15 Giorni - Numero 36 - 6 Maggio 2015

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GUBBIO

di Capannelli Fabio e Giorgio e C. snc

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quindicinale d’informazione Mercoledì 6 Maggio 2015 Anno III Numero

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“OGGI PIÙ AUTOREVOLI E RISPETTATI” INTERVISTA A FILIPPO MARIO STIRATI. QUASI UN ANNO DI LAVORO E ALLE PORTE LA PRIMA VOLTA DA SINDACO ALLA FESTA DEI CERI. EMOZIONI, BILANCIO E PROGETTI PER IL FUTURO

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COPERTINA

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L’AGENDA DI STIRATI

DAI CANTIERI APERTI ALLA TASSA DI SOGGIORNO, DALLE STRATEGIE PER INCORAGGIARE I SEGNALI DI RIPRESA SUL TURISMO AL COINVOLGIMENTO DELLE ASSOCIAZIONI NELLA PROMOZIONE DEGLI EVENTI. LE PROSSIME SFIDE: LA RIVISITAZIONE DEL PIANO REGOLATORE E UNA NUOVA REGOLAMENTAZIONE DEL TRAFFICO NEL CENTRO STORICO, LA MANUTENZIONE DEL TERRITORIO E UNA CAMPAGNA DI MOBILITAZIONE SU RIFIUTI E AMBIENTE, LA SISTEMAZIONE DI PALAZZI PUBBLICI E GLI INTERVENTI SULL’EDILIZIA SCOLASTICA, I RAPPORTI CON L’UNIVERSITÀ DI PERUGIA E LA LUMSA FINO AL RICONOSCIMENTO UNESCO PER LA FESTA DEI CERI di MASSIMO BOCCUCCI Quasi un anno alla guida di qualità e della semplificazione; una regolamentazione del Gubbio, dalle elezioni del 25 traffico degna di un centro storico europeo come quello di cui maggio 2014 al ballottaggio disponiamo; un maggiore sforzo nell’azione manutentiva del dell’8 giugno con il successivo territorio, pur in presenza di oggettive difficoltà operative e insediamento, e la lunga vigilia finanziarie; una campagna di sensibilizzazione e di mobilida ceraiolo che il prossimo 15 tazione sul tema dei rifiuti e dell’ambiente; la fase operativa maggio vivrà la sua prima festa del quadro strategico di valorizzazione del centro storico; la in veste istituzionale. Filippo sistemazione di palazzi pubblici la cui destinazione è stata Mario Stirati incrocia le emomessa a fuoco; importanti interventi di edilizia scolastica; zioni con gli impegni per dare rapporti con l’università di Perugia e con la Lumsa; recupero slancio e vigore a una città che del riconoscimento Unesco alla festa dei Ceri; e molto altro ne ha fortemente bisogno. ancora”.

La prima da sindaco ai Ceri come se la immagina?

Dalla Regione stanno arrivando soldi, protocolli d’intesa “Un’emozione grandissima, un momento straordinario. Da e nuove promesse: segno di un rinnovato rapporto dopo primo cittadino è la prima esperienza in assoluto e voglio astante accuse e polemiche o anche interessi elettorali? saporarla fino in fondo”.

“Sulla Regione abbiamo sviluppato una forte iniziativa istiQuasi un anno di impegno istituzionale: su cosa pensa di tuzionale ponendo sul tavolo grandi temi della città: politica aver lasciato maggiormente il segno? sanitaria e ospedale di Branca; valorizzazione dell’ex ospe“La città è ripartita con rinnovata autorevolezza ed è rispettadale cittadino; aree interne; edilizia scolastica; promozione ta nei circuiti istituzionali che contano. Mi sembra l’elemento della città attraverso il centro più rilevante”. di documentazione e di ricerGubbio oggi quanto è più dinamica o più preoccupata rica del folklore e della festa dei spetto a quando ne ha preso la guida?

Ceri e il recupero del set di Don “Ci sono molti cantieri aperti, molti altri in procinto di partire, Matteo. Occorre grande deteril turismo è in netta ripresa grazie alle azioni promozionali e minazione, una visione strateagli eventi artistico-culturali, ci sono numerosi fermenti di asgica, progetti forti e capaci di sociazioni, di singoli volontari, di pro-loco: non c’è dubbio che inserirsi nella programmaziomolte energie operose si stiano mobilitando. Il nostro sforzo ne regionale”. è soprattutto quello di ridare speranza ai giovani e di creare Lei ha annunciato di stare al opportunità di lavoro e di sviluppo”. fianco di Catiuscia Marini con È in via di predisposizione il bilancio di previsione 2015: la lista “Umbria più uguale”, ci saranno elementi di novità e la tanto discussa imposta con Sel e l’assessore regionale Stefano Vinti ex Rifondadi soggiorno? zione Comunista, in alleanza col Pd: sono superate le bat“I Comuni, tutti indistintamente, vivono una loro crisi ‘greca’: taglie di un anno fa? tutti hanno enormi difficoltà a chiudere il bilancio 2015. Nei “Noi rappresentiamo una componente critica e scomoda del cittadini probabilmente non c’è la piena percezione di quecentrosinistra. Abbiamo trovato in tanti altri territori umbri sto stato di cose. Stiamo facendo uno sforzo enorme per farlo affinità politiche e programmatiche e su questo abbiamo coquadrare senza intaccare i servizi fondamentali e le promostruito un progetto che ha dato già risultati positivi come il zioni volte al rilancio della città. La tassa di soggiorno è finaconsiglio provinciale. Sul gruppo dirigente del Pd eugubino e lizzata a quest’ultimo obiettivo. Senza questo provvedimento umbro restano da parte nostra forti critiche e riserve. Vogliachi garantirà le risorse mo continuare a fare una battaglia di rinnovamento del cenfondamentali per incretro-sinistra e della politica; vogliamo far contare Gubbio nel mentare presenze e arpanorama regionale, con una candidatura vera come quella di rivi a Gubbio?”.

Giuseppe Biancarelli”.

Cosa dovranno aspetLe elezioni regionali saranno anche un test per l’amminitarsi gli eugubini dopo strazione comunale dopo quasi un anno di governo? il rodaggio e la prima “Non credo si possa parlare di questo. I contesti politico-elettofase dell’azione politirali mutano secondo il tipo di elezione e anche in base al livello co-amministrativa? di partecipazione dei cittadini al voto. A ogni modo noi saremo “Una rivisitazione del presenti senza nasconderci e faremo anche questa volta una piano regolatore genegrande battaglia a favore degli interessi di Gubbio”. rale, all’insegna della

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ATTUALITÀ

LA CRISI MORDE ANCORA

UN’INDAGINE SULL’ANDAMENTO MEDIO REALE DEI GUADAGNI NEGLI ULTIMI 6 ANNI, RIVELA CHE GUBBIO È TRA I COMUNI CHE STANNO PEGGIO, AVENDO PERSO 45,82 MILIONI DI EURO. L’UMBRIA HA UNA SITUAZIONE GENERALE PIÙ CRITICA DELLA MEDIA NAZIONALE

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di MASSIMO BOCCUCCI è Magione quello col segno maggiorL’allarme-redditi è reale. Una durismente negativo: il reddito medio Irsima realtà che le cifre nude e crude pef per contribuente dichiarato nel consegnano alle statistiche ma so2014 è, in termini reali, più basso prattutto al tenore di vita sotto gli del 9,8% rispetto quello del 2008. occhi di tutti. Il tessuto produttivo si Seguono Todi con -9,6%, quindi Gubsta impoverendo con l’unica boccabio (-9,5%), Gualdo Tadino (- 8,6%), ta d’ossigeno, a fronte di un sistema Perugia (-8%), Terni (- 7,55), Bastia pubblico (il Comune) atrofizzato e inUmbra (-7,2%), Marsciano (-6,8%), debitato fino al collo, che può venire Assisi (-6,85), Foligno (-6,5%), Citdagli investimenti dei privati. Gli ultità di Castello (-6,4%), Castiglione del Lago (- 6,4%), Orvieto mi 6 anni, che hanno portato al declino e la recessione, hanno (-6,3%), Spoleto (- 5,85), Umbertide (-4,9%), Narni (- 4,9%), impoverito i redditi reali degli umbri del 7,1% (-7,2% in proCorciano (-4,2%). Il comune sopra i 10 abitanti che ha perso vincia di Perugia, -6,8% nel ternano). Tra i 92 territori comumeno reddito è San Giustino (- 3,8%). nali dell’Umbria, soltanto in 3 non rivelano il segno negativo.

