15 Giorni - Numero 11 - 12 Marzo 2014

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GUBBIO Gubbio - Via dell’Arboreto Gualdo Tadino - Via V. Veneto

presso

quindicinale d’informazione Mercoledì 12 Marzo 2014 Anno II Numero

QUATTRO FREE-PRESS, DEMOCRAZIA E STORTURE Meglio un giornale in più che uno fatto chiudere. Oggi a Gubbio ci sono quattro periodici free-press. Non si può nascondere che l’avvicinarsi delle elezioni possa entrarci qualcosa, ma l’ampliamento dell’offerta informativa è comunque un fatto positivo. Ricordiamo infatti tristemente l’oscurantismo del decennio Goracci, quando l’allora sindaco passava le giornate ad attaccare la libertà di stampa e i giornalisti. E meno male che gli aveva spalancato le porte l’associazione Articolo 21, paladina (sic!) della Costituzione Italiana sulla libertà di pensiero e di espressione. Si è assistito in certi momenti ai tentativi, talvolta riusciti, di far chiudere i giornali e le trasmissioni televisive, dichiarando guerra ai giornalisti non allineati ed esercitando pressioni sugli editori schiaffeggiati. Il vittimismo era poi il modo migliore per camuffare tutto. Ora con quattro free press c’è l’imbarazzo della scelta, osservando - senza offesa per nessuno - che ve ne sono (ancora) di filo-goracciani (anche in tempi di disgrazia), fiancheggiatori di liste civiche e di ex consiglieri comunali pronti a tornare in auge. Tutto ciò è comunque preferibile alla censura. Leggere e informarsi è sempre una buona cosa.

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LA CITTÀ DEI NO

DEPRESSIONE ECONOMICA, ZERO INVESTIMENTI, NUOVE GENERAZIONI COL FUTURO A RISCHIO: GUBBIO INGABBIATA DA VECCHIE IDEOLOGIE, VETI INCROCIATI, INVIDIA SOCIALE. DALLA CROCIATA CONTRO L’INCENERIMENTO DEI RIFIUTI AI PROGETTI IMPRENDITORIALI BOICOTTATI. LA POLITICA CAVALCA E ALIMENTA PAURE BLOCCANDO SVILUPPO E OPPORTUNITÀ OCCUPAZIONALI


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COPERTINA

SENZA INVESTIMENTI NON C’È FUTURO

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È PARTITA LA CORSA ALLE ELEZIONI TRA DIVISIONI, INSULTI E PROMESSE POPULISTE PER CONTRASTARE I PROGETTI IMPRENDITORIALI CHE POSSONO RISOLLEVARE L’ECONOMIA LOCALE. LA SOLITA POLITICA IDEOLOGICA PROMETTE OPERE IRREALIZZABILI E DI PUNTARE SUL TURISMO BEN SAPENDO CHE I SOLDI PUBBLICI NON CI SONO E I PRIVATI SCAPPANO di MASSIMO BOCCUCCI Un saggio amico degli amici ama ripetere spesmio di Perugia (quindi altre risorse econoso: “Gubbio è fondata su tre fattori: gelosia, miche esterne), gridando allo scempio archiinvidia, tramontana”. Sarà per questo che non tettonico senza aver mai detto mezza parola si cava un ragno dal buco? Di certo, sta divensugli scempi quelli veri e macroscopici che tando la Città dei No. Il territorio ha sempre affliggono da anni il centro storico. C’è perfiavuto problemi di arretratezza, perché rimano chi innesca una gazzarra a sulla messa in sto indietro su tanti fronti a cominciare dalla sicurezza di piazza Grande, con il famigerato viabilità, figurarsi adesso al tempo della crisi. muretto, dopo aver taciuto in occasione delC’è un gioco al massacro che intreccia contrapla presentazione ufficiale del progetto con le posizioni e veti, con la classe politica lacerata massime autorità, Soprintendenza compresa. PANORAMA EUGUBINO e sempre pronta a cavalcare umori e malumori Tutti contro tutti, insomma. E in questo sceper posizioni di rendita più personali che a be- Troppe le questioni (ancora) irrisolte nario, abbastanza inquietante, si innesca la neficio della collettività (si guardi qualche politico nostrano corsa elettorale che è lo specchio delle divisioni al punto da capo-popolo che ha smesso di lavorare molto presto e coi viritrovarsi il centrosinistra spaccato in tre (Pd-gruppo Stiratalizi si è assicurato una ricca vecchiaia). ti-gruppo Prc), il centrodestra silente quanto inesistente e Oggi tutto è paralizzato. Ci sono insurrezioni, anche da piccol’incognita grillini. Quali prospettive avrà questa città? Quali li settori della vecchia politica, per mettere all’angolo le due speranza verranno date ai giovani? Stando così le cose, c’è il cementerie agitando il fantasma dell’incenerimento dei ritimore fondato di alimentare il pessimismo cosmico di leofiuti senza preoccuparsi di ragionare sulle soluzioni tecniche pardiana memoria. Si immaginano i programmi elettorali che (chiamando esperti veri per capire) invece che sui pregiudizi verranno avanti: si sentirà parlare di turismo su cui puntare e e i tarli mentali. Non si tiene conto, peraltro, della crisi prodi opere da realizzare. Nessuno però dirà dove, come e quanfonda del settore del cemento e delle costruzioni, tale da metdo prenderà i soldi. Si ascolteranno tanti enunciati di princitere a rischio il futuro non solo delle due aziende leader. pio e promesse elettorali; si leggerà qualche libro dei sogni. C’è l’assalto a contrastare la realizzazione dei centri comNon ci sarà il coraggio di guardare in faccia alla realtà con gli merciali, soprattutto quello di Fontecese, dimenticando che imprenditori in fuga e le risorse economiche interne sempre si tratta di capitali in arrivo da fuori (Coop, Conad, gruppo più scarse, a cominciare dai fondi pubblici e fino al drammaCestaro col marchio Emisfero) per oltre 40 milioni di euro tico bilancio comunale che non può contare neanche sugli incon la prospettiva di nuova occupazione (la storiella che se ne troiti della discarica. Si farà bene a ricordare l’ultimo grande perderebbero altri è il fantasma agitato per spaventare). C’è inganno della politica eugubina chiamato Puc: un fallimento un’insurrezione minoritaria per il progetto di riqualificazione quello di San Pietro, un aborto prematuro quello dell’ex ospedelle Logge dei Tiratori che attiva investimenti e lavoro per dale. Chi abbaia alla luna, aveva osannato quelle prospettive 2,7 milioni di euro, garantiti dalla Fondazione Cassa di Risparmai viste. Serva da lezione.

INCHIESTA TRUST Rinvio a giudizio per tutti i protagonisti

“Processate Goracci”, i PM non hanno dubbi In 22 cartelle sono racchiusi fino a 39 capi d’imputazione per il cosiddetto gruppo Goracci. Si va dall’associazione a delinquere alla concussione, passando per l’occultamento e sparizione delle prove sino ai favori e tornaconti personali passando attraverso la falsificazione di atti e pure la violenza sessuale (nel caso di Goracci). I pubblici ministeri Antonella Duchini e Mario Formisano, che hanno condotto l’inchiesta Trust sui presunti scandali al Comune nel decennio Goracci-Ercoli sfociata negli arresti del 14 febbraio 2012, hanno chiesto a conclusione dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio per l’ex sindaco Orfeo Goracci,

l’ex pro-sindaco Maria Cristina Ercoli e la sorella Nadia Ercoli tenente dei vigili urbani, gli ex assessori Lucio Panfili e Graziano Cappannelli, l’ex presidente del consiglio comunale Antonella Stocchi, l’ex segretario generale del Comune Paolo Cristiano, i funzionari comunali Umberto Baccarini, Lucia Cecili e Marco Ottaviani. L’ex assessore Marino Cernicchi è fuori dalla vicenda dopo aver patteggiato a 16 mesi (pena sospesa) nel maggio scorso. Il 24 e 31 marzo parleranno in tribunale le difese, e il 9 aprile ci saranno le repliche cui seguirà la decisione del Gup Luca Semeraro sul rinvio a giudizio o proscioglimento.

