GUBBIO Gubbio - Via dell’Arboreto Gualdo Tadino - Via V. Veneto
presso
quindicinale d’informazione Giovedì 10 Aprile 2014 Anno II Numero
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PALLONE SGONFIO LA CRISI DEL CALCIO EUGUBINO TRA DIFFICOLTÀ ECONOMICHE, SMISURATE AMBIZIONI PUR SENZA SOLDI E TENSIONI. IL GUBBIO “SALVATO” DAL PARMA. I DIRIGENTI GARANTISCONO POCHE RISORSE PER LA GESTIONE DEL CLUB. TIFOSI SCATENATI CONTRO LA SOCIETÀ DOPO LA PESANTE SCONFITTA CON L’AQUILA
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MESSAGGIO ELETTORALE A PAGAMENTO
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COPERTINA
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AGGRAPPATI AL PARMA 15 TRA MILLE ILLUSIONI IN QUESTA STAGIONE IL GUBBIO SI REGGE ESSENZIALMENTE SULLA SOCIETÀ EMILIANA CHE SBORSA 1,5 MILIONI DI EURO ATTRAVERSO IL MECCANISMO DELLE VALORIZZAZIONI, SULLA SPONSORIZZAZIONE DELLE CEMENTERIE E IL PUBBLICO CON OLTRE MILLE ABBONATI. MA DOPO L’APPRODO IN SERIE B È SUBENTRATA LA PRESUNZIONE E IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA. NON RESTA TRACCIA DEL DOPPIO MIRACOLO DI TORRENTE E SIMONI. LA RABBIA DEGLI ULTRAS DOPO L’UMILIANTE 0-4 CONTRO L’AQUILA: CONTESTATO FIORITI di MASSIMO BOCCUCCI
Anatomia di una crisi. Pesante, difficile da gestire. Parliamo di calcio e del Gubbio. Qualcuno potrebbe osservare: è l’ultimo dei problemi in una città avvinghiata su se stessa tra la crisi economica devastante e i veti incrociati, i veleni e l’immobilismo, le ideologie condannate dalla storia (e dalla cronaca). Attenzione: anche il calcio è lo specchio di una comunità. E la situazione s’è fatta maledettamente complicata. C’è stato un periodo in cui a Gubbio il calcio era l’unica cosa che funzionava e regalava soddisfazioni, visti i disastri della politica e il clima conflittuale generale. Un’attenta analisi invita a riflettere su quanto merito hanno avuto nel momento d’oro quelli che di Gubbio non sono, ovvero Gigi Simoni e Vincenzo Torrente. L’ubriacatura per la scalata in Serie B è passata. Di quel doppio miracolo di Torrente, con la regia di Simoni, ora non resta traccia. Dopo hanno preso il sopravvento la presunzione e il delirio di onnipotenza, che sono stati subito ampiamente pagati sul campo con l’immediata ingloriosa retrocessione consumata tra un errore e l’altro. La storia è proseguita nelle due stagioni successive costellate di scelte sbagliate con la fissa di dover competere per traguardi importanti pur senza il becco di un quattrino. Con Torrente e Simoni si è vinto spendendo poco, sicuramente molto meno di altri, ma il valore aggiunto che ha colmato tutti i limiti (finanziari e dirigenziali) sono stati proprio loro due, mai rimpianti abbastanza. La dirigenza strada facendo ha perso la bussola e le potenzialità economiche, se è vero che il Gubbio oggi si fonda sostanzialmente sul sostegno a distanza del Parma che garantisce un milione e mezzo di euro attraverso il meccanismo delle
valorizzazioni, ossia la copertura degli stipendi dei giocatori con cifre corpose messe sui contratti di cessione in comproprietà e in prestito della stragrande maggioranza dei giocatori nell’organico. Si potrebbe argomentare su cosa ci guadagna da questo sistema il Parma, che a dirla tutta l’applica anche in altre realtà italiane e straniere (16 società sono nel firmamento ducale con propaggini all’estero) ma non come ai livelli di Gubbio. Di sicuro ci guadagna il Gubbio che si ritrova una pioggia di soldi (sostanzialmente in nome dei rapporti personali di Stefano Giammarioli con l’amministratore delegato Pietro Leonardi) senza un vero piano strategico-tecnico. Nel budget rossoblù, è determinante il Parma e a seguire la sponsorizzazione delle due cementerie e il pubblico con oltre mille abbonati. Dunque, la società è in conto terzi: ovvero viene gestita nei fatti da un comitato ristretto di amici che fa le scelte e proclama ambizioni, come insistere sull’obiettivo play-off che può anche essere raggiunto, ma non basandosi certo sulla pianificazione. Questa stagione, che si avvia alla conclusione, viene considerata di transizione verso la Lega Pro unica con 60 squadre suddivise in tre gironi. L’obiettivo di centrare i play-off è miseramente fallito ed è rimasto deluso chi pensava che sarebbe stata sfruttata l’occasione (ossia l’assenza di retrocessioni) per programmare il futuro, per costruire qualche elemento fatto in casa puntando sul rilancio del vivaio. Invece il vivaio serve nei fatti solo per incassare altri soldi dall’eventuale qualificazione ai play-off delle squadre giovanili, senza creare un gruppo sul quale fare affidamento per il futuro. La lezione della retrocessione finora non è servita. Vedremo se lo sarà in futuro.
Troppe voci su creditori e cambiali
Per mettere fine a certe voci che da tempo girano attorno al Gubbio, e per avere magari un quadro quanto più chiaro delle situazioni, forse non sarebbe sbagliato immaginare una verifica di cui si possano poi conoscere pubblicamente gli esiti. Il riferimento è ai “rumors” sullo stato di salute finanziario del club rossoblù, comprese le eventuali esposizioni debitorie e i soggetti che dovessero vantare dei crediti. Le voci più incontrollate riguardano dei documenti (cambiali?) di cui sarebbero in pos-
sesso taluni giocatori ed ex tecnici messi in relazione diretta a soggetti legati al Gubbio. Ci sarebbero anche questioni legali già avviate e discorsi intrecciati su presunti premi promozione rimasti in sospeso nelle due cavalcate dalla Seconda Divisione alla Serie B. Si tratta di vicende complesse dai contorni indefiniti, che resta in un alveo di indiscrezioni senza alcun risvolto di altro tipo, e che dunque soltanto un’eventuale verifica degli organismi preposti potrebbe chiarire. M.Boc.