GRAVI PERDITE Nel 2014 i redditi complessivi Irpef reali a Emerge dal confronto dei dati del ministero dell’Economia e Gubbio rivelano una perdita secca di 45,82 milioni annui, sedelle Finanze relativi alle ultime dichiarazioni dei redditi ai guono Gualdo Tadino (-21,9 milioni annui), Perugia (-313,8 fini Irpef presentate (quelle del 2014, che si riferiscono all’anmilioni), Terni (-194,2), Bastia Umbra (-33,7), Marsciano no di imposta 2013), con quelli delle dichiarazioni dei redditi (-28,4), Assisi (-40,8), Foligno (-83,6), Città di Castello (-63,2), presentate nel 2008 (anno di imposta 2007).

Castiglione del Lago (-20,6), Orvieto (- 35,7), Spoleto (-56,7), SOLDI IN FUMO Nel 2014 gli umbri risultati dai dati più poUmbertide (-21,9), Narni (-32,2), Corciano (- 37,9). In Umbria veri di 891,5 milioni di euro (-638,5 milioni annui in provincia si sa che la crisi ha colpito di più rispetto alla media nazionale, di Perugia) rispetto al 2008. Nella regione si sono volatilizzati con un peggioramento rispetto al già pessimo dato italiano redditi Irpef per 5,349 miliardi (3,831 miliardi in provincia tra 1 e 2 punti percentuali di prodotto interno lordo. di Perugia). E questo solo per quanto riguarda i redditi delle persone fisiche. Tra i Comuni con più di 10mila abitanti,

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LA DECISIONE Il costo varia in base ai criteri di gradualità in proporzione al prezzo

Ci mancava solo la tassa di soggiorno...

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LA GIUNTA STIRATI VA A CACCIA DI SOLDI PER FRONTEGGIARE I BUCHI NEI CONTI DEL COMUNE. NEL BILANCIO PREVENTIVO, DA APPROVARE ENTRO MAGGIO, SPUNTA LA NUOVA IMPOSTA. IL GRANDE INGANNO: IL BALZELLO È DI SCOPO PER DIROTTARE I SOLDI DEL SETTORE SUI BUCHI DA COPRIRE

Il bilancio del Comune è un pozzo di San Patrizio senza fondo.

I conti non tornano, servono soldi da trovare a tutti i costi e allora ecco l’ultima tassa della lunga serie: arriva l’imposta di soggiorno, che sarà applicata a partire dal prossimo giugno. La maggioranza sta faticosamente cercando le risorse economiche per il bilancio di previsione 2015, da varare entro fine maggio e al vaglio delle forze interne alla coalizione del governo cittadino.

La Giunta Stirati gioca la carta dell’imposta di soggiorno, sulla quale c’è una proposta di deliberazione predisposta e istruita dal settore finanziario del Comune, con le forze di maggioranza già schierate a favore. La spiegano così: è una tassa di scopo e dunque servirà per dare linfa al settore turistico, ma non aggiungono che i soldi previsti per quel settore verranno dirottati a coprire i buchi aperti altrove compresa la politica delle assunzioni che continua. Politica ormai inguaribile. Del resto, ci sono i buchi nei conti pubblici locali eredità del passato e sempre incombenti, a cominciare da quelli legati agli esborsi per il Puc di San Pietro e alla situazione pesante della

discarica di Colognola, oltre ai minori trasferimenti dallo Stato.

L’imposta di soggiorno è stata fin qui esclusa per non rischiare di deprimere numeri assoluti ancora troppo bassi sui flussi turistici a fronte di servizi al di sotto degli standard (viabilità carente e in parte scadente, collegamenti problematici specie a livello ferroviario). Adesso si prepara l’istituzione dell’imposta, richiamando la normativa generale che ne prevede l’applicazione secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, fino a 5 euro per notte di soggiorno.

L’importo non è stato ancora stabilito e l’operazione sarà collegata al regolamento che, previsto per legge, sarà adottato dal consiglio comunale. Le cifre restano invece di competenza della Giunta e verranno definite annualmente (in caso di variazioni, altrimenti resterà l’importo in vigore da giugno) con apposita deliberazione entro l’approvazione del bilancio di previsione.

M.Boc.

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FESTA DEI CERI

MOBILITAZIONE PER LE VECCHIE STATUE DEI SANTI

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PETIZIONE POPOLARE CON QUALCHE MIGLIAIA DI FIRME PERCHÉ VENGANO RIPORTATE NELLA CHIESETTA DEI MURATORI, UTILIZZATE PER LA PRIMA SFILATA DEL MATTINO IL 15 MAGGIO, CON UNA RIPRODUZIONE FEDELE PER LA CORSA

C’è una petizione popolare con qualche migliaia di firme raccolte, mentre la mobilitazione continua, perché le tre vecchie statue lignee dei santi dei Ceri vengano riportate nella chiesetta di San Francesco della Pace, detta dei Muratori, in via Savelli della Porta, oltre che prevederne l’utilizzo nella prima sfilata del mattino il 15 maggio giorno della festa, fino a prospettare la realizzazione di copie identiche da collocare in cima ai fusti dei Ceri per la corsa. Le statue di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio sono custodite dal 2011 nel museo delle Memorie Ubaldiane nella basilica del patrono sul monte Ingino. La petizione sta suscitando reazioni. La mobilitazione popolare è volta a restituire visibilità alle statue collocate nel museo ubaldiano: c’è la possibilità di poterle inserire nella chiesa dei Muratori accanto a quelle attualmente realizzate.

Questa statue realizzate dall’artigiano locale Luigi Passeri vennero presentate ufficialmente, accanto ai Ceri completa-

mente restaurati con le barelle, il 29 aprile 2011 per essere poi benedette da Papa Ratzinger l’11 maggio in Vaticano e utilizzate il successivo 15 maggio. Si sollevarono un po’ di discussioni e di confronti a distanza, con un dibattito peraltro ancora aperto sull’impatto estetico. Quelle vecchie statue, particolarmente espressive, sono sempre rimaste nel cuore dei ceraioli e degli eugubini al punto da registrare fin da subito l’aspettativa di vederle esposte al solito posto nella chiesetta dei Muratori, con vista a vetri su via Savelli della Porta.

In un incontro con il sindaco Stirati, la Soprintendenza e la Diocesi, il 17 maggio scorso, è emerso che non esistono vincoli sulle statue se non quello di essere restaurate al meglio in caso di deterioramento. Stirati ha preso atto della richiesta e delle firme consegnate con l’intenzione di esaminare tutto nel tavolo istituzionale con l’Università dei Muratori, l’associazione “Maggio Eugubino” e le Famiglie ceraiole

Inaugurato il centro emozionale sulla festa

Ormai è solo un lento ma inesorabile count down. L’attesa che in città di avverte in ogni angolo, pronta a esplodere venerdì 15 maggio in un’altra edizione della Festa che gli eugubini sperano possa essere baciata dal sole. Giorni frenetici e di grande trepidazione per i capodieci Andrea Marcheggiani, Andrea Fronduti e Daniele Battistelli, così come per i capitani Pieran-

gelo Radicchi e Francesco Ragnacci. Lo scorso 30 aprile è stato intanto inaugurato in via Baldassini il centro emozionale “I Ceri - Enjoy & Share”, dedicato interamente alla festa e che ha riscosso notevoli apprezzamenti nei primi giorni di apertura al pubblico, raccogliendo documenti, studi e molto materali legati alla tradizione più cara agli eugubini.

