15 Giorni - Numero 18 - 20 Giugno 2014

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GUBBIO Gubbio - Via dell’Arboreto Gualdo Tadino - Via V. Veneto

quindicinale d’informazione

presso

Venerdì 20 Giugno 2014 Anno II Numero

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ESCLUSIVA

NEL SEGNO DEL PATRONO L’ANTIQUARIO MATTEO MINELLI HA SCOPERTO NELLE MARCHE UNA NUOVA RELIQUIA DI SANT’UBALDO. SI TRATTA DI UNA PIANETA CON LA QUALE CELEBRÒ MESSA. È STATA UNA FAMIGLIA A SEGNALARE IL REPERTO CHE ADESSO È IN UN LABORATORIO DI RESTAURO PER ESSERE RIPORTATO ALL’ANTICO SPLENDORE

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COPERTINA

SANT’UBALDO LASCIA UN’ALTRA IMPRONTA

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LA SCOPERTA L’HA FATTA MATTEO MINELLI: L’ANTIQUARIO EUGUBINO HA SCOVATO SUL WEB L’ASTA DI UN COLLEZIONISTA MARCHIGIANO CHE HA MESSO IN VENDITA UN PREZIOSO BUSTO CONTENENTE AL SUO INTERNO LA PIANETA APPARTENUTA AL VESCOVO BALDASSINI di ROBERTO BARBACCI presa nel leggere la descrizione della reliquia è Una reliquia di Sant’Ubaldo è tornata a Gubbio. La stata davvero grande. Non c’ho pensato su un atnotizia, detta così, è di quelle che possono far sobbalzare più d’uno sulla sedia. E in effetti è uno di timo, ho fatto l’offerta e in pochi minuti l’acquisto quei fatti che raramente riempiono le cronache di era cosa fatta”. La reliquia in questione riguarda vita cittadina. Per di più della reliquia in questioun piccolo lombo della pianeta, il paramento liturgico utilizzato dai vescovi (oggi più comunemente ne nessuno era mai venuto prima a conoscenza. noto come casula), indossata da Sant’Ubaldo duIn questo caso “benedetto” fu il web, tanto bistratrante il suo episcopato eugubino. Il tutto è inserito tato, quanto foriero spesso di scoperte che altriall’interno di un busto, risalente probabilmente al menti resterebbero nascoste perché perdute in 1.600, disegnato con grande cura dei dettagli e nel mezzo a secoli di storia. quale prevale il colore oro. “La reliquia si trovava A trovare la preziosa reliquia e a non farsi sfuggire nella Marche – continua Matteo – e il precedente l’occasione di riportarla “a casa” è stato Matteo possessore non sa spiegarsi come possa essere Minelli di Antichità Minelli. Il quale è da semfinita in quel luogo. Per me, da eugubino e santupre attento osservatore di tutti i possibili oggetti d’epoca e di antiquariato che riguardano il Santo RELIQUIA Prima del restauro baldaro, è una grande gioia sapere di aver avuto l’opportunità di riportarla a Gubbio. In questo momento ne Patrono Ubaldo, tanto da allertare una vera e propria task force stiamo curando il restauro, poi alla prima occasione certamendi collaboratori che non ogni qualvolta si imbattono in un ogte la mostreremo alla città, così che tutti la possano ammirare getto che abbia a che fare con Sant’Ubaldo non perdono tempo da vicino. Metterla in vendita? Non se ne parla nemmeno...”. per contattarlo. “Ed è successo anche stavolta”, spiega Matteo. “Mi è stata segnalata un’asta su un sito specializzato e la sor-

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PD E GORACCIANI I GRANDI SCONFITTI

I PARTITI SONO QUASI SPARITI E QUELLO DI RENZI HA PERSO IL DERBYSSIMO. GORACCI HA SBAGLIATO I CALCOLI PER DUE ELEZIONI DI FILA: SPERAVA CHE STIRATI E PALAZZARI LOTTASSERO PUNTO A PUNTO PER PROVARE A TRATTARE, DOPO CHE NEL 2011 AVEVA FALLITO ALLE PRIMARIE CON LA ERCOLI. IL CENTRODESTRA A PALAZZO PRETORIO HA SOLO FRANCESCO GAGLIARDI, CHE NON RAPPRESENTA UN PARTITO MA UNA LISTA CIVICA di MASSIMO BOCCUCCI

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Ancora una volta nelle urne ha pesato il Pd spaccato in due, proprio come successe nel 2011 alle primarie e di più nel 2006 coi Ds e col Pds nel 2001. La storia s’è ripetuta: i fuoriusciti dal partito hanno vinto il derby col partito. Stavolta non c’è stato bisogno di andare a sostenere uno di un’altra parrocchia, come accadde con il furbissimo Orfeo Goracci. In queste elezioni ci ha pensato direttamente un piddino, cioè Filippo Mario Stirati. Di politico c’è poco o niente, se non una lotta tutta interna, di potere soprattutto, fatta sulle persone al di là delle linee politiche (la linea di Goracci, per esempio, cosa c’entrava con l’allora Pds-Ds?). La gente ha scelto la persona Stirati, ne ha riconosciuto la qualità e lo spessore, nel confronto con Ennio Palazzari degnisissimo antagonista ma in un partito svuotato e senza nerbo. PRIMARIE E DINTORNI Negli anni passati si ragionò molto su poltrone, prebende, regalìe varie in parte smascherate dall’inchiesta Trust sui presunti scandali al Comune che hanno portato a processo Goracci e buona parte della nomenklatura di palazzo Pretorio del decennio 2001-2011. Nel 2001 e 2006 i pezzi staccati del Pds-Ds hanno prodotto la sconfitta del partito ufficiale, e nel 2011 la storia ha riguardato le primarie che - come si ricorderà - videro confrontarsi Guerrini e Casoli dello stesso partito con la Ercoli di Rifondazione che sperava (con Goracci regista) di approfittarne. Guerrini alle primarie fece un mezzo miracolo che, non a caso, provocò scene d’isterismo negli alleati (si fa per dire). Non è questa un’interpretazione dei fatti, ma una ricostruzione dei fatti. Ora c’è un’altra resa dei conti nel Pd, aspettando di vedere se ci sarà un ribaltone negli organismi dirigenti dopo la disfatta del partito battuto dai fuoriusciti (25,1% contro il 19,1%) che hanno costituito la lista Liberi e Democratici al fianco di Stirati largamente vincente (41% al primo turno contro il 25,6% di Palazzari, e al ballottaggio 73,2% rispetto al 26,7%). C’è chi pronostica una riappacificazione a breve, ma nel Pd qualche testa in quel caso salterà. QUESTIONE PD I dissidenti del Pd, che poi rivendicano di essere il vero Pd anche se minoranza nel congresso dove contano le tessere, se ne sono andati alla vigilia della presentazione delle liste lanciando il guanto di sfida. La polemica è montata, come testimonia per esempio la lettera aperta al segretario regionale piddino Giacomo Leonelli da parte di Ubaldo Casoli, dipendente comunale e già candidato alle primarie nel 2011. “Sono uno di quei bucciotti, come lei ci ha definito in un post durante la campagna elettorale - ha scritto Casoli a Leonelli -, che ha una certa idea del Pd, della gestione del potere e del governo molto diversa da quella del gruppo dirigente di Gubbio”. Casoli ha rispolverato il commissariamento del Comune e i percorsi di questi mesi, invitando i vertici regionali e locali del partito a farsi da parte. Vale ricordare come quanti hanno esternato sulla caduta di Guerrini e il commissaria-

