PORTFOLIO CINZIA GIARDINO L.M. Architettura Interni Master in Museografia
nome Cinzia cognome Giardino nata il 04/11/1987 residente a Bussero, MI cellulare +39 349 1488297 mail cinzia_87@hotmail.com web issuu.com/cinzia.giardino
istruzione e formazione marzo 2013 - in corso
luglio 2013
febbraio 2011
Giugno 2006
Master II Livello Master Itinerante in “Museografia, Architettura e Archeologia. Progettazione strategica e gestione innovativa del patrimonio archeologico” presso Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia di Roma Laurea II Livello Laurea Magistrale in Architettura degli Interni e Allestimento presso Politecnico di Milano; titolo della tesi “ Fra natura e struttura. Spazi riconquistati alla ferriera di Crema”; voto 107/110 Laurea I Livello Laurea Triennale in Architettura Ambientale presso Politecnico di Milano; titolo della tesi “Learnt. Progetto per una scuola delle arti, teatro e spazio espositivo presso la Cava Donna”; voto 95/110 Diploma Superiore Diploma presso Liceo Scientifico “A. Volta”, Milano
lavori personali e workshop agosto 2013
Villa Adriana_ Workshop di Rilevamento Laser scanner
giungo 2013
Selinunte - Segesta_ Workshop della Magna Grecia _ progetto di un teatro nell’area archeologica di Segesta
maggio 2013
Valencia_Workshop Internazionale “Costruccion de la Memoria” _ progetto di copertura dell’area archeologica dei Bagni Arabi di Xativa, collegamento tra la città storica e la nuova piazza
dicembre 2012 settembre 2012
Corso di rendering e visualizzazione; programmi: Revit e 3DS MAX Premio Piranesi Prix de Rome, X Seminario Internazinale di Museografia di Villa Adriana, Tivoli (Ro); menzione speciale _ progetto di copertura e musealizzazione dell’area archeologica di Largo di Torre Argentina, Roma _ progetto di un teatro nell’area archeologica di Villa Adriana, Tivoli _ studio dell’immagine coordinata
tirocini | collaborazioni mar. 2013 / lug. 2013
Collaborazione presso lo studio NULL_STUDIO di Bresciani e Colombi architetti, Cremona
nov. 2012 / gen. 2013
Tirocinio presso lo Studio di Architettura di Interni Davide Fabio Colaci Architetto, Milano; www.davidefabiocolaci.it _ collaborazione al progetto “Studio Torelli”
dic. 2009 / gen. 2010
Tirocinio presso Techint Spa, Milano
competenze linguistiche inglese francese
Attestazione TOEIC livello C1 Attestazione DELF livello B2
competenze informatiche | software cad elaborazione grafica modellazione 3D ufficio per il rilievo
Autocad (2D - 3D) Photoshop, Illustrator, InDesign Autocad 3D, 3D Studio Max, Sketchup Pro Pacchetto Office (Word, Excel, Power Point) Photoscan, Rapidform, Cyclone
Autorizzo ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 il trattamento dei miei dati personali per le vostre esigenze di selezione e comunicazione.
WORKS
Tram Tram Progetto di spazi per il lavoro all’interno del deposito tramviario ATM Teodosio (Mi).
Laboratorio di Progettazione (Interni I) Docenti: Prof. Gennaro Postiglione con L. Bini e F. Dolce a.a. 2010|2011 team: Valentina D’Emma e Clara Taverna
“TRAM TRAM” nasce da un ipotetico adaptive reuse del deposito tramviario ATM in via Teodosio, con l’obiettivo di consegnare tale spazio alla città e ai suoi abitanti mediante l’assegnazione di nuove funzioni, immaginandolo come un luogo aperto e disponibile ai bisogni della gente ed in particolare a studenti e neolaureati della vicina facoltà del Politecnico di Milano. “TRAM TRAM” è un edificio capace di offrire spazi progettati per permettere lo svolgimento di tutte le fondamentali attività legate al lavoro: luoghi in cui produrre idee|cose|oggetti; luoghi in cui socializzare|pensare|dialogare; luoghi di divulgazione e spazi vuoti|adattabili|flessibili. Il progetto occupa l’ingresso sud del deposito, in cui vengono collocati spazi dedicati al mondo della danza e della moda, nonchè all’accoglienza.
1|2. foto dell’interno del deposito
1.
2.
la scala _ sedute | deposito materiali | bar | camerini
la palestra _ spazio attrezzato per la ginnastica
le buche _ laboratori di moda | spazi per sďŹ late
la bussola _ ingresso | guardaroba | deposito
Macchina Scenica Progetto di elementi per spazi flessibili all’interno dela Loggia dei Mercanti (Mi).