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Uffici tecnici, si cambia: dirigenti verso l’ATI Si va verso una riduzione delle aree dirigenziali dell’ufficio tecnico che dai tempi di Orfeo Goracci sindaco risultano suddivise in tre settori, caso unico in Umbria. La Giunta Stirati si prepara a ridurre i settori da tre a due perché si profila, salvo sorprese, il trasferimento dal Comune all’ATI 1 (Ambito territoriale integrato dell’Alta Umbria) di uno dei tre dirigenti. È una delle mosse da cui confida di trarre giovamento l’Amministrazione Comunale nell’adesione all’organismo territoriale, deciso con voto a maggioranza in aula consiliare tra non poche polemiche per il prospettato aumento della tariffa sui rifiuti. A palazzo Pretorio puntano ad alleggerire il parco dirigenti con questo passaggio all’Ati 1, verificando strada facendo l’impatto economico dell’operazione sugli equilibri gestionali dell’organismo e sulla tassazione a carico degli eugubini. Le responsabilità dirigenziali nell’area tecnica sono attualmente ripartite tra Luigi Casagrande (progetti strategici e lavori pubblici), Francesco Pes (urbanistica, pianificazione ambientale e patrimonio), Raffaele Santini (ambiente, manutenzioni, protezione civile, energie rinnovabili).

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SALAME PICCANTE

TORNA NELL’OCCHIO DEL CICLONE IL SALUMIFICIO RENZINI DI MONTECASTELLI, DOPO CHE LA GIUNTA STIRATI LO HA COINVOLTO NELL’INIZIATIVA PIG PASSION COME RISARCIMENTO PER LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA SUI SALAMI RIPRODOTTI COME CERI. L’UNIVERSITÀ DEI MURATORI NON HA GRADITO E INFURIA LA POLEMICA SULLA GESTIONE DELLA VICENDA

di MASSIMO BOCCUCCI Pig Passion ha celebrato la carne suina con la regia organizzativa di Epta Confcommercio e il finanziamento del Gal. L’idea della Giunta Stirati, con l’assessore Lorenzo Rughi in prima linea, di tirare dentro come sponsor il Salumificio Renzini di Montecastelli ha scatenato furibonde reazione.

A parte il solito tam tam polemico della politica, stavolta c’è di più. Il salumificio Renzini è lo stesso che ha pensato di promuovere i propri salami riprodotti come i Ceri nel pieno della corsa in piazza Grande. Storia del marzo 2014 quando c’è stata la levata di scudi proseguita per lunghi mesi, passati a chiedersi come tutelare la festa ben sapendo che già in passato l’immagine dei Ceri era stata sfruttata per campagne pubblicitarie (un noto lassativo e pure un marchio di acqua minerale con i Ceri diventati bottiglie).

Erano intervenuti sdegnati il sindaco Stirati, tutti i partiti e le associazioni legate alla festa con la mobilitazione dell’avvocato Ubaldo Minelli, presidente della Famiglia ceraiola dei Santubaldari, che ha annunciato

di portare la ditta in tribunale. La questione ha preso un’altra piega. Ora è sembrato che sponsorizzare Pig Passion potesse essere considerata una forma di risarcimento e la cosa non è andata giù a molti. L’Università dei Muratori ha ricordato come a febbraio vennero sollevate fortissime perplessità quando l’assessore Rughi al tavolo istituzionale con i soggetti legati alla festa dei Ceri aveva prospettato il coinvolgimento del salumificio Renzini nell’iniziativa Pig Passion.

Era stata evidenziata preoccupazione - denuncia l’Università dei Muratori - per la logica di scambio applicata alla festa dei Ceri tra il danno e il risarcimento puramente economico dello stesso. Il sodalizio propose l’eventuale risarcimento in forma anonima in beneficenza ad associazioni o enti benemeriti del territorio.

La Giunta Stirati ha tirato dritto accordandosi col salumificio per la manifestazione Pig Passion, fino alle reazioni a catena. Ora l’Università dei Muratori rilancia la proposta di trovare soluzioni concrete per la difesa dell’immagine dei Ceri attivando il Centro Studi Giuridici Città di Gubbio che, con il giudice Sergio Matteini Chiari e gli avvocati Marco Marchetti e Mario Monacelli, ha dato da tempo la propria disponibilità a definire forme per la tutela dell’immagine della festa.

CavalieriTemplari, mostra al Bargello

Il mistero e gli enigmi dei Cavalieri Templari a Gubbio. A partire dal 9 maggio il Palazzo del Bargello ospiterà una mostra storico-didattica sul più affascinate ordine religioso cavalleresco del Medioevo, dal titolo “Acri 1292 - Lepanto 1571, Storia dei Cavalieri Templari e della spada”, organizzata dal Sacrum Ordinis Militum Templi S.O.M.T. ”Attorno alla storia dell’Ordine - ha spiegato Marcello Cerbella, Presidente della Società dei Balestrieri di Gubbio - da sempre è andato aumentando un progressivo fascino e interesse. Per questo abbiamo accolto questa opportunità di gemellare la collezione storica della nostra società, che trova sede nel Palazzo del Bargello, con la mostra a stampo didattico che perfettamente si coniuga se non nello spazio nel tempo, con la nostra vocazione medievale”. La mostra sarà aperta al pubblico dal giovedì alla domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle15.00 alle 18.00. Info al numero 075.9220339 e alla mail info@museogubbio.it.

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ATTUALITÀ

PROCESSO GORACCI, I TEMPI SI ALLUNGANO

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LE ELEZIONI REGIONALI FANNO SLITTARE L’UDIENZA FISSATA PER IL 9 GIUGNO. SE NE RIPARLERÀ FORSE TRA SETTEMBRE E OTTOBRE. SI VA PER LE LUNGHE CON L’IMPRESSIONANTE NUMERO DI 391 TESTIMONI. IMPUTATI E DIFESE PUNTANO ALLA PRESCRIZIONE, GIÀ SCATTATA IN UN PAIO DI CASI di MASSIMO BOCCUCCI La strada della prescrizione semI TESTIMONI bra sempre più aperta, al di là di Ecco i 34 testimoni inquanto verrà sentenziato nel meridicati dall’ex assessore to al processo all’ex sindaco Orfeo Graziano Cappannelli.

Goracci e gli altri imputati tra ex politici amministratori e funzionaAdriana Alimenti ri del Comune dell’inchiesta Trust Giuseppe Angeletti sui presunti scandali nel decennio Andrea Angeloni Goracci-Ercoli. Per la formazione Salvatore Angeloni politico-culturale di Goracci (coVeronica Balducci munista nudo e puro come ama Gianluca Bartocci autoproclamarsi orgogliosamente Serena Bellucci Patrizia Francesca Blasi da sempre) la prescrizione non saGiuseppe Bocci rebbe assoluzione, ecco perché c’è Sauro Brugnoni da aspettarsi da parte sua la volonAldo Cacciamani tà di andare fino in fondo anche sui Marcello Castellani due episodi al momento prescritti.

Riccardo Coletti La prescrizione è un fattore che Riccardo Farneti potrebbe risultare anche decisivo Pierluigi Fiorucci in questo maxi-processo (visti i nuElisa Floridi meri di imputati e testimoni l’idenRenato Giovarelli tificazione ci sta). La dilatazione Francesco Grilli dei tempi è un fatto. Contribuisce Fernando Lepri per esempio il provvedimento n.

Roberto Lepri 105 del 21 aprile scorso con il Maria Grazia Lucarini quale Aldo Criscuolo, presidenFabio Menichetti te del tribunale civile e penale di Giovanni Nardi Giulio Nardi Perugia, dispone per le elezioni Alida Nardiello regionali del 31 maggio “la sospenGiampiero Panfili sione dall’1 al 9 giugno 2015 delle Massimo Pannacci udienze civili e penali presso il triFrancesco Pes bunale di Perugia in concomitanza Federico Pugnitopo dello svolgimento delle operazioni Rita Raggi dell’ufficio unico circoscrizionale”.

Daniela Salciarini Slitta dunque automaticamente Aldo Sartori la seconda udienza del processo, Antonella Stocchi che poi di fatto poteva ritenersi la Stefano Tomassoli prima considerati i pochi minuti di durata dell’atto inaugurale il 10 febbraio scorso. Il collegio giudicante, presieduto da Gaetano Mautone, si era aggiornato appunto al 9 giugno. Si attende di conoscere la nuova data che potrebbe essere fissata non prima di settembre-ottobre.