mento sono poi gli stessi che non avrebbero voluto Guerrini sindaco. ALLA PORTA Gli sconfitti di queste elezioni, assieme al Pd, vanno ricercati anche nelle file dei goracciani. Per la prima volta Rifondazione Comunista si ritrova fuori da palazzo Pretorio e la presenza di Pavilio Lupini appare più in solitaria che altro, visto che col Prc ruppe a suo tempo (con Goracci erano volati gli stracci per poi risbocciare l’amore politico) e Sel l’ha epurato. Goracci ha sbagliato i calcoli per due elezioni consecutive: avrebbe voluto Stirati e Palazzari punto a punto e non con quel distacco abissale, magari per andare a trattare il suo appoggio esterno (in cambio di uno-due assessori di fiducia?), dopo la cocente sconfitta alle primarie del 2011. È uscito mortificato anche il centrodestra con l’ultimo posto tra le cinque candidature a sindaco. In consiglio comunale ci sarà il solo Francesco Gagliardi, che peraltro non è espressione di un partito ma di una lista civica. Perugia è lontana migliaia di chilometri.

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE Sindaco Filippo Mario Stirati

ALESSIA TASSO GABRIELE LEPRI ALDO CACCIAMANI GIANNI MENICHETTI GIUSEPPE BIANCARELLI VALERIO PIERGENTILI MORENO ZEBI PAOLA BIRASCHI LETIZIA BELLUCCI MIRCO POMPEI Scelgo Gubbio MATTIA MARTINELLI GIACOMO FARAMELLI LORENZO RUGHI PSI MASSIMO CECCARELLI SEL STEFANO CECCARELLI PD ENNIO PALAZZARI VIRNA VENERUCCI MARCO CARDILE LUCA BARILARI Movimento 5 Stelle RODOLFO RUGHI MAURO SALCIARINI SARA MARIUCCI PRC-Gubbio Libera PAVILIO LUPINI GBC-FI-SC FRANCESCO GAGLIARDI Liberi e Democratici

288 268 264 248 216 189 179 131 102 96 194 144 139 101 123 277 209 194 156 154 -


GRAZIE!

ora lavoriamo

INSIEME stiratisindaco.it

stirati sindaco


15 151515 1515 STIRATI DIECI E LODE 15151515 PAGELLONE ELETTORALE IL PROFESSORE ELETTO SINDACO HA FATTO UN ESAME PERFETTO 15 15 15 15 15

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a cura di ROBERTO BARBACCI e MASSIMO BOCCUCCI

Prima c’hanno pensato i cittadini, il cui giudizio è inappellabile. Adesso invece proviamo noi a dare le pagelle (il professor Stirati ci è abituato vista la professione). Si può raccogliere in un ideale pagellone tutto ciò che sta dentro una lunga e tortuosa volata elettorale. È un po’ come tornare a scuola, con i quadri appesi alla vetrata o in bacheca pochi giorni dopo l’ultima campanella. Che per alcuni è suonata (e non solo metaforicamente) una volta chiuse le urne. SINDACI E COALIZIONI FILIPPO MARIO STIRATI voto 10 e lode. Impossibile esimersi dal più alto dei voti. È stato il vero mattatore: puntiglioso al punto giusto, mai banale nelle risposte, soprattutto capace di uno smodato autocontrollo nel momento in cui la direzione del suo partito, il Pd, lo ha messo fuori gioco dalla competizione interna per la candidatura. È rimasto in disparte, forte di un appoggio popolare (il voto va condiviso con il Comitato Stirati e Scelgo Gubbio, i primi che c’hanno creduto) che alla lunga ha pagato. S’è presentato come l’uomo “vero” del Pd, ha attirato a sé un pò di truppe del partito, e sul campo ha affossato coloro che col simbolo Pd si sono presentati. Forse un finale così in pompa magna, fin dal primo turno, non rientrava nemmeno nelle più ottimistiche delle previsioni. Lo attende un compito gravoso e per nulla scontato, anche di gestione degli equilibri interni alla coalizione. Ma sin qui è stato semplicemente perfetto.

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ENNIO PALAZZARI voto 6. Una volta accettato il rischio di gettarsi nella mischia, ha corso con le armi a lui più congeniali. Ha cercato, infatti, di convincere l’elettorato che s’è ritrovato

davanti il Pd diviso come in passato e più che in passato. C’ha provato e non c’è riuscito, complice anche l’atteggiamento presuntuoso e troppo sicuro di sé di una cabina di regia che ha perso ben presto il controllo, dimostrando di non aver compreso le ragioni degli elettori. Il Pd non l’ha sostenuto abbastanza (l’ha detto lui stesso) e ha condotto una campagna elettorale alla democristiana (col buonismo a costo zero) senza tenere conto della radicata tradizione di sinistro del territorio, l’unico in Italia che in 21 anni solo una volta ha avuto un ballottaggio centrosinistracentrodestra. Palazzari alla fine è uscito comunque pulito da una debacle umiliante del Pd. PD voto 3. Tre come le scelte scellerate alla base di una disfatta decisamente imprevista nella forma e nella sostanza: l’aver scaricato un cavallo come Stirati dimostratosi poi vincente; la mancanza di una rottura forte col passato recente (molti di coloro che hanno prodotto il fallimento del mandato di Guerrini sono rimasti nella stanza dei bottoni); l’incapacità di comprendere la volontà dell’elettorato, tanto da sottovalutarne l’impeto e la voglia di cambiamento. La campagna elettorale è stata sottotono e senza carattere, incassando spesso gli attacchi dell’”altro” Pd. Pensare poi che il ko è arrivato in concomitanza con l’exploit di Renzi alle Europee (54% a Gubbio) fa ancora più male. Waterloo, 199 anni dopo. RIFONDAZIONE COMUNISTA voto 4. Non è bastato a Pavilio Lupini l’appoggio di un ritrovato amico e compagno di