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POLITICA

“SERVONO SOLUZIONI, BASTA PERSONALISMI”

L’EX SINDACO METTE IN GUARDIA: “LA CITTÀ È SEMPRE PIÙ DIVISA. LA LOTTA NON È TRA GLI SCHIERAMENTI MA NEGLI STESSI PARTITI”. SULLA BUFERA GIUDIZIARIA: “AVRÀ IL SUO PESO”. SULLE PROSPETTIVE: “SERVE UN PATTO PER LO SVILUPPO, LA CRESCITA, LA SOLIDARIETÀ”. UN CONSIGLIO A CHI VINCERÀ LE ELEZIONI: “DOVRÀ FARE UNA RICOGNIZIONE SERIA DELLE FINANZE E COINVOLGERE LE FORZE SOCIALI E PRODUTTIVE. IL COMUNE NON DIRIGE MA DEVE PROMUOVERE CIÒ CHE SI PUÒ FARE” di MASSIMO BOCCUCCI

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C’è passato. Ubaldo Corazzi sa come si vincono e anche come si perdono le elezioni. Alla guida della città nel 1997, quando prevalse su Pio Francesco Baldinello, poi nel 2001 uscito sconfitto dal duello rusticano con Orfeo Goracci. Oggi osserva attentamente. Immaginava una città sempre più divisa? “Sì, lo è sempre stata nell’ultimo ventennio. Ma oggi ha un altro tipo di divisione: non più tra uno schieramento e l’altro, ma all’interno dei partiti”.

C’è una crisi dei partiti o è un fatto solo locale? “Le differenze sono tra le forze progressiste e quelle ancorate al passato. Ci sono nello stesso partito innovatori che sono in minoranza e conservatori in maggioranza che però si incrociano in schieramenti diversi”. Quanto incidono i personalismi? “Direi un 30 per cento. Ci sono soggetti che vogliono conservare la gestione del potere e le logiche spartitorie. C’è poi chi si richiama a principi di maggiore trasparenza. Il quadro è frastagliato. In tutto questo manca il confronto sui contenuti. Si dovrebbe parlare di cosa fare e invece qui si ragiona solo in base alle persone”.

Ma questa città ha un male oscuro oppure è la politica che è malridotta? “È dalla fine dell’èra Barboni, dal 1997, che nei partiti c’è stata una forte tensione personalistica. Me l’hanno tirata anche a me dall’interno. Con l’elezione diretta dei sindaci è avvenuto quanto succede con il Capodieci: prima non lo voleva fare nessuno, poi è cresciuto il protagonismo e il peso è diventato eccessivo. La lotta è tra le cordate più che sulle idee. Dal 1993 in avanti si sono poi visti tanti cambi di partito come fenomeno degenerativo e di trasmigrazione permanente di alcuni personaggi in transito da una lista a un’altra. Ciò dimostra che i valori e le idee vengono dopo, così prevalgono gli opportunismi e i tornaconto personali”. Cosa dobbiamo aspettarci dalla campagna elettorale? “Mi auguro che metta in evidenza finalmente quello che le coalizioni vogliono fare di concreto. Per esempio, il turismo è il nostro petrolio ma non basta parlarne: vorrei vedere le

azioni. Spesso si resta in superficie, senza soluzioni pratiche. Spero che non ci siano colpi bassi”. È più singolare il centrosinistra spaccato in tre o il centrodestra che non mostra segni di vita? “Il centrosinistra è spaccato da tanto tempo. Mai c’è stata una sinistra unita perché ci sono forze che concepiscono la politica e i programmi in modo troppo distante. Il centrodestra ha avuto gestione familiare ed è completamente assente”.

La bufera giudiziaria inciderà in qualche modo nel futuro della città? “Io ho avuto l’esperienza diretta di un avviso di garanzia, e qualcuno insinuava chissà che cosa. Non devono esserci speculazioni. Il caso scoppiato in questi due anni è serio, ci ha portato all’attenzione nazionale destando scalpore. Avrà il suo peso. Auguro agli imputati di dimostrare la propria innocenza”.

Palazzari candidato dal Pd e Stirati uomo del Pd: chiamarlo duello non è un pò strano? “È una contraddizione. Sarà un confronto duro perchè elezione diretta inasprisce i toni, anche se loro due sono persone civili e di qualità”.

Dei litigi nel Pd rischiano di approfittare i grillini e la sinistra alternativa? “Ho visto il programma del Movimento 5 Stelle: non costruisce qualcosa, è solo un elenco di grandi opbiettivi. Un programma perché sia tale deve contenere le cose da fare per raggiungere gli obiettivi. La sinistra alternativa invece gioca tutto sulla nostalgia difensiva”. Cosa serve a Gubbio nel tempo della crisi? “Il Comune deve promuovere ciò che può fare e unire le forze in un patto per la crescita, lo sviluppo, la solidarietà. La solidarietà si crea se c’è ricchezza. L’amministrazione comunale non dirige, ma deve dire cosa può realisticamente fare. Il sindaco è chiamato a una seria ricognizione sulle finanze locali, coinvolgendo le forze sociali e produttive. Si deve partire da quello che c’è, senza illudere”.


RIFONDAZIONE COMUNISTA Prima intervista del ventenne nuovo segretario

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Casagrande scommette: “Noi siamo il cambiamento”

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IL CIRCOLO LENIN SUONA LA CARICA. NON PARLA DELLA BUFERA GIUDIZIARIA. “LA NOSTRA COALIZIONE NON RIPROPONE QUALCOSA DI VECCHIO. SI DEVE LAVORARE SU POCHI TEMI STRATEGICI PER RIPARTIRE: TURISMO, CENTRO STORICO, CULTURA, AMBIENTE”. SUL PD: “È DIVISO, MEGLIO PER NOI”. NON TEME I GRILLINI: “ALLE AMMINISTRATIVE È TUTTO DIVERSO” Parte dall’anagrafe la rifondazione di Rifondazione Comunista: Luca Casagrande ha vent’anni e ha preso in mano il vecchio circolo Lenin. Non parla dell’inchiesta Trust che ha decapitato mezza classe dirigente del partito, lasciando però agguerriti i fedelissimi dell’ex sindaco Orfeo Goracci che tra un mese o giù di lì sapra se (con altri nove) verrà rinviato a giudizio o meno sui presunti scandali al Comune nel suo decennio. Preferisce parlare della nuova battaglia politica che mette assieme Rifondazione e Gubbio Libera, ovvero il cartello elettorale che unisce Idv, Verdi, Sinistra Anticapitalista e i fuorisciti di Sel.

“Ci vediamo un’opportunità interessante per noi. Il Pd spaccato sul candidato è positivo per tutti. Ciò che dagli avversari non trapela è il programma per dare nuova linfa alla città. Pensiamo alla nostra coalizione e iI problemi degli altri non ci toccano. Lavoriamo esclusivamente per il bene di Gubbio”.

Quanto temete l’onda lunga dei grillini? “Il successo nazionale del Movimento 5 Stelle va preso con le molle perché alle amministrative è Luca Casagrande tutto diverso. Specie a Gubbio. Gli eugubini guardano le persone e la loro caratura, perciò il nostro partito ha sempre riscosso tanti consensi. In più ci vuole l’esperienza amPerché ha deciso di mettersi in gioco guidando Rifondaministrativa che noi abbiamo”. zione Comunista nella bufera giudiziaria? “Ringrazio il direttivo per avermi nominato segretario di uno Come immagina la città del futuro? dei circoli più importanti d’Italia. E’ un impegno che svolgo con “Dopo tre anni di pessima amministrazione, nei quali la città è spirito di sacrificio, mosso da una grande passione trasmessa stata fatta preda dei più ricchi e si sono fatti passi indietro in sin da piccolo e che devo a mio zio. Sono a disposizione di tutti, ambito ambientale, sociale, culturale, economico, c’è bisogno specialmente dei giovani troppo trascurati in questi anni”. di un cambiamento radicale: noi siamo il cambiamento. Si deve lavorare su pochi temi strategici per ripartire: turismo, centro La coalizione Rifondazione Comunista e Gubbio Libera storico, cultura, ambiente. In questi campi si devono creare è la riproposizione della vecchia Sinistra Alternativa di nuovi posti di lavoro. I cittadini devono riprendersi la città. Da Orfeo Goracci? qui il nome della lista civica Gubbio Libera: una città che tor“Non è la riproposizione di qualcosa di vecchio. E’ l’insieme di ni ad essere libera dai poteri forti, libera di poter decidere il tutte le forze progressiste della città che hanno deciso di metproprio futuro, libera di avere voce in capitolo sulle questioni tere in gioco le proprie idee e le proprie persone per il bene delicate, come l’incenerimento dei rifiuti. Infine, non per imdella città”. portanza, la questione giovanile. I giovani sono stati troppo trascurati dalle amministrazioni. Per questo abbiamo preparaLa sinistra eugubina stavolta è divisa in tre: è lo specto un programma specifico per incentivare la partecipazione M.Boc. chio della città o un effetto della crisi dei partiti? giovanile”.