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COPERTINA
A FARE IL PRESIDENTE
FIORITI PREPARA IL PASSAGGIO DI CONSEGNE AL NIPOTE DI PIETRO E FIGLIO DI FERNANDO, ENTRAMBI GIÀ IN PASSATO ALLA GUIDA DEL SODALIZIO ROSSOBLÙ. VANNO QUANTIFICATI I DEBITI (DUE MILIONI DI EURO?) E QUANTO GARANTIRÀ IL PARMA. GIAMMARIOLI TESSE LA TELA CON L’AMMINISTRATORE DELEGATO LEONARDI PER OTTENERE PIÙ SOLDI POSSIBILI
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Sussurra e grida in ordine sparso: Filippo Barbetti il nonno Pietro al quale è intitolato lo stadio. Sasarà il prossimo presidente del Gubbio. Quando? A rebbe un avvicendamento alla presidenza pilotato, giugno, oppure nel 2015. Il piano è pronto. Il condinel senso che Fioriti, Barbetti, Mencarelli e Notari zionale resta d’obbligo, sia chiaro, perché al Gubbio attuerebbero un principio di rotazione alla guida i colpi di scena e i cambi di linea sono una prassi. del club messo a punto l’altra settimana in una Marco Fioriti sarebbe pronto a passare la mano, cena a casa di Fernando Barbetti. Filippo Barbetti e Fioriti restando in società ma lasciandone la guida. È coLa formula della presidenza a rotazione era stata minciato l’esame, da parte di Fernando e Filippo Barbetti, delgià prospettata con l’avvento dieci anni fa della cordata guidala situazione contabile e della gestione generale societaria per ta da Massimo Lupini che portò alla presidenza l’ingegnere avere una conoscenza dettagliata. Padre e figlio sarebbero anche Umberto Bedini (per due stagioni) e poi all’avvento di Fioriti, pronti a rilevare un pacchetto di azioni per rendere forte la proche nel biennio di Bedini era stato amministratore delegato. È pria posizione all’interno della compagine sociale. Sarà questo il plausibile, sebbene tutto da verificare, che Mencarelli si chiami passaggio propedeutico all’assunzione di un primo incarico imfuori almeno per ora, così come Notari. E allora sarebbe spiaportante, cioè la vice-presidenza accanto a Rodolfo Mencarelli nata la strada per il giovane Barbetti. Sono arrivate le smentite e Sauro Notari. Il Gubbio del futuro dovrebbe insomma far leva di rito, e non potrebbe essere diversamente. Successe così, del su questo nuovo asse per affrontare la nuova Lega Pro unica, con resto, anche quando nell’autunno 2012 Il Giornale dell’Umbria il costruttore Giancarlo Brugnoni non intenzionato a rientrare anticipò con enfasi la trattativa con il Parma per un accordo con nonostante il forte corteggiamento. il Parma. “Tutte invenzioni”, disse Fioriti l’indomani al Corriere Filippo Barbetti diventerà vice-presidente prima della fine di dell’Umbria. Poi, a luglio 2013, quell’accordo col Parma venne ufquesta stagione per poi vedere se, a bocce ferme, assumerà la ficializzato. Barbetti presidente a giugno 2014 o a giugno 2015? presidenza nel solco della tradizione di famiglia, visto quanto La questione è aperta. Le smentite saranno eventualmente rihanno rappresentato in passato il padre Fernando e soprattutto cordate. R.Bar.
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POLEMICHE La gara col Frosinone ha rappresentato l’apice della caduta di stile e comportamento
Pretese e mazzate dopo l’anno della B La scalata tutta d’un fiato dalla Seconda Divisione alla Serie B ha fatto credere ai dirigenti rossoblù di essere arrivati sul tetto del mondo e per meriti propri. Non si è calcolato lo straordinario e determinante peso specifico di Torrente (assodato quello di Simoni che poi però s’è ritrovato praticamente solo). La stagione della B ha fatto ripiombare tutti alla cruda realtà, che poi era quella precedente il biennio d’oro firmato Torrente-Simoni. Si sono rivisti certi fantasmi: gli esoneri, l’andirivieni di giocatori, mille tensioni e ambizioni smisurate. La storia è proseguita subito dopo la retrocessione e in questa tormentata stagione incolore. Si è arrivati dritti alla domenica da incubo (23 marzo) col Frosinone. Sul campo si è consumata una beffa e una corrida. In tanti hanno perso la testa, dimostrando di reggere poco la dimensione professionistica con quel che comporta in termini di cultura sportiva e senso di responsabilità. Sono volate parole grosse, isterismi di ogni genere anche da personaggi di seconda fila e addetti inadeguati che ruotano attorno alla società. La sceneggiata in sala stampa ha lasciato esterrefatti. Il giudice sportivo è stato severissimo (8.000 euro di multa e due mesi di squalifica al presidente Fioriti) e il gruppo laziale dell’Unione Stampa Spor-
tiva Italiana (Ussi), presieduto da Jacopo Volpi, ha inviato una segnalazione al gruppo umbro, presieduto da Lorenzo Fiorucci, dove si è fatto esplicito riferimento alle tensioni e alla gazzarra che hanno caratterizzato il dopo-partita con il Frosinone nella sala stampa all’interno della palazzina del Barbetti. I giornalisti ciociari hanno riferito sugli organi di informazione locale degli insulti lanciati a partita finita, che hanno provocato un clima di tensione negli spazi riservati alle emittenti televisive e radiofoniche e per le interviste della carta stampata e siti internet. È stato ricordato il fatto più eclatante del dopo-gara, ossia quando il tecnico gialloblù Roberto Stellone se n’è andato risentito di fronte a una serie di parole offensive e alle grida da parte di dirigenti e collaboratori rossoblù. Per la società eugubina e gli addetti il monito a tenere un comportamento corretto, lasciando che la sala stampa sia riservata ai soli giornalisti per l’esercizio dell’attività, con i tesserati deputati a rilasciare interviste, e in un clima consono alla dimensione professionale.