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PROMOSSI & BOCCIATI PALAZZARI PAGA I RITARDI E GLI ERRORI DEL PD, LIBERI E DEMOCRATICI TRASCINA STIRATI AL SUCCESSO. FLOP CLAMOROSO A DESTRA. L’INCOMPIUTA DEI GRILLINI. IL CAMALEONTICO ALDO CACCIAMANI FA IL PIENO ANCHE STAVOLTA vecchia data come Goracci (quante se n’erano dette anni fa...) per provare a influenzare l’esito del voto (perché quello era l’obiettivo). L’idea di base era quella di presentarsi al secondo turno come ago della bilancia anche in una competizione tra Stirati e Palazzari (o i grillini terzo incomodo), portando in dote un sostanzioso pacchetto di voti buono per scambiare qualche poltrona. Previsione ribaltata da un voto di sfiducia netto e senza attenuanti, figlio anche delle vicende giudiziarie che hanno sconvolto la città e impresso un marchio pesantemente negativo sul decennio Goracci-Ercoli. MOVIMENTO 5 STELLE voto 5,5. Si fosse votato un paio di mesi prima, col senno di poi, il finale magari sarebbe stato pure diverso. Perché ai grillini sono mancate le gambe negli ultimi chilometri. Hanno cominciato la campagna elettorale in anticipo rispetto a tutti, ma progressivamente hanno perso smalto ed energia. E pure qualche potenziale voto finito dritto nella coalizione di Stirati. Il risultato, di per sé, non è male, ma l’occasione andava forse sfruttata meglio. Non poter fare alleanze ha frenato molte possibilità. E al di là della voglia di presentare facce nuove e immacolate sulla scena politica locale, è indubbio che la composizione della lista ha evidenziato qualche lacuna di troppo e poche personalità di spicco. CENTRODESTRA voto 3. Se l’occasione era propizia per i grillini, figurarsi per il centrodestra. Che non ha saputo sfruttare le spaccature a sinistra, ritardando in maniera inspiegabile il varo del proprio schieramento e confluendo alla fine su Francesco Gagliardi (voto 5), soluzione apparsa agli occhi degli elettori alla stregua di un palliativo (e a conti fatti riuscita pure male). La corte serrata e nemmeno andata a buon fine verso Pio Baldinelli, che nel 1997 andò vicino a rovesciare la Giunta Pds cedendo solo al ballottaggio, è l’emblema di una classe politica che non ha saputo rigenerarsi e tantomeno rinnovarsi. Che per inciso per la prima volta da 20 anni a questa parte si ritroverà fuori dalle stanze di palazzo Pretorio. Praticamente invisibile. LIBERI E DEMOCRATICI voto 10. Un voto per ciascuno dei consiglieri eletti. E alzi pure la mano chi pensava a un simile exploit (4.749 voti). Ha fatto più di Sinistra Unita che nel 2006 trascinò Goracci alla conferma (anche in quel caso la lista civica è stata figlia della spaccatura nell’allora Ds). Si è rivelata la lista trainante della coalizione di Stirati (doveva essere Scelgo Gubbio a sentire in giro), capace di raggiungere un clamoroso 25,1% stravincendo il duello a distanza col Pd (fermo al 19,1%) e pure il confronto interno con Scelgo Gubbio (voto 7) che s’è fermato all’8,04%. Un caso più unico che raro all’interno della maggioranza, con il Psi e Sel (voto 5,5 ad entrambi) a fare da comparse o giù di lì. Perché il successo di Stirati ha detto un’altra cosa importante: i due partiti tradizionali se c’erano o no, avrebbe vinto lo stesso. CONSIGLIERI EXPLOIT Alessia Tasso (voto 9), già entrata in consiglio tre anni fa con 172 voti. Stavolta ha deciso di farlo passando dalla porta principale e incamerando 288 preferenze, più di qualsiasi candidato. Una ventata d’aria fresca certificata da un profilo basso improntato però all’azione al momento opportuno. Non

si vincono due elezioni in tre anni per caso. E se hai 25 anni il risultato vale ancora di più. Spostando il mirino su Gabriele Lepri (voto 8,5) val la pena prendere per buono il concetto espresso per la Tasso È entrato in lista quasi sul gong, ha avuto la forza e la bravura di porsi come punto di riferimento per giovani e adulti. Alla prima consultazione ha portato a casa 268 voti (primo tra i maschi) e la sensazione di aver fatto qualcosa di unico nel suo genere. Primo viaggio a palazzo Pretorio anche per Moreno Zebi, Valerio Piergentili e Giacomo Faramelli (voto 7,5), secondo per Mattia Martinelli (voto 8) che passa dai 179 voti con l’Udc del 2011 ai 194 dell’attuale tornata. Tutta gente sulla trentina, segno di un cambiamento in atto.

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EVERGREEN Quando si dice: gallina vecchia fa buon brodo. Aldo Cacciamani (che ha cambiato partito e schieramento), Gianni Menichetti e Giuseppe Biancarelli (per tutti voto 7,5) hanno fatto il pieno. Per Menichetti è stato un rientro in grande stile, come Biancarelli a distanza di due anni, indipendentemente dal simbolo al quale si sono legati. Cacciamani e Biancarelli, a conti fatti, frequentano il consiglio comunale da una vita. E ancora una volta hanno saputo convincere l’elettorato spostando voti pesanti, rispettivamente da Rifondazione Comunista e dal Pd ufficiale, alla lista Liberi e Democratici che ha affiancato Stirati. I SALVABILI Dal naufragio del Pd esce senza annegare Virna Venerucci (voto 6,5) prendendo 277 voti grazie all’alleanza di ferro con il consigliere regionale Andrea Smacchi e confermando di poter rendere anche in condizioni complicate. Con lei sufficienza anche per Marco Cardile (secondo viaggio a palazzo Pretorio dopo il 2011: voto 6) e per il giovane Luca Barilari (voto 6), l’unico della “linea verde” della coalizione a sostegno di Palazzari in grado di rendere. IN CHIAROSCURO A vedere i numeri di Rifondazione c’è poco da stare allegri, ma Luca Baldelli (voto 6,5) almeno ha fatto un pò fruttare il ruolo di consigliere provinciale: ha preso 175 voti, in pratica uno ogni 5 della sua lista è andato a lui. Non gli è bastato per tornare in consiglio comunale. Diverso il giudizio sul vicepresidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi (voto 5): da possibile candidato a sindaco (anche nell’orbita Pd) a semplice candidato consigliere per Gubbio Libera. Risultato? Modesto a leggere le 122 preferenze. Alla coalizione ha portato un pò poco nonostante il ruolo istituzionale e il battage pubblicitario. I GAMBERI Passare da 250 preferenze ad appena 108 nel giro di tre anni non è un gran bel biglietto da visita: Gabriele Cerbella è forse uno dei volti che più di altri si è esposto nell’area Pd e ha pagato dazio. Lo stesso dicasi per Claudio Ruspi (da 282 a 160, con annesse dimissioni dalla segreteria comunicate il 16 giugno scorso) e Pasquale Di Bacco, che rispetto al 2011 (quando era candidato con Forza Italia) è passato da 176 preferenze a 86. Per tutti in pagella un 4,5. Senza appello.