LUNGA LISTA L’allungamento a dismisura dei tempi viene reputato uno dei fattori dominanti nell’iter giudiziario a carico di Goracci & C. se si guarda intanto alle cadenze: l’ex sindaco e gli altri imputati vennero arrestati il 14 febbraio 2012, rinviati a giudizio il 17 aprile 2014 e la prima udienza fissata per il 10 febbraio 2015. Il quadro sulla tempistica è amplificato dalla lista impressionante dei testimoni che è stata presentata dai legali degli imputati, oltre ai testi indicati dai pubblici ministeri e dalle parti civili: si tratta di 391 nomi venuti dai pubblici ministeri Antonella Duchini e Mario Formisano della Procura della Repubblica di Perugia (57), Orfeo Goracci (45), Maria Cristina Ercoli (53), Lucio Panfili (29), Graziano Cappannelli (34), altri

imputati (23), parte civile Comune di Gubbio (66), altre parti civili (84). Le liste potrebbero essere integrate successivamente. In alcuni casi i nominativi ricorrono più volte e in qualche caso sono sbagliati (questo potrebbe portare a ulteriori slittamenti per le Graziano Cappannelli notifiche errate).

SCREMATURA Il collegio giudicante potrebbe decidere di non ammettere tutti i testimoni. Potrebbero essere convocati dal presidente Mautone i pubblici ministeri, le difese degli imputati e i legali della parti civili per ridurre percentualmente ciascuna lista depositata dei testimoni. È evidente che qualora venissero ascoltati tutti, tenendo conto che le udienze hanno orari circoscritti, ci vorrebbero probabilmente degli anni. Un’eventualità del genere gioverebbe all’atto pratico soprattutto agli imputati che potrebbero beneficiare di ulteriori rinvii con la dilatazione dei tempi a babbo morto.

Tendaggi Ampia scelta nei tessuti classici e moderni

Tappezzeria

Copertura poltrone e letti Ricopertura di siede con scarsa

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CHE RIBALTA TRA CONCERTONI E CONTEST!

MOMENTO D’ORO PER ALCUNI MUSICISTI EUGUBINI: SARA JANE E PAOLO CECCARELLI SI SONO ESIBITI CON LA MED FREE ORKESTRA SUL PALCO DEL CONCERTONE DEL 1° MAGGIO A ROMA LA BAND EXPERIMENT SOUND PROJECT È FINALISTA ALL’EMERGENZA ROCK FESTIVAL

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di ROBERTO BARBACCI sti eugubini hanno ripagato gli sforzi Eugubini alla ribalta. È di musica che profusi e lasciano presupporre che ci si parla, e con le note evidentemente siano tutte le carte in regola per poter ci sono tanti bravi (e giovani) musicicompetere al massimo nella finalissisti che ci sanno fare. Il mese di magma che li metterà di fronte ad altre 9 gio si è aperto col botto e in tanti si band, in programma dopo la metà di maggio sempre nel locaaugurano che possa pure chiudersi con i riflettori belli puntati le perugino (nella giuria ci sarà tra gli altri Daniel Favero della sul palco. Lo scorso 1° maggio, nel tradizionale concertone di Warner Music, etichetta musicale tra le più famose e importanti piazza San Giovanni, hanno trovato spazio i fratelli Sara e Paolo al mondo, ma saranno determinanti anche i voti della giuria poCeccarelli, che sono saliti sul palco con la Med Free Orkestra polare: quanti più fans seguiranno la band e ulteriori saranno esibendosi in diretta nazionale su Rai 3 intorno alle 17. Sara Jane le possibilità di vittoria). La band vincitrice andrà poi a suonare (nome d’arte) è la voce, Paolo è la chitarra ritmica dell’ensemble all’Alcatraz di Milano nell’ambito della fase finale nazionale del di musicisti dell’area del Mediterraneo che raccoglie sonorità di contest, col vincitore che riceverà un contratto con la Warner vari generi, spaziando dalle tonalità più familiari al pubblico ocMusic e la possibilità di incidere un album, promuoverlo e districidentale ma passando anche per i ritmi africani, mediorientali e buirlo anche nel mercato europeo e internazionale, con tanto di di altre culture della vasta area mediterranea. tour in Germania (e senza alcun costo). Gli Experiment Sound Pochi giorni prima, gli Experiment Sound Project, band attiva Project scrivono i propri pezzi anche se nascono come una trida più di 15 anni nel panorama nazionale (con due dischi all’attibute band degli Iron Maiden (genere metal). Oggi sono composti vo: “The miracle in a stranger land” e “The dark voice of conscienda Michele Allegrucci alla voce, Enrico Gentili e Alessandro ce”) e che vanta numerose collaborazioni con i maggiori artisti Argentina alla chitarra, Riccardo “Rocca” Fiorucci alla batteria della scena italiana, hanno superato brillantemente la semifinale e Riccardo “Hazy Angel” Cortellessa al basso. Quanti volessero del contest denominato Emergenza Rock Festival, al quale per la partecipare alla serata finale all’After Life possono contattare per verità si sono iscritti per gioco, venendo però scelti tra le 100 info e biglietti il 338.7886629 o l’account Facebook Experiment band che avrebbero suonato dal vivo all’After Life di Perugia per Sound Project e Twitter (@projecteddie (E.S.P.) della band. contendersi la vittoria finale. I tanti consensi ricevuti dai musici-

TRA PROTESTE E FUTURO

Contessa, quei maledetti semafori

E intanto parte la gara d’appalto

Ci volevano le elezioni regionali per vedere il semaforo lampeggiante lungo la strada della Contessa nel tratto rimasto bloccato da metà novembre 2013 dopo la frana. Ma la situazione resta preoccupante lasciando Pontericcioli per entrare nel territorio marchigiano.

Non ci sono stati finora interventi nei successivi punti critici in direzione Fano-Pesaro e l’Adriatico dove permangono i due impianti semaforici a ridosso dell’uscita per Cantiano e all’altezza della galleria appena passata l’uscita per Cagli. I week end è sono di passione con gli automobilisti in fila indiana e spazientiti. Per il tratto umbro la soluzione è stata trovata disattivando il semaforo, restando sorpresi semmai solo della tempistica con le polemiche sulla decisione presa in vista delle elezioni regionali quando il provvedimento si poteva attuare da lungo tempo. Tutto tace invece sul fronte delle Marche, dove a dirla tutta anche lì si vota a fine maggio, con infinite pressioni osservando come Cantiano ci siano dei lavori in corso ma il cantiere è sempre deserto, mentre a Cagli c’è stato forse un cedimento all’ingresso della galleria che ha indotto a transennare pochi metri senza alcun intervento e col traffico alternato tra mille disagi. Il sindaco Filippo Mario Stirati sta provando a scuotere l’incresciosa faccenda: ha scritto al compartimento marchigiano dell’Anas, alla Provincia di Pesaro e Urbino, ai sindaci di Cantiano e Cagli, ai due assessori regionali alla viabilità Silvano Rometti e Luigi Viventi per esprimere il forte disagio.

“Per quanto di nostra competenza - ha sottolineato Stirati nella missiva - abbiamo da tempo attivato la polizia locale, le forze dell’ordine e il compartimento Anas competente per il territorio che sono già intervenuti al fine di agevolare i flussi del traffico ed evitare i notevoli disagi.

Auspichiamo che analoghe misure siano state previste anche dai Comuni attraversati dalla strada nel tratto marchigiano”.

M.Boc.

L’importo dei lavori a base d’asta è fissato in 538.835,57 euro, compresi gli oneri per la sicurezza: si parte da qui nell’indagine di mercato con la formula della pre-qualifica attuata dalla Provincia per designare le imprese che potranno partecipare alla gara d’appalto per i lavori di sistemazione del tratto lungo la strada della Contessa, nei pressi di Tranquillo, interessato dalla frana che il 12 novembre 2013 dopo piogge intense e insistenti ha avuto gravi ripercussioni condizionando da allora il transito di auto e mezzi pesanti. Il cedimento della carreggiata a ridosso della scarpata a valle ha dapprima portato a interdire il traffico fino al successivo 30 novembre, con i veicoli dirottati sulla Flaminia verso Scheggia, e quindi il passaggio è stato regolato da un impianto semaforico con conseguenti disagi. La situazione è migliorata quando, dopo la scorsa Pasqua, il semaforo è stato disattivato. Per ripristinare le normali condizioni, evitando incidenti o altri rischi di smottamenti, ci sono volute le mobilitazioni a livello politico-istituzionale dopo le furibonde reazioni di automobilisti e camionisti.