La bolletta dell’acqua finisce in tribunale
CONTENZIOSO DEL CLUB CON IL COMUNE PER IL PAGAMENTO DEI CONSUMI IDRICI ALLO STADIO BARBETTI DAL GIUGNO 2011 AL LUGLIO 2013 PER UN IMPORTO DI QUASI 49MILA EURO. LA CAUSA POTREBBE ESSERE UN MODO STUDIATO DALLA SOCIETÀ PER PRENDERE TEMPO E ASPETTARSI POI UN CONTRIBUTO DALLA NUOVA AMMINISTRAZIONE COMUNALE C’è una bolletta da pagare. A dire il vero, ce n’è più di una. Totale: 48.962,54 euro. Un botto. È quanto l’Associazione Sportiva Gubbio 1910 Srl deve a Umbra Acque per i consumi idrici allo stadio Pietro Barbetti dal 21 giugno 2011 al 1° luglio 2013. Con una raccomandata, che risale al 23 ottobre dello scorso anno, il Comune ha ingiunto al presidente Marco Fioriti di pagare entro 30 giorni. Niente di fatto, è partito il contenzioso legale perché il Gubbio si oppone contestando la presenza di vecchi contatori che a suo dire dovevano essere rimossi e sostituiti. Il commissario straordinario comunale Maria Luisa D’Alessandro ha adottato la delibera, predisposta dal settore ambiente, manutenzioni, protezione civile ed energie rinnovabili, dietro la relazione del geometra Luigi Tomarelli, per costituirsi in tribunale dopo che la società rossoblù si è opposta all’ingiunzione fiscale. L’incarico di seguire il contenzioso è stato affidato dal commissario all’avvocato Claudio Rosimini, del servizio avvocatura e contenzioso del Comune, mentre l’AS Gubbio 1910 Srl è rappresentata dall’avvocato Mario Monacelli. Il Comune ha ricordato che il 21 giugno 2011 è stata stipulata la convenzione per l’affidamento in concessione della gestione e utilizzo dell’impianto polisportivo Pietro Barbetti, per la durata di dieci anni, con le firme del dirigente Raffaele Santini e del presidente del club Fioriti. L’articolo 2 di questa convenzione esplicita che il Comune affida in via esclusiva all’AS Gubbio 1910 gli “impianti di ogni ordine e genere e attrezzature collegate al funzionamento degli impianti”. Nell’articolo 5 sono elencati gli oneri. Eccoli: manutenzione ordinaria delle aree di gioco e delle relative pertinenze, degli immobili, degli impianti e delle attrezzature installate all’interno della struttura; adeguamenti aventi per oggetto le normative sportive, le normative di ordine pubblico e di sicurezza dell’im-
pianto, emanate anche successivamente alla data di sottoscrizione della presente convenzione, derivanti da norme dell’ordinamento interno e sportivo e prodromiche allo svolgimento all’interno dell’impianto oggetto della presente convenzione di partite di calcio e iscrizione dell’utente dell’impianto al relativo campionato Figc; spese relative a luce, gas, acqua (anche nel caso in cui non siano state volturati i relativi contatori) e quant’altro necessario in via ordinaria per il funzionamento delle strutture. Umbra Acque ha addebitato al Comune le bollette relative ai consumi idrici della presa che serve gli immobili originari, e la presa che serve la nuova palazzina costruita nel 2012 dopo la promozione in Serie B. “Dal marzo 2013 - viene riportato nella delibera - sono stati presi contatti telefonici con il direttore generale Giuseppe Pannacci, per ricordargli gli impegni assunti dalla società riguardo il pagamento delle utenze. Viene quindi evidenziato che il 27 giugno 2013 è stato effettuato un sopralluogo congiunto di Pannacci con il geometra Tomarelli del Comune, nel quale sono stati rilevati i consumi e fotografate le prese idriche che servono lo stadio. Il 1° luglio 2013 il Comune ha comunicato a presidente Fioriti i valori delle letture, dando l’avvio al procedimento per il recupero delle spese sostenute dall’ente per i consumi idrici. Il 3 dicembre scorso è pervenuto al Comune l’atto di citazione in opposizione all’ingiunzione fiscale promosso davanti al tribunale di Perugia dalla società rossoblù. Si vedrà l’esito, con le conseguenti spese giudiziarie e legali. E si vedrà anche se il contenzioso sia soprattutto un modo per prendere tempo confidando che la nuova amministrazione comunale possa riconoscere qualche contributo economico che l’attuale convenzione non prevede. M.Boc.
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È ora di mandare a casa chi ha portato Gubbio al commissariamento! IL MOVIMENTO 5 STELLE HA GIÀ PRESENTATO LA SUA LISTA DI CANDIDATI PER LE CONSULTAZIONI DEL 25 MAGGIO. E LO HA FATTO CON UN UNICO INTENTO: PRESENTARE ALLA CITTÀ VOLTI NUOVI, GENTE CHE SAPPIA CREARE UN’ALTERNANZA CREDIBILE E COMPETENTE NEI CONFRONTI DI CHI HA PORTATO GUBBIO ALLA DERIVA Dal 25 Aprile ci vogliamo liberare da tutti questi personaggi: devono andare tutti a casa perché è necessario un rinnovamento dell’intero sistema.
Dall’inizio della nostra azione politica abbiamo sempre perseguito l’obiettivo di liberarci dall’occupazione dei vecchi personaggi che hanno incrostato tutti i livelli della nostra comunità e da un’accozzaglia ingestibile di liste che già ci hanno portato verso il disastro. Dobbiamo liberare la città da una guerra che ha messo gli eugubini gli uni contro gli altri e Gubbio stessa ai margini della nostra regione. È il momento di mandare a casa i vari Pecci e Smacchi, responsabili del commissariamento del nostro comune; lasciare definitivamente a casa Stirati, che prima con il PSI di Craxi, poi con i DS di Occhetto, poi di D’Alema, poi di Bersani, ha già avuto innumerevoli opportunità di cambiare Gubbio, cosa in cui non è mai riuscito. Stirati, già vicesindaco di Gubbio, vicepresidente della provincia di Perugia, non può rappresentare in nessun modo il cambiamento di cui abbiamo bisogno.
È necessario liberare le energie di una città stanca e pensare a costruire una Gubbio diversa. I cittadini devono poter decidere su proposte politiche chiare e sulla base di informazioni precise, e soprattutto che possano conoscere in dettaglio il gruppo politico che andranno a votare. Il MoVimento 5 Stelle mette a disposizione già da due mesi i propri candidati con la loro storia e le loro competenze, pubblicate sul sito www.gubbio5stelle.it Il 25 Aprile sarà anche il giorno in cui Gubbio vedrà una grande novità politica: per la prima volta le candidature ad assessore saranno aperte alle competenze e non si piegheranno alle logiche di partito. Grazie ai loro curriculum e ai colloqui, le candidature passeranno al vaglio del gruppo consiliare e poi a quello del sindaco che selezionerà una squadra di governo capace di dialogare da pari a pari con i dirigenti ed il consiglio, una squadra che rappresenterà un forte valore aggiunto per l’amministrazione. Essere curiosi, informarsi, sapere le cose sarà la vera liberazione di Gubbio: siete pronti?