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15 LETTERE IN REDAZIONE

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

Multe,duepesieduemisure

Il palo in via Carducci

Multe a go go nel parcheggio dell’ex seminario da parte dagli ausiliari del traffico. Sabato scorso, ore 15.30: multa per errata esposizione del disco orario che segnava le 18.30. Nulla da recriminare, ci segnala un lettore: chi sbaglia paga. La legge è chiara. Strano però che la stessa rigorosità sfugga ai loro “colleghi” vigili urbani, tanto da non intervenire ogni sabato quando, in via Perugina, per ben 5 ore di fila ci sono sempre 10 macchine in divieto di sosta, tanto da creare scarsa visibilità per chi si immette in strada. Il bello è che la situazione è stata tempestivamente segnalata, di sabato, per ben 5 settimana di fila. Altra segnalazione: nonostante le numerose segnalazioni, un lampione di via Carducci da due anni sta raggiungendo i 45 gradi di inclinaziona. Si aspetta che cada addosso a qualcuno?

Sembra ieri...

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Sembra ieri... i nostri bambini emozionati e tesi affrontavano il loro primo giorno di scuola: il grembiule lungo e lo zaino grande. Sono già passati cinque anni: cinque anni meravigliosi! Il grembiule non è più così lungo e lo zaino non sembra più così grande. Grazie alle maestre Claudia, Lucia, Maria Luisa, Gioia, Orietta, Rossella e al maestro Fausto per aver saputo insegnare con il sorriso nel momento del divertimento e con fermezza nel momento dell’impegno e del duro lavoro. Grazie perché ci avete saputo ascoltare, consigliare e fatto affrontare i momenti di difficoltà con tranquillità e serenità. Grazie a Fabrizio e a Paola che hanno accolto ogni giorno i nostri bambini con il sorriso e sempre con una parolina dolce e con una infinita disponibilità. È arrivato per noi il momento di crescere ed affrontare una nuova “sfida”, e per voi, di conoscere nuove famiglie. Un grazie anche alla nostra rappresentante di classe Francesca che per cinque anni ha portato avanti il compito affidatole con tanta dedizione, passione e capacità. Con gli occhi lucidi vi diciamo: ci mancherete tutti. 18 abbracci affettuosi e sinceri. I genitori e gli alunni della classe V B Scuola Elementare Plesso di Padule

Il palo da un’altra angolazione

CLUB ALPINO ITALIANO

Tanti appassionati al raduno regionale Domenica 15 giugno, nello splendido scenario del Monte Tezio, si è svolto l’annuale raduno regionale delle sezioni umbre del CAI (Club Alpino Italiano), organizzato per l’occasione dalla sezione di Perugia e al quale hanno preso parte tutte le affiliate (Città di Castello, Foligno, Gualdo Tadino, Gubbio, Perugia, Spoleto, Terni con la sottosezione di Orvieto). Molti i soci che hanno partecipato ai diversi itinerari proposti dall’organizzazione, che ha tenuto conto sia del grado di difficoltà sia, delle diverse peculiarità dei partecipanti, suddividendo i percorsi in più livelli e proponendo anche una gara a squadre di orienteering. A conclusione della giornata è stato predisposto anche un concorso fotografico che comprenderà tutte le foto scattate durante la giornata, con le migliori che verranno premiate. Un momento conviviale ha concluso il programma di giornata, seguito dall’esibizione dei cori alpini delle sezioni CAI di Gualdo Tadino, Terni e Perugia. L’evento è stato patrocinato dal Gruppo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e dalla Protezione Civile Regione Umbria.

L’OPPORTUNITÀ Formazione interamente gratuita e finanziata dal Fondo Sociale Europeo

Corsi gratuiti per ristorazione e alloggi Psycopraxis, Agenzia Formativa Accreditata dalla Regione Umbria, è lieta di comunicare che la Provincia di Perugia ha approvato e finanziato (con il Fondo Sociale Europeo) il progetto “Lavorare nei servizi di ristorazione e di alloggio nel Alto Chiascio”, che consiste in una serie di corsi gratuiti rivolti a persone con età compresa tra i 25 e 64 anni residenti nella provincia di Perugia.
I corsi, che si terranno nelle località dell’Alto Chiascio (Gubbio, ma non solo), sono completamente gratuiti e mirano all’acquisizione di competenze professionali per lavorare nei servizi di ristorazione e alloggio.
Il progetto propone più corsi, ai quali è possibile partecipare anche in contemporanea senza dover scegliere obbligatoriamente a quale prendere parte. Nel dettaglio, ecco l’elenco: Lavorare in forma dipendente o autonoma (9 ore), Comunicazione e relazione, in italiano e inglese, nei servizi di alloggio e ristorazione (40 ore), Sicurezza sul lavoro (16 ore), L’offerta enogastronomica e turistica dell’Alto

Chiascio (12 ore), Il servizio in sala, ai piani e a buffet (32 ore), HACCP - Il rispetto del sistema di garanzia dell’igiene e della pulizia sul luogo del lavoro (13 ore), Riordino, pulizia e manutenzione delle camere e degli spazi comuni (34 ore), Cura delle aree verdi (15 ore). Tutti i corsi si terranno prevalenteme nella sede di Gubbio, con le graduatorie di ammissione che saranno formulate in base all’ordine di arrivo delle domande. Per potervi accedere basta scaricare l’allegato, compilarlo e inviarlo via fax allo 075.5834061 (per assistenza alla compilazione della domanda ci si può rivolgere a Rosatinet, via Madonna dei Perugini, Gubbio, tel. 075.9275733). è possibile anche anticipare il tutto via mail all’indirizzo info@psycopraxis.com. La prima scadenza per la consegna delle domande è posta all’11 luglio 2014, ma il bando resterà aperto fino a tutto il 2014. Maggiori info su www.psycopraxis.com o su www.britishinstitutes.it/perugia.