DIVISIONI Si registrano due correnti di pensiero all’interno del partito. Alleanze da vagliare

PSI, il balletto delle firme e delle liste Basta guardare alle beghe eugubine nel Psi per approfondire le ragioni per cui i partiti tradizionali, della Prima Repubblica e oltre, sono ridotti ai minimi storici di gradimento e fiducia, tra il crollo di voti e la fuga dalle urne. I socialisti ondeggiano tra una fronda e l’altra. Fonti interne alla corrente di minoranza Azione Socialista avevano annunciato il ricorso a una raccolta di firme per riaprire la trattativa con il Pd, dopo che la segreteria guidata da Francesco Pierotti aveva sottoscritto un’intesa col Pd per poi cambiare rotta entrando nella coalizione “Stirati Sindaco”. La stessa fonte interna di Azione Socialista aveva prospettato una lista civica alleata del Pd al fianco di Palazzari. Ma dalla stessa Azione Socialista - che si firma genericamente senza rendere pubblici i componenti - è poi arrivata a sorpresa una smentita sulla raccolta di firme e un’eventuale lista civica. Azione Socialista tiene una posizione sospesa, aspettando di decidere con chi schierarsi tra Stirati e Palazzari. “Non abbia-

mo ancora preso, a differenza della corrente maggioritaria del nostro partito - ha scritto Azione Socialista -, una posizione netta e chiara a sostegno di questo o quel candidato. Finora nessuno dei due ha detto cosa intende fare per la città”. Dall’interno di Azione Socialista ci sono dunque distinguo e posizioni antitetiche che cambiano di giorno in giorno, nel timore probabilmente delle ripercussioni perugine. Non è un mistero che i non allineati al partito potrebbero essere estromessi dai vertici regionali del Psi, che in Regione e Provincia governano col Pd mentre a Gubbio hanno fatto scelte alternative dopo l’esperienza condivisa al governo della città nel trascorso biennio. È una questione di strategie e posizioni di rendita a cui il Psi è tradizionalmente molto attento, al di là di programmi e contenuti. Una poltrona val bene una smentita.

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VERSO LE ELEZIONI Le manovre in vista delle amministrative di fine maggio

Tutto il groviglio delle liste LA CORSA A PALAZZO PRETORIO SI PROFILA COME UN’AMMUCCHIATA SENZA PRECEDENTI. GUBBIO LIBERA È L’ULTIMA ARRIVATA: RACCOGLIE IDV, VERDI, SINISTRA ANTICAPITALISTA E I FUORIUSCITI DI SEL, TUTTI ASSIEME ALLEATI CON RIFONDAZIONE COMUNISTA. I GRILLINI PUNTANO AD APPROFITTARE DELLA CONFUSIONE E DELLE SPACCATURE NEI VECCHI PARTITI di MASSIMO BOCCUCCI

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Se uno cerca la forma e la sostanza Gubbio Libera. Il candidato a sindaco nella corsa elettorale di maggio, è è Pavilio Lupini che ha lasciato Sel. chiamato a uno sforzo immane. Mai Ha avuto la strada spianata, domec’è stata così tanta confusione, mai nica scorsa all’assemblea all’hotel tante spaccature nei partiti. Goracci Beniamino Ubaldi, dopo il ritiro del ha costruito sulle divisioni il suo deconsigliere provinciale Luca Baldelli cennio, finito malissimo. Ma adesso (si candiderà in lista) e del vicepresi sta superando la misura. Il Pd per sidente della Provincia Aviano Rossi ora è solo e fa quadrato su Ennio (Idv). Per Lupini è un ritorno sulla Palazzari. Psi e Sel hanno scena: è stato assessore Ennio Palazzari Pavilio Lupini deciso di sostenere Filipdi Corazzi e di Goracci, è po Mario Stirati candidato da una minoranza del Pd stato consigliere regionale col Prc passando poi in e da liste civiche. Nella bolgia ci sono due persone Sel. All’assemblea non è passata inosservata la preperbene, molto apprezzate, che hanno una storia senza di Goracci, il quale gioca questa partita con trasparente e sono uomini di successo nelle rispetl’unico obiettivo di contrastare in tutti i modi il Pd. tive vocazioni (Palazzari imprenditore-manager, StiGRILLINI D’ASSALTO Con il centrosinistra spacrati professore di lingue antiche). La battaglia non è cato in tre, in mezzo alle correnti e alle nostalgie, e tanto tra loro, ma si consuma tutt’attorno. il centrodestra silente-assente, provano a farsi larTORNA LUPINI Destino strano quello di Rifondago i grillini, che sono già in campagna elettorale col Filippo Mario Stirati zione Comunista: i vertici perugini hanno benedetto candidato a sindaco Rodolfo Rughi. Il Movimento il circolo Lenin dopo la bufera giudiziaria e la presa di distanza. 5 Stelle va all’attacco, ricordando il dal commissariamento del Quella “scomunica” provocò la reazione risentita dei goracciaComune e l’inchiesta Trust. “L’ennesima commedia all’italiana ni, che ora invece ritrovano il simbolo e lo spirito per correre - è scritto in una nota - fa capolino in città. La trama è ricca di di nuovo. Il Prc di largo Domeniconi, con il ventenne Luca Caintrighi e colpi di scena. È pressoché impossibile capire come sagrande segretario, ha fatto un patto con Idv, Verdi, Sinistra e con quali protagonisti si presenteranno i vecchi partiti, quali Anticapitalista e i fuoriusciti da Sel che formano la lista civica saranno le alleanze e soprattutto i programmi”.


Rodolfo Rughi si presenta “Ecco cosa intendo fare”

Chi è RODOLFO RUGHI, perchè ha voluto accettare questa sfida?

Ho 48 anni, sono laureato in ingegneria elettronica e dottore di ricerca, ho lavorato all’Enea di Roma e dal 1997 sono tornato a Gubbio per lavorare in un’azienda di informatica insieme a 3 amici. Nel 2008 ho fondato un’azienda di telecomunicazioni che oggi è diventata una delle maggiori protagoniste nel centro Italia. Queste aziende riescono a dare lavoro a circa 30 persone che, tra mille difficoltà, rappresentano oggi un patrimonio umano importante per il nostro territorio. Lavoro spesso con molti comuni in diverse parti d’Italia, contribuendo a creare i loro controlli di gestione. Ciò mi porta sovente in giro e mi fa conoscere realtà diverse: molte che funzionano ed altre che cadono a pezzi. Sostenuto da tutti quelli che lavorano con me, dalla mia famiglia e dalle centinaia di attivisti del Movimento 5 Stelle di Gubbio ho deciso, con piacere, di vivere questa sfida in maniera piena e senza compromessi. Credo che il cambiamento debba necessariamente interessare tutti, anche se è vero che alcuni ne sentono il bisogno prima di altri. E nel caso del Comune di Gubbio può passare solo attraverso un ricambio totale della classe politica. Questa è la mia vera sfida: ribaltare il comune e metterlo per il verso giusto, fare della partecipazione la vera rivoluzione culturale. Ne abbiamo urgente bisogno.