RODOLFO RUGHI Candidato a Sindaco M5S
SPAZIO AUTOGESTITO
Il 25 Aprile il Movimento 5 Stelle consegnerà la propria lista e le proprie firme per partecipare alle prossime elezioni amministrative del 25 Maggio. Questo giorno per noi rappresenta l’inizio della seconda “liberazione” di Gubbio, grazie, questa volta, a una lista compatta e un candidato sindaco che lavora da oltre due anni per creare un’alternativa credibile e competente nella nostra città.
L’INTERVISTA L’ex sindaco guarda preoccupato alla campagna elettorale e al futuro
Diego Guerrini: “Troppe liti, la città deve uscirne”
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NEL MIRINO I PERSONALISMI E I VETI INCROCIATI: “NON C’È UN CENTROSINISTRA NÈ UN CENTRODESTRA. CHIUNQUE GOVERNERÀ TROVERÀ UN CONSIGLIO COMUNALE FRAMMENTATO. I NO SONO STRUMENTALI E UTILIZZATI IDEOLOGICAMENTE PER IL CONSENSO. E OCCHIO AI GRILLINI” di MASSIMO BOCCUCCI Torna a parlare Diego Guerrini, e lo fa restando fuori dalla mischia. L’ex sindaco sceglie 15Giorni per fotografare la città e il quadro politico. La città dei no: questo abbiamo scritto con riferimento alle diatribe non appena c’è un progetto o una possibilità di favorire la ripresa economica. Lei come la pensa? “Troppi, tanti no. E molti no sono strumentali e utilizzati ideologicamente per il consenso. La politica ha il compito di trovare le migliori forme di partecipazione tra opportunità nuove di investimento e riorganizzazione della città”. Come arriva la città alle elezioni? “Con coerenza mi sono tenuto distante da mille abboccamenti, non ho mai cambiato casacca e non intendo farlo. Forse per la prima volta a Gubbio non esiste una coalizione di centrosinistra nè di centrodestra. Chiunque vincerà si troverà ad amministrare con un Consiglio Comunale molto frammentato”. A sinistra è diviso e anche il Pd: ci si deve sorprendere? “Le divisioni del centrosinistra nascono dalle divisioni del Pd”. Il Pd è una risorsa o un problema viste le guerre continue? “Prima dei dirigenti, il Pd è un patrimonio straordinario di storia, cultura. Le divisioni sono dovute sia ai cronici personalismi,
sia alla storica anomalia del centrodestra che non ha mai rappresentato, se non nel 1997, un’alternativa reale”. Ma il bipolarismo a Gubbio è proprio un miraggio? “Chi vuole competere deve crederci”. Il fenomeno Grillo può lasciare il segno? “Può approfittare della frammentazione e del voto di protesta”. Pavilio Lupini è stato con Corazzi, con Goracci, con lei e adesso corre in proprio: come reputa questo percorso? “Deve risponderne lui. Io non ho mai cambiato casacca, mi limito a questo”. Un renziano della prima ora come lei, cosa valuta le prime mosse di Renzi da presidente del consiglio? “Ha coraggio, sfida i più forti conservatorismi. Ha la stoffa per ridare una cultura moderna, plurale e democratica al Paese e al Pd”. Il Pd umbro segue Renzi oppure si preoccupa soprattutto di mantenere il potere? “È ancora troppo conservatore. Lo si vede sia nel governo regionale che nel governo del partito”.
A R U T T O C E I P E M B STA COLOM SQUA ADDOBBI PASQ PER E DI PA UALI T R O T O T A N O B R A C I L Via Perugina, 158 O P N I I P M A ST TO A Gubbio (PG) L O C C O I C I D A V Tel. 075.9221973 PER UO
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15 151515STAND-BY “Dal ‘97 non siamo stati in grado di mettere in campo una proposta condivisa” 1515 15151515 Angelo Baldinelli punta 15 15 15 15 15
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tutto sul centrodestra unito
IL NEO COORDINATORE COMUNALE DI FORZA ITALIA È SICURO: “DOBBIAMO APPROFITTARE DELLA SINISTRA DIVISA. QUESTA CITTÀ MERITA IL CAMBIAMENTO E NON LO POSSONO GARANTIRE LE LISTE CIVICHE NE’ I GRILLINI”. AVVERTIMENTO AGLI ALLEATI: “BASTA CON I PREGIUDIZI” Angelo Baldinelli, coordinatore comunale di Sei temi essenziali che rispondono al problema Forza Italia e presidente del Club Forza Silvio, numero uno: la forte disoccupazione, specie ci dice perché il centrodestra viene da lunghi giovanile”. mesi di silenzi? Le liste civiche si annunciano piene di mo“Se silenzio è stato, è dipeso dal nuovo assetto derati e c’è il fenomeno Grillo: temete di politico che il centrodestra si è dato, a seguito venire schiacciati? alla nascita di Fratelli d’Italia prima e del Nuo“Non verremo schiacciati se andiamo uniti. vo Centrodestra dopo. La fine dell’esperienza Nessun progetto civico può essere migliore solo politica del Pdl ha avviato un rinnovamento”. perché si caratterizza dalla forte presenza civiCosa c’è dietro il tiramolla per la vostra ca. Il voto di protesta di Grillo non può essere la Angelo Baldinelli coalizione e il candidato a sindaco? soluzione ai problemi”. “Appena nominato coordinatore ho lavorato per ricostruire l’unità del centrodestra eugubino, dopo anni segnati da persoCome mai, secondo lei, c’è stato in vent’anni un solo nalismi e conflitti interni”. ballottaggio, per giunta lontano nel tempo (1997), tra Il centrosinistra, anche per le divisioni, monopolizza la scena: questo vi mette in difficoltà? “No, ci preoccupano invece per la città le divisioni del centrosinistra che evidenziano il bisogno di un cambiamento radicale”.