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LA ROCCA

Il vescovo benedice la messa di sempre

a cura di LUIGI GIRLANDA Dopo mezzo secolo torna a Gubbio la messa di sempre. Da sabato scorso, 14 giugno, anche la diocesi eugubina, come molte altre in Umbria, ha dato finalmente attuazione al motu proprio del 2007 di Papa Benedetto XVI, “Summorum pontificum”, che liberalizza la celebrazione della santa messa secondo il messale del 1962. A Gubbio, già all’indomani della pubblicazione del documento papale, subito un gruppo di un centinaio di fedeli sottoscrisse una lettera per richiedere al vescovo Ceccobelli l’attuazione delle nuove direttive per la celebrazione della messa tridenti-

na. Il vescovo accolse con benevolenza la richiesta. Ma l’avversione al documento del Papa di gran parte dell’episcopato umbro e dei sacerdoti diocesani, lo spinsero a valutare la cosa con maggior prudenza per evitare divisioni ed equivoci. Si iniziò così, nel dicembre 2007, con una celebrazione secondo il messale di San Pio V dello stesso vescovo Ceccobelli, quasi a voler sedare qualsiasi possibile fraintendimento circa la legittimità della celebrazione della messa di sempre, mai abrogata dal Vaticano e, soprattutto, una forma di rito che ha alimentato la fede dei fedeli cattolici per oltre 1.500 anni. L’esempio di monsignor Ceccobelli e la stessa autorità del Papa non sono serviti comunque a tranquillizzare gli animi dei sacerdoti e dei vescovi più refrattari alle direttive vaticane, per cui nella diocesi eugubina la celebrazione secondo il rito antico è rimasta in questi ultimi anni relegata a sporadiche celebrazioni una tantum, sempre in accordo con il Vescovo. Al rinnovarsi delle richieste dei fedeli, monsignor Ceccobelli, con profonda lungimiranza e attenzione ai bisogni spirituali del popolo di Dio, ha finalmente deciso di rompere gli indugi e, forte del diffondersi delle celebrazioni secondo il rito antico anche nelle diocesi limitrofe, l’anno scorso ha emanato un decreto con cui autorizza la messa di sempre anche nel territorio eugubino. Tale decreto, di per sé non necessario esistendo già una normativa emessa dall’autorità suprema della Chiesa, vuole mettere fine a qualsiasi fraintendimento circa la piena legittimità della celebrazione secondo il rito antico. Per ora, le celebrazioni si svolgeranno ogni secondo sabato del mese, alle ore 17, presso la Chiesa della Misericordia in via Baldassini. Il rito antico, rimasto in vigore fino alla chiusura del Concilio Vaticano II, sottolinea fortemente l’aspetto sacrificale della messa. Non si tratta solo di una questione di lingua, come pensano coloro che si ostinano a chiamare il rito antico “la messa in latino”, ma di un tipo di celebrazione molto diverso dall’attuale, che affonda le sue radici storiche fin dai primissimi secoli del cristianesimo Papa Benedetto XVI afferma: “Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso. Ci fa bene a tutti conservare le ricchezze che sono cresciute nella fede e nella preghiera della Chiesa, e di dar loro il giusto posto”. Parole del Papa sulle quali molti ancora sembrano dover meditare.


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ATTUALITÀ

RUSPE IN AZIONE NEL CANTIERE DI FONTECESE

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SONO PARTITI I LAVORI PER IL GRANDE POLO COMMERCIALE NELL’AREA EST. TAR E CONSIGLIO DI STATO HANNO RESPINTO LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA DELLE TRE FAMIGLIE CHE SI OPPONGONO ALLA REALIZZAZIONE. INTANTO IN ATTESA DEL PRONUNCIAMENTO DI MERITO DA PARTE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO, EMERGE UNA STORIA DI PRESUNTI ABUSI EDILIZI CHE PERÒ NON C’ENTRANO CON L’OPERAZIONE DA 19 MILIONI DI EURO

di MASSIMO BOCCUCCI S’intrecciano in queIl cantiere è stato attivato. Ciò vuol dire che partono i lavori sta storia dei presunper realizzare il polo commerciale di Fontecese, il più grande ti abusi edilizi che insediamento del genere nella storia eugubina con investisarebbero stati rimenti per 19 milioni di euro, il coinvolgimento di una trenscontrati nell’area di tina di imprese locali e la prospettiva di 70-80 nuovi posti di Fontecese. Non c’enlavoro. Il Tar e il Consiglio di Stato hanno respinto la richiesta tra l’operazione, né di sospensiva presentata da tre famiglie della zona che, raptanto meno l’imprenpresentate dall’avvocato Mario Bruto Gaggioli Santini, si ditore Rossi. Ci sono oppongono alla realizzazione della struttura destinata a ospiriscontri e verifiche tare la seconda sede della Coop e tutta una serie di esercizi in corso, sulle evencommerciali su diecimila metri quadrati di superficie. tuali situazioni di irregolarità, condotte dai tecnici al Comune L’operazione, che movimenta 19 milioni di euro con circa per appurare la rispondenza di quanto è edificato nella zona tre milioni fra oneri al Comune e opere di urbanizzazione in con le planimetrie a disposizione degli uffici. parte già versati, va avanti dopo il primo pronunciamento Si guarda ora, con l’attivazione del cantiere, alla posa della del tribunale amministrativo regionale dell’Umbria. Nel giro prima pietra. E c’è la previsione di ultimare il complesso nel di qualche mese i giudici entreranno anche nello specifico giro di diciotto mesi. Il polo commerciale di Fontecese non è sentenziando nel merito. Il dirigente comunale Francesco l’unica operazione in piedi che punta a incentivare gli investiPes ha provveduto alla stipula e alla firma della convenzione menti e a spingere l’economia locale in un quadro economico con il capofila dell’operazione, l’imprenditore di Carbonesca cittadino fortemente depresso. Si è riunita la conferenza dei Stefano Rossi. Il documento definisce i particolari tecnicoservizi per procedere negli aspetti tecnico-burocratici con burocratici con i previsti impegni. Le procedure hanno fatto, l’insediamento commerciale della Conad in via Perugina. Indunque, il proprio corso. L’imprenditore Rossi si è opposto fine, si attendono sviluppi operativi sul marchio Emisfero del al ricorso, con il Comune e la Regione che si sono costituiti gruppo Cestaro il cui insediamento è atteso ormai da tempo in giudizio per ribadire la correttezza e la linearità dei vari in via San Lazzaro. passaggi sulla vicenda.