Le ditte sono state chiamate a inoltrare, entro il 4 maggio, la manifestazione d’interesse per espletare i lavori su circa 25 metri di strada. Si dovrà intervenire sulla quindicina di metri della scarpata a valle e per mettere a punto il contenimento della parete a monte attraverso la posa di reti. Si sono messi in moto in vista delle elezioni regionali i tanto attesi meccanismi tecnico-burocratici, tenendo conto che il finanziamento era stato annunciato ormai da mesi.

15 151515 VERSO LE REGIONALI È partita la corsa a Palazzo Cesaroni. Tutti temono l’astensione 1515 15151515 Elezioni, sgomitano in sette 15 15 15 15 SONO CANDIDATI GIUSEPPE BIANCARELLI (UMBRIA PIÙ UGUALE), ERNESTA CAMBIOTTI 15

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(RICCI PRESIDENTE), MATTEO COSTANTINI (PSI), FABRIZIO PALAZZARI (RICCI PRESIDENTE), SARA RINALDINI (FRATELLI D’ITALIA), ANDREA SMACCHI (PD), FABIO VERGARI (PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI). M5S E RIFONDAZIONE SENZA CANDIDATI EUGUBINI. GORACCI CHIUDE IL SUO MANDATO, TORNA A INSEGNARE E SI GODE I VITALIZI INVITANDO A NON VOTARE O AL MASSIMO AD APPOGGIARE LA COALIZIONE PCL-CASA ROSSA

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Promettono mari, monti, fiume e laghi. Chi governa l’Umbria sta spendendo soldi pubblici a destra e manca per accaparrarsi i voti. Chi ambisce a governare l’Umbria assicura che i soldi pubblici li spenderà diversamente. Chi governa dice che l’Umbria è bella, si vive bene, la disoccupazione è calata e la ripresa è in atto, le tasse sono basse e il livello dei servizi altissimo. Chi ambisce a governarla dice che l’Umbria è bella ma si potrebbe vivere molto meglio, che la disoccupazione è ai massimi storici e della ripresa non c’è traccia, che le tasse sono a livelli sempre più alti e i servizi scadenti. La gente di buona volontà (escluso chi dalla politica conta di trarre benefici personali diretti e indiretti) dice che non se ne può più, che forse disertare le urne potrebbe essere un rimedio di fronte a una classe politica scadente, magnacciona, poltronista, opportunista, trasformista (cambiare partito e lista è diventato facile come cambiarsi d’abito). Disertare le urne come azione propedeutica a qualcosa di grande perché la misura è colma: ecco una prospettiva.

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LE CANDIDATURE A Gubbio corrono in 7 per ottenere il miglior risultato elettorale possibile e magari il posto da circa 6.500 euro al mese. Sono candidati, in rigoroso ordine alfabetico, Giuseppe Biancarelli (presidente del consiglio comunale, ex Pd) con la lista Umbria più uguale (Sel ed ex Rifondazione Comunista, come l’assessore regionale uscente Stefano Vinti, alleata della governatrice uscente Catiuscia Marini), Ernesta Cambiotti (ex Forza Italia) con la lista Ricci Presidente, l’ingegnere Matteo Costantini neofita col Psi, Fabrizio Palazzari (ex Rifondazione Comunista ed ex vicesindaco della Giunta Guerrini) con la lista civica Ricci Presidente, Sara Rinaldini con Fratelli d’Italia, il consigliere regionale uscente Andrea Smacchi con il Pd, Fabio Vergari (ex Rifondazione Comunista) con il Partito Comunista dei Lavoratori.

DERBY A SINISTRA Duello delle preferenze a sinistra tra Smacchi e Biancarelli: sostengono entrambi Catiuscia Marini, mentre è battaglia sempre aspra in Comune tra la lista civica di Biancarelli che governa la città e il Pd di Smacchi che sta all’opposizione. Dunque: avversari al Comune, alleati per governare l’Umbria. Resta formalmente fuori dalla mischia l’altra lista civica Scelgo Gubbio che, al governo della città, si divide tra l’apporto alla Marini e a Claudio Ricci.

FUORIGIOCO Per la prima volta non ci saranno candidati eugubini di Rifondazione Comunista che sostiene L’Altra Europa con Tsipras contro la Marini. Nessuna candidatura locale neanche per il Movimento 5 Stelle, che candida Andrea Liberati per la presidenza. Esce di scena anche Orfeo Goracci che ha altro a cui pensare, e che comunque tornerà a fare l’insegnante elementare (a quanto sembra al plesso di Madonna del Ponte) e si godrà il primo dei vitalizi, sostanzioso beneficio economico dei due mandati da consigliere regionale, aspettando quello da parlamentare. Goracci in un lungo sfogo su Facebook va all’attacco in ordine sparso di poteri e contropoteri indicando le sue “due opzioni più serie e coerenti. La prima, dura per chi da oltre 40 anni ha invitato al voto, è quella di non andare a votare, e l’altra è di votare per un comunista che ha una storia diversa dalla mia, il professor Aurelio Fabiani, candidato presidente per Casa Rossa-Partito Comunista dei Lavoratori”.

SEGNALI CHIARI Per capire lo stato d’animo col quale si arriva al voto, vale soffermarsi su un paio di curiosità. Il Fatto Quotidiano del 15 aprile scorso titolava nell’home page del sito: “La politica si muove soltanto per i voti. E il paese all’unanimità sceglie l’astensione”. È la storia di Fontia, borgo di 200 Fontia, il borgo “astensionista” abitanti sulle colline di Carrara, dove nessuno dei cittadini intende presentarsi alle urne a fine maggio per protestare contro gli amministratori “sordi e ciechi che hanno abbandonato il paese”. Invece, nelle Marche si assiste alla ricandidatura di Gian Mario Spacca, che dopo due mandati come governatore del Pd adesso ha lasciato il Pd per ripresentarsi con una coalizione di centrodestra. Fate voi.

M.Boc.

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LETTERE IN REDAZIONE

GEA Coop. Produttori Agricoli Non chiamateci più bamboccioni

L’idea parte dal presupposto che oggi più che mai è davvero molto difficile avviare un attività se non si parte da uno spirito di aggregazione. GEA Soc. Coop. è una cooperativa agricola di produttori del comprensorio eugubino che hanno unito le forze per dare un degno mercato di sbocco alle proprie produzioni.

Le difficoltà sono tante e costanti, In particolar modo se pensiamo che i giovani di oggi, salvo casi isolati, non hanno liquidità da investire, non hanno accesso al credito (salvo a richiesta di garanzie sproporzionalmente più alte di quanto richiesto) e gli alti costi di start up rischiano di soffocare l’impresa ancor prima che nasca. È già difficile avere un’idea che funzioni, ma è ancora più dura affrontare la fase di realizzazione. E se si dimostra di avere tenacia e abilità per realizzare il progetto, poi va fatto funzionare in maniera tale che generi reddito in un contesto dove tutto sembra essere in recessione.

L’aggregazione oggi può permettere di affrontare tutte le difficoltà se ognuno ha il coraggio di rischiare qualcosa di suo e se si impegna in una direzione unilaterale. L’aggregazione ci ha permesso di avviare un’attività senza alcun finanziamento, senza anticipare capitali e senza essere posti in una condizione di rischio irreversibile. L’unico capitale investito è stato quello umano: ciascuno ha contribuito con il proprio prodotto o il proprio servizio, e grazie a ciò adesso c’è

un attività che, finalmente, premia quello che noi italiani sappiamo fare meglio: l’eccellenza.

Food Republic è il nostro partner su Perugia con il quale abbiamo già iniziato un sistema di vendite on line con consegna a domicilio. I titolari sono Barbara Orlandini e Fabio Artuso, impiegati nella cooperazione internazionale, prima con alcune ONG, poi con le più grandi organizzazioni intergovernative (Commissione Europea, Ufficio dei Brevetti, ONU e Banca Mondiale). Oggi hanno sposato la stessa filosofia che GEA intende far valere, in particolar modo a Perugia dove i nostri prodotti sembrano essere apprezzati particolarmente. Con loro abbiamo stretto collaborazioni importanti tra cui il CRAL del comune di Perugia e il Carcere di Capanne, che ha al suo interno una fattoria sociale con cui producono ortofrutta.