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Anche il centrodestra è diviso? “Noi siamo stati a volte divisi più per screzi e antipatie personalistiche, che non per una uniforme visione politica. La divisione ci potrebbe essere anche quest’anno qualora non si superano attriti e pregiudizi da lasciare alle spalle”. Qual è la proposta politica del centrodestra? “Un cambiamento necessario per uscire dal malgoverno culminato anche nel commissariamento. Ci concentreremo su viabilità, turismo, commercio, centro storico, ambiente e sociale.
centrosinistra e centrodestra? “Non siamo mai riusciti, a parte nel ‘97, a mettere in campo una proposta unitaria. Speriamo di non ricaderci”. Come vede le prossime elezioni? “Sono un’opportunità per le divisioni a sinistra”. Si è fatto un’idea della città del futuro? “La vedo viva, energica, ricca di opportunità lavorative”.
Cosa potrà condizionare di più la campagna elettorale? “La capacità di comunicare le nostre idee in chiave propositiva, dopo aver evidenziato le enormi lacune amministrative di una città lasciata a se stessa”. M.Boc.
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ATTUALITÀ
POCHI BLOCCANO TUTTO
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IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL COMUNE RINUNCIA A FAR PARTIRE I LAVORI PER RIQUALIFICARE IL LOGGIATO. SONO CONGELATI 2,7 MILIONI DI EURO DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PERUGIA CHE AVREBBERO DATO OSSIGENO ALL’ECONOMIA LOCALE IN CRISI NERA E ALLE DISASTRATE CASSE COMUNALI. UN COMITATO RISTRETTO E DUE AMBIENTALISTI, SOSTENUTI DALLA SINISTRA RADICALE, SI SONO MESSI DI TRAVERSO di MASSIMO BOCCUCCI Fa più rumore un albero che cade istituzionali compreso il ministero di una foresta che cresce. Così è per dei Beni Culturali, hanno indotto il la gazzarra messa in piedi da un cocommissario D’Alessandro a lasciar mitato che si autoproclama in difesa perdere tutto. Eppure il progetto è del centro storico e che, assieme alle stato varato d’intesa con la Soprinassociazioni Italia Nostra e Terra tendenza ed è in possesso delle auMater, con l’appoggio di settori potorizzazioni sovracomunali previste, litici della sinistra radicale, si è mesoltre che salutato con favore da larso di traverso sul progetto di riquaghi settori della società civile. lificazione delle Logge dei Tiratori Il commissariamento del Comune si riuscendo nell’intento di spaventare sta avviando stancamente a concluPROGETTO La simulazione delle vetrate sulle Logge il commissario straordinario del Cosione in un clima di intimidazioni e mune, Maria Luisa D’Alessandro. Così, i lavori non partiranno. sull’onda di pressioni sempre più negative per bloccare quanUn altro danno per la già disastrata economia locale, visto che ti più progetti, dalle Logge di Piazza 40 Martiri ai nuovi centri dell’investimento di 2,7 milioni di euro della Fondazione Cassa commerciali in periferia. Si salverà, a quanto sembra, soltanto il di Risparmio di Perugia avrebbero beneficiato le imprese del progetto della messa in sicurezza del muretto di piazza Grande territorio e anche il malridotto bilancio comunale. nell’incombenza della festa dei Ceri. Il progetto torna nel cassetto, così come restano congelati quel Il progetto per riqualificare il trecentesco loggiato nella sua pacco di soldi che farebbero davvero comodo in un quadro ecoparte superiore che risale al 1600 rispetta tutte le prescrizioni nomico eugubino sull’orlo della disperazione. Queste risorse degli organismi di tutela, facendo osservare peraltro come l’inpotrebbero ridare un po’ slancio alla paralizzata economia locatero sia stato costruito e completato in due epoche diverso e che le, con il coinvolgimento delle imprese edili e specializzate in requalche decennio il loggiato era chiuso per buona parte da una stauri del territorio, aggiungendo i benefici per le sconquassate parete in muratura. casse comunali. Si è tirato fuori, a quanto pare, il commissario La bufera, in parte ideologico-culturale e in parte politica con D’Alessandro, lasciando tutto in sospeso perché a decidere sia strumentalizzazioni d’ogni genere, ha spaventato la dottoressa l’amministrazione comunale che uscirà dalle elezioni il prossiD’Alessandro che a questo punto preferisce soprassedere lamo 25 maggio. sciando campo libero ai politici che verranno. Per Gubbio è un La mobilitazione di questo comitato ristretto, la posizione critialtro duro colpo, in un tessuto produttivo pesantemente conca dei due referenti locali delle associazioni ambientaliste (Madizionato dalla crisi, tra promesse elettorali sui progetti più dirio Franceschetti di Italia Nostra e Franco Raffi di Terra Masparati, senza disporre di soldi pubblici da spendere né dire con ter), alcune lettere con insinuazioni e veleni inviate a vari livelli chiarezza da dove eventualmente verranno.
LAVORI In precedenza era impossibile transitare senza dover ricorrere a laboriose manovre
Rotatoria di via Tifernate, allargata la carreggiata È stato posto rimedio a uno dei passaggi più “critici” della viabilità cittadina. La rotatoria di via Tifernate, porta d’accesso al centro storico e arteria da sempre tra le più trafficate, da qualche anno a questa parte era divenuta una vera e propria “croce” per gli automobilisti, complice l’eccessiva esiguità del raggio di curva che obbligava i conducenti a effettuare delle vere e proprie
manovre per poter transitare senza rischiare di andare a invadere la corsia opposta. Per non parlare delle difficoltà oggettive incontrate dai pullman, spesso costretti a deviare il tragitto poiché impossibilitati al transito. Nei giorni scorsi sono stati eseguiti dei lavori di riqualificazione e adeguamento: è stato risistemato il selciato in pietra (rovinato anche dai continui passaggi delle
auto, che “tagliavano” sopra il selciato per evitare di dover effettuare poi una curva verso destra dal raggio troppo stretto) ed è stata diminuita l’incidenza il marciapiede esterno. Circa un metro e mezzo di spazio in più che consentirà ai veicoli di transitare con maggiore fluidità, evitando di dover attendere il passaggio delle vetture che giungono dal senso opposto. R.Bar.