Nella domanda c’è anche la risposta. Quello che sta succedendo a Gubbio è una conferma di quanto andiamo dicendo: i partiti non sono strutturalmente in grado di cambiare se stessi perché ogni cosa che fanno deve innanzitutto garantire ciò che già esiste. E questo non consente loro né di cambiare, né di innovare. A Gubbio il nostro Movimento, per dare un segno di cambiamento tangibile, ha scelto di non candidare alcuno che fosse appartenuto alla vecchia politica. Non che aver fatto politica sia per forza un demerito, è solo che arrivati a questo punto di confusione totale bisogna cercare di essere chiari con i cittadini, sacrificando pure ottimi candidati.

Quali sono le priorità del programma? E come s’intenderà portarle avanti nei primi giorni dell’eventuale mandato amministrativo?

Per prima cosa effettueremo un’analisi approfondita delle cose che oggi è difficile capire dagli atti pubblici esistenti. Vogliamo entrare nel dettaglio di tutte le questioni “poco chiare” del comune: come vengono spesi i soldi del bilancio, i Puc (ex ospedale e parcheggio San Pietro), gli atti amministrativi più importanti. I primi giorni vogliamo aprire tutti i cassetti, parlare con i dirigenti, con gli uffici. Faremo certificare il bilancio. La nostra prima azione sarà quella di resettare il nostro comune e rendere pubblico tutto questo. La trasparenza e l’informazione ai cittadini sarà poi una costante della nostra azione. La priorità è una sola: il lavoro. Da perseguire con 5 linee di azione: riorganizzazione dell’amministrazione comunale attorno allo sportello unico del cittadino e delle attività produttive, revisione completa del bilancio comunale e istituzione di un controllo di gestione, trasparenza totale di tutti gli atti del comune e creazione di strumenti di partecipazione diretta, creazione di una struttura per far nascere e crescere le imprese e reperire finanziamenti, attenzione maniacale alla salvaguardia del nostro territorio con uno studio puntuale del suo stato e della salute dei cittadini.

Perché oggi un cittadino dovrebbe credere nel progetto M5S?

Perché il nostro progetto contiene un’innovazione fondamentale: faremo in modo che i cittadini avranno un controllo costante sul nostro operato mediante strumenti di partecipazione diretta. Perché gli assessori saranno scelti solo in base alle competenze e

In che modo i cittadini verrebbero coinvolti nelle decisioni?

Molta gente chiede di sapere le cose. Nessuno sa come è fatto il bilancio comunale, nessuno sa come vengono prese le decisioni, nessuno sa che fine hanno fatto certi progetti (Puc, don Matteo, centri commerciali). Molta gente chiede di avere la possibilità di essere partecipe sia delle informazioni sia delle decisioni. Raggiungere tale coinvolgimento sarà l’impronta più profonda che vogliamo lasciare nei 5 anni di governo. Vogliamo istituire il referendum propositivo mediante il quale i cittadini, raccogliendo le firme e poi votando, saranno in grado di determinare le decisioni del Consiglio.

Perché un cittadino NON dovrebbe farsi condizionare dalle vicende nazionali che attualmente interessano il Movimento?

Il cittadino DEVE farsi condizionare molto da ciò che succede a livello nazionale. Deve essere curioso e capire cosa sta succedendo. Il Movimento 5 Stelle sta subendo la più grande campagna diffamatoria mai vista verso un soggetto politico. Siamo considerati ridicoli e pericolosi per aver restituito i soldi pubblici. Demagogici per accettare solo metà dello stipendio e devolvere la parte restante alle piccole imprese. Eversivi perché non vogliamo regalare i soldi alle banche dei grandi partiti. Ingenui perché presenti costantemente in parlamento, tanto da approfondire tutte le leggi e le discussioni. Siamo considerati i bastian contrari, quelli che dicono sempre di no, perché abbiamo presentato più disegni di legge di tutti e abbiamo votato più provvedimenti insieme al PD. La questione delle espulsione “non democratiche” poi è una vera assurdità: noi tutti iscritti abbiamo potuto votare, negli altri partiti decide la segreteria. Dobbiamo farci condizionare dalle vicende nazionali. Dai fatti però, non dalle chiacchiere.

Qual’è il punto di vista su alcuni dei temi più caldi della discussione locale, vedi Logge dei Tiratori e inceneritore?

Noi non siamo né di destra né di sinistra. Non abbiamo un approccio ideologico alle scelte. Abbiamo dei valori di base molto forti: il territorio deve essere salvaguardato per noi e per i nostri figli; le scelte sulla cosa pubblica devono salvaguardare l’interesse pubblico e consentire al privato di perseguire i suoi obiettivi. Sulle Logge siamo già stati chiari: un intervento così impattante avrebbe dovuto ricercare una maggiore partecipazione dei cittadini. Presteremo la massima attenzione all’effetto che potranno avere i vetri, che chiederemo di rimuovere se si dimostrassero avere un impatto eccessivo (cosa già prevista dal progetto). Ma a nostro avviso in città ci sono altri interventi ben più discutibili: la parte superiore del parcheggio di San Pietro e il video-wall di piazza 40 Martiri. Riguardo l’incenerimento (tutti gli incenerimenti) siamo assolutamente contrari e li combatteremo con tutte le nostre forze. È una metodologia che appartiene al medioevo della gestione dei rifiuti e in un territorio come il nostro sarebbe un ulteriore ostacolo al rilancio turistico, dove sta già diventando complicato chiedere la certificazione biologica per l’eccessiva presenza di inquinanti nei suoli. Tra l’altro diminuendo i rifiuti prodotti e differenziando al massimo, in discarica si conferirebbe una quantità di rifiuti inferiore a quella prodotta dall’incenerimento dei css.

Le elezioni sono vicine, il centro sinistra si presenta diviso, quali sono le vostre sensazioni?

Abbiamo la sensazione di un cambiamento che sta arrivando. La parola d’ordine degli oltre 700 cittadini che abbiamo intervistato è stata questa: cambiamento. Nessuno ci ha chiesto di chiudere le buche (anche se è un problema reale!): ci hanno chiesto un cambiamento e di impegnarci per il lavoro. Noi ci siamo impegnati ad impersonare il cambiamento completo, vogliamo che Gubbio torni a rivedere... le Stelle!

SPAZIO AUTOGESTITO

A distanza di un anno dall’infelice chiusura del mandato da Sindaco di Guerrini le facce della politica eugubina, specie all’interno della vecchia maggioranza, in buona misura sono sempre le stesse: come va letto questo segnale?

separeremo nettamente la funzione politica del consiglio da quella amministrativa della giunta. Perchè nel nostro codice etico sta scritto che chi crea danni va a casa, senza possibilità di tornare o riproporsi in alcun modo. Perché pur potendo dialogare con i parlamentari nazionali (che sono già venuti 5 volte a Gubbio nelle occasioni di costruzione del programma), e presto a quelli europei e regionali, non dobbiamo obbedire a nessuno e non abbiamo debiti politici da saldare. Non alleandoci con nessuno, i cittadini potranno finalmente attribuire una responsabilità chiara a qualcuno e noi saremo liberi di collaborare con tutti su progetti condivisi.


