte.
Un Protocollo di intesa per costruire in Trentino una progettualità mirata e condivisa fra i diversi soggetti, il cui obiettivo sia il contrasto alla marginalità sociale e l'inserimento delle persone accolte in progetti e attività di utilità sociale, utilizzando i fondi assegnati dallo Stato per i richiedenti protezione internazionale. !3 9
SPECIALE ACCOGLIENZA
CINFORMI NEWS 2018
L’accoglienza sul web
focus accoglienza richiedenti asilo (sito Cinformi)
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Centro informativo per l’immigrazione © 2018 CINFORMI
Luca Zeni
assessore alla Salute e Politiche sociali
Silvio Fedrigotti
dirigente generale Dipartimento Salute e Solidarietà sociale
Pierluigi La Spada
coordinatore responsabile CINFORMI
Supplemento “ACCOGLIENZA richiedenti asilo, vademecum 2018 in Trentino” a cura di Andrea Cagol
Enti coinvolti nell’accoglienza
dei migranti forzati in Trentino:
CINFORMI (Dip. Salute e Solidarietà sociale) in collaborazione con Dip.
bollettino arrivi via mare in Europa (sito Unhcr)
Protezione Civile, Servizio per il sostegno occupazionale, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, vari Comuni e Comunità di Valle
Partner del terzo settore:
Croce Rossa Italiana (Comit. Prov.), Ass. Atas onlus, Ass. Centro Astalli, Ass. Cif, Ass. Fili, Ass. More, Ass. Trentina Nuovi Orizzonti, Consorzio Lavoro Ambiente, Coop. Activa, Coop. Arcobaleno, Coop. Città Aperta, Coop. Kaleidoscopio, Coop. Nircoop, Coop. Punto d'Approdo, Coop. Samuele, Fondazione Casa Padre Angelo, Fondazione Comunità Solidale, Fondazione Famiglia Materna
Redazione e amministrazione:
CINFORMI news
Via Lunelli, 4 - 38121 Trento - Italia
!4 0
playlist accoglienza (canale YouTube Cinformi)
Tel. +39 0461 491888
Fax +39 0461 491899
mail: comunicazione@cinformi.it
Direttore responsabile de “il Trentino”:
Giampaolo Pedrotti
Redazione di “Cinformi news”:
Pierluigi La Spada (coordinatore),
Andrea Cagol, Anna Eccher,
Magdalena Luca, Serena Piovesan, Marco Pontoni, Gabriella Tomasi
Testi e impaginazione: CINFORMI
Foto: CINFORMI, Associazione Carta di Roma, UNHCR Italia, Centro Studi e Ricerche Idos, Fotolia
Stampa: Centro duplicazioni PAT
“CINFORMI news” è disponibile in formato digitale su www.cinformi.it