Concludo dicendo che ho l’opportunità di lavorare con molti giovani i quali, me compreso, fanno due lavori e si impegnano moltissimo per migliorare la propria condizione e che sono stanchi di sentirsi addossata la responsabilità di risolvere una crisi che non hanno contribuito a generare! Pretendiamo la possibilità di lavorare, stiamo dimostrando di non essere bamboccioni!

Alessio Binacci Amministratore e Presidente GEA Società Cooperativa Agricola

Alla scoperta di Gubbio con gli animali

Domenica 26 aprile il Lions Club Gubbio Host e l’associazione ENPA hanno organizzato per il secondo anno consecutivo l’evento benefico “Conosciamo Gubbio con gli animali”. Più di 70 gli animali iscritti che, accompagnati dai loro amici bipedi, a fronte di una modesta quota di iscrizione di 5 euro, hanno permesso di raccogliere fondi per aiutare il canile municipale. Piacevole e partecipata la passeggiata che da piazza 40

Martiri si è snodata per il centro storico fino ad arrivare alla chiesetta della Vittorina, dove don Mirko Orsini ha impartito la benedizione e dove è stato allestito un punto ristoro, grazie alla generosa sensibilità del Bistrot Mastro Giorgio, mentre La bottega del quartiere, Agriflor e La Favola degli animali hanno permesso la distribuzione di buoni sconto. Un bel successo per un evento semplice e improntato alla solidarietà.

Cure palliative, grazie per il sostegno Alla cortese attenzione dell’equipe del Servizio delle Cure Palliative di Gubbio Con queste poche righe, vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare dal profondo, essendo uniti nel pensiero anche tutti i nostri familiari, l’equipe sanitaria del Servizio delle Cure Palliative di Gubbio che con dedizione, abnegazione e generoso altruismo si sono prodigati nell’assistere, confortare e accompagnare gli ultimi giorni di vita del caro babbo Oliviero, segnato dal duro destino di una malattia inesorabile.

Un pensiero affettuoso va alla dott.ssa Loredana Minelli, che con la sua esperienza si è immediatamente prodigata a tranquillizzare le nostre comprensibili preoccupazioni circa il futuro della malattia. Un caro ringraziamento al dott. Gianmarco Moriconi e al dott. Alessandro Pierotti, solleciti nei suggerimenti, così come disponibili negli imprevisti drammatici della malattia. Un grazie particolare, infine, alla coordinatrice Paola Gentilotti e a tutta l’equipe infermieristica composta da Fran-

co Bazzucchi, Daniele Bicchieri, Lucrezia Brunetti, Patrizia Cernicchi, Giorgio Fagiani, Teresa Pinca e Mario Vispi per tutta la professionalità dimostrata, unita a un particolare senso sanitario, che hanno reso degno di stima e rispetto l’importante lavoro svolto da questo servizio assistenziale durante gli anni recenti.

La dura consapevolezza del dover morire, e il lacerante presagio di una fine tormentosa, è stata resa più accettabile non solo e non tanto dall’aiuto farmacologico e tecnologico di un progresso scientifico inequivocabile, ma soprattutto dall’apporto umano, etico e solidale di persone sensibili e capaci quali voi siete, nel tentativo di riaffermare, tra tanta sofferenza, la nostra pretesa di eternità.

Con affetto e stima Manuela Rita Smacchi Mauro Smacchi, Anna Maria Brunetti

I “pericoli” dei preti in blue jeans Tra i tanti abusi che infestano il mondo cattolico da alcuni decenni ce ne è uno particolarmente grave: i sacerdoti, salvo rare eccezioni, non si vestano più con abiti consoni al loro alto ministero. Ormai, come è facile constatare anche a Gubbio, è venuta a mancare perfino nel vestire quella distinzione fra laici e sacerdoti che è uno dei fondamenti della religione cattolica. Eppure la gente vorrebbe vedere i sacerdoti vestirsi con l’abito talare. Lo testimonia anche il mondo dei media, con le sue implacabili ricerche di mercato tese a individuare i gusti della gente. Non è un caso che in tutte le fiction o i film che escono sul mercato in cui c’è un sacerdote come protagonista, il personaggio è sempre rigorosamente vestito con l’abito talare. Basti pensare al “Don Matteo” della fortunata serie televisiva girata a Gubbio, ma anche al “Don Giulio” del noto film “La messa è finita” di Nanni Moretti o all’intramontabile “Don Camillo” interpretato da Fernandel.

Il pubblico vuole il sacerdote vestito da prete. Lo sanno bene anche alla Conferenza episcopale italiana (CEI), tanto è vero che ogni anno, quando comincia la campagna pubblicitaria per la richiesta dell’8 per mille, negli spot televisivi abbondano figure di sacerdoti vestiti a puntino, come prescritto dalle norme della Chiesa. Quando si tratta di fare cassa, evidentemente si ritiene opportuno far vedere alla gente i sacerdoti con l’abito giusto, quasi a rassicurarla che i preti sono sempre quelli di una volta. Il problema è che gli stessi vescovi della CEI poi non muovono un dito quando vedono (e non possono non vederlo) che i preti reali sono molto diversi, almeno nel vestire, da quelli rappresentati dagli spot pubblicitari. Eppure indossare l’abito non è un optional nella vita dei sacerdoti. La Chiesa ha norme molto chiare in proposito. Norme che ogni sacerdote trasgredisce impunemente ogni volta che indossa abiti ordinari, con i due estremi della trasandatezza o, peggio, della ricerca ossessiva di abiti alla moda e firmati.

Lo stesso Codice di diritto canonico, per fare solo un esem-

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D’ora in poi il sovrappeso resterà solo un brutto ricordo...

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pio tra i tanti possibili, prescrive al can. 284: “I chierici portino un abito ecclesiastico decoroso secondo le norme emanate dalla Conferenza Episcopale e secondo le legittime a cura di consuetudini locali”. La CEI, per il LUIGI GIRLANDA nostro paese, con delibera n° 12 del 23 dicembre 1983 ha stabilito che: “Salve le prescrizioni per le celebrazioni liturgiche, il clero in pubblico deve indossare l’abito talare o il clergyman”. Ogni legge della Chiesa, anche quella apparentemente più banale o eccessivamente tecnica, ha come fine la salvezza delle anime, secondo il noto principio che per la Chiesa “salus animarum suprema lex”. Ebbene, cosa c’entra la salvezza delle anime con l’abito talare? C’entra molto, anche se oggi, nella crisi di fede che stiamo vivendo, nessuna sembra più rendersene conto. Il sacerdote testimonia anche nel vestire che esiste una realtà altra rispetto a questo nostro mondo. L’abito talare, che tanto rassicura i fedeli, è segno visibile che la vita su questa terra è solo un aspetto della nostra esistenza. Il sacerdote, inoltre, deve essere riconoscibile perché non sappiamo mai quando potrebbe essere il momento in cui la sua presenza diventa decisiva per il nostro destino eterno. Se un battezzato fosse in pericolo di vita, magari per un incidente o un improvviso malore, e avvertisse in quell’estremo momento il desiderio di riconciliarsi con Dio, avrebbe ogni diritto di riconoscere chiaramente un ministro dell’Altissimo. Oggi da cosa si riconosce un sacerdote?

Vestito come gli altri si confonde inesorabilmente tra la massa indistinta di persone. È come se in un ospedale un medico si vestisse come gli altri. A chi chiederemmo aiuto in caso di bisogno urgente? Se questo vale nel campo della salute del corpo ancor più deve valere in quello, ben più decisivo, della salvezza dell’anima. Possibile che nessuno dica nulla? Certo, l’abito non fa il monaco. Figuriamoci però se lo fa un paio di banali blue-jeans.