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15 SPECIALE MOTORI

BRUNETTI RILANCIA: “LE NUOVE SFIDE DEL CECA”

IL CONSIGLIO DEL COMITATO EUGUBINO CORSE AUTOMOBILISTICHE HA RINNOVATO LE CARICHE IL PRESIDENTE GUARDA AVANTI IN VISTA DELL’EDIZIONE 2014 DEL TROFEO LUIGI FAGIOLI: “LA CRISI RESTA IL VERO NEMICO DA ABBATTERE, MA NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ CERCHEREMO DI OFFRIRE ANCORA UNA VOLTA UN BELLO SPETTACOLO”. APPUNTAMENTO IL 23-24 AGOSTO di ROBERTO BARBACCI

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La stagione dei motori è pronta al decollo. Anche a Gubbio, dove il clou è atteso nella seconda metà di agosto quando il Trofeo Luigi Fagioli taglierà il traguardo delle 49 edizioni. Ne manca una soltanto per le nozze d’argento, e per l’occasione il Comitato Eugubino Corse Automobilistiche ha rinnovato le cariche, confermando Andrea Brunetti sostanzialmente i volti che ne hanno contraddistinto l’ultimo periodo di vita. Resta in carica sulla poltrona presidenziale Andrea Brunetti, consapevole che la sfida più grande non si correrà in pista (come da tradizione), ma contro il deperimento continuo di risorse che in un settore come quello automobilistico oggi fa sentire tutta la sua morsa. “Purtroppo la situazione di crisi generale intacca profondamente il nostro mondo e in particolar modo l’allestimento della nostra gara. Quest’anno però almeno il calendario e il regolamento del campionato ci daranno una mano: il trofeo è in programma il 23-24 agosto, a distanza di due settimane dalla tappa precedente e a distanza di altre due settimane da quella successiva. E la mancanza di gare concomitanti per l’Europeo ci favorisce ulteriormente. Se penso che lo scorso anno, in un contesto totalmente differente e con la maggior parte dei piloti del Sud esclusi dai punteggi della gara (nella ripartizione dei gironi Nord-Sud la tappa eugubina venne inserita nel raggruppamento Nord), siamo comunque riusciti a portare 180 auto, beh, l’auspicio è che ad agosto si torni decisamente sopra le 200 vetture. E considerando il momento di forte ristrettezza economica per noi tutto ciò rappresenterebbe una grossa boccata d’ossigeno”.

I propositi di addio di Brunetti dalla carica di presidente del CECA, manifestati dopo l’ultima edizione del Fagioli, sono rientrati una volta che ci si è ritrovati attorno a un tavolo. “Ho capito quanto fosse di fondamentale importanza dare una continuità al nostro percorso, specie in un momento così delicato. La passione e la voglia di fare non è mai venuta meno, il consiglio lavora in armonia e con grande partecipazione da parte di tutti. Ora però ci attendiamo risposte dall’esterno, perché con le sole nostre forze è dura andare avanti”. Non a caso è stato chiesto un impegno maggiore all’ACI Umbria, con Ruggero Campi che ha già risposto all’invito. “La cosa positiva - riprende Brunetti - deriva dal fatto che da fuori in tanti hanno riconosciuto alla gara eugubina uno status di evento non solo locale, ma anche regionale, come ribadito di recente dall’Assessore Paparelli. L’ACI s’è sempre mostrata disponibile nei nostri confronti e credo che questa rinnovata collaborazione potrà portare ulteriore linfa. Poi è chiaro che attendiamo un confronto anche con le amministrazioni locali, in attesa di sapere chi sarà il nostro interlocutore dopo la tornata elettorale, che pure hanno sempre mantenuto gli impegni. La nostra forza passa inoltre per le associazioni di categoria: Gubbiofacentro, Confcommercio, Rotary, Confesercenti e via dicendo, tutte realtà che hanno capito l’importanza dell’evento e le sue ricadute per la città. Disse bene Giampiero Bedini, ancora oggi stimato giornalista, quando in relazione ai disagi per parte della popolazione che si registrano durante il week-end di gara affermò che “pochi disagi portano tanti benefici”. È una definizione che trovo molto pertinente”.

L’APPUNTAMENTO Torna la giornata di test lungo il percorso Scheggia-Madonna della Cima

Domenica 6 aprile c’è il Master Driver La primavera alle porte è il segnale che i motori stanno per tornate a far sentire il loro rumore. E un prologo bello e buono a Gubbio è in programma domenica 6 aprile, quando la Scuderia FM Racing Team Gubbio riproporrà la seconda edizione del Master Driver, “La domenica del Pilota”, una giornata di test su un tracciato in salita che vedrà coinvolti numerosi piloti locali e non IL PODIO Urbani secondo a Magione

solo. Il tracciato utilizzato è quello che da Scheggia sale fino alla Madonna della Cima, vale a dire il versante opposto del percorso tradizionale del Trofeo Luigi Fagioli. Intanto la stagione delle corse s’è aperta con la prima tappa delle Individual Series sul circuito di Magione, che ha visto il secondo posto assoluto del veterano eugubino Gianni Urbani, piazzatosi alle spalle del solo Adolfo Bottura (entrambi sono portacolori della Scuderia Speed Motor). Periodo di test e prime gare anche per la Scuderia Città di Gubbio del presidente Pierluigi Calzuola.


MOTOCICLISMO Incoraggianti i primi test a Magione per il centauro eugubino

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Cipiciani alza l’asticella: “Voglio una stagione al massimo” Esperienza ormai ne ha da vendere. E l’ennesima stagione tricolore alle porte per Lorenzo Cipiciani rappresenta l’ennesimo esame di maturità. Ha sfiorato un titolo tricolore nel 2010, ha sempre combattuto con ardore anche quando gli avversari (vedi la stagione scorsa in Supersport) avevano mezzi tecnici e budget superiori, non s’è mai perso d’animo nemmeno nei momenti più bui, facendo leva su quella insana passione che sin dalla più tenera età lo ha rapito al punto da farne quasi una ragione di vita. Anche per questo alla vigilia della stagione 2014 il centauro eugubino ha voglia di riaprire il gas senza ansie né timori, benché il momento è delicato per tutti. “La crisi purtroppo nel nostro settore sta mordendo il freno a tutti”, ammette. “Rispetto al 2013 il budget, almeno per ora, è quasi dimezzato, e anche se ho deciso di cambiare categoria le spese resteranno praticamente le stesse di sempre”. Resta sempre nelle 600, Cipiciani, ma la sua Honda CBR quest’anno gareggerà nel campionato Bridgestone Supersport. “Cosa cambia? Dovrò imparare a fare i conto con un po’ più di elettronica sulla moto, ma nel complesso le abitudini resteranno inalterate. L’auspicio è di partire subito forte già dalla prima gara, in programma a Misano il 13 aprile”. Puntare subito al bersaglio grosso per attrarre nuovi fondi e per convincere

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anche i suoi concittadini che nelle corse non esistono solo le quattro ruote. “So di essere quasi l’eccezione che conferma la regola, ma Gubbio è patria di tanti piloti automobilistici e noi motociclisti viviamo un po’ nell’ombra. Eppure all’esterno ho ricevuto tanti attestati di stima, anche perché i campionati ai quali ho partecipato hanno sempre avuto una certa visibilità. Quest’anno parto con l’obiettivo di lottare per il vertice, anche perché confrontando i miei tempi 2013 nella Stock con quelli delle Supersport in 3 gare su 5 sarei addirittura partito in pole. Questo dato mi infonde fiducia e mi spinge a pensare di poter competere davvero con i migliori”. Seguito sempre dalla LCT Corse e dai fidati meccanici Alviero Billi e Luca Cova, Cipiciani ha voglia di stupire. Senza riporre i sogni nel cassetto: “Avrei ancora una proposta sul tavolo per correre l’Europeo CIV, ma servirebbe qualche finanziamento maggiore… e purtroppo per lo stesso motivo ho rinunciato all’idea di andare a correre in Spagna, dove i costi sono molto inferiori, ma per chi viene dall’estero è la logistica ad essere fuori budget. Vediamo, non voglio rinunciare a nulla a priori, ma intanto penso solo ad andare forte”. E a guardare i tempi dei test di Magione di domenica scorsa c’è solo da pensare positivo. “Sono andato forte, è vero. Ma R.Bar. conterà spingere ad aprile...”