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Domenica
Simpatico omaggio ai presenti
AL LAVORO Diego fa parte anche del Consiglio Studentesco Universitario
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LA ROCCA
a cura di LUIGI GIRLANDA
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La Chiesa della morale non garantisce la Salvezza
Una delle strategie più efficaci elaborate dai “nemici” della Chiesa per ridurla al silenzio è quella della “coerenza” e della “testimonianza credibile”. Andrebbe ricordato ai tanti sacerdoti che ogni settimana, anche a Gubbio, ci propinano predicozzi “politicamente corretti” proprio sul tema della coerenza come valore sommo del vivere cristiano. Forse non sanno che insistere su questo punto vuol dire “autodemolire” la Chiesa. Lo avevano capito bene i vari Marx, con il suo “primato della prassi”, e Nietzsche con il suo auspicare cristiani gioiosi che lo avrebbero, così assicurava il profeta della morte di Dio, spinto a credere. Questo insistere ossessivo da parte del mondo cattolico odierno sulla “testimonianza credibile” di vita non tiene conto che l’unico primato possibile in una prospettiva cattolica non è quello della “prassi” (da lasciare a Marx) ma quello della “ortodossia”. Il cattolicesimo ha sempre insegnato che la cosa fondamentale è conservare una “fede retta”, nonostante le nostre miserie e incoerenze. Dalla fede retta deve discendere, come frutto necessario, una vita santa, ben consapevoli però che l’uomo resta peccatore e nulla può senza la Grazia di Dio. Oggi anche molti sacerdoti e vescovi sembrano essersi convertiti al vangelo del mondo secondo cui l’importante è non la fede ma la vita retta. Ognuno poi creda quello che vuole, l’importante è vivere comportandosi bene. Questa prospettiva potrà anche trovare l’applauso entusiastico del mondo, ma non è cattolica. Così come non è evangelico credere che si possa predicare solo ciò che si vive (secondo una prospettiva di coerenza mondana completamente estranea al vangelo). Se fosse vero che bisogna “razzolare” bene prima di poter “predicare”, la Chiesa verrebbe ridotta al silenzio. Chi mai potrebbe evangelizzare, se per farlo dovesse prima vivere in modo per-
fettamente aderente al Vangelo? Nessun santo avrebbe mai osato annunciare Cristo, nessun Papa potrebbe mai affacciarsi dal balcone in piazza San Pietro per parlare al mondo, nessun evangelista avrebbe mai scritto alcun vangelo. L’esperienza ci attesta, anzi, che quanto più una persona è santa tanto più aumenta la sua consapevolezza di essere un misero peccatore incoerente con la dottrina. San Pio da Pietrelcina aggrediva chiunque tentasse di paragonarlo a un santo, eppure annunciava Cristo. Sapeva di predicare bene e razzolare male, come tutti noi miseri peccatori. Proprio perché la dottrina cattolica è l’unica vera, ne segue un’inevitabile incoerenza nella vita di tutti i giorni. Certo, Gesù ci invita ad essere perfetti come il Padre, ma ci ammonisce anche che senza non possiamo fare nulla. Per questo la Chiesa non è mai stata moralista (al contrario dei protestanti), mentre è stata sempre preoccupata dell’ortodossia dei suoi figli. Fede retta come condizione indispensabile per provare, con tutte le nostre miserie, ferite, incoerenze e limiti, a vivere anche – con l’aiuto di Dio – in modo santo. Solo chi adatta la propria dottrina ai suoi costumi può vantarsi di essere “coerente”. Il cattolico, proprio perché professa una dottrina non sua, spesso si trova giudicato dalle stesse cose che predica. Ma questo conferma proprio la verità della sua dottrina. Il mondo è coerente con i suoi ideali e stili di vita. Il cristiano, invece, resta fedele a una Verità che lo supera e chiede umilmente a Dio, come un mendicante, di essere aiutato a vivere santamente. Chi si sente coerente o è superbo o ha una dottrina falsa, a misura d’uomo. Più che credibile, il vero cattolico si sforza di essere credente, consapevole che non la “coerenza” ma la “schiettezza” (sia il vostro parlare sì sì no no, ammonisce Gesù) è un valore autenticamente evangelico.
Riscoprire i sapori di un tempo, fare tesoro della tradizione per fonderla con la modernità. Non sono pochi i casi di prodotti tornati d’attualità dopo periodi nei quali hanno finito per nascondersi dietro all’avanzare di nuove ricette, più al passo con i tempi. Il pane biologico è uno di questi. Una volta era davvero il pane “di casa”; si realizzava nelle abitazioni e gli ingredienti era semplici ed essenziali: farina di grano o cereali, coltivati rigorosamente secondo i dettami dell’agricoltura biologica (cioè senza utilizzo di fertilizzanti, diserbanti o altri prodotti tipici degli OMG), spesso nell’orto o nel campo di proprietà. Una farina un po’ meno convenzionale, perché quella biologica ha un potere di panificazione inferiore, contenendo meno glutine rispetto a quella che si trova in commercio. Ne vien fuori dunque un pane meno voluminoso ma più denso, nel quale il gusto la fa sempre da padrone. E soprattutto un prodotto più sano ed economico, nonché dalla durata maggiore.
Un ritorno al passato che ha stimolato l’interesse di un giovane fornaio eugubino, Angelo Ghirelli del Vapoforno Vispi. Al quale è bastata una chiacchierata con Marzio Presciutti Cinti di Agribosco, da poche settimane eletto Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria, per dare il là a una collaborazione legata a prodotti biologici coltivati all’interno dell’azienda. L’intenzione di riscoprire sapori antichi e naturali ha portato così alla lavorazione della farina biologica col lievito madre, che ha comportato anche un cambio nelle abitudini lavorative e una progressiva scoperta delle vecchie tecniche di cottura. Un’iniziativa nata per gioco e pura curiosità, tanto che i primi prodotti sono stati indirizzati solo al consumo casalingo. Ma una volta sparsa la voce il pane biologico ha attratto via via un pubblico sempre maggiore, tanto che non sono pochi quelli che quotidianamente lo acquistano preferendolo al pane tradizionale. Dalla voglia di sperimentare un “vecchia” ricetta alla riscoperta completa del prodotto il passo è stato decisamente breve.