Laboratorio di Progettazione (Interni II) Docenti: Prof. Pierluigi Salvadeo con D.F. Colaci e P. Ostellino a.a. 2011|2012 team: Clara Taverna
“Macchina Scenica” nasce da un’ipotetica installazione all’interno della Loggia dei Mercanti. L’obiettivo è quello di riconsegnare alla città e ai suoi abitanti tale spazio, attualmente relegato ad essere solo un prospetto su Via dei Mercanti, immaginandolo come un luogo aperto e flessibile a seconda delle attività che vi si svolgono all’interno. Il progetto è una vera e propria macchina, che mediante l’utilizzo di elementi semi fissi come pareti mobili e passerelle, azionabili con carrucole, e con elementi di arredo totalmente mobili, colonizza la loggia e la arrichisce di nuovi spazi. A seconda infatti delle situazioni, si creano diverse disposizioni che rispondono alle esigenze dei fruitori: spazio giochi per bambini, spazio per sfilate, spettacoli, rassegne letterarie, mostre, cineproiezioni.. infinite modalità di utilizzo in un luogo ricco di fascino nel centro di Milano.
1. foto della facciata della Loggia dei Mercanti 2. foto dell’interno
1.
2.
pianta_ conďŹ gurazione standard
eventi giochi per bambini
cineproiezioni
sistemazione verde
sďŹ lata di moda
mercato del libro
mostra di architettura
spettacoli
sezione
sezione
Fra natura e struttura Spazi riconquistati alla Ferriera di Crema
Copertura naturale
Copertura progettuale
Struttura
Progetto
Ordine strutturale
Ordine tecnico 1
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Tesi di Laurea Magistrale Relatore: Prof. Arnaldo Arnaldi Correlatore: Gianluca Bresciani luglio 2013 team: Clara Taverna
L’approccio a questo grande scheletro abbandonato ha fatto nascere la voglia di riconquistare questi spazi di nessuno e la volontà di condividerne la loro bellezza. La scelta progettuale è stata quella di riconquistare questo luogo, prima di tutto utilizzando la natura come mezzo di sfondamento dei limiti fisici della fabbrica, e in secondo luogo ricavando, negli spazi lasciati liberi dalla natura, spazi aperti al pubblico, di uso comune, dedicati ad attività artistiche e culturali, quelle che meglio si adattano ad insediarsi in un luogo di questo tipo. L’impronta progettuale è minima: il verde è come una foresta che si appropria di ogni spazio, e in quelli lasciati liberi, pochi segni, non evidenti, chiudono fisicamente, ma non visivamente, luoghi dedicati all’arte: uno spazio espositivo, un teatro con sale prova, un bar, una sala conferenze, uno spazio per l’amministrazione. La struttura è lasciata così com’è, i muri scrostati e l’acciaio arrugginito, per mantenere l’essenza di questa fabbrica e non indebolirne la forza. Il verde si appropria di questi spazi e fa sembrare questo spazio una sorta di parco nella città, dove poter sostare, passeggiare, sedersi, ricordare. E a sua volta sono le persone che si riappropriano di un pezzo della loro città ormai dimenticato, lo fruiscono e ne colgono la forza e la vera essenza.
1. foto dell’interno della Ferriera 2. foto del carroponte esterno
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< 1. pianta 2. pianta|prospetto|sezione teatro
3. sezione sullo spazio mostre
LA
FERRIERA
<4. vista dell’ingresso
Una foresta industriale. Un progetto che si situa tra natura e struttura. La staticità della struttura contiene o è contenuta nella dinamicità della natura. Questo progetto-processo, nato da un’idea di apertura verso la città, di condivisione di spazi ormai dimenticati, di riconquista, è attuato attraverso la creazione di spazi di uso pubblico situati nel verde. La forza degli alberi e dell’acqua si impossessa di questo luogo, e l’imponente struttura di metallo diventa una gabbia di verde. Il punto forte di questo progetto, a nostro parere, è proprio questo. Nonostante gli spazi chiusi siano stati progettati e pensati accuratamente, è l’entrata della natura nella struttura che ne permette il collegamento, ed è quindi questo elemento che ridona vita alla Ferriera di Crema. Ciò che a noi interessa è proporre un’idea innovativa, stimolante, sia per quanto riguarda la possibilità di introdurre questa fascia di verde in città, sia per dare vigore alle attività di associazioni artistiche ristrette in spazi non adatti alla loro diffusione. La Ferriera non è pensata come un contenitore di arte, ma come uno spazio in cui condividere nuove esperienze da esportare in tutta la città. Riaprire i confini di questo luogo, sfondarli letteralmente, significa riconquistare questo luogo che ha una valenza storica e culturale per la città di Crema. E’ un luogo che ha potere anche se dimenticato e dismesso..questa potenza si quadruplicherebbe se natura e struttura si fondessero per donare questi spazi
1. particolare della maquette 2. particolare di una tavola
1.
all’arte e alla condivisione di idee.
2.