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15 SPECIALE MOTORI

FORMULA UNO, ANNO ZERO 15 GIORNI PROPONE AI SUOI LETTORI UNA DETTAGLIATA GUIDA CON TUTTI I SEGRETI DELL’EDIZIONE 2014 DEL CAMPIONATO MONDIALE DI FORMULA UNO. DISPONIBILE A PARTIRE DA MERCOLEDÌ 12 MARZO SULLA PAGINA FACEBOOK DEL QUINDICINALE

Sedetevi comodi sul posto di guida, allacciatevi le cinture ed accendete i motori. Perché un’altra stagione di Formula Uno è pronto ad aprire i battenti, e mai come quest’anno incognite e sorprese sono destinate a sconvolgere le abitudini che hanno accompagnato i tanti appassionati nell’ultimo quadriennio. Sponsor, TV, costruttori, la stessa Federazione Internazionale non hanno avuto dubbi quando ci si è seduti attorno a un tavolo per riscrivere le regole del gioco. C’era un unico obiettivo da raggiungere: favorire il ritorno a una competizione più “equilibrata”, possibile solo “tarpando le ali” alla vettura che più di ogni altra negli ultimi 4 anni l’ha fatta da padrona. Che ci siano riusciti o no è ancora presto per dirlo, ma certo alla

vigilia della partenza del mondiale 2014 (come da tradizione è la tappa australiana di Melbourne ad aprire i battenti) le difficoltà di casa Red Bull sono apparse lampanti e tali da far presupporre che il dominio della “bevanda energetica” sia destinato a imboccare il viale del tramonto. Ci sperano i tifosi della Ferrari, allo stesso modo li seguono a ruota quelli della Mercedes che nei test invernali ha dato la sensazione di essere davanti a tutti. 15Giorni vi regala una guida completa con curiosità, novità tecniche e tutto il calendario del mondiale alle porte. Uno speciale a cura di Roberto Barbacci e dell’esperto Graziano Capannelli, disponibile e scaricabile alla pagina Facebook.

LE SCUDERIE PIÙ ATTESE RED BULL

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Ricciardo

MERCEDES di fronte Edilizia Procacci

Hamilton

Rosberg

FERRARI

Alonso

Raikkonen

McLAREN

Button

Magnussen

WILLIAMS

Massa

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Bottas

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IL CASO NIV Novità sul caso che riguarda tre ex consulenti comunali

Cause perse dal Comune, Corte dei Conti in agguato

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LA STORIA DI ALFREDO MARIA BROFFERIO, PASQUALE RICCARDO FORNAIA E ALDO SARTORI DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI COMUNALI. LA GIUNTA ERCOLI SI RIFIUTÒ DI PAGARE LE PARCELLE E IL GIUDICE DI PACE HA DATO RAGIONE AI TRE CONSULENTI CONDANNANDO IL COMUNE AGLI INTERESSI E LE SPESE LEGALI. LA MAGISTRATURA CONTABILE POTREBBE VERIFICARE EVENTUALI RESPONSABILITÀ Chi paga gli interessi e le spese legali di un contenzioso legale tra il Comune (condannato) e tre consulenti ai quali non si volevano pagare le parcelle? La delibera del commissario straordinario Maria Luisa D’Alessandro sul caso di Alfredo Maria Brofferio, Pasquale Riccardo Fornaia e Aldo Sartori, riconosce un debito fuori bilancio per coprire appunto i costi. La Corte dei Conti potrebbe verificare l’intera vicenda e le eventuali responsabilità. Di sicuro c’è che il Comune ha perso la causa contro gli ex consulenti del Nucleo indipendente di valutazione dei dirigenti comunali (Niv), ai quali non aveva corrisposto le spettanze economiche previste. Di certo c’è anche che il Comune deve accollarsi anche gli interessi e le spese legali. Il giudice di pace Antonio Smacchi ha dato ragione ai tre consulenti eugubini che rivendicavano le spettanze economiche maturate. La vicenda risale al 2010 quando l’allora sindaco Maria Cristina Ercoli decise di bloccare i pagamenti dei tre incaricati, a suo tempo nominati dal predecessore Orfeo Goracci. Il giudice di pace ha deciso (la sentenza risale al 2 ottobre 2013) che debbano essere corrisposti 2.250 euro a testa per le competenze, oltre agli interessi e le spese legali. L’importo complessivo per ciascuno ammonta a

3.805,06 euro, a cui va aggiornata la quota degli interessi. Il Comune, difeso dall’avvocato Claudio Rosimini dell’ufficio legale interno dell’ente, ha accettato la sentenza e ha rinunciato a portare avanti il contenzioso in altre sedi. C’è un altro capitolo aperto in questa storia, visto che sono in ballo sono altre pendenze riferite al 2009. In questo caso il contenzioso legale è sospeso, poiché il commissario D’Alessandro ha riconosciuto il diritto economico maturato da Brofferio, Fornaia e Sartori. La delibera del commissario comunale legata alla sentenza del giudice di pace è stata come da prassi trasmessa alla Procura regionale presso la Corte dei Conti di Perugia, che a questo punto potrà ricostruire l’intera vicenda e valutare se gli amministratori e i dirigenti coinvolti hanno arrecato un danno erariale avviando un contenzioso legale praticamente perso in partenza. I tormentati rapporti tra le Giunte Goracci ed Ercoli figurano nell’inchiesta Trust sui presunti scandali al Comune nel decennio 2001-2011: Brofferio, Fornaia e Sartori hanno accusato Goracci prima ed Ercoli poi di pesanti ingerenze nella valutazione dei dirigenti da cui derivava la ripartizione dei fondi incentivanti. M.Boc.

Alfredo Maria Brofferio

Pasquale Fornaia

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Aldo Sartori


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LA ROCCA

a cura di LUIGI GIRLANDA

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Papa Bergoglio condanna la teoria della liberazione

La teologia della liberazione è incompatibile con la dottrina cattolica. Se ne facciano una ragione i tanti seguaci che, anche a Gubbio, hanno sempre mostrato apprezzamento per questa lettura fuorviante della fede della Chiesa. Le ultime dichiarazioni di Ratzinger e Bergoglio non lasciano adito a interpretazioni. In realtà non c’era particolare bisogno di ulteriori chiarimenti, essendo sempre stata netta la posizione della Chiesa nei confronti della prospettiva teologica elaborata in America Latina alla fine degli anni Sessanta, da alcuni pseudo teologi come Gustavo Gutiérrez, Hélder Câmara e Leonardo Boff. È noto che molti cattolici adulti, ancor prima della morte di Giovanni Paolo II, auspicavano l’elezione di un papa latinoamericano, nell’illusoria speranza di veder accolta, ai vertici della Chiesa, la “loro” teologia della liberazione. Con l’elezione di Bergoglio, molti si sono illusi che il sogno si sarebbe avverato. Ma non è stato così, né potrà mai esserlo, visto che il magistero autentico della Chiesa ha sempre condannato con vigore le idee della teologia della liberazione, a cominciare dall’assunzione della filosofia marxista per interpretare i fenomeni storico sociali e trovare soluzioni politiche e pratiche per rispondere alle istanze di “liberazione” dei poveri (da qui, in fondo, il nome di questa prospettiva teologica). “Il Vangelo si invera in Marx”, recita infatti uno dei tanti farneticanti slogan della teologia della liberazione, proprio per intendere che la “liberazione evangelica” diventa vera grazie alla categorie economiche e politiche elaborate dal marxismo. Proprio in questi giorni però il papa emerito, Joseph Ratzinger, ha ricordato in una corposa intervista l’iter che ha portato alla condanna, da parte di Giovanni Paolo II, di

questa teologia sbagliata. La prima grande sfida che affrontò insieme a Wojtyla, ricorda Ratzinger, fu la teologia della liberazione che si stava diffondendo in America Latina: “L’opinione comune era che si trattasse di un sostegno ai poveri, ma era un errore. A una simile falsificazione della fede cristiana bisogna opporsi anche proprio per amore dei poveri e a pro del servizio che va reso loro”. Il problema fondamentale rimane sempre quello della commistione indebita tra cattolicesimo e marxismo. Una dottrina, quest’ultima, sempre condannata dalla Chiesa in quanto incompatibile con l’autentico spirito evangelico e con la fede cattolica. Anche papa Francesco, nella recente intervista al Corriere della Sera, lo afferma senza possibilità di equivoco. Al giornalista che ricorda alcune false accuse di vicinanza del Papa al marxismo, Bergoglio risponde lapidario: “Non ho mai condiviso l’ideologia marxista, perché non è vera”. Di fatto, inoltre, Bergoglio fu tra i più fieri oppositori, proprio nell’America Latina da cui proviene, della teologia della liberazione. Anche in anni recenti – ad esempio nell’interrogatorio cui fu sottoposto dalla magistratura argentina l’8 novembre 2010, integralmente pubblicato in questi giorni nel libro “La lista di Bergoglio” – l’allora arcivescovo di Buenos Aires non ha mancato di criticare nella teologia della liberazione “l’uso di una ermeneutica marxista”. Nessuna commistione quindi tra Vangelo e marxismo. La Chiesa lo dice da sempre. Speriamo che i “cattolici adulti”, molto presenti anche a Gubbio, che hanno scoperto il marxismo con un entusiasmo pari al ritardo se ne facciano finalmente una ragione.