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15 LA STORIA

GRILLI, TANTI SOGNI IN UNA BANDIERINA SI È CONCLUSA SUL CAMPO LA STRAORDINARIA CARRIERA DI ASSISTENTE DOPO 171 PRESENZE IN SERIE A E LA QUALIFICA DI INTERNAZIONALE CHE L’HA PORTATO IN OGNI PARTE DEL MONDO. ORA FARÀ IL DIRIGENTE

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di GIULIANO DE MATTEIS Massimiliano Grilli-story. Bellisto innamorarmi di quella bandierina. Non so come, ma quelle sima, intensa, piena di soddisfaparole ha fatto scoccare in me la scintilla”. zioni. Non potrebbe essere altriE dopo? menti per il guardalinee eugubino “Dall’esperienza di un anno in Umbria sono passato subito in dopo 12 stagioni in Serie A. È il Interregionale, e due anni dopo, quando in media ce ne votempo del congedo per raggiunti gliono quattro, sono stato chiamato alla Can C per un trienCHAMPIONS Quarto limiti d’età: oltre i 45 anni non si nio. Che emozione la prima in Serie A al Tardini di Parma: uomo accanto a Mancini può andare. ricordo ancora che, prima della Cosa l’ha spinta a fare l’arbitro? partita, Nakata e Frey del Parma “Prima di tutto bisogna amare il calcio, che io considero come vennero da me e mi dissero di staun virus. Mi ha contagiato fin da quando ero ragazzo. Ho prore tranquillo e che sarebbe andata vato a fare l’attaccante e piano piano sono finito in porta. A alla grande. Mi è sempre piaciuto quel punto, ho capito che se volevo restare nel calcio potevo avere un dialogo con giocatori e fare solo l’arbitro”. tecnici: credo che la capacità di Quali sono stati i maestri e i modelli? dialogare sia una delle doti più “Orsato di Schio l’arbitro con cui mi sono trovato meglio sul importanti per un arbitro”. campo. Dagli organi tecnici ho ricevuto sempre consigli imQuali i calciatori e gli allenatoportanti, da tutti. Mi piace ricordare Renato Picchio, Giovanri che le hanno dato più filo da IN EUROPA In una terna assieme a Matteo Trefoloni ni Stevanato e Ciro Camerota, ex guardalinee in A che mi torcere e i più collaborativi? prese sotto la sua ala protettrice. Tra i modelli c’è Pompeo “Il più difficile da gestire è stato Mourinho, personaggio anPifarotti, primo guardaline eugubino ad arrivare nella massiche in panchina e meno disponibile al dialogo rispetto ad altri ma serie. Non dimentico Elvio Passeri, che spiavo da bordo come Capello, Mancini, Donadoni, Conte, Garcia o Mazzarri. campo quando si allenava con Aldo Stirati, papà del mio fraTra i calciatori ricordo con piacere i grandi capitani come Zaterno amico Matteo Passeri, guardalinee bravissimo che ha netti, Del Piero o Totti”. raccolto l’eredità di internazionale”. Quante maglie ha dovuto riportare in dono durante tutti Quali ricordi conserva questi anni? degli inizi? “Tantissime, anche se comunque non bastavano mai. Vedere “La prima volta avevo la gioia delle persone, specie dei bambini, ai quali le ripor16 anni. Quando tornai a tavano era stata sempre un’emozione indescrivibile. Proprio casa e mia madre mi chiecome quella che ho provato la prima volta che ho visto il nome se come fosse andata, le Grilli di Gubbio sul tabellone di San Siro. È stato un onore porrisposi: a me bene, a te un tare il nome della mia città in giro per il mondo”. po’ meno... I miei genitori Il futuro di Grilli quale sarà? SUPERCOPPA A Pechino per la sono stati straordinari nel “Uno è arbitro sempre, e mi sensfida tra Milan-Inter dell’agosto 2011 sostenermi”. to in debito con l’Aia. Se i dirigenti Il passaggio dal fischietto alla bandierina è stato semplice? arbitrali riterranno opportuno “Dopo tre anni da arbitro in Eccellenza, i dirigenti dell’Aia uminserirmi nei quadri, mi farebbe bra mi consigliarono di passare al ruolo di guardalinee perché piacere. Allo stesso non chiudo le avevo gente davanti più brava. Mi consigliarono convinti che porte anche a un’eventuale espeavevo le qualità giuste per emergere nel nuovo ruolo. La pririenza in un club. Nel calcio vorrei ma gara da guardalinee l’ho fatta con Matteo Passeri arbitro, restarci. È per questo che ancora ma rimasi soprattutto a guardare perché l’azione nel primo continuo ad allenarmi...”. A SAN SIRO Prima di un tempo si sviluppava sempre sull’altra fascia. All’intervallo ero Inter-Fiorentina con Zanetti demoralizzato: Salvatore Bartolini mi disse che avrei dovu-

LA SCHEDA Al fianco di Pierluigi Collina nell’ultima gara dell’attuale designatore UEFA

Massimiliano Grilli, classe 1969, è diventato arbitro nel 1986. L’esordio da guardalinee in Serie B risale al 14 settembre 2002 in Catania-Genoa. Il debutto in A è arrivato il 19 aprile 2003 allo stadio “Tardini” per Parma-Torino: quella è stata la prima delle 171 partite nella massima serie. L’ultima? Juve-Cagliari di questa stagione, mentre il congedo da quarto uomo è stato in Roma-Juve penultima giornata di campionato. Nel 2006 è stato promosso internazionale. In Champions League indimenticabile l’esperienza al fianco di Pierluigi Collina in Villareal-Everton, che è stata poi l’ultima gara internazionale in gare di club dell’attuale designatore UEFA. Grilli vanta presenze anche in Europa League e qualificazioni ai Mondiali ed Europei, oltre che nelle finali della Region’s Cup 2007 in Bulgaria e nei Giochi del Mediterraneo del 2013 in Turchia.