Alla riscoperta del pane biologico
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LA VISITA A ROMA Giornata celebrativa in Vaticano per la ricorrenza dei 50 anni
L’omaggio del Coro della Madonna a Papa Francesco
UNA NUTRITA DELEGAZIONE HA CONSEGNATO AL PONTEFICE UNA BATTISTRANGOLA CON LO STEMMA PAPALE. A SEGUIRE LA VISITA NELLA BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE di ROBERTO BARBACCI Un’occasione del tutto speciale ha portato a Roma, prima in Piazza San Pietro, quindi nella maestosa Basilica di Santa Maria Maggiore, i rappresentanti del Coro della Madonna del Miserere, intenti a festeggiare i 50 anni dalla prima processione del venerdì santo alla quale hanno preso parte. Accompagnati dal prof. Gianfranco Salciarini, tra i fautori nel lontano 1963 della composizione del coro, tanti eugubini hanno preso parte all’evento, partecipando al mattino all’Udienza di Papa Francesco, al quale la comitiva ha donato una battistrangola (il caratteristico oggetto utilizzato durante la processione) con sopra impresso lo stemma papale da una parte e quello della Venerabile Confraternita di Santa Croce della Foce dall’altra, un cd con la riproduzione dei brani del Miserere e un dvd con il video della processione del 2013. Nel pomeriggio, dopo che alcuni cantori hanno approfittato di alcune ore di pausa per visitare i Musei Vaticani e la Cappella Sistina, il coro è stato ricefotoservizio di GIOVANNI FIORUCCI
vuto da S.E. Card. Ennio Antonelli nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove all’interno della cappella Paolina (dov’è esposta l’icona di Maria Salus Populi Romani) si è esibito in alcune strofe donando a sua volta al cardinale, vescovo di Gubbio dal 1982 al 1989, una battistrangola con sopra impresso il proprio Stemma Cardinalizio. Antonelli ha ringraziato gli eugubini per il pensiero, dando loro appuntamento in città nelle prossime settimane (è stato invitato alla cena della classe 1936, evento al quale spera di poter prendere parte, salvo impegni). Una veloce visita guidata all’interno della Basilica ha concluso il viaggio dei cantori della Madonna, che nelle prossime settimane concluderanno il loro itinerario quaresimale recandosi a Cantiano e all’ospedale di Branca prima di accompagnare i fedeli la sera del giovedì santo presso gli altari della reposizione (più comunemente noti come “sepolcri”) e infine durante la processione del venerdì santo.
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RACCONTO FOTOGRAFICO Le immagini più belle della trasferta dei cantori della Madonna. 1- Un momento dell’esibizione nella cappella Maria Salus Populi della Basilica di Santa Maria Maggiore. 2- Il saluto del Papa ai fedeli in Piazza San Pietro. 3- L’omaggio al Card. Antonelli. 4- La foto della delegazione in Basilica. 5- Il prof. Salciarini 6- Giovani leve... 7- ...La “vecchia guardia”... 8- Il kit consegnato al Papa e al Cardinale
Processione, cambia la parte finale
Le recenti scosse sismiche hanno creato più di un problema all’interno della chiesa di Santa Croce delle Foce. Parte della struttura è stata dichiarata inagibile, in particolar modo l’area della sacrestia e dell’altare. Per sopperire a questo problema, la Venerabile Confraternita di Santa Croce ha pensato bene di modificare l’ultima fase della processione del Cristo Morto: il “battifondo” tra i due cori del Signore e della Madonna av-
verrà presso la chiesa di San Domenico, con le due statue che verranno riposte all’interno della chiesa di Santa Croce della Foce in forma privata. Resterà invece immutato il programma precedente alla processione, col Cristo che verrà esposto nella parte inferiore della chiesa di Santa Croce della Foce per tutta la giornata di venerdì fino a quando alle 19 non prenderà il via la processione.
GLI AUGURI
Messaggio per la Pasqua dal Cardinale, già Vescovo di Gubbio
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Antonelli:“Non restiamo indifferenti alla sofferenza” Volentieri rispondo alla richiesta di Roberto e Massimo, responsabili del periodico 15 Giorni, di rivolgere un augurio pasquale a tutti i lettori, particolarmente a tutti gli eugubini, molti dei quali incontrati recentemente a Roma, nella Basilica di Santa Maria Maggiore dove si è esibito il Coro del Miserere nella suggestiva cappella della Madonna venerata col titolo di Salus Populi Romani. A tutti rivolgo l’augurio che risuonò sulla bocca del Signore risorto la sera di Pasqua, quando incontrò per la prima volta i discepoli riuniti: “Pace a voi!”. Pace anche a questo nostro mondo, abitato da tanti uomini di buona volontà e operatori di pace, ma anche lacerato da guerre, guerriglie e terrorismo in Medioriente, in Estremo Oriente, in Africa e in America Latina, afflitto da gravi squilibri economici, culturali, tecnologici tra i paesi ricchi e i paesi poveri. Non si può restare indifferenti davanti a tante sofferenze. Si deve pregare assiduamente per la pace che è dono di Dio. Si deve anche lavorare seriamente a costruire la pace che è responsabilità degli uomini. Purtroppo siamo impressionati più dal male che dal bene; siamo portati più al pessimismo che alla speranza. “Perdonami Signore - scrive uno scrittore francese - non credo abbastanza alla primavera della vita, perché troppo spesso mi sembra un lungo inverno, che non finisce mai di rimpiangere le sue foglie morte, i suoi fiori scomparsi […] È pasqua ogni giorno, mille diecimila pasque; ma non sono abbastanza capace, o Signore, di guardarmi intorno, per vedere i fiori della primavera più che le foglie morte” (M. Quoist). “I discepoli gioirono al vedere il Signore” (Gv 20, 20) La presenza del Signore risorto si manifesti nella testimonianza personale, familiare e comunitaria dei cristiani e irradi gioia e speranza. Auguri di cuore. Buona Pasqua!