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SCUOLA

SORPASSO STORICO, LO SPORTIVO FA CENTRO

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IL POLO LICEALE MAZZATINTI CONQUISTA LO SCETTRO DI PRIMO ISTITUTO EUGUBINO: 176 I NUOVI ISCRITTI, CON DUE CLASSI DEDICATE ALL’INEDITO INDIRIZZO. L’ITS ARRETRA PAGANDO LA MANCATA ATTIVAZIONE DELL’ALBERGHIERO. I COMMENTI DEI DIRIGENTI MARINANGELI E NADERY di EMANUELE GRILLI Di per sè l’evento ha tutti i tratti della svolta epocale: per la prima volta il Polo Liceale Mazzatinti ha superato nelle iscrizioni l’Istituto Tecnico Statale, ottenendo un risultato al di sopra di qualsiasi aspettativa, forte anche dell’introduzione del nuovo indirizzo sportivo (nell’ambito dello scientifico). Abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici dei due istituti, Maria Marinangeli e David Nadery, di interpretare le nuove tendenze degli studenti eugubini e le relative prospettive future.

Come si spiega quest’aumento storico degli iscritti del polo liceale che ha portato a un sorpasso sull’ITS? Quanti sono stati gli iscritti? MARINANGELI: Credo che il tutto rientri all’interno di un trend nazionale. Infatti vedendo i dati di tutta la Penisola ho visto un aumento di iscrizione ai licei notevole, specialmente quelli scientifici. Sicuramente l’ampliamento dell’offerta formativa con l’apertura dell’indirizzo sportivo ha aiutato l’aumento delle iscrizioni. È un trend in crescita che si inserisce dentro un percorso di carattere generale. La nostra scuola è stata premiata per un immagine di compattezza e sicurezza, mentre l’ITS, con la mancata apertura dell’indirizzo alberghiero, ha avuto un percorso diverso e le polemiche non hanno aiutato. I nuovi iscritti sono 176 in totale rispetto ai 130 dello scorso anno. NADERY: L’aumento è facilmente spiegabile: è stato attivato un nuovo indirizzo, che prima non esisteva in questo territorio. Ed è stato attivato con un lancio di comunicazione e

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LETTERE IN REDAZIONE

mediatico molto forte. Ciò ha portato un numero di iscritti al liceo sportivo elevato che, in modo diretto o indiretto, ha prodotto anche l’aumento di iscritti per il liceo scientifico, di cui lo sportivo è un’articolazione. In questi dati intravedo un elemento positivo e un elemento preoccupante: ben venga il successo di un nuovo indirizzo di studi, ma la preoccupazione è che, almeno per quest’anno, la fetta di utenza intercettata dallo sportivo si sia “sovrapposta” in misura forse eccessiva all’utenza che, tradizionalmente, si indirizzava verso l’istruzione tecnica e professionale. L’anno prossimo, in fase di orientamento, dovremo lavorare affinché l’utenza faccia scelte più meditate e meno condizionate dall’elemento “novità”. Abbiamo avuto 132 iscritti. Quali iniziative si possono intraprendere per incentivare l’interesse dei giovani? MARINANGELI: Noi abbiamo già messo in campo diverse opportunità e opzioni e il gran numero degli iscritti ci ha fatto capire che stiamo imboccando la strada giusta come offerta formativa generale. Stiamo già mettendo in campo le iniziative di ordine pedagogico, didattico educativo e culturale che formeranno un quadro di offerta formativa di sicuro livello. NADERY: Stimolare l’interesse dei giovani è la vera sfida formativa che dobbiamo affrontare. Per fare ciò servono scuole più moderne, dinamiche, didattiche più efficaci, contenuti rinnovati, esperienze di studio “significative” per chi le esperisce. La sfida è difficile, ma in tanti stiamo lavorando in quella direzione.

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

Il pasticcio di piazza S.Pietro

Non c’è pace nel quartiere di San Pietro. Dopo l’ecomostro di fronte alla Biblioteca Sperelliana, si sta ora consumando un altro scempio. La facciata della Chiesa di San Pietro è la testimonianza più antica della nostra città dopo la caduta di Roma. La chiesa sarebbe stata edificata nel V o VI secolo ad opera dei benedettini sopra un tempio pagano. Gli scavi archeologici passati, la presenza di pietre giganti che rivestono in parte la parete esterna, nonché lo stile nel suo insieme, sono la testimonianza della sua vetustà. Recentemente il Comune ha progettato il rifacimento della pavimentazione della piazza. Una iniziativa lodevole. È stata rimossa la vecchia pavimentazione e scavato il sottostante terriccio in interrare le tubazioni di vario genere. Poi si è proceduto a una getta di calcestruzzo per circa un terzo della

superficie da pavimentare, a partite dall’abitazione prospiciente. Quando si è andati a scavare alla base della chiesa ci si è accorti che le semicolonne della facciata poggiavano sui loro primitivi basamenti, apparsi nella loro perfetta integrità. Inoltre sono affiorate tombe e consistenti muri ancora da decifrare per quanto riguarda l’epoca. Il dramma della vicenda sta nel fatto che non è più possibile portarsi alla pavimentazione originaria, perché le tubazioni sono state interrate ad un livello superiore. Gli organi competenti provvedano a bloccare i lavori per un esame approfondito dell’interrato sotto il profilo archeologico e per trovare una soluzione adeguata. Adolfo Barbi

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I SAPORI D’ORVAL DAL BELGIO ALLA TAVOLA

FRANCESCO SANTINELLI, AMBASCIATORE DELLA CONFRATERNITA BELGA CHE ESPORTA NEL MONDO LA TRADIZIONE DELLA BIRRA TRAPPISTA, PROPONE UN’ESCLUSIVA VARIETÀ DI MENÙ di ROBERTO BARBACCI

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Italiani, popolo di poeti, santi e navigatori. Ma da qualche decennio a questa parte si potrebbe aggiungere pure di ottimi intenditori enogastronomici. Vino, ma non solo, perché la birra per molti appassioL’INVESTITURA Francesco ad Orval nati ha raggiunto il medesimo livello di apprezzamento di una bottiglia di produzione vinicola. Un trend che va per la maggiore tra i giovani, ma che col tempo ha conquistato fasce sempre più ampie di pubblico e gradimento. E la passione coltivata da Francesco Santinelli ne è la classica riprova. Tanto da spingerlo a imbarcarsi in un’avventura (almeno nel panorama locale) senza precedenti, dove l’amore per la tradizione e la cura dei particolari diventano i fondamenti di un nuovo modo di intendere il rapporto tra prodotto e consumatore. “Il mondo della birra mi ha affascinato da sempre – spiega – ma da qualche anno, anche per vocazione lavorativa, è divenuto qualcosa di più, una parte integrante della mia esperienza”. Che lo ha spinto a confrontarsi con realtà di indubbio fascino e storia, tanto da essere nominato nel 2014 Ambasciatore d’Orval, una delle rare birre trappiste ancora in produzione. “Tutto è nato quasi per gioco – racconta Francesco – e attraverso semplici conoscenze. Sono stati Mario Minelli dell’azienda Abruzzo DIstribuzioni e Cesare Assolari, Belgian Beer Gourmet and Zytholoog, a farmi conoscere il mondo di Orval. Si tratta di una birra prodotta in Belgio nell’Abbazia di Orval, dove da secoli i monaci la producono seguendo rigorosi canoni legati a metodi antichi ma ancora attuali. Oggi nella birreria lavorano anche da alcuni laici, ma il processo è rimasto immutato. E i ricavi delle vendite vanno in parte per il sostentamento dell’Abba-