Un Museo sui templi Progetto di copertura e musealizzazione dellâ&#x20AC;&#x2122;area archeologica di Largo di Torre Argentina, Roma
Tempio 1
o Livell
Tempio 2
a
strad
Liv ello
arc
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log
ico
Tempio 3
Premio Piranesi Prix de Rome Concorso Largo di Torre Argentina, Roma Menzione Speciale settembre 2012
Il concorso aveva come oggetto la realizzazione della copertura e della fruibilità dell’Area Sacra di Largo Argentina, area arhceologica posta nel cuore di Roma ad oggi inaccesibile e posta a un livello inferiore rispetto quello della città. La copertura da noi realizzata diviene opportunità per ricostruire metaforicamente lo skyline che caratterizzava la Roma Imperiale. Il movimento segue i themenos (confini sacri) degli antichi templi. La piastra che si connette con la quota stradale si interrompe seguendo i perimetri dei templi e permette l’osservazione della quota archeologica (-5m) dall’alto che è resa accessibile e percorribile mediante passerelle sospese.
1. foto della facciata della Loggia dei Mercanti 2. foto dell’interno
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< 1. pianta della copertura
2. pianta livello 0
1. ingresso 2. gallerie espositive 3. bar-sala ristoro 4. biglietteria 5. sala conferenze
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3. prospetto principale
4. sezione longitudinale
Le Tre Esedre Progetto di un teatro nellâ&#x20AC;&#x2122;area archeologica di Villa Adriana, Tivoli
Premio Piranesi Prix de Rome Concorso Villa Adriana, Tivoli Menzione Speciale settembre 2012
Il concorso aveva come oggetto la realizzazione di un teatro nell’area archeologica di Villa Adriana e la scelta di un’opera da svolgervisi all’interno. L’area scelta è stata quella delle Tre Esedre, mentre l’opera è il Giulio Cesare di Shakespeare, di cui sono state selezionate alcune scene. Il concept del progetto è quello di voler enfatizzare la centralità degli assi, partendo da una ricostruzione metaforica dei volumi originali. Una passerella corre lungo le tre esedre per permettere l’accessibilità del sito anche alle persone con difficoltà motorie mentre all’interno vengono posizionate le sedute. L’ingresso alle esedre viene ricostruito e diverrà la scena fissa del teatro.
1|2. foto del sito archeologico
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assonometria generale
viste 1. sera | ipotesi di allestimento di una scena del Giulio Cesare 2. giorno | lapidarium
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Tempio come Fondale Progetto di un teatro per il tempio di Segesta (Tp).
Workshop Selinunte e Segesta Tappa Master Itinerante giugno 2013
Il Workshop ha avuto per oggetto il Museo |Teatro, da collocarsi nell’Area Archeologica di Segesta. Il tema era quello di non interferire con il tempio, ma di assumerlo come un fondale scenico. Il concept del progetto nasce dall’idea di voler ridare respiro al tempio stesso, rendendolo veramente il protagonista della scena. Con un taglio netto, si sega e rimodella la terra di riporto che si è accumulata nelle vicinanze del tempio nel corso dei secoli, tenendo come limite quello della strada storica. Vi si inserisce una rampa con funzione sia di contenimento che di collegamento tra il livello 0 del tempio e il livello del belvedere. Tra il tempio e il muro si inserisce un sistema di sedute. Costruttivamente, si fa riferimento all’architettura del blocco di pietra per la parte massiva del progetto, mentre un sistema di pavimento galleggiante, reversibile, è la scelta per il palco degli eventi.
1|2- foto del tempio di Segesta
1.
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concept
1. la strada come limite allâ&#x20AC;&#x2122;intervento
2. il taglio della terra di riporto per ridare respiro e visibilitĂ al tempio
3. progetto di una rampa con una duplice valenza: _ collegamento tra la quota del tempio e la quota del belvedere _ muro di contenimento
4. le sedute si inseriscono tra la rampa e il tempio
A
Aâ&#x20AC;&#x2122;
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1 1. vista dal belvedere 2. vista dallâ&#x20AC;&#x2122;esterno del tempio verso la rampa e le sedute
sezione A - Aâ&#x20AC;&#x2122;
Studio Torelli Studio del particolare della balaustra
Tirocinio presso lo studio Davide Fabio Colaci Architetto partecipazione al progetto “Studio Torelli” dicembre 2012
Studio Torelli è uno spazio espositivo polivalente che comprende al proprio interno l’atelier di un pittore e lo studio e archivio del padre scultore. Il progetto è concepito come un habitat fluido e permeabile caratterizzato da dispositivi mobili capace di riconfigurare secondo le esigenze le dinamiche spaziali. Il cuore di Spazio Torelli è costituito da una piattaforma oleodinamica per la movimentazione di opere d’arte e persone, capace di trasformarsi in stanza espositiva o stage per performance. La balustra è concepita come un elemento sia di protezione che di appoggio. Gli elementi sono in ferro, il loro disegno segue le linee nette e pulite presenti all’interno di tutto lo studio; non sono fissi, ma è possibile prenderli singolarmente e riposizionarli all’interno del cordolo di cemento.
1. foto del parapetto 2. particoalre
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cinzia_87@hotmail.com +39 349 1488297