15 151515 MUSICA Giornate speciali con maestri e allievi provenienti da tutto il mondo 1515 15 Gubbio Summer Festival, 1515151515 15 15

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nozze d’argento di lusso

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CONCERTI E MASTERCLASSES INTERNAZIONALI DAL 21 LUGLIO AL 5 AGOSTO PER LA NUOVA EDIZIONE CHE TAGLIA IL TRAGUARDO DEI 25 ANNI. KATIA GHIGI, DIRETTRICE ARTISTICA, È ORGOGLIOSA DELLA RASSEGNA: “CONTRIBUISCE A RAFFORZARE L’ IMMAGINE INTERNAZIONALE DELLA CULTURA UMBRA IN UN MERCATO SEMPRE PIÙ AMPIO DEL TURISMO CULTURALE” Festa di anniversario per il Gubbio Summer Festival. Concerti e masterclasses internazionali, con allievi e artisti provenienti dal tutto il mondo, rinnovano un appuntamento culturale davvero speciale. Dal 21 luglio al 5 agosto ci sarà spazio solo per la musica ad alta qualità, in luoghi suggestivi come il complesso monumentale di San Pietro, la chiesa dei Bianchi in via Piccardi, l’orto di palazzo Fonti, la chiesa di Santa Maria della Piaggiola, il chiostro della Pace, e il prologo (18 luglio “Aspettando il festival”) nella chiesa di San Giovanni (programmi e particolari sul sito www.gubbiosummerfestival.it). “Da 25 anni questa rassegna - dice Roberto Tanganelli, amministratore unico della società pubblica Gubbio Cultura e Multiservizi Srl che sostiene l’evento - contribuisce a scandire e impreziosire la stagione estiva eugubina e del comprensorio. Il radicamento nel territorio, l’attenzione alla formazione, la qualità dei concerti sono peculiarità vincenti”. Il valore del festival è presto indicato. “Rappresenta - dice la direttrice artistica Katia Ghigi - un momento unico per la produzione e la diffusione della cultura musicale. Aiuta a rafforzare l’immagine internazionale della cultura umbra e a diffondere la promozione della regione in un mercato sempre più ampio del turismo culturale. È diventato punto di riferimento per studenti, musicisti, appassionati grazie al livello eccellente dei corsi e dei concerti, alla qualità dell’accoglienza, alla bellezza dei luoghi”.

Cosa significa il traguardo delle nozze d’argento? “Vuol dire – spiega Katia Ghigi – che è una manifestazione radicata. Significa però anche mettersi in gioco e puntare sempre più in alto, pur avendo meno risorse economiche di 25 anni fa. Ci sono stati alti e bassi, come in tutti i festival del mondo, dovuti soprattutto alle questioni economiche. I conti tornano, ci sono serietà e spirito di sacrificio”. Qual è il segreto di questa manifestazione? “Puntare sui giovani – risponde la direttrice – con la scelta di maestri di livello internazionale bravissimi come musicisti e al contempo di docenti. E’ fondamentale offrire concerti di livello artistico eccellente in scenari meravigliosi. Il segreto è anche puntare su appassionati, come tutto lo staff, che credono nell’arte”. Su cosa punterà soprattutto il programma di questa edizione? “Avremo delle sorprese incredibili. Intanto alcuni concerti inizieranno alle 20 con L’esibizione di valenti gruppi locali, già affermati o da lanciare. Seguirà poi L’apericena e alle 21.15 il concerto dei maestri del festival. Andremo dalla musica classica, all’etnica e al jazz, con il grande Mirabassi, per esempio. Alle 19 tutti i giorni ci saranno esibizioni degli allievi del festival. Stiamo lavorando a una serata speciale di grande impatto per festeggiare il 25° anniversario”. Massimo Boccucci

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FIORITI E PANNACCI, IL GUBBIO SONO LORO

CONFERMA SCONTATA ALLA PRESIDENZA, CON MENCARELLI VICE, E NUOVO CORSO TECNICO CON LA SOLUZIONE INTERNA PER SOSTITUIRE GIAMMARIOLI, PASSATO ALLA CREMONESE. CLIMA ROVENTE TRA PAROLACCE E MINACCE ALLA VIGILIA DELL’ASSEMBLEA DEI SOCI di MASSIMO BOCCUCCI

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Il presidente e l’amico più fidato: su questo civica Impegno per Gubbio con il Pd e Popolaasse si fonda il nuovo Gubbio. Marco Fioriti, ri per Gubbio al fianco del candidato sindaco confermato per acclamazione alla presidenza Ennio Palazzari. È previsto che ad affiancarlo lunedì sera dall’assemblea dei soci alla Taversia Alessandro Sandreani, ma l’ex capitano na del Lupo, con Rodolfo Mencarelli per ora sembra orientato a rinunciare dopo l’esperienza da direttore tecnico braccio destro del unico vice, va avanti e sceglie la soluzione inGiamma. terna con Giuseppe Pannacci per sostituire “L’iscrizione al campionato è garantita e dal Stefano Giammarioli che ha raggiunto Gigi Simoni alla Cremonese. L’investitura ufficiale IN TRE Mencarelli, Fioriti e Pannacci primo luglio cercherò nuovi partner, anche da verrà da un momento all’altro. Ai soci e dirigenti per ora non fuori se necessario, perché da soli non ce la facciamo più”, ha detto Fioriti, senza fare riferimento alla trattativa aperta con sono state fatte comunicazioni ufficiali. Intanto, Pannacci è già operativo e mette così subito a frutto il patentino di diretla cordata del giovane imprenditore di Bari che si è reso ditore sportivo conseguito in quest’ultima stagione. Potrebbe sponibile a collaborare. Non se ne farà nulla, a quanto pare, lasciare l’incarico di direttore generale, tenendo conto che e l’imprenditore dirotterà altrove i suoi interessi. Fioriti si è comunque la sostanza del peso in società non cambia e anzi sfogato sabato scorso in una conferenza stampa, con tanto di toni alti, parolacce e dictat in ordine sparso, attaccando giorsi rafforza con la partenza del Giamma. Per Pannacci si somnalisti e tifosi fino a minacciare querele e cancelli chiusi allo mano esperienze importanti, al di là di quelle professionali, stadio. dopo la candidatura alle ultime elezioni comunali nella lista

BRACCIO DI FERRO I due atleti eugubini hanno vinto il titolo italiano e ora puntano all’iride

Cristian e Chiara, emozioni mondiali di EMANUELE GRILLI Molti pensano che il braccio di ferro sia una sorta di divertimento, una sfida che si consuma esclusivamente tra amici nel tempo libero. In realtà è una vera e propria attività professionistica nel quale è previsto anche un campionato del mondo, che quest’anno vedrà tra i partecipanti italiani anche gli eugubini Chiara Acciaio e Cristian Greco. Entrambi si sono laureati campioni italiani nel torneo che si è tenuto a Monsano (provincia di Ancona) nel week-end 8-9 giugno. La “favola” di Chiara è certamente la più lieta e imprevedibile. Intanto perchè è raro imbattersi in una ragazza che si cimenta in una disciplina considerata di solito per soli uomini. “Non pensavo che sarebbe andata a finire così - spiega la 25enne eugubina, vincitrice nella categoria 50 kg braccio sia destro che sinistro -. Sono contenta e orgogliosa di quel che ho fatto e spero di poter proseguire su questa strada. Lo scorso anno arrivai seconda, quindi negli ultimi 12 mesi ho lavorato a fondo per provare a migliorarmi e ci sono riuscita nel momento più importante e significativo. Non mi sono posta limiti e non me li porrò nemmeno adesso, pensando che tra qualche mese dovrò affrontare l’avventura mondiale in Lituania. Vediamo quel che succederà, ma di scuro vorrò farmi trovare pronta all’appuntamento”. A dare maggiore risalto alla prestazione di Chiara c’è la postilla (che poi postilla non è) legata al fatto che segue un regime alimentare vegano, sfatando molte credenze legate all’importanza di carne e, più in generale, di proteine per poter affrontare discipline così particolari.