zia, in parte in opere sociali”. E per esportare il marchio nel mondo da alcuni decenni esiste una vera e propria confraternita, della quale fanno parte numerosi ambasciatori in vari paesi. “Il ruolo di ambasciatore si potrebbe definire alla stregua di “rappresentante”, poiché alla fine è questo il compito che ci viene affidato. Ma ci ha imposto determinati canoni e requisiti legati soprattutto al modo in cui versare il prodotto e presentarlo al pubblico”. Francesco è stato insignito dell’onorificenza il 16 dicembre 2013, convocato presso l’Abbazia di Orval nella cerimonia di investitura. “E poi a settembre abbiamo ospitato il decennale della confraternita italiana dei Sossons d’Orvalux, l’ordine dei cavalieri che per tre giorni hanno visitato Gubbio alla presenza anche dell’ambasciatore belga in Italia, apprezzandone la bellezza del paesaggio e l’unicità del luogo”. NUOVI MENÙ Le birre Orval trovano spazio Al Casellino, il locale dove Francesco già da tempo propone ai propri clienti deliziose birre provenienti dal Belgio e da tutto il mondo, ben lontane dai canoni classici delle birre più “commerciali”. E con l’inizio della primavera il ristorante proporrà anche nuovi menù, realizzati in collaborazione con lo chef Alessio Pierini, che s’avvarranno anche dei prodotti Orval per sposare nuovi accostamenti. “Abbiamo deciso di sposare una determinata filosofia volta alla preparazione di cibi sani e ricercati, soprattutto legati a ciò che produce il territorio. Una cucina attenta a tutte le esigenze e i gusti, con un occhio sempre rivolto alla qualità e all’originalità”. Il nuovo menù partirà il prossimo 21 marzo e promette di regalare alla clientela sapori nuovi e al tempo stesso figli di un’attenta analisi di ricerca e raffinatezza.

CALCIO FEMMINILE Come ogni anno la sezione CSI di Gubbio ha organizzato la kermesse

Calcetto in Rosa, la storia continua E le eugubine si fanno apprezzare è divenuto ormai uno degli appuntamenti più attesi e seguiti della stagione del calcio amatoriale locale, e da 17 anni porta a Gubbio il fascino e l’imprevedibilità di un mondo, quello del calcio a 5 femminile, troppo spesso snobbato dai colleghi maschietti. E invece anche quest’anno 12 formazioni provenienti da tutta Italia si sono date appuntamento nella Citta dei Ceri per onorare al meglio la memoria

di Tiziana Mosca e dare vita a una competizione che non manca mai di regalare emozioni e divertimento, in un clima di grande cordialità e allegria. Alla fine a conquistare il trofeo sono state le ragazze riminesi di Pecorina Smile, habitué della rassegna e dimostratesi una volta di più le più forti. Ma ottima è stata la prova offerta dalle ragazze della Polisportiva Gubbio, che hanno concluso la kermesse al sesto posto. Applausi e unanimi consensi sono arrivati anche alla sezione eugubina del Centro Sportivo Italiano, perfetta come sempre nell’organizzazione sia tecnica che logistica dell’evento che ha richiamato oltre 100 persone da tutta Italia.


PILLOLE

L’EVENTO DI INIZIO PRIMAVERA

SIRINGHE NELLA FONTANA Fa un certo effetto. Trovare siringhe sparse un po’ ovunque, in certe città è un fatto tristemente consolidato. Ma Gubbio no, proprio no. Perciò fa un certo effetto averne scoperte tre infilzate nella fontana dei giardini di piazza 40 Martiri. La notizia ha fatto il giro di Facebook, con tanto di foto postata che abbiamo ripreso. La scena lascia interdetti: se è vero che non ci si può scandalizzare, è altrettanto vero che si resta colpiti considerata la realtà cittadina e il contesto particolare come i giardini della piazza principale entrando nel centro storico. Piazza 40 Martiri è un luogo simbolo. Le siringhe sono un segno di degrado, di abbandono, di trascuratezza. Ma anche un segno del malcostume preoccupante che fa pensare a scenari lontani dalla piccola dimensione eugubina. La trascuratezza di alcuni luoghi importanti fa riflettere, pensando agli scarsi controlli e alla scadente illuminazione. Sono dei casi in cui l’incuria prende il sopravvento. Non si ricorda in passato un impatto di questo tipo, se ci si riferisce alle siringhe lasciate in luoghi pubblici. Colpisce al punto tale da sollevare il dubbio che certi usi e costumi sono arrivati in modo diretto anche in una città storicamente tranquilla. Gubbio si è sempre sentita abbastanza protetta da certi fenomeni, ma adesso non è più così.

Giò di Tonno il 22 al Teatro Comunale Metti una sera con Giò Di Tonno. Gran voce la sua: l’abbiamo visto protagonista acclamato nel musical di Notre Dame de Paris. Grande versatilità: l’abbiamo visto brillante e vincente su Rai Uno a Tale e quale show con Carlo Conti. Sarà protagonista sabato 22 marzo, alle ore 21.15, al Teatro Comunale per uno spettacolo speciale legato alle celebrazioni per il centenario della morte, nel cammino che porta alla canonizzazione, di Madre Antonia Lalia, fondatrice dell’ordine delle Suore Domenicane Missionarie di San Sisto che a Gubbio, sotto la guida di Madre Dorotea Mangiapane, gestiscono la Casa Famiglia di Santa Lucia. Lo spettacolo vedrà i Cantores Beati Ubaldi diretti dal maestro Renzo Menichetti. Giò Di Tonno proporrà un repertorio di brani e di imitazioni in un vero talk show condotto da Massimo Boccucci con degli spazi di riflessione. Sarà presente la priora generale dell’ordine Madre Sara Calandra.

Infopress sale sul Titano nasce SanMarinoPress L’informazione senza confini, anche nella più piccola antica Repubblica del mondo. Lo stato di San Marino, enclave tra la Romagna e le Marche, si appresta a tenere a battesimo la sua prima agenzia di stampa. Si chiama SanMarinoPress ed è realizzata unendo le sinergie imprenditoriali e giornalistiche sammarinesi con Infopress, l’agenzia di stampa nata a Gubbio nel 1998 con esperienze in quotidiani nazionali (Corriere dello Sport-Stadio) e regionali (Giornale dell’Umbria, Prealpina, Corriere di Novara per citarne alcuni)

NUMERI UTILI Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile ACI Soccorso Stradale Curia Vescovile

075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9274162 075.9273980

L’INIZIATIVA EDITORIALE

accanto alle attività nei free press come 15 Giorni Gubbio e 30 Giorni della fascia appenninica. La Repubblica di San Marino ha avviato l’iter per l’approvazione della sua prima legge sull’informazione e l’editoria, e parallelamente si è avviata la costituzione dell’agenzia di stampa con marchio sammarinese e senza precedenti sul monte Titano. Infopress porta la propria consolidata esperienza in un contesto nuovo, diverso e particolarmente stimolante.

FARMACIE COMUNALE Piazza 40 Martiri 10 075.9272243 CECCARELLI Piazza Giordano Bruno 2 075.9221158 LUCONI Via Perugina 151/B 075.9273783 PIEROTTI Via Campo di Marte 46 075.920581 CARDINALI Loc. Casamorcia 075.9255131 MONACELLI Frazione Padule 075.9229123 BRANCA Via Ponte Rosso 075.9256122 TOMARELLI Loc. Scritto 075.920134

www.facebook.it/15giorni Editore Visual >Grafica&Stampa Tel./Fax 075.9142104 Mail visual@visualonline.it Coordinamento Infopress srl Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Luigi Girlanda, Emanuele Grilli Chiuso in redazione: Lunedì 10 Marzo 2014 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

Il prossimo numero sarà in distribuzione da

GIOVEDÌ 27 MARZO 2014

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