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È LA PASQUA DEL SIGNORE Voi che lo avete intuito per grazia correte su tutte le piazze a svelare il grande segreto di Dio. Andate a dire che la notte è passata. Andate a dire che tutto ha un senso. Andate a dire che l’inverno è fecondo. […] Voi che lo avete intuito per grazia, correte di porta in porta a svelare il grande segreto di Dio. Andate a dire che il deserto fiorisce. Andate a dire che l’Amore ha ormai vinto. Andate a dire che la gioia non è un sogno. Andate a dire che la festa è già pronta. Andate a dire che il bello è anche vero. […] Voi che lo avete intuito per grazia, correte, correte per tutta la terra a svelare il grande segreto di Dio. Andate a dire che ogni croce è un trono […] Andate a dire che il dolore è salvezza […] Andate a dire che il mondo ha un futuro […] Andate a dire che è possibile l’uomo. […] Andate su tutte le piazze. Andate di porta in porta. Andate in fondo alle strade. Andate per tutta la terra. Andate a dire che la gioia ha un volto. Proprio quello sfigurato dalla morte. Proprio quello trasfigurato nella Pasqua. (S.Palumbieri)
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I SUOI GIOVANI di EMANUELE GRILLI
La stagione è agli sgocciolo e il Basket Gubbio ha già centrato una tranquilla salvezza. C’è soddisfazione nell’aria, come testimonia il coach della squadra Paolo Pierotti: ”Posso dire che abbiamo rispettato i programmi, poichè l’obiettivo dichiarato fin dall’inizio era quello di salvarci e l’abbiamo ottenuto. Nel complesso è stata una stagione molto positiva, affrontata con una squadra molto giovane ma con tanta voglia di fare. Non abbiamo raggiunto i plaoff, ma di questo passo i futuro possiamo arrivare lontano.” Una squadra, quea eugubina, composta quasi esclusivamente da ragazzi del posto: “Fattore chiave. È senza dubbio il futuro del
BASKET basket e più eugubini ci sono in squadra e più tifosi ci saranno a sostenerli. Proprio gli stimoli nello sport svolgono un ruolo fondamentale, e se il rapporto con la propria città è positivo si lavora senza dubbio meglio. Cosa avete in mente una volta conclusa la stagione? “Ancora non abbiamo fatto programmi particolari, è ancora presto, ma l’intento è di proseguire con giocatori eugubini e continuare con questa filosofia. Tanti anni fa si pensava solo a comprare giocatori, oggi i problemi economici ci obbligano a cambiare programmi e strategie. Penso sia un momento di crescita importante per tutto il movimento. Abbiamo fatto dei bei passi avanti: siamo anche la squadra più giovane del campionato e lavoriamo tanto sul nostro settore giovanile. Programmare il futuro in questo momento di crisi è dura, ma noi ci proviamo”.
CALCIO AMATORIALE Nel prossimo week-end le finali a Norcia
L’Ikuvium cambia campo ma riprende a vincere 14
È cambiata la superficie quadrata (da poco più di 7.000 metri quadrati a meno di 2.000), è diminuito il numero dei giocatori in campo (da 11 a 7), ma la voglia di divertirsi e far divertire è rimasta immutata. E anche i risultati a quanto pare hanno dato ragione all’Ikuvium, la società eugubina che dopo 13 stagioni ha deciso di abbandonare i campionati dilettantistici organizzati dal CRU (anche se per tre anni il club emigrò nelle vicine Marche) tuffandosi nell’avventura del campionato CSI di calcio a 7. Un cambio epocale che pure non ha intaccato la voglia e lo spirito del sodalizio fondato da Marco Morelli,
che da presidente ha potuto gioire per il successo dei suoi ragazzi nella finale contro Torre, vinta per 2-1 (reti di Sebastiani e Zaccagni, quest’ultima a tempo scaduto). Un successo che ripaga della scelta fatta in estate e che ha premiato la dedizione di un gruppo di amici che attraverso il pallone è passato per tutte le fasi della propria vita, dall’adolescenza fino all’età adulta. L’Ikuvium rappresenterà ora il comitato eugubino nella fase finale regionale in programma a Cascia nel week-end 12-13 aprile, auspicando di poter accedere a quella interregionale in programma in estate. R.Bar.
PILLOLE
LA MOSTRA
IL RICONOSCIMENTO
Premio Bandiera a François Dolbeau Il Premio Bandiera di Gubbio, promosso dagli sbandieratori, è stato consegnato il 6 aprile scorso, presso la sala Trecentesca di palazzo Pretorio, al professor François Dolbeau, storico medievalista francese, specializzato in lessicografia latina, studioso e conoscitore della letteratura latina tardo-antica, oltre che direttore degli studi presso l’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi. A lui si deve l’aver ritrovato le tredici lettere inedite di Sant’Agostino e l’aver riportato alla luce il testo integrale della vita di Sant’Ubaldo, scritto dal confratello di Ubaldo, Giordano da Citta di Castello.
MATTIA PASSERI, SCATTI DAL SET Esperienza cinematografica con ribalta in Cina per il giovane fotografo eugubino Mattia Passeri, che ha affiancato Patrizia Giancotti sul set del film Koning van Katoren del regista Ben Sombogaart, inserito nella sezione film Panorama nel 4° Festival internazionale del cinema di Pechino (16-23 aprile). “Abbiamo realizzato - dice - oltre 54mila fotografie per selezionarne solo 20. Questa esperienza di qualità mi ha davvero entusiasmato”. Passeri è impegnato in questo periodo a Pisa per allestire una personale con le migliori produzioni di questi anni in una location prestigiosa. “Stanno arrivando tante soddisfazioni con opportunità professionali di particolare livello”, spiega Passeri che trova spazio sul sito www.bjiff.com con immagini e notizie legate alla produzione cinematografica.
NUMERI UTILI
Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile ACI Soccorso Stradale Curia Vescovile
075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9274162 075.9273980
Timossi e i suoi tubi colorano l’arengo Tubi colorati che prendono forma in opere d’arte in un contesto speciale come il trecentesco palazzo dei Consoli: è la mostra Flussi: il rosso e il giallo dell’artista Alberto Timossi, radici genoane, nato a Napoli e insegnante a Roma in un liceo artistico, allestita nella Sala dell’Arengo e della sezione archeologica. Organizzata dalla società comunale Gubbio Cultura e Multiservizi, presieduta da Roberto Tanganelli, l’iniziativa vede il contributo di Gds Sirci, nel gruppo Gold della famiglia di Franco e Giuseppe Colaiacovo, che festeggia il 50° anniversario della fondazione. La mostra è aperta fino al 22 aprile, ogni giorno dalle ore 10 alle 13, dalle 15 alle 18.
CLAUDIO ICARDI AL MAZZATINTI Il giornalista Claudio Icardi di Rai Sport sarà ospite sabato 12 aprile al Liceo Giuseppe Mazzatinti. Nell’auditorium della scuola Incontrerà gli studenti e gli interessati (l’appuntamento è aperto a tutti) sui temi della comunicazione sportiva.
LUTTO
L’impronta di Filippo Meli Aveva 82 anni quando il professor Filippo Meli si è spento, lo scorso 3 aprile. È stato docente di materie umanistiche all’ITC Gattapone e a lungo presidente della Società Balestrieri, tra gli anni ‘60 e la fine degli anni ‘80. Ha lasciato un’impronta di cultura, sobrietà ed equilibrio, da sempre stimato e apprezzato per l’attaccamento alle tradizioni e ai valori eugubini. Con il professor Meli è stato rinnovato nel 1969 lo statuto della Società Balestrieri con novità della fondazione del gruppo degli Sbandieratori. È stato anche calciatore del Gubbio e ha fatto parte dei fondatori di Radio Gubbio nel 1977.
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GIOVEDÌ 24 APRILE 2014
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