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LETTERE IN REDAZIONE La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

LETTERE IN REDAZIONE

“Io, l’Eremita“sui generis” Padre Basilio saluta Gubbio

Nel commentare la voluta disattenzione che l’autore del libro “La Diocesi di Gubbio” ha manifestato nel raccontare fatti passati e presenti della diocesi di Gubbio, ignorando completamente l’esistenza dell’eremo di San Pietro in Vigneto, la sua rinascita e il sottoscritto che vi ha contribuito in modo determinante, scrivevo nel 2012, nel mio secondo libro “Un Figlio del Vento”, che probabilmente il Signore ha permesso tale disattenzione per ricordarmi quanto Santa Teresina di Lisieux scriveva nel suo diario: “La vita è la tua nave e non la tua dimora”.

Ebbene, tutte le volte che con soddisfazione ho visto realizzarsi un mio progetto di vita, immancabilmente Dio, attraverso vicissitudini umane, mi ha invitato a fare le valige e a riprendere il cammino di santificazione. Nel caso di Gubbio, si è servito dei turisti del sentiero francescano, turisti che volgarmente si autodefiniscono “pellegrini”, ma che di pellegrini non hanno nulla, dato che, invece di pregare e di fare penitenza durante il tragitto, si dilettano a insultare in modo verbale e cartaceo il sottoscritto per il solo fatto che non ha mai voluto prostituirsi a soddisfare le loro volgari richieste, come quella di timbrare quella insensata cartolina, definita la “Carta del pellegrino” che, come scrivevo ultimamente al vescovo don Mario Ceccobelli, la trovo vuota di qualsiasi funzione religiosa e spirituale, dato che il Signore ci ha insegnato che i nostri sentimenti nei suoi riguardi devono essere vissuti nel segreto e senza vanità.

Quando gli ebrei si ritennero ormai cittadini dell’Egitto, apprezzati e amati dai vicini, Dio fece sorgere un Faraone che, ignorando le promesse fatte a Giuseppe dai suoi predecessori, si mise a perseguitarli, spingendoli a lasciare l’Egitto e a dirigersi verso una terra a loro sconosciuta. Questo perché Dio aveva deciso di realizzare un grande progetto su di loro: la nascita del suo Figlio diletto per la redenzione del mondo.

Chi non riesce a leggere, attraverso i fatti della vita, il passaggio di Dio nella propria storia, dimostra di possedere una fede flebile e una otite spirituale capace di non riconoscere la voce del divino Pastore quando chiama le sue pecore: “Le mie pecore ascoltano la mia voce. Io le chiamo per nome ed esse mi seguono” (Gv. 10,3). È Gesù che chiama! A noi, suoi discepoli, il compito di seguirlo.

Più di qualcuno mi ha chiesto: “Come è possibile che un uomo, alle soglie di 70 anni, lasci un’opera appena compiuta e si rimetta in gioco per dare inizio a una nuova avventura cristiana? E io gli ho risposto che questo è possibile solo se un cristiano, durante il suo cammino terreno, mantiene vigile la sua attenzione al passaggio di Dio nella sua vita; solo se i suoi interessi, più che ai profitti umani e alla vanità del mondo, sono rivolti ai sentimenti che Gesù ha vissuto e testimoniato durante la sua esperienza terrena.

Nel dialogare con qualcuno, riguardo alla volontà di Dio sulle mie scelte di vita, mi è stato chiesto: “Come si fa a capire che un’esigenza spirituale la si debba ritenere una chiamata divina? Santa Teresina di Lisieux scriveva: “Tu, o Signore, mi hai sempre donato tutto ciò che desideravo, o meglio, mi hai fatto desiderare tutto ciò che mi volevi donare”. Perché un desiderio spirituale lo si possa ritenere una chiamata divina, occorre che possegga tre requisiti: che la sua scelta sia per la gloria di Dio; che rinunci ad ogni interesse terreno; che nel seguire tale chiamata, sperimenti nella sua anima una

grande libertà e una gioia spirituale, da non temere quanto il futuro gli possa riservare. Tali sentimenti sono stati presenti nella mia anima il giorno che lasciai la Diocesi di Torino. Tali sentimenti sono presenti oggi che mi appresto a lasciare la Diocesi di Gubbio.

Ho dei rimpianti di cui io debba lamentarmi per questi anni vissuti in mezzo a voi? Non direi. Onestamente ritengo di essermi sforzato a compiere bene il mio dovere di sacerdote e di monaco. Mi devo rimproverare circa il mio modo di esercitare il ministero sacerdotale? Se qualcuno in questo momento pensa al mio carattere un po’ irruento e burbero, mi rassereno, dato che San Paolo, San Barnaba e altri santi della Chiesa di Cristo non hanno brillato in mansuetudine e diplomazia, e ciò nonostante li sappiamo vivi nel Regno di Dio. Qualcuno ha voluto coniarmi un titolo originale nel definirmi: “Un eremita sui generis”. Un titolo che trovo simpatico e appropriato. Nel mondo, come nella Chiesa Cattolica, purtroppo, vige la tendenza a inquadrare tutti gli uomini in un unico cliché, ignorando così la fantasia di Dio, che non ci vuole clonati ma diversi, perché proprio in questa diversità il mondo viene ad arricchirsi dei doni di Dio, doni che sono immensi quanto è immenso Dio. Perciò spesso il sottoscritto, scandalizzando qualcuno, ha accettato gli inviti nelle case degli eugubini dove si è intrattenuto a dialogare di Dio. Molte sere l’eremo si riempiva di giovani, desiderosi di dialogare su temi legati al vivere la vita matrimoniale. In molte giornate l’eremo è stato frequentato da anime desiderose di dialogare sulle verità della fede e sulla testimonianza resa da Gesù Cristo sulla nostra terra, ponendo a molti, legati a una certa immagine di monaco eremita, la legittima domanda: ma questo che eremita è? La risposta inevitabilmente non poteva che essere: “Un eremita sui generis”.

Permettetemi in questo momento di ringraziare tre persone che hanno avuto un posto particolare nella mia esperienza cristiana in questa terra eugubina: don Bruno Pauselli, per la fiducia che sin dall’inizio mi ha donato, lasciandomi gestire questa struttura e realizzare quanto voi usufruite in questo momento; il vescovo don Mario, per essersi reso disponibile a considerare quanto Dio, nella sua fantasia, ha voluto elaborare nella mia anima; e quanti di voi affezionati all’eremo, che mi siete stati di aiuto a vivere seriamente il mio sacerdozio, e soprattutto per avermi difeso, con la vostra stima, dalle chiacchiere malsane che il mondo spesso ama rivolgere ai sacerdoti che cercano di vivere da fedeli ministri di Cristo.

Nel nuovo eremo in cui andrò ad abitare dal 1° giugno, ho fatto preparare 22 posti letto, così da poter accogliere quanti vorranno trascorrere qualche giorno di ritiro spirituale o anche solo per continuare il dialogo di amicizia iniziato in questo bellissimo eremo di San Pietro in Vigneto, che ho amato, curato e servito con generosità. Pregate perché continui a rimanere stolto per gli uomini e saggio per Dio, avendo presente quanto San Paolo insegnava ai cristiani di Corinto: “La sapienza degli uomini è stoltezza davanti a Dio” (1Cor 3,19).

Gubbio, 26 Aprile 2015

Padre Basilio Martin

Committente responsabile: Daniela Tomassoli

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CALCIO

PURE LA LEGA PRO...

IN UN MOMENTO STORICO FORTEMENTE NEGATIVO, ANCHE I MALI DELLA SQUADRA DI CALCIO CITTADINA VENGONO AMPLIFICATI DI FRONTE ALLO SPETTRO DEL RITORNO NEI DILETTANTI

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Qualunque decisione venga presa, l’importante è che si viaggi tutti nella medesima direzione. Che sfracello sarebbe se il Gubbio perdesse il proprio status di club professionistico, dopo 17 anni filati lontano dal calcio dilettantistico? È la domanda che in molti si pongono oggi, quando a 90’ dalla fine della stagione regolare i rossoblù sono a un passo dai play-out (dovranno vincere a Grosseto e sperare che una tra Prato e Santarcangelo non faccia altrettanto, pur se le partite in calendario non mettono di fronte squadre alle quali servono punti), una sorta di lotteria nella quale il confine tra l’inferno e il paradiso rischia di rivelarsi molto più sottile di quanto uno possa pensare.