SUL PODIO Chiara Acciaio (a sinistra) e Cristian Greco premiati

Anche Cristian Greco nel suo piccolo ha fatto qualcosa di ecceziuonale. ”All’inizio ero quasi incredulo - racconta il campione italiano Under 18 - perchè non credevo fosse possibile arrivare a questo livello. Poi ho provato tanta emozione soprattutto quando il presidente Claudio Rizza mi ha comunicato la qualificazione al mondiale. Non me lo sarei mai aspettato, ero arrivato ai campionati italiani con l’unico obiettivo di fare una bella esperienza e alla fine è andata meglio di quanto sperassi, sia col braccio destro che col sinistro”. Cristian racconta anche com’è nata questa passione: “L’ho avuta fin da piccolo, sfidavo sempre mio padre anche se ovviamente perdevo sempre, poi con gli amici al bar proponevo sempre di giocare a braccio di ferro. Verso dicembre mi sono iscritto in palestra per tenermi allenato e l’istruttore mi ha parlato di queste gare e ho deciso di competere a livello agonistico. Cosa mi aspetto dai mondiali? Non mi pongo grandi obiettivi, è già un grande risultato esserci arrivato. Questi sono livelli importanti e già vincere un tiro mi porterebbe grande soddisfazione, anche se il podio rimane il mio sogno.”


PILLOLE

UNA DELEGAZIONE IN VISITA NEI LUOGHI PIÙ BELLI DELL’UMBRIA

Dal Lussemburgo con amore

Viaggio in Umbria dal Lussemburgo per tenere sempre vive le proprie radici. L’iniziativa è stata delle Acli di Petange e Differdange in collaborazione con l’Arulef di Lussemburgo (Associazione regionale umbra lavoratori emigrati e famiglie). Hanno partecipato in dodici con un giro attraverso la regione: a Gubbio per la festa dei Ceri Piccoli, alla cantina Blasi di Umbertide, alle botteghe artigiane della ceramica di Deruta, alle chiese di Assisi, al museo dell’emigrazione di Gualdo Tadino ai centri storici di Spoleto e di Spello, alle fonti del Clitunno e la cascata delle Marmore. Si sono attivamente impegnati per la riuscita del tour Carlo Grullini dell’Arulef, Roberto Casagrande, Enzo Vispi e Mauro Pierotti presidente dell’associazione Eugubini nel Mondo, con il coordinamento di Marco Pierotti, lussemburghese di origini eugubine, dell’Arulef lussemburghese presieduta da Cosimo Raschellà affiancato dal segretario Francesco Barbaro. Il viaggio ha rappresentato una nuova occasione per rafforzare quel senso di appartenenza umana e sentimentale.

IL MAUSOLEO IN UN LIBRO FESTA DEI CERI mute di PER RICORDARE I 40 MARTIRI Le Mengara Ricordi dolorosi della storia: all’alba del 22 giugno 1944 la fucilazione, per rappresaglia, di quaranta eugubini innocenti, proprio quando le truppe tedesche stavano lasciando Gubbio per tornare indietro dopo l’agguato partigiano al bar della Caterina in corso Garibaldi. Nelle celebrazioni per il 70° anniversario dell’eccidio s’inserisce il libro “Memoria viva - il Mausoleo dei Quaranta Martiri di Gubbio” di Gianluca Sannipoli, Catia Doriana Bellini, Enrica Sebastiani. La pubblicazione di 204 pagine, edita da Media Video (prezzo di copertina 20,00 euro), presentata il 18 giugno scorso presenti il neo sindaco Filippo Mario Stirati con storici e docenti universitari, mette in risalto il sacrario che sorge sul luogo della fucilazione. Il Mausoleo, come venne chiamato già durante i lavori di costruzione e inaugurato il 22 giugno 1949, trova risalto nel libro che si avvale del contributo di due inedite tesi di laurea, dell’indimenticata Catia Doriana Bellini e della giovane ingegnere Enrica Sebastiani. All’interno documenti anche della famiglia Tabarrini che fu tra i promotori principali della costruzione della struttura.

CALCIO GIOVANILE

Milan Cup ai Pulcini dell’Atletico

Bella impresa dei Pulcini classe 2004 dell’Atletico Gubbio, guidati dagli ex rossoblù Massimiliano Lazzoni ed Emanuele Tresoldi. Nel tradizionale torneo di fine anno delle scuole affiliate AC Milan, disputato a Vismara, hanno conquistato la vittoria finale dopo 8 gare tiratissime (6 vinte e due perse), ricevendo il premio dalle mani degli ex rososneri Filippo Galli e Pierino Prati. Questo il gruppo dei Pulcini 2004: Giovanni Alunno, Thomas Angeloni, Samuel Giacometti, Giacomo Lazzoni, Riccardo Pascolini, Francesco Radicchi, Nicolò Spadoni, Nicolò Tresoldi, Tommaso Zebi.

NUMERI UTILI Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile ACI Soccorso Stradale Curia Vescovile

075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9274162 075.9273980

in festa

S’è da poco spenta l’eco delle celebrazioni ceraiole 2014, e la manicchia di Mengara di Sant’Antonio ha voluto chiudere il programma di appuntamenti con la tradizionale cena di fine maggio, durante la quale è stata regalata una brocca in segno di omaggio e gratitudine al ceraiolo Verecondo Ambrogi, tra i più appassionati e presenti all’interno della zona.

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www.facebook.it/15giorni Società Editrice Infopress srl Tel./Fax 075.9271422 Mail redazione@15giorni.it Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Luigi Girlanda, Emanuele Grilli, Giuliano De Matteis Chiuso in redazione: Mercoledì 18 Giugno 2014 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

Il prossimo numero sarà in distribuzione da

SABATO 5 LUGLIO 2014

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