VETRINA Bisogna difenderla in tutti modi, la categoria. Lo chiedono a gran voce i tifosi, quei pochi per la verità che sono rimasti attaccati alle vicende della squadra della loro città (la flessione negli ultimi tre anni è stata inesorabile). Ma lo chiede soprattutto una comunità che sente che a vacillare è un altro “baluardo” della propria storia recente. Gubbio, è inutile tornarci sopra, non se la sta passando troppo bene. Gubbio intesa come città, non solo come realtà sportiva e calcistica. Le aziende storiche del territorio sono in affanno (una ha addirittura chiuso i battenti), la crisi si avverte forte anche nelle zone limitrofe, e il calcio ha rappresentato nei primi anni della recessione economica un valido appiglio per evadere dai problemi di tutti i giorni. La vetrina professionistica è troppo importante: lo ha ben compreso pure il Sindaco Stirati, che non ha mancato di rivolgere un ap-

pello accorato alla tifoseria, chiedendo di non abbandonare la società in questo momento così delicato. Mantenere la Lega Pro significherebbe garantirsi almeno per un’altra stagione una copertura mediatica comunque rilevante a livello nazionale, una delle poche occasioni per uscire dalla ridondanza del periodo ceraiolo e natalizio.

LA CRISI Per tutti, almeno per ora, ha pagato Leo Acori. Esonerato dopo il ko. con il Pro Piacenza, il quinto nelle ultime 6 gare. Ha ammesso di avere avuto le sue colpe, ma certo Acori in questa fase appare molto più vittima, piuttosto che carnefice. La squadra vive un periodo negativo come pochi, con gli attaccanti che non segnano da due mesi, il centrocampo che non corre più come a inizio stagione (molti giocatori, arrivati senza preparazione, adesso pagano un drastico calo di condizione) e la difesa che è diventata insicura e perforabile, specie sulle palle inattive. È una situazione che solo un mese fa appariva impensabile, ma che proprio per questo alimenta ancor più ansie, timori e paure.

ISPEZIONI In tutto questo s’inseriscono pure altre vicende che non fanno dormire sonni tranquilli. La scorsa settimana la Guardia di Finanza ha fatto visita all’Atletico Gubbio, società giovanile che potrebbe (dovrebbe) fondersi con l’AS Gubbio al termine della stagione corrente, per dei controlli relativi a fatturazioni di gestioni passati, relative al periodo 2007-2009. Controlli che fanno seguito a quelli già avvenuti nella sede dell’AS Gubbio nelle scorse settimane.

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CALCIO MINORE I biancoazzurri festeggiano la Promozione

FontanelleBranca, s’è avverato un sogno Il cielo è azzurro sopra il “Santa Barbara”. Che per chi non lo sapesse è il campo di gioco del FontanelleBranca, la casa dove Meo Di Renzo e i suoi ragazzi hanno pensato, costruito e realizzato la cavalcata che li ha condotti in Promozione. Un traguardo storico per il sodalizio eugubino, che in questa veste è nato nell’estate del 2002 (in principio c’erano l’AS Branca, che operava solo a livello di prima squadra, e l’AS Fontanelle, fiorente settore giovanile) e che negli ultimi anni ha scalato categorie come se fossero gradoni. E dire che quest’anno in pochi ormai ci speravano: nonostante un organico completo in ogni reparto, la flessione post natalizia era parsa l’anticamera di una resa anticipata. Uno straordinario filotto di 4 vittorie nelle ultime 4 giornate ha permesso alla squadra di recuperare il gap dalla Nuova Fulginium e di staccare i folignati proprio all’ultima curva, imponendosi in rimonta per 3-2 a Cannara contro la Grifo, proprio mentre la Fulginium non andava oltre lo 0-0 in casa del Viole. Sorpasso riuscito e festa più che meritata, con tanto di maglia celebrativa a ricordare che nella vita bisogna avere… selfie control. E non cantare vittoria prima del tempo.

EMOZIONI Il più contento ed emozionato di tutti? Certamente il presidente Fausto Fioroni. “Mi sono speso con tutto me stesso per questa fusione, e adesso posso dire che la scelta col tempo ha pagato. C’è un clima unico e straordinario, di coesione, unità d’intenti e voglia di divertirsi. I ragazzi sono stati eccezionali: nessuno di loro percepisce alcun rimborso, ma come società, grazie anche alla dedizione dei nostri collaboratori Francesco Bazzucchi e Riccardo Tittarelli, provvediamo a lavare ad ogni allenamento le divise, garantendo alla squadra un trattamento che nulla ha da invidiare a club professionistici. È la vittoria di tutti, di un gruppo unico e di grandi valori. E che anche in Promozione si farà rispettare”.

Senza rivoluzioni in vista, ma con la voglia di confermare il blocco della promozione. A partire dal capitano Marco Passeri, brancaiolo doc (come Andrea Lisarelli, l’amico di una vita), che tre anni fa salvò la squadra dalla retrocessione in Terza e che nella vittoria di Cannara ha siglato un gol al pari di Cristian Ghirelli e Lisarelli (un tridente da 42 gol in stagione). “Per me è un’emozione particolare - racconta Passeri - perché è stato come andare incontro a un bellissimo sogno. Abbiamo visto la fine tre anni fa, oggi siamo in una categoria che non avevamo mai immaginato di raggiungere prima”. Gioia enorme pure per Lisarelli, che medita però

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l’addio: “Cosa potrei chiedere di meglio, se non chiudere la carriera dopo aver realizzato il gol promozione per la squadra del mio paese? Adesso vediamo, ma sicuramente per me sarà una bella estate”. Lo sarà pure per la dirigenza, che pensa al futuro dando pure un’occhiata ai tanti giovani che stanno emergendo dal settore giovanile. E una menzione la merita pure la Juniores di Alessio Pierini, che dopo un avvio complicato (in fondo era pur sempre una matricola) nel girone di ritorno ha cambiato marcia, conquistando la salvezza diretta con due gare d’anticipo e infilando una sequenza di 11 risultati utili, con 63 reti fatte e due vittorie contro la dominatrice Campitello (che ha perso solo con i biancoazzurri in stagione). Il futuro è cominciato. E promettere proprio bene.

Roberto Barbacci

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Pellegrinaggi mariani Proseguiranno durante tutto il periodo pasquale i pellegrinaggi mariani del sabato mattina presso il Monastero di San Girolamo. Il prossimo è in programma il 9 maggio, con ritrovo alle 6,30 a San Marziale, nel tradizionale appuntamento al quale sono invitati i capitani, i capodieci e i rappresentanti delle famiglie ceraiole.

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EleonoraeChiarainfesta Congratulazioni a Eleonora Barbacci e Chiara Bellucci, che lo scorso 30 aprile hanno conseguito la laurea in Scienze dell’Educazione, presso la Facolta di Scienze della Formazione dell’Università di Perugia.

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Premi e tour estivo per “Artemisia il Musical” Il più votato con un clic, nel voto on line, e il più apprezzato dalla giuria di qualità: ha fatto il pieno “Artemisia il Musical” al “PrIMO 2015”, Premio italiano del Musical Originale. La produzione della cooperativa eugubina Mondo Musica, con le firme per i testi e le musiche di Lucia Di Bella, Marco Rosati ed Enrico Zuddas che è anche il regista, è andata in scena in prima nazionale lo scorso 22 marzo al Lyrick di Assisi davanti a mille spettatori. La compagnia, con lo staff creativo e i professionisti del cast che ha conquistato molte attenzioni, è ora al lavoro per preparare il tour estivo.

Nel voto on line, “Artemisia” ha preceduto “Eccomi sono qui“ e “Scissorhands”. Sono stati registrati per le 7 opere finaliste 5.481 votanti con 4.413 visualizzazioni dei video su Youtube nella fase di voto on line. La giuria di qualità ha assegnato il premio della critica ex-aequo ad ”Artemisia” e “Violet & Mussolini”. La premiazione è fissata per il 20 giugno a Torrita di Siena con esibizioni tratte dai tutti i musical partecipanti. Il progetto artistico è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e patrocinato dalla Commissione pari opportunità della Regione.

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VENERDÌ 22 MAGGIO 2015

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